Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 13 Ottobre 2009
ENERGIA, 263 MILIONI INVESTITI PER LE RINNOVABILI DALLA REGIONE LAZIO  
 
 Roma, 13 ottobre 2009 - Una superficie totale di 38mila metri quadrati e una produzione di 1,8 milioni di Kw all´anno, pari al consumo elettrico di circa 600 famiglie. Questi alcuni dati dell´impianto fotovoltaico della Nuova Fiera di Roma presentato ieri. Oltre al Presidente Marrazzo hanno partecipato all´inaugurazione Fabio De Lillo, assessore comunale all´Ambiente, Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, Cesare Pambianchi, presidente di Investimenti Spa e Roberto Bosi, presidente della Nuova Fiera di Roma. "Il ´Sole in fiera´ è uno dei simboli della green economy in cui credo - ha dichiarato il presidente Piero Marrazzo - quando sono arrivato, nel 2005, la Regione aveva finanziato un solo megawatt di produzione di energia da rinnovabili, oggi sono 180 i megawatt autorizzati. Durante questa legislatura - ha continuato Marrazzo - abbiamo stanziato 263 milioni di euro per le energie rinnovabili, il 25% delle risorse dedicate all´ambiente. Anche il palazzo sede della Regione - ha concluso il Presidente - diverrà fonte di energia solare e sarà coperto da un impianto fotovoltaico da 150 Kw". I risultati ottenuti dall´impianto ´Sole in fiera´ vengono costantemente monitorati attraverso un pannello che permette di conoscere in tempo reale la potenza, l´energia prodotta e le emissioni di Co2 evitate .  
   
   
PARCHI EOLICI IN SARDEGNA: CAPPELLACCI, NO IMPIANTI SFREGIO PAESAGGIO  
 
Cagliari, 13 Ottobre 2009 - "In merito all´eventualità che anche nel Golfo degli Angeli venissero proposti degli impianti eolici off-shore, la posizione della Giunta regionale è identica a quella espressa per il caso Is Arenas: pur essendo in linea di principio favorevoli all’utilizzo delle energie alternative, non possiamo esserlo nei casi in cui la realizzazione di tali impianti determinerebbe uno sfregio per il paesaggio. Pertanto, anche una simile ipotesi troverebbe la nostra netta opposizione". L´ha dichiarato Il 9 Ottobre il presidente della Regione, Ugo Cappellacci. .  
   
   
SARDEGNA, LA SPISA: PUNTARE SULL´ENERGIA A BASSO COSTO E A BASSO IMPATTO AMBIENTALE  
 
Cagliari, 13 Ottobre 2009 - "Dobbiamo arrivare a ottenere una produzione di energia a basso costo e a basso impatto ambientale. La Regione sta dando il proprio contributo alla sperimentazione sulle rinnovabili ma ha una posizione netta, già più volte ribadita dal presidente Cappellacci, sul nucleare". E’ quanto ha affermato l’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, partecipando al convegno "Il solare termodinamico a concentrazione in Sardegna". "Vogliamo una regione moderna che possa sfruttare al meglio l’energia - ha sottolineato l’assessore della Programmazione - ma valutando attentamente le ricadute per il territorio. I progetti da portare avanti devono andare nella giusta direzione della ricerca, che però non deve essere fine a se stessa. Le valutazioni devono coincidere con un vantaggio tangibile in termini di sviluppo. "Vogliamo puntare sulla ricerca e sulle energie rinnovabili - ha concluso l’assessore della Programmazione - per questo abbiamo proposto nella Finanziaria 2010 di incrementare le risorse passando da 25 a 35 milioni. I fondi europei Fesr poi, per i prossimi anni mettono a disposizione tra i 150 e i 180 milioni di euro". . .  
   
   
CENTRALI ENEL BRINDISI: INCONTRO IERI IN PRESIDENZA CON VENDOLA E CAPONE  
 
Bari, 13 ottobre 2009 - Si è svolto ieri mattina presso la Presidenza della Regione Puglia un incontro tra i rappresentanti della Regione Puglia, gli Enti Locali e Enel Puglia. Hanno partecipato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese, il sindaco di Brindisi Domenico Mennitti e il Direttore di Enel-divisioni Generazione e Mercato Gianfilippo Mancini. All’incontro interlocutorio, ma certamente importante per le scelte da assumere, si è deciso di avviare la definizione dell’Accordo di Programma tramite un protocollo d’intesa impegnativo da subito per la riduzione delle emissioni di Co2. L’impegno della riduzione delle emissioni massiche di Co2 da parte di Enel deve tradursi in un piano di fattibilità che l’azienda presenterà in un incontro tecnico fissato per il prossimo 20 ottobre. Tale incontro tecnico sarà propedeutico al tavolo tecnico-politico che si riunirà a Brindisi il 26 ottobre 2009. Secondo il Vice Presidente della Regione Puglia Loredana Capone “nella riunione di oggi, dopo un lungo braccio di ferro tra Regione Puglia ed Enel, si è fatto il punto sulle scelte concrete che devono essere messe in campo per garantire che gli investimenti delle grandi imprese possano rispettare le esigenze della salute dei cittadini”. . .  
   
   
SANNITU DICE NO AGLI IMPIANTI EOLICI IN TUTTA LA COSTA DELLA SARDEGNA  
 
Cagliari, 13 Ottobre 2009 - "L´ipotesi di costruire gli impianti di generazione eolica off-shore, sul mare, a poca distanza dalle coste della Sardegna, è scellerata". L´assessore del Turismo e vicepresidente della giunta, Sebastiano Sannitu, contesta duramente i progetti che prevedono l’installazione di pali per la produzione di energia eolica sul mare. Contesta non solo il progetto dell’Oristanese, tra Su Pallosu e Santa Caterina, ma anche quello di Sarroch o altri in qualunque area costiera a mare della Sardegna. "L’isola punta a diventare una piattaforma turistica del Mediterraneo. Per questo non è pensabile deturpare nemmeno un metro di costa con simili impianti. Tale regola dovrebbe valere per l’Oristanese come per il Sulcis, il Golfo di Cagliari, l’Ogliastra, la Gallura, il Golfo dell’Asinara, Alghero. Pertanto, in base a questa logica, non ha senso sacrificare l´1 per cento di costa davanti a una raffineria per installare i pali che nel restante 99 per cento della stessa costa dovrebbero essere vietati. Come non ha senso parlare di aree compromesse dal punto di vista ambientale quando l’impatto che gli impianti davanti a Sarroch avrebbero su tutto il Golfo di Cagliari e su santa Margherita di Pula sarebbe comunque devastante. Un palo di 100 metri è visibile da chilometri. Con questo non significa che siamo contrari alle energie eoliche e alternative”, continua Sannitu, “queste soluzioni rappresentano il male minore ma è necessario ipotizzare una pianificazione diversa”. Riguardo al progetto dell’Oristanese l’Assessore commenta: “Tutte le motivazioni contrarie addotte, dal punto di vista ambientale, della tutela dell’ecosistema, delle esigenze della pesca e della navigazione, sono sacrosante. In più l’area dove si intenderebbe costruire le pale eoliche è straordinariamente importante dal punto di vista turistico. Una zona tutelata e di grande pregio che vanta diverse strutture ricettive e che punta a una valorizzazione. Il progetto sull’energia eolica vanificherebbe qualunque vocazione turistica del territorio e contrasta profondamente con il principio di tutela del paesaggio che la Giunta regionale ha posto come prioritario nell’azione di governo. Qualunque progetto che punta sulla produzione di energia, sebbene alternativa come quella eolica, non può contrastare le fondamentali vocazioni di un territorio, non può deturpare l’ambiente e soprattutto non può essere stabilito a tavolino da chicchessia sulla testa dei sardi”, conclude Sannitu. .  
   
   
EDILIZIA RESIDENZIALE: 3,6 MILIONI PER LA SPERIMENTAZIONE ENERGETICA E L``AUTOCOSTRUZIONE.  
 
Ancona, 13 Ottobre 2009 - La Regione Marche destina 3 milioni e 600 mila euro per la sperimentazione energetica e l´autocostruzione nel settore dell´edilizia residenziale. Su proposta dell´assessore Gianluca Carrabs, la Giunta regionale ha approvato il programma e i criteri degli interventi che verranno finanziati con due bandi. Il primo assegna 2,8 milioni alle abitazioni realizzate con criteri ambientali, il secondo riserva circa 700 mila euro alle case costruite da cooperative miste formate da italiani ed extracomunitari. I finanziamenti sono previsti dal Piano regionale di edilizia residenziale 2006/2008. ´Uno strumento dinamico e innovativo ´ sottolinea Carrabs ´ che affronta anche le questioni della sostenibilita` abitativa e dell´integrazione sociale. Rappresenta lo snodo operativo di una politica regionale che intende privilegiare la qualita` edilizia, attraverso una forte sinergia tra cittadini, professionisti, imprese e pubblica amministrazione. Privilegiando un approccio integrato tra progettazione e realizzazione, promuove un miglioramento del confort abitativo garantito da certificazione ambientale. Per quanto riguarda l´autocostruzione in cooperative miste, pur essendo una forma organizzativa non ancora sperimentata dalla Regione, precedenti esperienze, non solo marchigiane, forniscono garanzie sulla riuscita del bando e sull´utilizzo delle risorse destinate´. Beneficiari dei 2,8 milioni per la sperimentazione dell´autosufficienza energetica saranno gli operatori e i destinatari degli alloggi che possono partecipare ai bandi ordinari di edilizia agevolata. Gli alloggi dovranno essere assegnati con locazione a canone concertato, per un periodo minimo di dieci anni. Gli interventi finanziati saranno quelli che privilegiano un risparmio energetico certificabile (secondo i parametri regionali) e potranno contare su un contributo massimo del 20% e che comunque non puo` superare i 50 mila euro per alloggio. La sperimentazione dell´autocostruzione favorira`, invece, le cooperative composta da lavoratori italiani e immigrati, con un reddito Isee massimo di 23. 820,73 euro. Il contributo regionale non superera` i 35 mila euro per alloggio. .  
   
   
EDILIZIA IN BASILICATA, FENEAL-UIL: PENSARE A “ROTTAMAZIONE FISCALE POER L’EDILIZIA”  
 
Potenza, 13 ottobre 2009 - “Vanno bene gli incentivi per la rottamazione dell’auto specie se finalizzati a garantire il lavoro e il futuro delle fabbriche automobilistiche, ma contemporaneamente sarebbe molto più saggio programmare in modo coraggioso la rottamazione fiscale per l´edilizia ovvero un allargamento degli incentivi a quei settori che possono davvero rottamare il vecchio e i ritardi dell´Italia per modernizzarla e avvicinarla all´Europa. Prima di cambiare la macchina sarebbe meglio garantire una migliore abitabilità e vivibilità alle famiglie". E’ quanto sostiene il segretario provinciale della Feneal-uil Rocco Colantuono. “Quando leggiamo che gran parte degli osservatori economici sentenziano che il punto critico della crisi appare superato abbiamo qualche difficolta´ a tirare un sospiro di sollievo. Sappiamo bene, infatti, che la ripresa si preannuncia lenta e che per arrivare ai livelli pre-crisi dovremmo aspettare forse qualche anno. E tutto questo – aggiunge il segretario Feneal - si traduce in nuove apprensioni per l´occupazione e la ripresa produttiva". “Sul piano della cosiddetta rottamazione fiscale in edilizia – continua - qualcosa c´e´ gia´ e certamente ha funzionato, ma i vantaggi fiscali per esser efficaci debbono essere semplici, tempestivi, non funestati da iter burocratici complicati e - questa e´ la nostra proposta- non devono risentire di cambi di maggioranza nel governo del paese e sul piano locale: la Feneal Uil chiede allora un impegno della politica chiaro a favore della stabilità degli incentivi per l´edilizia. Serve individuare alcune agevolazioni che restino valide per almeno un decennio al di la delle maggioranze politiche nazionali o locali. Incentivi non soggetti a mutamenti o ridimensionamenti dettati dalle esigenze della finanza pubblica o dai venti mutevoli della politica. Occorre fornire uno scenario certo alle imprese ed alle famiglie. Vantaggioso e semplice, per intervenire sia per le ristrutturazioni che per le infrastrutture che più servono sul territorio". .  
   
   
VENETO: PIANO CASA A RISCHIO BUROCRAZIA  
 
Venezia, 13 ottobre 2009 - ”La paura della burocrazia rischia di frenare le grandi opportunità date dal Piano Casa”. Lo ha sottolineato l’Assessore all’Urbanistica e Politiche per il Territorio della Regione del Veneto, Renzo Marangon, intervenuto all’incontro con i Sindaci, Assessori e tecnici dei comuni veneziani, riuniti a Mestre per iniziativa della Provincia di Venezia con lo scopo di un approfondimento sull’applicazione pratica del Piano casa. Marangon ha poi precisato che molti uffici tecnici e molti professionisti hanno la tendenza ad interpretare in modo restrittivo la legge 14/09 approvata dalla Regione per dare sostegno al settore edilizio. A questo proposito Marangon ha invitato gli Ordini e Collegi professionali ad avviare al più presto dei corsi di formazione, proprio per “alfabetizzare” chi si dovrà occupare dei progetti di ristrutturazione. “Non si tratta di un provvedimento urbanistico, ma di una legge per sostenere un settore particolarmente colpito dalla crisi, anche se indubbiamente – ha sottolineato – avrà effetti urbanistici. Abbiamo fatto una legge per aprire il più alto numero possibile di cantieri, mettendo meno vincoli possibili e dando una interpretazione molto estesa del concetto di prima casa e consentire a tanti di usufruire del bonus prima casa”. E riferendosi proprio alle restrizioni inopportune poste all’interpretazione del Piano casa, l’Assessore ha precisato che sbaglia chi pretende il piano aziendale per gli aumenti volumetrici degli edifici in zona agricola, perché la legge non lo prevede. Nel concludere il suo intervento Marangon, pur dichiarandosi fiducioso nel pensare che quasi tutte le amministrazioni comunali adottino il piano entro la data prevista del 30 ottobre, ha invitato i Consigli ad una collaborazione istituzionale. “E’ una decisione che molte famiglie, moltissimi artigiani e altrettante imprese attendono ed è una decisione che non va a favore di questa o quella parte politica, ma va solo ed unicamente a favore dell’economia veneta”. .  
   
   
ANCI: TRASPARENZA NELL’AFFITTO DEL PRIVATO E TRACCIABILITÀ DEL CANONE CONTRO IL MERCATO NERO  
 
Milano, 13 ottobre 2009 - “E’ necessario far tornare sul mercato gli alloggi oggi sfitti e non utilizzati, riformulando una legge che superi quella dell’equo canone e la 431”. Lo ha detto l’assessore alla Casa Gianni Verga intervenendo il 9 ottobre a Torino all’incontro sulle politiche abitative organizzato dalla Consulta Casa dell’Anci. Secondo l’assessore va rimesso in moto il mercato dell’affitto con pari garanzie per il proprietario, che possa avere la certezza di rientrare in possesso del proprio alloggio a scadenza del contratto, e per l’affittuario, che abbia la possibilità di pagare canoni calmierati anziché vedersi costretto a rivolgersi all’affitto in nero. “Trasparenza del mercato, certezza nei contratti e uso della leva fiscale per incentivare il meccanismo per rimettere gli alloggi da affittare nella disponibilità dei cittadini – ha spiegato Verga – sono gli elementi fondamentali su cui puntare per rivitalizzare il mercato dell’affitto”. “Per dare una mano ai proprietari, bisogna introdurre la cosiddetta ‘cedolare secca’ – ha ribadito – una tassazione fissata al 20%, al di fuori del cumulo dei redditi, da applicare solo a chi decide di utilizzare l’affitto concordato, come previsto dalla legge 413. Per andare, invece incontro agli affittuari, potrebbe essere offerta la possibilità di detrarre le spese dell’affitto nella dichiarazione dei redditi”. Un altro dei punti proposti all’Anci è stata l’individuazione del canone concordato sulla base di riferimento dei valori immobiliari e del Borsino Immobiliare. “Il proprietario metterebbe più volentieri i propri appartamenti sul mercato se fosse tutelato, ad esempio, con un contratto fino a 5 più 5 anni, tornando però poi in possesso dell’immobile, stipulando fideiussioni assicurative”. Gli aiuti economici per sostenere le famiglie in difficoltà con il pagamento dell’affitto potrebbero essere versati direttamente ai proprietari degli alloggi come deduzioni dal canone di locazione , “evitando – ha sottolineato l’assessore – buoni a pioggia”. I Comuni, poi, potrebbero chiedere la trasparenza degli affitti con la tracciabilità del canone, rendendo obbligatorio il pagamento attraverso bonifico bancario o bollettino postale: “Sarebbe anche una delle armi da utilizzare nella lotta al contrasto degli affitti in nero”. Il pacchetto di proposte che ha presentato l’assessore alla Casa ai suoi colleghi delle altre città d’Italia a maggiore tensione abitativa rientrerà in un documento che verrà poi presentato al Governo. Al seminario ha partecipato anche il Sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Mario Mantovani. .  
   
   
“CALDAIE A TERRA E MURA” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 13 ottobre 2009 - Le previsioni per il 2009, pesantemente condizionate dal clima macroeconomico sfavorevole, dalla maggiore difficoltà di accesso al credito e dalla diffusa sfiducia delle famiglie e delle imprese, esprimono chiaramente uno stato di difficoltà per le imprese del settore, che si traduce in un andamento decisamente negativo della produzione e del fatturato. Dopo la flessione registrata già negli ultimi mesi del 2008 dalla maggior parte delle imprese, nel 2009 si registra infatti un forte rallentamento nel primo semestre, solo in parte attenuato dall’aspettativa di un leggero recupero nella seconda parte dell’anno. Alla flessione della domanda sui mercati europei maturi si aggiunge il sensibile calo sui mercati dell’Est Europa, che nel 2008 avevano consentito almeno in parte di compensare le difficoltà dell’export offrendo nuovi sbocchi. La tendenza al destoccaggio da parte della distribuzione avvantaggia le imprese più differenziate in termini di immagine e di mix innovazione-prezzo, tempi di consegna e servizi. La riduzione delle vendite comporta una diminuzione degli investimenti e una razionalizzazione dei costi, ma anche il rischio di una selezione e concentrazione dell’offerta, con l’uscita dal settore, nel medio periodo, delle imprese finanziariamente più deboli o, al contrario, più orientate a sviluppare prodotti alternativi affermandosi in settori contigui. Le imprese maggiori continueranno a presidiare il settore, ricorrendo allo sviluppo dei prodotti basati su fonti alternative, prevalentemente pannelli solari termici, in integrazione all’offerta di caldaie per compensare la flessione di questo business e rilanciarlo in soluzioni più innovative, idonee a ricevere il sostegno dei contributi pubblici per l’efficienza energetica degli edifici. Tutte le imprese stanno rapidamente adeguando l’offerta, inserendo a catalogo soprattutto sistemi solari e pompe di calore per contrastare la crisi sul core business delle caldaie tradizionali. Dati Di Sintesi
Numero di imprese produttrici 105
Numero di addetti(a) 4. 550
Numero medio di addetti(a) per impresa 41
Valore della produzione 2008 a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 1. 534,0
Variazione media annua della produzione 2008/2004 (%)
· in valore 0,6
· in quantità -1,2
Quota della produzione delle prime 4 imprese/gruppi(b) (%) 66,1
Quota della produzione delle prime 8 imprese/gruppi(b) (%) 84,0
Fatturato per addetto(a) (‘000 euro) 340
Valore aggiunto (Mn. Euro) 329,8
Valore aggiunto per addetto (a) (‘000 euro) 72,5
Export/produzione(b) (%) 57,1
Import/consumo(b) (%) 28,9
Valore del mercato 2008, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 925,0
Variazione media annua del mercato 2008/2004 (%)
· in valore -1,0
· in quantità -3,9
Quota di mercato prime 4 imprese/gruppi(b) (%) 56,4
Quota di mercato prime 8 imprese/gruppi(b) (%) 77,1
Previsioni di sviluppo della produzione(c) (%):
· 2009/2008 -10,0 /-11,0
· 2010/2009 stasi
a) - addetti specifici b) - in valore c) - in quantità Fonte: Databank .
 
   
   
MELFI, PRONTI A PARTIRE LAVORI PER 7 MILIONI DI EURO  
 
 Melfi, 13 ottobre 2009 - Opere pubbliche pronte a partire per un valore di circa 7 milioni di euro e interventi di edilizia abitativa per altri 30 milioni di euro dovrebbe partire per la metà del prossimo anno. Questo l´esito del tavolo tenutosi ieri tra il sindaco di Melfi, Ernesto Navazio, e i rappresentati dei sindacati edili Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil per fare il punto sulla situazione delle opere pubbliche nella città normanna. Lo riferisce il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre, che ha preso parte al vertice insieme al responsabile zonale Angelo Casorelli. Tra le opere il cui iter burocratico si avvia a conclusione figurano la casa Nitti, la manutenzione del torrente Melfia, l´ammodernamento della bretella di collegamento con la superstrada Potenza-melfi e soprattutto 36 nuovi alloggi di edilizia popolare. Il sindaco Navazio, riferisce La Torre, si è impegnato ad aprire in tempi rapidi i cantieri, evitando al contempo ribassi anomali che rischierebbero di scaricarsi sulla sicurezza. Servirà invece qualche mese in più per la realizzazione di altri 300 alloggi nella zona 167 per un importo complessivo di 30 milioni di euro. I sindacati hanno inoltre proposto la sottoscrizione di un protocollo per un monitoraggio continuo dello stato di avanzamento dei lavori. Il segretario regionale della Filca Michele La Torre si è detto “soddisfatto per l´esito del tavolo” auspicando che “i cantieri possano essere avviati in tempi brevi per fare una decisa boccata di ossigeno al comparto edile del Vulture-melfese purché sia salvaguardato il rispetto delle norme in materia di sicurezza”. La Torre ha infine apprezzato l´iniziativa del Comune di Melfi che ha costituito un pool di tecnici per la verifica dello stato di avanzamento e del rispetto dei piani di sicurezza nei cantieri della 219. .  
   
   
TRENTO: PMI E CRISI GLOBALE: CONFRONTO OGGI ALL´OCSE  
 
Trento, 13 ottobre 2009 - Amministratori pubblici ieri a confronto sui temi della crisi e del sostegno da dare alle piccole e medie imprese presso l’ex Convento degli Agostiniani, per iniziativa del Centro Ocse Leed di Trento e del Centro per la formazione alla solidarietà internazionale. Hanno partecipato al seminario internazionale un gruppo di persone composto da 30 decisori politici e operatori dello sviluppo locale, impegnati nell’ideazione e messa in atto di strategie per lo sviluppo dell’ imprenditorialità e delle Pmi nei paesi dell’America latina e del sud est Europa. Il seminario ha visto la partecipazione fra gli altri di Edson Lupatini, segretario di Stato per il commercio del Brasile, del vicepresidente di Confindustria Trento, Antonello Briosi e del consigliere speciale per lo sviluppo locale del governo britannico, Andy Westwood. Il seminario, che avrà una durata di quattro giorni, è iniziato stamani con una sessione aperta alla cittadinanza, oltre che ai partecipanti e a soggetti che già operano sul territorio trentino. Economisti dell’Ocse, esperti e decisori politici internazionali hanno discusso dell’importanza delle politiche di sviluppo locale come risposta alla crisi economica e finanziaria e si sono confrontati sulle azioni intraprese dai diversi governi per fronteggiare le numerose difficoltà esistenti. Briosi in particolare ha sottolineato l´ottima risposta del sistema politico trentino, sia per la velocità dei tempi di realizzazione del piano anticrisi sia per i suoi contenuti. Sulle cause della crisi il vicepresidente di Confindustria ha posto l´accento da un lato sullo squilibrio fra domanda e offerta registratosi nel periodo immediatamente precedente all´esplodere della crisi globale e dall´altro al rapporto, anch´esso "viziato", fra finanza e industria. Venendo al Brasile, Lupatini ha dipinto uno scenario relativamente positivo rispetto ad altri paesi in via di sviluppo; il paese ha retto complessivamente "bene" all´impatto della crisi e le previsioni per la ripresa sono molto ottimistiche. A fare la differenza, anche qui, il ruolo e il peso delle istituzioni. Infine il consigliere speciale Westwood, che ha parlato di crisi finanziaria ma anche di crisi generata dalla difficoltà ad interpretare la crisi, se è consentito il gioco di parole. In generale, la lezione che emerge dal case-study britannico, è che hanno tenuto meglio i territori dove erano più evidenti e marcate le specializzazioni. Il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, impossibilitato a partecipare ai lavvori, ha fatto pervenire i suoi saluti tramite Raffaele Farella, dirigente del Dipartimento turismo, commercio e promozione internazionale, che ha brevemente illustrato i contenuti della manovra anticrisi varata dalla Provincia. .  
   
   
SETTIMANA DELLA CONCILIAZIONE: DAL 19 AL 24 OTTOBRE LE PROCEDURE PRESSO GLI SPORTELLI CAMERALI SARANNO GRATUITE AL VIA LA SESTA EDIZIONE, CON EVENTI E INIZIATIVE PRESSO TUTTE LE CAMERE DI COMMERCIO DEL PIEMONTE  
 
 Torino, 13 ottobre 2009 - Si svolgerà in tutta Italia, dal 19 al 24 ottobre prossimi, la Settimana nazionale dei servizi di conciliazione delle Camere di commercio, giunta quest’anno alla sua sesta edizione. Obiettivo dell’iniziativa, promuovere la conciliazione come strumento alternativo alla giustizia ordinaria per risolvere le controversie commerciali in tempi brevi e a costi contenuti. La conciliazione è una procedura volontaria che si basa sulla collaborazione delle parti in lite: l’esito della procedura, se positivo, è un accordo avente valore di contratto fra le parti, mentre se negativo non preclude alle stesse alcuna altra via, giudiziaria o arbitrale, per risolvere il loro problema. In Piemonte, le conciliazioni tra imprese e consumatori a livello provinciale sono gestite autonomamente dalle singole Camere di commercio, mentre le procedure di conciliazione tra imprese sono affidate alla Camera Arbitrale, presente presso tutti gli sportelli camerali della regione. "La settimana della conciliazione è l´occasione giusta per approfondire la costante opera di diffusione degli strumenti di giustizia alternativa portata avanti dal sistema camerale piemontese, che ha avuto come risultato un incremento fortissimo delle procedure di conciliazione B2b gestite tra il 2001 e il 2008 dalla Camera Arbitrale del Piemonte - dichiara Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte -. Questo risultato non solo premia i nostri sforzi per diffondere la cultura della conciliazione, ma testimonia al tempo stesso la capacità delle nostre imprese di rinnovarsi, capacità che si manifesta anche attraverso l’apertura verso nuovi modelli di risoluzione delle controversie con i partner commerciali e con i consumatori, non solo nel proprio interesse ma in quello di tutto il mercato". “La Camera Arbitrale del Piemonte rappresenta un caso unico in Italia di collaborazione tra le Camere di commercio sui temi della giustizia alternativa, con l’importante contributo degli Ordini professionali: sono infatti i professionisti più vicini alle imprese che possono incidere fortemente sulla diffusione di tali pratiche, favorendo l’inserimento delle clausole di arbitrato e conciliazione all’interno di contratti e statuti societari - ha commentato Giuseppe Pichetto, Presidente della Camera Arbitrale del Piemonte -. Ci auguriamo che questa collaborazione, possa dare un significativo contributo per la crescita della conciliazione, a vantaggio delle imprese del territorio grazie al risparmio del tempo e dei costi connessi alla gestione delle controversie commerciali”. Tra le iniziative previste per la Settimana della conciliazione, oltre a una serie di seminari ed eventi presso tutte le Camere di commercio, la novità di quest’anno è rappresentata dalla gratuità del servizio: tutte le domande presentate presso gli sportelli di conciliazione camerali dal 19 al 24 ottobre saranno totalmente gratuite per tutte le parti in causa, fino ad un tetto di 50. 000 euro, escluse le conciliazioni rientranti nel D. Lgs 5/03 (liti interne alle società). .  
   
   
INDUSTRIA FVG: RIUNIONE IN REGIONE PER GRUPPO CARRARO  
 
Pordenone, 13 ottobre 2009 - Le istituzioni apprezzano la disponibilità del Gruppo Carraro a non procedere unilateralmente alla messa in mobilità dei lavoratori considerati in esubero negli stabilimenti di Gorizia e di Maniago (Pordenone), ma ribadiscono la loro contrarietà a tale strumento e insistono unitariamente nella ricerca di altre strade che portino all´adozione di ammortizzatori sociali. È il risultato dell´incontro avvenuto ieri nella sede della Regione a Pordenone tra il vicepresidente e assessore alle Attività produttive, Luca Ciriani, i presidenti delle Province di Pordenone, Alessandro Ciriani, e di Gorizia, Enrico Gherghetta, i sindaci di Gorizia, Ettore Romoli, e di Maniago, Alessio Belgrado, e i rappresentanti del Gruppo Carraro: l´amministratore delegato Alexander Bossard, e il responsabile delle risorse umane, Mario Sgobbi. Da parte della proprietà è stato ribadito che il piano industriale presentato alle organizzazioni sindacali fotografa la pesante situazione del Gruppo negli stabilimenti di Maniago e di Gorizia e la conseguente necessità di giungere a una riduzione di personale onde consentire la prosecuzione dell´attività in termini di redditività. Nel contempo la proprietà ha confermato la disponibilità a non procedere unilateralmente con la mobilità e ha lasciato aperta la porta a lavorare su altre ipotesi, anche se costose per l´azienda. I rappresentanti delle istituzioni nell´esprimere la loro netta contrarietà alla mobilità, hanno affermato che essa avrebbe - in questo periodo così difficile - pesanti ripercussioni sociali, specie in zone deboli come il Goriziano e la Pedemontana pordenonese. Da qui la richiesta di procedere con la cassa integrazione per dare una speranza ai lavoratori e alle istituzioni il tempo per trovare possibili alternative occupazionali. Il vicepresidente Ciriani, facendo propria le richiesta dei presidenti di provincia e dei sindaci, ha chiesto al gruppo Carraro un segno di buona volontà, manifestando la disponibilità della Regione a valutare tutte le possibilità d´intervento con gli strumenti a disposizione. .  
   
   
ELETTA NUOVA DIREZIONE NAZIONALE DI LEGACOOPSOCIALI - 5 I RAPPRESENTANTI DEL FVG  
 
Roma, 13 ottobre 2009 Si è concluso a nella Sala Capranica presso Montecitorio, il 2° Congresso Nazionale di Legacoopsociali. L´associazione, a quattro anni dalla sua costituzione, registra un consistente consolidamento, dimostrato dalle quasi 2. 000 cooperative aderenti, con una produzione di 2. 150 milioni di euro (+37,4% su base 2005-2008) ed un´occupazione di 86. 000 persone (+32. 3%). Sfatando il mito della "grande dimensione" delle cooperative sociali di Legacoop, lo studio presentato in apertura del congresso e realizzato dal Centro Studi dell´associazione, evidenzia come in realtà la stragrande maggioranza delle cooperative di Legacoopsociali sia di dimensione medio-piccola, tanto che il 60% di esse ha fatturati inferiori al milione di euro annui, mentre - al contrario - solo il 5,2% delle cooperative sociali aderenti superano la soglia dei 5 milioni di euro. Inoltre, in tutto il Nord-est si conferma un dato noto a livello regionale, e che qualifica la "nostra" cooperazione sociale rispetto al resto d´Italia: la quasi equivalenza fra il settore delle cooperative di servizi sociali e quelle di inserimento lavorativo. Al termine del congresso è stata eletta la nuova direzione nazionale, di cui fanno parte cinque rappresentanti del Friuli Venezia Giulia: si tratta di Gian Luigi Bettoli (presidente regionale di Legacoopsociali), Cristiano Cozzolino (vicepresidente regionale e presidente della Cooperativa Lybra di Trieste), Laura Lionetti (vicepresidente della Cooperativa Itaca di Pordenone), Stefano Mantovani (dirigente della Coop Noncello di Roveredo in Piano) e Michela Vogrig (vicepresidente regionale e presidente del Consorzio Operativo Salute Mentale di Udine). .  
   
   
FONDIC, GARANTITA LA RIPRESA DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE IERI UN INCONTRO IN REGIONE TOSCANA SODDISFAZIONE PER LA RIASSUNZIONE DI UNA PARTE DEGLI ADDETTI  
 
Firenze, 13 ottobre 2009 - Il punto della situazione sull´azienda metalmeccanica Fondic, di Barberino di Mugello, è stato fatto ieri nel corso di un incontro convocato in Regione dall´assessore al lavoro Gianfranco Simoncini, al quale sono intervenuti l´assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna, i rappresentanti di Comune di Barberino di Mugello, Provincia di Firenze, Comunità Montana, le organizzazioni sindacali e Confindustria toscana. L´assessore Simoncini e i rappresentanti delle istituzioni hanno preso atto con soddisfazione del passaggio di proprietà dell´azienda che è stata rilevata dalla Denso spa, una società del gruppo Toyota. La nuova proprietà ha già ripreso l´attività e 23 lavoratori dei 64 dipendenti della Fondic sono stati riassunti. Degli altri, 18 hanno trovato una nuova collocazione in altre aziende, 4 sono andati in pensione mentr e per i restanti è in corso la cassa integrazione straordinaria. «Siamo soddisfatti per la ripresa – ha detto Simoncini – sia per le ripercussioni positive che il passaggio alla Denso ha sui lavoratori riassunti ma anche per le possibilità che si aprono, per il medio-lungo termine, di un´ulteriore espansione produttiva e quindi di nuove opportunità per l´occupazione e il rilancio dell´economia nell´area del Mugello». La nuova proprietà infatti, non esclude di poter effettuare ulteriori assunzioni. L´assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna è intervenuto assicurando che la Regione prenderà in considerazione proposte per iniziative che abbiano l´obiettivo di allargare la base produttiva dell´azienda. L´assessore Simoncini ha garantito inoltre che la Regione continuerà ad assicurare tutti gli interventi di sostegno al reddito e riqualificazione per i lavoratori ancora non ricollocati. L´incontro di oggi è stato l´occasione per una ripresa delle relazioni sindacali che si è concretizzata in un successivo incontro fra sindacati azienda. .  
   
   
INCONTRO IN REGIONE TOSCANA FRA L´ASSESSORE AL LAVORO E I RAPPRESENTANTI SINDACALI SIMONCINI SULLA DALMINE DI PIOMBINO  
 
Firenze, 13 ottobre 2009 - “Convocheremo l´azienda, lo faremo prima del 19 ottobre giorno in cui è previsto un nuovo incontro fra azienda e sindacati, parteciperemo al Consiglio Comunale aperto convocato a Piombino per il 20 ottobre e dopo l´incontro con l´azienda valuteremo se chiedere un confronto con il ministero dello Sviluppo Economico attorno a una vertenza che ci preoccupa fortemente”. Così Gianfranco Simoncini, assessore toscano al lavoro, ai rappresentanti sindacali dell´azienda “Tenaris Dalmine” di Piombino, ricevuti il 10 ottobre a Firenze in Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza di Regione Toscana. L´incontro era stato chiesto dai rappresentanti dei lavoratori (si sono presentati Luciano Gabrielli, Fabrizio Toninelli, Marco Cerboneschi, per Fiom Cgil, Uilm e Fim Cisl) che hanno illustrato a Simoncini (presente anche Ringo Anselmi, assessore al lavoro della Provincia di Livorno) i con tenuti del “piano industriale” proposto dall´azienda leader nel settore siderurgico (produzione di tubi in acciaio). Pesanti le ricadute occupazionale del piano sui 5 stabilimenti italiani (Dalmine, Sabbio Bergamasco, Costa Volpino in provincia di Bergamo, Arcore e Piombino) con la previsione globale di 1024 “eccedenze occupazionali” su un totale di 2804 addetti. Prevista, a Piombino, la chiusura dello stabilimento dove lavorano 125 persone. “La Regione – ha detto Simoncini – è contraria alla chiusura e ritiene, anzi, esistano le condizioni per consolidare lo stabilimento toscano anche puntando sul ruolo della logistica che Piombino può avere per l´intero gruppo. Dunque vicinanza e sostegno alla lotta dei lavoratori di Piombino e dell´intero gruppo”. .  
   
   
PROSPETTIVE DI RIPRESA PER LA GUALCHIERANI DI SIGNA LA REGIONE TOSCANA INCONTRERÀ IL COMMISSARIO GIUDIZIALE PER FARE IL PUNTO  
 
 Firenze, 13 ottobre 2009 - La situazione dell´azienda Gualchierani di Signa, specializzata nella produzione di macchinari per il tessile, è stata al centro dell´incontro che l´assessore al lavoro Gianfranco Simoncini ha avuto ieri con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni locali. L´azienda è da alcuni mesi in mano di un commissario giudiziale e i lavoratori hanno più volte manifestato preoccupazioni per i rischi legati al venir meno delle attività produttive dello stabilimento di Signa e alla dispersione di un importante patrimonio professionale. «Da una prima verifica – ha detto l´assessore al termine dell´incontro – emerge una sia pure timida ripresa per le produzioni del settore. Una situazione che apre una prospettiva importante al percorso, al quale la Regione rinnova il suo sostegno, che punta a trovare soluzioni che consentano i l mantenimento delle attività e la salvaguardia dei posti di lavoro». All´interno di questo percorso la Regione si è incaricata di contattare il commissario giudiziale per valutare le possibili soluzioni, anche attraverso l´eventuale ingresso di nuovi soggetti industriali. .