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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Settembre 2009
STRASBURGO, PREZZO DEL LATTE: FARE DI PIÙ PER I PRODUTTORI GLI AIUTI ESISTENTI PER I PRODUTTORI DI LATTE SARANNO PROROGATI ALMENO FINO AL PROSSIMO FEBBRAIO. E´ QUANTO HANNO APPROVATO I DEPUTATI, SOSTENENDO INOLTRE CHE LE INIZIATIVE ADOTTATE FINORA DALLA COMMISSIONE NON SONO SUFFICIENTI  
 
Con 447 voti favorevoli, 70 contrari e 16 astensioni, i deputati hanno approvato una proposta legislativa volta a prorogare gli aiuti per l´acquisto di burro e di latte in polvere fino ad almeno il prossimo mese di febbraio, mentre avrebbero dovuto concludersi lo scorso mese di agosto. Secondo i deputati, l´aiuto dovrebbe applicarsi anche ai formaggi. In una risoluzione supplementare sulla situazione che stanno affrontando i produttori lattiero-caseari, i deputati sollecitano inoltre ulteriori azioni per rispondere ai problemi di medio e lungo termine del settore ed esortano ripetutamente la Commissione europea a fare di più per affrontare la crisi. La Commissione, secondo i deputati, dovrebbe adottare misure immediate per stimolare la domanda di prodotti lattiero-caseari, sulla scia del programma di distribuzione del latte nelle scuole. Chiedono inoltre la creazione di un Fondo Ue per i prodotti lattiero-caseari con una dotazione di 600 milioni di euro per aiutare le organizzazioni di produttori e le cooperative a modernizzazione le aziende agricole. "Le misure adottate finora non sono sufficienti per sostenere i produttori", ha affermato Paolo De Castro (S&d, It), deputato responsabile della relazione legislativa e Presidente della commissione per l´agricoltura. "Con la risoluzione che approviamo oggi, chiediamo ulteriori misure e ci auguriamo che (. ) le nostre proposte siano prese in seria considerazione", ha aggiunto. Prezzi equi per i consumatori - La Commissione dovrebbe migliorare la trasparenza dei prezzi all´interno della catena di approvvigionamento alimentare, sostiene la risoluzione adottata con 462 voti favorevoli, 78 contrari e 40 astensioni. I deputati chiedono poi un codice di condotta che disciplini le relazioni fra distributori e produttori. In molti Stati membri, è sottolineato, i prezzi pagati dai consumatori restano alti nonostante la diminuzione dei prezzi alla produzione. Infine, il Parlamento invita la Commissione ad esaminare, una volta che le restituzioni all´esportazione siano soppresse, il modo in cui gli stanziamenti corrispondenti possano essere mantenuti nel settore lattiero-caseario, nonché a consentire l´assicurazione dei crediti all´esportazione agricola, come praticato negli Usa. "La crisi sta rientrando", secondo la Commissione - La commissaria all´Agricoltura, Mariann Fischer Boel ha annunciato misure supplementari per sostenere il settore. Queste includono la possibilità per gli Stati membri di concedere aiuti di Stato temporanei fino a un importo di 15. 000 euro per agricoltore e di acquistare quote di produzione da agricoltori e attribuirle alla riserve nazionale. Queste quote supplementari non sarebbero prese in conto nel calcolo del livello della produzione nazionale, evitando così il rischio che gli Stati membri incorrano in multe per il superamento nella soglia nazionale. "La crisi sta rientrando", ha affermato la commissaria rispondendo alle domande poste in Aula dai deputati. Ha infatti spiegato che i prezzi di latte, burro e formaggi stanno lentamente aumentando: "non abbiamo ancora raggiunto la meta auspicata, ma stiamo andando nella giusta direzione". . .  
   
   
UNO STUDIO FINANZIATO DALL´UE INVITA ALLA PRUDENZA RIGUARDO ALL´ALLEVAMENTO DI PESCI TRANSGENICI  
 
Come possiamo tenere a freno lo sfruttamento eccessivo del patrimonio ittico e incentivare la pescicoltura commerciale? Alcuni esperti dicono che il pesce transgenico - il cui materiale genetico è stato alterato per aumentare la crescita - è la soluzione giusta. Ma alcuni ricercatori finanziati dall´Ue in Svezia hanno suonato un campanello d´allarme: la fuga di pesci transgenici nell´ambiente naturale comporterebbe molti problemi, che avrebbero effetti sul benessere delle persone. La ricerca dell´università svedese di Gothenburg fa parte del progetto Erats ("Ecological risk-assessment of transgenic salmon"), finanziato con oltre 202. 600 euro nell´ambito del programma per la mobilità Azioni Marie Curie del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue. I partner del progetto Erats hanno studiato gli effetti ambientali degli organismi geneticamente modificati (Ogm) nell´ambito della pescicoltura, cercando di capire meglio i potenziali rischi ecologici associati alla produzione commerciale di pesce transgenico. I ricercatori sono stati in grado di produrre pesci che crescono più velocemente del normale o che sono più resistenti alle malattie, fornendo i pesci di geni provenienti da altri organismi. Questi pesci sono conosciuti come pesci transgenici. Un transgene è un gene o materiale genetico che è stato trasferito naturalmente o attraverso una tecnica di ingegneria genetica da un organismo a un altro. Il gene selezionato viene moltiplicato usando batteri e poi isolato, purificato e introdotto nelle uova del pesce ospite tramite microiniezione. I geni trasferiti contengono una sequenza di Dna con codici delle caratteristiche desiderate. Ad oggi, circa 20 specie di pesci come il salmone, la carpa e il pesce gatto sono state modificate geneticamente. I progressi in questo campo hanno inoltre permesso ai ricercatori di produrre pesci che reagiscono meglio ai climi freddi. Il risultato è che i pesci si allevano più facilmente nei climi più freddi. Dal punto di vista della pescicoltura commerciale, gli esperti credono che il pesce transgenico possa assicurare un più alto rendimento produttivo. Ma altri sostengono che questi tipi di pesce possono anche comportare dei rischi e avere effetti indesiderati sull´ambiente naturale. Un esempio consiste nel fatto che le tossine ambientali potrebbero accumularsi poiché i pesci transgenici riescono a combattere queste tossine. Se questo avviene, i consumatori ne subirebbero le conseguenze negative. Inoltre il livello più alto dell´ormone della crescita nei pesci potrebbe avere degli effetti per i consumatori. "Fino a nuovo avviso, il pesce transgenico dovrebbe essere allevato in sistemi chiusi sulla terraferma," ha dichiarato il dott. Fredrik Sundström del Dipartimento di zoologia presso l´Università di Gothenburg. Il dott. Sundström, tramite simulazioni di fughe in laboratorio, è stato in grado di studiare il salmone e la trota iridea transgenica per determinare i rischi ecologici che potrebbero causare danni all´ambiente naturale. I risultati hanno mostrato che quando scappano, i pesci transgenici hanno un effetto significativamente più grande sull´ambiente naturale rispetto ai pesci non transgenici allevati in vivai. I pesci Ogm hanno maggiori possibilità di sopravvivenza quando non c´è abbastanza cibo, per esempio. "Ciò è probabilmente dovuto al fatto che i pesci geneticamente modificati hanno una maggiore capacità di competere e sono più capaci di trasformare il cibo," ha sottolineato il dott. Sundström. Una grande preoccupazione, dicono i ricercatori, è che i pesci transgenici potrebbero avere la meglio sulle loro controparti naturali. Ma è difficile determinare come i pesci transgenici fuggiti influenzerebbero l´ambiente naturale, perché un ambiente ricreato in laboratorio non è esattamente lo stesso di un contesto naturale. Secondo il dott. Sundström, è necessario un consenso a 360º prima che la pescicoltura commerciale possa decollare. Si deve anche applicare un principio precauzionale, ha detto. "Un´opzione consiste nell´allevare il pesce transgenico sulla terraferma, il che renderebbe la fuga impossibile," ha spiegato il ricercatore svedese. "Almeno i pesci fertili dovrebbero essere tenuti in un sistema chiuso. " La pescicoltura commerciale dei pesci transgenici non è permessa da nessuna parte, ma si stanno valutando da parte delle autorità di Ue e Stati Uniti una serie di applicazioni per tali operazioni. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Gothenburg http://www. Gu. Se/ . . .  
   
   
GRANA E PARMIGIANO. L´ASSESSORE DELLA LOMBARDIA FERRAZZI: "MENO TASSE SUI PRODUTTORI"  
 
Milano - L´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, Luca Daniel Ferrazzi, definisce positivo l´esito del tavolo straordinario sulla situazione economica del comparto lattiero-caseario e, in particolare, dei formaggi a lunga stagionatura, richiesto dai Consorzi di tutela del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano e ospitato ieri mattina nella sede della Regione Lombardia stessa, con la partecipazione del ministro per la Politiche agricole, Luca Zaia. "Un positivo momento di confronto - sottolinea Ferrazzi - sui problemi dei due formaggi economicamente più rilevanti per l´agroalimentare italiano e lombardo, che stanno soffrendo particolarmente la congiuntura economica. Oggi abbiamo registrato l´impegno del ministro Zaia, in virtù della consapevolezza che il settore necessità di interventi strutturali e non solo congiunturali". Al confronto erano presenti, oltre ai presidenti dei due Consorzi Cesare Baldrighi (Grana Padano) e Giuseppe Alai (Parmigiano Reggiano), anche gli assessori regionali all´Agricoltura dell´Emilia Romagna, Tiberio Rabboni, e del Veneto Fabio Manzato, i rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Confocooperative, oltre al presidente di Assolatte, Cesare Ambrosi. "Tra le richieste presentate dai Consorzi - commenta l´assessore Ferrazzi - vanno ricordate come assolutamente condivisibili: il ripristino del contributo dell´Unione europea alla stagionatura, che premierebbe la qualità delle nostre produzioni; la programmazione dei quantitativi prodotti, gli interventi a favore della promozione dei grandi prodotti Dop anche a livello internazionale; la conferma del percorso per la loro promozione internazionale; un´azione contro il blocco delle importazioni di Grana Padano messo in atto dalla Cina. Si tratta di iniziative che Regione Lombardia ha sempre appoggiato e che sosterrà sempre". Tema particolarmente importante quello della deducibilità degli oneri finanziari sugli interessi passivi per i periodi di stagionatura. "Su questo aspetto che riteniamo fondamentale - sottolinea Ferrazzi - voglio segnalare un forte impegno di Regione Lombardia, in qualità di capofila nazionale del comparto lattiero-caseario, a farsi portatrice di una richiesta formale che coinvolga anche le altre Regioni, per sensibilizzare il Governo affinché i produttori non debbano pagare un´ingiusta tassa su quello che di fatto è un costo produttivo e che penalizza quello che è invece il maggior pregio di questi formaggi: cioè i lunghi tempi necessari per produrli". "Le attività di Regione Lombardia a sostegno del settore - conclude Ferrazzi - come ha ricordato lo stesso ministro, sono state forti e puntali. Da questa sede rilancio quindi l´opportunità di continuare a lavorare come abbiamo fatto stamattina, estendendo il confronto a tutte le tematiche che riguardano il comparto lattiero caseario, con la costituzione di una efficace ´cabina di regia´, che coinvolga istituzioni centrali e regionali, rappresentanti della filiera e della grande distribuzione per rendere maggiormente produttive e sinergiche tutte le iniziative a sostegno del settore, a partire dal dialogo sul prezzo del latte e per dare tutto il supporto possibile ai nostri allevatori". .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: TRE NUOVI BANDI DEL FONDO EUROPEO DELLA PESCA: CIRCA 4,5 MILIONI DI EURO PER AMMODERNARE PESCHERECCI, RISTRUTTURARE LUOGHI DI SBARCO E INVESTIRE NEL SETTORE DELL´ACQUACOLTURA.TERMINE ULTIMO PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE, 29 SETTEMBRE  
 
 Bologna – Circa 4,5 milioni di euro per rendere più moderne le flotte, migliorare e ristrutturare i luoghi di sbarco e sostenere gli investimenti nel settore dell’acquacoltura. E’ la cifra messa a disposizione con i tre nuovi bandi Fep (Fondo europeo della pesca) 2007-2013 che sono stati pubblicati giovedì 20 agosto, sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 148. Lo stanziamento complessivo del Fep 2007-2013 ammonta a poco meno di 16 milioni (15. 937. 532 euro), di cui il 50% dall’Unione Europea, il 30% dallo Stato e il 20% dalla Regione. Obiettivo, sostenere lo sviluppo dell’economia ittica regionale. Al bando – già chiuso – per la commercializzazione e trasformazione del prodotto ittico, ne seguono quindi tre nuovi relativi a diverse misure: investimenti a bordo dei pescherecci e selettività (Asse 1 misura 1. 3), porti e luoghi di sbarco e ripari di pesca (Asse 3 misura 3. 3), investimenti produttivi nel settore dell’acquacoltura (Asse 2 misura 2. 1). La data di scadenza per la presentazione delle domande è il 29 settembre. I tre bandi indicano gli interventi ammissibili, le modalità, i criteri di presentazione delle domande e la documentazione richiesta per accedere alle singole misure. E’ prevista la retroattività con la presentazione dei documenti contabili degli investimenti effettuati a partire dal 1 gennaio 2007 ed è data priorità ai progetti già conclusi oppure esecutivi. Non sono ammissibili progetti non corredati dalle autorizzazioni, concessioni e pareri previsti dalle norme vigenti. Sono ammessi investimenti a bordo dei pescherecci a partire da 5. 000 euro fino a un massimo di 150. 000 euro (il contributo erogabile sarà fino al 40%). Per quanto riguarda porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca, gli investimenti si differenziano per gli importi minimi ammissibili da 20. 000 euro fino a un massimo 40. 000 euro per le imprese private e da 50. 000 euro a 300. 000 per i soggetti pubblici. Per i privati il contributo erogabile sarà del 40%, mentre per gli interventi pubblici sarà del 100%. Gli investimenti produttivi nel settore dell’acquacoltura, già oggetto di contributi erogati recuperando una precedente graduatoria dello Sfop (Strumento finanziario di orientamento della pesca) 2000-2006, trovano applicazione nel nuovo bando a partire da 10. 000 euro fino a un massimo di 300. 000 (contributo erogabile del 40%). Per maggiori informazioni, si può consultare il sito Ermes imprese (www. Ermesimprese. It) oppure rivolgersi al Servizio economia ittica regionale (Direzione generale Attività Produttive Commercio Turismo), e-mail: ncro@regione. Emilia-romagna. It. . . .  
   
   
ENERGIA ELETTRICA DALLA SANSA DI OLIVE PRONTO PROGETTO PER IMPIANTO BIOMASSE, OGGI INCONTRO A IMPERIA  
 
Produrre energia e calore dalla sansa, lo scarto ottenuto dalla polpa, buccia e nocciolo delle olive. Anche nella filiera olearia e nei frantoi si pensa a come centrare l´obiettivo e a Imperia potrebbe sorgere presto un impianto a biomasse di questo tipo. Se ne parla oggi martedì 22 settembre 2009 al Frantoio Giromela, a Imperia, sulla Statale 28, località Aribaga, nel corso di un incontro tecnico di Are - Agenzia Regionale per l´Energia della Liguria e Unioncamere Liguria, partner italiani del progetto More- Market of Olive Residues for Energy. Al Frantoio Giromela verrà presentato il piano di fattibilità per la costruzione, nella provincia di Imperia di un impianto generatore di energia dalla sansa di oliva, progetto in linea con quanto stabilito dall´Unione Europea rispetto all´incremento del 20% nell´utilizzo di biomasse a fini energetici entro il 2020. All´incontro sarà presente l´assessore all´agricoltura della Regione Liguria Giancarlo Cassini. Oltre agli aspetti tecnici saranno illustrare le possibilità di finanziamento pubblico per la costruzione dell´impianto, con un focus sul Programma di Sviluppo Rurale della Regione Liguria e sul bando 2009 del Fondo per l´innovazione tecnologica di competenza del Ministero per lo Sviluppo Economico. Il progetto More è un progetto finanziato dalla Commissione Europea che sostiene la valorizzazione energetica dei residui solidi della produzione di olio di oliva in diversi Paesi europei. Capofila del progetto in Liguria è l´Agenzia regionale per l´energia. .  
   
   
AGRICOLTURA, IN CAMPANIA: AFFRONTARE CON DECISIONE GLI EFFETTI DELLA CRISI ECONOMICA NEL SETTORE AGROALIMENTARE OGGI INCONTRO CON DIRETTIVO REGIONALE DELL´ABI E MERCOLEDÌ IL MINISTRO LUCA ZAIA  
 
L´assessore regionale all´Agricoltura Gianfranco Nappi terrà, tra domani e mercoledì, una due giorni "anticrisi", confrontandosi sui problemi del mercato agroalimentare prima con l´Associazione delle Banche e poi, congiuntamente agli assessori all´agricoltura delle altre regioni meridionali, il ministro Luca Zaia. "Domani pomeriggio incontro il direttivo regionale dell´Abi per discutere di un quadro di misure a sostegno delle aziende del settore agroalimentare che dalle Banche può venire – dice Nappi - Mi aspetto che venga accolta la proposta che il tavolo anti-crisi dell´agricoltura ha avanzato alle banche : portare da 12 a 18 mesi la moratoria di pagamento delle rate dei mutui e degli obblighi delle aziende nei confronti degli istituti di credito. Si tratterebbe in questo modo di aggiungere solo 6 mesi ai 12 già definiti nell´accordo nazionale siglato nei mesi scorsi. In questo modo si darebbe un respiro in più ad aziende, quali quelle meridionali e campane, particolarmente esposte agli effetti negativi della crisi". "La Regione Campania, tra fine 2009 e primo trimestre 2010, metterà a disposizione del mondo agricolo 4 milioni di euro per fronteggiare la crisi economica – continua l´assessore - non capirei davvero perché facendo noi la nostra parte non dovremmo incontrare anche la disponibilità delle Banche a fare la loro. Più in generale è giusto evidenziare la grave assenza di iniziative del Governo nazionale per fronteggiare gli effetti della recessione nel comparto agroalimentare. Mercoledì gli Assessori all´Agricoltura delle Regioni incontreranno il Ministro Zaia esattamente per affrontare il tema della crisi. Io credo che si sia fino ad ora sottovalutata a Roma la portata dei problemi. E di sicuro è impressionante il vuoto di iniziative, almeno per il settore primario. Al tavolo avanzeremo come Regioni proposte precise". .  
   
   
MORTADELLA BOLOGNA IGP: NEL PRIMO SEMESTRE 2009 CIRCA 19 MILIONI DI CHILI PRODOTTI ANCHE IN ESTATE SI CONFERMA IL SECONDO SALUME TUTELATO PIÙ CONSUMATO IN ITALIA  
 
Milano – Dal Consorzio di tutela della Mortadella Bologna Igp (Indicazione Geografica Protetta), arrivano i numeri dei primi sei mesi del 2009. Rispetto allo stesso periodo del 2008, la produzione di circa 19 milioni di chili di Mortadella Bologna ha registrato un leggero incremento. Anche i dati relativi alle vendite sono positivi: nel primo semestre del 2009, infatti, sono stati venduti oltre 16 milioni di chili per un valore al consumo di circa 130 milioni di euro. Per quanto riguarda il preaffettato, le vaschette vendute sono state circa 14 milioni corrispondenti a più di 1. 800 tonnellate di Mortadella Bologna. Tutti numeri questi che confermano, dunque, l’apprezzamento degli italiani verso la Mortadella Bologna che detiene il secondo posto come salume tutelato più consumato in Italia dopo il Prosciutto di Parma. Del resto il periodo primaverile ed estivo è anche quello che si presta maggiormente al consumo del salume “rosa”. E gli abbinamenti sono molteplici. Tra la frutta, citiamo la pera (meglio se servita in forma di mousse), mentre il contorno .  
   
   
CONFERNZA SULLE MIGLIORI PRATICHE RELATIVE AI BIOCARBURANTI  
 
La conferenza finale del progetto Bites ("Biofuels technologies European showcase") finanziato dall´Ue, si terrà il 9 ottobre a Bari, in Italia. L´evento offrirà una sintesi dei risultati del progetto e presenterà una serie di raccomandazioni contenenti un piano d´azione per promuovere l´adozione delle catene di carburanti in Europa. I potenziali partecipanti sono i rappresentanti dell´industria di biocarburanti, la comunità scientifica, le associazioni e organizzazioni coinvolte nel dibattito sulla politica relativa ai biocarburanti, le parti interessate dell´industria agroalimentare e i produttori di macchine per l´agricoltura e per l´allevamento di animali. Il progetto è un´iniziativa finanziata nell´ambito del Sesto programma quadro (6° Pq) della Commissione europea, promosso da cinque associazioni nazionali, formando una rete di oltre 600 membri. La localizzazione della conferenza sarà quella dell´edizione 2009 dell´esposizione Agrilevante (International Exhibition of Machinery Plant and Technologies). Per ulteriori informazioni, scaricare il programma della conferenza: qui Per ulteriori informazioni sul progetto Bites, visitare: http://www. Biofuelshowcase. Eu .  
   
   
BANDO DA 1,7 MLN PER SISTEMI VERDI LA MULTIFUNZIONALITA´ AGRICOLA VIENE SOSTENUTA DALLA REGIONE LOMBARDIA PRIORITA´ AI PROGETTI COLLEGATI AGLI EVENTI  
 
Dell´expo 2015 Milano - L´assessorato all´Agricoltura della Regione Lombardia continua a sostenere tutti i soggetti, sia pubblici sia privati, che si fanno o sono promotori, attuatori o gestori di iniziative di riqualificazione del paesaggio e dell´ambiente. Da oggi ( 18 settembre) e fino al 15 ottobre, infatti, è possibile presentare le domande di accesso ai finanziamenti per il primo bando collegato alla misura regionale "10. 000 ettari di boschi e Sistemi verdi multifunzionali". "Con questa opportunità - spiega l´assessore all´Agricoltura, Luca Daniel Ferrazzi - è prevista una dotazione iniziale di 1,7 milioni di euro con la quale continuare a creare verde in Lombardia". Per ottenere il finanziamento del progetto, che dovrà riguardare un´area di almeno 5 ettari, occorre l´impegno a mantenere a uso boschivo il terreno per 30 (destinazione reversibile) o 99 anni (irreversibile). "Quella dei Sistemi verdi - afferma Ferrazzi - rappresenta una delle sfide più ambiziose che Regione Lombardia si è data in questi anni, con obiettivi importanti che conciliano la realizzazione e il potenziamento del sistema agro-forestale regionale con il riconoscimento del ruolo sociale, ambientale e paesaggistico degli operatori agricolo-forestali, permettendo inoltre una valorizzazione completa a 360° delle imprese del settore primario". All´interno della misura avranno poi priorità di finanziamento gli interventi che si integrano o ampliano con iniziative previste per Expo 2015. "Il nuovo bando sui Sistemi verdi - conclude l´assessore Ferrazzi - ci aiuterà a porre un altro tassello di un mosaico che ha come obiettivo finale quello di valorizzare l´attività agricolo-forestale e migliorare la qualità della vita in Lombardia, trasformando vaste aree della nostra regione in un nuovo sistema di ´infrastrutture verdi´ fruibili dai cittadini". Il bando è aperto a persone fisiche e giuridiche proprietarie di terreni. La modulistica riguardante il bando è interamente disponibile sul sito della Direzione generale Agricoltura www. Agricoltura. Regione. Lombardia. It. .  
   
   
PIANO BIOMASSE DELLA REGIONE ABRUZZO AD ASSEMBLEA FEDARENE L´ASSEMBLEA SI E´ SVOLTA A LINZ  
 
Pescara - Il Piano operativo per le biomasse che la Regione Abruzzo prepara in collaborazione con il Ministero dell´Ambiente, con il dettaglio del lavoro in itinere e quello programmato, è stato presentato nel corso dell´assemblea annuale della Fedarene, l´associazione europea delle agenzie regionali per l´energia. L´assemblea si è svolta a Linz, in Austria, nelle giornate del 10 e 11 settembre. L´assemblea ha esaminato lo stato di avanzamento delle attività, i risultati conseguiti durante lo scorso anno e ha deciso l´organizzazione di workshop sui temi dell´energia e dello sviluppo sostenibile. A conclusione dei lavori dell´assemblea è stato confermato segretario dell´associazione, per il prossimo triennio, Michael Geisler dell´Agenzia per l´Energia di Berlino e confermata per il 2010 la vicepresidenza per la sezione Ambiente e Territorio della Regione Abruzzo. .  
   
   
BARI, SIGLATO PROTOCOLLO SU AGRICOLTURA REGIONI MERIDIONALI  
 
Un protocollo che impegna le regioni meridionali a lavorare in sinergia per elaborare strategie in agricoltura. Il documento è stato siglato il 18 settembre alla Fiera del Levante di Bari, alla presenza del presidente della Commissione agricoltura dell’Ue, Paolo De Castro, tra gli assessori all’agricoltura di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Il coordinamento dell’organismo è stato affidato a Mauro Febbo, rappresentate dell’Abruzzo. “La scommessa di svolgere azioni congiunte in agricoltura- ha affermato in proposito l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti- coinvolge tutto il territorio dell’Italia Meridionale che ha sempre più bisogno di esprimere una politica di sistemi comuni e di più ampio respiro tesi a difendere e valorizzare le colture mediterranee. In questo – ha aggiunto Viti- confidiamo anche nel sicuro positivo apporto che ci ha garantito Paolo De Castro nella sua veste di presidente della Commissione agricoltura Ue, a tutela di comparti fondamentali come quello cerealicolo che sta attraversando un pesante momento di crisi”. Nel protocollo è stata accolta la proposta della Regione Basilicata di istituire un Osservatorio permanente sull’agroalimentare che servirà per monitorare i prezzi e indirizzare le politiche collegiali nel settore. Prima della firma del protocollo si è svolto un convegno dal tema “L’area di libero scambio euro-mediterrana” che ha visto tra gli altri la partecipazione dell’onorevole De Castro il quale ha evidenziato come l’Ue vigilerà sul rispetto delle regole produttive e di commercio da parte Paesi europei e soprattutto di quelli extraeuropei. Mentre e il sottosegretario alle Politiche agricole, Antonio Buonfiglio, ha proposto la creazione di distretti sulle colture mediterranee tesi ad organizzare tra le regioni politiche di valorizzazione. Nel suo intervento l’assessore lucano Viti ha fatto presente che “l’istituzione della zona di libero scambio pone particolare attenzione all’area delle politiche agricole proponendo una serie di azioni tese all’ammodernamento e ristrutturazione dell’agricoltura tramite l’assistenza tecnica, la formazione, l’agricoltura rispettosa dell’ambiente e la certificazione delle produzioni oltreché alla sicurezza alimentare, tutti fattori orientati a fornire valore aggiunto e competitività alle produzioni e per questo ampiamente previsti nel Piano di sviluppo rurale 2007-2013 della Basilicata, in fase di attuazione”. .  
   
   
“L’ETICHETTA DELL’ACQUA DEL RUBINETTO”,: L’ACQUA DI POTENZA È BUONA E CERTIFICATA  
 
Nei prossimi giorni tutte le famiglie di Potenza riceveranno “l’etichetta dell’acqua del rubinetto”, una vera e propria carta di identità con le caratteristiche dell’acqua potabile che esce dai rubinetti delle nostre case. “Una iniziativa –commenta il sindaco Vito Santarsiero- che, nel pieno rispetto dei principi della comunicazione al cittadino e della trasparenza della informazione, consentirà a tutti di essere messi a conoscenza delle caratteristiche dell’acqua ed acquisire una nuova consapevolezza sul suo utilizzo. L’indagine di Altroconsumo pubblicata nei giorni scorsi che ha posto l’acqua potabile del capoluogo al primo posto nella classifica italiana –continua Santarsiero- ci dice che avevamo ragione ad invitare i nostri concittadini a consumare l’acqua che sgorga dai rubinetti delle proprie case. L’acqua erogata da Acquedotto Lucano –ha concluso- non solo è assolutamente buona, ma è anche sicura perché continuamente controllata, monitorata e pienamente rispondente ai requisiti richiesti dalla legislazione”. .  
   
   
MACFRUT 2009: LA ‘ROAD TO QUALITY’ PER L’ORTICOLTURA SPECIALIZZATA  
 
Sotto lo slogan “Road to quality: la ricerca e l’innovazione per l’orticoltura professionale”, le aziende della Sezione Ais Orto wic saranno presenti alla prossima edizione del Macfrut, il salone internazionale della filiera ortofrutticola, in programma a Cesena dal 7 al 9 ottobre prossimo. “Road to quality” è il percorso verso produzioni di elevata qualità che le aziende sementiere della Sezione Ais Orto wic indicano e vogliono assicurare a tutti i produttori ed alla filiera orticola italiana, fino al consumatore finale. Le aziende che aderiscono alla Sezione Ais Orto wic (acronimo di working group integrated companies) sono tutte impegnate in programmi di ricerca e miglioramento genetico, nella produzione del seme e nella sua commercializzazione verso il mercato orticolo professionale. La partecipazione al prossimo Macfrut è quindi una occasione importante per presentarsi insieme alla filiera orticola nazionale e per sottolineare il proprio impegno nella promozione delle innovazioni varietali e nella difesa dei diritti di proprietà intellettuale. La costituzione di nuove varietà, più adatte alle esigenze ambientali e capaci di rispondere meglio agli attacchi dei maggiori patogeni, e la loro diffusione attraverso l’utilizzo di sementi di elevata qualità, l’assistenza assicurata agli orticoltori e la promozione della rintracciabilità di filiera attraverso il seme impiegato sono gli strumenti che le aziende della sezione Orto wic mettono a disposizione degli operatori. Per salvaguardare questi strumenti occorre tuttavia che l’intera filiera si impegni a contrastare le forme di riproduzione illegale dei materiali impiegati, seme e piantine, un fenomeno in particolare per queste ultime molto preoccupante in quanto causa del diffondersi di gravi patologie come virosi e batteriosi. La partecipazione delle aziende sementiere a Macfrut 2009 sarà arricchita dall’organizzazione di un importante convegno sul tema ‘La ricerca sementiera al servizio della filiera ortofrutticola: opportunità e minacce’, in programma nel pomeriggio di giovedì 8 ottobre. Nel corso dell’incontro verrà fatto il punto sulla situazione della filiera, sui contributi forniti dalla ricerca varietale e sul rischio che la diffusione delle illegalità e minori risorse disponibili possano rallentarne l’azione. .  
   
   
AGROALIMENTARE: CABINA DI REGIA PERMANENTE PER REGIONI SUD NE COORDINERÀ I LAVORI L’ASSESSORE ABRUZZESE MAURO FEBBO FIRMATO INOLTRE IL PROTOCOLLO D’INTESA FRA GLI ASSESSORATI DEL MEZZOGIORNO  
 
Realizzare una piattaforma comune per il rilancio del comparto agro-alimentare del Mezzogiorno. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato il 18 settembre in chiusura del Convegno sull’area di libero scambio del Mediterraneo, dagli assessori alle Risorse agro-alimentari di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. La Cabina di regia permanente, la cui guida è stata affidata all’assessore abruzzese Mauro Febbo, è una ulteriore tappa del percorso avviato a Bari con l’incontro del 4 agosto scorso dall’assessore pugliese Dario Stefàno, convinto sostenitore dello strumento della “sinergia, quale punto di forza delle politiche agricole meridionali”. Da qui l’idea di dare vita ad un momento di confronto comune che, aggiunge Stefàno, “non è occasione di divisione dal Paese, ma anzi il luogo per elaborare assieme una proposta unitaria, in grado di rafforzare il comparto agro-alimentare del Mezzogiorno”. I sistemi agricoli e agroindustriali meridionali, infatti, sono ormai da numerosi anni oggetto di notevoli pressioni e spinte modificative frutto in primo luogo di mutamenti importanti nelle condizioni di mercato. A questo si aggiunga, che l’insieme delle politiche di intervento, in gran parte ispirate dalla Commissione Europea, ancora oggi fornisce risposte non sempre pienamente coerenti ai bisogni. Inoltre l’allargamento della Ue, la crisi economico-finanziaria mondiale, le prospettive imminenti dell’apertura dell’Area di libero scambio nel Mediterraneo, e le prospettive finanziarie del bilancio della Comunità dopo il 2013 introducono elementi di più accentuata problematicità nello scenario agro-alimentare meridionale. La Cabina di Regia costituitasi oggi si propone proprio la discussione permanente di questioni di interesse comune e la individuazione di una strategia condivisa. Prevista la realizzazione di due grandi progetti comuni di valorizzazione del patrimonio agroalimentare del Mezzogiorno: la Istituzione di un sistema di qualità interregionale riconosciuto per i prodotti agricoli e ittici ed attività di educazione alimentare delle filiere agroalimentari per una maggiore consapevolezza del consumatore. Inoltre, la Cabina si propone di costruire una piattaforma politica comune di negoziato con il sistema della Grande Distribuzione Organizzata che recuperi un rapporto di maggiore sinergia tra la stessa e le filiere dell’agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura meridionali. Altro obiettivo, la realizzazione di un Osservatorio sul sistema dell’agroalimentare, della pesca e della acquacoltrura delle regioni meridionali, col compito complessivo di operare analisi attente e circostanziate degli elementi distintivi delle realtà agricole e agroindustriali, della pesca e acquicoltura, ponendo particolare attenzione alle relazioni tra i soggetti delle filiere e/o tra i territori. .  
   
   
DA PROGNOSFRUIT LE PRIME PREVISIONI DI PRODUZIONE DI MELE E PERE NELL’UNIONE EUROPEA  
 
Ferrara - Sulla base dei dati diffusi in occasione del convegno Prognosfruit 2009, tenutosi quest’anno a Maastricht, in Olanda, il 6-7 agosto 2009, a livello comunitario la produzione di mele dovrebbe raggiungere 10. 753. 000 tonnellate. L’offerta si pone così al di sotto del 7% nel confronto col 2008, ma in linea o addirittura inferiore alla media degli ultimi anni, se si esclude il 2007 anno caratterizzato da produzioni deficitarie. In Italia, con circa 2. 115. 000 tonnellate, è prevista una leggera contrazione (-2%) rispetto al 2008, mentre in Francia, al contrario, si denota un lieve incremento (+5%); in entrambi i paesi il livello produttivo del 2009 non si discosta dalla media del triennio precedente. In riduzione anche la Spagna, -15% sul 2008 e cali più lievi anche in Romania, Ungheria e Belgio. La Germania, al contrario, mantiene lo stesso livello quantitativo della passata stagione. Da sottolineare che la diminuzione (-19%) prevista per le produzioni della Polonia, è imputabile al record produttivo dello scorso anno, in quanto con circa 2. 6 milioni di tonnellate la produzione 2009 si pone comunque al di sopra della media degli ultimi anni. A livello varietale la cultivar più diffusa, Golden Delicious, denota un lieve calo -4% sul 2008 ma si posiziona al di sotto della media del triennio precedente solamente di un punto percentuale. Red Delicious scende dell’11% rispetto al 2008 ma risulta costante se paragonata alla media del triennio precedente. Anche il livello produttivo di Gala si mantiene costante nell’ultimo quinquennio. Da segnalare in aumento i quantitativi di Pink Lady, Fuji ed in generale delle nuove varietà. Infine si evidenzia, in quasi la totalità dei paesi comunitari, una pezzatura dei frutti migliore rispetto alla passata campagna. Eventi atmosferici sfavorevoli hanno colpito alcuni paesi europei tra cui, Spagna e Germania, ciò potrebbe influire sui quantitativi in raccolta. Per quanto riguarda le pere a livello comunitario la produzione prevista per il 2009 è pari a oltre 2. 5 milioni di tonnellate, superiore rispetto all’annata precedente ma in linea con le medie produttive del triennio 2006-2008. Anche per le pere quindi la produzione rientra nella media della potenzialità produttiva europea dopo un anno come il 2008 caratterizzato invece da un livello produttivo molto inferiore alla media. Solo Spagna, ed in misura minore Portogallo, prevedono una produzione più contenuta sul 2008, con riduzioni rispettivamente di -10% e -2% sulla passata stagione. Emergono elevate le variazioni in rapporto alla scorsa campagna in Francia, ma soprattutto in Belgio ed Olanda. Sul piano varietale, da segnalare i maggiori quantitativi attesi nel nord Europa per la Conference. Flette lievemente William -3% sul 2008 mentre Abate Fetel incrementa rispetto lo scorso anno pur mantenendosi al di sotto della media 2006/2008 di quasi il 10%. In lieve incremento anche le cultivar Blanquilla, Decana, Kaiser e Guyot. Segnalati infine ingenti danni da grandine in Spagna che potrebbero incidere pesantemente sull’entità dell’offerta nazionale. .  
   
   
DE@TERRA: UN PREMIO ALL´IMPRESA AGRICOLA “ROSA” IL 30 SETTEMBRE SCADONO I TERMINI DI ADESIONE AL CONCORSO NAZIONALE SARANNO VALORIZZATE ORIGINALITÀ, PRODUZIONE DI QUALITÀ E MARKETING  
 
 Il prossimo 30 settembre è il termine ultimo per inviare domanda di partecipazione a De@terra, premio nazionale giunto alla nona edizione, bandito dall´Osservatorio nazionale per l´imprenditoria ed il lavoro femminile in agricoltura. Il premio è rivolto alle donne la cui storia imprenditoriale in agricoltura sia stata caratterizzata da creatività e originalità nell´idea di impresa, volontà e capacità di mettere sul mercato prodotti di alta qualità, ma anche tipici e sani, modalità e tipo di commercializzazione, il rispetto e la valorizzazione dell´ambiente, l´utilizzo di strumenti multimediali e una apporto significativo alla crescita economica, sociale e culturale delle aree rurali. Onilfa è nato da un´idea delle rappresentanti femminili delle organizzazioni professionali agricole. I trenta membri, presieduti dal ministro delle politiche agricole, vede presenti rappresentanti delle organizzazioni professionali (Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri), delle Regioni e delle Province autonome, di vari ministeri, dell´Istat e dell´Inea. (dr) Le domande devono pervenire in busta chiusa a: “Premio De@terra”, Segreteria Onilfa , Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Dg Sviluppo rurale, infrastrutture e servizi, Via Xx Settembre 20 – 00187 Roma. .  
   
   
CRISI ORTOFRUTTA: “SERVE UNITÀ D’INTENTI NEL SETTORE” BATTELLI (CIA EMILIA ROMAGNA) INVITA LA FILIERA AD UNA MAGGIORE COESIONE E PROPONE MODIFICHE AD ALCUNE MISURE DELL’OCM, ORGANIZZAZIONE COMUNE DI MERCATO  
 
 “Per uscire dalla crisi dell’ortofrutta serve unità d’intenti nel settore”. E’ l’appello di Nazario Battelli , presidente della Cia Emilia Romagna, che invita la filiera ad una maggiore coesione. “E’ importante recuperare l’unità di azione fra le diverse componenti della filiera ortofrutticola – dice Battelli – oltre che mantenere il proficuo rapporto con la Regione e farci carico di una forte azione sindacale che richieda gli interventi necessari ad un Governo colpevolmente sordo rispetto a queste tematiche e alla Comunità europea sempre poco sensibile nei confronti delle produzioni cosiddette mediterranee”. Secondo Battelli per i produttori agricoli sarà l’ennesima campagna in rimessa in quanto, con i prezzi irrisori, si potrà coprire appena la metà dei costi di produzione. La Cia chiede precisi impegni su pochi punti. “Serve un’immediata attivazione a livello comunitario di un percorso di modifica di alcune misure dell’Ocm – chiarisce - per rendere utile il sistema di gestione delle crisi, aumentando la flessibilità e le quantità dei ritiri di mercato attraverso la creazione di un apposito Fondo di intervento gestito in forma collettiva a livello di bacino produttivo territoriale. Inoltre vanno abbattuti i costi nelle imprese agricole (accise, credito, fiscalità, previdenza ecc. ), a partire dal rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale”. Tra le richieste anche l’aggiornamento e rifinanziamento della Legge 231/2005 per interventi urgenti a sostegno dei settori in crisi che, con l’aumento del cosiddetto “de minimis”, potrebbe più che raddoppiare i 5 milioni di euro ottenuti dai coltivatori di pesche romagnoli per la crisi del 2004. “Auspichiamo l’ armonizzazione delle aliquote previdenziali e fiscali gravanti sul costo del lavoro agricolo all’interno dell’Unione Europea, senza intervenire sui salari percepiti dai lavoratori, per garantire una corretta concorrenza sui mercati e l’istituzionalizzazione di tavoli di filiera regionali e nazionali, a partire dall’interprofessione ortofrutticola per dare concrete e durevoli soluzioni di effettiva valorizzazione della qualità e della distintività delle produzioni italiane. A questo proposito confermiamo il nostro giudizio positivo sull’accordo stipulato tra le Organizzazioni di produttori e le sigle della Grande distribuzione organizzata sul comparto delle pesche, ma siamo fortemente delusi dalle quantità esitate fin’ora”. Il tema rimane quindi di rispondere concretamente alla filosofia dell’accordo (un’equa distribuzione del valore lungo la filiera) destinando spazi sufficienti e riconoscibili in cui valorizzare, al giusto prezzo, i prodotti del territorio utilizzando le marche dei produttori locali. “Ma resta prioritario un cambiamento nella volontà e capacità di coordinamento complessivo delle Op - conclude Battelli - al fine di non disperdere un patrimonio produttivo, di economia diffusa e di cultura cooperativa che ha segnato lo sviluppo di uno dei più importanti distretti ortofrutticoli del mondo e dell’economia di una intera regione”. .  
   
   
PRESENTATI A VILLA CONTARINI GLI ATTI DEL III CONGRESSO DI SELVICOLTURA. ASSESSORE CONTA: LE FORESTE ELEMENTO IMPRESCINDIBILE PER PREVENZIONE DEGRADO IDROGEOLOGICO  
 
Venezia - Sono 330 le imprese specializzate che operano direttamente nel settore selvicolturale e che trattano annualmente una massa di legname di oltre 260. 000 metri cubi. Lo ha ricordato l’Assessore all’Ambiente della Regione del Veneto, Giancarlo Conta, intervenuto a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta alla presentazione degli atti del Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura tenutosi nell’ottobre scorso in Sicilia. L’appuntamento del 17 settembre è stato l’occasione per affrontare, con gli interventi di docenti universitari, tecnici e operatori, le tematiche forestali più salienti, in particolare quelle legate all’operatività del settore e del mercato del legno. La realtà forestale in Veneto occupa oltre 400 mila ettari e grazie ad un impegno pluriennale nel campo della pianificazione, risulta interessata da specifici piani di gestione per oltre il 60% della sua superficie. A questi proposito Conta ha ricordato che la Regione Veneto è da sempre sensibile ai temi forestali, integrando non solo le politiche dello sviluppo rurale, ma anche quelle ambientali, paesaggistiche e della difesa idrogeologica del territorio, con particolare riferimento a quello montano. Nelle aree montane, infatti, caratterizzate per un verso da forti connotati di naturalità, ma per un altro da una elevatissima fragilità strutturale, la gestione forestale sostenibile deve essere intesa in senso ampio ricomprendendo l’insieme delle attività condotte dall’uomo sul territorio garantendone un armonico sviluppo ecologico, economico e sociale. Le foreste gestite in modo sostenibile rappresentano anche un elemento imprescindibile per la prevenzione di fenomeni di degrado idrogeologico che vengono gestiti con una costante e capillare opera di difesa e prevenzione attiva. Annualmente la Regione, attraverso uno specifico programma di difesa idrogeologica, realizza interventi estensivi lungo i versanti per migliorare le compagini arboree ed intensivi in alveo, per lo più con opere realizzate con tecniche di ingegneria naturalistica. Nella difesa idrogeologica complessivamente vengono impiegati circa 700 operatori forestali per oltre 120. 000 ore lavorate e un investimento annuo di oltre 20 milioni di euro. L’assessore Conta, nel concludere, ha poi ricordato che le foreste rappresentano uno dei mezzi più efficaci per mitigare e compensare i gas serra. “Quello del contenimento di Co2 – ha precisato - è uno degli obiettivi della pianificazione forestale della Regione, che vedono nelle iniziative di investimento compensativo volontario e nella creazione di un sistema regionale di scambio delle quote di Co2, una delle più valide strategie per il contenimento dei gas serra nell’atmosfera. Disporre di dati precisi sulle dinamiche del ciclo del carbonio collegate agli ecosistemi agro-forestali e sulle implicazioni economiche derivanti da variazioni dell’uso delle risorse medesime, - ha precisato - è di fondamentale importanza per le attività di negoziazione e formulazione delle politiche di compensazione o di riduzione delle emissioni d´anidride carbonica contemplate nel Protocollo di Kyoto. Gli organismi internazionali che controllano la sua applicazione –ha concluso Conta – hanno assegnato all’Italia la possibilità di scontare 10 milioni di tonnellate di Co2 dalle emissioni totali annue grazie al ruolo di assorbimento delle foreste. Il valore complessivo di tale assorbimento è pari a 140 milioni di euro all’anno, cifra che il sistema industriale non deve sopportare per acquistare sul mercato quote di carbonio. Per quanto riguarda il Veneto – conclude Conta – si può valutare che ogni anno gli oltre 400 mila ettari di foreste assorbano circa 400 mila tonnellate di Co2, per un controvalore di circa 6 milioni di Euro”. .  
   
   
EDIZIONE DA RECORD CON OLTRE 40 MILA PRESENZE NEI 4 GIORNI DI “PANE NOSTRUM”, IX FESTA INTERNAZIONALE DEL PANE A SENIGALLIA (MARCHE – AN) DAL 17 AL 20 SETTEMBRE.  
 
Un’edizione da record quella di “Pane Nostrum”, la Ix, appena conclusa a Senigallia (Marche – An). Nei quattro giorni di Festa internazionale del Pane dal 17 al 20 settembre infatti, il cuore della città marchigiana sulla spiaggia di velluto, tra Piazza del Duca, la Rocca Roveresca e Piazza Manni, è stato frequentato da oltre 40 mila presenze. Un dato di affluenza che già si preannunciava nelle 4 mila visite al sito internet di Pane Nostrum (www. Panenostrum. Com) registrate dall’inizio di settembre. In particolare le giornate di sabato e domenica hanno visto partecipare pubblico entusiasta fino alle ultime sfornate dei panificatori, all’opera tutto il giorno nei forni a cielo aperto allestiti in Piazza del Duca. Una piazza gremita all’inverosimile di persone curiose, attratte dal profumo di pane, attente alla qualità e già informate, o desiderose di approfondire informazioni su alimentazione consapevole direttamente con gli esperti, sia panificatori che agricoltori e produttori ospiti presenti. Quest’anno, il tema conduttore era “Le Strade del Pane”, quattro percorsi nella panificazione d’Italia e d’Europa che hanno permesso ai visitatori di conoscere i 6 pani dichiarati presìdi Slow Food (anche protagonisti degli apprezzati Laboratori del gusto a Palazzetto Baviera in collaborazione con Slow Food Marche), il Pane tradizionale Etneo in arrivo da Nicolosi (Catania), città ospite di Pane Nostrum che ha portato a Senigallia anche il suo gruppo folcloristico con canti e balli di tradizione proposti fino all’ultimo istante per la gioia dei visitatori. E ancora tanti pani di filiera marchigiani realizzati da panificatori che possono fregiarsi del Marchio di qualità della Provincia di Ancona (Camera di Commercio), fino a deliziosi pani tedeschi, francesi, inglesi e poi la Mafalda e la Schiacciata siciliane, la focaccia Cudduruni, tanti tipi di biscotti e focacce deliziose. Tutti prodotti preparati sul posto o proposti nell’area vendita e nell’area food “Pane & Vino”, in abbinamento con le bontà marchigiane dell’Antica salumeria Bilei di Fabriano e i vini proposti dall’A. I. S. Marche – delegazione di Ancona. La collaborazione con Slow Food ha permesso anche la presentazione in anteprima nazionale del libro Fame di pane (Slow Food Editore). Tra le proposte anche gli stand dei produttori Cia e Copagri, quello della solidarietà con il Giardino degli Angeli, la Cattedrale di Grano realizzata dai cittadini di Campocavallo con le spighe di grano, due mostre, le attività con le scuole, lo spazio di panificazione per i bambini, le degustazioni, i menù ad hoc in tre trattorie di Senigallia (La Posta, La Muta, Rimante). Come sempre una delle attività più apprezzate all’interno della manifestazione dedicata al pane sono i corsi gratuiti di panificazione. Occasioni nelle quali imparare a fare il pane con la guida dei maestri panificatori: Signorelli e Rapisarda (Sicilia), Cuffiani (Romagna) e Cipriani (Toscana). Bellissimo quest’anno il colpo d’occhio delle lunghe tavolate con trenta persone contemporaneamente intente a impastare, affiancate da altre decine di persone assiepate tutto intorno in ascolto attento. Quest’anno c’era infatti la novità del tavolo di lavoro per i partecipanti, che alla fine hanno potuto emozionarsi nel vedere sfornato il pane appena realizzato con le proprie mani. Ognuno ha dunque lasciato Pane Nostrum portandosi via il proprio pane caldo, non prima di aver abbracciato e baciato entusiasticamente i maestri con riconoscenza. Una situazione festosa e intima, molto apprezzata da tutti. Alla fine, oltre 250 persone hanno partecipato ai corsi teorico-pratici. Se i posti sono infatti limitati, illimitati sono invece la curiosità e l’interesse intorno a questi corsi richiestissimi, definiti da tutti con tre aggettivi: “utili, interessanti e divertenti”. Basta dare una scorsa ai tanti commenti, tutti lusinghieri, lasciati dai partecipanti. “Corso perfetto e in questo modo utile. Ho passato una bellissima e interessante serata!” scrive Ginevra di Milano. Le fa eco Francesca di Mondolfo che definisce la serata “deliziosa” e alla richiesta di suggerimenti esclama “è già perfetto così!”. C’è chi suggerisce di “ripetere più spesso questi corsi durante l’anno” (Eros di Senigallia) e chi semplicemente invita: “continuate così” (Thony di Santa Maria Nuova). C’è chi chiede di “aumentare la durata del corso in termini di ore” (Lorenzo di Roma) e chi scherzosamente rilancia: “dopo la sorpresa del tavolo di lavoro per i partecipanti, per l’anno prossimo ci si aspetta anche tanti forni quanti sono i partecipanti al corso!” (Giovanni di Roma). Tutti ringraziano Pane Nostrum per l’opportunità di imparare divertendosi e “la voglia che ci spinge a seguire questi corsi è la dimostrazione del nostro amore verso la tradizione e l’aspirazione a ritrovare il gusto del passato, quello più positivo” scrive Serenella di Osimo. Molto frequentato anche lo stand dell’Aic (Associazione Italiana Celiachia), dove le persone intolleranti al glutine hanno potuto informarsi sui cibi in commercio, fare assaggi gluten free e seguire un corso di cucina ad hoc. “Pane Nostrum” è una manifestazione del Comune di Senigallia (Assessorato alle Attività Economiche), Confcommercio e Cia della Provincia di Ancona, realizzata in collaborazione con Camera di Commercio di Ancona, Provincia di Ancona Assessorato all’Agricoltura, Regione Marche Assessorato Agricoltura. Una collaborazione reale e efficace che tutti i soggetti coinvolti hanno mostrato di apprezzare al di là del successo evidente in termini di affluenza, facendo emergere questo dato come la “vera rivoluzione culturale rappresentata da Pane Nostrum”, spiega l’Assessore alle Attività Economiche del Comune di Senigallia Michelangelo Guzzonato. “Di fatto oggi Pane Nostrum è uno strumento al servizio delle esigenze delle categorie produttive e questo è stato recepito tanto da registrare l’aumento di chi aderisce alla manifestazione. Per esempio, si dimostra un veicolo per arrivare alla certificazione di prodotti, modalità e qualità del territorio e per la loro affermazione e promozione su territorio nazionale. Già durante Pane Nostrum le categorie entrano in contatto con culture diverse e queste trovano a Senigallia un terreno di confronto. Direi che la manifestazione quest’anno ha fatto un salto di qualità notevole, anche grazie alle tante novità proposte rispetto a un anno già innovativo come quello precedente del 2008”. Gli fa eco il responsabile di Confcommercio di Senigallia, Riccardo Pasquini che ricorda l’importanza di Pane Nostrum per quanto riguarda “i lavori che stiamo portando avanti sulla “carta del pane” e sul disciplinare. Un primo tavolo tecnico c’è stato la settimana scorsa tra Provincia, Camera di Commercio, Confcommercio e Associazione ristoratori, Cia, Comune, Istituto Panzini e i lavori continueranno. Ci stiamo preparando già per il 2010”. Bilancio positivo e in prospettiva anche per Matteo Principi, responsabile della Cia Senigallia, che definisce la manifestazione “un esempio di sana collaborazione e di come si dovrebbe lavorare tutti i giorni tra enti istituzioni e associazioni. In questo senso sono soddisfatto anche della collaborazione con Copagri, novità di quest’anno e mi auguro che per il prossimo aderisca anche Coldiretti in modo da completare la rappresentanza del mondo agricolo. Pane Nostrum è evidentemente una iniziativa importante per le associazioni, ma anche come promozione per tutto il territorio provinciale e regionale”. Considerazioni lusinghiere rispetto all’importanza di Pane Nostrum in quanto veicolo promozionale, le aveva già esposte Giampaolo Giampaoli, Presidente della Camera di Commercio, che a manifestazione conclusa conferma: “Abbiamo promosso i 20 panifici certificati e illustrato il Marchio di qualità a molti panificatori giunti da fuori provincia. Tutti si sono congratulati per questa buona intuizione, perché fornisce al consumatore una informazione chiara, semplice e corretta dal punto di vista delle caratteristiche organolettiche e nutrizionali del pane”. In questo senso si inserisce anche la nuova collaborazione con Slow Food Marche che, avendo apprezzato questa prima partecipazione, è pronta a ripetere l’esperienza:“in questo campo – conferma il responsabile Massimo Bergamo – ci sono ampie possibilità di rafforzare e qualificare ancora più la nostra proposta e presenza nella manifestazione trattando di pane di qualità e tradizione”. Qualità, tradizione e buon gusto, unite a contemporaneità e ricerca sono carte vincenti e danno una “bella immagine” anche secondo Patrizia Casagrande, Presidente della Provincia di Ancona, che rileva “la bellezza di una manifestazione simile, da godere con la famiglia e la buona collaborazione tra vari livelli non soltanto istituzionali, che portano buoni frutti anche nel senso della promozione di un territorio” . Entusiasmo in questo senso aveva manifestato Vittoriano Solazzi, Assessore al Turismo della Regione Marche, in occasione del taglio del nastro il 17 settembre. Solazzi aveva espresso pubblicamente i complimenti al Comune di Senigallia per aver contribuito in maniera consistente e con iniziative di qualità alla stagione turistica regionale, sottolineando in particolare l’efficacia della comunicazione e il modo di promuovere il territorio di cui Pane Nostrum, ormai un classico, è il bellissimo sigillo. Www. Panenostrum. Com .  
   
   
MACFRUT 2009: NEL QUARTIERE FIERISTICO E NELL’ANNESSO CENTRO CONGRESSI, A CESENA.  
 
Quest’anno, grazie allo spostamento di data c’è l’anteprima di martedì 6 con l’ “European Fruit Summit” dove esperti ed operatori internazionali ed italiani illustreranno i risultati delle principali coltivazioni estive europee e forniranno le previsioni per le frutticole invernali. Si consolidano il Salone della Quarta Gamma e Macfrut International, mentre Macfrut sta assumendo un sempre maggior ruolo di punto di incontro fra operatori del Mediterraneo. Macfrut è la rassegna di tutta la filiera ortofrutticola con tante opportunità commerciali, ed è un appuntamento per gli operatori dei vari segmenti per analizzare gli scenari e le tendenze del settore. Per meglio comprendere la rilevanza della rassegna, allego il programma con la speranza che sia uno stimolo per venire a Cesena nelle giornate di Macfrut che si apriranno alla presenza del Ministro Zaia e vedranno una serie di importanti incontri (fra cui quello europeo di Coop Italia, il convegno sul confezionamento con la presenza dei consumatori, la “Road to Quality” della sezione orticola dell’Ais, quelli sulla Iv gamma e sui Mercati all’ingrosso. .  
   
   
FIOR DI LOTO PRESENTA LE NUOVE FETTE BISCOTTATE MAXICEREAL KAMUT BIANCO  
 
Una nuova proposta arricchisce oggi l’offerta delle fette biscottate all´interno della linea Fior di Loto. Le nuove fette biscottate di Kamut bianco a marchio Maxicereal, sono realizzate senza zucchero saccarosio aggiunto, per gustare appieno il sapore del kamut. Inoltre sono le uniche sul mercato ad essere preparate con farina bianca che, dopo 12 ore di lievitazione e una veloce tostatura, regala leggerezza e fragranza per una colazione nutriente e leggera. Maxicereal Kamut è unica anche per convenienza, perché propone il miglior prezzo al chilo sul mercato. Maxicereal è il nuovo brand che Il Fior Di Loto ha creato per contraddistinguere prodotti da forno, pasta e cereali “con una marcia in più” o, più tecnicamente, “functional food”. Fibre, prebiotici, vitamine, costituiranno il valore aggiunto di tanti nuovi prodotti biologici dalla spiccata vocazione “funzionale”. La linea Maxicereal, composta dalle fette biscottate Kamut Bianco, integrali e crusca e germe e dai biscotti Biofarro e Bioavena, è disponibile nelle migliori Farmacie, Negozi di Alimentazione Naturale ed Erboristerie. .  
   
   
AGRICOLTURA: A ODERZO NASCERA’ UNA “CASA COMUNE” PER I VINI DEL PIAVE MANZATO: “PUNTO DI RIFERIMENTO DI GRANDE VALENZA PER UN INTERO TERRITORIO”  
 
Oderzo (Treviso) - Una casa comune a Oderzo per i vini del Piave e la loro strada: è questo il significato concreto del Progetto di una “Casa del Vino”, finanziata dalla Regione del Veneto con 600. 000 euro, presentato il 18 settembre dal Vicepresidente della Regione Franco Manzato nel corso di una manifestazione tenutasi presso la Cantina Sociale di Oderzo (Treviso). Tra i numerosi intervenuti, il senatore Giampaolo Vallardi, componente della commissione agricoltura del Senato, il Presidente della Provincia di Treviso (cofinanziatrice dell’iniziativa) Leonardo Muraro, l’assessore provinciale Marco Prosdocimo ed il Presidente della cantina, Vanino Negro. Si tratta di far rinascere e riadattare un fabbricato di proprietà della Cantina Opitergium, ed adibirlo a “Casa del Vino” per tutte le attività di promozione connesse all’enologia, in una zona famosa per i vini rossi e cuore della Doc “Piave”. Il progetto della “Casa del Vino” è un’istanza della Provincia di Treviso, che la Regione ha accolto e finanziato. Nel complesso il valore dell’opera è di 752. 469,60 euro, 80mila dei quali stanziati dalla Provincia per sostenere interventi sull’immobile per il suo recupero e messa in sicurezza. “Per la valorizzazione della nostra produzione vinicola tipica – ha detto Manzato – questa è una realizzazione di grande valenza, perché anche un luogo fisico è prezioso come punto di riferimento per un’intera area e per divenire crocevia dove si intersecano identità culturale, enoturismo ed enogastronomia”. Manzato ha anche anticipato i contenuti di una nuova iniziativa che veicolerà a livello internazionale i vini del territorio. “Per il raboso, tipico della zona del Piave – ha detto – intraprenderemo la stessa strada del prosecco, con un impegno forte per l’ottenimento della docg. Inoltre promuoveremo nel mondo i grandi vini autoctoni dell’enologia trevigiana e veneta, espressione del territorio e campioni unici per gusto e tipicità nell’ambito del panorama vinicolo internazionale. Potremo contare su circa 3,5 milioni di euro pubblici nel periodo 2009-2010, destinati al Veneto nel contesto della politiche di sostegno alla commercializzazione del vino previste dalla nuova Organizzazione Comune di Mercato. Inoltre a qui al 2013 il Veneto potrà investire risorse pubbliche per un totale di circa 35 milioni che, a fronte di un analogo impegno del sistema privato si tradurranno in un complesso di ben 70 milioni di euro”. Il Progetto si svilupperà in tre fasi operative: recupero in termini strutturali e di valorizzazione edilizia di un fabbricato storico di proprietà della Cantina sociale Opitergino Mottense (una Cooperativa), ubicato nei pressi della cantina stessa. Questa prima fase ha visto la collaborazione tra la Provincia di Treviso, il Comune e la “Opitergium Sas”, grazie a un contributo di 80mila euro stanziato da viale Battisti a favore dell’amministrazione comunale e finalizzato, tramite una specifica convenzione con la Cooperativa, a sostenere gli interventi di messa in sicurezza e il primo recupero statico dell’immobile; realizzazione di una struttura polifunzionale a servizio del territorio e della collettività locale in riferimento alla Doc “Vini del Piave” e alla “Strada dei vini del Piave”, di cui diverrà sede gestionale. Vi troveranno spazio anche un’enoteca dedicata alle produzioni della Doc con possibilità di presentare, far degustare e vendere (a rotazione per garantire visibilità a tutte le etichette) i prodotti di tutte le Aziende aderenti al Consorzio di Tutela, presentando anche altre produzioni tipiche e di qualità della zona opitergina e trevigiana; realizzazione di una sala convegni a struttura modulare, in grado di ospitare convegni, assemblee, seminari, corsi, esposizioni della filiera vitivinicola. Tutte le attività che si svolgeranno nella “Casa del vino” saranno oggetto di uno specifico protocollo tra la Provincia e la Cantina Opitergium, vincolante rispetto all’uso pubblico della struttura che potrà essere concessa anche ad altri Enti della filiera quali la Regione e Avepa. La “Casa del vino” dovrà essere polo operativo per la presentazione, la promozione, la valorizzazione delle produzioni, delle tradizioni e del territorio che fa riferimento alla Doc “Piave”, in un contesto di fruizione turistica che vuole valorizzare, assieme alla componente enogastronomica, anche quella storico culturale del territorio, vicino a grossi centri di interesse come Motta, le spiagge, Venezia, la pedemontana, il Bellunese e l’area dolomitica. Questo proprio nel periodo in cui è necessario riorganizzare le zone di produzione a seguito della riforma della Doc “Prosecco”. Le potenzialità ancora esprimibili del turismo del vino, poi, si reputa siano dell’80%: tra gli enoturisti veneti tornano ad affacciarsi i nordamericani, con un fatturato totale nel prossimo quinquennio che potrà oscillare tra i 2 e i 4 miliardi di euro. .  
   
   
´FRIULANO, ECCELLENZA ALL´ORIGINE´  
 
Udine - ´Friulano, eccellenza all´origine´. Questo slogan, che campeggia sul padiglione di 1200 metri quadrati realizzato in Piazza Xx settembre, nel centro di Udine, per Friuli Doc dalla Regione tramite l´Ersa, che sintetizza la caratura delle tradizioni, delle peculiarità, delle esperienze della civiltà contadina del Friuli Venezia Giulia. In quanto si tratta di reali attrattive e ricchezze del territorio. E´ questo il percorso che l´assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali e Forestali del Friuli Venezia Giulia, Claudio Violino, ha voluto per il rilancio delle nostre produzioni agroalimentari, cogliendo l´occasione della campagna di promozione del nuovo nome del Tocai, il Friulano. Un vino che bene si sposa con i prodotti agroalimentari di pregio della nostra terra, proposti nel padiglione dell´Ersa: dal prosciutto di San Daniele, al formaggio Montasio, alla trota. L´altro elemento che risalta dalla presenza della Regione in piazza Xx Settembre è il ruolo che la Regione ha inteso riassegnare all´Agenzia regionale per lo sviluppo rurale nella promozione dell´agroalimentare del Friuli Venezia Giulia. Una promozione che deve essere integrata con le attrattive del territorio, e con le potenzialità turistiche del Friuli Venezia Giulia. Perché l´agricoltura e la promozione del territorio sono elementi portanti della promozione turistica della nostra realtà. Che possono essere valorizzati attraverso prodotti agricoli e agroalimentari di qualità, e certificati. Tali produzioni, in particolare se locali, sono anche in grado di offrire una maggiore affidabilità ai consumatori. Per questo, Friuli Doc 2009 vuole essere l´occasione per creare un tramite tra l´agricoltura nostrana e i consumatori. Per ricucire quel raccordo, quella fiducia che per vari motivi, anche legati agli effetti della globalizzazione, si è andata riducendo negli ultimi anni. Violino, rispondendo alle domande del Duca dei vini friulani, Piero Villotta, che ha condotto la serie di interventi della cerimonia inaugurale del padiglione dell´Ersa, ha anche auspicato che la presenza alla cerimonia del Ministro dell´agricoltura della Serbia, Sasa Dragin, apra prospettive di sviluppo per le nostre produzioni verso i mercati dei Balcani. In precedenza, il direttore generale dell´Ersa, Mirko Bellini, nell´accogliere le autorità nel padiglione di piazza Xx Settembre, aveva rilevato come l´allestimento all´interno della struttura voglia rappresentare realisticamente uno spaccato dell´agricoltura regionale. In un´ambientazione da corte rurale, sono infatti presenti i Consorzi, le cooperative, le realtà della civiltà contadina regionale. Che si presentano direttamente al pubblico, senza intermediari. Scorrendo tra gli stand è infatti possibile visionare i prodotti, parlare con i produttori, approfondire le proprie conoscenze e soddisfare curiosità sul mondo agricolo. E non solo. Si possono assaggiare i prodotti locali sorseggiando i vini del territorio. Ma anche degustare un menù ideato appositamente per divulgare i sapori della tradizione. "E´ infatti importante - ha aggiunto Bellini - che la nostra gente conosca bene i prodotti locali, in quanto essa è la prima vera ambasciatrice delle qualità degli stessi verso l´esterno della nostra comunità". All´apertura del padiglione, il sindaco di Udine, Furio Honsell, e il Presidente della Provincia, Pietro Fontanini, erano intervenuti per ribadire le potenzialità della denominazione del vino ´Friulano´ e delle eccellenze della nostra terra quale concreto biglietto da visita della nostra terra. .