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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Aprile 2013
ANTONIO TAJANI VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA ALL’ APERTURA DELLA EUROPEAN SPACE EXPO  
 
Hannover 8 Aprile 2013 - Di seguito l’intervento di Antonio Tajani Vicepresidente della Commissione europea responsabile per l´industria e l´imprenditoria all’ Apertura della European Space Expo: “ Signore e signori, E ´un piacere per me essere qui con voi oggi, in questa alla fiera di Hannover, ed è bello vedere così tanti di voi in questo spazio incredibile Dome europeo Expo. Questa cupola ha dato molte persone, in tutta Europa, la possibilità di vedere alcune delle nostre realizzazioni nel settore spaziale. Sugli schermi multimediali si possono vedere i nostri progetti in corso e satelliti modello dei nostri programmi di punta, Galileo e Copernico. Lo spazio può sembrare una realtà lontana, ma non ci resta che guardare intorno a noi per vedere i benefici che ha portato alla nostra vita quotidiana. Le immagini dallo spazio sono oggi comunemente usato in un sacco di settori come previsioni del tempo, l´agricoltura (agricoltura intelligente), la progettazione urbana, il controllo de-forestazione o di supporto alla gestione delle crisi in caso di inondazioni o incendi boschivi di grandi dimensioni. Lo spazio crea anche opportunità uniche per aumentare la performance economica del nostro continente. Per uno, guida l´innovazione. Siamo in grado di trasferire la tecnologia dal settore spaziale e creare tecnologie intelligenti e la produzione intelligente. Spin-off di creare ulteriori usi commerciali che contribuiscono alla crescita industriale. La politica ed economica ´peso´ della Ue nello spazio è in crescita. L´ue dovrebbe stanziare più di € 11 miliardi di attività spaziali nei prossimi sette anni, più del doppio assegnato nell´ultimo periodo finanziario. Questo dato parla da solo. Infatti, lo spazio è uno dei pochi settori in cui il bilancio è aumentato in termini reali. Ma l´Unione europea non può agire da sola nello sfruttamento dello spazio. Abbiamo bisogno di condividere competenze e abbiamo bisogno di un partenariato rafforzato con gli Stati membri. Accolgo con favore che gli Stati membri hanno convenuto di mettere il programma Copernicus di nuovo nel quadro finanziario pluriennale al Consiglio europeo nel mese di febbraio. Copernico è un programma strategico per l´Unione europea. Supporta gli obiettivi Ue 2020 e anche alla base di importanti politiche dell´Ue. Non solo consente di prendere decisioni politiche consapevoli, ma è un catalizzatore per la creazione di posti di lavoro e la crescita. Il cambio di nome, da Gmes (Il Programma europeo di osservazione della Terra) a Copernico, ha segnato il suo passaggio ad un programma operativo. L´emergenza e di servizi a terra sono già installato e funzionante / funzionale e le nostre quattro altri servizi (marina, l´atmosfera e il monitoraggio del cambiamento climatico, nonché il supporto di (civile) Gestione della sicurezza.) Sarà pienamente operativo entro il 2014. Oggi, molte organizzazioni pubbliche e private già beneficiare di servizi Copernicus. I suoi dati vengono usati per lo sviluppo della salute, l´energia e sostenibile, l´agricoltura, la pesca e nei settori del cambiamento climatico. Immagini satellitari è stato utilizzato nella gestione delle catastrofi. Sono anche lieto di annunciare che nella ricerca europea e il programma di innovazione "Orizzonte 2020", la ricerca spaziale sarà posto sotto il titolo "Leadership industriale". L´obiettivo principale è quello di rafforzare il potenziale di competitività e l´innovazione del settore spaziale europea. Inoltre, gli investimenti dell´Ue nella spaziali infrastrutture come Galileo e Copernico aprirà nuove opportunità per le imprese in Europa. Ma dobbiamo fare di più. Senza un´industria spaziale vivace in Europa, non saremo in grado di raccogliere i frutti dei nostri investimenti. Così, il 28 febbraio, la Commissione ha adottato la comunicazione dal titolo "Spazio La politica industriale dell´Ue: Rilascio il potenziale di crescita nel settore spaziale". Allo stesso tempo, abbiamo bisogno di proteggere i nostri satelliti da eventuali danni. Il nostro recentemente proposto "sorveglianza spaziale dell´Ue e il sostegno del programma di monitoraggio" aumenterà la sicurezza delle operazioni via satellite. Esso contribuirà a ridurre i rischi di collisione e non mancherà di tenere le autorità pubbliche meglio informati sui detriti spaziali. Signore e signori, lo spazio ci porta molti benefici e per assicurarsi un posto sul podio, dobbiamo fare la maggior parte di ciò che ha da offrire. Grazie.”  
   
   
ALATOSCANA, PER L’ELBA NUOVI VOLI DA ALTENRHEIN E LA CHAUX-DE-FONDS IN SVIZZERA  
 
Firenze, 9 aprile 2013 – Aumentano i voli da e per l’Elba e crescono, in particolare, i collegamenti con la Svizzera. Dopo il volo su Ginevra, introdotto lo scorso anno dal vettore Intersky nei mesi di luglio e agosto e riproposto quest’anno dal 12 maggio al 13 ottobre, arrivano all’aeroporto di Marina di Campo due nuove rotte per la Svizzera, quella per Altenrhein (operata sempre da Intersky dal 12 maggio) e quella per La Chaux-de-fonds (operata dalla compagnia svizzera Airglacier, nuovo partner dello scalo elbano, nei mesi di luglio e agosto). “Il lavoro portato avanti da Alatoscana per la valorizzazione ed il potenziamento dell’aeroporto di Marina di Campo sta dando buoni risultati – ha detto l’assessore regionale ai trasporti ed alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – Lo scalo dell’Elba, nonostante la congiuntura economica decisamente sfavorevole, ha chiuso il 2012 con un aumento del numero dei passeggeri, cioè il 5,3% in più rispetto al 2011. La crescita delle rotte è un segnale ulteriormente positivo ed incoraggiante, che mostra anche quanto sia vivo l’interesse dei vettori stranieri per i nostri aeroporti”. Le nuove rotte da e per Altenrhein e La Chaux-de-fonds si vanno a sommare a quelle già attive per Milano Malpensa, Milano Orio al Serio, Ginevra, Zurigo, Monaco, Friedrichshafen e Berna. “L’aeroporto di Marina di Campo ha grandi potenzialità ed ampi margini di crescita – ha aggiunto Ceccarelli – per questo la Regione Toscana, principale azionista di Alatoscana, e gli altri soci stanno investendo per il potenziamento dell’aerostazione. Solo pochi giorni fa, assieme a Sat ed alla Cciaa di Livorno, abbiamo approvato un nuovo piano industriale che prevede interventi sia sul land-side che sull’air-side dell’infrastruttura. Per supportare questi investimenti e dare nuovo equilibrio alla situazione patrimoniale, abbiamo inoltre approvato l’aumento di 2 milioni del capitale sociale”. Tra gli interventi previsti dal nuovo Piano industriale 2013-2015 ci sono il completamento dei nuovi spazi dell’aerostazione destinati ad ospitare servizi, attività commerciali ed una piazza coperta per i passeggeri, l’adeguamento dei locali operativi, la radioassistenza per la navigazione e l’impianto voli notte, una nuova recinzione aeroportuale e l’adeguamento e l’ampliamento dei piazzali per i velivoli. E’ stata inoltre prevista la predisposizione dei progetti per il prolungamento della pista, un’opera fondamentale per il futuro sviluppo dello scalo. Dal 2014 l’aeroporto di Marina di Campo vedrà attivati voli di ‘continuità territoriale’. La Regione, nella propria Finanziaria 2013, ha stanziato risorse per oltre un milione di euro (350.000 euro all’anno per tre anni) che andranno ad aggiungersi a 1,5 milioni di risorse statali. In totale il bando per la continuità territoriale dell’aeroporto elbano potrà contare su 2,550 milioni di euro. Ora spetta ad Enac bandire una nuova gara pubblica per l’assegnazione del servizio. Si prevede che la gara sia bandita entro l’estate 2013. I voli di continuità territoriale collegheranno l’Isola d’Elba con Pisa, Firenze e Milano Linate.  
   
   
PEUGEOT ENTRA NEL MERCATO VIETNAMITA  
 
Milano, 9 aprile 2013 - La cerimonia della firma del contratto, che si è svolta l’8 aprile 2013, sotto l’alto patronato del Ministro del Commercio Estero francese, signora Nicole Bricq, e del viceministro dell’Industria e del Commercio della Repubblica Socialista del Vietnam, signora Ho Thi Kim Thoa, sottolinea l’inizio di un partenariato con Thruong Hai Auto Group Corporation (Thaco), che sarà importatore ufficiale, assemblatore e distributore di veicoli Peugeot in Vietnam. L’introduzione di una gamma Premium in Vietnam Peugeot entra nel 2013 nel mercato vietnamita con una gamma di veicoli Premium che offrono un ricco livello di equipaggiamenti abbinato alle più moderne tecnologie del Marchio. I veicoli proposti sul mercato vietnamita saranno equipaggiati con motori benzina ad alta tecnologia, vincitori di numerosi premi, e saranno associati a cambi automatici. La rete di distribuzione Peugeot sarà formata, entro la fine del 2013, da sei concessionari, tre dei quali nella regione di Hanoi e altri tre nella regione della città di Ho-chi-minh con un potenziale, a termine, di 15 concessionari. I primi due showroom apriranno le porte nel secondo semestre 2013, parallelamente al lancio ufficiale del Marchio in Vietnam. Il contratto di distribuzione, importazione e assemblaggio fra Thaco e Peugeot è stato firmato oggi da Jean-yves Dossal, Direttore vendite di Peugeot in Asia, e da Tran Ba Duong, Presidente del Consiglio e Direttore Generale del Gruppo Thaco. Il «Forum d’Affari Francia-vietnam 2013 » e la prima visita in Vietnam del Ministro del Commercio Estero francese, signora Nicole Bricq, rappresentano la migliore opportunità per Peugeot e Thaco per ufficializzare questa nuova partnership fondata su una visione e una strategia a lungo termine.  
   
   
IL METROBUS BOLZANO-OLTRADIGE SARÀ PRONTO ENTRO TRE ANNI  
 
Bolzano, 9 aprile 2013 - Nel giro di due, massimo tre anni, Bolzano e l´Oltradige saranno collegati da un Metrobus. Le basi di questo progetto sono state portate avanti l’ 8 aprile in Giunta provinciale con il via libera allo studio di fattibilità degli esperti di Provincia e Comuni coinvolti. I lavori di realizzazione e progettazione proseguono, Palazzo Widmann metterà a disposizione circa 20 milioni di euro. Come risolvere i problemi di traffico e mobilità nella zona di Bolzano e dell´Oltradige? Una domanda rimasta per anni senza risposta, ma che in futuro potrà avere una soluzione. Messo da parte il progetto di realizzare un tram ("costerebbe tra i 200 e i 280 milioni di euro - ha spiegato Luis Durnwalder - e avrebbe costi di manutenzione molto elevati: un investimento esagerato alla luce dei numeri dei potenziali passeggeri"), la Giunta provinciale ha confermato di voler puntare con forza sul Metrobus. Un dettagliato studio di fattibilità è stato presentato oggi (8 aprile) all´esecutivo di Palazzo Widmann. "Si tratta di un progetto sostenibile dal punto di vista finanziario - ha aggiunto Durnwalder - e realizzabile in breve tempo: parliamo di due, massimo tre anni". La proposta, presentata dall´assessore alla mobilità Thomas Widmann, prevede la realizzazione di corsie preferenziali (dove possibile) dedicate al Metrobus, stazioni e fermate moderne, confortevoli e senza barriere architettoniche, e un sistema di semafori intelligenti in grado di garantire ai mezzi una sorta di "onda verde" sino al cuore della città capoluogo. "In questo modo - commenta Widmann - il tempo di percorrenza della tratta Caldaro-bolzano verrebbe sensibilmente ridotto, rendendo il trasporto pubblico una reale e concreta alternativa all´auto privata". Tutto questo senza dimenticare l´ambiente: il bando per l´acquisto dei primi 6 mezzi a emissioni ridotte è infatti già partito. Lo studio di fattibilità presentato dal gruppo di esperti di Provincia (Ripartizione mobilità, Servizio strade, Ripartizione infrastrutture) e Comuni coinvolti, ha riguardato sia le opere di edilizia stradale, sia la simulazione dettagliata dell´impatto del Metrobus, che potrà contare su un sistema di semafori intelligenti, sul traffico cittadino. Con il via libera della Giunta provinciale, dunque, possono proseguire i lavori già iniziati per quanto riguarda le corsie preferenziali. Il Comune di Bolzano, infatti, è già all´opera nell´ultimo tratto di via Druso (dalla rotonda di Merano alla svolta per Ponte Adige), mentre la Provincia inizierà nel corso dell´anno gli interventi per il prolungamento delle corsie sino alla stazione di servizio situata poco prima dello svincolo di Appiano della Me-bo. Restando in tema di lavori per il Metrobus, sono già in fase di progettazione la stazione di Caldaro e il sottopasso all´altezza dell´incrocio in località Pillhof. Capitolo costi: la Provincia conta di completare l´opera con un investimento di 20 milioni di euro (compreso l´acquisto dei mezzi) grazie anche al possibile accesso a finanziamenti europei, mentre ai Comuni verrà richiesto un contributo di circa 2 milioni di euro. "In sostanza - ha concluso Durnwalder - si tratta della messa a disposizione dei terreni: contiamo di terminare i lavori entro due, massimo tre anni".  
   
   
FLAMINIA: CONTINUA MONITORAGGIO, VENERDÌ PROSSIMO NUOVO INCONTRO IN REGIONE  
 
Perugia, 9 aprile 2013 - Il Servizio geologico della Regione Umbria e del Comune Foligno, stanno monitorando in modo attento il corpo della frana in zona San Giovanni Profiamma che ha provocato, lo scorso martedì, la chiusura della Flaminia. Il monitoraggio continuerà nei prossimi giorni, non solo al limite del distacco del terreno, ma anche nel corpo centrale della frana. Pertanto, la decisione del ripristino parziale della viabilità sarà valutata nel corso del prossimo incontro che si terrà nella sede dell´Assessorato regionale alle infrastrutture, venerdì prossimo. L´informazione arriva dall´assessore regionale alle infrastrutture, Silvano Rometti, al termine dell´incontro che si è svolto in Regione e al quale hanno preso parte, oltre all´assessore Rometti e al sindaco del Comune di Foligno, Nando Mismetti, i rappresentanti di Anas, della Quadrilatero, del Comune di Foligno e della Regione Umbria. Presente anche il coordinatore regionale, Diego Zurli. "Nel corso dell´incontro è stato evidenziato che si è trattato di un fenomeno franoso importante - ha riferito Rometti - e che comporterà interventi significativi con un notevole investimento di tempo e risorse. La possibilità di ripristinare la viabilità è subordinata ad una serie di valutazioni sul corpo della frana e sul terreno intorno. Dal monitoraggio effettuato dai tecnici del Comune di Foligno con la supervisione del Sevizio geologico e sismico della Regione risulta che, nell´ultimo giorno, non ci sono stati movimenti del dissesto. Allo stato attuale, ogni dodici ore, sono controllati alcune decine di punti interni ed esterni alla frana e nei prossimi giorni si aumenteranno i punti soggetti a controllo e, nel caso di forti precipitazioni, aumenterà anche la frequenza". La possibilità della riapertura della strada sarà quindi valutata nel prossimo incontro, nel corso del quale si discuterà anche degli interventi di ripulitura della sede stradale e della messa in opera di interventi temporanei che permettano la riapertura in sicurezza di una corsia di scorrimento della strada statale. Nel frattempo si studieranno nuovi sistemi di monitoraggio in tempo reale in attesa della definizione di un progetto atto a garantire la piena sicurezza dell´arteria stradale".  
   
   
A3 SALERNO-REGGIO CALABRIA, ANAS: IN GAZZETTA UFFICIALE L`ESITO DI GARA PER LA MESSA IN OPERA DI UN NUOVO SISTEMA DI IMPIANTISTICA NEL TRATTO COMPRESO TRA GLI SVINCOLI DI SALERNO E PADULA/BUONABITACOLO L`IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI È DI CIRCA 19,5 MILIONI DI EURO  
 
Cosenza, 9 aprile 2013 - L`anas ha pubblicato il 5 aprile sulla Gazzetta Ufficiale l`esito del bando di gara per i lavori di messa in opera di un sistema di impiantistica sul tratto campano della nuova Autostrada A3 Salerno-reggio Calabria, compreso tra gli svincoli di Salerno e Padula/buonabitacolo dal km 0,000 al km 108,000. I lavori riguardano, in particolare, la fornitura e messa in opera di un sistema di Pmv (pannelli a messaggio variabile), telecamere, sensori di traffico, stazioni metereologiche per il controllo e la gestione dei flussi veicolari. L`importo complessivo dell`appalto è di circa 19,5 milioni di euro. I lavori sono stati aggiudicati all`A.t.i. Thales Italia S.p.a. - Pagano  
   
   
SCAMBI SULLA FAENTINA, NO DELLA REGIONE TOSCANA A DEPOTENZIAMENTO LINEA  
 
Firenze, 9 aprile 2013 – La Regione Toscana è contraria ad ogni forma di depotenziamento ed irrigidimento della linea Faentina. Lo sottolinea l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, che ricorda come già lo scorso anno la Regione si fosse mossa presso Rete Ferroviaria Italiana per scongiurare un indebolimento della linea e chiedere spiegazioni circa la decisione di Rfi di dismettere alcuni scambi lungo la ferrovia Firenze-bogno San Lorenzo via Vaglia. Sull’argomento era stato coinvolto direttamente il direttore di Rfi Michele Mario Elia. L’assessorato regionale ai trasporti conferma la sua attenzione per le sorti della linea Faentina e la sua volontà non di dismettere, ma al contrario di migliorare il servizio su questa importante infrastruttura. Invita anche il consigliere comunale di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni, che questa mattina si è presentato sui binari vestito solo con una scatola di cartone per protestare contro la possibile dismissione della linea, ad esercitare attarverso il suo ruolo pubblico di rappresentante istituzionale la stessa opera di ‘controllo’ su Rfi, ricordando che anche l’amminitsrazione comunale alla quale appartiene ha il pieno diritto a porre a Rfi le stesse istanze che pone la Regione Toscana. La salvaguardia della linea Faentina e il miglioramento delle condizioni di viaggio per i pendolari che la utilizzano sono da tempo all’attenzione della Regione, che ha messo in atto una serie di provvedimenti per risolvere i principali problemi che la riguardano. Tra questi interventi, ad esempio, l’introduzione dei treni Minuetto (giugno 2012) e il piano anti-ritardi (settembre 2011), portato avanti con puntuali adeguamenti di orario, che hanno consentito il recupero di un’elevata puntualità. La decisione di ridurre le potenzialità della linea Faentina, infatti, andrebbe contro la possibilità di un generale aumento del traffico ferroviario regionale e metropolitano previsto dall’Accordo per il nodo di Firenze (agosto 2011) stretto tra Regione Toscana e Ferrovie dello Stato Italiane.  
   
   
TORINO: “LA REGIONE METTA SUBITO A BILANCIO I FONDI PER LA FERROVIA METROPOLITANA 5”  
 
Torino, 9 aprile 2013 - “Oggi abbiamo dato il via alle opere di compensazione ambientale del termovalorizzatore per quasi 14 milioni di euro, ma la vera preoccupazione sono i 5 milioni di euro necessari per la realizzazione della Ferrovia metropolitana 5. Chiediamo al presidente Cota di impegnarsi pubblicamente affinché quei soldi siano messi a bilancio per le finalità originarie e non siano utilizzati altrimenti”. L’assessore provinciale all’Ambiente Roberto Ronco e i Sindaci e i rappresentanti dei Comuni (Torino, Beinasco, Grugliasco, Orbassano e Rivoli) presenti oggi in Provincia alla prima riunione del collegio che deve vigilare sulla realizzazione degli interventi di compensazione del termovalorizzatore del Gerbido esprimono forti preoccupazioni in merito alla costruzione dell’opera più importante. Si tratta di quella Fm5 che, collegando l’Ospedale San Luigi alla rete ferroviaria metropolitana, consente di eliminare una gran quantità di traffico veicolare dalle strade. “Basti pensare” aggiunge il sindaco di Grugliasco Roberto Montà “che la stazione di Grugliasco della Fm5 rappresenterebbe un collegamento rapido e sostenibile per i 12 milioni di visitatori che frequentano le Gru e per le 3mila persone che vi lavorano”. Alla riunione di ieri, oltre alla Provincia e ai Comuni suddetti, erano presenti anche l’Ato Rifiuti, Trm e un funzionario della Regione Piemonte. “Il Collegio di vigilanza” conclude Ronco “si riunirà assiduamente per monitorare con grande attenzione progetti e opere, in modo da intervenire con tempestività per rimuovere eventuali ostacoli burocratici che rischino di rallentare i lavori”.  
   
   
LINEA TIRRENICA, RIMANE IL TRENO FRECCIABIANCA DEL MATTINO  
 
Livorno, 9 aprile 2013 – La deviazione sulla linea ferroviaria Roma-firenze-pisa del treno Frecciabianca 9762, molto utilizzato dai pendolari della costa, è stata scongiurata. Grazie al lavoro della Regione Toscana e degli altri rappresentanti istituzionali del territorio, Trenitalia ha accolto la richiesta di mantenere il treno ed ha accettato di deviare soltanto il Frecciabianca 9785, un provvedimento che non danneggia i lavoratori e gli studenti grossetani e livornesi in quanto si tratta di un treno meno utilizzato che viaggia in tarda serata. “La venuta meno del servizio di collegamento veloce effettuato dal Frecciabianca 9762 tra quattro importanti centri toscani – ha detto l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – avrebbe rappresentanto un grave diasgio per molti pendolari della costa, che quotidianamente si spostano dal grossetano verso Livorno e Pisa per esigenze di studio o di lavoro. Abbiamo chiesto a Trenitalia ed ottenuto che quel treno non venga spostato fino a quando non saranno individuate valide alternative, che rispondano alle necessità degli utenti e non penalizzino un’importante area della regione. I treni Frecciabianca non fanno parte del servizio di trasporto ferroviario regionale, non hanno contributi pubblici e per questo Trenitalia gestisce i loro servizi in base a logiche di mercato, ma grazie al lavoro che abbiamo fatto l’azienda si è impegnata a non variare l’itinerario di questi treni veloci senza prima aver predisposto alternative di servizio”. Il treno Frecciabianca 9762 (in partenza da Roma alle 6.57, in transito a Grosseto alle 8,22, a Livorno alle 9,15, a Pisa alle 9.29 ed a Massa alle ore 9.51) collega Grosseto e Livorno in 51 minuti e Grosseto e Pisa in 1 ora e 5 minuti. Fino ad oggi erano 6 le coppie di treni Frecciabianca che utilizzavano la linea ferroviaria Tirrenica, dopo il 14 aprile ne resteranno 5 e mezzo dato che uno di essi, il 9785 (con partenza da Genova alle 19,07 e transito da Massa alle 20.25, Pisa alle 20.50, Livorno alle 21.04 e Grosseto alle 21.56) non rientrerà a Roma passando dalla Tirrenica e dopo Pisa sarà instradato sulla linea Pisa-firenze-roma. La ‘salvaguardia’ del treno Frecciabianca 9762 fino a quando non verrà trovata una valida soluzione alternativa è frutto di un lavoro congiunto tra l’assessorato regionale ai trasporti, gli enti locali, i consiglieri regionali ed i parlamentari rappresentativi del territorio. La decisione di mantenere il servizio attuale è stata presa ieri a Roma dopo nuove sollecitazioni ai vertici di Trenitalia da parte del presidente della Toscana Enrico Rossi e dell’assessore Ceccarelli.