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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Gennaio 2013
LA NUOVA RETE OSPEDALIERA DEL PIEMONTE ILLUSTRATA AL TERRITORIO  
 
 Torino, 17 gennaio 2013 - La Regione ha iniziato gli incontri con i sindaci sulla riorganizzazione della rete ospedaliera piemontese, prevista dal Piano socio-sanitario per riformare il sistema mantenendone, se non migliorandone, la qualità, creare una struttura sostenibile nel tempo dal punto di vista economico e gestionale, fare in modo che i diversi territori possano beneficiare di una presenza capillare e completa dei servizi. Il primo appuntamento si è svolto il 15 gennaio a Ivrea, dove il presidente e l’assessore alla Sanità hanno illustrato ai sindaci della Federazione 2 le principali novità che riguarderanno la loro zona. Nell’ambito dell’Asl To2 si prevede lo smantellamento dell’Amedeo di Savoia con trasferimento delle attività (a tal proposito è in atto un confronto sulla possibilità di acquisire il Richelmy, ideale per dimensione e collocazione mediante scambio di proprietà o affitto), il San Giovanni Bosco come sarà ospedale di riferimento e il Maria Vittoria come ospedale cardine. Per l’Asl To4 la nuova rete comprende: la riduzione dei posti letto di medicina generale dell’ospedale di Lanzo e il mantenimento della lungodegenza, dell’hospice e delle attività ambulatoriali; la riconversione dell’ospedale di Castellamonte e la ricollocazione delle attività di degenza attualmente esistenti presso l’ospedale di Cuorgnè; il mantenimento dell’ospedale di Ciriè con l’integrazione di alcune funzioni (riabilitazione a indirizzo cardio-polmonare e day hospital oncoematologico) oggi svolte a Lanzo; il mantenimento come ospedali cardine di Ciriè, Ivrea (dove verrà trasferita l’emodinamica di Cirié e riattivato dal 2014 il punto nascita dopo la ristrutturazione in corso della Chirurgia) e Chivasso. Su richiesta del sindaco, verrà valutata la possibilità di mantenere l’emodinamica di Ciriè senza costi aggiuntivi. Il secondo incontro si è svolto il 16 gennaio a Novara, dove l’assessore alla Sanità ha illustrato la rete ospedaliera della Federazione 4, che comprende il quadrante di Novara, Vercelli, Biella e Vco. In questo ambito l’ospedale di riferimento è il Maggiore di Novara, che opera con il presidio di Galliate (complementare all’azienda ospedaliero-universitaria). Sono ospedali cardine Biella, Borgomanero, Vercelli e Verbania-domodossola. Il primo intervento di riconversione è stato messo in atto ad Arona, dove l’ospedale è stato trasformato in Centro di assistenza primaria, Verbania e Domodossola vengono considerati un unico ospedale cardine. A Domodossola da una parte verrà chiuso il punto nascite, in quanto non rispetta gli standard minimi nazionali e regionali relativi al volume di attività (si registrano meno di 500 parti). Dall’altra sarà attivato il servizio di Emodinamica. Parallelamente, si è scelto di avviare un laboratorio di Emodinamica, data la particolare configurazione geomorfologia del territorio, che nei primi sei mesi lavorerà a stretto contatto con l’equipe di Novara.  
   
   
SANGUE, NEL 2012 IL TREND DELLE DONAZIONI IN ULTERIORE AUMENTO IN TOSCANA  
 
 Firenze, 17 gennaio 2013 – Anche il 2012 ha fatto registrare un ulteriore aumento delle donazioni di sangue e plasma in Toscana. I numeri – che collocano la Toscana al terzo posto tra le regioni e prima tra le grandi regioni – parlano chiaro e confermano il trend positivo che dura ormai da molti anni. Rispetto al 2011, nel 2012 le donazioni totali sono aumentate di 2.224 unità, pari a un incremento dell’1%: 245.525 nel 2011, 247.749 nel 2012. Particolarmente consistente l’aumento delle plasmaferesi, cresciute del 5%: 55.054 nel 2011, 57.799 nel 2012. Il plasma consegnato all’industria per la produzione di farmaci plasmaderivati è passato dai 68.954 kg del 2011 ai 72.930 del 2012, con un incremento del 6%. In particolare, plasma di tipo A: 27.629 kg nel 2011, 29.682 nel 2012; plasma di tipo B: 41.320 nel 2011, 43.248 nel 2012. Nel 2012 il sistema trasfusionale toscano non ho prodotto plasma di tipo C, il che significa che ha saputo mantenere e consolidare un ottimo livello di qualità. Plasma di tipo A: ha caratteristiche superiori e dà migliore resa di prodotti farmaceutici, è ottenuto direttamente da donazione di plasma tramite aferesi e congelato entro 6 ore dal prelievo. Plasma di tipo B: ottenuto dalla donazione di sangue intero e successiva scomposizione nei vari prodotti e congelato entro 6 ore dal prelievo. Plasma di tipo C: ottenuto dalla donazione di sangue intero e successiva scomposizione nei vari prodotti, ma congelato oltre le 6 ore dal prelievo e quindi con rese di prodotti molto basse. La Toscana è l’unica regione ad aver azzerato la produzione di plasma di tipo C. “I numeri dell’anno che si è chiuso da poco – commenta Simona Carli, responsabile del Centro Sangue della Regione Toscana – ci permettono di guardare al futuro con ottimismo e di programmare ulteriori miglioramenti organizzativi, sia sul piano quantitativo che, soprattutto, sul piano qualitativo. E’ evidente che questi risultati sono stati possibili per il lavoro sinergico di tutte le componenti del Sistema sangue della Toscana, che hanno saputo dare un contributo di idee e di proposte, mettendo al servizio della sanità della nostra regione la propria professionalità (il riferimento è a tutto il personale dei servizi trasfusionali), il proprio entusiasmo e la forte motivazione etica: e qui naturalmente il pensiero va ai donatori e alle associazioni che hanno saputo coordinarli, in uno sforzo di programmazione che sta dando grandi risultati e che ci permetterà di affrontare con ottimismo le sfide che ci attendono”. I risultati conseguiti, indubbiamente ottimi, non devono impedire di individuare e condividere gli obiettivi che attendono il Sistema sangue nel 2013: il completamento del percorso di accreditamento delle strutture pubbliche e private, la riorganizzazione del sistema trasfusionale attraverso l’attivazione delle Officine Trasfusionali, l’incremento nell’uso dell’Agendona, per la prenotazione delle donazioni sia nelle struttre pubbliche che in quelle associative. All’inizio del nuovo anno, l’assessore al diritto alla salute, il Centro Regionale Sangue, la Regione Toscana, vogliono ringraziare donatori e personale dei servizi trasfusionali per i risultati conseguiti, per il supporto trasfusionale che tutti insieme si è riusciti ad assicurare alle chirurgie, al pronto soccorso, a tutti i reparti che hanno sempre potuto contare con certezza, continuità, sicurezza, sulla risorsa sangue.  
   
   
VIA A CONCORSO PER APERTURA 49 NUOVE FARMACIE IN FVG  
 
Udine, 17 gennaio 2013 - In Friuli Venezia Giulia saranno aperte 49 nuove farmacie. La delibera di istituzione del concorso per l´assegnazione delle sedi farmaceutiche è stata approvata dalla Giunta regionale su proposta del vicepresidente Luca Ciriani, a conclusione della prima parte dell´iter relativo alla richiesta, da parte dei Comuni, di ottenere una farmacia ogni 3.300 abitanti per effetto dell´abbassamento del numero di farmacia procapite indotto dal decreto legislativo nazionale 1/2012. Il concorso straordinario seguirà una procedura standard - verrà effettuato per soli titoli e in via telematica - concordata a livello centrale, ma la Regione ha il compito di sovrintendere a tutti gli aspetti tecnici e amministrativi relativi al concorso (approvazione graduatoria dei candidati, assegnazione sedi farmaceutiche). I 49 comuni che hanno presentato richieste per nuove farmacie sono stati inseriti nel bando con le rispettive collocazioni e con la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione partirà formalmente la procedura del concorso.  
   
   
TEMPI DI PAGAMENTO DEI FORNITORI DEL SERVIZIO SANITARIO: MARCHE REGIONE VIRTUOSA. SPACCA: "RISULTATO IMPORTANTE".  
 
Ancona, 17 gennaio 2013 - Seconde in Italia, tra le Regioni a Statuto ordinario, per velocità nel saldare i debiti contratti: 130 giorni, contro una media nazionale di 269 e picchi di 793 giorni. Le Marche si confermano una Regione virtuosa anche nei tempi medi di pagamento dei fornitori del Servizio sanitario nazionale. Il dato viene evidenziato da un rapporto di Confartigianato, che ha attivato un Osservatorio nazionale per vigilare sul rispetto dei tempi previsti dalla nuova legge. “Onorare i pagamenti in tempi celeri, rispetto all’andamento che si registra in altri contesti del Paese - afferma il presidente della Regione, Gian Mario Spacca - rappresenta un risultato importante, per diversi motivi. Mai come in questa fase le imprese hanno bisogno di risposte certe da parte delle istituzioni pubbliche, in più le performance della regione nei pagamenti consentono di garantire servizi sanitari efficienti e di qualità. Il posizionamento delle Marche al vertice della speciale classifica della Cgia è il frutto dell’efficienza sempre crescente del nostro sistema sanitario, ottenuta grazie al percorso di riforme attuato dalla Regione. Un percorso sul quale è necessario proseguire con estrema convinzione e compattezza, di fronte alla costante e significativa riduzione dei trasferimenti statali. Vogliamo che il diritto alla salute per tutti i cittadini, in qualsiasi territorio essi vivano, possa continuare a rappresentare un fiore all’occhiello della nostra regione. Le sfide che ci aspettano sono alte e sappiamo che nuovi vincoli per i pagamenti dei beni e dei servizi imporranno a tutte le amministrazioni pubbliche di riorientare i propri comportamenti. La base di partenza delle Marche è già buona, perché solo disponendo di bilanci in equilibrio, come è per la nostra regione, sarà possibile rispettare i termini di legge”.  
   
   
AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI CAREGGI UN CONVEGNO PER IMPARARE A STARE VICINO AI PAZIENTI IN COMA O IN STATO VEGETATIVO  
 
Firenze, 17 gennaio 2013 - Venerdì 18 gennaio 2013 dalle ore 9 alle 17 a Palazzo Vecchio Assistere un paziente in coma o in stato vegetativo, stare accanto a quei malati che hanno gravi patologie neurologiche come la Sla, la Sclerosi laterale amiotrofica, nelle quali i livelli di coscienza dell’individuo possono essere intatti o ridotti a condizioni minime, è un compito difficile anche per gli operatori impegnati in questo campo, dove l’emotività, la partecipazione al dolore altrui, la “compassione” svolgono un ruolo, vanno accettate e sapute ricondurre in un ambito che non alteri lo sforzo professionale, le competenze assistenziali. Per questo l´Azienda sanitaria di Firenze accrediterà i medici e il personale infermieristico che parteciperanno al convegno "Alla fine della vita", organizzato da Segesta, in programma venerdì 18 gennaio 2013 dalle ore 9 alle 17 a Palazzo Vecchio. Segesta è la società che gestisce le strutture "Villa delle Terme" nelle quali da molti anni ci si occupa proprio di pazienti in stato di minima coscienza. La partecipazione al convegno è gratuita ed aperta a tutte le figure professionali, previa iscrizione tramite il sito http://www.Grupposegesta.com/allafinedellavita/  La giornata sarà un momento di riflessione per gli esperti del settore e le persone che vivono giornalmente queste grandi sofferenze. Chi opera in queste strutture, infatti, ha accumulato una grande esperienza sulle problematiche tecniche, clinico-assistenziali e nel rapporto con i parenti, spesso faticoso, in quanto il dolore che accompagna queste evenienze oltre ad essere devastante, si protrae a lungo nel tempo. Questi stati d´animo si trasmettono comprensibilmente anche agli operatori, già messi a dura prova da un lavoro che spesso appare senza risultati evidenti, nonostante il grande impegno che richiede. Tutti coloro che operano in queste strutture ed i familiari dei pazienti sono angosciati dai dubbi, dalla paura di non sapere vivere questo spazio fra la vita e la morte in maniera eticamente corretta. I dubbi, nella gran parte dei casi non possono essere risolti dalla scienza e qui l´aiuto può venire solo dai personali convincimenti religiosi e dalla coscienza di ognuno, oltre che dalla deontologia per quanto attiene i professionisti. Ecco dunque un´occasione per trovare insieme un percorso da seguire che sia meno oneroso e nel quale la sofferenza si possa coniugare insieme alla speranza e alla solidarietà.  
   
   
SALUTE FVG: PRONTA COMMISSIONE VALUTAZIONE ASPIRANTI DIRETTORI GENERALI  
 
Udine, 17 gennaio 2013 - Su proposta del vicepresidente Luca Ciriani, la Giunta regionale ha approvato ieri la costituzione per la commissione tecnica che avrà il compito di valutare i curricula degli aspiranti direttori generali degli enti del servizio sanitario regionale. La commissione è composta dal dott. Remo Bonichi, designato dall´Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, dal prof. Elio Borgonovi dell´Università Bocconi di Milano e dalla dott.Ssa Alessia Clocchiatti, designata dalla direzione centrale Salute. I tre componenti della commissione avranno il compito di analizzare i curricula inviati, sia sotto il profilo formale che di merito, selezionando i professionisti in base al possesso di tutti i requisiti richiesti, fornendo all´Amministrazione regionale un elenco finale degli aspiranti aventi titolo per la nomina. Tra le nomine considerate urgenti vi è quella del nuovo direttore generale dell´Azienda ospedaliero universitaria di Udine.  
   
   
L’OSPEDALE DI SUSA NON CHIUDE, ANZI SARÀ POTENZIATO  
 
Torino, 17 gennaio 2013 - L’ospedale di Susa sarà potenziato, anziché essere chiuso come qualcuno in valle sostiene. A garantirlo è stato l’assessore regionale alla Sanità durante una conferenza stampa tenuta il 16 gennaio con il sindaco di Susa e il direttore generale dell´Asl To3. La decisione prende spunto da una dettagliata analisi dell’organizzazione sanitaria locale, che tiene conto della particolare conformazione morfologica e delle crescenti esigenze del territorio, come l’insediamento di migliaia di lavoratori impegnati per diversi anni nei cantieri della Torino-lione e la razionalizzazione della rete ospedaliera, che prevede la riconversione degli ospedali di Avigliana a Venaria. Pertanto, il piano di organizzazione dell’Asl comprenderà il mantenimento delle attuali strutture, incluso il punto nascite, e il rafforzamento di alcuni reparti. In particolare, il punto nascite verrà mantenuto anche se fa registrare circa 330 parti all’anno, un volume inferiore ai parametri richiesti a livello nazionale, in quanto si trova al centro di ben 37 Comuni afferenti all’attuale distretto sanitario di Susa con una popolazione di 90.000 residenti collocata in modo dispersivo. Inoltre, dista oltre 40 km dall’ospedale di Rivoli e 57 da quello di Briançon. Una situazione che ha convinto la Regione della necessità di mantenere il presidio, che opererà in forte sinergia con quello di Rivoli, essendo fra l’altro entrambi appartenenti alla medesima struttura di Ostetricia-ginecologia. L’organizzazione e la fruizione del punto nascite verranno modulate in modo tale per cui Rivoli e Susa potranno integrarsi pienamente, e quest’ultimo verrà maggiormente dedicato ai parti fisiologici o comunque senza particolare complessità assistenziale, nonché a quei casi, peraltro molto rari, nei quali le pazienti non possono più essere trasportate (esempio doglie già in corso). Le donne selezionate per partorire a Susa saranno garantite da servizi collaterali presenti in ospedale, quali la permanenza di una sala chirurgica, importante nel caso dei tagli cesarei, di un reparto di Ostetricia-ginecologia, di una Neonatologia e di ambulatori a valenza territoriale quali il consultorio familiare, quello di assistenza alla donna in puerperio e di sostegno all’allattamento al seno, il tutto ricondotto ad un percorso nascita strutturato e collegato con il pediatra di base. Inoltre, verrà presto inaugurata una nuova ala e saranno mantenute le specializzazioni di Chirurgia e Ortopedia. In questo modo la Regione dimostra che, quando possibile ed opportuno, assicura il mantenimento di servizi anche in deroga alla normativa di riferimento per venire incontro alle esigenze espresse dai territori, garantendo la necessaria sicurezza e qualità del servizio reso ai cittadini.  
   
   
NUOVA ANALISI DELL’ECONOMIST INTELLIGENCE UNIT SULL’EPATITE C: GESTIRE “L’EPIDEMIA SILENZIOSA” RICHIEDE UNA POLITICA DELL’INNOVAZIONE A LIVELLO GLOBALE  
 
Londra, 17 Gennaio 2013 – Pubblicata il 15 gennaio una nuova analisi dell’Economist Intelligence Unit dal titolo “L’epidemia Silenziosa: affrontare l´Epatite C con la politica dell´innovazione” (The Silent Pandemic: Tackling Hepatitis C with Policy Innovation), realizzata con il grant educazionale di Janssen, che sottolinea l’urgente bisogno nei Paesi di tutto il mondo di sviluppare strategie condivise per far fronte ad una crescente emergenza sociale ed economica rappresentata dall’Epatite C (Hcv).1 Mentre la portata totale dell’epidemia è ancora sconosciuta a causa della mancanza di dati, la World Health Organization (Who) stima che nel mondo vi siano circa 150 milioni di persone che attualmente vivono con l’epatite C, una malattia infettiva causata dal virus Hcv che colpisce il fegato.2 Di queste, più di due terzi sviluppano malattie epatiche croniche che, in un caso su 5, si trasformano in cirrosi. L’epatite C è anche la prima causa al mondo di trapianto di fegato e negli Stati Uniti la patologia determina ormai un numero maggiore di morti rispetto all’Hiv.1 “L’analisi evidenzia che a livello mondiale, nonostante il peso significativo dell’epatite C, i governi non sono riusciti a rallentare la diffusione e l’impatto della patologia” afferma Charles Gore, Presidente della The World Hepatitis Alliance. “Sia nei Paesi avanzati che in quelli in via di sviluppo il reale costo dell’epatite C in termini di vite umane ed impatto economico continuerà a salire a meno che i politici si confrontino subito su questa emergenza di salute pubblica”. Nonostante gli effetti devastanti dell’epatite C, nel documento si afferma che la patologia è ora considerata prevenibile e in gran parte curabile grazie ai recenti progressi nello sviluppo di nuove terapie.1 Il report rileva che, comunque, se una minima parte di pazienti, il 10%, è attualmente sottoposta a un trattamento, c’è una notevole disparità nell’accesso alle cure tra i vari paesi.1 Di conseguenza, l’analisi invita i Paesi ad adottare un “approccio globale” che tenga conto delle esigenze locali e delle risorse disponibili. Tale approccio include: 1 · Sorveglianza effettiva della patologia per creare un quadro preciso del problema e assicurare lo sviluppo di politiche efficaci. Il rapporto afferma che troppi pochi Paesi – avanzati e non – hanno condotto di recente studi epidemiologici necessari alla realizzazione di politiche efficaci a livello nazionale, oltre che a livello locale. In 16 Paesi della sola Unione Europea, i dati epidemiologici a disposizione sono scarsi o inesistenti. 1 · Una migliore consapevolezza del pubblico è necessaria ad aiutare a rimuovere lo stigma associato a questa patologia e a creare un maggiore conoscenza del virus Hcv. 1 Un’indagine condotta dalla European Liver Patients Association ha verificato che il 20% dei pazienti affetti aveva sentito parlare di epatite B o C prima di ricevere la diagnosi.1 (I risultati complete dell’indagine dell’ Elpa sono disponibili all’indirizzo: http://www.Hepbcppa.org/wp-content/uploads/2011/11/report-on-patient-self-help.pdf ). · Misure per la prevenzione dei comportamenti a rischio e per l’educazione, di coloro che sono già infetti, alla scelta di stili di vita salutari. La relazione sollecita, inoltre, misure per la prevenzione della trasmissione del virus all’interno delle strutture dei sistemi sanitari, che rappresentano la principale via di trasmissione dell’Hcv nei paesi in via di sviluppo. 1 · Metodi innovativi per comunicare con i pazienti così da garantire a coloro che sono in terapia di ottenerla prima che raggiungano lo stadio terminale della patologia. 1 “La relazione sottolinea che ogni Paese presenta bisogni e risorse differenti; raccomandiamo quindi alla sanità pubblica e a tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell’epatite C di contribuire ad aumentare la consapevolezza della malattia e di cercare i mezzi utili a fornire un trattamento efficace ai pazienti più bisognosi” afferma Gaston Picchio, Hepatitis Disease Area Leader di Janssen. “Janssen è impegnata a lavorare con la comunità Hcv e continuerà a collaborare con gli operatori sanitari, i funzionari governativi e le associazioni dei pazienti di tutto il mondo, al fine di eliminare l’epatite C, un paziente alla volta” L’epatite C L’epatite C è una patologia infettiva virale che colpisce il fegato. 3,4 Si stima che, nel mondo, le persone affette siano 150 milioni 2 e che ogni anno vengano infettati tra i tre e i quattro milioni di individui, costituendo un pesante fardello per chi ne è colpito e per la società nel suo complesso.5 Le stime indicano che l’epatite C sia stata in Europa, nel 2002, responsabile del decesso di più di 86.000 persone e di 1,2 milioni di anni di vita persi per disabilità (Daly) (ultimi dati disponibili).6 L’epatite C cronica può portare allo sviluppo di tumore epatico e altre malattie del fegato serie e fatali.7 Circa un quarto dei trapianti di fegato eseguiti nei 25 Paesi europei nel 2004 sono stati attribuiti a questa patologia (ultimi dati disponibili).6  
   
   
INVESTIRE NELLA CRESCITA PERSONALE IN TEMPI DI CRISIPROFESSIONE COACH: SOSTENERE I PERCORSI EVOLUTIVI DELLA PERSONA, PER SÉ E PER GLI ALTRI  
 
Torino, 17 gennaio 2013 - In tempo di crisi è opportuno sviluppare ulteriori competenze di tipo comunicativo, relazionale, strategico, metodologico ed essere così protagonisti e facilitatori del cambiamento.Il percorso di formazione, certificato dall’Association for Coaching, presente in oltre 40 paesi, è rivolto a coloro che desiderano approfondire la conoscenza e lo studio dell´approccio Ericksoniano, per migliorare le proprie competenze e utilizzare tali abilità a scopo di benessere e recupero di risorse proprie e altrui. Interventi volti alla valorizzazione delle persone, per ottenere, secondo la teoria dei piccoli passi, cambiamenti funzionali utili nell´ambito della propria attività lavorativa come ad esempio professioni sanitarie e sociali, conduzione di gruppi di lavoro, educatori, insegnanti, formatori, counsellors, etc. L’obiettivo è utilizzare nell’ambito della propria quotidianità quanto appreso per se stessi e per gli altri in un’ottica di servizio nell’”Incontro con l’Altro”.“il nostro Istituto – spiega la Dott.ssa Nicoletta Gava, direttore del Milton Erickson institute di Torino - già da diversi anni ha scelto di aprire i propri percorsi formativi alle persone che non hanno una formazione di tipo clinico. Riteniamo infatti che apprendere tecniche di Rilassamento, di Autoipnosi e Ipnosi volta al Recupero di Risorse personali dovrebbe essere patrimonio comune. Insegniamo tecniche di Rilassamento, di Concentrazione, di Memorizzazione, di Controllo del Dolore, di Autoipnosi cercando di sfatare una concezione dell’Ipnosi di tipo magico o esoterico, a favore di una percezione di fenomeno naturale (es.Lo stato di trance quando si guida), di pratica, di allenamento quotidiano utile ed utilizzabile in tutti i contesti personali e lavorativi.” Il percorso di formazione si articola in 15 giornate, pari a 5 week end lunghi per un totale di oltre 100 ore.Nel corso di ogni incontro, articolato in tre giornate, si opera per rispondere alle esigenze specifiche dei Partecipanti. Con metodo pratico ed esperenziale si lavora sugli obiettivi che ognuno desidera raggiungere dopo ridefinizione e negoziazione svolta con il coach. Www.ericksoninstitute.it    
   
   
BASILICATA, ASP: CAMPAGNA INFORMATIVA CONTRO DIPENDENZA DA GIOCO  
 
Potenza, 17 gennaio 2013 - Campagna informativa: “Non farti prendere dal gioco. Quando il gioco può trasformarsi in dipendenza e diventare un problema.” L’azienda Sanitaria di Potenza comunica ai gestori dei locali che hanno fatto richiesta del materiale informativo ai sensi dell´art.7 del D.l. N.158/2012, convertito in Legge n. 189/2012, art. 7, comma 5, che come già divulgato nello scorso mese di dicembre 2012 possono scaricare i materiali informativi, da diffondere nei loro locali, direttamente dal sito www.Aspbasilicata.it senza richiederlo all’Asp. Negli allegati gli interessati troveranno anche i recapiti telefonici dei Ser.t. Dell´asp con i materiali divulgativi prodotti dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ministro per la Cooperazione Internazionale e l´Integrazione (Progetto Gap), con le "Avvertenze per i Giocatori" e "l´autotest" (in italiano ed in inglese). Ulteriori informazioni potranno essere richieste ai Ser.t. Dell´azienda Sanitaria Locale di Potenza.  
   
   
MILANO: AL VIA LA RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO BALNEARE CAIMI  
 
Milano, 17 gennaio 2013 - Il centro balneare Caimi, uno dei luoghi dello sport e del benessere più belli di Milano, torna finalmente a vivere. Al Franco Parenti di via Pier Lombardo, in coincidenza con le celebrazioni per il quarantennale dello storico teatro milanese, è stata presentata ieri la convenzione tra Comune e Fondazione Pier Lombardo per la gestione e la destinazione d’uso della storica piscina Caimi, inutilizzata dal 2007. Per la prima volta viene riconosciuto il valore artistico e culturale di una piscina milanese con il conseguente contributo del Ministero della Cultura. “Salutiamo questa firma e l’avvio di una nuova fase per un centro balneare bellissimo e unico nel suo genere con una soddisfazione incredibile - ha dichiarato Chiara Bisconti, assessora allo Sport, Benessere e Qualità della Vita del Comune di Milano – un luogo capace di unire estetica, bellezza e pratica sportiva. Un connubio unico. Restituiamo alla città e al quartiere di un luogo da troppo tempo dimenticato”. "Il recupero della piscina Caimi e il suo inglobamento nel polo culturale e teatrale del Franco Parenti rappresentano un grande successo per Milano - ha dichiarato l´assessore alla Cultura Stefano Boeri - il frutto di un doppio fecondo incontro: quello tra teatro e politica, e quello tra pubblico e privato. Come ha scritto oggi Luca Doninelli, il Parenti nasceva 40 anni fa con l´Ambleto´ di Giovanni Testori, e di quella creatività libera e senza schemi precostituiti conserva oggi, anche nella personalità della sua direttrice Shammah, il suo potenziale di idee e innovazione". La convenzione con la Fondazione Pierlombardo per la ristrutturazione della piscina Caimi ha una durata di 25 anni. La piscina Caimi rientra nel modello di convenzione già in vigore per tutte le piscine e i centri balneari comunali, fatte salve le specifiche iniziative del teatro Franco Parenti. L’investimento complessivo, senza oneri per l’Amministrazione, è di tre milioni di euro.  
   
   
TORNA "HAPPY SNOW" PER SCIARE IN NOTTURNA SUL MONTE BONDONE L´APPUNTAMENTO DI OGGI SARÀ DEDICATO AGLI STUDENTI UNIVERSITARI E ALL´UNIVERSIADE TRENTINO 2013  
 
 Trento, 17 gennaio 2013 - È prevista neve per questa sera sul Monte Bondone in occasione del nuovo Happy Snow night ma l’atmosfera invernale e la nuova coltre bianca saranno la cornice ideale per rendere ancora più coreografico l’abbraccio tra la montagna di Trento gli studenti universitari e l’Universiade Trentino 2013, che saranno i grandi protagonisti della serata. L’appuntamento è previsto a partire dalle ore 20 quando le piste Diagonale Montesel, Cordela, Lavaman e lo Snowpark Monte Bondone ospiteranno nuovamente gli appassionati con la proposta inserita da "La Repubblica" tra le novità dell’inverno sulle montagne italiane. E altrettante coinvolgenti saranno le gare che si svolgeranno nel corso del prossimo inverno, quando il Monte Bondone sarà teatro del maggior evento sportivo mai ospitato nella sua lunghissima storia sciistica e in particolare i confronti agonistici nelle discipline dello snowboard e del freestyle. Due specialità particolarmente amata dai giovani e destinate per questo ad avere una sempre maggior attenzione. Grazie alla collaborazione tra Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, Trento Funivie Spa e Associazione Operatori Monte Bondone, i dettagli sportivi, organizzativi e anche di promozione legati all´Universiade saranno proposti attraverso delle brevi interviste che il giornalista Diego Decarli farà ai membri del comitato organizzatore presieduto da Sergio Anesi. Con lui ci saranno anche il vicepresidente Paolo Bouquet, il responsabile race Ubaldo Prucker, il co-segretario generale Stefano Ravelli e naturalmente la direttrice dell’Apt Elda Verones, che riveste un ruolo operativo molto anche nell’organigramma Trentino 2013. Gli interventi saranno poi diffusi in campo regionale da Rtt La Radio, da Radio Gamma e da Sambaradio (l’emittente web degli universitari trentini). Sarà quindi un’occasione ideale per far conoscere nei dettagli la Winter Universiade Trentino 2013, in calendario dall’11 al 23 dicembre a Trento (pattinaggio artistico e short track), sul Monte Bondone (snowboard e freestyle), a Pergine (Hockey femminile), Baselga di Pinè (pattinaggio velocità e curling), in val di Fiemme (sci nordico, biathlon e hockey maschile) e in val di Fassa (sci alpino e hockey maschile), con la presenza di 3.000 atleti-tecnici-dirigenti di oltre 50 nazioni. Oltre al mini show previsto nella zona del Vason, dove verrà montato lo stand Trentino 2013, vi sarà come sempre la possibilità di sciare sulle piste Diagonale Montesel, Cordela, Lavaman e lo Snowpark Monte Bondone, che si illumineranno dalle ore 20 alle ore 22.30 per consentire a tutti gli appassionati di provare un’esperienza diversa e unica, ammirando le luci della città di Trento dall’alto sciando sotto le stelle. Il prezzo dello skipass è di € 12,50 per adulti e senior, mentre € 10,00 per ragazzi e bambini; saranno validi anche gli skipass stagionali e plurigiornalieri nominativi a partire dai 4 giorni. Come raggiungere il Monte Bondone il giovedì e il sabato sera: Happy Snow Monte Bondone è raggiungibile con la corriera di linea extraurbana con partenza alle ore 18.00 dall’Autostazione di Trento e rientro con navetta dedicata organizzata da Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi alle 23.15 con capolinea lo studentato di S. Bartolomeo. Per aggiornamenti ed informazioni: www.Montebondone.it    
   
   
IPPODROMO, MILANO: NESSUNA SPECULAZIONE POSSIBILE SUL TROTTO: IL PGT DESTINA L’AREA A VERDE E SPORT  
 
Milano, 17 gennaio 2013 - “Prendiamo atto positivamente dell’iniziativa della Provincia e cogliamo l’occasione per ricordare che l’area del Trotto è già preservata e tutelata dalla destinazione a servizi (sport e verde) assegnatale dal Piano di Governo del Territorio, che impedisce qualsiasi tipo di speculazione immobiliare”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica e Edilizia privata Ada Lucia De Cesaris . “Abbiamo già incontrato le organizzazioni sindacali sul problema occupazionale che si apre per i lavoratori dell’Ippodromo – ha aggiunto l’assessore alle Politiche per il Lavoro e Sviluppo economico Cristina Tajani - e abbiamo dato loro la nostra disponibilità per trovare una soluzione incontrando anche la proprietà”.