Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Luglio 2014
VISITA DI UNA DELEGAZIONE DI ESPERTI DELLE MARCHE NELLA PROVINCIA CINESE DELLO HUNAN, SOTTOSCRITTI ACCORDI DI COOPERAZIONE.  
 
Le sottoscrizioni di un Accordo di cooperazione per la tracciabilità degli alimenti e di una lettera d’intenti in materia di sicurezza alimentare hanno concluso la visita di una delegazione di esperti delle Marche nella Provincia cinese dello Hunan. La settimana scorsa un gruppo di tecnici si è recato in Cina per proseguire le attività di cooperazione già avviate nel 2013 a seguito della sottoscrizione di un’intesa tra Regione Marche e lo Hunan. In particolare la missione ha visto protagonisti un pool di esperti del servizio Ambiente e Agricoltura della Regione Marche, dell’Assam (Agenzia agroalimentare), dell’Arpam (Agenzia protezione ambientale) e di docenti dell’Università Politecnica delle Marche a cui si sono aggiunti alcuni rappresentanti di imprese marchigiane leader nei settori dei servizi e delle tecnologie ambientali e della produzione agroalimentare di eccellenza. È stata organizzata anche una manifestazione di promozione dei prodotti agroalimentari marchigiani di eccellenza nell’ambito della settimana di celebrazione della cultura italiana a Changsha, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Console generale d’Italia a Canton, la principale televisione locale e rappresentanti di alcune imprese multinazionali italiane. Nell’ambito della visita, inoltre, la delegazione ha partecipato al primo workshop Sino-italiano sulle tecnologie di protezione ambientale, dove sono state ampiamente illustrate le procedure e le tecnologie più innovative in materia di tutela e risanamento ambientale, adeguamento ambientale degli impianti industriali e bonifica dei siti inquinati. L’occasione ha permesso alle aziende marchigiane presenti di approfondire i rapporti di collaborazione già avviati attraverso una comprensione più approfondita delle esigenze concrete espresse dalla delegazione cinese. A margine delle attività del Forum si è poi insediato un Comitato tecnico congiunto di esperti italo-cinesi composto da istituzioni, imprese e università, che ha condiviso le attività da realizzare nel corso del 2014 contenute in un accordo operativo sottoscritto nell’occasione. Le prossime attività di scambio previste dal calendario riguardano l’organizzazione di un training formativo rivolto a funzionari cinesi, in collaborazione con Arpam, Assam ed Università Politecnica delle Marche, che si svolgerà in autunno e coinvolgerà circa 20 partecipanti cinesi. Proseguiranno anche i rapporti di collaborazione tra le imprese delle due realtà territoriali sulla base di specifici progetti in aree di intervento già individuate. Dal lato delle istituzioni pubbliche, invece, sarà individuato un progetto pilota, da sviluppare congiuntamente, che riguarderà il trattamento di un’area inquinata da metalli pesanti sita nella Provincia dello Hunan. A suggello dei rapporti già precedentemente instaurati dall’assessore Maura Malaspina, con il recente viaggio in Cina, il servizio Agricoltura della Regione Marche ha sottoscritto una lettera di intenti con lo Hunan Food and Drug Administration per sviluppare i rapporti di scambio in materia di sicurezza alimentare, tracciabilità e controllo della qualità degli alimenti. Un meccanismo stabile di comunicazione sarà instaurato e mantenuto attraverso l’individuazione di un referente per ciascuna parte contraente. Anche su queste materie sono previsti scambi di formazione e di esperienze specifiche di carattere metodologico e scientifico. La missione si è poi conclusa con la sottoscrizione, a Pechino, di un ulteriore Accordo di cooperazione per la tracciabilità nel settore agroalimentare tra Assam ed il China Quality Certification Centre (Cqc), organo professionale di certificazione riconosciuto dall’autorità nazionale competente in materia di Certificazione. Anche in questo caso oggetto dell’Accordo è la cooperazione in tema di formazione e conoscenze manageriali e tecnico-gestionali sulla tracciabilità dei prodotti agroalimentari attraverso lo scambio di ricercatori, funzionari interni ed accademici anche con riferimento all’agricoltura biologica. Un progetto che potrebbe incentivare, nel tempo, sia gli scambi commerciali Italia-cina, soprattutto di prodotti agroalimentari di qualità, ma anche la possibilità per le nostre imprese, del settore delle tecnologie ambientali e della depurazione, di potersi proporre per rapporti commerciali di indubbia importanza.  
   
   
AMARANTO E QUINOA: I GRANI DELLE ANDE ALL´AZIENDA REGIONALE DI CESA  
 
 Firenze – Amaranto e quinoa: sono i grani delle Ande e sono stati per secoli il cibo delle popolazioni di quei territori che li consideravano il "cibo degli dei". Oggi questi grani (sono degli "pseudocereali") sono sempre più richiesti sui mercati, viste le loro importanti qualità nutrizionali e per la possibilità di essere utilizzati come alimenti per chi soffre di alcune patologie, come i celiaci. Per questo, e per testare la possibilità di coltivazione di questi semi in Toscana, all´azienda agricola regionale di Cesa (Ar) sono state realizzate prove di coltivazione sia di amaranto che di quinoa che hanno dato buoni risultati. Domani, 3 luglio, verrà effettuato un incontro tecnico al quale seguirà una visita guidata in campo per vedere da vicino i risultati di queste prove. La giornata, intitolata "Superfood in Tuscany – i grani delle Ande si possono coltivare in Toscana", è realizzata in collaborazione da "Terre regionali toscane" (l´ente regionale del quale fa parte l´azienda di Cesa), l´Ente cassa di Risparmio di Firenze e il Dipartimento di Scienze delle produzioni agroalimentari e dell´ambiente dell´Università di Firenze. L´incontro avrà inizio intorno alle 9,45 per concludersi intorno alle 12. Saranno presenti il direttore delle gestioni agricole di "Terre Regionali Toscane" Marco Locatelli, e Paolo Casini e Felice la Rocca, dell´Università di Firenze, che illustreranno le possibilità e prospettive di coltivazione di amaranto e quinoa in Toscana.  
   
   
SI TERRÀ IL PROSSIMO NOVE LUGLIO LA PUBBLICA AUDIZIONE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA (I.G.P.) "OLIO DI CALABRIA"  
 
L’assessore regionale all’Agricoltura, Foreste e Forestazione Michele Trematerra rende noto che mercoledì prossimo, 9 luglio, alle ore 17.30, presso la sala conferenze “Candiano” del Centro di Ricerca Cra-oli di contrada Li Rocchi a Rende (Cosenza), si terrà la pubblica audizione per il riconoscimento della Indicazione Geografica Protetta (I.g.p.) "Olio di Calabria", ai sensi del Reg. (Ue) n. 1151/2012. L’indicazione Geografica Protetta "Olio di Calabria" è riservata all’olio extravergine d’oliva ottenuto da olive prodotte esclusivamente da oliveti Calabresi. Si tratta di un importante passaggio che arriva a conclusione delle procedure nazionali dell’iter di riconoscimento. L’indicazione Geografica Protetta "Olio di Calabria" è riservata all’olio extravergine d’oliva ottenuto da olive prodotte esclusivamente da oliveti Calabresi. Alla riunione sono invitati tutti i portatori di interesse (istituzioni, organizzazioni professionali e di categoria, produttori, operatori economici ecc.). “Colgo l’occasione – ha affermato l’Assessore Trematerra – per rivolgere un sentito ringraziamento per l’ottimo lavoro sin qui svolto nell’interesse della nostra olivicoltura, al Comitato Promotore dell’Igp, al Ministero dell’Agricoltura per il prezioso e qualificato supporto tecnico ed amministrativo, e a tutte le figure che ancora contribuiranno al felice compimento di questo progetto”.  
   
   
STRABERRY: FRAGOLE E MIRTILLI MADE IN MILANO  
 
Cassina de Pecchi/mi - Coltivare fragole, mirtilli, lamponi e more con tecnologie all´avanguardia, ecosostenibili a un chilometro dalla metropolitana milanese? Non è fantascienza. L´avventura di Guglielmo Stagno D´alcontres, giovane laureato della Bocconi in Scienze Bancarie, amministratore di ´Straberry´, ha iniziato a concretizzarsi nel 2011, con la costruzione delle serre. Oggi, solo di fragole, sono oltre 120.000 le piantine coltivate a due metri di altezza, suddivise tra oltre dieci varietà differenti. Prodotto completamente tracciato con il Qr Code. La visita dell´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, che ha voluto conoscere da vicino l´esperienza di ´Straberry´ e del suo ideatore. Aiuti Per I Giovani - "Certo, qui a ´Straberry´ sono stati fatti forti investimenti - ha commentato l´assessore Fava -, ma per chi non ha mezzi esistono strumenti che noi mettiamo a disposizione come Regione. Anche senza capitali, i giovani che vogliono lavorare in agricoltura non sono soli. Con la nuova programmazione sul Piano di sviluppo rurale (Psr), ad esempio, attività come questa potrebbero arrivare a prendere fino al 45 per cento a fondo perduto, partendo da un 30 per cento di base, proprio perché legate a giovani". Risorse Pubbliche, La Lombardia Non Spreca Nulla - In Lombardia l´utilizzo di fondi pubblici è sempre altissimo. "Nella nostra regione - ha proseguito Fava - abbiamo registrato un tasso di impiego delle risorse del precedente Psr al 99,75 per cento. Non abbiamo residui: qui c´è forte predisposizione all´impresa, lo testimonia il fatto che, una volta riaperti i termini della Misura 121, sono arrivate domande per 78 milioni di euro, che valgono circa 200 milioni di investimenti. Se in 20 giorni i privati hanno generato queste richieste, la risposta è chiara: senza questi imprenditori non avremmo quell´indice di utilizzo. E se in altre regioni fondi pubblici restano inutilizzati è perché manca la classe imprenditoriale". Modello Olandese - Il modello di ´Straberry´ è quello olandese, della coltivazione fuori suolo, con tutti i suoi vantaggi. Valorizzato dall´utilizzo del fotovoltaico, la cui produzione in esubero garantisce approvvigionamento energetico a più di 4.000 persone. "La coltivazione fuori suolo - spiega Guglielmo Stagno D´alcontres - riduce lo sviluppo di eventuali malattie delle piante, poiché il terriccio viene cambiato ogni anni; garantisce maggior igiene al prodotto che non viene contaminato da animali; consente un utilizzo minimo di trattamenti, secondo il concetto di difesa colturale detta ´lotta integrata´; permette il controllo della crescita delle piante attraverso il sistema di irrigazione, oltre a una raccolta più rapida e sicura del prodotto grazie alla disposizione sopraelevata delle canaline su cui sono posizionati i vasi". Un Parco Agricolo, Dopo Expo - Una sperimentazione unica in Italia, sottolinea l´amministratore di ´Straberry´, sicuramente per quel che riguarda l´impiego delle serre e del fotovoltaico. Gli investimenti per iniziare sono stati ingenti, dell´ordine di alcuni milioni di euro. Certo, non tutti i giovani che vogliono giocare la loro sfida imprenditoriale in agricoltura possono vantare una base di partenza del genere, ´amplificata´ dal poter contare su cinquantasei ettari di terreno, oltre a tre cascine, che nei piani di Guglielmo Stagno D´alcontres diventeranno un grande parco agricolo dopo Expo 2015. Idee Per Il Ricambio Generazionale - "Andiamo dunque a sostenere chi ha voglia di fare imprenditoria con idee innovative - ha ricordato l´assessore lombardo -, noi cerchiamo di dare una mano, ci riusciamo spendendo tutte le risorse: quest´anno abbiamo avuto 133 milioni in più rispetto alla programmazione precedente". Cosa è mancato, allora? "Inventiva, innovazione - ha osservato, in conclusione, Fava -, che stanno lentamente riprendendo, ma grazie ai giovani. Non posso pensare che a innovare debba essere un agricoltore di 75 anni. Solo il fatto di coltivare fuori terreno è una innovazione: se vai in Olanda è normale, da noi no. Quando vai a ragionare sulle tecniche innovative, molti storcono il naso. Allora capisci perché servono idee. Senza queste, il ricambio generazionale resterebbe sulla carta".  
   
   
AGRICOLTURA: FVG "OGM FREE"  
 
 Trieste - Il ministero dello Sviluppo economico ha comunicato alla Regione che non è giunta né dall´Unione europea né dagli Stati comunitari membri alcuna osservazione in merito allo schema di disegno di legge della Regione Friuli Venezia Giulia, predisposto ed approvato dalla Giunta lo scorso mese di marzo, che dispone il divieto delle coltivazioni Ogm su tutto il territorio regionale. Il testo del disegno di legge era stato notificato dalla stessa Regione, per il tramite del ministero competente, agli uffici Ue di Bruxelles ed alla rappresentanze degli Stati membri. Nell´arco dei tre mesi previsti per legge non è giunta alcuna osservazione, per cui è scattata la formula del cosiddetto "silenzio-assenso". "Il testo voluto dalla Giunta regionale per bloccare le coltivazioni Ogm in Friuli Venezia Giulia, preserverà la tipicità e la qualità agricola della nostra regione", ha assicurato il vicepresidente della Regione ed assessore alle Risorse agricole Sergio Bolzonello. "Il Friuli Venezia Giulia - ha concluso Bolzonello - si conferma dunque veramente ´Ogm free´".  
   
   
VITICOLTURA, PUGLIA: AI GIOVANI UN BANDO PER DIRITTI IMPIANTO A TITOLO GRATUITO  
 
“La viticoltura pugliese è un valore che dobbiamo essere in grado di rendere sempre più appetibile per i nostri produttori e per i nostri giovani agricoltori. Ma è anche un valore che va difeso nella sua interezza conservando i diritti di reimpianto in ambito regionale.” L’assessore alle risorse agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni commenta così il primo bando (scadenza 31 luglio p.V.) attivato in favore dei giovani agricoltori pugliesi che vorranno attingere dalla riserva regionale per ampliare la superficie viticola aziendale e candidandosi ad avere fino a 2 ettari di diritto di impianto a titolo gratuito.(...) “E’ una soddisfazione per me aver per la prima volta consentito questo “ritorno a casa” di diritti che di fatto sospende l’esodo fuori regione di superficie vitata che arricchiva ingiustamente altri territori – dice Nardoni – anche attraverso una misura che offre una opportunità ulteriore proprio a giovani produttori, under 40 che possono disporre di diritti che rappresentano anche traccia identitaria del patrimonio viticolo e culturale della nostra regione.” Il bando per l’assegnazione dei diritti ceduti a titolo gratuito è rivolto esclusivamente a giovani agricoltori al di sotto dei 40 anni di età e che intendono esercitare in aree Dop della Puglia. Dal 1 gennaio 2016 i diritti di reimpianto saranno convertiti in autorizzazione da esercitare esclusivamente nella propria realtà aziendale e non nell’intero ambito regionale. A breve sarà emanato un nuovo bando regionale per l’assegnazione di ulteriori diritti della riserva regionale, a titolo oneroso, rivolto non solo ai giovani ma anche a coloro la cui azienda ha un indirizzo produttivo diverso da quello viticolo. “Il comparto continua a crescere – dice Nardoni – ma continua a farlo per un combinato disposto di buone azioni messe in atto in primis dai produttori e poi dalla governante politica. Non a caso possiamo annoverare misure di sostegno che sono in grado non solo di aiutare, ma anche valorizzare e promuovere il settore che è ormai fiore all’occhiello irrinunciabile per la Regione Puglia.” Tra le misure da segnalare l’approvazione della graduatoria delle domande di aiuto per “ristrutturazione e riconversione vigneti” (campagna 2013-2014), con ben 1.134 domande di aiuto per una superficie complessiva di oltre 2.000 ettari; il finanziamento a 44 cantine operanti in Puglia per un contributo complessivo di oltre 3,5Meuro finalizzati alla realizzazione di show-room, punti vendita, sale degustazione e attività di e-commerce e cantina virtuale (premialità per le aziende in possesso del Marchio Prodotti di qualità Puglia); o il finanziamento per 19 produttori vitivinicoli che grazie alla misura “vendemmia verde” hanno eliminato i grappoli verdi nei loro vigneti in cambio di un aiuto sotto forma di pagamento forfettario per ettaro. Pubblicato, infine, in questi giorni il Bando della Misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi”, che consentirà ai produttori di vino operanti esclusivamente nel territorio della regione Puglia, anche sotto forma di Ati o Consorzio, di candidarsi per un aiuto pubblico pari al 50% dell’investimento ammesso, per la promozione dei vini Igp, Dop, Docg pugliesi nei Paesi extra Ue. Nel bando azioni premianti per l’incoming in Puglia di esperti e buyer.  
   
   
BOLZANO: UTILIZZO DI PRODOTTI FITOSANITARI: LE NUOVE MISURE DELLA GIUNTA  
 
Con le linee guida presentate dall´assessore Arnold Schuler e approvate l’ 1° luglio dalla Giunta provinciale sull´utilizzo di prodotti fitosanitari, si punta a tutelare la salute pubblica attraverso il principio della prevenzione: nei luoghi dove la popolazione viene a contatto diretto con la protezione delle piante, vanno impiegati i mezzi tecnici migliori e vanno osservate regole precise. Il piano d´azione nazionale per l´applicabilità persistente di prodotti fitosanitari è in vigore da inizio 2014. "Anche in Alto Adige è aumentata l´attenzione della popolazione sul tema e, con le nuove regole, la Provincia intende svolgere un ruolo di battistrada e stabilire standard ancora più alti", spiega l´assessore all´agricoltura Arnold Schuler. Le direttive approvate ieri dalla Giunta hanno la funzione di proteggere la salute e sono distinte in 3 categorie. La prima contiene provvedimenti alla luce del piano d´azione nazionale per l´applicazione persistente dei prodotti fitosanitari: vengono individuate zone sensibili che sono regolamentate in modo rigoroso prevedendo anche il divieto di utilizzo di prodotti fitosanitari. Queste zone sono: luoghi pubblici, scuole, asili e strutture sanitarie e di cura. La seconda categoria applicata dalla Provincia fa un ulteriore passo avanti e definisce altre zone sensibili: edifici pubblici e privati, parchi privati e giardini, strade e sentieri nel centro del paese e piste ciclabili (piano regolatore), dove è previsto un spazio di sicurezza nell´utilizzo di tutti i prodotti fitosanitari. La terza categoria di direttive riguarda i controlli. Prima di attuare le nuove misure vanno effettuate delle verifiche e fissate delle sanzioni, che oscillano tra 1000 e 10.000 euro. Più in generale, con il nuovo pacchetto di misure la Provincia affronta il tema nei suoi vari aspetti: la ricerca, lo sviluppo, la regolamentazione tra i coltivatori, le disposizioni in agricoltura per la tutela della salute. In tema di studi per incrementare le conoscenze e esaminare gli effetti dei prodotti fitosanitari, il centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg in collaborazione con la Libera università di Bolzano e con l´Associazione apicoltori conduce il programma di osservazione Apistox per individuare come i prodotti fitosanitari incidano sull´evoluzione delle colonie d´api e sull´erba. Con un ulteriore passo si vuole migliorare l´utilizzo dei prodotti fitosanitari. "Su campi di prova vengono condotte indagini per testare le possibilità e i limiti delle tecniche per diminuire la deriva dei prodotti fitosanitari", spiega Schuler. Un approccio è l´impiego di cosiddetti ugelli di iniezione, in grado di diminuire notevolmente la deriva. Parallelamente si lavora per instaurare un sistema di metodi di coltivazione che coinvolga le varie associazioni biologiche, il Beratungsring, le organizzazioni produttrici Vog e Vip e l´unione coltivatori/Bauernbund. Questo accordo, che è vicino alla firma, ha il compito di garantire la convivenza tra produttori di coltivazioni biologiche e integrate. Inoltre è stato già firmata un´intesa tra produttori di frutta e contadini che lavorano altre colture. Nel settore fitosanitario in Alto Adige la produzione integrata è da molti anni prassi comune. Il concetto dell´agricoltura integrata prevede lo sfruttamento delle risorse naturali finché sono in grado di surrogare adeguatamente i mezzi tecnici adottati nell´agricoltura convenzionale e solo il ricorso a questi ultimi quando si reputano necessari per ottimizzare il compromesso fra le esigenze ambientali e sanitarie e le esigenze economiche. In Alto Adige il 93% dei frutticoltori esercita la produzione integrata prendendo come riferimento le linee guida dell´Agrios. I 6.100 agricoltori controllano giorno per giorno gli alberi e le vigne per verificare la presenza di insetti dannosi. Già da anni i prodotti fitosanitari di categoria tossica e molto tossica sono vietati in frutticoltura e viticoltura. Anche il sostegno della varietà biologica con l´uso ridotto dei prodotti fitosanitari e con la piantumazione di siepi va confermato: in presenza della siepe, la deriva di prodotti fitosanitari sul terreno del vicino si riduce quasi del 100%.