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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Febbraio 2015
MILANO, URBANISTICA: IL “GIARDINO DELLE CULTURE”, NASCE LA PRIMA AREA CONDIVISA  
 
 Milano, 3 febbraio 2015 – Da frammento urbano dismesso e degradato, privo di funzionalità per il quartiere dopo l’abbandono del vecchio progetto che lì prevedeva la costruzione di un parcheggio interrato di cinque piani, l’area da 1.250 mq che sorge all’angolo tra via Morosini e via Bezzecca diventerà uno spazio pubblico destinato ad attività culturali e ricreative. Un luogo d’incontro e d’iniziative ludiche pensate soprattutto per bambini e giovani, ma senza dimenticare laboratori, spettacoli, concerti e reading letterari rivolti a tutta la popolazione. È quanto ha deciso all’unanimità il Consiglio di Zona 4, accogliendo il progetto di recupero e rigenerazione urbana presentato dalle associazioni Comitato Xxii Marzo, È-vento e Teatro Laboratorio Mangiafuoco, e dando così prima attuazione alla delibera con cui il Comune di Milano ha scelto di estendere l’esperienza positiva dei giardini condivisi anche alle aree degradate e senza identità. Le associazioni, dunque, si faranno carico della sistemazione dell’area e provvederanno a renderla viva e accessibile con un intenso programma di iniziative e manifestazioni. Si chiamerà “Il Giardino delle Culture”. “Come abbiamo più volte ribadito in questi giorni, l’obiettivo di questa amministrazione è la cura della città” ha dichiarato il vicesindaco e Assessore all’Urbanistica, Ada Lucia De Cesaris. “Milano è in prima linea dell’applicazione di strumenti innovativi per la rigenerazione del tessuto urbano, grazie ad una costante collaborazione tra pubblico e privato e al continuo coinvolgimento delle Zone e dei cittadini. Siamo davvero fieri di questo progetto, che riparerà un’area ferita dall’abbandono, e che ci renderà ispiratori e primi attuatori della disciplina nazionale contenuta nel decreto Sblocca Italia”. “Come Zona, da circa due anni stiamo studiando i possibili utilizzi dell´area Morosini con chi vive il territorio. Siamo orgogliosi che questo lavoro abbia portato oggi alla nascita di un progetto sperimentale di utilizzo di un´area in stato di abbandono, innovativo per Milano. Ringrazio le associazioni che si sono impegnate in un´impresa non facile ne scontata” ha aggiunto la presidente di Zona 4, Loredana Bigatti.  
   
   
SARDEGNA: PPR PER LE ZONE INTERNE PER IL GOVERNO E LO SVILUPPO DEL TERRITORIO  
 
 Thiesi, 3 febbraio 2014 - "La teoria senza la pratica è un vano esercizio intellettuale, ma la pratica senza la teoria rischia di portare a un vicolo cieco e alla rovina e al consumo del territorio. Non si possono fare scelte calate dall´alto in materia di paesaggio, servono decisioni prese con consapevolezza dopo attenta discussione, condivisione e concertazione tra le parti politiche e i territori. Allo stesso tempo non è più rinviabile la creazione e l’applicazione di nuovi strumenti in materia urbanistica per la tutela e il governo del territorio". A dirlo a Thiesi l’assessore dell´Urbanistica ed Enti locali, Cristiano Erriu, durante l’incontro dedicato a "Monte Pelau, una risorsa paesaggistica per il territorio", durante il quale si è parlato dell´importanza dello sviluppo delle zone interne della Sardegna e della valorizzazione del paesaggio agrario, e del suo valore economico. "L´assetto normativo attuale non è adeguato per puntare allo sviluppo e alla regolamentazione delle zone interne dell’isola - ha detto l’esponente della Giunta Pigliaru - dobbiamo trovare una dimensione organizzativa che sia a misura della nostra realtà e non importare modelli che non ci rappresentano: solo così faremo il bene della Sardegna. Dobbiamo liberarci dei processi pianificatori troppo frammentari e molecolari, serve una pianificazione territoriale sovracomunale". Da qui l’esigenza, più volte ribadita dall´assessore Erriu, di un aggiornamento e adeguamento del Ppr per gli ambiti costieri e soprattutto di una nuova stagione di pianificazione per il governo delle zone interne dell’isola “una nuova legge urbanistica che sia coerente con il Ppr ma anche con il codice Urbani e la Carta di Firenze e che guardi al futuro cercando di non cadere nella trappola per la quale la conservazione intelligente del territorio non possa coniugarsi allo sviluppo sostenibile: miriamo invece a realizzare condizioni, anche economiche, ottimali di valorizzazione delle zone interne”. Il superamento della visione localistica sarà possibile attraverso la riforma degli Enti locali e le forme di associazioni territoriali, le Unioni dei Comuni. "Le Unioni di Comuni, legate alle regioni storiche sarde, servono al superamento della visione comunale e si orientano con uno sguardo più ampio all´organizzazione del territorio, non solo in tema di risparmio economico ma anche in termini di sviluppo. In Sardegna vengono trasferite dalla Regione ai Comuni moltissimi fondi: questo dimostra che le autonomie locali non sono lasciate da sole. La Regione trasferisce 700 euro pro capite: la cifra più alta a livello nazionale. In Sicilia siamo sui 450 euro e in Emilia Romagna 70 euro, un decimo rispetto alla Sardegna. Queste risorse vanno usate per migliorare i costi e l’efficacia dei servizi resi ai cittadini : tra questi anche quelli legati al governo del paesaggio, tema che sempre più tende ad aggregare e sul quale è necessaria anche da parte della Regione una presa di posizione nella direzione di una semplificazione e sburocratizzazione dei processi".  
   
   
I CASTELLI TRENTINI DA FORTEZZE A RESIDENZE NOBILIARI IN EPOCA RINASCIMENTALE  
 
Trento, 3 febbraio 2015 - Dopo i primi due incontri, tenuti dal Alessandro Paris, torna al Castello del Buonconsiglio l’appuntamento con i "Paesaggi rinascimentali. Incontri di arte e storia" curato dai Servizi educativi del Museo Castello del Buonconsiglio. Un ciclo di conferenze-seminari rivolti ai docenti, ma aperti anche a curiosi e appassionati, dedicati alla storia, all’arte e all’architettura di epoca rinascimentale nella regione trentina. Giovedì 5 febbraio alle 14.30 lo storico Carlo Andrea Postinger illustrerà aspetti e peculiarità della trasformazione dei castelli del territorio trentino in epoca rinascimentale, da fortezza medioevale a residenza rinascimentale. Generalmente, quando si pensa al Trentino, si pensa ai castelli che ne caratterizzano il paesaggio e vengono in mente scene di un medioevo indefinito e stereotipato, che sembra essere durato secoli sempre uguale a sé stesso e nel quale si confondono disordinatamente momenti, personaggi e situazioni molto diversi. Di tutto questo i castelli sembrano essere stati l´eterna e immutabile ambientazione, conservatasi più o meno integra fino ad oggi. I castelli seguono invece il progredire della storia e si evolvono nel tempo, con modalità che variano a seconda dei momenti e dei luoghi, adattandosi a esigenze che mutano continuamente. Lo stesso termine "castello" andrebbe pertanto di volta in volta precisato o addirittura sostituito con espressioni più adeguate. Nel corso della conferenza dal titolo “Dalla fortezza medioevale alla residenza nobiliare. Evoluzione dei castelli del territorio trentino in epoca rinascimentale” viene esaminata in particolare la cruciale fase di passaggio che si colloca tra il Quattro e il Cinquecento, ovvero tra la fine del Medioevo e la prima età moderna, nel corso della quale non solo le novità tecniche nell´arte della guerra richiedono un ammodernamento delle soluzioni di architettura militare, ma il nuovo stile di vita aristocratico, educato dagli ideali umanistici e dal raffinato gusto rinascimentale, conduce a elaborare anche un nuovo concetto di residenza. Il quarto incontro si terrà giovedì 12 febbraio alle 16.30 con Annamaria Azzolini che parlerà del cantiere in epoca rinascimentale.  
   
   
MARONI: NOSTRE IMPRESE CHIEDONO MENO BUROCRAZIA E MENO TASSE  
 
Monza, 3 febbraio 2015 – "Le imprese lombarde, in questi anni, hanno tenuto nonostante la crisi, hanno risposto bene nonostante la difficoltà dovuta al contesto sfavorevole rispetto ad altri Paesi europei, perché qui c´è una burocrazia più lenta e più costosa e ci sono le tasse più elevate". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, alla Villa Reale di Monza, nel corso dell´evento dal titolo ´Top 500 Monza e Brianza - Un territorio di eccellenze, un modello per lo sviluppo del Paese´, iniziativa che punta a valorizzare il ruolo del manifatturiero lombardo all´interno dell´economia italiana come motore per la ripresa economica, a cui il presidente ha preso parte insieme all´assessore regionale alla Casa, Housing sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala. Impegnati Contro Burocrazia Inefficiente - "Contro la burocrazia inefficiente siamo fortemente impegnati come Regione, con misure concrete, come dimostra l´iniziativa che abbiamo lanciato dei 30 ´angeli anti burocrazia´, che servono alle nostre imprese per ridurre i costi e accelerare i tempi per le autorizzazioni pubbliche - ha spiegato Maroni -, un´iniziativa sperimentale, che abbiamo voluto per dare un aiuto concreto alle nostre imprese, mentre per le tasse troppo elevate chiedo al Governo, qui presente con il ministro del Lavoro, di abbassare le tasse, di lasciare in Lombardia i soldi pagati in tasse dalle nostre imprese". Lombardia A Statuto Speciale È Strada Da Seguire - "Se potessimo fare anche noi come la Sicilia, se avessimo anche noi lo statuto speciale della Sicilia, avremmo risolto tutti i nostri problemi - ha proseguito Maroni -, certo, ci vuole coraggio per farlo e non credo che questo Governo lo abbia, ma noi andremo avanti lo stesso. Nei prossimi giorni in Commissione arriverà la proposta di referendum per la Lombardia a Statuto speciale: questa è la strada da seguire, la soluzione che risolverebbe tutti i problemi delle imprese lombarde".  
   
   
A SAN FELICE SUL PANARO LA GIUNTA REGIONALE DELL’EMILIA ROMAGNA: "MAP CHIUSI ENTRO L´ANNO, REGIONE PARTE CIVILE NEI PROCESSI ANTIMAFIA"  
 
San Felice sul Panaro (Mo), 3 febbraio 2015 – Mezzo milione di euro aggiuntivi per accelerare la chiusura dei moduli abitativi provvisori. Interventi di semplificazione per rendere più snelle e accessibili le procedure di accesso ai contributi per imprese e abitazioni. E sul fronte della legalità, la Regione perseguirà l’obiettivo di bandire il massimo ribasso negli appalti pubblici e si costituirà parte civile nei processi sulle infiltrazioni mafiose per eventuali danni materiali e d’immagine derivanti dall’inchiesta Aemilia. Lo ha annunciato il presidente e Commissario delegato alla ricostruzione Stefano Bonaccini che oggi ha riunito a San Felice sul Panaro prima la Giunta regionale poi il Comitato istituzionale e di indirizzo per il terremoto del 2012 (costituito dai sindaci dei comuni colpiti). Due occasioni per tracciare anche il programma di lavoro sui diversi aspetti e interventi della ricostruzione dei territori colpiti dal sisma. Quello tenutosi a San Felice è stato il primo Comitato presieduto da Bonaccini: “Ritengo utile la partecipazione degli assessori al Comitato – ha spiegato - affinché abbiano contezza della situazione e delle possibili ricadute sulle loro competenze. L’obiettivo è che questo territorio ritorni ad essere più forte, più bello e sicuro di prima del sisma. In riferimento all’inchiesta su ‘ndrangheta in Emilia-romagna ed anche nell’area colpita dal sisma, Bonaccini ha aggiunto che “la Regione farà muro alle infiltrazioni malavitose”. A cominciare dagli appalti: “Puntiamo a “bandire” il ricorso al massimo ribasso negli appalti pubblici: un contributo positivo per la legalità”. Inoltre - ha detto Bonaccini – “lavoreremo per semplificare le procedure e accelerare così la ricostruzione di case e imprese. Mentre, per quanto riguarda l’attività di assistenza alla popolazione, abbiamo due obiettivi: da un lato monitorare e rivedere i diversi strumenti, dall’altro legare sempre più l’assistenza al ripristino delle abitazioni”. Sui Map, Bonaccini ha annunciato di puntare alla chiusura e allo smontaggio dei Moduli abitativi provvisori alla fine dell’anno”. L’assessore alle Attività produttive e alla Ricostruzione post sisma Palma Costi ha precisato che “per le abitazioni saranno rese sempre più snelle e accessibili le procedure soprattutto per le pratiche di minore entità, creando le condizioni per velocizzare la presentazione dei progetti attraverso il rafforzamento di tutti gli strumenti di semplificazione procedurale, informatici ed organizzativi. Con un’attenzione particolare ai centri urbani. Per gli edifici ad uso produttivo, invece, è necessario accelerare il processo di progettazione e presentazione delle istanze, nonché di concessione e liquidazione da parte delle strutture preposte, per assicurare liquidità al sistema”. Per quanto attiene al Programma di ricostruzione delle Opere pubbliche e dei beni culturali, attraverso l’esecuzione dei Piani attuativi, è stata avviata la ricostruzione del patrimonio pubblico, storico testimoniale e religioso. Fondamentale sarà la prosecuzione delle attività delle commissioni con il Ministero dei beni culturali, per velocizzare l’emissione dei pareri preventivi ed il lavoro di Comuni e della struttura tecnica commissariale, in modo da risolvere in tempo reale le criticità che via via sorgono. “Si sta lavorando – ha aggiunto Costi - per ottenere dall’Ue la proroga per le aziende agricole. Mentre prosegue poi il dialogo della Regione con il Governo sui diversi temi che rimangono aperti per ottenere le altre norme primarie, necessarie ad accompagnare tutta la fase della ricostruzione”. E ha citato alcuni provvedimenti, quali la proroga dello stato di emergenza; l’attenzione alla Finanza locale dei Comuni (minori entrate, esclusione dal patto di stabilità e dalla spending review, proroga dei mutui cassa depositi e prestiti); lo sblocco della spesa del personale e l’assunzione di personale interinale; la proroga dell’esenzione Imu per i fabbricati inagibili; la proroga per restituire i mutui cassa depositi e prestiti per il pagamento di tasse e contributi da parte delle imprese; sicurezza sismica nei luoghi di lavoro; l’istituzione di “zone franche urbane” per accompagnare le piccole imprese che continuano ad operare nei centri storici e quelle che intendono rientrare con le loro attività; la quota di finanziamento mancante per completare la ricostruzione del sistema delle opere pubbliche.  
   
   
CONSULENZE A AZIENDE CHE VOGLIONO EMERGERE: 14 TECNICI FORMATI DA REGIONE E PROVINCIA DI PRATO  
 
Firenze 3 febbraio 2015 – L´emersione delle aziende cinesi (ma non solo cinesi) che nel distretto di Prato lavorano sommerse e nell´illegalità passa anche da quattordici giovani: quattordici ragazzi – una rumena perfettamente bilingue, sei cinesi tutti con buona conoscenza dell´italiano e sette italiani, di cui quattro in grado di parlare correttamente cinese – che nei mesi scorsi hanno frequentato un corso per tecnico per la valorizzazione delle risorse locali. Un´esperienza e una squadra che potrebbe crescere in futuro ma già operativa: quattro hanno già avviato la loro attività presso il Pin, l´Università di Prato, altri due presso la Cna, l´associazione degli artigiani. La strategia è una delle iniziative messe in campo dalla Regione con il Progetto Prato e si integra con l´altro progetto regionale, Lavoro Sicuro, tenuto a battesimo la scorsa estate e che attraverso il dipartimento per la sicurezza sul lavoro delle Asl di Prato, Empoli, Pistoia e Firenze si è posto l´obiettivo, con l´assunzione di 74 neo ispettori, di controllare entro il 2016 circa 7.700 aziende di tutta l´area metropolitana. A dicembre già ne erano state visitate 1.100. "Con questa nuova figura di tecnico non puntiamo a sanzionare o reprimere le situazioni di irregolarità quanto piuttosto a dare aiuto e sostegno a chi ha bisogno e intenzione di emergere e mettersi in regola" sottolinea la vice presidente della Toscana Stefania Saccardi, intervenuta nel pomeriggio a Prato ad un convegno in cui sono tirate le fila sul progetto e il possibile sviluppo futuro. "Per formare questi giovani e dare gambe al progetto – ricorda la vice presidente – la Regione ha messo a disposizione della Provincia di Prato 470 mila euro di risorse europee del Fondo sociale". Per aiutare l´emersione delle aziende e capire chi ne ha bisogno è stato realizzato nel corso della prima fase un innovativo modello di check up, il primo in Italia, realizzato sulla base di un´articolata verifica sul campo condotta su settantacinque aziende, sessantanove delle quali cinesi. La seconda fase prevede la formazione per chi lavora nell´azienda: titolari e dipendenti che saranno istruiti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, le norme fiscali, i contratti, la gestione ambientale e la formazione obbligatoria. Il percorso è semplice: prima conoscere le leggi e le norme, poi l´autovalutazione e alla fine, per chi vuole emergere o non si sente in regola, l´offerta di una consulenza a tutto campo. Forti di quel rapporto di fiducia che molte aziende hanno già stretto con questi quattordici giovani.  
   
   
REGIONE PIEMONTE- CSI: NUOVA CONVENZIONE QUADRO PER GLI AFFIDAMENTI DIRETTI  
 
Torino, 3 febbraio 2015 - La Giunta regionale ha approvato il nuovo schema della convenzione quadro per gli affidamenti diretti al Csi Piemonte relativamente alla prestazione di servizi in regime di esenzione Iva, che avrà durata per tutto il 2015. Il percorso è stato individuato in accordo con il nuovo consiglio di amministrazione del Consorzio e avvia una nuovo sistema di relazioni tra la Regione e il Csi, finalizzato a migliorare i servizi rivolti all’ente e al cittadino In base all’accordo la Regione definisce gli strumenti e le misure idonee a consentire il controllo sulla gestione di Csi relativamente alle attività che gli vengono affidate, stimola i processi di miglioramento sia sul piano dell’organizzazione amministrativa sia su quello delle attività gestionali ed esercita il controllo sull’attuazione degli affidamenti conferiti per verificare il raggiungimento dei risultati. Inoltre verranno adottate periodicamente delle procedure atte a confrontare il livello dei servizi effettivamente resi sulla base di tecniche di benchmarking, ovvero un sistema che permette di analizzare le caratteristiche dei servizi erogati comparati con quelli di fornitori e clienti analoghi. In caso di disallineamento con i parametri fissati il Csi si impegna ad intraprendere azioni correttive. “Si avvia oggi una nuova fase, concertata con il nuovo cda del consorzio – commenta l’assessore Giuseppina De Santis – che permetterà di aver garantiti servizi convenienti sotto il profilo economico e dagli adeguati tempi di esecuzione. Stare sul mercato dell’ict è la strategia più adeguata per garantire continuità ed efficienza ai servizi erogati, nelle more di attuazione del riordino del comparto ict e della trasformazione del consorzio stesso”.  
   
   
CALABRIA: L’ASSESSORE AI TRASPORTI HA INCONTRATO I DIPENDENTI DELLA SOGAS  
 
Catanzaro, 3 febbraio 2015 - L’assessore regionale ai Trasporti ed alle Infrastrutture Antonino De Gaetano ha incontrato, nella sede di pal. “Campanella” a Reggio, una delegazione di dipendenti della Sogas (Società di gestione dell’aeroporto dello Stretto), il presidente della stessa società Carlo Porcino ed i rappresentanti sindacali della struttura. Erano inoltre presenti il Consigliere regionale del Pd Sebi Romeo, il Presidente del Consiglio Provinciale di Reggio Eroi, i consiglieri provinciali Cara e Zavettieri, il consigliere comunale Mauro ed il dirigente del dipartimento regionale trasporti Pavone. “Come già noto – ha detto De Gaetano – ed è una buona notizia, l’aeroporto di Reggio Calabria, ma anche quello di Crotone, sono rientrati nei criteri di scali di interesse nazionale. Il Presidente Mario Oliverio, che ringrazio per l’interessamento, ha manifestato la volontà della Regione di corrispondere, in tempi brevi, le somme dovute alla Sogas per fare fronte ad un impegno che, sebbene assunto dalla precedente Amministrazione, ad oggi era stato disatteso. A fronte della situazione debitoria in cui versa la Sogas – ha proseguito De Gaetano – è chiaro che l’entità della cifra che andremo a corrispondere non risolverà compiutamente le sofferenze finanziarie, ma è segnale di un atteggiamento concreto che la Regione ed il Presidente Oliverio vogliono avere per la città di Reggio, in attesa di un programma di rilancio dei tre aeroporti calabresi, ognuno dei quali, di massima, dovrà soddisfare specificità e forme di flessibilità di esercizio. Va da se che la Regione – ha sottolineato l’Assessore ai Trasporti – sta lavorando per scongiurare ogni ipotesi di fallimento della Sogas e, pertanto, procederà da subito a verificare tra le varie spese di Bilancio tutte le pendenze tra la Sogas e la Regione, al di là del contributo, con l’obiettivo di legittimarne al più presto la soddisfazione. Resta di preminenza – ha continuato Antonino De Gaetano – la necessità di assicurare ai dipendenti dell’aeroscalo la corresponsione degli emolumenti arretrati che ormai i lavoratori vantano da oltre quattro mesi. L’assessore ha assunto l’impegno di adoperarsi, assieme al Presidente Oliverio, per chiarire definitivamente ogni aspetto amministrativo in ordine ai lavori di ammodernamento dell’aerostazione, fermi da anni, per giungere, nel più breve tempo possibile, al definitivo avvio dell’iter per la loro realizzazione. Infine, d’accordo con il Presidente Oliverio – ha concluso De Gaetano – sarà costituito un tavolo permanente di confronto aperto con enti locali, sindacati ed amministratori per individuare priorità e scelte da percorrere per assicurare un’avvenire più sereno, non solo ai dipendenti in grave stato di difficoltà, ma ad una infrastruttura di sviluppo, punto fermo su cui costruire un processo di crescita di tutta l’area dello Stretto capace di forti incroci sinergici con gli obiettivi strategici posti alla base della futura Città Metropolitana”.  
   
   
PIANO MODA E DESIGN IN LOMBARDIA: 4 MILIONI A FONDO PERDUTO  
 
Milano, 3 febbraio 2015 - "La Moda e il Design in Lombardia sono due dei settori più rilevanti per numero di occupati e valore aggiunto prodotto, pilastri importanti dell´economia e dell´identità regionale, ma anche sinonimi di eccellenza riconosciuta in tutto il mondo per innovazione e qualità. Il Piano che presentiamo nasce con l´obiettivo di sostenere chi ha deciso di vincere la crisi e mettersi in gioco, continuando a investire in questi settori". Lo ha detto Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, che, è intervenuto all´incontro, organizzato da Confcommercio Lombardia, per presentare alle associazioni e alle imprese le forme di finanziamento inserite nel ´Piano Moda e Design 2014-2015´. 4 Milioni Di Euro - "Per valorizzare ulteriormente questa eccellenza - ha spiegato l´assessore - come Assessorato, abbiamo destinato un ammontare complessivo di risorse di quasi 4 milioni di euro, che genereranno investimenti pari a circa 7 milioni, per la realizzazione del ´Piano d´azione pluriennale per la Moda e il Design´". "Un intervento integrato - ha aggiunto -, teso a favorire l´innovazione, la digitalizzazione, la formazione e la creatività dei giovani, la contaminazione tra settori, la messa in cantiere di progetti pubblico-privati e lo sviluppo di network di impresa". Settore Dinamico - "Nonostante la crisi e la preoccupante contrazione interna dei consumi, infatti, - ha sottolineato l´assessore - il settore dimostra dinamicità e resiste. L´integrazione con il turismo punta a incrementare le vendite, portando nuovi clienti, soprattutto stranieri". Effetti Positivi Su Turismo E Commercio - "Credo che sostenere in modo sussidiario l´economia legata alla creatività - ha concluso Parolini - sia innegabilmente un intervento strategico, utile a garantire anche gli ingenti indotti legati a turismo, commercio e attrattività, che Moda e Design generano". Al termine dell´intervento sono stati illustrati alle imprese i bandi compresi nel Piano.  
   
   
"NEVONE": ENTRO MARZO 3 MILIONI DI RISARCIMENTO A IMPRESE E PRIVATI COL VIA LIBERA UE  
 
Bologna, 3 febbraio 2015 – “Come già annunciato e comunicato all’Assemblea regionale dal presidente Bonaccini, entro i primi 100 giorni della legislatura verranno assegnati oltre 3 milioni per risarcire imprese e privati”. Risorse che si aggiungono a quelle già concesse alle imprese agricole per una disponibilità complessiva di oltre 7 milioni. Così l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, replica alle critiche della Lega Nord in relazione ai tempi dei risarcimenti per il “nevone” del 2012. “Da rapporti intercorsi con la Commissione europea – aggiunge l’assessore – confidiamo di poter avere presto il via libera a questo regime di aiuti. Con l’autorizzazione dell’Europa la Regione pubblicherà entro marzo una nuova direttiva, prevedendo una riapertura dei termini per la presentazione delle domande e una salvaguardia per quelle già presentate che siano in linea con quanto richiesto dalla Ue”. “Va precisato – conclude l’assessore - che tale procedura, sebbene possa aver allungato i tempi di rimborso, rende legittimo questo contributo ai fini comunitari. In non pochi casi anche recenti altre amministrazioni regionali si sono trovate costrette a revocare gli aiuti concessi proprio in ragione di vizi riguardanti la sfera degli aiuti di stato”. Ai 3 milioni per risarcire imprese e privati si aggiungono ulteriori 9 milioni per il ripristino delle opere pubbliche, 6 dei quali saranno trasferiti dallo Stato nel 2015.  
   
   
COOPCA: DA REGIONE FVG ULTERIORE REVISIONE STRAORDINARIA  
 
Trieste, 3 febbraio 2015 - "Prendiamo atto della sentenza che ci dice come la strada percorsa sin qui sia corretta e vada perseguita". Lo ha affermato oggi a Trieste il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, commentando la sentenza del Tribunale di Udine che ha rigettato l´istanza di nomina di un commissario giudiziale nell´ambito della procedura di concordato preventivo in bianco della Cooperative Carniche. "Teniamo alta l´attenzione - ha continuato - e siamo pronti ad intervenire con tutti gli istituti a disposizione della Regione. Nell´ambito delle azioni di vigilanza che ci compete, intendiamo promuovere un´ulteriore revisione straordinaria, non indirizzata al pregresso ma intesa a monitorare l´attività del consiglio di amministrazione". Con decreto del 29 gennaio scorso il Tribunale di Udine ha rigettato la richiesta presentata alla Procura della Repubblica di Udine di nomina del commissario giudiziale nell´ambito della procedura di concordato preventivo in bianco della Coopca. Il Tribunale ha valutato di non accogliere l´istanza presentata dal Pm, ritenendo la nomina di un commissario giudiziale superflua in questa fase in cui il consiglio di amministrazione risulta composto in maniera diversa rispetto al passato, i rapporti tra organi sociali sono tornati alla normalità, le relazioni periodiche sull´andamento della gestione sociale sono puntualmente depositate con dovizia di informazioni, come pure l´aggiornamento sulle attività poste in essere ai fini concordatari che appaiono concrete ed orientate all´obiettivo.  
   
   
A LAMEZIA SI SOVLGERÀ UN INCONTRO SULLE OPPORTUNITÀ DEL MERCATO BRASILIANO  
 
 Catanzaro, 3 febbraio 2015 - Promosso dalla Presidenza della Giunta regionale, si terrà, nei giorni quattro e cinque febbraio prossimi, nelle sede di Unioncamere Calabria, a Lamezia Terme, un´incontro di presentazione del Brasile, organizzato dal Settore “Cooperazione ed Internazionalizzazione dei Sistemi Produttivi”, con il supporto dello Sprint Calabria. L’evento, che s´inserisce nel Progetto “Paese Brasile – Pea 2012” attuato in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana in Brasile, avrà come oggetto di discussione i settori agro-alimentare, Ict e turismo. Il programma prevede la presentazione, nella sessione mattutina della prima giornata, di uno “Studio delle opportunità nel mercato brasiliano” redatto dalla Camera Italo-brasiliana, cui seguiranno gli incontri tra i rappresentanti della Camera e le aziende aderenti all’iniziativa. Per la Camera di Commercio Italo-brasiliana interverrà il segretario generale Francesco Paternò e la responsabile in Brasile del Desk Calabria Sonia Lourenço; per la Regione Calabria, la dirigente del Settore Cooperazione ed Internazionalizzazione Saveria Cristiano e, per lo “Sportello regionale per Internazionalizzazione” (Sprint), Giuditta Mattace. La partecipazione all’iniziativa è gratuita. Tutti i documenti relativi all’incontro sono disponibili sul sito www.Sprintcalabria.it  
   
   
BOLZANO: PARCO TECNOLOGICO AI BLOCCHI DI PARTENZA, A FINE MARZO IL VIA AI LAVORI  
 
Bolzano, 3 febbraio 2015 - Noi - Nature of Innovation. Questo il nome scelto per il Parco tecnologico di Bolzano Sud che ospiterà aziende, istituti di ricerca ed enti di formazione. Durante una conferenza stampa, il presidente Arno Kompatscher e i vertici di Tis e Bls hanno annunciato che i lavori sui terreni ex-Alumix inizieranno entro due mesi, a fine 2017 i primi ingressi. "Il Parco tecnologico - ha commentato Arno Kompatscher - farà compiere grandi passi in avanti all´Alto Adige e alle sue aziende, e la dimostrazione di ciò arriva guardando quello che è accaduto in altre regioni: strutture di questo tipo, infatti, si sono rivelate ovunque un forte motore di innovazione per l´economia. Il Parco tecnologico di Bolzano Sud sarà un luogo in cui aziende e istituti di ricerca potranno cooperare e trarre reciproca ispirazione, contribuendo a migliorare la competitività non solo dei singoli attori, ma di tutto il territorio altoatesino". Il presidente della Provincia, nella conferenza stampa di questa mattina (2 febbraio) ha annunciato che dopo mesi di ritardi dovuti ai ricorsi, in questi giorni l´appalto per i lavori è stato affidato all´associazione di imprese Volcan, e la costruzione del primo lotto partirà già entro la fine di marzo. Si tratta sostanzialmente della parte "pubblica" dell´opera, che comprende il risanamento del primo edificio centrale (ex Alumix) e la costruzione di un nuovo blocco. I lavori di primo e secondo lotto, che comprende il risanamento del secondo edificio centrale che ospiterà gran parte dei laboratori, dovrebbero concludersi entro la fine del 2017, e la stessa deadline varrà anche per il terzo edificio, ossia il primo modulo di ampliamento riservato alle aziende. Quest´area centrale occuperà circa 190mila metri cubi di terreno, altri 750mila metri cubi saranno invece a disposizione dei blocchi per le aziende, "e saranno costruiti a seconda del fabbisogno e solo se l´iniziativa partirà dai privati", ha aggiunto Kompatscher. Troveranno posto nel Parco tecnologico gli istituti di ricerca di Lub, Eurac, Fraunhofer e Agenzia Casaclima, oltre all´incubatore del Tis, al Centro di sperimentazione Laimburg e a una filiale di Eco Research, mentre nel primo modulo di ampliamento ci saranno grandi marchi globali come Maccaferri e Senfter, i quali a Bolzano concentreranno le attività di ricerca e sviluppo. "Più di altre 20 aziende hanno manifestato il proprio interesse - ha sottolineato il direttore del Tis Hubert Hofer - i criteri di accoglimento saranno improntati a grado di innovazione, sostenibilità, reputazione e ricaduta territoriale. E´ inoltre già prevista la costruzione di 21 laboratori di ricerca nei settori chiave delle tecnologie green, alpine, alimentari e dell´automazione". L´altro passo in avanti presentato oggi (2 febbraio) a Bolzano, è invece il nome del Parco tecnologico, che si chiamerà Noi, l´acronimo di Nature of Innovation. "L´ispirazione - ha spiegato il direttore della Bls Ulrich Stofner - è arrivata dalla natura, perchè come accade in natura, anche l´orientamento e i servizi del Parco Tecnologico saranno adattati alle esigenze delle aziende, indipendentemente da grandezza e settore di appartenenza. Inoltre, il nome Noi si adatta all´Alto Adige in quanto unisce il significato italiano di "noi" e il riferimento al "nuovo" nella pronuncia dialettale tedesca".  
   
   
SIMS, REGGELLO: RIAVVIATA L´ATTIVITÀ INCONTRO IN REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 3 febbraio 2015 – L´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini si è incontrato con i vertici dell´azienda Sims di Reggello, con le organizzazioni sindacali, i rappresentanti della Città metropolitana di Firenze e del Comune di Reggello. All´ordine del giorno la ripresa dell´attività dell´azienda, che produce principi attivi per la farmaceutica e conta oltre 130 addetti. La Sims negli ultimi mesi del 2014 aveva dovuto sospendere la produzione in attesa di una nuova autorizzazione da parte dell´Aifa. Autorizzazione che è arrivata i primi di dicembre, sbloccando la situazione. "Prendiamo atto – ha detto Simoncini – del nuovo avvio dell´attività dopo l´arrivo delle certificazioni a seguito dell´adeguamento alle prescrizioni Aifa da parte dell´azienda. Condividiamo tuttavia le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali sulle prospettive di medio e lungo periodo e la necessità di investimenti che favoriscano un recupero delle quote di mercato perdute a causa del blocco e, in una strategia di più lungo respiro, il consolidamento di produzioni di qualità che possano rilanciare la competitività e conquistare nuovi mercati". La Regione e le istituzioni si sono dette disponibili a seguire ancora la vicenda, sia per quanto riguarda il ricorso ad ammortizzatori sociali, sia per una rapida riconvocazione del tavolo ove necessario. L´assessore ha preso inoltre l´impegno a riconvocare un incontro fra un mese.