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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Novembre 2012
LA COMMISSARIA EUROPEA MARIA DAMANAKI PGGO A ROMA PER DISCUTERE DI QUESTIONI INTERNAZIONALI CONNESSE ALLA PESCA E INCONTRARE IL MINSTRO CATANIA  
 
Maria Damanaki, commissaria europea responsabile per la pesca e gli affari marittimi, a a Roma l´8 novembre 2012. La commissaria avrà una serie di incontri ad alto livello con importanti personalità per discutere di questioni chiave connesse alla pesca. Maria Damanaki incontrerà il Direttore generale della Fao Graziano da Silva e il personale dell´organizzazione, con i quali discuterà della cooperazione tra Fao e Unione europea nella lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (Inn), delle misure di competenza dello Stato di approdo, delle azioni comuni nel Mediterraneo e nel Mar Nero (compresi i progetti Fao sostenuti dall´Ue) e dell´acquacoltura. La commissaria Damanaki incontrerà quindi il segretario esecutivo della Commissione generale della pesca per il Mediterraneo (Cgpm) Abdellah Srour nonché il Professor Stefano Cataudella, presidente della Cgpm. Tra gli argomenti affrontati vi saranno la riforma della Cgpm, segnatamente i cambiamenti previsti nell´approccio regionale riguardo ai piani di gestione a lungo termine nel Mediterraneo e nel Mar Nero nonché il contributo della Cgpm alla lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata nel Mediterraneo. La commissaria Damanaki concluderà la propria visita a Roma incontrando il ministro italiano delle politiche agricole, alimentari e forestali Mario Catania. Al centro dei colloqui la riforma della politica comune della pesca dell´Ue, attualmente in corso (segnatamente le risorse finanziarie garantite dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca), e altri temi rilevanti per entrambe le parti. Al termine dell´incontro con il ministro Catania, alle ore 15.30 circa, è previsto un punto stampa congiunto che si terrà presso la sede del Ministero. I giornalisti interessati a partecipare sono invitatati a contattare l´Ufficio stampa del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali.  
   
   
TRIBUNALE UE: TONNO ROSSO - RESPINTA LA RICHIESTA DEI PESCATORI ALLA COMMISSIONE UE DI RISARCIRE IL DANNO PER AVERE ADOTTATO IL REGOLAMENTO CHE VIETAVA LA PESCA A GR, F, I, CY E MT (T-574/08 E A. )  
 
Nell´atlantico orientale e nel Mediterraneo, la pesca del tonno rosso con reti a circuizione di norma è consentito dal 1 ° gennaio al 30 giugno Tuttavia, ai sensi del regolamento di base della politica comune della pesca[1][1], la Commissione può adottare misure di emergenza per la conservazione degli stock ittici. Il 12 giugno 2008 la Commissione ha adottato un regolamento[2][2] che vieta, con decorrenza dal 16 giugno 2008, la pesca del tonno rosso nell´Atlantico orientale e nel Mediterraneo da tonnare con reti a circuizione battenti bandiera della Grecia, Francia, Italia, Cipro e Malta. Questo regolamento è stato dichiarato invalido dalla Corte di giustizia il 17 marzo 2011[3][3]. In due azioni distinte, il Syndicat des thoniers méditerranéens (Stm) e alcuni gestori di battelli della flotta francese, nonché il signor Giordano, proprietario di una nave, hanno chiesto al Tribunale dell´Unione europea il risarcimento del danno che affermano di aver subito a causa della adozione del regolamento della Commissione. Nella sua sentenza odierna, il Tribunale ricorda che la responsabilità extracontrattuale dell´Unione può essere fatta valere se sono soddisfatte tre condizioni: l´illiceità del comportamento contestato all´istituzione europea, la realtà del pregiudizio e il nesso di causalità tra il comportamento e il danno. Quando una di queste tre condizioni non è soddisfatta, la richiesta di risarcimento danni deve essere respinta. Secondo il Tribunale, non è dimostrata l´esistenza di un danno effettivo e certo subito dalle tonnare : contrariamente a quanto sostengono le ricorrenti, l´esistenza delle quote non dà alcuna garanzia ai pescatori di pescare tutta la quota loro assegnata. In secondo luogo, il danno lamentato non ha ecceduto i limiti dei rischi economici inerenti alle attività in questo settore. Questo tipo di pesca è soggetto a limitazioni e l´arresto della pesca prima della data prevista poteva verificarsi in qualsiasi momento. Infine, anche se i diritti di pesca sono esercitati dalle tonnare, la normativa europea concede questi diritti solo a beneficio degli Stati e non fornisce ai pescatori alcuna garanzia di pescare l´intera quota che è stata loro assegnata. Il Tribunale ha quindi respinto ieri entrambi i ricorsi.  
   
   
SANITA’: ZAIA, “INDIGNATI PER NO DELLO ZOOPROFILATTICO AL TRASFERIMENTO DI ILARIA CAPUA ALLA TORRE DELLA RICERCA. MI BATTERO’ FINO IN FONDO”.  
 
Venezia - “Siamo indignati. Si sappia che mi batterò fino in fondo perché Ilaria Capua possa trasferirsi alla Torre della Ricerca della Città della Speranza a Padova. E’ inammissibile che un diniego arrivi dopo più di due anni che se ne parla e si lavora alla concretizzazione di questa operazione”. Lo ha detto il presidente della Regione Luca Zaia nel corso del punto stampa post Giunta, dando notizia che l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, con una lunga lettera a firma del direttore generale Igino Andrighetto, gli ha comunicato il suo “no” al trasferimento della ricercatrice Ilaria Capua nei nuovi laboratori a Padova. “Nel Cda dell’Izs – ha aggiunto Zaia – il Veneto non è solo perché vi siedono anche altre Istituzioni extraregionali, ma siamo un socio di peso e adesso vogliamo capire fino in fondo che cosa sta succedendo in questo organismo, fermo restando che, lo ribadisco, non si tratta di un problema di finanziamenti. È inconcepibile – ha detto - non che si dica no, ma che dica no dopo più di 2 anni di dibattito e di attesa”. “Il Veneto – ha detto il presidente – vuole Ilaria Capua alla Torre della Ricerca per un sacco di ottimi motivi: stiamo parlando di uno dei più famosi ricercatori al mondo in materia di zoonosi, che intersecano profondamente il mondo animale con quello umano in tema di malattie e virus, e di una scienziata che, con la sua scelta di non emigrare all’estero, è anche un segnale forte a tutti quei giovani che cercano di emergere nei più svariati campi della ricerca. Parliamo tanto della necessità di arginare la fuga di cervelli – ha concluso Zaia – e poi ci si trova di fronte a situazioni come questa. E’ un controsenso inaccettabile. Chiediamo che l’Izs ritorni su questa assurda decisione”.  
   
   
SAVONA, AD ALBENGA UN POLO D´ECCELLENZA IN TAVOLA  
 
Il problema del legame tra patologie umane ed alimenti che arrivano sulla nostra tavola, è da sempre fonte di animata discussione, individuando o meno possibili cause legate ad esempio all’uso della chimica in agricoltura. In quest’ottica, è di questi giorni un campagna pubblicata sui maggiori quotidiani nazionali che riportano i dati, ad esempio del rapporto di Legambiente, che imputa all’uso indiscriminato dei fitofarmaci in modo massiccio, la causa dell’insorgenza di una serie di patologie, quali possono essere forme tumorali, diabete, deficit cognitivi, problematiche diffuse per le donne in stato di gravidanza, ecc. Fortunatamente in Liguria, e più specificatamente ad Albenga, esiste un Centro di Ricerca di riferimento europeo che studia a 360° il tema dell’applicazione corretta dei fitofarmaci, gli elementi innovativi per un’agricoltura sostenibile e tutto l’aspetto residuale. Il polo tecnologico è formato dall’azione sinergica delle due Aziende speciali della Camera di Commercio di Savona: il Laboratorio Chimico Merceologico e il Centro Regionale di Sperimentazione ed Assistenza Agricola (Cersaa). Il polo, grazie ai propri laboratori tecnologicamente all’avanguardia ed agli esperti che vi operano, dà sostegno all’industria, alle aziende agricole, e contemporaneamente ai consumatori finali. L’obiettivo, ad oggi pienamente centrato, è quello d’individuare tecniche innovative e controlli di monitoraggio adeguati, per ottenere prodotti alimentari qualitativamente all’avanguardia ma sicuri per le nostre famiglie. In particolare, lo studio e la ricerca di residui di fitofarmaci, trova nel Laboratorio Chimico Merceologico uno strumento di eccellenza, che garantisce la misura negli alimenti degli inquinanti citati nel rapporto di Legambiente, a livelli infinitamente bassi. Questo è in linea, non solo con la normativa europea, ma anche con i più restrittivi criteri di accettabilità previsti dalla grande distribuzione nazionale ed internazionale. Allo scopo, il Laboratorio camerale è inserito tra quelli altamente qualificati a svolgere i controlli per tutti i prodotti destinati al mercato nord europeo, tra cui per esempio quello tedesco, svizzero e scandinavo. L’aspetto residuale è inoltre oggetto degli studi del Centro di Saggio Residui di Albenga – eseguito in conformità al D.lgs n° 50 del 02/03/2007 – Dir. 2004/09/Ce certificato dal Ministero della Salute – che valutano, tra i diversi aspetti, l’esposizione degli operatori agli agenti chimici utilizzati in agricoltura.  
   
   
AGRICOLTURA. IN VENETO 20 MILIONI DELLA REGIONE PER BENESSERE ANIMALE OVAIOLE E SUINI  
 
La Regione del Veneto sosterrà, tramite il Programma di Sviluppo Rurale, l’ammodernamento degli allevamenti finalizzato al miglioramento del benessere animale, con specifico riferimento alle galline ovaiole e ai suini. “Con la proposta di bando approvata ieri dalla Giunta – ha sottolineato l’assessore all’agricoltura Franco Manzato – abbiamo infatti dato la possibilità di erogare contributi per gli allevatori che desiderano ammodernare e migliorare la propria attività”. La proposta di bando, che passa ora all’esame della competente Commissione consiliare prima della definitiva approvazione e la successiva pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione, prevede per queste finalità un sostegno finanziario complessivo di 20 milioni di euro, dei quali 8 milioni destinati al benessere delle galline ovaiole e 12 milioni per la protezione dei suini. L’obiettivo è quello di sostenere il sistema allevatoriale veneto nell’attuazione delle disposizioni normative europee in materia di miglioramento delle condizioni di igiene e benessere degli animali. Di fatto questo provvedimento agevolerà numerose aziende agricole nell’adeguamento agli standard richiesti a livello europeo, fornendo la possibilità di acquistare gabbie per ovaiole conformi ai nuovi requisiti e di ristrutturare i fabbricati destinati all’allevamento suinicolo.  
   
   
NITRATI, 300 AZIENDE DELLA LOMBARDIA POTRANNO GODERE DELLA DEROGA  
 
Milano - Sono quasi trecento le aziende agricole lombarde che potranno alzare da 170 a 250 kg/ha all´anno il limite per l´utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento fissato dalla Direttiva comunitaria Nitrati per le zone vulnerabili. Gli agricoltori che lo scorso 31 ottobre hanno completato la presentazione della comunicazione nitrati e del piano di fertilizzazione, dopo aver aderito lo scorso febbraio alla deroga nitrati, sono infatti 280. Per tutte le aziende che non hanno ancora aderito alla deroga, il termine di presentazione della comunicazione nitrati 2012 è fissato al 31 dicembre. Problema Molto Sentito - "Il problema dell´applicazione della Direttiva Nitrati - spiega l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giuseppe Elias - è molto sentito dal mondo agricolo e la possibilità concessa all´Italia di derogare, entro certe condizioni, ai limiti fissati dall´Europa può rappresentare un concreto passo avanti verso la soluzione di un problema. In numeri parliamo di 3000 aziende con carichi di azoto in esubero su oltre 11.000, di cui più della metà potrebbero ritornare in regola grazie alla deroga". Garantire Qualita´ Delle Acque - L´obiettivo che si prefissa la deroga è garantire la qualità delle acque pur aumentando l´efficienza di utilizzo degli effluenti di allevamento. "L´innalzamento del limite da 170 a 250 kg per ettaro l´anno - prosegue l´assessore - può ad esempio servire a far rientrare le aziende non conformi nei parametri di concentrazione di azoto per ettaro, ma può anche servire a ridurre la dipendenza da affitti per le moltissime aziende in regola che per smaltire gli effluenti devono affittare ettari di terra". Arrivano I Fondi - Pronto anche un riparto di fondi alle province per il programma straordinario nitrati. "Oltre alla deroga - aggiunge Elias -, stiamo anche incentivando la costruzione di impianti di digestione anaerobica che utilizzino almeno il 70 per cento di reflui zootecnici e allo scopo abbiamo già approvato un impegno di spesa di 9 milioni di euro, da ripartire tra il 2012 e il 2013. Grazie al sostegno della Regione sul fronte degli interventi strutturali, delle agroenergie e della ricerca, le aziende si stanno progressivamente adeguando ai parametri della Direttiva. Dal 2011 al 2010, stando alle comunicazioni nitrati, il numero delle aziende non conformi è diminuito del 26%. Abbiamo innanzitutto - conclude l´assessore - il dovere di utilizzare al meglio gli strumenti che oggi abbiamo a disposizione, pur lavorando a medio termine su una revisione della direttiva in senso meno restrittivo e penalizzante per la zootecnia lombarda".  
   
   
VITICOLTURA E DIRITTI IMPIANTO. VENETO: LA GESTIONE DEI VIGNETI CON LE FILIERE PRODUTTIVE  
 
Bruxelles - “Modifichiamo pure l’attuale sistema di gestione dei vigneti aprendolo alle filiere, ma non consegnamolo nelle mani di una liberalizzazione assoluta che potrebbe provocare il tracollo del sistema, facendo perdere all’Europa le posizioni di mercato da primato che ha mantenuto e conquistato in questi anni”. Lo ha detto oggi a Bruxelles Franco Manzato, assessore all’agricoltura del Veneto, prima regione produttrice d’Italia, d’Europa e del mondo con oltre 8 milioni di ettolitri e un export equivalente a circa il 65 per cento della capacità produttiva, per un valore di quasi 1,332 miliardi di euro (dati 2011), equivalente a più del 30 per cento dell’intero export italiano per quantità e valore nel settore vino. Questa la posizione presentata oggi a Bruxelles dall’assessore all’agricoltura Franco Manzato, portavoce in Europa del Veneto e del Piemonte all’incontro organizzato nella sede della rappresentanza bavarese dai 15 paesi aderenti all’Arev (Assemblée des Régions Européennes Viticoles – Regioni Europee Viticole) sul tema “L’europa dei territori viticoli dice no alla liberalizzazione dei diritti di impianto “. Per il sistema enologico veneto, la fine dell’attuale regime di controllo del mercato basato sui cosiddetti diritti d’impianto non può essere una gestione incontrollata del settore, ma quantomeno una gestione transitoria in mano alle organizzazioni dei produttori, che permetta di consolidare e magari accrescere i risultati finora raggiunti, senza compromettere il paesaggio e il territorio che la viticoltura ha costruito. “Questo non significa dirigismo dell’economia – ha sottolineato Manzato – ma un sistema dinamico, attento all’evoluzione del mercato, gestito assieme al sistema produttivo, per evitare fenomeni speculativi e fughe in avanti che impoverirebbero tutti, ottenendo l’esatto contrario dell’obiettivo che a parole si vuole raggiungere: quello di una maggiore redditività delle aziende”. “I diritti d’impianto, che costituiscono ancora la chiave di volta del modello viticolo europeo, hanno consentito di sviluppare attività economiche importanti e diversificate valorizzando al meglio i territori e le produzioni vocate – ha detto ancora Manzato – laddove non ci sono di fatto alternative colturali se non l’abbandono. In più non hanno alcuna incidenza sul budget comunitario, contrariamente alle costose misure di estirpazione massiccia intraprese tra il 2008 e il 2011. Chiediamo alla Commissione di ascoltare la rivendicazione portata avanti dalla quasi totalità dei territori produttori e di presentare rapidamente una nuova proposta di inquadramento del potenziale di produzione, emendando in questo senso la proposta di regolamento ‘Ocm Unico’”.  
   
   
AGRICOLTURA. COSA SONO I DIRITTI D’IMPIANTO IN VITICOLTURA  
 
Venezia - I diritti d´impianto sono lo strumento della politica comunitaria, vigente fino al 2015, attivato per mantenere in equilibrio domanda e offerta di vino europea, in un mercato mondiale e interno dove la produzione risultava eccessiva rispetto al consumo, con le conseguenti crisi per le aziende produttrici. Il mercato europeo del vino ha conosciuto più modalità di intervento, a mano a mano che calava il consumo comunitario e mondiale rispetto alla quantità di produzione. In origine vennero dati incentivi all’espianto, poi si passò attraverso un sistema di distillazione obbligatoria per tutti i produttori in rapporto alla minore percentuale di vendita (sistema che però puniva i vini con più mercato a scapito di quelli che di mercato ne avevano poco o nulla), infine si arrivò a fissare la superficie complessiva dei vigneti da vino per ciascun paese produttore, secondo un sistema analogo a quello delle quote latte. In sostanza, i vigneti non potevano essere piantati liberamente, ma ogni nuovo vigneto doveva sostituirne uno di eguale superficie. Il viticoltore doveva insomma possedere il diritto all´impianto, o perché già era di sua proprietà o acquistandolo da altro produttore che espiantava una superficie equivalente. Questo non solo ha permesso di calmierare la produzione complessiva, ma anche migliorare la qualità sviluppando nei territori più vocati i vini migliori e con maggior successo di vendita, a scapito di quelli meno richiesti dai consumatori. Questo sistema viene considerato dirigistico e non in linea con la libertà d’impresa e dovrebbe cessare dal 2015. L’effetto potrebbe però essere schizofrenico, con impianti di vigneti ovunque e senza regole, dove l’obiettivo della redditualità passerebbe dai vini di qualità alla quantità a più basso prezzo. Il tutto in un sistema nel quale i vini di qualità, che seguono regole precise, sono invece meglio in grado di aumentare il valore e l’apprezzamento dei vini europei, italiani e veneti nel mondo, con maggior reddito per i produttori. A decidere su questa materia in nome di una liberalizzazione totale, peraltro, sarebbero sostanzialmente i paesi europei non produttori, quelli per intenderci dove vengono venduti vini illegali in kit da piccolo chimico, da produrre in casa utilizzando mosto inerte, acqua e bustine di preparati aggiuntivi.  
   
   
INIZIAZIONE DI LIQUIDITÀ PER 163 MILIONI ALLE IMPRESE AGRICOLE VENETE  
 
Venezia - Avepa, L’agenzia per i pagamenti del Veneto, ha oramai concluso le operazioni di pagamento di 163 milioni di euro come anticipo degli aiuti europei richiesti con 86.934 domande uniche presentate per la campagna 2012. “Abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati – ha affermato il direttore dell’agenzia Fabrizio Stella – avviando il 16 ottobre e concludendo in pochi giorni i pagamenti, che permettono al sistema agricolo regionale di avere a disposizione liquidità in un momento particolarmente difficile anche a causa dell’estate siccitosa”. “Anche in questa partita – ha commentato dal canto suo l’assessore Franco Manzato – l’organismo pagatore regionale ha dimostrato rapidità, efficienza, efficacia. Per inciso, ricordo che una pratica gestita dalla nostra Avepa costa 70 euro contro i 120 di una pratica Agea. Non solo, quando c’era il solo organismo nazionale, che si chiamava Aima, al suo enorme costo di gestione si aggiungevano altrettanta inefficienza e ed errori causa di sanzioni applicate all’Italia dall’Europa”. Come deciso dalla Commissione Europea, l’anticipo è stato liquidato nella misura del 50% degli aiuti previsti dal regolamento (Ce) 73/2009 in riferimento a: titoli ordinari, titoli speciali e art. 68 zucchero. Si tratta dei diritti degli agricoltori ad avere un aiuto, per il quale è stato deciso di anticiparne l’erogazione proprio per fronteggiare questa fase di pesantezza economica. Entro la fine del mese di novembre saranno gestite e pagate altre 3.600 domande circa, temporaneamente sospese a causa di anomalie riscontrate nei controlli amministrativi. Per le rimanenti 1.300 domande circa, sottoposte a controllo in loco per la verifica di ammissibilità delle superfici dichiarate ai fini dell’utilizzo dei titoli ordinari, si dovrà attendere la trasmissione degli esiti dei controlli da parte di Agea. Il campione di controllo per la corrente campagna 2012 è in ogni caso stato ridotto rispetto al campione della campagna 2011 poiché, per gli anni 2010 e 2011, i Servizi della Commissione Europea hanno riscontrato un tasso di errore di esecuzione dei controlli in loco inferiore al 2 per cento. Segue Tabella Provincia Domande Liquidate Importo Liquidato Belluno 842 1.385.309,42; Treviso 18.270 22.919.861,63; Venezia 13.308 24.482.836,52; Vicenza 10.371 16.912.627,68; Padova 28.805 35.448.777,15; Rovigo 6.536 24.107.657,46; Verona 8.802 38.351.298,82; Totale 86.934 163.608.368,68.  
   
   
PESCA: NEL MEDITERRANEO MAI COSÌ TANTI TONNI DAGLI ANNI ‘50  
 
“Gli esemplari di tonno rosso adulto nel Mediterraneo non sono mai stati così numerosi dagli anni cinquanta, con un aumento dell’89% rispetto al 2009 e del 378% rispetto al 2005”. Lo afferma la Federcoopesca-confcooperative riportando le stime del Comitato scientifico dell’Iccat, l’organismo internazionale per la protezione dei grandi pelagici, relative al monitoraggio degli stock realizzato nel 2011. Alla vigilia della visita a Roma del Commissario europea alla pesca Maria Damanaki, la Federcoopesca-confcooperative rilancia le aspettative del settore per la campagna della pesca del tonno rosso 2013. “Dopo anni di sacrifici imposti a nostri operatori, lo stato degli stock ci consente di pensare a qualcosa di diverso” sottolinea l’associazione. Sono cinque le richieste che il comparto rivolge in vista dell’assemblea Iccat, prevista ad Agadir in Marocco dal 12 al 19 novembre, dove verranno fissati quote, calendario di pesca e altre misure di gestione. Quantitativi di cattura aumento della quota complessiva, oggi pari a 12900 tonnellate, in linea con le risultanze scientifiche attuali Stagione di pesca slittamento al 1 giugno della stagione di pesca, il cui inizio oggi è fissato a metà maggio; Flotta blocco di ogni ulteriore riduzione della capacità di pesca, ovvero della flotta; Catture accessorie revisione della percentuale del 5% di catture accessorie, per tenere conto soprattutto della piccola pesca e dei problemi che seguono ad una cattura accidentale di questo esemplare; Utilizzo aerei eliminazione del divieto di utilizzo degli aerei, consentendo così di risparmiare carburante, ridurre i tempi di pesca e selezionare per la cattura esemplari più grandi, a tutto vantaggio della tutela degli stock. “Queste richieste non sono solo condivise dagli operatori ma anche del Senato della Repubblica che in una risoluzione adottata nell’aprile scorso impegna il Governo in questa direzione. Lo stesso Rac Mediterraneo ha ribadito tutto ciò in un parere adottato nello scorso mese di ottobre” precisa la Federcoopesca. La parola passa ora al ministro Catania “al quale rassegniamo le nostre richieste, confidando nel suo autorevole sostegno” conclude l’associazione.  
   
   
UNA FARFALLA IL NUOVO BRAND DELLA TOSCANA SIMBOLO DELLA PRODUZIONE AGROALIMENTARE DI QUALITÀ  
 
Firenze - E’ una farfalla, con le ali di vino rosso, che rappresenta, raddoppiandolo, il profilo della Toscana, il nuovo brand volto a tutelare e promuovere la produzione agroalimentare di qualità della Toscana sui mercati internazionali e su quelli interni. “Il nuovo brand – sottolinea l’assessore all’agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori - è un simbolo che rappresenta un elemento di identità della produzione toscana nel settore agroalimentare. Partiamo dal vino – continua Salvadori – ma il brand, con il quale intendiamo dare un ulteriore contributo per sostenere i nostri prodotti e combattere la contraffazione, è destinato a tutto l’agroalimentare toscano. Sarà – spiega ancora Salvadori – una certificazione volontaria, che garantirà la qualità dei prodotti toscani. In tempi rapidissimi verrà emanato il regolamento di attuazione che non prevederà appesantimenti burocratici per le aziende ma poggerà su forme di autocertificazione. Questo brand – conclude Salvadori – è stato costruito in modo condiviso e punta a far convergere su questa idea i grandi consorzi dei vini toscani e settori strategici del mondo dell’agricoltura e della trasformazione agroalimentare della nostra regione. Questo sarà un ulteriore elemento di forza del nuovo simbolo che rappresenta la Toscana e la toscanità”.  
   
   
TORINO - MACCHINARI AGRICOLI: INCONTRI B2B CON DUE IMPRESE RUSSE  
 
Trentatre aziende piemontesi (28 della provincia di Torino, 1 di Vercelli, 1 di Asti, 2 di Novara, 1 di Cuneo) parteciperanno al workshop che il 12 novembre porta a Torino 2 grandi produttori di macchine agricole e industriali russi: Concern Tractor Plants, leader nella produzione di macchine movimento terra, e Kirovsky Group/sptz, uno dei più importanti gruppi industriali della zona di San Pietroburgo. L’iniziativa è organizzata da From Concept to Car, progetto della Camera di Commercio di Torino gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) ideato per promuovere all’estero le eccellenze del settore auto piemontese. “Le aziende piemontesi dell’auto guardano alla Russia, ma puntando anche sulle macchine agricole – spiega il presidente camerale Barberis -. Un cambiamento di rotta che abbiamo iniziato a supportare da luglio, con l’organizzazione di una missione in Russia, durante la quale c’è stato un primo incontro con i costruttori ora in arrivo a Torino. La loro scelta di venire in Piemonte conferma l’interesse a consolidare i contatti avviati in estate e ad approfondire la conoscenza del nostro territorio di persona, riconoscendo il valore delle competenze delle nostre imprese”. “Oggi il comparto agroalimentare in Russia sta attraversando una importante fase di ristrutturazione e ammodernamento aprendo interessanti opportunità ai nostri produttori di componenti che hanno diversificato la propria produzione ampliandola dai componenti per camion a quelli per il settore agricolo, mediamente è caratterizzato da dimensioni analoghe” commenta Giuseppe Donato, presidente di Ceipiemonte. Il workshop si apre alle 9.30 con il convegno: "Il mercato delle macchine agricole e movimento terra in Russia” (Centro Congressi Torino Incontra - Sala Einaudi): i responsabili acquisto e sviluppo di Concern Tractor Plants e Kirovsky Group/sptz forniranno approfondimenti sul mercato russo di macchine agricole e illustreranno le attuali esigenze di approvvigionamento e le attività di supporto all’avvio di collaborazioni produttive e tecnologiche con partner stranieri. A partire dalle 11.30 la giornata perseguirà con un programma di incontri b2b durante i quali i responsabili acquisti e sviluppo incontreranno individualmente le imprese From Concept to Car da loro precedentemente selezionate sulla base dei propri fabbisogni. Kirovez Group/sptz oltre a ricercare alcuni componenti è qui per discutere l’avvio di una joint venture a San Pietroburgo per fornire non solo il gruppo Kirovez ma anche altri committenti stranieri basati nella zona. Concern Tractor Plants è interessato a incontrare i produttori di componenti e anche aziende che forniscono i servizi di engineering di componenti e sistemi.  
   
   
NUOVO BRAND PER IL VINO TOSCANO, ROSSI: “DIFENDIAMO LA NOSTRA IDENTITÀ E VALORIZZIAMO I NOSTRI PRODOTTI”  
 
Firenze - “La Toscana è la regione che suscita nel mondo i maggiori desideri, quella che sta in cima ai sogni di milioni di persone. Questo è un grande vantaggio competitivo che abbiamo e che dobbiamo usare con intelligenza per far sì che i nostri prodotti d’eccellenza siano riconoscibili nel mondo come toscani e per sconfiggere l’insidia dei prodotti agroalimentari taroccati”. Così si è espresso il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in occasione della presentazione del progetto sulla nuova identità del vino toscano, e relativo brand, durante la tavola rotonda intitolata “Sulle ali del successo – Il vino toscano vola oltre i confini nazionali e presenta la nuova immagine per i mercati globali”, svoltasi in palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. ” Il nuovo brand, che oggi presentiamo per il vino, ma che potrà estendersi più in generale a caratterizzare la produzione agroalimentare della Toscana – ha sottolineato Rossi – ha proprio questo scopo ed ha la doppia valenza di aiutare a promuovere i nostri prodotti e tutelarli dalla concorrenza sleale”. Al nuovo brand, che servirà a mantenere e implementare le posizioni dei grandi vini toscani, già conosciuti all’estero, ma sopratutto ad aprire nuove strade per le produzioni di qualità meno note, si affiancherà una appropriata strategia di comunicazione internazionale e una serie di azioni mirate sui territori che si stanno dimostrando più attraenti dal punto di vista dell’export. “Tutto questo – ha concluso Rossi - dovrà riassumere per i nuovi consumatori esperti che si affacciano in Asia, in Russia, in Brasile e dovunque nel mondo i valori più profondi e riconoscibili della Toscana, la nostra concretezza e la nostra forza, la nostra cultura e la nostra storia, quella dei grandi artisti e pensatori che qui sono nati e vissuti, ma anche quella di generazioni e generazioni che sono vissute sulla terra e con il lavoro ne hanno plasmato il paesaggio consegnandoci quell’unicum che è la Toscana.”  
   
   
AGROALIMENTARE: CIBI SANI PER MIGLIORE QUALITÀ VITAM ABRUZZO, NO AGLI OGM NON È IDEOLOGICO  
 
Pescara - "La dieta Mediterranea: le eccellenze abruzzesi", convegno promosso da Fareambiente e Cotir con il contributo della Direzione Politiche agricole, Comune di Chieti e Unioncamere ed in corso di svolgimento al teatro Marrucino di Chieti, è stata anche l´occasione per l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, di illustrare le linee guida della nuova Programmazione sullo Sviluppo Rurale e di fare da apripista ai lavori. "Non si riflette mai abbastanza sul fatto che tutto ciò che è cibo, tuto ciò che è alimentazione, parte dall´agricoltura - ha sottolineato l´assessore - ed è inevitabile che un´agricoltura di qualità incida in maniera evidente su quello che poi troviamo quotidianamente in tavola. Per questo, - ha proseguito - parlare alle nuove generazioni, in questa occasione rappresentate dagli studenti di diverse scuole cittadine, dei problemi connessi al consumo del cibo, non è solo un fatto importante ma anche un argomento di strettissima attualità su cui insiste, in maniera particolare, la stessa Comunità europea che sta scrivendo la nuova Politica agricola comune (Pac). Invogliare i ragazzi ad un consumo maggiore di frutta e verdura, possibilmente prodotte nel nostro territorio, non è solo un modo per salvagurdare segmenti importanti della nostra economia agricola - ha continuato - ma può incidere postivamente soprattutto sulla nostra salute". Tra le principali tematiche dibattute anche quella relativa agli Ogm. "A tal proposito, - ha affermato l´assessore - manteniamo ferma la posizione di contrarietà agli organismi geneticamente modificati e non certo per una questione ideologica ma perchè riteniamo che l´Abruzzo non abbia bisogno di farvi ricorso. Infatti, la terra ci dà prodotti di altissima qualità e di eccellenza e su questo si sta lavorando per rafforzare tale vocazione. Tanto è vero, - ha aggiunto - che da noi l´utilizzo dei fitofarmaci in agricoltura è piuttosto marginale mentre si registrano quote sempre crescenti di terreni dedicati alle colture biologiche. Ero e resto convinto che l´agricoltura - ha concluso - debba restare in mano agli agricolttori e non rischiare di finire in mano a operatori senza scrupoli della finanza internazionale".  
   
   
VESPA CINESE: LA COLLOCAZIONE DELLE AREE DI RIPRODUZIONE DEL TORYMUS RISPONDE A CRITERI TECNICO-SCIENTIFICI E NON TERRITORIALI. CIÒ CHE CONTA È AVERE NEL PIÙ BREVE TEMPO POSSIBILE UN CONGRUO NUMERO DI ESEMPLARI PER DIFENDERE L´INTERA SUPERFICIE CASTANICOLA REGIONALE. NEL 2013 GIÀ PREVISTI OLTRE 100 LANCI. DOPO IL 2014 NON SARANNO NECESSARIE ULTERIORI IMMISSIONI.  
 
Bologna - "La scelta di predisporre un nuovo centro di moltiplicazione del Torymus sinensis in un terreno di proprietà regionale in località Zerina di Imola è basata sulle indicazioni della Universita´ di Torino ed è finalizzata ad ottenere, nel più breve tempo possibile, il maggior numero di insetti utili. Per fare questo occorrono castagneti isolati dove l´insetto, che deve essere raccolto per i successivi lanci, non possa disperdersi. Esattamente il contrario di ciò che sembra reclamare Vecchi. Stiamo lavorando per diffondere su tutte le aree castanicole regionali l´antagonista della vespa cinese e i risultati che stiamo ottenendo sono oltremodo incoraggianti: in poco più di due anni dalla comparsa della vespa cinese nella nostra regione abbiamo posto le basi per la sua imminente eliminazione. Dopo i 62 lanci di antagonisti effettuati quest´anno, abbiamo già in programma oltre 100 lanci per la prossima primavera, utilizzando sia insetti di nostra produzione, sia insetti acquisti dall’Università di Torino. Dopo il 2014 non saranno più necessari ulteriori immissioni”. Così l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni risponde all’interrogazione del consigliere regionale Alberto Vecchi sulle azioni messe in campo dalla Regione per contrastare la vespa cinese. “Il Torymus – aggiunge Rabboni - non può essere allevato in laboratorio, ma deve essere raccolto direttamente nell’ambiente. Seguendo le indicazioni dei Ricercatori universitari che seguono da diversi anni questa complessa problematica, il Servizio Fitosanitario regionale ha quindi deciso di realizzare aree di moltiplicazione isolate da castagneti esistenti. Questa scelta è legata all’esigenza di evitare che gli insetti si disperdano su territori molto vasti, rendendo di fatto impossibile la raccolta delle galle dalle quali usciranno i nuovi adulti. La prima esperienza, condotta a Carpineti in provincia di Reggio Emilia, è stata particolarmente positiva. Il materiale raccolto ha infatti consentito di effettuare 38 lanci controllati che si sono aggiunti a quelli realizzati con insetti forniti dall’Università di Torino.” Nella sua risposta Rabboni ricorda anche che la Regione ha già predisposto un’ulteriore area di moltiplicazione, destinata a produrre già nel 2013, in un castagneto in comune di Loiano, adeguatamente isolato e anch’esso di proprietà pubblica.  
   
   
BIODIVERSITÀ; IL 9 NOVEMBRE CONVEGNO A TODI E SOTTOSCRIZIONE CARTA EUROPEA  
 
Perugia - Invertire il trend di perdita della biodiversità attraverso azioni comuni ed integrate che, partendo dalle migliori esperienze, concorrano a salvaguardare le risorse naturali e l´habitat in cui si vive: di questa sfida e degli strumenti per affrontarla si parlerà nel corso del convegno "Coltiviamo la biodiversità 2012", in programma il 9 novembre (dalle ore 9) all´Istituto Agrario di Todi. Nella sessione mattutina del convegno saranno presentati i risultati del progetto di cooperazione interregionale europeo "Reverse", che ha coinvolto 14 partner provenienti da sette Paesi, e si terrà la sottoscrizione della Carta europea della biodiversità da parte della Regione Umbria, con la firma della presidente Catiuscia Marini e dell´assessore alle politiche agricole Fernanda Cecchini, dell´Anci Umbria, dell´Università degli Studi di Perugia, del Mipaaf, del Comune di Todi, della Fondazione sui Diritti Genetici e di tutti i rappresentanti regionali delle maggiori associazioni ambientaliste ed agricole. Le Carte - ricordano dal Parco Tecnologico agroalimentare dell´Umbria, organizzatore del convegno - raccolgono le raccomandazioni ed i piani di azione che hanno l´ambizione di suggerire alla Commissione Europea le azioni più importanti da realizzare nei prossimi anni per salvaguardare e valorizzare la biodiversità Europea. Nella pomeriggio (ore 15) saranno presentate le attività svolte da 3A - Parco Tecnologico Agroalimentare dell´Umbria nel 2012 relative al Servizio per la conservazione e l´ampliamento delle banche regionali della Biodiversità, in attuazione del Psr 2007-2013 Mis. 214 Azione I. Durante il convegno sarà inoltre presentato il primo numero della Collana edita da 3A-pta "I quaderni della Biodiversità - La Biodiversità di Interesse Agrario, Specie Arboree da frutto".  
   
   
AGRICOLTURA LOMBARDA IN FESTA, PESCI E VINO IN PIAZZA  
 
Milano - Com´è tradizione alla festa di San Martino, Regione Lombardia porta nella sua piazza Città di Lombardia la Festa dell´Agricoltura con il doppio appuntamento del mercatino autunnale di vendita diretta di prodotti agricoli e della premiazione degli agricoltori che si sono distinti nella loro attività. L´iniziativa, curata dall´Assessorato all´Agricoltura, si svolgerà durante tutto il corso della giornata di venerdì 9 novembre a partire dalle 10 del mattino. Nel Centro Di Milano Prove Di Pesca - All´interno di piazza Città di Lombardia verrà collocata una vasca ittiologica con i pesci dei laghi lombardi. Nello spazio dedicato alla pesca ci saranno anche due stand con pescatori professionisti che porteranno il loro pesce trasformato. Una parte dello spazio, dalle 10 del mattino e fino alle 18, sarà occupato anche da un pescatore che sistemerà le reti e le preparerà per la pesca in notturna raccontando e svelando tutti i segreti di questo antico mestiere. Ci sarà anche una barca utilizzata dai pescatori, corredata da tutti gli attrezzi utilizzati per la pesca. Pronta Anche La Vendemmia - Parlando invece di vino, nella fascia oraria 13-16.30 ci sarà la dimostrazione ´Vendemmia in piazza´. Sarà quindi possibile visionare l´estratto della mostra ´La faccia giovane dell´agricoltura lombarda´ legata alla campagna 2012 e riproposta anche per la campagna 2013. In Vendita Anche I Nostri Frutti - Sui rami di un grande melo (´L´albero del melo´), collocato al centro della piazza, verranno appese immagini della campagna di comunicazione al cittadino sul Piano di Sviluppo Rurale; vi sarà anche uno spazio dedicato all´attività della pesca. Contestualmente, la Fondazione Minoprio curerà la presentazione di una mostra varietale con frutta autunnale (mele, pere e frutta minore), esemplificativa della biodiversità vegetale, dalle antiche varietà alle nuove cultivar. Inoltre, verrà allestito un piccolo laboratorio per mostrare come si produce il vino. Buoni Prodotti E Canti Tradizionali - Infine verrà realizzata una piccola ´mostra´ dei prodotti agroalimentari lombardi di eccellenza. Alcuni gruppi folclorici animeranno la giornata con canti e balli, proponendo, inoltre, la rievocazione degli antichi mestieri.  
   
   
MISURA 115 PSR, CAMPANIA A SOSTEGNO DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI  
 
Napoli - "E´ di importanza strategica per la crescita dell´agroalimentare in Campania immaginare un percorso di accompagnamento rivolto a quegli imprenditori virtuosi che vogliono trovare spazio sui mercati nazionali ed internazionali." Così il consigliere del presidente Caldoro per l´Agricoltura Daniela Nugnes nel corso del convegno sul tema "La capitalizzazione dell´esperienza della Misura 115 del Psr", svoltosi il 6 novembre nell´auditorium di Palazzo Pico. Al centro del confronto, la misura che fa parte del cosiddetto pacchetto conoscenza e che prevede un percorso di consulenza a lungo termine, strettamente connessa alla politica agricola comune e alle politiche di sostegno dell´occupazione e di una agricoltura sostenibile. I beneficiari sono le associazioni di produttori che, per i primi tre anni, usufruiscono di un percorso di accompagnamento finanziato con i fondi Psr garantendo, a loro volta, che anche per i cinque anni successivi si avvarranno della consulenza dei tecnici. Al momento le associazioni che hanno avviato le attività in programma sono 11, e comprendono circa 550 imprese agricole che rappresentano quasi tutto il comparto agricolo. "È fondamentale - aggiunge la Nugnes - che le istituzioni siano vicine agli addetti ai lavori. Io vengo dal mondo dell´agricoltura e ne vado estremamente fiera. Purtroppo, negli ultimi decenni il mondo agricolo è stato penalizzato perché gli imprenditori del settore erano considerati professionisti di serie B. Un´inversione di tendenza si sta avendo perché ci si è resi conto che non si mangia cemento, bensì prodotti della terra. Il premier Monti, a Cernobbio, ha detto che l´agricoltura è il futuro e un segnale ancora più importante si sta avendo con la legge che il ministro Catania ha portato in Parlamento e che vincola i terreni agricoli per scongiurare il rischio sempre più concreto di una urbanizzazione ad oltranza. "In questo percorso di valorizzazione della terra un ruolo fondamentale lo giocano le organizzazioni di categoria, che hanno il compito di accompagnare le imprese in un percorso fondato sulla concertazione e sul dialogo per poter puntare ai mercati internazionali. Ovviamente il primo obiettivo, in questo particolare momento, è quello della prossima programmazione 2014-2020. Quella attualmente in vigore è già obsoleta. In questa ottica spero di attuare in tempi brevi l´istituzione di un tavolo interassessorile tra i settori Agricoltura e Ambiente perché, ormai, non si può pensare di parlare di agricoltura senza tener conto della sostenibilità ambientale. Programmazione, d´altra parte, vuol dire anche dare un indirizzo agli imprenditori e, in questo momento di sfiducia nei confronti delle istituzioni, bisogna colmare il divario che, negli anni, si è creato", conclude il consigliere Nugnes.  
   
   
SPARKLE 2013 IL GALA’ DELLE MIGLIORI BOLLICINE ITALIANE  
 
Sabato 1 dicembre 2012 dalle ore 16.30 alle ore 22.30 il Grand Hotel Excelsior di Roma (via Vittorio Veneto, 125) ospiterà una degustazione unica di bollicine italiane per presentare al grande pubblico la undicesima edizione di Sparkle Bere Spumante. La guida, che ogni anno la rivista Cucina & Vini dedica alle bollicine italiane, è una delle pubblicazioni più attese tra quelle di settore. Un prezioso vademecum per appassionati e winelover che, soprattutto in vista delle festività natalizie, sapranno muoversi nel variegato mondo del vino spumante secco italiano. “Il vino spumante italiano continua a riscuotere successo presso il pubblico italiano e straniero – dichiara Francesco D’agostino, Direttore di Cucina & Vini e curatore di Sparkle Bere spumante –, risentendo molto meno di altre tipologie della generale riduzione dei consumi. In un contesto del genere una guida diventa uno strumento sempre più utile per discernere tra prodotti di qualità e non”. Dopo il grande successo della scorsa edizione, che ha visto la partecipazione di oltre 3.500 appassionati che hanno potuto degustare il meglio dell’arte spumantistica italiana, Sparkle 2013 si propone come uno degli eventi più attesi della Capitale. Antica Fratta, Astoria, Balter, Bortolomiol, Cavit, Carpené Malvolti, Ferghettina, Ferrari, Guido Berlucchi, Masottina, Tenuta Mazzolino, Zardetto, sono solo alcune delle aziende già accreditate all’evento, molte altre faranno parte della nutrita schiera che attirerà gli appassionati della Capitale (aggiornamenti in tempo reale su http://www.Cucinaevini.it/sparkle/). “Le Bollicine italiane – sottolinea D’agostino – hanno incrementato la loro qualità in modo deciso, sono tante, infatti, le denominazioni interessanti e degne di nota, tutte espressioni di territorio. Sparkle Day sarà la grande occasione per il pubblico romano di assaggiare la vasta gamma dell’eccellenza spumantistica italiana”. Sabato 1 dicembre i tanti appassionati e i lettori di Cucina & Vini potranno degustare ottimi calici di bollicine, sfogliando le pagine della guida Sparkle Bere spumante 2013. Info: Cucina & Vini Tel 06 98872584 Biglietto ingresso: 10 €  
   
   
CAMEO, LO SPECIALISTA DEL DOLCE, HA CREATO 9 TORTE, UN NUOVO IMPASTO FRESCO PER CHI AMA LA PERSONALIZZAZIONE E LA VERSATILITÀ  
 
Si tratta di un nuovo impasto fresco a partire dal quale è possibile preparare, in modo semplice e veloce, con l’aggiunta di pochi ingredienti, 9 diversi tipi di golosi dolci da forno. 9 torte è la base ideale infatti per ottenere facilmente e in poco tempo uno dei seguenti gustosissimi dolci:  Ciambella rustica  Tortini all’albicocca  Muffins di carote e mandorle  Muffins stracciatella  Torta di mele  Torta ricotta e uvetta  Torta ananas e noci  Plumcake marmorizzato  Torta cioccolato e pere 9 torte cameo, il tuo tocco d creatività in 9 ricette. Tutte le ricette si trovano sul retro della confezione. Scheda tecnica:  formato: 1 busta da 600 grammi  prezzo consigliato: € 3,99 9 torte cameo si inserisce all’interno della gamma le Soffici cameo. Con le Soffici cameo puoi scoprire il piacere di preparare a casa tua, in pochi gesti e quando vuoi, una torta unica per bontà, gusto, sofficità e profumo, per coccolare le persone che ami. Le Soffici cameo sono le più buone, soffici e golose grazie alla sapiente ricetta cameo e agli ingredienti della migliore qualità. Sono le uniche preparate con latte, burro e uova fresche; senza conservanti e grassi idrogenati  
   
   
AUDI CHEF’S CUP SÜDTIROL :OTTAVO APPUNTAMENTO CON L’ECCELLENZA GASTRONOMICA IN ALTA QUOTA 20 – 25 GENNAIO 2013  
 
Torna dal 20 al 25 Gennaio Audi Chef’s Cup Südtirol, l’evento che ogni anno raduna i top chef nazionali e internazionali che si sfidano ai fornelli e sugli sci, nello scenario mozzafiato delle Dolomiti in Alta Badia. Anche per l’ottava edizione, protagonisti della festa, nonché padroni di casa di questo meeting di gusto e di lifestyle, saranno i due chef stellati dell’Alta Badia: Norbert Niederkofler del ristorante St. Hubertus due stelle Michelin – Relais & Chateaux Rosa Alpina e Fabio Cucchelli del ristorante La Siriola una stella Michelin – Hotel Ciasa Salares, che accolgono amici e colleghi provenienti da tutta Italia e dal mondo. L’edizione 2013 si preannuncia una sei giorni che offrirà agli ospiti la possibilità di partecipare a molteplici attività, unendo sport, divertimenti outdoor, degustazioni e corsi di cucina secondo la filosofia dell’Audi Chef’s Cup Südtirol, che fa della qualità e dello stile i suoi must, declinandoli in un contesto informale dove chef e pubblico si incontrano sotto il segno di tipicità ed eccellenze enogastronomiche, nella cornice di un evento unico, che dà particolare rilievo alla salvaguardia del prodotto italiano e del territorio locale. Andrea Berton, Gennaro Esposito, Giancarlo Morelli, Davide Oldani, Davide Scabin, Gianfranco Vissani, il brasiliano Alex Atala e il peruviano Mitsuharu Tsumaru sono alcuni dei grandi chef attesi in Alta Badia. Gli appuntamenti di quest’anno inizieranno domenica 20 con la Cena di Benvenuto del Südtirol in collaborazione con i ristoranti dell’Alta Badia, per poi proseguire lunedì 21 con le competizioni sportive al villaggio del parterre di gara della Pista Gran Risa, preceduti da uno sfizioso ed esclusivo Nespresso Breakfast. I campioni del gusto si sfideranno, a seguire, nell’Acqua Panna/s.pellegrino Chefs’ Ski Cup, un’imperdibile gara di sci in parallelo inaugurata dagli ex campioni della Nazionale, nella Audi Driving Experience, un’avvincente esperienza di guida su ghiaccio e nell’immancabile combinata Colmar, gara di sci e golf competition, tutta da vivere! Le novità della prossima edizione saranno rappresentate dalle attività infrasettimanali: mercoledì 23 il parterre della Pista Gran Risa diventerà nuovamente teatro di momenti ludici e avvincenti, tra cui la Eberhard Ski Racing Cup, gara di sci a cronometro aperta a tutti, mentre giovedì 24 si terrà l’esibizione di giovani campioni di free-style in quota presso lo Snowpark Ciampai e giovani chef talentuosi, come Juri Chiotti e Diego Rossi del ristorante Antiche Contrade di Cuneo, Lorenzo Cogo da El Coq di Marano Vicentino, coinvolgeranno gli ospiti con lo Street Food. A ‘grande richiesta’, anche quest’anno non mancheranno i corsi di cucina: imperdibili workshop aperti al pubblico per imparare i trucchi del mestiere degli chef Norbert Niederkofler e Fabio Cucchelli, da mercoledì 23 a venerdì 25 gennaio. Sono confermati, per quanto riguarda il coté gusto, la cena in alta quota di lunedì 21 al Club Moritzino, il Picnic in terrazza di martedì 22 presso l’Hotel Ciasa Salares con gli chef sloveni dell’Associazione Jre – Jeunes Restaurateurs d’Europe, e il Gourmet Safari di mercoledì 23 gennaio presso l’Hotel Relais & Chateaux Rosa Alpina, l’Hotel Ciasa Salares e l’Hotel Panorama. Venerdì 25 gran finale con la cena di chiusura, che vedrà un menù realizzato da grandi chef italiani e internazionali. Come ogni anno l’Audi Chef’s Cup Südtirol dedicherà uno dei momenti più importanti alla charity: l’occasione sarà la cena di gala di martedì 21, il cui ricavato verrà devoluto a importanti fondazioni con progetti di solidarietà. Si ringraziano i partner di Audi Chef’s Cup Südtirol, che arricchiranno il calendario 2013 con eventi sportivi e momenti gourmet: Audi, Nespresso, Colmar, Eberhard, Acqua Panna/s. Pellegrino, Cantine Ferrari, Forst, Felicetti, Cecchi. Per maggiori informazioni e approfondimenti: www.Chefscup.it Organizzazione evento: Mk Eventi & Comunicazione Srl E-mail: info@mkeventi.Com – Tel. 02 36705020 Per prenotazioni alberghiere: Consorzio Turistico Alta Badia www.Altabadia.org Tel. 0471 836176-847037 – E-mail: info@altabadia.Org  
   
   
È DI VENTOTENE IL VINCITORE DEL CONCORSO INDETTO DALLA FEDERAZIONE ITALIANA CUOCHI I PIATTI TIPICI PONTINI 2012  
 
È andato al “Medaglione di scamone su confettura di porri e pere” dello chef Antonio Fasulo dell’Hotel Isola Bella di Ventotene e al “Filetto di rombo su vellutata di asparagi e patate”, preparato dal team composto dagli allievi cuochi Gennaro Amodio D’agostino e Daniele Perrotta, il riconoscimento di migliori Piatti Tipici Pontini 2012. Secondo posto per la “Mattonella di orata con verdure grigliate e riduzione di vino rosso” di Francesco Migliorin del ristorante Bbq di Latina e per i “Bocconcini di maiale in agrodolce con mele allo zafferano e pomodori caramellati” dei giovani chef Nazzaro Di Chiara e Danilo Prota. Un premio prestigioso assegnato da tre severissime giurie (una per la sezione professionisti,un’altra per la categoria allievi ed una tecnica costituita dai membri del Consiglio Direttivo della sezione provinciale della Fic), al termine del concorso indetto per il quindicesimo anno consecutivo dalla Sezione Provinciale della Federazione Italiana Cuochi, presieduta da Luigi Lombardi, al professionista e all’allievo che meglio degli altri hanno saputo reinterpretare l’antica tradizione culinaria nel pieno rispetto delle regole imposte dal Big Cooking Contest: lo spettacolare format nato cinque anni fa in Austria dove ad essere esaltate sono la creatività e la fantasia dei partecipanti che si sfidano ai fornelli. Occasione dell’evento, che ha trasformato l’Istituto alberghiero di Formia in una vera e propria fucina del gusto, la Festa nazionale del cuoco in onore di San Francesco Caracciolo, protettore della categoria. Ricorrenza che gli chef hanno deciso di onorare anche con la promozione del convegno moderato dalla giornalista Tiziana Briguglio “Cibo e salute:la scelta e la trasformazione delle materie prime per una sana e corretta alimentazione,ovvero come trasformare una passione in professione” che ha visto al tavolo dei relatori chef stellati, giornalisti, accademici e nutrizionisti  
   
   
SAN MARTINO IN CANTINA: DOMENICA 11 NOVEMBRE IL MOVIMENTO TURISMO VINO FESTEGGIA LA NUOVA ANNATA AGRARIA CON IL ‘CAPODANNO DEL VINO’. A MEZZOGIORNO UN BRINDISI DA NORD A SUD LUNGO TUTTO LO STIVALE  
 
Domenica 11 novembre arriva in tutta Italia il “Capodanno del vino” con San Martino in Cantina, l’evento del Movimento Turismo Vino per brindare al nuovo anno agricolo. A mezzogiorno in contemporanea nelle cantine di tutto lo stivale a suon di calici, si gusteranno insieme ai produttori le nuove grandi annate da invecchiamento ma anche vino novello e castagne. Una tradizione dalle antiche origini, quella del giorno di San Martino: l’usanza vuole che proprio l’11 novembre nelle campagne si festeggiasse il raccolto e, con la nuova annata agraria, il rinnovo dei contratti. E’ con questo spirito che anche le cantine Mtv si preparano ad accogliere i visitatori tra degustazioni, pranzi con il vignaiolo e numerose attività fino al tramonto. In Toscana e in Friuli Venezia Giulia si comincia già sabato 10 novembre. Da Basile a Pietrasanta si festeggia ‘Il Medioevo in Cantina’, con un tuffo nel passato fra falconieri, arcieri e giochi a tema mentre in Friuli di scena, oltre alle cene con il vignaiolo nelle cantine della regione, la verticale di Ramandolo 2000–2002–2007–2009 (I Comelli). Dall’11 novembre la Campania, oltre al brindisi di mezzogiorno, farà rivivere le atmosfere della tradizione contadina con danze, canti e l’antico rito dell’accensione del falò (Terredora) e per gli amanti del Divino Poeta, da Castello Ducale degustazioni a suon di poesia con i Canti dell’Inferno, del Paradiso e del Purgatorio di Dante Alighieri. Scelti dai Canti dell’Inferno, Purgatorio e Paradisoscelti dai Canti dell’Inferno, Purgatorio e Paradisonel Monferrato d’Asti in Piemonte il ‘Crotin’, una caratteristica cantina sotterranea scavata nel tufo (Ferraris), fa da scenario per degustazioni e un museo con antichi strumenti da visitare, mentre a San Marzano Oliveto si va a passo fra i vigneti per la semina a mano del sovescio (Carussin). E se in provincia di Novara si degusta il ‘San Martino’ rosato, creato apposta dall’ultima vendemmia per la festa di novembre (Valle Roncati), nei pressi di Cuneo si assaggia il vino novello abbinato al cioccolato piccante (Terre Da Vino). In Valtellina (Lombardia) sul dosso del Maroggia, si va a spasso tra i suggestivi vigneti terrazzati e le ‘involt’, affascinanti cantine con soffitta a volta (Sesterzio). Pranzi con il vignaiolo in Lombardia (Guerci), dove sono previste attività anche per i più piccoli, dalla gara di pigiatura con i piedi (cantina soc. Coop. Di Quistello) ai laboratori di cucina a ritmo di filastrocche gastronomiche (Pietrasanta). Doppio appuntamento per il Veneto l’11 e il 18 novembre: si potranno visitare le grotte di affinamento dei vini di Monte Fasolo (11 novembre) e la mostra sugli antichi mestieri di Facchin (11 e 18 novembre), ammirare le antiche cantine di Santa Sofia in Valpolicella (11 novembre) e quelle sotterranee di Villa Sandi in provincia di Treviso (11 novembre), fino alla visita dell’enomuseo con oggetti d’arte da Ca’ Rugate (11 novembre). Spazio infine alle merlettaie e impiraresse (infilatrici i perle) a lavoro in provincia di Venezia da Paladin (18 novembre). San Martino in Cantina è anche dedicato ai ragazzi: in Umbria con “Abc….vino! La Scuola entra in cantina” dal 5 al 9 novembre le aziende aderenti aprono le porte alle scuole medie per un viaggio nelle tradizioni rurali tra visite in cantina e antichi racconti che culminerà poi la domenica con la grande festa di San Martino dedicata a tutti gli appassionati. Da Lungarotti a Torgiano, sempre domenica 11 novembre, spazio anche ai più piccoli con una misteriosa caccia al tesoro tra cantina e Museo del Vino, mentre a Montefalco si gioca con il percorso didattico in cantina in compagnia dell’agronomo (Arnaldo Caprai). In Sicilia il brindisi di mezzogiorno darà il via a curiose iniziative, dallo show cooking dal vivo al laboratorio di analisi sensoriale con l’enogastronomo (Marchesi de Gregorio), fino al tour negli uliveti secolari (Alessandro di Camporeale). Per info www.Movimentoturismovino.it Tra gli sponsor del Movimento, anche a supporto dell´evento San Martino in Cantina: La Bottega di Olivia&marino, con i suoi sfiziosi prodotti da forno, preparati con ingredienti semplici e di qualità, ideali per il momento dell’aperitivo - www.Oliviaemarino.it; Rastal, leader nella produzione di calici e bicchieri; Pulltex, azienda specializzata nella produzione di accessori da vino e di design; Winefit, nuova entrate Made in Italy, che si propone con un innovativo dispenser per la mescita di vino a qualità costante .