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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Novembre 2010
CONFERENZA 2010 SUL PIANO STRATEGICO EUROPEO PER LE TECNOLOGIE ENERGETICHE  
 
Bruxelles, 2 novembre La Conferenza 2010 sul piano strategico europeo per le tecnologie energetiche si terrà il 15 e 16 novembre 2010 a Bruxelles (Belgio). Il piano strategico europeo per le tecnologie energetiche (piano Set) è il pilastro tecnologico della politica comunitaria in materia di clima ed energia e consentirà all´Europa di sviluppare un insieme di tecnologie energetiche pulite, efficienti, economiche e a ridotto tasso di emissioni. Il piano, inoltre, stabilisce la strategia che l´Ue dovrà adottare per accelerare lo sviluppo e l´immissione nel mercato di tali tecnologie. L´evento analizzerà i progressi compiuti rispetto alle varie linee del piano Set, concentrandosi su vari obiettivi: esaminare il lavoro svolto riguardo alle iniziative industriali europee e all´Alleanza europea per la ricerca nel settore dell´energia (Eera), con un´attenzione particolare all´iniziativa "Città intelligenti"; - varare iniziative industriali per la bioenergia e l´energia nucleare; - varare i prossimi programmi congiunti dell´Eera; - avviare la dimensione di cooperazione internazionale del piano Set. Saranno presenti rappresentanti di un´ampia rosa di parti interessate, tra cui la comunità della ricerca, l´industria, i decisori, la comunità finanziaria e i partner internazionali. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Setplan2010.be/en/setplan2010/programme-0    
   
   
ENERGIA: REGIONI EUROPEE A CONFRONTO SULLE BUONE PRATICHE ALL´AQUILA LANCIATO ANCHE IL CONCORSO RISERVATO ALLE SCUOLE  
 
 L´aquila, 2 novembre 2010 - Rappresentanti di una trentina di Regioni europee si sono ritrovati il 28 ottobre all´Aquila, presso la facoltà universitaria di Scienze della formazione, per confrontarsi sulle buone pratiche e per decidere le future politiche in campo energetico. Si tratta del Mutual learning del progetto More4nrg, curato dal Servizio politica energetica della Regione Abruzzo, in collaborazione col Servizio attività internazionali. "Sono qui delegazioni provenienti da tutta Europa - ha spiegato Iris Flacco, dirigente del Servizio politica energetica - e le scelte che usciranno fuori dall´incontro sono di un´importanza enorme. Attualmente le Regioni non hanno facoltà di decidere singolarmente sugli indirizzi da adottare in campo energetico, sui progetti da portare avanti per promuovere un consumo sostenibile, sulle iniziative di sensibilizzazione. Tutto si muove all´insegna di una grande collaborazione fra tutti i Paesi partner". Stamattina, ogni regione europea aderente al progetto ha illustrato il proprio modo di affrontare l´argomento. Le strade percorse da alcuni governi membri, ritenute più virtuose, saranno adottate da altri a livello comunitario. Tra le iniziative che la Regione Abruzzo ha fatto propria, collegialmente apprezzata, c´è Energiochi. Giunto alla sua sesta edizione, il bando di concorso 2010-2011 è stato lanciato, sempre stamane, nell´ambito del Mutual learning: è riservato agli alunni delle scuole materne, elementari, medie e superiori abruzzesi. Già in passato la "competizione" ha riscosso notevole successo.  
   
   
A GROTTAMMARE MEETING SULL´ENERGIA E FONTI RINNOVABILI.  
 
Ancona, 2 novembre 2010 - Lo scorso 29 Ottobre si è svoltaq nella sala Kursaal di Grottammare l´ottava edizione del meeting dedicato all´energia, fonti rinnovabili e innovazione tecnologica. Un appuntamento importante nella scena economica e sociale di una provincia e di una regione che hanno sempre rivolto attenzione alle possibilita` recate dalle energie alternative, fattore di sviluppo e di tutela ambientale. Nella sessione pomeridiana dei lavori, presenti il primo cittadino Luigi Merli, l´assessore regionale all´Energia e fonti rinnovabili Sandro Donati, il presidente Confindustria Marche Paolo Andreani, e il responsabile della sezione energia di Confindustria Ascoli Giovanni Cimini. Merli nel portare il saluto della citta` ha sottolineato che «da otto anni portiamo avanti questa manifestazione anticipando i tempi e parlando di green economy quando non ne parlava nessuno. Pero`, ora le imprese chiedono certezze e la politica deve dare nel tempo le regole per offrire tali certezze´. Gli ha fatto sponda Cimini ricordando ´che gli imprenditori hanno voglia di investire e guardare al futuro con molto interesse perche` il nostro territorio e` all´avanguardia per la ricerca nelle fonti rinnovabili, ma occorrono regole chiare, attraverso un confronto con le istituzioni, pero` a volte disatteso da parte delle istituzioni stesse´. Non e` dello stesso avviso Donati che durante il suo lungo intervento ha evidenziato che ´l´assenza di regole certe, denunciata, non puo` certamente essere addebitata al recente operato normativo della Regione Marche, che tra l´altro prendiamo atto che verra` impugnato al Tar. La normativa regionale transitoria adottata il 30 luglio, sara` in vigore fino al 28 novembre 2010. Va da se` che dal giorno successivo ritornera` ad essere in vigore la normativa precedente, che prevede la Valutazione di impatto ambientale per impianti superiori al megawatt´. ´Sono onestamente incomprensibili quelle dichiarazioni ´ ha continuato l´assessore - che ravvisano complessita` in questo semplice passaggio normativo. La vera assenza di chiarezza va trovata nel quadro normativo nazionale, in cui il nostro atto amministrativo e` solo uno strumento di regolamentazione paesaggistico/ambientale. L´allarme lanciato da Enel sulle capacita` dell´infrastruttura e sul rischio di saturazione pone in evidenza l´urgenza di adeguare la rete, visti anche i numeri in continuo incremento, del fotovoltaico. Molti installatori hanno ripetutamente chiesto l´intervento urgente di molteplici soggetti, tra cui la Regione Marche, ma anche Confindustria, per trovare soluzioni a questo reale ostacolo, che comporta il mancato rilascio da parte dell´Enel di autorizzazione all´allaccio, a causa della completa saturazione della rete´. ´La Regione Marche ´ ha proseguito Donati - da molti anni riconosce nella questione energetica la trasversalita` dei propri ambiti di intervento. Lo sviluppo delle tecnologie per l´implementazione del settore delle energie rinnovabili e la loro diffusione nei settori privati e in quelli pubblici, rientrano in programmi di intervento vasti ed articolati che hanno caratterizzato la scorsa legislatura e che hanno avviato i lavori di quella presente. Chi contesta alla Regione di avere inferto colpi mortali ad un settore specifico delle rinnovabili attraverso la promulgazione della linee guida regionali per l´installazione del fotovoltaico a terra tramite l´individuazione dei criteri per l´identificazione delle aree non idonee di cui al decreto legislativo 387 del 2003, non riconosce, o ancora piu` preoccupante non si riconosce nell´intenzione primaria dell´intervento regionale: promuovere una specifica tipologia di impianti fotovoltaici, quella architettonicamente integrata, che esprime al massimo l´idea di green economy che declina i suoi obiettivi attraverso il connubio tra produzione di energia rinnovabile e salvaguardia dell´ambiente e del Paesaggio´. ´Inoltre ´ ha concluso l´assessore - l´iniziativa dell´amministrazione regionale va principalmente nella direzione di introdurre un quadro normativo chiaro e coerente che porti chiarezza nei complessi procedimenti comunali e provinciali e che permetta agli stessi operatori del settore un´attivita` piu` agevole su tutto il territorio regionale´. Il dibattito è continuato il giorno dopo e verteva sulle nuove energie partecipative, decentramento e controllo popolare delle fonti energetiche, mentre domenica, giornata conclusiva del meeting, si è parlato di distretto delle nuove energie.  
   
   
ACCORDO FRA TRENTO E BOLZANO SULLA CENTRALE DI SAN FLORIANO  
 
Trento, 2 novembre 2010 - Siglato il 29 ottobre dai presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano Lorenzo Dellai e Luis Durnwalder l´accordo riguardante la centrale idroelettrica di San Floriano, situata nel Comune di Egna e che utilizza le acque del torrente Avisio regolate dal serbatoio stagionale di Stramentizzo, che appartiene al Comune di Castello-molina di Fiemme, nonchè la centrale idroelettrica di Stramentizzo, situata ai piedi della diga della Forra dei Camini, che sfrutta l´acqua rilasciata in Avisio per il deflusso minimo vitale. La Provincia autonoma di Bolzano provvede, per effetto dell´accordo, al rilascio o al rinnovo con durata trentennale della concessione per l’impianto di San Floriano, mentre la Provincia autonoma di Trento accorda la concessione trentennale della derivazione a scopo idroelettrico nell’impianto di Stramentizzo. Le ripartizioni tra le due Province del canone demaniale e delle risorse finanziarie a carattere compensativo sono stabilite nella misura di 2/3 e di un 1/3 a favore della Provincia autonoma di Trento e, rispettivamente, della Provincia autonoma di Bolzano. Gli introiti a carattere compensativo saranno assegnati dalla Provincia di Trento ai comuni interessati sulla base di apposito accordo. Oggi è stato anche firmato un Protocollo d´intesa in merito ad aspetti energetici ed ambientali di comune interesse per le due Province. "Quella di San Floriano - ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai - è una centrale strana, perchè certamente si trova sul territorio della provincia di Bolzano ma usa acqua trentina e su questo, com´è noto, c´e´ stato un lungo contenzioso. Abbiamo deciso però che e´ inutile ´litigare´ e abbiamo trovato un buon accordo, che soddisfa entrambe i territori. Meglio così che lasciare ad Enel la gestione solitaria di questa ´partita´. L´atto che sigliamo oggi è simbolico di una forte volontà di Trento e Bolzano di collaborare su un tema strategico quale è quello dell´energia. Ci sono molti altri ambiti in cui possiamo collaborare nella stessa maniera, e direi che stiamo facendo davvero buone cose; mettersi in rete, per territori come i nostri, è signficativo, anzi è vitale. L´accordo di oggi dunque è buono in se´ ma è anche importante perché indica concretamente la nostra volontà di fare delle cose insieme, nell´interesse reciproco." "Credo che abbiamo raggiunto un buon compromesso - ha sottolineato il presidente altoatesino Luis Durnwalder - che soddisfa entrambe le parti e che tutela le competenze di tutte e due le Province. Si tratta della dimostrazione pratica che la collaborazione fra Bolzano e Trento funziona bene". La concessione riguardante l´impianto di San Floriano è stata rilasciata in origine nel 1956, e successivamente più volte modificata. L´attuale concessione, per effetto del Decreto Legislativo 463/1999, scade il 31 dicembre 2010. Il Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche della Provincia autonoma di Trento, reso esecutivo con decreto del Presidente della Repubblica nel 2006, prevede la stipulazione di appositi accordi tra le Province autonome finalizzati alla regolazione di aspetti procedimentali di coordinamento e di ogni altro aspetto gestionale riguardanti la derivazione, e in particolare la tutela dell’ambiente, del patrimonio idrico, nonché degli interessi e della sicurezza delle popolazioni coinvolte. Si è aperto dunque un confronto fra le due Province, a carattere tecnico e giuridico-amministrativo, approdato alla decisione della Giunta provinciale di Trento del 22 ottobre 2010, che segue quella della Giunta di Bolzano del 18 ottobre scorso. Sulla base dell´intesa raggiunta, la Provincia autonoma di Bolzano provvede al rilascio o al rinnovo con durata trentennale della concessione per l’impianto di San Floriano, mentre la Provincia autonoma di Trento accorda la concessione trentennale della derivazione a scopo idroelettrico nell’impianto di Stramentizzo della portata d’acqua rilasciata dalla diga di Stramentizzo nel torrente Avisio. Dopo avere dettagliatamente precisato l’oggetto della concessione, l´accordo determina le ripartizioni tra le due Province del canone demaniale e delle risorse finanziarie a carattere compensativo in misura di 2/3 e di un 1/3 a favore della Provincia autonoma di Trento e, rispettivamente, della Provincia autonoma di Bolzano. Gli introiti a carattere compensativo saranno assegnati dalla Provincia di Trento ai comuni interessati sulla base di apposito accordo. Sono specificati inoltre i i limiti, i vincoli e gli oneri a carico del concessionario in materia di protezione civile, di rilascio del Dmv (deflusso minimo vitale) e di migliorie sui beni patrimoniali, nonché per la tutela delle utenze sottese e l’ittiofauna. Sono, in particolare, precisate le quote di regolazione del serbatoio di Stramentizzo, assicurando per il periodo dal 1° maggio al 30 settembre la quota di 782,00 metri sopra il livello del mare. Ed ancora: sono regolati gli oneri a carico del concessionario afferenti i sovraccanoni e l’energia e viene disciplinato l’impegno delle due Province autonome a rinunciare ai ricorsi relativi alla concessione di derivazione a scopo idroelettrico di San Floriano, ad eccezione di quanto sotto stabilito. Per quanto concerne il ritiro dei ricorsi, si sottolineano i seguenti ulteriori profili contenuti: - con riguardo al ricorso R.g. N. 7/2002, pendente avanti al Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche di Venezia, che rimane in essere, la Provincia autonoma di Bolzano si impegna a sostenere le ragioni della Provincia autonoma di Trento nei confronti dello Stato e rinuncia alle proprie pretese nei confronti della Provincia autonoma di Trento stessa, dello Stato, nonché di Enel s.P.a. Tutto ciò perchè la Provincia autonoma di Trento si impegna a riconoscere a Bolzano il diritto ad un importo corrispondente ad un terzo del valore dei canoni demaniali riguardanti la concessione di San Floriano, riferiti al periodo 1 gennaio 1988 – 2 dicembre 1999, eventualmente riconosciuti nel sopra citato giudizio R.g. N. 7/2002 e introitati dalla Provincia autonoma di Trento. - Con il ritiro dei ricorsi afferenti la concessione di derivazione a scopo idroelettrico dell´impianto di San Floriano, la Provincia autonoma di Trento riconosce alla Provincia autonoma di Bolzano il diritto ad un importo pari ad € 3.371.016,79, corrispondente ad un terzo del valore dei canoni demaniali, per il predetto impianto, introitati dalla Provincia autonoma di Trento con riferimento al periodo 3 dicembre 1999 – 31 dicembre 2005 e da Patrimonio del Trentino s.P.a. Con riferimento al periodo 1° gennaio 2006 al 31 dicembre 2010, rideterminati in applicazione delle disposizioni previste dall’art. 23 ter della legge provinciale n. 4/1998. - Poiché i canoni introitati da Patrimonio del Trentino s.P.a. Sono stati conferiti dalla Provincia autonoma di Trento a titolo di aumento di capitale sociale della società medesima, si ritiene opportuno che anche il terzo di quanto acquisito al capitale sociale di Patrimonio del Trentino s.P.a. E da restituire alla Provincia autonoma di Bolzano sia a carico del bilancio della Provincia autonoma di Trento. Assieme all´accordo è stato anche firmato un Protocollo d´intesa in merito ad aspetti energetici ed ambientali di comune interesse per le due Province. Le Province autonome di Trento e di Bolzano intendono in questo modo avviare una nuova stagione di collaborazione, diretta a privilegiare una metodologia negoziale nella regolazione dei rapporti e nelle attività di interesse comune. Fra i temi al centro dell´attenzione l’attuazione di forme di collaborazione finalizzate a conseguire risparmi sui costi di gestione delle numerose linee elettriche già di proprietà Enel che collegano tra di loro diversi insediamenti situati a cavallo dei confini fra le due province e l´utilizzo del tunnel di base della ferrovia del Brennero, in particolare il foro-pilota che è in corso di realizzazione, per connettere la rete elettrica di trasporto italiana con quella europea, sia in un’ottica di sicurezza di approvvigionamento sia in quella del contenimento dei costi dell’energia.  
   
   
CENTRALE DEL MERCURE, PROSEGUONO LE AUDIZIONI IN TERZA CCP LA REGIONE CALABRIA È TENUTA PER LEGGE A COINVOLGERE LA BASILICATA NELLA PROCEDURA AUTORIZZATIVA  
 
 Potenza, 2 novembre 2010 - Opinioni diverse, se non addirittura contrapposte, si sono confrontate nella riunione della terza Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale, dove sono proseguite le audizioni sulla vicenda della centrale del Mercure. Ferdinando Laghi, dell’Associazione Medici per l’ambiente, ha sostenuto che il progetto della centrale risulta in contrasto con la normativa sulle aree protette, perché si trova all’interno del Parco nazionale del Pollino e della Zps Pollino e Orsomarso. Ha inoltre evidenziato che il Piear della Regione Basilicata prevede impianti di piccola taglia, mentre la centrale del Mercure è una delle più grandi d’Europa ed avrebbe un forte impatto sulla salute dei cittadini. Michele Somma, in rappresentanza di Confindustria Basilicata, ha detto invece che nonostante le comprensibili cautele di chi guarda alla tutela dell’ambiente, se un’attività economica è gestita nel rispetto delle norme di legge Confindustria non può che essere favorevole. A suo parere l’impianto a biomasse progettato dall’Enel ridurrebbe di centinaia di volte le emissioni rispetto alla vecchia centrale che bruciava combustibili fossili. Al termine della riunione la Commissione ha deciso che saranno convocati per nuove audizioni i rappresentanti dell’Arpab, dell’ufficio Energia della Regione Basilicata, dell’Ente Parco del Pollino e dell’Azienda sanitaria di Potenza. “Non abbiamo ancora completato l’esame di questa complessa vicenda – ha detto il presidente della terza Commissione, Giannino Romaniello, al termine dei lavori – e quindi nella riunione del Consiglio regionale del 3 novembre, in cui si discuterà una mozione su questo argomento, non siamo in condizione di portare una posizione compiuta della Commissione. Voglio ribadire che siamo chiamati ad esprimere una posizione politica, e non tecnica. In questo senso, credo che la Regione Basilicata deve essere coinvolta nei processi decisionali relativi alla centrale del Mercure, così come previsto dalle linee guida per l’autorizzazione degli impianti da fonti rinnovabili, emanate dal Ministero dello Sviluppo economico il 10 settembre 2010, le quali prevedono che, qualora gli effetti di un progetto riguardano altre regioni, queste devono essere coinvolte nelle procedure autorizzative”.  
   
   
EOLICO, NEL MOLISE UNA DELEGAZIONE DAL PRESIDENTE PICCIANO  
 
Campobasso, 2 novembre 2010 - Il Presidente del Consiglio Michele Picciano ha ricevuto il 29 ottobre una delegazione degli ottantanove comitati, associazioni ed organizzazioni sociali che stanno conducendo la campagna contro quello che gli stessi definiscono "eolico selvaggio". La delegazione, accompagnata dal Consigliere regionale Michele Petraroia, era composta da: Mario Maddalena, Comitato Valle Tammaro; Filippo Poleggi, Lega Autonomie Locali; Valeria Cipra, Associazione Insegnanti di Geografia; Pasquale Cerio, Associazione Lavoratori Produttori Agroalimentari; Marinella Di Carlo, Comitato Civico di Guglionesi; Anna Spina, Comitato Civico di Toro. Mario Maddalena ha anche annunziato che il 23 novembre prossimo, dal presidio permanente di Porta Tammaro, partirà una manifestazione popolare che si porterà davanti al Consiglio regionale per sollecitare l´impegno della Regione per la revisione della legge. La delegazione ha consegnato al Presidente le prime duemilacinquecento firme di cittadini che chiedono la revisione della Legge regionale sull´eolico n. 22, al fine di porre maggiori vincoli che possano salvaguardare le zone di maggior pregio ambientale, paesaggistico, archeologico e culturale molisane. Il Presidente Picciano si è detto sensibile alla richiesta e, nella sua veste istituzionale e nel pieno rispetto delle diverse posizioni dei Consiglieri, si è impegnato ad investire, da subito ,i Organi consiliari del problema; a tal proposito ha comunicato di aver già appositamente convocato la Conferenza dei capigruppo per comunicare le richieste della delegazione e trasmettere la petizione popolare.  
   
   
FORMAZIONE GREEN FUTURE: IN SARDEGNA UN CORSO SULLE ENERGIE RINNOVABILI  
 
Cagliari, 2 novembre 2010 - L´assessorato del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale informa che, fino al 30 novembre 2010, è possibile iscriversi al corso "Enterprise creation in renewable energies". Il percorso formativo integrato nel settore delle energie rinnovabili (fotovoltaico ed eolico di piccole dimensioni), fa parte dell´avviso pubblico di chiamata di operazioni da realizzare con il contributo del Fondo Sociale Europeo 2007/2013 obiettivo 2 – asse occupabilità. Il corso si propone di informare, formare e indirizzare i destinatari, verso un´idea/attività imprenditoriale, in ambiti emergenti ed innovativi come quelli della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, con particolare attenzione ai sistemi fotovoltaici e microeolici. L´obiettivo è favorire la nascita ed il rafforzamento dei sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili e la loro integrazione con le attività produttive ed economiche. Il corso è indirizzato a 16 allievi: disoccupati, inoccupati, in possesso di attestato di qualifica rilasciato da un Istituto professionale o del diploma di scuola secondaria superiore di secondo grado e residenti nel territorio della Provincia di Cagliari. Le attività formative saranno articolate nei seguenti moduli didattici: 1) orientamento, consulenza e informazione (82 ore); 2) percorso integrato nel settore delle energie rinnovabili (fotovoltaico ed eolico di piccole dimensioni) (650 ore); 3) work experience (200 ore); 4) accompagnamento allo start up imprenditoriale (175 ore). L´attività è completamente gratuita: sono previsti rimborsi viaggio, indennità di frequenza, materiale didattico e copertura assicurativa. Per informazioni, chiarimenti e per le domande di partecipazione, rivolgersi dalle ore 9 alle ore 12 all´Associazione Crfpa Elmas - S.s. 130 - Km 4,300 - Tel 070 213035 - Fax 070 213034, indirizzo e mail: crfpa@tiscali.It    
   
   
ENERGIA FVG: INTERESSE A REPLICARE NUOVA CENTRALE UDINE  
 
Udine, 2 ottobre 2010 - ´´La politica cercherà di trarre il massimo beneficio dalle conoscenze riguardanti il sistema di controllo dei costi energetici che si sta realizzando per l´ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine: vi è un forte interesse all´estensione di queste buone pratiche´´. E´ quanto ha affermato il 29 ottobre l´assessore regionale alla Salute Vladimir Kosic a conclusione del convegno ´´Le sfide energetiche della Sanità in Friuli Venezia Giulia - L´esempio di Udine´´, che si è tenuto nell´Auditorium della Regione ad Udine. Secondo l´assessore Kosic il modello di collaborazione tra il settore pubblico e quello privato, instaurato per la costruzione della grande centrale tecnologica nel capoluogo friulano, ´´può diventare metodo´´, anche se bisogna tenere in considerazione che la politica sugli investimenti nel settore sanitario ´´richiede più confronti´´ ed è influenzata ´´da scelte fatte a livello nazionale´´. Ad ogni modo la collaborazione in campo sanitario, comparto al quale la Regione ogni anno destina circa il 50 per cento delle risorse di bilancio, richiede ´´un approccio multidimensionale´´ che, secondo l´assessore, ´´deve coinvolgere più centri di studio, i quali possono elaborare soluzioni con impegni e progettualità nuove che non si esauriscano in un solo sistema´´  
   
   
CROAZIA, OPPORTUNITÀ PER PMI IN ENERGIE RINNOVABILI  
 
Zagabria, 2 novembre 2010 - La Banca europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Bers) destinerà alla Croazia 80 milioni di euro. Il finanziamento sarà finalizzato al sostegno di progetti legati allo sviluppo della competitività delle piccole e medie imprese e dell´impiego delle energie rinnovabili. Il progetto, denominato ´´Linea di credito per il sostegno alle imprese´´, e´ stato presentato recentemente nella sede della Camera dell´economia regionale (Hgk) dell´Istituto per l´Energia ´´Hrvoje Pozar´´ di Zagabria, che la Bers ha scelto come consulente tecnico. Di investimenti nel campo dell´energia si è parlato nel corso della presentazione del programma Tam Bas, un altro progetto patrocinato dalla Bers, presentato anche recentemente nella sede fiumana dell´Hgk. Il programma Tam Bers è rivolto alle piccole e medie imprese operanti nel campo delle energie rinnovabili, dell´efficacia energetica e della protezione dell´ambiente, come pure a quelle che desiderano investire in questi campi. I fondi del programma Tam Bas possono essere impiegati dalle aziende per pagare le spese di consulenza. L´importo del finanziamento non può superare i 10 mila euro, ossia il 75 per cento dell´ammontare complessivo del prezzo della consulenza.  
   
   
LOMBARDIA, CASE EDILIZIA PUBBLICA: NUOVI FONDI PER AFFITTI PIU´ ATTENZIONE A STUDENTI E FAMIGLIE MONOPARENTALI  
 
Milano, 2 novembre 2010 - Aiutare gli studenti fuori sede e le famiglie monoparentali. È questo l´obiettivo della delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla Casa Domenico Zambetti. Il documento fissa le linee di indirizzo, affinché le Aler destinino una quota massima del 5% dei proventi derivanti dalla vendita degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica per valorizzare il patrimonio di proprietà o in gestione, così da favorire queste categorie, che potranno così avere in affitto immobili riqualificati proprio in virtù di questi interventi. "In una società che cambia è necessario rispondere immediatamente alle esigenze della comunità - spiega Zambetti -. Milano e la Lombardia hanno da sempre una tradizione di grande ospitalità nei confronti di ragazzi e ragazze che vengono qui per continuare gli studi. In più sarebbe poco lungimirante non considerare il fenomeno purtroppo crescente delle famiglie che, in seguito a separazioni, diventano monoparentali e per questo con difficoltà economiche". Nella nostra regione gli studenti fuori sede sono arrivati ad essere oltre 100 mila. Contemporaneamente sta crescendo in maniera esponenziale anche il numero delle famiglie monoparentali che, secondo una stima dell´Istat, nel giro di pochi anni sono passate ad essere dal 14 a quasi il 30%. "Alla luce di questi numeri - continua Zambetti - è doveroso allargare gli orizzonti e considerare anche queste categorie che, a tutti gli effetti, meritano la stessa attenzione da anni riservata alle giovani coppie, alle famiglie più deboli e a coloro che non riescono a fronteggiare i canoni di affitto che impone il libero mercato ormai alle stelle". "Ancora una volta Regione Lombardia - conclude Zambetti - dimostra di essere concretamente vicina a chi, in molti casi, non ha alcun tipo di reddito".  
   
   
PIANO CASA: GIUNTA SARDEGNA APPROVA INDIRIZZI INTERPRETATIVI LEGGE 4 SU ZONE AGRICOLE  
 
Cagliari, 2 novembre 2010 - La Giunta Regionale su proposta dell’assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, Nicola Rassu, ha approvato, il 29 ottobre il documento contenente gli indirizzi interpretativi sull’art. 3, comma 5 della Legge Regionale 23 ottobre 2009, n. 4, comunemente nota come "Piano Casa". Il provvedimento dell’Esecutivo interviene a dare indirizzi univoci in materia di nuove costruzioni nell’agro, superando le divergenti interpretazioni delle amministrazioni locali emerse anche dalle numerose richieste di chiarimenti pervenute all’Assessorato Enti locali, finanze e urbanistica. "Per offrire ai cittadini maggiore chiarezza per l’attuazione della legge 4 – ha commentato l’assessore Nicola Rassu - la Giunta regionale ha emanato un atto che agevola le amministrazioni comunali nell’esecuzione del disposto legislativo e, allo stesso tempo, salvaguarda l’esigenza di una uniforme applicazione della legge su tutto il territorio regionale". Nello specifico, il provvedimento ha definitivamente chiarito che è ammessa la possibilità di realizzare nuove residenze nell’agro a condizione che siano connesse con le attività agro-zootecniche del fondo, che la superficie minima di intervento sia di almeno un ettaro con un indice di edificabilità pari a 0,03 mc/mq. Il documento precisa che tali disposizioni, contenute nelle Direttive per le zone agricole (adottate con decreto del presidente della regione 3 agosto ‘94), hanno carattere cogente, prevalgono sulle diverse previsioni della strumentazione urbanistica comunale e hanno efficacia temporale limitata. Si tratta infatti di norme transitorie, valide per un periodo di 18 mesi decorrenti dalla data di entrata in vigore della legge e, pertanto, saranno efficaci fino al prossimo 1° maggio 2011. "L’atto di indirizzo oggi assunto - ha concluso l’esponente della Giunta - da attuazione all’ordine del giorno adottato dal Consiglio Regionale nella seduta del 16 dicembre 2009 che impegnava l’Esecutivo a emanare un’apposita direttiva per assicurare l’esatta interpretazione della norma, secondo l’orientamento fornito dallo stesso organo consiliare".  
   
   
EDILIZIA FVG: APPLICARE LEGGI PER ASSEGNAZIONE ALLOGGI ATER  
 
Udine, 2 novembre 2010 - I contenuti delle leggi vanno discussi nel momento in cui si fanno le norme: quando esse sono definite, vanno applicate. Non è corretto aprire dibattiti rispetto a provvedimenti legislativi in vigore. Questi concetti sono stati espressi il 28 ottobre a Udine dall´assessore regionale Riccardo Riccardi, al suo debutto come nuovo referente dell´Edilizia, in occasione della cerimonia di consegna, a 35 famiglie, di altrettanti alloggi popolari, realizzati dall´Ater del capoluogo friulano in via Zilli, nella zona del quartiere di via Di Giusto. Il riferimento è alla legge regionale che, per l´assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, richiede quali requisiti 10 anni di residenza in Italia e 5 in Friuli Venezia Giulia. Una norma in base alla quale sulle 980 domande presentate per ottenere uno dei 35 appartamenti ne sono state accolte circa la metà, mentre il 90 per cento dell´altra metà era stata presentata da cittadini stranieri. "E´ evidente che l´applicazione di quelle norme ha prodotto degli effetti", ha detto Riccardi; tuttavia "io non credo che il Consiglio regionale abbia legiferato contro qualcuno. Credo che abbia cercato di mettere ordine ad uno squilibrio che si stava verificando: i nuovi requisiti hanno prodotto elementi di riequilibrio". "Il nostro compito - ha aggiunto - consiste nel parametrare le risposte rispetto alle esigenze della società intera, a 360 gradi, a come è composta, alle grandi trasformazioni in atto". Per cui "non sono scelte contro qualcuno", perché "noi siamo per l´integrazione, ma questa va praticata nel rispetto delle condizioni che la società di oggi presenta. Se non fossero stati applicati questi equilibri i destinatari di oggi sarebbero stati diversi". Alla cerimonia di inaugurazione, cui è seguita la consegna delle chiavi, accanto all´assessore regionale, al presidente dell´Ater di Udine, Attilio Vuga, al direttore, Domenico Degano, ed all´intero consiglio di amministrazione, è intervenuto anche il sindaco di Udine, Furio Honsell. La costruzione dell´edificio è iniziata nell´agosto 2008. Due anni di lavori, dunque, per una spesa complessiva di 4,5 milioni di euro, che significa un costo medio di 130 mila euro ad alloggio, 1.280 euro al metro quadro per appartamenti di livello qualitativamente elevato, è stato sottolineato, sia per quanto riguarda la progettazione che i materiali impiegati, che consentono significativi risparmi nei consumi di energia e una buona insonorizzazione.  
   
   
LAVORI PUBBLICI IN SARDEGNA, TRE MILIONI PER L´ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE  
 
Cagliari, 2 novembre 2010 - Tre milioni di contributi per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Nella seduta del 28 ottobre , su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Sebastiano Sannitu, la Giunta regionale ha approvato un programma d’intervento per l’abbattimento degli ostacoli alla mobilità di persone con limitata capacità motoria. Si tratta di progetti da realizzare direttamente negli edifici privati su un totale di 885 richieste di contribuzione. Molti i comuni sardi interessati all’iniziativa dell’assessorato. Si è calcolato che le richieste riguardino 230 centri dell’isola con una distribuzione in tutte e otto le province. Gli interventi più importanti anche dal punto di vista finanziario sono previsti nelle città di Cagliari, Oristano, Sassari e Alghero. Invece sono nove i comuni dove in ciascun caso sono stati approvati progetti per una somma complessiva superiore ai 30mila euro. È stato rispettato il diritto di precedenza per i comuni che hanno presentato richieste di finanziamento di utenti con invalidità pari al 100 per cento e relativa difficoltà di deambulazione. In subordine è stato applicato il criterio dell’ordine cronologico di presentazione delle domande dei privati.  
   
   
PIANO CASA GLI EMENDAMENTI APPROVATI IN IV COMMISSIONE - VERSO PROCEDURE PIU` SNELLE PER RILANCIARE L´EDILIZIA´ NELLE MARCHE  
 
Ancona, 2 novembre 2010 - ´Apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione consiliare, che sicuramente licenziera` un testo finale snello e accessibile per gli utenti e le istituzioni preposte a gestire il Piano Casa, le quali potranno cosi` disporre degli strumenti normativi adeguati a rilanciare il settore edilizio´. L´assessore all´Urbanistica, Luigi Viventi, e` particolarmente soddisfatto per l´esame delle modifiche alla legge regionale 22/2009 (Piano Casa) che la Iv Commissione ha svolto nella seduta del 28 ottobre. Le modifiche erano state presentate dalla Giunta regionale lo scorso mese di luglio. Recepivano alcune indicazioni provenienti dal territorio, raccolte dallo stesso assessore, per individuare procedure applicative piu` snelle. Nella seduta precedente la Iv Commissione ha esaminato il testo inviato dalla Giunta, mentre ieri ha approfondito gli emendamenti proposti. In particolare, come spiega Viventi, sono state definite le modifiche da apportare all´articolo 1 e si e` anche deciso di posticipare la validita` della legge sino al 30.06.2012. ´Questo consentira` ´ afferma l´assessore - una piu` agevole e controllata attivita`, tenuto conto che la normativa regionale, nel ventaglio delle possibilita` di intervento, e` una delle piu` valide in Italia. Il principio fondamentale della normativa regionale e` quello di poter intervenire sul patrimonio edilizio esistente raggiungendo l´obiettivo importante di non consumare ulteriore suolo per le nuove edificazioni, ma favorire il miglioramento e la riqualificazione del patrimonio abitativo esistente´. Le modifiche all´articolo 1 riguardano i commi 1,3 e 6. Consentono di ampliare sino al 20% la superficie delle singole unita` immobiliari residenziali, non limitando l´intervento, all´intero edificio e escludendo il limite dei 200 mc esistente nella normativa attuale. Tale limite rimane in vigore solo per gli ampliamenti degli edifici residenziali in zona agricola. E` possibile, poi, ampliare gli edifici non residenziali fino al 20% escludendo il limite dei 400 mq attuali. L´assessore Viventi, su questo aspetto dell´ampliamento degli edifici non residenziali esprime ´particolare soddisfazione in quanto questa modifica consente di venire incontro alle esigenze dei settori produttivi´. La modifica della legge facilitera`, inoltre, l´utilizzo dei sottotetti ai fini abitativi anche quando il rispetto delle distanze dagli edifici circostanti impediva l´utilizzo di questi locali. Infatti la nuova normativa interviene sull´altezza media utile, diminuendola da 2,70 a 2,40. Applicando tale parametro si potra` intervenire anche nei centri storici, non modificando la sagoma dell´edificio. Questo consentira` una riqualificazione degli ultimi piani degli edifici, sia sotto l´aspetto sismico-strutturale, che energetico. L´intervento nei sottotetti favorira` una migliore fruizione nel centro storico delle nuove superfici adibite a residenza. La normativa, attraverso l´elevazione del ´colmo´, consentira` anche di intervenire nelle zone omogenee di tipo B e C. ´Il recepimento della normativa per i sottotetti - evidenzia l´assessore - persegue l´obiettivo che si era prefissato la normativa specifica presentata a suo tempo in Consiglio regionale´. La Commissione tornera` a riunirsi il 4 novembre per proseguire i lavori sui restanti articoli della normativa regionale.  
   
   
MEDIOBANCA, TRIMESTRALE AL 30/09/2010MIGLIOR TRIMESTRE NEGLI ULTIMI 12 MESI: UTILE NETTO A €127,6M RICAVI IN CRESCITA, RETTIFICHE IN CALO  
 
 Milano, 28 ottobre 2010 - Sotto la presidenza di Renato Pagliaro, il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre scorso del gruppo Mediobanca, illustrata dall´Amministratore Delegato Alberto Nagel. Risaltati consolidati - Il trimestre chiude con un utile netto di 127,6 milioni, in significativo aumento rispetto ai precedenti tre trimestri (rispettivamente 69,5 milioni a dicembre 09, 84,3 milioni a marzo 1o e 46,4 milioni a giugno io). Si conferma, pertanto, la ripresa di redditività del Gruppo, con tutte le divisioni che riportano, per la prima volta dopo 18 mesi, risultati netti positivi ed in aumento. Poco significativo appare il confronto con il settembre 09 (200,6 milioni di utile netto), che beneficiava di elevati utili su cessioni di titoli disponibili per la vendita (103,4 milioni contro 7,7 milioni) e di trading (162,9 milioni contro 72 milioni quest´anno) connessi ad uno scenario di mercato molto favorevole. I ricavi di Gruppo raggiungono i 498,7 milioni, miglior livello degli ultimi 12 mesi. In particolare: il margine di interesse, a 262,1 milioni (+ 22,5% a/a e +2,5% t/t), Si conferma la fonte principale di crescita per i ricavi di Gruppo; il suo andamento riflette l´ampliamento dei margini netti nel corporate e il minor costo della raccolta, in presenza di impieghi in crescita nel retail. Gli utili da negoziazione tornano positivi per 79,7 milioni (dopo la perdita di 29,2 milioni nel precedente trimestre legata alla crisi dei titoli governativi) e includono 72 milioni di proventi da trading e 7,7 milioni di utili da cessione di titoli disponibili per la vendita. L´attività di trading beneficia dell´apporto positivo di entrambi i comparti: fixed income (54,9 milioni) e equity (17,1 milioni). Le commissioni ed altri proventi diminuiscono del 5,1% t/t (da 119,2 a 113,1 milioni) esclusivamente per il minor apporto del Corporate e Investment Banking (-11,2%, da 71,5 a 63,5 milioni) che sconta la riflessività del mercato succedutasi al periodo di crisi dei debiti sovrani; in leggera crescita (+5% t/t) le commissioni nel Retail e Private Banking. La flessione delle commissioni è maggiore su base annua (-21,8%) per il confronto con il settembre 09, miglior trimestre per commissioni nette degli ultimi due anni. Il concorso delle società consolidate ad equity scende a 43,8 milioni (da 53,3 milioni a settembre 09 e 72,2 milioni a giugno 1o), per il contributo negativo di Pirelli (9,2 milioni, collegato alla perdita straordinaria registrata in sede di spin-off Prelios) ed un minor apporto di Assicurazioni Generali (46,3 milioni contro contro 58,9 milioni a settembre 09 e 71 milioni a giugno lo) parzialmente compensati dal ritorno all´utile di Rcs Mediagroup (+3 milioni). I costi si mantengono pressoché stabili su base annua e trimestrale (+3,4% a/a e +1,7% t/t) raggiungendo i 188 milioni. Le rettifiche di valore sui crediti diminuiscono (-20% a/a e -lo% t/t) attestandosi a 112,3 milioni e confermando il trend di miglioramento in corso dallo scorso esercizio. In particolare la riduzione è più marcata nel segmento corporate (19,4 milioni contro 19,2 milioni nello scorso trimestre e 40,2 milioni a settembre 09). In calo anche le rettifiche su crediti dei servizi finanziari alle famiglie (87,3 milioni contro 90 milioni nello scorso trimestre e 92,9 milioni a settembre 09). Pressoché assenti (1,1 milioni) le rettifiche su investimenti azionari disponibili per la vendita per effetto di una ripresa dei corsi che determina tra l´altro un incremento della riserva da valutazione del comparto (+36,2 milioni) per buona parte (20,4 milioni) relativa a titoli oggetto di impairment nei precedenti esercizi. Sul piano patrimoniale, si confermano, rispetto a giugno lo, la solidità patrimoniale, la posizione di liquidità e la diversificazione delle fonti di raccolta. Gli voci patrimoniali si caratterizzano per un calo della tesoreria (da 15 a 12,7 miliardi) a favore delle obbligazioni disponibili per la vendita (da 5,2 a 6,5 miliardi). Gli impieghi a clientela mostrano una crescita del 1,8% (da 33,7 a 34,3 miliardi), con primi segnali di ripresa nel corporate (+2,7%) e la conferma della crescita per credito al consumo e mutui. La provvista passa da 53,8 a 53,4 miliardi, di cui 10,1 miliardi provenienti dal canale retail di Chebanca! (9,6 miliardi a giugno lo). Il patrimonio netto aumenta del 4% a 6,6 miliardi. Le masse gestite nel Private Banking sono in lieve salita da 11,7 a 11,8 miliardi. Risultati divisionali Corporate & Investment Banking ("Cib") Proseguono la crescita del margine di interesse (+13% a/a, +i% t/t) e il calo delle rettifiche su crediti (-48% a/a e -27% t/t) con parallelo aumento della redditività netta degli attivi. Riduzione delle commissioni nette (-ii% t/t, -32% su settembre 09, il trimestre record degli ultimi due anni) per la debolezza congiunturale dell´advisory e del capital market. Pioventi da trading nuovamente positivi (7om) dopo la perdita dello scorso trimestre legata alla crisi dei titoli governativi, ma in calo del 6o% rispetto ai massimi raggiunti a settembre 09 (164m). Pressochè assenti (3m) gli utili da cessione di titoli disponibili per la vendita (65m a settembre 09). Costi: +6% a/a, cost/income al 33%. Costo del rischio: 45 bps (da 85 bps a settembre 2009) e asset quality in miglioramento. Assenti le rettifiche su titoli dopo due esercizi penalizzati da impairments. Utile netto a 79m, il miglior trimestre dell´ultimo anno. Primi segnali di crescita degli impieghi: +3% nel trimestre, ma ancora in calo del 4% su base annua Il primo trimestre si chiude con un risultato netto di 79,2 milioni, in calo rispetto ai 146,6 milioni dello scorso anno ma in sensibile incremento rispetto ai successivi tre trimestri dell´esercizio scorso (61,8 milioni, 50,5 milioni e - 15,9 milioni). I ricavi si riducono da 427,8 a 243,3 milioni per i già riferiti minori proventi da trading (69,7 milioni contro 163,5 milioni) e su titoli disponibili per la vendita (3,2 milioni contro 70 milioni) che scontano un raffronto con un primo trimestre dello scorso anno caratterizzato da una performance del fixed income particolarmente positiva per il restringimento degli spread su titoli in portafoglio (163,5 milioni contro una media trimestrale di circa 40 milioni degli ultimi 3 anni) e dalla cessione dell´ultima quota del possesso Fiat (64,5 milioni). Il trimestre conferma la solidità del margine di interesse (+13,3%, da 102,3 a 115,9 milioni nell´anno e +1% nell´ultimo trimestre), sulla scia dell´ampliamento degli spread corporate e dei maggiori volumi medi di tesoreria. Le commissioni (-31,8%, da 93,1 a 63,5 milioni su base annua e -11% nell´ultimo trimestre) scontano la debolezza congiunturale dell´inuestment banking e in particolare il rallentamento del capitai market. Nel periodo si registrano inoltre perdite non ricorrenti delle società consolidate ad equity (9,2 milioni, collegata alle perdita straordinaria registrata da Pirelli in sede di spin-off Prelios). I costi di struttura aumentano del 5,9% su base annua (da 76,3 a 80,8 milioni) e restano collegati allo sviluppo dell´attività e delle infrastrutture informatiche. Le svalutazioni nette su crediti ammontano a 25 milioni, di cui 5,6 milioni del leasing (7,8 milioni) e 19,4 milioni sul portafoglio corporate (40,2 milioni), quest´ultime ormai in miglioramento da oltre cinque trimestri. Pressoché assenti le rettifiche su titoli (0,8 milioni). Gli aggregati patrimoniali indicano una crescita del portafoglio titoli disponibili per la vendita (da 5,1 a 6,5 miliardi) e degli impieghi a clientela (da 24,6 a 25,2 miliardi) finanziati dalla riduzione degli impieghi netti di tesoreria (da 16,4 a 14,1 miliardi). Principalinvesting ("Pi") Contribuzione netta positiva per 5im (in linea con settembre 09) ¨ Valore di libro delle partecipazioni stabile a 2,9m1d ¨ Valore di mercato delle partecipazioni: 3,Imld (3,omld a giugno 2oio) La quota degli utili di competenza del periodo rimane pressoché stabile a 50,6 milioni (da 49,6 milioni) con un apporto positivo per tutte le partecipazioni: Generali per 46,3 milioni (58,9 milioni), Rcs Mediagroup 3 milioni (-3,5 milioni) e Telco 3,7 milioni (o,6 milioni). Retail &Private Banking ("Rpb") ¨ Utile netto della divisione nuovamente positivo (per 15m) dopo 18 mesi di perdite legate alla fase di start up di Chebanca!. ¨ Driver della crescita dei ricavi si conferma il margine di interesse (+21% nell´anno) per i minori costi di raccolta e la ripresa delle erogazioni nel credito al consumo. ¨ Costi sotto controllo (+2% a/a) per l´ottimizzazione dei progetti di investimento di Chebanca! ¨ Qualità del credito in graduale miglioramento nel credito al consumo; settore dei mutui ancora penalizzato dal portafoglio francese ¨ Raccolta di Chebanca! a io,imld (+6% rispetto i 9,6mld a giugno) ¨ Crediti erogati: +16% a/a nel credito al consumo ¨ Attivi gestiti in lieve crescita (ii,8mld da 11,~ a giugno) Il trimestre mostra un utile di 15 milioni, in sensibile aumento rispetto allo scorso anno (3,3 milioni) per effetto del maggior margine di interesse (+21,4%, da 119,4 a 145 milioni) che beneficia soprattutto del minor costo della raccolta. Le rettifiche su crediti diminuiscono da 92,9 a 87,3 milioni, a conferma del favorevole trend iniziato lo scorso esercizio. Quanto ai dati patrimoniali: gli impieghi a clientela sono stabili rispetto al 30 giugno a 12,6 miliardi, di cui 8,4 miliardi rivenienti dal credito al consumo e 3,6 miliardi dai mutui ipotecari; i depositi della clientela Chebanca! aumentano da 9,6 a 10,1 miliardi; gli attivi gestiti/amministrati ammontano a 11,8 miliardi (11,7 miliardi), di cui 5,6 miliardi per Cmb (5,7 miliardi) e 6,2 miliardi per Banca Esperia (6 miliardi). Credito al consumo ¨ Prosegue la crescita della nuova produzione (+16% a/a) e del margine di interesse (+12% a/a, +I% t/t), quest´ultimo anche per effetto del minore costo della raccolta. ¨ Rallentamento della crescita dei costi (+6% a/a) per il graduale stabilizzarsi dei costi di recupero. Cost/income al 35%, valore minimo degli ultimi due anni. ¨ Costo del rischio in riduzione a circa 390 bps da 425 bps a settembre 09 e 405 bps a giugno Io ¨ Utile netto: 12,7m (3m a settembre 09) Retail Banking: Chebanca! ¨ Depositi: in ulteriore aumento da 9,6mld a giugno a io,imld (+6%) ¨ Estensione del conto deposito alla clientela corporate ¨ Perdita nette in progressivo contenimento: -4,6m, con ricavi+37% e costi -3% Private Banking ¨ Masse gestite a ii,8mld (+8% a/a): • Banca Esperia: +25%, a 6,2mld • Cmb: -7% a 5,6mld Su proposta del Presidente, il Consiglio di Amministrazione ha nominato il dr. Angelo Casò - Consigliere indipendente e non esecutivo - Presidente del Comitato Remunerazioni che resta immutato nella sua composizione: Angelo Casò, Presidente, Renato Pagliaro, Tarak Ben Ammar, Roberto Bertazzoni, Vincent Bolloré, Jonella Ligresti e Carlo Pesenti.  
   
   
CONFERMATO L’ACCORDO PER LA NASCITA DEL MAGGIORE OPERATORE INDIPENDENTE NEL PANORAMA ITALIANO DEL RISPARMIO GESTITO  
 
 Milano, 2 novembre 2010 - Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Milano e Clessidra Sgr per conto del Fondo Clessidra Capital Partners Ii (i “Partners”) hanno annunciato il 29 ottobre la nascita del maggior operatore indipendente nel settore dell’asset management in Italia, ed uno dei principali in Europa, con oltre 40 miliardi di asset in gestione. La nuova realtà nasce attraverso un’alleanza strategica che prevede il passaggio di Prima Sgr e Anima Sgr sotto il controllo di una Holding partecipata dai Partners, che svolgerà le funzioni di coordinamento e di indirizzo strategico. L’operazione mira a dar vita a un polo indipendente di produzione e di supporto alle diverse reti distributive dei prodotti d’investimento di Prima e Anima, in grado di consolidare la loro posizione di leadership nel mercato italiano del risparmio gestito. L’incontro dei punti di forza delle due Sgr, che inizialmente rimarranno società separate, porta ad elementi di distintività pressoché unici nel panorama nazionale, dando vita ad un Gruppo al servizio di oltre 150 diversi operatori di mercato (tra reti bancarie e reti di promotori) di cui due reti bancarie di rilievo nazionale (Bmps e Bpm) con oltre 3.800 sportelli. Il nuovo Gruppo punta a rafforzare l’innovazione di prodotto e di servizio in modo da rispondere in misura sempre maggiore alle mutate esigenze del mercato ed ai bisogni dei clienti, facendo leva sulle eccellenze gestionali delle due Sgr e sull’esperienza nella gestione delle reti distributive. L’obiettivo della nuova realtà è quello di ottenere nei prossimi tre anni un sensibile incremento della quota di mercato e rilevanti sinergie di ricavo che potranno derivare dalla maggiore penetrazione del Gruppo nel mercato, anche attraverso l’ulteriore sviluppo delle reti di distribuzione. Importanti iniziative volte al conseguimento di sinergie di costo verranno realizzate già a partire dal prossimo anno per permettere, contemporaneamente, una sempre maggiore efficienza operativa. Le posizioni di Presidente e Amministratore Delegato della Holding verranno ricoperte rispettivamente dal dott. Giuseppe Zadra, già Presidente del Consiglio di Ammininistazione di Prima Holding Spa, e dal dott. Maurizio Biliotti, Direttore della Divisione Organizzazione, It e Operations di Bpm ed ex-Direttore Generale di Bpm Gestioni Sgr. Il dott. Francesco Minelli sarà uno dei due Vice-presidenti in rappresentanza di Clessidra Sgr. Il secondo verrà nominato dal Gruppo Montepaschi. Prima Sgr e Anima Sgr sono state valutate rispettivamente 646 milioni di euro e 413 milioni di euro. All’esito del perfezionamento dell’operazione, il capitale sociale di Holding sarà posseduto, in via diretta ed indiretta: per il 38,11% da Clessidra Sgr per conto del fondo Clessidra Capital Partners Ii, attraverso Lauro Quarantadue spa; per il 23,44 % da Banca Monte dei Paschi di Siena; (che valuterà la possibilità di riequilibrare la propria quota di partecipazione all’iniziativa) per il 36,30 % da Banca Popolare di Milano (di cui il 10% da Banca di Legnano) Gli attuali azionisti di minoranza di Anima Spa – Banca Etruria e Banca Finnat Spa - hanno manifestato il proprio interesse a partecipare all’alleanza acquisendo la residua parte del capitale sociale di Holding. L’operazione verrà perfezionata subordinatamente all’ottenimento delle autorizzazioni delle competenti Autorità di Vigilanza. Commento all’operazione da parte di Bmps (Antonio Vigni) “Il perfezionamento di questa operazione rappresenta un ulteriore passaggio del percorso strategico del Gruppo Montepaschi, che da tempo ha previsto di concentrarsi sull’attività core di distribuzione a valore aggiunto mediante avanzati servizi consulenziali e facendo leva su partner qualificati per l’offerta di prodotto. La nuova realtà Prima-anima è quindi un passaggio essenziale in tale direzione; si costituisce, infatti, un polo di eccellenza integrando qualità gestionali complementari e ampliando significativamente la piattaforma distributiva in piena coerenza con la nostra visione del mercato che individua nella competitività il presupposto per il rilancio del risparmio gestito. Siamo inoltre particolarmente soddisfatti poiché si va a costituire un polo di Asset Management tutto italiano; per il Gruppo Montepaschi, che ha fatto della “storia italiana” il punto distintivo della propria immagine, non può che essere uno sviluppo apprezzabile. Da un punto di vista finanziario ci attendiamo ritorni interessanti da una realtà dinamica e ben inserita nel mercato; da un punto di vista industriale la nostra offerta si arricchirà di nuove soluzioni e ancora maggiore capacità di supporto e vicinanza alle nostre reti” Commento all’operazione da parte di Bpm (Fiorenzo Dalu) “Con il perfezionamento dell’operazione si dà attuazione a un disegno strategico finalizzato a valorizzare un comparto di attività nel quale Bpm è storicamente presente da quasi trent’anni e che vede ancora una volta il nostro Gruppo giocare un ruolo da protagonista nei cambiamenti che si stanno delineando nell’industria italiana del risparmio gestito. Viene data vita ad una nuova importante realtà con un assetto azionario che ne rafforza l’indipendenza e con l’apporto di team professionali di riconosciuta qualità nella gestione del risparmio e nella capacità di sviluppo della distribuzione nel mercato aperto. L’alleanza nasce dalla comune visione dei due Gruppi bancari orientata a focalizzare l’azione delle proprie reti commerciali nello sviluppo di contenuti di percepito valore aggiunto nella relazione con la clientela che, specie nell’area degli investimenti finanziari, significa interpretarne correttamente i bisogni e le aspettative e calibrare l’offerta con prodotti adeguati ai profili dei diversi segmenti. Sotto questa prospettiva ci aspettiamo che l’accresciuta dimensione della nuova realtà consenta di dare impulso all’innovazione di prodotto e supporti le reti distributive con contenuti distintivi di servizio sia nel collocamento, sia nell’assistenza post vendita” Commento all’operazione da parte di Clessidra (Claudio Sposito) “Con questa operazione nasce un grande player nel settore del risparmio gestito. Una realtà indipendente, solida, che punta sulla professionalità dei propri gestori e sulle capacità di ascolto e supporto alle reti distributive. La nuova realtà sarà caratterizzata da una forte presenza su tutto il territorio e da un patrimonio tra i più consistenti nel panorama delle Sgr italiane. Guardiamo al futuro, alle sfide poste da un mercato sempre più complesso, pronti a coglierne tutte le opportunità: la dimensione della nuova entità, infatti, rappresenta un’ottima base di partenza per una possibile operazione di quotazione. Inoltre, il team di professionisti che abbiamo coinvolto, costituisce un punto di forza essenziale,in termini di know-how, esperienza e capacità gestionali. Un vero e proprio “campione nazionale” del risparmio gestito”. Commento all’operazione da parte del Presidente della nuova società (Giuseppe Zadra) “L’operazione ci dà l’opportunità di offrire i nostri servizi di gestione non solo ai clienti di grandi banche ma anche a quelli di oltre 150 reti di banche medie e di promotori. La professionalità dei gestori delle due società è testimoniata da una lunga storia di risultati eccellenti e la nuova struttura mette ancora più in evidenza come l’indipendenza delle politiche di gestione non sia solo una scelta strategica ma soprattutto una necessaria conseguenza della articolazione del gruppo. Sono sempre più convinto che saremo il primo gestore indipendente del paese e sapremo offrire un servizio di pari livello”. Commento all’operazione da parte di Banca Etruria (Luca Bronchi): “Banca Etruria, che ha una partnership strategica con Anima, ha valutato con favore l’opportunità di partecipare alla nascita della nuova Sgr con la finalità di offrire alla clientela servizi di alto profilo anche alla luce del recente potenziamento operato nel Gruppo Banca Etruria delle attività di Wealth Management”. Advisor dell’operazione: Nell’operazione, il Gruppo Bpm è assistito da Rotschild quale advisor finanziario, dallo Studio Biscozzi Nobili e dallo Studio Annunziata e Associati quali advisor legali. Bmps è assistito da Deutsche Bank quale advisor finanziario e da Galante e Associati Studio Legale, quale advisor legale. La nuova Holding è assistita da Lazard & co. Quale advisor finanziario, da Chiomenti Studio Legale quale advisor legale e dallo studio Di Tanno e Associati per la strutturazione dell’operazione.  
   
   
PUGLIA: RICHIESTA VERSAMENTO DITTA IMPREXE, NESSUN OBBLIGO PER I PARTECIPANTI AI BANDI  
 
Bari, 2 novembre 2010 - La richiesta di versamento che i partecipanti ai bandi del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 stanno ricevendo in queste settimane non rientra assolutamente negli adempimenti procedurali dei bandi stessi. Lo precisa l’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari per necessità di chiarimento in seguito ad una lettera con "proposta di inclusione nell´elenco delle ditte italiane operanti in Europa in ambito: commercio, industria, agricoltura ed artigianato" e annesso bollettino postale in favore della ditta Imprexe di G.a. - via Enzo 19, 07100 Sassari, che stanno ricevendo tutti coloro che hanno partecipato ai bandi Psr della Regione Puglia. L’assessorato chiarisce, dunque, che non vi è alcun obbligo di adempiere a tale richiesta, la quale non ha alcuna pertinenza con l´accesso alle domande di premio o di aiuto agli investimenti del Psr 2007-2013.  
   
   
GLI IMPRENDITORI LUCANI AL BUSINESS DAY DI AREA SCIENCE PARK  
 
Potenza, 2 novembre 2010 - Si è svolta il 29 ottobre presso il Campus Area Science Park di Basovizza la terza edizione del Business Day. Presenti alcune imprese lucane, che hanno partecipato ad incontri “one to one” con le aziende e i centri di ricerca più innovativi di Area. Agrl’edizione 2010 del Business Day, organizzato da Area Science Park e svoltosi nel nuovissimo edificio Q2 presso il Campus di Basovizza, ha visto la partecipazione di alcune imprese lucane, grazie all’azione di coinvolgimento e promozione dell’iniziativa messa in campo da Basilicata Innovazione. Si tratta di aziende fortemente orientate all´innovazione che appartengono principalmente ai settori Ict, Energia, Ambiente e Territorio. Hanno deciso di partecipare al Business Day per cogliere nuovi spunti utili a “fare business” e per instaurare rapporti di collaborazione con le imprese e i centri di ricerca più innovativi di Area. Grazie all’organizzazione di incontri “one to one”, curata da Basilicata Innovazione, le imprese lucane hanno condiviso e arricchito il loro know-how, approfondito le conoscenze su tecnologie e prodotti in grado di avere un forte impatto sul mercato e valutato l’avvio di progetti di respiro europeo, nell’ottica di una crescita e di uno sviluppo competitivo. Il Business Day ha quindi rappresentato l’occasione per collegare stabilmente mondo scientifico e tessuto imprenditoriale, facendo di ricerca e competitività un binomio inscindibile per vincere la sfida dell’innovazione, per trovare idee innovative e per scoprire opportunità di crescita in settori che spaziano dalle biotecnologie alla robotica, dalle telecomunicazioni all’elettronica alle tecnologie ambientali. A questa edizione del Business Day si sono iscritte 132 aziende, di cui 30 straniere, in prevalenza slovene e bosniache. Gli incontri ”one to one” messi in calendario sono stati ben 531. “Abbiamo puntato a migliorare ulteriormente la qualità e la pertinenza degli incontri tra imprese - evidenzia il presidente di Area, Giancarlo Michellone – con l’obiettivo di favorire contatti sempre più efficaci, consolidando così il successo dello scorso anno”. Business Day 2010 si è svolto con il supporto di Enterprise Europe Network (la rete europea di servizi alle imprese promossa dalla Direzione Generale Impresa e Industria) e l’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - Apre. In particolare, attraverso Enterprise Europe Network è stato stretto un rapporto di collaborazione con la University of Primorska di Koper che ha contribuito alla partecipazione di aziende provenienti dalla Slovenia.  
   
   
BUSINESS DAY; DE FILIPPO: CRESCONO OPPORTUNITÀ, INNOVAZIONE “IMPORTANTE INSERIRSI IN UN SISTEMA CHE VADA OLTRE L’ORIZZONTE REGIONALE”  
 
Potenza, 2 novembre 2010 - “Il sistema di relazioni che consente a 10 imprese lucane di incontrarsi ‘faccia a faccia’ con altrettante imprese di fuori regione per analizzare ipotesi di collaborazione nel segno dell’innovazione è senz’altro uno degli effetti benefici dell’opera di Basilicata Innovazione nel conferire competitività al tessuto produttivo lucano”. E’ il commento del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo all’iniziativa in svolgimento a Trieste. “La capacità di innovazione – ha detto il presidente De Filippo – è logicamente in relazione con la possibilità di entrare a far parte di veri e propri ‘sistemi’ che, andando oltre l’orizzonte regionale, mettano in rete le esperienze fatte e i traguardi raggiunti consentendo il continuo mantenimento di livelli di avanguardia. Ma c’è da dire che se 10 aziende lucane sono chiamate a far parte di questo sistema di relazioni, l’innovazione, evidentemente, è partita anche qui anche se bisogna ancora lavorare per consolidarla ed estenderla sempre più.  
   
   
IN ITALIA C’È UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CHE MERITA UN OSCAR I FINALISTI DELL’OSCAR DI BILANCIO P.A. 2010  
 
 Milano, 2 novembre 2010 - In Italia c’è una Pubblica Amministrazione efficiente che è impegnata a redigere bilanci sempre più chiari e trasparenti e a comunicarli tempestivamente. La localizzazione geografica dei finalisti tocca, anche se con percentuali diverse, tutto il Paese, rivelando che dal Nord al Sud è in atto un grande sforzo comunicativo da parte di molti enti pubblici per raggiungere in modo diretto ed efficace i loro referenti, a partire dai cittadini. E’ quanto ha concluso la Giuria dell’Oscar di Bilancio della Pubblica Amministrazione 2010 presieduta da Dino Piero Giarda, Professore di Scienza delle Finanze dell’Università Cattolica di Milano. La Giuria si è infatti riunita per esaminare i bilanci degli enti pubblici che concorrevano all’assegnazione dei quattro Oscar previsti dal regolamento: Oscar di Bilancio Regioni; Oscar di Bilancio Province; Oscar di Bilancio Comuni Capoluoghi di Provincia; Oscar di Bilancio Comuni non Capoluoghi di Provincia. Tutti i bilanci erano già stati esaminati preventivamente dalle rispettive quattro commissioni di segnalazione che avevano indicato alla Giuria i rendiconti migliori sotto il profilo della comunicazione sul versante economico, sociale ed ambientale. La Giuria, dopo una discussione serrata, ha selezionato 9 finalisti per 3 Oscar, decidendo di non assegnare l’Oscar alle Regioni, ma una prestigiosa Menzione d’Onore. La motivazione di questa decisione risiede nella impossibilità di un confronto adeguato dato l’esiguo numero dei bilanci pervenuti. Questa inaspettata scarsa partecipazione è stata motivata da molti enti con la coincidenza delle elezioni regionali, il rinnovo delle amministrazioni e le tempistiche della rendicontazione. Finaliste dell’Oscar di Bilancio Province sono risultate le amministrazioni provinciali di Cosenza, Gorizia e Pordenone, che hanno dimostrato con i documenti presentati la volontà chiara di comunicare nella massima trasparenza la loro attività. I tre finalisti dell’Oscar Comuni Capoluoghi sono Bologna, Reggio Emilia e Trento. Completezza, qualità della rendicontazione, ma anche una presentazione curata, sono i cardini con i quali sono stati realizzati i bilanci di queste città. Finalisti dell’Oscar Comuni non capoluoghi sono le cittadine di Crespellano (Bo), Seregno (Mb) e Sesto Fiorentino (Fi). I loro bilanci dimostrano come anche realtà amministrative non grandi riescano a produrre rendiconti egregi sotto tutti i punti di vista, aprendo un dialogo proficuo con tutti i loro referenti. I vincitori dell’Oscar di Bilancio P.a. Saranno annunciati a Roma il 17 novembre, durante la cerimonia di premiazione che si terrà a Palazzo San Macuto, in Via del Seminario 76, con inizio alle ore 16.30. Componenti della Giuria, oltre al professore Giarda, sono: Mario Boella, Presidente Assirevi - Associazione Italiana Revisori Contabili; Domenico Bodega, Preside Facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Milano; Giorgio Brosio, Presidente Società Italiana di Economia Pubblica; Gianluca Comin, Presidente Ferpi - Federazione Relazioni Pubbliche Italiana; Nicola Mastropasqua, Presidente della Corte dei Conti della Lombardia; Biagio Mazzotta, Capo Servizio Studi Ragioneria Generale dello Stato; Salvatore Messina, Direttore della Sede di Milano della Banca d’Italia; Mario Noera, Presidente Aiaf – Associazione Italiana Analisti Finanziari; Giancarlo Pola, Preside della Facoltà di Economia dell’Università di Ferrara; Claudio Siciliotti, Presidente Consiglio Nazionale Dottori dei Commercialisti e degli Esperti Contabili; Gherarda Guastalla Lucchini, Segretario Generale Oscar di Bilancio Pa.  
   
   
TRASPORTI, CAPPELLACCI - CARTA: AVVIATA SOLUZIONE VERTENZA LAVORATORI GEAS  
 
Cagliari, 2  novembre 2010 - "L´avvio della soluzione della vertenza Geas è una buona notizia per i lavoratori ed è il primo passo verso una prospettiva per la quale la Regione farà la sua parte". Lo ha detto 28 Ottobre il Presidente della Regione Ugo Cappellacci, che il 28 ottobre sera si è recato con l’assessore dei Trasporti Angelo Carta, dagli operai della Geas che stazionavano da giorni sul tetto della stazione ferroviaria di Cagliari. "Siamo riusciti ad ottenere le risorse per salvaguardare i posti di lavoro di tutti gli operai – ha aggiunto l’assessore dei Trasporti Angelo Carta -. Trenitalia è stata disponibile e siamo riusciti a ottenere 3 milioni e 300 mila euro per tutti i servizi". L´accordo proposto prevede la prosecuzione dei contratti di lavoro per 6 mesi con la nuova ditta aggiudicataria dell’appalto. Nel contempo l’Inps invierà alla Regione le schede anagrafiche dei lavoratori per valutare quali potranno beneficiare dell’accompagnamento in quiescenza. “Abbiamo inoltre chiesto a Trenitalia un segnale tangibile con il pagamento di 1.000 euro una tantum per ogni lavoratore in attesa della definizione della vertenza. Anche su questo punto c’è stata disponibilità, con la richiesta di una sospensiva in attesa di un parere legale” "Un risultato importante - ha concluso l’assessore Carta - che premia la determinazione con cui la Regione ha portato avanti questa trattativa, e che da una prospettiva a decine di lavoratori e alle loro famiglie".  
   
   
USURA: SOS IMPRESA, CRESCE PER “GIOCATORI INCALLITI”  
 
Potenza, 2 novembre 2010 - Anche in Basilicata i “giocatori incalliti” sono tra le nuove vittime “preferite” dagli usurai. Il nuovo grido d’allarme è stato lanciato da “Sos Impresa Basilicata”, ricordando che secondo le stime di Agicos e proprie elaborazioni, la spesa media dei lucani per giochi-scommesse è intorno a 500 euro pro-capite l’anno per un ammontare complessivo di almeno 3milioni di euro, a cui aggiungere il “giro clandestino” per almeno un altro milione di euro. Oltre al superenalotto, il concorso che ha raggiunto un jackpot da 175,4 milioni di euro, la spesa maggiore dei giocatori lucani da tempo si sta concentrando sui Gratta e Vinci che ormai coinvolgono nella “febbre di vincita” anche massaie e pensionati. Da questa situazione si è andata modificando anche in Basilicata la figura dell’usuraio attraverso – sottolinea Sos Impresa Basilicata – una versione più evoluta dei “cravattari” di una volta. Accade dunque che i cosiddetti prestiti già da qualche tempo sono concessi per finanziare le giocate, fenomeno che coinvolge direttamente operatori economici, commercianti, piccoli imprenditori con l’illusione di poter superare le difficoltà finanziarie dell’attività della propria azienda. “Sos Impresa Basilicata” ha allertato tutti gli sportelli attivi sul territorio regionale presso le strutture zonali Confesercenti per prestare adeguata e particolare assistenza e consulenza alle vittime di questa nuova forma di usura. Ci sono inoltre servizi di assistenza psicologica da garantire contro la dipendenza dal gioco.  
   
   
VERTENZA PORTOVESME, FIRMATO PROTOCOLLO INTESA  
 
Cagliari, 2 novembre 2010 - Il Cipe si riunirà venerdì´ 5 novembre e uno degli argomenti all´ordine del giorno sarà l´approvazione del contratto di programma della Portovesme Srl. L´ha annunciato il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, nel corso dell´incontro svoltosi il 29 ottobre a Villa Devoto incentrato sulle problematiche dell´azienda del Sulcis. Alla riunione hanno partecipato anche gli assessori dell´ Industria e del Lavoro, Oscar Cherchi e Franco Manca, l´Amministratore delegato della Portovesme srl, esponenti della Confindustria della Sardenga Meridionali, i regionali delle Organizzazioni sindacali confederali, i segretari di categoria e gli esponenti della Rsu. "E´ un passo fondamentale che fa bene sperare - ha osservato Cappellacci - per la salvaguardia e il rilancio del polo metallurgico del Sulcis". Il Presidente si è soffermato sui passi in avanti compiuti rispetto all´ ultima riunione, passaggi di cui Sindacati e Azienda hanno preso atto con soddisfazione. I rappresentanti della Portovesme srl si sono impegnati all´avvio di tutte le fasi preparatorie agli investimenti previsti dal piano industriale, che troveranno attuazione entro il primo trimestre del 2011. Oltre ai nuovi investimenti per l´autoproduzione energetica e per la linea dello zinco, l´Azienda ha preannunciato buone prospettive anche per un rilancio della linea del piombo.  
   
   
APPRENDISTATO IN BASILICATA: UIL, INTESA PER RILANCIARE LAVORO GIOVANI  
 
Potenza, 2 novembre 2010 - “L’intesa tra Governo, Regioni e tutte le Parti Sociali per rilanciare il contratto d´apprendistato professionalizzante che, in questi anni, ha subito una forte flessione quantitativa, coglie l´obiettivo di ridare certezze ad imprese e giovani soprattutto dopo i dati diffusi da Eurostat che vedono la Basilicata con il 38,3% di senza lavoro sotto i 24 anni di età tra le prime dieci Regioni dell’Ue per disoccupazione giovanile”. A sostenerlo è il segretario generale regionale della Uil della Basilicata Carmine Vaccaro, aggiungendo che “tra i motivi di uno scarso utilizzo vi è senz´altro quello provocato da una concorrenza "feroce" di altre tipologie d´ingresso nel mondo del lavoro che sono spesso utilizzate in maniera elusiva e distorta. In particolare la Uil condivide e sostene tutte le misure tese a limitare l´abuso e la reiterazione dei Tirocini formativi e delle Collaborazioni a progetto che nascondono veri e propri rapporti di lavoro subordinato. L´apprendistato, invece – aggiunge Vaccaro - deve diventare il contratto d´ingresso «tipico» dei giovani nel mercato del lavoro. E agli apprendisti dovrà essere garantito il massimo di formazione da parte di tutti gli attori che hanno una responsabilità diretta nella gestione di questo strumento, a partire dalle Regioni o, in sussidiarietà, le parti sociali e gli enti bilaterali. In questa fase, e in attesa di una revisione e di un chiarimento della normativa vigente, con l´intesa – riferisce Vaccaro - si stabilisce di avviare un tavolo tripartito per la "definizione di una mappatura condivisa della normativa concretamente applicabile Regione per Regione, settore per settore; delle linee guida condivise per la riforma dell´apprendistato professionalizzante secondo la delega contenuta nella legge n. 247 del 2007 in corso di riattivazione nell´ambito del disegno di legge ´collegato lavoro´, valorizzando la formazione aziendale di tipo formale, la risorsa della bilateralità, il ruolo dei fondi interprofessionali e la tracciabilità sul libretto formativo del cittadino; di un quadro più razionale ed efficiente dei tirocini formativi e di orientamento al fine di valorizzarne le potenzialità in termini di occupabilità e prevenire gli abusi e l´utilizzo distorto degli stessi tirocini formativi e di orientamento e di altre tipologie contrattuali (in particolare le collaborazioni coordinate e continuative) in concorrenza con il contratto di apprendistato". Secondo gli ultimi dati Isfol disponibili, nel 2009 s´è registrato un forte calo del numero dei contratti di apprendistato attivati (dai 645.986 del 2008 si è passati a 567.842 con una riduzione di 78.144 unità) in un contesto, qual è quello italiano, caratterizzato da tassi di disoccupazione giovanile tra i più alti in Europa. Inoltre, come si ribadisce nel testo ministeriale, solo il 20% degli apprendisti ha effettivamente ricevuto una formazione.  
   
   
EX ILA, PRESTO UN TAVOLO TECNICO. LA REGIONE SARDEGNA CHIEDE DI BLOCCARE I LICENZIAMENTI  
 
Cagliari, 2 novembre 2010 - "La Regione non può acquisire le aziende in crisi ma, in presenza di imprenditori seri, può utilizzare diversi strumenti importanti che consistono negli incentivi messi a disposizione dall’Unione Europea, dallo Stato e dalla stessa Regione, che possono far fronte alle tante vertenze difficili che stiamo affrontando da tempo. Entro la prossima settimana verrà fissato un nuovo incontro tra gli Assessorati dell’Industria e del Lavoro, la Curatela fallimentare e le associazioni sindacali per trovare una soluzione". È quanto ha affermato il 29 ottobre l’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, coordinatore del Comitato Interassessoriale per le emergenze economico sociali, che questa mattina ha esaminato la situazione della ex Ila di Portovesme. All’incontro, svoltosi nella sede della Presidenza della Regione, hanno preso parte gli assessori dell’Industria, Oscar Cherchi, e del Lavoro, Franco Manca, il presidente della Sfirs, Antonio Tilocca, i rappresentanti istituzionali del Sulcis, i curatori fallimentari dell’azienda e le rappresentanze sindacali. “Entro pochi giorni – ha assicurato il neo assessore dell’Industria, Oscar Cherchi – attiveremo un tavolo tecnico. C’è un imprenditore che ha manifestato interesse all’acquisizione della fabbrica: a lui, insieme ai colleghi della Giunta e alla Sfirs, cercheremo di offrire le opportunità più interessanti che le leggi ci consentono, nella convinzione che possa trovare le motivazioni giuste per fare ripartire l’attività dell’azienda, ferma ormai da due anni”. L’assessore del Lavoro, Franco Manca, ha garantito che “verrà assicurato un altro anno di ammortizzatori sociali”. Anche Manca ha chiesto alla curatela fallimentare di “sospendere la decisione di dar seguito ai licenziamenti dei lavoratori in attesa di valutare eventuali manifestazioni di interesse”. I curatori fallimentari hanno annunciato che pochi giorni fa è arrivata una manifestazione di interesse e, in funzione di questa, valuteranno la possibilità di rivedere le procedure di licenziamento.