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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Gennaio 2013
LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA UNA CONSULTAZIONE SUL FUTURO DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA  
 
La Commissione europea ha lanciato il 15 gennaio 2013 una consultazione online rivolta ai cittadini interessati alla produzione biologica in Europa. I risultati della consultazione confluiranno in un nuovo regolamento quadro, come auspicato dalla Commissione nella relazione di maggio 2012 sull’attuazione della normativa vigente. Le norme relative alla produzione biologica europea contemplano l’intero processo produttivo, dai campi alla tavola. Gli operatori che rispettano queste norme possono etichettare i loro prodotti come "biologici" e apporre sulla confezione il relativo logo Ue (la foglia verde). Dopo aver consultato gli operatori del settore ed individuato - grazie alla loro cooperazione - le questioni più rilevanti per il futuro, la Commissione si rivolge ora ai cittadini. La consultazione riguarderà la possibilità di semplificare il sistema attuale preservandone gli elevati standard, oltre a questioni relative al controllo e al commercio internazionale. Dacian Ciolos, Commissario europeo per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato: "La gestione delle risorse e la produzione agricola sostenibile hanno una rilevanza politica sempre maggiore e i consumatori sono molto attenti a come vengono prodotti gli alimenti che acquistano. È il momento giusto per sottolineare l’impegno dell’Unione europea a garantire che la produzione biologica avvenga nel rispetto degli standard più elevati e, se necessario, per rivedere le norme esistenti in modo da creare le condizioni più favorevoli allo sviluppo della produzione biologica in Europa. Con questa consultazione pubblica i cittadini europei hanno la straordinaria opportunità di partecipare alla definizione dell’agricoltura biologica del futuro in Europa." La consultazione si svolgerà dal 15 gennaio al 10 aprile 2013: il questionario è accessibile all’indirizzo http://ec.Europa.eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch?form=orgagric2013&lang=en . Dopo aver affrontato ed esaminato attentamente tutti i diversi aspetti, la Commissione europea sarà in grado di elaborare un nuovo quadro strategico e giuridico per l´agricoltura biologica in Europa, che dovrebbe poi proporre verso la fine del 2013. Http://ec.europa.eu/agriculture/organic/home_it    
   
   
QUOTE LATTE, SAITTA: “NOI DA SEMPRE CONTRO I FURBETTI DELLE QUOTE. E LA REGIONE PIEMONTE?”  
 
 “Sull’annosa vicenda delle quote latte, la Provincia di Torino è sempre stata dalla parte della legalità. Fin dal 2003, grazie alle competenze ricevute in materia di agricoltura, abbiamo contrastato le operazioni di alcune cooperative tese ad aggirare le regole per consentire a qualche furbetto di farla franca, producendo e vendendo latte ben oltre le quote assegnate: la Provincia di Torino ha effettuato oltre 50 contestazioni con sanzioni superiori a 40 milioni di euro. Le perquisizioni eseguite oggi nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte irregolarità in materia di quote latte ci confermano nella convinzione che purtroppo in tutti questi anni sono stati gli allevatori onesti e corretti a pagare il prezzo delle illegalità commesse anche grazie a provvedimenti discutibili adottati dal Governo Berlusconi”. E’ questo il commento del Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta alla notizia delle perquisizioni eseguite dalla Guardia di Finanza nelle sedi delle Lega Nord a Milano e Torino. “Invece la Regione Piemonte a maggioranza leghista sulle quote latte non si è mai voluta costituire parte civile, né ha mai chiesto i risarcimenti dovuti alle cooperative dei cobas” ricorda Saitta.  
   
   
RISORSE AGROALIMENTARI OGGI CONFERENZA STATO-REGIONI  
 
Giovedì 17 gennaio alle ore 10.30, l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, in qualità di Coordinatore nazionale Agricoltura in Conferenza Stato-regioni, presiederà i lavori della Commissione Politiche Agricole, convocata presso la Sede della Delegazione della Regione Puglia in Via Barberini, 36 a Roma. Alle ore 15, sempre in qualità di Coordinatore nazionale della Commissione Politiche Agricole, interverrà ai lavori del Comitato Tecnico Agricolo, convocato presso la sede del Ministero per i Rapporti con le Regioni in Via della Stamperia, 8 a Roma.  
   
   
GIORNATA MONDIALE TIRAMISÙ. ASSESSORE VENETO. IL DOLCE NATO A TREVISO HA CONQUISTATO IL PIANETA  
 
Venezia - In meno di mezzo secolo, il trevigiano tiramisù ha giustamente una platea mondiale che oggi dedica una giornata quello che in pochi decenni è divenuto il dolce a cucchiaio più famoso del pianeta, facile da preparare, eccellente, nutriente come era nelle intenzioni di chi gli ha dato i natali: Ada Campeol, proprietaria del ristorante “Alle Beccherie”, nel cuore di Treviso, coadiuvata dall’allora giovanissimo cuoco Roberto “Loli” Linguanotto. Lo ricorda l’assessore al turismo del Veneto, alla vigilia della “Giornata Mondiale del Tiramisù”, per “fissare una verità storica certa”, per richiamare come “tutte le grandi pietanze sono figlie dell’inventiva e del territorio” e per ricordare che con Tiramisù e Prosecco, la Marca Trevigiana, e anche attraverso questa il Veneto, è di fatto uno dei massimi punti di riferimento dell’enogastronomia mondiale. La signora Ada creò il “Tiramesù”, poi italianizzato in tiramisù, quando stava allattando il figlio, come “energetico”, componendo in un “unicum” perfetto ed equilibrato ingredienti sostanziosi già consumati per dare forza, come lo “sbatudin” (l’uovo sbattuto), i savoiardi con il caffè, il mascarpone. E’ nato così, questo dolce tanto facile da preparare quanto entusiasmante, divenuto in brevissimo tempo il più conosciuto e ricercato del mondo nel suo genere. Il Web, secondo una ricerca di Assolatte, evidenzia come i cinesi siano tra i maggiori estimatori del Tiramisù, dolce è citato nei siti internet in cinese oltre 14 milioni di volte. La giornata mondiale del Tiramisù è una occasione per riaffermare una verità storica – ha ribadito l’assessore veneto – e direi culturale, perchè è grazie alle tante invenzioni più sagge che segrete, dove il primo ingrediente è la passione e il secondo è il buon gusto, che l’enogastronomia veneta si è fatta strada tra le migliori dei cinque continenti e collabora al successo turistico del Veneto, con i suoi 63 milioni di pernottamenti, dei quali circa il 62 per cento generati da ospiti stranieri, che “tiene” in un settore che ha conosciuto nel 2012 un crollo di presenze in quasi tutto il resto d’Italia.  
   
   
PRODUZIONE DEI MOLLUSCHI, CLASSIFICATO LO STAGNO CIRDU DI SANT’ANTIOCO  
 
L’assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale ha classificato zona di classe A la zona denominata “Stagno Cirdu” di Sant’antioco per la produzione delle seguenti specie mitili (Mytilus galloprovincialis), ostriche (Ostrea edulis – Crassostrea angolata) e vongole (Tapes decussatus). Oltre ad aver delimitato la zona, l’Assessorato ha individuato i punti di prelievo per i controlli microbiologici.  
   
   
CONTA! DINI DI LANGA: OCCORRE RESTARE “DIVERSI” PER NON RIMANERE AI MARGINI.  
 
Intenso dibattito al convegno organizzato alle Surie dall’Associazione Mercato dei Contadini delle Langhe e da Cantina Clavesana: presentato un progetto di “non omologazione” rurale per dare continuità all’agricoltura locale e mettere in fase l’efficienza dell’impresa matura, ma priva di continuatori, con l’entusiasmo degli aspiranti agricoltori. Nel nome di un’identità riconoscibile. Nell’epoca del “consumo di suolo”, pochi sanno che la principale causa del fenomeno non è la pur crescente cementificazione, ma l’abbandono dei terreni agricoli. Un abbandono spesso non dovuto a condizioni economiche non più sostenibili da parte delle imprese, ma al difetto di continuità legato alla mancanza di successori anche in imprese redditualmente solide, in grado di stare sul mercato. Una sindrome che, con tutti i distinguo legati alle diverse situazioni socioeconomiche, accomuna l’Italia intera. Ma che avrà conseguenze pesantissime proprio nelle aree in cui, come le Langhe, la maglia fondiaria è più ridotta e, quindi, gli equilibri agroambientali e paesaggistici sono più fragili. Se non prevenuto attraverso la messa a punto di un progetto coerente che, basandosi su dati attendibili e obbiettivi realistici, individui e sostenga le iniziative capaci a garantire il passaggio di mano e la sopravvivenza delle aziende sane, il problema potrebbe diventare irreversibile, ponendo la realt&a! grave; l angarola (o, mutatis mutandis, qualsiasi altra) di fronte a un bivio drammatico: la perdita di un’ulteriore fetta di suolo agricolo o la conversione a un modello di agricoltura monocolturale estraneo non solo alla tradizione, ma alle aspirazioni stesse delle nuove generazioni di agricoltori. Nasce da qui la proposta, illustrata da Fabio Palladino dell’Associazione Mercato dei Contadini delle Langhe (www.Mercatodeicontadinidellelanghe.it), al convegno Da Terra marginale a Terra originale organizzato venerdì scorso alle Surie dalla stessa associazione e da Cantina Clavesana (www.Inclavesana.it). La quale, riunendo e coordinando secondo una logica identitaria il lavoro di oltre 350 famiglie di viticoltori, più di tutti rappresenta la vocazione langaiola al mantenimento dell’individualità aziendale. “Il progetto, di cui l’incontro non è che una prima tappa, si articola in 5 punti”, dice Palladino. “Il primo è realizzare una ricerca scientifica, di taglio socioantropologico, sull’identità della nostra area. Il secondo è una mappatura delle aziende esistenti, individuando quelle a rischio di declino nei prossimi 5 anni. Il terzo è un bando nazionale annuale per premiare il miglior progetto aziendale giovanile e attrarre così nuovi investimenti. Il quarto è realizzare un osservatorio permanente che tenga aggiornata la mappa e segua l’attività di incentivazione. Il quinto è far confluire sul progetto i flussi finanziari previsti dalle norme comunitarie, come quelle sui distretti rurali e il Psr 2014-2020”. Alla presentazione, coordinata dal giornalista Stefano Tesi, hanno partecipato il ret! tore del l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Piercarlo Grimaldi, Alessandro Mortarino, Coordinatore Nazionale del Forum Salviamo il Paesaggio, Paola Migliorini, agronomo e ricercatrice presso l’Università di Pollenzo, il vicepresidente nazionale della Confederazione nazionale Liberi Agricoltori, Furio Venarucci. L´incontro è stato sostenuto anche dal Centro Studi della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. Hanno portato la loro testimonianza il direttore di Clavesana, Anna Bracco, e alcuni giovani in rappresentanza di differenti esperienze di “comunità rurale” in Italia e all’estero. “Siamo lieti che i Contadini delle Langhe abbiano visto in noi e nel nostro modo di lavorare un modello da seguire e che ci abbiano chiesto di essere loro partner in questa iniziativa, nonché di ospitarla nella nostra scuola", dice Anna Bracco, direttore di Clavesana. "Aderendo crediamo di aver assolto alla nostra naturale vocazione di fungere da punto di riferimento per un territorio rimasto profondamente rurale. I nostri 350 soci sono già un esempio di comunità agricola locale che cerca sbocchi per il futuro senza snaturare né alterare l’anima dei luoghi. E’ dunque questa la strada giusta da percorrere.” Chiunque voglia intervenire nel dibattito scaturito al Convegno e voglia indicare buone pratiche per favorire i giovani in agricoltura può segnalarle su http://daterramarginaleaterraoriginale.Wordpress.com  Materiale di approfondimento sui temi trattati al Convegno e informazioni sul progetto sono reperibili sul blog di Clavesana: www.Siamodolcetto.it    
   
   
RISTRUTTURAZIONE VIGNETI, PRONTO IL BANDO REGIONALE DELLA PUGLIA  
 
Tempo sino al 30 gennaio prossimo per la presentazione delle domande di ristrutturazione e riconversione vigneti di uve da vino. Il provvedimento sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia di domani 17 gennaio 2013. I viticoltori interessati potranno partecipare all’avviso presentando specifica domanda di aiuto per via telematica attraverso il portale Sian. Lo rende noto l’assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia. I soggetti delegati alla compilazione delle domande di aiuto devono richiedere, con apposito modulo, l’autorizzazione all’accesso nel portale Sian. Le modalità di presentazione delle domande sono stabilite da Agea con circolare n. 40 del 30 ottobre 2012. La domanda cartacea, completa della documentazione richiesta, deve pervenire in plico chiuso alla Regione Puglia – Ufficio Provinciale dell’Agricoltura competente per territorio, entro le ore 12,00 del giorno 6 febbraio 2013. L’erogazione dei benefici da parte dell’Organismo Pagatore Agea sarà attuata secondo la posizione assunta in una specifica graduatoria regionale fino all’esaurimento dei fondi assegnati dal Ministero alla Puglia.  
   
   
COMPARTO AGRICOLO CALABRESE  
 
L’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Con l’inizio della campagna elettorale riparte, ancora una volta, la macchina della disinformazione, che non risparmia, mi spiace constatare, neanche un deputato attento e misurato come l’Onorevole Oliverio. Sulla riforma della Politica Agricola Comune, senza entrare nel merito delle modalità operative del negoziato, l’Assessorato che rappresento, è, da sempre, attento ed attivo protagonista, sostenendo anche posizioni individuali, spesso forti, su temi strategici quali quelli dell’agricoltore attivo, delle aree marginali, delle coltivazioni pluriennali ecc., che sono state ufficialmente proposte sia in sede ministeriale (per il negoziato di Consiglio) che in forma emendativa (per il negoziato presso il Parlamento Europeo). Voglio sottolineare, richiamandomi al primo pilastro, come la nostra Regione sia l’unica in Italia ad avere erogato agli agricoltori i fondi dell’Art. 68, gestendo la domanda unica in autonomia con il nostro Organismo Pagatore senza ritardo alcuno, e tra le proposte che avanzeremo, prevediamo specifici interventi tesi ad abbattare il carico burocratico connesso alle erogazioni ed ai controlli, che rischia di essere paralizzante dal punto di vista amministrativo. Ulteriore accento lo abbiamo posto, e continueremo a farlo, sull’attuale formulazione del “Greening”, inteso come “pagamento per le pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente”, che, per come noi lo intendiamo, non può non considerare, in virtù del ruolo paesaggistico ed ambientale svolto, le colture permanenti (olivo, agrumi, ecc.). Ancora, voglio evidenziare come la regione Calabria abbia chiesto di avere una maggiore flessibilità, nell’ottica di non limitare il novero dei comparti produttivi cui è possibile assegnare il sostegno accoppiato, in particolare ai prodotti derivanti dalla trasformazione di ortofrutticoli e agrumi, al fine di tenere in conto tutte le eventuali situazioni di crisi, con particolare riferimento agli impatti occupazionali che da esse possono generarsi. Mi fermo qui, ma ancora tante sono le questioni sulle quali siamo intervenuti e su cui insisteremo ancora con quella determinazione, che contraddistingue, sin dall’inizio, l’operato dell’Assessorato che rappresento. Mi riferisco alla componente giovani, per la quale ritengo opportuno ampliare il tetto di budget disponibile, in funzione dell’esigenza di tener conto delle diversità demografiche che caratterizzano i diversi contesti rurali, ed ancora penso all’aiuto ai piccoli agricoltori per i quali, considerata l’alta incidenza che hanno in Calabria (il peso in Calabria delle aziende che percepiscono importi inferiori ai 1.000 € è il 64% del totale delle aziende regionali), occorre innanzitutto favorirne il sostegno e proseguire sulla strada della semplificazione amministrativa, che consenta loro un accesso facilitato ai pagamenti diretti. Ecco, quando si parla di riforma della Pac si parla di tutte queste cose, cose sulle quali abbiamo una chiara visione e, soprattutto, la consapevolezza di essere presenti e forti su tutti i tavoli negoziali. Voglio infine, e con questo concludo, ricordare come la nostra Regione sia stata la prima, e ad oggi tra le poche, ad avere avviato l’iter della nuova programmazione, con la convocazione del primo tavolo partenariale già il 16 novembre scorso. L’invito che rivolgo al comparto agricolo calabrese è quello della tranquillità, nella consapevolezza che, tra le mille difficoltà del momento storico che viviamo, il nostro operato è sempre attento ai bisogni di tutte quelle persone che hanno investito energie e risorse nell’Agricoltura, quella con la A maiuscola, per la quale giornalmente ci spendiamo. Ritengo che l’Assessorato che guido sia credibile come dimostrano ampiamente i risultati fin qui conseguiti, ma, soprattutto, sono fermamente convinto, anzi ho la certezza, che sia in grado di garantire le giuste tutele a tutti i livelli istituzionali e negoziali, in quanto il ruolo che ricopriamo è quello dei protagonisti e non dei comprimari”.  
   
   
FORTETO, REGIONE TOSCANA: “RAPPORTO SEMPRE IMPRONTATO A CORRETTEZZA E TRASPARENZA”  
 
 Firenze – Allo scopo di tutelare il proprio corretto operato la Regione diffida dal collegare i finanziamenti alla cooperativa agricola Il Forteto ad eventuali favori politici o compiacenze. Il rapporto della Regione con Il Forteto è sempre stato improntato alla massima correttezza e trasparenza. Alla cooperativa agricola, una delle più importanti realtà economiche del Mugello, sono stati erogati finanziamenti dal 1997 al 2001 per un importo complessivo di 1,2 milioni di euro secondo i criteri stabiliti dalle normative nazionali ed europee per l’erogazione di fondi alle imprese agricole. Mentre nel periodo 1999-2010 la Regione ha erogato contributi alla Fondazione Il Forteto per 51mila euro, anche questi con modalità corrette e trasparenti, in base a progetti relativi al disagio sociale dei minori. Vale la pena sottolineare che gli affidi avvenivano sulla base di decisioni insindacabili del Tribunale dei minori. Ogni collegamento teso a gettare fango sull’attività dell’istituzione regionale è infondato. La Regione, al fine di tutelare la propria immagine, sta anche valutando la possibilità di costituirsi parte civile nel procedimento in corso o comunque di attivare tutte le iniziative necessarie a propria tutela.  
   
   
L’AGRICOLTURA ITALIANA NELL’AGENDA DEL NUOVO GOVERNO? LE CITTÀ DEL VINO LANCIANO LE “AGRI-POLL”: DALL’ACCESSO AL CREDITO ALLA COPERTURA WEB, DAL TURISMO ENOGASTRONOMICO ALLA GREEN ECONOMY, TUTTI POSSONO VOTARE  
 
La Priorità Cosa dovrà fare il nuovo Governo per sostenere l’agricoltura italiana? Per rispondere a questa domanda le Città del Vino lanciano le “agri-poll”: dal favorire l’accesso al credito alla copertura web delle aree rurali, dalla tutela del paesaggio al sostegno all’integrazione dei lavoratori immigrati anche con la cittadinanza, dall’inserimento dell’educazione alimentare nei programmi scolastici alla promozione del turismo enogastronomico e lo sviluppo della Green Economy, da oggi tutti sono chiamati alle “urne” per votare online su http://www.terredelvino.net/  quale tra 10 idee candidate debba essere al primo posto nell’agenda politica agricola di chi guiderà il Paese. Parola, dunque, agli agricoltori, ai produttori vitivinicoli, agli amministratori locali, a tutti coloro che operano, a diversi livelli, nel settore agricolo e vitivinicolo, e, soprattutto ai cittadini, “perché i precedenti Governi - spiega Pietro Iadanza, presidente delle Città del Vino - non hanno mai sviluppato concrete azioni a sostegno dell’agricoltura, salvo interventi episodici, e perché nel dibattito politico di questa campagna elettorale, questi temi sono quasi del tutto assenti, mentre occorre una politica strutturale che rilanci il settore primario, perché il bello e il buono dell’Italia devono diventare la nostra nuova industria, senza dimenticare il sostegno al terzo settore e all’associazionismo, punto di forza di una vasta rete di relazioni sociali, economiche e di progetto”. Ecco allora le 10 idee delle “agri-poll” delle Città del Vino: 1) promuovere la semplificazione sburocratizzando la gestione delle aziende agricole; 2) favorire l’accesso al credito per le aziende agricole incentivando il ricambio generazionale; 3) attrezzare le aree rurali di infrastrutture web (wireless, nuove tecnologie, ecc.) e le infrastrutture di area (viabilità secondaria, piste ciclabili, strade bianche e rurali, linee ferroviarie turistiche) per incentivarne la conoscenza e lo sviluppo socio-economico; 4) tutelare l’agricoltura attraverso la filiera corta, la tracciabilità, la biodiversità, il no agli Ogm, la lotta alla contraffazione agroalimentare scoraggiando l’italian sounding; 5) salvaguardare i piccoli Comuni rurali e valorizzarne il ruolo di presidio territoriale e democratico, dotandoli delle giuste risorse per mantenere i servizi essenziali per i cittadini; 6) favorire integrazione, occupazione e formazione dei lavoratori agricoli immigrati attraverso la concessione della cittadinanza italiana; 7) inserire nei programmi scolastici tematiche legate all’educazione alimentare e al consumo dei prodotti locali, all’educazione al bere consapevole e al valore culturale del vino italiano, finanziare la ricerca, la cultura e la formazione; 8) favorire la promozione dei distretti enogastronomici e incentivare il rapporto tra pubblico e privato per rilanciare le Strade dei Vini e dei Sapori e per sviluppare l’offerta turistica legata all’enogastronomia che valorizzi le eccellenze dei territori; 9) favorire la redazione di piani regolatori volti alla tutela del paesaggio, delle colture storiche (vigneti, uliveti, ecc.) e dei saperi tradizionali e rilanciare la proposta di legge sullo stop al consumo di suolo agricolo; 10) favorire lo sviluppo di attività imprenditoriali legate alla Green Economy e alla sostenibilità ambientale.  
   
   
MOLINO GRASSI CONQUISTA IL SIGEP: PROTAGONISTA DELLE 4 GIORNATE DEI BAKERY EVENTS PER ESALTARE I 4 ANTICHI ELEMENTI DEL PANE  
 
Molino Grassi, azienda italiana leader nella trasformazione di grani (tenero e duro) con la sua decennale esperienza nell’attenta selezione di materie prime provenienti dall’Italia e dall’estero, partecipa per la prima volta a Sigep 2013, la principale fiera mondiale dedicata alla gelateria, alla pasticceria e alla panificazione, da sabato 19 a mercoledì 23 Gennaio, con le sue farine d’eccellenza che ben si sposano con diversi tipi di preparazioni. Molino Grassi sarà main sponsor dei Bakery Events, laboratori, show cooking e dimostrazioni dedicati ai segreti e ai trucchi di uno degli alimenti più importanti della nostra alimentazione: il pane. I Bakery Events nascono da un’idea del Maestro Piergiorgio Giorilli, Presidente di Richemont Club Italia*, che ha scelto le farine Molino Grassi per le loro particolari caratteristiche in grado di esaltare tutti i tipi di preparazioni: pane, grissini, focacce, pizze e dolci. Dal 19 al 22 Gennaio, 4 giornate all’insegna di grandi eventi dedicati alla panificazione che culmineranno con l’assegnazione del premio “Panino d’oro 2013”, la competizione che ha come obiettivo quello di valorizzare il ruolo del panificatore, la sua professionalità e le sue capacità artigianali, sia sul mercato italiano sia in ambito internazionale. Il programma dei Bakery Events sarà così articolato: o Sabato 19 Gennaio – Pane del Futuro, l’evento prevede una serie di dimostrazioni curate dalle scuole di panificazione nazionali (Scuola Enaip di Como, Cfp di Lancenigo di Villorba e La piazza dei Mestieri di Torino) e internazionali (Scuola Svizzera di Trevano e Scuola Francese Centre de Formations D’apprentis). O Domenica 20 Gennaio – Pane di Casa Mia, l’evento prevede show cooking dei professionisti dell’”Arte Bianca”, provenienti da Piemonte, Emilia Romagna, Puglia, Austria e Belgio, sui prodotti da forno tipici del territorio italiano e internazionale. Nel corso della giornata, 5 panificatori Emiliani – Luigi Attolini, Alberto Boni, Mirco Friso, Paolo Bonaga e Roberto Rubbini - realizzeranno con le farine di Tipo 1 e di Tipo 2 di Molino Grassi, il Pane a Qualità Controllata, riconosciuto e approvato dalla Regione Emilia Romagna e dall’Unione Europea. Il ricavato della vendita dei prodotti sarà interamente devoluto alla ricostruzione della Sala della Comunità di San Giovanni (Modena) distrutta dal terremoto dello scorso maggio. O Da Lunedì 21 Gennaio a Martedì 22 Gennaio – Profumo di Pane, la competizione tra i migliori professionisti della panificazione che si sfideranno per vincere il prestigioso premio “Il panino d’oro 2013” e saranno giudicati da personalità del settore provenienti da Austria, Belgio, Spagna e Francia, presieduti dallo svizzero Francois Wolfisberg, Presidente del Richemont Club Internazionale. “Sigep è il contesto perfetto per presentare la nostra azienda e le nostre farine d’eccellenza caratterizzate da elevati standard di qualità e in grado di adattarsi a tutti i tipi di preparazioni: dal pane alle focacce, dalla pizza ai dolci lievitati” - afferma Silvio Grassi, Molino Grassi – “In particolare il pane rappresenta un elemento fondamentale che non manca mai sulle tavole quotidiane, per questo selezioniamo con molta attenzione i grani che saranno trasformati in farina grazie al rapporto molto stretto che abbiamo costruito con i nostri agricoltori”. Presso lo stand Molino Grassi sarà possibile degustare pani di differenti tipi e formati grazie allo chef Ezio Marinato, Ambasciatore del pane dal 2007, inoltre sarà anche possibile assaporare le preparazioni dolci dello chef pasticcere Matteo Berti, Responsabile del Reparto Pasticceria dell’Alma  
   
   
UN RICCO CALENDARIO DI EVENTI CON DEGUSTAZIONI, WORKSHOP E TANTA ANIMAZIONE PER ADULTI E BAMBINI CON LA FABBRICA DEL CIOCCOLATO DI CHOCOMOMENTS, NELLE PIAZZE ITALIANE ARRIVANO I LABORATORI A CIELO APERTO  
 
Arenzano, Casalpustarlengo, Porto San Giorgio, Jesi, Siena e San Benedetto del Tronto sono le tappe del tour 2013 che proseguirà fino a aprile Un laboratorio artigianale di cioccolato a cielo, nei borghi e nelle piazze italiane. E’ la Fabbrica del Cioccolato firmata Chocomoments che da gennaio ad aprile riprenderà il tour del gusto che nel 2012 ha portato l’arte del cioccolato artigianale in tutta Italia. Sono tante le nuove tappe dell’appassionante viaggio alla scoperta delle radici del “cibo degli dei”. Per tutto il 2013 la carovana del gusto dedicata al cioccolato toccherà diverse regioni italiane con un ricco calendario di eventi, degustazioni, workshop e tanta animazione per adulti e bambini. Si parte dalla Liguria, con la Fabbrica del Cioccolato che fa tappa ad Arenzano in provincia di Savona, dal 18 al 20 gennaio. Seguiranno poi gli appuntamenti di Casalpustarlengo in provincia di Lodi (1 - 3 febbraio), Porto San Giorgio in provincia di Fermo (22 - 24 febbraio), Jesi in provincia di Ancona (1 - 3 marzo), Siena (7 - 10 marzo) e San Benedetto del Tronto in provincia di Ascoli Piceno (12 - 14 aprile). Inoltre Chocomoments sarà presente con il proprio stand anche a: Udine (27 - 29 gennaio), Bergamo (1 - 3 febbraio) Firenze (8 - 17 febbraio) Terni (9 - 14 febbraio) Modena (15 - 17 febbraio) Livorno (22 - 24 febbraio) Brescia (1 - 3 marzo). Alla Fabbrica di Cioccolato di Chocomoments con l’esposizione e vendita delle raffinate creazioni e produzioni artigianali, si legano altri eventi nell’evento come “Conoscere il cioccolato”, il percorso che coinvolge le scuole e fornirà agli studenti informazioni e curiosità sulla storia del cioccolato attraverso una serie di incontri con i maestri cioccolatieri di Chocomoments; lo spazio Babychoco nel quale i più piccoli possono divertirsi e improvvisare con il cioccolato, partecipando ai laboratori e cimentandosi nella realizzazione di cioccolatini e lavoretti con il cioccolato con tutte le attrezzature necessarie: grembiuli, cappellini, guanti e attrezzi per la lavorazione e divertirsi in compagnia degli animatori clown con musica e giochi; per gli appassionati delle degustazioni, il programma di appuntamenti ”Cioccolato &…” che propone gustosi abbinamenti caffè e cioccolato, pane dolci e cioccolato e degustazioni di vino, grappa e cioccolato. Inoltre, con la Fabbrica del Cioccolato ci si può diplomare cioccolatieri per un giorno partecipando ai mini-corsi di cioccolateria artigianale attraverso i quali tutti possono imparare a realizzare nel proprio piccolo laboratorio casalingo gustosi e raffinati cioccolatini artigianali. Infine, la Fabbrica del Cioccolato metterà a disposizione dei cittadini una choco-card che permetterà loro di avere sconti negli esercizi commerciali convenzionati  
   
   
TONNO NOSTROMO, FATTURATO 2012 + 5% E NUOVE ASSUNZIONI LA SCATOLETTA PIU’ AMATA DAGLI ITALIANI SCOMMETTE SULLA RIPRESA  
 
Non solo chiusura positiva in un anno difficile per i consumi, ma anche progetti importanti per il 2013: Nostromo, il noto marchio di conserve ittiche, rilancia la sua forza vendita con 8 nuovi local account, operazione che ha l’obiettivo di presidiare, con sempre maggiore cura e attenzione, i clienti e i punti vendita, e che conferma la strada dell’assoluta autonomia del marchio. Un investimento, quello dell’azienda modenese, che di questi tempi incentiva l’occupazione, che in azienda cresce ben del 30%, e che dimostra la volontà di continuare a credere nello sviluppo di nuove strategie commerciali che vadano poi a impattare favorevolmente sui consumi. “E’ con questa importante novità che intendiamo dare il via a un 2013 di fortissima presenza del marchio nel mercato” commenta Roberto Sassoni, Direttore Generale Nostromo. E aggiunge “il potenziamento della forza vendita, a cui è dedicato un grande investimento anche in termini di formazione, è la conferma che crediamo nella ripresa, nel nostro brand e nei nostri prodotti attuali, come il tonno in scatola, ma anche nella creazione di nuovi, sui quali ci concentreremo nel corso del 2013”. Nostromo aumenta il fatturato del 5,2%, passando dai 115 milioni di euro nel 2011 a 121 nel 2012 e ampliando i volumi di vendita del 2,6%, raggiungendo le 14mila tonnellate. Un dato meno positivo riguarda invece i margini che si sono ridotti, principalmente a causa dell´aumento del costo delle materie prime e della sempre maggiore competitività sul mercato. Complessivamente si tratta di un anno positivo per il mercato delle conserve ittiche, apprezzate dai consumatori sopratutto in un periodo di forte contrazione dei consumi, perché in grado di unire la qualità ad un prezzo sempre competitivo. Dei progetti in corso e di quelli futuri si parla oggi a Modena, presso il Museo Ferrari, in occasione della convention annuale di Nostromo “Nuovo equipaggio verso Nuovi Orizzonti”. Nostromo, che copre circa il 10% del mercato delle conserve ittiche, dal 1993 è proprietà della famiglia Calvo, fondatrice del Gruppo Calvo, una grande realtà che conta 3.000 dipendenti, 4 stabilimenti produttivi e una flotta di proprietà  
   
   
PASTA FILLO STUFFER “CREA...”: UNA SOLUZIONE SEMPLICE PER LE RICETTE PIÙ CREATIVE SEMPRE PIÙ RICHIESTA LA PASTA FILLO STUFFER, È UN AIUTO CONCRETO PER CHI AMA SPERIMENTARE IN CUCINA.  
 
Dall´alto Adige alla conquista delle tavole di tutta Italia: la pasta fillo Stuffer “Crea...” è pensata per tutti ed è sempre più richiesta da chi di cucina se ne intende e utilizza soltanto prodotti genuini e di grande qualità! È una pasta sfoglia preparata in sottilissimi fogli separati, quasi trasparenti, elastica e con tempi di cottura rapidissimi. Essendo molto leggera permette di ottenere delle preparazioni culinarie più light, è adatta a qualsiasi tipo di ricetta, dolce o salata, è la soluzione ideale per sbizzarrirsi in mille esperimenti sfiziosi e creativi: dagli involtini primavera, ai classici cestini con carne o verdura, fino ai gustosissimi strudel. La pasta fillo Stuffer “Crea...“ può anche essere utilizzata per avvolgere formaggi o verdure, prima di friggerli nell´olio e in pochi secondi la ricetta è pronta. Senza grassi idrogenati, la pasta fillo Stuffer “Crea...” è venduta in pratiche confezioni rettangolari da 120g, nelle quali si trovano due diverse buste sigillate. È in vendita a partire da € 2,95. La pasta fillo è solo una delle tantissime proposte della linea Stuffer “Crea...”, che comprende basi pronte fresche di tutti i tipi, dalla pasta sfoglia alle basi per pizza (rotonde o rettangolari, sottili o spesse), dalla pasta brisée alla pasta frolla, fino ai nuovissimi preparati per torte. Tutti i prodotti Stuffer sono realizzati con materie prime di alta qualità e, naturalmente, senza grassi idrogenati. Www.stuffer.it  
   
   
STANCHI DEL SOLITO ZAMPONE E LENTICCHIE? PROVA IL RICETTARIO DEL CONSORZIO DI TUTELA CON RICETTE SEMPLICI E GUSTOSE VALIDE PER TUTTE LE STAGIONI  
 
Terminate le feste di fine anno perché rinunciare allo Zampone Modena e al Cotechino Modena? Sarebbe un vero peccato, visto che i due salumi, si prestano a vari utilizzi in cucina e possono essere inseriti in una alimentazione razionale ed equilibrata; inoltre sono due prodotti che possono essere consumati tutto l’anno. A questo scopo il Consorzio Zampone Modena Cotechino Modena ha realizzato – con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, due ricettari (uno per lo Zampone e uno per il Cotechino) che hanno l’obiettivo di destagionalizzarne il consumo, suggerendo piatti adatti ad ogni stagione. Troviamo quindi 15 ricette stuzzicanti, gustose e facili da preparare, pensate per tutti coloro che hanno sempre meno tempo da dedicare alla cucina, ma che non vogliono rinunciare alla buona tavola. Una delle proposte per il Cotechino, per esempio, come ripieno delle zucchine; un piatto ben equilibrato dal punto di vista nutrizionale, che richiede come tempo per la preparazione meno di 30 minuti. Oppure lo Zampone Modena con la salsa di mele, un accostamento accattivante e insolito. Il tempo di preparazione è di 40 minuti. Rispetto al passato in questi prodotti risulta ridotto in modo considerevole il contenuto di grassi ed anche il sodio. Inoltre con la cottura si ha una perdita, oltre che del sale, anche di una buona percentuale di grasso, tanto che un etto di zampone e cotechino cotto contenenti circa 300 calorie, ne hanno soltanto10 in più di un etto di mozzarella. I ricettari sono scaricabili dal sito: www.Modenaigp.it Il Consorzio Zampone Modena Cotechino Modena si è costituito nel 2001 a Milanofiori (Milano), dopo un articolato percorso iniziato nel 1999, anno in cui i due prodotti hanno ottenuto l’ambito riconoscimento europeo Igp (Indicazione Geografica Protetta) con il regolamento della Commissione Europea n. 509/1999. Il Consorzio, che ha come scopo la tutela e la valorizzazione dello Zampone Modena e del Cotechino Modena Igp, conta oggi 17 aziende, che rappresentano i principali produttori dei due prodotti Igp. La produzione dell’anno 2011 è stata circa di oltre 4.500 tonnellate  
   
   
TVS VINCITORE DELLA CATEGORIA CORPORATE & BRAND IDENTITY AI BRAND IDENTITY GRAND PRIX 2012. UN NUOVO PERCORSO DI CRESCITA SOSTENUTO DA UN NUOVO LOGO E DA UN NUOVO PAY-OFF: L’ISPIRAZIONE È OVUNQUE, SIA PER CHI PRODUCE UNA PENTOLA, SIA PER CHI L’ACQUISTA.  
 
Tutto può essere fonte di ispirazione, basta saperla riconoscere, svilupparla in un’idea e trasformarla in un progetto concreto. Questo è il processo che da oltre 40 anni permette a Tvs di realizzare non solo i prodotti qualitativamente migliori sul mercato, ma anche i più belli, perché anche l’occhio vuole la sua parte. Questo è il punto di partenza del concept del logo: una linea sinuosa che forma una padella stilizzata, espressione iconica dell’attività dell’azienda, nonché simbolo di ciò che accomuna chiunque abbia la passione per la cucina. Il concept grafico, sviluppato dall’agenzia Lumen di Milano, in collaborazione con Tvs stessa, è valso all’azienda urbinate il primo premio nella categoria Corporate & Brand Identity al Brand Identity Grand Prix 2012. Il premio è stato assegnato da una giuria presieduta da Arturo dell’Acqua Bellavitis, Professore Ordinario di Disegno Industriale, Preside della Scuola del Design del Politecnico di Milano, e Presidente della Fondazione Museo del Design Triennal. La premiazione si è svolta a Milano l’11 Dicembre scorso presso le Carterie Vannucci Magazzini dell’Arte. Il concorso, organizzato da Tvn Media Group e sponsorizzato da Depositphotos, ricorre da 18 anni e quest’anno per la prima volta, ha aperto l’iscrizione anche a progetti realizzati all’estero, a testimonianza del suo crescente prestigio