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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Giugno 2015
UN’ALTRA TERRA? L’ESPLORAZIONE DEGLI ESOPIANETI ALCUNI TENTATIVI DI RICERCA VOLTI A SOSTENERE LA CORSA PER SCOPRIRE E CAPIRE GLI ESOPIANETI.  
 
Bruxelles, 16 giugno 2015 - Da quando Michel Mayor e Didier Queloz dell’Osservatorio di Ginevra scoprirono il primo pianeta extrasolare nel 1995, gli astronomi si sono lanciati nella ricerca spasmodica di nuovi mondi. Negli ultimi 20 anni se ne sono aggiunti 5 000 alla lista, 2 000 dei quali sono stati confermati. Secondo la Nasa, i pianeti extrasolari sono uno dei temi più stimolanti e importanti dell’astronomia contemporanea. Ciò che rende la caccia agli esopianeti così entusiasmante è il fatto che un numero considerevole di essi sono piccoli pianeti rocciosi simili al nostro Terra – ciò significa che gli astronomi potrebbero effettivamente essere sul punto di trovare una nuova Terra. Infatti, durante un incontro dell’American Astronomical Society tenutosi quest’anno, i ricercatori hanno annunciato la scoperta di otto nuovi pianeti potenzialmente abitabili, tra cui alcuni simili alla Terra per dimensioni e caratteristiche. I ricercatori dell’Ue sono stati fortemente coinvolti nell’esplorazione degli esopianeti. La missione Corot, lanciata nel 2006 dal centro nazionale di studi spaziali (Cnes) in Francia e dall’Agenzia spaziale europea (Esa) – la prima missione spaziale intesa alla ricerca di esopianeti transitanti – ha fornito decine di nuove scoperte sugli esopianeti, tra cui l’osservazione del primo “gigante gassoso extrasolare temperato”. La Nasa ha elogiato la missione per aver prodotto alcuni dei più dettagliati studi sugli esopianeti mai pubblicati. Proprio questa settimana l’Esa ha annunciato che i pianeti extrasolari potrebbero essere al centro della sua prossima missione. Nel frattempo i ricercatori dell’Ue, finanziati nell’ambito del 7° Pq e di Orizzonte 2020, stanno approfondendo ogni aspetto dell’argomento per cercare di scoprire più cose su questi nuovi mondi, i quali in effetti potrebbero non essere dissimili dal nostro.  
   
   
LA VALLE D’AOSTA NEL SISTEMA SOLARE: DEDICATO ALLA VALLÉE UN ASTEROIDE SCOPERTO DALL’OSSERVATORIO ASTRONOMICO A SAINT-BARTHÉLEMY  
 
 Aosta, 16 giugno 2015 - Il Minor Planet Center di Harvard, il centro internazionale per lo studio dei corpi minori del Sistema Solare, ha comunicato ufficialmente che si chiamerà Valléedaoste un asteroide di Fascia Principale scoperto da Albino Carbognani, ricercatore all’Osservatorio Astronomico a Saint-barthélemy. La Valle d’Aosta, dunque, è ora in cielo proprio nella regione di spazio che ospita le “montagne volanti” del sistema solare. L’annuncio è stato dato oggi, venerdì 12 giugno, nel corso della tradizionale conferenza stampa di Giunta, dal Presidente della Regione, Augusto Rollandin, da Enzo Bertolini, Direttore della Fondazione Clément Fillietroz-onlus, l’ente che gestisce l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta e il planetario di Lignan, e da Roberto Crétier, Presidente della Fondazione. «Abbiamo accolto con grande soddisfazione la notizia che d’ora in poi ci sarà un astro dedicato alla Valle d’Aosta – ha detto il Presidente Rollandin. - Quando è stato scoperto l’asteroide, la ricerca scientifica dell’Osservatorio Astronomico regionale era ancora in fase di avvio, eppure già in grado di ottenere risultati importanti come questo. Oggi, diversi anni dopo, le attività di ricerca fondamentale e trasferimento tecnologico, didattica per le scuole e divulgazione per il pubblico hanno raggiunto livelli di eccellenza riconosciuti anche in ambito internazionale. L’amministrazione regionale è convinta del proprio sostegno al lavoro dei ricercatori dell’Osservatorio Astronomico e del Planetario a Saint-barthélemy,- conclude il Presidente - perché ricerca e innovazione sono ingredienti fondamentali per favorire la ripresa economica del nostro territorio.» «Questo asteroide è stato il primo corpo celeste scoperto con uno dei telescopi in dotazione all’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta , precisamente con il nostro telescopio più grande, dal diametro di 81 cm – ha sottolineato Enzo Bertolini, Direttore della Fondazione Fillietroz - È stato per noi un evento emozionante e di grande rilevanza, che corona l’impegno e la dedizione dei tanti giovani ricercatori impegnati all’Osservatorio. Quando si è trattato di dargli un nome, non abbiamo avuto alcun dubbio nel proporre Valléedaoste, per mostrare il nostro apprezzamento alle autorità valdostane, che ci hanno messo a disposizione un Osservatorio professionale per le nostre attività di ricerca nel campo dell’astronomia e dell’astrofisica.» Come ha spiegato ai giornalisti lo stesso Carbognani, il nuovo asteroide è stato scoperto nella notte di venerdì 7 settembre 2007, durante l’annuale Star Party. Non è stato un caso: in occasione di quella manifestazione, infatti, il Comune di Nus ha operato lo spegnimento dell’illuminazione pubblica del comprensorio di Saint-barthélemy. Grazie alle condizioni di cielo eccezionalmente buio, i ricercatori dell’Osservatorio Astronomico della Regione autonoma Valle d’Aosta hanno potuto dare la caccia a oggetti celesti particolarmente poco luminosi. Tra le decine di immagini riprese con i telescopi del centro di ricerca, è stata notata una debole “stellina” che cambiava posizione da una fotografia alla successiva. Controllando il catalogo delle orbite degli asteroidi conosciuti, è risultato che in quella zona di cielo non c’erano asteroidi già noti. Quello individuato, quindi, era un nuovo asteroide, mai osservato prima, in orbita attorno al Sole! Per vedersi attribuita la scoperta di un asteroide è necessario comunicarla al Minor Planet Center (Mpc) inviando le osservazioni della sua posizione distribuite su almeno due notti distinte. Nelle prime ore della mattinata di sabato 8 settembre sono state ripetute le osservazioni dell’asteroide, per poi comunicarle subito al centro americano. Già domenica 9 settembre i responsabili del Mpc rispondevano all’email, confermando la scoperta e assegnando all’asteroide la designazione provvisoria 2007 Rt6. Grazie alle osservazioni compiute all’Osservatorio Astronomico, è stato possibile stabilire che 2007 Rt6 si muove su un’orbita ellittica con un raggio medio di circa 470 milioni di km: per completare un intero giro attorno al Sole impiega quasi 6 anni. Il nuovo asteroide, del diametro di circa 4 km, si trova quindi nella Fascia Principale, la zona di spazio del Sistema Solare compresa fra le orbite di Marte e Giove che contiene oggetti antichissimi, diretta testimonianza delle prime convulse fasi di vita del Sistema Solare, risalenti a circa 5 miliardi di anni fa. Per parlare definitivamente di scoperta è però necessario continuare a studiare l’asteroide per dare una caratterizzazione completa della sua orbita, un lavoro che richiede anni di osservazioni. Nel luglio 2012, quasi cinque anni dopo la prima osservazione compiuta a Saint-barthélemy, l’asteroide è stato finalmente inserito nel catalogo degli asteroidi noto con il numero d’ordine 335853. Lo scopritore ha poi il diritto di proporre, entro 10 anni, un nome definitivo per l’asteroide, con relativa motivazione. Nel settembre 2014 è stato proposto ufficialmente al Mpc di chiamare il nuovo asteroride Valléedaoste (le convenzioni richiedono che il nome sia scritto senza spazi). Il nome è stato accettato ed è uscita la Minor Planet Circular N° 91795 che lo ufficializza a tutta la comunità astronomica internazionale con la seguente dicitura: (335853) Valléedaoste = 2007 Rt6 Discovered 2007 Sept. 7 by A. Carbognani at Saint-barthelemy. Named for the Italian Aosta Valley Autonomous Region, which supports the Astronomical Observatory of the Aosta Valley, a regional astronomical observatory whose main activities are scientific research, public outreach and education.  
   
   
SOSTEGNO DEI MINISTRI DELLA GIUSTIZIA ALLE NUOVE NORME SULLA PROTEZIONE DEI DATI PROPOSTE DALLA COMMISSIONE PER PROMUOVERE IL MERCATO UNICO DIGITALE DELL´UE  
 
 Lussemburgo, 16 giugno 2015 - Al Consiglio "Giustizia" i ministri hanno adottato oggi un orientamento generale sulla proposta di regolamento sulla protezione dei dati presentata dalla Commissione. Norme moderne e armonizzate sulla protezione dei dati contribuiranno a adeguare l´Europa all´era digitale e permetteranno di progredire verso il mercato unico digitale dell´Ue. I negoziati in sede di trilogo con il Parlamento europeo e il Consiglio inizieranno a giugno, con l´obiettivo condiviso di arrivare a un accordo definitivo entro il 2015. Andrus Ansip,vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, ha dichiarato: "Questo progresso verso regole migliori e armonizzate sulla protezione dei dati è per me un forte segnale d´incoraggiamento. La protezione dei dati è centrale ai fini del mercato unico digitale; costituisce un solido fondamento su cui l´Europa potrà poggiare per sfruttare meglio servizi digitali innovativi come i metadati e il cloud computing." Vĕra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha dichiarato: "La data odierna segna un grande progresso nell´adeguamento dell´Europa all´era digitale. I cittadini e le imprese meritano norme sulla protezione dei dati moderne che stiano al passo dell´evoluzione tecnologica. Il livello elevato degli standard di protezione rafforzerà la fiducia dei consumatori nei servizi digitali, mentre le imprese trarranno beneficio da un corpus unico di norme valido in 28 paesi. Sono convinta che riusciremo a raggiungere entro l´anno un accordo definitivo con il Parlamento europeo e Consiglio." La riforma della protezione dei dati avviata dalla Commissione nel 2012 (Ip/12/46) intende conferire ai cittadini maggiore controllo sui propri dati personali. Nel contempo, grazie alle norme attualizzate le imprese potranno sfruttare al meglio le possibilità offerte dal mercato unico digitale, sgravandosi di oneri burocratici e godendo della maggiore fiducia dei consumatori. Il maggior rigore e la migliorata coerenza nella disciplina della protezione dei dati aumenteranno la certezza giuridica e pratica per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. Nel marzo 2014 la riforma della protezione dei dati proposta dalla Commissione ha ottenuto il sostegno del Parlamento europeo (v. Memo/14/186); il Consiglio europeo ha esortato a adottare tale riforma entro il 2015. Rientra nell´odierno orientamento generale sul regolamento sulla protezione dei dati l´accordo sui punti seguenti: un unico continente, un´unica normativa – Il regolamento varerà un corpus unico di normesulla protezione dei dati, valido in tutta l´Ue. Dovendo conformarsi a una sola normativa anziché a 28, le imprese risparmieranno circa 2,3 miliardi di euro l’anno. Inoltre, le nuove norme andranno in particolare a beneficio delle piccole e medie imprese (Pmi), per le quali ridurranno gli oneri burocratici. Saranno aboliti gli oneri amministrativi inutili, come le prescrizioni in materia di comunicazione a carico delle imprese, misura che permetterà, da sola, un risparmio di 130 milioni di euro l´anno; diritti più numerosi e rafforzati – Sarà potenziato il diritto all´oblio. Quando il cittadino non vuole più che i dati che lo riguardano siano trattati e non sussistono motivi legittimi per conservarli, il responsabile del trattamento deve cancellarli, oppure dimostrare che sono ancora necessari o pertinenti. Il cittadino sarà anche informato meglio in caso di intrusione nei dati che lo riguardano. Il diritto alla portabilità dei dati agevolerà il trasferimento dei dati personali da un prestatore di servizi all´altro; sul suolo europeo, norme europee – Le stesse norme si applicheranno a tutti, anche alle imprese extraeuropee che offrono servizi nell´Ue; più poteri alle autorità nazionali indipendenti di protezione dei dati – Queste autorità saranno potenziate per permettere loro di assicurare l´effettiva attuazione delle regole e potranno comminare alle imprese che violano le norme dell´Unione in materia di protezione dei dati sanzioni pecuniarie consistenti nel pagamento di somme fino a 1 milione di euro o pari persino al 2% del fatturato mondiale annuo; sportello unico - Le norme istituiranno uno "sportello unico" per imprese e cittadini: il fatto di dover interagire con un´unica autorità di controllo (anziché 28) faciliterà e renderà meno costoso per le imprese operare in tutta l´Ue; i cittadini dovranno interagire solo con l´autorità nazionale di protezione dei dati del proprio paese, nella propria lingua, anche se i dati personali che li riguardano sono trattati altrove. (Per informazioni più dettagliate si veda il Memo) Prossime tappe La prima riunione di trilogo tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione è fissata per il 24 giugno e vedrà la partecipazione della Commissaria Jourová. È intenzione delle tre istituzioni concordare una tabella di marcia per giungere alla finalizzazione della riforma ancora nel 2015.  
   
   
BOLZANO: RETE A BANDA LARGA, VERSO LA CREAZIONE DI UNA SOCIETÀ AD HOC  
 
Bolzano, 16 giugno 2015 - Creare un "satellite" della futura società energetica provinciale frutto della fusione tra Sel e Aew che si occuperà di completare e gestire la rete a banda larga in Provincia di Bolzano. Questa la proposta discussa il 12 giugno dal presidente Kompatscher e dall´assessora Deeg con i rappresentanti dei Comuni. Obiettivo: creare una rete efficiente e portare internet veloce sul territorio. Punto di partenza dell´incontro è stato l´obiettivo dichiarato dal governo nazionale di portare internet veloce (almeno 100 Mbit/s) nell´85% delle case italiane entro il 2020. "Si tratta di un traguardo ambizioso - ha spiegato la Deeg - ma che possiamo raggiungere se lavoriamo assieme: occorre sfruttare al meglio tutte le sinergie possibili dal punto di vista tecnologico ed infrastrutturale, accoppiandole ad un sistema mirato di incentivi. Questi sono i pilastri della nostra strategia". Negli ultimi sei mesi gli uffici provinciali hanno operato a stretto contatto con il Consorzio dei Comuni per elaborare un progetto che vede il coinvolgimento diretto della nascente società energetica frutto della fusione tra Sel e Aew. "L´idea - ha proseguito l´assessora Waltraud Deeg - è quella di dare vita ad una società satellite che si chiamerà "St Fibernet", la quale sarà chiamata non solo a completare la realizzazione della rete telematica provinciale in fibra ottica, ma anche a gestirla e a occuparsi della manutenzione assieme alla società madre". Una soluzione del genere avrebbe il vantaggio di creare un partner unico in grado di accorpare le competenze e il know-how già esistente, abbattendo inoltre i costi. "Per quanto riguarda la costruzione dell´infrastruttura - ha aggiunto la Deeg - stimiamo un potenziale di risparmio di 80 milioni di euro, mentre le spese annue per gestione e manutenzione della rete potrebbero essere dimezzate. Gli utenti finali, inoltre, potrebbero beneficiare di offerte più vantaggiose da parte dei gestori i quali aprendo un contatto con un solo partner avranno accesso a tutta la rete provinciale di telecomunicazioni". Un progetto, quello presentato dall´assessora Deeg, che trova d´accordo anche il presidente Arno Kompatscher. "L´obiettivo unico di Provincia e Comuni - ha spiegato Kompatscher - deve essere quello di rafforzare la competitività delle imprese e, più in generale, di tutto il territorio. Una rete efficiente in grado di portare collegamenti internet ad alta velocità anche nelle zone periferiche dell´Alto Adige è un pilastro fondamentale". Valutazioni positive sono state espresse anche dal presidente del Consorzio dei Comuni, Andreas Schatzer, mentre la bozza presentata oggi durante l´incontro di Bolzano verrà approfondita all´interno di un apposito gruppo di lavoro composto dai rappresentanti di diverse amministrazioni municipali.  
   
   
ECCELLENZE DIGITALI E DI SUCCESSO: LE CAMERE DI COMMERCIO MONDIALI SCELGONO FIRENZE  
 
Firenze, 16 giugno 2015 - Le Camere di Commercio mondiali, riunite in questi giorni a Torino per il 9° World Chambers Congress, hanno scelto Firenze per presentare a livello globale il progetto “Made in Italy - Eccellenze in digitale” in collaborazione con Google Italia. L’appuntamento, organizzato da Icc World Chambers Federation insieme alla Camera di Commercio di Torino, rappresenta l’unico forum globale delle Camere di Commercio del mondo con partecipanti provenienti da più di 120 Paesi. E proprio Icc World Chambers Federation, insieme a Unioncamere, ha selezionato il progetto portato avanti da Camera di Commercio di Firenze per mostrare l’iniziativa a livello globale. Infatti, solo l’anno scorso nell’area fiorentina sono state contattate 124 imprese per diffondervi gratuitamente le competenze digitali, grazie a due giovani borsiti digitalizzatori. I risultati del progetto sono stati illustrati oggi al congresso nella sezione “Buy local - Act global” dal dirigente promozione di Camera di Commercio di Firenze, Gerri Martinuzzi. «Ho incontrato personalmente artigiani, piccoli industriali e commercianti coinvolti nel progetto e ne ho apprezzato la grandissima soddisfazione - ha commentato Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze -. Queste aziende hanno trovato il modo giusto per essere presenti sul mercato mondiale, ognuna secondo le proprie caratteristiche ed esigenze. E’ qualcosa d’indispensabile oggi, considerando che il Made in Italy è uno dei simboli più ambiti e ammirati nel mondo». Alcune di queste aziende sono state anche inserite nelle 150 mostre digitali realizzate da Google sulle eccellenze produttive ed enogastronomiche italiane. Tra queste, ben dieci riguardano eccellenze del territorio fiorentino: la seta lisio, la ceramica di Montelupo, l´arte orafa fiorentina, la porcellana di Doccia, il cappello di paglia di Signa, il vetro di Empoli, il commesso fiorentino, il cristallo fiorentino, la scagliola di Firenze, la terracotta d’Impruneta. Complessivamente il progetto ha coinvolto 52 Camere di Commercio italiane con lo scopo di promuovere la cultura digitale tra le piccole e medie imprese di eccellenza del Made in Italy, aiutandole a far conoscere i propri prodotti in tutto il mondo e a sviluppare nuove strategie di vendita online. E non è finita: quest’anno si replica e Camera di Commercio di Firenze ha deciso d’investire ancora di più sul progetto, allargandolo a sei nuovi borsisti, che si affiancheranno ai due “vecchi” digitalizzatori. Da luglio 2015 a marzo 2016 il team delle Eccellenze in digitale batterà il territorio per incontrare e consigliare nuove imprese d’eccellenza.  
   
   
AGENDA DIGITALE: FVG, A BREVE ACCORDO CON PROVINCIA DI TRENTO  
 
 Trieste, 16 giugno 2015 - L´assessore regionale alla Autonomie locali e coordinamento delle riforme, Paolo Panontin, ha partecipato il 12 giugno a Trento a una tavola rotonda sul tema dell´agenda digitale e, in particolare, della banda ultralarga. All´incontro erano presenti numerosi soggetti pubblici e privati, coinvolti nel tema delle tecnologie informatiche. "Il focus della tavola rotonda - ha spiegato l´assessore - era soprattutto legato al tema della banda larga e delle strategie operative che i soggetti pubblici e privati intendono attuare, o hanno già attuato, come programmi di intervento in questa materia". Secondo Panontin si è trattato di "un utile confronto delle diverse esperienze per trarre giovamento ognuno dal lavoro altrui, tenendo conto di quelle che sono le strategie sulla banda larga a livello nazionale e le indicazioni della Commissione europea". Il Friuli Venezia Giulia, in particolare, ha annunciato l´imminente stipula di un accordo di collaborazione con la Provincia autonoma di Trento sul tema dell´agenda digitale: "Il documento è in fase di definizione ma siamo a buon punto" ha assicurato Panontin. "Conto di portare in tempi brevi il protocollo all´attenzione della Giunta, e altrettanto intende fare la Provincia di Trento, con l´obiettivo di scambiare reciprocamente le conoscenze per crescere e operare in maniera sinergica".  
   
   
BORSE DI SPECIALIZZAZIONE, PRESSING DI REGIONE SARDEGNA E UNIVERSITÀ SUL MINISTERO PER RIAPERTURA DEL BANDO. SOLO COSÌ POSSIBILE IL FINANZIAMENTO REGIONALE AGGIUNTIVO  
 
Cagliari, 16 Giugno 2015 - La Giunta insieme alle Università di Cagliari e Sassari chiederà immediatamente al Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca di riaprire il bando chiuso lo scorso 21 maggio in modo da consentire il finanziamento da parte della Regione delle borse di specializzazione per i giovani laureati sardi. È stato deciso oggi nell´incontro fra gli assessori della Sanità Luigi Arru e della Programmazione e Bilancio Raffaele Paci e i rettori delle Università di Cagliari Maria Del Zompo e Sassari Massimo Carpinelli. Il milione di euro annunciato non può invece essere destinato alle borse di studio, come erroneamente valutato in un primo momento: verrà utilizzato dalle Università per accrescere le competenze dei giovani medici laureati in Sardegna in modo che possano essere in futuro più competitivi nei concorsi nazionali. In bilancio sono confermati i 6,9 milioni per il finanziamento delle borse di specializzazione già attivate. Gli Stanziamenti All´università. La Giunta Pigliaru, nonostante la situazione di tagli al proprio bilancio e la netta riduzione delle proprie entrate dovuta alla crisi economica, ha sempre prestato grande attenzione al tema della formazione, nella forte convinzione che solo investendo sui giovani e sulla istruzione si crea sviluppo per il futuro, concetto alla base di tutto il Programma regionale di sviluppo. La programmazione unitaria sulla istruzione del 19 maggio scorso impegna 179 milioni per la scuola e 170 per l’università. Al sistema universitario regionale, dopo un costante confronto con i rettori, sono stati stanziati 60 milioni per l’edilizia universitaria, 20 per favorire la partecipazione degli studenti universitari (borse di studio, affitto casa), 14 per il programma Master & Back, 3 per la mobilità internazionale (Erasmus), 12 per l’Ersu, 6 per l’università diffusa, 22 per il fondo di finanziamento delle università di Cagliari e Sassari, 10 per l’alta formazione universitaria (dottorati, ricercatori a tempo determinato), 5 per la ricerca.  
   
   
BOLZANO: INTERESSE DELLA REGIONE LAZIO PER IL SISTEMA DI FORMAZIONE DUALE  
 
Bolzano, 16 giugno 2015 - Nei giorni scorsi l’assessora al lavoro della Regione Lazio, Lucia Valente, ha visitato alcune strutture della formazione professionale di lingua tedesca per raccogliere informazioni in merito alla formazione duale. “Il nostro modello di formazione professionale duale ci viene invidiato da molte Regioni” afferma l’assessore Achammer. "Il sistema di formazione professionale duale contribuisce a ridurre gli abbandoni scolastici ed mantenere la disoccupazione giovanile a livelli molto più bassi rispetto al resto del Paese" afferma l´assessore provinciale alla scuola e cultura di lingua tedesca, Philipp Achammer. Nei giorni scorsi l´assessora al lavoro della Regione Lazio, Lucia Valente, ha visitato alcune strutture della formazione professionale di lingua tedesca per raccogliere informazioni in merito alla formazione duale. Nel corso della sua visita l´assessora laziale ha visitato la Scuola professionale perl´artigianato e l´industria in lingua tedesca e l´azienda Autoindustriale di Bolzano dove alcuni studenti della scuola svolgono esperienze pratiche di lavoro. Achammer ha quindi accompagnato la collega alla Scuola per il commercio e la grafica e nel corso della visita ha illustrato nel dettaglio le caratteristiche del sistema duale altoatesino. Da parte sua l´assessora Valente ha espresso la convinzione che il sistema duale possa essere utilizzato come modello anche in altre regioni italiane e possa divenire un esempio per la realizzazione di progetti pilota. I n particolare l´assessora Valente, che è anche docente di Diritto del lavoro presso l´Università La Sapienza di Roma, ha sottolineato l´importanza dei praticantati di orientamento organizzati nell´ambito della formazione duale dopo la scuola media di primo grado che a suo avviso rappresentano un´opportunità per i giovani per entrare in contatto e conoscere il mondo del lavoro. Il particolare ruolo del sistema duale altoatesino a livello nazionale è evidenziato anche dal fatto che circa il 90% dei contratti di apprendistato italiani vengono stipulati in Alto Adige.  
   
   
ROSSI E LA GENERAZIONE ERASMUS: "ORGOGLIOSI PER L´EVOLUZIONE DEL PROGETTO".  
 
Firenze 16 giugno 2015 - "Ci abbiamo creduto e oggi siamo orgogliosi per questo tipo di sviluppo". Così Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, commentando "Check-in Europe 2.0": una nuova iniziativa lanciata oggi a Bruxelles per rafforzare la cooperazione fra studenti e laureati che hanno fatto esperienze di Erasmus. "Oltre due anni fa - spiega Rossi - abbiamo creduto nel progetto, con sede a Pisa, lanciato dalla Fondazione Garagerasmus per riunione i veri nativi europei, gli oltre tre milioni di persone della generazione Erasmus, e metterli in connessione con il mondo del lavoro e dell´innovazione; oggi prendiamo atto con grande soddisfazione e orgoglio della evoluzione rappresentata da Check-in Europe 2.0 con interessanti prospettive per favorire lo sviluppo professionale e l´apprendimento interculturale". Rossi sottolinea che la Regione Toscana continuerà ad essere a fianco del progetto anche in questo sviluppo. "Siamo certi - aggiunge - che il fattore internazionale costituisce elemento strategico per la crescita del nostro territorio e dei tanti giovani cresciuti con Erasmus  
   
   
BOLZANO: DAL PROSSIMO ANNO PARTE IL PROGETTO D.A.D.A. AL BATTISTI  
 
Bolzano, 16 giugno 2015 - A partire dal prossimo anno scolastico prenderà il via presso l’Istituto Tecnico Economico "Cesare Battisti" di Bolzano il Progetto D.a.d.a, Didattica per Ambienti Di Apprendimento, che prevede un radicale ripensamento degli spazi all’interno della struttura scolastica per renderla più simile ad una facoltà universitaria e sul modello di quanto già realizzato nei Paesi anglosassoni. Classi senza aule, scuola come college. Il modello d´insegnamento nordeuropeo conquista anche la nostra scuola, dopo essere già stato sperimentato con successo in molti altri istituti superiori italiani. Niente più prima A o C, ma piani suddivisi in dipartimenti un po´ come all´università, con gli alunni che si spostano in spazi progettati su misura per una specifica materia. Secondo Bruno Franceschini, dirigente dell´Ite "Battisti" di Bolzano "Per valorizzare il buono del nostro sistema educativo, colmare il gap con i best performers europei, migliorare ed incrementare il successo scolastico di ciascuno studente è necessario intervenire diversificando alcune strategie didattiche e comunicative". A partire dall´anno scolastico 2015/16 prenderà il via presso l´Istituto Tecnico Economico "Cesare Battisti" il Progetto D.a.d.a, Didattica per Ambienti Di Apprendimento che costituisce un efficace modello organizzativo per favorire un maggiore raccordo tra i vari ambiti disciplinari e per realizzare interventi in termini di apprendimento per competenze. Molto interessato al progetto l´assessore provinciale alla scuola e cultura di lingua italiana, Christian Tommasini, il quale sottolinea "È importante che le nostre scuole sperimentino forme nuove di didattica anche per quanto riguarda l´uso degli spazi". In particolar modo nel primo biennio delle scuole superiori i dipartimenti possono svolgere una funzione strategica per il consolidamento delle competenze chiave: comunicazione nella madrelingua e nelle lingue straniere, competenza matematica e in scienza e tecnologia, competenza digitale, imparare ad imparare, competenze interpersonali, interculturali e sociali, competenza civica, imprenditorialità ed espressione culturale. Si tratta di competenze trasversali sganciate dai programmi scolastici ed espresse in termini di conoscenza, abilità e attitudini, in un´ottica di cittadinanza europea. Per le classi prime dell´Istituto "Battisti" l´insegnamento si svolgerà in "Aule-ambiente di apprendimento", assegnate ad uno o più docenti della medesima disciplina, con i ragazzi che si spostano durante i cambi d´ora. Ciò favorisce l´adozione di modelli didattici in cui gli studenti possano divenire attori principali motivati nella costruzione dei loro saperi. L´attuazione di questo progetto prevede il ripensamento della modalità di fruizione degli spazi, collocando i dipartimenti sui diversi piani dell´edificio scolastico e partendo dai laboratori già esistenti. Gli stessi laboratori verranno resi identificabili grazie a differenti colori dipartimentali. Le normali aule scolastiche saranno corredate da tecnologie 2.0, dotazioni informatiche, multimediali ed arredi modulari per la creazione di un ambiente funzionale a favorire didattiche basate sulla logica collaborativa ed inclusiva.  
   
   
LOMBARDIA: SCRITTI LEONARDO DA VINCI SU CIBO RIVELANO ASPETTO INEDITO DEL GENIO  
 
Milano, 16 giugno 2015 - "Milano deve molto a Leonardo da Vinci e le letture che proponiamo rivelano un aspetto inedito del grande scienziato, mettendo in evidenza i suoi scritti sul cibo e direttamente collegati con la buona salute che è poi uno degli obiettivi di Expo 2015". Lo ha detto l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea nella conferenza stampa di presentazione del progetto culturale ´E Leonardo parlò…- Cibo e natura negli scritti del genio di Vinci´ i cui contenuti sono stati illustrati nei nuovi spazi di Navigli Lombardi allestiti in Darsena a Milano. Il progetto culturale, realizzato da Regione Lombardia in partnership con il Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia ´Leonardo da Vinci´ di Milano, in collaborazione con Ilsole24ore, il Centro sperimentale di Cinematografia-lombardia e con il Museo Bagatti Valsecchi di Milano, sarà al centro di un evento - ´Leonardo in Expo´ in programma a Palazzo Lombardia. Letture Su Cibo Buono E Sano - "Per noi Expo non è un luogo commerciale - ha detto ancora l´assessore Aprea - ma un contesto in cui si confrontano idee e valori e si rilancia una visione dell´alimentazione che deve garantire alle prossime generazioni non solo un buon cibo ma un cibo sano: le letture che verranno recitate da studenti selezionati dal Museo della Scienza e della Tecnologia parlano proprio di questo". Dibattito Culturale - "Il nostro obiettivo - ha spiegato l´assessore Aprea - è alimentare un dibattito culturale: per questo domani ospiteremo un evento a Palazzo Lombardia, insieme all´assessore Cristina Cappellini che tanto si è spesa insieme al presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e al professor Vittorio Sgarbi, faremo un approfondimento delle letture vinciane inedite" . I Presenti - All´incontro con la stampa sono intervenuti anche Gianni Bocchieri, presidente della società Navigli Lombardi, Fiorenzo Galli, direttore generale Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia ´Leonardo da Vinci´, Marco Ceresa amministratore delegato Randstad, Claudio Giorgione Curatore Leonardo Arte& Scienza e l´attore Daniele Benedetto Monachella. All´iniziativa hanno contribuito il Museo Bagatti Valsecchi e il Centro Sperimentale di Cinematografia della Lombardia. Eredita´ Per Le Scuole - "Non è escluso - ha concluso Aprea - si possa lasciare questo lavoro in eredità alle scuole, che si possa fare un approfondimento sia dal punto di vista dell´istruzione sia da quello della cultura e a ripresentarlo sui Navigli che è luogo caratteristico di Milano e legato alla figura del grande genio di Leonardo". Per Leonardo Corpo Umano Macchina Perfetta - Il direttore del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, Galli, ha voluto sottolineare che "Leonardo era interessato a osservare e rappresentare ogni aspetto della natura, studia e disegna il corpo umano, che considerava la più perfetta di tutte le macchine. Lo stesso fa con il mondo animale. Il mondo della natura è sempre fonte di osservazione per Leonardo e motore per un continuo stimolo creativo".  
   
   
UNIBAS: A MATERA LA SUMMER SCHOOL IN "SPATIO-TEMPORAL ANALYSIS"  
 
Matera, 16 giugno 2015 - Il Dicem (il dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo dell’Università della Basilicata) in collaborazione con Spatial Ecology, e la Yale University ha organizzato la Summer school in “Spatio-temporal analysis and Bigdata processing using free and open source software” che si volgerà a Matera dal 15 al 20 giugno, nella sede di via A.m. Di Francia, che ospiterà iscritti da ogni parte del mondo per fornire un momento di formazione internazionale di eccellenza sulla gestione e sul trattamento dei “Bigdata”. L’attuale momento storico, infatti, vede un´esplosione nella disponibilità di dati, e in particolare di quelli geografici, raccolti da satelliti, sonde marine, sensori distribuiti sul territorio, stazioni meteorologiche, telefonini e altro. E questo anche grazie ai nuovi paradigmi tecnologici quali l´Internet of Things dove miriadi di sensori comunicano attraverso internet e descrivono una mappatura del mondo elettronico, rappresentativo di quello reale, dando un´identità elettronica alle cose e ai luoghi dell´ambiente fisico. Come risultato, ogni giorno si creano 2.5 trilioni (1018) di bytes di dati ed il 90% dei dati disponibili oggi, sono stati creati nei soli ultimi due anni (fonte Ibm 2015). Questa Summer school è il risultato di una collaborazione tra Spatial Ecology, Yale University e l´Università degli studi della Basilicata a Matera. Spatial Ecology è un´organizzazione non profit fondata da due ricercatori Italiani (Giuseppe Amatulli – Yale University e Stefano Casalegno University of Exeter) che sponsorizza lo sviluppo, la distribuzione e l´educazione all´uso di tecnologie open source per il processamento dei dati ambientali e in senso largo ai campi emergenti di Data Science e Bigdata. Questa enorme fonte di dati, i “Big Data” appunto, deve essere gestita per l´archiviazione, e successivamente per il suo processamento al fine di ricavarne conoscenza. Anche per lo studio ambientale, i Bigdata sono fondamentali per capire ad analizzare i processi di interazione uomo-terra. La Summer school ha come obiettivo, quindi, quello di insegnare il trattamento di grandi moli di dati. I corsi si basano su macchine Linux e sull´insegnamento di diversi linguaggi di programmazione e scripting necessari al filtraggio, estrazione e analisi del dato geografico e non. Nel corso del training verranno affrontati anche i temi di modellazione di processi e modellizazione predittiva, riduzione degli errori, visualizzazione ed analisi dei risultati ed utilizzo di piattaforme di calcolo distribuito (Grid e Calcolo parallelo). Nello specifico, il processamento dai dati verrà eseguito su ambienti virtuali Linux installati sui pc portatili dei partecipanti. Verranno anche dimostrati l´uso di cloud computing (grazie ai grants messi a disposizione da Amazon E2c a spatial-ecology) ed inoltre verrà per la prima volta utilizzato “Grappolo” un micro cluster computer portatile e low cost, funzionante esattamente come un supercomputer da mezzo milione di euro e concepito per l´insegnamento del “Grid computing”. Summer Schools Lecturers: Dr. Giuseppe Amatulli (Yale University, Usa; www.Spatial-ecology.net). Dr. Stefano Casalegno (University of Exeter, Uk; www.Spatial-ecology.net). Dr. Pieter Kempeneers (Vito European independent research and technology organisation; pktools). Dr. Daniel Mcinerney (Coillte Teoranta – Wicklow Ireland Innovative and sustainable management of natural resources). Intervenenti: Annsi Pekkarinen – Food and Agricultural Organization of the United Nations. Francesco Lovergine - Cnr Bari.  
   
   
AVVIATI LAVORI PRIMA RESIDENZA UNIVERSITARIA LA STRUTTURA DI PESCARA OSPITERÀ 65 STUDENTI  
 
Pescara, 16 giugno 2015 - Sono stati avviati, i lavori di recupero e di ampliamento della struttura di viale Bendetto Croce, a Pescara, che ospiterà la prima residenza universitaria pubblica della Regione. L´edificio in questione, che verrà completato entro settembre 2016, grazie ad un cofinanziamento del Ministero dell´Università e della Ricerca pari ad 1 milione 415 mila euro, darà ospitalità a 65 studenti. A darne notizia, questa mattina, a Pescara, in Regione, nel corso di una conferenza stampa, è stato l´assessore con delega al Diritto allo Studio, Marinella Sclocco, affiancata dal neo presidente dell´Adsu dell´Università "G. D´annunzio" Chieti-pescara, Tonio Di Battista, e dal direttore dell´Adsu Chieti-pescara, Teresa Mazzarulli. "E´ un sogno che si avvera - ha commentato Marinella Sclocco - grazie ad un lavoro corale e sinergico condotto da più Enti come Regione, Comnune di Pescara, Ater di Pescara e Adsu Chieti-pescara e da più persone che, a vario titolo, si sono impegnate per centrare questo importante obiettivo". Come ha ricordato lo stesso assessore Sclocco, "l´iter prende le mosse dal lontano 1997, anno in cui la Regione dispose la realizzazione, da parte dell´allora Iacp di Pescara, di un edificio da destinare a Casa dello Studente in area di proprietà regionale". Dopo varie peripezie, i lavori furono iniziati nell´ottobre 2003 e successivamente interrotti con riconsegna del cantiere da parte della ditta dell´epoca in data 18 dicembre 2006. Peraltro, è tuttora pendente un contenzioso tra l´Ater di Pescara e la ditta stessa. Si arriva così agli inizi del 2011 quando l´Adsu di Chieti-pescara decide di avviare un percorso di residenzialità universitaria partendo da una ricognizione delle strutture esistenti nell´area metropolitana di Chieti e Pescara e avanzando proposte e soluzioni oggetto di confronto. Nell´aprile dello stesso anno, a seguito di una concreta e coordinata attività tra l´Ater di Pescara e l´Adsu Chieti-pescara, attraverso una tempestiva rimodulazione dell´iniziale progetto preliminare da parte dell´Ater di Pescara e un corretto svolgimento di tutte le attività amministrative necessarie da parte dell´Adsu, è stato possibile rispettare tutti i termini e le condizioni consentendo alla Regione Abruzzo, tramite l´Adsu Chieti-pescara, di accedere, per la prima volta, ad uno specifico finanziamento in favore di studenti universitari. Infatti l´Adsu ha partecipato al terzo bando ex L. 338/2000 per il cofinanziamento dei lavori di manutenzione e ristrutturazione edilizia ed urbanistica volti al recupero e all´ampliamento della struttura ubicata a Pescara, in Viale Benedetto Croce, da adibire a residenza per studenti universitari. A dicembre 2012, la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del confinanziamento del Miur e, ad aprile 2014, la firma della convenzione Adsu-miur. Subito dopo, è stata indetta la relativa gara di appalto con procedura aperta conclusasi con l´aggiudicazione definitiva e efficace in favore della ditta Sari srl di Pomezia (Rm) nelo scorso mese di aprile. "Appare chiaro - ha rimarcato l´assessore Sclocco - che poter disporre di una residenza universitaria pubblica a poca distanza dalle Facoltà Pescaresi, contigua alla mensa e al bar, già attivi, e collegata ad una struttura interamente dedicata ad attività culturali, costituisce al momento un unicum in Abruzzo, cui presto potranno seguire altri percorsi virtuosi".  
   
   
SCUOLA LUCANA SUL PODIO DELLE OLIMPIADI DELLA FRUTTA  
 
Potenza, 16 giugno 2015 - Successo della classe 5 della scuola primaria-plesso di San Nicola-i.c. Busciolano-potenza, guidata dal dirigente scolastico Anna Maria Calabrese, alle Olimpiadi della Frutta, attività interattive e giochi didattici, organizzati dal Cra, finalizzate all´ampliamento delle conoscenze, alla modifica dei comportamenti e delle abitudini alimentari. Alle Olimpiadi hanno partecipato 9333 alunni, suddivisi in 484 classi. Il campionato interscolastico si e´ svolto su base nazionale e le classi vincitrici sono state selezionate per macro-regioni. Gli alunni della Busciolano, si legge in una nota, hanno realizzato elaborati, calendarizzati a scadenza regolare, di volta in volta richiesti, e sono stati premiati per originalità, spontaneità e coinvolgimento dell´ intera classe. Facendo riferimento alle discipline olimpiche, sono state proposte sei schede operative. La classe ha lavorato soprattutto sulla "lucanità" e ha conquistato un medagliere composto da tre medaglie d´oro e una di bronzo. Il Cra-nut di Roma, inoltre, ha comunicato alla classe la vittoria assoluta delle Olimpiadi (trofeo macro-regione Sud) e il premio Speciale Creatività, per aver trasformato in puzzle-fruit, un gruppo di tredici ragazzi in un ´cavolfiore´, uniti in unico grande abbraccio. Gli alunni sono stati guidati dall´ins. Anna Scardaccione, con la consulenza dell´ins. Emilio Fuggetta e la preziosa collaborazione tecnica dell´ins. Marianna Rubino.  
   
   
LA BIODIVERSITÀ MONDIALE STUDIATA DAL SATELLITE NASA  
 
 Trento, 16 giugno 2015 - Studiare la perdita di biodiversità con un satellite Nasa in orbita a 700 chilometri dalla terra. Dopo 15 anni di lavoro, la Fondazione Mach ha ultimato la ricerca “Biodiversity of the world: a study from space”, in collaborazione con l’Università della California: grazie alle decine di migliaia di immagini scattate dal sensore satellitare Modis, gli studiosi sono riusciti a stimare i cambiamenti avvenuti a livello di vegetazione nelle zone più impervie del Pianeta. Il satellite restituisce immagini definite dei luoghi a più alta concentrazione di biodiversità, come la foresta amazzonica, ma che al tempo stesso sono più a rischio deforestazione. Il saggio sarà pubblicato nel prestigioso “Remote Sensing Handbook”. Come appaiono le foreste della Terra dallo spazio? Lo sanno bene gli studiosi del Gruppo Gis e Telerilevamento della Fondazione Mach, coordinato da Markus Neteler: i ricercatori hanno appena ultimato un lavoro sulla biodiversità del mondo vista dall’orbita del satellite Nasa. Il team, in collaborazione con gli esperti in ecologia della University of California di Los Angeles, guidati dal professor Thomas W. Gillespie, ha analizzato negli ultimi 15 anni decine di migliaia di immagini di numerosi sensori, tra cui il Nasa Modis. Applicando algoritmi che interpretano la complessità delle immagini, è stata generata un´analisi multitemporale delle foreste a più elevato rischio di deforestazione. Le immagini satellitari, acquisite dall’orbita in tempi diversi, sono in grado di “vedere” il cambiamento a livello di pixel: una maggiore presenza di pixel verdi indica una maggiore diversità degli ecosistemi. L’apparecchio Modis, in orbita a 700 chilometri dalla terra, riesce a scansionare porzioni di territorio fino 250 metri, mentre altri sensori utilizzati dai ricercatori possono arrivare fino a mezzo metro di risoluzione. Da quella distanza gli esperti di San Michele all’Adige sono stati testimoni del disboscamento nella foresta amazzonica, dove nel corso degli anni i pixel ad elevato valore di vegetazione sono diminuiti, lasciando spazio al suolo nudo. Il satellite, oltre a quantificare l’andamento della biodiversità globale, è utile perché riesce a monitorare le zone più impervie del Pianeta, come il Burma, nel Sud Est Asiatico, e la Tanzania nell’Africa Equatoriale. Le immagini catturate dallo spazio sono servite a creare modelli di sviluppo e scenari di paesaggio virtuale utili alla gestione dei “polmoni verdi” della Terra. Il gruppo di lavoro, che comprende Duccio Rocchini, già premiato nel 2011 dalla Earth and Space Foundation americana, ha sorvolato virtualmente anche il Trentino, dove nel breve periodo i cambiamenti sono molto meno evidenti, grazie alla gestione forestale programmata a livello provinciale. Il saggio “Biodiversity of the world: a study from space”, che contiene i risultati della ricerca sulle foreste, verrà pubblicato a breve nel nuovo “Remote Sensing Handbook” edito da Taylor & Francis, uno dei più prestigiosi publisher in ambito accademico e scientifico.  
   
   
TUTELA CAVE. SOTTOSCRITTO DA REGIONE PUGLIA RINNOVO CONVENZIONE CON COMANDO CARABINIERI  
 
Bari, 16 giugno 2015 - Tutela Cave. Firmata questa mattina da Loredana Capone, assessore allo Sviluppo Economico della Giunta Vendola, la convenzione che conferma, visti i risultati positivi raggiunti fino ad oggi, l’assistenza tecnica relativa all’attività di vigilanza in materia di cave estrattive, svolta dai militi del Comando Tutela Ambientale dei Carabinieri e del Comando della Legione Puglia. "L´accordo di oggi - ha spiegato l´assessore Capone è a tutela della legalità sia nella fase di scavo che in quella di trasporto degli inerti. Ricordiamo che il distretto lapideo pugliese è il secondo in Italia ed è un importante segmento della nostra economia, che abbiamo testimoniato nella mostra ´Stone Stories´, recemente esposta anche a Dubai. Con quelle pietre abbiamo costruito i nostri borghi e le cattedrali più belle. L´accordo con i Carabinieri garantisce che non ci saranno irregolarità nella gestione ambientale, grazie anche ai mezzi tecnici di cui dispongono. Non vogliamo infatti fare solo controlli, ma tutelare il settore per favorirne lo sviluppo sano e sostenibile". Con l’assessore Capone, hanno sottoscritto il documento,il Generale di Brigata Claudio Vincelli per il Comando della Legione Carabinieri Puglia ed il Generale di Brigata Vincenzo Paticchio per il Comando di Tutela Ambientale dell’Arma.  
   
   
BOLZANO: RIO AURINO, SICUREZZA E NATURA A BRACCETTO CON IL PIANO DI GESTIONE  
 
 Bolzano, 16 giugno 2015 - 12 misure di rivitalizzazione in 12 anni: questo il bilancio del piano di gestione del Basso Aurino portato avanti dalla Ripartizione operae idrauliche e che ha portato alla creazione di una vera e propria zona ricreativa lungo il tratto del Rio Aurino compreso fra Brunico e Campo Tures. I risultati di questo percorso avviato sulla carta una quindicina di anni fa, ed entrato nella sua fase operativa nel 2003, sono stati presentati nel corso della Festa dell´Aurino svoltasi sabato scorso a San Giorgio. "L´obiettivo primario del piano di gestione - ha sottolineato l´assessore Arnold Schuler - è stato quello di proteggere le zone circostanti il corso d´acqua dal rischio di piene, e di farlo in maniera innovativa coniugando il tutto con la salvaguardia della natura e degli aspetti ecologici. Il traguardo raggiunto è quello di aver creato una vera e propria zona ricreativa capace di valorizzare il territorio". Secondo il coordinatore del progetto Peter Hecher, che ha presentato le 12 misure di rivitalizzazione poste in essere, "il piano di gestione Basso Aurino può essere preso come modello da esportare anche in altre zone dell´Alto Adige". Tra i passaggi considerati di maggiore importanza ai fini del risultato ottenuto, inoltre, Hecher cita il coinvolgimento delle istituzioni, della popolazione e dei gruppi di interesse locali, che hanno condiviso e sostenuto il progetto entrando a far parte del gruppo di coordinamento avviato nel 2000, il quale nel giro di un paio di anni ha "prodotto" il piano di gestione per la parte del Rio Aurino compresa fra Brunico e Campo Tures. Nel corso di questi anni i terreni adiacenti al corso d´acqua sono stati riportati alle condizioni più "naturali" possibili, senza dimenticare però l´importanza di creare delle attività economiche nelle vicinanze, mentre per quanto riguarda le misure pensate per la messa in sicurezza dal rischio piene, sono ancora in fase di completamento alcuni interventi, soprattutto nella zona di San Giorgio. "Ci rende orgogliosi - ha proseguito Hecher - il fatto di aver creato una vera e propria zona ricreativa, creando percorsi pedonali e ciclabili che consentono di accedere al Rio Aurino in determinati punti. Le aree più sensibili dal punto di vista della biodiversità, invece, sono state tutelate in maniera più incisiva". Il programma proseguirà in autunno con nuovi interventi a Gais, San Giorgio, Brunico, e Molini di Tures, in parte finanziati con i fondi ambientali garantiti dalla presenza di concessioni per le centrali idroelettriche.  
   
   
ASSETTO IDROGEOLOGICO: FVG, CONFERENZA PER PIANO DI BACINO DEL FIUME LIVENZA  
 
Udine, 16 giugno 2015 - Il 2 settembre si terrà a Pordenone la Conferenza programmatica relativa al progetto di Prima variante al Piano stralcio di bacino per l´Assetto Idrogeologico del fiume Livenza (Pail): lo ha comunicato a Udine, nel corso di riunione di Giunta, l´assessore regionale all´Ambiente Sara Vito. In considerazione della necessità di presentare all´incontro la situazione aggiornata, l´Amministrazione regionale ha presentato delle proposte di modifica al progetto della Prima variante del Pail. Come ha spiegato l´assessore Vito, "gli elaborati predisposti dagli uffici regionali riguardano modifiche relative a nuove conoscenze acquisite sulle pericolosità geologiche ed idrauliche riferite al bacino del Livenza in funzione delle nuove opere realizzate, dei dissesti idrogeologici avvenuti dopo il 2012, delle nuove informazioni acquisite e degli approfondimenti e delle verifiche effettuati". Nello specifico, il Servizio Geologico della Direzione centrale Ambiente ed Energia ha predisposto 48 tavole suddivise per comune con proposte di modifica alle perimetrazioni e classificazioni delle pericolosità di parte geologica del Pail: gli elaborati saranno pubblicati sulla pagina web http://www.Regione.fvg.it/rafvg/cms/rafvg/ambiente-territorio/pianificazione-gestione-territorio/Foglia211 Il Servizio Difesa del Suolo presenterà invece all´incontro le modifiche apportate alle perimetrazioni e alle classificazioni delle pericolosità idrauliche relative alle procedure di attuazione del Pail che sono già state ampliamente approfondite e consolidate con gli Enti locali. La Conferenza è stata convocata allo scopo dell´adozione e dell´attuazione del Pial, come anche per ottenere la necessaria coerenza tra la pianificazione di distretto e quella territoriale. Oltre alla Regione Fvg, parteciperanno all´incontro, - per presentare le proprie osservazioni al progetto di Prima variante al Pial -, le Provincie e i Comuni interessati, e un rappresentante dell´Autorità di bacino: "la Conferenza programmatica è infatti proprio un momento di ascolto e partecipazione di tutti i soggetti coinvolti", ha evidenziato l´assessore Vito. Come menzionato, i lavori della Conferenza inizieranno il 3 settembre alle ore 10 presso l´Auditorium dell´Ufficio di rappresentanza della Regione a Pordenone, in piazza Ospedale Vecchio 11.  
   
   
LA GIUNTA DELLA CALABRIA HA APPROVATO IL DISEGNO LEGGE SULL´ AUTORITÀ IDRICA  
 
Catanzaro, 16 giugno 2015 - La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del Presidente Mario Oliverio con l´assistenza del Segretario generale Ennio Apicella. Su proposta del vicepresidente Vincenzo Ciconte sono state approvate alcune variazioni di Bilancio. Su proposta dell´Assessore ai Lavori Pubblici Nino De Gaetano è stato approvato il Disegno di legge per l´individuazione del soggetto gestore dell´Autorità idrica della Calabria. Su proposta dell´Assessore al Lavoro e Sviluppo economico, Carlo Guccione, sono state approvate le disposizioni attuative relative ai corsi professionali per l´avvio dell´attività di commercio nel settore merceologico, alimentare e di somministrazione di alimenti e bevande.  
   
   
UNIBAS: GIOVEDÌ IL WORKSHOP SU ACQUA, RIFIUTI ED ENERGIA  
 
Potenza, 16 giugno 2015 - Il Dipartimento di Scienze dell´Università degli Studi di Basilicata ha organizzato il Workshop "Superwater: Energia, Rifiuti, Acqua, Riuso" che si terrà giovedì 18 giugno dalle ore 9:30 presso l´Aula Magna di via Nazario Sauro. Superwater è un´iniziativa che fa parte della più ampia Conferenza Internazionale "Uso e Ri-uso dell´Acqua" che si terrà a Potenza nell´Aula Magna di via Nazario Sauro il 17 al 18 giugno 2015 nell´ambito del Progetto Nanowat. Il convegno, che vedrà la partecipazione di studiosi nazionali, Istituzioni e Stakeholders, avrà lo scopo di presentare una nuova idea progettuale che mira alla sperimentazione di impianti che utilizzano la sola acqua per la trasformazione dei rifiuti urbani in materie prime ed energia, senza la produzione di sostanze tossiche e pericolose. All´incontro parteciperanno: Sabino Aurelio Bufo, Università degli Studi della Basilica, Andrea Freschi, Commissario Alsia, Aldo Berlinguer, assessore all´Ambiente della Regione Basilicata, e Umberto Del Basso De Caro, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, coordina Vito Verrastro. La partecipazione e il contributo attivo alla discussione sono elementi importanti nell’ottica di una sfida che potrà vedere la Basilicata come regione leader nell’ambito dello sviluppo di innovazione in questo settore.  
   
   
IMPIANTO HERAMBIENTE SPA, FRATTURA: ACCUSE INFONDATE, LA GIUNTA REGIONALE DEL MOLISE HA GIÀ POSTO FRENI CHIARI E INEQUIVOCABILI  
 
Campobasso, 16 giugno 2015 - "La delibera di Giunta regionale, n. 231 del 19 maggio scorso, con la quale, a detta di taluni, si vorrebbe "condizionare la Conferenza dei servizi" per il rilascio alla società Herambiente dell´autorizzazione integrata ambientale (Aia) per l´impianto di Pozzilli, vanell´esatta direzione opposta a quella paventata in queste ore con accuse infondate. Iltesto adottato all´unanimità dal Governo regionale in maniera chiara e inequivocabile delibera di "rimettere al Servizio tutela ambientale della Regione Molise il provvedimento presentato affinché proceda a una più approfondita analisi istruttoria". Un freno consapevole e voluto dettato dalla necessità avvertita dalla Giunta di fare chiarezza, stanti le diverse valutazioni espresse dal Servizio e dalla Conferenza dei servizi. Per essere diretti, la delibera di Giunta boccia, non promuove, il documento del Servizio regionale: ne prende evidentemente le distanze rinviandolo al mittente. Per questo, al di là della condivisa e legittima vigilanza dei cittadini sulle delicate questioni di natura ambientale, non si comprendono i sospetti vagamente complottistici da ultimo avanzati in un comunicato stampa a firma di Wwf, delegazione regionale Molise, Mamme per la salute e l´ambiente onlus e Consorzio di bonifica della piana di Venafro". Lo dichiara il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura.  
   
   
MOLISE: RACCOLTA DIFFERENZIATA "PORTA A PORTA", NUOVI INTERVENTI PER 7,5 MILIONI DI EURO. FRATTURA E FACCIOLLA: STEP DECISIVO PER COMPLETARE IL QUADRO  
 
Campobasso, 16 giugno 2015 - Siglato l´atto integrativo all´accordo di programma quadro "gestione dei rifiuti urbani", 7,5 milioni di euro il valore complessivo. La firma tra il Ministero dell´ambiente, l´Agenzia per la coesione territoriale e la Regione Molise. Lo comunicano il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, e l´assessore all´ambiente, Vittorino Facciolla. "Oggi il secondo programma di interventi finalizzati a potenziare lo sviluppo di sistemi di raccolta differenziata "porta a porta" e di prossimità per la implementazione e la diffusione della raccolta differenziata. Dieci, gli interventi inseriti, molti dei quali, ci piace sottolinearlo, attuati in forma associativa intercomunale. La firma dell´atto integrativo consentirà l´avvio dei lavori già nei prossimi giorni", dichiarano il presidente e l´assessore. Di seguito i comuni ricompresi nell´atto integrativo con i relativi progetti inseriti: Venafro, Conca Casale, Pozzilli e Sesto Campano (ottimizzazione del sistema raccolta differenziata "porta a porta" - realizzazione ecocentro e progetto dei servizi di raccolta differenziata "porta a porta"); Riccia (progetto per lo sviluppo e l´ottimizzazione del sistema "porta a porta"); Gambatesa (realizzazione di un´isola ecologica e fornitura attrezzature per la raccolta differenziata); Acquaviva d´Isernia, Agnone, Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Capracotta, Carovilli, Castel del Giudice, Castelverrino, Chiauci, Civitanova del Sannio, Colli a Volturno, Filignano, Forli del Sannio, Fornelli, Frosolone, Macchiagodegna, Montenero Val Cocchiara, Pescolanciano, Pescopennataro, Pietrabbondante, Pizzone, Poggio Sannita, Rionero Sannitico, Roccasicura, Rocchetta a Volturno, San Pietro Avellana, Sant´angelo del Pesco, Sant´elena Sannita, Sessano del Molise e Vastogirardi (Mord for Pit - progetto per la raccolta differenziata sui 30 comuni dell´area Pit Alto Molise e Mainarde); Agnone, Frosolone, Poggio Sannita e Rocchetta a Volturno (progetto di raccolta differenziata); Bojano (raccolta differenziata dei rifiuti urbani); Cantalupo nel Sannio, Castelpetroso, Roccamandolfi e Santa Maria del Molise (raccolta differenziata dei rifiuti urbani); Campochiaro, Cercepiccola, Colle d´Anchise, Guardiaregia, San Massimo, San Giuliano del Sannio, San Polo Matese, Sepino e Spinete (raccolta differenziata dei rifiuti urbani); Castel San Vincenzo, Cerro al Volturno e Scapoli (Pai, valorizzazione delle risorse naturali e culturali del lago di Castel San Vincenzo e dei comuni limitrofi - realizzazione isole ecologiche). "Continuiamo nel processo di diffusione e pratica della raccolta differenziata "porta a porta" con tempi e atti certi per completare il quadro regionale in tutti i nostri 136 comuni. L´auspicio finale è di raggiungere, in questo modo, nell´arco di 18 mesi i primi posti nazionali per percentuale di raccolta differenziata. Presupposti e condizioni, e, soprattutto, risposta e impegno che registriamo nel territorio, ci danno carica e slancio a proseguire con entusiasmo in questa straordinaria rivoluzione culturale e ambientale di cui i nostri cittadini si dimostrano convinti protagonisti", concludono Frattura e Facciolla. Il primo programma è stato già avviato con la firma dell´Apq principale dello scorso 14 ottobre per un valore complessivo di 15.831.447,59 di euro.