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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Febbraio 2014
DIRETTIVA TABACCO: PARLAMENTO EUROPEO APPROVA NORME PER DISSUADERE I GIOVANI DAL FUMARE  
 
 Strasburgo, 27 febbraio 2014 - Il Parlamento europeo ha votato a favore del progetto di legge per l´aggiornamento della direttiva europea sul tabacco. L´obiettivo è di rendere meno attraente il fumo per i giovani. Un accordo informale era già stato trovato con i ministeri della Salute. Secondo le nuove regole, la foto con le avvertenze sugli effetti alla salute dovrà coprire il 65% del pacchetto. Le sigarette elettroniche saranno regolate come medicinali se vendute come prodotti per aiutare a smettere di fumare, o come prodotti di tabacco in caso contrario. "Questo è il risultato di anni di lavoro in un contesto di intensa attività di lobbying da parte dell´industria del tabacco e dei suoi gruppi. Le nuove misure sono un grande passo avanti per il controllo del tabacco e aiuteranno a prevenire che una nuova generazione di fumatori sia reclutata. Sappiamo che si tratta di ragazzi - non adulti - che iniziano a fumare: la stragrande maggioranza dei fumatori inizia prima del loro 18 ° compleanno" ha spiegato la relatrice Linda Mcavan (S&d, Uk). La relazione è stata approvata con 514 voti a favore, 66 contrari e 58 astensioni. Avvertenze per la salute: due terzi del pacchetto - L´attuale legislazione richiede che le avvertenze per la salute coprano almeno il 30% della superficie frontale del pacchetto e il 40% della parte anteriore. Il nuovo testo stabilisce di aumentare l´area fino al 65%, davanti e dietro, e che tali avvertimenti siano sotto forma d´immagine - cosa che non accade nella maggior parte degli Stati membri al momento. I pacchetti con meno di 20 sigarette, che sono meno costosi e quindi più accessibile ai ragazzi, sarebbero vietate in quei pochi paesi dove sono ancora consentite. Sigarette elettroniche: due opzioni - Come chiesto dai deputati, il mercato delle sigarette elettroniche deve essere regolato. Le sigarette elettroniche saranno trattate come medicinali se vendute come prodotti che aiutano a smettere di fumare, oppure come prodotti di tabacco in caso contrario. Nell´ultimo caso, la concentrazione di tabacco non deve superare i 20 mg/ml. Le sigarette elettroniche ricaricabili saranno consentite. Queste dovranno inoltre avere delle misure di sicurezza per i bambini e delle avvertenze per la salute. Saranno anche sottomesse alle stesse restrizioni pubblicitarie degli altri prodotti contenenti tabacco. Additivi in mostra e aromi vietati - Il testo vieta anche gli aromi per le sigarette e il tabacco da arrotolare. Le sigarette aromatizzate al mentolo saranno vietate dal 2020. Gli aromi saranno permessi per il tabacco per pipe ad acqua. Alcuni additivi che sono particolarmente dannosi per la salute saranno vietati e le autorità di regolamentazione avranno nuovi poteri per richiedere all´industria del tabacco di effettuare studi supplementari su una lista di additivi che sarà predisposta. Gli additivi necessari alla produzione di tabacco, come lo zucchero, saranno autorizzati. 700.000 morti all´anno in Ue - Dodici anni dopo l´entrata in vigore dell´attuale direttiva, fumare rimane la causa di morte principale e più evitabile. Nell´unione europea muoiono 700.000 persone l´anno. Negli anni passati, le misure per disincentivare il fumo hanno contribuito a ridurre la percentuale di fumatori dal 40% nell´Ue15 (2002) al 28% nell´Ue27 (2012). Prossime tappe - Il testo dovrà essere approvato dal Consiglio dei Ministri il 14 marzo. Gli Stati membri avranno due anni per implementare le nuove regole.  
   
   
´UN NUOVO ORIZZONTE PER I VACCINI PREVENTIVI CONTRO LA TUBERCOLOSI"  
 

Madrid, 27 febbraio 2014 - Il simposio "Un nuovo orizzonte per i vaccini preventivi contro la tubercolosi" (A new horizon for preventive vaccines against tuberculosis) si terrà il 7 e 8 maggio 2014 a Madrid, in Spagna. Università, istituti di ricerca e aziende continuano a lavorare allo sviluppo di nuovi vaccini per combattere la tubercolosi. L´iniziativa Tbvi, insieme alla Fundación Ramón Areces e all´Università di Saragozza, organizzerà un simposio internazionale per permettere ai leader mondiali del settore di presentare alla comunità scientifica i loro sforzi e risultati delle ultime ricerche nel. Sono previste una serie di presentazioni nel corso delle due giornate. La conferenza si terrà presso la Fundación Ramón Areces e la registrazione è gratuita e aperta a tutti. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Tbvi.eu/news-agenda/events/event/symposium-a-new-horizon-for-preventive-vaccines-against-tuberculosis.html

 

 
   
   
SANITA´, CHIODI: PRESTO EROGAZIONE SERVIZI PER MALATTIE RARE  
 
L´aquila, 27 febbraio 2014 - E´ stata approvata oggi a maggioranza dal Consiglio regionale, la risoluzione di Acerbo-saia che prevede il raggiungimento dell´equilibrio di bilancio strutturale. Ne dà notizia il presidente della regione, Gianni Chiodi, il quale ha dichiarato che "in considerazione della particolare delicatezza e fragilità dei malati con patologie rare, ove spesso i farmaci di fascia C costituiscono l´unica cura possibile, mi impegno come commissario ad acta a dare mandato ai servizi competenti per predisporre uno specifico provvedimento, da sottoporre a validazione preventiva del tavolo ministeriale, che consenta l´accesso senza oneri ai pazienti affetti da malattie rare, i cui trattamenti con farmaci di fascia C siano essenziali ed insostituibili". Chiodi: "La Regione Abruzzo fino all´anno 2010, considerando la particolare fragilità dei pazienti in questione, aveva erogato tramite le Asl tutti i famaci finalizzati alla cura della patologia, secondo quanto prescritto dai centri autorizzati ed inseriti nel registro nazionale dell´Istituto Superiore di Sanità, anche se talvolta i piani terapeutici redatti dai predetti centri prevedevano prestazioni o farmaci non riconducibili ai Lea". "All´atto della verifica degli adempimenti Lea dell´anno 2008, chiarisce il Commissario, veniva riscontrato dal comitato competente l´erogazione da parte della Regione di farmaci di fascia C a malati affetti da malattie rare, espressamente riconosciuti dal predetto comitato come Lea aggiuntivi e il ministero della salute invitava la regione ad adottare un atto formale con il quale venisse disposta la sospensione dei farmaci di fascia C a tali soggetti". "La Regione, continua Chiodi, al fine di sanare il giudizio di inadempienza del tavolo Lea, con mia delibera commissariale del Marzo 2010, ottemperava a quanto disposto dal comitato stesso, ma allo stesso tempo nella legge regionale n. 38/2010, individuava un finanziamento regionale per l? erogazione gratuita di farmaci di fascia C per pazienti affetti da malattie rare, con oneri a carico del bilancio regionale e non del fondo sanitario". La Regione Abruzzo, quindi, secondo Chiodi, pur avendo istituito uno specifico capitolo di spesa e stanziato annualmente una somma pari a 200 mila euro, alla luce delle impugnative relative alla cure attraverso il metodo Doman, considerato un Lea aggiuntivo come la fornitura di servizi sanitari per le malattie rare, non ha potuto disciplinare le modalità per avere accesso ai citati fondi per Lea aggiuntivi. "Ora - conclude - considerando che il risanamento dei conti è strutturale, ritengo che sia una questione di umanità garantire ai pazienti affetti da malattie rare la fornitura periodica e regolare di prestazioni, servizi, materiali e farmaci". "Sono soddisfatto perchè c´è l´impegno di tutte le forze politiche a difendere, nei confronti del Governo nazionale e del Tavolo di monitoraggio, gli atti da adottare per la piena erogazione dei servizi sanitari ai pazienti affetti da malattie rare".  
   
   
RIUTILIZZO EX OSPEDALE MONTEFALCO, PRESENTATO PROGETTO  
 
Perugia, 27 febbraio 2014 - "Un importante progetto di ampliamento e miglioramento del complesso museale di San Francesco a Montefalco che riconsegnerà alla città un patrimonio architettonico fondamentale per il suo sviluppo e per quello di tutta la regione". È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso della presentazione del progetto di ristrutturazione e riutilizzo dell´ex Ospedale di Montefalco, illustrato alla stampa assieme al sindaco della città, Donatella Tesei, all´assessore regionale alla cultura, Fabrizio Bracco, e al direttore dell´Azienda sanitaria Sandro Fratini. All´incontro con i giornalisti hanno partecipato anche il direttore regionale alla sanità, Emilio Duca, e la dirigente dell´assessorato regionale alla cultura, Paola Gonnellini. Nell´illustrare le caratteristiche del progetto, il cui costo complessivo sarà di un milione di euro, la presidente Marini ha definito di particolare importanza l´accordo raggiunto da Regione, Asl e Comune di Montefalco, grazie al quale "sarà possibile restituire alla collettività un complesso architettonico di grande pregio, destinandolo alle funzioni sia di carattere culturale, nella parte dedicata all´attuale Museo, sia per i servizi sanitari territoriali". Il sindaco Tesei ha sottolineato soprattutto l´aspetto del recupero del complesso immobiliare ai fini del mantenimento di importanti attività nel centro storico cittadino: "Grazie a questo intervento - ha affermato - potremo scongiurare il rischio di abbandono del nostro centro storico. Potremo, invece, contare sull´ampliamento del Museo e delle sue funzioni, e su nuovi servizi sanitari per i cittadini. Questo nel rispetto della vocazione della nostra città che è particolarmente legata al turismo ed alle attività culturali". Il sindaco Tesei ha anche sottolineato "il positivo rapporto avuto in questi anni con la Regione e con l´Azienda sanitaria, grazie a quale è stato possibile il raggiungimento di un accordo e la definizione di una serie di interventi che permetteranno la definitiva soluzione del problema legato al riuso del complesso dell´ex Ospedale", ed ha poi auspicato che anche soggetti privati possano essere coinvolti nella valorizzazione della parte del complesso che, una volta ristrutturato, potrà essere reso disponibile sul mercato immobiliare. L´assessore Bracco ha ricordato come "il Museo di San Francesco rappresenti uno dei poli museali più significativi e più visitati della regione" e che proprio in virtù degli interventi di ristrutturazione ed ampliamento potrà essere possibile il suo utilizzo per convegni, concerti e manifestazioni di spettacolo, avendo a disposizione adeguati servizi di supporto di cui attualmente la struttura non ne era dotata.  
   
   
SUCCESSO PER IL VACCINO ANTINFLUENZALE, STESSI COSTI MA COINVOLTE 45 MILA PERSONE IN PIU´  
 
 Roma, 27 febbraio 2014 - Inoltre, l’adesione dei medici di medicina generale è aumentata di un punto percentuale e la quantità dei farmaci rimasti inutilizzati è stata dimezzata passando da 9% al 4.5%. Questi dati confermano e sottolineano la buona funzionalità del modulo operativo regionale. Complessivamente l’aumento di coloro che sono stati raggiunti dalla campagna di vaccinazione è stato del 5% in più rispetto all’anno precedente, un dato che ha permesso di coprire quasi il 60% della popolazione complessiva. “Per noi rappresenta un grande successo, perché – spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – a parità di costi abbiamo offerto un servizio a 45mila cittadini in più rispetto allo scorso anno e abbiamo dimostrato che con un progetto valido e con il sostegno e il coinvolgimento degli operatori sanitari della nostra regione possiamo raggiungere importanti obiettivi”. La leva che ha consentito di raggiungere questi risultati, oltre ad un sistema perfettamente oliato, è stata certamente rappresentata dall’impegno dei medici di famiglia che hanno aderito alla campagna per il 95.9% dei 4.778 professionisti convenzionati con il sistema sanitario regionale. Tradotto in numeri assoluti significa che sono stati 4.580 i medici che hanno provveduto a vaccinare la popolazione a rischio da loro assistita. In tutte le Asl la partecipazione dei medici è stata superiore al 90%, ad accezione della Asl A che gestisce la zona centrale di Roma e che pure ha fatto registrare il maggiore segno più (+10%) di vaccinati rispetto alla campagna dell’anno scorso. Queste performance del sistema hanno permesso di contenere la pandemia influenzale al 9.36% di cittadini assistiti per mille abitanti, una percentuale di ben 4 punti più bassa rispetto agli anni precedenti.  
   
   
TUMORI: “NUOVE REGOLE PER RIDURRE DEL 30% LE LISTE D’ATTESA” ANDIAMO NEGLI STADI A INSEGNARE LA PREVENZIONE AI TIFOSI  
 
Roma, 27 febbraio 2014 – Riorganizzazione degli ospedali e dei posti letto, che privilegi le strutture che trattano più casi e garantiscono servizi migliori. Collegamento reale fra centri di riferimento che, insieme all’eliminazione di esami impropri, può consentire di ridurre fino al 30% le liste d’attesa. Maggiore coinvolgimento dei medici di famiglia, soprattutto nella fase delle visite di controllo. Superamento delle disuguaglianze ancora presenti nelle diverse Regioni nell’accesso ai farmaci innovativi grazie a una sostanziale revisione del Titolo V della Costituzione. Migliore diffusione e adesione ai programmi di screening, soprattutto nel Meridione. Applicazione effettiva della terapia del dolore, distribuzione omogenea degli hospice sul territorio e più fondi in progetti di ricerca e prevenzione. Sono questi i punti principali del position paper, un documento ufficiale sullo stato dell’oncologia in Italia, che la Fondazione “Insieme contro il Cancro” ha presentato oggi in un incontro con i giornalisti al Senato. “Il nostro sistema di cura è uno dei più efficienti al mondo, infatti i pazienti italiani vivono più a lungo rispetto alla media europea. Ma tagli lineari, liste d’attesa e scarso sostegno alla ricerca rischiano di compromettere la qualità dell’assistenza – afferma il Presidente di “Insieme contro il Cancro”, prof. Francesco Cognetti -. La prevenzione (no al fumo, dieta corretta, attività fisica costante) rappresenta l’arma vincente per sconfiggere il cancro, anche se l’Italia si colloca agli ultimi posti in Europa per investimenti in progetti di sensibilizzazione. E nel nostro Paese circa un terzo degli adulti di età compresa fra 18 e 69 anni non svolge nessuna attività fisica”. Per questo “Insieme contro il Cancro” promuove, a marzo, la prima campagna nazionale negli stadi sui corretti stili di vita, che partirà dall’“Olimpico” con la distribuzione di un opuscolo e di questionari appena prima delle partite di campionato. “Nel position paper – continua il prof. Cognetti – ribadiamo che vanno realizzate quanto prima le reti oncologiche regionali, essenziali per risparmiare risorse, garantire alti standard qualitativi su tutto il territorio e realizzare percorsi assistenziali uniformi. Finora ha visto la luce solo il 5% dei progetti iniziali. Nel nostro Paese vi sono tuttora reparti di chirurgia oncologica in piccole strutture ospedaliere prive degli indispensabili servizi di supporto e con casistiche assistenziali inferiori al minimo necessario per assicurare esperienza sufficiente e trattamenti adeguati. Applicando parametri internazionali, è stato stimato che, su 1015 centri che si occupano di cancro del colon retto, solo 196 risultano adeguati; per il polmone 193 su 702 e per la prostata 118 su 624. Solo le strutture che rispondono ai criteri minimi, stabiliti in maniera uniforme per tutte le Regioni a livello centrale (per volumi di attività e integrazione di tutte le professionalità necessarie), entreranno nella rete. In questo modo i cittadini non saranno costretti a spostarsi per accedere alle cure migliori. Con questi network sarà inoltre possibile ridurre le liste d’attesa. Più del 90% dei nostri pazienti è preoccupato per la loro lunghezza”. Studi scientifici evidenziano che, seguendo semplici regole (no al fumo, dieta equilibrata, esercizio fisico costante), il 30% dei tumori è prevenibile. Ma ancora troppe persone non ne sono consapevoli. Il linguaggio universale del calcio e, più in generale, dello sport è il veicolo ideale per trasmettere i messaggi chiave della prevenzione. L’opuscolo della Fondazione, che sarà diffuso all’Olimpico e in seguito in altri stadi italiani, è focalizzato sui benefici dell’attività fisica e con i questionari verrà indagato il livello di conoscenza degli italiani sulle neoplasie. “I tifosi – sottolinea il dott. Giancarlo Abete, Presidente Figc, membro della Giunta Nazionale del Coni e del Comitato d’onore di ‘Insieme contro il Cancro’ - sono una popolazione eterogenea, ideale per un’iniziativa che vuole raggiungere target diversi. Siamo orgogliosi di sostenere iniziative come quella che la Fondazione realizzerà a partire dallo Stadio Olimpico della Capitale. Vogliamo informare i cittadini sui più diffusi e pericolosi comportamenti a rischio. Oltre alla sedentarietà, anche il tabacco è uno dei peggiori nemici della salute. Purtroppo molti sportivi fumano, convinti che, con lo sport, poi riducano i danni causati dalle sigarette. Ma non è così”. Nel 2013 nel nostro Paese sono state 366mila le nuove diagnosi di cancro. “Le percentuali di guarigione sono in costante crescita – sottolinea il dott. Gianni Letta, giornalista e membro del Comitato d’onore della Fondazione -. È la dimostrazione dell’eccellenza raggiunta dall’oncologia del nostro Paese. Il position paper della Fondazione rappresenta uno strumento decisivo per impostare programmi di politica sanitaria. Questo documento potrà essere utilizzato dalle Istituzioni per orientare le strategie di intervento non solo negli ambiti di ricerca scientifica, ma anche in quelli più strettamente sociali e lavorativi legati alla malattia”. Le criticità da affrontare sono molte. “I tagli lineari - continua il prof. Cognetti - applicati da molte Regioni senza considerare la qualità delle prestazioni prodotte nei singoli ospedali possono causare gravi conseguenze sul risultato delle cure. Devono essere migliorati anche i servizi di riabilitazione, indispensabili per il ritorno alla vita normale, finora presenti solo nella metà delle strutture italiane. Inoltre la medicina personalizzata, grande e recente conquista della ricerca più avanzata, è difficilmente praticabile nel nostro Paese a causa della persistente carenza di laboratori molecolari”. Per affrontare il nodo spinoso delle liste d’attesa, sarebbe sufficiente applicare un documento elaborato durante il dicastero dell’allora Ministro della Salute Ferruccio Fazio e già approvato dalla Conferenza Stato-regioni. “Questo documento ribalta il paradigma delle liste di attesa – afferma il prof. Cognetti -, che, in modo più appropriato, dovrebbero essere articolate sulla base delle patologie e delle necessità cliniche, piuttosto che sulla tipologia degli strumenti diagnostici utilizzati. Per esempio, diversa è l’urgenza di eseguire una mammografia con finalità di prevenzione rispetto al sospetto di tumore della mammella in atto oppure di effettuare una risonanza magnetica per una patologia articolare di tipo degenerativo rispetto all’eventualità di una metastasi in atto. Lo stesso concetto può essere applicato nell’ambito dei trattamenti. È possibile individuare in oncologia situazioni cliniche che richiedono immediato intervento ed altre dilazionabili, anche di settimane o mesi”. “Gli ottimi risultati ottenuti nel nostro Paese nella lotta al cancro – evidenzia il dott. Virman Cusenza, Direttore de ‘Il Messaggero’ e membro del Comitato d’onore della Fondazione -, in termini di diminuzione della mortalità e prolungamento della sopravvivenza, possono essere consolidati ed ulteriormente migliorati soltanto mettendo a disposizione dei cittadini i migliori sistemi di prevenzione, con particolare attenzione agli stili di vita, alla diagnosi precoce e alle cure più efficaci. Senza dimenticare l’importanza della corretta informazione”. Oggi nel nostro Paese vivono 2 milioni e 800mila persone con una precedente diagnosi di tumore (erano quasi 1.500.000 nel 1993 e 2.250.000 nel 2006). “L’assistenza continua ai malati – conclude il prof. Cognetti - richiede costi sempre maggiori. È evidente che il sistema ospedaliero del nostro Paese debba essere sottoposto a una sostanziale e radicale riorganizzazione nel campo dell’oncologia, riducendo l’impatto economico determinato da questi cambiamenti. Il documento presentato oggi da ‘Insieme contro il Cancro’ rappresenta un passo decisivo per migliorare il sistema in termini di efficacia ed efficienza”.