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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Ottobre 2013
NASCE ‘PERNO’, PRIMO REGISTRO MONDIALE SUI TUMORI DEL CERVELLO ALBA BRANDES: “IL 35% DEI NOSTRI PAZIENTI VIENE DA ALTRE REGIONI”  
 
Bologna, 17 ottobre 2013 – Si chiama “Perno” (Progetto Emilia-romagna Neuro Oncologia) ed è il primo registro di popolazione al mondo sui tumori cerebrali. È realizzato in Emilia-romagna, unica regione in Italia ad aver ottenuto un finanziamento del Ministero della Salute per l’iniziativa. La notizia è stata data dalla dott.Ssa Alba Brandes della Ausl di Bologna–irccs di Scienze Neurologiche al Xv Congresso dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), che si è svolto nei giorni scorsi a Milano. “Il 35% dei nostri pazienti viene da altre Regioni. L’alleanza fra neurologi, neurochirurghi, neuroradiologi, patologi, radioterapisti e oncologi – spiega la dott.Ssa Brandes - segna una tappa decisiva per trattare al meglio queste neoplasie che ogni anno in Regione fanno registrare circa 200 nuovi casi e colpiscono in Italia circa 3 persone su 100mila abitanti”. “Perno”, coordinato dal prof. Agostino Baruzzi, direttore scientifico dell’Irccs di Scienze Neurologiche della Ausl di Bologna, ha raccolto i dati di incidenza su circa 400 pazienti con tumore cerebrale residenti nella Regione. E ha incluso un sottoprogetto, coordinato dalla dott.Ssa Brandes, per analizzare i risultati clinici e le caratteristiche biologiche di circa 270 pazienti con glioblastoma, la forma più frequente di tumore cerebrale (circa il 70% dei casi). “Per la prima volta – continua la dott.Ssa Brandes - è emersa una corrispondenza tra i risultati di sopravvivenza degli studi clinici e quelli ottenuti nella pratica quotidiana. I pazienti selezionati per le sperimentazioni infatti rispondono a criteri ideali che raramente si riscontrano nella vita reale. E oggi, grazie a ‘Perno’, sappiamo che il trattamento standard è trasferibile sulle persone che curiamo tutti i giorni, indipendentemente dai criteri di selezione. Viene confermato inoltre il ruolo predittivo e prognostico di Mgmt, un gene implicato nella resistenza ai farmaci chemioterapici, dimostrando una migliore sopravvivenza per i pazienti che presentavano la metilazione di questo gene e che venivano trattati con la terapia a base di temozolomide”. Alba Brandes è inoltre il coordinatore mondiale di un nuovo studio, chiamato Tamiga, di fase Iii, che coinvolge i pazienti con glioblastoma di nuova diagnosi. “Saranno arruolate in tutto il mondo più di 500 persone – conclude la dott.Ssa Brandes - in cui sarà analizzata l’efficacia della prosecuzione della terapia con bevacizumab oltre la prima progressione. Oltre ai risultati di sopravvivenza verranno valutate anche la qualità della vita, la funzionalità neurocognitiva e le caratteristiche genetiche dei pazienti”.  
   
   
“OSSI DURI… SI DIVENTA”: PROGETTO REGIONALE DELLE MARCHE DI PREVENZIONI CONTRO L’OSTEOPOROSI.  
 
Ancona, 17 ottobre 2013 - Un progetto regionale contro l’osteoporosi. È stato predisposto dalla Regione Marche e verrà presentato nell’ambito delle iniziative della Giornata mondiale dell’osteoporosi che viene celebrata il 20 ottobre. L’appuntamento è per venerdì 18 ottobre, presso la Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università politecnica delle Marche (polo didattico di Torrette di Ancona – Aula B di palazzo Aragosta). La Regione – insieme alle Aziende del servizio sanitario, l’Università politecnica e le donne dei sindacati pensionati di Cgil Cisl Uil – illustreranno il programma di prevenzione rivolto ai cittadini e agli operatori sanitari. Nelle settimane successive si terranno i primi quattro incontri territori di sensibilizzazione, secondo il seguente calendario: 25/10/2013 ore 10.00 Macerata - Istituto istruzione superiore "G.garibaldi" - C.da Lornano, 6; 15/11/2013 ore 10.00 Pesaro - Sala della Provincia; 22/11/2013 ore 15.00 Ancona - Sala Consiglio comunale - Piazza 24 Maggio; 29/11/2013 ore 15.00 Ascoli Piceno - Sala Dei Savi - Palazzo dei Capitani. L’osteoporosi è un’epidemia silenziosa quanto diffusa: colpisce in particolare le donne – ma non disdegna gli uomini – e causa un indebolimento delle ossa, con conseguente aumento del rischio di fratture. Negli ultimi anni si è assistito a un incremento dei casi, per cui è sempre più avvertita la necessità di informare, sensibilizzare e promuovere strategie di prevenzione. Dal momento che l’osteoporosi è una malattia che, solo in Italia, colpisce circa cinque milioni di persone, con costi stimati, per le sole fratture di femore, di 1 miliardo di euro all’anno (20 i milioni stimati esclusivamente per le Marche), per ottimizzare le risorse è essenziale identificare i soggetti con rischio più elevato di frattura, al fine di investire su loro le risorse economiche disponibili, sia in tema di diagnosi precoce, che della terapia più appropriata, soprattutto alla luce del prolungarsi delle aspettative di vita. Prevenire l’osteoporosi è possibile e le armi a disposizione sono alla portata di tutti. L’attività fisica, innanzitutto, da effettuare giornalmente. Poi un’alimentazione controllata che preveda l’introduzione di calcio necessario alla mineralizzazione delle ossa e una quantità sufficiente di vitamina D che assicuri il controllo giornaliero del metabolismo osseo. La Campagna “Ossi Duri … si diventa” vuole quindi rispondere alle necessità di individuare precocemente i soggetti a rischio, aggiornare gli operatori sanitari e sensibilizzare la popolazione generale sulla importanza dei corretti stili di vita per la prevenzione della osteoporosi in collaborazione tra operatori del Servizio sanitario regionale e le organizzazioni sindacali promuoventi.  
   
   
OKKIO ALLA SALUTE, I BIMBI TOSCANI MANGIANO MEGLIO E SI MUOVONO DI PIÙ  
 
Firenze, 17 ottobre 2013 - Sempre meno sovrappeso e meno sedentari i bambini toscani. Mangiano meno, mangiano meglio, si muovono di più rispetto agli anni passati. E´ quanto emerge dall´indagine 2012 "Okkio alla Salute", presentata ieri nel corso di un convegno che si è tenuto nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con l´Università di Siena e il Creps (Centro di ricerca educazione e promozione alla salute). Giunto quest´anno alla sua terza edizione, ogni due anni "Okkio alla Salute", condotto dalle Regioni con il coordinamento dell´Istituto Superiore di Sanità, fotografa gli stili di vita dei bambini, le loro abitudini alimentari, l´attività fisica, per valutare poi le criticità e mettere in atto politiche mirate e interventi efficaci. Nel 2012 in Toscana il campione è stato di 2.442 bambini di 123 classi della terza elementare. In Italia, sono stati valutati 46.483 bambini. I dati toscani indicano che il 19,6% dei bambini è sovrappeso, il 6% è obeso e lo 0,9% severamente obeso (la media italiana è più alta: 22,2% sovrappeso, 10,6% obesi). Quindi, complessivamente l´eccesso ponderale risulta del 26,5%, rispetto al 28,4% del 2010, al 29,5% del 2008 e al 33,4% del 2006 (nel 2006 "Okkio alla Salute" non c´era ancora, ma la Toscana metteva comunque in atto azioni di sorveglianza nutrizionale già dal 2001). Diminuisce significativamente anche la percentuale di bambini definiti "fisicamente non attivi", che passano dal 21,9% del 2008 al 14,7% del 2010 e scendono al 12% nell´ultima rilevazione del 2012. Dati favorevoli anche per la diminuzione dei bambini definiti "sedentari" (che trascorrono davanti allo schermo più di due ore al giorno), che passano dal 37,8% del 2008 al 33% del 2012. Quanto all´alimentazione, cresce notevolmente la percentuale di bambini che la mattina fanno una merenda adeguata: 11,2% nel 2008, 27,7% nel 2012. E buone notizie anche per la diminuzione dei bambini che consumano bibite zuccherate e/o gassate almeno una volta al giorno: passano dal 41,3% del 2010 al 36,3% del 2012. "Questi dati che evidenziano i primi incoraggianti cambiamenti - sottolinea l´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - fanno ipotizzare che questa positiva inversione di tendenza sia attribuibile, almeno in parte, alle azioni integrate e continuative messe in atto in Toscana nell´ultimo decennio con la collaborazione attiva della scuola, delle famiglie e di altri contesti sociali che hanno un ascendente sui comportamenti e sugli stili di vita dei ragazzi. Con la presentazione dei risultati di questa terza indagine, la Regione Toscana conferma il proprio impegno nell´approfondire la conoscenza degli stili di vita dei bambini toscani, con l´obiettivo di monitorare nel tempo le loro abitudini, valutare le aree di criticità e intervenire attraverso politiche e interventi efficaci". Alimentazione - Solo il 64,5% dei bambini toscani fa una colazione qualitativamente adeguata, il 28,7% non la fa qualitativamente adeguata, il 6,9% non fa colazione. Consumo di frutta nell´arco della settimana: l´1,5% 4 o più al giorno; 33,6% da 2 a 3 al giorno; 35,3% 1 al giorno; 23,4% qualche volta a settimana; 2,8% meno di 1 a settimana; 3,3% mai. Consumo di verdura nell´arco della settimana: 0,6% 4 o più al giorno; 24,1% da 2 a 3 al giorno; 32,2% 1 al giorno; 32,5% qualche volta a settimana; 5% meno di 1 a settimana; 5,5% mai. Il 23,6% dei bambini assume bevande zuccherate una volta e il 10,7% più volte al giorno. Attività fisica - Bambini che hanno giocato all´aperto e/o hanno fatto attività fisica il giorno precedente le rilevazioni: gioco all´aperto: 78,9% dei maschi; 74,7% delle femmine; sport: 51,9% dei maschi; 41,2% delle femmine. Modalità di raggiungimento della scuola: 14,9% scuolabus; 58,2% macchina; 22,5% a piedi; 0,8% in bicicletta; 3,6% altro.  
   
   
VENETO, DEMENZE: UN MILIONE EURO A ULLSS VENETE PER REALIZZARE PROGETTI DI SOLLIEVO PER MALATI E FAMIGLIE TERMINE DOMANDE FINANZIAMENTI 30 NOVEMBRE 2013  
 
Venezia, 17 ottobre 2013 - E’ stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore ai servizi sociali Remo Sernagiotto, il “Progetto Sollievo” da attuarsi su tutto il Veneto a favore delle persone con demenza e delle loro famiglie ed è stato destinato un milione di euro, a carico del Fondo regionale politiche della famiglia, per finanziarlo tramite progetti specifici che saranno promossi da tutte le Aziende Ullss. Per ottenere il finanziamenti i progetti dovranno essere inviati entro il 30 novembre prossimo alla Direzione Servizi Sociali U.c. Programmazione Terzo Settore e Non Autosufficienza, in Rio Novo – Dorsoduro 3493, 30123 Venezia. “Il provvedimento prevede una diffusione regionale – spiega Sernagiotto – dopo la positiva sperimentazione avviata nel territorio dell’Ulss n.8 di Asolo e riveste un valore sociale molto alto perché siamo consapevoli che di fronte all’aumento della popolazione aumento e al conseguente correlato aumento delle patologie degenerative quali le demenze è necessario mettere in campo azioni di sostegno degli ammalati e delle famiglie che devono essere frutto e sintesi delle sinergie tra istituzioni e mondo del volontariato”. Il progetto sperimentato nell’Ulss n.8, che costituisce il modello regionale al quale dovranno ispirarsi gli altri progetti, ha portato alla nascita di ‘centri di sollievo’, luoghi accoglienti dove volontari preparati e formati accolgono per qualche ora e/o per qualche giorno alla settimana le persone con demenza dando loro occasione di socializzazione e stimolo per le abilità residue rimaste e permettendo alle famiglie di usufruire di un po’ di tempo proprio, alleggerendo quindi il gravoso carico assistenziale che le demenze comportano. “Il ‘Progetto Sollievo’ – sottolinea Sernagiotto – ha particolare rilevanza poiché riduce e allontana l’istituzionalizzazione del malato e può offrire alle famiglie momenti di ‘pausa’ dal costante impegno di assistenza e garantendo al familiare affetto da demenza l’aiuto emotivo e pratico in un sistema di rete territoriale. Al proposito – conclude l’Assessore regionale - tra i nostri obiettivi c’è anche quello di favorire la nascita di coordinamenti fra associazioni del settore”  
   
   
SANITÀ; MARINI: "CON RETTORE BISTONI ABBIAMO LAVORATO CON LEALTÀ E FRANCHEZZA NELL´INTERESSE GENERALE"  
 
Perugia, 17 ottobre 2013 - "In questi tre anni di attività di governo della nostra Regione ho avuto modo di rapportarmi con il Rettore dell´Università di Perugia, Francesco Bistoni, sempre con grande franchezza e lealtà, così come egli si è rapportato a me ed all´amministrazione che rappresento, sapendo entrambi che agivamo nell´interesse generale dell´Umbria e degli umbri. Di ciò devo dargli pubblicamente atto e ringraziarlo". E´ quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ha scelto la cerimonia di presentazione della nuova centrale di rigenerazione e impianto fotovoltaico dell´Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, per rivolgere il suo ringraziamento personale, ma anche di tutta la Giunta regionale, ed in particolare dell´assessore alla sanità, Franco Tomassoni (che per motivi di salute non era presente), al Rettore Bistoni per il lavoro svolto in questi anni. "Al termine del suo mandato - ha detto la presidente Marini - voglio testimoniare pubblicamente la grande collaborazione e cooperazione che abbiamo avuto con il Rettore Bistoni. Un rapporto, quello tra Università e Regione, che è stato ed è centrale soprattutto per ciò che riguarda il nostro servizio sanitario. In questo rapporto il professor Bistoni ha rappresentato l´Ateneo sempre con forza ed autorevolezza, e sempre con un atteggiamento di chi sta lavorando non per un interesse di parte, bensì per il bene comune e generale". "Voglio anche dire - ha aggiunto la presidente - che l´autonomia di ciascuno - che non è "separatezza" - era sempre messa al servizio della condivisione degli obiettivi strategici che sono invece comuni. D´altra parte anche l´Università - come le istituzioni pubbliche - opera in un contesto territoriale con il quale deve misurarsi e verso il quale ha responsabilità affinché la sua azione sia elemento di crescita e di sviluppo. Con questo spirito abbiamo anche lavorato alla definizione della nuova convenzione tra Regione ed Università che ci vede ora impegnati per la sua concreta attuazione. Insieme abbiamo sempre condiviso questi obiettivi strategici che si possono riassumere nella comune e condivisa volontà di dare all´Umbria, ai nostri cittadini, una sanità di qualità per rispondere appieno al diritto alla salute della persona". "Non è un caso - ha aggiunto Marini - e lo dico con orgoglio, se questo ospedale è tra i primi cinque d´Italia per qualità delle prestazioni e se tra i primi dieci vi è anche l´ospedale di Gubbio-branca. Ciò rappresenta un motivo di soddisfazione per tutti noi e per voi che siete qui perché questi risultati sono possibili solo se vi è un gioco di squadra che vede tutti, rappresentanti delle istituzioni, personale medico ospedaliero e di medicina generale, farmacisti, infermieri, e gli stessi cittadini, operare ciascuno per la propria parte per una sanità di qualità, ed un sistema sanitario - ha concluso - pubblico ed universalistico".  
   
   
SANITA´: CHIODI, MANCATO TAGLIO E´ MERITO SISTEMA REGIONI  
 
Roma, 17 ottobre 2013 - "Il mancato taglio ai fondi della sanità nella legge di Stabilità è merito del sistema delle Regioni che con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha fatto intendere al Governo che un ulteriore taglio sarebbe stato disastroso per la tenuta stessa del sistema". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, a margine dell´incontro organizzato dall´Università Cattolica di Roma sulla sostenibilità dei sistemi sanitari regionali. "E´ un segnale importante ? ha aggiunto ? ma il taglio non sarebbe stato sostenibile dalla Regioni e dai cittadini. Ora la speranza è che questa volontà politica inserita nella legge di Stabilità del Governo regga il passaggio parlamentare e soprattutto non incida sul nuovo Patto della Salute che Regioni e Governo sono chiamati a rinnovare a breve".  
   
   
CONVEGNO DI BIOETICA SULLA DIGNITÀ PROFESSIONALE E DEL PAZIENTE  
 
Aosta, 17 ottobre 2013 - La dignità professionale e la dignità del paziente sono al centro del dibattito del prossimo convegno organizzato dal Centro europeo di Bioetica e Qualità della vita – Unesco Chair in Bioethics Unit, che si terrà ad Aosta, al Centro Congressi dell’Hôtel Europe, venerdì 18 e sabato 19 ottobre. L’appuntamento, che riunisce i manager della sanità pubblica, l’Ordine dei medici regionale, i Collegi degli infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici d´infanzia, esperti di bioetica dell’Unesco, giuristi e psicologi, verterà sugli aspetti etici e deontologici riferiti alla multidisciplinarità nella cura ed assistenza del paziente. Come evidenzia Carlo Pasetti, Direttore scientifico del Centro europeo di Bioetica “negli scenari attuali dell’esercizio della medicina, è indubbio come certi cambiamenti – quali la parcellizzazione dell’assistenza, il prevalere degli interessi “aziendali” su quelli del paziente o dell’operatore, il ruolo feticistico attribuito al farmaco o ancora la deriva legalistico-difensiva - abbiano portato a stravolgere modalità di presa in carico e attenzioni fino a poco tempo fa prevalenti nel processo di diagnosi, cura e assistenza, non solo per il medico ma anche per gli operatori della salute. E’ imprescindibile quindi – conclude Pasetti – che la dignità del paziente e dell’operatore rimanga la stella polare che deve guidare le condotte, evitando le conflittualità che a volte possono nascere in contesti così difficili, oltre che influenzabili da diversi momenti quali la malattia o i processi della morte e del morire”. All’organizzazione dell’iniziativa collaborano il Collegio Ipasvi e gli Ordini degli psicologi e psicoterapeuti e dei medici chirurghi e odontoiatri della Valle d’Aosta, con il patrocinio dell’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali e dell’Azienda Usl.  
   
   
SANITÀ: AL VIA I LAVORI DEL TAVOLO REGIONALE SULLA CONTINENZA; NELL’ISOLA PATOLOGIA PER 100MILA SARDI  
 
Cagliari, 17 ottobre 2013 - Creazione di una Rete integrata di Centri per la prevenzione, diagnosi e cura dell’incontinenza urinaria suddivisi in più livelli in relazione alle dotazioni tecniche e funzionali e alla tipologia di specialisti che vi operano; predisposizione di una Carta dei Servizi con informazioni per i cittadini e in riferimento sul territorio dei centri in grado di fornire la più adeguata ed idonea risposta e assistenza in relazione alle diverse tipologie di incontinenza; predisposizione di interventi volti a migliorare le modalità di prescrizione e distribuzione dei presidi monouso (i pannoloni assorbenti) e di quelli più sofisticati (i cateteri); in particolare per i pannoloni, predisposizione di nuovi metodi di loro approvvigionamento in relazione all’appropriatezza per ciascun paziente e alla sua libertà di scelta anche per evitare che debbano essere forniti ai pazienti pannoloni inadeguati alle specifiche esigenze. Tavolo Interistituzionale. Questi in sintesi gli obiettivi del Tavolo tecnico regionale per la continenza – promosso dall’assessore della Sanità Simona De Francisci - che si è riunito nei giorni scorsi a Cagliari. Coordinato dal capo di Gabinetto dell’assessorato, Antonino Dessì, l´organismo è composto oltre che dai rappresentanti della Regione e della Fondazione italiana continenza, anche da esperti e medici di varie realtà regionali: gli ospedali Santissima Trinità, Marino e Brotzu di Cagliari, San Francesco di Nuoro, Asl Sassari, oltre che dell’ospedale Bambin Gesù di Roma. In Sardegna 100Mila Interessati. L´incontinenza - è stato ricordato - è una patologia che in Sardegna interessa circa 100mila persone (con una percentuale tra l’8 e il 10 per cento negli uomini e tra il 20–25 per cento nelle donne sotto i 65 anni, mentre passa al 50 per cento in entrambi i sessi oltre i 65 anni). Un problema - ha sottolineato l´assessore De Francisci - non solo di natura sanitaria ma anche sociale, perché può limitare la vita relazionale dei pazienti. Report Asl. Nelle prossime settimane la Regione inizierà a raccogliere e ad analizzare nei dettagli - attraverso la somministrazione di uno specifico questionario alle direzioni sanitarie delle 11 Aziende sanitarie regionali (di cui 8 territoriali e 3 ospedaliere) oltre che alle strutture e residenze private convenzionate - approfonditi dati quali-quantitativi relativi alle prestazioni fornite a pazienti incontinenti e alle dotazioni strumentali e di personale dedicato a questa patologia. La Fondazione. La Fondazione italiana continenza - che partecipa al Tavolo con il vicepresidente e presidente del Comitato scientifico, Mario De Gennaro, urologo del Bambin Gesù – ha ricordato che l’organismo da più di 10 anni opera per porre l’attenzione su problemi e disagi di chi soffre di incontinenza, circa 6 milioni di persone in Italia, affinché si trovino delle soluzioni efficaci e adeguate, senza gravare ulteriormente sui costi per gli stessi pazienti e per il Servizio sanitario di ciascuna Regione. Per De Gennaro ciò è possibile grazie a un confronto continuo fra territorio e istituzioni e alla rinnovata attenzione che la Regione Sardegna ha deciso di porre verso questa patologia per troppi versi ancora nascosta tra le mura domestiche e di cui ancora troppo ci si vergogna ma che vede colpito un numero sempre maggiore di persone.  
   
   
ASL DI SONDRIO PREMIATA DALL´UNICEF  
 
Sondrio, 17 ottobre 2013 - E´ la Asl di Sondrio la seconda in Italia, dopo l´Asl Milano, ad aver ricevuto il prestigioso riconoscimento Unicef di ´Comunità amica dei bambini per l´Allattamento materno´. Il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, Mario Mantovani, ha preso parte alla cerimonia di consegna del Certificato di Riconoscimento Unicef all´Asl di Sondrio quale "Comunità amica dei bambini per l´allattamento materno". La premiazione si è svolta dalle 13 e 30 in poi di ieri nella Sala Consiliare della Provincia di Sondrio. Premio Ambito - Manifestando la propria soddisfazione per il significativo riconoscimento dell´Unicef ad un´altra struttura sanitaria della Lombardia, l´assessore Mantovani ha sottolineato quanto sia importante l´attività socio-culturale svolta nel territorio dall´Azienda Sanitaria anche "per quanto riguarda la tutela degli aspetti riguardanti i sani stili di vita. Informare e aiutare le mamme, le famiglie, a fare quanto possibile perché i neonati si possano nutrire di latte materno è sicuramente un altro passo in avanti verso la cultura del sano stile di vita che ha importanti risvolti nella prevenzione". 95% Di Mamme Allatta - "Regione Lombardia - ha aggiunto il vice governatore Mario Mantovani - ha da anni una forte attenzione nei confronti dell´allattamento materno, ritenuto a ragione il migliore alimento per il bambino e ha contribuito con campagne informative e corsi di formazione a creare un atteggiamento favorevole nell´opinione pubblica e negli operatori". "I risultati - ha chiarito l´assessore alla Salute - sono confortanti: dal 2006 quasi la totalità delle madri (95%) allatta al seno al momento delle dimissioni dall´ospedale, a 3 mesi allattano circa 2 donne su tre e a 6 mesi lo fa il 27% delle mamme contro il 19% di sei anni fa". Presidente Unicef - Il vice presidente del Governo di Regione Lombardia, Mario Mantovani, assieme al Commissario Straordinario dell´Asl, Paolo Grazioli, e allo staff degli operatori socio-sanitari che hanno curato il progetto, hanno ricevuto dalle mani del Presidente Nazionale dell´Unicef, Giacomo Guerrera, l´ambito certificato di riconoscimento. Informazioni Importanti - Un attestato che ha premiato l´impegno della Asl di Sondrio per le buone pratiche messe in campo già dal 2006 per proteggere, promuovere e sostenere l´avvio e la durata dell´allattamento materno, ma anche per supportare le donne che decidono di non allattare al seno, fornendo loro informazioni indipendenti da interessi commerciali, basate sulle più recenti evidenze scientifiche.  
   
   
MILANO: PRESENTATO IL CONCORSO “FREE FROM PAIN”: DAGLI STUDENTI UN LOGO SUL DOLORE CRONICO DAI RAGAZZI ARRIVERANNO IDEE ORIGINALI ED EFFICACI  
 
Milano, 12 ottobre 2013 - Un concorso di idee rivolto agli studenti delle scuole superiori milanesi. Con l’obiettivo di creare un logo e un claim per una campagna di sensibilizzazione sul bisogno di cura di molte persone sofferenti di dolore cronico. È questa l’idea di “Free from pain”, iniziativa patrocinata da Comune di Milano e Regione Lombardia e promossa da Nopain-associazione italiana per la cura della malattia dolore e dall’azienda Medtronic. “La problematica del dolore cronico – ha detto Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute – non è da sottovalutare e va affrontata con gli strumenti più corretti. I numeri sono da prendere in considerazione con la massima attenzione. È significativo che, per una campagna di cultura della salute, siano coinvolte le scuole. Dalla creatività e dall´ingegno dei ragazzi nascerà un messaggio efficace e originale” Il termine per la consegna degli elaborati è il 30 aprile. L’iscrizione e la partecipazione al concorso sono gratuite. Il bando è pubblicato e scaricabile dai siti www.Nopain.it e www.Comune.milano.it  La scuola vincitrice riceverà un premio di cinque mila euro, che dovrà essere destinato al finanziamento di un progetto didattico-formativo. È stimato che il dolore cronico colpisca, nelle sue diverse forme, circa 15 milioni di italiani, oltre 200 mila milanesi. È una condizione che si registra quando, esaurita la sua funzione utile, il dolore diventa una sindrome autonoma cronica, una vera e propria malattia. Chi soffre di dolore cronico può arrivare ad accusare limitazioni in tutti i campi della vita, da quella famigliare a quella lavorativa e sociale. “Questo concorso – ha concluso l´assessore – è anche un ottimo esempio di quanto si possa fare quando si realizza un´alleanza di soggetti diversi. In questo caso, infatti, oltre all´amministrazione locale, agli enti del terzo settore e alle aziende vi è anche il significativo coinvolgimento delle scuole”.