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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Novembre 2011
BILL GATES A G20 PER AGRICOLTURA.  
 
Venezia - “Il progresso futuro del mondo transita per la tutela dell’agricoltura e la difesa della biodiversità, favorendo ricerche e modalità di coltivazione che consentano di sfamare davvero tutta l’umanità senza depauperare i territori né violentare le economie dei paesi poveri o in via di sviluppo”. E’ questo il significato dato dall’assessore regionale all’agricoltura del Veneto Franco Manzato alla estemporanea presenza di Bill Gates, fondatore di Microsoft, al G20 che si apre oggi a Cannes. E’ infatti previsto un suo intervento mirato a presentare un rapporto sul Finanziamento allo sviluppo, un approfondimento che sostiene l’agricoltura come metodo per contrastare la fame nel mondo. “Icona di progresso e di innovazione, ed esempio di quel successo da “sottoscala” che premia i migliori e le loro capacità e inventiva, Bill Gates darà testimonianza dell’importanza dell’agricoltura come fondamento della lotta alla povertà e base di sostentamento, umano ed economico, per ogni paese – ha continuato Manzato – in un mondo che ha le possibilità tecniche per accompagnare lo sviluppo, ma che più spesso usa le conoscenze per distruggere il territorio anziché per salvaguardarlo, magari rimpiangendo l’‘errore’ in un momento successivo, quando rimediare è difficile o impossibile. Il Veneto è una realtà che ha saputo farsi ricca del tesoro rurale, coltivando la terra con la passione di chi sa di doverla lasciare anche migliore alle future generazioni. In un passato relativamente recente, anche troppo terreno è stato consumato per scopi diversi, ma la società veneta sta cambiando rotta, mentre moltissimi giovani si fanno avanti per diventare imprenditori agricoli, portando innovazione e passione in un mestiere difficile, con l’obiettivo di coltivare la terra in modo efficiente e cosciente per ottenerne produzioni di qualità e piene di sapori”. “Il Veneto ha intrapreso con determinazione il percorso dello sviluppo sostenibile, anche se molto ancora potrebbe essere fatto – ha concluso Manzato – in un settore che ovunque dovrebbe avere come protagonisti anzitutto coloro che coltivano, che sono il tramite sostanziale per fornire alimenti, varietà, qualità e quindi salute e genuinità agli abitanti della Terra”.  
   
   
A VIRGILIO (MN) L´AGROVOLTAICO ´ANTICIPA´ EXPO IMPIANTO FUTURISTICO PER PRODURRE ENERGIA E COLTIVARE CEREALI FORMIGONI: GENIALITÀ ITALIANA PER ALIMENTAZIONE E AMBIENTE  
 
Virgilio/Mn - Hanno sposato la tradizione agricola mantovana con quella della lavorazione dei metalli tipica del Bresciano: ne è nato un nuovo modello di sviluppo integrato e innovativo battezzato ´agrovoltaico´, in lista d´attesa per veder riconosciuto all´Italia il brevetto. A Virgilio è stata inventata la tecnologia agrovoltaica, capace di produrre energia pulita grazie all´ausilio di 500.000 celle fotovoltaiche e, sotto agli stessi impianti montati a 5 metri di altezza, permettere le coltivazioni. Nel giorno conclusivo dell´International Participants Meeting il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha voluto visitare questa sfida lombarda avviata la scorsa primavera: 15 ettari in grado di generare 2,2 megawatt di energia, sufficiente per soddisfare il fabbisogno del 28 per cento dei 3.086 abitanti di Virgilio e, allo stesso tempo, miglio e altri prodotti. Sviluppo Sostenibile - Il sogno agrovoltaico porta la firma della Lombardia: Sandrini di Mantova, Intergeo di Remedello e Dermotricos di Coccaglio, in provincia di Brescia, e Andrea Fustinoni di Bergamo hanno unito le forze per produrre - assieme a Futurimpresa, l´azienda creata dalle Camere di Commercio di Milano, Como, Bergamo e Brescia e alle imprese Melis di Cagliari e Biesse di Genova - energia elettrica a emissioni zero da fonti rinnovabili. Installati su un terreno di 15 ettari, i pannelli fotovoltaici producono energia e, allo stesso tempo, cereali. Il sogno è quello di realizzare in Lombardia altri due nuovi impianti agrovoltaici, uno nel Bresciano da 487 ettari (tra Ghedi, Isorella, Offlago e Villachiara) e un altro a Castel D´ario nel Mantovano esteso su 540 ettari. Un Vero Uovo Di Colombo - ´Ne ho sentito parlare e ho voluto vederlo di persona - dice Formigoni al termine della visita compiuta il 27 ottobre al fianco del direttore della holding industriale con sede a Coccaglio, Rem Giancarlo Ghidesi, e all´amministratore delegato di Futurimpresa Luigi Glarey -. Sono veramente ammirato: l´ho definito un vero e proprio uovo di Colombo, dove c´è la genialità tipicamente italiana che mette insieme la capacità di coltivare campi alla produzione di energia tramite i raggi solari a impatto zero sull´ambiente´. Nel corso della mattina il presidente ha percorso i 15 ettari del sito di Virgilio, osservando da vicino il movimento ritmato dei pannelli fotovoltaici, programmato ogni 2-3 minuti all´inseguimento dei raggi solari: ´Questa tecnologia è qualche cosa di veramente geniale. Questa è purissima tecnologia italiana, espressione del nostro genio, grazie al quale vogliamo essere ancora competitivi nel mondo´. L´attenzione Di Regione Lombardia - Con la sua presenza il presidente ha voluto testimoniare la vicinanza di Regione Lombardia all´imprenditorialità lombarda: ´Seguiamo con grande interesse il coraggio di questi imprenditori e tecnici. Siamo pronti a far conoscere questi progetti in tutto il mondo´. In vista dell´Expo 2015, poi, un progetto di questa portata - ha aggiunto Formigoni - potrà portare un contributo positivo: ´Da qui all´inizio dell´Esposizione questo progetto avrà fatto passi da gigante. Abbiamo pensato una Expo sui temi dell´alimentazione e dell´energia: il progetto di Virgilio mette insieme i due elementi, sommandoli virtuosamente. L´agricoltura è sempre stata fondata sul rispetto dell´ambiente: questa invenzione permette di continuare a coltivare la terra e, rispettando l´ambiente, di produrre energia rinnovabile´. E che nulla nasce dal caso lo dimostra il fatto che, a pochi chilometri da Virgilio, nel parco archeologico del Forcello, gli Etruschi avevano dato vita a un´agricoltura su più livelli, in grado di generare prodotti orticoli, frutti e piante da legno: ´Una testimonianza preziosa - commenta Formigoni, lasciando Virgilio - del genius loci´.  
   
   
PARTE IN TOSCANA LA ‘RETE DELLA PASTA”: AL CENTRO LAVORATORI, PRODUZIONE E TERRITORIO  
 
 Firenze – “E’ ora di tornare ad un’economia capace di mettere al centro la persona e la produzione, solo così sarà possibile vedere la luce in fondo al tunnel di questa crisi strutturale. E il progetto di filiera a sostegno degli agricoltori toscani è un’opportunità importante per invertire la rotta e rendere protagonista il grano duro coltivato in regione, la sua commercializzazione, il lavoro degli agricoltori.” Con queste parole Gianni Salvadori, assessore regionale all’agricoltura, ha commentato la presentazione della “La rete della pasta dei coltivatori toscani” avvenuta il 28 ottobre presso l’auditorium di Banca Cr Firenze. “Il contratto di rete firmato oggi rappresenta un valore aggiunto per i bandi regionali di filiera (Pif) che abbiamo finanziato nei mesi scorsi con 25 milioni di euro e che attiveranno investimenti complessivi per oltre 57 milioni di euro coinvolgendo 1.250 imprenditori e 7.000 addetti”, ha continuato l’assessore. “La Rete della pasta ha il merito di fare sistema tra agricoltori, industria agroalimentare, mondo della ricerca e non ultima Banca Cr Firenze che ha avuto il ruolo importante di accompagnare le imprese nell’avvio del progetto, anche grazie ad Agriventure, e garantire il cofinanziamento necessario alla partenza”. “Questo progetto dimostra infine – ha concluso Salvadori -, come l’agricoltura toscana fatta di piccole e medie aziende possa crescere facendo sistema perseguendo e ottenendo risultati tipici della grande impresa”.  
   
   
PUGLIA: DAL 2012 MENO CARA L´ACQUA PER L´IRRIGUO. DECUPLICA PER L´INDUSTRIA  
 
 "La proposta della Puglia è stata accolta: dal prossimo anno il costo dell´acqua per l´uso agricolo sarà ridotto del 25 % e quello per l´uso industriale sarà aumentato nella misura del 250 % per il 2012, 400 % per il 2013 e 500 % per il 2014. Tali variazioni riguarderanno le imprese agricole ed industriali che utilizzano la risorsa prelevata dalla Regione Basilicata, calcolate sul costo sostenuto nel 2011." Così l´Assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati ha sintetizzato l´esito della riunione del Comitato di coordinamento per l´accordo Puglia - Basilicata, svoltosi questa mattina a Potenza. Amati: dal prossimo anno crescita esponenziale del costo dell’acqua lucana per uso industriale. Ridotto, invece, per l’agricolo. "Ringrazio la Regione Basilicata ed il Presidente De Filippo - ha continuato Amati - per l´attenzione dimostrata all´argomento, molto sentito dagli agricoltori tarantini, che assieme ad altre importanti questioni affrontate e decise nella riunione odierna, rilanciano lo storico e proficuo rapporto di solidarietà ed amicizia tra le due regioni, ponendo alle spalle le più recenti e note divergenze." In particolare, e´ stato deciso che per l’anno in corso la tariffa rimane invariata indipendentemente dall’uso (potabile, irriguo, industriale); a partire dal 2012, accogliendo la proposta dell’Assessore Amati, la tariffa sarà differenziata in relazione al diverso uso della risorsa idrica. La revisione del modello tariffario, stabilito dal Comitato nel 2004 in via provvisoria, è risultata necessaria per incentivare gli utilizzatori a contenere i consumi per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di tutela ambientale: tale approccio è conforme ad una direttiva europea, che stabilisce che dal 2010 gli Stati membri devono provvedere affinché le politiche dei prezzi dell´acqua incentivino i consumatori a usare in modo efficiente le risorse idriche e perché i vari settori di impiego dell´acqua contribuiscano al recupero dei costi dei servizi idrici, compresi i costi per l´ambiente e le risorse. Il Comitato di Coordinamento ha stabilito un percorso di variazione graduale delle tariffe fissando dei parametri di differenziazione tra gli usi che entro il 2014 porteranno all’incremento della componente ambientale per il settore industriale fino al quintuplo della tariffa stabilita per l’uso potabile: a fronte di ciò il settore irriguo beneficerà già dal 2012 di una riduzione tariffaria del 25%. La decisione del Comitato rappresenta un concreto passo verso una gestione più sostenibile delle risorse idriche attraverso le azioni di riduzione (degli sprechi e dei consumi), recupero (quantitativo e qualitativo) e riuso (quale risorsa aggiuntiva): in particolare la crescita della componente industriale rappresenta una misura di stimolo e sollecitazione all’utilizzo di fonti di approvvigionamento idrico alternative, quali il riutilizzo delle acque reflue affinate. In relazione ai problemi relativi al finanziamento per la realizzazione del c.D. Raddoppio della Canna del Sinni, previsto dalla Delibera Cipe del 03.08.2011, nella seduta l´Assessore Amati ha precisato che l’opera, prevista nell’originario progetto, è funzionale alla manutenzione della condotta già in esercizio, che necessita di frequenti interventi a causa dell’accumulo dei solidi sospesi contenuti nell’acqua veicolata e che non vi è diretta correlazione tra il completamento dell’originario schema e l’aumento della risorsa vettoriata, che sarà possibile eventualmente solo nell’ambito delle decisioni che verranno assunte dal Comitato di Coordinamento dell’Accordo di Programma. Sull´argomento, nel corso dell´incontro e su proposta del Presidente De Filippo e´ stato deciso di insediare un tavolo tecnico, composto dai segretari generali delle rispettive Autorità di bacino, esperti di Acquedotto Pugliese, Acquedotto Lucano, Ente irrigazione e Provveditorato alle Opere pubbliche. "Questo tavolo tecnico - ha spiegato l´assessore - ha il compito di approfondire le questioni relative ai 180 milioni di euro destinati al raddoppio della “canna del Sinni” e fare valutazioni generali sugli investimenti più utili a una più efficace gestione della risorsa idrica tra Puglia e Basilicata, compresa l´eventualità di rinunciare alla realizzazione dell´opera, ove tecnicamente dovesse rivelarsi più opportuno. Nell´attesa di ricevere al più presto le conclusioni del tavolo tecnico istituito, auspichiamo che il Ministero e il soggetto attuatore dell´intervento (Eipli) sospendano gli atti esecutivi, perché se l´opera deve realizzarsi è giusto che accada con la piena consapevolezza delle due regioni." La prima canna del Sinni, realizzata dall’Ente Irrigazione su finanziamento della ex Cassa del Mezzogiorno, e in grado di soddisfare le esigenze irrigue dei vari Consorzi, delle industre e del potabile, ha nel tempo ridotto la propria capacità di adduzione, per effetto dei successivi interramenti subiti a causa delle ripetute siccità e del transito in condotta di acqua grezza particolarmente torbida. Anche per tale motivo nel progetto originario l’acquedotto fu pensato su due canne, quindi, non solo in relazione alla capacità di adduzione ma anche per consentire le possibili interruzioni alternative di una canna e, quindi, la necessaria manutenzione. Il raddoppio, già predisposto in alcuni punti, sarebbe quindi necessario, salvo contrarie indicazioni del tavolo tecnico istituito oggi, per scongiurare che il disservizio dell’unica canna esistente possa mettere in crisi la distribuzione idrico-potabile in Puglia e Basilicata, così come avvenuto nel 1989 a causa dello scoppio della condotta lungo la discesa verso il torrente Cavone, allorquando, divelta per circa 500 metri, fu interrotta per un lungo periodo la distribuzione.  
   
   
AREE PROTETTE: LE ASSOCIAZIONI AGRICOLE CIA, CONFAGRICOLTURA E COPAGRI DELL’EMILIA ROMAGNA CHIEDONO DI APPORTARE MODIFICHE ALLA PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE PRESENTATA DALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE SABRINA FREDA  
 
Bologna - Aree protette: le associazioni agricole dell’Emilia Romagna chiedono di apportare modifiche alla proposta di riorganizzazione presentata dall’assessore all’Ambiente Sabrina Freda in vista della Legge regionale di Riforma. Cia, Confagricoltura e Copagri esprimono le prime considerazioni e formulano proposte in merito, come, ad esempio, la determinazione del numero degli Atob (Ambiti territoriali ottimali per la biodiversità). “Innanzitutto va ricordato che la necessità di apportare modifiche al vigente quadro normativo ed organizzativo è determinata dalla norma nazionale che impone la soppressione dei consorzi tra enti locali entro la fine del corrente anno e che il testo andrà ad inserirsi, modificandolo in parte, sulla vigente Legge regionale n. 6 del 2005 dove a suo tempo inoltrammo le osservazioni – affermano le organizzazioni - . L’auspicio è che si colga questa occasione per fare una verifica sull’efficacia e per fare una revisione di alcune sue criticità”. La proposta presentata prevede l’istituzione di 4 Atob che si andrebbero ad aggiungere ai 2 enti di gestione dei parchi nazionali già esistenti e al costituendo parco interregionale. “A questo riguardo – scrivono Cia, Confagricoltura e Copagri - allo scopo di semplificare la gestione, evitare comportamenti differenti e contradditori e, non per ultimo, contenere i costi, riteniamo che si debba andare alla costituzione di un solo ente di diritto pubblico deputato alla gestione del sistema regionale delle aree protette nel suo complesso, anche al fine di avere obiettivi e regole comuni ed omogenee su tutto il territorio regionale”. Al fine di evitare che l’allontanamento del centro decisionale dei parchi e degli altri ambiti generi conseguenze negative per gli agricoltori, le organizzazioni chiedono che la Legge - riguardo agli iter amministrativi e/o autorizzativi d’interesse delle aziende agricole - affidi ai comuni la funzione di “sportello unico” e definisca “termini perentori” ridotti entro i quali il nuovo Ente dovrà esprimersi, “diversamente – sottolineano - dovrà valere il principio del silenzio - assenso”. Riguardo la governance le associazioni chiedono che negli organi dirigenti del costituendo ente e in quelli ad esso collegati e/o da esso conseguenti “siano rappresentati gli imprenditori agricoli e i proprietari dei terreni ricompresi nei diversi ambiti protetti”. Tra gli altri organi, oltre alla comunità del parco è prevista l’istituzione di un comitato per la promozione ed un altro per la biodiversità. “I loro compiti dovranno essere meglio dettagliati dall’articolato legislativo e per quanto attiene il comitato per le biodiversità occorrerà definire le loro modalità di raccordo e come questi si raccordano o integrano con il Comitato consultivo regionale per l’Ambiente Naturale istituto dalla Legge regionale del 2005- sottolineano ancora Cia, Confagricoltura e Copagri - . Considerato che le competenze elencate sembrano in buona parte sovrapporsi con quelle attribuite al Comitato, proponiamo l’unificazione dei costituendi comitati con quello esistente”. Riguardo alle risorse con cui la Regione intende sostenere la nuova organizzazione, le rappresentanze agricole osservano che le eventuali opportunità che il settore primario dovrebbe cogliere dalla convivenza con il sistema delle aree protette “resteranno del tutto inespresse se non saranno supportate da adeguati incentivi destinati alle aziende ricomprese in dette aree, ovviamente aggiuntivi rispetto a quelli già assegnati al settore agricolo”. Infine Cia, Confagricoltura e Copagri esprimono una considerazione rispetto al prossimo Progetto di Legge di riorganizzazione del sistema regionale “ che va fatta in relazione al dibattito avviato da tempo sul Progetto di Legge in materia di semplificazione. Il prossimo progetto, a nostro giudizio – concludono Cia, Confagricoltura e Copagri - dovrà essere sottoposto alle procedure previste dal Moa (Misurazione degli impatti amministrativi) e dovrà essere valutato se vi saranno eventuali aggravi burocratici e conseguentemente messe in campo le relative compensazioni”.  
   
   
BREVETTI E VARIETA’ VEGETALI: LA TUTELA E’ NECESSARIA PER LA RICERCA E PER ASSOSEMENTI TROPPO ALLARMISMO CONFONDE L’OPINIONE PUBBLICA  
 
"Ogni forma di innovazione ha bisogno di specifici strumenti di tutela se vuole progredire e riuscire ad autoalimentarsi con il frutto economico dei propri risultati ed anche la ricerca in campo varietale non sfugge a questa regola. Per la protezione delle nuove varietà vegetali si può ricorrere a strumenti diversi, disciplinati da norme non semplici, che tuttavia è necessario cercare di spiegare all’opinione pubblica affinché comprenda anche questi meccanismi, evitando – afferma Assosementi, l’Associazione italiana delle aziende sementiere – il confuso allarmismo mediatico di questi ultimi giorni”. “Le nuove varietà vegetali vengono tradizionalmente tutelate nei paesi europei ricorrendo ad un titolo di privativa, il cosiddetto brevetto vegetale, che viene concesso secondo i criteri della Convenzione Upov adottata nel 1961 e che a livello comunitario è gestito da una apposita agenzia denominata Cpvo. Da alcuni anni, comunque, anche in campo vegetale per la tutela delle invenzioni biotecnologiche è stato dato spazio al brevetto di tipo industriale, per il quale si fa riferimento all’ufficio europeo brevetti (Epo) di Monaco. La differenza tra i due regimi – spiega Marco Nardi, direttore di Assosementi – è che la tutela secondo i principi dell’Upov consente ad altri costitutori di varietà vegetali di utilizzare varietà protette per il proprio lavoro di ricerca, mentre la tutela di tipo industriale di norma non ammette questa facoltà”. “Nel 2000 l’ufficio brevetti di Monaco ha rilasciato un brevetto industriale per una varietà di cavolo broccolo, ottenuta ricorrendo all’impiego di marcatori molecolari e con particolari procedimenti di incrocio e di selezione. Questa nuova varietà secondo il titolare è così molto più ricca rispetto alle altre varietà di glucosinolati, che sembra abbiano proprietà anticancro. Alla concessione di questo brevetto si sono opposte altre due aziende sementiere – continua Nardi – contestando la mancanza del requisito di novità nelle tecniche di incrocio e selezione utilizzate, tanto che nel dicembre 2010 l’Alta camera dei ricorsi dell’Epo ha emesso un parere per chiarire che l’incrocio sessuale tra due diversi interi genomi e la conseguente selezione di una nuova varietà è un processo essenzialmente biologico e quindi non brevettabile. Lo scorso 26 ottobre secondo le procedure dell’Ufficio europeo brevetti era pertanto in calendario una nuova udienza sulla validità del brevetto, che però è stata cancellata in quanto le due aziende appellanti si sono dichiarate soddisfatte del parere dell’Alta Camera dei ricorsi del dicembre scorso e della successiva decisione del titolare di escludere dal brevetto in discussione il metodo di selezione, lasciando così all’Ufficio la decisione finale se mantenerlo o meno”. “A parte che ogni titolo di tutela vegetale ha durata limitata, in genere 20 anni, e che solo varietà nuove, che prima non sono mai state commercializzate, possono venire tutelate, è evidente che è in atto un confronto per un nuovo assetto dell’interazione tra i tradizionali diritti sulle varietà vegetali ed i brevetti industriali. Qualora l’Ufficio europeo brevetti decidesse alla fine di mantenere il brevetto industriale su quel broccolo non sarebbe comunque assolutamente in pericolo la ricerca varietale, così come la possibilità per gli agricoltori ed i consumatori di coltivare e consumare le tante altre varietà di broccoli esistenti in natura. Le royalties ottenute con la commercializzazione di nuove varietà, cui sia stato rilasciato un titolo di protezione varietale – sottolinea Nardi – sono importanti per finanziare la ricerca ed assicurare il miglioramento qualitativo delle varietà coltivate, così come dei prodotti che consumiamo, al pari di ogni altro campo di attività dove si cerca di tutelare la proprietà intellettuale e l’innovazione”. “Esa, l’associazione europea dell’industria sementiera, cui aderisce anche Assosementi, ha di recente approvato una mozione con la quale chiede che vengano esclusi dalla brevettabilità industriale i processi di costituzione di nuove varietà vegetali basati sull’incrocio e sulla successiva selezione, in quanto processi essenzialmente biologici. Esa è inoltre dell’avviso che vadano resi più severi i requisiti per la concessione di brevetti alle varietà vegetali – conclude Assosementi - e che solo le vere invenzioni biotecnologiche possano usufruire di una protezione brevettuale”  
   
   
LA LIQUIRIZIA DI CALABRIA NUOVO DOP  
 
La Commissione europea ha aggiunto due prodotti agricoli e alimentari, tra cui la liquirizia di Calabria alla lista delle denominazioni di origine protetta (Dop) e delle indicazioni geografiche protette (Igp). Si tratta infatti di un fagiolo polacco "Fasola Piękny Jaś z Doliny Dunajca/fasola z Doliny Dunajca" (Aop) e della liquirizia italiana "Liquirizia di Calabria" (Dop). Le due denominazioni si aggiungono ad una lista di circa 1000 prodotti già protetti dalla legge sulla protezione delle indicazioni geografiche, delle denominazioni d´origine e delle specialità tradizionali. Informazioni sui prodotti di qualità e l´elenco delle denominazioni protette sono disponibili all´indirizzo internet: http://ec.Europa.eu/agriculture/quality/schemes/index_fr.htm  
I Prodotti Speciali Hanno Caratteristiche Speciali - Le caratteristiche e la qualità eccezionali di alcuni prodotti sono dovute al particolare luogo di produzione e ai metodi utilizzati per produrli: i consumatori e il settore alimentare mostrano un interesse sempre più forte per l´origine geografica degli alimenti e per altre caratteristiche di questi prodotti. L´ue ha riconosciuto tale esigenza e ha sviluppato tre "marchi di qualità". La tutela delle indicazioni di qualità permette di offrire ai consumatori garanzie sull´origine e i metodi di produzione, trasmettere messaggi commerciali efficaci su prodotti ad alto valore aggiunto e sostenere aziende rurali che producono prodotti di qualità proteggendo l´etichetta dalle imitazioni sleali. Fin dalla loro istituzione, che risale al 1992, i regimi dell´Ue hanno consentito di registrare prodotti agricoli e alimentari di qualità provenienti non solo dai paesi di tutta l´Ue, ma anche da al di fuori del suo territorio. Ad oggi i registri di qualità relativi ai prodotti agricoli ed alimentari includono: 505 Denominazioni di origine protette (Dop): nomi di prodotti le cui caratteristiche vanno attribuite esclusivamente od essenzialmente al luogo di produzione ed al sapere dei produttori locali. I prodotti agricoli e alimentari devono essere stati prodotti, elaborati e preparati in una determinata zona geografica e secondo metodi riconosciuti. 465 Indicazioni geografiche protette (Igp): prodotti agricoli ed alimentari la cui notorietà o le cui caratteristiche sono strettamente connesse alla produzione nella zona geografica delimitata. Almeno una delle fasi della produzione, dell´elaborazione o della preparazione deve avere luogo in tale zona. 30 Specialità tradizionali garantite (Stg): nomi di prodotti che ne garantiscono il carattere tradizionale, o a livello della composizione o dal punto di vista del metodo di lavorazione. I prodotti tutelati dal marchio Stg non sono legati ad una zona geografica particolare ma debbono essere prodotti conformemente ad uno specifico disciplinare. La Commissione gestisce altresì due registri delle indicazioni geografiche dei vini e delle bevande spiritose.
 
   
   
PARMA: “UN SEGNALE NEGATIVO AL TERRITORIO” IL GIUDIZIO DI PROVINCIA E COMUNE SULLA NON DISPONIBILITÀ DEL GRUPPO ERIDANIA SADDAM A PARTECIPARE ALL’ASSEMBLEA PUBBLICA PROPOSTA DAGLI ENTI LOCALI.  
 
Parma – Il Gruppo Eridania Saddam non è disponibile a partecipare all’ assemblea pubblica proposta da Provincia e Comune sulla centrale a biomasse da 15 megawatt che l’azienda intende realizzare nell’area dello stabilimento di San Quirico. Lo comunicano il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli e il sindaco di Trecasali Nicola Bernardi, che avevano invitato nei giorni scorsi il gruppo a presentare pubblicamente il loro progetto. A quell’invito l’azienda ha risposto tramite una lettera ai due enti in cui si precisa che tale disponibilità c’è solamente all’interno del processo Via gestito dalla regione,. “E’ una decisione che giudichiamo negativamente – dicono i due rapprendenti di Provincia e Comune - c’erano tempi e modi per presentare al pubblico il progetto. Invece, come si scrive nella lettera, i passaggi vengono messi tutti nelle mani della Commissione regionale. Fatto questo che, per quanto previsto dalla normativa, è un segnale negativo inviato al territorio – sottolineano Bernazzoli e Bernardi – La popolazione ha maturato una sensibilità molto elevata su questa materia in quanto la zona è già sede di importanti impianti e avrebbe meritato una maggiore disponibilità alla trasparenza. Riteniamo infatti sia questa la via per ottenere maggior credito dai cittadini sull’operazione, che contiene elementi di particolare criticità. “Così –concludono Bernazzoli e Bernardi – si dà l’idea che le strategie vengono calate dall’alto e che si voglia decidere a Bologna quello che viene fatto a Parma e nel Parmense con il solo effetto di complicare il processo decisionale su materie che hanno un grande impatto sull’ambiente e sulla realtà socioeconomica”.  
   
   
EDUCATIONAL TOUR PER IL TARTUFO NERO DI BAGNOLI  
 
Educational tour per il tartufo nero di Bagnoli Irpino. E’ questa la mission per far conoscere meglio le qualità organolettiche della pepita d’oro altirpina. Ad annunciarlo Antonella Brancadoro, direttore dell’Associazione Nazionale “Città del Tartufo”, nel convegno tenutosi domenica 30 ottobre “Tartufo: legislazione ed economia del territorio”, organizzato dall’Associazione Tartufai Monti Picentini in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Bagnoli. “L’obiettivo – spiega Brancadoro – è quello di realizzare dei veri e propri tour rivolti agli operatori del settore, funzionali ad aumentare il livello di visibilità di questo prodotto che rappresenta, per le sue caratteristiche intrinseche, un’importante specificità del territorio campano”. “Il tartufo – afferma Italo Santangelo del Sesirca - è una risorsa dell’intero territorio campano. La Regione Campania sta facendo su questo fronte diverse azioni di marketing locale, intendendo il tartufo come un valore aggiunto che deve essere sempre più valorizzato”. “In più – aggiunge – l’Ente di Palazzo Santa Lucia ha anche modificato il quadro normativo di settore per sostenere al meglio la filiera di comparto”. “Credo – evidenzia Aurelio Tomassetti, professore di Economia Aziendale all’Università di Salerno, nonché presidente dell’Osservatorio Appenino Meridionale - che il tartufo sia una risorsa strategica per il territorio regionale che va al di la dell’aspetto economico. Un dato interessante giunge dalla propensione all’export che mostra un trend positivo, segno di una perfomance incoraggiante”. Intanto la mostra mercato del tartufo nero di Bagnoli si colora di rosa: presenti punti informativi che annunciano e spiegano già la tappa dell’edizione 2012 del giro d’Italia che toccherà il Laceno il prossimo 13 maggio (unica in Campania ed al Sud). La macchina organizzativa è già in movimento per pianificare al meglio l’importante evento ciclistico, che, nel 1998, vide il comprensorio del Laceno protagonista di un’avvincente tappa. Ed il tartufo piace anche all’industria agroalimentare irpina. Plaude le caratteristiche dell’oro nero Gabriella De Matteis, responsabile comunicazione di Pasta Baronia, azienda presente fra i 127 stand dell’evento bagnolese. “Credo – dice – nella qualità e nella genuinità di questo prodotto”. “Con il tartufo, ci accomuna – conclude – la voglia di crescere ed emergere”.  
   
   
AGROALIMENTARE: GOOD RIFERIMENTO DEL GUSTO PER ALPE ADRIA  
 
 Torreano di Martignacco - Good, il salone delle specialità enogastronomiche e agroalimentari chiusosi martedì a Udine Fiere, a Torreano di Martignacco, deve diventare la vetrina delle eccellenze del gusto del Friuli Venezia Giulia per l´intera area dell´Alpe Adria. Un trampolino di lancio della promozione delle ricchezze dell´agroalimentare e dell´enogastronomia del Friuli Venezia Giulia, che sono sostenute sotto il marchio Tipicamente Friulano. Questo obiettivo è stato enunciato dall´assessore regionale alle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali, Claudio Violino, intervenuto a inaugurare la terza edizione della rassegna che ha per sottotitolo ´The 2011 foodexperience´. Il traguardo che l´assessore si pone e pone all´intero sistema e alla filiera rurale e agroalimentare della nostra regione, è quello di sapersi e potersi raccordare con le analoghe realtà contermini, per fare di questa ghiotta occasione un evento destinato a penetrare nella consuetudine e nelle emozioni del palato e dei sapori dei gourmet, come dei semplici degustatori occasionali di questa importante area dell´Europa. Violino ha anche sviluppato un parallelismo tra Good, evento udinese, e il Salone del Gusto di Torino. La manifestazione che si tiene al quartiere fieristico udinese dovrà divenire un momento di confronto, come lo è la grande fiera dei sapori che si tiene al Lingotto, che ha cadenza biennale come Good. Alla cerimonia inaugurale, assieme alla presidente di Udine e Gorizia Fiere, Luisa De Marco, ha partecipato tra gli altri il presidente dell´Enit, Matteo Marzotto. A Good, 300 espositori dall´Italia e dall´estero, 160 eventi in programma, anche la Regione, tramite l´Ersa e con il marchio Tipicamente Friulano, metterà a disposizione dei visitatori occasioni di conoscenza e approfondimento del gusto del territorio. Sono in programma corsi di cucina, per consentire anche al pubblico di avvicinarsi alle eccellenze e di essere protagonista tra i fornelli. Testimonial della presenza dell´Ersa sarà lo chef Alessandro Borghese, mentre ogni giorno diversi artigiani del gusto presenteranno e proporranno a degustazione le proprie produzioni. Una selezione di vini del Friuli Venezia Giulia proposti dalla delegazione regionale dell´Ais, l´Associazione Italiana Sommelier, consentirà di abbinare i piatti più gustosi ai prodotti del vigneto regionale.  
   
   
VINO. TRANSIZIONE DA TOCAI A TAI È OPPORTUNITÀ.  
 
Venezia - “La vicenda del Tai è un ulteriore esempio del fatto che i risultati arrivano, anche in agricoltura, quando si guarda al futuro con lungimiranza e coraggio, senza perdere di vista il valore del territorio”. Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia commentando quanto affermato nel corso della degustazione dei Tai presso il Wine Bar della Città del Gusto – Gambero Rosso con i Consorzi Vini Venezia e Vini Doc Colli Berici e Vicenza, dove è stato riconosciuto come la “guerra del Tai” si è trasformata da problema e difficoltà ad opportunità per questo vino di tradizione e per l’enologia veneta. “La vicenda del Tai, così come la rivoluzione del Prosecco – ha aggiunto Zaia, che ha promosso e sostenuto questi due traguardi dapprima come vicepresidente della Regione poi come ministro delle politiche agricole – non sono state semplici e inizialmente sono state anche comprese da pochi nella loro giusta portata di prospettiva. In Veneto, il passaggio da Tocai a Tai è stato osteggiato anche da non pochi operatori, ma alla fine hanno prevalso i sostenitori di una transizione che ci ha dato un vino tutto nostro: nuovo ma dalle radici antiche e salde, che sta incontrando successo e apprezzamento meritati. Anche per la Doc Prosecco il cammino non è stato semplice – ha concluso Zaia – ma il successo mondiale di questo vino, che nasce nelle Docg Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene e Asolo e si sta imponendo come spumante, dà ragione ad una operazione che sta rendendo famoso il Nord Est in tutti i continenti che restituisce soddisfazioni ai produttori”.  
   
   
PIEMONTE: NOVITÀ PER LO SPANDIMENTO DEI LIQUAMI  
 
Cambiano alcuni aspetti della disciplina delle attività di utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici nelle zone vulnerabili: dal 1° gennaio 2012 sarà in vigore il nuovo regolamento regionale, le cui disposizioni in materia di sospensione sono subito applicabili grazie ad una norma transitoria approvata dalla Giunta regionale per semplificare il quadro dei vincoli agro-ambientali in capo alle aziende agricole ed evitare di applicare regolamenti differenti nel corso della medesima stagione invernale. Le più importanti novità sono le seguenti: per quanto concerne il letame con contenuto di sostanza secca pari o maggiore al 20% e assenza di percolati, distribuito sui prati permanenti o avvicendati, il periodo vietato è tra il 15 dicembre e il 15 gennaio (la durata del divieto scende dunque da 90 a 30 giorni); per quanto riguarda l’ammendante compostato con tenore di azoto totale inferiore al 2,5% sul secco, di cui non oltre il 15% come azoto ammoniacale, il periodo vietato è tra il 15 dicembre e il 15 gennaio (anche in questo caso la durata scende da 90 a 30 giorni); il periodo di applicazione del divieto per quanto riguarda le deiezioni degli avicunicoli essiccate con processo rapido a tenori di sostanza secca superiori al 65% avverrà dal 1° novembre al 28 febbraio. “Oltre ad essere in linea con le direttive europee, il nuovo regolamento - commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto - risponde all’esigenza continuamente perseguita dall’assessorato di semplificare il quadro normativo. In secondo luogo, la norma transitoria permette di poter applicare fin da subito i criteri previsti: non avrebbe avuto alcun senso far valere la vecchia normativa fino al 31 dicembre per poi avviare la nuova a gennaio. Dunque, le sospensioni invernali sono già attive adesso. Dal punto di vista pratico le novità sono davvero positive, con una vigorosa diminuzione dei periodi di divieto in alcune specifiche circostanze prima non contemplate e con il posticipo del divieto in altre situazioni”.  
   
   
IL GRUPPO CONSERVE ITALIA – LEADER EUROPEO DELL’ORTOFRUTTA TRASFORMATA CHE ASSOCIA 50 COOPERATIVE E 16.000 PRODUTTORI PER UN FATTURATO AGGREGATO CHE NEL 2010 HA SUPERATO 1 MILIARDO DI EURO – HA ATTUATO DA CIRCA UN ANNO UNA SCELTA STRATEGICA DI GRANDE E PROFONDO RIPOSIZIONAMENTO SUI MERCATI ESTERI CON IL RAFFORZAMENTO DELLA PROPRIA PRESENZA IN PAESI “STORICI” E IL POTENZIAMENTO IN AREE E NAZIONI NUOVE.  
 
“Una scelta vincente che si è tradotta in un incremento del 21,5% del fatturato realizzato in un anno con il brand Cirio, marchio leader sui mercati esteri “, dichiara Cesare Concilio, export sales director del gruppo. Cirio, la celebre marca di pomodoro e conserve vegetali, è stata oggetto di un rilancio che è iniziato nel 2006 e che progressivamente ha aperto nuove prospettive di sviluppo sulla base di un intenso background di notorietà e di una crescente conoscenza presso i moderni consumatori oltre confine. Aggiunge Paolo Gerevini, direttore marketing Conserve Italia: “I valori fondanti dell’identità di marca e l’importante rapporto instaurato negli anni con i consumatori sono ora gli elementi sostanziali di una nuova attività di marca con cui Cirio intende spingere efficacemente sul pedale dell’internazionalizzazione, continuando a svolgere quel ruolo da protagonista sui mercati esteri che ha preso il via già a partire dai primi del ‘900”. La forte diversificazione merceologica dell’offerta e lo sviluppo internazionale di Cirio percorso dai primi del ‘900 ha rappresentato un plus importante di valorizzazione agli occhi del consumatore, contribuendo a rendere il marchio particolarmente vivo nei mercati esteri, con una presenza che attualmente tocca oltre 60 paesi (Europa e Est Europa, Sud Est Asiatico, Usa, Africa, ecc.). Oggi, con un portfolio concentrato su conserve di pomodoro e vegetali il fatturato Cirio ha punte di grande eccellenza soprattutto in Europa (Gran Bretagna, Belgio, Francia, Svizzera, Germania, Romania, ecc.) e con l’obiettivo di intensificare il giro d’affari a breve in altri mercati strategici in Europa ed extraeuropei. Sottolinea Diego Pariotti, deputy export sales director: “In particolare, in Gran Bretagna – un mercato vasto e complesso – si è registrato nel giro di un anno un incremento del 4,2% della quota Cirio a valore (dall’1,5% di maggio 2010 al 5,7% di maggio 2011)”. Il processo strategico di Cirio sul fronte dell’internazionalizzazione si concretizza in specifico in quelle aree e in quei paesi, quali Gran Bretagna, Belgio e Svizzera, dove per storica presenza, notorietà, vicinanza anche geografica o di costumi alimentari all’Italia, piuttosto che presenza stessa in loco di una consistente comunità italiana, è possibile prevedere un’attività di marca più efficace. Attività Di Marca Recentemente Cirio ha definito e articolato l’attività di marca con un piano dettagliato di rilancio, restyling e valorizzazione complessiva della gamma nei mercati esteri, facendo leva sul valore di prodotti che sono espressione del miglior made in Italy alimentare e che per questo sono sinonimo in tutto il mondo di qualità, gusto, genuinità e amore per il vera cucina mediterranea. La responsabile marketing del progetto internazionale Cirio, Sandra Sangiuolo, illustra le attività improntate nel corso del 2011: Pack Restyle – Nell’italia che ha fatto della creatività e del design tratti certamente distintivi della propria presenza in molti settori, l’immagine ha una valenza indiscutibile quale veicolo che trasmette la sintesi di uno stile di vita. Da qui la scelta di Cirio di comunicare – attraverso un restyling del pack dei propri prodotti – un’identità che, riproponendo i codici visivi simili a quelli utilizzati nel mercato italiano, introduce riferimenti precisi (coccarda dorata, immagine del pioniere Francesco Cirio, 150 anni di esperienza, ecc.) finalizzati a comunicare il senso e il valore di una tradizione storica e di un’eredità unica (“Autentico italiano dal 1856” è il pay-off), valorizzati dalla modernità di linee grafiche essenziali e da un’intensità cromatica di grande impatto, in un perfetto italian style di elegante raffinatezza. Pubblicità – Parlare al consumatore è fondamentale: lo spot Cirio International – già diffuso in Svizzera, a breve in onda in Romania e dal prossimo gennaio anche in Gran Bretagna – si incentra sulla “veracità” del pomodoro e sul prodotto (lattina) che sfila in passerella creando un diretto parallelismo con lo stile italiano famoso in tutto il mondo e per questo elemento assolutamente distintivo del nostro Paese. Lo spot verrà tradotto in tutte le lingue dove Cirio concentra la propria azione pubblicitaria. Sito Web – Il sito web internazionale di Cirio – www.Cirio1856.com – sarà fra i maggiori strumenti di dialogo con i consumatori esteri. Dalla pagina iniziale è possibile accedere al sito in italiano oppure cliccare sui vari paesi per entrare nelle sezioni estere, la prima delle quali (Uk) vedrà la luce a fine ottobre. Materiali In Store – Nei punti vendita della moderna distribuzione estera (per esempio in Gran Bretagna nella catene Sainsbury’s, Morrisons, Tesco, Waitrose) Cirio si farà notare grazie alla produzione di materiali in store che creano attenzione ed attrazione nel consumatore verso i prodotti a scaffale e fuori scaffale (stopper, banner a scaffale, stopper a terra, collocazione fuori scaffale, ecc.) per la creazione di un category più efficace per ogni tipo di referenza. Non meno importanti per “sedurre” il consumatore saranno poi le iniziative in store animate dalla presenza di promotori che illustrano le caratteristiche del pomodoro italiano Cirio e le relative ricette. Food Service – Dal 2011 Cirio è sponsor ufficiale della Federazione Italiana Cuochi (F.i.c.) e attraverso la Nazionale Italiana Cuochi (N.i.c.) ha in programma una fitta serie di iniziative che si concentreranno inizialmente in Svizzera e Gran Bretagna. In specifico si tratta di attività che puntano al coinvolgimento degli addetti ai lavori della ristorazione per spiegare le qualità del pomodoro Cirio e la sua versatilità in cucina. Con i “Master del pomodoro”, Cirio intende infatti creare degli eventi che attraverso il coinvolgimento di chef professionali puntano ad essere momenti di educational e fidelizzazione verso i prodotti Cirio. In tal senso la gamma che Cirio offre alla ristorazione, al catering e alle pizzerie si avvale di grandi formati speciali (in latta e in busta d’alluminio) che mixano praticità, servizio, grande resa e insuperabile qualità. Altre Attività Branding: Grandi Veicoli Commerciali – La comunicazione in Gran Bretagna si avvale anche di grandi mezzi di trasporto (12 Tir telonati) che portano sulle strade i colori forti e vivi di Cirio creando quel trait d’union semplice, ma d’effetto, con il prodotto a scaffale. L’immagine di Cirio, i colori italici e lo slogan “Alta cucina in arrivo” circoleranno sul territorio inglese richiamando l’attenzione sul valore di un prodotto che è sinonimo di qualità e autenticità. Prodotti Nuovi – Cirio ha in cantiere alcune novità sul fronte del pomodoro che sono destinate a rafforzare ulteriormente le quote e il fatturato già consolidati sui mercati esteri. Una delle principali novità riguarda “Pizzassimo”, una salsa pronta di pomodoro per pizza già aromatizzata con origano ed erbe aromatiche e prodotta nel formato da 400 grammi in lattina. Con Cirio ancora una volta qualità e servizio si “sposano” in un matrimonio perfetto, con effetti di gusto che i consumatori oltre confine non mancheranno di apprezzare se vogliono mangiare una pizza made in Italy gustosa e verace  
   
   
“LA QUALITÀ È SERVITA”! A IL BONTÀ UN SEMINARIO PER RISCOPRIRE LE TRADIZIONI CULINARIE LOMBARDE UN VIAGGIO ALLE RADICI DEL CIBO, PER RISCOPRIRE I SAPERI, I SAPORI E LE TRADIZIONI DELLE PRODUZIONI TIPICHE DELLA LOMBARDIA. A CREMONA IN OCCASIONE DE IL BONTÀ (11-14 NOVEMBRE 2011).  
 
Confagricoltura Donna Lombardia propone all’interno della rassegna enogastronomica Il Bontà un momento di informazione rivolto a valorizzare la conoscenza delle produzioni agroalimentari lombarde. Il seminario di degustazione guidato alla scoperta delle tradizioni lombarde, “La Qualità è servita”, ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza della provenienza locale delle materie prime agricole, i processi di lavorazione ed implementare uno sviluppo agricolo nel quale siano centrali la salvaguardia dell’ambiente, del territorio, le produzioni alimentari di qualità e il miglioramento della qualità della vita. L’incontro si svolgerà sabato 12 novembre alle ore 18 nell’Area Degustazione de Il Bontà, e vedrà la partecipazione di ospiti eccellenti e giornalisti enogastronomici che si occuperanno di guidare i buongustai e i ristoratori attraverso un viaggio sensoriale e gustativo che metterà in risalto il rapporto con il territorio, le caratteristiche dei vari disciplinari e tutto ciò che contraddistingue le produzioni Dop e Igp. Sarà possibile conoscere, attraverso la degustazione, l’eccellenza dei prodotti lombardi: i 10 formaggi Dop lombardi (Bitto, Gorgonzola, Grana Padano, Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo, Taleggio, Formai de Mut dell’Alta Val Brembana, Parmigiano Reggiano, Valtellina Casera, Formaggella Luinese ed anche il Salva Cremasco che è in protezione transitoria); i 3 salumi Dop (Salame di Varzi, Salame Brianza, Salamini Italiani alla Cacciatora, e il Gran Suino Padano in protezione transitoria); i 6 salumi Igp (Bresaola della Valtellina, Salame Cremona, Salame d’Oca di Mortara, Cotechino di Modena, Mortadella Bologna, Zampone di Modena). Dalla Pianura alla montagna, la Lombardia presenta paesaggi diversi indissolubilmente legati ai prodotti gastronomici ognuno con le proprie particolarità: dal Bitto della provincia di Sondrio, un formaggio blasonato, la cui produzione deve attenersi ad una normativa precisa e è ritenuto uno dei più antichi prodotti caseari; alla Formaggella del Luinese ultima entrata nel circuito Dop, al Gorgonzola il re degli erborinati, ottenuto mescolando una cagliata con un’altra successiva, al Salva, in protezione transitoria, nato dalla necessità di salvare le eccedenze del latte della tarda primavera. Per affrontare poi i prodotti della lavorazione del maiale, dal Salame Cremonese ottenuto dalla lavorazione di tutte le parti magre del maiale compresi i tagli pregiati come la coscia e il filetto, al Salame di Varzi caratterizzato dalla tipica grana grossa e stagionato nel particolare clima collinare. Ognuno di questi prodotti è il retaggio di una tradizione che ha radici in un passato magari lontano nel tempo, ma che è ancora oggi viva e presente grazie alla passione tramandata di casaro in casaro, di norcino in norcino o di famiglia in famiglia. “Con la partecipazione al Salone delle eccellenze enogastronomiche “Il Bontà” – afferma Gabriella Poli, presidente di Confagricoltura Donna Lombardia – le imprenditrici agricole vogliono sottolineare l’importante missione di farsi paladine della tutela e valorizzazione del nostro ricchissimo patrimonio alimentare. Far conoscere i tanti giacimenti gastronomici sparsi per i nostri territori può essere una strada per contrastare i rischi di appiattimento che comporta la globalizzazione. Vogliamo tenere saldo il legame tra chi produce le materie prime e chi trasforma e vende i prodotti agroalimentari. E’ rilevante lo stretto legame che unisce l’agricoltura, l’enogastronomia e la cultura alimentare, in quanto costituiscono aspetti di un ambito caratterizzato da forte tradizione e identità”  
   
   
VADO AL DESCO: COSA BOLLE IN PENTOLA SAPORI E SAPERI, TRADIZIONE E INNOVAZIONE NELLA CUCINA LUCCHESE. MA NON SOLO.  
 
Il Desco colora l’autunno lungo quattro fine settimana nel segno di altrettanti prodotti della terra: i fagioli, il farro, la castagna, il pane e l’olio. Prodotti che saranno messi a confronto con altri prodotti della tradizione culinaria italiana in veri e propri ring animati dai fiduciari dei presidi slow food di riferimento e da giornalisti del settore, rispettivamente uno per parte, per indagarne le proprietà e i possibili impieghi, con un sottolineato “campanilismo” che ribadisce la filosofia della filiera corta. E il confronto si allarga anche sul piano della comunicazione con una due giorni, organizzata in collaborazione con La Cucina Italiana, riservata alle “blogger rosa” dell’enogastronomia che si incontreranno/confronteranno al Real Collegio il 28 novembre, mentre alcune “note penne” del food saranno invitate a presentare i loro ultimi titoli nel pomeriggio di ogni sabato, a partire dal 19 novembre. Sono queste le novità della settima edizione del Desco, la Mostra Mercato che accompagna i visitatori in un vero e proprio viaggio di scoperta dei prodotti che rendono la provincia di Lucca fra le più ricche per varietà di eccellenze alimentari che rendono prezioso un territorio che dalla montagna garfagnina, scende giù fra vigneti e uliveti fino al mare della Versilia. Anche quest’anno sono previste degustazioni guidate, laboratori – anche per i bambini – e visite nei luoghi di produzione. La sovrapposizione di calendario con il Lucca Photo Fest si celebra con una mostra fotografica organizzata proprio al Real Collegio, sede del Desco. In città, in contemporanea, gli ospiti potranno partecipare a eventi musicali e artistici (www.Luccatourist.it). Il Desco si annuncia sempre più come una festa del gusto consapevole che ha come teatro la città più accogliente della grande Toscana agricola. Il Desco – Vii edizione Sapori E Saperi Lucchesi In Mostra Per Informazioni t. 0583 919934  
   
   
PER IL NATALE 2011 AGROITTICA PROPONE I PRODOTTI MIGLIORI, IDEALI PER LA TAVOLA MA PERFETTI ANCHE COME REGALO.  
 
Dicembre, mese di festeggiamenti, luci, tavole imbandite con stoffe eleganti e gustose pietanze. Quest’anno, la già frizzante atmosfera natalizia si arricchisce di prodotti davvero unici. Agroittica Lombarda, azienda al primo posto nel mondo per la produzione di caviale, con oltre 24 tonnellate di uova di Storione annue, invita a condire il Natale con un raffinato e lussuoso “sapore di mare”. L’azienda bresciana, che si distingue per i suoi prodotti di altissima qualità, garantisce una filiera controllata al 100%, una tracciabilità completa, ed un pesce altamente selezionato, allevato nel massimo rispetto dell’ambiente circostante e indicato per cene e antipasti in grande stile: le sue varietà di caviale sono servite, tra le altre, sulle tavole dell’Hotel Four Season di New York, del Seven Star Gallery a Milano, del Ristorante Vissani di Civitella del Lago e dell’Hotel Quisisana a Capri. Queste piccole e preziose perle tondeggianti, diventano una soluzione perfetta per un aperitivo ricercato o per creare un primo piatto dal gusto delicato e particolare. Ma il caviale è solo la punta di diamante di una vasta gamma di prodotti che testimoniano il vivo impegno imprenditoriale di Agroittica Lombarda, la cui offerta difatti contempla anche il Salmone, lo Storione e il Tonno affumicati. E dopo il Cenone, è il momento dei pacchi da scartare. Quest’anno infatti, l’azienda suggerisce le sue prelibatezze come regali davvero gourmand: ad esempio il Caviale Calvisius, magari nella confezione nera e oro, che mantiene intatti freschezza e sapore…un contenitore prezioso, all’altezza di un prodotto così pregiato e di qualità. Www.agroittica.it Il Caviale o Calvisius Tradition Ottenuto dallo Storione Bianco, uno dei più grandi storioni al mondo, è caratterizzato da uova di colore grigio scuro, di grande dimensione, dal sapore fruttato. Per il Natale è proposto anche in una raffinata scatola regalo, nera ed oro, refrigerata, che ne mantiene inalterate le qualità organolettiche. Gli Affumicati o Stear: il Salmone Norvegese La migliore tradizione nordica con il gusto e la delicatezza di una ricetta sviluppata da Agroittica: affumicato in maniera naturale, con essenze di legno bianco, per garantire un sapore unico e intenso. O Mc River: il Salmone delle gelide acque scozzesi. Dal colore roseo, con carni compatte e venature chiare, tipiche del salmone scozzese di qualità. Grazie alla lieve salatura a secco e al taglio a fetta lunga, è estremamente delicato al palato e conserva le doti di piacevolezza tipiche dei prodotti di alta gamma. O Storione affumicato Lo Storione affumicato è preparato con un’originale ricetta di Agroittica: salatura a secco ed una lenta affumicatura al forno con legni pregiati. E’ caratterizzato da una colorazione chiara ed un gusto impareggiabile. O Tonno E’ noto per la particolare fragranza delle sue carni e per il sapore che lo caratterizza, derivati dall’affumicatura delicata e dall’accurata lavorazione  
   
   
DAL 5 AL 7 NOVEMBRE TORNA GOLOSARIA MILANO CON PAPILLON ECCELLENZE DA TUTTA ITALIA SHOW COOKING, DEGUSTAZIONI, E RISCOPERTA DI ANTICHI SAPORI DAL POLLO MILANINO AI PRODOTTI DELLA CAMPAGNA CHE ARRIVANO IN CITTÀ  
 
Dal 5 al 7 novembre torna per il sesto anno consecutivo Golosaria Milano, la rassegna di cultura e gusto organizzata dal Club Papillon, il movimento di consumatori fondato dal giornalista Paolo Massobrio. Ancora una volta palcoscenico dell´iniziativa sarà l´Hotel & Convention Center Melià (via Masaccio, 19), dove per tre giorni si alterneranno appuntamenti legati al mondo del gusto lombardo e italiano. Cuore della manifestazione saranno anche quest´anno gli oltre 100 produttori provenienti da ogni parte d´Italia con centinaia di prodotti in assaggio e la speciale enoteca curata dal sommelier Fabio Scarpitti che offrirà in degustazione i 100 migliori vini d´Italia selezionati da Paolo Massobrio e Marco Gatti. Non mancheranno gli approfondimenti legati ai piatti del territorio e della tradizione italiana con 4 show cooking che si susseguiranno nel weekend giorni (biglietto ingresso 10,00 euro): 5 novembre: ore 15.00 "La cultura degli avanzi nella tradizione milanese" a cura dello chef Matteo Scibilia dell´Osteria della Buona Condotta di Ornago (Mi); ore 18.30: "La cucina secondo le stagioni si fa così" a cura degli chef Antonio Facciolo e Fabio Barbaglini del ristorante La Brisa di Milano; 6 novembre: ore 11.30 "Il piatto unico della domenica che vorremmo oggi" a cura degli chef Giovanni Traversone e Marco Tronconi con lo staff della Trattoria del Nuovo Macello di Milano; ore 17.00 "Officina della Pizza" a cura di Roberto Ghisolfi della Pizzeria Lo Spicchio di Cremona, in collaborazione con Petra - Molino Quaglia. Lunedì 7 novembre l´appuntamento con il gusto sarà alle ore 11.30 con un evento gratuito realizzato in collaborazione con Consorzio dell´Asti Docg e Consorzio Tutela Brachetto d´Acqui Docg: "L´assaggio Il Pan dei Toni dal Nord a Sud" con Teresio e Andrea Businelli della Pasticceria Businelli di Arluno (Mi), Albertengo di Torre San Giorgio (Cn) e Nicola Fiasconaro della Pasticceria Fiasconaro di Castelbuono (Pa). Ma sarà nella giornata di sabato che, alle ore 16.00, si terrà il Talk show inaugurale sul tema "Adesso, fra gusto e stagionalità: quello stile di vita irrinunciabile". Con Paolo Massobrio, autore del libro per la famiglia Adesso 366 giorni da vivere con gusto, dialogheranno Mario Colombo - presidente Inran (istituto Nazionale di ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione; Luigi Caricato - esperto di olio; Luca Doninelli - autore del libro Michetta addio. Milano: storie di una città madre; Pietro Leemann - chef in Milano; Luca Montersino - pasticcere; Pierpaolo Pavan - dietologo. E se alle ore 19.30 l´appuntamento è con l´aperitivo a spasso tra botteghe e "luoghi" della Milano che sarà, alle ore 20.45 la manifestazione terminerà con "Minestrone Letterario": monologo teatrale dell´attore Andrea Carabelli, attorno a un tavolo imbandito pieno di sorprese... La giornata di domenica 6 novembre inizierà invece alle ore 10,30 con "Pane, burro e marmellata... Ma come?": appuntamento gratuito, in collaborazione con Consorzio Latterie Virgilio, dedicato a spunti sfiziosi degli chef emergenti della Guidacriticagolosa al vaglio della dietologa Raffaella Monti. Ma domenica sarà anche la giornata delle premiazioni. Sul palco di Golosaria saliranno infatti i vincitori della X edizione del "Premio Top Hundred" dedicato ai 100 migliori vini d´Italia (ore 12.00), mentre a partire dalle ore 16.00 avrà luogo la premiazione dei protagonisti del Golosario 2012 che terminerà con un omaggio alla Signora della Cucina Italiana: Luisa Valazza del ristorante Il Sorriso di Soriso (No). Lunedì 7 novembre alle ore 11.00 si terrà il talk show "L´idea del Cavolo: dalla campagna al negozio di quartiere, un´alleanza salutare". Sono stati invitati: Dino Abbascià (Presidente nazionale Dettaglianti Ortofrutticoli) e Carlo Franciosi (Presidente di Coldiretti Milano e Lodi), Ambrogio De Ponti (presidente della Aop Uno Lombardia). Modera Paolo Massobrio presentando alcune curiosi casi di movimento della terra dalla campagna alla città. E si parlerà anche della storia di una rinascita: il Pollo Milanino debutta in società. Con Luca Agnelli (Assessore all´Agricoltura della Provincia di Milano), Silvia Celorini (Università di Milano - Dipartimento Vsa Facoltà di Medicina Veterinaria) e lo chef Matteo Fronduti del Ristorante Manna di Milano. Il pomeriggio di Golosaria si animerà con la presentazione e il riconoscimento ai migliori locali e ai migliori artigiani delle province lombarde della Xx edizione della Guidacriticagolosa. Con Paolo Massobrio e Marco Gatti le novità, le eccellenze, i salti in avanti della guida al territorio più approfondita d´Italia. Per tutta la durata della rassegna l´area lounge di Golosaria ospiterà banchi di assaggio con i piatti della tradizione lombarda realizzati con la partecipazione di: Provincia di Milano (Profumo di Pollo Milanino: il risotto; Interpretazione del Pollo Milanino: giochi di carni bianche; Memorie di Pollo Milanino: i lessi); Provincia di Mantova (Viaggio all´origine delle paste ripiene: Mantova e i suoi tortelli); Provincia di Lecco (Ricordi della Grigna: stufato di Pecora brianzola con polenta; Teoria di carni tra lago e montagna: il prosciutto crudo e la "Collinetta" di Marco d´Oggiono, la bresaola e la Borroeula di Carlo Casati); Provincia di Como (Al gran galà del Persico Reale: risotto in salsa di pesce persico); Provincia di Brescia (L´oro bianco delle Prealpi: in tour tra i grandi formaggi della provincia bresciana); La fantasia ai fornelli (La Milano d´Oriente: lo zafferano sposa la pasta di Franciacorta e i sapori lombardi); Gran Menù Bimbo in collaborazione con Grana Padano (crocchette padane; rotolo di zucca e spinaci); Menu Lounge Coccodì: Ho fatto la frittata! (per gli amanti del gusto: frittata rognosa; per gli amanti delle verdure: frittata con ortaggi di stagione; La Cornucopia dolce: crepes con frutta a km zero). E poi ancora per tutta la manifestazione si brinderà con l´Asti Spumante e il Brachetto mentre la suggestiva Isola dei Dolci sarà animata anche dagli Artisti del Gelato di Agrimontana. L´area dei "Luoghi di domani" offrirà un clamoroso laboratorio di idee sull´evoluzione dei mestieri: dai prodotti da forno di Giusto Gusto by Maria Marinoni all´Albero dei gelati; dall´Agrimacelleria Motta al Cheese bar della Baita del Formaggio fino alla frutta e verdura di stagione arrivata dalla campagna sui banchi di Abbascià. Ma a Golosaria sarà possibile visitare anche la mostra "La faccia giovane dell´agricoltura lombarda" a cura di Regione Lombardia Agricoltura. Ogni pomeriggio inoltre, presso l´Enoteca di Papillon, si premierà Milano con un cocktail d´autore: dal Fernet Branca, al Caffè Borghetti fino al raro Carpano Antica Formula rivisitati da grandi barman. Golosaria si svolge con il patrocinio del Ministero per le Politiche Agricole, Ambientali e Forestali, dell´Inran, di Expo 2015, della Regione Lombardia, di Provincia, Comune e Camera di Commercio di Milano. Alla manifestazione si può accedere su invito, scaricabile dal sito www.Golosaria.it dove è possibile visualizzare anche il programma dettagliato dell´evento. Gli orari di apertura sono: sabato 5 novembre dalle 14.00 alle 21.45; domenica 6 novembre dalle 10.00 alle 20.30; lunedì 7 novembre dalle 10.00 alle 18.00  
   
   
ARMANI/DOLCI PER NATALE 2011  
 
I golosi sapori che fanno il Natale, le fragranze che danno profumo alle feste, la tradizione da gustare, regalare e regalarsi. Armani/dolci offre la gioia dei gusti autentici, la raffinatezza delle lavorazioni artigianali, la preziosità delle materie prime, sublimata nell’eleganza e nello stile Armani. Alto e buono, secondo la tradizione milanese, il tipico panettone di Natale: un dolce dalle qualità superlative offerto anche nel formato mignon da 100 grammi per un piacere molto personale o, per chi invece non si accontenta, la versione da 2, 3 o 10 Kg, solo su ordinazione. La tradizione di Armani/dolci è completata dal Pandoro ricco di burro e zucchero a velo e dalla Veneziana ricoperta di glassa, perfetta per festeggiare l’Anno Nuovo. In negozio a partire dalla metà di novembre. Per un Natale davvero speciale Armani/dolci propone poi la sua ampia gamma di prodotti sempre disponibili: praline, dragées, chocolate square, frollini, marmellate, creme di latte, marron glacé, gelées, té e cioccolate calde. Speciale il packaging studiato per l´occasione. La carta di un brillante verde smeraldo particolarmente luminosa grazie alla lavorazione a rilievo che si ispira ai diamanti, è impreziosita dal nastro in tinta, chiuso da una piccola pietra bicolore verde/ametista  
   
   
ARIETE: LINEA TÈ – PARTNERSHIP CON TWININGS LA PRIMA GAMMA DI PRODOTTI ARIETE INTERAMENTE DEDICATA ALLA PREPARAZIONE DEL TÈ CON UN PARTNER D’ECCEZIONE, TWININGS.  
 
Prodotti innovativi ed esclusivi per gustare il proprio tè preferito in ogni momento della giornata. Che sia bianco, verde, nero, profumato ai fiori o alla menta, con aggiunta di spezie, in bustine o direttamente in foglie, il tè è entrato a far parte della vita quotidiana e la sua preparazione, diversa da Paese a Paese, si tramanda da secoli. In molti casi non è solo una bevanda ma rappresenta un modo di vivere, un gesto di accoglienza, una pausa dalla confusione della vita moderna. Ariete ha creato per la prima volta una gamma interamente dedicata alla preparazione di tè e di infusi, firmata Twinings, il marchio sinonimo di tè in tutto il mondo. Il genio della casa ha realizzato un prodotto unico sul mercato – una macchina automatica che in 4 semplici mosse prepara ottimi tè, infusi e tisane. La macchina automatica, disponibile in due colori, giallo e rosso, permette di utilizzare sia il tè in foglie sia le bustine lasciando inalterato il profumo e il sapore del tè. L’infusione è regolabile a seconda del tè o tisana che si vuole preparare (su ogni bustina Twinings viene indicato il tempo di infusione suggerito) e con la brocca di vetro da 1 Lt è possibile conservare in caldo il tè per un’ora. Il filtro del tè è in acciaio inox e grazie al sistema anti-gocciolamento il tè non fuoriesce evitando di macchiare le superfici. Alla macchina automatica Ariete affianca anche due comodi e pratici bollitori elettrici cordless in due dimensioni, da 0,80 lt e 1 lt, e in due colori – giallo e rosso – trasportabili ovunque e dotati di spegnimento automatico. Una novità assoluta firmata Ariete e Twinings che è accompagnata da un omaggio di campioni di tè Twinings, sfuso e in bustine, in omaggio in ogni confezione. Macchina automatica per tè e tisane - Prezzo al pubblico € 69,90 Teiere elettriche - Prezzo al pubblico € 34,90 Twinings, il marchio inglese sinonimo di tè in tutto il mondo, ha compiuto trecento anni nel 2006. È stata una delle prime società che ha introdotto il tè in Gran Bretagna nel lontano 1706. Da 170 anni è fornitore ufficiale della Casa Reale inglese. Oggi la R. Twining & Co. È presente con i suoi prodotti in 115 paesi e il marchio Twinings è distribuito in Italia fin dal 1956. Per un totale di oltre 50 miscele di tè offerte in Italia e 250 nel mondo, presenta un’articolata gamma di prodotti: tè nero, tè verde, tè bianco, tè profumati, infusi alla frutta e alle erbe e tisane. La R. Twining & Co., la cui sede è ad Andover in Hampshire (Uk), appartiene all’Associated British Foods plc, una delle prime 50 aziende quotate alla Borsa di Londra (Ftse)  
   
   
MADI VENTURA: SPECIALISTI DELLA FRUTTA SECCA  
 
Non si diventa leader di mercato per caso in un settore così specializzato: è necessaria una conoscenza rigorosa delle esigenze dei consumatori, dei prodotti, la capacità di scegliere le materie prime migliori nei mercati d’origine, una cura speciale in ogni fase della produzione, una distribuzione capillare che coinvolga marchi di assoluta notorietà. Madi Ventura nasce nel 2000 dall’unione di due tra le più importanti aziende italiane del settore, Madi e Ventura, che hanno così dato vita al nuovo punto di riferimento nel mercato della frutta secca e della frutta disidratata. Dalla materia prima alla confezione, un ciclo completo di qualità Lo stabilimento è a Chieve, in provincia di Cremona, dove avviene la tostatura e l’imbustamento di tutti i tipi di frutta secca in guscio, sgusciata e morbida. I controlli rigorosi e continui sono il punto di forza dell’intera filiera produttiva, un fil rouge che lega ogni fase di lavorazione, a partire dall’ingresso nello stabilimento delle materie prime, sino alle verifiche effettuate dai metal detectors che controllano la qualità di ogni prodotto confezionato. Il magazzino garantisce una temperatura controllata e ideale per la migliore conservazione dei prodotti, grazie a un coefficiente di coibentazione pari a quello delle celle frigorifere. Le certificazioni Brc, Ifs, Uni En Iso 9001, Aeo sono la conferma di un modus operandi che si basa completamente sulla qualità delle materia prime e sul rispetto costante di standard rigorosi ed elevati. La marca Ventura: 50 anni di passione per la frutta secca Quella del marchio Ventura è una storia di gusto che comincia nelle più vocate terre da frutta, dove le condizioni ambientali e climatiche si uniscono alla più evoluta competenza agroalimentare e al rispetto della natura. Da queste aree arriva la frutta lavorata e confezionata con cura, per conservare al meglio sapori, aromi e proprietà nutrizionali. Prodotti classici. Selezione e controlli rigorosi sono alla base dell’alta qualità dei prodotti della gamma “Classica” Ventura che garantisce la massima integrità e freschezza anche al consumatore più esigente. Noci, nocciole, mandorle, arachidi, pinoli, pistacchi tostati e salati e mix di frutta secca, offrono una grande carica di energia e sono ingredienti molto versatili di piatti saporiti e sorprendenti. Il ricco assortimento comprende anche frutta secca e disidratata: ananas, papaya, mango, ginger, albicocche, uvetta, cranberry, pomodori secchi e specialità più stagionali, come i fichi e i datteri. Le vaschette bi-porzione di frutta secca sgusciata. Confezioni originali ed estremamente funzionali, che permettono di mantenere tutta la fragranza del prodotto, utilizzando solo la quantità necessaria di volta in volta. Pinoli sgusciati, mandorle pelate o sgusciate, nocciole tostate e sgusciate, pistacchi, noci e anacardi sgusciati, granella di nocciole e di mandorle oltre alle mandorle a lamelle, consentono di arricchire piatti e ricette con gusto e originalità. Bb Mix. Bontà e Benessere in tre mix di frutta disidratata e frutta secca in granella particolarmente adatti a varie combinazioni gastronomiche. Bb Mix Colazione (mandorle, nocciole, uvetta e albicocche) rende piacevole lo yogurt o i cereali, mentre Bb Mix Insalata (noci, mandorle, pomodori e semi di zucca) offre un momento di sana energia nella pausa pranzo, ottimo anche come “tocco” originale per arricchire gustose insalate. Mandorle, nocciole, noci e mirtilli rossi sono invece gli ingredienti originali alla base di Bb Mix Macedonia, ideale per creare fantasiose insalate di frutta o semplicemente per un simpatico break. Linea Bb Mix: un vero e proprio mix di vitamine, di sali minerali e di preziosi elementi nutritivi, sapientemente calibrati per arricchire l’alimentazione in modo nutriente e completo. Tostati e salati (non fritti). Un innovativo processo di produzione è alla base di questa gamma di sette diversi frutti tostati in forno e salati, senza aggiunta di grassi. Arachidi, pistacchi, semi di zucca, macadamia, mandorle, anacardi e un gustoso e originale mix sono l’ideale per uno snack equilibrato in ogni momento della giornata. Linea bustine mono-porzione. Una scorta di gusto sempre pronta e fragrante in nove varianti. Le innovative bustine monoporzione di frutta secca sgusciata sono la novità Ventura dedicata ai consumatori in cerca di una pausa di gusto e benessere in coerenza con le esigenze dell’alimentazione moderna e del costante aumento dei consumi fuori pasto. Le tre pratiche confezioni monodose da 24 g. Di Bb Mix e le bustine monoporzione da 28 g. Di tostati e salati a scelta tra arachidi, anacardi e mix (mandorle, nocciole anacardi e arachidi), sono un’ottima soluzione per un break gustoso ed equilibrato. Bontà e comodità anche per le tre confezioni di frutta secca sgusciata in bustine da 28 gr: noci, appetitose mandorle o sfizioso mix (noci, nocciole, mandorle e uvetta), allietano una piacevole merenda a scuola, in ufficio, in viaggio e in qualsiasi momento della giornata  
   
   
I CROISSANT BAULI SI RINNOVANO: BONTA´ E QUALITA´ TUTTE DA GUSTARE  
 
Svelati I segreti del croissant del pasticcere, per la gamma che si rinnova nella ricetta e nell´immagine Bauli rinnova la gamma della croissanterie con un restyling grafico delle confezioni ma soprattutto con l´arricchimento della ricetta, che viene simpaticamente svelata al consumatore e sottolinea ancora una volta la vicinanza della marca veronese al mondo dell´arte pasticcera. Sul pack vedremo subito il nuovo messaggio I segreti del croissant del pasticcere, in cui in modo semplice sono descritti gli ingredienti dei croissant Bauli: uova di alta qualità, per il piacere della freschezza, il lievito madre Bauli, che garantisce da sempre ogni giorno una fragranza e un sapore inconfondibili, la morbidezza della sfoglia, che nasce dopo 18 lunghissime ore di lievitazione naturale. Ma la qualità e la bontà dei Croissant Bauli si rinnovano anche nelle farciture: una nuova ricetta per i croissant alla frutta, che saranno farciti con morbide confetture extra, che contengono il 45% di frutta e sono preparate senza l´aggiunta di aromi, coloranti e conservanti, per garantire un sapore naturale e un profumo delicato. E per i più golosi, una nuova ricetta rende più gustosi anche i croissant farciti alla crema: una consistenza ancora più cremosa e un sapore intenso sono gli ingredienti chiave per una colazione all´insegna del gusto e della bontà. La gamma dei croissant Bauli è unica nel suo segmento anche per l´ampiezza della proposta. Ecco le sfoglie e le creme: Soffice Sfoglia, in confezioni multipack da 6 o 10 pezzi, semplice senza ripieno, ma con tutta la sofficità della sfoglia Bauli; Cuor di Cacao, multipack da 6 o 10 pezzi, ripiena di crema dal sapore intenso; Capriccio alla Crema, multipack da 6 o 10 pezzi, vera golosità da pasticceria; Gioia al Latte e Miele, multipack da 10 pezzi, per gli amanti della dolcezza naturale del miele; Sfizio al Cioccolato, multipack da 6 pezzi, con gocce di cioccolato. Morbidi Amici: Le Merendine Dedicate Piccoli 2 gusti, 4 personaggi, un fumetto a episodi: ecco il mondo Bauli fatto di morbidezza, simpatia e tanta bontà Caste/ d´Azzano (Vr) — ottobre 2011 - I Morbidi Amici sono stati pensati per essere prima di tutto un prodotto goloso per i bambini: una pasta incredibilmente morbida arricchita da un ripieno delizioso al cioccolato o all´albicocca, i gusti in assoluto preferiti dai più piccoli. Bauli ha inoltre pensato come sempre anche alla qualità degli ingredienti, tutti certificati e senza traccia di grassi idrogenati. Così i Morbidi Amici piacciono ai bambini e alle mamme che possono stare tranquille grazie alla garanzia di Bauli. I Morbidi Amici non sono però semplici merendine ma un vero e proprio "mondo" con personaggi, storie e valori da raccontare ai bambini. Un mondo fatto di emotività, gioco e narrativa. Maximus il leone coraggioso, Bongo la scimmia burlona, Rossella t-r10" " I´orsetta romantica e Dot l´elefante scienziato: sono loro i protagonisti di un´avventura che coinvolgerà i piccoli a 360°. Per la prima volta infatti, grazie ad una tecnologia esclusiva di Bauli, i personaggi prendono vita e si trasformano in merendine dalla forma tridimensionale: quattro simpatici animali con cui i più piccoli potranno giocare e con un po´ di fantasia inventarsi mille storie diverse. In questo modo Bauli trasforma la colazione e la merenda in momenti golosi e divertenti, rendendoli più piacevoli e spensierati anche per i bambini più pigri! Ma non è tutto: le vaschette sono completamente illustrate con le avventure a fumetti, sempre nuove, dei Morbidi Amici e hanno tanti divertenti giochi e passatempi da ritagliare e costruire. I Morbidi Amici sono disponibili sugli scaffali della Grande Distribuzione nel multipack da 8 pezzi che contiene 2 merendine per ogni soggetto. Ogni pezzo è confezionato singolarmente con incarto salvafreschezza personalizzato dedicato al personaggio contenuto. La confezione ha un prezzo consigliato di 1,96 C. Per informazioni: www.Morbidiamici.it Con Le Nuvelle, Prendi La Dolcezza Alla Leggera Olio extravergine d´oliva e ingredienti naturali per le nuove merendine Bauli all´insegna della leggerezza Sono arrivate sugli scaffali di tutti i punti vendita le Nuvelle, le nuove merendine Bauli: Le Nuvelle sono nutrienti e ricche di gusto, perché frutto di una ricetta esclusiva pensata per chi cerca un prodotto che appaghi la voglia di bontà ma che, per la sua leggerezza, sia ideale per essere consumato in qualunque momento della giornata. Olio extravergine di oliva — 100% italiano è l´ingrediente che caratterizza la novità donando al prodotto una sorprendente sofficità e una autentica leggerezza. La merendina, infatti, contiene il 40% in meno di grassi saturi rispetto alla media della categoria di riferimento. Le Nuvelle non contengono inoltre conservanti e coloranti. Tre diversi gusti — Bauli ha creato tre abbinamenti tutti nuovi e originali, per soddisfare le esigenze e i gusti di tutti i palati! Yogurt Magro E Frutti Rossi: il gusto semplice dell´impasto e il sapore intenso dei frutti rossi, in un connubio ricco di naturalità. Sono il modo migliore per iniziare con genuinità la giornata. Cioccolato E Farina Di Riso: la golosità del cioccolato e la genuinità della farina di riso in un mix ricco di gusto. Per concedersi con leggerezza un momento saporito e goloso. Le Nuvelle sono disponibili in confezioni dall´inconfondibile color lilla che caratterizza da sempre i prodotti Bauli. I pack, venduti al prezzo indicativo di 1,80 euro, contengono 6 pezzi da 35 g l´uno, confezionati singolarmente. Per informazioni: www.Lenuvelle.it  
   
   
LA LINEA TRADIZIONALE SACLÀ SI ARRICCHISCE DI NUOVI PRODOTTI IL MEGLIO DI SACLÀ DAL MEGLIO DELLE VERDURE  
 
La Linea Tradizionale Saclà rappresenta al meglio i valori e la filosofia dell’azienda, che ieri come oggi conserva nel cuore tutto il sapore della tradizione, la passione per il lavoro, l’amore per le cose buone. Composta dai prodotti per cui Saclà è famosa e riconosciuta nel mondo (olive, sughi, antipasti), non cessa di rinnovarsi presentando oggi alcune novità per soddisfare le esigenze di un pubblico in costante evoluzione: nasce così la linea di Sughi “Originale”, mentre si amplia la gamma dei Pesti con il Sachet di Pesto, e alle tradizionali Specialità Sottolio si aggiungono i Pomodori al forno, i Peperoncini ripieni e le Olive Riviera in pak. I Sughi “Originale” Saclà esprimono una qualità senza compromessi, frutto della passione e di una cura tutta particolare in ogni fase di lavorazione. La linea dei sughi Originale è unica e speciale e nasce dall’esperienza e dall’eccellenza produttiva. Pomodoro a pezzettoni, senza aromi, con pomodorini ciliegia interi e una base di soffritto: questi ingredienti rendono il Sugo Saclà davvero “Originale”. Ingredienti di prima scelta senza Ogm, ricette semplici e genuine senza aromi, un gusto unico e inconfondibile: il sapore della tradizione italiana si ritrova in tutta la sua bontà nei sughi Pomodoro e Basilico, Pomodoro e Parmigiano, Pomodoro e Olive e Ragù Classico. Le Specialità Sottolio, tante ricette pronte da gustare, sia a temperatura ambiente che appena scaldate, adatte ad ogni occasione, si arricchiscono di due new entries: i Pomodori al forno e i Peperoncini ripieni. I Pomodori al Forno sono proposti in due declinazioni, al peperoncino e alle olive: morbidi pomodori italiani interi lavorati dal fresco, sbucciati, passati al forno e delicatamente insaporiti con ingredienti tipici della tradizione mediterranea. Preparati con una ricetta unica, che esalta il gusto del pomodoro, sono una specialità inedita e straordinaria. Arricchiti con olive e un pizzico di origano ottengono un gusto più morbido e rotondo, mentre il peperoncino conferisce loro un gusto più deciso. Ottimi come stuzzicante antipasto o come gustoso contorno, sono perfetti su bruschette, per arricchire pietanze, insalate, per condire la pasta e per improvvisare piatti creativi e gustosi. Per dare all’aperitivo un tocco di originalità in più, nascono i Peperoncini Ripieni Saclà: stuzzicanti peperoncini con ripieno a base di tonno. I pesti Saclà sono conosciuti e apprezzati in tutta Europa: in Germania il Pesto alla Rucola Saclà è Prodotto dell’Anno 2011. Il Pesto alla Genovese è dedicato a chi ama la fragranza intensa del basilico. È preparato esclusivamente con basilico italiano, grana padano Dop, pecorino romano Dop ed altri ingredienti selezionati con cura dagli chef Saclà. Per completare la gamma, Saclà propone il Pesto alla Genovese nella nuova confezione monoporzione sachet: la pratica “bustina” da 50 grammi per single, per gustare senza sprechi il miglior pesto della tradizione italiana. Le Olive Riviera, proposte nel formato pak, sono una nuova referenza che amplia l’offerta delle Olive in busta. A differenza delle olive “verdi” e “nere”, l’oliva Riviera è caratterizzata dal colore rosato, dal sapore particolarmente piacevole al palato e dalla consistenza gustosa. È un’oliva indicata sia per cucinare che per essere assaporata ed apprezzata da sola e come aperitivo. La Linea Tradizionale è composta dagli Acetelli, le intramontabili Olivolì, Sottolì, Capperi, Grigliati, Specialità Sottolio, Pesto, Condiverde Riso e Pasta, Salse, Patè, Bruschettina. Tutte le ricette Saclà sono preparate solo con ingredienti di elevata qualità e nel pieno rispetto della tradizione gastronomica italiana più autentica. Le verdure vengono selezionate con cura, sapientemente lavorate e confezionate per bene, cosicché i consumatori, aprendo un vasetto Saclà, possano ritrovare tutto il sapore e la bontà delle verdure dell’orto