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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Settembre 2009
IL CINEMA EUROPEO DIVENTA MONDIALE: L ´UE STANZIA UN FINANZIAMENTO DI 5 MILIONI DI EURO PER SOSTENERE 40 PROGETTI DI COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE NEL SETTORE  
 
 Bruxelles, 22 settembre 2009 - La Commissione europea ha annunciato oggi che nel 2009 destin erà 5 milioni di euro al consolidamento dei legami culturali e commerciali fra l´industria cinematografica europea e quella dei paesi terzi. Il finanziamento comunitario consentirà agli addetti del settore cinematografico, anche di animazione, e di altri settori dell´audiovisivo di acquisire nuove competenze; servirà inoltre a promuovere il settore grazie alla collaborazione con professionisti al di fuori dell´Europa. Beneficeranno del finanziamento comunitario 40 progetti, che riguardano tra l´altro formazione comune, promozione reciproca, distribuzione e proiezione dei film e altre azioni per incoraggiare il pubblico, dentro e fuori i confini europei, a scoprire i film stranieri. Il finanziamento si inserisce nel quadro del progetto Media International, un´iniziativa avviata nel 2008 per il finanziamento di progetti cinematografici realizzati con partner internazionali. Quest´anno sia i finanziamenti che il numero di progetti selezionati sono più che raddoppiati rispetto al 2008 (l´anno scorso l´Ue ha finanziato 18 progetti con 2 milioni di euro, Ip/08/1273 ). L´aumento è stato reso possibile dal Parlamento europeo che nel dicembre scorso ha votato un aumento del bilancio per la collaborazione internazionale nel settore cinematografico. Viviane Reding, commissaria europea responsabile dei media, ha affermato: " Il settore cinematografico europeo è emozionante, culturalmente vario e innovativo, aspira a condividere le proprie competenze con i professionisti del settore di altre parti del mondo e, nel contempo, ad apprendere da loro, tenendo conto dei diversi contesti culturali ed esperienze. Il finanziamento di 5 milioni di euro annunciato oggi dimostra che l´Ue ha rafforzato l´impegno a sostenere i settori europei dell´audiovisivo a livello internazionale. Sono particolarmente riconoscente al Parlamento europeo per le decisioni prese, che hanno evidenziato l´importanza della collaborazione transfrontaliera e della diversità culturale per il settore cinematografico in Europa e nei paesi partner. " Per far sì che il cinema europeo acquisti una dimensione sempre più mondiale, la Commissione europea ha annunciato oggi i 40 progetti selezionati tra i 95 candidati nell ´ambito del progetto Media International, un´azione di finanziamento che si svolge nell´arco di tre anni (2008-1010). Nel dicembre scorso il Parlamento europeo ha votato per portare il bilancio del programma nel 2009 a 5 milioni di euro. L´annuncio di oggi segna l´inizio di intensi sforzi da parte dell´Ue per ampliare l´offerta per i consumatori immettendo sui mercati europei e internazionali una maggiore varietà di film e per creare nuove opportunità commerciali per gli addetti del settore in Europa e nel mondo. Complessivamente saranno finanziati 23 progetti di formazione , rivolti congiuntamente a professionisti europei e del resto del mondo, finalizzati ad approfondire la conoscenza delle rispettive condizioni di lavoro, dei quadri giuridici e dei finanziamenti dei mercati dell´audiovisivo all´estero. Nell´ambito del progetto Babylon International, ad esempio, saranno organizzati seminari in collaborazione con i paesi dell´Africa occidentale. Sono stati finanziati anche dieci progetti destinati a favorire l´accesso delle opere audiovisive ai mercati internazionali e a promuoverne la distribuzione . Il Producers Lab di Toronto, sfruttando i forti legami con il Toronto International Film Festival, creerà nuovi sbocchi per produttori europei e canadesi in ascesa, con progetti solidi rivolti a coproduzioni internazionali. L´ue sostiene inoltre 4 progetti relativi alla distribuzione dei film europei nei paesi terzi e vice versa. In particolare, l´evento "Ventana Sur" a Buenos Aires inaugurerà un nuovo, importante, mercato cinematografico per le produzioni latinoamericane grazie alla collaborazione tra l´Instituto Nacional de Cine y Artes Audiovisuales (Argentina) e il Cannes International Film Market. L´ue finanzia inoltre il programma Europa Cinemas , una rete di 342 cinema in Europa e in 183 paesi terzi per la proiezione di film europei, mediterranei, asiatici e latinoamericani. Infine, Media International sosterrà 2 progetti volti ad aumentare il pubblico potenziale per i film stranieri. Uno dei progetti ( Operation Kino ) consiste nel portare i film europei ed internazionali nelle località prive di sale cinematografiche utilizzando un proiettore digitale da viaggio. Contesto: L ´azione preparatoria Media International è stata approvata dalle istituzioni europee nel 2007 per aprire la strada al programma Media Mundus. Forte del crescente interesse e delle opportunità che offre la cooperazione mondiale nel settore dell´audiovisivo, il nuovo programma comunitario per la collaborazione internazionale nel settore cinematografico si svolgerà nel biennio 2011-2013 e concederà finanziamenti per 15 milioni di euro ( Ip/09/26 ). All´interno dell´Europa, nel biennio 2007-2013 il programma esistente Media 2007 metterà a disposizione 755 milioni di euro per il settore audiovisivo europeo promuovendo attività di formazione destinate ai professionisti europei e aiutandoli a sviluppare, distribuire e promuovere le proprie opere in tutta Europa ( Ip/07/169 ). Negli anni passati diversi film prodotti in Europa hanno dimostrato di meritare il sostegno ricevuto grazie ai finanziamenti del progetto Media ottenendo prestigiosi riconoscimenti sia al Festival del cinema di Cannes, fra cui la Palma d´oro ( Entre Les Murs, Francia) e il Gran premio della giuria ( Gomorra, Italia) ( Ip/08/800 ), sia agli Academy Awards, vincendo premi Oscar con Il falsario ( Die Fälscher/austria-germania ), La Vie en Rose ( La Môme/francia ) ( Ip/08/298 ) e più di recente Slumdog Millionaire (Regno Unito) ( Ip/09/284 ). Elenco dei progetti finanziati finora nell ´ambito di Media International: http://ec. Europa. Eu/information_society/media/overview/international/projects/index_en. Htm A proposito di Media Mundus: http://ec. Europa. Eu/information_society/media/mundus/index_en. Htm Results Of 2 nd Call Media International Preparatory Action 2009 List of selected projects Lot 1 – Training
Acronyme Coordinator Partners in third countries Allocated Community Support
01. 2. 01 Dcm Asia-pacific Documentary Campus Ger n. A. 50. 000
01. 2. 02 Ace-ipa 2 Ace F n. A 35. 600
01. 2. 03 S&p International Mg Lab Italia It n. A 25. 000
01. 2. 04 Eurodoc International Eurodoc F n. A. 60. 000
01. 2. 06 Eave Fff Eave Lux n. A. 16. 352
01. 2. 08 Mega Plus Fundacion Cultural Media Es n. A. 30. 000
01. 3. 01 Stc 2010 Internationale Filmfestspiele Berlin Ger Bosnia 20. 000
01. 3. 02 Aj B-campus Ace Ateliers du Cinéma Européen F Japan 60. 439
01. 3. 04 Tfl/diff/eave Dvpt and Co-prod workshops Museo Nazionale del Cinema-fondazione Maria Adriana Prolo It Dubai 120. 000
01. 3. 05 Bb Huston School of Film Irl Tunisia, Burkina Faso 100. 000
01. 3. 08 Ties that bind-Eave Asia Fvg Film Commission It Korea 120. 000
01. 3. 09 Cartoon Connection 2010 Association Européenne du Film d´Animation - Cartoon Be Argentina, Australia, Korea 300. 000
01. 3. 10 Csf Confédération internationale des cinémas d´art et d´essai F Chile, Venezuela 110. 000
01. 3. 13 Esodoc India Zelig Soc. Coop It India 110. 000
01. 3. 14 Greenhouse Zebra Producciones Es Israel, Turkey 180. 000
01. 3. 16 Bdc Agitprop Bg Kosovo, Macedonia 25. 000
01. 3. 19 Co-pro Europe/ Canada Erich Pommer Institut Ger Canada 150. 000
01. 3. 21 Eave Latin America Eave Lux Argentina 140. 000
01. 3. 31 Babylon International Scripthouse Ger Nigeria 100. 000
01. 3. 32 Tareula Ii Egeda Es Brazil, Uruguay 80. 000
01. 3. 37 Dragon Forum 2010 Arkana Studio Pl Ukraine 36. 318
01. 3. 39 Traineastfilm Romanian Film Sector Association Ro Moldavia, Turkey, Ukraine, Armenia, Russia 90. 000
01. 3. 40 Fbs-la 2010 Fundacion Cultural Media Es Brazil 80. 000
Total 2. 038. 709
List of selected projects Lot 2 - Promotion
Acronyme Coordinator Partners in third countries Allocated Community Support
02. 01 Scs Art Fest Bg Bosnia 75. 000
02. 02 Collab Stichting Filmfestival Rotterdam Nl Argentina 25. 000
02. 04 Aim Valdivia Ace Ateliers du Cinéma Européen F Chile 70. 000
02. 05 Ce Warszawska Fundacja Filmova Pl Russia 89. 925
02. 06 Paris Project 2010 Paris Cinema International Film Festival F Korea 50. 000
02. 08 Producers Lab Toronto European Film Promotion Ger Canada 47. 600
02. 10 Asd Images du Réel F Hong Kong 110. 000
02. 11 Es/d/df European Documentary Network Dk China 100. 000
02. 14 Wde Foundation International Documentary Filmfestival Amsterdam Nl Canada 70. 000
02. 19 Be´e Mtü Be Ee Russia 50. 000
Total 687. 525
List of selected projects Lot 3 - Distribution
Acronyme Coordinator Partners in third countries Allocated Community Support
03. 02 Bridges Europe/turquey European Film Promotion Ger Turkey 60. 650
03. 05 X2 Celluloid Dreams F Usa, Japan 700. 000
03. 08 Ventana Sur Association française du Festival International du Film F Argentina 250. 000
03. 10 Domla Planeta Med Es Chile, Uruguay 55. 000
Total 1. 065. 650
List of selected project Lot 4 - Screening
Acronyme Coordinator Partners in third countries Allocated Community Support
04. 01 Europa Cinemas International Europa Cinemas F 382 Eur cinemas + 183 third country cinemas 900. 000
Total 900. 000
Cinemas from third countries covered by Europa Cinemas International
Country Number of cinemas Number of screens
India 8 36
Malaysia 8 82
Singapore 14 114
Japan 15 49
South Korea 15 83
Mexico 19 53
Costa Rica 1 2
Argentina 22 42
Brazil 28 90
Chile 2 3
Colombia 19 37
Ecuador 2 4
Peru 1 1
Venezuela 10 15
Palestinian Territories 1 2
Algeria 1 1
Egypt 3 27
Israel 3 11
Lebanon 5 23
Morocco 3 4
Syria 1 4
Tunisia 2 3
Total 183 686
List of selected projects Lot 5 - Audiences
Acronyme Coordinator Partners in third countries Allocated Community Support
05. 01 Ok Asociatia Pentru Promovarea Filmului Romanesc Ro Bosnia, Turkey 140. 000
05. 05 Cinelmotion Eavi B Argentina, Uruguay 128. 116
Total 268. 116
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VERSO L’EBOOK? POCO PIÙ DI UN ITALIANO SU DIECI LEGGEREBBE UN EBOOK PER MOTIVI DI STUDIO E LAVORO E SOLO 6 SU 100 PER SVAGO: È QUANTO EMERGE DALL’INDAGINE PER L’OSSERVATORIO PERMANENTE SUI CONTENUTI DIGITALI PRESENTATA OGGI A MILANO  
 
Milano, 22 settembre 2009 - E-book sì, ma i numeri sono ancora piccoli e - al momento - i contenuti più adatti sembrano quelli legati allo studio e al lavoro: è quanto emerge dalla terza indagine per l’Osservatorio permanente contenuti digitali, presentata oggi a Milano, che ha fotografato in modo trasversale i diversi modi in cui il pubblico accede ai contenuti digitali attraverso le tecnologie in base a uno studio qualitativo etnografico e quantitativo su un campione di 8. 500 individui del paner consumer di Nielsen rappresentativo della popolazione italiana (la sintesi dell’indagine è in allegato, così come le curiosità). Solo un italiano su dieci (il 10%) pensa che in futuro i libri elettronici (da leggere su uno schermo) si affiancheranno con successo a quelli tradizionali. I contenuti più adatti sembrano quelli legati allo studio e al lavoro: il 14% di chi possiede un Pc sembrerebbe propenso a utilizzarlo per leggere un libro di studio/lavoro. Questa percentuale scende al 6% se si parla di contenuti di svago/intrattenimento. Più limitato il gradimento per l’e-book sul cellulare (4% per studio e lavoro, 2% per libri di svago). “Questo Paese ha un problema - ha dichiarato Fernando Folini, responsabile della Commissione Editoria Digitale di Aie - e i dati dell´Osservatorio ne sono una ulteriore dimostrazione. I 6,5 milioni di italiani (il 12%) che abbinano a un uso consapevole delle tecnologie una marcata attenzione al consumo di contenuti culturali, e che si candidano ad essere i futuri consumatori dell’ebook, sono in diminuzione rispetto a chi usa la tecnologia solo come svago e intrattenimento. Questo cultural divide, che sta assumendo dimensioni e tendenze ancora più preoccupanti per il futuro rispetto al digital divide, dà l´immagine di un Paese che consuma gadget tecnologici, ma non consuma e produce cultura in proporzione. Sarebbe riduttivo affermare che la colpa è della scuola, o della famiglia: è assolutamente fondamentale che tutti collaborino, a partire dalle istituzioni, a modificare in senso positivo i modelli culturali mirando a un uso evoluto e innovativo delle potenzialità offerte delle nuove tecnologie. Gli editori seguiranno attentamente l´evoluzione, e faranno sicuramente la loro parte in questo processo”. Le (altre) curiosità dell’indagine dell’Osservatorio sul fronte dei libri* Libri: ne farebbe a meno un italiano su tre – Un italiano su tre afferma che potrebbe fare tranquillamente a meno di leggere libri (è il 34%, stabile rispetto al 2008). I giovani che la pensano così sono anche di più: il 37% (erano il 32% nel 2008). Non è però solo un problema di libri, farebbero a meno di praticamente di tutti i contenuti culturali. Meno forum letterari, sempre di più di calcio - Nel 2007 la ricerca su Google di “forum letteratura” produceva 1. 680. 000 risultati, oggi 1. 470. 000. Alle stesse date i risultati per “forum calcio” sono passati da 1. 940. 000 a 4. 850. 000. Diminuiscono i lettori e diminuiscono anche gli acquirenti – I lettori di un libro nei 12 mesi precedenti sono il 56% degli italiani (con più di 14 anni – pari a 29 milioni di individui). Erano nel 2008 il 60% (31 milioni di individui). Le cose non vanno meglio sul fronte acquisti: solo il 45% (era il 48% nel 2008) ha acquistato almeno un libro nel corso dell’anno. .  
   
   
IL RITORNO DEI QUIZ TV FASULLI. SEMBRA UN GIOCO E INVECE TI RIFILANO UNA SUONERIA TRAMITE I NUMERI 899. DENUNCIA ALL´ANTITRUST  
 
Firenze, 22 settembre 2009 – Aduc, lo scorso 18 agosto, ha denunciato l´ingannevolezza del programma televisivo Quizionario, in onda su molte emittenti locali. Si tratta di una trasmissione che, invogliando i telespettatori a partecipare ad un pseudo quiz, rifila loghi e suonerie per cellulari al costo di un euro per ogni telefonata a numeri 899 o 894, quelli delle bollette gonfiate. Si tratta di una nuova versione di una sostanziale truffa piu´ volte sanzionata dall´Autorita´. In questo caso l´organizzatore e´ una societa´ di Milano, la Linkk S. R. L. L´emittente televisiva che piu´ presta i suoi spazi alla Linkk e´ Canale Italia (gia´ in passato sanzionata per analoghe coinvolgimenti). E´ desolante constatare come il nostro Paese non riesca a porre termine a questi visibilissimi raggiri. Occorre considerare, inoltre, che il regolamento (teorico) pur pieno di castronerie e balle varie, viene accettato dal ministero dello Sviluppo economico. Speriamo in un immediato intervento dell´Antitrust e/o dello stesso ministero: non mancano casi di utenti (spesso anziani e bambini) che ingenuamente chiamano a ripetizione il numero 899, pensando di prendere la linea, rispondere esattamente alla domanda e vincere il premio (mille euro o piu´). E invece hanno acquistato a carissimo prezzo un centinaio di suonerie. Di seguito una delle testimonianze pervenute. Salve, sono qui a scrivervi della mia esperienza col programma televisivo e gioco a premi, il "Quizionario" in onda in molte tv private italiane. Vi racconterò la mia esperienza: l´altra sera, accendo la Tv e vedo un quiz di anagrammi a premi. Per partecipare a questo quiz bisogna comporre un numero a pagamento che costa 1 Euro a chiamata. Ho chiamato la prima volta, ed una voce in segreteria mi diceva frasi registrate del tipo "Mamma mia, ci sei quasi, prova un´altra volta ancora, e troverai la linea" o simili. Insomma il fatto è che ho provato a farne 120 (sì, centoventi!) di queste telefonate, e Mai una volta che avessi preso la linea. Ed in alcuni momenti la linea risultava irraggiungibile (per l´alto numero di telefonate). Ora mi chiedo, quante telefonate ricevono questi tizi ogni volta? E su decine di migliaia di telefonate ad 1 Euro loro possono permettersi di far vincere ad una persona fino a anche 3500 Euro, ed è proprio quella l´attrazione. Io conoscevo la soluzione, e que i 3500 Euro mi hanno spinto a spendere 120 Euro, che dovrò necessariamente pagare alla Telecom. Quindi, se avete intenzione di vincere il premio, ricordatevi della mia esperienza, che è documentabile dalla fattura Telecom. Grazie per l´attenzione, ed il vostro lavoro. Http://www. Aduc. It .  
   
   
“ARTICOLI PER SCRITTURA” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 22 settembre 2009 - Il 2008 si è chiuso con risultati meno soddisfacenti rispetto a quelli realizzati nel 2007: la produzione evidenzia un -3,3%. Le esportazioni segnano un -4,6%, mentre le importazioni si mantengono stabili. Questo andamento degli scambi con l’estero è dovuto sia ai buoni risultati dei competitors internazionali, sia alla maggiore internazionalizzazione produttiva di alcuni dei principali operatori italiani. La domanda interna mostra una sostanziale tenuta, frutto di una prima parte dell’anno più soddisfacente e di una seconda parte più colpita dalle preoccupazioni per la situazione economica. Continua lo spostamento degli operatori verso le fasce immediatamente superiori, con conseguente ridefinizione dell’offerta in funzione dei nuovi standard qualitativi. Gli operatori accrescono il valore aggiunto dei prodotti, puntando sull’innovazione, potenziando il servizio ed enfatizzando il ruolo del brand attraverso opportune iniziative di comunicazione e strutturate politiche di trade marketing. A livello di fascia di mercato si osserva la crescita delle fasce intermedie, a scapito di quelle estreme. La concentrazione dell’offerta è particolarmente elevata nella fascia superiore di mercato, dove le prime due aziende detengono circa il 55,9% del totale; al contrario, risulta più polverizzata l’offerta nella fascia economica, dove le prime quattro aziende detengono uno stabile 35,9% del mercato. A livello distributivo, cresce l’interesse della Gd nei confronti dei prodotti per scrittura e colore, che stanno registrando buone performance, soprattutto negli ipermercati e nelle grandi superfici. Le forniture dirette trovano un forte impulso nello sviluppo di internet. Le previsioni per il 2009 non sono ottimistiche: continuerà la leggera riduzione dell’attività produttiva e delle esportazioni; andranno meglio le importazioni, sia per le buone performance degli operatori internazionali a marchio, sia per le politiche di sviluppo della produzione all’estero dei principali competitors nazionali. Dati Di Sintesi, 2008
Numero di imprese(a) 60-65
Numero di addetti 2. 050
Numero di addetti per impresa 33,1
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 264,0
Variazione media annua della produzione 2008/2004(b) (%) -1,8
Fatturato per addetto (euro) 128,8
Valore aggiunto (Mn. Euro) 66,0
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 33,2
Quota della produzione prime 4 imprese/gruppi(b) (%) 33,0
Quota della produzione prime 8 imprese/gruppi(b) (%) 46,5
Export/produzione(b) (%) 70,8
Import/consumo(b) (%) 75,4
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 313,0
Variazione media annua del mercato 2008/2004(b) (%) 1,1
Quota di mercato prime 4 imprese/gruppi(b) (%) 42,9
Quota di mercato prime 8 imprese/gruppi(b) (%) 60,8
Previsioni di sviluppo della produzione:(b)
· 2009/2008 -1,0
· tendenza di medio periodo stabilità
a) - compresi gli importatori/distributori b) - in valore Fonte: Databank .
 
   
   
DALLA PARTE DEL CINEMA DI QUALITA´ DAL 23 SETTEMBRE CON "LA SETTIMANA DELLA CRITICA" A TRENTO E ROVERETO LE PELLICOLE DELLA MOSTRA DI VENEZIA  
 
Trento, 22 settembre 2009 - Dopo il lusinghiero successo della prima edizione svoltasi lo scorso anno, la rassegna delle “Giornate della Mostra” prosegue a Trento e a Rovereto grazie all’intervento della Provincia autonoma di Trento. Il cinema d’autore, selezionato dai critici e presentato nell’ambito della Sic (Sezione Autonoma che presenta opere prime) all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, incontra il grande pubblico nella sale trentine. Con il contributo della Fondazione Antonveneta, affiancata dal Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici Italiani (Sncci) e dalla Fice (Federazione Italiana dei Cinema d’Essai) delle Tre Venezie, arriva infatti una selezione dei film proiettati al Lido durante la 24^ “Settimana Internazionale della Critica”. Tre le multisale coinvolte: Modena e Astra a Trento, Supercinema a Rovereto. Ingresso gratuito. Oggi, al cinema Astra di Trento, la presentazione dell´iniziativa con l´assessore alla cultura, Franco Panizza; Filippo Nalon, presidente Fice delle Tre Venezie; Marco Sartori dell´Agis Triveneto e Claudio Martinelli, sostituto dirigente Servizio attività culturali. Panizza ha sottolineato la scelta dell´ente pubblico, vicino ai gestori delle sale cinematografiche e al pubblico, nell´offrire l´opportunità di accedere ad opere di sicuro valore, altrimenti penalizzate da un sistema distributivo che non sempre punta a dovere su opere prime o su pellicole comunque di qualità, specie se appartenenti a cinematografie minori o lontane. "Vogliamo essere anche veicolo della buona cultura cinematografica - ha detto Panizza -, sostenendo il più possibile la rete e la connessione tra chi, anche nella nostra terra, si dedica da anni con passione a quest´arte". Da vedere, dal 23 al 6 ottobre, il francese “Domaine” (Dominio), l’italiano “Good morning Aman” (il regista, Claudio Noce, sarà presente in sala, all´Astra, il 29 settembre), lo slovacco “Lištièky” (Piccole volpi) e lo svedese “Metropia”. Anche per la seconda edizione delle “Giornate della Mostra” gli obiettivi sono molteplici. Primo fra tutti la valorizzazione di un circuito di sale, quelle d’essai iscritte alla Fice appunto, che per tutto l’anno nel territorio provinciale propongono il cinema di qualità proveniente dai maggiori festival e realizzato dai principali autori. Il secondo determinante obiettivo è la promozione di nuovi autori, talenti provenienti spesso da paesi emergenti, penalizzati da una difficile distribuzione nonostante il favore della critica e del pubblico. Ricordiamo il successo, negli anni passati, di registi emergenti come Andrea Molaioli e il suo acclamatissimo “La ragazza del lago” o Gianni Di Gregorio con “Pranzo di ferragosto”. La Provincia vuole anche premiare il pubblico, quello che non ha potuto seguire in prima persona il festival veneziano ma ama il cinema d’essai, sia con una rosa di titoli molto interessanti , altrimenti difficilmente visibili, sia con l’ingresso gratuito alle proiezioni. Un decentramento che valorizza le sale d’essai e ne consolida la loro presenza nel territorio come vitali e necessari luoghi di aggregazione culturale per il territorio circostante, soprattutto quelle situate eroicamente nei centri storici. “Con le Giornate della Mostra – precisa Filippo Nalon, presidente della Fice (Federazione Italiana dei Cinema d’Essai) Tre Venezie – prosegue la nostra positiva collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e le sale distribuite nel territorio trentino che intendono promuovere il cinema di qualità. Nello specifico, grazie anche alla Settimana Internazionale della Critica e Sncci, è stato ed è possibile proiettare molti, significativi esordi cinematografici di elevata qualità ma di difficile circuitazione”. “Nella nostra selezione prevalentemente eurocentrica per “Le giornate della mostra” sono rintracciabili forti segnali di inquietudine, espressioni di un disagio esistenziale, sociale e politico, echi di un futuro non troppo lontano che ammoniscono su un presente preapocalittico” spiega Francesco Di Pace, delegato generale della Settimana Internazionale della Critica. Ed ecco infatti il folgorante film d’animazione “Metropia”di Tarik Saleh dove la società è governata dal culto dell’immagine e narcotizzata dal mito del denaro e del successo, la giovane protagonista slovacca di “Lištièky” di Mira Fornay si perde in una città della non troppo ospitale Irlanda, una matematica di mezza età (un’affascinante Beatrice Dalle) seduce e porta alla rovina il nipote diciassettenne in “Domaine” di Patric Chiha, un ragazzo somalo cerca disperato in “Good morning Aman”, opera prima di Claudio Noce, che sarà presente alla proiezione, il riscatto in una Roma multietnica con un ex pugile ferito dalla vita. "Il tema dell’illusione attraversa tutta la selezione dei film di quest’anno – osserva Di Pace – l’illusione di un cambiamento personale, esistenziale o politico, in un mondo ferito e sofferente, ma pronto al riscatto”. .  
   
   
POTENZA, AL VIA "SHORT MOVIE FESTIVAL  
 
Potenza, 22 settembre 2009 - Oggi pomeriggio , alle ore 16, nella Sala dell´Arco del Palazzo di Città si terrà un incontro con i giornalisti su Short Movie Festival- Youth in Action 2. Si tratta della seconda edizione di un cine-festival giovanile (la prima edizione si è tenuta nel 2006). Riguarda i cortometraggi completamente ideati e realizzati da giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni sui problemi giovanili. Approvato dalla European Youth Foundation del Consiglio d´Europa si realizza nel capoluogo lucano dal 23 a lunedi 28. I vari cortometraggi veranno proiettati al Carpe Diem dal 24 al 26 Settembre. Mentra la cerimonia di premiazione si terrà domnica 27 nella Sala dell´Arco. Smf ha ottenuto per la seconda volta un premio di rappresentanza dal Presidente della Repubblica Italiana, on. Le Giorgio Napolitano. Il festival ospiterà a proprie spese circa 30 giovani autori italiani e stranieri, facendo dell´iniziativa anche un importante volano turistico per la nostra regione ed in particolar modo per la città di Potenza. La finalità è quella di stabilire un contatto diverso con il mondo giovanile, permettendo uno scambio culturale direttamente attraverso la voce dei ragazzi ed incentrato sulle tematiche da questi preferite. L´intenzione dell´associazione è soprattutto quella di creare una partnership di lungo periodo che porti nel futuro alla realizzazione di un festival annuale di livello europeo dedicato esclusivamente ai giovani, sulla falsa riga del famosissimo e rinomato Giffoni Film Festival, che consenta, però, come caratteristica peculiare, la partecipazione di soli registi under 35. All´incontro con i giornalisti parteciperanno: Antonino Imbesi (Team Europe della Commissione Europea), Gianluca Lagrotta (Direttore Artistico Festival), il sindaco Vito Santarsiero e Massimiliano Selvaggi, direttore organizzativo Lucania Film Festival. .  
   
   
SCANZANO, IERI LE RIPRESE PER BASILICATA COAST TO COAST  
 
Scanzano Jonico (Mt), 22 settembre 2009 - Ieri sono inizierete nel centro storico i Scanzano Jonico le riprese del film Basilicata Coast To Coast per la regia di Rocco Papaleo con Alessandro Gassman, Giovanna Mezzogiorno, Max Gazzè e lo stesso Papaleo. La troupe girerà diverse scene del film e rimarra a Scanzano per una settimana. L´amministrazione comunale ha, dal canto suo, messo a disposizione della produzione del film Piazza Gramsci allestita con un palco dove sarà girata una delle scene conclusive, oltre a dare il supporto necessario per agevolare il lavoro e la permanenza del cast e della produzione cinematografica. Basilicata coast to coast è una commedia musicale, un viaggio denso di imprevisti e di incontri rocamboleschi che porta una combriccola di musicisti a mettersi in cammino al ritmo delle loro strofe musicali per partecipare al Festival del teatro-canzone di Scanzano Jonico, attraversando a piedi la Basilicata, dal Tirreno allo Ionio, lungo il tragitto che dà il titolo al progetto. Il viaggio avrà un valore terapeutico. Una squisita commedia corale, picaresca e canterina, malinconica e stralunata, che tra gag esilaranti, sagaci dialoghi e amare constatazioni di vita, prende quota per crescere ininterrottamente fino all´epilogo a sorpresa. "Il mio intento - commenta Rocco Papaleo - è fare un film sul Sud da cui provengo, cosi come lo guardavo da giovane, con la sua capacita di fare ed inseguire sogni, la voglia e la possibilità di cercare un cambiamento,la leggerezza poetica di cui è capace. Mi piacerebbe che questa storia si proponesse come specchio in cui i miei conterranei possano guardarsi e scoprirsi diversi da come una certa filmografia, che per altro apprezzo tantissimo, giustamente ci dipinge, sento che la gente ha bisogno di essere stimolata dalla poesia per uscire da una depressione che l´attanaglia e ne inibisce le potenzialità". .  
   
   
IL "CASTELGRANDE FILM FESTIVAL ASTRONOMICO"  
 
Castelgrande (Pz), 22 settembre 2009 - Da lunedì 21 settembre 2009 a domenica 27 settembre presso l´Osservatorio Astronomico " Toppo" di Castelgrande si terra´ la prima edizione del "Castelgrande film festival astronomico". Un festival dedicato a tutti quei film di fantascienza che per anni hanno fatto "sognare" grandi e piccini. Ogni singolo giorno di questa rassegna verrà diviso letteralemente in due sezioni, una per adulti che interesserà le ore del tardo pomeriggio e una per giovani che contrariamente "occuperà" il primo pomeriggio. In quella per i giovani verranno proiettate pellicole che hanno tematiche che avvicinano maggiormente i ragazzi all´ astronomia mentre in quella per adulti i film saranno più mirati. Infine nella sezione adulti e quindi nelle ore dedicate ai più grandi vi saranno anche convegni e dibattiti. Insomma un fitto programma di iniziative: proiezioni di celebri pellicole oltre a lavori inediti e sperimentali, produzioni di fantascienza e lungometraggi che ripercorrono importanti scoperte scientifiche, animazioni con creature spaziali, retrospettive, rassegne parallele, convegni, esposizioni e simulazioni. Memoria e futuro per creare uno scenario di una grande festa dedicata al cinema scientifico in tutte le sue forme ed i suoi contributi alla società ed alla cultura, con un’attenzione sempre costante alle molteplici esigenze dello spettatore Il Programma : Lunedì 21 - Ore 10: inaugurazione della rassegna cinematografica alla presenza delle autorità con l´intervento del Direttore Inaf-osservatorioastronomico di Capodimonte-napoli Prof. Luigi Colangeli. Sezione Giovani: Ore 11. 30: proiezione del film Final Fantasy - U. S. A. 2001 Cinema digitale3D - Ore 14: animazione e intrattenimento. Sezione Adulti: Ore 17: proiezione dei films Voyage Dans La Lune – Francia 1902 Solaris – U. S. A. 2003 Regia Steven Soderbergh. Ore 19. 30: presentazione del libro “Galileo tra Scienza fede e politica” del Prof. Alberto Righini. Breve racconto sulla Storia dell’Osservatorio Astronomico di Castelgrande con il Direttore Tecnico dell´Osservatorio Dario Mancini. Ore 21. 30: proiezione del film Solaris – Russia 1972. Regia di Andrei Tarkovsky. Al termine Osservazioni corpi celesti dal Tt1. Martedì 22 Settembre - Sezione Giovani: Ore 11: proiezione del film Star Trek Primo Contatto – U. S. A. 1997, Regia Jonathan Frakes. Sezione Adulti: Ore 17: ritorno e proiezione del film La Guerra Dei Mondi – U. S. A. 1952 Regia di Byronhaskin, Ore 19. 30: presentazione del documentario Orson Welles “The war of the world”(11’) di Rocco Brancati. Dibattito su temi astronomici con il Dott. Flavio Fusi Pecci, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Bologna - Ore 21: proiezione del film Contact – U. S. A. 1997, Regia di Robert Zemeckis. Mercoledì 23 - Sezione Giovani: - Ore 11: proiezione del film Apollo 13 - U. S. A. 1995 Regia di Ron Howard. Sezione Adulti: Ore 15. 30: dibattito su temi cinematografici col regista Luigi Di Gianni, Ore 17: proiezione del film Deep Impact - U. S. A. 1998 Regia di Mimi Leder- Ore 19: osservazioni dei corpi celesti dalla postazione mobile "Space Car". Giovedì 24 - Sezione Giovani: Ore 11: proiezione del film Il Ciclone – Italia 1996 Regia di Leonardo Pieraccioni. Sezione Adulti: Ore 17: proiezione del film Innamorati Cronici – U. S. A. 1997, Regia di Griffin Dunne - Ore 19: presentazione del documentario e del volume di Renato Cantore "La Tigre e La Luna" (ed. Eri-rai 2009) - Ore 21: proiezione del film Ultimatum Alla Terra - U. S. A. 2008, Regia di Scott Derrickson. Venerdì 25 - Sezione Giovani : Ore 11: proiezione del film 2001 Odissea nello spazio – U. S. A. 1968 Regia di Stanley Kubrik - Ore 14: incontro con l´ Ingegnere Dario Mancini - Direttore Tecnico dell´Osservatorio Astronomico di Castelgrande. Sezione Adulti: Ore 17: proiezione del film Mission To Mars– U. S. A. 2000, Regia di Brian De Palma - Ore 20: proiezione del film K - Pax - Da Un Altro Mondo – U. S. A. /germania 2001 Regia di Iain Softle. Sabato 26 - Sezione Giovani: Ore 11: proiezione del film E. T. L’extra terrestre – U. S. A. 1982, Regia di Steven Spielberg. Sezione Adulti: Ore 16: proiezione del film The Core – U. S. A. 2003 Regia di Jon Amiel, Ore 18: proiezione del documentario “Astronomai Nuragica” di Efisio Santi e discussione sui temi dell’archeoastronomia - Ore 19: proiezione del film Armaggedon – U. S. A. 1998 - Regia di Michael Bay. Ore 21: concerto di musica popolare con i "Carneigra". Domenica 27 Settembre - Sezione Giovani - Ore 11: proiezione del film Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, U. S. A. 1977 Regia di Steven Spielberg. Sezione Adulti: Ore 16: proiezione del film Indipendence Day – U. S. A. 1996, Regia di Roland Emmerich - Ore 19: proiezione del film Signs – U. S. A. 2002 Regia di M. Night Shyamalan. Ore 21. 30: concerto di chiusura del musicista Marco Ranaldi e la Piccola Orchestra Stabile. .  
   
   
SPETTACOLI, FESTIVAL DOPPIAGGIO A IMPERIA AL CINEMA CENTRALE "NCIS" E "GRAN TORINO"  
 
Imperia, 22 Settembre 2009 - Prosegue oggi martedì 22 settembre, con la seconda giornata di programmazione, la tredicesima edizione del Festival Nazionale del Doppiaggio "Voci", che si svolgerà ad Imperia dal 21 al 26 settembre. La manifestazione è promossa dal Comune di Imperia e dalla Provincia di Imperia con il contributo del Ministero ai Beni e Attività Culturali e della Regione Liguria. La Direzione Artistica del festival è del critico e giornalista genovese Claudio G. Fava, mentre il progetto e la Direzione Organizzativa sono di Bruno Paolo Astori. La giuria del Festival Nazionale del Doppiaggio "Voci" è composta da Claudio G. Fava, Morando Morandini, Callisto Cosulich, Tiziana Voarino, Giovanni Petronaci, Renato Venturelli ed Enrico Lancia. Il Festival Nazionale del Doppiaggio "Voci" è la più importante manifestazione europea dedicata a questo fondamentale segmento dell´industria cinematografica e televisiva, che vede il doppiaggio italiano riconosciuto, in assoluto, come il migliore del mondo. Voci 2009 coinvolgerà tutta la città d´Imperia nei luoghi più significativi: il teatro Cavour per la serata d´onore di sabato 26 settembre, il Dams per le presentazioni di film e libri giovedì 24 e venerdì 25 settembre, il cinema Centrale e la Palazzina Liberty. Fino al 26 settembre La Palazzina Liberty, a Porto Maurizio, oggetto di un recente restauro, ospiterà, con aperture dalle 17 alle 21, una mostra ed una video installazione, dedicata ai due grandi doppiatori Giuseppe Rinaldi e Oreste Lionello, a cura di Gerardo di Cola, esperto di doppiaggio ed autore di varie pubblicazioni su questo mondo. Con l´omaggio a Giuseppe Rinaldi si vuole ricordare una voce storica, quella della controfigura sonora di James Dean, Marlon Brando, Paul Newman, Jack Lemmon, Peter Sellers. Con l´omaggio a Oreste Lionello si vuole porre in evidenza il forte sodalizio, che, a volte, si instaura tra la voce del doppiatore ed il volto del doppiato, in questo caso Woody Allen. Al Cinema Centrale di Via Cascione, struttura definibile "un cinema da vedere, un cinema da vivere", si potrà assistere sino a giovedì 26, a partire dalle ore 17, con ingresso libero e gratuito alle proiezioni di film e serie tv, una selezione tra quelli scelti dalla Giuria del Festival, in collaborazione con il Cineforum Imperia. Domani, saranno proiettati per la categoria miglior voce maschile protagonista per la televisione Ncis - Unità Anticrimine - e per il cinema Gran Torino. Ncis, su Rai 2, fa guadagnare la nomination a Angelo Maggi per il ruolo di Leroy Jethro Gibbs (Mark Harmon). Angelo Maggi ha anche dato la voce, tra gli altri, a John Turturro, Bruce Willis, Rupert Everett, Hugh Grant, Tom Hanks. Gran Torino, invece, assegna a Michele Kalamera, nella categoria miglior voce maschile, per il doppiaggio del protagonista del film Walt Kowalski. Kalamera, che oltre ad essere da sempre il doppiatore di Clint Eastwood, tra gli altri ha dato la voce a Roger Moore, Donald Sutherland, Michael Caine, Robert Duvall, Steve Martin, ritirerà anche il Premio alla Carriera. L´ingresso a tutte le manifestazioni è libero. .  
   
   
FARE FESTA CON ALESSANDRO MANZONI: FINO AL 25 OTTOBRE LA QUINTA EDIZIONE DELL’OTTOBRE MANZONIANO, MANIFESTAZIONE PROMOSSA DAL COMUNE DI CORMANO  
 
Milano, 22 settembre 2009 - Con oltre 40 eventi, spettacoli, feste di piazza, concerti e convegni per celebrare il noto “concittadino” Alessandro. Alessandro Haber, Nicola Savino, Gioele Dix e un’anteprima nazionale per la rassegna culturale più vivace della Provincia di Milano. Presentata nella suggestiva cornice della casa di Alessandro Manzoni, in via Morone 1 a Milano, la V edizione dell’Ottobre Manzoniano, la kermesse di eventi, spettacoli, convegni e feste organizzata dal Comune di Cormano, in collaborazione con Pro Loco e molte altre associazioni del territorio, che ruota intorno alla figura del grande scrittore lombardo. Nella sua villa di Brusuglio di Cormano a due passi dal Parco Nord, Alessandro Manzoni visse lunghi periodi della sua vita di scrittore e letterato. Qui compose la famosa ode il 5 Maggio e alcune parti della prima edizione dei Promessi Sposi. Per celebrare la grandezza dell’illustre “concittadino” e per creare momenti di intrattenimento, aggregazione, spettacolo e dibattito, da ormai cinque anni l’Amministrazione di Cormano organizza l’Ottobre Manzoniano, una delle manifestazioni più vivaci della provincia milanese. Al via sino al 25 ottobre questa edizione prevede una serie di momenti culturali, teatrali e musicali nelle piazze, nelle strade e nei parchi della città con un filo conduttore legato quest’anno al tema dell’ambiente e della natura: “La terra del Manzoni. Paesaggio, giardini e mondo agrario”. Il Comitato Scientifico della manifestazione nel cui board siedono studiosi ed esperti del grande romanziere lombardo, tra cui il professor Gianmarco Gaspari (direttore del Centro Nazionale Studi Manzoniani) e il professor Gian Luigi Daccò, (direttore dei Musei Civici di Lecco), rilegge Manzoni e la sua opera in un modo sapiente e ricco di potenzialità per miscelare alla ricerca letteraria e scientifica su Manzoni, la cui sterminata opera contiene riferimenti e approfondimenti al paesaggio rurale lombardo del Seicento e dell’Ottocento, la tematica ambientale come fatto contemporaneo. Per un mese e mezzo Cormano sarà investita, nei suoi angoli più pittoreschi e nelle sue sale pubbliche, di eventi che in vario modo richiamano al tema della salvaguardia della natura e la tutela della biodiversità. Una manifestazione che nel corso degli anni ha visto crescere sia il pubblico che partecipa ai diversi momenti, sia il calendario degli appuntamenti diventato sempre più interessante e di valore. Non mancheranno, come al solito, spettacoli di qualità e di grande divertimento. Tanta la musica come il grande concerto gospel presentato dal Bru. Co Gospel Choir insieme alle Virtuous Standard, gruppo femminile proveniente da Chicago dalle sorprendenti doti canore il 26 settembre. Serata da non perdere quella del 3 ottobre con il conduttore televisivo e radiofonico Nicola Savino che insieme alla Compagnia teatrale di Paola Manfredi presenta Senti chi parla: Alessandro Manzoni, un´intervista impossibile con un grande del passato, un dialogo fantasioso e coinvolgente. Per questo Ottobre Manzoniano anche un’anteprima nazionale, inizio del fortunato tour degli Oblivion, la serata del 14 ottobre allo Spaziotenda di via Europa. Spassosa riduzione musicale de I Promessi Sposi, in cui si alternano irresistibili montaggi di canzoni e irriverenti parodie. Un´ora e un quarto di pura follia per la regia di Gioele Dix, che sarà presente per una simpatica intervista pre-spettacolo nella quale racconterà il suo Manzoni, comunicando al pubblico il suo rapporto con la personalità e le opere del grande narratore. Ci saranno anche ritagli ideati per la riscoperta della città, come la giornata in cui verranno aperte le corti nel centro storico, che accoglieranno gli attori e i figuranti della compagnia di Paola Manfredi. E poi tra gli itinerari manzoniani, le visite guidate proposte, la tappa più “manzoniana” e più attesa: sabato 17 ottobre si apriranno i cancelli del Parco di Villa Manzoni per una visita guidata condotta dal dottor Enrico Banfi, direttore del Museo di Storia Naturale di Milano. Sarà così possibile fare quattro passi “sulle orme di Alessandro Manzoni” nel senso letterale del termine, percorrendo i sentieri del parco da lui voluto e curato, imparando a riconoscere le varie specie botaniche e individuando quelle da lui introdotte, salendo sulla collinetta da cui “si vedeva” il Resegone e sostando nel punto dove si dice il Poeta abbia composto il 5 Maggio. Un itinerario scientifico e poetico al tempo stesso, che sarà difficile dimenticare. Si parlerà poi di Manzoni e della sua passione per la botanica nel convegno organizzato in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Manzoniani, in cui convergeranno i maggiori studiosi ed esperti del tema. E ampio spazio sarà dedicato alla lirica grazie alla Ii edizione del Concorso Internazionale di Poesia, aperto a tutti e destinato ad una composizione di una lirica inedita, in lingua italiana, di non oltre 40 versi. E poi ancora divertimento e festa, con le giornate di animazione per i più piccoli e i grandi concerti di musica classica. Un ricco calendario in cui anche i sindaci dei comuni limitrofi sono chiamati a dare il loro contributo in una tavola rotonda che cercherà di fare il punto della situazione su come salvaguardare e sviluppare i parchi cittadini e gli spazi verdi. “Quest´anno, ancora più delle scorse edizioni, - commenta il Sindaco di Cormano Roberto Cornelli - l´Ottobre Manzoniano di Cormano ospiterà eventi culturali di alto profilo e proseguirà la riflessione sugli scritti manzoniani grazie alla sempre più proficua collaborazioni con il Centro Studi Manzoniani. Siamo orgogliosi di riuscire a fare quello che enti ben più grandi e facoltosi di noi dovrebbero sentire come dovere: celebrare e attualizzare il messaggio del poeta e scrittore delle nostre terre che seppe innovare e diventare un punto di riferimento a livello europeo. ” “La terra di Manzoni: il tema di quest’anno - dichiara il Direttore del Centro Nazionale Studi Manzoniani, dottor Gianmarco Gaspari - sottolinea il rapporto, strettissimo e coerente, dello scrittore con la realtà lombarda. È la Lombardia dei giardini patrizi, ma anche delle grandi aree di coltura, la terra delle acque e delle messi. Una realtà che Manzoni conosceva nel dettaglio dei suoi luoghi come della sua storia. La passione di Manzoni per la botanica e il suo gusto per le novità avevano fatto del parco di Brusuglio una sorta di stazione sperimentale: dietro le nitide descrizioni del romanzo, della natura e dei paesaggi, sta anche questo aspetto poco noto della sua ricca e complessa biografia. Con il tema di quest’anno, Cormano si avvia così a ritrovare le radici più profonde del suo legame con il grande scrittore. ” "Vivere a Cormano – continua l’assessore alla cultura del Comune di Cormano, Fabrizio Vangelista - significa fare i conti quotidiani con il presente e con il passato. La nostra città è un dedalo periferico di cambiamenti continui, un affascinante ed immenso murales che ogni minuto si espande. Ma possiede anche un cuore antico: Brusuglio, la casa del Manzoni, la vecchia Cormano, l´aria lieve e malinconica della poesia, l´impronta dello scrittore e del suo irripetibile e sempre attuale romanzo. E allora come non ricordare, ripercorrere, riflettere? Per un mese e mezzo Cormano torna la città di Alessandro Manzoni con i convegni, il teatro, la musica, le feste a lui dedicate. Nel resto dell´anno continua a cercare la strada migliore per vivere meglio, sempre più inorgoglita dal fatto di essere città manzoniana". .  
   
   
PRESENTATA A UDINE UNA MOSTRA SU DE GASPERI  
 
Udine, 22 settembre 2009 - Non sono in molti a sapere che la foto, una delle poche nella quale appare un De Gasperi sorridente e che è stata scelta per presentare la mostra sul grande statista in diversi Paesi europei ed in Italia, sia stata scattata proprio a Udine. Un dettaglio significativo che parla dell´intenso legame intercorrente tra il Friuli ed il politico d´origine trentina, è stato sottolineato nel corso dell´odierna presentazione dell´esposizione "Alcide De Gasperi. Un europeo venuto dal futuro", che sarà inaugurata a Udine, alla presenza del sen. Giulio Andreotti, il prossimo 25 settembre e rimarrà aperta fino al 14 novembre 2009. L´evento, dedicato allo statista a 55 anni dalla sua morte, è promosso dalla Fondazione "De Gasperi" di Roma e dalla Fondazione Crup, con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia e del Comune di Udine. Lo scopo della mostra è illustrare i contenuti della vita di De Gasperi e far scoprire alle giovani generazioni il ruolo ed il suo insegnamento morale e politico: De Gasperi fu il presidente del Consiglio dal 1945 al 1953, quando vennero poste la basi della democrazia ed furono intraprese coraggiose riforme economiche e sociali. Nel corso della presentazione è stata richiamata l´attenzione sulla politica e gli ideali di De Gasperi. In merito alla sua idea dell´Europa unita dalla pace, "basata sulla diffusione dei valori democratici e della solidarietà", l´assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro, ha spiegato come questi possono rappresentare una base di partenza anche per la creazione del ruolo internazionale del Friuli Venezia Giulia e nei rapporti che la Regione ha con i Paesi del Centro-est Europa. Al materiale esposto verrà nel capoluogo friulano aggiunta una sezione che illustra nel dettaglio i rapporti tra De Gasperi ed il Friuli Venezia Giulia. Da trentino, proveniente da un territorio di confine (prima della Grande Guerra fu parlamentare a Vienna), sentì infatti un legame particolare con la nostra regione. In tale contesto l´assessore Molinaro ha ricordato la vicenda del senatore Tiziano Tessitori, "padre della nostra Regione autonoma", che fece ben tre volte parte dei Governi De Gasperi. La mostra, che sarà accompagnata da una serie di iniziative collaterali rivolte al mondo della scuola, evidenzia anche il valore della Autonomie locali, che De Gasperi sostenne con forza. L´assessore Molinaro ha in tale ambito evidenziato le immagini esposte alla mostra, eloquenti "di una politica partecipata", che dovrebbe oggi essere punto di riferimento "per una politica che guarda al futuro". Alla presentazione è stata sottolineata dall´assessore comunale alla Cultura, Luigi Reitani, la cura della memoria, riferita al secondo dopoguerra, di fondamentale importanza per la costruzione dell´identità di un popolo. La visione della politica degasperiana, "che andava ben oltre al proprio mandato", è stata invece ricordata dall´assessore provinciale alla Cultura, Elena Lizzi. .  
   
   
AL TEATRO MANZONI DI MILANO UNA STAGIONE CHE ALTERNA SPETTACOLI CLASSICI E APPUNTAMENTI CON IL DIVERTISSEMENT.  
 
Milano, 22 settembre 2009 - Per la stagione teatrale 2009-2010 il programma alterna come di consuetudine spettacoli classici e appuntamenti con il divertissement. Il criterio dell’alternanza si basa sulla contrapposizione tra il recupero di pagine memorabili della scena internazionale e il varo di novità assolute, come traspare già nell’incipit che fa seguire all’inaugurale proposta di un’icona del teatro del Novecento una nuova commedia dell’autrice-regista Cristina Comencini. Scritto e rappresentato per la prima volta a Mosca nel 1945 e l’anno dopo a Londra da una Compagnia in cui figurava il giovanissimo Alec Guinnes, “Un ispettore in casa Birling” di John Boynton Priestley arrivò sulle scene italiane nel 1947 con la regia di Orazio Costa, protagonisti Salvo Randone e Camillo Pilotto, e venne ripreso nel 1986 da Sandro Sequi per Aroldo Tieri, Giuliana Lojodice, Mino Bellei. L’apparizione di un ispettore di polizia durante una festa di fidanzamento mette a disagio una famiglia benpensante inglese rivelandone le debolezze e i compromessi. Adesso sono Paolo Ferrari e Andrea Giordana con Crescenza Guarnieri e la regia di Giancarlo Sepe a rinverdire la trama complicata da un delitto che è costato la vita a una giovane donna. Un’altra famiglia in crisi è al centro di “Est Ovest” in cui l’autrice di “Due partite” e candidata all’Oscar per “La bestia nel cuore”, ricostruisce la festa per gli ottanta anni di nonna Letizia, assistita da una badante ucraina e sfruttata da figli e nipoti che mirano a impossessarsi anzi tempo degli ultimi beni dell’ottuagenaria. Ma l’elemento cruciale della vicenda è costituito dal confronto di due solitudini: quella dell’anziana signora in balia degli eredi e quella della badante costretta all’estero dalla povertà del suo paese di origine. A interpretare la novità della Comencini sono l’intramontabile Rossella Falk, la giovane Daniela Piperno, nonchè Luciano Virgilio e Claudio Bigagli. Un assolo di Gianfranco Jannuzzo costituisce il terzo appuntamento stagionale che in “Girgenti amore mio…”, scritto assieme ad Angelo Callipo, scioglie un inno alla natia Agrigento, richiamandola con il nome dei memori genitori. Nell’exploit di Jannuzzo, affidatosi alla regia di Pino Quartullo, prendono forza non soltanto il gusto spregiudicato dell’inconfondibile “humour” locale, ma anche la topografia labirintica della città, resa viva e palpitante dall’evocazione appassionata dell’interprete di “Liolà” e di “Nord & Sud”. L’antica Agrigento non è soltanto eletta a simbolo della Sicilia, ma nel canto accorato del protagonista assurge a emblema di tutte le città del mondo innalzate a simbolo dell’amore per la propria terra. A seguire lo spregiudicato interno de “L’appartamento” di Billy Wilder e I. A. L. Diamond nell’adattamento di Edoardo Erba e di Massimo Dapporto. La versione teatrale del famoso film del 1960 con Jack Lemmon e Shirley Maclaine ha per protagonisti Massimo Dapporto e Benedicta Boccoli. La simpatica e spregiudicata vicenda ripropone, con la regia di Patrick Rossi Gastaldi, la spericolata disponibilità di un arrembante impiegato che per far carriera dà la possibilità agli altrettanto spregiudicati superiori di usufruire del suo appartamento per i loro incontri galanti. Salvo scoprire che la disinvolta partner dei suoi “soci” non è che la galeotta ragazza dei suoi sogni. L’allestimento teatrale di “Dona Flor e i suoi due mariti”, liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Jorge Amado del 1966, si ispira al film di Bruno Barreto (1977), protagonista Sonia Braga nel ruolo inquietante di una giovane donna di Bahia che alla morte del marito, adorabile giocatore e sciupafemmine, si riaccasa con un tranquillo farmacista e scopre ben presto di aver la necessità di conciliare la serena disponibilità del secondo marito con la passionalità e l’erotismo dell’intramontabile predecessore. Con la regia e la rielaborazione scenica di Emanuela Giordano sono Caterina Murino, Paolo Calabresi e Pietro Sermonti con Valeria D’obici a impersonare i protagonisti dell’esilarante e struggente metafora brasiliana. Ispirato alla metropoli vesuviana dell’immediato dopoguerra è il film “L’oro di Napoli” che nel 1954 Vittorio De Sica trasse da sei racconti dell’omonimo libro di Giuseppe Marotta, interpretato dal gotha attorale che trascorre da Totò a Sophia Loren, da Silvana Mangano a Eduardo De Filippo, allo stesso De Sica. Ma nell’odierno adattamento teatrale di Armando Pugliese e Gianfelice Imparato, con musiche di Nicola Piovani, si ripropone una ricomposizione totalmente nuova dei racconti marottiani affidati all’interpretazione di Gianfelice Imparato, Luisa Ranieri, Valerio Santoro, per raccontare le storie dolenti, comiche e tragiche di una miriade di personaggi di un unico di quei palazzoni di cui pullula il centro storico di Napoli. Il penultimo appuntamento della stagione è con “Rumors” di Neil Simon affidato alla coppia Zuzzurro e Gaspare e alla regia di Massimo Chiesa. Scritta nel 1988, “Rumors” non significa “rumori”, ma pettegolezzi ed è una farsa infernale in cui il clou della vicenda è costituito dall’assenza del vicesindaco di New York e della moglie alla festa per il loro anniversario di matrimonio. Nulla a che vedere con “Rumori fuori scena” di Michael Frayn in cui si cimentarono gli stessi Andrea Brambilla e Nino Formicola. “Rumors” è un comico affresco dell’alta borghesia di New York, andato in scena a Broadway nel 1988 e ripreso l’anno dopo in Italia da Gianfranco De Bosio per Giuseppe Pambieri, Lia Tanzi, Riccardo Peroni, infine riproposto nel 2000 dagli Attori e Tecnici di Attilio Corsini. A concludere “La strada”, un dramma, con musiche di Germano Mazzocchetti, tratto dall’omonimo film di Federico Fellini premiato con l’Oscar nel 1954. Nella versione teatrale si misurarono nel 1999 Fabio Testi e Rita Pavone diretti da Filippo Crivelli. Oggi sono Massimo Venturiello e la cantante Tosca a impersonare il girovago Zampanò e l’ingenua e clownesca Gelsomina. Tra loro non c’è dialogo: la diffidenza, il cinismo, l’incomunicabilità sono la colonna sonora della loro esistenza condotta ai margini della società e della civiltà. Attorno ruota un’umanità altrettanto degradata e marginale, cinica, diffidente e povera, fatta di uomini che ancora oggi troviamo nelle nostre metropoli, vicinissimi a noi eppure invisibili, ignorati e allontanati. .  
   
   
AL TEATRO NUOVO INIZIO STAGIONE CON THE KITCHEN IL MONDO È UNA CUCINA DI ARNOLD WESKER  
 
Milano, 22 settembre 2009 - The Kitchen, commedia di Arnold Wesker, riscuote successo in tutto il mondo da 50 anni. Un testo straordinario e una vera e propria sfida teatrale: 32 attori in scena. Nelle sue note Wesker scrive che se per Shakespeare il mondo è un palcoscenico, per lui il mondo è una cucina. E così è. L’azione di The Kitchen si svolge in una cucina di un grande ristorante londinese, nel 1950. Sulla scena interagiscono 14 cuochi, 12 cameriere, 1 cameriere, 3 lavapiatti, il proprietario del ristorante e un vagabondo che si intrufola alla ricerca di un po’ di cibo. Lo spettacolo inizia con il risveglio della cucina alle 7 del mattino e termina poco prima del servizio di sala per la cena. Quasi una giornata passata all’interno di una cucina che sforna ogni giorno 4. 000 portate, dove la qualità del cibo conta poco, dove si incontrano uomini e donne di diverse provenienze, dove nasce l’amore e l’odio, dove la qualità delle cose non ha più importanza, dove non c’è il tempo per instaurare un’amicizia, dove è impossibile sognare, dove l’aiutare gli altri non è cosa comune. Insomma, di questo e di molto altro tratta The Kitchen, e se anche i temi possono far pensare ad un dramma questo testo è sicuramente una commedia. Si può anche ridere o sorridere delle nostre disgrazie e in questo Wesker è un vero maestro. . .  
   
   
LA NUOVA STAGIONE DI PACTA. DEI TEATRI FIRMATA ANNIG RAIMONDI: UN VIAGGIO “ROMANZESCO” TRA LETTERATURA, FILOSOFIA, MATEMATICA, SCIENZA, FANTASCIENZA E DIRITTI UMANI DAL 24 OTTOBRE AL 30 GIUGNO, 16 SPETTACOLI, 3 PRIME ASSOLUTE, 3 PROGETTI SPECIALI  
 
Milano, 22 settembre 2009 - Romanzesco è la parola chiave, il filo rosso che lega i 16 spettacoli della nuova stagione 2009/2010 di Pacta. Dei Teatri a Milano che pone fine al proprio nomadismo e al contempo lo alimenta, trovando casa al Teatro Oscar, al Teatro Carcano e all’Osservatorio Astronomico di Brera. Romanzesco è la stagione firmata da Annig Raimondi, un grande affresco che racconta l’uomo contemporaneo attraverso il teatro, affiancando la voce di alcuni dei maggiori scrittori del ’900, che catturano l’anima di un secolo e di un’umanità alla ricerca d’identità, al linguaggio della scienza, con le sue grandi scoperte e l’incredibile mondo dei numeri, una prospettiva differente e sempre più necessaria da cui guardare l’oggi. In campo 3 progetti speciali, uno dedicato a Moravia, uno a Simone De Beauvoir e ai diritti umani delle donne, uno al teatro e alla matematica. Romanzesco è un percorso in 3 tappe: gli spettacoli presentati in occasione della Festa del Teatro, gli spettacoli presentati al Teatro Oscar, il progetto speciale Teatro in Matematica con 4 spettacoli presentati al Teatro Carcano. Romanzesco infine è un percorso nella storia e nel lavoro di Maria Eugenia D’aquino, Annig Raimondi, Riccardo Magherini e dell’intera compagnia che ha creato negli anni spettacoli ormai divenuti “cult”, apprezzati dal pubblico e dalla critica e qui presentati in una grande antologia. La prima tappa che apre la nuova stagione di Pacta. Dei Teatri è costituita dai due spettacoli presentati in occasione della Festa del Teatro: sabato 24 ottobre 2009 l’Osservatorio Astronomico di Brera ospita Sussurri Alla Luna, un curioso “aperitivo astronomico” di scena alle ore 18 e alle ore 19. 30 per un numero limitato di spettatori coinvolti in un viaggio tra immagini e parole in cui la luna è assoluta protagonista; domenica 25 ottobre 2009 alle ore 21 il Teatro Carcano ospita invece Gli Indifferenti Alla Prova, tratto dal romanzo “Gli indifferenti” di Alberto Moravia, manifesto di una generazione qui riletto come una incredibile favola contemporanea in cui tutto ruota intorno al sesso e al denaro. La seconda tappa della stagione si sviluppa nella sede del Teatro Oscar e prende il via con il primo dei tre progetti speciali, il Progetto Moravia, dedicato al grande scrittore del ’900 incontrato anche attraverso l’opera letteraria della moglie Elsa Morante. Dal 5 al 22 novembre 2009 viene ripreso Beatrice Cenci, il testo teatrale di Alberto Moravia sulla vicenda di una ragazza romana parricida. Il 7 novembre 2009 alle ore 19 è in programma una serata speciale, Elsa Morante Ad Alta Voce, sul romanzo “Menzogna e sortilegio”, in cui la scrittrice mette a fuoco le nevrosi e le ambiguità dell’uomo contemporaneo. I mesi di marzo e di aprile sono dedicati al più articolato dei tre progetti, il Progetto De Beauvoir – donne per un teatro dei diritti umani, che, come spiega la direttrice artistica Annig Raimondi: “ha l´obiettivo non solo di mettere in evidenza l´attualità del pensiero di Simone de Beauvoir e l´importanza che riveste la conoscenza della sua opera per le nuove generazioni, ma anche di ritrovare il filo rosso che ci guida lungo un percorso al femminile che parla di violenza verso i più deboli, e particolarmente sulle donne. Percorso senza tempo e senza confini che, partendo dal pensiero politico-etico della De Beauvoir, arriva fino all’impegno sociale e umano di Dacia Maraini”. Ad aprire il progetto, dall’11 al 28 marzo 2010, è la prima assoluta di Le Bocche Inutili, testo teatrale inedito della De Beauvoir che mette in campo il conflitto fra legge civile e legge morale attraverso la storia di una città assediata che per vincere il nemico decide di eliminare tutte le proprie “bocche inutili”, ossia quelle di donne, vecchi e bambini. Il 16 marzo 2010 è in programma una serata speciale con Dacia Maraini, Passi Affrettati, storie vere di donne raccolte in giro per tutto il mondo, il 17 marzo 2010 l’appuntamento è con il Centro Europeo di Teatro e Carcere che presenta Princese vite di donne in carcere raccontate fra immagini e canzoni di Fabrizio De Andrè. A chiudere il progetto è il riallestimento di Le Mani Sporche di Jean Paul Sartre, dall’8 al 25 aprile 2010, un faccia a faccia con le scelte imposte dalla vita, un giallo in cui indagare perché un giovane ha assassinato il suo capo di partito. E’ poi la volta di uno spettacolo “cult” della compagnia, La Terra Desolata di Eliot, dal 28 al 30 aprile 2010, un intenso e metamorfico percorso di e con Annig Raimondi che festeggia 15 anni di repliche e di successi. Maggio è invece dedicato al talento di Luigi Pirandello attraverso due spettacoli, dal 4 al 19 maggio 2010 Quando Si Era Qualcuno… un nuovo lavoro con la regia di Annalisa Bianco e Virginio Liberti tratto dalle “Novelle per un anno”, e dal 12 al 30 maggio 2010 Vestire Gli Ignudi con la regia di Annig Raimondi dove una storia da rotocalco diventa emblema dell’eterno contrasto tra Forma e Vita, tanto caro a Pirandello. Infine chiude la stagione all’Oscar un nuovo allestimento di Pacta. Dei teatri, legato al ciclo Scienzainscena, L’universo, Molto Probabilmente! di Riccardo Magherini, in prima assoluta dal 10 al 30 giugno 2009, dedicato al mistero dell’universo e al padre della fantascienza umoristica Douglas Adams. La terza tappa della stagione di Pacta coincide con uno dei suoi storici progetti, il Progetto Teatro in Matematica, a cura di Maria Eugenia d’Aquino, in programma al Teatro Carcano fra novembre 2009 e gennaio 2010 con 4 spettacoli. Con la regia di Valeria Colorni, la drammaturgia di Riccardo Mini e la consulenza dei docenti Alberto Colorni, Renato Betti, Tullia Norando e Franco Pastrone, Maria Eugenia D’aquino, ha dato vita, come spiega lei stessa, ad: “un´iniziativa unica nel suo genere perchè i linguaggi dell´arte, del teatro e della matematica si compenetrano e si completano a vicenda; nasce in teatro; lo ritengo un tentativo riuscito di ripristinare l´antica inscindibile unione tra cultura scientifica e cultura umanistica, con ovvi vantaggi per entrambe. Teatro in Matematica può quindi essere considerato un tassello di un più generale progetto di diffusione della cultura scientifica con gli strumenti della cultura umanistica”. Primo spettacolo sulla matematica è il 2 e 3 novembre 2009 I Numeri Primi E La Crittografia, un curioso viaggio in treno lungo la storia dei numeri primi; segue, il 16 e 17 novembre 2009, in prima assoluta, L’irrazionale Leggerezza Dei Numeri un “giallo” sul pensiero di Pitagora e Ippaso da Metaponto; mentre il 30 novembre e 1 dicembre 2009 è la volta di Parallelismi: Geometrie Euclidee E Non, per capire come la geometria e il linguaggio teatrale abbiano diverse analogie tra di loro; infine il 18 e 19 gennaio 2010 torna di scena Il Caso, Probabilmente: La Partita A Dadi, in cui le probabilità vengono raccontate in forma di noir metropolitano. Www. Pacta. Org .  
   
   
AL TEATRO SMERALDO ROSSELLA BRESCIA IN CARMEN  
 
Milano, 22 settembre 2009 - “Carmen” è un balletto di Luciano Cannito tratto dall’omonimo dramma musicale di Georges Bizet. Protagonisti due beniamini del grande pubblico. Rossella Brescia, ballerina classica e star televisiva, nota al grande pubblico per la sua partecipazione da professionista, a programmi televisivi come “Amici”, “Saranno Famosi” e “Colorado Cafè”, vestirà i sensuali panni di Carmen. Al suo fianco, nel ruolo di Don José, il fascinoso e atletico ballerino cubano José Perez, già vincitore di importanti riconoscimenti internazionali, divenuto anche lui un idolo dei teen–agers per la sua partecipazione alla popolarissima trasmissione Amici. La trama racconta di un gruppo di profughi che sbarca a Lampedusa dopo un viaggio allucinante, sfruttati dallo scafista Escamillo e braccati dalle forze dell’ordine comandate dal severo carabiniere Don Josè. Nasce un amore travolgente tra Carmen e Don Josè, ma quest’ultimo tenta di piegare il fiero spirito ribelle della sua amata a una vita perbene, fatta di routine, belle passeggiate e tanta televisione. La passione si trasforma in noia, solitudine, angoscia. Carmen, non sa e non può vivere in una gabbia di mediocrità. Fugge e torna dai suoi amici al campo profughi. Fugge tra le braccia di Escamillo, ben consapevole di quello che l’aspetta…“La potenza della musica di Bizet è riuscita a far diventare il nome “Carmen” un archetipo universale della cultura dell’Occidente. Dire Carmen è un po’ come dire passione estrema, voluttà, forza e istinto. Carmen è il sole dei Sud, la felice disperazione di possedere solo se stessi e la propria libertà. La mia Carmen è forse semplicemente questo. Immaginata nell’isola di Lampedusa, isola del Sud per la ricca e annoiata Europa, mitico Nord per centinaia di disperati e profughi in fuga chissà da dove e chissà per quanto tempo. Storie, del resto, sotto i nostri occhi dalla mattina alla sera. Carmen può essere oggi una sudanese, una kurda, un’afghana, una kosovara, un’albanese, una pakistana, e non ha paura di rischiare tutto per la propria libertà. E’ una giovane donna che, come una leonessa, sa di possedere forza, bellezza, potenza e libertà. Carmen sa di essere ricca di quella ricchezza che non si può comprare. E’ invece l’uomo-Don Josè ad essere un poveraccio imbrigliato nella sua burocratica e sicura armatura di maschio occidentale ad avere tutto da perdere contro chi non ha nulla da perdere. E poi c’è l’Escamillo dell’Opera di Bizet. Il grande torero. Il “macho”, diremmo noi oggi. Straordinario ritratto anche questo, di personaggio archetipo. L’uomo del successo, l’uomo della gloria effimera. Tutto sommato l’uomo della superficialità. La storia di Carmen termina con la morte di Carmen. Ma perché non ci chiediamo che fine farà Don Josè? Chi è il vero perdente? Chi muore o chi resta vivo, ucciso nell’anima, nella fede, nell’orgoglio, nella speranza? www. Teatrosmeraldo. It .  
   
   
AL TEATRO SMERALDO MAURIZIO CROZZA IN FENOMENI  
 
Milano, 22 settembre 2009 - Maurizio Crozza ritorna in teatro con un nuovo spettacolo, “Fenomeni”, che ha al centro il nostro paese, i suoi protagonisti e le sue vittime. Una fenomenologia contemporanea graffiante e mutevole che segue, giorno per giorno, l’evolversi malinconico delle notizie. Monologhi, musiche, personaggi celebri e non, in un affollarsi di storie che raccontano un’Italia che non vedremo mai in televisione. “Siamo un paese di “fenomeni”. Riusciamo a fare solo le cose difficili… le cose facili ci annoiano… Per esempio, prendi la Freccia Rossa: 3 ore e mezzo per andare da Milano a Roma. Grazie alle ferrovie italiane, sulla tratta Milano-roma, il treno adesso vince sull’aereo. Purtroppo, invece, sulla tratta Milano-voghera, il treno perde ancora sulla bicicletta. Siamo dei fenomeni… in Italia non riusciamo a far funzionare neanche il Catasto, figuratevi il nucleare… Perché in Italia dovremmo avere il nucleare, col rischio di distruggere il pianeta? Abbiamo già i grandi architetti… per esempio Massimiliano Fuffas…“professor Fuffas, dove sta andando il design?” “Guardi, questa è una sedia si capisce?” “No”. “E se le giro il foglio si capisce?” “No”. “Ecco questo è il design. .  
   
   
IN PRIMA NAZIONALE ASSOLUTA AL PICCOLO TEATRO STREHLER DAL 6 ALL’11 OTTOBRE, SANT’AMBROGIO E L’INVENZIONE DI MILANO CON DARIO FO E FRANCA RAME  
 
Milano, 22 settembre 2009 - Dario Fo e Franca Rame tornano, insieme, sul palcoscenico del Piccolo Teatro Strehler, con un nuovo spettacolo in prima nazionale assoluta, dal 6 all’11 ottobre 2009. Trascorsa l’estate ad adattare per la scena il soggetto a cui ha dedicato il suo ultimo libro, Dario Fo è giunto alla naturale conclusione di dividere la scena con la compagna di una vita, Franca Rame, che insieme a lui nell’ultimo mezzo secolo ha vissuto la città da protagonista non solo della sua vita culturale ma anche di battaglie civili e impegno politico. Nello svolgersi del lavoro drammaturgico, quelli che erano due grandi monologhi (Ambrosius e All’improvvisa) sono quindi confluiti in un unico testo a due voci, che ha preso corpo in Sant’ambrogio e l’invenzione di Milano. Dario Fo e Franca Rame si presentano al pubblico con uno spettacolo su Ambrogio, patrono di Milano a cui diede massimo lustro e davanti al quale s’inchinarono imperatori, papi e vescovi, e oggi si trova ad essere quasi uno sconosciuto nella sua città. Così si dipana sulla scena il viaggio avventuroso alla scoperta della vita del santo e, contemporaneamente, delle radici di Milano. La biografia della coppia si sovrappone alla storia della loro città dal dopoguerra ad oggi, nel segno del coraggio e dell’indipendenza intellettuale di cui Ambrogio è stato esempio tanti secoli prima. Il racconto è accompagnato da grandi proiezioni di disegni e pitture, con la regia multimediale Felice Cappa, che fanno rivivere i protagonisti delle vicende e mostreranno una Milano poco nota, con piazze e architetture degne di una città che è stata capitale dell’impero romano. .  
   
   
LA BELLEZZA E L’INFERNO, DAL 6 ALL’8 OTTOBRE, AL TEATRO STUDIO E PER DUE SETTIMANE, A FEBBRAIO, NEL RESTAURATO TEATRO GRASSI  
 
Milano, 22 settembre 2009 - Roberto Saviano interpreta se stesso La parola come forma di resistenza Un monologo diretto da Serena Sinigaglia, prodotto dal Piccolo, in collaborazione con Mondadori Un racconto che si sviluppa negli anni successivi dall’uscita di Gomorra e da quello che ha generato. Un monologo, prodotto dal Piccolo Teatro di Milano, in collaborazione con Mondadori, che racconta come la parola, da sola, possa rappresentare l’unica forma di resistenza di una vita blindata, dopo tre anni di scorta. Come possa opporsi a qualsiasi forma di potere, a testimonianza che la verità, nonostante tutto, può esistere. Dall’incontro con Enzo Biagi, alle canzoni di Miriam Makeba, dalle note di Petrucciani, ai goal di Lionel Messi, all´emozione dell´invito a Stoccolma all´Accademia dei Nobel. Dal ricordo appassionato di Anna Politkovskaja, che ha portato all’attenzione internazionale la questione cecena, ai pugili di Marcianise, che in una realtà difficile continuano a conquistare medaglie, riempiendo d’orgoglio una terra devastata nell’economia e nell’animo, a riprova del fatto che non esiste predestinazione e che nel deserto è possibile coltivare qualsiasi frutto. Dalle prime e già mature testimonianze della sua attività di scrittore e giornalista fino a Gomorra, Roberto Saviano racconta come il talento sia la forma attraverso cui la bellezza resiste all’inferno. Www. Piccoloteatro. Org .  
   
   
CAROLYN CARLSON : L’ULTIMO ASSOLO DELLA COREOGRAFA, PER TRE SERE AL PICCOLO TEATRO STREHLER  
 
Milano, 22 settembre 2009 - Double Vision: la danza di Carolyn Carlson incontra la tecnologia degli Electronic Shadow La danza come poesia visiva. L’assolo come essenza della danza. La visual art come strumento per esplorarne le infinite potenzialità. Double Vision nasce da un incrocio trans-disciplinare, dall’incontro tra la coreografa-étoile Carolyn Carlson e il giovane gruppo Electronic Shadow, composto dall’architetto Naziha Mestaoui e dallo scenografo Yacine Ait Kaci. All’insegna, dunque, di questo cortocircuito artistico, Double Vision propone una coreografia globale del palcoscenico, nella quale il corpo, quello di Carolyn Carlson, orchestra in un assolo coreografico un universo che si estende su tutto il palcoscenico e che la tecnologia rende vivo. Lo spettacolo è un’ode all’immaginario, una doppia visione della realtà, un poema visivo e sonoro sulla relatività delle nostre percezioni. Tra percezione sensoriale e immaginazione poetica, Carolyn Carlson attraversa i tre momenti in cui si articola la coreografia: il “mondo che si vede”, la creazione della natura, il “mondo che si produce”, quello dell’uomo, della civilizzazione, delle metropoli, e il “mondo che si immagina”, l’infinito, la trascendenza, il divino che risiede in ognuno di noi. Scultura o ieratica silhouette in bianco e nero, la Carlson danza con le immagini, mette in relazione il suo corpo flessuoso con la scenografia tecnologica. Lungi dall’essere una sincronizzazione del movimento con l’immagine, lo spazio diventa l’eco del corpo, i costumi giganteschi la pelle di un’immagine in movimento perpetuo. L’assolo costituisce per Carolyn Carlson la forma essenziale del lavoro coreografico. E, irrimediabilmente, l’artista vi ritorna, come alla ricerca della sua propria essenza. I suoi assoli sono dei punti di riferimento che scandiscono la sua carriera di coreografa e di interprete. Nel giugno 1973, sul palcoscenico dell’Opéra de Paris, con Density 21,5 omaggio a Edgar Varese, Carolyn Carlson prende piede nell’immaginario coreografico francese. Nel 1983 Blue Lady diventerà la sua coreografia distintiva e sarà rappresentata in tutto il mondo per dieci anni. Nel 1995 crea Vu d’ici al Théâtre de la Ville, autoritratto in cinque parti. Con Writings on Water, assolo creato nel 2002 a Venezia, il fisico di Carolyn Carlson danza al di fuori del tempo, evolvendosi in un’eternità fluida e mutevole. Double Vision, nato dall’incontro con Electronic Shadow, un duo multimediale, segna la nuova tappa di un eccezionale percorso di assoli. Creato nel 2000 da Naziha Mestaoui e Yacine Ait Kaci, Electronic Shadow si basa su un’ibridazione totale delle discipline artistiche tra lo spazio e l’immagine e propone creazioni innovative nel campo dell’arte contemporanea, dell’architettura, del design e della scena. Lo spazio, l’immagine e il tempo si fondono in ambienti interattivi. Le creazioni di Electronic Shadow sono state esposte al Moma di New York, al Centre Pompidou di Parigi, alla Fondation Electra, al Museo contemporaneo della fotografia a Tokio, e sono state insignite di numerosi riconoscimenti internazionali. .  
   
   
ENTRA NEL VIVO IL 23 SETTEMBRE "OPERAFUTURA": PROGETTI DRAMMATURGICI CONCERNENTI L´OPERA LIRICA E IL TEATRO MUSICALE IN GENERE, PENSATI E PROPOSTI DA COMPAGNIE TEATRALI DI RICERCA MA PRODOTTI E REALIZZATI DA TEATRI D´OPERA (BOLOGNA, FERRARA, MODENA E REGGIO EMILIA), CHE METTONO A DISPOSIZIONE STRUTTURE LE MAESTRANZE  
 
 Bologna, 22 settembre 2009 – Progetti drammaturgici proposti da gruppi teatrali di ricerca ma prodotti e realizzati da teatri d’opera. E’ “Operafutura”, progetto biennale partito lo scorso febbraio che entrea in questi giorni nel vivo della programmazione. Un progetto che nasce dall’intento comune di quattro teatri d’opera (Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia) che da tempo hanno adottato la prassi della coproduzione e della circuitazione dei titoli, condividendo un impegno costante nel diversificare e rinnovare programmazione e pubblico. Intento caratterizzante del progetto è trasferire nel teatro d’opera pratiche performative in uso nel teatro sperimentale e di ricerca, rendendo il testo operistico disponibile come materia ispiratrice di eventuali nuove creazioni teatrali e musicali. Operafutura prevede il debutto di South / North, una nuova, complessa creazione della compagnia Fanny & Alexander, realizzata presso il Teatro Comunale di Ferrara. Il debutto sarà mercoledì 23 settembre alle ore 20. 00, con replica il giorno successivo alla stessa ora. Lo spettacolo sarà successivamente al Comunale di Modena (16 e 17 ottobre), al teatro Ariosto di Reggio Emilia (18 novembre) e al Comunale di Bologna (5 dicembre). Il terzo progetto di Operafutura si intitola Orfeo. Rappresentazione per voci, corpi e ombre ed è affidato alla compagnia Teatro Gioco Vita. Realizzato presso il Teatro Comunale di Modena lo spettacolo debutterà il 13 dicembre prossimo. Le tappe successive saranno: Reggio Emilia (Teatro Ariosto, 14 gennaio 2010), Comunale di Ferrara (20 gennaio), Comunale di Bologna (2 febbraio). Il progetto è stato presentato questa mattina a Bologna, nella sede della Regione Emilia-romagna, presenti tra gli altri l’assessore regionale alla Cultura Alberto Ronchi, il coordinatore di Operafutura Giordano Montecchi, i direttori del Comunale di Modena e di quello di Ferrara, Aldo Sisillo e Gisberto Morselli. L’assessore Ronchi ha ricordato come il progetto si sia sviluppato in seno all’Accordo di programma quadro Geco, ed ha sottolineato “il particolare e importante significato che ha quest’iniziativa, che ha permesso di intervenire in un settore, quello della lirica e del teatro musicale, che per noi è un grande patrimonio. E lo abbiamo fatto – ha aggiunto – con una contaminazione dei linguaggi che ci consente di coinvolgere un pubblico più giovane, diverso da quello consueto”. L’assessore si è anche soffermato sulla necessità di una riforma nel settore degli enti lirici: “Tutti dicono che è urgente, è stata annunciata, ma noi stiamo ancora aspettando di vedere una legge dello Stato che segni una fase di rinnovamento e riformismo forte in quest’ambito”. Come nasce Operafutura - Qualche mese fa, presentando alla stampa e al pubblico il progetto Operafutura fu inevitabile enfatizzare il carattere di scommessa azzardata che tale iniziativa racchiudeva, per il fatto di venire alla luce in un momento di così forti difficoltà per tutto il settore delle attività di spettacolo. In questo contesto difficilissimo si muove dunque Operafutura che, tuttavia, la scorsa primavera ha incassato il lusinghiero successo di Fidelio Off ovvero Quaderni del Carcere, lo spettacolo ideato da Francesco Micheli per i Teatri di Reggio Emilia e ospitato poi dagli altri teatri che prendono parte al progetto: il Comunale di Bologna, il Comunale di Ferrara e il Comunale di Modena. Sono stati proprio questi quattro teatri, una fondazione lirica e tre teatri di tradizione, a dare vita a Operafutura, a partire da un’idea di Giordano Montecchi, musicologo e membro del Comitato Regionale dello Spettacolo. Sulla base di una ormai collaudata e proficua esperienza di collaborazione e coproduzione, i quattro teatri hanno aderito con convinzione all’idea di un progetto collettivo volto a sperimentare nuovi modi di fare teatro musicale che dessero una risposta in controtendenza alla crisi e alle sue derive. Così è nata Operafutura. Laboratori per un nuovo teatro musicale, un progetto pensato per coinvolgere giovani artisti, per raggiungere un pubblico giovane, per realizzare spettacoli di forte carattere innovativo e sperimentale nell’ambito della produzione operistica e, più in generale, come esplicitamente recita il sottotitolo del progetto, del teatro musicale, una categoria assai ampia e più che mai in evoluzione, di cui l’opera è solo una parte. Forse un progetto del genere poteva nascere solo in Emilia-romagna, per il semplice motivo che nessuna regione italiana ha una così alta concentrazione di Teatri d´opera e di Compagnie teatrali di innovazione, un tessuto produttivo straordinariamente ricco e vivace, la cui attività artistica è ben nota in Italia e forse ancor più all´estero. In effetti, la scelta caratterizzante di Operafutura è stata quella di sfruttare proprio la particolare ricchezza del tessuto teatrale regionale. Si è pensato quindi di mettere in atto inedite forme di collaborazione fra teatri d´opera e compagnie teatrali di innovazione e ricerca: una prospettiva che è apparsa come la forma più immediata (anche per il suo carattere intrinsecamente “provocatorio”) per rompere i confini tradizionali dei generi teatrali e musicali, facendo interagire fra loro esperienze, mentalità e pratiche produttive diverse. I finanziamenti - La realizzazione del progetto è stata possibile grazie a un finanziamento di 900 mila euro ripartito equamente fra i quattro teatri e appositamente concesso dalla Regione Emilia-romagna nell´ambito di quel Piano Nazionale Giovani di cui, nella precedente legislatura, si era fatto promotore il Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività sportive. La Regione Emilia-romagna, tramite l´Assessorato alla cultura, sport, progetto giovani, ha anzi ravvisato in questo progetto un modo particolarmente significativo di declinare gli intenti del Ministero delle Politiche Giovanili: affidare a giovani interpreti la realizzazione di spettacoli dal forte segno innovativo e destinati a un pubblico più giovane rispetto alle consuetudini. Per questo la Regione si è fatta carico in prima persona del coordinamento di questo progetto, affidandolo a Giordano Montecchi. Il cartellone - Le proposte pervenute sono state vagliate della commissione artistica, di cui facevano parte i direttori dei teatri, che ha individuato i tre progetti in mettere in cantiere. Ciascuno dei tre teatri di tradizione si è assunto il compito di realizzare un progetto, ospitandolo in residenza fino al debutto. Successivamente ciascuno spettacolo viene replicato presso gli altri teatri partners. In questo modo, grazie all’equa ripartizione dei costi di produzione e alla sistematica circuitazione, Operafutura allinea un cartellone nel quale tre nuove produzioni teatrali collezionano nell’arco di un anno di programmazione, un complesso di ben 14 recite complessive. Si tratta di una opportunità pressoché inconcepibile per spettacoli nuovi e di carattere sperimentale che hanno la possibilità essere replicati più volte in città diverse e di raggiungere un pubblico sicuramente diverso e assai più composito rispetto a quello che abitualmente frequenta i teatri d’opera. In particolare è da segnalare il forte interesse che Operafutura sta destando presso scuole e studenti, mobilitando un pubblico molto giovane e attento che, nel caso di Fidelio Off ovvero Quaderni del carcere, ha affollato i teatri delle diverse città ben al di sopra delle previsioni. . .  
   
   
MONZA BRIANZA: FORUM CULTURA, ZANELLO: "OGNI ANNO UN APPUNTAMENTO"  
 
Monza 22 settembre 2009 - "Monza e la Brianza ospitano per la prima volta il Forum internazionale della cultura, un risultato ottenuto grazie al riconoscimento da parte dell´Unesco delle credenziali di un territorio dove storicamente cultura e imprese dialogano in modo efficace". Lo ha affermato l´assessore alle Culture, Identita´ e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, intervenendo ieri a Monza al primo convegno della settimana dedicata al Forum sul tema "Cultura e impresa, apertura e contaminazioni e scambi". Zanello ha ricordato che "c´è la volontà e l´impegno di continuare l´esperienza del Forum, organizzando ogni anno un appuntamento per la cultura. Non tre giorni e basta - ha aggiunto Zanello - ma un anno intero di aggiornamento sulle attività culturali e il rapporto con le imprese del territorio. Noi andremo avanti su questo percorso coinvolgendo il settore cultura con le sue aziende nel percorso di valorizzazione della Villa Reale". E in relazione Expo 2015, ha concluso Zanello "Villa Reale sarà sicuramente un luogo utilizzato nel corso dell´esposizione come sede prestigiosa. Modi e forme restano ancora da stabilire". .  
   
   
AL VIA PROGETTO “MATERA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA”  
 
Matera, 22 settembre 2009 - È a Matera, in questi giorni di settembre, Mariagrazia Pontorno, artista invitata dall’associazione Matera 2019 per dare inizio a un calendario di eventi artistici bimestrali distribuito su due bienni nell’ambito del progetto “Matera Capitale Europea della Cultura”. Pontorno, tra i vincitori della Biennale Giovani di Monza 2009, realizzerà una video installazione sui Sassi che sarà presentata al pubblico a metà ottobre. In questi giorni Mariagrazia Pontorno sta percorrendo gli antichi rioni, documentando con una video camera, immagini reali ed irreali, suoni e luci dei Sassi. In una successiva fase l’artista lavorerà alla post-produzione dei video con l’ausilio di esperti 3D. “L’irrealtà, o meglio la realtà apparente, è uno degli obiettivi della mia ricerca - dice del suo lavoro Mariagrazia Pontorno - . Lavoro con l’immagine di sintesi per ricreare universi impossibili ma anche immagini fotorealistiche, che documentano e testimoniano momenti quotidiani di vita, legati alla memoria e al ricordo. Nulla di ciò che qui appare reale proviene dal mondo vero, tangibile, analogico. Le immagini sono puri vettori sintetizzati all’interno dell’elaboratore. ” La video installazione si inserisce nel tema “città-laboratorio” seguendo il suggerimento dell’Associazione Matera 2019: aprire una “porta sulla città, verso Matera 2019”, simbolo inaugurale del calendario programmatico per l’anno a venire. Il calendario del progetto prevede l’avvicendarsi di giovani artisti europei che realizzeranno per Matera opere artistiche inedite ispirate a 24 luoghi del territorio materano in quattro anni. Ciascun anno scandito da un tema: 1. Città-laboratorio 2. Acqua-terra 3. Continuità-discontinuità 4. Europa-mediterraneo. Alla prima fase del progetto (programmata da ottobre 2009 ad agosto 2011) ne seguirà una seconda da ottobre 2011 ad agosto 2013. .  
   
   
POPE. DAL SEGNO AL COLORE A VILLA CONTARINI, PIAZZOLA SUL BRENTA (PADOVA)  
 
Padova, 22 settembre 2009 - Villa Contarini a Piazzola sul Brenta, "la Reggia delle Ville Venete", apre i suoi spazi al contemporaneo. La magnifica residenza, recentemente acquisita dalla Regione del Veneto, torna così ad una tradizione illustre che già negli anni Sessanta la vide ospitare artisti prestigiosi accanto a "nuove promesse" che sono oggi nomi internazionalmente affermati. Per l´avvio di questa nuova stagione di villa Contarini la Regione Veneto ha scelto Pope - Giuseppe Galli ( Portogruaro 1942): uno dei protagonisti della nuova ricerca pittorica. L´ampia monografica di Pope resterà allestita a Villa Contarini dal 26 settembre al 7 gennaio, per trasferirsi poi in una sede estera. Pittore particolarmente raffinato e rigoroso, via via capace, senza bisogno di ricorrere ad alcuna imitazione o riferimento esterno, di coltivare una sempre più articolata espressività, Pope può essere considerato uno tra i più creativi esponenti della cosiddetta Pittura Analitica, impostasi all´attenzione della critica e del collezionismo, in Italia e in Europa, a partire dagli Anni Settanta. L´esposizione, realizzata anche con il concorso del Gruppo Euromobil ed intitolata Pope. Dal segno al colore, presenterà una vasta e sceltissima antologia di dipinti - spesso di grandi dimensioni - dagli anni Sessanta ai giorni nostri. Con l´obiettivo di valorizzare l´opera di un artista ormai giunto alla piena maturità e che , pur avendo goduto dell´interesse e dell´attenzione di poeti, critici e storici dell´arte, non ha forse ancora ottenuto riconoscimenti adeguati al valore e alle qualità della sua ricerca. Formatosi all´Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la guida di Bruno Saetti e di Giuseppe Santomaso, dopo aver esordito con alcune iniziali ricerche di matrice informale, Pope si è dapprima impegnato in un´inventiva analisi degli emblematismi Pop, per approfondire quindi più complesse indagini geometrico-percettive, caratterizzate da una elaborata elaborazione progettuale delle concentrazioni e dispersioni delle energie luminose. In seguito, liberatosi, già a partire dai primi anni Settanta da ogni ossequio alle istanze ottico visuali, Pope ha indirizzato la propria creatività a una approfondita riflessione sui vari elementi e sul linguaggio stesso della pittura: nascono così i suoi Percorsi variabili caratterizzati dalla iterazione di bande cromatiche di uguale larghezza, costituite da due toni leggermente discontinui dello stesso colore, dispiegate a coprire interamente la superficie del quadro, innestando un sottile gioco di uniformità e di differenze. Pur apparentemente uguali, nessuna delle bande cromatiche che pervadono la superficie, proprio per l´obliquità che le informa, è infatti identica a qualsiasi altra. Ben presto Pope mette in questione i suoi stessi propositi operazionali, velando le sue opere precedenti di una sottile patina dorata. Lungi dal ridursi a mera fattualità, tale apparente cancellazione apre la strada a una sempre più puntuale riflessione sulle singole componenti della pittura e sulle loro relazioni dialettiche: tra supporto e superficie, tra colore e configurazioni immaginative, tra energia e controllo, studiate in un nuovo rapporto con lo spazio e l´ambiente anche tramite il frazionamento, in più parti, del piano dell´opera e la sua libera ricomposizione sulla parete. Avvicinatosi alle posizione della cosiddetta Pittura Analitica, mentre nel frattempo si moltiplicano le occasioni espositive e le sue partecipazioni a importanti rassegne e simposi in Italia e all´estero, Pope verrà sviluppando la propria creatività in una posizione di singolare equilibrio tra l´esplicarsi di una dirompente immediatezza espressiva di origine segnico-gestuale e l´approfondimento di più controllate istanze astrattiste di ambito razionale. L´emergere dell´evento cromatico appare così, non senza conflitti e linee di frizione, pur se ricomprese in un ordine strutturale e costruttivo, mentre per contro la forma non si mostra mai racchiusa in una intangibile, geometrica perfezione, lasciando così affiorare il pungente sapore della vita anche se trasfigurato nella creativa dimensione dell´opera. In questo orizzonte, molteplici emergono allora i riferimenti alla storia della pittura contemporanea; dalla vastità delle superfici di Clyfford Still alla perentorietà della cosiddetta Pittura Segnaletica, dall´impetuosa energia degli oscuri tralicci di Franz Kline, alla spirituale libertà del suprematismo di Malevitch, alla contemplativa metodicità delle immagini di meditazione di Albers. Nelle sue opere più recenti, Pope è andato sempre più affinando la qualità della propria pittura che, nella sempre più raffinata e vibrante perfezione del ductus, nella sottile invenzione dei timbri coloristici, nella calibrata delineazione e curvatura dei contorni, tali da conferire talvolta ai suoi splendidi velari cromatici una sottile virtualità spaziale, va sempre più qualificandosi come una irrinunciabile ricerca di bellezza, in opposizione alle brutture e alle cialtronerie che spesso ci circondano. La mostra sarà corredata da un catalogo di oltre 150 pagine (a cura di Dino Marangon), con 80 riproduzioni a colori e apparati biobibliografici e con testi e interventi di Isabella Panfido, di Michele Beraldo, di Diego Collovini, del filosofo Luigi Perissinotto e dello stesso Marangon. . .  
   
   
IDENTITA’. TORNA LA RASSEGNA “GH’ERA ONA VOLTA” DAL 28 SETTEMBRE TEATRO, MUSICA E CABARET DELLA TRADIZIONE MILANESE  
 
Milano, 22 settembre 2009 - Dopo il successo delle scorse edizioni, torna anche quest’anno “Gh’era ona volta Milan – I noster tradizion”, la rassegna di musica, teatro e cabaret della tradizione meneghina che si svolgerà dal 28 settembre al 23 dicembre in dodici teatri milanesi. La manifestazione, giunta quest’anno alla 5a edizione, è promossa dall’Assessorato al Turismo, Marketing territoriale e Identità in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica e dello Spettacolo. “Un appuntamento entrato di diritto nel calendario personale di tutti gli amanti della grande tradizione milanese - spiega l’assessore Massimiliano Orsatti -. Dodici serate per valorizzare le identità del nostro territorio e per raccontare la storia e le tradizioni della città. Non un ‘amarcord’ quanto piuttosto un palcoscenico di confronto per le giovani compagnie dialettali di musica, teatro e cabaret che operano nei diversi quartieri della nostra città”. “Molti degli spettacoli in cartellone – aggiunge - sono rievocativi della nostra tradizione, altri invece sono decisamente più attuali e adatti anche a un pubblico più giovane, proprio per avvicinare questi ultimi alla riscoperta del nostro dialetto e delle nostre tradizioni”. In programma dodici serate in altrettanti teatri di quartiere, che alterneranno musica, cabaret e teatro popolare. La manifestazione sarà inaugurata lunedì 28 settembre, all’Auditorium di Milano, con uno spettacolo dei Legnanesi, mentre sabato 3 ottobre, al Teatro della 14ma, la musica e le parole della Milano di oggi saranno protagoniste con Roberto Brivio, fondatore dei “Gufi”. Domenica 4 ottobre è in programma uno spettacolo di teatro dialettale con la compagnia “Dei Giovani” che metteranno in scena “La comedia in concors”. “I Cantamilano” si esibiranno domenica 25 ottobre al Teatro Pavoni con le loro canzoni di “Gh’era ona volta. L’osteria”. Sabato 7 novembre, grande serata di musica e cabaret con gli Stramilano, Umberto Bernasconi, Marcello Restelli e “I Milanesi per passione” al Teatro Don Bosco. Il cabaret di Walter Di Gemma sarà protagonista del pomeriggio di domenica 8 novembre al Teatro Osoppo. Sabato 14 novembre, al Teatro San Giuseppe, Anna Priori, Gabriella Monti, Gigi Pellegrini e Aurelio Barzaghi interpreteranno “Milan città meravigliosa”. Sabato 21 novembre, al Teatro Delfino, sarà la volta della commedia dialettale “I danèe cunten nient”, messa in scena dalla compagnia C. T. C. – Compagnia Teatrale Cornatese. Spazio anche al cabaret con Roberto Marelli e Anna Goel che si esibiranno domenica 22 novembre, al Teatro S. Domingo. Domenica 28 novembre, al teatro Osoppo, ancora una commedia dialettale con la compagnia teatrale S. Andrea che interpreterà “El Barchett de Boffalora” di Cletto Arrighi. “Senti el beat”, i Beatles in milanese saranno protagonisti con la “Beatland Band” sabato 12 dicembre al Teatro Pime. La serata di sabato 19 dicembre sarà invece interamente dedicata al Natale con lo spettacolo “Natal a Milan” a cura degli Amici della Musica. La rassegna si concluderà mercoledì 23 dicembre all’Auditorium di Milano con il premio Giovanni D’anzi condotto da Tony Martucci. Come ogni anno il premio D’anzi sarà l’occasione per ritrovare tutti insieme i grandi nomi della musica milanese, impegnati a sfidarsi a colpi di nuove composizioni in dialetto meneghino. Al pubblico presente in sala verrà distribuito gratuitamente, per tutto il periodo della manifestazione, il cd musicale “Gh’era ona volta Milan”, compilation con i brani degli artisti che hanno preso parte alla 5a edizione della rassegna. Tutti gli appuntamenti di “Gh’era ona volta Milan – I noster tradizion” sono a ingresso gratuito previa prenotazione allo 02-91080322, numero dell’Associazione Amici della Musica. Per informazioni www. Gheraonavoltamilan. It. .  
   
   
IL FAI - FONDO AMBIENTE ITALIANO ORGANIZZA IL CORSO “REGGE ITALIANE. ARTE, STORIA, POTERE” DALLA REGGIA DI CASERTA AL PALAZZO DEI DOGI A VENEZIA, LE VICENDE ARTISTICHE E CULTURALI LEGATE ALLE CELEBRI REGGE NAZIONALI  
 
Milano, 22 settembre 2009 - Dalla maestosità della Reggia di Caserta, al fascino della Venaria Reale di Torino, unicum ambientale e architettonico, dalla raffinatezza del Palazzo dei Dogi a Venezia alle vicende politiche del Quirinale a Roma: un viaggio alla scoperta delle Regge italiane che ripercorrerà la storia del nostro Paese attraverso le vicende artistiche e culturali legate alle celebri dimore reali promosso dal Fai – Fondo Ambiente Italiano a partire dal prossimo ottobre. Non si tratterà solo di un viaggio virtuale. Per gli iscritti al corso saranno infatti eccezionalmente organizzate alcune visite guidate a numero chiuso: viaggi di alto profilo culturale che permetteranno di scoprire alcuni dei siti studiati, con dettagliati e privilegiati itinerari guidati in loco. Il Fai dedica il nuovo ciclo delle lezioni di storia dell’arte - che la Fondazione organizza dal 1999 – a “Regge Italiane. Arte, storia, potere”, corso biennale iniziato nel 2008, che proseguirà a partire dal 7 ottobre 2009 alle 18. 00, presso l’Università degli Studi di Milano. Attraverso 27 lezioni, previste da ottobre 2009 a maggio 2010, si approfondirà quest’anno il periodo dal Rinascimento al Novecento. Dalla rinascimentale corte di Lorenzo il Magnifico, alle residenze dei Farnese e il palazzo dei Dogi di Venezia, dalle corti dei Savoia e dei Borbone fino ai palazzi del potere di epoca fascista: saranno illustrate le vicende e i capolavori d’arte che custodiscono o custodivano, tenendo conto che molte regge si sono conservate, altre hanno subito decisive trasformazioni. In alcune lezioni di carattere più storico, verranno svelati i segreti dei diversi cerimoniali che scandivano la vita delle corti, rievocando i costumi e le regole osservate nelle infinite occasioni come le incoronazioni, i ricevimenti del corpo diplomatico, i tornei, i banchetti, i balli, le cacce. Si conferma anche quest’anno la collaborazione dell’Università degli Studi di Milano con il Fai: le lezioni si terranno, il mercoledì alle ore 18. 00 nell’Aula Magna dell’Ateneo milanese in via Festa del Perdono e ben 100 posti saranno gratuiti e riservati agli studenti del corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali dell’Università Statale. Il comitato scientifico è composto da: Giovanni Agosti, Enrico Colle, Fernando Mazzocca, Giovanni Romano. Tra i relatori: Alessandro Cecchi (Direttore del Museo Giardino di Boboli di Firenze) e Pietro Boccardo (Direttore dei Musei di Strada Nuova di Genova), Enrica Pagella (Direttore Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica – Torino). Il corso è ideato dal Fai, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia, della Provincia di Milano e del Comune di Milano, e realizzato grazie al fondamentale sostegno di Pirelli alla disponibilità dell’Università degli Studi di Milano. Faiarte@fondoambiente. It .  
   
   
LA MUSICA NEI CASTELLI LUCANI CON L’ACCADEMIA MAHLER  
 
Potenza, 22 settembre 2009 - Arte e castelli in Basilicata. Un’idea realizzata per promuovere il connubio tra musica colta e patrimonio monumentale lucano. I concerti dell´ Accademia Gustav Mahler (presidente onorario il Maestro Claudio Abbado), organizzati da Ateneo Musica Basilicata, nell´edizione di quest´hanno hanno avuto quest´impronta. Un pubblico numeroso ha affollato i castelli di Pirro del Balzo a Venosa, quello normanno svevo angioino di Melfi, il maniero di San Basilio a Pisticci, quello del Malconsiglio a Miglionico e poi la cattedrale di Tricarico, che hanno ospitato i concerti. I maestri Christian Ostertag, Muriel Cantoreggi, Latica Honda-rosenberg (violini), Wolfran Christ e Volker Jacobsen (viole), Maria Kliegel e Massimo Polidori (violoncelli), Bozo Paradzik (contrabbassi) hanno tenuto i corsi formativi e poi si sono esibiti suonando fianco a fianco a una squadra di ventotto allievi musicisti provenienti dalla Basilicata e da altre regioni d´Italia ma anche da a Seul, Detroit, Bulgaria e Germania. Alcuni gruppi di appassionati, fedelissimi, hanno voluto seguire, di castello in castello, tutte le esibizioni che si sono tenute nella settimana degli spettacoli della “Gustav Mahler”. «I concerti ai quali abbiamo assistito - spiega Giovanna D’amato, presidente dell´Ateneo Musica Basilicata - sono stati di un livello musicale eccellente, grazie anche alla presenza, all´interno delle formazioni, dei docenti. Docenti che quest´anno erano di un profilo particolarmente alto, vincitori (come il caso di Latica Honda-rosenberg e Maria Kliegel) delle più prestigiose competizioni internazionali: rispettivamente premio Tchaikowskiy e Rostropovich. Oltre ai concerti di straordinaria qualità nei nostri spledidi castelli, anche i corsi sono stati all´altezza della tradizione dell´Accademia, pensata e voluta dal Maestro Claudio Abbado, con un gruppo di allievi preparatissimi e rigorosamente selezionati dal Maestro Wolfang Christ. Fra questi, un nutrito gruppo di lucani, il cui livello artistico sta crescendo, anche grazie al radicamento di questa esperienza». «Il senso del progetto - aggiunge ancora Giovanna D’amato - è stato quello di coniugare la proposta artistica, quella dell´alta formazione, con la promozione delle bellezze del territorio lucano». .  
   
   
LA MUSICA CONTRO LA POVERTÀ: GLI ENSEMBLE POUR LA PAIX VINCONO IL CONCORSO "MUSIC AGAINST POVERTY"  
 
Bruxelles, 22 settembre 2009 - Il primo concorso "Music against poverty", la musica contro la povertà, organizzato dalla Commissione europea per mobilitare i giovani nella lotta contro l´indigenza, è stato un vero successo e ha visto la partecipazione di 250 canzoni provenienti da più di 20 paesi. Il concorso è stato vinto da "Let´s join together" degli Ensemble pour la paix, un gruppo che ha base a Roma. Oltre a registrare il brano in uno studio professionale, il gruppo si esibirà a Stoccolma in ottobre in occasione delle Giornate europee dello sviluppo. L´estate scorsa i giovani europei fra i 15 e i 30 anni sono stati invitati a condividere il loro messaggio di lotta contro la povertà e di promozione dello sviluppo partecipando al concorso "Music against poverty" organizzato dalla Commissione europea. Con più di 250 canzoni e un´ampia varietà di stili – dal piano al rock e allo hip-hop – i partecipanti hanno trovato un modo assolutamente personale di affrontare la questione della povertà e dello sviluppo. Nel brano vincitore, il gruppo "Ensemble pour la Paix" canta – in non meno di quattro lingue – dell´importanza di unirsi alla lotta contro la povertà e di battersi a favore della pace. I membri del gruppo vincitore si sono così espressi: "Crediamo sinceramente che la musica possa unire persone e culture spesso divise. Varie volte ci siamo trovati di fronte a situazioni di povertà e di difficoltà a Roma, ma anche nei nostri paesi di origine e in Africa, dove alcuni di noi hanno lavorato. Queste esperienze ci hanno ispirato parole, immagini e sensazioni per i nostri brani. La nostra canzone esprime la necessità che i paesi europei si uniscano per affrontare le sfide mondiali della povertà e della sofferenza". " Ho la profonda convinzione che sia possibile eliminare la povertà estrema e raggiungere gli obiettivi di sviluppo del millennio" , ha dichiarato Karel De Gucht, Commissario responsabile dello sviluppo e degli aiuti umanitari. "Il concorso ´Music against poverty´ ha dato ai giovani europei l´opportunità di sensibilizzare il pubblico su questo problema fondamentale cui deve far fronte la loro generazione, e di dire al mondo di fare di questo obiettivo una realtà. Ringrazio tutti questi giovani musicisti appassionati per il tempo, l´energia e l´impegno dedicati alla lotta contro la povertà e sarò lieto di presentare il gruppo vincitore a Stoccolma". " La musica è un ponte fra i ricchi e i poveri ma anche fra diverse culture e credenze religiose" ha aggiunto Benita Ferrero-waldner, Commissario per le relazioni esterne e per la politica europea di vicinato . "Giovani musicisti creativi dell´Ue hanno dimostrato di preoccuparsi della lotta contro la povertà nel mondo e hanno partecipato con la loro voce alla diffusione del messaggio. Mi congratulo di tutto cuore con Ensemble pour la paix per il loro eccellente contributo" . Il concorso è stato organizzato nel contesto della campagna "I fight poverty - Io lotto contro la povertà", che incoraggia i teenager a impegnarsi in quest´ambito. Il sito web di tale campagna presenta anche la politica e i progetti di sviluppo dell´Ue in vari settori, dalla sicurezza alimentare alla prevenzione dei conflitti. Il gruppo Ensemble pour la paix ha base a Roma ed è composto da nove studenti universitari di età compresa tra i 23 e i 24 anni, originari di diverse parti d´Italia così come della Germania e della Romania. La band è stata creata all´inizio di quest´anno allo scopo di riunire musicisti con tradizioni e strumenti diversi. Influenze pop, rock, folk, e della musica italiana classica e tradizionale conferiscono ai suoi pezzi un suono particolare. La canzone Let´s join together è stata appositamente scritta per il concorso "Music against poverty". Cantando in diverse lingue, gli Ensemble pour la paix hanno voluto esprimere e trasmettere uno spirito europeo. Le Giornate europee dello sviluppo si svo lgeranno a Stoccolma dal 22 al 24 ottobre 2009. L´obiettivo perseguito è quello di rendere più efficaci gli aiuti allo sviluppo, creare una coalizione globale contro la povertà e realizzare gli obiettivi di sviluppo del millennio. La manifestazione riunirà 4000 persone attive nel settore dello sviluppo e circa 1 500 organizzazioni. .  
   
   
BOLZANO: ORCHESTRA SINFONICA GIOVANILE: DIREZIONE ARTISTICA FINO AL 2013 A CONCORSO  
 
Bolzano, 22 settembre 2009 - La direzione artistica dell´Orchestra sinfonica giovanile viene messa a concorso per i prossimi tre anni di lavoro, dal 2010/11 al 2012/13. Entro il 30 settembre 2009 è possibile presentare domanda per partecipare alla selezione. Sono ammessi candidati bilingui con formazione ed esperienza nel settore della pedagogica musicale e nella direzione orchestrale. Fondata nel 2006 in via sperimentale con sede a Bressanone per sostenere giovani talenti musicali l´Orchestra sinfonica giovanile dell´Alto Adige è divenuta una realtà consolidata in cui suonano fino a 90 giovani musicisti di età compresa fra i 14 ed i 24 anni. Le prove si svolgono nei fine settimana e nelle ore libere da lezioni durante l´anno scolastico; ogni anno si tengono dai due ai cinque concerti conclusivi, un concerto di musica da camera ed un concerto per studenti. Dall´avvio dell´attività e fino al prossimo anno 2009/10 l´orchestra è diretta dal punto di vista artistico da Stephen Lloyd ed Irene Troi. L´orchestra viene finanziata tramite la Ripartizione cultura tedesca della Provincia; la direzione organizzativa spetta all´Istituto per l´educazione musicale in lingua tedesca e ladina che è responsabile per l´orchestra assieme all´Istituto per l´educazione musicale in lingua italiana, il Conservatorio, le tre Intendenze scolastiche, la Libera Università di Bolzano e la stessa Ripartizione cultura tedesca. Dopo la fase sperimentale gli enti gestori dell´orchestra hanno deciso di mettere a concorso la direzione artistica per tre anni, ovvero dal 2010/11 al 2012/13. Per partecipare alla selezione è possibile presentare domanda entro il 30 settembre 2009 all´Istituto per l´educazione musicale in lingua tedesca e ladina, in via Museo 54 a Bolzano, e-mail. Ime@ime. Schule. Suedtirol. It , tel. 0471 972156, fax 0471973505. Sono ammessi candidati bilingui con formazione ed esperienza nel settore della pedagogica musicale e nella direzione orchestrale. .  
   
   
BENIGNI A FIRENZE PER IL PREMIO GALILEO 2009  
 
Firenze, 22 settembre 2009 – Roberto Benigni per l’universale genialità, il maestro nippo-americano Seiji Ozawa per la musica, il ministro degli Esteri greco Dora Bakoyannis per la personalità straordinaria, l’astrofisico tedesco Reinhard Genzel per la scienza, il ballerino spagnolo Angel Corella per il talento eccezionale, la soprano Paola Leggeri come promessa della lirica, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente in omaggio alle popolazioni terremotate e per l’impegno personale profuso a loro favore. Ecco il primo elenco dei vincitori della Xiii edizione del Premio Internazionale Galileo. Saranno i protagonisti della suggestiva cerimonia, che si svolgerà il prossimo 24 ottobre a Firenze, tra i sepolcri dei Grandi d’Italia nella trecentesca basilica di Santa Croce e nella Biblioteca Nazionale Centrale tra i preziosi volumi patrimonio culturale del Paese. E’ la prima volta, peraltro, che Basilica e Biblioteca ospitano una simile manifestazione. Decisa in base a uno statuto che vincola il Premio a personalità e istituzioni distintesi nel mondo della cultura, della ricerca e del sociale, la scelta dei nomi è opera unanime del quadrumvirato permanente che costituisce la giuria internazionale: l’attrice greca Irene Papas, il past ministro della cultura francese Jack Lang, la principessa italo-russa Irina Guicciardini Strozzi e l’avvocato Alfonso De Virgiliis, presidente della Fondazione Premio Galileo 2000, che quest’anno organizza l’evento in collaborazione con l’Opera di Santa Croce e la Biblioteca Nazionale Centrale. La lista dei vincitori è stata resa nota oggi dallo stesso presidente De Virgiliis in una conferenza stampa a Roma e a Firenze, alla quale hanno partecipato anche Angel Corella e José Luis Vásquez, sindaco della città di La Granja (Spagna), in rappresentanza di Patrimonio Nacional, l’ente preposto alla conservazione dei beni culturali del Paese, presieduto dal re Juan Carlos. Nella circostanza, De Virgiliis e Vasquez hanno presentato il network internazionale Le stelle di galileo, da loro ideato, al quale saranno chiamate a partecipare tutte le città sede di festival culturali (cinema, teatro, danza, ecc. ) che si riconoscono negli ideali del Premio Galileo. Il festival di La Granja è appunto il primo anello del network e, in quanto vincitore, Corella riceverà il Premio Galileo. Con questa edizione, l’Albo d’Oro del Premio si arricchisce di nomi prestigiosi, che vanno ad aggiungersi a quelli di Shimon Peres, Lech Walesa, Bernard Henri Levy, Riccardo Muti, Daniel Barenboim, Emma Bonino, Zubin Mehta, Roberto Bolle, Carlos Fuentes, Andrea Bocelli, Claudia Cardinale, Lang Lang, Giuseppe Sinopoli e molti altri. Tutti i premiati hanno confermato la partecipazione alla cerimonia del 24 ottobre a Firenze, in un contesto di personalità del mondo delle istituzioni e della politica, della cultura, dell’economia e dello spettacolo. La cerimonia avrà luogo nella Basilica di S. Croce, esattamente nello spazio tra i sepolcri di Galileo e Michelangelo che, come noto, si fronteggiano. Coordina la scrittrice Antonella Boralevi. Gli ospiti avranno accesso dalla Biblioteca Nazionale per poi attraversare chiostro e cortile dell’Ammannati, prima di entrare nella Basilica passando davanti alla Cappella dei Pazzi. Il percorso sarà animato da musicisti, sbandieratori e dai ballerini di Padova Danza diretti da Gabriella Furlan. La parte teatrale, realizzata in collaborazione con Eti-teatro della Pergola e Maggio Musicale Fiorentino, affidata a uno staff artistico composto da Ilaria Bucchioni, Micole Medda e Caterina Bottai. Tra i sostenitori del Premio Galileo: Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Monte dei Paschi di Siena, Banca Federico del Vecchio, Gucci. Come noto, la Basilica di Santa Croce è proprietà del Fondo Edifici di Culto. La Fondazione Premio Galileo ringrazia Prefettura e Ministero dell’Interno. .  
   
   
FESTA PREISTORICA A GRIGNO: PROVIAMO AD ESSERE CACCIATORI... LABORATORI, MERENDA PREISTORICA, MUSICA DI SUONI... UN POMERIGGIO PER DIVERTIRSI CON LA STORIA PIÙ ANTICA  
 
Trento, 22 settembre 2009 - - Nell´ambito della mostra "Quando eravamo cacciatori", che rimarrà aperta fino al prossimo 27 settembre presso la pieve sconsacrata di Grigno a cura dell´Assessorato alla cultura della Provincia autonoma di Trento e del Museo Tridentino di Scienze Naturali, sabato scorso nel pomeriggio è stata organizzata una "festa preistorica" dedicata ai bambini e ai loro genitori. "E´ bello vedere come il nostro ricchissimo patrimonio preistorico - ci ha detto l´assessore alla cultura Franco Panizza, - si presta ad essere utilizzato anche come occasione di festa, di incontro e di cultura popolare diffusa e alla portata di tutti. Perché anche questo rientra tra i compiti dei musei e degli uffici: tradurre la cultura e la ricerca storica in occasione di conoscenza e di fruizione la più ampia possibile. Il mio grazie va agli archeologi impegnati, ai responsabili del Museo di Scienze, che ci hanno ormai abituati ad appuntamenti accattivanti e curiosi, all´amministrazione comunale di Grigno, che si è dimostrata sensibile e attenta". La festa preistorica è cominciata alle due del pomeriggio con i laboratori per i ragazzi, che hanno potuto scegliere fra alcune proposte: A scuola dal capo clan(una lezione insolita per apprendere e scoprire i segreti di un buon cacciatore preistorico, dall’accensione del fuoco alla lavorazione della selce); Pietre e polvere d’ocra(attraverso l’utilizzo di ingredienti naturali macinati e mescolati ad acqua e cera d´api sono state sperimentate le antiche tecniche di pittura); Segni sulla pelle(l’antico rituale della decorazione del corpo, presente ancora oggi nella cultura contemporanea, è stato riproposto con simboli e rappresentazioni della natura); Intrecci e amuleti(per creare ornamenti e gioielli con i materiali che la natura mette a disposizione); infine Arco e propulsore(la necessità di procurarsi il cibo nei diversi ambienti, ci aiuta a comprendere le difficoltà degli antichi cacciatori per procurarsi il cibo. Per tutto il pomeriggio, poi, si sono susseguite visite guidate alla mostra “Quando eravamo cacciatori”, interrotte alle 15. 30 con l´accensione del fuoco e con la degustazione degustazioni dei cibi di cui si nutrivano i nostri antenati: carne, pesce, miele e piccoli frutti. Alle 16. 30 gli animi si sono accesi per l´appuntamento più atteso, un vero e proprio Torneo preistorico dedicato ai bambini a partire dai 4 anni. I partecipanti si sono dovuti cimentare con alcune prove di abilità: Tatoo, utilizzare i colori naturali (ocra e carbone) per realizzare un tatuaggio sul proprio corpo; Pietre dipinte, dipingere le pietre come gli artisti del passato; Tiro con l’arco e il propulsore, per mettere alla prova il proprio istinto di cacciatori con l´arco in mano; Salva la preda, che prevedeva una serie di ostacoli da superare per portare la preda nel proprio accampamento; A caccia di stambecchi, e cioè afferrare le corna degli stambecchi attraverso una tecnica insolita ma divertente. Hanno concluso il pomeriggio il racconto di un appassionato apicoltore che ha narrato la storia della sua amica Ape Rina e, alle 20. 30, un concerto strumentale con il trio Elias Nardi, con un repertorio che concepisce le culture ed i loro suoni come un immenso archivio materiale ed emozionale, dove il suono conserva il pensiero immortale degli uomini. .