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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Maggio 2009
CASO DI INFLUENZA A/H1N1 IN FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Trieste, 21 maggio 2009 - Ieri è stata data notizia alla direzione centrale della Salute e Protezione sociale della Regione della conferma da parte dell´Istituto di Igiene dell´Università di Trieste e poi dell´Istituto superiore di Sanità di un caso di influenza A\h1n1 in una giovane donna rientrata il 15 maggio da San Francisco(usa). La donna domenica sera aveva presentato i primi sintomi ed il giorno successivo si è presentata in ospedale: secondo protocollo è stato eseguito un campione naso-faringeo prontamente analizzato dall´Istituto di Igiene di Trieste, che dopo poche ore lo classificava come caso probabile; il campione veniva quindi testato nuovamente, con conferma di influenza A\h1n1, ed inviato - come previsto dalle disposizioni del ministero - all´Istituto superiore di Sanità per un´ulteriore conferma, giunta oggi. Già al momento della segnalazione di caso probabile, il dipartimento di Prevenzione dell´Ass 6 ha attivato i protocolli, individuando i contatti stretti che sono stati messi subito sotto sorveglianza e, al momento della prima conferma (ieri), in profilassi con antivirali, come previsto dal protocollo. La sorveglianza sanitaria in isolamento domiciliare continuerà per sette giorni dalla conferma del caso, ma finora nessuno ha presentato sintomi. La donna è attualmente ricoverata presso la Clinica Malattie Infettive dell´Azienda ospedaliero universitaria di Udine, dove viene trattata con antivirali, è sfebbrata e senza segni di complicanze. Il cordone sanitario intorno ai contatti del caso è stato messo in atto rapidamente applicando i protocolli che la Regione Friuli Venezia Giulia aveva messo a punto dalla fine di aprile, dopo le prime segnalazioni di casi in Messico. Il Friuli Venezia Giulia dispone di un programma di risposta alle emergenze infettive che comprende la disponibilità di una scorta adeguata di farmaci antivirali, sufficiente a dare risposta ad eventuali nuovi casi (sia per il trattamento del malato che per la profilassi dei contatti stretti), ed è in programma a breve l´acquisizione di ulteriori scorte. Si ribadisce nell´occasione che il consumo di carne suina cotta e di insaccati non presenta alcun rischio; inoltre l´Oms non prevede restrizioni ai viaggi. .  
   
   
OLTRE 27 MILIARDI DI STERLINE SPESE ANNUALMENTE PER LA CURA DELL´AUTISMO NEL REGNO UNITO  
 
Bruxelles, 21 maggio 2009 - Una ricerca pubblicata questa settimana sulla rivista Autism rivela che gli aiuti sociali e le cure offerte a chi soffre di disturbi dello spettro autistico (Autism spectrum disorders o Asd) costa al Regno Unito oltre 27 miliardi di sterline (30,7 miliardi di euro) l´anno. Lo studio, condotto dal professor Martin Knapp della London School of Economics, è stato presentato ad un workshop intitolato Autism & Employment, che si è tenuto il 18 maggio a Goldsmiths, università di Londra. Il workshop era stato organizzato in origine per rivedere l´attuale politica di ricerca sugli Asd e per aiutare le persone che soffrono di Asd a trovare un lavoro e a rapportarsi con l´ambiente di lavoro. Il professor Knapp ha anche valutato che il sostegno ai bambini affetti da Asd costa ai servizi sanitari e di abitazione pubblici del Regno Unito 2,7 miliardi di sterline l´anno (3,1 miliardi di euro), mentre per i pazienti adulti la cifra è di 25 miliardi di sterline (28,4 miliardi di euro). Il costo a vita per l´economia di un malato di autismo è stato calcolato in 0,8 milioni di sterline (0,9 Mio Eur) per un paziente senza disabilità mentali e in 1,2 milioni di sterline (1,4 Mio Eur) per un malato di autismo intellettualmente disabile. I servizi pubblici del Regno Unito sostengono la maggior parte dei costi per la cura dei malati di autismo. Per i bambini con Asd, la maggior parte dei costi sono per assistenza sociale, dilazione dell´assistenza e istruzione speciale. Per i malati adulti, questi costi sono principalmente per cure ospedaliere, sistemazione in case protette e perdita di produttività nei casi in cui la disabilità intellettuale di un malato gli impedisce di lavorare. Gli autori dello studio hanno detto che gli alti costi delle cure dimostrano che dovrebbero essere presi in considerazione interventi più precoci nelle vite dei malati di Asd, in quanto migliorano la loro qualità della vita e riducono le spese successive. Hanno anche invitato il governo britannico a rivedere le attuali politiche riguardanti la sistemazione abitativa indipendente e il lavoro di chi soffre di Asd. I ricercatori hanno sottolineato che l´efficacia e la convenienza in termini di costi per gli interventi sui pazienti di Asd deve essere ulteriormente valutata: "Visto che lo spettro autistico comprende una serie di disordini e un´ampia gamma di esigenze, sintomi e caratteristiche, è probabile che saranno necessari diversi interventi di educazione comportamentale e medici per far fronte ad alcune o a tutte le esigenze. " Hanno concluso: "I costi presentati in questo articolo non forniscono certo un caso economico per un intervento precoce, ma sottolineano l´importanza di prendere in considerazione proprio tale questione. Se un intervento precoce potesse cambiare in meglio alcuni aspetti del comportamento che fanno crescere i costi - sia durante l´infanzia che in seguito - potrebbe permettere di risparmiare denaro e di ottenere dei miglioramenti nella qualità della vita. " Per maggiori informazioni, visitare: Autism: http://aut. Sagepub. Com/ National Autistic Society: http://www. Nas. Org. Uk .  
   
   
 HOSPICE MARCHE: APPROVATE LE LINEE GUIDA PER L´ORGANIZZAZIONE.  
 
Ancona, 21 Maggio 2009 - Approvate dalla giunta le Linee di indirizzo per il modello organizzativo degli Hospice della Regione. L´assessore alla sanita` Almerino Mezzolani ha sottolineato il fatto che la Regione ritiene doveroso moltiplicare gli sforzi necessari per realizzare tutti gli interventi che promuovano l´umanizzazione delle cure, di cui la terapia del dolore rappresenta la base etica ed umanitaria e quindi va colta come indice di qualita` dei servizi sanitari. In particolare e` necessario comprendere, valutare e soddisfare i bisogni del malato grave intensificando gli interventi negli ultimi giorni di vita perche` la morte sia dignitosa e libera da ogni sofferenza. Per questi motivi e` necessario garantire la massima organizzazione degli Hospice nelle Marche. L´hospice e` una struttura deputata all´assistenza temporanea dei pazienti affetti da malattie progressive in fase avanzata per i quali il domicilio non rappresenta al momento il luogo adatto alle cure, ma per i quali non sia necessario il ricorso a ricoveri ospedalieri tradizionali. Accoglie principalmente, ma non solo, i pazienti affetti da patologia neoplastica bisognosi di assistenza palliativa e di supporto psico-fisico. Nelle linee di indirizzo vengono fissati gli standard organizzativi, strutturali e assistenziali di queste strutture: assistenza infermieristica h24 e assistenza medica 4 ore a settimana per ospite; edificio dedicato in zona protetta e con buoni collegamenti; recettivita` massima di 30 posti letto e organizzazione in moduli; solo camere singole; dotazione di equipe multiprofessionale competente; garanzia di assistenza spirituale; attuazione di programmi assistenziali integrati, personalizzati, e coordinatori in funzione dei bisogni del malato e dei suoi familiari; garanzia di cura della persona; comfort ambientale; attivita` di ricreazione e di compagnia; liberta` di vista da parte dei familiari; raccordo con gli altri servizi di rete tramite il nucleo trans murale di cure palliative; coinvolgimento del volontariato. Attualmente nelle Marche operano 6 Hospice: a Loreto in via San Francesco (9 p. L. ); a Chiaravalle in via Rosselli (10 p. L. ); a San Severino nell´ospedale B. Eustacchio (12 p. L. ); a Fabriano nell´ospedale Profili (8 p. L. ); a Offida (3 p. L. ) presso la Rsa. .  
   
   
INAUGURATO CENTRO SALUTE MENTALE A VILLORBA (TREVISO)  
 
Villorba (Treviso), 21 maggio 2009 - L´assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri, accompagnato dal Presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro, da numerosi Sindaci del territorio e dal Direttore Generale dell´Ulss 9 di Treviso Claudio Dario, ha inaugurato ieri a Villorba (Treviso) il nuovo Distretto di Salute Mentale “Treviso Nord”, realizzato in un solo anno di lavori, con un investimento di 3,5 milioni di euro, autofinanziati dall´Ulss 9 con parte del ricavato della vendita dell´ex Ospedale psichiatrico di Sant´artemio. Il Centro servirà un´utenza di 125. 000 abitanti, è sorto accanto alla sede del Distretto Socio Sanitario n. 2 e ne ripete la struttura, tanto che i due edifici appaiono come costruzioni “gemelle”. “Questa realizzazione e la strategia complessiva di dotazione del territorio di strutture vicine alle esigenze dei cittadini – ha detto Sandri – pone l´Ulss 9 come vero e proprio modello da esportare non solo in Veneto, ma anche su scala nazionale. Un lavoro – ha aggiunto – che viene portato avanti con una comunità d´intenti tra le varie istituzioni che non esito a definire esemplare. Un esempio che mi piacerebbe venisse messo a disposizione anche di altre Regioni, a cominciare da quelle che non sanno fare altro che ´chiedere´”. Sandri ha anche tenuto a sottolineare che, con le sue iniziative, “l´Ulss di Treviso incarna pienamente lo spirito che anima la programmazione regionale, tutta incentrata sul cittadino e sulle sue necessità”. In questo momento il Csm di Villorba, che è già operativo, segue più di 1. 200 cittadini residenti, effettua circa 4. 000 visite l´anno ed eroga quasi 30. 000 prestazioni a persone che presentano problemi clinici di depressione, disturbi d´ansia, psicosi schizofreniche, anoressia. 300 l´anno sono i nuovi pazienti che si presentano per la prima volta. Il Centro è costituito dal Poliambulatorio medico-psicologico e svolge attività di assistenza sanitaria e di Day Hospital territoriale. Nel Centro Diurno vengono anche effettuati percorsi riabilitativi semiresidenziali. .  
   
   
OVER 60: IL PIACERE DI UNA PASSEGGIATA IN CITTÀ A TORINO  
 
Torino, 21 Maggio 2009 Camminare è una cosa semplice, la città offre molti spazi verdi oltre ai percorsi urbani, lontani dal grande traffico. Invecchiando, però, fare una passeggiata da soli, può diventare un problema, anche solo a livello psicologico può essere uno scoglio difficile da superare. I “gruppi del cammino” è un’iniziativa dell’Asl 1 in collaborazione con le circoscrizioni cittadine. La commissione sanità e sevizi sociale ha invitato questa mattina Rosa D’ambrosio, responsabile della struttura di epidemiologia ed educazione sanitaria di Torino. D’ambrosio ha fatto rilevare che l’assenza di attività fisica per gli over 60 è causa di molte malattie. Da quelle cardiovascolari, all’obesità, che provoca insufficienza respiratoria, al diabete fino ad alcune forme tumorali (colon e mammella). Camminare permette anche di mantenere il senso dell’equilibrio evitando così le cadute, che dai loro traumi, sono la quinta causa di morte negli anziani. Camminare in gruppo diventa più stimolante, e si sta lavorando con le circoscrizioni per studiarne la promozione (a Torino gli ultrasessantenni sono 250. 000) i percorsi, l’analisi della popolazione e del territorio. Gli obiettivi sono di ridurre gli incidenti domestici, diminuire l’uso dell’automobile, migliorare la salute piscofisica. Il progetto è già attivo nelle circoscrizioni 1, 5, 6, 7 e 10. .  
   
   
PREVENZIONE DEL DISAGIO MINORILE: IL TEATRO E IL PROTAGONISMO DEI GIOVANI  
 
Aosta, 21 maggio 2009 - L’assessorato regionale della sanità, salute e politiche sociali, attraverso il Servizio famiglia e politiche giovanili afferente alla Direzione politiche sociali, intende promuovere la rappresentazione teatrale Belfagot Porodiavolo a cura dei ragazzi del Servizio di Assistenza Domiciliare Educativa (Ade) nelle serate del 29 maggio nell’Auditorium di Morgex, del 30 maggio nell’Auditorium di Quart e del 1° giugno nell’Auditorium di Pont Saint Martin (come da volantino allegato). L’ade è un servizio regionale di prevenzione del disagio, attivo da un oltre un decennio sul territorio regionale che fornisce, in collaborazione con le équipe socio-sanitarie, un efficace supporto ai minori e alle loro famiglie con azioni di vicinanza nella quotidianità della relazione educativa al fine di promuovere il ruolo genitoriale e il contesto allargato. Gli spettacoli sono aperti al pubblico che è invitato a partecipare proprio per il significato educativo del progetto che vuole restituire protagonismo ai ragazzi e consentire di rendere visibile il loro impegno. In tal senso, gli educatori del Servizio Ade hanno proposto ai ragazzi, coinvolti nel progetto teatro, di collaborare con i medici-clown devolvendo loro le eventuali offerte libere raccolte durante le serate. Belfagot Porodiavolo è stato allestito dal regista Andrea Damarco nell’ambito di un laboratorio teatrale organizzato dagli educatori del Servizio Ade per un gruppo di ragazzi seguiti con obiettivi di espressione del sé e di cooperazione per il raggiungimento di un risultato comune. .  
   
   
HARLEM - NEW YORK DAL 9 LUGLIO AL 9 AGOSTO 2009 UNA MOSTRA RIPERCORRE I PRIMI TRE ANNI DI ATTIVITÀ DI HARLEM STUDIO FELLOWSHIP  
 
Milano-new York, 21 maggio 2009 - Dal 9 luglio al 9 agosto, nella sua sede di New York (128 West 121st Street), si terrà la mostra che chiude il primo triennio di attività (2007-2009) di Harlem Studio Fellowship, presentando una selezione di 10 giovani artisti internazionali - Andreas Huyskens (Germania, 1973), Reuven Israel (Israele, 1978), Tamas Jovanovics (Ungheria, 1974), France Languérand (Francia, 1979), Masato Nagai (Giappone, 1981), Patrizia Novello (Italia, 1978), Marco Perroni (Italia, 1970), Susanna Pozzoli (Italia, 1978), Lovisa Ringborg (Svezia, 1979), Robert Smith (Usa, 1978) - tra i 21 che si sono succeduti in questi tre anni. Nell’occasione verrà presentato il primo di tre cataloghi - coedizione Silvana Editoriale | Montrasioarte - che raccoglierà le opere degli artisti che hanno lavorato nel primo anno di attività di Harlem Studio Fellowship. Harlem Studio Fellowship è un progetto che nasce da un’idea di Francesca e Ruggero Montrasio, con la collaborazione di Raffaele Bedarida - gallery educator al Guggenheim Museum di New York - che si pone come principale obiettivo quello di permettere a giovani artisti, provenienti da tutto il mondo, di abitare per tre mesi a New York e di poter interagire con figure legate all’ambiente artistico, come curatori, scrittori, musicisti, galleristi, collezionisti, al fine di poter presentare la propria ricerca creativa. La formula prevede, a inizio trimestre, una serata di presentazione dell’artista e della sua ricerca, e di una mostra finale, dove esporranno il frutto del loro lavoro. Come afferma Ruggero Montrasio, “Quello di Harlem Studio Fellowship è un progetto culturale senza scopo di lucro, creato da una galleria privata italiana, per aiutare i giovani artisti, provenienti da ogni angolo del mondo, a crescere e a costruire un proprio linguaggio autonomo. Abbiamo avuto la percezione del successo dell’operazione, quando ci siamo accorti che il modus operandi degli ospiti della casa, una volta ritornati nel loro paese d’origine, era profondamente maturato”. “Partecipare a una residenza per artisti - sono parole di Raffaele Bedarida - è una tappa obbligata nella carriera di giovani artisti internazionali, e New York è particolarmente ricca di istituzioni di questo tipo. La caratteristica di Harlem Studio Fellowship è la sua ubicazione, nel cuore di uno dei quartieri più belli di New York, col quale s’instaura un intenso dialogo. Inoltre, rispetto a situazioni quali i White box, la residenza di Harlem mette gli artisti in una situazione dinamica, di interazioni non neutrali. Harlem Studio Fellowship nasce quindi come esperienza formativa per artisti che si stanno avviando verso la loro carriera in maniera decisa”. Harlem Studio Fellowship è un progetto, nato da un’idea di Francesca e Ruggero Montrasio, con l’obiettivo di permettere a giovani artisti provenienti da tutto il mondo di interagire con una realtà culturale ricca di stimoli creativi com’è quella newyorkese. L’esposizione presenta le opere di 10 artisti internazionali, Andreas Huyskens, Reuven Israel, Tamas Jovanovics, France Languérand, Masato Nagai, Patrizia Novello, Marco Perroni, Susanna Pozzoli, Lovisa Ringborg, Robert Smith. .  
   
   
ANNA SALA DIPINTI LUGANO DALL’ 11 MAGGIO AL 31 LUGLIO 2009  
 
Lugano, 21 maggio 2009 - Una scelta di quaranta dipinti ad olio su tavola ed acquerelli saranno esposti, dal prossimo maggio, alla mostra personale di Anna Sala promossa dalla Fondazione Extrafid Art nella elegante e raffinata Galleria d’Arte della società Extrafid Sa a Lugano. Nella pittura di Anna Sala il tema principale è la contemplazione dello spazio aperto e della luce. Questo diventa una percezione viva e concreta quando lo spazio è abitato da qualcosa, quando la luce investe degli oggetti o circola attorno ad essi. Anna Sala si concentra su tre motivi ricorrenti. Il primo è la veduta della spiaggia marina, bassa e largamente estesa sotto il cielo luminoso di cui ha avuto esperienza in un pluriennale soggiorno in Egitto. Il secondo tema è il paesaggio collinare, denso e ondulato, quello dell’Italia centrale o delle Prealpi. Il terzo tema, la natura morta, la composizione di mele e melograni sollevati nello spazio e realizzati pittoricamente con una pennellata densa ed energica, espressionistica e non naturalistica. Anna Sala è nata a Milano. Ha studiato a Siena dove si è diplomata all’Istituto d’Arte Duccio di Buoninsegna e successivamente si è laureata alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università, in Storia dell’Arte Contemporanea, allieva di Enrico Crispolti. Vive e lavora a Varese. Inaugurazione: venerdì 5 giugno ore 19. 00. .  
   
   
JULIETA ARANDA PUBLICK OCCURRENCES BOTH FORREIGN AND DOMESTICK  
 
Roma, 21 maggio 2009- In occasione della sua prima mostra personale in Italia l’artista messicana Julieta Aranda (1975, Città del Messico) presenta il progetto dal titolo Publick Occurrences Both Forreign and Domestick: concepito ed esposto per la prima volta a Berlino, viene riproposto in forma sviluppata e rinnovata negli spazi della galleria 1/9 unosunove. Il titolo riprende quello del primo giornale pubblicato nelle Americhe, a Boston, il 25 settembre 1690 e che, come molte altre pubblicazioni dell’epoca, ebbe una vita molto breve, ritirato dal commercio il giorno dopo la sua pubblicazione per motivi di censura. Allo stesso modo l’artista ha compilato e stampato un giornale che non è reso pubblico, nè destinato alla lettura, ma viene presentato come oggetto fisico attraverso un suo riutilizzo per i più diversi scopi di carattere funzionale e privato: diventa una tenda, un involucro per il cibo, una spugna per asciugare scarpe bagnate, un panno per pulire, e infine cartapesta per la produzione artigianale di altra carta. Gli articoli che il giornale riporta - dall’imprigionamento dello Zar di Russia nel 1917 allo sbarco sulla luna del 1971, dal bombardamento del Twa nel 1986 alla morte di Laika, il cane che ha viaggiato nello spazio, o il test atomico del 1952 in Nevada - sono parzialmente visibili attraverso superfici di sculture, installazioni e fotografie a grandezza naturale che coinvolgono il pubblico ad una partecipazione attiva nell’atto stesso di leggere, prestando una particolare attenzione al momento in cui la realtà effettiva viene alterata dall’atto di leggerla. Le notizie prendono vita in un contesto completamente avulso dalla determinazione storica che le ha legittimate. Da testimoni di eventi storici diventano testimoni di una storia privata, dimessa, quotidiana e in qualche modo universale. Attualmente Julieta Aranda è in mostra presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York dove ha inaugurato Intervals, una serie di eventi espositivi che intendono riflettere sulle pratiche artistiche contemporanee più innovative: in ciascuna occasione un artista verrà invitato ad intergire con il suggestivo spazio del museo newyorkese. Julieta Aranda vive e lavora a Berlino. Tra le più recenti mostre personali ricordiamo: Intervals exhibition series, Solomon R. Guggenheim, New York, (2009); Publick Occurrences Both Forreign and Domestick, Galerie Michael Janssen, Berlin (2008); Tools for Infinite Monkeys, Fruit & Flower deli, New York, (2008). Tra le principali mostre collettive: One of these things is not like the other things , Galleria 1/9 unosunove, Roma, (2008); Vilnius is Burning, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, (2007); Peace Tower, Whitney Biennial (Part of Rirkrit Tiravanija’s project), New York, (2006). .  
   
   
IL GIRO E SESTRI LEVANTE SESTRI  
 
Levante, 21 maggio 2009 - Oggi andrà in scena la dodicesima tappa del Giro d’Italia, una cronometro di 61,7 chilometri da Sestri Levante a Riomaggiore. In questa frazione ligure del Giro del Centenario i corridori si sfideranno in uno degli appuntamenti più impegnativi di tutta la corsa: due i Gran Premi della Montagna, il passo del Bracco e il passo del Termine, rispettivamente a 17,7 km e a 43,7 km dalla partenza, alternati da discese molto tecniche e pochi punti per rifiatare, caratterizzano una tappa disegnata per fare una durissima selezione. Dopo la partenza nel cuore di Sestri Levante, in Piazza Matteotti, il tracciato della tappa a cronometro porterà infatti i girini verso il Passo del Bracco e il successivo valico Guaitarola, dopodiché li aspetta la prima discesa tecnica verso Levanto, dove inizia la Panoramica delle Cinque Terre e, non molto più tardi, la salita per il Passo del Termine, seguita da un’altra discesa di notevole difficoltà che porta sino al traguardo a Riomaggiore. Il Giro d’Italia a Sestri Levante, oltre a numerosi passaggi, aveva già avuto sosta nel 1960, vinta da Gastone Nencini, nel 1962, con successo di Graziano Battistini, e nel 2006 con la volata di Joan Horrach Rippol. Per celebrare l’importante occasione, l’amministrazione Comunale di Sestri Levante e il comitato di tappa cittadino ha dato vita a numerose attività collaterali nelle ultime settimane. Lo scorso 9 maggio è stata intitolata a Gastone Nencini la pista ciclabile della Passeggiata a mare di Sestri Levante, con la presenza della moglie e della figlia dell’amato campione. Il 9 maggio è stata anche inaugurata nella sede del Comune un’originale mostra filatelica-documentaristica intitolata “Il ciclismo” (aperta fino al 24 maggio), dove il presidente Alberto Caranza e soci del circolo “Baia delle Favole” hanno apportato numerosi francobolli, cartoline e annulli storici che testimoniano la storia del ciclismo nel secolo scorso, mentre Mario Sommi, un vero “statistico” dello sport, ha per la prima volta esposto una selezionatissima collezione di foto autografate, immagini tratte da giornali e poster ritraenti i più grandi campioni di tutti i tempi. Il 10 maggio, poi, un’altra pista ciclabile, nella frazione di Santa Vittoria, è stata intitolata a Enrico Martello, un cittadino di Sestri Levante deceduto un anno fa mentre praticava sport. Il 16 maggio, in località Fondeghino/s. Vittoria, il Gruppo Sportivo Levante ha organizzato la "Bracciale del Cronoman", categoria Allievi e Juniores, la prima prova valida per il Campionato Regionale Cronometro di Piemonte, Val d’Aosta e Liguria. Il 20 maggio è stata organizzata dall’ Istituto De Ambrosis-natta la "Pedalata sulle tracce del Giro", una festosa passerella per le vie della città in cui gli studenti del locale liceo indossavano le maglie rosa commemorative della tappa. Il 21 maggio, il gran giorno della gara, il Circolo Filatelico e Numismatico “Baia delle Favole” e Poste Italiane hanno predisposto, come è già stato fatto per l’arrivo del Giro a Sestri Levante nel 2006, la vendita di tre diverse cartoline e uno speciale annullo postale, la cui immagine di un ciclista inserito nel profilo di un cronometro meccanico richiama inequivocabilmente la tensione di questa memorabile tappa. Sempre il 21 maggio, grazie alla collaborazione del comitato Ligure della Federazione Italiana Canottaggio, verrà organizzata una regata a remi non competitiva di andata e ritorno da Sestri Levante a Riomaggiore, per un totale di quasi 80 km. Quattro equipaggi della Lega Navale Italiana di Sestri Levante e dei canottieri Argus 1910 si alterneranno in questa prova di forza a metà gara, potendo così completare l’intero percorso in circa otto ore. L’imbarcazione scelta per celebrare via mare la tappa che collega il Golfo del Tigullio alle Cinque Terre è il Coastal Rowing, un’imbarcazione da 11 metri a sedile mobile studiata per il mare, dove l’equipaggio è composto da 4 persone oltre al timoniere. .