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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Giugno 2015
EXPO, 35 PARLAMENTARI EUROPEI IN VISITA IL 18 E 19 GIUGNO PER PROMUOVERE SICUREZZA ALIMENTARE E LOTTA ALLO SPRECO DI CIBO  
 
Promuovere azioni di miglioramento della sicurezza alimentare nel mondo, combattere lo spreco di cibo e incoraggiare stili di vita salutari. Sono i tre punti chiave della risoluzione non legislativa adottata dal Parlamento europeo alla vigilia dell´apertura di Expo 2015 . Per diffondere questo messaggio il 18 e il 19 giugno 35 deputati, membri delle commissioni Agricoltura, Industria ed energia e Commercio internazionale, visiteranno il sito di Expo Milano. Seguirà un´ulteriore visita delle commissioni Sviluppo e Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare. La visita prevede una conferenza stampa congiunta presso il Padiglione dell´Unione europea giovedì 18 giugno alle ore 16,30. Le delegazioni saranno guidate da Czesław Adam Siekierski (Presidente Agri), Bernd Lange (Presidente Inta) e Patrizia Toia (Vicepresidente Itre). Accompagnerà le delegazioni anche il vicepresidente del Pe Antonio Tajani. Sarà presente il relatore del Pe per Expo Paolo De Castro. Alla vigilia dell´apertura ufficiale di Expo 2015, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione non legislativa che invita l´Ue a sfruttare l´occasione offerta dall´Esposizione universale di Milano al fine di incoraggiare l´uso di buone pratiche per un´agricoltura sostenibile, promuovere l´equità nella catena di distribuzione del cibo e combattere lo spreco alimentare e la malnutrizione. Lo scopo finale di tutti questi sforzi, secondo i deputati, dovrebbe essere il rafforzamento della sicurezza alimentare a livello mondiale. "Obiettivo centrale dell´azione dell´Ue è la sostenibilità sia nella produzione alimentare che nell´uso di risorse naturali o di finanza pubblica. La sostenibilità non intesa solo in senso economico ma come principio fondamentale per assicurare solidarietà globale e tra generazioni", ha detto il Presidente del Pe Martin Schulz in occasione dell´inaugurazione del padiglione dell´Unione europea a Expo Milano, il 9 maggio 2015.  
   
   
MARONI: RICHIESTA DI SOSPENSIONE SCHENGEN SOLO PER SICUREZZA EXPO  
 
"Contrariamente a quanto riportato da alcune agenzie di stampa durante l´audizione in Comitato Schengen il presidente Maroni ha spiegato che la sua richiesta di sospensione di Schengen fatta gennaio era legata alla sicurezza in vista di Expo e non al tema dell´immigrazione, per il quale Maroni ha ribadito che la sua proposta è bloccare le partenze attraverso la creazione di campi profughi in Libia". Lo scrive una nota di Regione Lombardia.  
   
   
ADOTTATO IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-2020 PER LA REGIONE UMBRIA  
 
Il programma di sviluppo rurale (Psr) per la Regione Umbria, che è stato formalmente adottato dalla Commissione europea, delinea le priorità dell´Umbria per l’utilizzo di quasi 877 milioni di euro di finanziamento pubblico, disponibile per il periodo di 7 anni 2014-2020 (più di 378 milioni di euro dal bilancio dell’Ue e 499 milioni di euro di cofinanziamento nazionale). Il Psr Umbria è il sesto dei 23 programmi regionali e nazionali italiani ad essere approvato. Il programma di sviluppo rurale per l´Umbria dà particolare rilievo alle azioni legate alla salvaguardia, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi, al potenziamento della competitività del settore agricolo e di quello forestale e a promuovere l´inclusione sociale e lo sviluppo economico nelle zone rurali. Si prevede che circa il 42% delle superfici agricole farà oggetto d´impegni per la gestione delle risorse idriche, quasi il 29% per la gestione del suolo e che oltre il 13% delle superfici agricole e il 5% di quelle forestali saranno oggetto d´impegni a sostegno della biodiversità. Al fine di potenziare la competitività del settore agricolo e forestale, 1 200 agricoltori otterranno un sostegno per la ristrutturazione o l´ammodernamento delle loro aziende e oltre 400 giovani agricoltori riceveranno aiuto finanziario per avviare la propria attività. A questo riguardo, nella selezione delle operazioni un peso particolare verrà dato al fattore innovazione. L´11% della spesa pubblica del Psr verrà destinata a sostenere azioni che stimolano l´innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze. Il Psr Umbria contribuirà, inoltre, all´inclusione sociale e allo sviluppo economico nelle aree rurali portando migliori servizi al 34% della popolazione rurale. Il 90% della popolazione rurale nelle aree rurali beneficerà anche di nuovi o migliori infrastrutture a banda larga. Soddisfatto per l´approvazione, il Commissario europeo per l´Agricoltura Phil Hogan ha dichiarato: "Sono lieto che sia stato approvato il sesto Psr italiano. Uno dei punti di forza del nostro concetto di sviluppo rurale è che abbiamo fissato priorità centrali a livello di Ue, garantendo al tempo stesso a Stati membri e regioni la flessibilità necessaria per adattare i programmi alle situazioni individuali. Nel caso dell´Umbria è stato posto l´accento su elementi come la gestione dell´acqua e il miglioramento della banda larga nelle zone rurali". Contesto - Per il sostegno allo sviluppo rurale, il 2° pilastro della politica agricola comune, l´Unione europea mette a disposizione degli Stati membri una dotazione finanziaria che è gestita a livello nazionale o regionale nell´ambito di programmi pluriennali cofinanziati. In totale sono previsti 118 programmi per l´insieme dei 28 Stati membri. Il nuovo regolamento sullo sviluppo rurale per il periodo 2014-2020 stabilisce sei priorità in campo economico, ambientale e sociale, sulla cui base i programmi nazionali definiscono precisi obiettivi. Inoltre, per favorire il coordinamento degli interventi e massimizzare le sinergie con gli altri Fondi strutturali e di investimento europei (Sie), con ogni Stato membro è stato concluso un accordo di partenariato che delinea la strategia generale nazionale per gli investimenti strutturali finanziati dall´Ue. Per maggiori informazioni: Scheda informativa sul programma di sviluppo rurale 2014-2020 per la Regione Umbria http://ec.Europa.eu/agriculture/rural-development-2014-2020/country-files/it/factsheet-umbria_it.pdf    
   
   
BOLZANO -BAROMETRO DELL´AGRICOLTURA: AGRICOLTORI SODDISFATTI DEL 2014  
 
Gli agricoltori sono abbastanza soddisfatti dell’anno agricolo trascorso. I viticoltori e gli allevatori si dichiarano fiduciosi anche per il 2015, mentre nel comparto frutticolo le attese sono fortemente ridimensionate. Ciò emerge dal Barometro dell’agricoltura dell’Ire – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano, che rileva il clima di fiducia degli agricoltori altoatesini. Nel complesso gli agricoltori si dichiarano abbastanza soddisfatti dell’anno agricolo 2013/2014. L’86 percento valuta positivamente i prezzi al produttore corrisposti dalle cooperative ai propri soci. I costi di produzione sono tuttavia aumentati più dei prezzi di vendita dei prodotti agricoli, incidendo sul risultato economico. Inoltre, sei agricoltori su dieci sono convinti che i costi cresceranno anche quest’anno. Per l’anno agricolo 2014/2015 le attese divergono: la maggioranza dei viticoltori e degli allevatori prevede che i prezzi pagati ai produttori saranno ancora buoni o quantomeno soddisfacenti. I frutticoltori si attendono invece prezzi peggiori. Quasi tutti i viticoltori sono soddisfatti dei prezzi erogati lo scorso anno dalle cantine ai produttori. Le attese restano positive anche per l’anno in corso, anche se la quantità di uva raccolta durante l’ultima vendemmia è stata inferiore del 20 percento. Anche gli allevatori sono quasi tutti soddisfatti dei prezzi al produttore percepiti lo scorso anno. L’88 percento prevede che i prezzi erogati dalle latterie saranno soddisfacenti anche nel 2015. L’eliminazione delle quote latte nell’Unione Europea comporterà una riduzione e una maggiore instabilità del prezzo del latte sul mercato internazionale. Tuttavia, il settore lattiero-caseario altoatesino ritiene di poter fare fronte alla maggiore concorrenza puntando sull’elevata qualità dei prodotti. La situazione più difficile si riscontra nella frutticoltura. Lo scorso anno agricolo è stato positivo per otto frutticoltori su dieci, ma per il 2015 solo il 20 percento conta di poter percepire prezzi soddisfacenti. L’abbondante raccolto in Europa e le limitazioni all’importazione in Russia di prodotti alimentari provenienti dall’Ue hanno comportato un crollo dei prezzi delle mele. Ciò è stato solo in parte compensato dal raccolto record in Alto Adige (1,2 milioni di tonnellate). Il Presidente della Camera di Commercio, Michl Ebner, sottolinea l’importanza di un marketing mirato per i prodotti agricoli: “Con l’Eos – Organizzazione Export Alto Adige la Cdc ha contribuito in maniera significativa al processo di internazionalizzazione. Continueremo anche in futuro a impegnarci per rafforzare l’immagine dei prodotti di qualità dell’Alto Adige.”  
   
   
ORTOFRUTTA - ACCORDO TRA EMILIA-ROMAGNA E CATALOGNA.  
 
Bologna - Al via la collaborazione tra Emilia-romagna e Catalogna, per qualificare le rispettive produzioni, migliorare il trasferimento tecnologico, rafforzare le opportunità commerciali. L’accordo è stato firmato nei giorni scorsi a Milano nel’ambito di Expo dall’assessore regionale all’Agricoltura, caccia e pesca Simona Caselli e dal responsabile del dipartimento dell’Agricoltura, zootecnia e pesca della Generalità di Catalogna Josep Maria Pelegrì i Aixut. “Con questa intesa - ha sottolineato l’assessore Caselli - due grandi regioni ortofrutticole europee lavoreranno insieme sul fronte dell’innovazione, per qualificare le rispettive produzioni di pesche, nettarine e frutta estiva, ma anche kiwi, mele e pere; diminuire l’impatto ambientale; diffondere le buone pratiche di gestione agronomica, difesa integrata e risparmio idrico. Tra i nostri obiettivi anche il raccordo tra le strutture di ricerca emiliano-romagnole e catalane per favorire l’accesso ai bandi del programma Horizon 2020”.  
   
   
BOLZANO: IMPEGNO DELL’ASSESSORE A ROMA A FAVORE DELL’AGRICOLTURA DI MONTAGNA  
 
 L´assessore provinciale all´agricoltura, Arnold Schuler, ha preso parte il 4 giugno a Roma alla seduta della Commissione agricola nazionale ed ha preso posizione, unitamente ai suoi colleghi delle regioni alpine, per inserire alcune modifiche alla nuova normativa riguardante i premi aziendali previsti dalla riforma agricola. Una delle modifiche, in particolare, riguarda il numero minimo di capi bovini per ciascuna azienda. Secondo l´assessore Schuler ed i suoi colleghi dell´arco alpino tale numero minimo è troppo elevato per le aziende agricole che operano in aree di montagna. Un secondo punto riguarda alcuni parametri per l´assegnazione dei premi aziendali per la produzione di latte che andrebbero modificati tenendo conto di alcune specifiche caratteristiche delle razze bovine allevate dalle aziende di montagna. La seduta odierna è stata presieduta dall´assessore trentino, Michlee Dallapiccola.  
   
   
EXPORT BASILICATA, CIA: SUCCESSO NON SOLO PER AUTO MELFI  
 
Nel grande successo dell’export del “made in Basilicata” che nei primi tre mesi dell´anno registra il 145% in più nei Paesi Ue e il 22% in più nei Paesi extra Ue non ci sono solo i nuovi modelli di auto prodotti a Melfi ma ci sono anche l’aglianico del Vulture che arriva negli Usa e in Giappone, le fragole del Metapontino vendute in Germania e Belgio, i mercati di nicchia del pecorino di Moliterno e del caciocavallo e degli insaccati. A sottolinearlo è la Cia della Basilicata evidenziando che tra le attività economiche, quella agricola è la terza voce in termini di crescita percentuale (+7,8%) dell´export "made in Italy", dietro soltanto ai mezzi di trasporto e ai prodotti per il trattamento dei rifiuti, mentre l´alimentare (+5,8%) è la terza "potenza" tra le attività manifatturiere. La Basilicata con un giro di export alimentare tra i 20 e i 22 milioni di euro l’anno – aggiunge la nota – è un ‘giacimento’ di specialità alimentari di qualità: appartengono infatti alla nostra regione 77 prodotti agroalimentari Dop e Igp. Numeri incoraggianti per un settore che, sempre con più convinzione, sta raccogliendo la sfida dell´internazionalizzazione. Ma – commenta il direttore regionale della Cia Donato Distefano - i prodotti alimentari lucani non sono ancora percepiti nella loro interezza dai consumatori italiani: c´è ancora molta strada da fare a livello di politiche di brand per valorizzare questa nicchia. E queste prime settimane di Expo confermano che il mondo in tema di agroalimentare guarda all’Italia, alla nostra filiera produttiva, alla nostra industria, come a un modello unico ed ideale da prendere come riferimento per know how, esperienza e sostenibilità. Un feeling internazionale positivo è colto anche dagli italiani, almeno leggendo i risultati di una indagine che Doxa ha svolto nelle scorse settimane per Federalimentare: il 63% dei nostri connazionali intervistati dichiarano infatti di essere orgogliosi di vivere in Italia indicando tra le prime motivazioni di tale soddisfazione il cibo prodotto in questo Paese. Non a caso la Cia durante la sua presenza all’Expo ha selezionato i prodotti d´eccellenza: il peperone di Senise (Azienda Antonio Gazzaneo), i vini Aglianico (Eleano Rionero) e Bio Tenuta Marina Policoro, il caciocavallo podolico (Azienda Antonio Digilio Ferrandina), i fagioli di Sarconi (Domenico Belisario), e le innovazioni di cotto fichi-marmellate (azienda Terra Vecchia, Policoro) e pane e funghi (Paolo D´andrea, Acerenza). Per rafforzare la leadership e trovare efficaci percorsi di valorizzazione sui mercati esteri, dove i competitor sono sempre più agguerriti, però, è indispensabile che lo straordinario patrimonio "made in Italy" -sottolinea il coordinatore di Agrinsieme Dino Scanavino- sia affiancato da adeguati strumenti e interventi volti a consolidarne la base strutturale delle aziende e la sfera organizzativa della filiera. Oltre a ciò, il calo drammatico delle vendite sul mercato russo per effetto della crisi con l´Ucraina, rende urgente una revisione del quadro di strumenti per la gestione delle crisi e dei rischi in agricoltura che passi attraverso politiche innovative rispetto al passato, sia in ambito nazionale sia a livello comunitario. In questa prospettiva Agrinsieme (che raggruppa Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari), con oltre un milione di aziende agricole, più di cinque mila cooperative, il 40% del valore della produzione agricola, rappresenta un interlocutore strategico nei confronti delle istituzioni per sollecitare la definizione degli interventi richiamati. I dati dell´Istat sono incoraggianti. Un´opportunità che bisogna cogliere per consolidare la leadership dei prodotti agroalimentari all´estero e, più in generale, per promuovere l´internazionalizzazione del sistema Italia.  
   
   
IL VINO CALABRESE PROTAGONISTA AD EXPO2015  
 
La crescita del settore vitivinicolo calabrese e la promozione delle produzioni nostrane. Con questi obiettivi, la Regione Calabria ed i Gruppi di Azione Locale, rappresentati da Assogal, hanno indetto una manifestazione di interesse per la selezione e la partecipazione collettiva delle aziende vitivinicole a filiera completa, operanti nei territori dei Gal calabresi e della Regione Calabria, a“Vino a taste of Italy”, nel contesto di Expo Milano 2015. L’evento, si svolgerà in due diversi momenti distinti: dal 1 luglio al 31 agosto e dal 1 settembre al 31 ottobre. E’ prevista un’area utilizzabile a rotazione, per un massimo di 48 aziende, dove poter conoscere e degustare le diverse tipologie di vini calabresi, incontrare le richieste di aziende, consorzi, istituzioni ed operatori del settore. “Si tratta di un’occasione unica per i produttori di vino calabresi – ha spiegato il Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura Carmelo Salvino – per favorire la conoscenza e la divulgazione su larga scala dei nostri prodotti. Naturalmente punteremo alla promozione della qualità e delle peculiarità dei nostri vini, che pur essendo già apprezzati in tutto il mondo, trarranno certamente vantaggio da una vetrina importante come Expo. Siamo soddisfatti dell’ottima sinergia con i Gal, che in quanto attori principali dei vari territori calabresi, siamocerti lavoreranno al meglio per mostrare al mondo la Calabria bella e buona, quella che lavora duramente e che vanta prodotti di grande qualità e ricercatezza e grandi professionalità”. Le aziende ammesse alla selezione dovranno assicurare per il periodo di coinvolgimento (due mesi) la fornitura di cinque confezioni da sei bottiglie al mese del loro vino “Brand”, al fine di garantire il cambio delle degustazioni, che saranno curate da sommelier professionisti. La Regione Calabria ed Assogal rendono noto, infine, che le aziende interessate a partecipare alla manifestazione d’interesse, hanno tempo per presentare la propria domande entro e non oltre il 22 giugno 2015 e che tutte le informazioni necessarie ed il modulo di adesione si trovano sul sito internet www.Calabriapsr.it  
   
   
LOMBARDIA: BESTIAME AL PASCOLO: AGEVOLATO ACCESSO A CONTRIBUTI PAC  
 
Milano - Regione Lombardia, avvalendosi di una possibilità stabilita da un decreto ministeriale (n.1420/2015), ha stabilito nuove modalità di calcolo del ´carico minimo´ del bestiame pascolato. Il carico minimo è il numero degli animali al pascolo necessario per poter accedere ai contributi Pac per il 2015. "Tenendo conto delle realtà montane lombarde, dove non è possibile pascolare per l´intero anno - spiega l´assessore all´Agricoltura Gianni Fava - abbiamo individuato una ´specifica´ meno restrittiva rispetto a quanto previsto dal Ministero delle Politiche Agricole per il calcolo del carico minimo di bestiame al pascolo. Nel calcolo del rapporto tra il numero di animali e le superfici pascolive terremo conto dei giorni di effettivo pascolamento e a quelli si limiterà il calcolo del cosiddetto carico minimo. L´effetto di questa deroga è una forte agevolazione nell´accesso ai contributi della Politica Agricola comune per gli imprenditori agricoli di montagna, un atto che tiene conto delle condizioni in cui questi svolgono le proprie attività".  
   
   
BOLZANO: CERVO VOLANTE, PROGETTO DI RICERCA CON IL COINVOLGIMENTO DELLA POPOLAZIONE L´UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO LANCIA UN PROGETTO DI RICERCA DECISAMENTE INNOVATIVO.  
 
I dati sul cervo volante, un coleottero piuttosto diffuso in Alto Adige, potranno essere rilevati non solo da tecnici ed esperti, ma anche da semplici cittadini che potranno inviare foto, coordinate geografiche e molto altro ancora. Si chiama "Citizen Science", espressione anglofona letteralmente traducibile come "scienza del cittadino": stiamo parlando di un nuovo modo di concepire e approcciarsi al lavoro di ricerca partendo dal basso, ovvero chiedendo la collaborazione e la partecipazione di persone non specializzate in uno studio scientifico. Questa formula, diffusa principalmente negli Stati Uniti, sta dando risutlati interessanti in diversi settori che spaziano dalla biochimica all´astronomia, e ora sbarca anche in Alto Adige. A lanciare questo innovativo progetto di ricerca, infatti, è l´Ufficio ecologia del paesaggio della Provincia di Bolzano, che chiede la collaborazione di cittadini per rilevare la presenza del cervo volante. "Sino ad ora - spiegano dall´Ufficio - sono stati raccolti solo pochi dati sulla sua reale diffusione, ma con l´aiuto di attenti osservatori della natura saraà possibile colmare questa lacuna". A chi avvista un cervo volante, e vuole partecipare al progetto di ricerca, viene richiesta almeno una foto dell´animale più una serie di altre informazioni: dalla località in cui è stato individuato con tanto di coordinate geografiche (è possibile trovarle in internet sul geobrowser a questo link) a data e ora del ritrovamento, dal tipo di habitat alle condizioni meteorologiche. Tutte le informazioni, comprensive dei propri dati personali, vanno inviate per e-mail a giulia.Ligazzolo@provincia.bz.it, a breve sarà disponibile online un modulo relativo alle segnalazioni. Il cervo volante è un coleottero che vive nei boschi di latifoglie, in particolare nei querceti, ed è diffuso principalmente in Val Venosta, Val d´Adige e Val d´Isarco. Questa specie deve il proprio nome alla presenza di due strutture che ricordano le corna di un cervo, ma che altro non sono che mandibole molto sviluppate (più nel maschio che nella femmina). Grazie a questa caratteristica il maschio è facilmente riconoscibile, mentre la femmina può essere eventualmente confusa con coleotteri di altre specie. Entrambi hanno una colorazione nero-brunastra e una dimensione che varia tra i 25 e i 75 millimetri.  
   
   
AGROMETEOROLOGIA PROTAGONISTA ALLA FONDAZIONE MACH  
 
Trento - Che tempo farà domani? Questa domanda assilla non solo la gente comune ma anche gli agricoltori. La Fondazione Mach ospita tre giorni di conferenze dedicati al clima e a come nutrire il pianeta. Da martedì 9 a giovedì 11 giugno a San Michele all’Adige si è tenuto il 18° Convegno di Agrometeorologia, organizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana di Agrometeorologia (Aiam). Settanta relatori provenienti dai centri più importanti d’Italia presenteranno i loro lavori durante le tre sessioni dell’evento. Nei 53 interventi in programma si parlerà del connubio tra ambiente fisico e ambiente agrario e biologico, con un focus sui cambiamenti climatici e sulle ripercussioni colturali. Acqua, aria, suolo, piante e animali saranno protagonisti del 18° Convegno di Agrometeorologia ospitato dalla Fondazione Mach. Gli esperti del settore si sono dati appuntamento a San Michele all’Adige dal nove all’undici giugno per tre giorni intensi di interventi che quest’anno ruoteranno attorno al tema di Expo, “Nutrire il pianeta”. Settanta relatori esporranno le più recenti ricerche scientifiche durante tre sessioni dedicate agli strumenti e ai sistemi per l’agricoltura di precisione, ai cambiamenti climatici dal punto di vista della sostenibilità e dell’energia e, infine, alla qualità e tutela delle produzioni. Il convegno vuole essere un contributo agli sforzi, sempre più numerosi, verso una migliore sostenibilità delle coltivazioni, nelle loro relazioni con l’ambiente fisico, mediante il controllo dei processi biologici che si svolgono in campo. Un progresso a vantaggio della qualità delle colture, ma anche della natura, considerando la possibilità di ridurre l’uso della chimica. L’evento torna per la seconda volta a San Michele all’Adige, dopo l’edizione del 2008. Ad organizzarlo è l’Associazione Italiana di Agrometeorologia. L’aiam è nata nel 1997 e ad oggi conta un centinaio di soci, in gran parte ricercatori e tecnici provenienti da università, enti di ricerca e servizio pubblico. In calendario ci sono 53 interventi. Diversi saranno proposti dai ricercatori e tecnici della Fondazione Mach che si occuperanno, tra le altre cose, di software per la classificazione climatica, di previsioni meteo sul web, delle relazioni tra il clima e la diffusione di parassiti e fitopatologie, del controllo dell’irrigazione e della gestione delle serre. Non mancheranno le tematiche classiche dell’agrometeorologia: i cicli fenologici delle piante nel loro legame con l’andamento meteo stagionale e con lo stress idrico. Il convegno è organizzato con il supporto di Itas Assicurazioni e di Codipra.  
   
   
TESTI UNICI AGRICOLTURA E SANITÀ: MARINI "NESSUNA PREOCCUPAZIONE. ATTIVEREMO SUBITO IL TAVOLO DI CONFRONTO CON IL GOVERNO"  
 
Perugia - "Non c´è nessuna preoccupazione per le osservazioni del Governo sui Testi unici sull´agricoltura e sulla sanità recentemente varati dall´Assemblea Legislativa dell´Umbria". E´ quanto afferma la Presidente della Regione, Catiuscia Marini, in seguito alla decisione del Consiglio dei Ministri di giovedì scorso. "Attiveremo subito il tavolo di confronto con il Ministero per gli Affari regionali – prosegue la presidente – per chiarire tutti i punti in discussione. Si tratta prevalentemente di aspetti meramente tecnici che normalmente emergono quando si assemblano, in un Testo Unico, numerose leggi regionali, alcune peraltro molto vecchie. Siamo dunque convinti, così come accaduto in altre circostanze analoghe, che il Tavolo tra Regione e Ministero consentirà di superare tutti i dubbi e dunque evitare ogni contenzioso di fronte alla Corte Costituzionale".  
   
   
EXPO´ 2015:FVG, ECCELLENZE TERRITORIO MODELLO DI PROMOZIONE  
 
Udine - ´Nutrire il territorio - il locale che diventa universale´: è il titolo dell´evento svoltosi al Castello di Udine, al quale ha preso parte il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello. Evento che, riprendendo lo slogan di Expo´ 2015 (´Nutrire il pianeta´), poneva in risalto la vocazione all´eccellenza del sistema enogastronomico e agroalimentare del Friuli Venezia Giulia, in quanto elemento portante dell´economia e della promozione del territorio e delle sue molteplici attitudini e attrattive. La serata mirava nel contempo a indicare le potenzialità e le opportunità che i giovani imprenditori potranno cogliere all´interno di questo comparto. L´evento era infatti stato ideato dal Gruppo 2.0 di Banca di Udine, e dal Gruppo giovani di Confindustria di Udine. Un richiamo alle iniziative che sono state programmate all´interno del territorio nazionale a corollario dell´Expo 2015, con l´obiettivo di estendere a tutta l´Italia le riflessioni e i valori che debbono scaturire dall´esposizione mondiale in corso a Milano. In apertura della serata, Davide Paolini, giornalista enogastronomico meglio conosciuto come il Gastronauta, aveva fatto il punto sullo stato dell´arte della proposta enogastronomica e turistica del Friuli Venezia Giulia e italiana, raffrontandola con le altre realtà del pianeta presenti all´Expo´2015. Il vicepresidente Bolzonello è intervenuto a concludere la tavola rotonda, che ha rappresentato il filo conduttore della serata, e ha permesso ad alcuni operatori, in rappresentanza delle eccellenze di diversi settori del panorama agroalimentare ed enogastronomico, di illustrare le proprie esperienze e suggerire percorsi di sviluppo e di crescita ai giovani colleghi presenti. Bolzonello si è così allacciato all´intervento dello chef stellato Emanuele Scarello, per ricordare che l´esperienza di un gruppo di ristoratori friulani di successo si è fondata sulla loro capacità di interpretare il territorio attraverso i suoi prodotti tipici e le sue tradizioni. Il vicepresidente ha anche ricordato la recente partecipazione dello chef friulano e di altri cuochi stellati all´Expo 2015, per presentare le quattro province del Friuli Venezia Giulia attraverso i rispettivi piatti tradizionali. Bolzonello ha quindi preso a esempio il progetto di un gioco on line, illustrato sempre nel corso della tavola rotonda, che è risultato tra i vincitori della Start Cup 2014, la competizione tra i progetti di impresa maggiormente avanzati, per sottolineare che il Friuli Venezia Giulia possiede una spiccata vocazione all´innovazione. Inoltre il vicepresidente ha ribadito che il Friuli Venezia Giulia ha le prerogative per far decollare un´industria agroalimentare di alto livello, elemento indispensabile per completare la filiera del settore primario della nostra terra. Filiera, che proprio all´Expo´ 2015 di Milano sarà proposta nella sua interezza dal 3 al 9 luglio, nella settimana dedicata al Friuli Venezia Giulia. Una settimana, ha concluso il vicepresidente, che dovrà rappresentare un momento di grande visibilità per la nostra terra, e per le sue vocazioni di pregio.  
   
   
OLIVICOLTURA: OCCORRE UN MARCHIO IGP PER L’OLIO LUCANO  
 
Oltre due milioni e duecentomila euro per il sostegno alle Organizzazioni regionali di produttori olivicoli, approvazione a breve del disegno di legge sulla tutela e valorizzazione del comparto e marchio di Indicazione geografica protetta per l’olio extravergine lucano. Questi i principali provvedimenti che la Regione Basilicata sta attuando nel comparto olivicolo, illustrati stamani a Matera dall’assessore regionale alle Politiche agricole, Luca Braia, nell’incontro organizzato dall’Associazione italiana frantoiani oleari (Aifo). Sul primo punto l’assessore Braia ha fatto presente che la Regione ha approvato a fine marzo i Programmi pluriennali di sostegno al settore olio di oliva relativi agli anni 2015-2018 presentati dalle sette Op, le Organizzazioni olivicole lucane Apo, Scol, Assoprol, Olivicola lucana, Oprol, Rapolla Fiorente e Uprol. La ripartizione dei fondi è avvenuta in base al numero di soci, agli ettari di superficie che ciascuna Op rappresenta e alla qualità dei progetti esaminati in base ad una griglia di valutazione. Le attività da realizzare nell’ambito dei programmi delle Organizzazioni di operatori olivicoli riguardano il miglioramento dell’impatto ambientale attraverso varie azioni agronomiche e di assistenza tecnica specialistica agli olivicoltori e ai frantoiani su tutti gli aspetti che incidono sulle caratteristiche qualitative dell’olio e corsi di formazione per assaggiatori. A proposito del disegno di legge sulla olivicoltura, l’esponente della Giunta regionale ha specificato che dovrebbe essere approvato in tempi brevi. Il provvedimento favorirà la modernizzazione del comparto e migliorerà la disciplina concernente l’abbattimento degli alberi di olivo, oltre che la diffusione e la conoscenza dell’olio di qualità, l’ottenimento di marchi di origine e di qualità, l’aggregazione dei produttori, la valorizzazione del germoplasma olivicolo autoctono, lo sviluppo del vivaismo, l’ammodernamento degli impianti, la ricerca la sperimentazione e la divulgazione delle innovazioni tecnologiche, la valorizzazione del paesaggio attuando il censimento degli alberi secolari, la promozione. Infine l’assessore, che ha dichiarato l’intento di favorire la formazione dei mastri oleari che sono i tecnici nei frantoi, si è soffermato sulla necessità di un marchio di qualità dell’olio extravergine di oliva che interessi tutto il territorio regionale. In proposito ha asserito che: “La Basilicata ha una forte caratterizzazione del suo olio d’oliva per cui dovranno essere privilegiate azioni volte all’ottenimento di una produzione tipica vincolata al territorio destinata ai mercati di nicchia”. In tale direzione Braia ha proposto di avviare un’azione tesa all’ottenimento di un marchio unico collettivo di olio extravergine di oliva denominato “Lucano” per poi arrivare al riconoscimento del Marchio Igp. Tale processo richiederà il coinvolgimento delle Op, anche con l’intento di promuovere la nascita e la costituzione di un consorzio delle organizzazioni dei produttori per mettere a punto un disciplinare di olio con extravergine di certificazione volontaria.  
   
   
TOSCANA FUORI EXPO, A MILANO DI SCENA LE ECCELLENZE DELLA REGIONE  
 
Firenze - Un meraviglioso chiostro del Xv secolo a due passi dal Duomo di Milano. E´ qui che l´Expo della Toscana sta proseguendo. Dopo la chiusura dello stand all´interno dell´esposizione universale, che ha ricevuto oltre 35.000 visitatori da tutto il mondo, la nostra regione con "Toscana fuori Expo" presenta le sue eccellenze nel cuore del capoluogo lombardo, presso i Chiostri dell´Umanitaria, nella centralissima via Daverio. Fino al 2 novembre questo suggestivo complesso è la cornice di degustazioni, incontri, cooking show, mostre e convegni che metteranno in mostra non solo le tipicità toscane, dal lampredotto al vino, dall´artigianato al pecorino toscano, ma anche l´eccellenza della ricerca universitaria e le imprese più innovative del mondo del food. In uno spazio di circa 300 metri quadrati e con una porzione del giardino antistante il "Buon vivere Toscano", continuerà a essere rappresentato a "Toscana fuori Expo" attraverso le iniziative organizzate dai vari territori e da associazioni di categoria, imprese, Università e Poli scientifici. Lo spazio è stato inaugurato a inizio maggio e da allora registra un costante successo in termini di presenze e di interesse. In questi giorni protagoniste sono le eccellenze dalla città di Prato: fino a domenica il territorio pratese sarà raccontato attraverso il doppio binario di cibo e moda e con una vetrina di aziende impegnate nei settori più diversi, dal restauro all´high tech. Dal 16 al 23 giugno toccherà a Volterra con una proposta a largo raggio intitolata "Dagli etruschi alla Geotermia", quindi dal 23 al 28 giugno salirà in cattedra il Gallo nero: per una settimana l´area del chianti classico metterà in mostra le sue eccellenze enogastronomiche. "Fuori expo Toscana" proseguirà in luglio con la ceramica toscana, le vallate aretine, e le terre di Siena, e ad agosto con la settimana della salute, la Toscana dei parchi e delle aree protette e con il territorio della Valdinievole. Il programma dettagliato può essere consultato sul sito di Expo Toscana (www.Expotuscany.it ).  
   
   
PIANO ZOOTECNICO UMBRIA, TECNICHE INNOVATIVE FERTIRRIGAZIONE SU CAMPI COLTIVATI SPERIMENTATE IN AZIENDE AGRICOLE MARSCIANO  
 
Perugia – È possibile utilizzare, con innovative tecniche organizzative e operative, i liquami suinicoli per fertilizzare i terreni dei fondovalle e delle zone collinari umbre assicurando allo stesso tempo la sostenibilità ambientale grazie al contenimento di rilasci di sostanze inquinanti nelle acque e alla riduzione delle emissioni di gas e odori molesti. Per dimostrare l´applicabilità delle nuove tecniche e misurarne gli effetti in termini di risposte produttive delle colture, la Regione Umbria ha dato avvio a una sperimentazione effettuata con la collaborazione del Centro Ricerche Produzioni Animali (Crpa) di Reggio Emilia in alcune aziende agricole del territorio di Marsciano, caratterizzato da una significativa presenza di allevamenti suinicoli. Sostenibilità ambientale ed economica: l´obiettivo finale, in coerenza con le linee di azione del Piano zootecnico regionale, è quello di realizzare un ciclo virtuoso in cui l´allevatore è facilitato nel trovare terreni per lo spandimento dei reflui zootecnici nel caso non siano nella sua disponibilità, il proprietario dei terreni trae beneficio dall´utilizzo dei liquami che ne migliorano la fertilità senza il ricorso a concimi di sintesi, con le nuove tecniche e macchine di ultima generazione che limitano l´impatto ambientale; è inoltre assicurata una maggiore tracciabilità degli spandimenti dei reflui. Venerdì 12 giugno, si è conclusa la seconda fase della sperimentazione, gestita dal Servizio Sistemi naturalistici e zootecnia della Regione Umbria e iniziata in autunno con una prova dimostrativa condotta sui terreni di due aziende liberi da colture dove con una macchina semovente cingolata, a basso calpestamento per salvaguardare la struttura del terreno, era stato distribuito il liquame ed era stato immediatamente interrato, così da evitare lo scorrimento in superficie nei terreni in pendenza e l´emissione nella zona di gas che alterano il clima e maleodoranti. Stavolta le prove hanno interessato i terreni di quattro aziende coltivati a mais e a girasole, in piena attività vegetativa, con lo spandimento di liquami nelle interfile della coltura grazie all´Ibis Hicropgator, una macchina semovente con serbatoio liquami incorporato (7 metri cubi di capacità) e proboscide idraulica di carico, con pneumatici stretti e ad ampio diametro che garantiscono una luce libera da terra fino a un metro e mezzo e dotata inoltre di calate per la distribuzione dei reflui che permettono di intervenire su colture alte fino a un metro e novanta centimetri. L´applicazione dei liquami negli appezzamenti sperimentali coltivati, in un periodo di maggior richiesta di sostanze nutritive, effettuata con queste modalità, innalza il livello di efficienza di utilizzo dell´azoto da parte della pianta, diminuisce la percolazione di nitrati nelle falde acquifere, permette il risparmio di concimi chimici e riduce la formazione di odori. Alle prove, cominciate ieri anche con la dimostrazione di un intervento di fertirrigazione con un´attrezzatura ad ala piovana quale valida alternativa di tecnica di distribuzione dei reflui a basso impatto ambientale, hanno preso parte allevatori, agricoltori, tecnici agricoli, tecnici e funzionari della Regione Umbria, dell´Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente e dell´Asl. È stata colta l´occasione delle dimostrazioni per far conoscere ad allevatori e imprenditori agricoli, in un incontro organizzato presso il Comune di Marsciano, le potenzialità delle tecniche innovative di spandimento dei liquami, che possono contribuire a salvaguardare la sostenibilità economica e ambientale degli allevamenti e delle produzioni agricole. I risultati della sperimentazione verranno analizzati per verificare la possibilità di ricavarne un modello da applicare in tutti i territori dell´Umbria in cui si registra una significativa presenza di allevamenti suinicoli.  
   
   
LOMBARDIA: APPROVATO PROGRAMMA PROMOZIONE PRODOTTI ED EDUCAZIONE ALIMENTARE  
 
Milano - Con un provvedimento approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Agricoltura Gianni Fava, Regione Lombardia ha adottato il programma di iniziative regionali per la promozione dei prodotti agroalimentari e l´educazione alimentare. "Il provvedimento è finalizzato a valorizzare e a promuovere la conoscenza delle produzioni di qualità lombarde - ha spiegato l´assessore -, vale a dire prodotti a marchio e biologici, anche per sostenerne la competitività in relazione in particolare alle attività previste per Expo 2015". Il programma viene attuato tramite specifici programmi operativi Ersaf, che riguardano attività di promozione in Italia, iniziative di educazione alimentare (scuole, fattorie e orti didattici) e anche attraverso l´Accordo di programma con il sistema camerale (fiere ed eventi internazionali, promozione estera e di filiera dei territori). "Teniamo alta l´attenzione - ha concluso l´assessore - sulle nostre produzioni di qualità, ma anche sull´educazione alimentare e sulle prospettive di penetrazione commerciale delle nostre eccellenze sui mercati esteri".  
   
   
BLUETONGUE, STOP AI TEST SUL SIEROTIPO 4 IN SARDEGNA. FACILITATA L´ESPORTAZIONE DI OVINI E BOVINI  
 
Cagliari - In Sardegna non è più circolante il sierotipo 4 della Bluetongue. A certificarlo è la Commissione europea, a seguito dei controlli di sorveglianza sierologica effettuati nel territorio. La Regione ha immediatamente recepito la direttiva europea, consentendo la rapida commercializzazione dei capi bovini e ovini. "Questo significa - ha detto l´assessore della Sanità, Luigi Arru - che non è più necessario effettuare il test virologico che ne escluda la presenza sui capi destinati all’esportazione, e ciò consente di facilitarne la movimentazione in tutto il resto d´Italia". I controlli. I risultati degli esami sul territorio hanno evidenziato come in Sardegna negli anni 2013 e 2014 abbia circolato esclusivamente il sierotipo 1, e attualmente si sta procedendo solo a questo tipo di vaccinazione. Condizioni per la movimentazione. I capi potranno essere movimentati dalla Sardegna verso il restante territorio nazionale, a condizione che siano vaccinati nei confronti del sierotipo 1. Inoltre, vi deve essere assenza di circolazione virale, anche solo sospetta, nei trenta giorni precedenti la movimentazione, in una azienda situata nel raggio di 4 chilometri. È richiesto il nulla osta del Servizio veterinario di destinazione almeno 48 ore prima della partenza. I mezzi di trasporto con i quali viaggerà l’animale devono essere trattati con sostanze antiparassitarie  
   
   
LE MARCHE ALL’EXPO: POSITIVO IL PRIMO BILANCIO DELLA PARTECIPAZIONE ALL’ESPOSIZIONE DI MILANO.  
 
È un bilancio positivo, quello che fanno registrare le Marche all’Expo Milano 2015. Nelle due settimane di presenza al Padiglione Italia, le Marche si sono proposte con il tema della prospettiva di vita, diversifican-dosi nella competizione con le altre realtà regionali. L’immagine di una regione dove si vive più a lungo è uscita rafforza. Il lavoro scientifico, con il quale è stato affrontato l’argomento, è stato premiato da una presenza di pubblico stimata in decine di migliaia di visitatori nello spazio espositivo dedicato. Il corner del Longevity check up (curato dall’associazioni Italia Longeva) ha effettuato 1.400 esami ad altrettante perso-ne che si sono sottoposte alla diagnosi predittiva sull’invecchiamento. La collaborazione con gli altri enti e associazioni del territorio ha poi garantito l’organizzazione di 14 seguitissimi eventi (500 le persone coinvol-te tra relatori, operatori e figuranti), con oltre 3,5 tonnellate di prodotti agroalimentari consumate nell’ambito dei 40 appuntamenti animati da oltre 700 produttori agricoli marchigiani. Terminate le due settimane espositive, nello spazio del Padiglione Italia che, a rotazione, ospita le Regioni, la presenza marchigiana alla manifestazione e ai suoi contenuti continuerà per tutti i sei mesi di durata dell’esposizione. I quattro maxi schermi, all’interno del Cardo (l’asse viario che ospita il Padiglione Italia), visualizzeranno oltre 22.550 passaggi video promozionali delle Marche, realizzati per l’Expo. Inoltre nel Pa-diglione Vino continuerà la presenza dell’Istituto marchigiano tutela vini (40 produttori e 93 etichette) e del Consorzio Vini Piceni (10 aziende e 21 etichette). Senza tralasciare i 12 appuntamenti, nei sei mesi, dedicati all’agroalimentare e organizzati dal servizio Agricoltura della Regione Marche e dall’Assam (l’Agenzia per i servizi agricoli). Fuori Expo Marche, nella zona di Brera, sui 183 giorni disponibili, 140 sono già stati prenotati per organizzare iniziative promozionali, curate da 60 soggetti del territorio (enti locali, associazioni, imprese, università e associazioni di categoria). Quarantadue delegazioni economiche internazionali di 21 Paesi, a Milano per Expo, hanno già prenotato visite ai distretti produttivi marchigiani e altre hanno manifestato interesse a venire. Sempre a Brera, la Pinacoteca continuerà a ospitare il proget-to di valorizzazione delle eccellenze artistiche regionali, riconducibili alle requisizioni napoleoniche di opere d’arte nelle Marche. Sul territorio marchigiano resteranno operativi i cinque presidi e le due porte di accesso per accogliere le delegazioni, con un calendario di 115 iniziative attualmente previste. Altri 100 eventi culturali ed enogastronomici, che si terranno sul territorio regionale entro l’anno, potranno fregiarsi del logo “Marche Expo 2015”. Inoltre, attraverso i social, sono già 1,7 milioni le persone raggiunte dalla pubblicazione dei video dedicati alla partecipazione delle Marche ad Expo, curati dalla Regione e dal Social Media Team Marche. Insieme al sito www.Expo2015.marche.it  costituiscono uno strumento efficace di promozione turistica e di informazione per gli utenti.  
   
   
ROSSI AI CINESI: "INSIEME PER COMMERCIALIZZARE VINO, FRUTTA E CEREALI TOSCANI"  
 
Massarosa (Lu) - "Sono numerose le opportunità di sviluppo delle relazioni tra la Toscana e la Cina. Penso alla possibilità di commercializzare il nostro vino, ma anche la frutta e i cereali che si producono nella zona sud della nostra regione". È questa la proposta che il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha fatto a Lu Yongjie, presidente del secondo gruppo alimentare cinese, la Bright Food che controlla il 100% di Yimin Food, la multinazionale che nell´ottobre scorso ha acquisito la proprietà di Salov, l´azienda versiliese che è stata teatro dell´incontro italo cinese, presenti l´amministratore delegato e il direttore di Salov, Alberto Fontana e Stefano Rinaldi, insieme a Wu Tonghong, presidente di Yimin Food group. Mister Lu si è detto interessato le disponibile a valutare la proposta. Il presidente Rossi ha offerto agli imprenditori cinesi un "pacchetto" composto dal porto di Piombino "come hub portuale e logistico anche per grandi navi fino a 18 metri di pescaggio" e dai prodotti alimentari toscani di qualità ai quali mancano "non certo la possibilità di essere apprezzati in Cina, ma catene di distribuzione disponibili a farlo in quel Paese" promettendo di organizzare per questo un incontro tra Bright e le associazioni che rappresentano il mondo agricolo toscano. Rossi, dopo aver ricordato la forte presenza cinese in Toscana e la numerosissima comunità che vive a Prato, si è detto convinto dell´utilità di dare il via al più volte richiesto volo tra Pisa e Shangai. Il presidente di Bright Food ha invitato Rossi a tornare nella città cinese già visitata in occasione dell´Expo 2010 in concomitanza con la riunione annuale del secondo gruppo alimentare cinese.  
   
   
ROSSI ALLA SALOV PROMUOVE LA TOSCANA  
 
 Massarosa (Lu) - "Sono sicuro che con il marchio "Toscana" avrete la possibilità di fare business". Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha salutato con queste parole la delegazione cinese di Bright Food e di Yimin Food che ha incontrato a Massarosa, nella sede dello stabilimento Salov, l´azienda versiliese che confeziona oli per uso alimentare che i cinesi hanno acquistato (al 90%) nell´ottobre scorso. È´ stato Lu Yongjie, presidente di Bright, Food, ad illustrare a Rossi le caratteristiche del secondo gruppo alimentare cinese presente in vari settori e che fattura 5 miliardi di dollari solo nel caseario e 3 nel dolciario e che rifornisce 6.000 negozi nella sola zona di Shangai dove ha la sua sede principale. I suoi rapporti commerciali spaziano da Israele all´Australia, dal Canada, agli Usa, alla Francia, all´Africa. E, da alcuni mesi, anche all´Italia grazie all´acquisizione di Salov, giudicata strategica per la diffusione e la crescita della vendita del l´olio in Cina, un mercato giudicato ricco di potenzialitá. "Vogliamo collaborare - ha spiegato Lu - per portare il prodotto italiano nel mondo e siamo orgogliosi di poter dire che il marchio Berio (uno dei brand di Salov) è il nostro fiore all´occhiello nel settore oleario". Il presidente Rossi ha replicato complimentandosi "per l´investimento fatto in questa solida azienda" dicendosi convinto che la collaborazione con la Cina nel settore agroalimentare "potrebbe riguardare non soltanto l´olio ma numerosi prodotti perché quelli toscani sono ricercatissimi in tutto il mondo". L´arrivo a Massarosa degli imprenditori cinesi ha destato molte speranze nei 186 dipendenti che lavorano nello stabilimento che del resto offre prospettive di sviluppo della produzione con la raffineria che può aumentare la sua capacità produttiva e con il reparto confezionamento nel quale i dipendenti in caso di aumento della produzione sono eventualmente pronti a lavorare su tre turni.