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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Febbraio 2015
DIABETE: LA PAURA VIEN DI NOTTE  
 
Milano, 3 febbraio 2015 – È l’ipoglicemia - l’eccessiva riduzione della quantità di zucchero nel sangue prodotta da alcuni dei farmaci per il trattamento del diabete -, soprattutto l’ipoglicemia notturna che si manifesta durante il sonno quando uno è più indifeso, a creare maggiore ansia nella persona con diabete e soprattutto nei suoi familiari. È uno dei dati emersi dallo studio internazionale Dawn2 (Diabetes Attitudes Wishes and Needs), l’indagine più ampia mai svolta per analizzare, dal punto di vista della persona con diabete e del familiare, l’impatto della malattia sulla vita quotidiana. Realizzato in collaborazione con International Diabetes Federation (Idf), International Society for Pediatric and Adolescent Diabetes (Ispad), International Alliance of Patients’ Organization (Iapo) e Steno Diabetes Center, con il contributo non condizionante di Novo Nordisk, ha coinvolto oltre 15.000 persone con diabete, familiari e operatori sanitari, in 17 Paesi di 4 continenti. La paura di un episodio di ipoglicemia, che nelle sue manifestazioni meno gravi è riconoscibile da alcuni sintomi tra cui palpitazioni, tremore, ansia, giramento di testa, confusione, fino alla perdita di conoscenza e, nel caso degli episodi notturni, compromissione della qualità del sonno, preoccupa in Italia in media 6 persone con diabete su 10 (oltre 2 milioni sui 3,6 che sono noti avere la malattia) e il 64% dei loro familiari. Come è lecito attendersi, la percentuale risulta più elevata in chi è in cura con insulina rispetto a chi lo sia con altri farmaci. Nel caso particolare dell’ipoglicemia notturna: il 62% di chi si cura con l’insulina e il 45% di chi prende altri farmaci; il 72% contro il 57%, per i rispettivi familiari. “Il fatto che i familiari sembrino più preoccupati delle stesse persone con diabete non deve stupire”, commenta Antonio Nicolucci, Responsabile Dipartimento farmacologia clinica ed epidemiologia della Fondazione Mario Negri Sud, centro che elabora e analizza i dati dello studio Dawn2. “Questo dato, che si riscontra non solo in Italia, ma in tutti i principali Paesi esaminati – tra cui, in Europa, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Danimarca, Spagna, Polonia – deriva dal fatto che i familiari conoscono meno la malattia, sono meno coinvolti nelle attività di educazione e informazione; in altre parole, li preoccupa la paura di non essere in grado di affrontare il problema del loro caro, qualora si dovesse presentare”, dice. “Il diabete non comporta solo il rischio di gravi complicanze a cuore, reni, occhi, ma ha un forte impatto emotivo e psicologico su chi ne soffre e i suoi familiari”, aggiunge Nicoletta Musacchio, diabetologa, Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano e Presidente eletto dell’Associazione Medici Diabetologi (Amd). “La nostra attenzione di diabetologi, oggi, si sta – e dovrebbe esserlo sempre di più - indirizzando non solo alla cura della malattia, ma al prendersi cura della persona. È necessario maggiore impegno sugli aspetti educativi e sulla scelta di modalità di trattamento e impiego di farmaci più adatti alle esigenze di chi abbiamo davanti, considerando non solo la sua malattia, ma la sua fragilità nel complesso; farmaci, ad esempio, che siano, come la nuova insulina degludec, flessibili nella somministrazione e con minori effetti indesiderati quali le ipoglicemie”, prosegue. L’insulina degludec (Tresiba, Novo Nordisk), disponibile in Italia in queste settimane, rimborsabile in classe A dal Servizio sanitario nazionale, è un analogo basale dell’insulina messo a punto grazie a sofisticate tecniche di ingegneria molecolare, caratterizzato da durata d’azione superiore alle 42 ore e con un effetto metabolico distribuito uniformemente nel corso della giornata. Il suo meccanismo d’azione, che si traduce in un deposito sottocutaneo nel punto dell’iniezione, con un lento e costante rilascio di principio attivo, consente una ridotta variabilità di assorbimento e assicura un profilo glicemico più stabile con importante riduzione del rischio di ipoglicemia. “Le caratteristiche dell’insulina degludec fanno sì che, a parità di controllo glicemico, provochi un numero di ipoglicemie significativamente inferiore rispetto alle insuline basali sinora utilizzate”, spiega Giorgio Sesti, Professore Ordinario di medicina interna dell´Università degli Studi “Magna Grecia” di Catanzaro e Presidente Eletto della Società Italiana di Diabetologia (Sid). “Ciò è vero anche e soprattutto per le ipoglicemie notturne, che rappresentano, come abbiamo visto, una delle maggiori paure per chi è in cura con l’insulina. Inoltre, consentono grande flessibilità nei tempi di somministrazione, rendendo possibile adattare la distanza tra una somministrazione e l’altra, quando necessario nella vita di tutti giorni”, conclude. Se la tecnologia viene in aiuto delle persone con diabete, migliorando le caratteristiche dei farmaci per evitare l’insorgere degli effetti meno desiderati, a fugare paure e ansie nelle stesse persone, ma soprattutto nei loro congiunti, serve il coinvolgimento, l’informazione, la conoscenza. Parlando di ipoglicemia a ciò provvede Diabete Italia, che ha realizzato, con il contributo di Novo Nordisk, un’utile guida all’argomento, nella collana “Dettodanoi” dedicata all’informazione e all’educazione di persone con diabete e familiari. “Conoscere e prevenire le ipoglicemie” è un agile volumetto di 48 pagine su che cosa sia l’ipoglicemia, perché si ha, come affrontarla, come evitarla. “L’ipoglicemia è un antipatico compagno di strada per le persone con diabete che usano l’insulina e farmaci come le sulfaniluree”, ricorda Salvatore Caputo, Presidente Diabete Italia. “Gestirle è relativamente facile, un po’ meno facile per le ipoglicemie nell’anziano curato con farmaci orali, prevenirle è possibile ma richiede molto impegno – aggiunge. La collana Dettodanoi affronta i temi chiave nella vita delle persone con diabete partendo da interviste in profondità ai diretti interessati. Ed è proprio dalle parole e dalle esperienze delle persone intervistate nel nostro volume che scaturiscono importanti suggerimenti per tutti gli altri”, conclude Caputo. “Novo Nordisk è nata oltre 90 anni fa con la messa a punto della produzione su scala industriale dell’insulina”, dichiara Costas Piliounis, Vice President Novo Nordisk Europe e General Manager Italy & Greece. “Da allora è sempre stata un’azienda all’avanguardia nella cura del diabete, che ha investito tanto nella ricerca di farmaci innovativi quanto nel sostegno a organizzazioni e progetti dedicati a migliorare la qualità di vita delle persone con diabete. Crediamo che quanto presentato oggi sia la chiara dimostrazione di entrambi questi nostri impegni”.  
   
   
NUOVO MAMMOGRAFO DIGITALE ALL´OSPEDALE DI PESCIA  
 
 Firenze 3 febbraio 2015 - Un nuovo mammografo digitale 3D, in grado di assicurare un´altissima accuratezza diagnostica. L´ha inaugurato l´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni al polo radiologico dell´ospedale Ss. Cosma e Damiano di Pescia, alla presenza del direttore generale dell´Asl 3 di Pescia, Roberto Abati, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Ivano Paci, delle autoritià politiche e istituzionali e del volontariato. Il macchinario - un mammografo digitale 3D Senographe Essential, prodotto da Ge Healthcare, divisione medica di General Electric Company - introduce nell´ospedale di Pescia una nuova modalità di esecuzione della mammografia, basata su un´innovativa tecnica di imaging tridimensionale, la Tomosintesi, che permette di ottenere immagini più nitide ad altissima definizione e diagnosi precise e tempestive, garantendo anche una minor dose di radiazioni. L´accuratezza diagnostica è una delle peculiarità del nuovo mammografo, che sarà in grado di elaborare elettronicamente le immagini acquisite, eliminando i tempi di sviluppo, e dare una completa rappresentazione 3D del seno. "Sto venendo spesso qui da voi a inaugurare - ha sottolineato l´assessore Marroni - e questo è decisamente un fatto positivo. Prima di tutto voglio ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia per il suo impegno e la vicinanza morale, che rafforza il legame storico tra Fondazione e territorio". L´apparecchio, acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia con un investimento di oltre 250.000 euro, è stato donato all´ospedale di Pescia lo scorso dicembre. E´ stato installato al posto del vecchio mammografo negli stessi locali radiologici rinnovati; nell´ospedale è stato realizzato un vero e proprio percorso senologico. L´apparecchio sarà utilizzato sia per gli esami clinici (nel 2014 ne sono stati eseguiti 3.331) sia per gli approfondimenti di secondo livello degli screening e i follow up oncologici. L´assessore ha poi affrontato il tema della riorganizzazione della sanità toscana: "Ci abbiamo pensato molto, e siamo pronti ad affrontare una situazione che sappiamo complessa, ma siamo convinti di quello che stiamo facendo. C´è stata una forte riduzione delle risorse, e con questa situazione noi dovremo convivere ancora per molti anni - ha avvertito - Per questo ci siamo preoccupati di mettere in sicurezza e dare solidità al nostro sistema sanitario. Nel 2013-2014 la situazione è migliorata, e per questo rivolgo il mio sentito grazie agli operatori. Ora la Toscana è in testa a tutte le classifiche nazionali. Ed è proprio questo il momento di mettere mano alla riforma, per affrontare i prossimi anni. La facciamo ora perché siamo solidi. Verrà fatta in collaborazione con gli operatori, per questo realizzeremo un programma di ascolto. E ci confronteremo anche con gli enti locali. Finora gli impegni li abbiamo sempre rispettati - ha concluso l´assessore - e rispetteremo anche quelli futuri".  
   
   
NASCE SALUTELAZIO.IT UNA NUOVA FINESTRA PER FAR CONOSCEREI AI CITTADINI I NUOVI SERVIZI E LE INNOVAZIONI DELLA SANITÀ DEL LAZIO, COME GLI AMBULATORI APERTI NEL WEEK END E NEI FESTIVI. CHIUNQUE POTRÀ ANCHE INVIARE SEGNALAZIONI, SUGGERIMENTI E IDEE  
 
Roma, 3 febbraio 2015 - Da oggi c’è un nuovo servizio a disposizione dei cittadini: è www.Salutelazio.it  il nuovo sito aperto dalla Regione per dare a chiunque la possibilità di conoscere i nuovi servizi attivi sul territorio e per rispondere in modo adeguato e tempestivo ai bisogni dei cittadini. Su Salutelazio.it chiunque può trovare tutte le informazioni sulle principali innovazioni nella sanità del Lazio: dagli Studi medici associati alle Case della Salute e ai Poliambulatori aperti a Roma nei week end e nei giorni festivi. Sul sito sono disponibili anche i referti on line, gli accessi ai Pronto Soccorso in tempo reale, le prenotazioni del Recup e la continuità assistenziale della Guardia medica. Tutto a portata di click. Ecco alcune delle novità: Gli ambulatori aperti week end e nei giorni festivi. Oggi ci sono 15 strutture, saranno 18 entro la metà di febbraio. Da quando è stata avviata la sperimentazione, a dicembre, le 15 strutture hanno registrato 6.014 accessi. Ogni week end si sono rivolte a questi ambulatori oltre 650 persone, 677 solo in questo fine settimana. Da oggi si possono scaricare i referti online. Non sarà più necessario mettersi in coda allo sportello dell’azienda sanitaria: con il nuovo portale è possibile scaricare gratuitamente i referti delle analisi di laboratorio in ogni momento della giornata e in qualsiasi giorno della settimana, da qualunque dispositivo connesso alla rete internet. Fino ad oggi sono stati scaricati online circa 135 mila esami. Il progetto è attivo per le Asl di Frosinone, Latina, Roma A, Roma C, Roma D, Roma E, Roma F, Roma G, Roma H, Rieti e Viterbo e presto partirà anche nelle altre Asl della Regione. Dati degli accessi al pronto soccorso in tempo reale. Chiunque potrà conoscere in ogni momento i dati di accesso ai pronto soccorso. All’interno del sito c’è una sezione dedicata con tabelle che vengono aggiornate costantemente ogni sei minuti. La rilevazione copre quasi tutte le strutture, tranne 4 pronto soccorso di ospedali privati, i Ps specialistici dell´Ospedale S. Camillo-forlanini (Pediatrico e Ostetrico) e i Ps specialistici odontoiatrici G. Eastman e del Policlinico di Tor Vergata. Nella tabella sono riportati sia il numero di pazienti in attesa che quelli in trattamento, distinti per colore in base all’urgenza. Va avanti l’impegno per abbattere le liste d’attesa. Fino ad oggi sono stati contattati per anticipare l’esame quasi 100mila cittadini: il 67% di questi, pari a 64mila persone, ha risposto. In questo modo la Regione ha potuto anticipare circa 57mila prenotazioni. Per contattare i 28mila cittadini che non hanno risposto alla chiamata del Recup è stata avviata una campagna di sms con cui sono stati anticipati 9.251 appuntamenti tra quelli confermati, anticipati e revocati. Un’accoglienza più umana nei pronto soccorso. Saranno formati 48 operatori, che da marzo saranno presenti in alcuni Pronto Soccorso e Dea del Lazio per dare un’accoglienza più adeguata e più umana ai pazienti che accedono alle strutture e ai loro familiari. Queste figure specializzate saranno a disposizione per ogni esigenza e informazione. Il servizio partirà al San Giovanni Addolorata, al Policlinico Umberto I, al Policlinico Tor Vergata, al Sandro Pertini, al S. Eugenio, al San Camillo Forlanini, al G. Battista Grassi e al S. Andrea. Chiunque potrà anche raccontare la sua esperienza e segnalare non solo i disservizi e le inefficienze ma anche le buone pratiche. “Oggi presentiamo i nuovi servizi della sanità che si stanno sviluppando nel Lazio: sul sito c´è la mappa georeferenziata per trovare il proprio ambulatorio di medicina generale aperto nei week end, gli ambulatori aperti dal lunedì al venerdì, c´è il referto online da scaricare. Nuovi servizi che spesso i cittadini non sanno che esistono proprio perché nuovi" – è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: ora i servizi ci sono e con salutelazio.It iniziamo la promozione, sapendo che sta andando benissimo perché i referti scaricati sono già oltre 130 mila e questo è un dato molto positivo”.  
   
   
SANITA’: “ASCO HOLDING PER LA VITA” DONA 92 DEFIBRILLATORI AI COMUNI SOCI. ZAIA, “BRAVI, PIOVONO DA ROMA TAGLI DISSENNATI, SERVE L’AIUTO DI TUTTI. AI SINDACI: FACCIAMO SQUADRA PER I NOSTRI CITTADINI”  
 
Venezia, 3 febbraio 2015 - I 92 Comuni delle province di Treviso, Belluno, Venezia e Pordenone soci di “Asco Holding”, Società controllante il Gruppo Ascopiave, hanno ricevuto un defibrillatore semiautomatico ciascuno, donato nell’ambito dell’iniziativa “Asco Holding Per la Vita”, che ha riunito oggi a Pieve di Soligo, nella sede della Società, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, i Sindaci dei Comuni soci, la Presidente di Asco Holding Silvia Rizzotto, il Responsabile del Suem 118 della Regione del Veneto Paolo Rosi, il delegato del Coni provinciale di Treviso Giovanni Ottoni. La donazione di queste macchine consentirà ad ognuna delle Amministrazioni Comunali di mettere a disposizione delle società sportive operanti nel proprio territorio uno strumento fondamentale per la salute di chi fa sport, soprattutto quello amatoriale dove i controlli sanitari non sono così approfonditi, e di chi assiste alle manifestazioni sportive. Zaia, ricordando l’impegno della Regione in questo settore, con 300 defibrillatori già acquistati e distribuiti e altri 200 in corso di acquisto, ha definito quella di Asco Holding “una bella iniziativa, che testimonia l’importante impegno sociale di questa Società e che sostiene concretamente, anche con un numero significativo di apparecchi, la lotta contro le morti improvvise in ambiente extraospedaliero”. “In un momento come questo, con i tagli ancora una volta lineari e dissennati che il Governo sta imponendo anche alle Regioni virtuose, che per il Veneto vorranno dire 240 milioni in meno per la sanità nel 2015 – ha detto Zaia – c’è davvero bisogno di tutti per continuare a garantire ai cittadini veneti l’assistenza sanitaria d’eccellenza che hanno e che meritano. Grazie dunque per questi 92 salvavita in più che garantiscono nuova sicurezza”. Parlando di fronte ad una platea di Sindaci, Zaia ha richiamato la necessità di “fare squadra tutti, aldilà della casacca politica indossata, per difendere i diritti di cittadini che ogni anno lasciano a Roma 21 miliardi di residuo fiscale attivo e rischiano di vedersi tagliata la sanità che funziona e che la Regione eroga senza un euro di addizionale Irpef (unica in Italia), senza ticket aggiuntivi oltre a quelli imposti a livello nazionale, cercando giorno per giorno di utilizzare al meglio ogni euro investito”. “So che voi mi capite – ha aggiunto il Governatore rivolto ai Sindaci – perché anche voi state vivendo lo stesso incubo nei vostri Comuni soffocati dal patto di stabilità e per questo chiedo a ognuno di voi di fare squadra, e di farvi sentire forte e chiaro a ogni livello, per evitare nuove ingiustizie alla nostra gente”. Come ha spiegato Paolo Rosi, Responsabile del Suem 118 regionale, il defibrillatore è una macchina che funziona pressochè in autonomia, che può essere usata da chiunque con un minimo di formazione e che, in caso di arresto cardiaco, è fondamentale per coprire con un intervento immediato i minuti necessari ai soccorritori per giungere sul posto. In Veneto si verificano circa 2000 arresti cardiaci l’anno in ambiente extraospedaliero con un tasso di mortalità che, pur essendo il più basso d’Italia, raggiunge l’80%. Grazie a questa operazione, in 92 Comuni c’è una nuova risposta concreta ad una grave emergenza sanitaria.  
   
   
SALUTE, REGIONE LOMBARDIA: PER TEMPI PAGAMENTO E DEBITO FORNITORI LA MIGLIORE  
 
Milano, 3 febbraio 2015 - "Regione Lombardia si conferma una delle migliori Regioni italiane sia in termine di debito verso i fornitori, sia in termini di tempi di pagamento". Lo dichiarano, in una Nota congiunta, il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani e l´assessore all´Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia, commentando le notizie apparse sulla stampa al riguardo. Debito - "Come si osserva - sottolineano i componenti della Giunta regionale -, il debito pro capite di Regione Lombardia verso i fornitori, indicato dallo studio della Cgia di Mestre, è di 228 euro, mentre è di 400 euro per Emilia, 415 per Veneto, 510 per Piemonte, 660 per la Campania, 1017 per il Lazio". Tempi Pagamento - "Per quanto riguarda i tempi di pagamento - prosegue la nota - i dati riportati dallo studio (derivanti da Assobiomedica) non tengono conto delle fatture contestate o del contenzioso: al netto di questi fenomeni, infatti, i tempi di pagamento dei fornitori nel Sistema sanitario lombardo hanno raggiunto, nel 2014, i 66 giorni e si attestano oggi intorno ai 60 giorni". "Anche nello studio, in ogni caso, emerge come Regione Lombardia, con 88 giorni, sia una delle migliori Regioni per tempi di pagamento e la migliore fra quelle a Statuto ordinario - si sottolinea -: l´Emilia Romagna paga infatti a 138 giorni, il Veneto a 151, la Toscana a 188, il Lazio a 223, la Campania a 350, la Calabria a 794". Equilibrio Di Bilancio - "Va infine precisato - conclude la Nota congiunta - che il dato relativo al debito verso i fornitori è legato ai tempi di pagamento e non va confuso con quello dell´equilibrio di Bilancio, che il Sistema sanitario lombardo continua a garantire. Con un fondo sanitario di oltre 17 miliardi di Euro all´anno, il debito di 2 miliardi verso i fornitori è infatti assolutamente fisiologico e connesso a tempi di pagamento di circa 60 giorni".  
   
   
SANITÀ, IN CAMPANIA DEBITO DIMEZZATO  
 
Napoli, 3 febbraio 2015 - In relazione ai dati diffusi il 31 gennaio dalla Cgia, si precisa che il debito sanitario verso i fornitori in Campania si è dimezzato. Al 31 dicembre 2014, infatti, è pari a 2,9 miliardi; partiva da circa 6 nel 2010.  
   
   
SANITÀ IN CAMPANIA, STRUTTURA COMMISSARIALE: DIMINUITO COSTO MOBILITÀ, RIDOTTO TICKET E PRONTI PER ULTERIORI ESENZIONI  
 
 Napoli, 3 febbraio 2015 - In relazione alle errate ricostruzioni di alcuni organi di stampa, che nascono da dati raccolti male e trasmessi in maniera erronea, la Struttura Commissariale alla Sanità della Regione Campania precisa quanto segue: in riferimento all’ultimo anno disponibile, fonte Ministero della Salute, il costo complessivo della mobilità è diminuito di 41 milioni. Considerando il dato complessivo nel 2012 e nel 2013 la mobilità passiva si è ridotta sensibilmente rispetto al periodo 2007/2011, come riportato dallo stesso Ministero della Salute nel documento del 15 gennaio scorso; in riferimento al ticket si precisa che non vi è stato alcuno stop o provvedimento che annulla la decisione assunta circa la riduzione; è operativa la riduzione e/o eliminazione della quota regionale e si attende che il Mef comunichi le fasce di reddito per applicare le ulteriori esenzioni previste, non di competenza regionale.  
   
   
VILLA UMBRA: CONSEGNATI GLI ATTESTATI DEL CORSO DI FORMAZIONE PER DIRETTORI GENERALI, SANITARI E AMMINISTRATIVI  
 
 Perugia, 3 febbraio 2015 – Sono stati consegnati il 2 febbraio 2015, a Villa Umbra, gli attestati del 6° Corso di Formazione Manageriale per Direttori Generali, Sanitari e Amministrativi di Azienda Sanitaria organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica in seguito al Bando Pubblicato dalla Regione Umbria. Questo Corso, avviato nel dicembre del 2013, oltre a garantire l´acquisizione del certificato, ha voluto rispondere alle attuali esigenze di sviluppo formativo della classe dirigente sanitaria alla luce delle trasformazioni in atto, sia a livello nazionale che regionale, e della nuova pianificazione socio sanitaria cui le aziende dovranno dare attuazione. Il percorso formativo ha visto la partecipazione di ventitre iscritti, tra Direttori Generali, Direttori Sanitari, Direttori Amministrativi ed altri Dirigenti del servizio sanitario nazionale. Dopo l´apertura dei lavori di Alberto Naticchioni, amministratore unico della Scuola, e l´intervento di Emilio Duca, direttore regionale Salute, coesione sociale e società della conoscenza della Regione Umbria, con la presenza del dott. Nicolò Persiani, responsabile scientifico del Corso, si è fatto il punto sulle evoluzione del sistema sanitario a livello nazionale, anche con i processi di riordino a livello delle altre regione italiane di quello che è il sistema di governace delle Azienda sanitarie. "Mai come in questi anni - ha affermato Duca - il sistema erogativo dei servizi pubblici del nostro paese, ed in particolare quello del Servizio Sanitario Nazionale, è stato sottoposto ad una così forte tensione al cambiamento. Questo è dovuto, da una parte, alla crescente innovazione dei modelli sanitari, fatto che accomuna la nostra sanità a quelle di tutti i paesi avanzati, e dall´altra deriva dalla scarsità di risorse che, nel nostro paese, sta richiedendo nuove modalità di gestione e di erogazione del servizio sanitario al fine di mantenere gli standard qualitativi e quantitativi che sino ad oggi è riuscito a garantire. In questo – a sottolineato Duca - la formazione del management sanitario e di coloro che ai diversi livelli operano nel settore assume un´ importanza determinante". La Regione dell´Umbria, mediante la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, ha attivato già a partire dal 2001, i corsi di formazione manageriale, in modo da fornire ai propri manager gli strumenti e le tecniche del processo gestionale nello specifico dei contesti sanitari. "Tutto questo – ha concluso Duca - in piena coerenza con la disciplina normativa nazionale ma anche con il sistema di valori, obiettivi e programmi del sistema sanitario umbro". I temi oggetto degli incontri formativi sono stati trattati in modo da contemperare due esigenze fondamentali: da un lato quello di offrire un confronto circa le tendenze e le innovazioni presenti a livello nazionale ed internazionale in ambito socio sanitario; dall´altro, quello di essere sempre coerenti rispetto alle scelte strategiche e di programmazione compiute dal modello sanitario regionale dell´Umbria. Il percorso formativo, pur tenendo conto dei vincoli normativi presenti per i corsi di management rivolti alle direzioni aziendali, ha avuto una parte di apprendimenti comuni ai tre profili gestionali e tre blocchi di contenuti di approfondimento specialistico: uno per l´area gestionale-sanitaria, uno per l´area gestionale-amministrativa ed uno per l´area delle competenze gestionali trasversali. Tutti i contenuti didattici del corso si riconducono alle quattro aree tematiche previste dalla normativa nazionale: indicatori di qualità dei servizi - sanità pubblica, organizzazione e gestione dei servizi sanitari, gestione economico-finanziaria, gestione delle Risorse Umane, alle quali si aggiunge l´area di competenze gestionali trasversali. Accanto al percorso formativo d´aula sono stati svolti altri seminari di approfondimento, testimonianze, workshop e tavole rotonde.