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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Aprile 2015
L’AEROPORTO DI CROTONE È UN’INFRASTRUTTURA FONDAMENTALE PE RL’INTERO COMPRENSORIO  
 
Potenza, 28 aprile 2015 - Il presidente della Regione, Mario Oliverio, coerentemente con gli impegni assunti pubblicamente a favore del rilancio dell’aeroporto di Crotone, nel corso della riunione di giunta svoltasi nel pomeriggio di ieri, ha proposto la deliberazione della somma di 660 mila euro da destinare alla società “Aeroporto S. Anna S.p.a.”. Contestualmente il presidente della Giunta regionale ha disposto il trasferimento immediato della determina dirigenziale n. 3818 del 27.04.2015 del Dipartimento competente, affinchè provveda, entro la giornata di domani, al trasferimento della somma approvata, necessaria al Curatore Fallimentare per autorizzare l’esercizio provvisorio della società attualmente in stato di fallimento. “L’aeroporto –ha detto Oliverio- è una infrastruttura fondamentale per la città di Crotone e l’intero comprensorio crotonese. Centomila passeggeri transitati da questo scalo in soli quattro mesi indicano una forte domanda di mobilità proveniente da un il territorio che comprende gran parte della fascia jonica. Crotone e la sua provincia –ha concluso Il Governatore della Calabria- presentano gravi criticità e problemi antichi, ma hanno potenzialità che devono essere valorizzate per contribuire alla ripresa dell’intero territorio regionale. L’aeroporto è sicuramente una di queste”.  
   
   
L’ENAC PROMUOVE L’AVIOSUPERICIE MATTEI  
 
Potenza, 28 aprile 2015 - L’aviosuperficie Enrico Mattei di Pisticci ha ottenuto dall’Enac l’autorizzazione allo svolgimento delle attività di trasporto pubblico passeggeri (Tpp), all’istituzione della scuola di volo e ad effettuare le attività di protezione civile. E’ il risultato anche del lavoro intenso degli ultimi mesi in cui sono state realizzate le opere necessarie per ottemperare alle prescrizioni dell’Enac e rendere così la pista compatibile con le attività di volo e trasporto passeggeri. I lavori, per un importo di circa 100mila euro sono stati finanziati con fondi propri dal Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Matera. Con il rilascio di questa certificazione, dall’aviosuperficie di Pisticci potranno decollare aerei di tipo aerotaxi per tutte le destinazioni nazionali ed europee che il gestore dell’impianto vorrà attivare in base alle richieste di mercato.  
   
   
CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA: IL TITOLARE DI UNA PATENTE DI GUIDA PUÒ VEDERSI RIFIUTARE DA UN ALTRO STATO MEMBRO IL DIRITTO DI GUIDARE NEL TERRITORIO DI TALE STATO DOPO AVERVI COMMESSO UN’INFRAZIONE STRADALE DI NATURA TALE DA DETERMINARE LA SUA INIDONEITÀ ALLA GUIDA TUTTAVIA, TALE DIRITTO NON DEV’ESSERE NEGATO INDEFINITAMENTE E I REQUISITI IMPOSTI PER LA SUA RIACQUISIZIONE DEVONO RISPETTARE IL PRINCIPIO DI PROPORZIONALITÀ  
 
 Lussemburgo, 28 aprile 2015 - La sig.Ra Sevda Aykul è una cittadina austriaca che risiede in Austria, non lontano dal confine con la Germania. In seguito ad un controllo di polizia in Germania, l’analisi del campione ematico ha dimostrato che la sig.Ra Aykul aveva guidato sotto l’effetto di cannabis e che faceva uso, quantomeno occasionalmente, di tale sostanza stupefacente. Le autorità tedesche hanno quindi ritenuto che la sig.Ra Aykul non fosse in grado di tenere la guida separata dall’uso di sostanze stupefacenti e che fosse pertanto inidonea a guidare veicoli a motore. Alla sig.Ra Aykul è stato dunque negato il diritto di guidare in Germania con la sua patente di guida austriaca. Essa è stata informata della possibilità di riacquisire il proprio diritto di guidare in Germania presentando una perizia medico psicologica subordinata, di norma, alla prova dell’astinenza da qualsiasi consumo di sostanze stupefacenti per un periodo di un anno. In Austria, per contro, la sig.Ra Aykul ha continuato a essere considerata idonea a guidare veicoli a motore ed è pertanto rimasta in possesso della propria patente di guida. Infatti, le autorità austriache intervengono solo qualora un’incapacità di guidare dovuta al consumo di sostanze stupefacenti sia stata constatata da un medico o qualora sussistano indizi che facciano sospettare una dipendenza da tali sostanze. Orbene, in base al verbale stilato dal medico tedesco che aveva effettuato il prelievo del campione ematico, la sig.Ra Aykul non dava segni evidenti di essere sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. La sig.Ra Aykul ha adito il Verwaltungsgericht Sigmaringen (tribunale amministrativo di Sigmaringen, Germania) per contestare la decisione amministrativa tedesca che le nega il diritto di utilizzare la sua patente di guida austriaca in Germania. A suo avviso, solo le autorità austriache erano competenti a stabilire se essa fosse ancora idonea a guidare veicoli a motore. In tale contesto, il Verwaltungsgericht chiede alla Corte di giustizia se l’obbligo di riconoscimento reciproco delle patenti di guida, come risultante dalla direttiva 2006/126 concernente la patente di guida , osti alla decisione contestata. Con la sua odierna sentenza, la Corte risponde dichiarando che la direttiva concernente la patente di guida non osta a che uno Stato membro, nel cui territorio il titolare di una patente di guida rilasciata da un altro Stato membro temporaneamente soggiorna, rifiuti di riconoscere la validità di tale patente a motivo di un’infrazione che il titolare di quest’ultima ha commesso in detto territorio successivamente al rilascio della patente stessa e che, conformemente alla legge nazionale del primo Stato membro, è di natura tale da determinare l’inidoneità alla guida di veicoli a motore. Vero è che, secondo la direttiva, solo lo Stato membro di residenza normale del titolare della patente di guida è competente ad adottare misure di restrizione, sospensione, revoca o annullamento della patente, che producono i loro effetti in tutti gli Stati membri. Per contro, la direttiva autorizza ogni Stato membro (e non solo lo Stato membro di residenza normale) ad adottare, in forza della propria normativa nazionale e a motivo dell’infrazione commessa nel proprio territorio dal titolare di una patente di guida ottenuta precedentemente in un altro Stato membro, misure la cui portata è circoscritta a tale territorio e il cui effetto si limita al rifiuto di riconoscere, in quest’ultimo, la validità della patente. Obbligare uno Stato membro a riconoscere in maniera incondizionata la validità di una patente di guida in una situazione come quella di cui trattasi sarebbe contrario all’obiettivo d’interesse generale consistente nel migliorare la sicurezza della circolazione stradale e che la direttiva per l’appunto persegue. Invero, la possibilità concessa ad uno Stato membro di revocare al titolare di una patente di guida l’autorizzazione a guidare nel proprio territorio a motivo di un’infrazione commessa in quest’ultimo costituisce una limitazione al principio del reciproco riconoscimento delle patenti di guida. Tuttavia, tale limitazione, che consente di ridurre il rischio di incidenti della circolazione, è idonea a rafforzare la sicurezza della circolazione stradale, ciò che rientra nell’interesse di tutti i cittadini. La Corte constata inoltre che lo Stato membro che rifiuti di riconoscere la validità di una patente di guida in una situazione come quella di cui trattasi è competente a stabilire i requisiti che il titolare di tale patente deve soddisfare per riacquistare il diritto di guidare nel suo territorio. Infatti, dal momento che il rifiuto di riconoscere la validità della patente di guida rilasciata da un altro Stato membro si basa su norme nazionali che non esistono necessariamente nella normativa dello Stato membro del rilascio, risulta difficile ipotizzare che la normativa di quest’ultimo Stato stabilisca i requisiti che il titolare della patente dovrebbe soddisfare per riacquistare il diritto di guidare nel territorio di un altro Stato membro. La Corte richiama tuttavia la propria giurisprudenza secondo cui uno Stato membro non può opporsi indefinitamente al riconoscimento di una patente di guida rilasciata da un altro Stato membro, qualora il titolare di questa patente sia stato oggetto, nel territorio del primo Stato membro, di un provvedimento restrittivo. Spetterà al Verwaltungsgericht Sigmaringen esaminare se, applicando le proprie norme, la Germania in realtà non si opponga indefinitamente al riconoscimento della patente di guida austriaca della sig.Ra Aykul. In tale prospettiva spetterà ad esso anche verificare se i requisiti previsti dalla normativa tedesca per riacquistare il diritto di guidare in Germania rispettino il principio di proporzionalità e, in particolare, non superino i limiti di ciò che è appropriato e necessario per il raggiungimento dell’obiettivo perseguito dalla direttiva (vale a dire migliorare la sicurezza della circolazione stradale). A tale riguardo la Corte, sulla base delle indicazioni fornite dal governo tedesco, rileva che, anche in mancanza di una perizia medico psicologica, il diritto di utilizzare in Germania una patente di guida rilasciata da un altro Stato membro viene riacquistato di diritto qualora, alla scadenza di un determinato periodo (vale a dire cinque anni nel caso della sig.Ra Aykul), l’iscrizione relativa all’inidoneità sia cancellata dal registro tedesco dell’idoneità alla guida. Pertanto, alla scadenza di tale termine, la sig.Ra Aykul potrà nuovamente utilizzare in Germania la propria patente di guida senza dover presentare alcuna perizia medico psicologica. Alla luce di tali indicazioni, che spetta al Verwaltungsgericht Sigmaringen verificare, la Corte constata che le disposizioni tedesche non paiono ostare indefinitamente al riconoscimento della patente di guida della sig.Ra Aykul. Inoltre, il fatto di subordinare la riacquisizione, da parte della sig.Ra Aykul, del suo diritto di guidare un veicolo a motore in Germania o alla presentazione di una perizia medico psicologica (la cui redazione presuppone la prova dell’astinenza per un anno da qualsiasi consumo di sostanze stupefacenti) o al decorso di un periodo di cinque anni, appare, secondo la Corte, una misura preventiva efficace e proporzionata all’obiettivo consistente nel migliorare la sicurezza della circolazione stradale.  
   
   
TPL: ALLA "SAPIENZA" DI ROMA PORTA L´ESEMPIO FVG  
 
Trieste, 28 aprile 2015 - L´assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Mariagrazia Santoro, è intervenuta all´Università Sapienza di Roma al corso dedicato a "Le gare per l´affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale", organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale "A. Ruberti", dell´ateneo romano, nell´ambito dell´iniziativa Accademia Per l´Autonomia. L´invito a partecipare è stato rivolto all´assessore dal professor Giuseppe Catalano, componente del Tavolo tecnico presso la Conferenza unificata delle Regioni per la definizione dei costi standard del trasporto pubblico locale. Un invito che Santoro ha colto "con viva soddisfazione poiché è l´ulteriore conferma che in tema di gare pubbliche per l´affidamento del servizio di Tpl, la nostra regione si sta affermando come modello nazionale". Santoro ha avuto l´opportunità di confrontarsi con gli altri "attori" delle gare pubbliche sul Tpl a livello nazionale ed in particolare con Nicola Biscotti, presidente Anav - Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori, Massimo Roncucci, presidente Asstra - Associazione nazionale delle imprese di trasporto pubblico, Ernesto Sicilia, della Direzione pianificazione strategica di Trenitalia. Nel suo intervento, l´assessore Santoro ha posto l´accento sull´impegno della Regione Friuli Venezia Giulia a non imporre tagli agli investimenti sui servizi di trasporto pubblico e a procedere con convinzione sul percorso di messa a gara, per completare un processo di semplificazione e miglioramento dei servizi iniziato 15 anni fa. "Siamo passati - ha ricordato Santoro - da un sistema Tpl di 20 concessioni amministrative gestite da 10 società ad un sistema post affidamento con gara, avviato nel 2001, basato su 4 bacini di gestione, altrettante aziende concessionarie con obblighi determinati ed una stabilità della spesa a carico del bilancio regionale". La politica perseguita ha avuto effetti positivi anche sull´età media dei mezzi, passata da 11,28 anni a 6,39 anni (inferiore alla media europea, che è di 7 anni, e a quella italiana, pari a oltre 11 anni). Santoro non ha mancato però di evidenziare le difficoltà nell´esperimento delle gare, citando in particolare gli alti livelli di contenzioso che anche in Friuli Venezia Giulia rallentano le procedure di affidamento. "L´assenza, finora, di un quadro di riferimento normativo certo, ha comportato la presenza, anche nel caso della gara bandita dal Friuli Venezia Giulia, di un contesto di costante contenzioso, in cui viene messa in discussione ogni scelta della stazione appaltante pur legittimamente definita". L´assessore ha colto l´occasione di una platea di addetti ai lavori e futuri manager del settore per affermare che "il contenzioso, nel caso del Friuli Venezia Giulia, è stato ed è portato avanti, sia presso il Tar che presso il Consiglio di Stato, da una società dello Stato, che prima conferma la volontà di veder attuato il percorso di messa a gara dei servizi Tpl, e poi, complice anche un contesto normativo non adeguato, avvia un estenuante contenzioso attraverso proprie società, mettendo in luce un significativo conflitto di interessi". Anche per questo l´assessore ha confermato la volontà del Friuli Venezia Giulia di continuare a contribuire fattivamente alla proposta di Ddl statale di settore, ancora in attesa di approvazione a due anni dall´avvio dei lavori preparatori, alla cui redazione "le Regioni hanno partecipato, con interventi normativi importanti per incidere sul miglioramento della qualità e delle garanzie dei servizi sia su gomma che ferroviari, per superare l´attuale carenza normativa".  
   
   
SICILIA, ANAS: IN GAZZETTA UFFICIALE L`ESITO DI UNA GARA PER LAVORI DI MANUTENZIONE SU VARIE STRADE STATALI DELLA RETE REGIONALE L`INTERVENTO PREVEDE UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI OLTRE 500 MILA EURO  
 
 Palermo, 28 aprile 2015 - L`anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di oggi 27 aprile 2015 l`esito di una gara per i lavori di manutenzione conseguenti a emergenze e danni lungo le strade statali 115, 124, 194, 287, 514, 683, in provincia di Catania, Caltanissetta, Ragusa e Siracusa. Il lavoro, che prevede un investimento di oltre 500 mila euro e avrà una durata di 365 giorni, è stato aggiudicato all`impresa `Colnisa Costruzioni`, con sede a S. Agato Li Battiati (Ct). Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it    
   
   
VIABILITÀ IN ABRUZZO: D´ALFONSO, RISOLTO PROBLEMA SVINCOLI STATALE 652, AVREMO CARTE IN REGOLA PER CONFERENZA SERVIZI  
 
Pescara, 28 aprile 2015 - E´ stata individuata una soluzione tecnica relativa alla realizzazione degli svincoli nel tratto Gamberale-sant´angelo del Pesco della S.s. 652 "Fondo Valle Sangro". Si tratta di interventi che consentiranno l´accesso da e per la Val di Sangro e che, di fatto, permetteranno all´utenza di questo territorio di fruire del completamento della stessa Fondo Valle Sangro. La buona notizia è emersa nel corso della riunione appositamente convocata dal presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, e che si è tenuta, questo pomeriggio, a Pescara, in Regione. Un incontro al quale hanno preso parte lo stesso presidente D´alfonso, il Sottosegretario alla Presidenza, Camillo D´alessandro, il vice presidente della Provincia di Chieti, Antonio Tamburrino, il presidente della Provincia di Isernia, Luigi Brasiello, i sindaci dei Comuni interessati ed i rappresentanti dell´Anas. "L´obiettivo - ha affermato il presidente D´alfonso - era quello di superare velocemente la problematica degli svincoli poichè il Decreto "Sblocca Italia", in cui quest´opera strategica di ricongiungimento della Ss 652 è inserita, richiede tempi strettissimi. Pertanto, - ha aggiunto - abbiano deciso di convocare per la metà di maggio una preconferenza di servizi alla quale saranno invitati tutti gli enti coinvolti o interesasati dalla realizzazione degli interventi. In questo modo, - ha concluso - ci presenteremo con tutte le carte in regola alla conferenza di servizi che l´Anas convocherà per fine maggio e che rappresenta l´atto conclusivo in cui verrà approvato il progetto definitivo". Secondo il Sottosegretario D´alessandro "continua il lavoro incessante di coordinamento della Regione che torna ad avere la regia delle grandi questioni che riguardano la vita collettiva dei cittadini. Dopo il pacchetto Val di Sangro già finanziato, - ha proseguito - oggi risolviamo con l´Anas ed in collaborazione con le Province di Chieti ed Isernia e con i Comuni interessati, il propblema di due svincoli strategici che consentiranno la totale fruibilità dell´opera di completamento della Fondo Valle Sangro. Un´opera fondamentale - ha aggiunto - perchè non solo lega e collega due regioni ma anche perchè risolve un problema strutturale dell´intero comparto industriale della Val di Sangro. L´opera, finanziata dallo Sblocca Italia - ha concluso - prevede tempi stringenti e noi contiamo di arrivare alla Conferenza di Servizi di fine maggio con il progetto esecutivo da approvare in modo tale da trasformare le idee progettuali in opere concretamente fruibili".  
   
   
VIABILITA´ FVG: SOTTOPASSO S.CATERINA È STRATEGICO  
 
Trieste, 28 aprile 2015 - "La realizzazione del sottopasso di Santa Caterina è strategica alla risoluzione di annosi disagi alla viabilità sulla Pontebbana e per i Comuni di Pasian di Prato e Campoformido". Lo ha ribadito l´assessore regionale alla Viabilità, Mariagrazia Santoro, nel corso del sopralluogo effettuato ieri assieme al collega alle Autonomie locali, Paolo Panontin, al cantiere per la realizzazione del sottopasso ferroviario per l´eliminazione del passaggio a livello lungo la Strada Statale 13 Pontebbana, in località Santa Caterina in comune di Pasian di Prato. "Il cantiere è in buono stato di avanzamento e non può subire rallentamenti, pertanto la Regione terrà in buona considerazione l´intervento al fine della concessione degli spazi finanziari necessari alla Provincia di Udine per garantire i pagamenti degli avanzamenti lavori del 2015, secondo le priorità evidenziate dalla graduatoria delle opere pubbliche segnalate dallo stesso ente provinciale", ha precisato Santoro. "La riserva di una quota di spazio di patto da cedere agli enti locali che la Regione ha introdotto - ha aggiunto l´assessore Panontin - consente di intervenire in casi come questo dove l´intervento supera l´interesse puntuale o localmente identificato. Sicuramente questo cantiere ha le carte in regola per il riparto che ci apprestiamo a fare a breve; serve ora finire la raccolta delle richieste per avere il quadro complessivo della quota possibile di finanziamento". Il progetto prevede la realizzazione di una nuova struttura viabilistica che, da via Campoformido, scorrerà parallelamente alla linea ferroviaria e poi, attraverso una rotonda "in trincea" si ricollegherà alla statale Pontebbana. La posa della prima pietra risale al 19 settembre 2013, dopo un iter autorizzativo piuttosto lungo, e un successivo rallentamento dei lavori nel corso del 2014 a causa del maltempo persistente. L´intervento complessivo comporta un investimento di 5 milioni 164 mila, di cui 4 milioni 131 mila dalla Regione e 1 milione 32 mila dalle Ferrovie. Al sopralluogo odierno hanno preso parte il presidente della Provincia Pietro Fontanini e l´essessore provinciale alle Infrastrutture, Franco Mattiussi, che hanno ribadito la priorità dell´opera inserita al primo posto della graduatoria interna delle opere pubbliche infrastrutturali stilata dalla Provincia. L´ente provinciale ha richiesto la concessione di spazi finanziari verticali regionali per opere specifiche che presentino un significativo impatto per le comunità locali e regionali, come previsto dalla delibera della Giunta regionale n. 646 dello scorso 10 aprile. L´ammontare degli spazi richiesti è di circa 2 milioni di euro. Più nel dettaglio, le opere stradali consistono nella realizzazione di un´intersezione a rotatoria e di due sottopassi in corrispondenza all´intersezione tra l´asse ferroviario e quello della rotatoria (la cui quota sarà collocata a circa 6,50 metri al di sotto della linea ferroviaria); oltre all´innesto della Ss13 Pontebbana nella rotatoria stessa. Arrivando da Udine, in direzione Codroipo, sarà possibile l´immissione diretta, senza soluzione di continuità, di via Campoformido alla Pontebbana, poiché la strada devierà a partire dall´attuale barriera e costeggerà la linea ferroviaria. A circa 350 metri - e a circa 6 metri e mezzo al di sotto della ferrovia - sarà realizzata la grande rotonda, del diametro di 118 metri e a due corsie da 4 metri. Le rampe di raccordo con la Pontebbana saranno bidirezionali ed avranno una larghezza di 3 metri e mezzo ciascuna (e banchine da 1 metro) mentre i bracci di ingresso ed uscita in rotatoria avranno una larghezza 6 metri, in modo da consentire agevolmente i lavori di manutenzione senza interruzioni di traffico. Sarà così possibile la discesa in rotatoria sia arrivando da Udine sia arrivando da Codroipo, per poi proseguire senza più sbarramenti.  
   
   
MILANO CENTRALE, DAL 1 MAGGIO GATE DI ACCESSO ALL´AREA PARTENZA DEI TRENI APPOSITI GATE E PREVENTIVO CONTROLLO DEL BIGLIETTO ALL’ACCESSO AREA DI PARTENZA DEI TRENI DI MILANO CENTRALE  
 
 Roma, 28 aprile 2015 - Sarà disciplinato con appositi gate, e un preventivo controllo del biglietto, l’accesso all’area di partenza dei treni di Milano Centrale. La misura sarà in vigore in tutte le fasce orarie. I gate saranno attivi dal primo maggio e, in successione, saranno installati anche a Roma Termini e a Firenze Santa Maria Novella. L’accesso controllato alle piattaforme di partenza, in queste tre stazioni, non è una novità degli ultimi giorni. L’iniziativa, adottata da Fs Italiane per ragioni di security, contribuirà a elevare la qualità del servizio offerto al cliente ed è già stata condotta per alcuni mesi, in via sperimentale, nelle fasce orarie di maggiore affluenza. Ora diventa stabile. Così, dal primo maggio, i viaggiatori in partenza dalla principale stazione meneghina troveranno i gate d’ingresso in corrispondenza dei binari e dovranno mostrare il proprio biglietto ferroviario, cartaceo o ticketless. Il progetto, elaborato dal Gruppo Fs Italiane in collaborazione con le Forze dell’Ordine e le Istituzioni, mira ad aumentare la sicurezza dei passeggeri e a prevenire i fenomeni di evasione, accattonaggio, attività illecite e vendite abusive in prossimità e a bordo dei treni. Presso i gate è inoltre prevista la presenza di personale qualificato nell’uso di defibrillatori e nelle manovre di disostruzione delle vie aree, anche pediatriche, per garantire un primo soccorso in caso di necessità e offrire, quindi, un valore aggiunto anche in chiave di safety. Informazioni ai viaggiatori sui nuovi gate, e sui comportamenti da tenere per agevolare i flussi, saranno diffuse attraverso i siti web del Gruppo (Fsitaliane.it, Trenitalia.com, e su questo sito), gli annunci a bordo treno e in stazione, i canali di vendita di Trenitalia (self service, sms, biglietti in pdf), filmati su La Freccia.tv e totem informativi.  
   
   
RIASSETTO DEL NODO FERROVIARIO DI UDINE IL COSTO COMPLESSIVO DELL’INTERVENTO FIN QUI REALIZZATO È STATO DI DIECI MILIONI DI EURO, SETTE DEI QUALI PER LAVORI APPALTATI E 2,6 PER I MATERIALI  
 
Udine, 28 aprile 2015 - Si concluderà a giugno, con un mese di anticipo sulla tabella di marcia, la prima fase degli interventi di riassetto funzionale del nodo ferroviario di Udine. Sono stati fin qui impiegati da Rete Ferroviaria Italiana tutti i dieci milioni di euro destinati all’opera dal “Decreto del Fare”. In particolare è stato realizzato un nuovo collegamento tra le stazioni di Pm Vat e Udine Centrale, con la costruzione di un nuovo tratto di linea tra Pm Vat e Udine Parco in affiancamento a quello esistente. Gli interventi sulla nuova linea, iniziati nel febbraio 2014, per l’adeguamento degli impianti esistenti hanno interessato tutti i sottosistemi infrastruttura, energia, comando controllo e segnalamento delle tre stazioni in questione. Il tutto senza mai interrompere quindi il flusso regolare dei treni. Questa configurazione del Nodo consentirà - a regime - di deviare sulla nuova linea 30 treni merci della direttrice Mestre - Tarvisio, equivalenti al 90% di questa tipologia di traffico che attualmente si sviluppa sul tratto urbano - fortemente antropizzato - fra Pm Vat e Udine. Il costo complessivo dell’intervento fin qui realizzato è stato, come detto, di dieci milioni di euro, sette dei quali per lavori appaltati e 2,6 per i materiali. 14.300 le ore complessivamente lavorate, tra progettazioni, realizzazioni e verifiche. Sono stati posati tremila metri di nuovi binari, 11 deviatoi, quattromila metri di linea elettrica di alimentazione dei treni, nuovi segnali e sistemi di controllo marcia treno. Il completamento di questa prima fase è propedeutico ai successivi interventi che porteranno alla rivisitazione e maggior specializzazione dei flussi di traffico sulle direttrici Tarvisio - Cervignano Smistamento e Trieste - Venezia. L’assetto definitivo comporterà la trasformazione di Udine in una stazione elementare con binari specializzati per direttrice e un collegamento diretto Venezia - Trieste. Ciò consentirà di ricevere i treni viaggiatori sui binari dedicati. Verrà costruito il nuovo impianto Posto Movimento Cargnacco sulla direttrice Udine - Cervignano Smistamento, che gestirà tutto il traffico merci attualmente attestato a Udine Parco e fungerà da supporto per la gestione degli scambi con gli impianti industriali di Abs e Ziu/zau. Le nuove bretelle di raccordo e il raddoppio delle linee esistenti consentiranno di gestire, modulare e indirizzare il traffico merci sulle direttrici Tarvisio, Trieste, Venezia e Cervignano Smistamento. Tutti i nuovi apparati tecnologici per il governo del traffico nel Nodo di Udine saranno di tipo computerizzato secondo gli standard ferroviari di ultima generazione. Il costo complessivo dell’ intero progetto di riassetto funzionale del nodo di Udine sarà di 60 milioni di euro.  
   
   
EXPO TRENORD: FATTO UN VERO MIRACOLO  
 
Milano, 28 aprile 2015 - "Un vero e proprio miracolo". Così l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, ha definito il Piano ferroviario straordinario per Expo presentato ieri presso la stazione di Milano Cadorna insieme al presidente Roberto Maroni, all´amministratore delegato di Trenord, Cinzia Farisè e a quello delle Ferrovie dello Stato, Michele Elia. Fatto Di Più Con Meno Risorse "Fare un piano straordinario - ha spiegato Sorte - è già di per sé qualcosa di molto complicato. Farne uno come quello che parte proprio oggi con meno risorse è qualcosa di veramente miracoloso. Sembra un paradosso, ma con meno risorse trasferite siamo riusciti a fare di più. E´ una formula strana, ma che dà l´idea del lavoro che c´è dietro questa nuova offerta". 1 Milione Di Treni/km In Più, Tutelati I Pendolari - L´assessore ha dunque ricordato come siano stati inseriti oltre 1 milione di treni/km in più. "E questo - ha precisato - tutelando l´ordinario: i pendolari, i lavoratori e gli studenti con la loro esigenze di mobilità. Abbiamo vinto la sfida di coniugare e incastonare lo straordinario nell´ordinario". L´orario estivo, infatti, concentrato fra l´altro soltanto nel mese di agosto, non inciderà se non per lo 0,8 per cento, sul normale servizio. 39 Nuovi Treni In Servizio Dal 1 Maggio - Dal 1° maggio saranno 39 su 63 i nuovi treni in servizio acquistati grazie ad un investimento complessivo di 527 milioni di euro. L´assessore ha poi ricordato come, proprio nelle scorse settimane, sia stato sottoscritto il contratto che affida a Trenord la gestione del servizio regionale per altri 6 anni. "Un impegno non da poco - ha precisato - che vale 420 milioni di euro l´anno e che prevede anche l´acquisto di altri treni per 200 milioni di euro". Fra l´altro, proprio oggi, hanno fatto il loro debutto a Cadorna un Coradia, destinato alle linee regionali, e un Tsr che effettuerà il sevizio suburbano. Puntualità Cresciuta Del 17% In 3 Mesi - Sorte ha quindi sottolineato come la sottoscrizione del nuovo contratto di servizio con Trenord sia stata "facilitata dai risultati raggiunti negli ultimi 3 mesi". "La puntualità - ha precisato - come hanno riconosciuto anche i pendolari è aumentata del 17 per cento grazie al piano straordinario presentato a gennaio. Rimane ancora tanto da fare, ma siamo sui binari giusti". Scongiurato L´aumento Dei Biglietti - Sorte ha anche sottolineato il lavoro fatto insieme al presidente Maroni e all´assessore all´Economia Garavaglia per scongiurare l´aumento delle tariffe. "A fronte del taglio imposta dalla Legge di stabilità sul Tpl di 150 milioni di euro - ha ricordato - siamo riusciti a reperirne 105 dal nostro bilancio, scongiurando aumento che sarebbero potuti arrivare fino al 30 per cento".  
   
   
FERROVIE: TRATTO PM VAT - UDINE CENTRALE  
 
Trieste, 28 aprile 2015 - La presidente della Regione, Debora Serracchiani, e l´assessore regionale alle infrastrutture, Mariagrazia Santoro, hanno effettuato ieri mattina un sopralluogo sul nuovo collegamento tra le stazioni di Pm Vat e Udine Centrale. L´intervento, che rappresenta la prima fase del riassetto funzionale del nodo ferroviario di Udine, si chiuderà a giugno, con un mese di anticipo rispetto al previsto, impiegando i 10 milioni stanziati per questa opera dal Decreto del Fare (altri 20 milioni dello stesso Decreto erano stati destinati per la velocizzazione della linea Venezia - Trieste nella parte in Friuli Venezia Giulia). Accompagnate dal direttore territoriale produzione Venezia - Trieste di Rete Ferroviaria Italiana, Carlo De Giuseppe, Serracchiani e Santoro hanno percorso la nuova linea ferroviaria, che affianca in trincea il binario della circonvallazione già preesistente; questa soluzione ha permesso un notevole abbattimento degli impatti, tra i quali quello acustico e delle vibrazioni causate dai treni merci. Il completamento del raddoppio permette già ora di togliere dal tratto urbano 30 treni merci dalla direttrice Mestre - Tarvisio, che equivalgono al 90% di questa tipologia di traffico e al 60% di quello complessivo. Gli interventi sulla nuova linea, iniziati nel febbraio 2014, hanno interessato tutti i sottosistemi infrastruttura, energia, comando controllo e segnalamento delle stazioni in questione; il tutto senza mai interrompere il flusso regolare dei treni. Sono stati posati tremila metri di nuovi binari, 11 deviatoi, quattromila metri di linea elettrica di alimentazione dei treni, nuovi segnali e sistemi di controllo. È previsto un sistema che riporta automaticamente i treni al limite di velocità (di 60 chilometri orari) in caso di superamento del limite stesso. Il completamento di questa prima fase è propedeutico ai successivi interventi sul nodo di Udine, dal costo complessivo di 60 milioni di euro. L´assetto definitivo comporterà la trasformazione di Udine in una stazione con binari specializzati per direttrice e un collegamento diretto Venezia - Trieste. Ciò consentirà di ricevere i treni viaggiatori su binari dedicati. Verrà costruito il nuovo impianto Posto Movimento Cargnacco sulla direttrice Udine - Cervignano Smistamento, che gestirà tutto il traffico merci attualmente attestato a Udine Parco e fungerà da supporto per la gestione degli scambi con gli impianti industriali di Abs e Ziu/zau. "In poco tempo siamo riusciti a spendere bene i 30 milioni del ´Decreto del Fare´ che hanno permesso, da una parte, di velocizzare la linea Venezia - Trieste e, dall´altra, di togliere il più possibile i passaggi all´interno della città di Udine facendo transitare i treni, in particolare i treni merci che sono più pericolosi e rumorosi, su una linea laterale. Oggi vediamo la fine della prima fase dei lavori e trasferiamo il 60% dei treni, e di questi il 90% sono treni merci, sulla nuova linea" ha commentato la presidente della Regione. Peraltro, ha aggiunto Serracchiani, "i lavori rappresentano, una volta completati tutti gli interventi sul nodo di Udine, un concreto potenziamento del Corridoio Adriatico - Baltico".  
   
   
L’AUTORITA’ PORTUALE DI TRIESTE ALLA FIERA TRANSRUSSIA DI MOSCA ASSIEME AGLI OPERATORI E AL PORTO DI MONFALCONE  
 
Trieste, 28 aprile 2015 - L’autorità Portuale di Trieste ha partecipato alla Xx edizione di “Transrussia”, manifestazione dedicata al settore dei trasporti e della logistica svoltasi a Mosca dal 21 al 24 aprile. La fiera è l’evento di riferimento per chi guarda al mercato russo, all’area Cis e in linea più generale all’Est Europa e paesi baltici. Tra gli espositori le più grande società del settore, i padiglioni nazionali del Kazakistan, Bielorussia, Germania, Finlandia, Lettonia, Estonia, per un totale di 495 aziende partecipanti provenienti da 29 paesi. L’apt era presente all’evento con un proprio stand istituzionale assieme ad alcuni operatori (Trieste Marine Terminal, Samer, Terminal Intermodale di Fernetti, società Alpe Adria) e al porto di Monfalcone. Scopo della missione era potenziare i rapporti col mercato russo ed i paesi dell’area ex-sovietica. Grande soddisfazione da parte degli operatori e del Commissario dell’Apt Zeno D’agostino, presente durante tutti i quattro giorni di esposizione: “Siamo rimasti favorevolmente colpiti dall’interesse e dall’afflusso di visitatori presso lo stand allestito assieme al porto di Monfalcone. La fiera è stata il palcoscenico ideale per presentare i servizi dei nostri operatori, non solo ai player russi, ma ad un mercato ben più vasto. Abbiamo avuto degli incontri con aziende di settore interessate allo sviluppo di nuovi traffici e alla creazione di nuovi collegamenti ferroviari con l’Est Europa”. Non sono mancati i meeting istituzionali con i responsabili della Camera di Commercio Italo-russa a Mosca e con i rappresentanti del Ministero dei Trasporti del land tedesco del Meclemburgo-pomerania. “Transrussia – ha concluso D’agostino - è stato il primo evento del nuovo programma di marketing nel settore fieristico per il rilancio internazionale del porto di Trieste. Molti degli incontri avuti in questi giorni proseguiranno la prossima settimana al Transport Logistic di Monaco di Baviera, dove saremo presenti sia all’interno dello stand della Regione Friuli Venezia Giulia per sostenere il business dei nostri operatori e per promuovere i piani di sviluppo ed i collegamenti intermodali del nostro scalo, sia all’interno dello stand Napa, dove ci focalizzeremo sulla presentazione dei progetti di studio finanziati dall’Ue che portiamo avanti con gli altri porti del Nord Adriatico”.