Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Luglio 2014
IMPRESE: MISE, EROGATI 440 MILIONI PER INVESTIMENTI E EFFICIENTAMENTO ENERGETICO NEL MERIDIONE  
 
Roma 3 luglio 2014 – Sfiorano i 440 milioni le disponibilità di cui 850 imprese della Calabria, Campania, Puglia e Sicilia possono usufruire per finanziamenti agevolati destinati a investimenti innovativi e efficientamento energetico. Il Ministero dello Sviluppo economico ha, infatti, concluso, nel rispetto del termine di scadenza della Carta degli aiuti a finalità regionale, le attività di concessione delle agevolazioni a favore delle imprese che hanno presentato domanda a valere sui bandi, collegati alla programmazione comunitaria 2007/2013, “Investimenti innovativi” ed “Efficienza energetica” nelle Regioni obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). I bandi sono stati aperti il 4 marzo per gli “Investimenti innovativi” e il 29 aprile per l’ “Efficienza energetica”. Sono state pertanto concesse agevolazioni pari a circa 440 milioni di euro in favore di oltre 850 imprese. Le agevolazioni, sotto forma di finanziamento rimborsabile, coprono il 75% dei costi totali ammissibili dei programmi e consentiranno di realizzare investimenti tecnologicamente avanzati o per la riduzione del consumo di energia primaria, per un ammontare complessivo pari a oltre 570 milioni di euro, con un conseguente impatto positivo sulla competitività e sullo sviluppo tecnologico del territorio. Entrambi i bandi hanno riscontrato una grande partecipazione da parte delle imprese, con oltre 1100 domande presentate. Per far fronte al maggior fabbisogno finanziario, le risorse del bando “Investimenti innovativi”, inizialmente pari a 150 milioni di euro, sono state incrementate dal Ministro dello Sviluppo economico di ulteriori 189 milioni di euro, portando così la dotazione finanziaria complessiva disponibile per i due interventi esattamente a 439 milioni di euro. Nella seguente tabella vengono riepilogati i principali dati inerenti l’attuazione dei due interventi agevolativi.
Intervento Agevolativo Iinvestimenti Innovativi Efficienza Energetica Totale
Numero imprese agevolate 446 410 856
Dati milioni di euro
Risorse disponibili 339 100 439
Investimenti complessivi 451 123 574
Agevolazioni concesse 338 92 430
La ripartizione delle agevolazioni concesse per dimensione delle imprese beneficiarie evidenzia, come indicato dal grafico seguente, che la categoria di imprese che ha beneficiato di più degli interventi agevolativi è quella delle micro e piccole imprese, con un ammontare di agevolazioni concesse pari a oltre 250 milioni di euro, seguita dalle imprese di medie dimensioni, con 132 milioni di euro, mentre alle imprese di grandi dimensioni sono state concesse agevolazioni per 46 milioni di euro. Di particolare interesse per le imprese beneficiarie sono anche le nuove modalità di erogazione. Gli strumenti agevolativi prevedono, infatti, accanto alla modalità tradizionale di erogazione delle agevolazioni a fronte di titoli di spesa quietanzati anche la possibilità per il Ministero di procedere al pagamento diretto dei fornitori dei beni d’investimento. La nuova modalità di erogazione prevede l’utilizzo di uno specifico contratto di conto corrente, denominato “conto corrente vincolato”, per la cui definizione è stata stipulata un’apposita convenzione con l’Associazione Bancaria Italiana (Abi). Tale meccanismo di erogazione consente alle imprese di non dover anticipare con proprie risorse la quota d’investimento coperta dall’agevolazione e, nel contempo, rende possibile l’integrale tracciabilità dei flussi finanziari originati dalla misura agevolativa.
 
   
   
UE: VIVERE E LAVORARE IN EDIFICI DI MIGLIORE QUALITÀ  
 
Bruxelles, 3 luglio 2014 - La Commissione ha adottato ieri nuove proposte per ridurre l’impatto ambientale degli edifici ristrutturati e di nuova costruzione, migliorando l’efficienza delle risorse e aumentando le informazioni disponibili circa le prestazioni ambientali degli edifici. Ne dovrebbero conseguire impatti positivi per l’ambiente. Quasi metà del consumo finale di energia e dei materiali estratti dell’Ue, oltre a circa un terzo del consumo di acqua dell’Ue sono connessi alla costruzione e all’occupazione di edifici; positivi per il settore dell’edilizia. Il settore europeo dell’edilizia genera quasi il 10% del Pil e rappresenta 20 milioni di posti di lavoro. Positivi per gli occupanti. Gli edifici sostenibili sono meno costosi da gestire e mantenere e hanno anche effetti positivi sulla salute e il benessere di coloro che li occupano. Michel Barnier, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario facente funzione per l’Industria e l’imprenditoria, ha dichiarato: “Il settore edile dovrebbe guardare alle proposte adottate oggi come a un’opportunità per innovare e attirare nuovi talenti. Le nuove tecnologie offrono grandi potenzialità, non soltanto per le costruzioni nuove, ma anche per la ristrutturazione di milioni di edifici esistenti per trasformarli in edifici ad alta efficienza energetica. Non lasciamoci sfuggire questa opportunità.” Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente, ha dichiarato: “Si parla molto dell’efficienza energetica degli edifici, ma dobbiamo guardare anche al quadro d’insieme. Una migliore informazione dei cittadini in merito alle prestazioni ambientali è un modo sicuro per migliorare le prestazioni complessive dei nostri edifici. Fa bene all’ambiente, alla salute dei cittadini e ai loro portafogli.” La costruzione, l’utilizzo e la demolizione degli immobili hanno spesso un notevole impatto sull’ambiente. Sebbene negli ultimi anni il settore dell’efficienza energetica nell’Unione europea abbia compiuto progressi notevoli, sono poche le informazioni disponibili in merito alle prestazioni ambientali complessive degli edifici. Alcune ricerche hanno dimostrato che il 79% dei nuclei familiari in tutta Europa vorrebbe poter tener conto degli aspetti ambientali nell’affitto o nell’acquisto di un immobile. Ciononostante, meno del 1% degli edifici in Europa è stato valutato sotto questo aspetto. Le proposte odierne consentirebbero ad architetti, fabbricanti di prodotti da costruzione, costruttori e a tutti coloro che vogliono affittare o acquistare un immobile l’accesso a informazioni di migliore qualità circa gli aspetti ambientali e sanitari coinvolti. Gli impatti ambientali delle diverse opzioni in materia di progettazione, costruzione, uso e demolizione potrebbero essere confrontati più facilmente, il che permetterebbe a sua volta di aumentare gli incentivi a favore degli edifici sostenibili in tutta l’Ue. A tal fine, in collaborazione con le parti interessate e le autorità nazionali, la Commissione elaborerà un quadro con un numero limitato di indicatori per valutare l’efficienza ambientale degli edifici. Lo scopo è fornire uno strumento che possa essere utilizzato in tutta Europa dai privati ma anche dalle autorità pubbliche. L’anno scorso da una consultazione pubblica è emerso che tale quadro costituirebbe un elemento importante per stimolare l’offerta e la domanda di edifici più rispettosi dell’ambiente. Saranno inoltre adottate misure per migliorare direttamente le prestazioni ambientali degli edifici. Le nuove proposte agevoleranno il riciclaggio dei rifiuti da costruzione e demolizione nonché il loro riutilizzo nella costruzione di nuovi edifici o nelle ristrutturazioni. Ciò significa che meno rifiuti finiranno nelle discariche e saranno necessari meno materiali vergini. Le iniziative, insieme alle comunicazioni sui rifiuti e l’economia circolare, l’occupazione verde e il piano d’azione verde per le Pmi, anch’esse pubblicate oggi dalla Commissione, promuovono una rinnovata agenda in materia di efficienza energetica per i prossimi anni. Prossime tappe - La prima serie di indicatori dovrebbe essere disponibile entro due o tre anni. In seguito, saranno raccolte informazioni che avranno un impatto graduale sugli edifici nuovi e ristrutturati. La Commissione incentiverà inoltre il mercato del riciclaggio dei rifiuti da costruzione e demolizione attraverso un maggiore sostegno ai progetti di ricerca e dimostrazione e una collaborazione più stretta con gli Stati membri, al fine di rendere il riciclaggio più interessante dal punto di vista economico. Contesto - La Tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse, adottata nel 2011, ha mostrato come l’alimentazione, la mobilità e l’edilizia siano responsabili del 70-80% di tutti gli impatti ambientali nei paesi industrializzati. Essa conclude che è necessario integrare le strategie esistenti intese a promuovere l’efficienza energetica e l’uso di energie rinnovabili negli edifici con strategie per promuovere l’efficienza delle risorse, che prendano in considerazione una serie più ampia di impatti ambientali durante il ciclo di vita degli edifici. Inoltre, tali strategie contribuirebbero a rendere più competitivo il settore edile e a sviluppare un parco immobiliare efficiente sotto il profilo delle risorse. La tabella di marcia definisce le tappe per il 2020 e delinea le azioni che saranno condotte dalla Commissione europea. Essa auspica inoltre una comunicazione sugli edifici sostenibili che contribuisca alla realizzazione delle tappe della tabella di marcia. L’iniziativa proporrà approcci volti al riconoscimento reciproco o all’armonizzazione dei diversi metodi di valutazione esistenti, anche al fine di renderli più funzionali e accessibili dal punto di vista economico per le imprese di costruzione, le compagnie di assicurazione e gli investitori. Ciò è in linea con la Strategia per la competitività sostenibile del settore delle costruzioni e delle sue imprese, che stabilisce azioni politiche fino al 2020 in materia di investimenti, capitale umano, requisiti ambientali, regolamentazione e accesso ai mercati.  
   
   
PPR: PROTOCOLLO REGIONE-OLBIA, IN GALLURA LA PRIMA SPERIMENTAZIONE  
 
Cagliari, 3 Luglio 2014 - Olbia è il primo comune sardo in cui viene sperimentata una innovativa metodologia, condivisa con la Regione, per la tutela del territorio secondo una nuova visione paesaggistico-urbanistica. Il protocollo tecnico di intesa Regione-comune è stato firmato, l’ 1 luglio, dall´assessore degli Enti locali, finanze e urbanistica, Cristiano Erriu, e il vicesindaco di Olbia, Carlo Careddu. L´intesa. Obiettivo del protocollo è la sperimentazione di processi collaborativi per elaborare il Piano urbanistico comunale coerentemente con le previsioni del Piano paesaggistico. Si punta ad avere procedure standardizzate e semplificate per adeguare gli strumenti urbanistici comunali e aggiornarli secondo una nuova visione paesaggistico-urbanistica del territorio nel rispetto delle previsioni del Piano Paesaggistico Regionale (Ppr). In base all´accordo le parti cooperano, infatti, per favorire la piena attuazione del Piano paesaggistico regionale e promuovere azioni di tutela e valorizzazione delle valenze paesaggistiche di ambito omogeneo sotto il profilo geomorfologico, storico, culturale e paesaggistico. La Regione. Vista la complessità dei processi, l´assessorato regionale supporterà l´ente locale nella redazione dello strumento urbanistico fornendo assistenza tecnico-giuridica. Inoltre, si impegna a costruire il "Database delle informazioni territoriali", già in corso di creazione, e a implementare la banca dati geografica regionale contenente il patrimonio storico-culturale dell´Isola. Infine l´assessorato sosterrà lo sviluppo e l´analisi paesaggistica per definire i perimetri e le discipline di tutela. "Olbia, sia per l´ampiezza dell´abitato che per la presenza della fascia litoranea - dichiara l´assessore Erriu - rappresenta un buon banco di prova per iniziare la sperimentazione che intende accompagnare i comuni sardi nell´adeguamento dei propri strumenti urbanistici al Ppr. Adesso sono in preparazione i protocolli d´intesa per Cagliari e Alghero".  
   
   
MODIFICA LEGGE URBANISTICA; ASSESSORE CALABRIA: “FONDAMENTALE RIASSEGNARE CENTRALITÀ STRATEGICA AGLI ASPETTI DI SALVAGUARDIA IDROGEOLOGICA, AMBIENTALE, PAESAGGISTICA”  
 
Catanzaro, 3 luglio 2014 - L’assessore Alfonso Dattolo è intervenuto a seguito della modifica della legge regionale urbanistica, la 19 del 2002, avvenuta nel corso della seduta della Iv commissione del Consiglio regionale. “Questa modifica ha natura di indifferibile urgenza in quanto provvede ad eliminare i rischi connessi alla decadenza dei piani. Per il termine del 19 giugno 2014, fissato dall’articolo 65, o all’atto di adozione dei Psc/psa, i Prg sarebbero da considerarsi decaduti, e questo, avrebbe rischiato di lasciare i territori comunali in assenza di pianificazione urbanistica. Ne sarebbe conseguito a cascata – ha evidenziato l’assessore all’urbanistica Dattolo - l’insorgere di diversi problemi che vanno dalla gestione territoriale alla tassazione immobiliare. Ma non solo, la mancanza di strumenti, avrebbe comportato il rischio di edificazione selvaggia determinando una mancanza di continuità pianificatoria, rendendo inapplicabili le misure di salvaguardia previste dal legislatore nazionale”. “La decadenza degli strumenti urbanistici è da considerarsi una gravissima mancanza, che favorirebbe l’ edificazione al di fuori dei centri abitati in ogni ambito e con qualsiasi destinazione con indice edificatorio unico. La necessità di mantenere uno standard di previsioni di Piano degli strumenti comunali si integra con il quadro di riferimento per le “politiche del paesaggio” e con le direttive in materia ambientale e con quelle più generali per lo sviluppo sostenibile stabilite a livello Europeo, Nazionale e Regionale”. “Il tutto - ha aggiunto l’assessore regionale - in coerenza con gli orientamenti e le indicazioni della Convenzione Europea del Paesaggio (Legge 9 gennaio 2006, n.14), del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (d. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e s. M. E i.), e della Legge Urbanistica Regionale n.19/2002 e s. M. E i. E dei più recenti strumenti nazionali ed internazionali in materia di sviluppo sostenibile che impongono un’attenzione specifica sulla vigenza delle previsioni dei piani e sugli eventuali danni che possono determinarsi nell’ambito di trasformazioni d’uso del territorio non controllate”. “Il ruolo della pianificazione ordinaria, nelle politiche del paesaggio, suggerisce nuove ipotesi per l’interpretazione strutturale del paesaggio, per la predisposizione del ruolo e dei contenuti degli “ambiti Paesaggistici” e dei relativi obiettivi di qualità, richiesti dal Codice dei Beni Culturali”. “La decadenza dei piani urbanistici generali, avrebbe comportato un enorme danno erariale per gli enti locali che si sarebbero viste drasticamente mutate le previsioni d’entrata, compromettendo i bilanci previsionali determinando come primo effetto il taglio di servizi pubblici essenziali”. “Il mantenimento delle previsioni, fino all’entrata in vigore del nuovo strumento urbanistico, si rende indispensabile per l’applicazione delle misure di salvaguardia di cui all’articolo 12 del Dpr 380/01, al fine di garantire che non si consumi alcuna trasformazione territoriale in difformità allo strumento urbanistico in scadenza tutelando così l’ambiente e il paesaggio, come sancito dall’articolo 9 della Costituzione”. “La modifica dell’articolo 65 della legge regionale 9/02, si completa con l’introduzione di ulteriori misure di salvaguardia, in attesa dell’approvazione degli strumenti urbanistici conformi alla normativa. Poiché il testo, contrae ai soli interessi pubblici diffusi la possibilità per gli enti locali di effettuare varianti urbanistiche, la redazione dei nuovi piani (Psc/psa) non prevede la possibilità di creare nuove zone di espansione, bensì di realizzare una pianificazione che sia intrinsecamente relazionata con gli aspetti ambientali insistenti sui territori. Tutto questo permette di rivalutare le aree pianificate e non ancora attuate e di riqualificare l’esistente”. “L’intento dell’assessorato che presiedo – ha inoltre sottolineato l’assessore Dattolo, è stato quello di riassegnare centralità strategica agli aspetti di salvaguardia idrogeologica, ambientale, paesaggistica e storico-culturale, favorendo l’adozione di nuovi modelli pianificatori capaci di dare alle generazioni future centri urbani più sicuri, moderni e compatibili con il contesto ambientale in cui sono inseriti. E’ indispensabile che i comuni colgano appieno la sfida, portando a compimento il nuovo processo pianificatorio, limitando quindi le trasformazioni dettate da obsoleti Piani Regolatori sprovvisti di alcun tipo di valutazione ambientale. In tal modo, si rende possibile il soddisfacimento di quelle condizionalità ex ante propedeutiche ad una compiuta ed efficace attuazione dei rilevanti interventi previsti dal nuovo ciclo di programmazione comunitaria regionale in materia di ammodernamento delle aree urbane e di rilancio delle aree interne”.  
   
   
COSTRUZIONI, ILLUSTRATO A TAVOLO REGIONALE UMBRIA PROGRAMMI E STRUMENTI PER RILANCIO SETTORE  
 
Perugia, 3 luglio 2014 – La Giunta regionale dell´Umbria indirizzerà ogni risorsa pubblica disponibile per rafforzare il sostegno al settore delle costruzioni, continuando ad accompagnarlo nel percorso di innovazione e di investimenti indispensabile per uscire dal tunnel della crisi. È quanto hanno affermato gli assessori regionali alle Infrastrutture ed Ambiente, Silvano Rometti, e alle Opere pubbliche e Politiche per la casa, Stefano Vinti, durante la riunione del Tavolo delle Costruzioni, convocato per condividere con i rappresentanti delle organizzazioni datoriali e sindacali del settore, dell´Anci (Associazione dei Comuni italiani) Umbria e delle istituzioni locali le linee programmatiche e gli obiettivi prioritari su cui si concentreranno le misure e le risorse della nuova programmazione comunitaria per i prossimi sette anni, insieme al programma di investimenti e di ulteriore semplificazione normativa messo in atto dalla Regione. La Giunta regionale, hanno detto i due assessori, si propone di dare nuovo slancio e vitalità a un settore, quello dell´edilizia e del suo indotto, che ha un peso rilevante nell´economia umbra e che, dopo una fase di crescita favorita dagli interventi per la ricostruzione post-terremoto, soffre negli ultimi anni a causa di una grave crisi che ne mette a rischio la tenuta occupazionale e delle imprese. Una situazione preoccupante, hanno rilevato, su cui l´attenzione delle politiche regionali è sempre stata massima, ma che richiede anche al settore di qualificarsi ed evolversi verso diverse tipologie e modelli, avviando un nuovo ciclo di sviluppo. "Il futuro delle costruzioni – ha detto l´assessore Rometti – è in larga parte legato alle attività di riqualificazione dell´esistente, con l´impiego di materiali e tecniche costruttive rispettose dell´ambiente. Nel Quadro strategico regionale con cui abbiamo definito gli obiettivi strategici della nuova programmazione comunitaria per il periodo 2014-2020, in cui l´Umbria avrà a disposizione oltre 1 miliardo e 700 milioni, più che nel passato, abbiamo indicato azioni e risorse a sostegno della ‘ripartenza´ in questa direzione del settore". "Un sicuro aiuto – ha spiegato – verrà dalle misure per la promozione della efficienza energetica sia negli edifici pubblici sia nei processi produttivi delle imprese, per l´uso delle energie da fonti rinnovabili e la diffusione dei trasporti sostenibili e intelligenti, dal sostegno agli interventi integrati di valorizzazione delle risorse ambientali e culturali alle opere per la difesa del suolo, la prevenzione e la gestione dei rischi". "Con la nuova programmazione comunitaria – ha aggiunto – si compie poi un passo in avanti nella qualità dello sviluppo urbano. La nostra ‘Agenda urbana´, che potrà contare su una dotazione di 50-60 milioni di euro, ha individuato nelle città di Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello i poli su cui investire per la mobilità sostenibile, il risparmio energetico, le infrastrutture. L´altro cardine della strategia territoriale prevede di concentrare gli investimenti sulle aree interne che più di altre hanno subìto un impoverimento, la fascia appenninica al confine con le Marche e la fascia dell´Orvietano". Altra partita importante sarà quella da giocare con i circa 190 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione: saranno destinate agli interventi di messa in sicurezza del territorio e per la mobilità sostenibile di persone e merci. "Prevediamo di impiegarli in particolare per il potenziamento delle infrastrutture locali, il miglioramento delle prestazioni della rete e dei servizi ferroviari, i collegamenti con l´alta velocità". A ridare dinamicità e lavoro al settore delle costruzioni saranno intanto nell´immediato anche i bandi di prossima emanazione da parte della Giunta regionale, a cominciare da quello dei "Puc 3" per lo sviluppo urbano dei piccoli Comuni, per un ammontare di 25 milioni di euro. "Per i piccoli Comuni – ha ricordato l´assessore Vinti – è stato approvato il piano per la realizzazione di opere pubbliche, con contributi per un totale di 4 milioni e mezzo di euro. Le gare per la realizzazione degli interventi sono iniziate questo mese e termineranno entro il 2014. E´ partito inoltre il finanziamento del Piano per la riduzione del rischio sismico per gli edifici pubblici e privati per un totale di 6 milioni di euro. Una delle azioni attraverso le quali la Regione ha dato il suo contributo alla "riduzione del danno" nel settore delle costruzioni, il cui futuro va costruito con investimenti pubblici e non con politiche di austerità e patti di stabilità che impediscono alle amministrazioni locali di investire". Se ad attestare l´efficacia della strategia regionale è il dato positivo della crescita delle aggiudicazioni di opere pubbliche, registrato nel 2013 rispetto al 2012 "con una chiara inversione di tendenza", nel 2014 proseguendo in questa nostra azione di sostegno e stimolo – ha anticipato Vinti – riproporremo il bonus casa a fondo perduto che ha dato risultati molto positivi: sono stati elargiti 7 milioni di euro, a 257 persone richiedenti, che hanno attivato acquisti di abitazioni per 32 milioni di euro". "Nel quadro delle politiche abitative, positivo – ha aggiunto - anche il bilancio dei mutui garantiti per l´acquisto della prima casa: sono stati 269 e hanno attivato acquisti per un ammontare di 24 milioni di euro". "Altro capitolo significativo di investimenti a favore del settore delle costruzioni – ha detto ancora Vinti – è quello della dotazione infrastrutturale per la banda larga. Sono già stati affidati lavori per 15 milioni di euro e con la nuova programmazione comunitaria saranno a disposizione 28 milioni di euro. Per l´Umbria – ha rilevato inoltre – sono in arrivo circa 8 milioni di euro dalla ripartizione delle risorse per la prevenzione del rischio sismico". Nessuna risorsa resta inutilizzata: sono state avviate o sono in fase di affidamento – hanno sottolineato i due assessori - quasi la totalità delle opere "anticrisi" programmate per migliorare la qualità dell´ambiente, la competitività regionale e per la ripresa dell´economia e dell´occupazione: dalle piastre logistiche al potenziamento degli impianti di depurazione, dagli interventi sulle strade regionali a quelli di ripristino e messa in sicurezza nelle aree colpite dall´alluvione di due anni fa, alle grandi opere quali la diga sul Chiascio, al completamento degli interventi per la frana di Massa Martana. Allo stesso tempo, si prosegue anche sul fronte normativo. Gli uffici regionali stanno predisponendo un disegno di legge regionale per l´efficienza energetica delle costruzioni, mentre entro l´anno si prevede di approvare il Testo unico in materia di governo del territorio; è in corso, inoltre, l´iter per l´approvazione del regolamento attuativo della legge regionale per la prevenzione delle cadute dall´alto, la definizione dell´elenco delle imprese, e per la progettazione dello scorporo dei costi per la sicurezza. Inoltre, l´assessore Vinti, ha ricordato che la Giunta ha recentemente approvato il "contratto tipo" per la ricostruzione di Marsciano. Ci sono strumenti e risorse consistenti che ci permettono di innovare il settore e superare la crisi - hanno detto i due assessori – ed è per questo essenziale condividere progetti e impegno per costruire una nuova stagione di crescita dell´edilizia e del suo indotto. L´incontro si è concluso con l´impegno che gli assessori Rometti e Vinti si sono assunti di riconvocare il Tavolo delle Costruzioni entro la fine di luglio, su temi specifici e di maggiore urgenza, per definire proposte concrete ed operative, in grado di aiutare a sostenere ed innovare le imprese del settore e salvaguardare i livelli occupazionali, e di incrementare la sicurezza nei cantieri.  
   
   
ROMA, URBANISTICA: TRASPARENZA SUI BENI PUBBLICI E BASTA FILE PER LE VISURE. CARTA DELLA CITTÀ PUBBLICA E SISTEMA DI PRENOTAZIONE ONLINE  
 
Roma, 3 luglio 2014 - “Oggi l’assessorato alla Trasformazione Urbana di Roma Capitale ha presentato ai presidenti degli ordini professionali, ingegneri e architetti, e ai collegi dei geometri e dei periti due importanti strumenti frutto del lavoro di questi mesi”. Così si legge in una nota dell’Assessore Giovanni Caudo. “La Carta della Città Pubblica è il censimento di tutti gli immobili, aree ed edifici, di proprietà pubblica che insistono nella città di Roma. Sono in tutto 14.090 ettari solo di proprietà di Roma Capitale a cui si sommano i 16 mila ettari degli altri soggetti pubblici. In complesso si tratta di quasi un quarto del territorio comunale (23,9%). Una risorsa importante per la socialità il benessere, per l´offerta di servizi e della vita nella città. Il Sistema di prenotazione online risolve un problema annoso cui erano sottoposti i tecnici che dovevano fare delle visure presso l’ufficio edilizia. Ora lo potranno fare online dal portale del Comune senza più file mattutine solitamente avvolte nell’informalità. Due strumenti importanti di innovazione che indicano il modo in cui l’amministrazione del Sindaco Marino intende lavorare a servizio della città e degli operatori, tecnici, imprese e dei cittadini tutti”.  
   
   
ROMA: PERIFERIE. IL 4 LUGLIO IL PRIMO MURALES ANTIMAFIA A ‘COLLINA DELLA PACE’ L’INIZIATIVA DI DA SUD IN COLLABORAZIONE CON L’ASSESSORATO ALLO SVILUPPO DELLE PERIFERIE  
 
Roma, 3 luglio 2014 - Il 4 luglio sarà inaugurato alla Collina della Pace il primo murales antimafia di Roma, un’iniziativa organizzata dall’associazione daSud con il patrocinio dell’Assessorato allo Sviluppo delle Periferie di Roma Capitale, in occasione dell’ultima tappa romana della “Lunga marcia della memoria”. A realizzare il murales sarà lo street artist David Vecchiato (in arte Diavù), nell’area confiscata al boss della Banda della Magliana Enrico Nicoletti nel 2001 e oggi trasformata nel parco pubblico “Collina della Pace". Tutte le associazioni, che in questi anni sono state protagoniste della realizzazione del parco dedicato alla memoria di Peppino Impastato, si ritroveranno a partire dalle ore 16,00 al “Villaggio dei diritti”, lo spazio organizzato dall’associazione antimafia daSud per festeggiare l’opera di street art e l’antimafia sociale con mostre, stand di artigianato e di degustazioni, attività ludiche, esibizioni teatrali, un happening rap, il concerto del rapper Kento e una mensa per i poveri. Alla tappa “Lo sanno anche i muri” e all’inaugurazione del murales – che si terrà alle 19.30 circa – parteciperanno anche Paolo Masini, assessore allo Sviluppo delle Periferie di Roma Capitale e vicepresidente di Avviso Pubblico, e Celeste Costantino, deputata, già portavoce di daSud, segretaria della delegazione italiana al Consiglio d´Europa. "Siamo lieti di realizzare assieme a daSud questa splendida iniziativa, in uno dei luoghi-simbolo del lavoro che stiamo portando avanti nelle nostre periferie. Nei mesi scorsi abbiamo sbloccato i fondi e avviato la riqualificazione del centro polifunzionale di Collina della Pace, per ridonare finalmente al territorio questa struttura dopo l´estate”, afferma Paolo Masini. “Diamo voce all´impegno di Roma Capitale contro tutte le mafie, e lo facciamo attraverso la street art, una forma d´arte che sta diventando uno strumento centrale per la riqualificazione dei nostri quartieri". “Nella Capitale delle mafie – afferma Celeste Costantino – inaugureremo un simbolo indelebile e identitario di un’antimafia che deve essere pratica quotidiana concreta e prerequisito dell’agire pubblico. Questo murales dimostrerà che la creatività e l’arte sono strumenti potentissimi contro i clan e rappresenterà uno stimolo importante per la politica che è in forte ritardo, per l’antimafia sociale e la cittadinanza: ognuno deve fare la propria parte, per non lasciare la città al welfare delle mafie, che sempre più offrono servizi, lavoro e soldi facili a chi scende a compromessi o sente di non avere più opportunità"  
   
   
UE: PIANO D´AZIONE VERDE PER LE PMI: TRASFORMARE LE SFIDE AMBIENTALI IN OPPORTUNITÀ DI BUSINESS  
 
Bruxelles, 3 luglio 2014 - Ieri la Commissione europea ha adottato una comunicazione dal titolo "Piano d´azione verde per le Pmi: aiutare le Pmi a trasformare le sfide ambientali in opportunità di business". Il piano d´azione illustra una serie di iniziative, proposte a livello europeo e orientate alle Pmi, volte ad aiutare queste ultime a sfruttare le opportunità offerte dal passaggio a un’economia verde, rendendo più efficiente la gestione delle risorse da parte delle Pmi europee, promuovendo l´imprenditorialità verde, sfruttando le opportunità offerte da catene del valore più verdi e facilitando l´accesso al mercato delle Pmi verdi. Aiutare le Pmi ad approfittare al massimo del passaggio a un´economia verde - Il piano d´azione verde definisce una serie di obiettivi e di iniziative corrispondenti, raggruppabili in cinque sezioni: 1. Rendere le Pmi più verdi per assicurare maggiore competitività e sostenibilità - Una gestione più efficiente delle risorse da parte delle Pmi offre enormi potenzialità ai fini della riduzione dei costi di produzione e dell´incremento della produttività. Si calcola che un migliore uso delle risorse potrebbe far realizzare all´industria europea risparmi per un valore totale di 630 miliardi di euro l´anno. 2. Imprenditorialità verde per le imprese del futuro - La prevenzione dei danni ambientali e il passaggio a un´economia a basse emissioni di carbonio rappresentano una sfida per la società, ma offrono anche nuove opportunità di business per le imprese che immettono prodotti e servizi verdi sul mercato. Le Pmi necessitano di un contesto imprenditoriale favorevole in cui idee verdi possano essere facilmente sviluppate, finanziate e immesse sul mercato. 3. Opportunità per le Pmi in una catena del valore più verde - La rifabbricazione, la riparazione, la manutenzione, il riciclaggio e l´ecodesign hanno grandi potenzialità di diventare volani della crescita economica e della creazione di posti di lavoro, recando contemporaneamente un significativo contributo nell´affrontare le sfide ambientali. Le Pmi e gli imprenditori hanno bisogno di un contesto favorevole per progredire verso un´economia circolare (cfr. Ip/14/763). 4. Accesso ai mercati per le Pmi verdi - Gli impegni internazionali dell´Ue in ambiti quali la cooperazione per fronteggiare i cambiamenti climatici o le politiche di vicinato offrono opportunità concrete di accesso a nuovi mercati alle Pmi europee con competenze verdi. L´87% delle Pmi europee, tuttavia, vende le proprie tecnologie, i propri prodotti o i propri servizi verdi solo sui mercati nazionali. Sono necessari un quadro più favorevole e una maggiore cooperazione internazionale per aiutare le Pmi ad integrarsi con successo nelle catene del valore mondiali. 5. Governance - Il piano d´azione verde per le Pmi è stato accolto con favore dalle amministrazioni degli Stati membri dell´Ue e dalle parti interessate delle Pmi nelle consultazioni sul futuro della politica a favore delle Pmi e nelle riunioni con la rete dei Garanti per le Pmi e con le organizzazioni delle imprese. È pertanto importante che esso sia attuato per intero, in modo da garantire un impatto in tutta Europa a vantaggio delle Pmi. Contesto - La gestione efficiente delle risorse costituisce uno dei principali volani della competitività delle imprese dato che, in media, il 40% dei costi dell´industria manifatturiera europea è da attribuire alle materie prime e che tale quota sale al 50% del totale dei costi di produzione se si aggiungono i costi dell´energia e dell´acqua, a fronte di una quota solo del 20% del costo del lavoro. Il Consiglio europeo del marzo 2014 ha messo in evidenza come l´Europa abbia bisogno di una base industriale forte e competitiva, in termini sia di produzione che di investimenti, quale motore principale di crescita economica e di occupazione. Il Consiglio europeo ha chiesto inoltre un impegno ininterrotto per contenere i costi dell´energia che gravano sugli utenti finali dell´energia, in particolare attraverso ingenti investimenti nel campo dell´efficienza energetica e la gestione della domanda di energia lungo l´intera catena del valore e nella fase di R&s. Lo Small Business Act (Sba) ha messo in evidenza come l´Ue e gli Stati membri debbano consentire alle Pmi di trasformare le sfide ambientali in opportunità. Il piano d´azione verde intende contribuire alla reindustrializzazione dell´Europa, quale propugnata nella comunicazione "Per una rinascita industriale europea" (cfr. Ip/14/42) e avallata dal Consiglio europeo, attraverso la promozione della competitività delle Pmi e il sostegno allo sviluppo di imprese verdi in tutte le regioni europee. Il piano d´azione verde integra l´Iniziativa per favorire l´occupazione verde (cfr. Ip/14/765), che propone una tabella di marcia per la promozione della creazione di posti di lavoro verdi nell´Ue, nonché il pacchetto sull´economia circolare e l´analisi degli obiettivi per i rifiuti (cfr. Ip/14/763).  
   
   
IMPRESE IN LOMBARDIA, PRINCIPALI MISURE DEI PRIMI 15 MESI DI LEGISLATURA  
 
Mantova, 3 luglio 2014 - Queste le principali misure per le imprese varate dalla Regione Lombardia nei primi 15 mesi di legislatura. Supporto All´imprenditorialità - I principali capitoli del sostegno alle imprese riguardano: 32,5 milioni per Programma Start up e Re-start, più di 2000 ingressi nel sistema (domande in bozza), oltre 650 business plan presentati da Mpmi e aspiranti imprenditori (73 ammessi), 168 domande di fornitori di servizi (106 ammessi); 12,7 milioni di euro per stimolare la creazione di reti di impresa (78 progetti finanziati); 3 milioni di euro per le imprese che intendono rilanciarsi e rafforzamento della Rete di affiancamento (Raid). Accesso Al Credito - Per l´accesso al credito, 22 milioni alle imprese socie di Confidi per l´aumento del capitale sociale, che hanno generato 500 milioni di nuovi finanziamenti; avvio della misura ´Credito in Cassa´, con plafond di 1 miliardo di euro, per sblocco debiti della Pubblica amministrazione; semplificazione dei criteri di accesso e ampliamento dei beneficiari della misura ´Credito Adesso´ a sostegno del capitale circolante (plafond ancora disponibile oltre 200 milioni di euro). Internazionalizzazione E Attrattività - In accordo con il Sistema Camerale nel 2013 è stata realizzata una nuova edizione del Bando unico a voucher, che ha assegnato quasi 3.000 voucher, per un totale di oltre 6 milioni di euro. Avviata l´edizione 2014 con un budget complessivo di 5 milioni di euro. Fra le principali iniziative sviluppate nel 2013: costituzione del fondo di rotazione per partecipazione a fiere internazionali, 3 milioni di euro; Bando Gate (Give Ability To Export), finanziato con 2 milioni e che ha visto presentare 163 domande; sperimentazione di attività di incoming di buyer esteri in occasione di fiere (Tuttofood, Host, Mecha-tronika). In tema di attrattività, nel 2013, in partenariato col Sistema Camerale, è stato consolidato il funzionamento di ´Invest in Lombardy´, il servizio per l´attrattività degli investimenti esteri. Si è concluso il programma ´Aster´ per la qualificazione dell´offerta localizzativa territoriale tramite partenariati pubblico-privati, che ha finanziato 6 progetti, per un totale di 4,5 milioni di euro. Ricerca E Innovazione - Sono state realizzate diverse iniziative per la promozione e lo sviluppo del capitale umano e per la promozione e il sostegno della ricerca scientifica nell´ambito di accordi di collaborazione con attori del sistema della ricerca (centri e istituti di ricerca, Enti di governo o territoriali). La dotazione finanziaria mobilitata è pari a circa 38 milioni. Avviato il percorso di costituzione dei Cluster tecnologici regionali e approvato un contributo di 1 milione di euro. E´ stato realizzato il Bando Smart Cities & Communities (14 progetti finanziati con 27,6 milioni di euro), sono stati investiti 10 milioni di euro per la Banda larga (Zero digital divide) ed è stata avviata, in via sperimentale, un´azione per la creazione di un ambiente di Open Innovation.  
   
   
IMPRESE LOMBARDIA, LA NUOVA LEGGE - SCHEDA  
 
Mantova, 3 luglio 2014 - La Legge ´Impresa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività´ è stata approvata all´unanimità dal Consiglio regionale lo scorso 11 febbraio. E´ basata su quattro principi: fiducia, sussidiarietà, responsabilità, innovazione. Questi i principali contenuti. Accordo Per La Competitività - Strumento negoziale per definire diritti e obblighi reciproci: tempi certi; numero di posti di lavoro previsti; incentivi anche fiscali; ricorso semplificato agli strumenti urbanistici per la localizzazione di insediamenti produttivi, l´ampliamento di insediamenti già esistenti, il recupero di aree dismesse, degradate o sottoutilizzate. Lo scorso 28 febbraio sono stati approvati gli indirizzi per la definizione degli Accordi; dal 4 aprile si è aperta la possibilità di inserire le manifestazioni di interesse; il 13 giugno sono stati approvati i criteri per la valutazione dei progetti delle imprese. Gli ambiti di intervento sono: Ricerca e innovazione (8,7 milioni); Sviluppo e qualificazione dotazioni infrastrutturali (12 milioni); capitale umano (1 milione). Accesso Al Credito E Finanziamenti - Per favorire l´accesso al credito da parte delle Mpmi la legge prevede il potenziamento degli interventi di garanzia, tramite l´ottimizzazione e la riorganizzazione del sistema dei Confidi: sulla base degli esiti della due diligence si è avviato il percorso per la definizione di strumenti a supporto del sistema lombardo delle garanzie, per incrementarne la sostenibilità e massimizzare i benefici per le imprese. La Giunta ha approvato la proposta di Linee Guida e svolto le relative consultazioni. Previsti 40 milioni di euro dedicati sull´Accordo di programma con le Camere di Commercio (25 milioni da Regione Lombardia e 15 milioni dalle Camere di Commercio) e un maggiore coinvolgimento della Finanziaria regionale (altri 40 milioni di euro), per un intervento che intende generare 2 miliardi di nuovi finanziamenti alle imprese. La Legge prevede inoltre la sperimentazione di modelli alternativi di accesso al credito per le medie e grandi imprese (avviata l´Operazione Minibond) e agevolazioni alle aziende con particolare attenzione a quelle micro. Prevista anche la creazione di un circuito di moneta complementare: uno strumento elettronico di compensazione locale per lo scambio di beni e servizi. Riduzione Del Carico Fiscale - Meno carico fiscale, regionale e locale, per le Mpmi, anche attraverso risorse derivanti dal recupero dell´evasione fiscale. Filiera Alimentare, ´Made In Lombardia´ Ed Energia - Tra gli altri interventi previsti: innovazione e tecnologia nella filiera alimentare, per favorire l´alimentazione e migliori stili di vita; istituzione del riconoscimento ´Made in Lombardia´, finalizzato alla certificazione della provenienza del prodotto; riduzione dell´incidenza dei costi energetici sulle imprese manifatturiere lombarde. Comunicazione Unica - Consiste in un´unica dichiarazione telematica, con cui l´imprenditore dichiara di possedere i documenti necessari all´avvio dell´attività, contestuale alla comunicazione. Fascicolo Elettronico D´impresa - Viene implementato il ´Fascicolo elettronico´, conservato presso le Camere di Commercio, con lo scopo di raccogliere in un unico ambiente tutte le informazioni, i documenti e gli atti concernenti la vita dell´impresa. Ogni Amministrazione, comprese quelle preposte ai controlli, non potrà richiedere all´impresa documenti, autorizzazioni, atti e certificazioni che sono depositati presso il ´Fascicolo elettronico´ e sono telematicamente consultabili. Conferenza Di Servizi Telematica - La valutazione degli interessi pubblici complessi connessi al rilascio di autorizzazioni e permessi avviene in sede di Conferenza di servizi, da espletarsi anche in modalità telematica. Enti Locali - Premio ai Comuni che introducono esperienze positive di innovazione e semplificazione. Sistema Dei Controlli - Il ricorso a controlli e verifiche presso le aziende non può avvenire se non dopo aver esperito l´esame dei documenti archiviati nel ´Fascicolo elettronico´. L´attività di verifica e controllo non può sospendere l´attività di impresa. Anche qualora siano riscontrate difformità, deve essere concesso all´impresa un termine per sanare i vizi rilevati. Vale il principio secondo cui ciò che è stato già oggetto di controllo da parte di una autorità amministrativa, salvo modifiche intervenute, si considera positivamente verificato. Si riconosce pieno valore legale alle certificazioni rilasciate dagli enti di certificazione, sollevando l´impresa e l´imprenditore dalla conseguente responsabilità: si sposta così l´asse del controllo dall´impresa all´ente certificatore. Garante Regionale Per Le Mpmi - Monitora l´attuazione dello Small Business Act sul territorio lombardo, elabora proposte volte a favorire lo sviluppo del sistema delle Mpmi, promuove le migliori pratiche per le Mpmi anche attraverso linee guida e la sottoscrizione di convenzioni con gli Enti pubblici.  
   
   
IMPRESE, LOMBARDIA: CON LEGGE STRUMENTI FACILITANTI  
 
Mantova, 3 luglio 2014 - "Con gli incontri che ho svolto in tutte le Sedi territoriali ho voluto testimoniare la vicinanza della Regione, non solo a parole, a chi si impegna tutti i giorni per fare impresa, portando a conoscenza degli imprenditori gli strumenti di facilitazione che Regione Lombardia mette a disposizione, a partire dalla Legge ´Impresa Lombardia´, che io ho fortemente voluto e che è stata approvata all´unanimità lo scorso 11 febbraio. Lo scopo è permettere al tessuto produttivo di rilanciarsi". E´ quanto ha detto, a Mantova, l´assessore regionale alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, illustrando scopi e contenuti della Legge ´Impresa Lombardia´ e degli altri provvedimenti assunti dalla Regione, in occasione dell´incontro, presso la Sede territoriale della Regione, con le realtà produttive e imprenditoriali della provincia. Lavoro Capillare - Presente anche l´assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, che ha sottolineato come le norme varate dalla Regione "possano essere esempio per altre Istituzioni". "L´impegno della Regione Lombardia - ha aggiunto Paola Bulbarelli - non si limita comunque solo alla Legge ´Impresa Lombardia´, con i suoi 20 milioni di stanziamento, ma comprende un lavoro capillare in tutti i settori, che permetterà di avere meno burocrazia e pressione fiscale, un accesso più facile al credito e lo snellimento dei controlli". I Principi - La Legge, ha ricordato Melazzini, è basata su quattro principi fondamentali: la fiducia reciproca tra imprese e Istituzioni, la responsabilità condivisa, la sussidiarietà, l´innovazione. Accordi Competitività - Tra i principali strumenti contenuti nella Legge - "che è pienamente operativa, essendo stati approvati tutti i provvedimenti attuativi necessari" - Melazzini ha ricordato, in particolare, gli Accordi di competitività. Si tratta di intese sottoscritte con gli Enti territoriali, le imprese, il sistema camerale e le parti sociali, grazie alle quali "si può agire sulla defiscalizzazione e costruire zone ´a burocrazia zero´, rilanciando la produttività dei territori". Dal 5 aprile si è aperta la possibilità per le imprese di inserire manifestazioni di interesse per questa misura. Nel mese di giugno sono stati invece approvati i criteri per la valutazione dei progetti delle imprese su questi capitoli: Ricerca e innovazione (8,7 milioni); Sviluppo e qualificazione dotazioni infrastrutturali (12 milioni); capitale umano (1 milione). Altre Misure - Tra le altre misure adottate da Regione Lombardia Melazzini ha ricordato: gli strumenti di accesso al credito, facilitanti e diversificati a seconda delle dimensioni dell´impresa; la rivisitazione del sistema delle garanzie; il ´Made in Lombardy´; la comunicazione unica e il ´Fascicolo elettronico d´impresa´; la Conferenza dei servizi telematica; la revisione del sistema dei controlli, la sperimentazione di un circuito di moneta complementare. Burocratic Angels - Di particolare importanza, secondo l´assessore, il lavoro svolto dalla Direzione generale Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione, insieme al professor Giulio Sapelli, sulla semplificazione. Al termine delle decine di audizioni svolte con i diversi stakeholders, sono state stilate delle linee guida che porteranno, tra le altre cose, alla nascita della figure dei ´burocratic angels´, funzionari il cui unico compito sarà quello di risolvere le difficoltà con le procedure e le autorizzazioni per le imprese.  
   
   
TOSCANA: PICCOLI PRESTITI: AMPLIARE I LAVORATORI BENEFICIARI E APRIRE ALLE PARTITE IVA  
 
Firenze, 3 luglio 2014 – Una modifica della legge 45 che prevede piccoli prestiti per i lavoratori e le lavoratrici che hanno necessità di chiedere alle banche un finanziamento per fronteggiare una fase di difficoltà economica. Lo chiederà al consiglio regionale la giunta, su proposta dell´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, che si è incontrato oggi con le organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil impegnandosi a presentare quanto prima il provvedimento. "Cerchiamo – spiega Simoncini – di rispondere maggiormente al bisogno sociale ampliando la platea dei beneficiari, innalzando la fascia di reddito dei soggetti interessati.Tale strumento purtroppo si rivela oggi ancora utile per sostenere i lavoratori che hanno perduto il lavoro e hanno biosgno di un aiuto concreto per andare avanti. Situazioni di questo tipo sono, purtroppo, molto frequenti in questo periodo di crisi protratta, sia in conseguenza dei ritardi dello Stato nell´erogazione della cassa integrazione e nel trasferimento dei fondi per la cassa integrazione in deroga". La proposta di modifica che l´assessore si è impegnato a portare all´esame del consiglio, sulla quale concordano i sindacati che avevano avanzato sollecitazioni in tal senso, prevede di modificare la soglia di reddito Isee, portandola dagli attuali 24 mila a circa 36 mila 500 euro, che è la soglia di riferimento per l´accesso a tutti i servizi regionali (trasporti ecc). Sarà inoltre eliminato il vincolo che limitava l´accesso al lavoratore con famiglia monoreddito, mentre la possibilità di accesso al finanziamento verrà estesa anche ai titolari di partita Iva con almeno due anni di attività e senza reddito da almeno due mesi. "L´allargamento alle partite Iva – afferma l´assessore – è molto importante, perchè abbiamo verificato che l´inasprirsi della crisi ha penalizzato molto questi soggetti che, nella maggior parte dei casi sono giovani e sprovvisti di ammortizzatori sociali". Il provvedimento concordato con i sindacati sarà presentato, dopo il passaggio in giunta, al consiglio regionale che l´assessore auspica possa condividerlo e approvarlo quanto prima. Cosa sono i "Piccoli prestiti" Nell´ambito della legge 45 la Regione, grazie ad un investimento di 5 milioni, per tre anni, assicura la copertura totale degli interessi e delle garanzie sui finanziamenti erogati. Il finanziamento massimo concedibile è di 3 mila euro, erogati in una unica soluzione. Nei primi mesi di operatività del provvedimento, varato nel 2013, sono state presentate 305 domande, per un importo complessivo di 915.000 euro. I destinatari dell´intervento, ad oggi, sono lavoratori e lavoratrici dipendenti, residenti in Toscana, che da almeno due mesi non ricevono lo stipendio o sono in attesa degli ammortizzatori sociali. L´intervento fino ad oggi era destinato a famiglie monoreddito o nelle quali entrambi i coniugi sono nella stessa situazione di difficoltà.  
   
   
AISEM E UCOMESA/GLI IMPRENDITORI SI DETTANO LE REGOLE PER LA SICUREZZA DELLE MACCHINE IL 70% DEL PARCO MACCHINE ESISTENTE HA PIÙ DI 20 ANNI  
 
Milano, 3 luglio 2014 - Aisem e Ucomesa presentano oggi in Assolombarda le schede tecniche elaborate in collaborazione con Inail e Ministero del lavoro sulla manutenzione delle macchine di sollevamento e movimentazione. Aisem e Ucomesa raggruppano tutte le aziende che svolgono il proprio lavoro con tale passione e correttezza da poter pretendere che le verifiche del macchinario non siano superficiali. Si parla di verifiche sul campo che devono essere svolte nella loro completezza, pena mettere a rischio la salute degli addetti ai lavori. Il know-how delle aziende, esplicato all’interno delle schede, ora è consultabile e applicabile volontariamente da tutti. “Sono stati tre anni intensi di confronto tra noi imprenditori e l’ente di controllo Inail. Un lavoro appassionante e appagante nato dall’esigenza delle aziende dei macchinari del sollevamento e della movimentazione, rappresentate da Aisem e Ucomesa all’interno di Anima, di potersi riferire a schede tecniche adeguate e condivise che siano guida per la sicurezza e la manutenzione. Il gruppo di lavoro, costituito da Aisem, Ucomesa, Ance, Anfia, Confindustria, Ministero del lavoro e Inail, si è impegnato per rendere luminosa una zona d’ombra della normativa sulla sicurezza, che è vitale sia per chi lavora e sia per chi ha la responsabilità ultima dell’operato. Basti pensare che il 70% del parco macchine esistente ha più di 20 anni. C’è molto da fare insomma”. E’ innegabile che tale lavoro sia di ausilio ai manutentori, che devono verificare le macchine marchiate Ce, e ai datori di lavoro, che hanno l’onore della responsabilità ultima degli infortuni. L’iniziativa non nasce da un’imposizione da parte degli enti di controllo bensì dal desiderio imprenditoriale di una maggior chiarezza per un miglior lavoro quotidiano. Le schede di lavoro sono un utile supporto per la definizione di piani per i controlli e sono suddivisi in apparecchi fissi, trasferibili e mobili, tutti corredati da una parte relativa agli accessori di sollevamento. Aisem e Ucomesa intendono prossimamente prevedere un ciclo di scambi informativi sull’argomento. 3 luglio 2014 – ore 9.00-14.30; Auditorium Gio Ponti, Assolombarda - Via Pantano 9, Milano  
   
   
SARDEGNA: INTERVENTO DEL MINISTRO POLETTI AL CONVEGNO DI LEGACOOPA  
 
 Cagliari, 3 Luglio 2014 - Ampia e ricca di esempi la relazione del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che l’ 1 luglio ha sottolineato il pericolo della lontananza tra cittadini e palazzi. "Mai perdere di vista che i numeri scritti sui fogli che ci troviamo tra le mani tutti i giorni sono persone, imprese, famiglie. Non è tempo di aspettare né di sperare, è tempo di fare, di prendersi responsabilità insieme". Il Ministro del Lavoro ha poi fatto riferimento ai passi del Governo per fronteggiare e superare la crisi, spiegando la necessità di vivere in un paese che sia più equo, dove non si soffra di una cattiva distribuzione della ricchezza tra quelli che partecipano a produrla.  
   
   
SARDEGNA: MERCATO DEL LAVORO INTERVENTO DEL PRESIDENTE PIGLIARU AL CONVEGNO DI LEGACOOP  
 
Cagliari, 3 Luglio 2014 - La sintesi finale è spettata al presidente della regione Francesco Pigliaru. "I punti principali del nostro programma di governo, i primi che abbiamo affrontato, sono istruzione e flexsecurity. L´istruzione è la chiave della produttività: per utilizzare macchinari complessi, e quindi produrre, è necessario saperlo fare. Alle persone, poi, bisogna dare sicurezza sociale; non farlo significa entrare nel conflitto e fermare quel cambiamento, permesso dalla flessibilità, che il mercato necessita". In riferimento alla Garanzia Giovani, il presidente, sottolineando l’importanza di procedere parallelamente al Governo in buona collaborazione, ha evidenziato la necessità di cogliere le buone politiche e svilupparle al meglio, collocandosi "nella parte alta dello spettro delle varianti regionali, tra le regioni più brave". Sull´attrarre gli investimenti esteri, Francesco Pigliaru ha ribadito la posizione della Sardegna, che sta dimostrando di essere "interlocutore affidabile, capace di dare risposte chiare in tempi certi". In conclusione, l´apertura verso l’esterno: "questa Regione è malata di fragilità, ha imprese che un sistema sbagliato ha tenuto piccole. Tutti insieme dobbiamo rinforzarla: è finito il tempo di circoscriverci nel nostro piccolo mondo, i mercati sono grandi e così le opportunità".  
   
   
PER EX DOMINO SPILIMBERGO ACCORDO SU CONTINUITÀ PRODUTTIVA  
 
Trieste, 3 luglio 2014 - Svolta nella crisi della ex Domino di Spilimbergo, azienda specializzata nella produzione di prodotti per l´arredobagno e il wellness che nel maggio scorso è stata dichiarata fallita. Il curatore fallimentare ha siglato un accordo con il gruppo industriale Glass, che fa capo al Fondo Igi e all´amministratore delegato Stefano Boccalon, per l´assegnazione temporanea della licenza d´uso del marchio Albatros, l´accordo è subordinato al raggiungimento dell´approvazione del comitato creditori e all´avallo delle rappresentanze sindacali. Grazie all´accordo sarà possibile riavviare la produzione nello stabilimento di Spilimbergo della ex Domino, con l´obiettivo di preservare il patrimonio e il marchio aziendale e completare le commesse residue difendendo e recuperando in questo modo parte dell´occupazione. In prospettiva, si punta a ricercare ulteriori soci interessati al rilancio e all´affitto o acquisizione dell´azienda. "Il settore - spiega il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello - sta vivendo una grande crisi. La soluzione prospettata per la ex Domino è un piccolo segnale che ci incoraggia e ci dice che dobbiamo dedicare moltissima attenzione alle sviluppo delle reti d´impresa e al progetto regionale destinato a sostenere le forme di aggregazione fra le imprese anche in una logica di filiera". Il vicepresidente Bolzonello ha assicurato che gli uffici della Regione sono a completa disposizione "per sostenere con tutti gli strumenti disponibili questa iniziativa rivolta al salvataggio di una realtà storica della provincia di Pordenone". "Quello messo a punto per la ex Domino - ha osservato Bolzonello - potrebbe diventare un modello per affrontare con più efficacia le sfide di un mercato globale, intercettando opportunità di collaborazione e sviluppo su progetti comuni all´interno delle filiere produttive". "Siamo consapevoli - ha commentato Stefano Boccalon, del gruppo Glass - che in una situazione fortemente compromessa molti temi e ostacoli dovranno essere affrontati e risolti al più presto per valutare in maniera approfondita la sostenibilità di un piano industriale di medio-lungo termine". "Sono tuttavia convinto - ha aggiunto Boccalon - che è altresì importante ridare una prospettiva di continuità alla ex Domino e al territorio di Spilimbergo, già messo a dura prova negli ultimi anni, preservando il valore aziendale attraverso l´evasione delle commesse residue per non perdere la clientela fidelizzata al marchio e all´azienda".  
   
   
LA FEDERAZIONE RUSSIA CHIAMA LA MECCANICA ITALIANA DATI ANIMA: +22% EXPORT NEL 2013  
 
Milano, 3 luglio 2014 - Dagli ultimi dati pubblicati dall¡¯Ufficio studi Anima, la Russia risulta il quarto paese assetato di meccanica italiana superato solo da Germania, Francia e Usa. Ieri, presso la Federazione Anima, che rappresenta la meccanica italiana, si incontreranno le imprese associate per affrontare la nuova sfida per chi esporta in territorio russo. ¡°Anima ha scelto di approfondire tecnicamente l¡¯evoluzione certificativa in atto da qualche mese in Russia. - dichiara Sandro Bonomi, Presidente Anima - Tali cambiamenti, se non compresi e applicati per tempo, rischiano di mettere a repentaglio gli sforzi degli imprenditori della meccanica. E¡¯ un paese export fondamentale per il nostro settore. Abbiamo registrato un incremento formidabile delle esportazioni (+22%) verso la Russia dal 2012 al 2013. I rapporti economici e di business con i russi sono una delle priorit¨¤ di Anima. Pochi giorni fa ho incontrato, assieme ai Presidenti rappresentanti di ogni settore di Anima, Vladimir Gutenev, First Vice President della Russian Engineering Union (Unione Meccanica Russa) e First Deputy Chairman of the State Duma, responsabile dello sviluppo industriale del Paese. C¡¯¨¨ fame di italianit¨¤ e Anima traduce le modalit¨¤ pi¨´ corrette per intervenire e incrementare il business delle nostre imprese¡±. Con l¡¯aiuto dei partner Icim e attraverso il Progetto Dogana facile, gli imprenditori presenti approfondiranno i seguenti temi: La certificazione e i nuovi regolamenti; Evoluzione certificativa in Custom Union e i nuovi Tr Ts (Technical Rules of Custom Union); La nuova disciplina della responsabilit¨¤: il ruolo del dichiarante; Panoramica sui nuovi regolamenti tecnici (Tr); Documentazione inerente le procedure certificative (passaporti, expert conclusion, manuali, ecc.; Cenni su regolamenti) applicabili in nazioni non in Custom Union; Problemi e opportunit¨¤ dal punto di vista doganale; L¡¯ingresso della Russia nel Wto; Barriere doganali; Documenti necessari per esportare; Dual use: le nuove autorizzazioni; Unione doganale tra Russia, Bielorussia, Kazakhstan; Il progetto Rostek.
Export top 15 countries (2013 su 2012)
Country ¦¤%
Germany 0%
France -2%
Usa 7%
Russian Federation 22%
United Kingdom 11%
Turkey -12%
Australia 42%
Spain -7%
Saudi Arabia 5%
China 6%
Algeria 31%
South Korea 43%
Poland -5%
Brazil 22%
Uae -30%
values in euro