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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Gennaio 2014
ACCORDO ENAC – SLOVENIA PER COOPERAZIONE TECNICA NEL SETTORE DELL’AVIAZIONE CIVILE  
 
 Roma, 7 gennaio 2014 - Lo socorso 30 dicembre 2013, a Lubiana, in Slovenia, è stato firmato un accordo di cooperazione tecnica in ambito di aviazione civile tra il Direttore Generale dell’Enac, Alessio Quaranta, e il Direttore Generale dell’Autorità per l’Aviazione Civile della Repubblica Slovena, Ziga B. Kotnik. Base dell’intesa è il riconoscimento dei firmatari dell’importanza della collaborazione tra Stati membri dell’Unione, finalizzata allo sviluppo del settore e al superamento del tradizionale approccio nazionale a favore di una prospettiva europea più integrata. Attraverso il coinvolgimento di personale designato di entrambe le autorità per ogni singola area oggetto dell’accordo, la cooperazione riguarderà vari settori tra i quali: la formazione, gli esami e le licenze del personale, le operazioni di volo e la navigabilità, gli aeroporti, lo spazio aereo, la sicurezza intesa sia come safety, sia come security. Il memorandum rappresenta un notevole rafforzamento dei rapporti già ottimi tra i due Paesi nel settore dell’aviazione civile. Tale documento ha pertanto l’obiettivo di incrementare questa intesa sulla base di una cooperazione bilaterale orientata verso nuove sfide e verso l’implementazione degli standard internazionali di riferimento del settore, ovvero dell’Icao (International Civil Aviation Organization), dell’Easa (European Aviation Safety Agency) e dell’Ecac (European Civil Aviation Conference).  
   
   
LOMBARDIA: TAXI, VIA LIBERA A PROPOSTA REGOLAMENTO PER BACINO AEROPORTUALE  
 
Milano, 7 gennaio 2014 - Il servizio taxi del bacino aeroportuale lombardo avrà un nuovo e unico regolamento. Lo ha definito la Giunta regionale che, su proposta dell´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno, ha approvato il testo del nuovo regolamento. Il documento, che contiene importanti novità in termini di semplificazione e controllo, passerà ora in V Commissione consiliare, che avrà 60 giorni per esprimere il proprio parere. Il regolamento definitivo sarà, quindi, approvato dalla Giunta solo dopo l´espressione di tale parere da parte della Commissione, che può anche suggerire riformulazioni al testo, da valutare ai fini dell´emanazione ultima. Testo Frutto Di Un Lavoro Condiviso - "Si tratta di un testo importante, frutto di un lavoro condiviso - ha spiegato l´assessore Del Tenno -. In questi mesi il dialogo che si è aperto con i rappresentanti della categoria è sempre stato estremamente franco e costruttivo. Ad agosto è stato firmato un accordo, all´interno del quale era previsto, tra gli altri impegni, di procedere entro la fine dell´anno all´approvazione del regolamento da parte della Giunta. E´ ciò che abbiamo fatto. Ora ci aspettiamo che tutti possano dare il proprio contribuito, per rendere il testo definitivo adeguato alle aspettative e alle esigenze del territorio lombardo". Un Unico Riferimento Normativo - Grazie al nuovo regolamento vi sarà, finalmente, un unico riferimento normativo per tutti i 43 Comuni facenti parte del bacino. La maggiore novità è legata all´istituzione della Commissione tecnica disciplinare, che avrà la funzione di gestire l´istruttoria dei procedimenti disciplinari instaurati nei confronti degli operatori del servizio taxi del bacino. Medesimo Trattamento - "Questa commissione - ha continuato l´assessore - permetterà a tutti di avere il medesimo trattamento. Se, da una parte, gli utenti saranno maggiormente tutelati, anche gli operatori sapranno con chiarezza come verranno giudicati, in che tempi e modi. La Commissione trasmetterà la decisione di un´eventuale sanzione al Comune che ha emesso la licenza, che dovrà procedere all´emissione della sanzione disciplinare nei confronti dell´operatore. Se non lo farà, il Comune verrà estromesso dal bacino". La Conferenza Del Servizio - Il nuovo regolamento istituzionalizza, inoltre, la Conferenza del servizio del bacino aeroportuale che già oggi si riunisce periodicamente, definendo un momento di lavoro importante per mantenere alto e costante il confronto tra le Istituzioni e i rappresentanti delle categorie. Il testo approvato dalla Giunta prevede, inoltre, un´identificazione univoca dei turni del bacino, uguali per tutti gli operatori taxi. Facilitatore - E´ stato, infine, introdotto uno specifico articolo sull´organizzazione del servizio presso gli aeroporti dotati di accesso automatizzato alle aree di stazionamento e alle banchine di carico. Altro tema importante presente nel regolamento è quello del facilitatore. Si tratta di una figura che, all´esterno degli aeroporti, in prossimità dell´area taxi, assisterà gli utenti e illustrerà loro il servizio. Il progetto è ancora in fase di studio preliminare. Regole - In linea generale la proposta di regolamento mira a disciplinare la definizione delle regole, per determinare il contingente complessivo delle licenze e dei criteri per l´integrazione di nuovi Comuni nel bacino aeroportuale, le condizioni di esercizio, le caratteristiche relative ai veicoli da adibire al servizio, la disciplina e organizzazione del servizio, le norme di comportamento, la vigilanza, gli illeciti e le conseguenze della mancata ottemperanza alle condizioni per l´esercizio del servizio e alle ulteriori norme regolamentari.  
   
   
SICUREZZA STRADALE, VERSO LA PRIMA LEGGE REGIONALE UMBRA: AZIONI DI SISTEMA PER MIGLIORARE RETE VIARIA E PROMOZIONE CULTURA SICUREZZA, NON SERVE INTRODURRE REATO OMICIDIO STRADALE  
 
Perugia, 7 gennaio 2014 - "L´umbria sta dimostrando con i numeri e i fatti di essere capace di migliorare costantemente la sicurezza delle sue strade, di ridurre le vittime e il costo sociale degli incidenti stradali, ancora meglio di altre regioni italiane. La nuova legge regionale ci consentirà di disporre di maggiori strumenti e risorse per vincere la nostra sfida: non solo dimezzare il numero di morti e feriti sulle strade entro il 2020, ma soprattutto garantire una mobilità più sicura e sostenibile con ricadute positive sulla salubrità e l´efficienza economica e funzionale". L´assessore regionale alla Sicurezza stradale, Stefano Vinti, sintetizza così le finalità del disegno di legge regionale "Disposizioni per la sicurezza stradale", approvato dalla Giunta regionale e che ora prosegue il suo iter con l´esame da parte delle competenti Commissioni consiliari regionali, prima della definitiva approvazione in Consiglio regionale. Nel 2012 gli incidenti stradali con lesioni a persone, rilevati in Umbria, sono stati 2.358, mediamente più di 6 al giorno, comportando il decesso di 50 persone e lesioni di diversa gravità in ulteriori 3400. Gli incidenti stradali nel 2012, in Umbria, rappresentano l´1,36% del totale nazionale, i morti l´1,4% e i feriti l´1,3%, percentuali al di sotto della "quota" di popolazione umbra sul totale nazionale. Rispetto al 2011, sono diminuiti sia gli incidenti (-17,4%) che il numero dei deceduti (-18%) e dei feriti (-16,6%). "In Umbria la situazione è notevolmente migliorata - rileva Vinti - Secondo i dati Istat relativi al 2012, l´ultimo anno per il quale si dispone di statistiche ufficiali, il numero di morti è calato del 57,3 per cento a fronte di un dato medio nazionale del 48,5 per cento. L´evoluzione è largamente più soddisfacente di quella nazionale anche per il numero di feriti, scesi del 43,8 per cento a fronte del 29,1 per cento della media italiana. Di conseguenza, è più alta la percentuale di riduzione del costo sociale: meno 47,4 per cento per l´Umbria; meno 34,2 per cento in Italia". Il livello di sicurezza stradale raggiunto dall´Umbria nel 2012 "non è altrettanto soddisfacente, anche se il tasso di mortalità per incidenti stradali in Umbria per la prima volta è più basso della media nazionale, con 5,7 morti ogni 100mila abitanti (la media nazionale è di 6,2) ed è più contenuto anche il numero dei feriti con 385 ogni 100mila abitanti in Umbria, 446 in Italia". Il costo sociale pro capite, che misura in modo ponderato morti e feriti, indica per l´Umbria un valore di 362 euro procapite, "sensibilmente inferiore al dato medio nazionale, che è pari a 414 euro pro capite, e che segna un forte progresso rispetto ai due anni precedenti collocando l´Umbria al settimo posto nella graduatoria delle regioni italiane". Se si considera un altro importante indicatore dello stato complessivo della sicurezza stradale regionale, il "peso economico" dato dal rapporto tra il costo sociale generato dagli incidenti stradali e il Pil, Prodotto interno lordo, questo risulta leggermente più elevato che nel resto del Paese. Ciò determina "uno svantaggio competitivo rispetto alle regioni italiane o europee con i migliori livelli di sicurezza, con un peso economico aggiuntivo equivalente di 90-180 milioni di euro all´anno che gravano sul sistema regionale, in particolare sul sistema sanitario, su quello previdenziale e assistenziale, sui costi di produzione delle imprese, sulle spese sostenute dalle famiglie, per compensare i danni materiali e alle persone provocati dagli incidenti stradali". Nella legge regionale che sta per giungere in porto, "indichiamo - sottolinea Vinti - i due assi ineludibili per ridurre più drasticamente il numero di incidenti stradali e garantire una mobilità sicura e sostenibile". Sono quelli della "programmazione di interventi coordinati volti ad aumentare il livello di sicurezza della rete stradale umbra, favorendo una più sistematica collaborazione intersettoriale e interistituzionale e nuove forme di partenariato pubblico-privato. Saranno finanziati anche con gli introiti delle sanzioni ai conducenti che infrangono il Codice della strada, e verranno individuati e messi in atto - spiega Vinti - dall´insieme di soggetti che esercitano il governo del sistema infrastrutturale e dei trasporti. L´altro asse è quello della diffusione sempre più ampia della cultura della prevenzione e dell´educazione alla sicurezza stradale". Intanto sono già stati anticipati "alcuni capisaldi - rileva l´assessore - come la creazione della Consulta regionale per la sicurezza stradale e l´avvio di accordi con l´Anci Umbria, per il miglioramento dell´efficacia della spesa in sicurezza stradale con i proventi delle multe, e con l´Inail sulla incidentalità stradale nel tragitto tra casa e luogo di lavoro e negli spostamenti per lavoro". Nel disegno di legge, "un testo snello, in tredici articoli", attenzione particolare è riservata alle vittime, morti o feriti gravi, di incidenti, con la previsione di creare uno specifico fondo regionale e di incentivi per l´assunzione di persone con disabilità causate da incidenti stradali. "Adesso puntiamo all´eccellenza: ridurre questo svantaggio e allinearsi con i livelli regionali di sicurezza stradale più elevati - afferma Vinti - è un impegno prioritario per la Regione Umbria, sia ai fini di tutela sociale e di protezione della sicurezza e del benessere dei cittadini, sia per la diminuzione dei costi sostenuti dal sistema regionale". In coerenza con il quadro di iniziative a livello internazionale, europeo e nazionale, l´Umbria ha sviluppato e sta sviluppando diverse misure per il miglioramento della sicurezza stradale, a partire dalla partecipazione ai programmi di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale. "Con la prima legge regionale - sottolinea l´assessore - vogliamo creare un contesto più favorevole che da un lato riesca a valorizzare tutti i fattori e gli organismi che operano per la sicurezza stradale e dall´altro promuova e agevoli la collaborazione sulle linee di azione che si sono rivelate più efficaci". Entrando nel dettaglio dell´articolato, l´articolo 1 definisce le finalità generali e indica i principi di riferimento dell´azione regionale: consapevolezza e responsabilità, informazione sulle maggiori criticità, analisi dell´impatto sulla sicurezza stradale degli interventi nel campo delle infrastrutture, dei trasporti e dell´educazione stradale. L´articolo 2 indica le azioni prioritarie della Regione che vanno dalla pianificazione e programmazione alla promozione della cultura della sicurezza e dell´educazione stradale, dalla definizione di una procedura di valutazione di impatto alla promozione di accordi per migliorare l´efficacia della spesa alimentata con i proventi delle sanzioni per trasgressioni al Codice della strada. L´articolo 3 istituisce il Piano regionale della sicurezza stradale che prevede misure di incentivazione per interventi realizzati da soggetti pubblici o privati competenti in materia, azioni di indirizzo e coordinamento, interventi diretti della Regione. Viene istituito il Centro regionale umbro di monitoraggio della sicurezza stradale ("Crums") che costruisce e gestisce il sistema informativo sulla sicurezza stradale, individua le situazioni di maggiore criticità, effettua il censimento degli interventi per la sicurezza stradale e ne valuta l´efficacia, elabora strumenti e supporti per individuare le priorità di intervento, propone nuove forme di raccordo e collaborazione per migliorare lo stato delle conoscenze e gli interventi. Al fine di promuovere la partecipazione e il coordinamento di soggetti pubblici e privati, viene istituita la Consulta regionale sulla sicurezza stradale, chiamata a esprimere pareri e proposte. I componenti della Consulta, individuata dalla Regione come organo consultivo di riferimento, non percepiranno alcun compenso o rimborso. Verrà elaborato un Rapporto regionale sulla sicurezza stradale che sarà approvato dalla Giunta regionale e reso disponibile con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione. Alla formazione alla mobilità sostenibile è dedicato l´articolo 7, in cui si delinea una strategia di sviluppo della educazione stradale per la popolazione in età scolare e prescolare. Prevista la creazione di aree e percorsi casa-scuola di elevata sicurezza per gli spostamenti a piedi o in bicicletta così come la possibile predisposizione di un libretto regionale dell´educazione alla mobilità sicura e sostenibile per assicurare una continuità formativa nel settore della sicurezza stradale. Si istituisce inoltre la Giornata regionale della sicurezza stradale, in cui saranno organizzati convegni, manifestazioni e ogni altra attività per informare sullo stato della sicurezza stradale, le azioni per il suo miglioramento e i risultati raggiunti. È prevista una prima dotazione di 150mila euro per l´istituzione del Fondo per le vittime di incidenti stradali e una spesa di ulteriori 895mila euro, nei due anni successivi, per finanziare oltre al fondo le attività del "Crums" e le azioni per la mobilità sostenibile. L´ultimo articolo, infine, contiene gli impegni attuativi con i termini per l´adozione del Piano regionale della sicurezza stradale e del programma di attuazione della formazione alla mobilità sicura e sostenibile (entrambi entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge regionale) e stabilisce la continuità dell´esercizio delle funzioni dell´attuale Consulta regionale sulla sicurezza stradale fino alla costituzione della nuova Consulta ai sensi della legge. "È proprio di questi giorni - afferma inoltre Vinti - la proposta avanzata dal ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri di istituire l´omicidio stradale, una proposta che va nella direzione opposta in cui si muove, principalmente, il nostro disegno di legge regionale, cioè puntare sulla prevenzione degli incidenti stradali, investendo sulla messa in sicurezza delle infrastrutture e organizzando un sistema efficace di diffusione della cultura della sicurezza stradale, coinvolgendo il mondo della scuola e la popolazione in generale. Come è ormai dimostrato - sottolinea - non è la pena di morte che fa diminuire i delitti, così non sarà l´omicidio stradale a far diminuire i morti sulle strade". "L´inasprimento delle sanzioni penali, seppur per un reato gravissimo ed odioso - prosegue l´assessore regionale - non avrà effetti concreti sulla sicurezza stradale. L´eccessivo ricorso al diritto penale ha l´unico effetto di intasare il sistema penale già al collasso, con milioni di processi arretrati, un sistema di prescrizioni che garantisce l´impunità a chi può permetterselo". "Il ministro Cancellieri - dice ancora Vinti - ipotizzerebbe addirittura di obbligare il giudice a considerare dolosa una condotta colposa, pur sempre gravissima, stravolgendo alcuni dei più elementari princìpi del diritto. Di certo, l´omicidio stradale non servirà a far diminuire gli incidenti stradali causati da chi si mette alla guida sotto l´effetto dell´alcol e di stupefacenti, anzi, potrebbe avere l´effetto contrario, di incoraggiare ulteriormente la fuga di chi causa un incidente". "La sicurezza stradale - conclude Vinti - si garantisce con poderosi investimenti da destinare ai controlli, alle infrastrutture soprattutto e all´educazione stradale. Non servono scorciatoie populistiche e demagogiche".  
   
   
STANZIAMENTO DI 60 MILIONI DI EURO DALLA COMMISSIONE BILANCIO DEL SENATO PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE CALABRESE  
 
 Catanzaro, 7 gennaio 2014 - L’assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele esprime la sua soddisfazione per l’approvazione, da parte della commissione bilancio del Senato, dell´emendamento che prevede uno stanziamento di 60 milioni di euro, a valere per gli anni 2013-2015, a favore del trasporto pubblico locale calabrese. “È con grande piacere – dichiara l’assessore Fedele - che registriamo un risultato frutto di un efficace lavoro di squadra da ricondurre innanzitutto all’impegno profuso dall’assessorato che dirigo che, attraverso una continua e costante interlocuzione con gli uffici del Ministero ai trasporti e con il dicastero dell’economia, ha saputo ben rappresentare le esigenze di mobilità del territorio calabrese. Al contempo – evidenzia ancora Fedele - la capacità del presidente Scopelliti di intervenire direttamente presso i vertici del governo nazionale ha contribuito in modo significativo alla risoluzione della questione. Grazie, quindi, a questa sinergia d’intenti si è potuto dare mandato al senatore Antonio Caridi, membro della commissione industria del Senato, di rappresentare presso l´organismo parlamentare le istanze, e le legittime richieste, provenienti da una Regione che vuole investire fortemente in un settore vitale per l´intero territorio calabrese”.  
   
   
VIABILITÀ IN MOLISE, LAVORI PER 9,22 MILIONI DI EURO. FRATTURA E NAGNI: POTENZIAMO I COLLEGAMENTI SU STRADE SICURE  
 
 Campobasso, 7 gennaio 2013 - Sottoscritto il I atto integrativo all´Accordo di programma quadro "Viabilità". La firma nel pomeriggio oggi a Roma, presso la sede del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, fra il Ministero delle infrastrutture e trasporti, il Ministero dello sviluppo economico e la Regione Molise. L´accordo, del valore di 9,22 milioni di euro di risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013, prevede il completamento della progettazione definitiva della Ss 17 dell´Appennino abruzzese e Appulo-sannitico, ("lotto 0 di collegamento tra il bivio di Pesche al Km 181 + 500 della Ss 17 e il lotto 1 della Ssv Isernia - Castel di Sangro" per 2,4 milioni) e il completamento di adeguamento e miglioramento della Ss 87 nel tratto Sant´elia a Pianisi-casacalenda-larino ("lotto A7 dal Km. 167+000 al Km. 170+000" per 6,82 milioni di euro). Soddisfatti il presidente della Regione Paolo di Laura Frattura e l´assessore Pierpaolo Nagni. "Continuiamo - il commento del governatore e del titolare regionale alle infrastrutture -, il percorso di perfezionamento del fondo per lo sviluppo e la coesione destinato alla nostra viabilità interna. Con la firma di oggi abbiamo assicurato i lavori per due opere di evidente rilevanza". "Il primo intervento - spiega nel dettaglio l´assessore Nagni -, riguarda la direttrice Isernia-castel di Sangro, arteria di fondamentale importanza per il potenziamento dei collegamenti con l´Abruzzo. Parallelamente andiamo avanti con i lavori di adeguamento e miglioramento della Statale 87, così da offrire ai cittadini molisani una valida e sicura alternativa alla Bifernina". "Poniamo oggi un altro tassello importante per la messa in sicurezza delle nostre strade - conclude il presidente Frattura -. Prioritario per noi garantire una viabilità a norma e un pari servizio assicurato a tutti i cittadini del nostro Molise, attraverso atti concreti con riconosciuta copertura finanziaria".  
   
   
AUTOSTRADE, A4: SERRACCHIANI, LE TARIFFE PESERANNO MENO DEL PREVISTO  
 
Trieste, 7 gennaio 2014 - - ´´Per famiglie e imprese le nuove tariffe autostradali avranno un peso minore del previsto, e questo andrà a vantaggio complessivo dell´economia regionale´´. Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia nonché commissario straordinario per la realizzazione della terza corsia dell´Autostrada A4 Debora Serracchiani, commentando l´adeguamento tariffario deciso dal Governo nazionale per la rete autostradale gestita da Autovie Venete, che è pari al 7,17 per cento anziché all´ipotizzato 12,9 per cento. Riferendosi all´ipotesi di un aumento del 12,9 per cento, percentuale stabilita dal Piano economico finanziario per la terza corsia approvato dal Cipe, secondo Serracchiani ´´non c´è da temere che il minore aumento abbia conseguenze tali da mettere a rischio la realizzazione dell´opera. A questo scopo, Autovie dovrà comunque attivarsi subito per trovare, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture (Mit), tutte le opportune misure compensative necessarie a definire nuove condizioni di equilibrio finanziario, valutando interventi di contribuzione diretta, così come - aggiunge - la possibilità di interventi riguardanti la durata della concessione´´. Dal Ministero delle Infrastrutture è giunta l´indicazione che gli aumenti tariffari inferiori derivano dall´esigenza di attenuare l´impatto sull´utenza in un periodo di perdurante crisi economica e che saranno da compensare in sede di futuro aggiornamento quinquennale dei piani finanziari. Quanto all´iter seguito, è stato il Ministero delle Infrastrutture, il 30 dicembre 2013 a seguito della richiesta formulata dal Dicastero dell´Economia (Mef), a chiedere ad Autovie di procedere al ricalcolo dell´adeguamento tariffario escludendo dal conteggio le ipotesi di recupero dei ritardi cumulati negli investimenti nel periodo 2009-2013. All´esito del supplemento di istruttoria ed al fine di calmierare l´impatto degli aumenti tariffari a valere sul 2014, con decreto interministeriale Mef e Mit di data 31 dicembre 2013, l´aumento percentuale delle tariffe di competenza della Spa Autovie Venete è stato definitivamente fissato nel 7,17 per cento, risultante dall´istruttoria esperita con i competenti servizi del Ministero delle Infrastrutture.  
   
   
A3; IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA INCONTRATO A ROMA IL MINISTRO LUPI ED IL PRESIDENTE DELL’ANAS CIUCCI: “RIUNIONE PROFICUA, INCALZEREMO L’ANAS SUL COMPLETAMENTO DEI LAVORI. DAL MINISTRO ASSICURAZIONI PER I 58 KM MANCANTI”  
 
Catnzaro, 7 gennaio 2013 - Il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’assessore ai trasporti Luigi Fedele hanno incontrato il 3 gennaio a Roma il Ministro Maurizio Lupi ed il presidente dell’Anas Pietro Ciucci. La riunione era stata sollecitata da Scopelliti per discutere in particolare della questione A3 e dei ritardi rispetto alle previsioni di termine lavori. Alla riunione, con Lupi, Scopelliti, Ciucci e Fedele, ha inoltre preso parte il dirigente del Ministero delle Infrastrutture Ettore Incalza. Ciucci ha riferito durante la riunione che il ritardo dei 13 km non completati nel 2013, a fronte di 85 km di nuova autostrada in due anni, è stato causato dalla crisi di alcune imprese, ed in particolare di Carena e Cavalleri, operanti in 4 cantieri attualmente aperti, che sono state costrette prima a rallentare poi ad interrompere le attività. Anas conta di completare i lavori entro il prossimo esodo. In particolare per quanto riguarda l’impresa Cavalleri, già a marzo dovrebbero essere completati i lavori (tratto Mileto-loc.candidoni), mentre per l’impresa Carena, sono in corso le procedure relative al concordato preventivo ed i lavori sono stati sospesi dal Tribunale fino a febbraio p.V. (fatta eccezione per il lotto Lamezia Terme – Torrente Randace). Il Ministro Lupi, nel corso dell’incontro, ha invitato il presidente Ciucci al rispetto del cronoprogramma. Il presidente Scopelliti ha così dichiarato: “Avevo chiesto al Ministro Lupi di convocare l’Anas al più presto e così ha fatto. Anche noi abbiamo chiesto a Ciucci di accelerare i tempi ricordando che sono stati inseriti nella Legge di Stabilità i 340 milioni di euro relativi al completamento di circa 6 km, dal viadotto Stuppino ad Altilia (macrolotto 4, secondo stralcio). Ed inoltre ho avuto assicurazioni dal Ministro che saranno stanziati nuovi fondi per il completamento dei 58 chilometri mancanti dell’A3” “Abbiamo preso atto delle difficoltà delle imprese – ha concluso Scopelliti - così come ci ha evidenziato il presidente dell’Anas, ma saremo vigili ed attenti e seguiremo quotidianamente l’evolversi della questione. Non possiamo più perdere ulteriore tempo. Questo è il nostro modo di dare risposte ai calabresi”.  
   
   
LATINA: AL VIA IL CANTIERE PER SOTTOPASSO PONTINA. UNIRA´ LA CITTA´ TAGLIATA IN DUE  
 
 Latina, 7 gennaio 2014 - Posa della prima pietra a Latina per il cantiere che permetterà di mettere in sicurezza l´incrocio tra la via Pontina e viale Le Corbosier. “Chiunque percorre la Pontina – ha spiegato il presidente Nicola Zingaretti - sa quanto sia importante questa opera pubblica dato che permette di eliminare un imbuto di traffico e restituire più tempo alla vita delle persone contribuendo ad uno sviluppo anche turistico del territorio. Tanta gente l´estate preferisce non venire al mare per evitare di rimanere imbottigliato nel traffico". L´opera prevede la rimozione dell´impianto semaforico e la creazione di una rotatoria su due livelli. La traversa passerà sotto alla Pontina e con essa anche una pista ciclabile. Il progetto prevede un finanziamento di 2 milioni e 80 mila euro da parte della Regione. Senza infrastrutture, infatti, cala la competitività di un territorio. "Oggi è un bel giorno per Latina - ha detto il sindaco Giovanni Di Giorgi - dato che questa opera pubblica permetterà finalmente di ricongiungere la città fino ad oggi tagliata in due"  
   
   
FS ITALIANE, FATTI E NUMERI DEL 2013CONDIVIDI: UNA SELEZIONE DEI PRINCIPALI AVVENIMENTI CHE HANNO SCANDITO L’ANNO  
 
Roma, 7 gennaio 2014 - Inaugurata a gennaio la stazione dell’Alta Velocità di Torino Porta Susa e a giugno quella di Reggio Emilia Medio Padana; sempre a giugno, aperta al pubblico la stazione sotterranea di Bologna Av. Il sottoattraversamento ferroviario di Bologna produce una riduzione dei tempi di viaggio delle Frecce e alleggerisce la circolazione sulla rete di superficie, a vantaggio dei treni locali. Il primo esemplare del Frecciarossa 1000, dedicato al compianto Pietro Mennea, esce a marzo dallo stabilimento Ansaldobreda di Pistoia e inizia test e corse prova in vista dell’omologazione. Intanto la maquette a grandezza naturale del nuovo treno superveloce, interamente made in Italy, prosegue il suo roadshow nelle piazze italiane, ad aprile è a Roma in Piazza del Popolo. Un roadshow visitato da decine di migliaia di appassionati e semplici cittadini e premiato con i Bea – Best Event Awards. Nasce a marzo la Fondazione Fs Italiane, destinata a tutelare e valorizzare il patrimonio ferroviario italiano. Le Fs Italiane si presentano sui mercati finanziari internazionali collocando una prima tranche di bond a luglio, per un importo complessivo di 750 milioni di euro e una seconda di 600 milioni, a dicembre. In entrambe le occasioni, i mercati accolgono con grande interesse la proposta di Fs Italiane e, infatti, la domanda supera ampiamente l’offerta e l’importo iniziale delle due tranche, di 500 milioni, viene quindi incrementato. A giugno Trenitalia porta a San Pietro, per un commovente incontro con Papa Francesco, un treno carico di bambini. L’iniziativa di solidarietà, promossa in collaborazione con il “Cortile dei bambini”, ha coinvolto oltre 250 piccoli in difficoltà. L’impegno sul fronte del sociale prosegue con la raccolta fondi “Casa dolce Caritas” condotta tra novembre e dicembre sui treni, a vantaggio della Caritas Romana, per l’ostello Luigi Di Liegro, e con attività volte a tutelare la salute e i diritti di tutti, in particolare donne e bambini: “sFreccia contro il Fumo” a maggio, “Frecciabimbo” a giugno e “Frecciarosa” a ottobre. Le Frecce di Trenitalia raggiungono, a fine anno, quota 42 milioni di passeggeri.  
   
   
CORTE DEI CONTI: “PROSEGUE BUONA GESTIONE DI FS ITALIANE. ANCHE NEL 2012 OBIETTIVI IN LINEA CON PIANO IMPRESA  
 
Roma, 7 gennaio 2014 - La Corte dei Conti promuove, confermando il giudizio già espresso negli anni ultimi anni, la gestione 2012 di Ferrovie dello Stato Italiane. E’ quanto emerge dalla relazione inviata al Parlamento, nella quale si giudica favorevolmente l’esercizio 2012 che ha - secondo il giudizio della Magistratura contabile - confermato il percorso di allineamento del Gruppo Fs con gli obiettivi strategici e gestionali definiti nel Piano di Impresa. L’esercizio 2012 si è contraddistinto da una performance di bilancio positiva: la quinta consecutiva e sempre in costante e continua crescita. Il bilancio consolidato del Gruppo Fs 2012 ha infatti registrato un risultato netto di 381 milioni di euro, in aumento (più del 33%) rispetto all’esercizio precedente, che si era fermato a 96 milioni. Il risultato è stato ottenuto grazie alla tenuta dei ricavi operativi e alla riduzione dei costi, frutto del continuo e graduale processo di miglioramento dell’efficienza dei processi di business delle sue principali società operative, Trenitalia e Rfi. I Magistrati contabili evidenziano infine come Trenitalia abbia proseguito “dal punto di vista industriale il percorso verso un ulteriore miglioramento della propria gestione”, ma osservano come “l’ indebitamento complessivo”, retaggio di passate gestioni, si attesti ancora “a oltre 6.000 milioni di euro" imponendo alla Società di individuare “strumenti idonei a fronteggiare la propria strutturale debolezza patrimoniale” .  
   
   
“CARTA TUTTO TRENO MARCHE”, LA GIUNTA REGIONALE INTEGRA LE RISORSE A SEGUITO DELLA GRANDE RICHIESTA DA PARTE DEGLI UTENTI.  
 
Ancona, 7 gennaio 2014 - I marchigiani apprezzano le agevolazioni offerte dalla “Carta Tutto Treno” e la Regione integra le risorse per non interromperne la vendita. Su proposta dell’assessore ai Trasporti, Luigi Viventi, la Giunta regionale ha rimodulato l’Accordo con Trenitalia e assegnato altri 150 mila euro per favorire il rilascio della carta. “Il plafond di 400 mila euro, concordato con Trenitalia, è stato completamente utilizzato dai pendolari marchigiani – spiega l’assessore Viventi – ma il crescente successo, negli anni, dell’agevolazione ha convinto la Regione a non interrompere la vendita, elevando a 550 mila euro il limite di spesa coperto con le risorse regionali”. “Indubbiamente – prosegue Viventi - i gravi problemi che i pendolari affrontano quotidianamente permangono. L’incremento delle risorse per la Tutto Treno, comunque, si muove nella direzione del sostegno all’utenza, che la Regione intende supportare sia con provvedimenti diretti come quest’ultimo, sia con la una azione di confronto, costante e serrato, con Trenitalia sulle principali criticità”. Carta Tutto Treno Marche è operativa dal 2009. Con questo documento di viaggio i residenti nelle Marche che possiedono un abbonamento regionale o la carta Trenomarchebus possono accedere, a prezzo agevolato (grazie al contributo della Regione), anche ai servizi ferroviari di media e lunga percorrenza (Eurostar, Eurostar Fast, Eurostar City e Intercity). L’agevolazione è valida per la seconda classe ed è acquistabile presso le biglietterie di Trenitalia delle Marche. Il gradimento dell’iniziativa è testimoniato dalla grande richiesta di titoli avanzata dall’utenza marchigiana che ha determinato l’integrazione del contributo regionale dai 300 mila euro del 2011 ai 550 mila attuali..  
   
   
TOSCANA, TRENI REGIONALI, ROSSI: "NO A RINNOVO AUTOMATICO DEL CONTRATTO, FAREMO GARA VERA"  
 
 Firenze, 7 gennaio 2014 - "Abbiamo deciso di esercitare il diritto a non rinnovare per altri sei anni il contratto con Trenitalia per i servizi ferroviari regionali, e quindi di procedere a una nuova gara, analogamente a quanto stiamo facendo per il trasporto pubblico su gomma". Si è aperta con questa notizia data dal presidente Enrico Rossi la giunta regionale convocata questa mattina per l´ultima seduta del 2013. Una decisione che il presidente definisce importante: "Saremo la prima regione a farlo. La Toscana, che molti definiscono una regione "conservatrice", al contrario si spinge molto sulla frontiera dell´innovazione". Il contratto con Trenitalia sarà valido ancora per tutto il 2014: "Continueremo ad esercitare il nostro diritto di controllo – ha proseguito Rossi – e a chiedere in base al contratto attuale quello che abbiamo diritto di chiedere. Continueremo a viaggiare sui treni regionali per verificare lo stato del servizio. Intanto chiederemo al governo, al parlamento e all´autority dei trasporti di mettere in condizioni le Regioni di fare gare appetibili, competitive e partecipate". "Governo e parlamento – ha aggiunto l´assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – dovrebbero fare una legge per obbligare il gestore a mettere a disposizione materiale rotabile, officine, depositi per rendere veramente agibile la gara. Valuteremo un capitolato che preveda miglioramenti del servizio, investimenti, tempi di affidamento. C´è bisogno di treni nuovi, di puntualità, di intermodalità. Anche Rfi deve migliorare la propria infrastruttura". Infine una puntata polemica del presidente su quanto accaduto nei giorni scorsi sulla linea Pisa-firenze, bloccata per ore per motivi ancora non chiari: "Saremmo interessati a sapere prima di Mnatale – ha detto Rossi – perchè i treni della più importante linea della Toscana si sono fermati. I due enti interessati ci danno versioni diverse delle cause dell´interruzione della corrente elettrica. E´ stato fatto senza preavvertire oppure mancava il gasolio per far funzionare il generatore? Se fosse così io e l´assessore Ceccarelli siamo disponibili, la prossima volta, a comprare e portare noi le taniche necessarie".  
   
   
GIUNTA VENETA DECIDE DI DISDIRE CONTRATTO DI SERVIZIO CON TRENITALIA. LETTERA DI ZAIA.  
 
Venezia, 7 dicembre 2014 - La Giunta Regionale del Veneto, riunita oggi, ha deciso di disdire il contratto di servizio con Trenitalia. In una lettera inviata dal Presidente della Regione, Luca Zaia, alla società di trasporto del gruppo Ferrovie dello Stato e gestore del servizio regionale nel Veneto, si conferma la volontà della Regione “di non rinnovare la predetta convenzione alla data di scadenza del primo periodo di sei anni previsto al 31 dicembre 2014”. Nello stesso tempo, al fine di “garantire la continuità del servizio”, e per consentire sia l’espletamento della gara sia il subentro tecnico di un eventuale nuovo gestore, Zaia chiede a Trenitalia “l’attivazione della prosecuzione del servizio nei 12 mesi successivi al termine di durata dello stesso alle medesime condizioni contrattuali”. Significa che Trenitalia dovrà comunque garantire il servizio con gli attuali standard fino al 31 dicembre 2015.  
   
   
PORTO DI GIOIA TAURO; RAGGIUNTI I TRE MILIONI DI TEUS.  
 
Catanzaro, 7 gennaio 2014 - Il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e il Presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro Giovanni Grimaldi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Campanella hanno illustrato i dati che attestano il trand positivo che riguarda il transhipment e quelle che saranno le prossime tappe di un percorso virtuoso per dare sempre maggiore slancio e competitività allo scalo tra i più importanti del bacino Mediterraneo costruito in sinergia tra Regione, Autorità portuale, il terminalista Mct e le maestranze che operano all´interno della infrastruttura. Il 2013 infatti, si chiude per il porto di Gioia Tauro con un traguardo del tutto positivo e la concreta possibilità di ottenere, a breve, il riconoscimento della zona economica speciale: già domani sarà raggiunta la soglia dei 3 milioni di teus mentre entro fine anno saranno 3 milioni e cento teus ad essere transitati nell’hub nel 2013. Un risultato assai vicino al massimo record raggiunto dal terminal conseguito in uno scenario di crisi che ha contratto notevolmente risultati ed aspettative a livello globale. “Si tratta di un risultato importante – ha dichiarato il Presidente Scopelliti - che testimonia una tendenza positiva per la realtà portuale rafforzata sia dagli interventi messi in campo dalla Regione che dalla presenza di Msc e dal ritorno della Mersk”. “Sono elementi positivi – prosegue Scopelliti - che devono essere colti con attenzione dalla politica. Ho inviato al presidente del Consiglio Letta, al vicepremier Alfano ed ai ministri competenti una lettera per sollecitare e far comprendere che il riconoscimento della zone economica speciale, attualmente al dibattito nelle commissioni al Senato, è utile e funzionale per imprimere un svolta per lo scalo portuale e per tutto il territorio regionale. Servirà ad aprire il porto a tutta la realtà che lo circonda, creando importanti opportunità per gli imprenditori locali ed internazionali che in virtù del particolare status offerto dalla Zes potranno orientare i loro investimenti e le loro iniziative. Con questa prospettiva e forti del crescendo che sin qui abbiamo registrato, con 800 mila teus in più rispetto al 2011 nonostante la crisi, ci sono tutte le condizioni per immaginare una scalata significativa anche nel futuro. Abbiamo, inoltre, costruito una forte interlocuzione istituzionale con il terminalista e aperto confronti a livello internazionale con i rappresentanti delle grandi compagnie di navigazione, come Msc con significativi riscontri in termini di credibilità”. “Questi risultati – ha sottolineato il Presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro Giovanni Grimaldi –sono effetto di una serie di lavori finanziati dalla Regione, con l´Accordo di programma quadro per di 80 milioni di euro complessivi, che hanno consentito al porto di ospitare anche le navi di nuova generazione. Ormai Gioia ha 3 km di banchina che sono a meno 16 e meno 18 e può ospitare, così come avvenuto qualche mese addietro, contemporaneamente tre navi da 14 mila teus. Positivo anche il balzo in avanti, del 70%, della movimentazione del settore auto, un momento di crescita che coincide anche con l´abbassamento dell´assenteismo, calato dal 18% al 4%, un dato assolutamente fisiologico, con aumenti della produttività da 23 teus lavorati in un´ora qualche anno fa, agli attuali 30-35" Nel corso della conferenza stampa è stato annunciato anche il ritorno della Mersk, legato al cartello “P3 Network” che unisce i primi tre armatori mondiali, che apre alla prospettiva dell’arrivo nel porto di Gioia Tauro delle navi più grosse di questo cartello poiché l’unico scalo in Italia ad essere in grado di ospitarle”.