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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Maggio 2013
UNA REGOLAMENTAZIONE PIÙ INTELLIGENTE PER ALIMENTI PIÙ SICURI: LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UN PACCHETTO NORMATIVO FONDAMENTALE PER MODERNIZZARE, SEMPLIFICARE E RAFFORZARE LA CATENA AGROALIMENTARE IN EUROPA  
 
La Commissione europea ha adottato il 6 maggio una serie di provvedimenti per rafforzare l´applicazione delle norme in tema di salute e sicurezza lungo tutta la catena agroalimentare. La sicurezza degli alimenti è fondamentale per ottenere la fiducia dei consumatori e garantire la sostenibilità della produzione alimentare. Il pacchetto di provvedimenti prevede un´impostazione della tutela della salute moderna, semplice e più orientata alla gestione dei rischi nonché strumenti di controlli più efficaci per garantire l´effettiva applicazione delle norme che inquadrano il funzionamento della catena alimentare. Il pacchetto normativo risponde alla necessità di semplificare la legislazione e adottare norme più intelligenti che permettano di ridurre gli oneri amministrativi per gli operatori come pure la complessità della regolamentazione vigente. Particolare considerazione meritano le ripercussioni di tale normativa su Pmi e microimprese, che vengono esonerate dagli elementi più costosi e complessi della legislazione. La normativa dell´Ue che disciplina attualmente la catena alimentare consta di quasi 70 atti legislativi. Il pacchetto di riforme adottato oggi ridurrà l´intera normativa Ue a 5 atti legislativi e diminuirà la burocrazia legata a processi e procedure cui sono soggetti agricoltori, allevatori e operatori del settore alimentare (produttori, trasformatori e distributori), così da agevolare lo svolgimento delle loro attività professionali. Tonio Borg, commissario per la salute e i consumatori, ha affermato: "Con oltre 48 milioni di lavoratori e un valore di circa 750 miliardi di euro all´anno, il settore agroalimentare rappresenta il secondo settore dell´economia dell´Unione europea in ordine di grandezza. L´europa gode dei livelli di sicurezza alimentare più elevati a livello mondiale. Ll recente scandalo legato alla carne di cavallo ha dimostrato tuttavia che esistono ancora margini di miglioramento, benché non si siano verificati rischi per la salute. Il pacchetto di riforme varato oggi arriva in un momento propizio poiché dimostra che il nostro sistema è in grado di fronteggiare le sfide e di tradurre in pratica alcuni degli insegnamenti ricavati dalle recenti esperienze. In sintesi il pacchetto consente di dotarci di regole più intelligenti per alimenti più sicuri". Le imprese trarranno benefici dall´applicazione di regole più semplici, basate sulle conoscenze scientifiche e su criteri di gestione del rischio, che saranno all´origine di processi più efficienti, di una riduzione degli oneri amministrativi e di provvedimenti atti a finanziare e rafforzare il controllo e l´eradicazione delle malattie animali e dei parassiti dei vegetali. I consumatori beneficeranno di prodotti più sicuri e di un sistema più efficiente e trasparente di controllo della catena agroalimentare. Principali elementi della proposta Controlli ufficiali · La Commissione ha riconosciuto l´esigenza di rendere più efficaci gli strumenti a disposizione delle autorità competenti degli Stati membri per verificare sul campo il rispetto della normativa dell´Ue (attraverso controlli, ispezioni e prove). · I recenti scandali alimentari hanno dimostrato ancora una volta la necessità di iniziative più efficienti delle autorità responsabili per tutelare contemporaneamente i consumatori e gli operatori onesti dai rischi, anche economici, che possono derivare dalla violazione delle norme lungo tutta la catena agroalimentare. · Le nuove regole rispecchiano un´impostazione maggiormente basata su criteri di gestione del rischio e consentono quindi alle autorità competenti di concentrare le proprie risorse sulle questioni e sui problemi più rilevanti. · Il vigente sistema di tasse destinate a finanziare l´attuazione effettiva di tali controlli in un sistema che sia sostenibile lungo tutta la catena agroalimentare verrà esteso ad altri settori di tale catena, che attualmente non vi sono soggetti. · Al fine di proteggere la loro concorrenzialità, le microimprese saranno esonerate dall´obbligo di pagare tali tasse, ma non da quello relativo ai controlli. · Agli Stati membri verrà anche richiesto di integrare pienamente i controlli antifrode nei rispettivi piani nazionali di sorveglianza, nonché di garantire che le sanzioni pecuniarie imposte nei casi di frode si prefiggano veramente finalità dissuasive. Sanità animale · Il pacchetto normativo introdurrà un unico testo legislativo per la disciplina della salute degli animali nell´Ue fondato sul principio "prevenire è meglio che curare". · La nuova disciplina intende migliorare le norme in tema di sanità animale e prevede un sistema comune più efficace di sorveglianza e controllo delle malattie per far fronte ai rischi inerenti alla salute e alla sicurezza di alimenti e mangimi in modo coordinato. · La maggiore efficacia di tale sistema, associata ad un miglioramento delle norme in tema di identificazione e registrazione degli animali, permetterà a tutti coloro che lavorano per proteggere la nostra catena agroalimentare, tra cui agricoltori e veterinari, una rapida capacità di reazione per limitare la diffusione delle malattie, minimizzando in questo modo le ripercussioni sul bestiame e sui consumatori. · La nuova disciplina della salute animale prevede inoltre una classificazione e una graduatoria di priorità per le malattie che richiedono un intervento a livello di Ue, rendendo così possibile un´impostazione più orientata alla gestione dei rischi ed un uso più efficace delle risorse. · La normativa prevede un grado di flessibilità sufficiente per adeguare le misure in tema di sanità animale sia ai tipi ed alle dimensioni delle diverse strutture (ad esempio Pmi, strutture a scopo ricreativo, ecc.) sia alle diverse circostanze locali, in particolare per quel che riguarda le prescrizioni in tema di registrazione e autorizzazione delle strutture, nonché di detenzione di animali e di prodotti. · Ad un livello più ampio la normativa richiede la solidità e la flessibilità necessarie per garantire una risposta efficace da parte di tutta l´Unione in caso di cambiamenti climatici significativi, fornendoci così gli strumenti per far fronte a rischi nuovi e sconosciuti e per adeguarci rapidamente ai nuovi progressi scientifici ed alle norme internazionali in materia. Salute delle piante · Il valore annuale delle colture nell´Unione europea ammonta a 205 miliardi di euro. Senza la tutela garantita dalla normativa in tema di salute delle piante tale settore subirebbe gravi danni economici. · L´agricoltura, le foreste ed il patrimonio naturale dell´Europa sono minacciate da parassiti e malattie delle piante. La presenza di nuove specie nocive è aumentata in seguito alla globalizzazione del commercio ed al cambiamento climatico. · Per evitare la diffusione di nuovi parassiti nell´Unione e per tutelare sia i coltivatori che il settore forestale la Commissione propone di potenziare la disciplina vigente in tema di salute delle piante. · Ne deriva una maggiore attenzione ai flussi commerciali ad alto rischio provenienti da paesi terzi e un miglioramento della tracciabilità del materiale vegetale nel mercato interno. · La normativa introduce inoltre meccanismi più efficaci di sorveglianza e di eradicazione precoce dei focolai di nuove specie di parassiti e prevede una compensazione economica per i coltivatori danneggiati da tali organismi nocivi da quarantena. Materiale riproduttivo vegetale (sementi comprese) · Il 60% del valore delle esportazioni di sementi a livello mondiale proviene dall´Ue. · La normativa prevede regole più semplici e flessibili per la commercializzazione delle sementi e di altro materiale riproduttivo vegetale, con l´obiettivo di garantire la produttività, l´adattabilità e la diversità della produzione vegetale e forestale europea e di agevolarne gli scambi commerciali. · L´ampia scelta di materiale riproduttivo e la maggior efficacia delle prescrizioni relative alle prove contribuiranno alla tutela della biodiversità e ad una selezione vegetale che concorra ad un´agricoltura sostenibile. · L´uso delle sementi nei giardini privati non è regolato dalla legislazione Ue ed i coltivatori privati possono continuare ad acquistare qualsiasi materiale vegetale ed a vendere le loro sementi in piccole quantità. La normativa chiarirà inoltre che qualsiasi coltivatore non professionista (ad esempio quelli privati) può scambiare sementi con altri privati senza essere soggetto all´applicazione delle norme del regolamento in esame. · La nuova normativa mira ad introdurre una scelta più ampia per gli utilizzatori, che comprenda nuove varietà migliorate e controllate, materiale non rientrante nella definizione delle varietà (materiale eterogeneo), varietà tradizionali e materiale per mercati di nicchia. · In linea con il programma della Commissione per il miglioramento della legislazione, le nuove regole prendono tuttavia in considerazione il tipo di materiale, le condizioni di produzione e le dimensioni delle strutture imprenditoriali coinvolte. Per questo motivo le regole che disciplinano le varietà tradizionali ed il materiale eterogeneo prevedono solamente obblighi di registrazione ridotti. Tali categorie sono esonerate dagli obblighi di prova e da altre prescrizioni previste dalla normativa. · Gli oneri amministrativi sono stati inoltre ridotti per le microimprese, che possono commercializzare qualsiasi tipo di materiale come "materiale per mercati di nicchia" senza obbligo di registrazione. · Le microimprese sono altresì di norma esonerate dalle spese di registrazione. Prossime tappe Il pacchetto normativo della Commissione sarà esaminato da altre istituzioni europee, tra cui il Parlamento europeo ed il Consiglio, che prenderanno posizione in materia a tempo debito. Allo stadio attuale si può prevedere che il pacchetto normativo entrerà in vigore nel 2016.  
   
   
VITICOLTURA IN TOSCANA: APPROVATO DALLA GIUNTA REGIONALE IL REGOLAMENTO CHE RENDE OPERATIVA LA NUOVA LEGGE REGIONALE  
 
 Firenze – Con l’approvazione del regolamento di attuazione diventa operativa la nuova legge regionale “Disciplina per la gestione e il controllo del potenziale viticolo” (L.r. 68/2012). Il regolamento è stato approvato il 30 aprile all’unanimità dalla giunta regionale ed è stato presentato dall’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori. “Il combinato disposto legge-regolamento – spiega l’assessore Salvadori – conferisce sistematicità e rende operative una serie di novità a vantaggio dei vitivinicoltori che erano state introdotte negli ultimi tempi con norme nazionali e atti di giunta. In questo modo si garantisce certezza e si ottiene anche l’obiettivo di semplificare la vita ai produttori e ai consorzi di tutela.” Il regolamento definisce i procedimenti amministrativi inerenti il “potenziale viticolo” tra cui le disposizioni per l’utilizzo del termine “vigna” da parte del produttore che voglia iscrivere nello schedario viticolo un toponimo o un nome tradizionale con cui designare i propri vini. Altri aspetti importanti del nuovo regolamento riguardano il superamento degli albi dei vini a Do e gli elenchi delle vigne a Igt, la concessione dei “diritti di reimpianto della riserva regionale” e la “rivendicazione delle produzioni” dei vini a denominazione di origine. Su quest’ultimo tema è previsto anche un meccanismo che permette ai consorzi di tutela di evitare eventuali sovrapproduzioni e mantenere l’equilibrio di mercato per una determinata denominazione di origine. Infine il regolamento disciplina le Commissioni di degustazione e gli elenchi dei tecnici e degli esperti degustatori, competenze che in precedenza appartenevano alle Camere di Commercio e adesso sono attribuite alle Regioni. I procedimenti amministrativi previsti dal regolamento sono gestiti tramite il Sistema Informativo di Artea, l’agenzia della Regione Toscana per le erogazioni in agricoltura.  
   
   
EXPO. PRESIDENTE:SVOLTA POSITIVA,ORA VALORIZZARE CONTENUTI NOMINATI I SOTTOSEGRETARI: FABRIZIO SALA E UGO PAROLO  
 
Monza - ´Organizzeremo un grande evento internazionale, per valorizzare i contenuti di Expo, ossia: ´Nutrire il pianeta, energia per la vita´, dei quali si è parlato troppo poco´. Lo ha reso noto il 6 maggio il presidente della Regione Lombardia durante una pausa della giornata di lavoro organizzata alla Villa Reale di Monza. ´Quella che abbiamo tenuto qui oggi - ha spiegato - non è stata una riunione di Giunta come ha scritto qualcuno, ma un incontro informale, un brain storming fra tutti gli assessori, per fare il punto della situazione, per affrontare criticità e per suggerire nuove idee. Ogni primo lunedì del mese, da qui in avanti, ci incontreremo con questa modalità´. Expo, Si Volta Pagina - Prima di raggiungere Villa Reale, il governatore ha partecipato all´incontro con il presidente del Consiglio nella sede del Cda di Expo, in via Rovello a Milano, dove il capo del Governo ha firmato il decreto che nomina Giuseppe Sala commissario unico. ´Il presidente del Consiglio e diversi ministri che come prima uscita ufficiale scelgono di venire a Milano per parlare di Expo, è un fatto importante´, ha commentato il presidente della Regione. ´Senza enfasi - ha aggiunto - possiamo dire che si volta pagina: tutte le istituzioni sono oggi impegnate in uno sforzo comune. Possiamo dire che siamo tutti ottimisti´. ´Questa esposizione - ha aggiunto - non è solo di Milano o della Lombardia, né solo dell´Italia: è la vetrina del mondo e noi dobbiamo essere in grado di rappresentare tutta l´Europa´. Fabrizio Sala È Sottosegretario Expo - Per un lavoro ancora più efficace in vista dell´obiettivo del 2015, il governatore ha reso noto di aver nominato due sottosegretari: Fabrizio Sala e Ugo Parolo. Al primo sono state date le deleghe a Expo 2015 e all´internazionalizzazione delle imprese. Ugo Parolo, invece, si occuperà di Montagna, Rapporti istituzionali, Attuazione del programma e Accordi di programma. Regione Protagonista - La Regione Lombardia sarà protagonista, ha assicurato il presidente, ´nel ruolo che le viene assegnato dalla legge con il ´Tavolo Lombardia´ e, attraverso il sottosegretario, avrà una presenza costante in tutte le operazioni di realizzazione di Expo´.  
   
   
SETTIMA CONFERENZA EPSO  
 
Dall´1 al 4 settembre 2013 a Porto Heli, in Grecia, si terrà la Settima conferenza Epso. Organizzata dall´Epso, l´Organizzazione europea della scienza delle piante, questa conferenza biennale è uno dei più importanti eventi nel campo della scienza delle piante. Presenta l´alta qualità della ricerca sulle piante in Europa e nel mondo. Gli argomenti di quest´anno comprenderanno le reti di regolazione delle piante, la risposta e l´adattamento delle piante a una scarsezza di risorse, gli stressi biotici e abiotici, il ruolo di mitigazione delle piante nei cambiamenti climatici, la sicurezza alimentare globale, la bioeconomia basata sulle piante e l´evoluzione delle piante. La conferenza riunirà scienziati del mondo accademico e industriale e fautori delle politiche provenienti dall´Europa e dal resto del mondo per presentare e discutere l´avanguardia scientifica, la politica della scienza delle piante e le questioni sociali che mettono alla prova l´agricoltura di domani. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Epsoweb.org/7th-epso-conference-1-4-september-2013-greece    
   
   
LOMBARDIA. ASSESSORE: AGRICOLTURA CHIEDE SEMPLIFICAZIONE AL VIA RICOGNIZIONE SU BUROCRAZIA GENERATA ANCHE ALL´INTERNO  
 
Milano - Una legge per la semplificazione in ambito agricolo, che sgravi le imprese dal fardello burocratico imposto dall´esecuzione di procedimenti troppo spesso farraginosi. E´ quanto ha indicato ieri come soluzione l´assessore regionale all´Agricoltura, nel corso della sua partecipazione alla Giunta regionale della Cia, la Confederazione italiana agricoltori, raccogliendo l´appello sul tema lanciato dai rappresentanti provinciali dell´associazione. ´In tema di sburocratizzazione - ha detto l´assessore regionale - la nostra Direzione generale sta eseguendo in questi giorni una ricognizione, che riguarda anche gli altri Assessorati, su tutta quella burocrazia ´importata´, non necessariamente correlata alle misure comunitarie. In pratica, stiamo cercando di capire quanto in questi anni è stato aggiunto anche da noi e non era strettamente necessario per gli adempimenti previsti da una già troppo macchinosa burocrazia europea´.  
   
   
AGROALIMENTARE, AL VIA IL BANDO PER PROGETTI DI RICERCA INTEGRATI  
 
Firenze – Dal 3 maggio è attivo il bando “agrifood” finalizzato a promuovere e sostenere progetti integrati di ricerca di università e enti di ricerca operanti in Toscana, che potranno presentare domanda in collaborazione con imprese entro e non oltre il 21 giugno 2013. “Una importante opportunità per il sistema regionale della ricerca in stretto raccordo con il sistema produttivo nel settore agricolo e agroalimentare, compreso quello ittico”, come lo definiscono la vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti, con delega alla ricerca, e l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori. I progetti di ricerca fondamentale e industriale, realizzati in Toscana, dovranno riguardare temi quali la valorizzazione delle proprietà salutistico-nutrizionali degli alimenti tradizionali e innovativi, lo sviluppo di nuove tecnologie e strumenti per garantire la sicurezza della catena alimentare, la valorizzazione degli aspetti di qualità del prodotto e del rapporto tra prodotto, paesaggio, cultura e storia, la tracciabilità dei prodotti e l’ampliamento della gamma commerciale con prodotti innovativi. Il bando prevede di destinare la somma iniziale di euro 600.000 (eventualmente integrabile da altre fonti di finanziamento) per sostenere i progetti integrati, la cui copertura finanziaria risulta garantita dagli stanziamenti del bilancio di previsione 2012 (400.000 provenienti dall’Area di coordinamento Ricerca e 200.000 dall’Area di coordinamento Sviluppo rurale). Il coordinamento operativo è stato affidato all’Area di coordinamento Ricerca, che ha operato attraverso un gruppo di lavoro intersettoriale tra i due assessorati. “Questo bando – spiega la vicepresidente Targetti – mira a promuovere ricerche che possono andare in tre direzioni. Primo, tutelare i consumatori migliorando la tracciabilità dei cibi e quindi la sicurezza alimentare, con particolare attenzione alle nostre eccellenti produzioni locali nell’ottica della certificazione di qualità. Secondo, incentivare ricerche sull’uso di quegli alimenti che possono migliorare la salute dell’uomo e che puntano, terzo aspetto, a migliorare anche la catena commerciale dei prodotti toscani. La nostra volontà è quella di stimolare idee innovative: il bando è infatti aperto a professionalità e competenze interdisciplinari, non solo quelle tipiche di chi lavora nell’agroalimentare, ma trasversali a diversi settori”. “Abbiamo recepito con questo bando – interviene l’assessore all’agricoltura Salvadori – gli indirizzi europei in materia di Politica Agricola Comune 2014-2020, che invitano a favorire rapporti sempre più stretti tra mondo della ricerca e mondo delle imprese, perciò abbiamo ritenuto opportuno non disperdere il sistema di relazioni avviato con l’esperienza del tavolo regionale di confronto per l’adesione al Cluster nazionale Agrifood. Abbiamo così creato una ‘Piattaforma regionale per l’agroalimentare’ che stimoli un confronto costruttivo e collaborativo tra i rappresentanti delle università e degli enti di ricerca toscani, del mondo imprenditoriale e della Regione. Inoltre – conclude Salvadori – le tematiche prescelte sono legate strettamente a quelle di Expo 2015, ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’. Daremo visibilità con questo evento alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione e della sicurezza alimentare”. Il testo del bando con tutti gli allegati, pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana, è consultabile anche all’indirizzo www.Regione.toscana.it/ricercapraf    
   
   
TARTUFI: REGOLAMENTO COMUNE DI PERETO VIOLA LA LEGGE ASSESSORE ABRUZZESE RICHIAMA LE IRREGOLARITA´ E INVIA NOTA A PREFETTO  
 
Pescara: In merito al provvedimento emanato dall´Amministrazione comunale di Pereto, in provincia dell´Aquila, per regolamentare la ricerca e la raccolta dei tartufi, l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, rende noto che: "Gli Uffici competenti della Direzione Politiche agricole hanno inviato una comunicazione ufficiale al Prefetto dell´Aquila, al Corpo Forestale e allo stesso Comune di Pereto. Nella missiva, si specifica che il testo dell´amministrazione comunale di Pereto presenta disposizioni chiaramente illegittime perché in contrasto con la legge regionale n. 66 del 21 dicembre 2012, pubblicata sul Bura in data 28.12.2012, inerente "Norme in materia di raccolta, commercializzazione, tutela e valorizzazione dei tartufi in Abruzzo". Nello specifico vengono evidenziate incongruenze articolo per articolo del Regolamento comunale di Pereto.l´articolo 1 che riguarda il campo di applicazione, è in conflitto in quanto la Legge regionale riconosce sì ai Comuni la possibilità di regolamentare e zonizzare ma ciò è subordinato all´approvazione di linee guida da parte della Giunta Regionale sentita la competente Commissione Consiliare. In sostanza la Regione deve prima stabilire le linee guida e soltanto dopo, ove ricorrano i casi previsti dalla legge (e nei casi di criticità ambientale), i Comuni possono intervenire sulla materia.L´articolo 2 è in palese conflitto con quanto stabilito dalla disposizione che recita: "I titolari di diritto di uso civico sono tenuti all´osservanza di tutte le prescrizioni previste dalla presente legge per la ricerca e raccolta di tartufi".Articolo 3 (raccolta): la Regione su richiesta di coloro che ne hanno titolo rilascia l´attestato di riconoscimento di tartufaia controllata o coltivata. La normativa regionale indica anche la procedura amministrativa che porta al riconoscimento, dalla presentazione dell´istanza con i documenti da allegare, alla verifica dei requisiti ogni cinque anni, fino alla revoca del provvedimento di riconoscimento per mancanza dei requisiti. Articolo 4 (calendario e orario di raccolta): il calendario riconosciuto non può che essere quello previsto dalla Legge regionale ed è del tutto superfluo ribadire nel regolamento quanto già previsto nella legge che disciplina il settore. Articolo 5 (modalità di ricerca e raccolta): l´uso di 2 cani adulti più un cucciolo è in palese contrasto con quanto stabilito dalla L.r.66/2012 che fissa ad un massimo di due cani l´attività di raccolta di un singolo raccoglitore. Nel Regolamento viene stabilito il divieto all´uso dello zappetto per la raccolta del tartufo bianco e questo lascerebbe intendere che per altre specie di tartufo si possa usare anche quest´ultimo strumento e ciò sarebbe in contrasto con quanto stabilito dalla Legge.l´articolo 6 (autorizzazione alla raccolta) è in contrasto con le disposizioni che stabiliscono che i Comuni non possono imporre contributi aggiuntivi o porre in essere atti che diversifichino le condizioni tra residente e non residente. E´ prevista la possibilità di raccolta ai terzi non residenti in possesso del tesserino nazionale e si cita, nello specifico, la relativa alla disciplina alla raccolta dei tartufi nella Regione Lazio e che quindi nulla hanno a che fare con il Comune di Pereto.l´articolo 7 riguarda i terzi non residenti ed è in totale contrasto con la Legge regionale. L´art.8, nella parte inerente i divieti si ritiene superfluo in quanto sono già previsti dalla Legge Regionale. Articolo 9 (vigilanza): i quattro commi sono stati estrapolati interamente dalla Legge 66/2012 omettendo unicamente la competenza della vigilanza per alcune figure previste dal comma 2 art.33 della Legge Regionale. Articolo 10 (sanzioni): essendo le sanzioni previste riferite alle disposizioni contenute nel Regolamento Comunale che alla luce delle precedenti considerazioni sono da ritenersi in evidente contrasto con la Legge Regionale, tali sanzioni debbono considerarsi non applicabili. Art.11 (devoluzione proventi): essendo il Regolamento in violazione della più volte citata Legge Regionale, e di conseguenza la non applicabilità delle sanzioni previste, non trova giustificazione anche la destinazione dei proventi realizzati attraverso le varie penalità. Nella comunicazione inoltre si precisa che la trasposizione letterale delle disposizioni di legge in un atto di natura regolamentare comporta un declassamento delle stesse da norme di rango primario, la cui produzione è affidata alla funzione legislativa nel caso di specie solo al Consiglio Regionale, a norme di rango secondario che se pur normative hanno natura regolamentare in relazione alla giurisdizione sulle illegittimità, quest´ultime sono sindacate dalla giustizia amministrative mentre le leggi dalla Corte Costituzionale. Alla luce delle valutazioni e delle considerazioni specificate dagli Uffici competentiil Comune, nella propria autonomia e nell´esercizio della funzione di autotutela è stato invitato ad eliminare le illegittimità evidenziate".  
   
   
MILANO: EXPO DAYS 2013. AL VIA LA PRIMA SETTIMANA DEDICATA AL TEMA DELLA NUTRIZIONE EXPO ENTRA IN CITTÀ.  
 
Con le 128 bandiere dei Paesi partecipanti all’ Esposizione Universale, che sono state svelate sabato 4 maggio, e le statue ispirate alle opere di Arcimboldo, realizzate da Dante Ferretti e posizionate in vari spazi cittadini, Milano ha inaugurato simbolicamente gli Expo Days 2013: un cartellone di oltre 150 iniziative legate ai temi di Expo Milano 2015, che ha aperto il suo primo week end di eventi sul tema della nutrizione. La seconda edizione degli Expo Days, progetto anticipatore della grande Esposizione Universale promosso dal Comune di Milano e da Expo 2015 S.p.a., impegnerà la città un intero mese, dal 1° maggio al 2 giugno. Per trentadue giorni tutti i milanesi e i turisti che ogni giorno visitano Milano potranno partecipare alla grande prova generale di quello che sarà il “fuoriExpo”. “Expo 2015 è per me la porta di Milano verso il futuro - ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno - L’ho definita così consapevole dell’importanza strategica che l’Esposizione Universale ha per la nostra città. Questo fine settimana il cibo e la nutrizione saranno il fulcro di una serie di eventi che animeranno tutta Milano, a partire dal Castello Sforzesco, che riempirà le sue corti e i suoi fossati con la mostra-mercato ’Cibi d’Italia’ organizzata da Coldiretti, per finire alla Fabbrica del Vapore, che ospiterà i Mercati della Terra di Slow Food”. Il 3 maggio, in Sala Alessi a Palazzo Marino, ha preso il via il ‘fuoriExpo’ più istituzionale con la firma da parte del Sindaco della “Carta Spreco Zero” – il documento a sostegno della Risoluzione votata in seduta plenaria dal Parlamento Europeo il 19 gennaio 2012, che impegna gli stati firmatari a mettere in atto sul loro territorio azioni per migliorare la catena alimentare nell’Unione Europea – che si pone l’obiettivo di dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2015. Alla firma di Milano seguiranno quelle di oltre 1000 sindaci italiani ed europei che sottoscriveranno la Carta in occasione del Forum Mille Sindaci contro lo spreco di Padova in programma il 20 maggio. Tante saranno poi le occasioni per favorire la diffusione e la conoscenza del patrimonio agricolo e alimentare locale. Al Castello Sforzesco, davanti al quale sorgerà entro la fine di quest’anno l’Expo Gate, il primo info point di Expo Milano 2015 in città, a partire dal pomeriggio di venerdì 3 e fino a domenica 5 maggio, è andata in scena “Cibi d’Italia”, la manifestazione dedicata al cibo, all´ambiente e al territorio che vedrà la presenza di 150 aziende agricole, con mercati, fattorie didattiche, esposizioni di animali da fattoria e degustazioni di prodotti tipici. Convegni tematici accompagneranno le 3 giornate di questa manifestazione (programma completo scaricabile dal sito http://www.Agricolturamica.it/progetto-sforzesco.pdf) Sabato 4 e 18 maggio, la Fabbrica del Vapore ospita, a cura di Slow Food, i “Mercati della Terra”, un’occasione per scoprire e acquistare i prodotti frutto del territorio milanese direttamente da chi li produce, per valorizzare la distribuzione di cibo “a chilometri zero”. Anche il ricco patrimonio di cascine presenti nella città di Milano avrà l’occasione di essere conosciuto, apprezzato e valorizzato. Durante il fine settimana del 4 e 5 maggio le cascine urbane e agricole che ancora sono attive in città hanno dato vita a “Cascine Aperte”, un’iniziativa pensata per promuovere e far conoscere oltre 20 cascine di Milano e Monza attraverso visite guidate, laboratori, giochi, tornei sportivi e biciclettate per far scoprire un patrimonio di grande valore storico, culturale e ambientale per la città. Tutte le info e la mappa con i percorsi per scoprire le cascine sul sito www.Cascinemilano2015.org. Expo Milano 2015 e gli Expo Days porteranno in piazza anche produzioni artistiche d’eccellenza, che introdurranno i milanesi al tema “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”: il 3 maggio, presso la Piazzetta Reale, viale Alemagna, via Beltrami e la Stazione Centrale, sono state installate opere urbane ispirate alle opere dell’Arcimboldo – pittore milanese del ‘500 famoso per i suoi ritratti burleschi di “teste composte” da frutta e oggetti. Le grandi statue de “Il Popolo del Cibo”, ideate appositamente per Expo Milano 2015 dal grande scenografo e tre volte premio Oscar Dante Ferretti, faranno compagnia ai milanesi per tutta le durata degli Expo Days. Si sono aperti poi venerdì 3 maggio, alla Rotonda di via Besana, il “Milano Manga Festival” che porterà presso il “Wow, Spazio Fumetto” la mostra “200 anni di Arte Manga”, la più grande mostra antologica sull’arte Manga, nella quale viene anche affrontato il rapporto fra i Manga e l´alimentazione (ulteriori info sul sito www.Milanomangafestival.it ). Infine, sempre seguendo il filo che collega l’Occidente e l’Oriente, durante il fine settimana del 4 e 5 maggio, alle ore 10 e alle ore 15.30, presso la Sala Fontana del Museo del Novecento è stata proposta la mostra-scenografia “Pulcinella e il Mediterraneo”, un percorso fatto di giochi, racconti e momenti di laboratorio, alla ricerca delle radici comuni e dei legami tra la cultura occidentale e quella orientale (per info e prenotazioni www.Museodelnovecento.org ).  
   
   
EXPO DAYS 2013. PISAPIA: “OBIETTIVO SPRECO ZERO PER UN NUOVO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE”  
 
 “La firma della Carta Spreco Zero delle città europee assume per Milano un significato simbolico in quanto la lotta agli sprechi è anche uno dei principi cardine di Expo 2015, ed è importante che proprio i Sindaci la facciano propria. Non sprecare cibo è un obiettivo che va perseguito con determinazione, perché riassume in sé il paradigma di un nuovo sviluppo economico e sociale, il solo perseguibile in questa Italia e questo mondo. In un momento di profonda crisi economica e soprattutto in vista di un Pianeta che nel 2050 dovrà sfamare 9 miliardi di persone, ma oggi spreca più di un terzo del cibo che viene prodotto. Non sprecare é un principio etico che accomuna ricchi e poveri: dai supernutriti del Nord del mondo ai superdenutriti del Sud. Un principio che ci servirà nei decenni futuri, perché ci aiuterà a imparare ad alimentarci correttamente, ad adottare stili di vita utili socialmente, a promuovere le nostre identità basate sul cibo, ma anche ad aprirci allo scambio con gli altri paesi. Milano è già impegnata su questo fronte e non è certo all’anno zero. A partire dall’educazione alimentare nelle scuole, perché solo la formazione dei cittadini di domani può aiutare a costruire un mondo in cui un uso più oculato delle risorse, una filiera agro-alimentare più ‘intelligente’, possano garantire per tutti il diritto al cibo sicuro e l’acqua come bene comune”. Questo ha dichiarato Giuliano Pisapia, il 3 maggio a Palazzo Marino, in occasione della firma come Sindaco di Milano della Carta Spreco Zero delle città europee.  
   
   
VARESE - AGRICOLTURA: CONTRIBUTI PER INVESTIRE NELLE TECNOLOGIE  
 
 La Camera di Commercio di Varese mette a disposizione del settore primario la somma di euro 50mila. Risorse destinate a dei contributi per le piccole e medie imprese agricole che vogliano sviluppare investimenti in materia di innovazione tecnologica. In particolare, i contributi sono indirizzati alle aziende intenzionate a migliorare il proprio apparato informatico. Gli interventi finanziabili sono infatti relativi all’acquisto di hardware e software e alle spese correlate. Il contributo riconoscibile è pari al 40% dei costi relativi agli acquisti, fino a un massimo di 1.000 euro. Un aiuto aggiuntivo è poi offerto agli agricoltori con meno di 40 anni e che abbiano aperto l’attività da non oltre cinque anni. A loro è concessa una maggiorazione di dieci punti percentuali nel contributo. Le domande devono essere compilate online direttamente sul sito della Camera di Commercio all’indirizzo web www.Va.camcom.it sotto la voce “contributi”. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Area “Sviluppo d’Impresa e Regolazione di Mercato” dell’Ente: e-mail: promozione@va.Camcom.it ; tel. 0332/295.434  
   
   
SARDEGNA, PESTE SUINA: VERTICE A VILLA DEVOTO; CAPPELLACCI: SERVE ULTERIORE SFORZO PER DEBELLARE LA MALATTIA  
 
Prosegue il lavoro della Regione per debellare la peste suina africana dalla Sardegna. Il 2 maggio a Cagliari, a Villa Devoto, il presidente Ugo Cappellacci ha convocato una riunione di coordinamento fra istituzioni ed enti competenti per fare il punto sulla situazione e per chiedere a tutti i soggetti interessati un ulteriore sforzo nell’applicazione delle azioni di contrasto alla piaga, che continua a danneggiare la filiera suinicola dell’Isola. Al vertice erano presenti, oltre al commissario delegato per l´emergenza Gilberto Murgia e agli assessori della Sanità De Simona Francisci, dell’Agricoltura Oscar Cherchi e dell’Industria Antonello Liori, il prefetto di Cagliari Alessio Giuffrida, il presidente della commissione Agricoltura del Consiglio regionale Paolo Terzo Sanna e i rappresentanti del Corpo forestale. Primi Risultati. Durante la riunione sono emersi i primi risultati positivi sul fronte della lotta al pascolo clandestino (1338 gli allevatori che hanno regolarizzato i propri capi), dell´intensificazione dei controlli sanitari e di biosicurezza (oltre 14mila le aziende suinicole ispezionate), del blocco degli indennizzi, ma la condizione generale resta comunque complessa. Appello Del Presidente. "In attesa del report della Commissione europea dopo la sua ispezione di marzo - ha premesso il presidente della Regione - occorre intensificare il lavoro e uno sforzo perché l´Europa non concederà all´Italia nuove deroghe. È necessario dunque studiare insieme una "exit strategy". Perché quello della peste suina africana è soprattutto un problema sociale. La Regione sta facendo la sua parte, ma non sarà sufficiente se anche da tutti gli attori coinvolti, enti preposti, allevatori, veterinari, sindaci e Anci, non giungerà un ulteriore impegno che possa tradursi in risultati concreti da mostrare alla Commissione. Non possiamo permettere che il comparto produttivo suinicolo soffra ancora”. Disponibilità Prefetto. Massima disponibilità alla Regione è stata confermata anche dal prefetto di Cagliari, che ha annunciato a brevissimo la convocazione di una conferenza regionale sul tema. Recinti, 6 Milioni. Per agevolare i Comuni, si tenterà di accelerare sulla discussione e l’approvazione in Consiglio regionale, da parte delle Commissioni competenti, del disegno di legge della Giunta sui 6 milioni di euro destinati alle recinzioni per i maiali regolarizzati. Regolarizzare Entro 30/6. E a proposito di emersione dal pascolo clandestino, durante il vertice è stato ricordato come scada improrogabilmente il prossimo 30 giugno la regolarizzazione degli allevamenti di suini non ancora censiti dal Sistema sanitario. Soltanto coloro che denunceranno i capi, seguendo tutte le norme sanitarie nei quindici giorni successivi all´autodenuncia, usufruiranno dei benefici previsti. Oltre questa data tutti gli animali non identificati saranno abbattuti.  
   
   
STORICA APERTURA ALL’EXPORT USA PER I SALUMI ITALIANI SALAMI, PANCETTE, COPPE SI AGGIUNGONO A PROSCIUTTI CRUDI, PROSCIUTTI COTTI, SPECK, MORTADELLE E COTECHINI TRA I PRODOTTI MADE IN ITALY ESPORTABILI NEGLI STATI UNITI  
 
Dopo oltre 15 anni liberalizzati gli invii dalle regioni del nord Italia Dal prossimo 28 maggio salami, pancette coppe e gli altri salumi a breve stagionatura potranno essere esportati negli Usa. È stato infatti pubblicato oggi il provvedimento con cui le Autorità statunitensi di Aphis (Animal and Plant Health Inspection Service) hanno ufficialmente riconosciuto l’indennità di Lombardia, Emilia-romagna, Veneto, Piemonte e delle Province autonome di Trento e Bolzano dalla Malattia Vescicolare del Suino. Si tratta di un evento epocale: una delle aree più importanti per la produzione di salumi supera, dopo oltre 15 anni di lavoro, una delle barriere non tariffarie che impediscono il pieno sviluppo delle esportazioni italiane di salumi nel mondo. “Si tratta di un primo importante risultato del percorso intrapreso da Assica per avviare l’esportazione negli Stati Uniti di importanti prodotti della salumeria italiana come il salame, la pancetta, la coppa o il culatello” ha affermato il Presidente di Assica, Lisa Ferrarini. “Negli Usa la conoscenza del Made in Italy è molto diffusa (e i nostri prodotti sono anche molto imitati): i prodotti alimentari italiani sono particolarmente apprezzati come dimostrano gli acquisti di prosciutti crudi, prosciutti cotti e mortadelle che, già da anni, possono essere esportati.” “Non posso che ringraziare le autorità sanitarie italiane ed europee per il lavoro svolto a favore dell’intero comparto” ha proseguito Lisa Ferrarini “Questo importante successo mostra ancora una volta che solo se il settore lavora in modo unitario, attraverso lo stretto coordinamento tra l’associazione di categoria e le autorità pubbliche, è possibile ottenere vantaggi generalizzati per le imprese. Assica proseguirà la propria azione strategica per estendere il provvedimento di oggi alle altre regioni e per aprire nuovi mercati.” Le barriere “costano” alla filiera 250 milioni di euro di mancate esportazioni Ricordiamo che le perdite per il settore dovute alle barriere non tariffarie si possono prudenzialmente stimare in circa 250 milioni di euro/anno di mancate esportazioni: la completa liberalizzazione delle esportazioni garantirebbe 200/210 milioni di euro di maggior export di carni e frattaglie e 40/50 milioni di euro di salumi. Un dato che viene calcolato considerando, da un lato, i nuovi prodotti esportabili e la crescita complessiva delle esportazioni dovuta alla possibilità di offrire la gamma completa della salumeria italiana e, dall’altro lato, le barriere culturali in Asia e i fenomeni di Italian sounding nelle Americhe e Australia che limiterebbero presumibilmente in una prima fase la crescita delle nostre esportazioni. Abbattere rapidamente queste barriere è quindi fondamentale perché il tempo non è una variabile indipendente. Mentre le nostre aziende attendono i necessari provvedimenti, infatti, i concorrenti europei e i produttori locali rafforzano le loro posizioni commerciali, che saranno difficilmente recuperabili in futuro. Il provvedimento delle autorità Usa: i limiti ancora esistenti Con il provvedimento pubblicato oggi, Aphis ha ufficialmente dichiarato di aver valutato il rischio derivante dall’importazione di prodotti a base di carne suina a breve stagionatura dall’Italia e di aver ritenuto che “le misure di sorveglianza, prevenzione e controllo attuate dall’Italia nelle quattro Regioni e due Province autonome in esame sono sufficienti per ridurre al minimo la probabilità di introdurre Mvs negli Stati Uniti”. Tuttavia, a causa della prossimità di queste Regioni a territori non riconosciuti indenni e dell’esistenza di rapporti commerciali tra realtà situate nelle diverse Regioni italiane, Aphis ha ritenuto di dover imporre alle nostre esportazioni alcune restrizioni: i prodotti potranno essere esportati solamente da stabilimenti espressamente autorizzati dalle Autorità statunitensi, accompagnati da apposito certificato sanitario. I salumi dovranno inoltre essere scortati da un’ulteriore attestazione veterinaria con la quale si deve garantire che nell’impianto in cui gli animali sono stati macellati non siano stati introdotti carni o animali provenienti da Regioni non indenni da Mvs o che abbiano attraversato Regioni non indenni, a meno che questo non sia avvenuto (per le carni) in container sigillati dall’Autorità sanitaria in Regioni riconosciute free. Un risultato raggiunto dopo oltre 15 anni di trattative Il percorso per giungere a questo risultato è stato lungo e tortuoso. Oggi le Autorità statunitensi di Aphis (Animal and Plant Health Inspection Service) hanno ufficialmente riconosciuto l’indennità di Lombardia, Emilia-romagna, Veneto, Piemonte e delle Province autonome di Trento e Bolzano dalla Malattia Vescicolare del suino. La prima richiesta di riconoscimento di indennità da Malattia Vescicolare, tuttavia, fu presentata alle Autorità statunitensi nel luglio 1997 da Consiglio europeo, Commissione e Governo italiano. Dopo aver condotto una valutazione del rischio, nel giugno 1999 Aphis pubblicò nel Federal Register una proposta di modifica dei regolamenti vigenti, al fine di riconoscere otto regioni del Nord Italia indenni dalla malattia. Tuttavia, prima che l’iter procedurale potesse concludersi, in quattro delle otto Regioni in questione si verificarono focolai di Malattia Vescicolare, che hanno portato Aphis a riconoscere, nel 2003, solamente le quattro Regioni effettivamente rimaste indenni da Mvs (Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche e Valle d’Aosta). Nel corso degli anni, il Dipartimento della Sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute del Ministero della Salute, su sollecitazione di Assica e con il supporto tecnico/scientifico dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell´Emilia Romagna, ha continuato a sollecitare una revisione da parte delle Autorità Usa della decisione adottata nel 2003, al fine di estendere il territorio nazionale riconosciuto indenne. Aphis ha quindi portato avanti la valutazione dello status sanitario dell’Italia ed è giunta, a seguito di ripetute missioni in Italia e sulla base delle informazioni fornite dal nostro Ministero della Salute, al riconoscimento di indennità da Malattia Vescicolare per quattro Regioni del Centro-nord (Lombardia, Emilia-romagna, Veneto e Piemonte) e due Province autonome (Trento e Bolzano). Assica - Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi Assica, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, è l’organizzazione nazionale di categoria che, nell’ambito della Confindustria, rappresenta le imprese di macellazione e trasformazione delle carni suine. Nel quadro delle proprie finalità istituzionali, l’attività di Assica copre diversi ambiti, tra cui la definizione di una politica economica settoriale, l’informazione e il servizio di assistenza ai circa 180 associati in campo economico/commerciale, sanitario, tecnico normativo, legale e sindacale. Competenza, attitudine collaborativa e affidabilità professionale sono garantite da collaboratori specializzati e supportate dalla partecipazione a diverse organizzazioni associative, sia a livello nazionale che comunitario. Infatti, sin dalla sua costituzione, nel 1946, Assica si è sempre contraddistinta per il forte spirito associativo come testimonia la sua qualità di socio di Confindustria, a cui ha voluto aderire sin dalla nascita, di Federalimentare, Federazione italiana delle Industrie Alimentari, di cui è socio fondatore, del Clitravi, Federazione europea che raggruppa le Associazioni nazionali delle industrie di trasformazione della carne, che ha contribuito a fondare nel 1957  
   
   
UNO STUDIO DEL NATIONAL INSTITUTE OF HEALTH AMERICANO SARÀ PRESENTATO A “PIANETA NUTRIZIONE & INTEGRAZIONE”  
 
I risultati di uno studio clinico sui benefici dell’integrazione con multivitamici saranno esposti da Howard Sesso dell’Harvard School of Public Health - confermano il profilo di sicurezza e la qualità dell’integrazione multivitaminica - aprono nuovi scenari rispetto alla sua efficacia nella prevenzione di gravi patologie croniche particolarmente diffuse nella popolazione over 50 tra cui il cancro - La presentazione avverrà il 16 maggio 2013 in apertura in sessione plenaria (Roma, 24 aprile 2013) – “Pianeta Nutrizione & Integrazione”, in programma alle Fiere di Parma dal 16 al 18 maggio 2013, si aprirà con una sessione di attualità dedicata alle nuove evidenze scientifiche e cliniche sull’uso dei multivitaminici e multiminerali per la salute e la prevenzione di patologie croniche. Il 16 maggio 2013 alle ore 9,15 il Iv Forum Multidisciplinare sulla Sana Nutrizione aprirà i lavori con la presentazione del Physicians’ Health Study Ii (Phs Ii), il primo e unico trial clinico che ad oggi abbia raccolto evidenze circa i benefici e il profilo di sicurezza correlati all’assunzione quotidiana e prolungata di un integratore multivitaminico. Lo studio clinico indipendente Phs Ii, promosso dall’Istituto Nazionale di Sanità americano (National Institute of Health) sarà ampiamente illustrato dal professor Howard Sesso, dell’Harvard Medical School e Brigham and Women´s Hospital di Boston, uno dei principali autori dello Studio. “Il Phs Ii è il primo studio randomizzato controllato in cui un multivitamico completo e di qualità ha dimostrato, dopo 11 anni di utilizzo quotidiano da parte di medici volontari, di essere sicuro e di ridurre dell’8% l’incidenza del cancro – afferma il Prof. Michele Carruba, Presidente del Comitato Scientifico di Pianeta Nutrizione & Integrazione - Questo importante risultato contribuisce a migliorare la conoscenza sull’integrazione e il ruolo della stessa”. Lo studio Phs Ii è stato avviato nel 1997 e si è concluso nel 2011: per una durata di quasi 12 anni, nel corso dei quali è stata coinvolta una popolazione di 14.641 medici volontari, tutti di sesso maschile, con stili di vita sani e di età superiore ai 50 anni,che ha assunto quotidianamente un multivitaminico completo e di qualità o il placebo per tutta la durata del trial. Si tratta di uno studio clinico gold standard, perché randomizzato, condotto in doppio cieco controllato verso placebo, ideato, scritto, condotto e pubblicato da enti di ricerca indipendenti e autorevoli quali il National Institute of Health statunitense,l’Harvard Medical School of Public Health e il Brigham & Women’s Hospital di Boston. L’obiettivo, come si è detto, era di valutare per la prima volta, la qualità, la sicurezza e l’efficacia di multivitaminici nella prevenzione primaria di malattie croniche, quali cancro, patologie cardiovascolari, oftalmiche e neurogenerative cognitive. Il multivitaminico assunto dai medici volontari, Centrum Silver in commercio in Usa (in Italia il prodotto è chiamato Multicentrum Select 50+) è stato fornito da Pfizer Consumer Healthcare, insieme al placebo corrispondente, per l’intera durata dello studio. Pfizer ha continuato a produrre la versione originale della formulazione del prodotto per tutta la durata dello studio anche se negli anni la formula si è aggiornata in funzione dei progressi della scienza della nutrizione. L’azienda non ha avuto alcun ruolo nello svolgimento deltrial.Le nuove prospettive aperte dallo Studio Phsii saranno ulteriormente approfondite e discusse nella Tavola Rotonda dal titolo “Nuove evidenze scientifiche e cliniche dell’uso dei multivitaminici e multiminerali per la salute e la prevenzione di patologie croniche. Ruolo dei vari operatori”, con il coinvolgimento del dottor C. Cricelli, Presidente Simg, in rappresentanza dei medici di medicina generale, del Senatore dottor A. Mandelli, Presidente Fofi, per i farmacisti e il professor F. Cognetti, Direttore del Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Regina Elena di Roma. Il programma di Pianeta Nutrizione & Integrazione è visibile collegandosi all’indirizzo web http://pianetanutrizione.Akesios.net/ ed è in costante aggiornamento  
   
   
FIORUCCI: NASCE LA NOCE DI PROSCIUTTO UNA SPECIALITÀ DI ALTA NORCINERIA DAL GUSTO LEGGERO ED INIMITABILE  
 
Fiorucci presenta una grande novità unica sul mercato, un salame che fa della leggerezza e del gusto i suoi punti di forza: nasce la Noce di Prosciutto, un salame frutto della selezione di carni pregiate realizzato con la parte più nobile e magra del prosciutto. Il Salame Noce di Prosciutto è un prodotto ideale per chi non vuole rinunciare, per un aperitivo, uno spuntino o un secondo piatto, a tutto il gusto di un salame lavorato con aromi e spezie naturali, senza dover preoccuparsi delle calorie: la Noce di Prosciutto Fiorucci contiene infatti solo l’11% di grassi, la metà rispetto agli altri salami. Una ricetta unica custodita anche dalla nuova confezione in atmosfera modificata, che ne garantisce la perfetta stagionatura e mantiene invariato il gusto e la fragranza, per poter sempre godere di tutta la bontà della Noce di Prosciutto. La Noce di Prosciutto è un prodotto adatto per molteplici occasioni: si presta sia per un aperitivo di qualità per degli ospiti inattesi che per una valida alternativa ad un secondo piatto, ma anche per una gustosa e sana merenda per i propri bambini. … e per scoprire la gamma completa dei prodotti Fiorucci e un mondo di ricette tra antipasti, primi, secondi e contorni basta collegarsi al sito www.Fioruccifood.it La Noce di Prosciutto è disponibile nel formato da 200gr ad un prezzo consigliato di € 4,99. Fiorucci: Oltre 160 Anni Di Storia Tra Tradizione E Innovazione Dal 1850 interpreta la storia e la cultura della norcineria italiana. Una storia fatta di tradizione e di passione, esperienza e ricerca continua della genuinità e della qualità. Esperti nella lavorazione del maiale, maestri che con passione e sapienza mescolano e dosano le carni migliori con le giuste spezie che conoscono i tempi di perfetta stagionatura e cottura. La materia prima è importante, ma il vero salto di qualità sono le ricette della cultura della norcineria custodite e reinventate  
   
   
VOLTINI CONFERMATO PRESIDENTE DEL CONSORZIO CASALASCO DEL POMODORO  
 
Si è svolta l’assemblea generale del Consorzio Casalasco del Pomodoro, indetta per la presentazione del Bilancio 2012 ed il rinnovo delle cariche. Riconfermata la Presidenza del Consorzio a Paolo Voltini insieme all’intero Consiglio di Amministrazione nell’ottica di continuità decisionale, operativa e della filosofia innovativa che ha garantito al Consorzio la posizione attuale di leader nel settore del rosso. 40 anni, imprenditore agricolo e Presidente del Consorzio Casalasco dal 2002, Paolo Voltini ricopre da diversi anni anche l’importante ruolo di Presidente del Comitato Pomodoro da Industria Unaproa. Con un fatturato nel 2012 di 226 milioni di Euro, il Consorzio Casalasco è la prima struttura in Italia nella produzione e trasformazione di pomodoro da industria confermando l’importante ruolo di riferimento in ambito di co-packing nazionale ed internazionale, facendosi testimone della provenienza 100% italiana della materia prima e del prodotto finito. Secondo il Presidente Voltini “Esistono tutti i presupporti e le condizioni per un’ulteriore fase di crescita e sviluppo della coopertiva”. Negli interventi del Presidente e del Direttore Generale Costantino Vaia è emerso chiaro un plauso alla volontà che tutta la compagine sociale ha saputo dimostrare credendo e supportando la crescita del Consorzio Casalasco con risposte sempre positive agli stimoli portati dallo staff dirigenziale  
   
   
6^ TAPPA “MARATONA DELLE IMPRENDITRICI VERSO EXPO 2015” UN’INTERESSANTE VISITA AD UN’AZIENDA OLIVICOLA E VITIVINICOLA IN PROVINCIA DI BERGAMO  
 
E siamo alla volta della 6^ tappa della “Maratona delle Imprenditrici verso Expo 2015”, il progetto ideato da Gabriella Poli, Presidente di Confagricoltura Donna Lombardia, che prevede un circuito di visite ad aziende agricole “rosa”, particolarmente interessanti per processi innovativi e all’avanguardia, in vista anche di Expo 2015, quando verrà coinvolto il grande pubblico. Meta di questa tappa, l’Azienda Agricola Il Castelletto, ad indirizzo vitivinicolo ed olivicolo, localizzata a Tribulina di Scanzorosciate (Bg) e condotta, insieme alla famiglia, dall’imprenditrice Elena Lussana. L’azienda ha una superficie di circa 22 ettari, di cui 4 sono coltivati a vigneto (Moscato di Scanzo, Chardonnay, Pinot Grigio, Pinot Bianco, Valcalepio Rosso, Merlot, Cabernet e Incrocio Manzoni), circa 2 ad oliveto ed i restanti suddivisi in frutteto, bosco ceduo e bosco al alto fusto. E’ negli anni settanta che la famiglia Lussana comincia ad incrementare le secolari piante di ulivo presenti in azienda. Attualmente le piante sono 1.000, di diverse varietà (Leccino, Frantoio, Casaliva, Pendolino, Sbresa, ed altre ancora). Da oltre 10 anni l’azienda produce l’Olio Extravergine di Oliva Dop Laghi Lombardi Sebino, e l’Olio Extravergine di Oliva Plurivarietale, mentre da qualche anno produce un Olio Extravergine di Oliva Monovarietale. L’azienda inoltre da alcuni anni organizza “corsi di degustazione” e giornate di “raccolta olive aperta al pubblico”, sia per adulti che per bambini. La particolarità che caratterizza l’azienda è senz’altro il frantoio che ospita e che ad oggi è il primo e unico nella provincia di Bergamo. Questa importante innovazione permette all’azienda di frangere le proprie olive nella stessa giornata di raccolta. Ciò è determinante per l’alta qualità degli olii extravergine prodotti. Il programma della visita aziendale che si svolgerà venerdì 17 maggio a partire dalle 14.30, si preannuncia molto interessante in quanto, dopo la visita all’oliveto e al frantoio, sono previsti un Laboratorio sull’olio: “cos’è l’Olio Extravergine di Oliva e come si assaggia” e la merenda di una volta “pane e olio”. A seguire la visita all’azienda agricola “Il Cipresso” dove, guidati da Angelica Cuni, Presidente del Consorzio Moscato di Scanzo, si approfondirà la conoscenza del famoso vino rosso passito. In conclusione, lo spostamento presso l’Agriturismo “Villa Redona”, a Trescore Balneario, per una cena (a pagamento) in abbinamento ai vini della Valcalepio. La visita è gratuita. Per motivi organizzativi gli interessati a partecipare sono pregati di confermare la presenza agli Uffici di Confagricoltura Donna Lombardia: tel. 02 58302122 – donna@confagricolturalombardia.It  
   
   
“BEST OF ALPE ADRIA” RESTAURANTS, WINES AND FOOD EXIBITION 18/19/20 MAGGIO A VILLA WIDMANN REZZONICO FOSCARI - MIRA (VE) RIVIERA DEL BRENTA ITALY  
 
L’associazione Culturale Club Magnar Ben in collaborazione con Ascom Riviera del Brenta e Venezia Opportunità lanciano il primo grande incontro enogastronomico dell’Alpe Adria: Best Of Alpe Adria, Restaurants, Wines & Food Exibition. All’evento parteciperanno i migliori ristoratori, chef, vini e produttori agroalimentari selezionati nella 17°edizione della Guida Magnar Ben 2013 provenienti dai territori di Franciacorta, Veneto, Trentino, Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Carinzia e Stiria (Austria), Slovenia occidentale, Istria (Croazia). Best Of Alpe Adria è dedicato al meglio della ristorazione, della produzione vinicola e del patrimonio agroalimentare di un territorio unico, la macroregione in cui gli influssi della Serenissima Repubblica di Venezia si sono fusi con le culture balcaniche, quelle del Nord Europa e le influenze della Mitteleuropa danubiana. Per questo motivo La Riviera del Brenta e Venezia sono state scelte dall’Associazione Culturale Club Magnar Ben quali fulcro del primo grande meeting del gusto dedicato all’Alpe Adria. Best Of Alpe Adria incontrerà gli appassionati di turismo enogastronomico, wine lovers, gourmet 3 giorni, nello scenario di Villa Widman, storica dimora della famosa Riviera del Brenta e come “manifestazione diffusa” nel territorio. Il fiume Brenta e le sue realtà locali “traghetteranno” gli Awards delle migliori realtà ristorative e vitivinicole, degustazioni, show-cooking, incontri, talk show, laboratori, mostre e spettacoli, incontri con buyers, giornalisti nazionali/internazionali e diplomatici dell’Alpe Adria. Tra Gli ospiti del giornalismo nazionale ed internazionale: Tomaz Srsen, direttore Dolce Vita (Rivista Slovena), Andreas Marz, direttore Merum (Rivista Austriaca) Fiammetta Fadda, “Cuochi e Fiamme” direttore Gourmet Mondadori, Enzo Vizzari, direttore Espresso Guide, Donato Troiano, Owner Informaciboweb, Gianluigi Veronesi, direttore Degusta.tv, Roberto Gatti, direttore Winetaste, Osvaldo Murri, docente analisi sensoriale bollicine, Francescanegri, scrittrice Sex and the Wine, Andrea Grignaffini, direttore Spirito di Vino, Pasquale Muraca, direttore Beverfoodweb, Barbara Amati, direttore Food&beverage, Gioacchino Bonsignore Tg 5 Canale 5 Gusto, Rai 2 Tg2 Eat Parade di Bruno Gambacorta A Best of Alpe Adria in Villa Widman troverete per tutti i 3 giorni: < Lunedì 20 maggio ore 18,00 Il premio “Best of Alpe Adria Award” Da sabato a lunedì: < wine & food tasting < Isole del gusto-consorzi < show-cooking e tasting con i migliori chef/ristoranti < talk show con giornalisti nazionali/internazionali e opinion leader < laboratori/degustazioni guidate < spettacoli moda (la Riviera è di Moda), musica (La Traviata in Villa) < Presentazione di Libri e riviste dell’Alpe Adria provenienti dalle 4 nazioni < Presentazione dell’accordo tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Carinzia Gect “Euregio senza confini” presentazione dei Governatori. A Best of Alpe Adria “fuori Villa” troverete: < Cene e degustazioni nei ristoranti, trattorie e osterie della Riviera < Pranzi e Cene in battello lungo il fiume Brenta tra le storiche Ville < percorso ciclabile della Riviera del Brenta con soste enogastronomiche < visite guidate alle storiche ville della Riviera del Brenta < hotel, agriturismo, case vacanza convenzionate < presentazione ed eventi collegati alla città di Venezia < eventi musicali nella Riviera del Brenta * Il premio “Best of Alpe Adria, Restaurants, Wines & Food Award” 13 riconoscimenti nella sezione ristoranti: Miglior Ristorante di cucina creativa e di ricerca, Miglior Ristorante di Mare, Miglior Ristorante di Terra, Miglior Ristorante di Locanda, Miglior Ristorante d’albergo, Miglior Trattoria, Miglior Osteria, Miglior Ristorante Emergente, Premio Alpe Adria alla Carriera. * Il premio “Best of Alpe Adria, Restaurants, Wines & Food Award” 12 riconoscimenti nella sezione vini: Miglior Franciacorta, Miglior Spumante Metodo Tradizionale, Miglior Spumante metodo Italiano, Miglior Spumate Rosato, Miglior Frizzante a fermentazione Ancestrale, Miglior Vino Bianco, Miglior Vino Rosso, Miglior Vino Passito, Miglior Vino Emergente, Miglior Vino Biologico-biodinamico, Premio packaging Top Line, premio Alpe Adria alla Carriera. Ingresso e degustazioni libere € 10 Degustazioni guidate, laboratori e show cooking (ticket ingresso, secondo programma) Possibilità d’acquisto vini e prodotti. Orari della manifestazione: 11,00 – 19,00 Concerti e spettacoli in Villa 20,30 – 23,00  
   
   
TORNA SLOW FISH, DA GIOVEDÌ 9 A DOMENICA 12 MAGGIO 2013 A GENOVA, NELL’AMPIO E SUGGESTIVO SPAZIO ALL’APERTO DEL PORTO ANTICO. L’EVENTO, QUEST’ANNO A INGRESSO GRATUITO, È ORGANIZZATO DA SLOW FOOD E REGIONE LIGURIA, IN COLLABORAZIONE CON MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI.  
 
Di banchina in banchina Alla scoperta di Slow Fish nel Porto Antico di Genova Il mare è il vero protagonista di Slow Fish 2013, che quest’anno anima il Porto Antico di Genova con degustazioni, bancarelle, spettacoli e conferenze. Centro nevralgico della manifestazione è il molo, dove troviamo la Piazza delle Feste, in cui è il gusto a far da padrone: spazio quindi ai cuochi del Bistrot dell’Alleanza, con i piatti più interessanti della cucina di mare preparati con i Presìdi Slow Food. Sono ormai oltre 350 i ristoratori che in tutto il mondo sostengono il progetto dell’Alleanza a tutela della biodiversità, impegnandosi a inserire almeno tre Presìdi nei loro menù. Specialità territoriali, queste, da abbinare a un buon bicchiere di vino consigliato dai sommelier Fisar nella vicina Enoteca, che con le sue 800 etichette propone un viaggio tra i vini del mare e delle isole, senza dimenticare le annate storiche della Banca del Vino. Veniamo poi alla grande novità di questa edizione: Fish ‘n’ Chef, in cui 16 grandi cuochi da tutto il mondo preparano piatti a base di pesce freschissimo che si possono degustare in abbinamento a vini e birre per esaltarne i sapori. Terminiamo con il Banano Tsunami, rinomato locale genovese proprio sul mare, che fa da sfondo a concerti, aperitivi e a due appuntamenti gastronomici parte del progetto itinerante Il Postrivoro, in cui un giovane sous chef e un esperto di vini creano un menù estemporaneo e singolare. Un’esperienza in cui è lecito esplorare, domandare e ovviamente assaggiare. Lo spazio conviviale di scambio e riflessione gestito da Slow Food e Mipaaf, in cui sfogliare le novità editoriali e scoprire le attività dell’associazione della chiocciola, è invece nella piazza Falcone e Borsellino. Lo stand ospita alcuni Laboratori dell’acqua, gli ormai consueti appuntamenti per approfondire i temi più sensibili legati al mondo marino, e la Ludoteca, con percorsi educativi e un originale laboratorio di pittura per coinvolgere grandi e piccini alla scoperta dei misteri del mare e delle specie meno conosciute. Le attività di Slow Food Educa salpano anche a bordo di un peschereccio per svelare i segreti della vita dei pescatori. Da segnare in agenda la presentazione della Guida agli extravergini 2013 di Slow Food Editore e la grande degustazione degli oli segnalati, in programma domenica mattina all’Auditorium dell’Acquario. È invece la Cucina didattica di Eataly Genova a far da cornice alla Scuola di cucina, in cui imparare nuove tecniche di cottura e il goloso recupero degli scarti, sperimentare sfiziose ricette con le specie meno note e praticare l’arte della sfilettatura sotto l’occhio attento dei docenti Master of Food. I partecipanti possono così mettere le “mani in pasta” ed essere protagonisti nella preparazione di gustosi piatti da ripetere anche a casa. Lungo la banchina poi l’immancabile Mercato, in cui domina la fantasia: triglie, saraghi e ricciole, rombo chiodato e lampughe. Luogo di scambio e di cultura dove chiacchierare con i pescatori e carpire qualche storico segreto. Non mancano filetti sottolio e acciughe sotto sale, salse a base di pesci e conserve di ortaggi, realizzati da artigiani secondo ricette regionali, il tutto rigorosamente senza conservanti e aromi di sintesi. Presenti i Presìdi del mare, ma anche altri prodotti tutelati da Slow Food provenienti da tutta Italia. Passeggiando tra gli stand, cercate il Palco per assistere a interessanti incontri, concerti e presentazioni. Ad animare questo spazio anche la diretta di Decanter, trasmissione di Radio 2 con Fede e Tinto. Simbolo della parte più antica della nostra gastronomia, le Cucine di strada tornano a Slow Fish per proporre le specialità tradizionali e artigianali della penisola: le delizie di mare toscane dell’Associazione Cacciucco Livorno, le paste artigianali piemontesi del Pastificio Vallebelbo, la tradizione della romagnola Osteria del Gran Fritto, le immancabili Olive all’Ascolana Migliori e naturalmente i padroni di casa, con la storica focacceria ligure Zena Zuena e la cucina di mare dell’associazione di ristoratori genovesi Descu Rundu. Al loro fianco quest’anno anche chioschi in cui sorseggiare birre tradizionali e spazi di degustazione dedicati al nostro territorio. Dal Lazio alla Campania, dalla Puglia alla Sicilia, sedetevi comodamente nella Piazza delle Regioni e gustate i sapori del mare. Proprio in occasione della manifestazione, il Mercato Ittico di Genova apre le sue porte fino alle ore 17, ospitando l’Asta del Pesce, in cui acquistare ogni giorno pescato freschissimo sotto gli occhi attenti del battitore, e organizzando numerose attività didattiche e percorsi guidati dai personal shopper  
   
   
JOCCA PRESENTE A NUTRIMI 2013  
 
Il 18 e 19 aprile, Jocca ha partecipato alla settima edizione di Nutrimi - Forum Internazionale di Nutrizione Pratica, un appuntamento fondamentale in ambito scientifico nazionale ed internazionale in tema di nutrizione, alimentazione e salute. Sostenibilità nutrizionale, educazione alla sostenibilità in alimentazione, nutraceutica e functional foods, nutrizione della donna, healthy ageing, nuovi aggiornamenti in dietetica e nutrizione clinica, nutrizione in età evolutiva, sono alcuni dei temi che verranno affrontati in questa nuova edizione, con il supporto di esperti di respiro nazionale e internazionale. All’interno di queste tematiche si inserisce benissimo Jocca, latticino in fiocchi a base di formaggio fresco magro (76%), dal delicato sapore di latte, ottimo per essere utilizzato come ingrediente in numerose ricette o per essere consumato semplicemente da solo. Grazie al suo profilo nutrizionale, Jocca si contestualizza benissimo nell’ambito dei regimi alimentari ipocalorici. Per tutte le informazioni in merito è possibile consultare la scheda prodotto allegata corredata di un esempio di piano alimentare per ritrovare la forma, costruito con la collaborazione scientifica di Nfi-nutrition Foudation of Italy. Jocca fa parte del gruppo Mondelez International in Italia, che da molti anni è attivo nel campo della nutrizione, ascoltando le necessità della comunità scientifica, del consumatore e delle istituzioni. Negli ultimi anni il gruppo si è impegnato nella ricerca di mercato per rispondere alla esigenze dei consumatori, sempre avendo come obiettivo principale il gusto unito a stili di vita sani e con una forte attenzione per la sicurezza alimentare. Il gruppo inoltre, inoltre, è impiegato quotidianamente su più fronti per rispondere efficacemente alle esigenze dei Consumatori, operando attivamente sui temi della Qualità, della nutrizione e della garanzia di sicurezza alimentare e di processo. “Siamo molto fieri di partecipare nuovamente a Nutrimi, quest’anno con Jocca perché è un prodotto in grado di rispondere perfettamente alle esigenze di una buona alimentazione, grazie alle sue caratteristiche nutrizionali - afferma Gianni Aragone, Rd and Nutrition Manager Mondelez International - Inoltre, grazie alla sua leggera freschezza permette di soddisfare le esigenze tipiche della stagione pre-vacanze estive” prosegue Aragone. Durante la due-giorni, tutti i partecipanti avranno la possibilità di apprezzare direttamente Jocca facendo una pausa nutrizionale a base di fiocchi di latte, oltre che ricevere informazioni sui suoi valori e proprietà nutritive, grazie anche alla presenza di una dietista che ha fornito la propria consulenza. Jocca viene definito un latticino in fiocchi a base di formaggio fresco magro (76%), dal delicato sapore di latte, ottimo per essere utilizzato come ingrediente in tante ricette o per essere consumato semplicemente da solo. I fiocchi di latte sono un prodotto con ottime caratteristiche nutrizionali, poiché contengono una quantità di grassi molto bassa, che varia dal 4 al 9%. La caratteristica principale è il suo contenuto calorico, per 100 g di prodotto apporta circa 100 kcal. L’attenzione alla qualità del brand, non si limita a considerare con attenzione il rispetto di severi standard qualitativi ma anche ad analizzare con metodiche particolari e dedicate, tutta la filiera del prodotto a partire dalle fasi iniziali, presso i nostri fornitori, per arrivare ai nostri consumatori. Ingredienti: Formaggio fresco magro (76%) (latte scremato, crema di latte, fermenti lattici), latte, crema di latte, siero di latte concentrato, sale, latte scremato fermentato in polvere, addensante: farina di semi di carrube, crema di latte in polvere. Allergeni: Contiene Latte Disponibile nei formati: 2 x 150g; 200g; 150g Proteine: Forniscono il 42% dell’apporto calorico totale. Sono proteine di origine animale, in quanto arrivano dal latte di partenza e hanno un buon valore biologico. Il valore biologico, viene calcolato considerando la composizione aminoacidica della proteina. Le proteine sono polimeri, più o meno lunghi, dove l’unità funzionale sono gli aminoacidi. In natura esistono moltissimi aminoacidi, ma solo 20 sono d’interesse alimentare di cui 8 definiti aminoacidi essenziali (Aae), in quanto il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli. Il valore biologico di una proteina dipende dal numero di Aae presenti all’intero della struttura. Carboidrati: Forniscono il 18% delle calorie del prodotto e sono rappresentati da zuccheri semplici. Nel latte, lo zucchero maggiormente presente è il lattosio, che durante le fasi di lavorazione, viene utilizzato dai microrganismi e trasformato in acido lattico. La percentuale di zucchero presente nel latte, varia in funzione al tempo di maturazione del formaggio. Jocca è un “cottage cheese” fresco, con un tempo di maturazione molto breve, per questo si ritrova una buona percentuale di zuccheri proveniente dal latte. Grassi: Rappresentano il 4,5% sul prodotto finito e forniscono il 40% delle calorie totali del prodotto. Gli acidi grassi saturi rappresentano il 3,1% sul prodotto finito e forniscono il 27% delle calorie totali del prodotto, mentre la restante quota lipidica è rappresentata da acidi grassi insaturi (13%). Gda*= Quantità Giornaliere Indicative, rappresenta la quantità approssimata di calorie e nutrienti per una persona adulta media, calcolate sulla base di una dieta da 2000 kcal al giorno. I fabbisogni potrebbero variare in base al sesso e all’età). Rda**= Recommended Daily Allowance o dose giornaliera raccomandata, indica la quantità di vitamine e sali minerali che una persona dovrebbe assumere per soddisfare il fabbisogno minimo giornaliero  
   
   
MATTIA PASTORI DEL BAMBOO BAR DELL’ ARMANI HOTEL DI MILANO VINCE LA SECONDA SEMIFINALE ITALIANA DI DIAGEO RESERVE WORLD CLASS EDIZIONE 2013 IL PROGRAMMA INTERNAZIONALE DEDICATO ALLA COCKTAIL CULTURE D’ECCELLENZA  
 
Si è svolta a Milano la seconda semifinale italiana di World Class la prestigiosa ed acclamata competizione internazionale istituita da Diageo Reserve che celebra l’arte della mixology e che ha visto trionfare Mattia Pastori del Bamboo Bar dell´Armani Hotel di Milano. Un programma annuale, che mette in scena il più grande, aspirazionale ed autorevole palcoscenico del settore dei luxury spirits, mediante la ricerca e la selezione dell’élite dei bartender di 50 paesi nel mondo, ispirandoli ad esplorare nuove frontiere della mixology e mettendone alla prova il talento, la competenza, la creatività, la conoscenza, la tecnica, il carisma, la padronanza dietro al bancone. Giunto alla sua quinta edizione, Diageo Reserve World Class coinvolge oggi ogni anno oltre 15.000 professionisti della mixology in tutto il mondo ed è riconosciuto come ‘il’ punto di riferimento della scena mondiale della cocktail culture d’eccellenza, che crea ed evidenzia le tendenze della mixology contemporanea, con i preziosi distillati della collezione Diageo Reserve, quali il gin Tanqueray No. Ten, la vodka Ketel One, il rum Zacapa, i blended Scotch whisky Johnnie Walker Gold Label Reserve, Johnnie Walker Platinum, Johnnie Walker Blue Label, il tequila Don Julio, single malt scotch whisky come Talisker e Cardhu. Mattia si è imposto su altri 12 bartender superando brillantemente le due prove previste che avevano come protagonisti rispettivamente il whisky single malt Cardhu e la vodka Ketel One. La prima sfida, chiamata Whisky is…, ha visto i bartender impegnati nell’interpretare un single malt in un cocktail adatto per l’ aperitivo. La seconda prova invece, chiamata Vintage with a contemporary twist, ha visto protagonista tutto il loro savoir-faire per creare un vero e proprio rituale di servizio rivisitando in chiave contemporanea alcuni classici della mixology. Mattia, scelto come i suoi sfidanti dopo rigorosi training e selezioni condotti da un team di esperti, volerà a Madrid insieme a Daniele Gentili, vincitore della prima semifinale di Diageo World Class Italia svoltasi a Roma in gennaio, per contendersi il titolo di Miglior Bartender d’Italia. Chi tra i due ce la farà, conquisterà l’accesso alla finale mondiale in luglio, rappresentando così il nostro paese in quella che ormai è riconosciuta a livello internazionale come la competizione più complessa e di più alto profilo nel mondo del bartending. Quest’anno, inoltre, Diageo Reserve World Class può contare sulla professionalità ed esperienza di Max La Rocca, Ambassador Diageo Reserve World Class Europa, nonché uno dei bartender più titolati e talentuosi al mondo, già secondo classificato alla finale mondiale di World Class 2010. La Rocca, oltre a condurre i training, è giudice fisso nelle semifinali italiane insieme ad altri tre esperti del settore. “In un momento in cui l’evoluzione della categoria ha raggiunto una dimensione veramente globale” – spiega La Rocca – “World Class dà ai bartender l’incredibile opportunità di diventare parte di una comunità mondiale di professionisti ed esperti di altissimo livello, in cui si può condividere, imparare, crescere. Soprattutto World Class apre un approccio totalmente nuovo alla professione ed una visione più ampia. Bisogna essere creativi, saper lavorare sotto pressione, avere carisma ed eleganza, ma la cosa più importante è essere se stessi. Questo è quello che World Class cerca e quello che dobbiamo dare ai nostri clienti nel nostro locale: un’esperienza unica ed indimenticabile e non soltanto essere ‘macchine da cocktail’. Noi non vendiamo drink, ma emozioni. World Class ti ispira e ti insegna a farlo”. Lanciato ed accreditato lo scorso luglio da luminari della mixology, rappresentanti dell’industria del lusso, trend setter e guru del settore, durante la finale mondiale di Rio de Janeiro, il Retro Chic è il trend protagonista dell’attuale edizione della competizione. Una tendenza già riconosciuta ed emersa nella moda, nell’arte, nel design, nell’arredamento, che ha mostrato la sua influenza perfino negli show televisivi, dove si notano contaminazioni e richiami che dimostrano un sempre più evidente e vibrante ritorno allo stile che ha caratterizzato in particolare gli anni ‘50 e ’60. Eleganza, raffinatezza, semplicità e glamour del passato reinterpretati con un’impronta contemporanea. In omaggio a questo revival, i bartender che salgono oggi sul palcoscenico di World Class hanno l’opportunità di creare, con i preziosi distillati della collezione Diageo Reserve, cocktail sofisticati ed innovativi che interpretano l’essenza del Retro Chic, espandendone l’espressione e testimoniandone l’evoluzione, appunto, nell’universo della mixology. Www.facebook.com/worldclassitalia www.Facebook.com/globalworldclassfinals Diageo Reserve Eccellenza, preziosità, ricchezza organolettica: queste le caratteristiche che accomunano gli esclusivi distillati che compongono la collezione di Reserve, il portafoglio luxury di Diageo, che comprende brand e prodotti di diverse di diverse categorie (white spirits, brown spirits e liquori) tra i quali il gin Tanqueray No. Ten, la vodka Ketel One, il rum Zacapa, i blended Scotch whisky Johnnie Walker Gold Label Reserve, Johnnie Walker Platinum, Johnnie Walker Blue Label, il tequila Don Julio, single malt Scotch whisky come Talisker e Cardhu. Diageo Diageo è la multinazionale leader mondiale nella distribuzione di distillati premium con una straordinaria collezione di marchi di bevande alcoliche che spaziano dagli spirit alla birra al vino. Questi marchi includono Johnnie Walker, Crown Royal, Jεb, Buchanan, Windsor e Bushmills whisky, Smirnoff, Cîroc e Ketel One vodka, Captain Morgan, Baileys, Jose Cuervo, Tanqueray e Guinness. Diageo è una società globale con prodotti venduti in più di 180 paesi in tutto il mondo. La società è quotata al New York Stock Exchange (Deo) e al London Stock Exchange (Dge). Per ulteriori informazioni su Diageo, i suoi professionisti, i marchi e le attività, visitare www.Diageo.com. Per le risorse globali di Diageo che promuovono il consumo responsabile attraverso la condivisione delle migliori prassi, degli strumenti di informazione e di iniziative, visitare www.Drinkiq.com  
   
   
GELATO AMORE MIO: PER QUELLI CHE...LA CREATIVITÀ È TUTTO!  
 
Talento, passione e creatività: sono queste le parole chiave che contraddistinguono Gelato Amore Mio, il brand che racchiude in sé quell’amore proprio solo dei veri “mastri gelatieri” che svolgono ancora il loro lavoro unendo alla scelta di materie prime di alta qualità il proprio talento e la propria creatività per realizzare un prodotto finale non solo buono ma per così dire originale. Da qui l’idea di coinvolgere tutti gli amanti del “gelato fatto a regola d’arte” stuzzicando la loro fantasia in un divertentissimo concorso creativo. Il concorso Gelart È rivolto alle persone maggiorenni senza limite di passione o professione: da chi ha la creatività nel sangue, a chi ha sempre avuto una passione innata per l’arte, da chi lo fa di mestiere a chi la creatività la mette nella vita, quotidianamente. L’unica dote richiesta è tanta fantasia, per creare un cono gelato che sia il più originale possibile. Partecipare è semplicissimo: basta infatti interpretare artisticamente un cono gelato e caricare, entro il 14 luglio 2013, la foto della propria “opera” – che potrà spaziare da un disegno ad una composizione realizzata con materiali o ingredienti diversi… - direttamente sul sito www.Gelatoamoremio.it (nella stessa sezione sono disponibili il regolamento e le modalità dettagliate di partecipazione). Una giuria selezionerà le 20 opere migliori, più interessanti, creative, talentuose, che verranno pubblicate on line sul sito per essere votate dal pubblico che decreterà così i tre vincitori. Il primo classificato si aggiudicherà un favoloso scooter Quadro a 3 ruote! Alla scoperta di Gelato Amore Mio Gusti speciali che ogni gelateria realizza a rotazione per la propria clientela, accanto a gusti originali e della tradizione, per ingredienti e lavorazione, sfiziosi e di qualità; tanti “servizi” pensati in esclusiva per i propri clienti – come il periodico “Il Cono” con tante utili informazioni e curiosità sul mondo del gelato – una ricca pagina facebook per condividere con altri appassionati del gelato opinioni, ricette, curiosità su questo gustoso mondo: sono tanti i motivi per innamorarsi di Gelato Amore Mio. Le gelaterie aderenti sono diffuse in tutta Italia e stanno diventando un vero e proprio punto di incontro per gli intenditori del gelato buono e di qualità. Per trovarle a colpo sicuro, basta cercare sul sito www.Gelatoamoremio.it quella più vicina a casa. E riconoscerle è facile: il logo presente su vetrine, coppette, grembiuli è inconfondibile! Provare per credere!  
   
   
CAMEO: LE MUCCHE FANNO MUU ANCHE NELLA PRIMAVERA 2013. LA NOVITÀ FRESCA E GUSTOSA: CAMEO MUU MUU PROPONE LA NUOVA REFERENZA VANIGLIA E FRAGOLA, NUTRIENTE E GOLOSA  
 
Le mucche fanno muu, ma una fa Muu Muu…! È il ritornello che rallegra tutti i bambini e ci ricorda l’ormai celebre mucca con gli occhiali che, ballando a tempo di rap, racconta ai bambini quanto è goloso il budino con le macchie Muu Muu. Per cominciare la bella stagione con una novità fresca e gustosa, Cameo Muu Muu propone la nuova referenza vaniglia e fragola: nutriente e golosa, grazie alle sue caratteristiche rappresenta lo spuntino ideale che piace ai bambini e soddisfa anche le mamme. Cameo ha selezionato i migliori ingredienti, unendo la bontà della vaniglia al divertimento delle macchie. Cameo Muu Muu: divertente, goloso e cremoso è l’unico dessert con le macchie! Cameo Muu Muu è: preparato con oltre l’80% di latte senza glutine senza conservanti Scheda Tecnica: • Confezione con 4 vasetti da 125 grammi • Prezzo consigliato al pubblico: € 2,99 • In commercio nel banco frigo della Grande Distribuzione organizzata Cameo Muu Muu è una gamma di dessert freschi pensati per soddisfare il gusto dei bambini e rassicurare le mamme, si presenta in differenti referenze e formati per andare incontro a ogni necessità. La confezione con 4 vasetti da 125 grammi comprende tre referenze: Budino al cioccolato con macchie al gusto vaniglia, Budino al gusto vaniglia con macchie al cioccolato, Budino al gusto vaniglia con macchie alla fragola. Con tanto buon latte, accompagna con divertimento e una carica di energia il momento della merenda e del dopo pasto. La variante al cioccolato con macchie al gusto vaniglia e gusto vaniglia con macchie al cioccolato esiste però anche nel formato mini: una pratica confezione formata da 6 vasetti da 50 grammi, per accontentare anche i piccoli appetiti. Di bimbi e adulti: perché una coccola di dolcezza non si nega a nessuno. Scheda Tecnica Muu Muu budino da 125 grammi: Disponibile in tre varianti: al cioccolato con macchie al gusto vaniglia, al gusto vaniglia con macchie al cioccolato, al gusto vaniglia con macchie alla fragola Scheda Tecnica Muu Muu budino da 50 grammi: Disponibile in due varianti: al cioccolato con macchie al gusto vaniglia, al gusto vaniglia con macchie al cioccolato Confezione con 6 vasetti da 50 grammi Prezzo consigliato al pubblico: € 2,40 In commercio nel banco frigo della Grande Distribuzione organizzata www.Muumuu.it  
   
   
ERSA, L’AGENZIA REGIONALE PER LO SVILUPPO RURALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, RINNOVA L’APPUNTAMENTO FRIULANO & FRIENDS DEDICATO A “IL FRIULANO MIGLIORA INVECCHIANDO” REALIZZATO CON LA COLLABORAZIONE DE LE GUIDE DE L’ESPRESSO.  
 
L’evento, organizzato per venerdì 10 maggio – Palazzo Clerici – Milano E dedicato a giornalisti, operatori e opinion leaders del settore, intende dimostrare la stoffa dei grandi vini bianchi del Nord Est, in particolare il Friulano, che, con il passare degli anni, valorizzano le loro migliori caratteristiche organolettiche offrendo maggiori complessità e rivelano straordinarie doti naturali. I bianchi invecchiati del Friuli Venezia Giulia sono oggi in grado di competere con le produzioni che provengono dalle più famose regioni vitivinicole del mondo, soprattutto d’Oltralpe, quali la Borgogna, il Reno e la Mosella, già famosi fra gli appassionati e presenti nelle liste dei più prestigiosi ristoranti nazionali ed internazionali. La Selezione intitolata a “Il Friulano migliora invecchiando” verrà condotta da tre Commissioni di giornalisti e esperti, presiedute da Enzo Vizzari direttore de Le Guide de l’Espresso, attraverso una degustazione alla cieca dei vini candidati dalle 27 aziende friulane invitate a presentare un campione, della medesima tipologia di vino, per quattro diverse annate, a scelta, precedenti la vendemmia 2010. Le tipologie di vino ammesse sono state pertanto suddivise in due categorie: i Tocai (oggi Friulano) e i vini bianchi, fermi e secchi (monovarietali o uvaggi/blend) precedenti la vendemmia 2010. I lavori della Commissione porteranno a individuare i nomi di tre cantine finaliste per ciascuna categoria e quello dell’azienda che avrà raggiunto il maggior punteggio derivato dalla somma dei valori attribuiti ai singoli vini di ciascuna verticale. La proclamazione dei nomi a cui le Commissioni avranno riconosciuto le qualifiche di “Miglior verticale di Tocai (oggi Friulano)” e “Miglior verticale di vini bianchi del Friuli Venezia Giulia” avverrà nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà sempre venerdì 10 maggio, alle ore 12.30, nella sede di Palazzo Clerici. Nel pomeriggio, per gli operatori, verranno allestiti dei un banchi d’assaggio a cui si potranno degustare i vini finalisti insieme ad altre tre etichette proposte da ciascuna delle 27 aziende che saranno personalmente presenti ad illustrare il loro prodotto  
   
   
MILANO FOOD WEEK | 17-25 MAGGIO 2013 NON È UN EVENTO. SONO PIÙ DI 150 EVENTI! DOPO LA MILANO FOOD WEEK 2012, GIÀ RICCHISSIMA DI EVENTI, TORNA DAL 17 AL 25 MAGGIO UNA QUINTA EDIZIONE ANCORA PIÙ CAPILLARE ED ENERGETICA.  
 
Tutto merito della community della “gente” del food e wine, i Milano Food Lovers, radunata attorno a Food Tank, il gruppo promotore della Milano Food Week. Entrambi hanno lavorato senza sosta da maggio 2012 su nuovi progetti, da presentare durante l’edizione 2013. Finalmente, il momento annuale per eccellenza in cui il food è sotto i riflettori è arrivato! Nove giorni di food entertainment no-stop, più di 150 eventi sparsi in tutta la città che non lasceranno dormire i food lovers portandoli ad invadere la città da mattina a sera in un calendario sempre più ricco per varietà. La community dei Milano Food Lovers racchiude infatti infiniti caratteri e facce, tutti diversi tra loro: ci sono “quelli del marketing” delle aziende food che sanno che la Milano Food Week è il momento più adatto per presentare un nuovo prodotto, ci sono gli organizzatori di eventi che lavorano per intercettare il grande pubblico, ci sono collettivi di artisti e creativi che interpretano il food attraverso arte e design, ci sono guerrilla marketer pronti a dar vita a flash mob a tema, ci sono i grandi chef stellati e quelli giovani e promettenti e i grandi cuochi esperti, i blogger, i giornalisti, i personaggi televisivi e gli abili dilettanti, tutti pronti a mettersi ai fornelli sui “palchi” cucina allestiti in città. La manifestazione parte anche quest’anno durante il Food Revolution Day, la giornata mondiale, inserita in calendario, e promossa dallo chef inglese Jamie Oliver nel nome della cultura alimentare, che è internazionalmente l’occasione per unirsi tutti insieme nel nome di una miglior educazione alimentare. La Milano Food Week sposa questa filosofia sottolineando il ruolo fondamentale della sua community di gente del food e wine nella manifestazione. “La Milano Food Week non è un evento food ma un collettore di eventi creati da una community di food lovers uniti dalla comune passione per il cibo. La loro diversità è la nostra forza perchè solo in questo modo possiamo contare su centinaia di eventi che toccano le tematiche più diverse: dall’arte all’alimentazione; dai workshop di pasticceria alle cene con musica.” Per questa edizione gli organizzatori si attendono un’impennata delle adesioni alla community Milano Food Lovers. Iscriversi è diventato ancora più semplice: l’iscrizione è gratuita e si può fare online. Una volta ritirata la tessera all’infopoint di Piazza San Babila durante la manifestazione, si potrà cominciare ad usufruire dei tantissimi vantaggi e promozioni esclusivi che i partner hanno ideato per la community e che dureranno non solo durante i nove giorni, ma tutto l’anno! La Milano Food Week, appuntamento centrale degli Expo Days e patrocinata dal Comune di Milano, coinvolge per l’edizione 2013 come main sponsor De’longhi Group con i brand De’longhi, Kenwood, Braun che, oltre a partecipare attivamente con eventi durante i nove giorni, fornirà tutti gli elettrodomestici per i quattro palchi kitchen. Allestite con cucine Lube, le kitchen ospiteranno durante la manifestazione appassionati e professionisti ai fornelli in un susseguirsi di show cooking, presentazioni e degustazioni. E se dopo tutti questi eventi viene fame più di 250 tra ristoranti e locali, divisi in 11 percorsi tematici, proporranno per tutti e nove i giorni promozioni e menù speciali. E a tutti i Food Lovers che non riusciranno a tornare a casa nemmeno per cinque minuti per lavarsi i denti, ci penserà Vivident Xylit! Media partner della manifestazione Myself, il femminile mensile Condé Nast dedicato alla vita vera delle donne adulte, e Style.it anima web delle testate dell’universo femminile di Condé Nast e punto di riferimento online per le donne. Per maggiori informazioni: www.Milanofoodweek.com  
   
   
“SCOPRI LO YOGURT CON IL TRENTINO DENTRO” ON AIR LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA DI TRENTINA FIRMATA BCUBE  
 
Partirà il 2 Maggio e durerà un mese la campagna pubblicitaria Trentina firmata Bcube e pianificata da Mec. Al via il primo flight dalla città di Milano il 2 maggio, con affissioni nel circuito metropolitano, per poi raggiungere dal 6 maggio anche Bologna e Torino con affissioni nelle zone principali delle città. Il 20 Maggio sarà il turno del secondo flight esclusivamente nelle città di Bologna e Genova che si concluderà il 2 giugno. La campagna si inserisce nella strategia di comunicazione che mira ad accrescere l’awareness del brand iniziata nel 2011, che valorizza gli yogurt cremosi e magri 0,1 a marchio Trentina, portandoli a diretto contatto con il consumatore nelle maggiori aree di distribuizione e puntando su un visual pulito e d’impatto, che evidenzia l’alta qualità del prodotto e delle materie prime che lo compongono. L’operazione di rebranding intrapresa da Trentina due anni fa continua a mantenere la stessa linea, con l’intenzione di dare un’impronta più istituzionale al primo flight, focalizzandosi sulla bontà dei prodotti, per poi invitare i consumatori all’assaggio nel secondo flight, il tutto mantenendo lo stesso visual. Volontà confermate anche da Enrico Baldazzi, Marketing Manager Emmi Italia che dichiara: “L’head della campagna “Scopri lo yogurt con il Trentino dentro” mantiene la coerenza dei flight di Out of Home precedenti, invitando i consumatori a provare la bontà dei nostri yogurt, mentre il richiamo al Trentino evoca i valori di qualità, naturalità, genuinità e affidabilità, attraverso un key visual pulito dove il brand e il key visual sono senza dubbio i protagonisti.” Credits: Agenzia: Bcube Direttore Creativo Associato: Sergio Spaccavento Account Director: Raffaello Dell´anna Art director: Andrea Marzagalli Copy writer: Gianluca Sales Pianificazione: Mec Trentina Fondata nel 1982 a Roverè della Luna (Tn), dalla famiglia Corradini, Trentinalatte è un’azienda specializzata nella produzione di yogurt e formaggi freschi. Dal 2006 Trentinalatte è entrata a far parte del gruppo svizzero Emmi, che ne coordina e gestisce le attività in Italia. Punta di diamante dell’azienda è lo stabilimento produttivo, situato ai piedi del Corno Clicher che, con un’area complessiva di 21.000 mq, si contraddistingue per essere uno dei più importanti ed efficienti stabilimenti in Europa. Trentinalatte è un’azienda certificata secondo i più alti standard qualitativi. L’alta tecnologia è sinonimo di sicurezza, qualità, rispetto e grande integrazione con l’ambiente in cui nasce: il Trentino Alto Adige, una regione speciale che vanta una reputazione di livello mondiale, per la ricchezza e la genuinità dei prodotti delle sue montagne. Tutti i prodotti a brand “Trentina” sono certificati conformemente alla norme : Iso 9001, Iso 14001 e Ifs at Higher Level.il brand “Trentina” raggruppa le linee di yogurt “Intero” (“Alto Piacere”e “Cremoso”), “Ogni Giorno” e i formaggi “Freschissimi”. Maggiori informazioni sul sito www.Trentina.it Emmi Italia in breve Emmi Italia S.p.a. È la sede italiana di Emmi Schweiz Ag, il gruppo leader nel settore dei formaggi svizzeri e dei prodotti lattiero caseari freschi. La rete distributiva di Emmi raggiunge oltre 46 Paesi, con oltre 3.000 dipendenti in tutto il mondo. Emmi Italia è presente nel mercato dei prodotti freschi (Trentina www.Trentina.it), nel mercato del formaggio fuso (Tigre www.Tigreitalia.it ) e quello del formaggio naturale (Emmi). Emmi Italia ha raggiunto nel 2012 un fatturato pari a 110 milioni di Euro e per il 2013 è previsto un ulteriore incremento. Maggiori informazioni su Emmi sono disponibili sul sito www.Emmi.ch  
   
   
RISO & ROSE IN MONFERRATO: DALL’11 AL 26 MAGGIO 2013  
 
Si avvicinano le date della tredicesima edizione di “Riso & Rose in Monferrato”: i comuni e i borghi coinvolti si vestiranno a festa per i tre weekend dall’11 al 26 maggio 2013. Il grande evento contenitore si prepara ad offrire circa una trentina di eventi sparsi tra il Monferrato Casalese, la piana del Po e la vicina Lomellina. I temi saranno ancora una volta variegati per coinvolgere diverse tipologie di turisti e visitatori: si rinnovano gli eventi legati a florovivaismo, arte, hobbistica ed enogastronomia tipica e il tema trasversale di quest’anno è “Biodiversità e Paesaggio con attenzione all’arte e alla storia”, con valorizzazione di produzioni di eccellenza, tradizioni locali e peculiarità di ogni Comune. Il consorzio Mon.d.o. (Monferrato Domanda Offerta), che cura il coordinamento di “Riso & Rose in Monferrato” e si occupa della sua comunicazione e promozione, sta anche tracciando le linee degli itinerari lungo i quali andare alla scoperta del territorio in occasione della kermesse: tra percorsi d’arte e di esplorazione della natura, con soste per i più golosi dei prodotti tipici, lavora per costruire un’offerta completa che favorisca anche la permanenza dei turisti per più giorni sul territorio. Cuore pulsante della manifestazione sarà Casale Monferrato, che ospiterà l’apertura della kermesse l’11 e il 12 maggio. Nello stesso weekend saranno protagonisti gli eventi dell´Enoteca Regionale del Monferrato (a Casale M.), e del Parco Fluviale del Po e dell´Orba (sempre a Casale M.), dei borghi di Terruggia e Vignale Monferrato, e di Breme, Mede e Sartirana nella vicina Lomellina. Il 18 e il 19 maggio sfondo della festa saranno: Coniolo, Camino, Pontestura, Treville, Parco Fluviale del Po e dell´Orba a Pobietto (Morano Po), Grana, Mirabello Monferrato, Giarole, San Salvatore Monferrato e Borgo Rovereto in Alessandria. Il 25 e il 26 maggio si proseguirà tra Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, Ozzano Monferrato, Cella Monte, presso Cave di Moleto - in frazione di Ottiglio, a Quargnento, presso Mazzetti d’Altavilla - in cima alla collina di Altavilla, a Moncalvo, Alfiano Natta, Murisengo e Castello di Murisengo, Villamiroglio, Castello di Gabiano a Gabiano, Fontanetto Po. Da segnalare inoltre gli itinerari guidati a cura dell’Associazione Culturale Il Cemento. L´enogastronomia di qualità è uno dei capisaldi di Riso & Rose in Monferrato, che ha portato all’ideazione da parte di Mon.d.o. Di speciali “Menu di Riso e Rose” proposti dai ristoratori aderenti all’iniziativa, con un’offerta culinaria a tema concordato; nelle ultime edizioni della kermesse, in collaborazione con il Club di Papillon. Il grande evento contenitore “Riso & Rose in Monferrato” si svolgerà ancora una volta grazie alla sponsorizzazione della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Il programma completo e dettagliato, con tutti gli eventi di Riso & Rose 2013 è disponibile su www.Monferrato.org e www.Risoerose.monferrato.org  
   
   
E’ NEL SUD DELLA SVEZIA, NELL’ANTICA DISTILLERIA DI AHÜS, CHE NASCE ABSOLUT ELYX  
 
C’è un’anima naturalmente nobile dietro i profumi che si sprigionano in ogni sorso di Absolut Elyx, uno spirito che nasce fra le spighe pregiate del rarissimo grano invernale che dal 1400 viene coltivato nella tenuta di Råbelöf, in Svezia. Nel pittoresco castello esperti agronomi controllano accuratamente che tutta la coltivazione avvenga con metodi sostenibili (ogni fase della produzione avviene in un raggio di 25 km nella regione di Åhus della Svezia meridionale) e selezionano uno ad uno i chicchi destinati a diventare la materia prima di una vodka che esige molto dalla terra nativa. Ma è nell’antica distilleria di Ahüs, una piccolo villaggio del sud ch conta appena 10.000 abitanti, che nasce Absolut Elyx: qui è custodita la preziosa colonna di distillazione in rame che rappresenta la vera anima di questa raffinata vodka. Nel sottosuolo di queste terre risiede il segreto: la Svezia è rinomata per le sue sorgenti di acqua cristallina. L’acqua pura, che rappresenta il 60% circa del contenuto di ogni bottiglia, viene filtrata da strati di sabbia preistorica e antichi fondali marini, frutto di un processo naturale iniziato ben 40.000 anni fa. Grazie al basso contenuto di minerali e al sapore delicato, l’acqua genuina delle fonti assicura un gusto rotondo che ben si abbina al sapore elegante e alla consistenza vellutata di questa vodka super premium  
   
   
CAFFÈ: CONOSCERLO PER APPREZZARE ANCHE I POTENZIALI EFFETTI BENEFICI  
 
E’ spesso citato per le sue proprietà positive o negative. Ma, del caffè, si conoscono poco le caratteristiche chimiche che influiscono sulla salute. Invece è necessario conoscerle, perché solo così la “tazzina” potrà essere gustata senza temerne effetti negativi. Nelle persone sane il caffè, a dosi moderate di 3-4 tazzine al giorno, non fa male alla salute, anzi potrebbe avere alcuni effetti benefici. Questo viene descritto nell’ultimo booklet “Caffè e Salute” scritto in collaborazione con l’Irccs - Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano. Gli effetti benefici del caffè sono molteplici; a volte dipendono dalla caffeina in esso contenuta, ma probabilmente più spesso dalle altre sostanze presenti nella bevanda, che sono centinaia e che includono molti antiossidanti, composti chimici che sembra prevengano diverse malattie croniche, tra cui i tumori e le malattie cardiovascolari. Nei Paesi del Nord Europa dove il consumo di frutta e verdura è scarso e quello di caffè alto, il caffè è l’alimento che fornisce all’organismo la maggior parte degli antiossidanti; in Italia, dove frutta e verdura fanno parte della comune dieta, 3-4 tazzine di caffè raddoppiano l’apporto di sostanze antiossidanti. “Bisogna non fare confusione tra effetti della caffeina e del caffè” dice Alessandra Tavani, Capo del Laboratorio di Epidemiologia delle Malattie Croniche presso l’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” – Irccs di Milano. “La caffeina della tazzina di caffè è ritenuta responsabile della diminuzione del senso di fatica, dell’aumento della vigilanza e dell’aumento della motilità intestinale. Inoltre la caffeina a dosi appropriate potenzia gli effetti antidolorifici dell’aspirina, aumentandone la biodisponibilità. Altri componenti del caffè (fra cui i polifenoli) potrebbero avere effetti favorevoli prevenendo l’insorgenza delle malattie cardiovascolari, del tumore del cavo orale/faringe, del tumore del fegato, della cirrosi epatica, del tumore dell’endometrio e forse del tumore del colon-retto. Dati molto recenti mostrano che il caffè sembra essere associato a una diminuzione di mortalità totale, anche se i risultati vanno confermati. In sostanza, consumando 3-4 tazzine di caffè, l’individuo sano può godere del piacere di bere un buon caffè senza temere per la propria salute”. Caffeina: capire se si è “sensibili” – Che succede alla caffeina ingerita? Alessandra Tavani risponde: “Parlando di persone adulte e sane (escludendo le donne in gravidanza) la caffeina ingerita entra in circolo in circa 30 minuti, viene assorbita al 99% nel giro di un’ora, non si lega alle proteine plasmatiche, ha il suo picco massimo di concentrazione dopo 2 ore dall’assunzione e i suoi livelli plasmatici vengono dimezzati in 3-4,5 ore.” E prosegue: “Non tutti gli individui sono uguali: esistono metabolizzatori lenti e metabolizzatori veloci alla caffeina. Sembra che questo dipenda dalle caratteristiche genetiche della persona. Il sistema responsabile del metabolismo e dell’eliminazione della caffeina nell’uomo può essere presente nelle persone in due diverse varianti: una elimina la caffeina velocemente, l’altra la elimina lentamente. Naturalmente chi elimina la caffeina lentamente risente di più e più a lungo dei suoi effetti. Sono le persone che sostengono di non dormire se prendono il caffè dopo le 17, o che riportano altri effetti forti dopo aver bevuto il caffè. Altre persone riferiscono di avere tachicardia. E’ bene che chi non tollera la caffeina si astenga dal consumo di caffè oppure utilizzi caffè decaffeinato che contiene quantità trascurabili di caffeina. Dott.ssa Tavani ci spiega se la caffeina può interagire con i farmaci? “Dal punto di vista teorico vi sono numerose interazioni della caffeina con diversi farmaci, soprattutto quelli attivi sul sistema nervoso centrale. Tuttavia, per la maggior parte dei farmaci non vi sono evidenze di rilevanza clinica dell’interazione, eccetto per consumi molto alti di caffè (oltre 4 tazzine al giorno), che sono sconsigliabili in ogni caso. L’unica sostanza per la quale l’interazione con il caffè è pericolosa è l’efedra e i suoi derivati, efedrina e pseudo-efedrina. L’interazione tra caffeina e i derivati dell’efedra può provocare, in qualche caso, tachicardia, ipertensione, aritmia cardiaca ed emorragie intracraniche, eventi talvolta gravi se non addirittura mortali. Ciò nonostante, prima di eliminare la caffeina, conviene eliminare l’efedrina, anche perché, se si assume efedrina, non si deve eliminare solo il caffè, ma anche le bevande a base di Cola, quelle energetiche (energy drink) e i farmaci contenenti caffeina”. Chiariti i possibili dubbi che scaturiscono spesso da un’interpretazione superficiale dei dati scientifici, il messaggio che si può dare è che, in base alle conoscenze attuali, in una persona sana e non “sensibile” alla caffeina, dosi moderate di caffè, come 3-4 tazzine al giorno che corrispondono per il caffè espresso e moca a circa 240-300 milligrammi di caffeina, assunti durante l’arco del giorno, non nuocciono alla salute, ma possono apportare benefici tuttora in attesa di conferma . Per saperne di più www.Caffesalute.it  
   
   
CAMPARI SVELA IL SUO NUOVO LOOK : L´EVOLUZIONE DI UN’ICONA DELLA MODERNITÀ, DAL 1860 AD OGGI  
 
Campari, l’aperitivo per eccellenza, simbolo di stile ed eleganza, nel 2013 ridisegna il suo look. Un momento di rinnovamento per Campari, che ha fatto del dialogo con il suo tempo una costante, rendendolo un’icona contemporanea e nota in tutto il mondo. Nel 2013 Campari si veste di una nuova bottiglia, dalla forma sofisticata ed essenziale, decorata da un nuovo profilo d’argento del logo e dalla goffratura di vetro che sottolineano l’eleganza dell’aperitivo rosso per eccellenza. Per comunicare il carisma e la passione di Campari Claessens International ha disegnato un restyling della bottiglia caratterizzato da ritocchi essenziali ma in stile contemporaneo. Il risultato è un prodotto di design incredibilmente elegante: la silhouette della nuova bottiglia, infatti, ha un collo più lungo, “spalle” più slanciate e un “girovita” raffinato, mentre la goffratura di vetro dona alla bottiglia uno stile unico. Il pack perfetto per esaltare il rosso intenso di Campari, suo segno distintivo. Il trattamento con pellicola d’argento rinnova il logo Campari. L’etichetta più piccola e più pulita è stata progettata contestualmente alla bottiglia per creare il perfetto equilibrio tra stile e contemporaneità, pur mantenendo immediata la riconoscibilità di Campari. I dettagli grafici esaltano l’immagine sofisticata del brand, mentre la scritta in grassetto sulle origini milanesi afferma con vigore l´autenticità dell’icona dell’aperitivo italiano. Dal 1860 ad oggi, Campari ha sempre comunicato con il linguaggio grafico e toni stilistici all’avanguardia, anticipando le tendenze e affermandosi come oggetto di moda e icona di stile. Campari ha accompagnato la vita di generazioni dall’opera ai ritmi swing, dal rock all’ house al lounge: sono cambiati gli stili ma Campari è da sempre presente sulle scene. Adattandosi alle nuove generazioni, al rinnovamento di forme e sapori ha attraversato le epoche e si presenta oggi con un look rinnovato, estremamente raffinato, che lascia ancora più spazio all’inconfondibile liquido rosso. "Con questo elegante restyling Campari ribadisce ancora una volta la sua posizione di ‘icona dell’aperitivo’”, commenta Andrea Conzonato, Chief Marketing Officer, Gruppo Campari. "La nuova immagine del marchio trasmette alla perfezione i valori del brand e lo affermano nuovamente come simbolo di stile ed eleganza". Www.camparigroup.com www.Campari.com  
   
   
IL MASTRO DISTILLATORE GLEN GRANT CELEBRA IL 50° ANNIVERSARIO DENNIS MALCOLM RAGGIUNGE IL TRAGUARDO DEL MEZZO SECOLO TRASCORSO CON L’ICONA DEL DISTILLATO SCOZZESE  
 
Dennis Malcolm, Mastro Distillatore ed esperto del settore, festeggia il suo 50° anniversario con il brand icona dei single malt, Glen Grant. Questo traguardo riflette la passione di Dennis, l’impegno di una vita e il suo eccezionale contributo all´industria del whisky scozzese. Nato sui terreni della distilleria nel 1946, Dennis era destinato a una vita a Glen Grant, e ha iniziato la sua carriera presso la distilleria come bottaio apprendista all´età di 15 anni. Dopo aver sviluppato nel corso degli anni una passione per i Single Malt, ha intrapreso un viaggio lungo tutta la vita attraverso il sentiero prestigioso del whisky, diventando Distillery Manager e Ambasciatore di una serie di famosi distillati. Nel 2006 Dennis, dopo aver raccolto un enorme patrimonio di esperienza e competenza, torna a occuparsi di Glen Grant, proprio nel momento in cui il Gruppo Campari ne diventa proprietario, per perseguire la sua passione e realizzare il suo sogno di diventarne il Mastro Distillatore. Il coinvolgimento di Dennis in Glen Grant è stato particolarmente fruttuoso, grazie ai suoi sforzi di mantenere continuamente gli standard e le innovazioni della famiglia Grant. Preservando la visione lungimirante del Maggiore, Dennis ha lavorato con il Gruppo Campari per sviluppare considerevolmente la linea di prodotti e con la distribuzione di cinque, delicate, fruttate e morbide espressioni: 5 year old, 10 year old; 16 year old; 1992 Cellar Reserve e il 170th Anniversary Limited Edition. Inoltre, ha anche supervisionato lo sviluppo di un unico single malt invecchiato 15 anni, creato esclusivamente per i veri amanti del Glen Grant, e disponibile in edizione limitata solo per i visitatori della distilleria. Ogni eccezionale espressione di Glen Grant sviluppata da Dennis è creata con un processo che onora i tempi di lavorazione perfezionati nel corso di generazioni. Dopo un´attenta maturazione in botti di rovere nella distilleria, ogni lotto viene selezionato a mano, dalla sua mano esperta, garantendo il perfetto gusto seducente e pulito per il quale Glen Grant è famoso. "Ci congratuliamo con Dennis per questo incredibile traguardo e questo fantastico risultato. La sua continua passione e la sua leadership sono parte integrante del brand, e, assicurandosi sempre che Glen Grant rimanga fedele alla sua tradizione,collabora al raggiungimento del successo mondiale. " Andrea Conzonato, Chief Marketing Officer, Gruppo Campari commenta l’anniversario di Dennis. "La lunga storia di Glen Grant è una storia di tradizione e innovazione e la vita Dennis la rispecchia pienamente. Non potevamo aspirare ad un ambasciatore migliore e continuiamo a cercare sempre nuove e interessanti espressioni per gli anni a venire, grazie alla sua creatività infinita e al suo grande ´naso´ per i dettagli. " Seguendo le orme della famiglia Grant sia professionali sia personali, la passione di Dennis e la sua dedizione si sono diffuse oltre l´industria dei Single Malt whisky: svolge, infatti, un ruolo attivo anche nella sua comunità locale. La città di Rothes, nello Speyside, ha nominato Dennis Giudice di Pace e Convener della sua Chiesa locale: inoltre, è membro del consiglio scolastico locale, e agisce come vera fonte d’ispirazione sia per i suoi colleghi più giovani che per i membri della comunità. Dennis è un vero esperto, la sua conoscenza del settore del whisky scozzese è senza pari. Dennis continua a viaggiare per il mondo diffondendo ulteriormente la sua passione e l´entusiasmo per il marchio e il Single Malt, ed educando le persone al mondo dello Scotch whisky. Continua inoltre a far sì che Glen Grant mantenga il suo status di marchio di whisky tra i più venduti al mondo. Per coloro che non vogliono aspettare, il sito di Glen Grant, permette agli amanti del whisky di incontrare Dennis e imparare a conoscere il magico mondo dei single malt. Per saperne di più basta accedere a: www.Glengrant.com. Www.camparigroup.com www.Glengrant.com  
   
   
MARCO SIMONIT ALLA CORTE DI FRANCIA. I PREPARATORI D’UVA INGAGGIATI DA ROEDERER E DA ALTRE PRESTIGIOSE MAISONS FRANCESI. UNA TRENTINA DI AZIENDE EUROPEE SI AFFIDANO AI TRAINER ITALIANI DEL VIGNETO  
 
Il mitico Champagne Cristal, d’ora in poi, porterà in sé qualcosa del “sapere fare in vigna” italiano. Marco Simonit, Oscar del vino 2012 come miglior agronomo viticoltore, e la sua squadra dei Preparatori d’Uva sono stati infatti ingaggiati a Reims da Champagne Louis Roederer. La storica maison francese ha chiesto la consulenza di questo dinamico e innovativo gruppo italiano - l’unico specializzato, accreditato e strutturato a livello europeo nel settore della formazione del personale addetto alla potatura manuale dei vigneti - per migliorare i metodi di potatura adottati da secoli nello Champagne, che stanno dimostrando limiti e problematiche. E ha incaricato i Preparatori d’Uva della formazione, teorica e pratica, dei suoi potatori. Roederer ha chiamato i trainer italiani del vigneto anche in altre tre sue prestigiosissime aziende, Chateau Pichon Longueville Comtesse de Lalande nella zona di Bordeaux, Domaines Ott in Provenza dove produce i più famosi Rosé di Francia e Ramos Pinto , storica azienda produttrice di Porto nella regione del Douro in Portogallo. Sono oggi una trentina le importanti cantine europee che, fra Francia, Austria, Germania, Svizzera, Spagna,portogallo, hanno affidato i loro vigneti al tutoraggio dei Preparatori d’Uva. In Francia, oltre al Gruppo Roederer, Chateau Haut Bailly, Chateau La Tour Martillac, Chateau Giscours, Chateau du Tertre, Domaine de Chevalier e altri noti Chateaux della zona di Bordeaux. In Austria a fare da apripista è stata la Stiria, dove nel 2011 quattro fra le più note aziende associate alla Stk - Steirische Terroir Und Klassikweingüter, ovvero Gross, Sattlerhof, Tement, Winkler-hermaden, hanno avviato un percorso di formazione non solo dei potatori, ma anche dei responsabili aziendali e degli stessi titolari e, per poter sfruttare ulteriormente la potenziale qualità dei loro vigneti, hanno deciso di cambiare radicalmente il tipo di potatura fino ad allora in uso. Sono seguiti il Burgerland, la regione di più antica tradizione vinicola in Austria, dove i Preparatori d’Uva sono consulenti, fra le altre aziende, di Umathum e la Bassa Austria, dove seguono Heinrich, Loimer, Jurtschitsch. In Germania Simonit&co stanno seguendo Künstler nel Rheingau, in Svizzera Rouvinez nel Vallese, in Spagna Gramona nel Penedès. Chiamati in Francia dall’Università di Bordeaux A volere per primo i Preparatori d’Uva in Francia è stato il noto studioso Denis Dubourdieu, docente di Enologia e direttore dell’Isvv – Istitut des Sciences de la vigne et du vin dell’Università di Bordeaux, che ha individuato in questo gruppo di specialisti italiani i consulenti migliori a livello internazionale per affrontare la scottante e attuale problematica del deperimento dei vigneti e della riduzione della produttività, con gli alti costi diretti e indiretti che ne conseguono. “Sono convinto che bisogna portare l’attenzione sulla prevenzione e che si debba quindi lavorare sulla struttura della pianta, visto che attualmente non esistono rimedi veramente efficaci per contrastare le malattie del legno - spiega Denis Dubourdieu - La prevenzione inizia da una corretta potatura che rende le viti meno vulnerabili, e dalla formazione di personale che sappia usare le giuste tecniche di taglio per aumentare la loro difesa naturale.” “Con Dubourdieu stiamo lavorando a vari livelli, in modo che sperimentazione e formazione procedano di pari passo - aggiunge Marco Simonit- Abbiamo fra l’altro sottoscritto una convenzione per la ricerca e la sperimentazione con l’ Inra - Institut National de la Recherche Agronomique di Bordeaux, stiamo già lavorando nei loro vigneti e facendo formazione per i loro dipendenti. Parallelamente, abbiamo in atto una sensibilizzazione nei confronti degli studenti universitari, ai quali teniamo lezioni teoriche e pratiche.” Collaborazioni scientifiche internazionali Non sono solo l’Università di Bordeaux e l’ Inra a collaborare con i Preparatori d’Uva. Il loro lavoro ha attirato l’attenzione di importanti istituti di ricerca italiani e stranieri, che lo stanno studiando da tempo e con i quali hanno avviato importanti sperimentazioni. Fra gli altri, le Università di Milano e di Firenze e l’ Acw- Agroscope Changinswädenswil in Svizzera (stato in cui da qualche anno stanno lavorando per mettere a punto nuove e migliori tecniche di taglio delle aree vinicole del Vaud e del Vallese). Ideatori della Scuola Italiana di Potatura della Vite (con 12 sedi), i Preparatori d’Uva tengono corsi in tutt’Europa, dalla Germania alla Spagna, dove sono stati chiamati per tenere lezioni in tutte le 12 Denominacion de Origen della Catalunya e stanno avviato importanti progetti. Molte nuove aziende in Italia Anche in Italia sono molte, e prestigiose, le aziende che nel 2013 hanno deciso di affidarsi ai Preparatori d’Uva. In Veneto: Allegrini, Roberto Anselmi, Bepin de Eto, Bertani del Gruppo Angelini, Cantina Sociale della Valpantena, Conte Collalto, Giorgio Cecchetto, Zenato; in Alto Adige : Gottardi Mazzon; in Friuli Russiz Superiore; in Toscana : Castello d’Albola del Gruppo Zonin, Petra e La Badiola del Gruppo Terra Moretti, Castello Colle Massari, Grattamacco, Poggio di Sotto, Tenuta Corte Pavone; in Lazio: Podernuovo a Palazzone di Paolo e Giovanni Bulgari; in Puglia: Conti Zecca; in Sicilia: Feudo Principi di Butera del Gruppo Zonin. Simonit& Sirch, il metodo di potatura, i Preparatori d’uva Un metodo per la tutela del patrimonio viticolo A creare i Preparatori d’Uva e a connotarli con una professionalità unica a livello internazionale, sono stati Marco Simonit e Pierpaolo Sirch, che per anni hanno studiato le tecniche di taglio in vigneti longevi di tutt’Europa e le hanno trasferite nella moderna viticoltura, applicandole alle esigenze dei sistemi di allevamento più intensivi. “Abbiamo osservato che le grosse ferite da taglio compromettono il sistema linfatico della vite a causa del disseccamento interno che provocano e che le piante così potate invecchiano precocemente - spiega Marco Simonit- Perciò abbiamo messo a punto un sistema di potatura conservativa rispettosa dell’integrità e della continuità del flusso linfatico della pianta. Una potatura ramificata, con piccoli tagli sul legno giovane, orientati sempre sullo stesso lato (per separare il legno vivo da quello secco che si forma dopo un taglio di potatura), poco invasivi. Le piante con un sistema linfatico integro mostrano maggiore omogeneità di risposta vegeto - produttiva, si sviluppano in modo omogeneo, sono più longeve e costanti nella qualità del prodotto.” I Preparatori d’Uva, coach nei vigneti I Preparatori d’Uva sono un’équipe di una ventina di esperti altamente specializzati, che si occupa di formazione in viticoltura, valorizzando il “saper fare in vigna”. Dal 2003 i Preparatori d’uva si dedicano al recupero del mestiere del potatore con strumenti di formazione,tutoraggio e attività collaterali di sensibilizzazione. I Preparatori d’Uva trasmettono il know how alle maestranze interne delle aziende con un metodo specifico di formazione e le seguono con un preciso percorso di coaching rivolto non solo ai potatori, ma anche ai responsabili aziendali e alla proprietà. L’obiettivo è creare un coinvolgimento diretto di tutti gli operatori, non soltanto per insegnare loro la tecnica e personalizzarla sulle esigenze specifiche dei singoli vigneti, ma anche per creare un lavoro di squadra condiviso. Dopo uno screening iniziale in cui si stabilisce lo stato del patrimonio viticolo dell’azienda, si passa alla fase di formazione del personale per poi procedere con le verifiche durante tutto il periodo di potatura secca (fase invernale), piegatura e scelta dei germogli verdi (fase primaverile, estiva). Le aziende-clienti vengono quindi seguite durante tutto l’anno e l’applicazione del Metodo Simonit&sirch è verificata costantemente. Per Informazioni: Preparatori d’Uva - www.Preparatoriuva.it - preparatoriuva@preparatoriuva.It - Tel. 0432.752417  
   
   
JOHN WALKER & SONS VOYAGER: ARRIVA A PORTOFINO LO YACHT DELLA PREZIOSA CASA DI WHISKY SCOZZESE  
 
John Walker & Sons Voyager - lo yacht dal raffinato design anni venti creato da Johnnie Walker, la lussuosa casa di whisky numero uno al mondo, arriverà in Europa nel mese di maggio. Pensato per festeggiare il lancio del nuovo triplo malto John Walker & Sons Odyssey, Voyager è partito da Shanghai lo scorso autunno e sta ripercorrendo il memorabile viaggio che ha portato il blended whisky Johnnie Walker dai quattro angoli della Scozia ai quattro angoli del mondo. Dopo aver percorso i mari dell’Asia lo yacht, che sta navigando sull’originaria via delle spezie, giungerà all’inizio di maggio nel Mediterraneo: il primo porto nel quale attraccherà sarà quello di Portofino. Visiterà poi i porti di Cannes, Monaco, Atene, Barcellona, Amsterdam, Londra, Amburgo e Copenhagen sino ad arrivare a Edinburgo in agosto – facendo così ritorno proprio là dove la storia di John Walker & Sons ebbe inizio quasi due secoli fa. Ad ogni scalo John Walker & Sons Voyager ospiterà a bordo eventi e serate esclusive che celebreranno la storia di progresso e innovazione di ciascun porto; renderà inoltre omaggio a quelle personalità che condividono il medesimo spirito pionieristico e la stessa visione della famiglia Walker. Appuntamenti che celebreranno una nuova generazione di whisky drinkers e di appassionati del lusso che ricercano ed apprezzano la combinazione fra qualità artigianale, eredità e innovazione moderna. In riferimento all’arrivo dello yacht, Alison Forrestal, General Manager di Diageo Reserve (il portafoglio di distillati pregiati, accomunati da qualità, esclusività e tradizione) per il Western Europe, ha commentato: “John Walker & Sons Voyager costituisce un’opportunità senza precedenti di celebrare la visione della famiglia Walker, che ha trasformato un piccolo negozio di alimentari, fondato nel 1820, nel brand numero uno al mondo dei blended scotch whisky. John Walker & Sons è diventato uno dei primi brand mondiali trasformando i capitani delle navi in ambasciatori del marchio, trasportando il whisky dalla Scozia ai quattro angoli del mondo. Siamo entusiasti di questo viaggio che si compirà nei prossimi mesi attraverso l’Europa ed estremamente lieti di annunciare un memorabile ritorno a casa che renderà omaggio alla famiglia Walker, celebrando alcuni dei protagonisti dell’Europa contemporanea, interpreti dello spirito pionieristico del nostro brand.” Lungo il viaggio: • I più noti autori ed esperti di gusto saranno invitati a lasciare il loro contributo su Around the World – una reinterpretazione in chiave moderna di una delle prime guide sui viaggi di lusso commissionata dai Walker quasi cent’anni fa • Un’esclusiva lounge ispirata al whisky Johnnie Walker Blue Label – e progettata in collaborazione con Alfred Dunhill, altro marchio sinonimo del lusso - racconterà la storia di innovazione della casa che ha saputo ridefinire i canoni del whisky blended • Una serie di eventi glamourous saranno ospitati a bordo, sotto il segno del lusso e della celebrazione del progresso John Walker & Sons Voyager sarà attraccata a Portofino il 9 e il 10 maggio 2013. John Walker & Sons continua a definire gli standard per il mercato del whisky di lusso con blend senza pari, che mirano a proseguire la visione imprenditoriale e la passione per l’eccellenza del whisky proprie di Alexander Walker. John Walker & Sons Voyager è stata ispirata dal lancio di un nuovo blend, John Walker & Sons Odyssey, un malto in edizione limitatissima che a sua volta commemora l’ottantesimo anniversario di una delle più grandi innovazioni di Sir Alexander Walker: un decanter pensato per essere utilizzato sulle navi da crociera di lusso che si muoveva in modo da accordarsi al movimento del mare  
   
   
“IL 9.5 COLD WINE DIVENTA RED”. UNO SPUMANTE ROSSO ARRIVA AD AMPLIARE LA LINEA A BASSA GRADAZIONE DI ASTORIA  
 
Dal 2010, anno in cui ha Astoria ha lanciato il 9.5 Cold Wine brut, i vini a bassa gradazione della casa trevigiana hanno sorpreso il mercato vendendo un milione di bottiglie e facendo incetta di premi ai maggiori concorsi internazionali, dalla Gran Medaglia d´Oro al Vinitaly al Forum Spumanti. La gamma si completa oggi con 9.5 Cold Wine Red, che segna un’importante novità nella tradizione vitivinicola di Astoria. Paolo e Giorgio Polegato si cimentano infatti per la prima volta con uno spumante rosso, mettendo in pratica tutta la loro esperienza nella spumantizzazione, abbinata alle più recenti tecnologie che riescono ad ottenere una bassa gradazione alcolica senza sacrificare profumi e aromi del vino. 9.5 Red nasce da uve rosse aromatiche, malvasia dolce, marzemino e moscato. L’uva pigiata viene messa nei recipienti per la tradizionale vinificazione in rosso. La successiva fase di macerazione viene attentamente controllata per estrarre profumi, intensità di colore e limitare la presenza dei tannini. La conservazione del mosto in recipienti termostatati a bassa temperatura consente il mantenimento dell’intenso e delicato aroma delle uve. La presa di spuma, partendo direttamente dal mosto, in autoclave a temperatura costantemente bassa non fa che esaltare le caratteristiche del vino base. Il risultato è un vino con un brillante colore rosso rubino, segnato da un perlage fine in dense e persistenti fontanelle. Al naso risaltano profumi di frutta sciroppata, agrumi canditi e fragolina di bosco, che trovano riscontro nel sapore intensamente aromatico, ma delicatamente dolce ed equilibrato. Il tutto con una gradazione alcolica di soli 7 gradi. Gli altri vini della linea 9.5 Astoria 9.5 Cold Wine Uno spumante dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli e un perlage molto fine e persistente. Ha un profumo etereo e delicato, reso unico dalla sinergia fra aromi varietali e profumi del lievito che gli conferisce una decisa nota aromatica. Il sapere è pieno, armonioso, asciutto. Le uve vengono vendemmiate con qualche giorno di anticipo rispetto alla perfetta maturazione, per mantenere un grado zuccherino più basso, acidità più alta e profumo più fruttato. La fermentazione, condotta a circa 10/12°C con lieviti selezionati, permette di ottenere profumi molto aromatici e intensi. Il mosto in piena fermentazione viene trasferito direttamente in autoclave per la presa di spuma in modo da passare con un’unica fermentazione a bassa temperatura, in 35/40 giorni, da mosto a spumante finito, proprio per dare maggior forza e sviluppo alla componente aromatica molto particolare che caratterizza questo spumante; inoltre la fermentazione a basse temperature induce la formazione di sostanze che danno struttura e spessore al vino, per compensare così la bassa gradazione e mantenere una perfetta armonia gustativa. Una volta terminata la presa di spuma, lo spumante viene mantenuto sulle proprie fecce nobili per 30 /40 giorni, a completare e arricchire il patrimonio organolettico. Prima dell’imbottigliamento viene dosato con una piccola percentuale di mosto di pregiate uve aromatiche per completare e armonizzare il panorama gusto/olfattivo del prodotto. Come tutti i vini della linea va servito molto freddo, a 2-3 gradi, per permettere che i suoi aromi si sprigionino al meglio. 9.5 Cold Wine Pink Spumante extra dry rosè a bassa gradazione, condivide col suo predecessore la fermentazione direttamente dal mosto di uve aromatiche, a cui viene aggiunto un 10% di uve a bacca rossa vinificate in rosa. Per queste sue caratteristiche 9.5 Pink va bevuto rigorosamente ghiacciato, per valorizzarne al meglio i profumi freschi e fruttati. 9.5 Pink è nato rivolto in particolare al pubblico femminile che, in costante crescita di consumo, apprezza lo spumante rosè non solo a pranzo accompagnando piatti delicati, ma anche in momenti diversi come quello dell´aperitivo. Ha riscontrato però l’approvazione unanime, al punto di superare ogni previsione di vendita. 9.5 Cold Wine Alcohol Free Zerotondo Astoria vuole far godere del momento dell’aperitivo anche chi non beve. È nato da questa volontà lo Zerotondo, il primo spumante d’uva a zero alcohol, ottenuto da uve a bacca bianca da viticoltura biologica. A differenza di altri prodotti in commercio non si tratta di un vino dealcolato attraverso operazioni tecnologiche chimico-fisiche, ma di un mosto conservato in appositi serbatoi refrigerati, onde evitare il processo fermentativo per poi venire addizionato di anidride carbonica di origine naturale prima dell’imbottigliamento. Grazie a queste caratteristiche è stato certificato Halal, ossia conforme alle norme islamiche. Il suo profumo fresco e fruttato e il sapore delicatamente dolce lo rendono perfetto per l’ideazione di cocktail analcolici, come il Tondo spritz o come l’Hugo Tondo, la versione alcohol free dell’aperitivo a base di sambuco che sta conquistando i locali più alla moda  
   
   
VINIX GRASSROOTS MARKET: LEALE, DIRETTO, DAL BASSO.  
 
Il “social commerce” che consente alle persone di creare e gestire gratuitamente e in autonomia i propri gruppi di acquisto facendo risparmiare fino al 51% sugli acquisti di vini, oli extravergine e birre artigianali di qualità e che ha completamente automatizzato il canale della vendita diretta. Vinix Grassroots Market o più semplicemente vgm (https://www.Vinix.com/shop/), è il nuovo modo di comprare e vendere vini, oli e birre online, insieme agli amici, risparmiando fino al 51% rispetto ai canali tradizionali. Un vero e proprio mercato dal basso, basato su una selezione molto rigida di produttori, con sconti scalari in base alle quantità acquistate, dove più compri, meno spendi sulla logica del mercato all’ingrosso. Nei primi tre mesi di vita, questo neonato progetto di social commerce ha consentito alle prime 40 aziende selezionate di vendere direttamente oltre 3.200 bottiglie tra vini, oli e birre ed ha già dato il via alla creazione libera e gratuita di oltre 100 gruppi di acquisto geolocalizzati in tutta Italia. Il progetto, da poco insignito del primo premio nella categoria “Social award” al Premio Web Italia, è stato realizzato da un team di giovani chiavaresi coordinati da Filippo Ronco (già fondatore di Tigulliovino.it, Vinoclic.it e Terroirvino.it) e rappresenta uno degli strumenti tecnologicamente più avanzati nell’ambito dello sviluppo web wine & food, non solo in Italia. Per informazioni: Web: https://www.Vinix.com/shop/ E-mail: shop@vinix.Com Tel: 347 2119450 Twitter: @grassrootmarket  
   
   
MERANO WINEFESTIVAL CON IDENTITA’ GOLOSE A EATALY PER IL “ROMA FOOD&WINE FESTIVAL”  
 
Dal 17 al 19 Maggio Roma diventerà la capitale del buon gusto con il Roma Food&wine Festival, la prima edizione di una kermesse che vedrà protagonisti i grandi attori italiani nella promozione dell’eccellenza enogastronomica: Merano Winefestival, Identità Golose, Eataly. Una tre giorni da vivere intensamente nella culla del Made in Italy gastronomico, Eataly, in cui cucina e cantina si incontreranno per raccontare il meglio della nostra produzione. 60 i vignaioli selezionati da Helmuth Köcher, Presidente e Fondatore del Merano Winefestival, che offriranno in degustazione tre fra le loro migliori etichette e che in alcuni casi sarà anche possibile acquistare al momento, e 20 gli Chef scelti da Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, per 5 piatti da interpretare tra passato, presente e futuro. Grandi vini e grandi Chef per un Festival all’insegna del gusto e della qualità in cui, alla degustazione ai banchi di assaggio si affiancheranno curiose verticali di vini italiani autoctoni sconosciuti, di vini naturali e di grandi vini internazionali, organizzate e guidate da Ian Domenico D’agata, grande esperto di vini italiani e internazionali e da Helmuth Köcher che da anni collaborano per offrire agli appassionati di vino incontri di grande valore e prestigio. Da venerdì a domenica due grandi appuntamenti alle 16.00 e alle 19.00 in cui, al costo di 40 euro, si potranno approfondire in degustazioni tematiche vitigni noti come il Sangiovese o meno noti come il Grero, capire la nuova tendenza che premia le produzioni naturali, “organic” o biodinamiche. Merano Winefestival ormai da 9 anni monitora l’evoluzione di questo scenario dedicando una giornata della propria rassegna annuale ai vini biologi e biodinamici, in considerazione anche delle numerose cantine che, a partire dall’Alto Adige, si stanno convertendo al naturale. Com’è per le produzioni di tendenza, Merano Winefestival si connota da sempre come promotore delle eccellenze enologiche, dei terroir e della ricchezza dei profili varietali. Per questo ritorneranno nella prossima edizione di Novembre i Consorzi, 10 fra gli Enti preposti alla valorizzazione del territorio Docg e Dop che porteranno in degustazione il meglio delle loro produzioni. Al Roma Food&wine Festival cibo e vino in un confronto sempre più serrato per opera di talentuosi Chef e di abili artigiani del gusto, così come a Merano la Gourmetarena diventerà palcoscenico di performance culinarie e degustazioni di tipicità. Dalla grande esperienza del Merano Winefestival, dal desiderio di far dialogare due grandi passioni e competenze, i grandi vini e la cucina d’autore, Roma Food&wine Festival si conferma ancora una volta una scelta di gusto e autenticità per offrire agli appassionati la possibilità di conoscere e gustare il meglio dell’ enogastronomia italiana e non solo. Costo di ingresso 25 euro. Www.facebook.com/romafoodwinefestival https://twitter.Com/romafoodwine  
   
   
I RISTORANTI 13 GIUGNO DI MILANO IMPREZIOSISCONO LA CUCINA MEDITERRANEA CON LO CHAMPAGNE DELAMOTTE  
 
. I ristoranti 13 giugno di Milano sono la cornice esclusiva di raffinate cene di haute cuisine siciliana che acquistano un tocco ancora più sofisticato grazie al gusto inconfondibile dello champagne Delamotte. Dal mese di aprile sarà infatti possibile accompagnare l’esperienza di vivere i sapori e i profumi dell’autentica cucina mediterranea con i preziosi millesimi del Delamotte. Autentico punto di riferimento a Milano per stile e proposte gastronomiche, 13 giugno regala sensazioni uniche in omaggio alla tradizione della cucina mediterranea in cui i sapori semplici vengono scomposti e abbinati con creatività, in un equilibrio perfetto tra gusto ed estetica. Una serie di raffinate portate che vedono protagonisti i sapori della tradizione mediterranea in un percorso di pietanze che le eleganti note del Delamotte sono in grado di esaltare e di rendere indimenticabili. Un’occasione unica per degustare flutes del prestigioso champagne in un’atmosfera sofisticata e glamour. L’esclusività, l’eleganza senza tempo e l’attenzione al dettaglio, caratteri distintivi di 13 giugno, sono amplificati dalle preziose bollicine del pregiato champagne francese importato dalla cantina di winery Ceretto. 13 giugno Milano: Via Goldoni, 44; Piazza Mirabello, 1 Nel 1760, la Maison Delamotte era una delle sole cinque aziende di Champagne. Situata nel cuore della Côte des Blancs a Mesnil-sur-öger, l’azienda Delamotte, è adiacente alla leggendaria, Salon. La stessa ambizione: stessa squadra, stessa équipe commerciale, stesso staff tecnico, fanno di queste due Maison, due sorelle. L´eleganza dello stile Delamotte deriva dall’espressione delle sue vigne; da Mesnil-sur-öger, Öger, Avize e Cramant, tutti i suoi chardonnay provengono dai Grands Crus della Côte des Blancs. Lo sviluppo della Cuvées Delamotte è la traduzione dell’espressione singolare di vini elevati su lieviti per un lungo periodo di tempo. Un giusto assemblaggio tra le varie cuveè base, costituisce la spina dorsale del vino. L´obiettivo nell’elaborazione dello Champagne Delamotte, sta nella traduzione, precisa e fedele, di un anno di lavoro in vigna. Questi vini dovrebbero essere serviti freschi, ma non freddi (circa 12 ° C) e la degustazione sarà ottimizzata usando un elegante bicchiere da vino, piuttosto che una sottile flute, troppo stretta  
   
   
IL NUOVO GIN DEL GRUPPO CAMPARI: MODERNITÀ E TRADIZIONE RACCHIUSI IN UNA FORMULA UNICA ED ORIGINALE  
 
Il Gruppo Campari e la storica distilleria inglese Langley, con una tradizione di 150 anni, si uniscono per creare Bankes: il nuovo premium London Dry Gin. Bankes, con la sua formulazione unica e segreta, inedito blend di due ricette è pronto a conquistare il mercato italiano. Passione, qualità, ingredienti naturali e più di 300 anni di tradizione, sono i caratteri che contraddistinguono questa miscela inedita ed elegantissima. Bankes è un gin ricco, intenso, miscela di 10 specie botaniche differenti, provenienti da tutto il mondo. Un blend di due ricette: la più giovane e la più antica della storica distilleria Langley di Birmingham. Raffinato ed elegante Bankes è il perfetto connubio tra modernità e tradizione: una distilleria storica come Langley, con 150 anni di esperienza, il desiderio da parte del Gruppo Campari di creare un prodotto esclusivo per il mercato italiano. Nasce così un liquido inedito (non si conoscono altri blend di gin al mondo), frutto della ricerca di una distilleria che produce gin da ben 3 generazioni. Il processo di distillazione di questo gin è davvero unico: passa attraverso due distillatori, Angela e Jenny, che sono rispettivamente il più antico e il più recente della distilleria. Alcool finissimo viene messo in infusione con dieci differenti erbe provenienti da tutto il mondo (botanicals) accuratamente selezionate di persona dal Master Distiller. Fra le 10, oltre a bacche di ginepro, ci sono scorza d’arancia e di limone, semi di coriandolo, angelica, iris e liquirizia di origine italiana. Il tutto viene poi mescolato ed arricchito con note essenziali provenienti da radici e spezie esotiche. Bankes si presenta in una bottiglia trasparente, dal design rigoroso, minimale e chic, con una forma all’altezza del collo, appositamente studiata per facilitare l’impugnatura del bartender nella fase di miscelazione. Proprio la loro consulenza è stata fondamentale nel processo di selezione del prodotto. Un team appositamente creato composto dai Master Distiller di Langley, da bartender esperti e dal team di lavoro del Gruppo Campari hanno collaborato per scegliere il liquido migliore. Bankes London Dry Gin Un liquido premium, in un packaging minimal ed elegante, per una storia da raccontare… Da oggi in poi il Negroni sarà 100% made by Gruppo Campari! 1 parte di Campari 1 parte di Bankes Gin 1 parte di Cinzano Rosso Decorare con una fettina di arancia. Bankes sarà disponibile da aprile 2013 nel canale tradizionale. Per degustarlo in anteprima: www.Bankes.it www.Camparigroup.it