Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 07 Maggio 2013
CIELO UNICO EUROPEO : LA COMMISSIONE APRE LA STRADA AD OBIETTIVI DI PERFORMANCE PIÙ AMBIZIOSI  
 
Bruxelles, 3 maggio, 2013 - La Commissione europea ha adottato il 3 maggio i regolamenti di applicazione sulle prestazioni e la ricarica, definiscono il quadro per i prossimi negoziati sugli obiettivi per il secondo periodo di riferimento (2015-2019), del sistema di prestazioni del Ses. Il Piano definisce il quadro per la definizione di obiettivi vincolanti per gli Stati membri di fornire migliori servizi di navigazione aerea, che porta a voli più economici, meno ritardi, e il risparmio di costi inutili per le compagnie aeree e passeggeri. Inoltre, l´impatto ambientale del traffico aereo sarà ridotto a causa delle linee di volo più efficienti e più breve. L’ Europeo vicepresidente della Commissione Siim Kallas, responsabile per i trasporti, ha dichiarato: . ». La Commissione ha adottato oggi presente Regolamento rivisto, in base all´accordo raggiunto con gli Stati membri in seno al comitato per il cielo unico, ma possiamo e dobbiamo fare meglio Ora che il quadro è impostato, ci concentreremo i nostri sforzi per l´adozione, entro la fine di questo anno, di obiettivi realistici e ambiziosi per consentire progressi reali nel corso del secondo periodo di riferimento, in particolare in termini di riduzione dei costi " I regolamenti modificati ora prevedono obiettivi prestazionali vincolanti in tutte le quattro aree chiave di performance (sicurezza, ambiente, capacità ed efficienza dei costi), in un approccio ´gate-to-gate´ che copre l´intera catena di servizi di navigazione aerea, compresi i servizi di terminale, per la prima volta durante il periodo di riferimento successivo. Gli obiettivi precisi saranno stabiliti in base a una ulteriore decisione della Commissione. Il regolamento quadro riveduta adottata oggi rafforza anche il ruolo della Commissione nel controllo dei costi dei fornitori di servizi a carico delle compagnie aeree e, in definitiva passeggeri. Informazioni di base - Inefficienze causate da uno spazio frammentato in Europa portano costi aggiuntivi del vicino a € 5 miliardi di euro all´anno. Si aggiunge 42 km alla distanza di un volo medio, costringendo gli aeromobili a bruciare più carburante, generare maggiori emissioni, pagare di più in costosi oneri d´utenza e di subire maggiori ritardi. Stati Uniti controllano la stessa quantità di spazio aereo, con più traffico, a quasi la metà del costo. Il sistema di prestazioni impone agli Stati membri di adottare piani di prestazione nazionali o Fab per i periodi di riferimento fissi. Il primo periodo di riferimento viene eseguito per tre anni 2012-2014; periodi di riferimento successivi avrà una durata di cinque anni. Il raggiungimento di obiettivi di performance per aumentare la capacità dello spazio aereo europeo e tagliare i costi andare al cuore del Cielo unico europeo. Essi sono di vitale importanza per tutto il suo successo, e il successo del sistema di prestazioni dipenderanno dal livello di ambizione di obiettivi a livello comunitario per il secondo periodo di riferimento, che si svolgerà a partire dal 2015 fino al 2019. Prossimi passi - Il prossimo passo sarà una consultazione pubblica sulle gamme di obiettivi di performance. Questa consultazione sarà lanciato a breve sul sito web della Commissione e dei risultati saranno utilizzati per la proposta di decisione della Commissione su obiettivi di performance per il secondo periodo di riferimento (2015-2019), da adottare entro la fine del 2013.  
   
   
GESTIONE DEL TRAFFICO AEREO: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA LA REALIZZAZIONE DI SESAR  
 
Bruxelles, 7 maggio, 2013 - La Commissione ha adottato il 3 maggio un nuovo regolamento che stabilisce i meccanismi di governance e di incentivo per favorire la diffusione efficace e tempestiva di Sesar, progetto di punta dell´Unione che mira a modernizzare il sistema di gestione del traffico aereo (Atm) e migliorando le prestazioni. Vicepresidente Siim Kallas, Commissario per i trasporti, ha dichiarato: " . Sono lieto che stiamo facendo buoni progressi verso la realizzazione del Sesar E ´sempre stato chiaro che la tecnologia è una parte importante del cielo unico europeo, ma le compagnie aeree, gli aeroporti ei fornitori di servizi di navigazione aerea vogliono vedere i benefici concreti che derivano dal programma di consegnare il miglioramento delle prestazioni, e con l´adozione del presente regolamento, le prestazioni si sono più vicini ". Sesar contribuisce ad aumentare la capacità e la sicurezza dei sistemi Atm, riducendo i costi dei servizi Atm e l´impatto del trasporto aereo sull´ambiente. Il progetto Sesar è il pilastro tecnologico del cielo unico europeo (Ses). Il progresso e il successo del Ses dipende anche da una corretta distribuzione di Sesar. Sesar consiste in un ciclo di tre processi interconnessi e in continua evoluzione che definiscono, sviluppare e implementare un nuovo concetto di Atm operazioni. Attraverso questo nuovo regolamento, la Commissione ha attivato il processo di distribuzione che chiuderà il ciclo del Sesar ciclo di vita e permettere al progetto di fornire appieno i suoi benefici. Il regolamento definisce i quattro strumenti principali per supportare la distribuzione Sesar: Progetti comuni : al fine di garantire la distribuzione di Atm funzionalità che sono considerati essenziali per il miglioramento delle prestazioni del sistema Atm dell´Unione. Meccanismi di governance: per garantire una diffusione tempestiva e coordinata del concetto di Sesar, compreso il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e le pertinenti organismi dell´Ue. Tutti gli attori coinvolti avranno chiare responsabilità a tre livelli: politica, gestione e attuazione. Il programma di distribuzione : per tradurre i progetti comuni nelle attività di implementazione dettagliati. Incentivi mirati: per sostenere il coordinamento e la realizzazione di progetti comuni. I risultati proposta di un ampio processo di consultazione condotto nel corso degli ultimi 2 anni che coinvolgono tutte le parti interessate e gli Stati membri. Attualmente la Commissione sta allestendo il governo distribuzione e prevede di adottare il primo progetto comune nei primi mesi del 2014. Questo aprirà la strada per la realizzazione di specifici risultati attesi Sesar.  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN´INDAGINE APPROFONDITA SULLA RISTRUTTURAZIONE DEL GRUPPO PSA PEUGEOT CITROëN  
 
Bruxelles, 7 maggio, 2013 - La Commissione europea ha avviato un´indagine approfondita per stabilire se il piano di ristrutturazione del gruppo Psa è compatibile con le norme dell´Unione europea sugli aiuti di Stato. L´apertura di una indagine non pregiudica l´esito finale. Permette i terzi interessati a presentare le loro osservazioni e aumenta la certezza del diritto per il beneficiario dell´aiuto, quando la Commissione adotta la decisione. Il piano di ristrutturazione notificato dalla Francia prevede una garanzia di 7 miliardi di euro, nonché sovvenzioni e anticipi rimborsabili di 85,9 milioni di euro. Il piano comprende una ristrutturazione dell´organizzazione industriale e le strutture amministrative, e un progetto di ricerca e sviluppo nel campo delle tecnologie ibride. Si prevede un ritorno alla redditività nel 2015 e una serie di misure compensative per limitare le distorsioni della concorrenza. In questa fase, la Commissione intende verificare se le ipotesi alla base del piano di ristrutturazione di ripristinare la redditività a lungo termine dell´impresa senza il sostegno continuo stato sufficientemente realistico, in particolare alla luce del recente andamento del mercato auto. La Commissione intende verificare che le misure compensative siano proporzionate alle distorsioni della concorrenza create dalle sovvenzioni concesse.  
   
   
PRESENTATO PROGETTO “LIFE STRADE” CONTRO MORTALITÀ FAUNA SELVATICA  
 
Perugia, 7 maggio 2013 - Accertare quali sono i fattori che causano la mortalità della fauna selvatica sulle strade e i conseguenti incidenti stradali, organizzare un sistema interattivo per gestire le collisioni tra fauna e veicoli, anche attraverso l´utilizzo di appositi sensori che provvederanno ad allertare il guidatore e dissuadere la fauna selvatica dall´attraversamento. È quanto propone il Progetto "Life Strade" presentato ieri a Perugia nel corso di un incontro al quale hanno preso parte l´assessore regionale alla caccia, Fernanda Cecchini, l´Assessore della Provincia di Perugia, Domenico Caprini, la project manager, Annette Mertens, i rappresentanti delle istituzioni che partecipano come partner all´iniziativa. Il progetto, cofinanziato dalla Commissione Europea mediante il "Programma Life+" e che può contare su un budget totale di 1 milione 978 mila euro, è coordinato dalla Regione Umbria con l´associazione delle Regioni Toscana e Marche, le Province di Terni, Perugia, Siena, Grosseto, Pesaro-urbino ed avrà termine il 31 marzo 2017. "Il Progetto, punta alla riduzione della perdita di biodiversità causata dall´impatto del traffico veicolare, attraverso la sperimentazione e la messa in opera di un pacchetto di misure volte a prevenire gli incidenti stradali - ha spiegato l´assessore Cecchini - Le infrastrutture viarie costituiscono uno degli elementi portanti del nostro sistema economico e sociale, però queste, d´altro canto, rappresentano una seria minaccia alla conservazione della biodiversità in quanto causa di degrado e frammentazione degli habitat, fonte di disturbo e inquinamento, ostacolo ai movimenti e alla diffusione della fauna". "Le infrastrutture sono anche un rilevante fattore di mortalità diretta per molte specie - ha aggiunto - in tutta Europa si stima vengano uccisi dai veicoli ogni anno un numero compreso tra 10 e 100 milioni di uccelli e mammiferi. Solo nel nostro paese si calcola che in ciascuna provincia oltre 15.000 animali vengono travolti ogni anno, con una tendenza che è in continua crescita. Gli incidenti stradali causati dagli ungulati costituiscono motivo di preoccupazione sia per quel che concerne l´incolumità degli automobilisti, sia per le ricadute economiche legate agli indennizzi che gli enti preposti sono tenuti a pagare ogniqualvolta questi eventi si verificano". "Le richieste di risarcimento arrivate alla Regione Umbria per danni alle coltivazioni agricole sono state rilevanti - - ha sottolineato l´assessore - ma lo sono state ancora di più quelle di risarcimento dei danni a seguito di incidenti stradali, causati nella maggior parte da cinghiali e caprioli, e comprensivi del premio assicurativo a carico dell´Ente, che in due anni sono stati di circa 2 milioni di euro. Abbiamo cercato di contenere il problema ha aggiunto - con la caccia di selezione anticipandone l´apertura nel caso del capriolo, ma per il cinghiale risulta particolarmente difficile, vista anche la particolare morfologia del territorio umbro". "Queste problematiche - ha concluso - richiedono risposte ed interventi urgenti anche a livello preventivo attraverso una pianificazione dell´uso del territorio che includa tra i propri obiettivi anche quello di istituire reti ecologiche, atte a mantenere o ripristinare la connettività tra popolazioni ed ecosistemi in paesaggi frammentati, sia a livello mitigativo, mettendo in atto tutte quelle misure in grado di ridurre l´impatto delle infrastrutture esistenti sulla biodiversità". Life Strade - è stato spiegato durante l´incontro - nel dettaglio punta alla sperimentazione di sistemi di prevenzione innovativi per il contesto italiano che possano costituire un esempio esportabile sul territorio nazionale, inoltre intende indurre le autorità locali e nazionali a mettere in atto interventi concreti per ridurre l´impatto delle strade sulla biodiversità". Tra le problematiche segnalate durante l´incontro al primo posto è stata evidenziata l´assenza e l´inadeguatezza dei sistemi di prevenzione del fenomeno che attualmente sono rappresentati principalmente dalle recinzioni lungo la carreggiata e dalla segnaletica stradale, mentre sono ancora poco diffusi i dissuasori ottici, acustici e olfattivi che dovrebbero scoraggiare l´attraversamento della strada da parte della fauna selvatica in caso di passaggio di un veicolo. Inoltre, a tutto ciò si aggiunge la mancanza di chiare basi procedurali per la gestione del fenomeno degli investimenti stradali di fauna, per i quali infatti, la normativa vigente a livello nazionale, regionale e provinciale, si limita esclusivamente a prevedere l´indennizzo dei danni relativo agli incidenti causati dalla fauna selvatica e, considerando che la gestione della fauna selvatica è di competenza regionale (incluso l´indennizzo dei danni a seguito di incidenti stradali) si assiste ad una forte disomogeneità normativa, con situazioni estremamente differenti tra le Regioni. Infine è stato rilevato il comportamento di guida inadeguato che si caratterizza per l´eccesso di velocità che è spesso una concausa significativa delle collisioni con la fauna selvatica. La mancanza di cautela a volte è anche dovuta ad una segnaletica stradale scarsa o insufficiente, ma anche inadeguata a suscitare la necessaria consapevolezza del pericolo.  
   
   
ACCORDO UNISALENTO PER STUDI SU RISCHI CICLISTI (FURTI, AGGRESSIONI)  
 
Bari, 7 maggio 2013 - Un protocollo d’intesa tra l’Assessorato alle Infrastrutture, Mobilità e Lavori Pubblici della Regione Puglia e il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del Salento è stato siglato per svolgere congiuntamente un’indagine finalizzata ad analizzare i fattori che influenzano lo sviluppo della mobilità sostenibile nel territorio pugliese, con particolare riferimento ai rischi dei ciclisti rispetto a furti, aggressioni e atti vandalici. “L’accordo siglato, avviato dal mio predecessore Guglielmo Minervini, è forse il primo in Italia - spiega l’Assessore Giovanni Giannini - e mira a stimare l´impatto che problemi come i furti della bicicletta o di parti di essa, atti vandalici e aggressioni a danno dei ciclisti hanno sulla mobilità ciclistica, a studiarne i livelli di sicurezza in ambito regionale per ipotizzare quali politiche pubbliche sarebbero più efficaci nel contrastare questi fenomeni”. “L’obiettivo, prosegue Giannini, è quello di acquisire dati e informazioni da incrociare per comporre un quadro conoscitivo utile per la valutazione e l’implementazione delle politiche pubbliche sulla mobilità sostenibile ed in particolare sulla ciclabilità nell’ambito imprescindibile della relazione tra sicurezza, intesa nell’accezione inglese di “security”, ovvero protezione dal rischio rispetto ad eventi dolosi, e mobilità ciclistica in Puglia”. “A tale scopo - conclude l’assessore - è stato predisposto un questionario che gli interessati potranno scaricare dal portale web dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture http://mobilita.Regione.puglia.it/”. In conseguenza dell’Accordo sottoscritto, il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del Salento si impegna a fornire il proprio supporto scientifico per elaborare i dati raccolti analizzando i fattori che condizionano lo sviluppo della mobilità sostenibile nel territorio regionale e a collaborare allo sviluppo dell’indagine favorendo la diffusione dei risultati in occasione di convegni scientifici di settore e attraverso reti di ricerca nazionali ed internazionali sui trasporti.  
   
   
TRASPORTI, SOSTEGNO A NASCITA AGENZIA REGIONALE PER IL TPL RIUNIONE IN REGIONE LIGURIA SU TRASPORTO PUBBLICO LOCALE  
 
 Genova, 7 Maggio 2013 - La Regione Liguria sostiene la nascita dell’agenzia per il trasporto pubblico locale d’intesa con i Comuni e le Province per riuscire ad ottenere vantaggi sia di programmazione che economici al sistema trasportistico regionale. È quanto emerso dall’incontro che si è svolto ieri mattina in Regione alla presenza dell’assessore ai trasporti del Comune di Genova, Anna Maria Dagnino, degli assessori regionali ai trasporti, al bilancio e allo sviluppo economico, Enrico Vesco, Pippo Rossetti e Renzo Guccinelli e del presidente di Filse, Piero Biglia di Saronno sul tema del trasporto pubblico locale. Nel corso del summit di quest’oggi gli assessori hanno confermato inoltre l’impegno ad investire risorse della nuova programmazione europea 2014-2020 per il rinnovo e la sostituzione del parco mezzi. Un obiettivo non più eludibile vista l’anzianità media degli autobus genovesi che si aggira sui 12 anni.  
   
   
LOMBARDIA. GRANDI OPERE, INCONTRO COL GOVERNO MINISTRO RASSICURA PRESIDENTE E ASSESSORE INFRASTRUTTURE  
 
 Milano, 7 maggio 2013 - Incontro, ieri, a Palazzo Lombardia tra il ministro delle Infrastrutture, il presidente di Regione Lombardia e l´assessore regionale lombardo alle Infrastrutture, per fare il punto sul tema delle grandi opere legate anche all´Esposizione Universale del 2015. Tra i tanti capitoli affrontati anche quello di una possibile proposta di defiscalizzare al 50 per cento le tre grandi opere della Lombardia (Brebemi, Tem e Pedemontana) ottenendo un recupero fiscale di 7 miliardi di euro. ´Una proposta - ha detto lo stesso presidente - che sarà portata all´attenzione del Cipe da parte dell´esecutivo´. Importante Boccata D´ossigeno - ´Si tratterebbe - ha commento l´assessore alle Infrastrutture - di un´importante operazione, che porterebbe una boccata d´ossigeno e garantirebbe i piani finanziari delle nostre opere, dimostrando l´attenzione del ministro nei confronti di Regione Lombardia´. L´interesse Dell´esecutivo - Per quanto riguarda Brebemi, Tem e Pedemontana il ministro ha comunque assicurato la massima collaborazione per arrivare al completamento delle opere nei tempi previsti e, quindi, entro il 2015. All´ordine del giorno anche il sistema aeroportuale lombardo, le risorse per il Trasporto pubblico locale, il sistema viario della Valtellina e l´accessibilità all´aeroporto di Malpensa. ´E´ importante riuscire ad avviare i lavori, per garantire il collegamento ferroviario tra i due terminal dell´aeroporto di Malpensa´ ha sottolineato l´assessore alle Infrastrutture. ´Abbiamo presentato al ministro - ha proseguito - il progetto di collegamento tra il Terminal 1 e il Terminal 2, che porterà ad avere una linea diretta all´interno dell´hub´. Le maggiori preoccupazioni sono però legate alle nuove linee della metropolitana: M4 e M5. Proprio per risolvere questi problemi il ministro ha garantito incontri periodici a Milano per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori e per seguire da vicino le opere del territorio.  
   
   
SIGNA, LASTRA E CAMPI BISENZIO, 15 MILIONI PER MIGLIORARE LA VIABILITÀ  
 
Firenze, 7 maggio 2013 – Con 15 milioni di contributi straordinari in tre anni (2013-2015), la Regione Toscana finanzierà la realizzazione di una nuova e migliore viabilità per collegare i Comuni di Lastra a Signa, Signa e Campi Bisenzio. In attesa che giunga al termine il contenzioso tra la Regione Toscana e Sit (Società Infrastrutture Toscana) riguardo alla realizzazione della Bretella di Signa, l’amministrazione regionale interverrà sulla viabilità regionale e locale dell’area, per integrarla con un sistema di circonvallazioni ed alleggerire il traffico nei centri urbani. Questa decisione non modifica la programmazione infrastrutturale dell’area, ma consentirà di migliorare, in tempi brevi, la vita dei residenti nei tre Comuni interessati. Infatti la realizzazione di passanti di collegamento tra la viabilità locale e le strade regionali renderà più vivibili i tre centri di lastra a Signa, Signa e Campi Bisenzio. La delibera approvata oggi dalla Giunta regionale consentirà di proporre al Consiglio regionale l’integrazione al programma regionale della viabilità disposta dalla legge Finanziaria 2013. Successivamente potranno essere firmati con gli enti locali Accordi di programma attuativi degli interventi individuati.  
   
   
APRE LA VARIANTE DI PIZ E GRON A SOSPIROLO. PIÙ SICUREZZA E MIGLIORE MOBILITÀ PER I RESIDENTI  
 
Sospirolo (Belluno), 7 maggio 2013 - “Ci sono interventi piccoli solo in apparenza, perché sono importanti, essenziali per le comunità locali, così come sono essenziali a scala più ampia le grandi opere. Questa variante è una delle piccole grandi opere con le quali la Regione ha migliorato e continuerà a migliorare la qualità della vita e la sicurezza dei cittadini veneti, mentre continuano gli interventi in provincia di Belluno: col Cavalier e Longarone”. Lo ha ribadito l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, in occasione dell’apertura della nuova Variante di Piz e Gron, che collega le Strade Provinciali n. 12 e n. 2 nel Comune bellunese di Sospirolo passando all’esterno delle due frazioni. Alla cerimonia di apertura, presente tra gli altri il sindaco Renato Moro e i consiglieri regionali Dario Bond e Sergio Reolon, Chisso ha ricordato come la nuova strada sia attesa da almeno un quindicennio, nonostante l’impegno di regione, Provincia ed Enti locali. “L’intervento, atteso da un trentennio, era stato previsto da un accordo sull’eliminazione dei cosiddetti punti neri nel 2000, con l’allora presidente della Provincia Oscar De Bona (pure presente ieri), e si è infine arrivati, nel 2009, all’accordo finale per la progettazione dell’intervento sottoscritto tra Regione Veneto, Provincia di Belluno, Comune di Sospirolo e Veneto Strade S.p.a”. La Variante consiste in un nuovo tratto stradale, della lunghezza complessiva di circa 1400 metri, che partendo ad ovest dell’abitato di Piz lungo la Sp 2 e si ricollega alla S.p. 12 ad est dell’abitato di Gron, prima della località Belvedere, mediante una rotatoria. La sezione stradale ha piattaforma larga complessivamente 10 metri ed è composta da 2 corsie di 3 metri e mezzo ciascuna, una per senso di marcia, con banchine laterali di un metro e mezzo. La rotatoria in corrispondenza del collegamento con la S.p. 12 ha un diametro esterno di 58 metri e un anello circolatorio di 7 metri e mezzo. Fino all’intersezione con la strada comunale di accesso agli impianti sportivi, per un totale di circa 240 metri, il tracciato si sviluppa in leggero rilevato, per poi passare in leggera trincea fino all’ingresso del viadotto che attraversa il torrente Mis (tratto di circa 300 ml). E’ stato anche realizzato l’adeguamento in sede del tracciato della comunale di accesso agli impianti sportivi, con rettifica di un tratto di 60 metri e la realizzazione di un nuovo ponticello di scavalco del Rio esistente. Tale strada ha due corsie di marcia larghe ciascuna 3 metri e banchine laterali di mezzo metro. In prossimità dell’intersezione con la strada comunale è stato realizzato un sottopasso di tipo agricolo collegato alla viabilità secondaria, con larghezza interna di 4 metri e un’ altezza di 3 metri e 60 centimetri. Al sottopasso si accede mediante due rampe costituite parzialmente in terra rinforzata ed in muri in c.A. Gettati in opera nei tratti più alti a ridosso del sottopasso. Per l’attraversamento del torrente Mis è stato realizzato un viadotto di 200 metri, su quattro campate, con impalcato in struttura mista acciaio calcestruzzo. Dopo il viadotto sul Torrente Mis la strada prosegue in rilevato per circa 340 metri fino alla nuova intersezione con la S.p.2 “della Valle del Mis”. In prossimità della spalla destra del ponte è stato inoltre realizzato un sottopasso largo 3 metri e mezzo e alto 4 metri e mezzo che consente il nuovo accesso all’impianto di troticoltura e ai fondi agricoli. L’importo complessivo di progetto ammonta a 6 milioni 200 mila euro ed è stato finanziato per 2,4 milioni dalla Provincia di Belluno e per la parte restante dalla Regione Veneto attraverso il Piano Triennale per la Viabilità. La realizzazione dell’opera era stata affidata all’Associazione Temporanea di Imprese Cadore Asfalti s.R.l. – Zara Metalmeccanica s.R.l. Di Perarolo di Cadore (Bl). I lavori avevano preso il via il 18 aprile del 2011.  
   
   
RAPALLO, VIA DEI LAVORI, BUON RISULTATO PER LA COMUNITÀ“  
 
Genova, 7 Maggio 2013 - "La partenza dei lavori di adeguamento del casello autostradale di Rapallo è un buon risultato raggiunto con tenacia e determinazione, a vantaggio di una comunità e di un territorio che da tempo attendevano la risoluzione di un problema ormai sempre più urgente". Commenta così la notizia dell´avvio dei cantieri per il miglioramento viario del casello di Rapallo da parte di Autostrade per l´Italia l´assessore alle infrastrutture della Regione Liguria, Raffaella Paita. "Chiunque abbia avuto occasione di transitare sull´autostrada A12 all´altezza dell´uscita di Rapallo – spiega l´assessore regionale alle infrastrutture - avrà potuto constatare direttamente che spesso, nelle ore di punta, vi erano code e congestionamenti molto problematici da un punto di vista della sicurezza di chi percorre l´autostrada e con ovvie ripercussioni sul traffico urbano e l´abitato nelle vicinanze del casello. Autostrade ci ha garantito che i lavori, consegnati oggi, avranno una durata di circa due mesi e comporteranno, come è noto, l´ampliamento delle corsie di immissione dal casello verso il centro cittadino e la riqualificazione della rotatoria, in modo da favorire i flussi veicolare e ridurre le code in uscita dall’autostrada".  
   
   
LA VICEPRESIDENTE STASI HA SCRITTO AL PRESIDENTE DELL’AUTORITÀ PORTUALE DI GIOIA TAURO GIOVANNI GRIMALDI IN MERITO AL PORTO DI CROTONE  
 
Catanzaro, 7 maggio 2013 - La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi ha invitato una lettera, che riproponiamo di seguito, al Presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro Giovanni Grimaldi, in merito alla realizzazione del terminal passeggeri del porto di Crotone. “Il porto di Crotone sta registrando un crescente interesse da parte del mondo delle crociere, difatti nel corso degli ultimi anni si sono registrati numeri significativi di approdi che testimoniano le forti potenzialità dello scalo crotonese. Durante il 2013 quasi cinquemila passeggeri giungeranno in città, attraverso dieci attracchi distribuiti durante l’anno, e anche per il 2014 si prevedono numeri in crescita. La Regione Calabria, convinta delle opportunità offerte da questo segmento turistico, sta supportando la promozione di Crotone e di altri tre porti calabresi tramite un piano di marketing che vede coinvolte tra le altre istituzioni anche l’Autorità Portuale di Gioia Tauro, ed i frutti di questi sforzi vedranno la luce nei prossimi anni. Alla luce di tutto ciò, il porto di Crotone può dunque ambire ad un posto di rilievo nel mercato delle crociere, per cui ritengo debba puntare ad una maggiore infrastrutturazione che consenta di erogare servizi di accoglienza idonei rispetto agli standard richiesti. Sarebbe dunque auspicabile, così come più volte discusso e condiviso che l’Ente da Lei presieduto, nel proseguire la sua azione di supporto allo sviluppo dello scalo crotonese, inserisca nei programmi la creazione di una infrastruttura da adibire a terminal passeggeri. In attesa della definizione del Piano Regolatore Portuale, si potrebbe procedere alla realizzazione di un fabbricato che risponda alle esigenze di flessibilità e facilità di futuri riposizionamenti. Sulla base dei suggerimenti pervenuti dagli operatori del settore – ha aggiunto la Vicepresidente Stasi - la struttura andrebbe localizzata sull’attuale banchina di Riva, ad una distanza massima di 20 m dal ciglio del molo, ciò per agevolare le operazioni di transito dei passeggeri. La superficie totale che si valuta idonea alle attuali necessità è di circa 600 mq, il cui interno andrebbero individuate un’area ingresso, destinata al passaggio dei crocieristi appena scesi dalla nave in sosta; un’area centrale. In cui posizionare servizi a supporto come controlli, reception, bar, punto informazioni, ecc. Ed un’ area smistamento, per la salita sui bus in partenza dalla banchina. La realizzazione di questa struttura – ha concluso la Vicepresidente Stasi - sarebbe di importante ausilio agli operatori impegnati nelle operazioni di transito degli attuali traffici passeggeri, e potrebbe rappresentare la premessa per candidare Crotone a Home Port per l’imbarco/sbarco delle navi da crociera”.