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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Febbraio 2009
CAPIRE PER AGIRE O AGIRE PER CAPIRE? ON LINE SU PLOS ONE LA RICERCA DI UN GRUPPO DI NEUROSCIENZIATI DELLA SISSA CHE MOSTRA UN LEGAME TRA ELABORAZIONE DEL LINGUAGGIO E AREE MOTORIE  
 
Trieste, 26 febbraio 2009 - 25 febbraio 2009 - È possibile che le aree motorie del cervello si attivino per comprendere le parole che descrivono un’azione? La risposta in una ricerca condotta da un gruppo di scienziati della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste, guidato da Raffaella Rumiati, docente di neuropsicologia presso il settore di neuroscienze cognitive. Lo studio, da oggi on line sulla rivista Plos One, ha cercato di far luce sulla questione dimostrando che le aree motorie favoriscono quei processi che, pur non strettamente linguistici, permettono una comprensione più profonda del significato delle parole, comprensione finalizzata all’interazione sociale. <<L’idea da cui noi siamo partiti – spiega Raffaella Rumiati – è la teoria secondo cui le aree motorie si attivano in modo necessario e automatico per comprendere il linguaggio; teoria che a nostro avviso era troppo generale, come dire che non si può capire veramente una parola che descrive un’azione, se non si attiva l’area cerebrale che ci permette di eseguirla fisicamente>>. I neuroscienziati hanno quindi cercato di chiarire in quali circostanze le aree motorie si attivano durante la comprensione linguistica. La risposta? Con parole e compiti specifici! <<Le aree motorie si attiverebbero con parole che hanno una qualche relazione con un’azione, verbi o nomi di oggetti di uso quotidiano, quali “prendere” o “bottiglia” - spiega Liuba Papeo, studentessa di dottorato in neuroscienze cognitive, prima autrice del paper –. Ciò succede, però, solo quando l’informazione motoria contenuta nella parola è necessaria per svolgere un compito. Si consideri, per esempio, il verbo “accarezzare”; se qualcuno ci chiedesse se “accarezzare” descrive un’azione manuale la strategia cognitiva più efficace per rispondere sarebbe quella di immaginare l’azione. Così facendo attiviamo le aree motorie. Se dovessimo, invece, decidere se la medesima parola ha 4 o 5 sillabe, non è necessario far ricorso a una strategia motoria. Seguendo questa logica, abbiamo dimostrato che il coinvolgimento delle aree motorie nell’elaborazione linguistica non è automatico, ma strategico >>. Utilizzando la Stimolazione Magnetica Transcranica (Tms), gli scienziati della Sissa hanno condotto tre esperimenti con tre gruppi diversi di volontari, in cui hanno stimolato la corteccia motoria primaria - quella da cui partono i comandi per eseguire i movimenti – e hanno ottenuto una misura del suo livello di attivazione, registrando i potenziali evocati motori, per mezzo di elettrodi applicati sui muscoli periferici del corpo, in questo caso la mano. Tale attivazione è stata misurata a intervalli di tempo diversi che corrispondono a diversi stadi di elaborazione delle parole (lessicale, semantico e post-semantico). Infatti, stabilire quando nell’elaborazione linguistica si verifica l’attivazione motoria, può aiutare anche a comprenderne la funzione. Oltre i potenziali motori evocati dalla Tms, sono state misurate la correttezza e la velocità con cui i volontari hanno fornito le risposte. <<Quello che abbiamo trovato è che l’area motoria primaria si attiva in uno stadio successivo a quello in cui la parola viene compresa – spiega Liuba – e solo quando l’informazione motoria associata a una parola è cruciale per eseguire il compito in modo corretto. Questi dati suggeriscono che le aree motorie sono coinvolte in processi mentali strategici, quelli cioè che adoperiamo per svolgere un determinato compito nel modo più veloce ed efficace possibile>>. La ricerca pubblicata fa parte del lavoro di tesi di dottorato di Liuba, il cui obiettivo è studiare il coinvolgimento delle aree sensorimotorie nei processi cognitivi superiori. <<I risultati che abbiamo ottenuto – conclude Liuba – suggeriscono che le aree motorie non “sono al servizio” dei processi strettamente linguistici ma di altre operazioni mentali, come l’immaginazione, che rendono la comprensione e quindi l’interazione sociale più fluida ed efficace. L’immaginazione, infatti, è una strategia efficace per svolgere molti compiti cognitivi inclusi quelli linguistici. In moltissime circostanze, immaginare una scena può aiutarci a rispondere a una domanda (per es. Si può suonare la chitarra con una mano sola?) o a decidere cosa fare in un dato contesto di inter-azione, anticipando le conseguenze del nostro e dell’altrui comportamento>>. Raffaella Rumiati è docente di neuropsicologia presso il settore di neuroscienze cognitive alla Sissa di Trieste. Laureata in filosofia all’Università di Bologna, ha poi conseguito il dottorato in psicologia svolgendo l’attività di ricerca presso la Scuola di psicologia all’Università di Birmingham, in Gran Bretagna. La sua ricerca è dedicata alla cognizione motoria, ovvero allo studio degli aspetti cognitivi del controllo motorio e le basi nervose dell’imitazione, dell’uso degli oggetti e immaginazione motoria. Liuba Papeo, neuropsicologa di formazione, laurea all’Università degli Studi di Padova, è studentessa iscritta al terzo anno di Phd in neuroscienze cognitive della Sissa; si occupa di processi della comprensione linguistica e la loro relazione con i sistemi sensori-motori, prevalentemente mediante lo studio delle lesioni reali (nei pazienti con danno cerebrale) o virtuali (con la Tms). .  
   
   
MILANO: CON “IMMIGRAZIONE SANA” PIÙ ATTENZIONE A TBC E MALATTIE VENEREE  
 
 Milano, 26 febbraio 2009 - Guardia alta contro le malattie, anche quelle patologie ritenute ormai debellate. Sono 4 – 5. 000 i casi di tubercolosi (4. 387 nel 2006) che ogni anno vengono diagnosticati, circa 1500 quelli non ufficiali e il tasso di incidenza (nuovi casi all’anno) nella popolazione generale è di 7 casi su 100. 000 abitanti. Nelle grandi città i valori di incidenza sono triplicati: Milano 25/100. 000, Torino e Roma 30/100. 000. La concentrazione dei gruppi a rischio nelle metropoli influenza l’alto valore rilevato. Non solo, il 50% dei malati, se non sottoposto a cure specifiche, muore entro 5 anni dal contagio. Le forme resistenti ai farmaci sono presenti anche in Italia. Tra i nuovi casi di Tb, la percentuale di forme multiresistenti (Mdr) è del 1,6%; la percentuale di forme resistenti tra pazienti già trattati in precedenza è del 17,7%. Da qualche anno il tasso di incidenza si mantiene stabile e non accenna a diminuire (dati “Stop Tb Italia Onlus”e Istat). Dalle rilevazioni effettuate grazie al progetto “Immigrazione sana” risulta, in tema di prevenzione, che il 95% del campione esaminato ha effettuato le vaccinazioni obbligatorie nel proprio paese d’origine senza sapere però di quale tipo. Così solo il 3% è vaccinato per la Tbc e il 6% ha seguito la profilassi antitubercolare, mentre il 2,5% si è curato solo dopo averla contratta e il 3,5% ha un parente ammalato o deceduto per tubercolosi. Per quanto riguarda le malattie sessualmente trasmesse, sono stati 248 i casi di sifilide nel 2007 in Lombardia. Con un aumento generale dell’incidenza di tutte le malattie veneree e ritorno dell’emergenza Hiv: 30mila i sieropositivi in Lombardia. In Italia la clamidia nel 2008 ha registrato un aumento del 2%. Per quanto riguarda la sifilide, che sembrava estinta grazie alla scoperta della penicillina, i nuovi casi nel 2008 sono stati 1200, soprattutto tra i giovani, con un aumento del 5%. Ogni anno, un adolescente su venti contrae una Mst curabile, senza contare le infezioni virali, e più della metà delle nuove infezioni di Aids ogni anno interessano giovani nel gruppo di età 15-24 anni. L’incidenza è in continuo aumento anche a causa della maggiore mobilità dei soggetti e della tendenza ad avere rapporti sessuali con più partner. Secondo l’ultimo report sull’attività del camper di Immigrazione sana, il numero di contatti con la popolazione straniera irregolare presente a Milano è aumentato, dal giorno di avvio del progetto, del 39% e i colloqui del 14%. Relativamente alla prevenzione delle gravidanze e delle malattie sessualmente trasmissibili risulta che l’80% del campione non utilizza metodi anticoncezionali. Un dato importante se messo in relazione alla quasi totale assenza di esami specifici per tali patologie. Dopo circa un anno di attività, i dati - che sono stati analizzati all’Istituto Mario Negri – riferiscono di oltre 20mila soggetti immigrati visitati, di cui quasi 18mila irregolari. Le patologie rilevate, in numerosi casi, sono pericolose non solo per la salute del malato ma per l’intera collettività. Dalle visite sono risultate inoltre 1862 infezioni acute delle vie respiratorie, 2922 casi di malattie infiammatorie a carico dell’apparato genitale femminile e 5595 malattie della pelle. “Questi dati – ha commentato l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna – devono far riflettere. La salute è un bene primario, un diritto e un dovere per tutti. Milano è una città aperta al mondo, dove italiani e stranieri vivono e lavorano insieme ogni giorno e dove quindi bisogna colmare il gap tra diverse culture dello star bene e accesso alle cure nell’ottica di garantire a tutti il diritto alla salute”. “Mi preme infine ribadire – ha concluso Landi tornando sulla norma che prevede che i clandestini possano essere denunciati dai medici -, che è necessaria cautela e attenzione riguardo al ddl in discussione, perché il pericolo sarebbe quello di avere sul territorio clandestini non più sotto controllo sanitario”. .  
   
   
GRANDI EVENTI E CONSUMO DI DROGHE: UN´UNITA´ MOBILE REGIONALE PIEMONTESE PER RIDURRE I RISCHI CAMPER ATTREZZATO NEL CORSO DI EVENTI FORMALI E INFORMALI  
 
Torino, 26 febbraio 2009 - Grazie a uno stanziamento finalizzato dell’ex ministero della Solidarietà sociale, il servizio sanitario regionale, in collaborazione con le associazioni del privato sociale, ha dato vita a una équipe mobile multidisciplinare formata da personale socio-sanitario (medici, infermieri, psicologi, educatori professionali), in grado di intercettare e di intervenire con un camper attrezzato nel corso di eventi formali e informali (feste, rave parties, manifestazioni), per fornire assistenza sanitaria, fare prevenzione e ridurre i rischi relativi all’utilizzo di droghe. «Il panorama dei consumi più o meno problematici di sostanze psicoattive – spiega l’assessore alla tutela della salute e sanità, Eleonora Artesio – è in continua evoluzione, tanto che l’identità del consumatore attraverso il tipo di sostanze e le modalità di assunzione è difficilmente delineabile anche da parte degli operatori del settore. Per questo il ministro Ferrero, nel corso della passata legislatura, aveva individuato come una delle priorità l’azione di osservazione, prevenzione e riduzione del danno relativamente ai cosiddetti nuovi stili di vita e di consumo, stanziando un fondo specifico per ogni Regione italiana. Nel caso del Piemonte, si è deciso di utilizzare i finanziamenti per un progetto cosiddetto di outreach, cioè di lavoro di strada, nel corso di grandi manifestazioni anche estemporanee». In un primo momento, è nato così «Attivamente», affidato al Coordinamento piemontese delle comunità di accoglienza (C. N. C. A. ) come ente attuatore, in rete con le Asl To2 e To4 e con altri enti del privato sociale membri del Coordinamento stesso o del Ceapi . Qualche mese prima, nell’ambito del programma «Sommeragibile» del Ser. T di Ivrea, era intanto partito un analogo esperimento di outreach sempre finalizzato alla limitazione dei rischi relativi al consumo di sostanze nell’ambito feste e rave. Nell’ottobre del 2008, dalla fusione delle due esperienze, è sorto infine Neutravel, con la costituzione di un’équipe in grado di intervenire su tutto il territorio piemontese. «Il progetto - aggiunge Mauro Giacosa, presidente del C. N. C. A. Piemonte - risponde all´assoluta necessità di produrre vicinanza dei servizi a quei consumatori che, non formulando una richiesta diretta di aiuto, non sono intercettabili con le strategie tradizionali, ma solo attraverso attività di strada che facciano perno sull´approccio " a bassa soglia" da un lato e sull´integrazione fra pubblico e privato di territori vasti dall´altro». Diverse le finalità che si pone il progetto, che avrà durata biennale. Innanzitutto, in occasione dell’evento, quella di assicurare un primo intervento sanitario, di aumentare tra i giovani la consapevolezza della pericolosità dell’uso di sostanze e di ridurre i rischi derivanti dalla loro assunzione. Ciò si realizza attraverso l’allestimento di più spazi nell’ambito della manifestazione. Uno è quello informativo, con banchetti per la distribuzione di volantini e di generi di supporto, dove gli operatori accolgono i partecipanti e offrono loro informazioni. Vi è poi uno spazio sanitario vero e proprio, accessibile, ma il meno esposto possibile al frastuono della musica, per il trattamento delle situazioni richiedenti l’assistenza medica o infermieristica. Lì accanto, infine, viene collocata anche un’area di decompressione (cosiddetta chill out), una sorta cioè di “isola” all’interno dell’evento, dove i frequentatori possono trovare un ambiente caratterizzato da musica e luci soft, temperatura adeguata, generi di supporto e materiale informativo, ma soprattutto avere un colloquio più approfondito con gli operatori. Il secondo obiettivo è poi quello della mappatura degli interventi attivi sul territorio regionale inerenti i nuovi stili di consumo e in particolare le attività di strada e la loro costituzione in rete. Infine, si punta alla costruzione di una collaborazione con gli organizzatori degli eventi formali e informali, che consenta l’emersione dei bisogni e la formazione reciproca, la progettazione congiunta di interventi di prevenzione e soprattutto la costruzione di un sistema di “allerta rapido” di informazione sui nuovi consumi e lo sviluppo di attività di supporto tra pari. .  
   
   
PER UNA SANITA’ ACCESSIBILE A TUTTI – APRE A MILANO IL CENTRO MEDICO SANTAGOSTINO UNA PROPOSTA SANITARIA INNOVATIVA CHE CONIUGA QUALITÀ DEL SERVIZIO E PREZZI CONTENUTI  
 
Milano, 26 febbraio 2009 - Aprirà lunedì 2 marzo, in Piazza Sant’agostino 1 a Milano, il nuovo Centro Medico Santagostino, il primo progetto sanitario in Italia che coniuga qualità del servizio medico specialistico e tariffe accessibili a tutti i cittadini. La nuova struttura, inaugurata ieri, è stata ideata e realizzata da Oltre Venture, società italiana di venture capital sociale. Oltre Venture è inoltre il principale investitore cui si affiancheranno altri soggetti privati che credono nel progetto. Nato da un’iniziativa privata che opera nell’interesse pubblico, il Centro Medico Santagostino offre un’assistenza sanitaria di alto livello a prezzi contenuti, largamente inferiori al mercato ed in particolare nelle aree meno coperte dal Sistema Sanitario Nazionale. Il Centro propone visite mediche per tutte le principali specialità, tra cui angiologia, cardiologia, dermatologia, dietetica, ginecologia-ostetricia, logopedia, neurologia, oculistica, odontoiatria, ortopedia, otorinolaringoiatria, pediatria, psicologia clinica, psicoterapia e terapia del dolore, con un focus particolare su quelle aree in cui l’offerta pubblica è spesso carente rispetto alla domanda, come odontoiatria, servizi psicologici. Alcuni tra i più stimati medici primari delle principali strutture ospedaliere della città hanno collaborato alla progettazione dell’offerta medica e all’individuazione delle equipe delle diverse specialità che opereranno nel Centro. Tra cui: Prof. Luciano Bet, Cattedra di Neurologia, Dipartimento di Scienze Medico-chirurgiche Università degli Studi di Milano; Prof. Giovanni Felisati, Direttore Dipartimento Otorinolaringoiatria Università degli Studi di Milano, Azienda Ospedaliera San Paolo, Professore Associato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell´Università di Milano; Prof. Massimo Gagliani, Professore Associato di Malattie Odontostomatologiche Università degli Studi di Milano; Prof. Giovanni Peretti, Direttore dell’Istituto di Scienze ortopediche, traumatologiche, reumatologiche e riabilitative, Università degli Studi di Milano e Direttore scientifico dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini; Prof. Giovanni Staurenghi, Direttore Clinica Oculistica Ospedale Luigi Sacco, Direttore Ii Scuola di Specialità in Oftalmologia, Università degli Studi di Milano. L’equipe medica del Centro è formata da medici specialisti che operano in ospedali milanesi e in strutture convenzionate. Il progetto del Centro Medico Santagostino si propone di offrire un’integrazione con il Sistema Sanitario Nazionale nell’ottica di una progettualità congiunta per lo sviluppo di un modello di intervento integrato e complementare, attraverso una rete di collegamento con i medici di base e i presidi sanitari cittadini. Il Centro, al di là della semplice erogazione di un servizio o prestazione sanitaria, punta alla centralità del paziente, che vuol dire velocità di erogazione, qualità della relazione tra medico e paziente e offerta gratuita di servizi di orientamento e assistenza nel percorso di cura. "Il progetto del Centro Medico Santagostino - ha dichiarato Luciano Balbo, Presidente di Oltre Venture - nasce per rispondere ad un bisogno crescente e insoddisfatto, che proviene da una larga parte della popolazione, di una medicina specialistica di qualità a costi accessibili e, nello stesso tempo, anche di un sostegno in termini relazionali". "Questa nuova iniziativa – ha spiegato Balbo – intende coprire un’area di mercato attualmente scoperta. Da un lato, infatti, l’offerta pubblica non è sempre adeguata alla domanda, soprattutto in alcune aree specialistiche, e poco rapida nella velocità di risposta al paziente; dall’altro, l’offerta privata garantisce una maggiore efficienza organizzativa, fornisce tipologie di servizi non erogati dal settore pubblico, ma presenta tariffe economicamente inaccessibili a molti cittadini. Il Centro Medico Santagostino va considerato come un progetto pilota, potenzialmente replicabile in altre città italiane". Le visite specialistiche sono prenotabili (tel. 02-8970. 1702, sito Internet www. Cmsantagostino. Com) e sono effettuate al prezzo di 60 euro, le sedute di sostegno psicologico e psicoterapeutico e la logopedia al prezzo di 35 euro. I servizi odontoiatrici hanno prezzi largamente inferiori a quelli del mercato privato. Il centro aprirà al pubblico lunedì 2 marzo, ma sono previste due giornate di "open day", in cui sarà possibile visitarlo: giovedì 26 e venerdì 27 febbraio (dalle 11 alle 14 e dalle 16 alle 19). .  
   
   
IL PRESIDENTE LOIERO INCONTRA L’ADVISOR KMPG AL FINE DI ELABORARE IL PIANO DI RIENTRO PER LA SANITÀ CALABRESE  
 
Reggio Calabria, 26 febbraio 2009 - Giornata densa d’impegni sui problemi della Sanità quella del Presidente della Regione Agazio Loiero. Ieri mattinata il Presidente, insieme al commissario straordinario di Protezione Civile per l’emergenza Vincenzo Spaziante, al segretario generale della Giunta Nicola Durante, al Direttore del dipartimento della salute Andrea Guerzoni, ha incontrato lo staff dell’advisor Kmpg per fare il punto sulla necessità di accelerare tutte le procedure per l’elaborazione del Piano di rientro da discutere col Governo nazionale. Il Piano prenderà le mosse dal consistente lavoro di ricostruzione del debito pregresso che, come accertato dall’Ufficio del Commissario in stretta collaborazione con le strutture della Regione, e come confermato e verificato dall’advisor si attesta a circa 1 miliardo e 700 milioni. Obiettivo del Piano sarà l’eliminazione di squilibri strutturali di bilancio attraverso una razionalizzazione della sanità e l’eliminazione degli sprechi, in modo “da cogliere questa gravosa occasione per offrire ai calabresi una sanità più adeguata a soddisfare una richiesta alta sul piano scientifico e dell’efficienza”. Subito dopo il Presidente Loiero, insieme a Spaziante, Durante e Guerzoni, ha incontrato tutti i direttori generali delle aziende territoriali e ospedaliere della sanità calabrese. E’ stata sollecitata una crescita dell’impegno per raggiungere gli obiettivi di fondo del piano di rientro che, ha ricordato Loiero, non potranno essere raggiunti senza la responsabilità e l’impegno dei Dg dell’intera regione”. Infine, Loiero, Spaziante, Durante e Guerzoni hanno incontrato, gli on. Nicola Adamo e Pino Gentile, rispettivamente capogruppo del maggiore partito di maggioranza e di opposizione, ai quali hanno illustrato la situazione e le criticità in cui si trova la sanità regionale e gli appuntamenti da affrontare in questo settore di così vitale e strategico interesse per tutti i calabresi. Loiero, ancora una volta, ha inteso ribadire che il piano di rientro non potrà essere attuato sacrificando i livelli di assistenza: “Stiamo cercando di coniugare il rientro del deficit con il miglioramento della qualità dell’assistenza e stiamo lavorando per arrivare a una equa distribuzione nel territorio dei servizi. Nel settore della sanità – ha detto il presidente Loiero – ci trasciniamo una situazione di deficit grave e il dipartimento della Sanità ha già avviato interventi strutturali per evitare in futuro sforamenti e per ripianare i debiti esistenti, cercando di salvaguardare quanto più possibile gli interessi dei cittadini”. Si cercherà di intervenire subito per ridurre i costi dell’emigrazione sanitaria, soprattutto quando essa avviene per patologie che possono essere affrontate con professionalità e mezzi negli ospedali calabresi. “Ma è chiaro – ha affermato Loiero – che in questa situazione non potremo permetterci ospedali di bassa qualità a fronte di spese ingenti che comunque la Regione è chiamata a coprire” .  
   
   
SANITÀ, MARRAZZO: "TEMPI CERTI PER PAGAMENTI FORNITORI"  
 
Roma, 26 febbraio 2009 - É on-line il portale che rende più veloci i pagamenti ai fornitori di beni e servizi e di prestazioni sanitarie, delle Aziende Sanitarie della Regione Lazio. É possibile accedere al servizio internet, realizzato da Lait spa, azienda di innovazione tecnologica regionale, cliccando in questa pagina nella barra in alto alla voce “sanità” si accede al collegamento “sanità accordo pagamenti”. L’opportunità di adesione all’accordo sui pagamenti, regolata da due delibere della giunta regionale, ha il duplice vantaggio di accelerare la liquidazione delle fatture, che l’amministrazione si impegna a pagare entro la data massima di 180 giorni dalla presentazione, e di permettere alla Regione il controllo, quasi in tempo reale, sia dei flussi di spesa delle Aziende sanitarie, sia della regolarità degli stessi. “É il segno concreto della sanità che cambia – ha detto il Presidente Piero Marrazzo - con la fatturazione elettronica ed il portale diamo alle aziende certezza nei tempi di pagamento delle forniture. È un passaggio che segna una netta discontinuità con il passato recente e remoto,che rendeva usuale per la Regione avere i più lunghi tempi di pagamento ai fornitori tra tutte le regioni d’Italia. Con l’attivazione del portale questa stagione si avvia ad essere definitivamente archiviata”. Possono aderire all’accordo tutti i soggetti che hanno rapporti di fornitura con il Sistema Sanitario Regionale: fornitori di beni e servizi, case di cura (queste ultime sono tutte le strutture provvisoriamente accreditate nelle varie tipologie di prestazioni quali acuti, riabilitazione post-acuzie, lungodegenza, neuropsichiatriche, residenze sanitarie assistenziali, terapeutiche, riabilitative, socio-riabilitative, hospice, centri diurni e case di cura ex pio istituto). Subordinata alla possibilità offerta, è la firma di un accordo tra il fornitore e l’Azienda sanitaria, con il quale il primo si impegna a non cedere a terzi il credito vantato nei confronti dell’Ente, e la seconda a liquidare i crediti entro 120 giorni e pagare le spettanze entro 180, con il supporto tecnico della Regione. I fornitori che intendono aderire all’iniziativa possono farlo online, dal portale regionale, ricevendo le credenziali d’accesso (user id e password). Nell’ambito del progetto è previsto che le fatture dei fornitori aderenti all’iniziativa vengano inviate per via telematica al servizio centrale, che provvederà a smistarle, sempre telematicamente, alle Aziende di competenza. Viene così compiuto un primo importante passo verso l’introduzione della fatturazione elettronica nella Pubblica Amministrazione regionale. Tramite lo stesso sistema verranno successivamente acquisiti, distribuiti e controllati anche gli ordini di acquisto, le bolle di consegna ed i relativi pagamenti. “Lait ha messo, ancora una volta, a disposizione della Regione Lazio le grandi professionalità di cui dispone, nel settore dell’innovazione tecnologica, per la realizzazione di un servizio che costituisce non solo uno snodo importante, per quanto riguarda l’attuazione del piano di rientro dal deficit sanitario, ma anche uno strumento efficace di controllo e di verifica, per la regolarità e la puntualità dei pagamenti” sottolinea il presidente di Lait spa, Regino Brachetti. .  
   
   
FVG, TONDO-MINISTRO ERITREO SU COLLABORAZIONE SANITARIA  
 
Udine, 26 febbraio 2009 - Ampia disponibilità da parte della Regione per avviare un progetto di collaborazione internazionale nel campo sanitario con lo Stato dell´Eritrea è stata espressa dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, che ieri a Udine, assieme all´assessore alla Salute e protezione sociale, Vladimir Kosic, ha incontrato il ministro eritreo per la sanità, Saleh Meki. La visita del rappresentante eritreo in regione è frutto della rinomata qualità delle strutture ospedaliere regionali: il ministro Saleh Meki ha, infatti, nel corso della mattinata visitato alcuni reparti dell´Azienda ospedaliero-universitaria "S. Maria della Misericordia" di Udine. Nel prosieguo ha incontrato il presidente Tondo e l´assessore regionale alla Sanità, Vladimir Kosic, con i quali è stata valutata l´ipotesi di una concreta collaborazione, relativa a percorsi formativi (da svolgere sia in Eritrea sia in Friuli Venezia Giulia), rivolti ai medici eritrei. L´eritrea (3,5 milioni gli abitanti: 60% di religione cristiana-copta, 40% mussulmani) è divisa in 6 regioni, ciascuna delle quali ha un ospedale di rilevante importanza. Tra il Paese africano e l´Italia (con il Veneto e la Toscana) sono già in corso dei rapporti di collaborazione sanitaria (soprattutto per quanto riguarda la cardio-chirurgia infantile). Le autorità eritree, è stato oggi affermato, nutrono ora aspettative anche per lo sviluppo della cardio-chirurgia per gli adulti. Il presidente Tondo, ricordando la qualità del sistema sanitario regionale e la disponibilità dii medici "qualificati e solidali", ha nel corso dell´amichevole incontro espresso l´interesse per l´instaurazione di un tale rapporto di collaborazione internazionale ("non solo con i Balcani") anche con l´Africa. "Vogliamo costruire ponti e presentarci in modo positivo. Molti cittadini eritrei vivono e lavorano in Italia ed anche la storia ci accomuna", ha affermato. "Il quadro giuridico del quale disponiamo è favorevole a tale collaborazione. La legge regionale n. 19 del 2000 ci da, infatti, l´opportunità ad investire in modo adeguato in questo tipo di iniziative, ha concluso l´assessore Vladimir Kosic. .  
   
   
MOLISE, PROGETTO ´PRIMAVERA DONNA´ : LA SANITÀ NON PUÒ ESSERE TERRENO DI SCONTRO POLITICO. RIDUCENDO LA MIGRAZIONE SANITARIA NELLE REGIONI LIMITROFE, VALORIZZEREMO E QUALIFICHEREMO IL SISTEMA SANITARIO MOLISANO ELIMINANDO COSTI INUTILI  
 
Campobasso, 26 febbraio 2009 - Di seguito l’ intervenento del Presidente del Molise Iorio al Centro di Alta Specializzazione in Scienze Biomediche ´Giovanni Paolo Ii´ di Campobasso, per la presentazione del progetto ´Primavera Donna´ : "La sanità non può e non deve essere terreno di scontro politico o di attacchi personali. Il Molise ha una tradizione consolidata di buona sanità. Dieci anni fa nessuno immaginava di potersi confrontare su progetti ambiziosi e scientificamente all´avanguardia, come quelli sul benessere della donna o su altre branche delle medicina specialistica ,come facciamo oggi qui nel Centro della Cattolica o in altre strutture sia pubbliche che private. Certo abbiamo delle problematiche che dobbiamo risolvere, ma sicuramente non possiamo non tenere conto della strada fatta e delle conquiste raggiunte". Lo ha detto il Presidente della Regione Michele Iorio intervenendo nel pomeriggio di oggi alla conferenza stampa, tenuta presso il Centro di Alta Specializzazione in Scienze Biomediche "Giovanni Paolo Ii" di Campobasso, per la presentazione del progetto "Primavera Donna" voluto dall´Università Cattolica del Sacro Cuore e dalla Lega Italiana per la Lotta ai Tumori di Molise e Puglia. "Dobbiamo abbandonare –ha detto ancora il Presidente Iorio- le inutili polemiche e pensare a potenziare i nostri ospedali con servizi e prestazioni che vanno incontro alle richieste dei cittadini e non alle volontà di alcuni operatori sanitari preoccupati non tanto per la salute dei malati, ma per qualche ipotesi di loro trasferimento ad altri reparti o a strutture limitrofe. Dobbiamo leggere il territorio, carpirne i bisogni e offrire le risposte adeguate. Oggi l´offerta sanitaria deve tenere conto di nuove richieste determinate dalle caratteristiche della popolazione e dalla morfologia del territorio sul quale essa vive. Dobbiamo quindi potenziare i nostri Nosocomi con migliori e nuove offerte per la riabilitazione o per altri tipi di prestazioni scientifico-mediche. Questo per riuscire a cogliere il duplice obiettivo di evitare ai malati di spostarsi in altre regioni e di ridurre i costi decisamente inutili della migrazione passiva. Basti pensare, ad esempio, che la sola migrazione nelle strutture sanitarie abruzzesi dei molisani per prestazioni non speciali, ma che sono già offerte dal sistema sanitario regionale, ammonta a 30-35 milioni di euro. Di contro il nostro sforamento del debito sanitario è di 25 milioni di Euro. Non si fa dunque fatica a capire la strada da imboccare e quali sono gli accorgimenti e gli aggiustamenti da porre in essere. Accorgimenti e aggiustamenti della strutturazione dell´offerta di servizi che vanno intesi come riorganizzazione del Sistema per ridurre i costi inutili. Parlare di tagli per quadrare i conti è inesatto e dannoso per costruire una sanità migliore e moderna. Dunque dobbiamo lavorare in sinergia per ridurre l´esportazione sanitaria. Occorre una presa di coscienza del problema da parte sia della classe politica, che di quella medica. E´ necessario che gli operatori della sanità, come le strutture sanitarie pubbliche e private, pensino e si impegnino a lavorare in rete e con un rapporto sinergico e complementare. Le eccellenze che il nostro Sistema offre debbono essere utilizzate e valorizzate al meglio. Così facendo, lo ripeto, eviteremo disagi ai cittadini e, riducendo le spese per la mobilità passive, liberemo risorse per potenziare e migliorare le prestazioni del nostro Servizio Sanitario". .  
   
   
SALUTE, SABATO 28 GIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE RARE, GLI APPUNTAMENTI A GENOVA  
 
Genova, 26 Febbraio 2009 - Giornata Mondiale delle Malattie Rare, sabato 28 febbraio, con una serie di appuntamenti anche a Genova. Le malattie rare ( circa seimila secondo l´Organizzazione Mondiale della Sanità) fanno parte di un ampio ed eterogeneo gruppo di patologie, ma coinvolgono un numero limitato di casi che rende più difficile l´approccio con i problemi dei pazienti. Chi convive con una malattia rara vive spesso un´esperienza di isolamento molto dolorosa, sia per la malattia, sia per le difficoltà delle cure. L´obiettivo della giornata di sabato è proprie quello di conoscere le malattie e le persone coinvolte, dare loro voce , visibilità e adeguata assistenza. Sabato mattina, nell´aula magna del liceo Cassini di Genova , in via Galata, il confronto fra famiglie, operatori socio-educativi, riabilitatori e insegnanti ruoterà attorno al tema "Aggressività e autoaggressività: barriere per l´integrazione?". "Alcune malattie rare- spiegano gli organizzatori del gruppo di consultazione Malattie Rare dell´Agenzia Sanitaria della Liguria che con l´Ufficio Scolastico Provinciale di Genova, la federazione Uniamo e la consulta nazionale dell´Istituto Superiore di Sanità ha promosso la giornata genovese- presentano problemi comportamentali, comuni anche a patologie più diffuse, che sfidano i normali percorsi dell´integrazione scolastica e sociale. Tutte le malattie rare rischiano comunque di non trovare i percorsi idonei per la loro gestione. Occorrono percorsi alternativi a tutto ciò che è standard, anche nell´offerta formativa". Al convegno del Cassini, che avrà inizio alle 9, con il saluto dell´assessore alla Salute della Regione Liguria Claudio Montaldo e di altre autorità, parteciperanno studiosi, esperti, formatori, rappresentanti del Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, i rappresentanti di diverse associazioni di famiglie colpite da casi di malattie rare. Sempre sabato, nel pomeriggio, a partire dalle 14,30 le associazioni dei pazienti danno appuntamento ai genovesi al Mandraccio, nel Porto Antico. Un pomeriggio di solidarietà con laboratori di manualità per i bambini, danze, musica e teatro per far conoscere le malattie rare e promuovere il benessere di che ne soffre. .  
   
   
NUOVO OSPEDALE DI LUCCA: LA REGIONE DIFFIDA IL COMUNE I LAVORI DEVONO PARTIRE NONOSTANTE L’“INERZIA” DELL´AMMINISTRAZIONE  
 
 Firenze, 26 febbraio 2009 - Il presidente della Regione Claudio Martini ha firmato una diffida al Comune di Lucca, assegnando all´amministrazione 30 giorni “per porre in essere tutti gli atti necessari al fine di avviare i lavori della viabilità funzionale al nuovo presidio ospedaliero”, compresa la stipula del contratto di appalto con la ditta incaricata di realizzare le opere di viabilità. Il provvedimento viene assunto in base all´Accordo di Programma stipulato per il nuovo ospedale e in forza delle leggi regionali n. 76 del 1996 (art. 12, comma 4) e n. 53 del 2001 (art. 3). Passati 30 giorni, se il Comune non si sarà mosso, “si procederà alla nomina di un Commissario ad acta, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 7 della legge regionale n. 53 del 2001, al fine di compiere gli atti o le attività” citate nella diffida. Il documento ricorda che l´Accordo di Programma, approvato con decreto del Presidente della Regione Toscana n. 211 del 18 novembre 2005 e in seguito ratificato dal Consiglio Comunale di Lucca con deliberazione n. 101 del 20 dicembre 2005, prevede a carico del Comune di Lucca “gli interventi finalizzati all’adeguamento della viabilità locale, al potenziamento delle reti dei sottoservizi destinati al Nuovo Ospedale e alla realizzazione di due rotatorie di accesso all’area ospedaliera”. In seguito a quelle deliberazioni l´appalto è stato aggiudicato ma il Comune non ha poi provveduto alla stipula del contratto. La diffida fa infatti riferimento alla “persistente inerzia” del Comune e al “rischio di ingenti danni da corrispondere al Concessionario del nuovo ospedale di Lucca per effetto del ritardo nell’esecuzione dei lavori e nell’attività di gestione rispetto alla stringente tempistica stabilita dal Cronoprogramma allegato al contratto di concessione”. In considerazione di tutto ciò, e su mandato del Collegio di Vigilanza, il presidente ha quindi firmato la diffida. .  
   
   
IN VENETO PIÙ POSTI LETTO PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI  
 
Venezia, 26 febbraio 2009 - Passeranno da 25. 412 a 28. 090 i posti letto per anziani non autosufficienti nel Veneto, autorizzabili in base alla normativa regionale sull’accreditamento delle strutture socio sanitarie. Lo ha deciso la Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore alle politiche sociali Stefano Valdegamberi. “E’ un atto che abbiamo previsto con la nuova programmazione regionale del 2007 – ha ricordato l’assessore – con la quale avevamo stabilito che il numero dei posti accreditabili per ogni azienda Ulss sia calcolato aumentando del 10 per cento il numero di impegnative, così da garantire la mobilità e contestualmente la libera scelta delle persone o delle loro famiglie”. La programmazione regionale sull’autosufficienza prevede che ogni anno la Giunta aggiorni il fabbisogno sulla base degli indicatori socio-demografici che riguardano, in particolare, la popolazione di età compresa tra i 65 ed i 74 anni e gli over 75, nonché le specificità del territorio bellunese. Sulla scorta di questo fabbisogno, che per il 2009 è pari a 25. 536 unità, la deliberazione approvata ieri ha definito il numero di posti letto accreditabili/autorizzabili, determinato aumentando i posti del 10 per cento. Di fatto questi costituiranno la nuova dotazione di posti dove potranno essere utilizzate le impegnative di residenzialità rilasciate alle persone non autosufficienti. I nuovi posti accreditabili potranno essere assegnati alle strutture dalle Conferenza dei sindaci attraverso i Piani di zona. “In questo modo si potranno anche superare alcune criticità laddove debba essere salvaguardato il patrimonio strutturale già esistente che potrà essere utilizzato per favorire più opportunità di libera scelta – ha spiegato Valdegamberi –oppure si potranno realizzare nuove strutture nei territori che hanno una capacità di offerta di servizi inferiore al fabbisogno. A questo punto la parola spetta al territorio tramite le Conferenze dei Sindaci – ha concluso Valdegamberi – che dovranno rivedere i Piani locali per la non autosufficienza”. Il provvedimento della Giunta non ha invece aumentato il numero delle impegnative di residenzialità, il cui valore recentemente aggiornato (la quota di rilievo sanitario riconosciuta dalla Regione per gli ospiti dei centri di servizio per anziani non autosufficienti) va dai 47,81 ai 54,64 euro pro capite al giorno a seconda della gravità in cui versano i 23. 048 beneficiari. Il dato aggiornato dei posti autorizzati è così suddiviso per provincia: Belluno 1. 826; Vicenza 4. 444; Treviso 4. 685; Venezia (con Saccisica) 5. 742; Padova 4. 708; Rovigo 1. 680; Verona 5. 005. .  
   
   
IN VENETO OTTIMO RISULTATO DALLA GIORNATA DEL BANCO FARMACEUTICO  
 
Venezia, 26 febbraio 2009 - 27. 647 farmaci raccolti in 321 farmacie aderenti, per un valore di oltre 174 mila euro. E’ questo il lusinghiero risultato ottenuto in Veneto dalla Giornata del Banco Farmaceutico, manifestazione nazionale tenutasi sabato 14 febbraio, che si prefiggeva di raccogliere farmaci da banco da destinare alle persone bisognose per il tramite di Enti Socio Assistenziali aderenti all’iniziativa, che nel Veneto sono stati ben 110. “Come Regione del Veneto – sottolinea l’Assessore alla Sanità Sandro Sandri – abbiamo dato il massimo appoggio alla manifestazione e siamo quindi particolarmente soddisfatti, e grati agli organizzatori, per il risultato raggiunto che, tra l’altro, conferma ancora una volta la grande generosità dei veneti, e la straordinaria capacità di azione del volontariato. Mi fa poi particolarmente piacere – aggiunge Sandri – che la provincia che ha raccolto di più sia Verona: una bella risposta a chi, tendenziosamente, vorrebbe descrivere i veronesi in chiave negativa, egoisti e disattenti agli ‘ultimi’. Non è assolutamente vero, e l’hanno dimostrato ancora una volta con la partecipazione al Banco Farmaceutico”. Per Matteo Vanzan, responsabile per il Veneto del Banco Farmaceutico, “il dato di quest’anno, in un momento difficile di crisi generalizzata, ci rassicura, perché ora siamo certi che per altri 12 mesi migliaia di persone saranno assistite con efficacia e verranno loro donati farmaci preziosi da banco che altrimenti non sarebbero riusciti ad acquistare”. Vanzan rivolge anche un “grazie di cuore” a Federfarma Veneto, alla Compagnia delle Opere che ha impiegato 1. 000 volontari nella raccolta, ed ai mass media “che si sono dimostrati particolarmente efficaci nell’opera di divulgazione”. I farmaci verranno ora distribuiti dai vari Enti Assistenziali alle persone bisognose dei loro territori. Su base provinciale, questa “gara di solidarietà” è stata vinta da Verona, con 8. 100 farmaci raccolti in 86 farmacie. Seguono Vicenza (4. 500 farmaci in 47 farmacie); Treviso (4. 000 in 54 farmacie); Padova (3. 944 in 49 farmacie); Rovigo (2. 900 in 38 farmacie); Venezia (2. 483 in 28 farmacie); Belluno (1. 670 in 19 farmacie). .  
   
   
A PALAZZO STROZZI DI FIRENZE DAL 24 APRILE AL 12 LUGLIO 2009 L’INSTALLAZIONE SITE SPECIFIC DI YVES NETZHAMMER  
 
Firenze 26 febbraio 2009 - Dal 24 aprile al 12 luglio 2009, il cortile interno di Palazzo Strozzi di Firenze accoglierà l’installazione site specific di Yves Netzhammer. L’artista svizzero (Sciaffusa, 1970), che ha rappresentato il suo paese alla Biennale di Venezia del 2007, è stato invitato dal Cccs - Centro di Cultura Contemporanea Strozzina per realizzare un’opera che rendesse omaggio alla straordinaria architettura rinascimentale fiorentina. Yves Netzhammer, noto per le sue poetiche installazioni in 3D che riflettono la condizione umana, ha progettato un’installazione multimediale di 14,5 x 7,5 metri, che segue le proporzioni rinascimentali del cortile del Palazzo. L’ambiente è composto da vari elementi che creano una sorta di mondo parallelo, in un continuo rimando interno-esterno con l’architettura dello storico palazzo fiorentino. L’installazione dà vita a un percorso, una sorta di labirinto scandito da strutture che ricordano un recinto, alle cui estremità si trovano sagome di animali ed elementi di vegetazione silvestre. Come anche in altre sue opere, l’artista lavora da un lato con un’estrema riduzione delle forme e dall’altro con una enorme ricchezza delle immagini e delle sequenze di azioni. Il recinto compone dunque la cornice architettonica nella quale il visitatore è invitato a entrare in un processo di percezione totale, generato da animazioni create al computer tipiche della sua cifra stilistica, e dalle atmosfere sonore di Bernd Schnurer, compositore con il quale Netzhammer ha già collaborato in varie occasioni. Nuove forme vengono generate le une dalle altre fino a ri-creare una realtà virtuale, prevalentemente simbolica, che suscita riflessioni ed associazioni oniriche nello spettatore, chiamato a costruire un personale percorso di movimento, che si fonda sul rapporto fra il vedere e il comprendere. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto che vede artisti di tutto il mondo, chiamati a Firenze per presentare al pubblico lavori concepiti appositamente per il cortile di Palazzo Strozzi, e che è stato inaugurato nel 2008, con l’Artificial Moon del cinese Wang Yu Yang. Yves Netzhammer è nato nel 1970 a Sciaffusa e vive a Zurigo. Dopo gli studi in architettura e un primo apprendistato come disegnatore, ha seguito dal 1990 a 1991 il corso preparatorio presso la Hochschule für Gestaltung und Kunst Zürich, dove ha frequentato dal 1991 al 1995 il corso di perfezionamento in arti figurative. Dopo aver esposto i suoi lavori in mostre personali e collettive in importanti città come Zurigo, Francoforte, Basilea, Duisburg, Brema, Karlsruhe, Colonia, Mannheim, Lucerna e altre, e dopo aver vinto un certo numero di premi, Netzhammer ha rappresentato la Svizzera presso il Padiglione Nazionale ai Giardini di Castello presso la più recente edizione (2007) della Biennale di Venezia, insieme a Christine Streuli. Dal 1997 ha prodotto video installazioni, animazioni 3D, disegni, dipinti e altri oggetti, utilizzando il computer per creare immagini e sequenze filmiche animate che costituiscono una poetica ed evocativa interpretazione del mondo in cui viviamo. In uno stile estremamente conciso e simbolico, Netzhammer esplora gli aspetti filosofici e psicologici del gioco di relazione tra esseri umani, oggetti ed elementi del regno animale e vegetale, e le trasformazioni che ne derivano. .  
   
   
"IL DESTINO DELLA PITTURA" MOSTRA DI GLASER, MATTOTTI, CALLIGARO  
 
Udine, 26 febbraio 2009 - Il Friuli collinare farà da cornice al progetto espositivo "Il destino della Pittura", che dal 7 marzo al 13 aprile porterà all´allestimento contemporaneo di tre mostre, dedicate rispettivamente alle opere di Milton Glaser, Lorenzo Mattotti e Renato Calligaro. L´iniziativa, promossa dai Comuni di Colloredo di Monte Albano, Fagagna e San Daniele del Friuli (in collaborazione con la Comunità collinare del Friuli), è stata presentata a Udine. La mostra, che si inserisce nel vivo del dibattito culturale sul destino dell´arte figurativa, si realizza con il sostegno della Regione. Il progetto propone una selezione di oltre 200 opere di tre fra i massimi protagonisti del "graphic design" contemporaneo. "Si tratta di autori che - ha evidenziato l´assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro, nel corso della presentazione - con diverso genio creativo e sensibilità artistica, hanno innovato il linguaggio della grafica, della pubblicità, del fumetto, dimostrando la grande ecletticità espressiva della pittura". "L´iniziativa - ha aggiunto Molinaro - rientra nella strategia di presentazione dell´arte contemporanea sul territorio e non, quindi, in un unica località: elemento di discontinuità rispetto a ciò che si faceva fino ad un anno fà". Il newyorkese Glaser, che rappresenta il più noto e carismatico designer della seconda metà del Novecento, è stato definito "un artista completo, nel senso rinascimentale del termine, antico e moderno al tempo stesso"; Mattotti "un artista europeo, la cui ricerca espressiva va fatta risalire a quella fucina di creatività che hanno rappresentato gli anni Settanta in Italia"; Calligaro "un autore di invenzioni stilistiche pittoriche, dove la polivalenza delle tecniche e degli stili diventa un´avventura del linguaggio". Il progetto, che si svolgerà nelle tre località del Friuli collinare, è frutto del lavoro sinergico tra le amministrazioni locali: "solo così si raggiunge il salto di qualità nella presentazione degli artisti sul territorio. E´ questa la direzione nella quale intende muoversi l´Amministrazione regionale nei prossimi anni", ha concluso Molinaro. .