Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 28 Aprile 2015
BANDA ULTRA LARGA (BUL) LOMBARDIA: PASSO AVANTI PER SVILUPPO E CRESCITA  
 
Monza, 28 aprile 2015 - "Oggi presentiamo il progetto di sviluppo delle reti di Telecomunicazioni a Banda ultra larga e i servizi annessi, che rappresenta per la nostra regione un importante passo avanti a favore dell´implementazione di servizi rivolti ai cittadini, alle imprese e alle Pa. Tale infrastrutturazione permetterà di accrescere la competitività economica, la coesione sociale del territorio lombardo, assicurando vantaggi in termini di occupazione e mantenimento di posti di lavoro, attraverso un impegno diretto nella realizzazione di infrastrutture diffuse sul territorio". Così l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi ha aperto il suo intervento al convegno sulla Banda ultra larga, oggi a Monza. Gli Obiettivi Europeri - "Regione Lombardia, in linea con i principi comunitari, ha tra i suoi obiettivi per lo sviluppo e la crescita l´implementazione di reti e servizi a Banda larga e ultra larga, per raggiungere gli obiettivi dell´Agenda Digitale Europea - ha ricordato Terzi -. Tali obiettivi sono: accesso ad internet veloce (superiore a 2Mbps) al 100 per cento della popolazione entro il 2013; accesso ad internet veloce (30Mbps) al 100 per cento della popolazione entro il 2020; accesso ad internet ultra veloce (100Mbps) ad almeno il 50 per cento delle famiglie ed al 100 per cento delle imprese, entro il 2020". La Sperimentazione - "Nella città di Monza la sperimentazione promossa da Regione Lombardia - ha chiosato l´assessore - prevede un finanziamento di 1.130.000 euro. L´infrastruttura consentirà di abilitare servizi a Banda ultra larga (fino a 1 Gigabit a velocità almeno pari a 100Mbit al secondo. Solo nella città di Monza verranno collegate 600 unità immobiliari tra residenziali e business, alcuni punti strategici individuati dal Comune (la Villa Reale, l´Autodromo, due farmacie e l´ospedale San Gerardo), comprese strutture della Pubblica amministrazione". Capacità Di Fare Innovazione - "Si tratta di una sperimentazione all´avanguardia sotto il profilo tecnologico e sociale - ha proseguito la titolare lombarda dell´Ambiente - e rappresenta una prova concreta della nostra capacità di fare innovazione e di apportare valore aggiunto al nostro territorio". I Servizi - "Verranno create diverse tipologie di servizi - ha illustrato l´assessore Terzi - quali: nuovi servizi digitali da parte della Pa; miglioramento della qualità dei servizi già disponibili; miglioramento della qualità di servizi di intrattenimento in Hd fruibili anche tramite tablet e smartphone; nuove forme di telelavoro; incremento del valore dell´immobile". "I campi d´applicazione sono molteplici - ha fatto presente -: si va dall´istruzione, con la videocomunicazione in Hd, ai servizi sanitari; si potranno eseguire terapie a distanza attraverso la tele medicina con grandi vantaggi per i pazienti con difficoltà motorie. Anche imprese, professionisti e commercianti ne beneficeranno, migliorando notevolmente produttività e competitività sul mercato". Sperimentazione Bul Fase 2 - "Nei prossimi giorni - ha poi ricordato Terzi - Infratel aggiudicherà la gara relativa alla seconda fase sperimentale del progetto di sviluppo di reti a Banda ultra larga per la sperimentazione di una piattaforma integrata, che permetterà di erogare servizi di connettività avanzata veicolabili sulla rete realizzata, ai fini dell´´accensione´ della stessa". "Il progetto sperimenterà l´uso intensivo della videocomunicazione in alta definizione e altri servizi a Banda ultra larga - ha concluso l´assessore -, per supportare e favorire la relazione tra cittadini, scuole, sanità e Amministrazioni, con particolare riferimento agli aspetti legati alla cultura, conoscenza, intrattenimento e informazione, ponendo Regione Lombardia a livello delle best practice europee".  
   
   
CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA: LA CORTE CONFERMA L’AMMENDA DI 210 MILIONI DI EURO INFLITTA ALLA LG DISPLAY PER LA SUA PARTECIPAZIONE ALL’INTESA SUL MERCATO DEI PANNELLI LCD  
 
Lussemburgo, 28 aprile 2015 - Nel 2010, la Commissione ha inflitto ammende per un importo complessivo di 648,925 milioni di euro a sei produttori coreani e taiwanesi di schermi a cristalli liquidi (Lcd) per la loro partecipazione ad un’intesa tra il 2001 ed il 2006 . I pannelli Lcd sono l’elemento principale degli schermi piatti utilizzati nei televisori e nei computer. Una delle ammende più ingenti è stata inflitta alla Lg Display per un importo pari a 215 milioni di euro. Nel 2014, il Tribunale ha confermato il contenuto essenziale di tale decisione, pur riducendo di 5 milioni l’ammenda inflitta alla Lg Display . La Lg Display ha quindi proposto impugnazione dinanzi alla Corte di giustizia per ottenere una maggiore riduzione dell’ammenda . Con la sentenza odierna, la Corte respinge l’impugnazione della Lg Display e conferma l’ammenda quale ridotta dal Tribunale all’importo di 210 milioni di euro. La Lg Display contesta, in sostanza, al Tribunale di avere confermato che la Commissione poteva legittimamente prendere in considerazione, ai fini del calcolo dell’ammenda, le vendite di Lcd che la medesima effettuava alle sue società controllanti (la Lg Electronics e la Philips), mentre tali vendite non potevano essere state interessate dall’intesa in quanto, in forza delle clausole contrattuali che la legavano a queste ultime nel quadro del loro accordo di impresa comune, tali vendite avevano avuto luogo ad una tariffa preferenziale. La Corte precisa innanzitutto che tali vendite devono essere considerate come vendite effettuate a terzi indipendenti (vendite esterne) e non come vendite realizzate con entità appartenenti ad una medesima impresa (vendite interne) . Infatti, la Lg Display non forma un’impresa unica con le sue società controllanti e, pertanto, non costituisce un’impresa integrata verticalmente . La Corte ritiene poi che correttamente le vendite di Lcd effettuate dalla Lg Display alle sue società controllanti siano state incluse ai fini del calcolo dell’importo dell’ammenda. Infatti, l’importo dell’ammenda è determinato unicamente in funzione delle vendite effettuate nel mercato coinvolto dall’infrazione, indipendentemente dalla questione se il prezzo di tali vendite sia stato influenzato o meno dall’intesa. Non tenere conto del valore delle vendite effettuate alla Lg Electronics ed alla Philips per il fatto che la Lg Display ha legami strutturali particolari con tali imprese finirebbe per favorire senza giustificazione la Lg Display, consentendole di sottrarsi ad una sanzione proporzionata alla sua importanza sul mercato interessato. Pertanto, anche in assenza di qualsiasi prova che le vendite di Lcd da parte della Lg Display alle sue società controllanti siano state interessate dall’infrazione, tali vendite possono comunque essere prese in considerazione ai fini del calcolo dell’importo dell’ammenda, dato che sono state effettuate nel mercato coinvolto dall’infrazione. Per quanto riguarda l’immunità parziale dalle ammende di cui la Lg Display ritiene di dover fruire per il 2005, la Corte constata che, come ha rilevato il Tribunale, tale immunità non poteva essere concessa in quanto le informazioni fornite dalla Lg Display (ossia che l’intesa si era protratta nel 2005) riguardavano fatti che non erano in precedenza ignorati dalla Commissione (poiché un’altra impresa, la Samsung, aveva fornito in precedenza elementi di informazione a tale riguardo). È pertanto ininfluente che la decisione della Commissione si basi con maggiore frequenza sulle prove fornite dalla Lg Display che sugli elementi rivelati anteriormente dalla Samsung.  
   
   
REALIZZATA CON TECNOLOGIA ITALIANA LA PRIMA RETE WIRELESS A BANDA LARGA LTE IN MALAWI  
 
Trieste, 28 aprile 2015 - Anche i Paesi dell’Africa hanno diritto ad avere accesso a una rete internet a banda larga ma finora i costi delle infrastrutture sommati a distanze e vastità dei territori hanno, di fatto, impedito che si andasse spediti in questa direzione. Un’interessante inversione di tendenza potrebbe prendere piede dal Malawi, dove Access, un operatore locale di telefonia mobile (www.Access.mw), insieme all’italiana Athonet (www.Athonet.com) ha realizzato una rete a banda ultra larga Lte nel distretto di Blantyre, principale polo commerciale e industriale del Paese, garantendo dati, video live e servizi voce ad alta connettività. “Questo tipo di intervento è un esempio di quello che stiamo facendo e vogliamo fare in questa parte del mondo, molto interessante per lo sviluppo delle infrastrutture digitali - spiega Gianluca Verin, cofondatore di Athonet, giovane società specializzata in infrastrutture di rete mobile, nata nell’Area Science Park di Trieste. Abbiamo iniziato dal Malawi, dove prima di noi la tecnologia Lte non esisteva e dove portare l´Adsl è complicato, anche per i frequenti furti dei cavi in rame. Con il dispiegamento di questa rete dimostriamo come la tecnologia delle grandi Telecom, ormai proiettata verso il 5G, sia finalmente fruibile anche in quei luoghi che taluni, a torto, ritengono la periferia del mondo tecnologico e che invece rappresentano la frontiera con la quale la nuova tecnologia deve confrontarsi”. Il sistema di comunicazione sviluppato da Athonet si chiama Primo (Private Mobile) ed è una rete mobile per coperture “hotspot” - in zone ad alta concentrazione di traffico o poco connesse - e per la messa in opera di reti di emergenza, come avvenuto nel 2012 a Mirandola in seguito al terremoto che colpì l’Emilia. Lo stesso software evoluto e virtualizzato, consente coperture regionali e di aree più vaste, come nel caso del distretto di Blantyre. L´offerta iniziale del servizio attivato nel Paese africano è orientata verso i clienti che richiedono accesso a Internet ad alta velocità e a servizi voce. "Riteniamo che l´introduzione di servizi Lte 4G in Malawi darà risposta a una domanda latente di accesso a Internet in banda ultra larga da parte di singoli utenti e aziende”, ha detto Faizal Okhai, Chief Executive Officer di Access. "Internet può essere un driver fondamentale per la crescita dell’Africa e siamo orgogliosi di essere partner di Access nel portare in Africa l’Internet a banda larga - sottolinea Massimiliano Gianesin, responsabile Athonet del dipartimento Operations. Il nostro approccio software alle infrastrutture dimostra che le reti di telefonia mobile possono essere implementate nei Paesi in via di sviluppo molto rapidamente e a costi contenuti”.  
   
   
EXPO: CON L15 EVENTI E SERVIZI IN REAL TIME SU MOBILE  
 
Milano, 28 aprile 2015 - "L15 è un sito internet per tutti coloro che vogliono usufruire dei servizi in Lombardia in occasione di Expo e anche dopo l´Esposizione Universale: su questo sito ci sarà il calendario di tutti gli eventi durante Expo in Lombardia oltre a garantire in real time sistemi di mobilità, controllo delle disponibilità dei Pronti Soccorsi presso gli ospedali e una serie di altre informazioni utili". Nuova Applicazione - È la descrizione della nuova applicazione web di Regione Lombardia che integra i servizi ai cittadini per Expo 2015 illustrata dall´assessore regionale alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala nella conferenza stampa del ´dopo Giunta´. Eredità Di Expo - "Questa è una delle eredità di Expo" ha proseguito l´assessore Sala che ha aggiunto: "Il sito di Expo è infrastrutturalmente e tecnologicamente tra i più avanzati al mondo e questa è una delle applicazioni a livello di Ict tra le primissime a livello mondiale". Partner Di L15 - Realizzato in collaborazione con Expo 2015 Spa, Confindustria, Camera di Commercio di Milano, Confcommercio, Assolombarda e Unione del Commercio, L15 si consulta collegandosi al sito www.L15.regione.lombardia.it tramite personal computer, smartphone e tablet. Il nome L 15 è provvisiorio e nei prossimi giorni Regione Lombardia lancerà un concorso rivolto a tutti i cittadini che potranno proporre il nome della app. Test In Diretta - Durante la conferenza stampa, l´assessore Sala, insieme al presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e all´assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Volontariato e Pari opportunità Maria Cristina Cantù ha anche testato l´efficacia e la puntualità dell´applicazione L15. Sala, in particolare, ha commentato una consultazione che ha riguardato l´area di Golasecca, in provincia di Varese, uno tra i 60 itinerari presenti nel sito: la schermata ha mostrato la descrizione e le caratteristiche del luogo, le bellezze che offre ai visitatori e le opportunità per raggiungerla. Cosa Offre L15 - I servizi offerti dall´applicazione comprendono gli eventi culturali, sporitvi e fieristici, itinerari turistici, agriturismi e negozi storici, prodotti tipici agroalimentari, servizi sanitari e orari delle Farmacie, il Piano Expo Salute per i visitatori dell´Esposizione universale di Milano, i servizi dell´infomobilità che offrono orari e stato dei servizi di treni, metropolitane e aerei, disponibilità dei principali parcheggi per autovetture e gli stalli in cui è possibile trovare biciclette per il bike sharing. Eccellenze Dei Territori - "Disponibile in 7 lingue, le principali di Expo, L15 si presenta in home page - ha spiegato l´assessore Sala - con un menu a icone e consente a chi la visita di conoscere il calendario delle iniziative promosse da tutti i soggetti che hanno collaborato con Regione Lombardia attraverso i bandi per la valorizzazione delle eccellenze dei territori. Attualmente abbiamo caricato già 1.000 eventi".  
   
   
ALCATEL: SERRACCHIANI, REGIONE FVG CONVOCHERA´ TAVOLO CON AZIENDA  
 
Trieste, 28 Aprile 2015 - "E´ stato preso l´impegno a continuare il dialogo con Alcatel e a breve la Regione convocherà un tavolo al quale saranno invitati l´azienda e le rappresentanze dei lavoratori". Lo ha dichiarato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, che ieri a Roma ha incontrato il presidente e amministratore delegato di Alcatel-lucent Italia, Roberto Loiola. "Abbiamo fatto il punto sulla situazione del gruppo Alcatel - ha riferito Serracchiani - e da parte della società è stato ripetutamente confermato che lo stabilimento di Trieste è assolutamente strategico, indipendentemente da eventuali trattative di cui si è appresa notizia in questi giorni. La produzione che viene fatta a Trieste riveste una particolare importanza e vi è l´interesse a confermarla e consolidarla".  
   
   
LAZIO: FABLAB: AVVIATA LA CREAZIONE DELL’ELENCO DI ESPERTI E COLLABORATORI  
 
Roma, 28 aprile 2015 - Una nuova opportunità per le imprese che operano nel campo della cultura, della creatività e delle arti figurative: Bic Lazio ha avviato da poco il processo di progettazione e sviluppo di Fablab regionali proprio in questi settori. Un unico sistema destinato allo sviluppo della filiera culturale e creativa. Il Fablab diffuso regionale si sviluppa su tre sedi di Bic Lazio: Roma, Viterbo e Bracciano. Avviata la creazione un elenco di professionisti, esperti e collaboratori. Bic Lazio, attraverso questo elenco, potrà attingere per affidare diversi incarichi di lavoro collegati al Fablab regionale diffuso, a partire dall’estate 2015: dalle attività di assistenza, supervisione e formazione alla partecipazione ad eventi in qualità di relatore o moderatore, e ad altre prestazioni professionali di natura occasionale. Vai qui per tutte le informazioni e per inviare le candidature, tramite il sito di Bic Lazio. Http://www.biclazio.it/it/home/fablab-regionale-diffuso-albo-degli-esperti-e-dei.bic    
   
   
PREMIO SMART COMMUNITIES TORINO: DAL PIEMONTE I MIGLIORI PROGETTI IN TEMA DI CITTA’ INTELLIGENTI PER TRASFORMARE IL TERRITORIO IN UNA FUCINA DI INNOVAZIONE  
 
Torino, 28 aprile 2015 - La seconda giornata di Smau Torino giovedì 30 aprile alle ore 11.00 si aprirà con la terza edizione del Premio Smart Communities, il riconoscimento che vuole puntare l’attenzione sulle più innovative misure adottate da Pubbliche Amministrazioni ed Enti Locali volte a migliorare la vita dei propri cittadini. Il premio sarà preceduto da un saluto introduttivo a cura di Roberto Moriondo, del Comitato di indirizzo Agid, e successivamente da uno speed pitching in cui una selezione di startup in ambito smart communities si presenterà al pubblico in sala. Tra le startup presenti eVeryride, startup che ha aggregato in un’unica app i servizi di carsharing, bikesharing e, a breve, scootersharing a disposizione dei cittadini, Evolvea che fornisce servizi di ispezione, controllo e verifica della qualità, sicurezza, salute e ambiente per il settore pubblico e privato, Humake.it, startup che realizza laboratori di riciclo di materiali comuni all’interno delle scuole, Merende Diverse, startup che fornisce un servizio di selezione e consegna a domicilio di merende sane ed educative per bambini, Naboomboo, una piattaforma multimediale di scambio linguistico e Yamgu, startup che ha realizzato una piattaforma di social travelling che permette di pianificare il proprio tour della città in base al tempo a disposizione e alle condizioni meteo. Successivamente si passerà alla tavola rotonda di presentazione del progetto Paoc, la Community delle Pubbliche Amministrazioni per innovare le Politiche di Coesione che vedrà la partecipazione di Federico Lasco, Dirigente dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, Giuliano Noci, del Politecnico di Milano, Antonella Galdi, Vice-segretario di Anci, Mario Calderini, Presidente del Comitato Tecnico Comunità Intelligenti Agid. Al termine si passerà alla consegna del Premio Smart Communities che vede in finale 18 comuni ed enti del territorio, tra cui il Comune di Pomaretto, la Comunità Montana Valli Orco e Soana, il Comune di Grugliasco, il Comune di Pralormo, l’Università degli Studi di Torino, Uncem Piemonte, il Consiglio Regionale del Piemonte, Iren Energia, il Comune di Fossano, il Comune di San Salvatore Monferrato, Smat - Società Metropolitana Acque di Torino, Associazione Smart Cities Alto Piemonte, la Città di Torino - Polizia Municipale, l’Università del Piemonte Orientale, il Politecnico di Torino - iXem Labs, la Fondazione Montagna Sicura, il Comune di Genova e il Comune di Taggia. Per dare un’anticipazione sui progetti in finale il Comune di Grugliasco (To) ha avviato una serie di misure per rendere più digitale il proprio territorio, da un lato realizzando interventi strutturali, come la posa della banda larga su tutto il territorio comunale e la diffusione di postazioni wi-fi, dall’altro digitalizzando alcuni servizi al cittadino per eliminare le code agli sportelli del Comune; il Comune di Pomaretto (To) ha avviato una serie di attività per favorire le energie rinnovabili e il risparmio energetico; il Comune di Pralormo (To) ha recentemente attuato, per creare un contesto favorevole allo sviluppo del territorio e del turismo, un progetto per la “diffusione digitale” di pacchetti turistici, in collaborazione con la locale associazione turistica, i principali attrattori di flussi, le aziende enogastronomiche, hotel e B&b. A partire dalla installazione di una rete a banda larga, la Comunità Montana Valli Orco e Soana ha avviato una serie di servizi specifici svolti in forma associata tra i quali la protezione civile, il catasto e, per alcuni Comuni, il servizio tributi; il progetto Iotibevo di Smat prevede il monitoraggio e controllo, attraverso una rete di telecontrollo, dei chioschi di distribuzione dell’acqua di rete per uso alimentare dislocati nella provincia di Torino; il progetto dell’Uncem prevede la creazione della bottega dell’Alpe: un negozio e-commerce di prodotti enogastronomici e artigianali delle valli piemontesi che riunisce e mette a sistema i diversi produttori locali e dà nuovo ossigeno all’economia locale; Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino ha sviluppato, insieme a Csp e Fondazione Torino Wireless, Sigevi, Sistema di Gestione del comprensorio Viti-vinicolo, uno strumento innovativo di supporto alle decisioni e per la gestione delle coltivazioni vitivinicole; Il Consiglio Regionale del Piemonte ha avviato il progetto Openstreetmap che punta a creare e rendere disponibili dati cartografici, liberi e gratuiti a chiunque ne abbia bisogno; Iren, la multiutility a controllo pubblico, opera nei settori dell’energia elettrica ha avviato il progetto Eden - Energy Data Engagement – con l’idea di utilizzare il paradigma dell’Internet delle Cose per favorire una consapevolezza diffusa sui consumi energetici all’interno delle scuole; il Comune di San Salvatore Monferrato presenta l’iniziativa "San Salvatore in album", una raccolta di figurine dedicata agli abitanti del comune per far rivivere la storia del suo territorio attraverso le testimonianze dirette dei suoi cittadini che hanno fornito le immagini per la creazione dell’album; l’Associazione Smart Cities Alto Piemonte ha avviato un progetto per ricostruire e valorizzare la rete fondata su Pmi locali, province e comuni per arrivare a coordinare una massa critica di enti e istituzioni in grado di coinvolgere circa 800.000 abitanti, acquisendo ‘peso’ a livello nazionale e internazionale sul tema dello sviluppo intelligente del territorio; L’ixem Labs del Politecnico di Torino ha avviato il progetto “Verrua Savoia senza fili” installando una rete wireless gratuita per tutti i cittadini e fondando il primo provider no profit in grado di gestire la banda per 250 famiglie a costi contenuti e ottime prestazioni. Attorno a questo progetto sono poi cresciute una serie di attività collaterali che mirano a coinvolgere tutti i cittadini: sono iniziati una serie di corsi di informatica basic nelle scuole elementari, dove i bambini guidano i nonni all´apprendimento, e la formazione di tutta una serie di volontari che si occupano della manutenzione della rete e della gestione della macchina; l’Università del Piemonte Orientale ha avviato il progetto Pitagora Piattaforma Interoperabile Tecnologica per l’Acquisizione, la Gestione e l’Organizzazione dei dati Ambientali – finalizzato al monitoraggio ambientale dei bacini lacustri, sviluppato nell’ambito di un contesto territoriale specifico, quello del Lago d’Orta, nella provincia piemontese del Verbano-cusio-ossola; il Comune di Fossano ha attivato una collaborazione con il Politecnico di Torino per la progettazione di interventi di rigenerazione e riqualificazione del Centro Storico creando un laboratorio di coprogettazione, all’interno del quale le competenze tecniche di studenti, docenti, professionisti e tecnici si confrontano con le aspettative e le esigenze di chi abita, lavora, “usa” la città e in particolare il Centro Storico; il Comune di Genova partecipa con il progetto Ele.c.tra mira ad incentivare l’uso degli Scooter Elettrici nelle aree urbane, mettendo in relazione domanda e offerta di mobilità sostenibile; la Fondazione Montagna Sicura ha avviato un progetto per il monitoraggio delle valanghe; la Polizia Municipale di Torino ha testato un servizio innovativo per la segnalazione di criticità legate alla Sicurezza Urbana. Il cittadino chiama il Contact Center della Polizia Municipale, che riceve la segnalazione e registra tutte le informazioni fornite in merito alla problematica percepita. L’informazione viene elaborata e integrata ai dati già disponibili nel database derivate da segnalazioni precedenti. Questi dati, nei limiti delle condizioni di utilizzo e privacy, vengono resi disponibili come Open Data. Il calendario delle iniziative dedicate alle Smart Communities prosegue nei due giorni all’interno dell’Arena Smart Communities che ospiterà un ciclo di laboratori da 50 minuti ciascuno moderati dai giornalisti di scienza di Radio 24 e che vedranno come protagonisti alcuni dei casi finalisti del premio Smart Communities e i maggiori esperti del tema, provenienti dal mondo accademico, degli enti locali e dalle aziende fornitrici di tecnologie. Per fare qualche esempio, il caso della Polizia Municipale di Torino sarà raccontato all’interno di un workshop in programma giovedì 30 aprile alle ore 14.00, mentre il progetto Sigevi sarà raccontato all’interno di un workshop realizzato da Csp e Fondazione Torino Wireless in programma mercoledì 29 alle ore 11.00. Mercoledì 29 aprile alle ore 15.00 il Cluster Nazionale delle Smart Communities terrà un workshop in cui si farà un breve sommario delle sue aree di intervento del cluster in tema di sicurezza e monitoraggio del territorio, mobilità, salute e benessere, istruzione e formazione, beni culturali e turismo, e-government, energie rinnovabili e efficienza energetica e presenterà uno strumento online, disponibile da primi di giugno, che si pone l’obiettivo di attivare processi negoziali tra Pubbliche Amministrazioni, Imprese e Centri di Ricerca per sostenere e valorizzare nuove soluzioni di Smart City. All’interno dei laboratori si parlerà anche di Digital Social Innovation: sarà infatti la Regione Piemonte, all’interno di un workshop in programma mercoledì 29 alle ore 14.00 a parlare di tecnologie digitali e gestione dei dati a supporto dell’imprenditorialità sociale.  
   
   
IL PROGETTO "DIGITAL DO IT YOURSELF" DI HORIZON 2020 È INIZIATO: PRONTI AD ACCOGLIERE II VOSTRO CONTRIBUTO  
 
 Castellanza (Va), 28 aprile 2015 - Digital Do It Yourself (Didiy, “fai da te digitale”) è un nuovo fenomeno socio – tecnologico, incentrato sui dispositivi digitali che supportano, spesso attraverso comunità online aperte, la convergenza di atomi e bit (“Atoms-bits Convergence”, Abc). Le tecnologie e le dinamiche sociali correlate a Didiy permettono la prototipazione e la fabbricazione di manufatti a partire da specifiche digitali. Ciò può portare a nuovi scenari nei ruoli e nelle relazioni fra individui, organizzazioni e società, nei quali emergono di conseguenza opportunità ma anche minacce. Il progetto di ricerca Didiy (www.Didiy.eu ), che rientra nel topic "Human-centric Digital Age" del framework Horizon 2020, sta studiando come Didiy e la crescente rilevanza sociale di dispositivi Abc (come le stampanti 3D e le schede Arduino) stiano: • cambiando le organizzazioni, il lavoro, la formazione, la ricerca e il design creativo • modificando la dimensione sociale della creatività • influenzando i sistemi legali • cambiando gli aspetti etici Il progetto Didiy è realizzato, attraverso un team multidisciplinare (www.Didiy.eu/project/people ), da un Consorzio internazionale di sette Partner (www.Didiy.eu/project/partners ): • Liuc - Università Cattaneo ( www.Liuc.it ), un’Università non statale fondata nel 1991 dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, che offre corsi di laurea in Economia, Giurisprudenza e Ingegneria • Communication and Media Research dell’Università di Westminster (Uk, www.Westminster.ac.uk/camri ), un centro leader mondiale nella ricerca su media e comunicazione • Ab.acus srl (www.Ab-acus.eu ), una società la cui mission è progettare e sviluppare prodotti e servizi tecnologicamente avanzati • Manchester Metropolitan University (Uk, www.Mmu.ac.uk ), il più grande campus per gli studi undergraduate nel Regno Unito, particolarmente specializzata nei servizi per l’inserimento professionale • Free Knowledge Institute (Nl, http://freeknowledge.Eu ), un hub che, dal 2007, coordina diversi progetti internazionali negli ambiti del Free Software, Open Standards, Open Educational Resources, Access to Knowledge • Amerikaniko Kollegio Anatolia (Gr, www.Act.edu ), un ente di formazione non–profit con un corso articolato in Business, Business Computing, Relazioni Internazionali e Inglese • Politecnico di Milano ( www.Polimi.it ), un’Università scientifico – tecnologica fondata nel 1863, che forma ingegneri, architetti e designer industriali L’obiettivo del progetto è di produrre ben fondati modelli e linee guida per supportare sia la formazione sia la definizione di politiche sul Didiy, inteso come un fenomeno in corso che, pur fondandosi sulla tecnologia, dovrebbe essere guidato e conformato da strategie sociali e culturali, non dalla tecnologia. Il progetto Didiy, che è stato avviato nel 2015 e ha una durata di 30 mesi, è ora pronto per raccogliere quante più informazioni possibili correlate al Didiy e per esplorare modi di collaborare con altre persone, progetti e comunità interessate al Digital Diy, dagli insegnanti ai makers alla pubblica amministrazione. E’ possibile partecipare al forum pubblico di Didiy (www.Didiy.eu/forums/didiy-main-forum ) e segnalare gli eventi legati a Didiy o altri tipi di risorse consultando: Didiy news www.Didiy.eu/node/add/event-calendar  Didiy resources www.Didiy.eu/node/add/didiy-case  Per altre informazioni o comunque per saperne di più sul progetto Didiy, inviare una mail a didiy@didiy.Eu  o usare il form su www.Didiy.eu/contact  
   
   
TRENTO: SCUOLA: PRIMA PROVA PER IL CONCORSO INSEGNANTI NELLA SCUOLA PRIMARIA  
 
 Trento, 28 aprile 2015 - Ha preso il via, presso il Liceo Da Vinci di Trento, il concorso per 100 posti a tempo indeterminato per l’insegnamento delle lingue straniere nella scuola primaria. Il bando, approvato con delibera della Giunta provinciale nel gennaio scorso, mette a concorso rispettivamente 50 posti per la lingua inglese e 50 per il tedesco. Dopo l’adozione dei provvedimenti di esclusione a seguito delle verifiche sui titoli di accesso, i candidati attesi sono 263 per la lingua inglese e 131 per la lingua tedesca. Oggi la prova di inglese, sempre presso il Liceo Da Vinci, con la stessa modalità si svolgerà la prova di tedesco. La prova scritta rivolta agli aspiranti docenti dovrà essere svolta integralmente in lingua inglese e/o tedesca. Lo scritto prevede una prova di comprensione del testo e alcuni quesiti a risposta aperta ed è finalizzato a valutare la padronanza delle competenze professionali, le discipline oggetto di insegnamento e i contenuti previsti dal bando. A conclusione della prova scritta la Commissione avvierà la correzione degli elaborati. Ad avvenuta pubblicazione dei risultati dello scritto decorreranno 20 giorni per fissare la prova orale, che consisterà in una lezione simulata su una traccia estratta dal candidato 24 ore prima della data della prova stessa e da un colloquio su tematiche attinenti la lezione ed eventuali altri temi previsti dal programma d’esame.  
   
   
ASSESSORE LOMBARDIA A STUDENTI CODOGNO: NUOVA PAC DISEGNA FUTURO VOSTRA PROFESSIONE  
 
Codogno/lo, 28 aprile 2015 - "La Politica agricola comune disegna la prospettiva occupazionale e professionale del vostro futuro. Per durata, visto che il termine è fissato al 2020, riguarderà molti di chi, come voi, saranno chiamati a lavorare in azienda. Di sicuro sarà molto diversa da quella che hanno visto i vostri genitori. Nuove regole con cui sarete chiamati a confrontarvi". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, intervenendo a un confronto con gli studenti di Agraria dell´Istituto Tecnico Statale di Codogno, in provincia di Lodi. L´itas di Codogno ospita 600 ragazzi, 100 dei quali in convitto, e dispone di una vera e propria azienda agricola su 20 ettari con 70 capi, a cui si aggiungono una serra e un caseificio che trasforma parzialmente il latte prodotto. Negli ambiti aziendali c´è spazio, inoltre, per la viticoltura e la produzione di miele. Modello Non Facilmente Applicabile Per Noi - "La nuova Politica agricola cambia l´assetto italiano - ha ricordato Fava ai ragazzi -. Si passa da un modello collaudato, da un regime molto spinto sulle produzioni di commodities, a uno più specializzato e orientato dal punto di vista ambientale". "Una prospettiva non facilmente applicabile sul nostro territorio - ha ricordato Fava -, per questo c´è bisogno di gente preparata ad affrontare il cambiamento. Allo stesso tempo abbiamo assistito anche a un massiccio spostamento delle risorse: Regione Lombardia metterà a disposizione 1 miliardo e 200 milioni di euro fino al 2019. Di questi, 420 all´incirca e altri 400 saranno equamente ripartiti tra Misure agroambientali e investimenti nelle aziende tradizionali. Risorse che serviranno a quelle attività non prettamente remunerative, affinché l´agricoltore sia spinto a ripristinare al meglio l´ambiente in cui vive. Una scelta che diverge dalla modalità passata, impostata a sfruttare il più possibile i terreni". Risorse Ci Sono Per Confermare Vocazioni Autentiche - "Ma produrre al massimo della quantità non basta più - ha aggiunto Fava -, lo dicono i mercati, i prezzi. La Ue spinge a non produrre più in eccesso commodities che non siano immediatamente impiegabili. Dal mais alla soia, passando per il latte, che finiscono su un mercato indifferenziato che finisce per non assegnargli il valore giusto". "Dunque, si arriverà presto a un´agricoltura più specializzata - ha aggiunto l´assessore -, con prodotti che devono essere promossi in modo adeguato. Dall´altra ci troveremo sempre più aziende che spingono nella direzione della multifunzione per sostenere e ampliare entrate e reddito, sfruttando la capacità di vendere al meglio il territorio. La nuova programmazione prevede nuove risorse per sostenere progetti che valorizzino i loro prodotti sul territorio. Nonostante con la modalità della convergenza si cerchi di conformare e omogeneizzare tutto il territorio agricolo europeo. Noi faremo in modo che la vocazione tutta autentica del nostro modello agricolo possa emergere, anche se mediamente avremo qualcosa da perdere in termini di risorse e prospettive. Un ettaro di terreno a Codogno non vale lo stesso appezzamento da un´altra parte, in Europa".  
   
   
AMBIENTE, AL VIA TAVOLO TERRITORIALE PER MONITORAGGIO SOSTENIBILITÀ  
 
Milano, 28 aprile 2015 - La Giunta regionale della Lombardia, ha approvato, su proposta dell´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, uno schema di protocollo d´intesa tra i Comuni di Montichiari, Calcinato, Bedizzole, Mazzano, Nuvolento, Nuvolera, Castenedolo, Carpenedolo, Ghedi e Bagnolo Mella, la Provincia di Brescia e Regione Lombardia per l´attivazione di un tavolo territoriale interistituzionale per il monitoraggio ambientale e la sostenibilità. Grande Soddisfazione - Soddisfatta l´assessore regionale Claudia Terzi. "Si tratta di un risultato senza precedenti. Al Tavolo territoriale interistituzionale siederanno Comuni, Regione e Provincia al fine di permettere di individuare azioni correttive per il miglioramento della sostenibilità ambientale e responsabilità sociale delle aziende. Proprio con questa finalità - spiega l´assessore - sarà estesa la sperimentazione del sistema Qcumber Smart City, già in atto a Montichiari, Calcinato, Bedizzole e Bagnolo Mella. Un tema che ci ha visti protagonisti l´altro giorno a Firenze in un convegno internazionale. A inizio aprile avevo incontrato nuovamente tutti i colleghi dei Comuni bresciani per chiudere la stesura del protocollo che oggi è andato in Giunta". Il Caso Montichiari - "È stato proprio il caso di Montichiari con le sue 16 discariche - ricorda l´assessore - a ispirare l´introduzione del cosiddetto ´indice di pressione´, un parametro destinato a bloccare l´apertura di nuove discariche e lo sviluppo di quelle esistenti in comprensori saturi dal punto di vista dei rifiuti smaltiti. Processo Virtuoso - "Il risultato di oggi con il protocollo e dell´estate scorsa con il via libera al nuovo piano rifiuti regionale - chiosa Terzi - sono frutto di un virtuoso processo di osmosi fra le istituzioni e i cittadini, la prova che la politica sa ascoltare e dare risposte alle necessità del territorio. Un piano rifiuti innovativo - conclude l´assessore - che spinge al massimo sulla raccolta differenziata e stoppa nuovi termovalorizzatori oltre ai loro ampliamenti in base al principio dell´autosussistenza: una regione deve essere in grado di smaltire i rifiuti prodotti nel suo bacino". Il protocollo d´intesa tra i Comuni di Montichiari, Calcinato, Bedizzole, Mazzano, Nuvolento, Nuvolera, Castenedolo, Carpenedolo, Ghedi e Bagnolo Mella, la Provincia di Brescia e Regione Lombardia per l´attivazione di un tavolo territoriale interistituzionale per il monitoraggio ambientale e la sostenibilità, si propone come obiettivo la riorganizzazione e razionalizzazione delle procedure di autorizzazione e valutazione ambientale e l´attuazione del Programma regionale gestione rifiuti. Le finalità del protocollo d´intesa consentono di attuare una sperimentazione significativa per valutare e perfezionare modelli per il monitoraggio ambientale, nonché per l´attuazione del Piano regionale gestione rifiuti per quanto attiene al fatto localizzativo di pressione per i nuovi impianti. I Soggetti Destinatari - I soggetti destinatari sono i Comuni di Montichiari, Calcinato, Bedizzole, Mazzano, Nuvolento, Nuvolera, Castenedolo, Carpenedolo, Ghedi e Bagnolo Mella, la Provincia di Brescia, Arpa e Asl. Il comparto territoriale interessato presenta molteplici complessità e criticità ambientali per la significativa presenza di impianti, comparti produttivi, infrastrutture, aree estrattive. I Comuni interessati hanno riconosciuto che le problematiche in materia ambientale devono essere affrontate in termini condivisi con azioni congiunte al fine definire strategie e azioni di pianificazione sostenibile. Strumenti - I Comuni si sono dotati, o intendono dotarsi, di strumenti informativi di monitoraggio ambientale integrato funzionale all´individuazione dell´effettivo stato di pressione ambientale, nonché per l´acquisizione e la gestione delle informazioni ambientali e territoriali necessarie a supportare i decisori istituzionali per il miglioramento complessivo delle condizioni ambientali del comparto territoriale.  
   
   
SEVESO, A MAGGIO ADP REGIONE LOMBARDIA E GOVERNO; PRONTI 100 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 28 aprile 2015 - "Entro la fine di maggio verrà sottoscritto un Accordo di Programma tra Governo e Regione Lombardia con il quale verranno stanziati 100 milioni di euro per l´intero programma per la messa in sicurezza del fiume Seveso. Una serie di interventi che vanno ad aggiungersi alla vasca di laminazione nel Comune di Senago (Mi), già finanziata per 30 milioni dalla Regione e dal Comune di Milano e ai cantieri aperti per la depurazione in conclusione entro dicembre 2015". Lo scrive una nota di Regione Lombardia al termine dell´incontro che si è svolto a Palazzo Lombardia tra Regione, Comune di Milano e Struttura di Missione del Governo contro il dissesto idrogeologico. Alla riunione erano presenti l´Assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, gli assessori del Comune di Milano Pierfancesco Maran (Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua pubblica, Energia ) e Marco Granelli (Sicurezza e Protezione Civile) e il responsabile di "Italia Sicura" Erasmo D´angelis, assieme a direttore Mauro Grassi e ai rappresentanti di Aipo (Agenzia Interregionale per il Fiume Po) e Autorità di Bacino. Investimenti Importanti - "I cantieri per la messa in sicurezza del Seveso -prosegue la nota - sono già aperti con investimenti importanti che riguardano l´adeguamento del Canale Scolmatore nord Ovest e del Deviatore Olona e la ripulitura il consolidamento del tratto del fiume intubato sotto il territorio di Milano. A questi si aggiungeranno il cantiere per la vasca di laminazione di Senago che andrà in gara a giugno, e tutti gli altri interventi finanziati nell´ambito dell´Accordo di Programma" Depuratore Varedo Cantiere Gia´ Chiuso - "A queste opere - prosegue ancora il testo - vanno inoltre sommati gli altrettanto importanti interventi per circa 90 milioni di euro per garantire la qualità delle acque e il disinquinamento del Seveso. Il cantiere per la dismissione del depuratore di Varedo è già concluso, con il contestuale trasferimento delle acque da trattare al più moderno impianto di Pero, che riduce del 20% (i primi 115.000 abitanti equivalenti su 578.000) il carico inquinante sul fiume. Avvio Straordinario Di Controlli - "Sempre in tema di depurazione delle acque - recita il testo - è in corso di definizione un importante programma strategico di investimenti tra Regione Lombardia e il Consorzio Acqua Potabile per un piano di ambito con opere e interventi per circa 1 miliardo di euro da investire nei prossimi 18 anni. Durante l´incontro è stato inoltre concordato l´avvio di un programma straordinario di controlli dedicato alla verifica della qualità degli scarichi industriali che insistono sul Seveso. Modello Pilota - "Il Progetto Seveso - conclude la nota - è considerato dalla Struttura di Missione Italia Sicura un modello pilota per l´Italia per la grande efficienza e la positiva collaborazione tra le istituzioni per mettere in sicurezza le aree critiche del Paese e l´integrazione tra cantieri anti-dissesto e acquepulite".  
   
   
PARCO PROVINCIALE DEL MONTE SAN GIORGIO: INIZIATI I LAVORI DI VALORIZZAZIONE DELL’AREA TIRI  
 
Torino, 28 aprile 2015 - Nel Parco provinciale del Monte San Giorgio di Piossasco, mentre proseguono gli interventi forestali sulla collina di San Valeriano, si avviano i lavori di valorizzazione dell’area dei Tiri, che diventerà il principale ingresso del Parco. Il piazzale che dopo le piogge si trasformava in uno spiazzo fangoso quasi inutilizzabile è stato trasformato in un parcheggio vero e proprio, mantenendo una pavimentazione naturale e drenante in ghiaia inerbita. Nei prossimi giorni il piazzale sarà rifinito con cordolature e staccionate in legname e sarà allestita un’isola ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti. Partiranno in seguito i lavori di ripristino della vasca antincendio: il progetto prevede la riprofilatura e l’impermeabilizzazione del bacino, l’ampliamento dell’area delimitata dalla recinzione in modo da consentire il carico dell’acqua da parte di un elicottero, la realizzazione di una siepe arbustiva e la sostituzione della recinzione esistente. I lavori nell’area Tiri saranno poi temporaneamente sospesi, per consentire lo svolgimento delle manifestazioni organizzate dal Comune di Piossasco nel mese di maggio. Le aree di cantiere sono opportunamente segnalate. Gli interventi in corso rientrano nel progetto di governance territoriale “Corona Verde”, parte integrante del Piano Territoriale di Coordinamento adottato dalla Provincia di Torino nel 2011. “Corona Verde” è stato avviato nell’agosto 2009 con un finanziamento europeo Fesr di 10 milioni di Euro. La Provincia - oggi Città Metropolitana - ha aderito ufficialmente nel febbraio 2011. Il coordinamento del processo e il confronto con tutti i soggetti interessati è garantito da una cabina di regia e dalla segreteria tecnica, costituite nel 2009: ne fanno parte il dirigente ed una funzionaria del Servizio pianificazione e gestione rete ecologica e aree protette, vigilanza ambientale della Città metropolitana. La Provincia di Torino ha partecipato a due progetti, su richiesta dei Comuni di Trana, Piossasco, Bruino, Sangano e Rivalta e in attuazione del piano d’azione del Contratto di fiume del Sangone, approvato nel 2007. Il primo progetto è volto alla valorizzazione ciclopedonale e naturalistica dell’area spondale del Sangone nel tratto pedemontano. Il secondo riguarda appunto la riqualificazione del Parco provinciale del Monte San Giorgio di Piossasco e la valorizzazione dell’area pedemontana che lo collega a quello regionale dei Laghi di Avigliana.