Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 07 Gennaio 2014
INCORAGGIARE IL LAVORO E LA CRESCITA MEDIANTE UNA SELVICOLTURA SOSTENIBILE E INTELLIGENTE  
 
La creazione di un sistema di informazione paneuropeo aiuterà a sbloccare notevoli risorse forestali in un modo più sostenibile. Fquesto è l´obbiettivo del progetto finanziato dall´Ue Simwood (Sustainable Innovative Mobilisation of Wood), che sta sviluppando Mobiliser, una nuova base di conoscenza online che diffonderà in tutta Europa soluzioni integrate trasferibili e politiche attuabili. L´europa ha oltre 117 milioni di ettari di foreste. Tuttavia, il loro utilizzo sostenibile, in particolare nei boschi di proprietà privata, è leggermente inferiore al pieno potenziale. Inoltre, la sempre crescente domanda di legname come materiale e per usi energetici sta diventando sempre più difficile da soddisfare. Il progetto di quattro anni Simwood è stato lanciato nel mese di novembre del 2013 allo scopo di affrontare questo problema e per promuovere un uso più efficiente delle risorse disponibili di legname. Per iniziare il progetto registrerà gli esistenti ostacoli socio-economici, tecnici ed ecologici alla selvicoltura sostenibile. Attraverso una serie di progetti pilota, Simwood sottoporrà poi a test le iniziative promettenti in stretta cooperazione con portatori di interessi locali. Il sistema di informazione online Mobiliser aiuterà a valutare l´effetto di questi nuovi approcci e a migliorarli ove fosse necessario. Attraverso Mobiliser verranno promossi e divulgati buone pratiche e tecnologie, iniziative esistenti dei portatori di interessi e programmi di supporto efficaci. Un sistema di esperti valuterà l´impatto delle soluzioni su scala più grande a livello Ue. Il sistema inoltre si collegherà ai Laboratori regionali per l´apprendimento allo scopo di promuovere una più ampia partecipazione e una migliore amministrazione delle foreste. Il sistema presenterà una intuitiva interfaccia multilingue allo scopo di massimizzare l´assorbimento di soluzioni integrate da parte dei proprietari di foreste e portatori di interessi in tutta Europa e anche oltre. Questo darà accesso ai proprietari di foreste, agenti forestali e Pmi a informazioni e raccomandazioni che, finora, erano state difficili da raggiungere. Fare un uso migliore delle risorse forestali sostenibili dell´Europa potrebbe aiutare a promuovere il lavoro e la crescita. Si stima che nel 2030 saranno necessari 853 milioni di metri cubi di legname e 585 milioni di metri cubi di legna per uso energetico; la fornitura di simili quantità rappresenta una sfida, ma anche un´opportunità. L´industria del legname nella sola Europa attualmente comprende circa 600.000 aziende come segherie e produttori di mobili con in tutto tra quattro e cinque milioni di lavoratori e vendite annuali per 550 miliardi di euro. Per esse, una fonte locale affidabile di materie prime rappresenta una garanzia per una crescita duratura. Il progetto, che riceverà un totale di 5.990.311 di euro in finanziamenti dell´Ue, coinvolge 28 partner provenienti da Germania, Belgio, Finlandia, Francia, Regno Unito, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia, Slovenia e Spagna. Il consorzio include anche due istituti di ricerca europei, il Centro comune di ricerca (Ccr) e l´Istituto forestale europeo (Efi). Il coinvolgimento del Ccr e dell´Efi consentirà un´ampia divulgazione dei risultati del progetto, e garantirà che il sistema di monitoraggio trans regionale proseguirà anche dopo la conclusione del progetto. Complessivamente ci si aspetta che il progetto giochi un ruolo significativo nell´aumentare le forniture di legname, migliorando l´uso sostenibile delle foreste e rafforzando il settore che dipende da esse quale contributore chiave alla crescente bioeconomia dell´Europa. Simwood è destinato a concludersi a ottobre del 2017. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto forestale statale della Baviera http://www.Stmelf.bayern.de/  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/110708_it.html    
   
   
RIDURRE LE EMISSIONI ATTRAVERSO UNA MIGLIORE GESTIONE DEL SUOLO NELLE COLTIVAZIONI IRRIGATE  
 
È stato lanciato un nuovo progetto finanziato dall´Ue per migliorare la gestione sostenibile delle aree agricole irrigate allo scopo di aiutare a ridurre gli effetti del cambiamento climatico. Questo obbiettivo verrà raggiunto attraverso un maggiore sequestro del biossido di carbonio (Co2), ovvero il processo di cattura e stoccaggio del Co2 atmosferico, e una riduzione delle emissioni di gas serra (greenhouse gas - Ghg). Il progetto finanziato dall´Ue Regadiox è stato creato nel mese di luglio del 2013 allo scopo di identificare le pratiche di gestione del terreno più idonee per aumentare la fissazione di carbonio nel suolo e per ridurre le emissioni di Ghg. Programmata per durare tre anni, questa iniziativa migliorerà la conoscenza scientifica sulle emissioni di Ghg e sulla cattura del carbonio associate con i sistemi di agricoltura irrigata, ovvero l´impiego artificiale di acqua su terreno e suolo, e mostrerà tecniche di agricoltura irrigata capaci di produrre effetti positivi sul cambiamento climatico. Verranno inoltre valutati e analizzati vari indicatori allo scopo di stimare il sequestro del carbonio, l´energia consumata e la quantità di emissioni generate in relazione alla gestione del suolo. Alla fine verrà pubblicata una guida metodologica delle migliori pratiche identificate nel corso dei tre anni. Inoltre, il progetto mira a formare almeno 30 agricoltori professionisti sull´uso di questi nuovi modelli e tecniche di gestione. Verranno inoltre fatte delle raccomandazioni per la messa a punto di politiche agricole e ambientali a livello regionale, nazionale ed europeo. L´introduzione di moderni sistemi di irrigazione ha reso possibile l´agricoltura in aree aride e semi-aride, portando significativi benefici economici. Soltanto nella regione settentrionale spagnola della Navarra, 22.300 ettari sono stati già trasformati in terre irrigate e ulteriori 30.000 ettari sono stati già pianificati. Tuttavia, simili cambiamenti nell´uso del suolo possono avere un effetto significativo sulle emissioni di Ghg. L´agricoltura è responsabile del 20% del totale delle emissioni di gas serra, senza nemmeno prendere in considerazione il consumo di energia associato. Queste emissioni hanno origine soprattutto dalla fermentazione e ossidazione della materia organica e dei composti azotati. Il Co2 atmosferico è usato dalle piante per crescere. Quando esse muoiono, il carbonio può filtrare nel suolo. La coltivazione di questi terreni può essere ottimizzata per impedire che una parte di questo carbonio ritorni nell´atmosfera sotto forma di Co2, una delle cause principali del riscaldamento globale e del cambiamento climatico. Negli ultimi dieci anni abbiamo lavorato sui processi coinvolti nell´incorporare e stabilizzare la materia organica nel suolo," dice la ricercatrice Upna Paloma Bescansa. "Un nuovo approccio è collegato all´aumento del biossido di carbonio nell´atmosfera e al tenere parte di quel Co2 nel suolo, nella materia organica immagazzinata." Il ricercatore Upna Iñigo Virto dice: "Se il suolo guadagna materia organica, non solo esso può parzialmente impedire quel ritorno di Co2 verso l´atmosfera, ma può anche offrire vantaggi dal punto di vista della fertilità del suolo e per aiutare a ridurre l´erosione. L´agricoltura, con differenti sistemi di gestione, può influenzare l´intero processo e, nel caso dell´irrigazione, il suolo può essere in grado di trattenere più carbonio." Regadiox è un consorzio composto dal Gruppo di gestione del suolo dell´Università pubblica della Navarra (Upna), l´Istituto della Navarra di tecnologie e infrastrutture agroalimentari (Intia) e la Fondazione per lo sviluppo rurale in Navarra (Fundagro). L´ue sta finanziando il progetto con 468.332 euro attraverso il programma Life della Commissione. Per maggiori informazioni, visitare: Programma Life dell´Ue http://ec.Europa.eu/environment/life/    
   
   
SUINICOLTURA, CINQUE REGIONI DEL NORD SCRIVONO AL MINISTRO  
 
Gli assessori all´Agricoltura delle cinque Regioni che da sole rappresentano oltre l´80 per cento del patrimonio suinicolo allevato in Italia (Gianni Fava per la Lombardia, Tiberio Rabboni per l´Emilia-romagna, Claudio Sacchetto per il Piemonte, Franco Manzato per il Veneto e Sergio Bolzonello per il Friuli Venezia Giulia) hanno scritto al ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo - e, per conoscenza, al coordinatore della Commissione Politiche agricole Fabrizio Nardoni - per chiedere che, entro il mese di gennaio, venga convocato un tavolo di filiera, con il coinvolgimento diretto delle più importanti Regioni italiane per la suinicoltura. La richiesta ufficiale al Mipaaf si inserisce in un percorso di rilancio del comparto suinicolo, che vede direttamente impegnate Lombardia, Emilia-romagna, Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia, sul cui territorio sono allevati oltre 9 milioni di capi. Dopo il protocollo d´intesa siglato a Mantova lo scorso 8 luglio, i rappresentanti della filiera suinicola si sono incontrati nuovamente a Milano lo scorso 17 dicembre, sotto la regia dell´Assessorato all´Agricoltura della Lombardia, per un confronto rivolto a sciogliere i nodi legati - fra gli altri - allo svolgimento della Commissione unica nazionale (Cun), alla valutazione delle carcasse a peso morto. Proprio nell´ultima riunione della settimana scorsa, scrivono gli assessori dell´Agricoltura del Nord, "il confronto è stato aperto, su posizioni anche differenti, ma non abbiamo rilevato quelle preclusioni, spesso preconcette, che, da troppo tempo, caratterizzano il dibattito a livello nazionale". Fase Di Grave Difficoltà - "La suinicoltura sta vivendo una fase di grave difficoltà - ha spiegato l´assessore lombardo Fava - con ripercussioni preoccupanti sul fronte della redditività di buona parte della filiera. Avendo tuttavia constatato che il dialogo interprofessionale appare più aperto con la presenza delle Regioni che, di fatto, rappresentano oltre l´80 per cento del patrimonio suinicolo nazionale, chiediamo in maniera compatta di poter essere coinvolti direttamente dal Ministero delle Politiche agricole, con l´auspicio di raggiungere accordi proficui per tutti gli anelli che compongono la filiera".  
   
   
OGM: AL VIA IN FVG LE CONSULTAZIONI PER IL REGOLAMENTO DI COESISTENZA  
 
Trieste - Con l´inizio del nuovo anno parte l´iter che dovrà portare all´approvazione di un Regolamento regionale sulla coesistenza tra Ogm e colture convenzionali e biologiche. La direzione centrale Attività produttive e Risorse agricole ha infatti promosso una consultazione con tutti i portatori di interesse (associazioni degli agricoltori e dei consumatori, associazioni ambientaliste, esperti delle Università e degli Ordini dei dottori agronomi e dei dottori forestali, Arpa) per individuare, attraverso un approfondito confronto, le misure per evitare la presenza involontaria di Ogm nelle colture convenzionali e biologiche. Il confronto sui contenuti si svilupperà in tre giornate, mercoledì 8, giovedì 9 e venerdì 10 gennaio, e sarà propedeutico alla approvazione in via preliminare del nuovo Regolamento, da notificare alla Commissione europea prima della definitiva emanazione. Assieme alla lettera di convocazione alle audizioni, è stato anche inviato un dettagliato documento "finalizzato - spiega il vicepresidente della Regione e assessore alle Risorse agricole Sergio Bolzonello - a illustrare i temi sulla base dei quali andrà perfezionato il Regolamento regionale sulle misure di coesistenza con gli Ogm, che dovrà essere molto rigido", ha ribadito. In dieci cartelle, il documento predisposto dalla direzione centrale Attività produttive e Risorse agricole descrive sia i contenuti delle norme generali che riguarderanno tutte le varietà di colture Ogm, che le indicazioni specifiche sulle coltivazioni di mais. Primo requisito per procedere alla coltivazione di varietà Ogm sarà la partecipazione ad attività formative. Parallelamente - come peraltro previsto dalle norme regionali già in vigore dal 2011 - si ricorda che sarà istituita una tariffa a copertura dei costi che l´Ersa sarà chiamata a sostenere per gli accertamenti tecnici sul rispetto delle stesse misure di coesistenza e verranno introdotte anche limitazioni territoriali alle colture Ogm. Per quanto riguarda invece il solo mais, si anticipa che il Regolamento dovrà prevedere specifiche prescrizioni per scongiurare il rischio di commistione fra colture transgeniche e tradizionali sia per quanto riguarda le coltivazioni che le operazioni di semina, raccolta e trasporto.  
   
   
PSR, EVITATO IL DISIMPEGNO DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE. CAMAPANIA: ADESSO PIÙ FONDI PER AGRICOLTURA  
 
"La Regione Campania ha evitato il disimpegno automatico dei fondi del Programma di sviluppo rurale, superando di circa 12 milioni di euro, così come comunicato ufficialmente da Agea nel decreto in corso di approvazione, la soglia di disimpegno per l´anno 2013 (le entrate contabilizzate sono aggiornate al 15 dicembre)." Così Daniela Nugnes, assessore all´Agricoltura della Regione Campania. "Un risultato estremamente positivo che, a causa delle difficoltà riscontrate nel corso dell´anno, non era per nulla scontato e che è stato possibile solo grazie all´impegno e al lavoro di squadra messo in campo dalla struttura a cui va il mio ringraziamento per il senso di responsabilità dimostrato. "I fondi europei sono una risorsa fondamentale per l´agricoltura perché consentono agli imprenditori del comparto di investire in competitività e di rimanere al passo con i tempi. La Campania, con i risultati ottenuti, può senza ombra di dubbio essere una regione virtuosa per quel che riguarda gli investimenti dei fondi comunitari. "Siamo già al lavoro per il prossimo anno, allorchè la soglia di disimpegno sarà ancora maggiore e richiederà un impegno superiore da parte di tutti noi. Con il nuovo anno, poi, bisognerà concentrarsi anche sulla nuova programmazione 2014/2020. "Ancora una volta, il contributo che arriva da Bruxelles è fondamentale per il mondo agricolo. Il ruolo della Regione è quello di accompagnare gli imprenditori e di aiutarli ad essere sempre più presenti sui mercati nazionali ed internazionali. D´altra parte stiamo parlando di un comparto che si sta rivelando sempre più strategico per l´economia campana", conclude la Nugnes.  
   
   
VALLE D’AOSTA: PSR: CONTRIBUTI PER PROMOZIONE PRODOTTI DI QUALITA’ - DOMANDE APERTE DAL 2 GENNAIO  
 
L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali informa che, da giovedì 2 a venerdì 31 gennaio 2014, sarà possibile presentare le domande per la concessione dei contributi relativi alla Misura n. 133 del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013. La Misura, che mira a sensibilizzare i consumatori sulle caratteristiche dei prodotti tutelati da sistemi di qualità, prevede aiuti a sostegno delle associazioni di produttori per azioni promozionali – quali la partecipazione a fiere, mostre ed eventi pubblici e la realizzazione di azioni di informazione, pubblicità e promozione attraverso i canali di comunicazione o nei punti vendita – riguardanti i prodotti tutelati dai sistemi di qualità riconosciuti con denominazione registrata dalla Commissione Europea (Dop, Doc e prodotti da agricoltura biologica). Benché la misura si riferisca al Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, la sua riattivazione è possibile in virtù del Regolamento dell’Unione Europea n. 335/2013, che consente alle Autorità di gestione di assumere nuovi impegni ancora per tutto il 2014, sino all’attivazione del nuovo Psr, purché relativi a investimenti a rapida esecuzione. Le domande dovranno essere presentate agli uffici n. 4 o 5 dell’Assessorato, in località Grande Charrière 66 a Saint-christophe, il martedì e il giovedì dalle ore 9 alle 14, oppure su appuntamento chiamando i numeri 0165.275202/0165.275214.  
   
   
CAMPAGNA VITIVINICOLA: ABRUZZO, STANZIATI QUASI 8 MLN DI EURO APPROVATE IN GIUNTA DUE DELIBERE NELL´AMBITO DELL´OCM  
 
Pescara - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Politiche agricole Mauro Febbo, ha varato due importanti provvedimenti, nell´ambito della misure previste dall´Ocm (Organizzazione comune del mercato vitivinicolo), che riguardano la campagna vitivinicola 2013/2014 con uno stanziamento di fondi di quasi 8 milioni di euro. La prima misura, riguardante la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, ha l´obiettivo di aumentare la competitività dei produttori di vino, attraverso il finanziamento di interventi per il rinnovamento degli impianti viticoli, tali da non incrementare il potenziale produttivo regionale. "L´importo previsto - spiega Febbo - ammonta a 5 milioni 728 mila euro. Gli interventi dovranno perseguire una o più delle seguenti finalità: adeguare la produzione in termini di qualità e quantità alla domanda di mercato; migliorare la qualità delle produzioni aumentando la percentuale regionale della produzione di vini a Dop/doc e Igp/igt; ridurre la superficie vitata investita a vigneti atti alla produzione di "vini senza indicazione geografica" (compresi i "vini varietali") escludendola dagli aiuti; ridurre la superficie vitata investita a vigneti a uve a duplice attitudine (Regina e Regina dei vigneti), escludendola dagli aiuti e favorendo nella graduatoria i viticoltori che intendono estirpare i vigneti con tali vitigni; valorizzare la tipicità dei prodotti legati al territorio ed ai vitigni tradizionali di maggior pregio enologico o commerciale; diffondere le innovazioni nell´impianto e nella gestione dei vigneti; ridurre i costi di produzione attraverso l? introduzione della meccanizzazione parziale o totale delle operazioni colturali". Al fine di dare una risposta immediata ai viticoltori danneggiati dalle abbondanti nevicate del mese di novembre tra i criteri generali, in sede di formulazione della graduatoria, sono previsti dei punti aggiuntivi proprio per le aziende che provvederanno a ripristinare i vigneti abbattuti. Ii Piano sarà pubblicato sul Bura e sul sito internet della Regione Abruzzo Direzione Politiche Agricole ( www.Regione.abruzzo.it/agricoltura ). Con un´altra delibera è stato approvato il Programma Operativo della Misura Investimenti settore vitivinicolo della Regione Abruzzo per la concessione di aiuti a valere sui fondi del Programma di Sostegno Nazionale al Settore vitivinicolo. "Per la campagna vitivinicola 2013/2014 - spiega Febbo - sarà destinato alla misura degli investimenti un importo pari a oltre 2 milioni di euro ma è prevista la possibilità, qualora non fosse possibile soddisfare tutte le richieste presentate, di assegnare ulteriori fondi supplementari alla misura attraverso trascinamento di finanziamenti provenienti da altre misure non attivate o resi disponibili da economie di fondi assegnati alla Regione. I beneficiari di tale misura singole o associate, che svolgono almeno una delle seguenti fasi di attività: produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione; produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione; affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione. Le imprese per beneficiare dell´aiuto devono dimostrare che gli investimenti migliorano il rendimento globale dell´impresa nonché le aspettative di miglioramento in termini di competitività, attraverso la presentazione di una breve relazione del piano di investimenti che si intende realizzare. Per quanto attiene il miglioramento del rendimento globale dell´impresa si precisano gli aspetti da considerare a tale scopo: miglioramento del rendimento economico e gestionale dell´impresa; stabilizzazione o incremento della forza lavoro; miglioramento delle performance ambientali e miglioramento delle relazioni commerciali". Le azioni ammissibili possono riguardare: i punti vendita aziendali (all´interno dell´unità produttiva) ed extra-aziendali (all´esterno dell´unità produttiva e comunque in ambito regionale); le attività di e-commerce ("Cantina virtuale" - Piattaforme web finalizzate al commercio elettronico); la realizzazione di show-room, negozi esperienziali e laboratori di analisi e strumentazione per il controllo di qualità dei prodotti vitivinicoli; i sistemi di gestione integrata della qualità e tracciabilità. Il termine di presentazione delle domande di beneficio alle provvidenze della Misura Investimenti per la Campagna 2013/2014, salvo eventuali proroghe di Agea, è il 18 febbraio prossimo.  
   
   
STRADA DEL RISO VERCELLESE DI QUALITÀ: LA REGIONE PIEMONTE APPROVA IL RICONOSCIMENTO  
 
Con Determina dirigenziale, l’Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte ha riconosciuto la “Strada del riso vercellese di qualità”. E’ la prima in Piemonte ad essere costituita tra le ”Strade dei prodotti agricoli e agroalimentari di qualità”, ai sensi dalla Legge Regionale 29/2008 e in base al relativo disciplinare, approvato nel 2012 dalla Giunta regionale, che, completando il quadro normativo della legge, si aggiungeva a quello già operante sulle Strade del Vino, che negli anni scorsi aveva portato al riconoscimento di 7 Strade del Vino. Questo riconoscimento rappresenta l’ultimo atto di un lungo processo costituente, seguito dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura, promosso e coordinato dalla Provincia di Vercelli, in collaborazione con la Camera di Commercio e il comune di Vercelli, che ha coinvolto tutta l’area risicola vercellese. Alla Strada, infatti, hanno già aderito circa 140 soggetti, tra cui 30 aziende risicole, 26 ristoranti e altre strutture recettive, 39 comuni, 36 enti e associazioni. La Strada del riso si inserisce in un grandioso contesto produttivo, territoriale, economico, storico in cui il riso è il protagonista assoluto e Vercelli ne rappresenta la capitale piemontese, italiana ed europea. Vercelli e la sua provincia si identificano con il riso e la risicoltura: oltre 70.000 ettari (il 60% della produzione piemontese e il 30% italiana), una parte della quale rientrante nell’area del disciplinare della Dop “Riso di Baraggia Biellese e Vercellese”, che coprono quasi tutta la pianura vercellese, dove la coltivazione del riso ha creato un fascinoso paesaggio agrario e rurale denominato poeticamente “Terre d’acqua” o “Mare a quadretti”, con la sua particolare flora, fauna e microclima; qui si lega anche lo storico canale Cavour e tutto il poderoso sistema idraulico e irriguo, e tutto un indotto, a monte e a valle, legati alla ricerca, alla sperimentazione, alla selezione genetica e varietale, alle innovazioni tecnologiche su macchine, attrezzi, sistemi di coltivazione e lavorazione, strutture e attività per la tutela, la valorizzazione e commercializzazione. Inoltre su questi territori si trovano le vestigia, le tracce, l’iconografia, l’atmosfera e la memoria storica stratificate dalla risicoltura, compresi i temi politici, sindacali, del folclore, delle tradizioni popolari e dei canti legati alla risaia. Ed ancora, una serie di varietà di riso che hanno dato origine ad una vasta gamma di piatti tipici e tradizionali e che hanno contribuito a rendere famosa la cucina e l’enogastronomia vercellese e piemontese. Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto: “La costituzione e il riconoscimento di questa Strada è una tappa importante, frutto di alcuni anni di encomiabile lavoro svolto dalla Provincia di Vercelli, che ha coinvolto tutto il sistema produttivo e istituzionale vercellese, e che il nostro Assessorato ha seguito con attenzione. La “Strada del riso vercellese” rappresenta un grande elemento di novità, poiché è la prima “Strada dei prodotti agricoli e agroalimentari di qualità” a costituirsi ed essere riconosciuta in Piemonte; e lo è, per le sue caratteristiche e grandi dimensioni, anche rispetto alle esperienze di “Strade” di prodotti agricoli riconosciute ed operanti in altre regioni. Con la Strada, che mette in rete un insieme di soggetti e territori, accomunati dal riso e dalla risicoltura, si crea un grande strumento attivo di promozione e valorizzazione di questo prodotto e di tutto il sistema agricolo-agroalimentare di quel territorio, sviluppando azioni di promozione e animazione dei territori anche negli aspetti turistici, ambientali, culturali, economici, paesaggistici, enogastronomici. Una “Strada”, dunque, che per dimensioni e caratteristiche rappresenta un’evoluzione delle esperienze esistenti. Un’evoluzione che questo Assessorato sta seguendo attivamente, anche per convogliare coerentemente il sistema delle “Strade del vino” e delle “Strade dei prodotti agroalimentari”, assieme a quello delle Enoteche regionali, nel prossimo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 del Piemonte, quali strumenti delle aziende agricole e dei produttori per le attività di promozione e di marketing, per lo sviluppo della filiera corta, per la creazione di sistemi a rete, nel contesto di una azione complessiva di promozione e animazione del territorio rurale.  
   
   
CONCLUSA L’ISTRUTTORIA PER IL PAGAMENTO AGLI AGRICOLTORI VITTIME DELL’ALLUVIONE IN CALABRIA  
 
L’assessore regionale all´agricoltura Michele Trematerra conferma con soddisfazione che l´Agenzia regionale per l’erogazione in agricoltura (Arcea) è riuscita a concludere l´istruttoria e a pagare, entro il termine dichiarato, il saldo della domanda unica agli agricoltori rimasti vittime dell´alluvione di fine novembre. “Quanto annunciato lo scorso fine settimana – ha dichiarato Trematerra - è realtà. L´impegno che avevamo assunto era un atto dovuto verso gli oltre 27 mila agricoltori coinvolti dalla calamità, o meglio vorrei dire che era un atto dovuto mettere tutto il nostro impegno a provarci. Abbiamo trovato le risorse – ha spiegato l’assessore all’agricoltura - ed abbiamo lavorato per consentire a tante famiglie di avere una possibilità immediata di fronteggiare una grave situazione. Sono soddisfatto che questo risultato sia giunto prima del Natale. Vorrei anche ricordare – ha infine rimarcato Trematerra - come tra ieri e oggi l’Arcea, insieme al Dipartimento, abbia messo in pagamento qualcosa come 84 milioni di euro, che diventano 250 se sommiamo tutte le erogazioni effettuate nell´ultimo mese Voglio anche dire, ma su questo mi riservo una comunicazione più dettagliata, che siamo la prima regione del mezzogiorno ad avere dichiarato il superamento del plafond di spesa sullo sviluppo rurale, con una importante eccedenza sull´obiettivo.  
   
   
BASILICATA: RISORSE SCHEMA BASENTO-BRADANO, PITTELLA: SCONGIURARE ´SCIPPO´  
 
 “Non possiamo accettare la decisione del Governo tesa a finanziare l’Expo 2015 di Milano sottraendo alle aree del Mezzogiorno, ed alla Basilicata in particolare, le risorse economiche a suo tempo assegnate dal Cipe per il completamento dello schema idrico Basento-bradano, attrezzamento del settore G”. E’ quanto dichiara il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. “Si tratta di un importo di 69,3 milioni di euro, concesso sotto forma di contributo pluriennale a fronte di un mutuo già contratto dalla Regione, per realizzare opere pari a 85,7 milioni di euro, anche grazie ad economie di gara rivenienti da altri tre progetti della Legge Obiettivo di complessivi 16,4 milioni di euro. Su mia richiesta, già nella giornata di oggi, il Commissario del Consorzio di Bonifica Vulture-alto Bradano, d’intesa con i competenti Uffici della Regione Basilicata, provvederà a trasmettere ai parlamentari lucani la documentazione necessaria per avvalorare anche sul piano giuridico, oltre che su quello politico, la necessità di cassare la norma contenuta all’articolo 13 del decreto legge n. 145 del 23 dicembre scorso, titolato ‘Destinazione Italia’, che con un colpo di spugna cancella appunto il finanziamento Cipe del 2006. Voglio ricordare che da oltre un anno e mezzo sono pervenute al Consorzio di Bonifica le domande di partecipazione e le offerte inviate da 18 aziende interessate a realizzare i lavori di attrezzamento del settore G, nell’ambito dello schema idrico Basento-bradano. Esse hanno tra l’altro prestato le prescritte fidejussioni, sopportando i relativi costi di particolare onerosità, per cui è evidente che sussiste un interesse legittimo qualificato alla conclusione dell’iter di aggiudicazione propedeutico alla realizzazione dell’opera. Recentemente, inoltre, il Commissario del Consorzio, dopo aver approvato i bilanci di previsione-esercizi finanziari 2012 e 2013, nonché i pluriennali 2012-2014 e 2013-2015, ha posto in essere i necessari adempimenti tecnico-amministrativi che hanno consentito di nominare la Commissione aggiudicatrice, alla quale sono stati assegnati 60 giorni per l’espletamento dell’incarico. Sarebbe assurdo, ora, buttare tutto alle ortiche. La Basilicata non se lo può consentire. Occorre scongiurare assolutamente il rischio di definanziamento dell’intervento per il grave nocumento che subirebbero il territorio interessato e l’intero tessuto produttivo coinvolto, vanificando gli sforzi sin qui compiuti sia dalla Regione che dal Consorzio. Sono sicuro - continua Pittella - che, ancora una volta, così come è recentemente accaduto con la vicenda della metanizzazione del Cilento che si sarebbe voluta finanziarie con le royalty petrolifere lucane, l’intervento dei nostri parlamentari sarà determinante, in sede di conversione del decreto legge, per evitare un nuovo, dannoso “scippo” a danno della Regione Basilicata. Per quanto mi riguarda – ha concluso il governatore - vigilerò perché i tempi di aggiudicazione dei lavori e della successiva realizzazione delle opere dello schema idrico Basento-bradano procedano con la celerità necessaria, per rispondere alla domanda di lavoro e di sviluppo delle popolazioni lucane”.  
   
   
AGRICOLTURA: APPROVATO IN TOSCANA IL FINANZIAMENTO DEI PRIMI 4 "PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA"  
 
 Firenze - La Regione Toscana ha approvato le relazioni finali conclusive dei primi 4 progetti integrati di filiera (Pif) che hanno partecipato al bando attivato nel 2011. I quattro progetti fanno parte dei 15 che sono risultati finanziabili, su un totale di 21 progetti arrivati, e che hanno interessato la filiera cereali (5 Pif), per un importo complessivo di 10,4 milioni di euro; le filiere zootecniche (5 Pif), per un importo complessivo di 7,7 milioni di euro; altre filiere (5 Pif) per un importo complessivo di 6,4 milioni di euro. Ecco la descrizione dei 4 progetti approvati: 1) "Potenziamento della filiera carni bovine nel territorio del Mugello". Capofila: Cooperativa Agricola Firenzuola. Investimenti totali 1.735.885 euro (contributo della Regione 741.271 euro). 2) "Montalbano: un olio da sogno". Capofila: Oleificio Cooperativo Montalbano. Investimenti totali 3.435.828 euro (contributo della Regione 1.486.142 euro). 3) "Olio della Costa Toscana". Capofila: Terre dell´Etruria Società Coop Agricola. Investimenti totali 2.280.516 euro (contributo della Regione 995.079 euro). 4) "Pistoia: gli stilisti del vivaismo". Capofila: Azienda Agricola Vannucci Piante di Vannucci Vannino. Investimenti totali 4.462.925,00 euro (contributo della Regione 1.999.870 euro). Cosa sono i Pif - I Progetti integrati di filiera sono lo strumento contenuto nel programma di Sviluppo rurale 2007-2013 per garantire un maggiore equilibrio nelle principali filiere agroindustriali regionali e un reddito più equo a tutti i protagonisti: produttori, trasformatori, commercianti. Il Pif prevede l´aggregazione dei vari soggetti e la sottoscrizione di un apposito "accordo di filiera" che disciplina gli obblighi e le responsabilità reciproche, sia per la fornitura di prodotti agricoli destinati alla trasformazione e commercializzazione agroindustriale, sia per la realizzazione degli investimenti necessari. Gli accordi di filiera, sottoscritti grazie ai Pif, rappresentano un forte impulso allo sviluppo ed all´integrazione delle produzioni locali, poiché l´aggregazione dei soggetti che le costituiscono permette di superare la frammentazione che caratterizza gran parte delle aziende toscane. Le parole chiave di questo strumento sono infatti, oltre ad aggregazione, innovazione, salvaguardia ambientale, recupero di risorse e filiere locali.  
   
   
IMPEGNO REGIONE SARDEGNA PER MONDO DEL CAVALLO  
 
"La nostra isola ha una tradizione forte nel settore dell´allevamento del cavallo ed una storia che non possono essere dissipate, perché nel nostro passato c´è anche il futuro della nostra economia e della nostra comunità". Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, durante l´incontro svolto a Bortigali con gli allevatori del settore. "Abbiamo ripreso il dialogo - ha aggiunto Cappellacci - con un movimento che é stato dimenticato per troppi anni. Per uscire da una crisi economica che flagella tutto il mondo e dalla palude di nodi infrastrutturali rimasti irrisolti per lungo tempo, dobbiamo avere il coraggio di ripartite da noi stessi, dalle nostre tradizioni, da ciò che sappiamo fare meglio degli altri. Per troppo tempo, in passato, sono state fatte scelte sbilanciate a favore del modello industriale, che hanno generato illusioni, a discapito dal mondo rurale. É invece su quest´ultimo che dobbiamo puntare per reggerci in futuro. Bisogna passare dalla logica del finanziamento "a pioggia" a programmi che tengano conto della direzione verso la quale conduce il progetto e soprattutto delle possibili integrazioni con altro settori, come ad esempio il turismo. In questa direzione vanno anche le scelte della Giunta sulla politica per il cavallo, coerenti con quell´idea di nuovo modello Sardegna che sosteniamo. Nella Finanziaria abbiamo previsto uno stanziamento di tre milioni di euro nei capitoli del Turismo proprio per rinforzare fin dal primo momento la logica dell´integrazione. L´auspicio - ha concluso il presidente - é che la politica non si faccia distrarre dal clima elettorale e si possa arrivare all´approvazione in tempi celeri".  
   
   
NUOVO BANDO PER LA GESTIONE DELLA RISERVA DEI DIRITTI DI IMPIANTO DEI VIGNETI NELLE MARCHE  
 
Ancona - Una spinta al rinnovamento qualitativo del settore vitivinicolo marchigiano. È l’obiettivo di un bando della Giunta regionale, di prossima emanazione, che consente di impiantare nuovi vigneti attingendo il diritto dalla riserva regionale. Su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Maura Malaspina, l’esecutivo ha approvato gli indirizzi di concessione per la campagna 2013/2014 che consentono di mettere a disposizione dei viticoltori marchigiani diritti di impianto di superficie vitate che, diversamente, non sarebbero utilizzati e andrebbero persi, “a totale scapito del potenziale viticolo regionale e della competitività del settore – evidenzia l’assessore Malaspina – Basti pensare che, nel 2013, l’export di vino marchigiano è aumentato del 7 per cento, con un fatturato annuo di oltre 100 milioni di euro”. L’attuale Organizzazione comune del mercato (Ocm) vitivinicolo è basata su un sistema di “diritti equivalenti a quote di produzione”. Sostanzialmente consente l’impianto di vigneti solo a fronte di estirpazione di altri vigneti non più produttivi o la cui produzione non risponde all’evoluzione del mercato. “La Regione, attraverso la riserva regionale dei diritti di impianto, gestisce il proprio potenziale viticolo e concorre, assieme ai privati possessori di diritti, alla reimmissione nel circuito produttivo di quote necessarie agli imprenditori agricoli che vogliono avviare l’attività vitivinicola o incrementare e qualificare la propria base produttiva – ricorda la Malaspina - Gli indirizzi approvati dalla Giunta regionale per la concessione dei diritti della riserva regionale hanno l’obiettivo di raccogliere le esigenze di quanti intendano avviare l’attività vitivinicola professionale, soprattutto se giovani imprenditori, e di quanti abbiano una struttura aziendale a forte vocazione vitivinicola con un buon livello di specializzazione”. Con gli indirizzi indicati dalla Giunta regionale sono individuati i beneficiari, le condizioni di accesso, i limiti minimi a massimi di diritti concedibili, la dotazione dei diritti a bando - pari a 101 ettari - l’importo del valore a ettaro di diritto da versare alla Regione - pari a € 2.000,00/ha - i soggetti tenuti al versamento del corrispettivo per l’intero importo e in forma ridotta e quelli esonerati dal pagamento. I giovani agricoltori al di sotto di 40 anni, infatti, sono tenuti al versamento del corrispettivo in forma ridotta (€ 1.000,00) affinché sia loro facilitato l’avvio o l’incremento dell’attività vitivinicola, mentre quelli che si insediano per la prima volta, in qualità di capoazienda e dotati di adeguate conoscenze e competenze professioni, possono beneficiare dei diritti gratuitamente. Gli atti regionali relativi alla concessione dei diritti della riserva, per la campagna 2013/2014, sono consultabili sul sito internet del servizio Agricoltura Forestazione e Pesca all’indirizzo: www.Agri.marche.it    
   
   
ATTIVITÀ ITTICA A VIAREGGIO: NESSUN RITIRO DEI FINANZIAMENTI, MA RICHIAMO AL RISPETTO DELLE REGOLE UE  
 
Firenze – La Regione non ha bloccato la liquidazione dei fondi per i progetti che riguardano l´ammodernamento delle aree portuali destinate all´attività di pesca professionale a Viareggio. Gli uffici regionali, a seguito di una lettera ricevuta dal presidente della "Cittadella della pesca", la cooperativa che gestisce il mercato ittico cittadino, hanno espresso la preoccupazione per la piena operatività degli investimenti effettuati con il sostegno di fondi Ue (Sfop e Fep) e richiamato l´attenzione dell´Amministrazione comunale sul fatto che i fondi comunitari sono soggetti a vincolo di destinazione. Solo se questo requisito viene meno, le risorse devono essere recuperate. Fondi comunitari e regionali sono stati stanziati per l´adeguamento della darsena peschereccia e per le strutture di produzione, trasformazione e commercializzazione del pescato. "La Regione – afferma il presidente Enrico Rossi – conferma il proprio impegno a sostegno dei progetti per il rilancio delle attività ittiche a Viareggio. Naturalmente questo richiede anche il rispetto di quanto previsto dalle regole per la gestione dei fondi europei. Sono certo che il Comune farà marciare i progetti nel pieno interesse delle attività della pesca a Viareggio."  
   
   
TARTUFO BIANCO, ABRUZZO: PROLUNGATA RACCOLTA AL 15 GENNAIO  
 
L´aquila - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle politiche agricole Mauro Febbo ha deliberato il prolungamento del calendario di ricerca e raccolta del tartufo bianco (Tuber magnatum Pico) per l´intero territorio regionale, fino al 15 gennaio 2014. Febbo: "Con questo provvedimento, sul quale si è espresso favorevolmente il Centro Regionale di Assistenza in Tartuficultura (C.re.a.t.) abbiamo accolto la richiesta avanzata da sei associazioni abruzzesi, per evidenziare come il periodo di produzione del tubero sia in ritardo". "L´atto licenziato dalla Giunta regionale evidenzia ancora una volta come questa Amministrazione ponga la massima attenzione su un settore ritenuto fondamentale per la nostra economia e soprattutto su una eccellenza di inestimabile valore". "A questo scopo abbiamo operato una svolta epocale grazie alla Legge regionale n.66 del 2012 la cui stesura è stata ampiamente condivisa garantendo la massima rappresentatività di tutti i soggetti interessati nella filiera: con questo testo, tra l´altro, per la prima volta le associazioni regionali hanno la possibilità di essere protagoniste come parte attiva al fianco della Regione Abruzzo, per la salvaguardia e il miglioramento degli ecosistemi tartufigeni, la gestione delle tartufaie e la valorizzazione del prodotto". Il testo che contiene le "Norme in materia di raccolta, commercializzazione, tutela e valorizzazione dei tartufi in Abruzzo" tra i vari elementi innovatori prevede la partecipazione delle associazioni alla realizzazione degli atti di programmazione e alle attività di promozione, tutela e valorizzazione del patrimonio tartuficolo.  
   
   
RAGGIUNTO L´OBIETTIVO DI SPESA DEL PIANO DI SVILUPPO RURALE DELLA TOSCANA  
 
 Firenze - Un forte apprezzamento per il raggiungimento prima della scadenza dell´obiettivo di spesa del Piano di Sviluppo rurale, un traguardo che consente di non incorrere nel disimpegno automatico del fondo Feasr che cofinanzia il Piano regionale di sviluppo rurale per gli anni 2007/2013. Lo esprime l´assessore regionale a agricoltura e foreste Gianni Salvadori, che sottolinea "l´importanza del risultato raggiunto grazie al lavoro degli uffici dell´assessorato e di Artea, svolto con la collaborazione delle Province, Unioni dei Comuni e Gruppi di azione locale". Artea, organismo pagatore riconosciuto della Regione Toscana per la liquidazione dei fondi agricoli comunitari, ha infatti erogato complessivamente dall´inizio dell´anno oltre 112 milioni di spesa pubblica per il Psr 2007/2013. Sono stati così superati i 603 milioni di erogazioni dall´inizio del programma. Questo il riepilogo per l´anno 2013: per l´Asse I del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana 2007/2013, vale a dire "Interventi per il miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale", sono stati complessivamente pagati fino ad oggi 53 milioni di euro. Di questi 14 milioni sono andati alla voce Ammodernamento delle aziende (misura 121), e 5 milioni hanno finanziato interventi pubblici di miglioramento e sviluppo delle infrastrutture. Molto rilevanti anche i pagamenti di tre nuovi filoni di intervento: quasi 7 milioni di euro sono stati erogati per progetti integrati su criticità di filiera (Pif), oltre 11 milioni per il sostegno all´imprenditoria giovanile e 5 milioni per la "riconversione e ristrutturazione del tabacco". Per l´asse Ii del Psr, ovvero "Interventi per il miglioramento dell´ambiente e dello spazio rurale", sono stati erogati dall´inizio dell´anno oltre 34 milioni di euro, di cui 22 milioni per le indennità per zone montane, svantaggi naturali e interventi agroambientali. Da sottolineare anche le erogazioni ad enti pubblici per 8 milioni di euro per interventi sul settore forestale per la prevenzione del rischio idrogeologico. Altri 8 milioni di euro sono stati erogati per gli "Interventi per la qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell´economia rurale", che costituiscono l´Asse Iii del Psr, e 16 milioni di euro per gli "Interventi per l´attuazione dell´impostazione Leader" (Asse Iv) gestiti dai Gruppi di azione locale (Gal) nei territori di riferimento. Le erogazioni peraltro stanno proseguendo, ed è stato già superato il 101% dell´obiettivo di spesa pubblica. L dati relativi ai pagamenti totali eseguiti nell´arco dell´anno saranno disponibili nel corso del mese di gennaio.  
   
   
BONIFICHE, DA REGIONE LOMBARDIA 3MLN PER MANUTENZIONE RETE  
 
Milano - "Con uno stanziamento di tre milioni di euro, Regione Lombardia assegna un ulteriore contributo al sistema delle bonifiche, che con un lavoro secolare e spesso poco riconosciuto continua a regolare il flusso delle acque sul territorio lombardo". Lo ha detto l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, annunciando il finanziamento di sei progetti nei comprensori di bonifica delle province di Bergamo, Brescia, Lodi e Pavia. I fondi sono stati ottenuti in base a economie sui progetti finanziati nel 2009 all´interno della misura 125A del Programma di Sviluppo rurale, con la quale erano già stati stanziati circa 5,7 milioni di euro, permettendo quindi ampliare il numero degli interventi. Protezione Del Territorio - "I manufatti e le strutture di bonifica - ha proseguito Viviana Beccalossi - proteggono il territorio da oltre mille anni, assolvendo a un doppio compito: portare l´acqua e levare l´acqua. Nel primo caso, senza i canali di irrigazione non avremmo la nostra agricoltura da primato, le produzioni di pregio, ma neanche l´ambiente e il paesaggio che caratterizzano la nostra pianura. Nel secondo caso e a differenza di tante realtà costrette a fare i conti con la scarsità di questa risorsa, da noi il lavoro costante della bonifica permette al cremonese, al mantovano, al lodigiano, al basso pavese e ad altri territori di non essere periodicamente sommersi, grazie a una rete di impianti e canali capaci di portare via l´acqua in eccesso". Progetti Finanziati - Questi, nel dettaglio, i progetti finanziati. All´associazione irrigazione est Sesia vanno 766.000 euro per la manutenzione del cavo Malaspina a Ottobiano e Sannazzaro de´ Burgondi (Pavia) e altrettanti per manutenzioni nei territori di Valle Lomellina e Lomello (Pavia). Al Consorzio di Bonifica Muzza bassa lodigiano sono assegnati 191.000 euro per la messa in sicurezza della Roggia Vesca a Galgagnano (Lodi). Sono due i progetti finanziati anche per il Consorzio Dugali-naviglio-adda Serio, che ottiene 310.000 euro per interventi di messa in sicurezza con sistemi anti erosione e anti nutrie nella roggia Archetta Pallavicina e 268.000 euro per la realizzazione di sponde nella stessa roggia. Al Consorzio Chiese vanno infine 688.000 euro per la messa in sicurezza del canale Schiannini a Bedizzole e Calcinato (Brescia). Sistema Bonifica Lombardo - "Il sistema di bonifica lombardo - ha concluso Viviana Beccalossi- conta oggi su 24 impianti di bonifica, 58 grandi impianti irrigui, 4 grandi impianti misti, per quasi 20mila chilometri di canali in gestione ai Consorzi, passati recentemente da 20 a 12 nell´ambito di una grande operazione di semplificazione amministrativa. Con questo ulteriore provvedimento Regione Lombardia continua concretamente a riconoscerne l´importanza".  
   
   
AGRICOLTURA. CONVENZIONE REGIONE VENETO – ISMEA PER MONITORAGGIO FILIERE AGRICOLE  
 
Venezia - La Regione del Veneto attiverà una convenzione operativa con Ismea- Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare per il monitoraggio delle principali filiere agricole regionali, a supporto del Programma di sviluppo rurale. La Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore all’agricoltura Franco Manzato, ha in proposito approvato lo schema di convenzione che verrà firmato dalle due parti. “L’attivazione di questo tipo di iniziativa – ha ricordato Manzato – è prevista dall’accordo di collaborazione sottoscritto tra Regione e Ismea nel maggio del 2012”. L’iniziativa si colloca all’interno del “Programma operativo 2012 di assistenza tecnica al Psr 2007-2013”, ma “si inserisce in un contesto più ampio – ha fatto presente Manzato – che vede la Regione Veneto impegnata nel recepimento e attivazione della strategia “Europa 2020” e del relativo quadro finanziario pluriennale ed è finalizzata a migliorare e consolidare la base dei dati disponibili rispetto alla fase produttiva e alla messa a sistema di un vero e proprio Osservatorio di mercato per le principali filiere e per rafforzare il sistema di rilevazione dei prezzi all’origine”.  
   
   
VITIVINICOLTURA: SOSTEGNO PER ACQUISTO NUOVE BOTTI  
 
Trieste - La Giunta regionale, su proposta del vicepresidente e assessore alle risorse agricole, Sergio Bolzonello, ha destinato 600 mila euro a sostegno delle aziende vitivinicole del Friuli Venezia Giulia per l´acquisto di nuovi contenitori in legno per l´affinamento e l´invecchiamento dei vini. Lo prevede una delibera con la quale l´esecutivo ha adottato la "Misura Investimenti", attivata nell´ambito del Piano nazionale di sostegno per il settore vitivinicolo. Per beneficiare del contributo, che sarà pari al 40 per cento della spesa sostenuta, le aziende interessate dovranno presentare domanda entro il 18 febbraio 2014.