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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Ottobre 2013
QUATTRO MOTORI, LOMBARDIA: TUTELARE I PRODOTTI AGROALIMENTARI  
 
Stoccarda/d - L´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava ha raggiunto Stoccarda, dove, con il presidente della Regione Roberto Maroni e l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini, parteciperà al passaggio di consegne tra il Baden-württemberg e la Lombardia per la Presidenza delle Quattro Regioni motori d´Europa (le altre realtà trainanti per l´economia europea sono la Catalunya e il Rhône-alpes). Europa Deve Capire Valore Nostre Produzioni - "La missione - specifica l´assessore Fava - avrà lo scopo anche di spiegare il valore della tutela delle produzioni lombarde e l´esigenza di difenderle a livello internazionale, non soltanto dalla contraffazione, ma anche da quel fenomeno più subdolo e purtroppo più vasto che è l´´Italian sounding´, quel richiamo al Made in Italy di qualità, che danneggia le produzioni veramente certificate sul piano economico, commerciale e culturale, quando non anche sanitario". L´appello al rispetto delle regole e la tutela delle produzioni territoriali, insiste Fava, "dovrà costituire una delle priorità per l´Unione europea. Ed è per questo che faremo leva sui motori economici d´Europa per sensibilizzare Bruxelles e tutti gli Stati membri". Export Cresciuto, Milano Prima Provincia - L´export agroalimentare lombardo nel 2012 è cresciuto del 5 per cento rispetto all´anno precedente, avvicinandosi alla soglia dei 4 miliardi di euro (fonte: elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat). I principali Paesi di destinazione sono la Francia (16 per cento del totale esportato dei prodotti alimentari) e Germania (13 per cento). Tra le province lombarde Milano è prima, con oltre un miliardo di export, seguita da Pavia e Mantova, con quasi mezzo miliardo. Esportiamo latte e formaggi, prodotti a base di carne lavorata e conservata e prodotti da forno.  
   
   
AGRICOLTORE SUICIDA. ZAIA: “VITTIMA DI VALORI TRAVOLTI DALLA CRISI ECONOMICA, NON POSSIAMO RESTARE INDIFFERENTI”  
 
Venezia - “Siamo di fronte all’ennesima tragedia, che riporta di attualità il dramma che sta vivendo la nostra comunità sotto i colpi della peggiore crisi economica dal dopoguerra. Un altro imprenditore suicida in quel capannone che significava per lui lavoro, famiglia, vita e dignità”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta il suicidio di un imprenditore agricolo di San Vendemiano, in provincia di Treviso. “Vorrei ricordare che sono quasi 70 gli imprenditori che si sono uccisi in questi ultimi tempi in Veneto – riprende Zaia –, un numero che fa rabbrividire e che ci obbliga a non abbassare la guardia o a liquidare, come talvolta qualcuno fa, la cosa con superficialità. Ci rifiutiamo di restare semplici spettatori di un disagio profondissimo e non possiamo accettare impotenti questo stillicidio che comincia ad assumere i caratteri di una strage”. “Voglio esprimere – conclude Zaia – il mio profondo cordoglio alla famiglia”.  
   
   
FINANZIATI CON IL PSR CALABRIA 22 PROGETTI DI SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO GENETICO AGRARIO REGIONALE. GRADUATORIA DEFINITIVA DELLA MISURA 214 AZIONE 6  
 
L’assessore all’Agricoltura, Foreste e Forestazione Michele Trematerra rende noto che è stata approvata la graduatoria definitiva di merito delle istanze presentate a valere sulla Misura 214 azione 6, “Progetti comprensoriali per la salvaguardia del patrimonio genetico nazionale”. La Misura 214 del Psr Calabria 2007-2013, che rientra nel pacchetto “Health Check”, è finalizzata a promuovere iniziative di contrasto al rischio di erosione genetica del patrimonio autoctono regionale di interesse agrario. I beneficiari della Misura 214, azione 6, sono enti pubblici territoriali, enti di ricerca, istituzioni scientifiche e altri soggetti pubblici di comprovata capacità nel settore, nonché altri soggetti privati che operano nel campo della conservazione e selezione dei genotipi. In particolare sono ventidue i progetti che saranno finanziati per un importo totale del valore di 4.126.210,42 milioni di euro. E tra questi figurano tre importanti istituti universitari, l’Arsac, amministrazioni provinciali e comunali, e diverse associazioni regionali che curano importanti comparti come quello zootecnico e biologico. Ha espresso soddisfazione l’Assessore Trematerra per l’erogazione di questi finanziamenti, che supporteranno un settore scientifico di nicchia, ma della massima importanza. “L’amministrazione regionale ed il Dipartimento Agricoltura – ha affermato Trematerra – sono molto sensibili alle questioni legate alla conservazione e alla valorizzazione della biodiversità delle risorse genetiche vegetali e animali presenti nella nostra regione. Voglio manifestare il mio compiacimento, inoltre, perché attraverso questa misura del Psr siamo riusciti a supportare in maniera efficace anche numerosi progetti volti all’informazione a alla formazione in materia di conservazione, caratterizzazione, raccolta e utilizzazione delle risorge genetiche in agricoltura, come i cinque validi progetti proposti dagli atenei”. “La promozione della ricerca – ha aggiunto il Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione Giuseppe Zimbalatti - è una delle priorità del nostro Dipartimento. Siamo molto soddisfatti di poter finanziare progetti per la salvaguardia del patrimonio genetico agrario regionale, questione della massima importanza e della quale continueremo ad occuparci con grande attenzione”. L’assessore Trematerra sottolinea inoltre che sono state approvate e pubblicate anche le graduatorie definitive dei bandi delle Misure 211 e 212 – annualità 2009. Le due misure del Psr Calabria 2007-2013 sono relative alle indennità compensative a favore degli agricoltori delle zone caratterizzate da svantaggi naturali. La graduatorie sono visionabili sul sito internet www.Calabriapsr.it    
   
   
DIETA MEDITERRANEA FUTURO ALIMENTARE CUORE DI UNA ECONOMIA PIÙ GRANDE DELLA TAVOLA  
 
Fervono i preparativi per la Conferenza del Progetto Dieta Mediterranea - Futuro Alimentare Cuore di una Economia più grande della Tavola. Il Progetto della Fondazione Culturale "Paolo di Tarso" condiviso e sostenuto dalla Camera di Commercio di Cosenza, si svolge con l´Adesione del Presidente della Repubblica Italiana per la sua mission etica che mira a diffondere il diritto all´accesso al Cibo Sano e tutelare il lavoro e i prodotti del territorio. All´interno della Conferenza alla quale è previsto l´intervento di Autorità e Istituzioni, prenderà vita l´attesa relazione del luminare di Ecomonia Agroalimentare Prof. Fausto Cantarelli sul tema "Occidente e Dieta Mediterranea". Nel corso dell´Evento si terrà la consegna dei "Dieta Mediterranea Awards" rivolti al mondo produttivo, delle idee, della cultura, dell´editoria che, in modo specifico, stanno promuovendo la Dieta Mediterranea. L´evento, previsto per la prima decade di novembre, si terrà presumibilmente nella meravigliosa cornice di Villa Rendano a Cosenza. Dieta Mediterranea - Futuro Alimentare Cuore di una Economia più grande della Tavola è la prima iniziativa che, sorgendo su dati consolidati dalla ricerca scientifica che hanno portato la Dieta Mediterranea a diventare un Patrimonio dell´Umanità dell´Unesco, si pone il problema del mercato e dell´economia. Il Progetto sta riscuotendo molto successo non solo sul territorio della Provincia di Cosenza ma anche in altre regioni dell´Italia essendo stato citato nella delibera di Giunta del Comune di Contursi Terme ove, sugli stessi valori etici che tutelano la terra e la produttività delle Aziende Agricole, è sorto l´ Expo Mondiale della Dieta Mediterranea che si terrà nel 2015 destinato a divenire cuore del pensiero economico in merito alla diffusione della Dieta Mediterranea. La linea proposta dalla Fondazione "Paolo di Tarso" si sta rivelando vincente anche in virtù delle decisioni adottate dal Ministro all´Agricoltura De Girolamo che, insieme a Google, con grande compiacimento degli esperti della "Paolo di Tarso", proporrà una forte accelerazione dei processi di promo commercializzazione dei prodotti enogastronomici italiani. Il progetto Dieta Mediterranea - Futuro Alimentare Cuore di una Economia più grande della Tavola, infatti, è incentrato proprio su questo tema e sul contributo che la gestione della Conoscenza, disciplina nella quale è esperta la Fondazione, può dare all´economia agroalimentare Made in Italy. Http://futuroalimentare.dietamediterraneaitalia.it/    
   
   
SICUREZZA ALIMENTARE: LE FRODI ALIMENTARI SI INCREMENTANO CON LA CRISI ECONOMICA. L’OLIO DI OLIVA DEL SALENTO È AL CENTRO DI QUESTE STESSE FRODI. L’UE IN ALLERTA  
 
Un’altra conseguenza della crisi economica che attraversa l’Europa è dato dall’aumento vertiginoso delle frodi alimentari, alcune di proporzioni notevoli e per così dire europee, che come “Sportello dei Diritti” abbiamo provveduto prontamente a segnalare nei mesi scorsi nell’ottica di tutela dei consumatori – cittadini europei. Questa volta l’ulteriore prova dell’ampiezza e del rapido incremento delle truffe nel settore alimentare giunge dall’avvertimento lanciato da Esther De Lange, la deputata Ue responsabile del Report sull’”Horsegate”, ossia l’arcinoto scandalo della “carne di cavallo”. Secondo l’eurodeputata, infatti, le frodi alimentari sono ad un picco storico su tutta una serie di aspetti: pesce di allevamento venduto come selvaggio, il convenzionale come biologico, carne con una determinata origine nazionale per carne di altri paesi. Ciò sarebbe dovuto a “debolezze strutturali delle filiere alimentari” (con possibilità di alti guadagni e rischi di essere scoperti e poi sanzionati invece bassi). Anche un elemento fondamentale delle Nostre diete, l’olio di oliva risulta essere anch’esso al centro di queste stesse frodi. Data la natura globale di queste frodi, Giovanni D´agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, condivide pienamente l’assunto cui è pervenuta la deputata che ha chiesto di ridefinire il concetto stesso di frode alimentare, che da un punto di vista giuridico non è uniforme nei diversi stati membri dell’Ue. Infatti, non in tutti i paesi viene posta nel campo penale, anzi spesso ci si trova nell’ambito civile. Per tali ragioni, si è pensato ad una sanzione che corrisponda almeno al doppio del vantaggio economico ottenuto dall’attività lucrativa anche se, ovviamente, non è semplice arrivare ad una determinazione minima, mentre sarebbe più facile stabilire una sanzione ad valorem come nel caso delle multe dell’antitrust, dato il giro di affari contabile attribuito al prodotto incriminato. La proposta ha spiazzato la Commissione Europea, che aveva semplicemente proposto “sanzioni pari almeno al vantaggio commerciale ottenuto”. Tra le nuove regole da introdurre immediatamente, una su tutti ridurrebbe quasi completamente la possibilità di porre in essere le frodi: aumentare la tracciabilità di sistema, e di tutti coloro che a vario titolo partecipano di fatto alla produzione e commercializzazione di alimenti e ingredienti, anche attraverso la costituzione di un registro degli Operatori Alimentari. Il rapporto della De Lange, sebbene non sia in senso stretto una iniziativa legislativa, avrà impatto sul Pacchetto dei Controlli Ufficiali (revisione del Pacchetto Igiene) sul quale il Parlamento Europeo ha poteri di co-decisione. La Dg Sanco (Direzione generale per la Salute dei consumatori della Commissione Europea) nel frattempo sta lavorando alla costituzione di un vero e proprio team anti-frodi. Lo scorso aprile la Sanco aveva infatti corretto con un nuovo paragrafo il sistema ufficiale dei controlli, aggiungendo, all’articolo 2, nuove disposizioni per un piano multi-annuale di controli dedicato proprio alle frodi (violazioni intenzionali della legislazione per profitto economico). Il sistema lavorerà a stretto contatto con Europol (l’Agenzia Anticrimine Europea) e con Olaf (Ufficio europeo per la lotta antifrode). Probabilmente saranno inoltre contattati stakeholders, ossia i soggetti o gruppi portatori d’interessi in materia, in grado di fornire informazioni sensibili.  
   
   
“DAL FIORE ALLA SPEZIA” AD AGRIPOLIS LAVORAZIONE E DEGUSTAZIONE DELLO ZAFFERANO  
 
Sabato prossimo 19 ottobre a Fucecchio nuovo appuntamento con Agripolis, il mercato di prodotti agricoli biologici che si svolge il pomeriggio di ogni terzo sabato del mese in piazza Montanelli. Nuove occasioni di acquisto direttamente dai produttori: questo mese infatti due nuovi stand saranno presenti nella principale piazza della città: prenderanno parte ad Agripolis l’azienda agricola La Mignola di Corazzano (San Miniato) che detiene un allevamento di conigli allo stato brado e l’azienda agricola Antica Rocca, della Svizzera Pesciatina, produttrice del fagiolo di Sorana. A partire dalle ore 16, inoltre, sarà possibile partecipare ad un laboratorio gratuito sullo zafferano tenuto dall’azienda agricola fucecchiese Le api di Alessandra. Gli esperti spiegheranno la lavorazione che permette di passare dal fiore alla spezia e saranno comparati, con il coinvolgimento dei partecipanti, tipologie provenienti da diversi Paesi. A seguire, per i golosi, la degustazione dei biscotti allo zafferano e la divulgazione della ricetta per la preparazione degli stessi.  
   
   
L´ACCORDO DEL 28 MAGGIO 2013 PER L´ESPORTAZIONE NEGLI USA DEI SALUMI ITALIANI PORTA I SUOI FRUTTI: +6,1 MILIONI DI EURO NEL SOLO MESE DI GIUGNO RISPETTO ALL´ANNO SCORSO. IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SUL MERCATO INTERNAZIONALE SI FARÀ NELL´AMBITO DI ITALPIG, LA RASSEGNA SUINICOLA DI CREMONA IN PROGRAMMA DAL 24 AL 27 OTTOBRE 2013.  
 
L’accordo di libero scambio che dal 28 maggio scorso ha permesso all’Italia di esportare verso gli Stati Uniti salumi a breve stagionatura ha dato i suoi frutti. Nel solo mese di giugno le quantità esportate hanno fatto segnare un +19,8% in termini di volumi, pari a un +25,9% in valore rispetto allo stesso mese dell’anno prima. La traduzione delle percentuali si concretizza in 507 tonnellate di prodotto e 6,1 milioni di euro. Meno maiali sul mercato e calo dei prezzi delle materie prime sono i principali fattori che hanno fatto salire le quotazioni I dati arrivano da Crefis (Centro ricerche economiche sulle filiere suinicole) di Mantova, e sono riportati nel rapporto mensile sull’andamento economico del settore suinicolo. “In questi ultimi mesi – approfondisce l’argomento Gabriele Canali, direttore di Crefis – abbiamo assistito a una evoluzione positiva delle quotazioni dei suini sia per il consistente calo dei prezzi delle materie prime, sia per effetto dell’apprezzamento del suino pesante. Dopo un inizio anno partito tra molte difficoltà, da giugno in avanti i prezzi hanno premiato e, cosa mai avvenuta, in alcune sedute al mercato di Mantova si è arrivati addirittura a 1,80euro/kg, cifre mai raggiunte. Tra i fattori che hanno determinato questa situazione una menzione merita anche la riduzione dell’offerta che ha investito non solo il mercato interno, ma anche quello europeo e internazionale e questo, come sempre accade nella logica della compravendita, favorisce l’innalzamento dei prezzi”. I prosciutti crudi smarchiati stanno garantendo una maggiore redditività rispetto a quelli del circuito tutelato. Un aspetto che non può essere sottovalutato In base all’elaborazione condotta da Crefis, a settembre i prezzi dei suini da macello hanno incassato un +4,2% rispetto ad agosto, raggiungendo la media di 1,757euro/kg. Il comparto viaggia col vento in poppa quindi? “Sarebbe azzardato confermare un’affermazione di questo tipo – sottolinea Canali – perché in effetti un elemento di preoccupazione c’è e riguarda la perdita di redditività dei prosciutti crudi, in particolare le Dop Parma e San Daniele, a vantaggio di quelli non marchiati, al punto che la redditività di questi ultimi nella fase di stagionatura è ormai stabilmente superiore a quella registrata nelle produzioni del circuito tutelato. Purtroppo la quota dei crudi Dop destinata all’export non compensa il gap negativo e questo innesca motivi di ulteriore preoccupazione per la redditività delle aziende”. Servono partnership forti e ben coordinate. Così si recuperano margini di efficienza non solo nelle aziende suinicole ma anche in quelle di macellazione Come si esce da questa situazione? “La programmazione produttiva che i Consorzi di tutela del Parma e del San Daniele saranno chiamati a elaborare è orientata a valorizzare l’offerta per ottenere una migliore redditività, ma si tratta di un’operazione che si rivelerà molto complessa e di non facile applicazione. La minore disponibilità di suini favorisce una maggiore tonicità del mercato ma la vera svolta, a mio avviso, deve essere quella di partire in tempi brevissimi con il Sistema di qualità nazionale (Sqn) per la carne fresca del suino pesante, ripartendo dai passaggi positivi che aveva portato avanti il Gran Suino Padano. Non basta – incalza Canali – Credo sia ormai indispensabile rafforzare il coordinamento tra Op e Distretti, superando motivi di conflittualità a vantaggio di una più proficua collaborazione tra allevatori e macellatori: per competere su un mercato globale sempre più agguerrito l’unica strada è quella che unisce realmente e stabilmente tutti gli attori della filiera, dando vita a partnership forti e ben coordinate. In questo modo si recupereranno margini di efficienza che non riguardano solamente gli allevatori ma anche i macellatori”. Il tema della governance del comparto suinicolo nazionale sarà al centro del dibattito che alla prossima edizione di Italpig – Rassegna suinicola di Cremona (Cremonafiere 24-27 ottobre 2013) si svilupperà sulle difficoltà che vivono quotidianamente gli allevatori. Un’occasione di approfondimento e ulteriore conoscenza delle possibili vie di soluzione.  
   
   
FINE QUOTE LATTE NEL 2015: 240 AZIENDE ZOOTECNICHE DICONO LA LORO.  
 
Si è conclusa l´indagine commissionata da Cremonafiere a Ismea per capire quali sono gli orientamenti degli allevatori italiani per il post-quote. I risultati completi verranno presentati alla decima edizione degli Stati Generali del Latte, ospitati come di consueto nell´ambito della Fiera Internazionale del Bovino da Latte (Cremona, 24-27 ottobre 2013). Cremona, 11 ottobre 2013 - “La fine del regime delle quote latte, fissata al 31 marzo 2015, non è vissuta dagli allevatori italiani come un drammatico spartiacque al di là del quale il loro mondo imprenditoriale crollerà. Viceversa, l’indagine che abbiamo condotto in collaborazione con Cremonafiere tra i mesi di giugno e agosto scorsi su un campione di 240 aziende ha evidenziato da parte dei produttori un atteggiamento di tranquilla attesa”. Un panel di 240 aziende è stato coinvolto dall’indagine Ismea-cremonafiere per capire come gli allevatori italiani si stanno preparando al dopo-quote Così Fabio Del Bravo, Responsabile della direzione servizi di mercato di Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), commenta uno degli aspetti che più lo hanno colpito durante l’analisi dei dati raccolti. L’indagine ha coinvolto prevalentemente aziende di medie e grandi dimensioni e ha escluso quelle che contano meno di 20 bovine allevate. Il 59% degli allevamenti interessati è collocato nel Nord Ovest del Paese, il 29% nel Nord Est e il 12% nel Centro Sud. Rispetto al conferimento del latte prodotto, il 54% del campione produce per la trasformazione in formaggi Dop, il 22% per altre tipologie casearie e il 24% per latte alimentare. Entrando ancor più nello specifico, il 61% degli allevatori intervistati conferisce a cooperative e consorzi che trasformano il latte raccolto, il 19% consegna il latte all’industria, l’11% a cooperative e associazioni che raccolgono e commercializzano, mentre la percentuale rimanente del 9% trasforma direttamente in azienda il latte prodotto. L’atteggiamento emerso dalle risposte è quello dell’attesa, con la consapevolezza che pur con le inevitabili criticità il sistema delle quote è stato utile per sostenere il prezzo del latte nazionale Scopo dell’indagine è stata quella di capire quale sarà l’orientamento delle aziende di bovine da latte italiane all’indomani della cessazione del regime delle quote, la cui scadenza è ormai alle porte, momento che di fatto sancirà una liberalizzazione del mercato che potrebbe riservare non poche sorprese. “Nella stragrande maggioranza dei casi – spiega Del Bravo – dai questionari che gli allevatori ci hanno rispedito compilati è emerso che quasi tutti hanno compreso l’utilità delle quote rispetto alla possibilità di sostenere il prezzo nazionale del latte, senza tuttavia sottovalutare le criticità che il sistema ha comunque evidenziato nel corso degli anni. Il processo irreversibile è quello che porta a una sempre maggiore concentrazione degli allevamenti, a scapito delle piccole realtà aziendali destinate col tempo a scomparire E’ altresì emerso che il processo di concentrazione degli allevamenti proseguirà il suo cammino senza per questo determinare un impatto devastante sul settore, anche e soprattutto perché molte aziende hanno già fatto investimenti importanti, non solo di tipo infrastrutturale. Parallelamente, c’è grande consapevolezza che le aziende più marginali, e quindi di piccole dimensioni, inefficienti ma anche penalizzate da un punto di vista logistico, saranno destinate via via a scomparire”. I risultati dell’indagine condotta da Ismea in collaborazione con Cremonafiere saranno illustrati nel corso della decima edizione degli Stati Generali del Latte che si terranno il 26 ottobre prossimo durante la 68ma edizione della Fiera Internazionale del Bovino da latte (Cremonafiere 24-27 ottobre)  
   
   
BISOL PRIVATE CARTIZZE NON DOSATO 2011 I TESORI DI VENEZIA BISOL E VENISSA PER NATALE 2013 BISOL, STORICA FAMIGLIA DEL PROSECCO E DEL CARTIZZE, PER NATALE PROPONE TRE RAFFINATE IDEE REGALO, TRE OMAGGI ALLA CULTURA DEL TERRITORIO DI VALDOBBIADENE E DELLA VENEZIA NATIVA:  
 
L´esclusiva edizione limitata di 1769 bottiglie numerate, nata da mezzo secolo di ricerca e 11 delicati mesi di affinamento sui lieviti per esaltare l´unicità del Cru più prezioso d´Italia Private Cartizze non dosato brut 2011 è un esclusivo Superiore di Cartizze Docg. "Il progetto di rifermentare in bottiglia selezioni di particolare pregio nacque nel 2001, ma si fondava su oltre 35 anni di ricerche, iniziate negli anni ´60 da mio zio Eliseo" spiega Desiderio Bisol, direttore tecnico e enologo di Bisol "All´epoca, lavoravo alla parte sperimentale della mia tesi di laurea, che prevedeva un confronto tra particolari ed estremi sistemi di fermentazione del vitigno tradizionale del Valdobbiadene Superiore". L´ambizioso progetto è stato poi ripreso nel 2005, quando la famiglia Bisol si dedicò ad ulteriori prove e sperimentazioni. La sfida, quindi, era quella di proporre nella versione rifermentata in bottiglia lo spumante proveniente dal Cru più prezioso d´Italia - collina di soli 106 ettari quotata oltre 2 milioni e mezzo di Euro all´ettaro. "La rifermentazione in bottiglia rappresentava la strada più interessante per esaltare le particolarità del Cartizze, straordinario per ampiezza e longevità: massima attenzione rivolta in vigna, dunque, per ottenere la base migliore per esprimere il territorio" spiega Gianluca Bisol, direttore generale. La raccolta delle uve viene fatta a mano attraverso una selezione accurata dei grappoli che prosegue anche in cantina. Si tratta di una piccola produzione, una chicca che esprime non solo il territorio, ma anche la difficoltà che comporta la viticoltura ad alta Pendenza, la gestione e la cura manuale dei vigneti. "Finalmente, ora abbiamo raggiunto la meta più ambiziosa, proponendo nella versione rifermentata in bottiglia il vertice della Piramide della qualità del Prosecco" commenta Gianluca Bisol. Private ha già l´interesse di un mercato di nicchia altamente specializzato, di collezionisti ed appassionati di tutto il mondo, ha ricevuto interessanti elogi da importanti esperti di settore, ricevendo inoltre la prestigiosa valutazione di 5 Grappoli dall´autorevole Guida Bibenda. Bisol Private Cartizze 2011 è uno spumante estremamente elegante ed evoluto, nonché particolarmente longevo. Prezioso il contenuto e raffinata la veste: la bottiglia si distingue per l´elegante chiusura a laccio realizzata manualmente. Bisol Private Cartizze - € 47.00 - Per informazioni: www.Bisol.it Venissa 2011 Per Natale, l´emozione di assaggiare il Simbolo d´Oro della Venezia Nativa Venissa è un luogo magico, un vino antico, il Simbolo d´Oro della Venezia Nativa. Venissa è l´antica vigna murata di Mazzorbo Burano - nel cuore della Laguna di Venezia – di proprietà del Comune di Venezia e recuperata da Gianluca Bisol e dalla sua famiglia, che qui hanno piantato lo storico vitigno veneziano Dorona, il vino di Venezia amato dai Dogi e coltivato fin dal Xv secolo. Il progetto Venissa coinvolge istituzioni quali il Comune di Venezia - grazie ad enti come il Parco della Laguna - e la Regione Veneto - attraverso Veneto Agricoltura -. Dopo oltre 10 anni di ricerche e 5 anni di impegno in vigneto e in cantina, è ora disponibile la seconda esclusiva annata: 3911 bottiglie da 0.50 l, 188 Magnum, 88 Jeroboam e 36 Imperiali da collezione. Venissa è diventato una delle novità del panorama enologico, forte di una storia unica e di un legame speciale con Venezia. Un grande vino bianco da collezione, grazie al coordinamento di Gianluca Bisol e alla supervisione di un bianchista e un rossista d’eccezione: Desiderio Bisol, innovativo ed autorevole enologo, e Roberto Cipresso, esperto di terroir di fama internazionale. Venissa omaggia tre tradizioni di Venezia: il vino, l´oro ed il vetro. Come spiega Gianluca Bisol “nell´ideazione di Giovanni Moretti l´etichetta è stata sostituita da una preziosa foglia d´oro zecchino battuta dall´attuale discendente dell´antica famiglia Berta Battiloro. L´applicazione della stessa è stata eseguita a mano e la bottiglia messa poi a ricottura nei forni della vetreria Carlo Moretti a Murano". Ogni lavorazione è artigianale, la bottiglia è contenuta in una elegante cassa in legno di acacia e confezionata a mano."Questa seconda annata porta un carico di esperienza e conoscenza tecnica del territorio estremo su cui radica. L´affinamento delle tecniche di coltivazione, volte a cercare una perfetta armonia con il terroir, e l´aumento della vitalità del terreno hanno portato la massima integrità del frutto stesso nella vinificazione in cantina. L´annata 2011 è stata regolare da un punto di vista agronomico per cui le viti, sempre in ottimo stato di salute, hanno permesso la scelta di una lunga macerazione sulle bucce dell´uva del Venissa, caratteristica importante dell´espressione massima di tutti i propri estratti". Per informazioni: www.Venissa.it Venissa 2011 - Prezzo Iva compresa 6 bottiglie da 0.50l - Euro 720,00 Magnum (1.5l) - Euro 740,00 Jeroboam (3l) - Euro 1.350,00 Imperiale (6l) Euro 2.310,00 Panettone Artigianale senza canditi al Bisol Per un Dolce Natale, la morbidezza da abbinare al Cru Cartizze La particolarità di questo Panettone è il vino Glera che conferisce aroma e profumo unici. Glera viene utilizzato per la preparazione dell’impasto e per l’infusione dell’uvetta sultanina, che vi rimane per 72 ore. Le uve sono provenienti dalla zona tra S. Stefano di Valdobbiadene e S. Pietro di Barbozza, nel cuore del Valdobbiadene Prosecco Superiore D.o.c.g., dove i poderi gestiti da Bisol si distinguono per essere stati selezionati e coltivati con cura. L´abbinamento ideale? Un calice di Cartizze Cru Bisol, per un Natale ....Superiore e veramente speciale. Prezzo € 25.00 Iva compresa Per informazioni: www.Bisol.it  
   
   
FORMAGGI DELLA TRADIZIONE E SAPORI D’AUTUNNO SI SPOSANO NEL PIATTO RISTORATORI TREVIGIANI AMBASCIATORI DEI FORMAGGI VENETI DI LATTERIA SOLIGO COCOFUNGO 2013, SI RAFFORZA IL LEGAME TRA LA RISTORAZIONE TREVIGIANA E LA STORICA LATTERIA.  
 
Ogni chef proporrà una ricetta originale che esalterà la ricchezza casearia locale: dalla Casatella Trevigiana Dop al Soligo Oro, fino al mascarpone ingrediente principe del Tiramisù trevigiano. Formaggi d’eccellenza tra i sapori d’autunno: un matrimonio culinario che si sta celebrando all’interno degli appuntamenti di Cocofungo 2013. Latteria Soligo, marchio leader nel Veneto nella produzione lattiero-casearia, sostiene con una formula innovativa la 37esima edizione della rassegna gastronomica organizzata dai ristoranti del Cocofungo che fanno parte del Gruppo Ristoratori Marca Trevigiana (Unascom-confcommercio). Funghi e formaggio un binomio perfetto che si sposerà nei piatti della rassegna grazie alle ricette originali create dagli chef trevigiani. I ristoranti più prestigiosi della Marca si stanno infatti rivelando formidabili ambasciatori dei formaggi veneti di Latteria Soligo : Lea Casatella Trevigiana Dop, e poi le recenti medaglie d’oro a Caseus Veneti 2013 Soligo Oro e Barricato al Pepe, eletti come migliori formaggi della regione, oltre al mascarpone che Soligo produce da sempre e che è l’ingrediente principe di uno dei simboli dell’eccellenza gastronomica locale: il Tiramisù. Latteria Soligo ha anche curato la presenza di corner degustazione che allietano l’accoglienza degli ospiti di Cocofungo i quali potranno conoscere direttamente e assaggiare le specialità Soligo accompagnate da freschi vini d’aperitivo. Dopo l’apertura in gran stile al Ristorante da Celeste di Venegazzù (Tv) e la tappa al Ristorante Da Palazzi di Castelbrando a Cison di Valmarino (Tv), questa sera Latteria Soligo sarà tra i protagonisti al Ristorante Barbesin di Castelfranco (Tv), la collaborazione proseguirà poi nelle tappe ai Ristoranti Da Miron a Nervesa della Battaglia e Da Gigetto a Miane  
   
   
PER RICOMINCIARE CON ENERGIA, UN AIUTO DAGLI INTEGRATORI ALIMENTARI  
 
Il rientro in città spesso porta con sé un po’ di malumore, che può acuirsi con i fastidi legati al cambio di stagione – come i primi raffreddori. Come affrontare, allora, questo momento di passaggio e ripartire con più energia? “Ci sono semplici rimedi che contribuiscono ad attenuare quel senso di stanchezza che ci assale dopo le vacanze e che spesso peggiora durante il passaggio alla stagione autunnale” – spiega il Prof. Antonello Sannia, Presidente della Società di Medicina Naturale. “Una delle prime difficoltà che a volte si presenta è l’alterazione del ritmo sonno-veglia. Perciò bisogna cercare di ripristinare l’equilibrio abituando il nostro organismo a orari costanti” – aggiunge Sannia, il quale consiglia anche una graduale ripresa dell’ attività fisica e le pause pranzo all’aperto, fin quando le temperature lo permettono. Un capitolo importante è quello dell’alimentazione. “Ritornare alla routine quotidiana significa anche archiviare gli eccessi e le sregolatezze dell’estate e recuperare un regime alimentare corretto e organizzato: ciò si traduce in cibi altamente nutritivi ed energetici” – consiglia l’esperto. Perciò, l’Osservatorio Aiipa (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari – Area Integratori Alimentari), segnala[1] le principali proprietà di alcune vitamine e sali minerali che possono diventare un valido aiuto per il benessere dell’organismo durante i cambi stagionali. Per cominciare, le vitamine del complesso B, importanti per il metabolismo cellulare e per trasformare i macronutrienti in energia. In particolare, le vitamine B2 (detta anche Riboflavina) e B6 contribuiscono alla riduzione della stanchezza e del senso di affaticamento e sono utili per regolare la normale funzione psicologica. La vitamina B12 coadiuva la formazione dei globuli rossi e contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario. Tra i minerali, assicurarsi il giusto apporto di ferro, prezioso per chi si sottopone a stress importanti, poiché salvaguarda la funzione cognitiva, riducendo gli stati di stanchezza; del potassio, un elemento importante che contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso e a mantenere equilibrata la pressione sanguigna; e del magnesio, una risorsa efficace nei periodi di tensione. “Per fare il carico di queste vitamine e minerali è necessario arricchire la propria dieta di frutta e verdura di stagione” – specifica Sannia, il quale aggiunge: “E’ preferibile la verdura cruda, magari condita con Shoyu (la salsa di soia), che ha proprietà digestive. Inoltre, lontano dai pasti, bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Sono piccoli consigli per depurare l’organismo, facilitando così il processo di espulsione delle tossine e di riequilibrio dell’organismo”. Anche l’utilizzo di integratori alimentari può essere utile per mantenere il benessere dell’organismo. A questo proposito, un consiglio per alleviare i primi malanni di stagione: “Può essere di aiuto l’estratto di Echinacea, una pianta che allevia i sintomi legati ai primi stati di raffreddamento” – conclude Sannia. Www.integratoriebenessere.it  
   
   
DADI E PREPARATI OLDER: TRADIZIONE E GENUINITÀ IN CUCINA  
 
Older porta sulla nostra tavola una gamma completa di dadi da cucina e preparati che sono privi di glutammato, conservanti, grassi idrogenati e esaltatori di sapore. Inoltre, Older ha ottenuto nel 2006 l´importante Certificazione di Qualità per la produzione di prodotti alimentari senza glutine. Oggi Older propone un prezioso aiuto in cucina: il preparato per soffritto, pratico e tutto naturale. Non contiene glutammato, non contiene aromi, ma ben il 19,5% di verdure che sprigionano tutto il loro intenso sapore appena il preparato si scioglie lentamente nella pentola. Il preparato per soffritto è disponibile nella confezione da 6 dadi. Ideale per preparare gustose ricette autunnali, arricchire il sapore delle zuppe di verdure o insaporire i piatti a base di funghi è l’ultimo nato, nella gamma Older, il Dado per Brodo gusto Fungo, disponibile nella classica confezione da 6 cubetti.  Dado per Soffritto Astuccio 6 Dadi € 1,15  Dado per Brodo gusto Fungo Astuccio 6 Dadi € 1,35 www.Eurofood.it  
   
   
NATALE 2013: ARRIVA IL PANETTONE DEI FRATELLI ALEMAGNA!  
 
Le Proposte T´a Per Il Natale 2013  Il Panettone T´a Novita’  I Cofanetti: Gourmet E Imperiale  I Lecca-lecca Novita’  Le Scatole Da Degustazione: I Tostati  Le Scatole Da Degustazione: I Classici  Le Offerte Speciali Dell´emporio T´a E´ sicuramente la principale novità del catalogo T´a Sentimento Italiano di questo Natale: il panettone artigianale, in tre formati che ripropongono la classica ricetta milanese e presentati in un elegante packaging con incarto a mano. Si tratta di un prodotto molto atteso che completa un´offerta di referenze, confezioni e servizi personalizzati dedicati al Natale che i Fratelli Alemagna arricchiscono di anno in anno, evoluzione naturale per un´azienda che ha fatto della ricorrenza e del regalo di gusto il suo tratto distintivo. Sin dai primi prodotti, le scatole da degustazione dei cioccolatini Classici e Tostati, T´a Sentimento Italiano ha, infatti, imposto chiaramente la sua vocazione al cadeau ispirato ai suoi tratti distintivi: Italianità, Qualità e Design. Ecco dunque le scatole, uniche sul mercato, con bigliettino personalizzabile, richiudibili ed eco-friendly non a caso insignite nel 2008 dell´Oscar dell´Imballaggio, e perfette per essere regalate anche a Natale. Le scatole da degustazione T´a sono un regalo che non passa inosservato. Chi le riceve può lasciarsi andare alla curiosità di scoprire cosa si nasconde dietro gli intriganti abbinamenti, che da sempre caratterizzano i prodotti T´a, tra materie prime rigorosamente "made in Italy" e selezionati cacao Grand Cru aromatici, di provenienza sudamericana o africana, proposti in diverse gradazioni. Per chi, invece, semplicemente non vuole scegliere tra una proposta e l´altra o magari vuol far arrivare all´altro capo del mondo il gusto italiano e la qualità artigianale, T´a propone i raffinati cofanetti, nelle versioni Imperiale e Gourmet, ideali per le spedizioni in tutto il mondo, che raccolgono una selezione di cioccolati T´a per rendere unico e dolce il Natale.a completare la proposta natalizia anche i lecca-lecca di cioccolato a forma di "Babbi" Natale, fondenti o al latte. Per chi si trova nel milanese c´è poi una possibilità in più. Visitando l´emporio aziendale a Cerro Maggiore, in provincia di Milano, proprio di fianco alla fabbrica in mattoni dove si produce il cioccolato e l´alta pasticceria T´a, è possibile comporre il proprio cesto natalizio attingendo alle referenze T´a, ma anche ad una selezione di prelibatezze, come oli, vini, mieli e marmellate di piccoli produttori artigianali provenienti da tutta Italia. In emporio si può approfittare della consegna a domicilio e di uno sconto del 20% sui prezzi al pubblico. Emporio T’a via Montegrappa, 4 - Cerro Maggiore (Mi) - Uscita Legnano Per info: 02.97375919 - info@tamilano.Com Orari: Lun-ven dalle 8.00 alle 18.00 Sab dalle 8.00 alle 16.30 Orario continuato - Chiuso domenica - Aperture straordinarie per il periodo natalizio Il sito contiene anche tante ricette e news sul cioccolato.  
   
   
SALMONE: UN VERO TOCCA SANA PER L’ATTENZIONE, L’UMORE E LA MEMORIA E IN BARBA AI PREGIUDIZI LA DIFFERENZA TRA ALLEVATO E SELVAGGIO NON È PERCEPIBILE, PAROLA DI CHEF!  
 
La colonnina di mercurio sta inesorabilmente precipitando e con essa anche le difese immunitarie e gli animi, di colpo ci sentiamo affaticati e privi dell’entusiasmo necessario ad affrontare i nostri impegni quotidiani. E quindi via a insonnia, sbalzi d’umore e irritabilità; ma il segreto per combattere i tormenti dell’inverno e ritrovare il sorriso lo possiamo scoprire sulle nostre tavole, grazie a un ingrediente semplice e al tempo stesso molto ricco: il salmone. Apprezzato in tutto il mondo per il suo sapore gradevole e la consistenza della sua carne soda e compatta, il salmone è un pozzo ricco di proprietà nutrizionali da cui gli esperti attingono sempre nuove piacevoli sorprese. “Gli acidi grassi essenziali, ben conosciuti come Omega3, di cui è ricchissimo lo rendono infatti un toccasana per le donne e i giovani, specialmente in questo periodo dell’anno. Il ruolo degli Omega-3 nel modulare i sintomi depressivi, è noto da sempre, questi acidi grassi polinsaturi infatti, agiscono sulla serotonina, neurotrasmettitore del buonumore” spiega il dott. Andrea Poli, Direttore scientifico della Nutrition Foundation of Italy. Inoltre, un recente studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, ha dimostrato come il consumo di salmone e pesce azzurro, specie ittiche ricchissime di Omega3, influisca anche sulle performance cognitive di soggetti giovani. Mangiare salmone dunque, migliora gli aspetti relativi alla capacità mnemonica e i relativi tempi di reazione e all’attenzione; caratteristiche fondamentali per chi ha ripreso a lavorare o studiare. E’ noto il nesso tra la buona tavola e il buonumore, non a caso i cibi che più appagano il palato sono in grado di rincuorare e confortare. Ma se buono viene spesso attribuito a cibi ipercalorici e poco salutari questo non è il caso del salmone, in particolare quello di allevamento. Secondo un panel di chef statunitensi organizzato di recente dal Washington Post, infatti, il salmone di allevamento è più gustoso rispetto a quello pescato, meglio ancora se di provenienza norvegese. La degustazione, è stata organizzata in modo tale da non svelare ai partecipanti l’origine e la tipologia di salmone che stavano per assaggiare; e su ben dieci diverse tipologie cotte al vapore e poi è stato chiesto loro di dare una valutazione. Il vincitore? Il salmone norvegese d’allevamento! Tutte le ricette a base di salmone norvegese: http://www.Fiordisapori.it/  
   
   
YOFU ALPRO: IL BUONO DELLO YOGURT, IL BUONO DELLA SOIA  
 
La ricerca del benessere a tavola trova un prezioso alleato nella gamma Yofu di alpro, lo yogurt di origine vegetale che unisce la fresca bontà della frutta al benefico effetto della soia, ricca di proteine vegetali di altissima qualità che consentono un ottimale livellamento degli acidi grassi “buoni”. La soia è uno dei rari cibi proteici che contribuisce ad abbassare il colesterolo “cattivo”, grazie alla presenza della lecitina, un emulsionante che aiuta naturalmente a ridurre il colesterolo impedendo che questo si depositi sulle pareti delle arterie. Quale modo più dolce allora per assumere ogni giorno la giusta quantità di benessere? Yofu “Fruity and Creamy” di alpro è la soluzione! Tanta frutta fresca a pezzettini – lamponi o mirtilli della migliore qualità – si uniscono alla morbida e cremosa consistenza dello yogurt. Una delizia leggera senza latte vaccino ma solo con semi di soia dal gusto delizioso. Proteine e calcio sono comunque assicurati per un benefico effetto sul nostro organismo: gustando un vasetto di Yofu di alpro possiamo assicurarci ben il 15% della razione giornaliera raccomandata dai nutrizionisti. Anche l’apporto calorico è ottimale. Solo 125 calorie per una colazione fresca, uno spuntino leggero o per accontentare in ogni momento della giornata quella voglia di dolce che ci assale! Ma Yofu di alpro non è solo al sapore di frutta! Chi ama i gusti semplici e delicati non potrà che scegliere Yofu Bianco: ogni cucchiaio un pieno di salute! alpro Yofu Bianco vasetto 2 x 125 € 2,00 alpro Yofu Lampone vasetto 2 x 110 € 2,00 alpro Yofu Mirtilli vasetto 2 x 125 € 2,00