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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Settembre 2009
GARA D´APPALTO: INIZIATIVA DI DIVULGAZIONE E SOSTEGNO NEL SETTORE DEGLI ASPETTI ENERGETICI RELATIVI AI TRASPORTI URBANI  
 
Bruxelles, 22 settembre 2009 - L´agenzia esecutiva per la competitività e l´innovazione (Eaci) ha pubblicato un bando di gara d´appalto per un´iniziativa di divulgazione e sostegno nel settore degli aspetti energetici relativi ai trasporti urbani. Obiettivo della gara è costituire e gestire un portale di servizi su Internet e promuovere l´adozione di piani di mobilità urbana sostenibile. Utilizzando come punto di partenza i servizi e il marchio Eltis esistenti, con l´incarico 1 verrà intrapreso l´ulteriore sviluppo e la gestione di un portale di servizi e informazioni, ampiamente usato e ben promosso, per i professionisti dei trasporti urbani. Il portale dovrà corrispondere alla esigenze di tali professionisti nell´intero spettro di trasporti, energia e ambiente nonché nei settori correlati quali salute, sviluppo locale e regionale e sviluppo industriale. L´obiettivo 2 è accelerare l´adozione di piani di mobilità urbana sostenibile da parte delle autorità competenti in Europa. Per maggiori informazioni, contattare: Agenzia esecutiva per la competitività e l´innovazione (Eaci) , Place Madou 1, Office 04/93 , All´attenzione di: sig. Ra Claudia Guerrini , B-1049 Bruxelles . Tel. +32 2 2981820 .  
   
   
CONFERENZA SUI REATTORI VELOCI E I RELATIVI CICLI DEL CARBURANTE  
 
Kyoto, 22 settembre 2009 - Dal 7 all´11 dicembre si terrà a Kyoto (Giappone) una conferenza internazionale intitolata "Reattori veloci e i relativi cicli del carburante - sfide e opportunità". Organizzata dall´Agenzia internazionale per l´energia atomica (Aiea) e ospitata dall´Agenzia giapponese per l´energia atomica, la conferenza intende promuovere lo scambio di informazioni su programmi nazionali e multinazionali, nuovi sviluppi e esperienze. L´evento ha anche lo scopo di individuare e revisionare a fondo problemi importanti, stimolando e facilitando allo stesso tempo la cooperazione, lo sviluppo e l´impiego riuscito dei reattori veloci. I temi riguarderanno tra l´altro: la progettazione avanzata e innovativa dei reattori e i relativi obiettivi e forze motrici; strategie di riciclaggio per i reattori veloci e tecnologie associate; resistenza alla proliferazione e protezione fisica; aspetti economici e rendimento; scenari di transizione: la via verso la diffusione dei reattori veloci; sicurezza dei reattori veloci; carburanti avanzati per i reattori veloci; materiali strutturali: nuove sfide, produzione e performance; tecnologie e strumenti di raffreddamento; ispezione e riparazione in-service; design avanzato e innovativo per i componenti e i sistemi dei reattori veloci, e tecnologie; esperienze del passato relative ai reattori veloci, lezioni apprese e prospettive: progettazione, costruzione, messa in servizio, operatività, messa fuori servizio; argomenti di base, nuovi esperimenti e requisiti; simulazione avanzata, modellizzazione e verifica/convalida/qualificazione in vari campi; disponibilità e capacità degli impianti sperimentali; -gestione delle risorse umane, istruzione, infrastrutture e conoscenze. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Fr09. Org/ .  
   
   
NUCLEARE, LA REGIONE EMILIA ROMAGNA RICORRE ALLA CONSULTA  
 
Bologna, 22 settembre 2009 – Ricorso della Regione Emilia-romagna alla Corte Costituzionale contro alcune delle norme nazionali in tema di realizzazione di impianti per la produzione di energia nucleare. Lo ha deciso la Giunta regionale per salvaguardare le proprie competenze in materia di tutela del territorio, dell’ambiente e dell’autonomia degli Enti locali, nell’ambito di una materia che – per quanto riguarda i principi generali – rimane in capo allo Stato. In particolare, la Regione Emilia-romagna ritiene che gli articoli 25 e 26 della legge 99 del 23 luglio 2009 non tengano conto del ruolo delle Regioni, limitandosi a prevedere un semplice parere in sede di Conferenza Unificata e non una precisa intesa con la Regione interessata per la realizzazione di impianti per la produzione di energia nucleare. "Non è possibile - spiega il Presidente della Regione Vasco Errani - che l´eventuale contrarietà di una Regione ad accogliere un impianto possa essere considerata alla stregua di un semplice parere non vincolante. Per questo abbiamo deciso il ricorso alla Corte". Per questo, a parere della Regione Emilia-romagna, occorre invece – in via preliminare ad ogni autorizzazione – una “intesa forte” con le Regioni interessate, nel rispetto del ruolo e della funzione definite dalla Costituzione. .  
   
   
ARRIVOTA LA PRIMA NAVE DI GAS NATURALE LIQUEFATTO AL TERMINALE ADRIATIC LNG  
 
Milano, 22 settembre 2009 – Terminale Gnl Adriatico annuncia lo scorso 10 agosto l’arrivo della prima nave di gas naturale liquefatto (Gnl) al terminale di rigassificazione Adriatic Lng, situato nel Nord Adriatico, al largo di Porto Levante, in provincia di Rovigo. Dall’arrivo del terminale in Italia, nel settembre 2008, sono stati completati importanti lavori ed effettuate prove tecniche per consentire oggi l’arrivo della prima nave di Gnl, la “Dukhan”. Il gas liquefatto verrà trasferito, attraverso appositi bracci di scarico, dalla nave alle tubazioni che lo condurranno infine ai serbatoi del terminale, per raffreddarli alla temperatura necessaria per lo stoccaggio e la successiva rigassificazione. Completato il processo di raffreddamento, il terminale sarà pronto a trasferire il gas alla rete nazionale di distribuzione e raggiungerà la piena capacità operativa nel corso dell’anno. Il terminale Adriatic Lng aumenterà la capacità di importazione di Gnl in Italia e contribuirà alla diversificazione delle fonti energetiche. A regime, la struttura potrà immettere nella rete nazionale fino a 8 miliardi di metri cubi di gas l’anno, pari a circa il 10% del consumo nazionale. Terminale Gnl Adriatico è una società partecipata al 45% da Qatar Terminal Limited – un’affiliata di Qatar Petroleum – al 45% da Exxonmobil Italiana Gas e al 10% da Edison. La capacità del terminale verrà utilizzata per l’80% da Edison, per un periodo di 25 anni, per rigassificare il Gnl importato dal giacimento North Field, in Qatar, in base all’accordo di fornitura siglato con Ras Laffan Liquefied Natural Gas Company Limited Ii (Rasgas Ii). Del rimanente 20% disponibile per altri operatori, il 12% è già stato assegnato secondo le procedure definite dal Ministero per lo Sviluppo Economico e dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. Il terminale, il primo impianto offshore in cemento armato (Gravity Based Structure) al mondo per la ricezione, lo stoccaggio e la rigassificazione del Gnl, è una grande struttura, che ospita due serbatoi per il gas naturale liquefatto e comprende un impianto di rigassificazione, strutture per l’ormeggio delle navi metaniere e lo scarico del Gnl. L’impianto è collegato alla rete nazionale di distribuzione del gas attraverso un nuovo metanodotto. “Il Terminale Adriatic Lng accrescerà ulteriormente il ruolo del Qatar a livello globale e offrirà all’Italia una nuova e sicura fonte di approvvigionamento energetico”, ha affermato Saad Sherida Al-kaabi, Direttore Oil & Gas Venture di Qatar Petroleum e Presidente di Terminale Gnl Adriatico. “L’arrivo del primo carico di Gnl al Terminale segna un’altra tappa importante nelle attività del Qatar nel settore del Gnl, per il quale il paese vanta una leadership a livello mondiale ”. Scott Miller, Amministratore Delegato di Terminale Gnl Adriatico ha dichiarato: “Siamo lieti d’avere raggiunto questa tappa, fondamentale per l’inizio dell’operatività del terminale. Sono particolarmente soddisfatto dell’impegno e della dedizione del nostro personale e dei molti appaltatori che hanno lavorato a questo progetto con impegno e grande attenzione alla sicurezza e che hanno contribuito allo sviluppo di questo impianto innovativo, unico al mondo”. “Exxonmobil è orgogliosa della collaborazione con Qatar Petroleum ed Edison per lo sviluppo del terminale Adriatic Lng che aumenterà la capacità di importazione di Gnl in Italia e offrirà una nuova fonte di gas per soddisfare la domanda“ ha dichiarato Neil Duffin, presidente della Exxonmobil Development Company. “Grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate, alla grande capacità di realizzazione di progetti complessi e alle economie di scala, la Exxonmobil sta ampliando la propria capacità di fornire Gnl all’Italia e ad altri paesi nel mondo”. “Il Terminale Adriatic Lng è un asset fondamentale che rappresenta una pietra miliare nella storia energetica del nostro Paese”, ha dichiarato Umberto Quadrino, Amministratore Delegato di Edison. “Questo impianto apre una nuova rotta per l’importazione di gas dal Qatar, un paese strategico con il quale fino ad oggi non c’era alcun collegamento. Questo contribuirà ad aumentare la sicurezza energetica dell’Italia e garantirà una maggiore diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Per Edison significa avere un portafoglio di fonti di gas fortemente diversificato dal punto di vista geografico, in linea con l’obiettivo di acquisire la piena autonomia nei nostri rifornimenti di gas”. . . .  
   
   
NUCLEARE, LA TOSCANA RICORRE AL CORTE COSTITUZIONALE  
 
Firenze, 22 settembre 2009 - La Toscana non accetta che il Governo possa decidere da solo dove collocare nuovi impianti nucleari nel caso in cui non si raggiunga un’intesa con gli enti locali. La legge 99/2009 (´Disposizioni per lo Sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia´) dà all´Esecutivo questa possibilità, ma Toscana, Piemonte e Liguria hanno scelto di presentare ricorso alla Corte Costituzionale partendo dal presupposto che l´energia secondo la Costituzione italiana è materia concorrente, dunque coinvolge anche le competenze regionali, e che per questo l’intesa con le Regioni è imprescindibile. «Questo ricorso si è reso necessario – spiega l´assessore regionale all´ambiente Anna Rita Bramerini – perché la legge viola la Costituzione. Non è accettabile che, in assenza di un´intesa con la Regione, il Governo preceda a prescindere violando, così, le competenze regionali. Siamo davanti ad una legge che non solo va contro le scelte energetiche fatte dalla Toscana, che nel suo Piano energetico regionale ha ribadito il no al nucleare e il suo impegno per diffondere il ricorso alle fonti energetiche rinnovabili, ma che è apertamente anticostituzionale». L´articolo 25 della legge 99/2009 prevede che la costruzione di impianti per la produzione di energia elettrica nucleare e di impianti per la messa in sicurezza di rifiuti radioattivi e tutte le opere connesse siano soggetti ad un´autorizzazione unica rilasciata dal Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’ambiente e con il Ministro delle infrastrutture e trasporti, in intesa solo con la Conferenza unificata. Gli enti locali sono chiamati a dare pareri al termine di un procedimento al quale partecipano le Amministrazioni interessate, ma non sono previste intese vincolanti tra livello centrale e territorio. E´ inoltre previsto che il Governo possa sostituirsi a Regione ed enti locali in caso di loro disaccordo sulla localizzazione scelta per gli impianti. .  
   
   
PROVINCIA POTENZA: ACCELERARE DISTRETTO ENERGETICO VAL D’AGRI  
 
Potenza, 22 settembre 2009 - “La Conferenza Regionale sull’Energia con la presentazione della proposta di Piear (Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale) rappresenta un passo in avanti verso la costituzione del Distretto Energetico in Val d’Agri finalizzato a “mettere in rete” tutti gli elementi riferiti alla produzione energetica, e quindi non solo derivante dal petrolio e dal gas, ma anche all’eolico, al solare, all’idro-elettrico, all’agroenergia, e con essi a promuovere l’insediamento di imprese innovative specializzate nel settore della componentistica di impianti e di materiali, oltre a favorire l’attività nel campo dell’ alta formazione”. E’ quanto sostiene il vice presidente della Provincia di Potenza Massimo Macchia aggiungendo che “il Distretto in Val d’Agri ha una valenza specifica per l’occupazione diretta ed indotta da innescare, come hanno sostenuto la Cgil, attraverso la proposta di “Contratto di Sito”, e la Uil con il programma di misure specifiche per creare nuovi posti di lavoro. Gli attuali livelli occupazionali stabili – riferisce Macchia – ammontano a circa 600 unità di cui 450 unità che lavorano in modo strutturale e la rimanente quota alle dipendenze di ditte appaltatrici. Una cifra assai modesta che, tra l’altro, contiene una percentuale importante di manodopera extraregionale. Per questo – aggiunge il vice presidente della Provincia - il Distretto innesca grandi aspettative occupazionali che vanno al di là dello stesso comprensorio petrolifero e costituisce una grande opportunità per l’imprenditoria regionale tenuto conto che attualmente su meno di un centinaio di imprese appaltatrici solo una ventina sono lucane. Quanto agli aspetti riferiti alle compatibilità ambientali delle attività del Distretto, la Provincia – continua Macchia che ha le deleghe all’Ambiente, Parchi e politiche per lo sviluppo sostenibile – è fortemente interessata a seguire tutti i processi che accompagnano la nascita dell’area destinata alla produzione energetica, convinta che le azioni del Parco Nazionale della Val d’Agri e le politiche di tutela ambientale e della salute dei cittadini da mettere in campo possano diventare strumenti efficaci per garantire la compatibilità del Distretto con le ipotesi di sviluppo di un comprensorio che ha risorse agricole, territoriali, paesaggistiche e storico-culturali da valorizzare e da far diventare elementi di crescita socio-economica delle comunità locali”. .  
   
   
NO ALLE ´CASE MOBILI´ PERMANENTI SENZA PERMESSI URBANISTICI  
 
Firenze, 22 settembre 2009 - Dalla Toscana giunge ancora un “no” ad una trasformazione del territorio incontrollata e senza pianificazione. La giunta regionale ha deciso nella seduta di ieri di presentare ricorso alla Consulta contro la legge n. 99 del 2009, laddove stabilisce che i mezzi mobili nelle strutture turistico ricettive regolarmente autorizzate rientrano nell’ordinaria gestione del campeggio stesso e non richiedono uno specifico titolo abilitativo. «La possibilità che i mezzi mobili di pernottamento siano collocati permanentemente sul territorio, senza obbligo di permessi urbanistici, edilizi e paesaggistici, - osserva l´assessore regionale all´urbanistica e territorio, Riccardo Conti - contraddice palesemente la legge regional e 1/2005 e potrebbe dare il via ad una pericolosa trasformazione del territorio. Oggi, la disciplina regionale sul turismo prevede la possibilitàdi installare nei campeggi strutture temporaneamente ancorate al suolo in una quantità massima che dipende dal numero complessivo delle piazzole. Ma - prosegue l´assessore -, se il Comune non ha stabilito regole specifiche, per quanto riguarda la tipologia e le caratteristiche delle strutture, esse devono necessariamente essere opere rimovibili, allacciate agli impianti a rete con attacchi smontabili e non realizzate con materiali edili». Questo è, in sintesi, anche quanto evidenzia il ricorso presentato dalla Toscana al Governo in merito alla legge 23 luglio 2009, n. 99 (in G. U. N. 176 del 31 luglio 2009 – Suppl. Ord. N. 136), recante “Disposizioni per lo Sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”. La Regione Toscana obietta, inf atti, quanto riportato all’articolo 3, comma 9 della legge in esame, secondo cui installazioni e i rimessaggi dei mezzi mobili di pernottamento, anche se permanenti nelle strutture ricettive, non sono in alcun caso attività rilevanti ai fini urbanistici, edilizi e paesaggistici, e quindi non sottoposti a permessi di istallazione. Questo, osserva il Governo, al fine di garantire migliori condizioni di competitività sul mercato internazionale e dell’offerta di servizi turistici, nelle strutture turistico-ricettive all’aperto. La norma in esame incide sulle competenze regionali in materia di governo del territorio e non risponde a quanto stabilito dalla Legge 1/2005, secondo cui è considerata trasformazione urbanistica ed edilizia, e come tale soggetta a permesso di costruire, l’installazione di manufatti, anche prefabbricati e di strutture di qualsiasi genere, quali roulotte, camper, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizza ti come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee, quali esplicitamente risultino in base alle vigenti disposizioni. .  
   
   
MATERA: PIANO CASA, OGGI SEMINARIO DELLA CNA  
 
 Matera, 22 settembre 2009 - Si svolge questa sera nella sala riunioni della Cna Provinciale di Matera con inizio alle ore 18. 15 un Seminario tecnico a carattere informativo rivolto alla imprese socie operanti nel campo edile, dell´installazione impianti e delle lavorazioni affini all’edilizia sul “Piano Casa” (legge regionale della Basilicata n°25 del 7 agosto 2009). “Il nostro obiettivo – comunica Leo Montemurro, segretario provinciale Cna – è informare gli imprenditori aderenti sulle opportunità scaturenti dalle nuove norme in materia di edilizia introdottote dalla Regione Basilicata. Le relazioni tecniche saranno tenute dall’ing. Giuseppe Lapacciana e dall’arch. Nicola Letizia. I principali destinatari dell’iniziativa sono le Imprese artigiane operanti nel settore delle ristrutturazioni e riqualificazioni edili e tutti i soggetti interessati a sfruttare le opportunità previste dal nuovo “Piano Casa” per interventi di ampliamento di fabbricati residenziali, mutamenti di destinazione d’uso, utilizzo di porticati a piano terra, ecc. ” Ulteriori informazioni sul seminario possono essere richieste alla segreteria Cna (0835/387744) . .  
   
   
“RUBINETTERIA DOMESTICA” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 22 settembre 2009 - La produzione complessiva del settore registra un calo del 5,4% in valore e si attesta a 1. 143 milioni di euro. Hanno pesato sulla produzione complessiva del settore, oltre alla negativa congiuntura economica, le difficoltà finanziarie di alcune aziende che hanno ridimensionato i livelli produttivi e fatto ricorso a lunghi periodi di cassa integrazione. All’interno del settore, solo il segmento delle docce fisse ha mostrato un andamento positivo (+16,2%), confermando il trend espansivo dell’ultimo triennio. Il rallentamento della domanda nazionale ha inasprito le condizioni operative anche per la distribuzione, accentuando le difficoltà finanziarie di alcuni importanti grossisti a livello regionale con riflessi rilevanti sulle vendite dei principali produttori nazionali su quei mercati. Il potere contrattuale della distribuzione (grossisti, gruppi di acquisto, rivenditori specializzati) si conferma elevato e nell’ultimo anno si è tradotto, oltre che nelle politiche di prezzo e servizio, in un peggioramento delle condizioni contrattuali per i produttori, soprattutto in termini di dilazioni di pagamento. Il primo trimestre 2009 è stato particolarmente difficile per le imprese produttrici nazionali la gran parte delle quali ha dovuto ricorrere alle ferie forzate e alla Cassa integrazione per far fronte al drastico calo della domanda interna e internazionale Nonostante la leggera ripresa del mese di aprile, le prospettive per il 2009 non sono rosee e i principali operatori ritengono che l’anno si chiuderà, nella migliore delle ipotesi, con un calo delle vendite dell’ordine del 15-20%. Dati Di Sintesi, 2008
Numero di imprese 190
Numero di addetti 6. 400
Numero di addetti per impresa 33,7
Valore della produzione a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 1. 143,0
Variazione media annua della produzione 2008/2004(a) (%) 4,5
Valore aggiunto (Mn. Euro) 276,6
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 43,2
Quota della produzione delle prime 4 imprese(a) (%) 24,2
Quota della produzione delle prime 8 imprese(a) (%) 38,6
Export/produzione(a) (%) 62,3
Import/consumo(a) (%) 36,1
Valore del mercato(b) a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 673,0
Variazione media annua del mercato 2008/2004(a) (%) 6,2
Quota di mercato delle prime 4 imprese(a) (%) 21,8
Quota di mercato delle prime 8 imprese(a) (%) 34,0
Previsioni di sviluppo della produzione (a):
· 2009/2008 (%) -15-20
· tendenza di medio periodo lenta ripresa
a) - valore b) - compreso il ricarico degli importatori Fonte: Databank .
 
   
   
APERTURA ANNO FIERISTICO. MORATTI: ”FIERA MILANO TESTIMONE E PROTAGONISTA DELLA RIPRESA ECONOMICA"  
 
Milano, 22 settembre 2009 - “Un appuntamento fondamentale in un momento in cui la città ha bisogno di mettere a sistema tutte le energie e le risorse di cui dispone per continuare a svolgere il ruolo che ha sempre svolto e intende continuare a svolgere”. Con queste parole il Sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha aperto il convegno inaugurale dell’Anno Fieristico 2009-2010, dal titolo: “Ritorno all’economia reale. Dalle fiere lo stato di salute del sistema produttivo italiano”, tenutosi nel Centro Congressi di Fieramilano Rho. “La Fiera con il suo patrimonio di conoscenze e creatività è un’eccellenza e una risorsa della nostra città - ha spiegato il Sindaco - uno straordinario trampolino per il successo del nostro sistema produttivo e per l’economia nazionale poiché consente alle imprese, soprattutto le piccole e medie, di conoscere i mercati internazionali e di scambiare competenze”. “In un momento come questo abbiamo bisogno gli uni degli altri, e il Governo in questo senso ha dato dei segnali importanti e concreti di aiuto allo sviluppo per le imprese contribuendo a ricreare un clima di fiducia di cui abbiamo bisogno. Fiera Milano – ha proseguito Letizia Moratti - rappresenta un grande serbatoio di fiducia delle imprese rispetto al futuro, una fiducia nel Sistema Paese che oggi sta risalendo. Di questa ripresa e di questo ritorno di fiducia Fiera di Milano è non solo testimone ma anche protagonista”. Il Sindaco ha concluso il proprio intervento ricordando che ognuno è chiamato a fare la propria parte all’interno di un sistema di regole nel quale ciascuno deve contribuire per lo sviluppo armonioso della città e delle imprese: “Mi auguro che ognuno cerchi di fare qualcosa in più per dare il proprio contributo cosicché la somma non sia uno più uno ma molto di più. È questo, sono certa, quello che Fiera Milano ha fatto e continuerà a fare”. .  
   
   
MANULI, INCONTRO A ROMA PER SCONGIURARE LA CRISI. LA PROPRIETA` IMPEGNATA A PRESENTARE IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE IL 5 OTTOBRE  
 
Ancona, 22 Settembre 2009 - E´ stato fissato al 5 ottobre il prossimo appuntamento al Ministero dello sviluppo economico per lo stabilimento Manuli di Ascoli Piceno che in quella data dovra` presentare il nuovo piano industriale. E´ quanto emerge dall´incontro al vertice per scongiurare la chiusura della principale industria di Ascoli che si e` appena concluso a Roma, al Ministero, con la delegazione marchigiana guidata dall´assessore al lavoro, Fabio Badiali, con il presidente della Provincia, il Sindaco, i sindacati e il coordinamento dipendenti. L´azienda, quindi, si e` impegnata a presentare il nuovo piano industriale completo che contempli, in alternativa al licenziamento dei lavoratori, l´ipotesi di altre forme di gestione della crisi, in particolare la cassa integrazione. Obiettivo: il mantenimento del sito della Manuli operativo. Soddisfazione da parte dell´assessore Badiali: ´Registriamo oggi un passo in avanti ´ ha detto ´ reso possibile grazie all´apporto di tutte le istituzioni, del Ministero e delle parti sociali. Torna dunque l´ipotesi di un impianto ad Ascoli e la possibilita` di non perdere la capacita` produttiva del Piceno´. .  
   
   
CARIFAC: IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE , SCRIVE AL GOVERNATORE DRAGHI PER CHIEDERE UN INCONTRO.  
 
Ancona, 22 Settembre 2009 - Il presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca ha scritto ieri una lettera indirizzata a Palazzo Koch , al Governatore della Banca d´Italia, Mario Draghi per chiedere un incontro sulla questione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Ecco il testo integrale: ´Il sistema del credito e` chiamato ad offrire contributo decisivo per superare le difficolta` dell´economia. Cio` vale per gli Istituti di Credito ´nazionali´. Ma e` altrettanto importante il ruolo delle Banche ´locali´, la cui funzione di sostegno allo sviluppo e` spesso insostituibile, per le piccole imprese. Per queste motivazioni Le chiedo cortesemente un incontro, anche a nome del Presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, e del Sindaco del Comune di Fabriano, Roberto Sorci, per approfondire la vicenda riguardante la Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, che sta interessando in modo molto preoccupato la nostra comunita`. L´interesse delle Istituzioni e` di vedere garantite certezza di crescita e stabilita` ad un Istituto di Credito che vanta un patrimonio di credibilita` e di fiducia racchiuso in oltre 160 anni di attivita`, che ancora sembra essere in grado di raccogliere energie e risorse per rilanciare la sua storia, secondo principi di correttezza, competenza e responsabilita`. ´ . .  
   
   
FIAC GUARDA CON FIDUCIA AL FUTURO L’IMPRENDITORIA ITALIANA DEL COMPARTO ARTICOLI CASALINGHI ANCORA PROTAGONISTA DELLA SCENA INTERNAZIONALE.  
 
Milano, 22 agosto 2009 - Il settore rappresentato in Anima/confindustria da Fiac - associazione fabbricanti italiani articoli casalinghi – sta subendo i contraccolpi di una crisi economica che ha investito trasversalmente tutti i settori della meccanica: nel 2008 il comparto ha assistito a una contrazione della produzione del 3. 8%, mentre l’export ancora ha tenuto. Nei primi sei mesi del 2009, pur in una situazione ancora difficile, un atteggiamento di prudente attesa da parte delle aziende è sembrato prevalere. Intanto, una ventata di ottimismo è arrivata con una notizia di questi giorni: un’azienda associata a Fiac da lunga data, la Sambonet Paderno Industrie Spa, ha acquisito il marchio Rosenthal. Il Presidente Fiac, Virgilio Bugatti, ha così commentato: “Fiac, l´associazione della quale l´azienda Paderno-sambonet fa parte da diversi lustri, non può che compiacersi per un´azione che dimostra la lungimiranza delle aziende italiane del comparto, la volontà di attraversare anche i momenti più critici, quale quello che l´economia mondiale sta vivendo, la forza del nostro sistema che crede ancora nell’imprenditoria italiana e permette di guardare con fiducia e ottimismo al futuro. ” Il comparto rappresentato da Fiac si è reso recentemente parte attiva presso le Autorità competenti in merito all’importazione e vendita di prodotti casalinghi in metallo non rispondenti alle normative comunitarie (materiali a contatto con gli alimenti, sicurezza per gli utilizzatori). Quindi, sicurezza prima di tutto ma anche design: valori da offrire agli utilizzatori per crescere e migliorare la percezione di uno stile di vita italiano apprezzato in tutto il mondo. Nel frattempo, una notizia triste arriva da un’altra azienda leader del settore: lo scorso 31 luglio, a quasi 93 anni, si è spento l’imprenditore Carlo Alessi della Alessi Spa. Con il fratello Ettore, aveva ereditato l’attività fondata dal padre Giovanni, il pioniere di quella produzione artigianale di oggetti per la tavola che aveva dato vita alla prima industria a Crusinallo, la Fao (Fratelli Alessi Omegna). “Un altro esempio di imprenditoria italiana che si contraddistingue per l’attenzione costante al prodotto di qualità, frutto della scelta accurata delle materie prime, del rispetto per le norme di prodotto, della ricerca del design. ” , ha commentato Virgilio Bugatti. .  
   
   
FARE LA SPESA AL SUPERMERCATO? COMPRANDO GLI STESSI PRODOTTI AL SUD COSTA DI PIÙ. E’ QUANTO EMERGE DAI DATI DELL’OSSERVATORIO PREZZI NIELSEN DI LUGLIO  
 
 Milano, 22 settembre 2009 – Fare la spesa in un supermercato a Firenze, a Milano o a Catania non è certo la stessa cosa. Secondo i dati pubblicati oggi dall’Osservatorio Prezzi Opus di Nielsen Panel a parità di prodotti acquistati fare la spesa in una regione può costare fino al 10% in più rispetto ad un’altra. Lo studio prende in considerazione tutti i prodotti di largo consumo confezionati (120. 000 articoli tra alimentari, bevande, igiene personale, pulizia casa, freschi confezionati) venduti nei supermercati e ipermercati italiani. Molteplici sono i fattori che determinano queste differenze, riconducibili principalmente alla struttura distributiva italiana e alla sua capacità di contenere i costi che incidono sul prezzo finale dei prodotti quali, ad esempio, i costi logistici. Questo, oltre alla competitività delle insegne è il motivo per cui esistono significative differenze nel confronto regionale con, ad esempio, un indice di prezzo in Toscana di circa 5 punti più basso rispetto alla media italiana e di oltre 10 rispetto alla regione più “cara”. Sul livello di spesa sostenuto dalle famiglie incidono anche altri fattori. Il livello di reddito, la percentuale di occupazione femminile, il tempo disponibile per la preparazione dei pasti, le abitudini alimentari e l’incidenza dei consumi fuori casa sono alcuni dei fattori che determinano profonde differenze nella composizione del carrello della spesa nelle diverse regioni italiane. Sono queste le ragioni per cui, sebbene a parità di prodotti le regioni del Sud risultino piu “care”, il carrello della spesa medio in queste regioni ha un valore significativamente più basso.
Regione Indice Di Prezzo A Parita´ Di Prodotti Indice Di Prezzo Medio Del Carrello
Abruzzo 101,3 99,4
Basilicata 103,0 93,3
Calabria 104,6 95,2
Campania 100,5 90,3
Emilia Romagna 99,2 97,0
Friuli Venezia Giulia 100,1 100,0
Lazio 103,0 104,8
Liguria 100,5 105,5
Lombardia 98,5 106,1
Marche 101,4 97,6
Molise 103,7 99,4
Piemonte 100,2 104,2
Puglia 101,4 92,1
Sardegna 103,2 97,0
Sicilia 103,7 93,3
Toscana 94,6 94,5
Trentino Alto Adige 101,3 100,6
Umbria 97,4 93,3
Valle D´aosta 103,7 114,5
Veneto 98,4 99,4
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