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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Febbraio 2014
PUGLIA: SPACE4YOU  
 
 Bari, 27 febbraio 2014 - “Lo spazio è un argomento pregnante. Gli impieghi delle tecnologie spaziali possono migliorare la nostra quotidianità, interfacciarsi ai nostri bisogni, cogliere le nostre difficoltà e fornire soluzioni evolute a problemi complessi. L’aerospazio rappresenta, dunque, una delle principali prospettive attorno alla quale è necessario costruire una vera politica dello spazio. Dalla meteorologia alla protezione civile siamo di fronte ad un campo sterminato di impieghi, attività, riverberi dell’industria dello spazio”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola nel corso della conferenza stampa di ieri mattina per la presentazione dell’evento internazionale “Space4you: Lo Spazio, una chiave per la competitività e la crescita”. “In quest’ottica – ha aggiunto Vendola - le Regioni hanno bisogno di cooperare, fare rete, di mettere a valore l’atteggiamento empatico e costruire una banca di buone pratiche affinché possa esserci una socializzazione costante della conoscenza e dell’implementazione delle attività produttive legate al tema dell’aerospazio. La Regione Puglia conta, oggi, oltre 5mila500 occupati ed è leader nel settore. Questo è stato possibile perché abbiamo alzato la bandiera dell’implementazione della qualità del lavoro, del sapere produttivo, come unica leva per essere competitivi. Innovazione di processo e di prodotto: questa la bussola con cui abbiamo operato”. Per Vendola “il successo nel settore dell’aerospazio è la dimostrazione che, anche nel pieno della crisi, si può lavorare per invertire la tendenza”. “In quest’ottica - ha concluso Vendola – il Sud ha diritto di essere un pezzo rilevante del sistema industriale del Paese. Vogliamo essere promotori di politica industriale, di un’idea dello sviluppo economico che si fonda sulla nozione di innovazione, vogliamo promuovere uno sviluppo orizzontale costruito sulla rete delle pubbliche amministrazioni, perché abbiamo talento, competenze, energie ed entusiasmo”. Seguono le altre dichiarazioni - Loredana Capone – Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia “Lo spazio è un’avventura che per la Regione Puglia inizia in sordina, nel 1934, con il ruolo marginale di subfornitore. Un ruolo che, negli ultimi otto anni, non solo è stato ribaltato, ma, anzi, è balzato alla posizione di leader. Siamo tra i promotori del cluster nazionale dell’aerospazio, siamo motore in questa moderna attività. La Puglia ha cambiato passo, ha generato nuove idee, nuove prospettive. Space4you rappresenta, oggi, il satellite che ci accompagnerà in questa nuova avventura nello e con lo spazio. Ricerca, innovazione, internazionalizzazione i tre pilastri su cui si è basato il nostro lavoro. La Regione ha investito nelle nuove tecnologie, nella produzione di nuovi materiali, ma anche nello studio e nella preparazione di nuove professionalità attraverso il Distretto Tecnologico, i centri di ricerca, l’Università. Da noi oggi si progettano nuovi aerei e si realizzano i migliori a livello internazionale. Sono più di 300 le aziende e i tecnici che hanno aderito alla conferenza internazionale. La Regione è pronta ad accompagnarli”. Giuseppe Acierno - Presidente del distretto aerospaziale pugliese - “L’aerospazio in Puglia è cresciuto, si è evoluto. Dal 2010 al 2013 abbiamo riscontrato un aumento dell’occupazione superiore al 40%: da 3760 addetti a 5500. Una crescita che ha coinvolto soprattutto le piccole e medie imprese che hanno registrato un incremento nel numero di addetti da 851 a 2090 segnando un +146%. Anche la qualità della forza lavoro in Puglia è cresciuta: i laureati sono, infatti, passati dal 14 al 21%. La chiave di tale successo è il sistema di rete che la Puglia è riuscita a creare attorno a questo settore, grazie anche alle politiche messe in atto dalla Regione”. Christian Bruns – Vicepresidente Nereus - “Abbiamo deciso di intitolare questa sfida “Space4you” perché l’importanza dello spazio non è ancora così ovvia ed evidente per tutti. La maggior parte dei cittadini, infatti, dello spazio, conosce la luna, i satelliti, ma non le ricadute che esso ha o può avere sulla quotidianità. Per questo dobbiamo cercare di portare il tema dello spazio a terra, di renderlo alla portata degli esseri umani e dei gruppi industriali. Nereus ha l’arduo compito di diffondere il verbo, raccogliere i desiderata delle Regioni e darne feedback all’Europa”. Note sulla conferenza internazionale - La Puglia cuore del dibattito europeo sulle tecnologie spaziali. Si svolge per la prima volta in Puglia la conferenza internazionale “Space4you - Lo Spazio, una chiave per la competitività e la crescita”. Il 27 e 28 febbraio la comunità internazionale dello spazio s’incontrerà a Bari (Villa Romanazzi Carducci) per “Space4you”, conferenza sul settore dell’aerospazio promossa dalla Regione Puglia e da Nereus (Rete delle Regioni europee utilizzatrici di Tecnologie Spaziali) in collaborazione con il Distretto Aerospaziale Pugliese. Il focus dell’evento sarà l’individuazione di una Politica Spaziale Europea a livello regionale. Una necessità condivisa dagli attori “spaziali” dell’intero continente e riportata nei più recenti documenti stilati da Commissione Europea, Agenzia Spaziale Europea, e molte altre Agenzie Spaziali Nazionali. Le Regioni sono naturali soggetti di aggregazione della domanda e veri e propri laboratori di utilizzo dei servizi spaziali, nonché dello sviluppo delle piccole e medie imprese. La Regione Puglia ha, dunque, individuato in Nereus il soggetto più adatto ad avviare tale dibattito. Nereus è, infatti, un network di 23 regioni europee (di cui 6 regioni italiane: Puglia, Abruzzo, Basilicata, Lazio, Lombardia, Veneto) e 39 membri associati creato per inserire efficacemente le realtà regionali nel contesto spaziale nazionale ed europeo. E’ una piattaforma, per le Regioni europee, per identificare ed esprimere le proprie esigenze a livello politico ma anche per costruire forti partnership internazionali. “Space4you” conferma, dunque, l’impegno della Regione Puglia in uno dei settori traino dell’economia pugliese: l’aerospazio. Un settore che oggi conta oltre 80 aziende (grandi, medie e piccole) che impiegano più di 5.500 lavoratori e totalizzano, nel 2012, oltre 1 miliardo di euro di fatturato, tant’è che nelle esportazioni nazionali la Puglia ha inciso sulla formazione del risultato esportativo nazionale per il 7,5%. In questo scenario, le aziende del solo spazio aggregate al Distretto Aerospaziale Pugliese hanno moltiplicato la loro dimensione raggiungendo un fatturato di 50 milioni di euro con più di 500 occupati, peraltro in continuo aumento.Una trasformazione realizzata nell’arco di pochi anni anche grazie a mirate politiche regionali. La Regione Puglia, infatti, ha fortemente sostenuto il settore, promuovendo la formazione prima del distretto produttivo (Distretto Produttivo Aerospaziale Pugliese), poi del metadistretto nazionale (oggi Cluster nazionale), infine del distretto tecnologico (Distretto Tecnologico Aerospaziale). La Regione Puglia ha inoltre accompagnato le imprese che intendevano sfruttare le opportunità sui mercati esteri alle principali manifestazioni internazionali di settore realizzando dal 2010 al 2012 ben 15 iniziative finalizzate alle promozione delle imprese pugliesi del settore sui principali mercati esteri e prevedendone altre 7 negli anni 2013-2014. Di notevole rilievo anche l’incentivazione alle imprese che negli ultimi anni ha permesso di movimentare investimenti notevoli puntando su ricerca e innovazione. Grazie agli incentivi regionali, fino ad oggi, sono stati movimentati investimenti per 179 milioni di euro che hanno agevolato progetti di grande impatto innovativo. È con questa strategia che la Puglia è diventata uno dei cluster più importanti a livello nazionale ed europeo e, nei prossimi anni, i servizi spaziali favoriranno l’aumento di competitività in altri settori strategici regionali. Le attività spaziali hanno, infatti, un’innata capacità di stimolo per la crescita e la competitività dei territori in cui vengono sviluppate. Basti pensare a come l’era spaziale, dal lancio dei primi satelliti ai voli umani, ha influenzato non soltanto lo sviluppo tecnologico e industriale dei territori ma anche la vita quotidiana. Le attività spaziali hanno interessato dal controllo dell’ambiente e del territorio alle telecomunicazioni, al controllo del traffico, alla meteorologia, senza considerare il loro contributo alla sicurezza e alla difesa. La Regione Puglia e Nereus, in questo processo, intendono svolgere un ruolo chiave e i risultati del meeting internazionale contribuiranno alle future pianificazioni strategiche del settore. A “Space4you”, insieme alle Regioni di Nereus, parteciperanno rappresentanti della Commissione Europea, dell’Agenzia Europea per la Navigazione Satellitare Gsa, l’Agenzia Spaziale Europea (Esa), le agenzie spaziali francese (Cnes), italiana (Asi) e tedesca (Dlr), i distretti industriali europei, gruppi industriali, istituzioni nazionali e regionali, enti di ricerca, università e cittadini. Per la due giorni dei lavori sono attesi 65 relatori, quasi 300 ospiti provenienti da tutta Europa e sono in programma 4 sessioni tematiche, 5 workshop, 3 tavole rotonde, 2 living lab, ed eventi speciali per confrontarsi e condividere conoscenze e competenze sull’importanza delle applicazioni spaziali e dei servizi da esse derivanti per una crescita e uno sviluppo sostenibili. Per La Prima Volta In Puglia Vega E Swarm - Per la prima volta in Puglia, saranno esposti i modelli in scala di Vega (Vettore Europeo di Generazione Avanzata), il lanciatore progettato per il trasporto in orbita di piccoli carichi, e della costellazione satellitare Swarm che misura la forza e la direzione del campo magnetico terrestre. Vega è, assieme ad Ariane 5 e Soyuz, uno dei tre lanciatori europei, e opera da Kourou, nella Guyana Francese. Le origini del programma Vega risalgono agli anni ´90 grazie agli studi condotti dall´Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e dall´industria che permisero di muovere i primi passi verso lo sviluppo del nuovo lanciatore basandosi sul knowhow nazionale in propulsione solida. La missione satellitare “Swarm” dell’Agenzia Spaziale Europea, partita lo scorso novembre, è composta da tre satelliti che studieranno il campo magnetico terrestre dando informazioni su molti fenomeni naturali, da quelli generati all’interno del pianeta e che influenzano aspetti dinamici della Terra, fino al meteo spaziale legato all’attività solare. Le Attivita’ - Tra le sessioni tematiche uno spazio è riservato ai partenariati commerciali. La presentazione dei grandi committenti e dei principali attori del settore aerospaziale sarà, infatti, occasione per aggiornare le imprese pugliesi sulle strategie di sviluppo aziendali e le politiche di approvvigionamento/selezione partner, e costruire le basi per intraprendere nuovi rapporti d’affari. La sessione “Business partnership” di incontri business-to-business sarà organizzata in base ad agende “personalizzate” dettate dal lavoro di matching tra le preferenze espresse dai grandi committenti e gli ambiti lavoro delle singole Pmi pugliesi. La Tavola rotonda “Spazio per le opportunità di carriera”, invece, darà la possibilità a studenti e giovani professionisti di incontrare i rappresentanti delle diverse istituzioni e imprese e approfondire le opportunità offerte dal settore. L’edizione 2014 di “Space4you” sarà arricchita, inoltre, da due esposizioni di gruppi industriali e agenzie spaziali regionali, nazionali ed europee. “Space4you” è il primo evento del 2014 dedicato alla internazionalizzazione della ricerca tra quelli previsti dal Programma di Promozione di Internazionalizzazione dei Sistemi Produttivi della Regione Puglia. È l’evento apripista della nuova programmazione dei fondi strutturali, che dovrà tenere conto degli indirizzi dell’Unione europea definiti dalla strategia “Europa 2020”. Obiettivo alla base della nuova programmazione è uno sviluppo intelligente, inclusivo e sostenibile dei territori, ottenuto anche rafforzando le specializzazioni intelligenti (“Smart specialization”). In quest’ottica l’assessorato regionale allo Sviluppo economico sta coniugando le politiche di sostegno all’internazionalizzazione e quelle per l’innovazione, accompagnando così il rafforzamento della competitività delle imprese nel contesto del mercato globale. “Space4you - Lo Spazio, una chiave per la competitività e la crescita”  
   
   
LA COMMISSIONE ACCOGLIE CON FAVORE IL VOTO DEL PARLAMENTO EUROPEO PER MIGLIORARE LA SICUREZZA AEREA  
 
 Bruxelles, 27 febbraio 2014 - Il Parlamento europeo ha adottato ieri nuove norme per prevenire incidenti aerei. Con il "Regolamento sul reporting, analisi e follow-up di eventi", le informazioni sugli incidenti di sicurezza aerea scorrerà in modo più efficiente e veloce, consentendo un´analisi approfondita e l´adozione di azioni necessarie per aiutare a prevenire incidenti simili si ripetano. Il vicepresidente della Commissione Siim Kallas, responsabile per i trasporti, ha dichiarato: "La maggior parte degli incidenti aerei derivano da una combinazione di errori piccoli o malfunzionamenti che, presi insieme, causa un incidente Con la raccolta di ulteriori informazioni su incidenti di sicurezza isolati, e intraprendere azioni per affrontarle. , ci aiuterà a prevenire futuri incidenti. Con il previsto aumento del traffico aereo nei prossimi due decenni, abbiamo bisogno di fornire un tale sistema, e assicurarsi che l´Ue resta la regione leader al mondo per la sicurezza aerea. Sono contento il Parlamento europeo condivide la nostra visione e pienamente supportato la nostra proposta ". Il sistema coinvolge tutti gli attori del settore del trasporto aereo - le compagnie aeree, i produttori, i controllori del traffico aereo, equipaggio, meccanici, le autorità nazionali e l´Agenzia europea della sicurezza aerea (Easa), devono raccogliere e scambiare informazioni incidenti, ed assicurare che siano adottati i cui è più efficace. Una rete europea di analisti di sicurezza sarà ospitato dalla Easa. Essa sarà addebitato con le tendenze di rilevamento e di sicurezza di rilevanza pan-europea e con raccomandando azioni appropriate. Il nuovo sistema è un elemento fondamentale di un approccio moderno alla politica della sicurezza che mira a migliorare la sicurezza ulteriormente imparando non solo da incidenti, ma anche da piccoli inconvenienti e anche se non hanno avuto gravi conseguenze in se stessi. Prossimi passi Dopo il voto del Parlamento europeo, il Consiglio dovrebbe approvare il testo adottato dal Parlamento, in conformità con l´accordo informale raggiunto tra le due istituzioni nel dicembre 2013. Il nuovo regolamento dovrebbe entrare in vigore nel maggio 2014. Si applicherà per intero 18 mesi più tardi. Nel frattempo, saranno effettuati i preparativi per adottare i necessari regolamenti di attuazione e sviluppare materiale di orientamento necessario e applicazioni informatiche per la registrazione, lo scambio e l´analisi delle informazioni.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO SOSTIENE IL SISTEMA DI CHIAMATA DI EMERGENZA SALVAVITA PER LE AUTO  
 
Strasburgo, 27 febbraio 2014 - In base al disegno di legge votato dai deputati mercoledì, i dispositivi di chiamata di emergenza che allertano automaticamente i servizi di soccorso in caso di incidenti stradali dovranno essere installati su tutti i nuovi modelli di auto e furgoni leggeri entro ottobre 2015. Nel 2012, sono stati registrati 28.000 vittime e un milione e mezzo di feriti a causa di incidenti stradali avvenuti nell´Ue. "L´implementazione di un sistema pubblico europeo di chiamate di emergenza rappresenta un risultato significativo per la sicurezza degli utenti della strada in Europa. Ogni anno, circa 2.500 vite potrebbero essere salvate in Europa, così come, nella maggior parte dei casi, la gravità delle lesioni potrebbe essere considerevolmente ridotta. Il sistema di chiamata di emergenza salvavita per le auto sarà gratuito e a beneficio di qualsiasi conducente in Europa, indipendentemente dal veicolo utilizzato" ha affermato la relatrice Olga Sehnalová (S&d, Cz). In caso di incidenti stradali gravi, il sistema "eCall" di bordo utilizza il numero telefonico 112 per allertare automaticamente i servizi di emergenza. Esso indica la posizione esatta per permettere di raggiungere più rapidamente il luogo dell´incidente, salvare vite umane e ridurre la gravità delle lesioni. Sistema di chiamata di emergenza obbligatorio entro il 2015- Il disegno di legge indica ai fabbricanti di autoveicoli ottobre 2015 come termine ultimo per installare i dispositivi "eCall" su tutti i nuovi modelli di auto e furgoni leggeri. Tuttavia, per soddisfare la richiesta delle industrie di concedere più tempo per sviluppare e testare il sistema, i deputati hanno concesso la possibilità di posticipare il termine stabilito. Trasmettere i dati rilevanti per le operazioni di soccorso, ma non per la tracciabilità- Nel disegno di legge, i deputati sottolineano la questione della protezione dei dati per garantire che i veicoli munti di sistema eCall non siano tracciabili o soggetti a un controllo costante. Quando una chiamata di emergenza è inoltrata in seguito a un incidente stradale, i dati automaticamente inviati ai centri di emergenza dovrebbero essere limitati al tipo di attivazione, alla classe del veicolo, al tipo di combustibile utilizzato, al momento dell´incidente, alla posizione esatta del veicolo, alla direzione di viaggio e al numero di cinture di sicurezza allacciate, dice un emendamento approvato dal Parlamento. Chiamata di emergenza salvavita gratuita - Secondo la Commissione, i dispositivi di chiamata di emergenza a bordo dei veicoli potrebbero costare circa 100 euro. I deputati aggiungono che si tratta di un servizio di chiamata pubblico che utilizza il numero telefonico 112 e pertanto, dovrebbe esserne garantita la gratuità. Prossime tappe - Il regolamento sui dispositivi di chiamata di emergenza è stato approvato in prima lettura con 485 voti in favore, 151 contrari e con 32 astensioni. Il Consiglio potrà ora accettare la posizione del Parlamento oppure adottarne una propria.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2 PER LE AUTOMOBILI  
 
Strasburgo, 27 febbraio 2014 - Il Parlamento europeo ha approvato martedì le nuove regole destinate alla riduzione di emissioni Co2 per le nuove autovetture. L´obiettivo stabilito è di 95 g/km entro il 2020. Il testo prevede una fase di adattamento limitato a un anno (2020) e un sistema di "supercrediti" - valido tra il 2020 e il 2022 - in cui le vetture meno inquinanti "contano" di più rispetto a quelle più inquinanti. Durante i negoziati tra Parlamento e Consiglio, i rappresentanti del Pe hanno limitato la fase di adattamento a 95 g/km come obiettivo obbligatorio per le nuove vetture durante un anno solo, il 2020. “Questo voto significa che l´Europa continuerà a essere all´avanguardia nella riduzione delle emissioni di Co2 delle automobili, con il target di 95g che rappresenta un risparmio di 15 milioni di tonnellate di emissioni di Co2 all´anno. Tuttavia, il costo d´innovazione deve essere socialmente accettabile ed economicamente fattibile, sia per i consumatori sia per i produttori” ha dichiarato il relatore Thomas Ulmer (Epp, De). “Stiamo anche introducendo nuovi cicli di test per rispecchiare meglio le condizioni reali di guida”, ha aggiunto. Il testo è stato approvato da 499 voti a favore, 107 contrari e 9 astensioni. Supercrediti - Questo sistema di incentivi (il meccanismo che permette ai produttori di compensare la produzione di vetture inquinanti con quelle meno) potrebbe essere permesso tra il 2020 e il 2022, ma con un tetto di 7,5 g/km. Non sono previsti supercrediti tra il 2016 e il 2020. Una vettura che emette meno di 50 g/km conterà per due passeggeri di una macchina nel 2020, per 1,67 nel 2021, per 1,33 nel 2022 e 1 passeggero nel 2023. Test di emissioni, verso una procedura più realistica - Il testo sottolinea che la nuova procedura internazionale di prova per i veicoli leggeri riflette in maniera più sicura le reali condizioni di guida e dovrebbe entrare in vigore al più presto. La Commissione europea ha indicato il 2017 come scadenza massima. Alcuni studi recenti dimostrano che i produttori hanno approfittato delle lacune dell´attuale procedura che hanno portato ai dati ufficiali delle emissioni, in verità lontani dalle realtà dei fatti. Prossime tappe - L´attuale aggiornamento dovrà essere approvato dal Consiglio dei Ministri per entrare in vigore.  
   
   
TRASPORTI, LOMBARDIA: AL VIA CENSIMENTO MOBILITÀ  
 
Milano, 27 febbraio 2014 - Conoscere e analizzare gli spostamenti di chi vive, lavora e si muove sul territorio lombardo per rispondere in maniera puntuale alle esigenze di mobilità in Lombardia. E´ questo l´obiettivo del sondaggio sulla mobilità on line sui siti www.Mobilita2014.servizirl.it  e www.Trasporti.regione.lombardia.it  promosso dall´Assessorato regionale alle Infrastrutture e Mobilità. Entro Anno Prossimo Nuovo Piano Mobilità - "Stiamo lavorando per realizzare un progetto tanto ambizioso quanto fondamentale - ha spiegato l´assessore regionale Maurizio Del Tenno - ed entro la fine del 2015 daremo alla luce il nuovo Piano della mobilità regionale. Si tratta di un lavoro articolato che andrà a sostituire quello attuale fermo al 1982". Tipologie Di Spostamento - "La prima parte del lavoro - ha proseguito l´assessore - prevede che venga realizzata un´analisi della domanda, per capire come sono cambiate le abitudini, le esigenze e le necessità di chi viaggia. Per farlo occorre che i lombardi ci comunichino che tipo di spostamenti eseguono e con quali mezzi durante una giornata di riferimento. Chiedo a tutti di collegarsi ai siti di riferimento e compilare un questionario semplice e veloce. I risultati verranno poi analizzati e saranno la base di partenza per la redazione del piano della mobilità". L´indagine assicurerà infatti un adeguato patrimonio informativo sulla domanda di mobilità in Lombardia. Il quadro che emergerà sarà per la redazione del Programma della Mobilità e dei Trasporti e per un´efficace valutazione delle priorità di investimento nei trasporti, al fine di migliorarne il servizio. Possibile Partecipare Anche Presso Spazioregione - E´ possibile partecipare al sondaggio non solo collegandosi agli indirizzi www.Mobilita2014.servizirl.it  e www.Trasporti.regione.lombardia.it (cliccando sull´occhiello ´Partecipa al sondaggio sulla mobilità in Lombardia´), ma anche recandosi presso le sedi degli Spazioregione presenti nei capoluoghi di tutte le province lombarde e a Legnano (Milano). Il questionario è anonimo e richiede circa dieci minuti di tempo per la compilazione.  
   
   
COMITATO TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: REGIONE CAMPANIA CONFERMA GLI STESSI FONDI STANZIATI NEL 2013  
 
 Napoli, 27 febbraio 2014 - Si è riunito il Comitato di Indirizzo e Monitoraggio per il Trasporto Pubblico Locale per esaminare la questione dei fondi disponibili per l’anno 2014. Istituito con la legge regionale n. 5 del 6 maggio 2013, il Comitato è composto dalla Regione, dalle Province e dai Comuni Capoluogo e svolge funzioni di programmazione e monitoraggio del trasporto pubblico regionale. Nel corso della seduta, la Regione ha presentato la propria proposta confermando, per l’anno in corso, lo stesso stanziamento del 2013. Tutti gli Enti Locali presenti si sono formalmente dichiarati disponibili a seguire il solco tracciato dalla Regione, impegnandosi a produrre ogni sforzo per finalizzare gli atti necessari a confermare gli stanziamenti del 2013, scongiurando in tal modo ogni rischio di riduzione dei servizi. Durante la seduta l’assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella ha riferito di alcune numerose segnalazioni che pervengono da parte dei cittadini, secondo cui diverse ditte di trasporto su gomma starebbero provvedendo a ridurre i servizi adducendo come motivazione i tagli delle risorse da parte della Regione. Tra di esse ne risulta una, dell’area del salernitano, che con tale motivazione, oltre ad aver interrotto il pagamento degli stipendi ai dipendenti già dal mese di ottobre, starebbe anche procedendo al licenziamento di parte dei suoi lavoratori. “Quanto mi è stato segnalato – ha dichiarato l’assessore ai Trasporti Sergio Vetrella - e che ho fatto presente in sede di Comitato, sarebbe un fatto di straordinaria gravità se trovasse conferma nella azioni di vigilanza e controllo che ho chiesto di avviare senza indugio agli Enti interessati, provvedendo, in caso di accertate violazioni, ad adottare tutte le misure sanzionatorie che la legge prevede in questi casi. “In questo contesto di grandi difficoltà da parte delle famiglie campane imporre indiscriminati tagli dei servizi e, fatto ancor più deprecabile, licenziare i dipendenti senza alcuna reale motivazione, sarebbe un’azione non tollerabile, a maggior ragione dopo le continue rassicurazioni ed impegni che da mesi sto fornendo agli Enti Locali circa la conferma dei fondi regionali per il trasporto pubblico. “Oggi più che mai – ha concluso Vetrella - questi incresciosi fatti confermano che l´unico modo per consegnare nelle mani dei cittadini un sistema di trasporto davvero efficiente e funzionale, garantendo anche i lavoratori contro ogni sorta di abuso, passa attraverso l’assegnazione dei servizi con procedure di gara che, in quanto aperte e trasparenti, rappresentano una garanzia per l’intera collettività. Le gare, prevedendo lotti di grandi dimensioni, ci consentiranno di superare la logica dell’eccessiva frammentazione e numerosità delle ditte di trasporto, e di assegnare i servizi ad aziende di maggiori dimensioni che forniscano tutte le garanzie di capacità tecnica e solidità finanziaria.”  
   
   
INTESA QUADRO GOVERNO - REGIONE CAMPANIA SU TRASPORTI E INFRASTRUTTURE, COMPLETATO L´ITER. 21 MILIARDI DI INVESTIMENTI PREVISTI. CALDORO: AVANTI CON UN LAVORO INTENSO. CONTINUARE SU STRADA TRACCIATA  
 
Napoli, 27 febbraio 2014 - E’ stato completato l’iter procedurale relativo all’intesa generale quadro stipulata nel dicembre scorso tra la Regione Campania e il Governo nel settore dei trasporti e delle infrastrutture. L’intesa definisce le opere, da realizzarsi in Campania, ritenute di “preminente interesse nazionale”. La spesa complessiva degli investimenti previsti è pari a 21 miliardi di euro. Governo e Regione hanno individuato come prioritari interventi per 10,7 miliardi di euro, di cui 7 già disponibili e 3 programmati su fonti finanziarie individuate. “Andiamo avanti con un lavoro intenso. Ringrazio chi, nel Governo Letta, ha dato un impulso decisivo.” Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. “Bisognerà continuare con determinazione sulla strada tracciata. Ci sono tutte le condizioni per dare ai cittadini servizi sempre più moderni ed efficienti”, conclude il presidente.  
   
   
VESUVIO: "RADDOPPIO CARREGGIATA SS 268 PUNTO FERMO DEL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE"  
 
Napoli, 27 febbraio 2014 - "Con la delibera sulla riprogrammazione del settore mobilità viene data certezza di finanziamento al raddoppio di carreggiata del tratto dal km. 19,5 al km. 26,0 della Statale 268, tanto in termini di progettazione quanto di realizzazione. Si tratta di opere per circa 100 milioni di euro. Così l’assessore alla Protezione civile della Regione Campania Edoardo Cosenza. "Un atto importante dell’assessore Vetrella e della Giunta Caldoro che va nella direzione giusta per la viabilità e la sicurezza dei cittadini dell´area vesuviana. Il completamento della Ss 268 del Vesuvio a doppia carreggiata e la saldatura con la A 30, già finanziata con un Grande progetto dai Fondi europei regionali, sono importanti punti fermi per la protezione civile regionale nell´ambito del Piano sul Rischio Vesuvio in discussione in questi giorni con il prefetto Gabrielli e il Dipartimento nazionale di protezione civile”, conclude Cosenza.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO VUOLE MAGGIORE CONCORRENZA PER MIGLIORARE I SERVIZI FERROVIARI PER I PASSEGGERI  
 
Strasburgo, 27 febbraio 2014 - Il Parlamento ha approvato mercoledì nuove norme per garantire maggior concorrenza nel settore ferroviario con l´obiettivo di fornire servizi migliori di trasporto ferroviario ai passeggeri. Le autorità nazionali che oggi offrono contratti di servizio a un unico operatore dovrebbero invece farlo attraverso un bando di gara o giustificare perché ciò non sia possibile. Nuovi e piccoli operatori avrebbero un accesso più facile alle infrastrutture ferroviarie e le complesse procedure di autorizzazione per la messa sui binari dei treni sarebbero semplificate. Per migliorare la qualità del servizio ferroviario e garantire miglioramenti tangibili per il passeggero, i deputati hanno approvato un elenco di criteri di efficienza e di qualità che dovrebbero essere utilizzati per la concessione dei contratti di servizio pubblico, secondo gli emendamenti approvati dal Parlamento a nuove norme Ue per l´assegnazione di contratti di servizio pubblico nel settore ferroviario per passeggeri. Le autorità nazionali avrebbero la possibilità di presentare offerte di contratti di servizio pubblico attraverso bandi di gara o direttamente a un operatore ferroviario, ma le regole Ue determinerebbero la durata massima di tali contratti e imporrebbero alle autorità di giustificare la decisione di concedere il contratto direttamente, basandosi su criteri di efficienza quali la puntualità dei servizi, rapporto costo-efficienza, frequenza delle operazioni ferroviarie e soddisfazione del cliente. Gli operatori di servizio pubblico che sono stati selezionati dalle autorità sarebbero obbligati a garantire condizioni di lavoro del personale conformi alle norme sociali vincolanti nazionali, regionali o locali e alle regole sul trasferimento dei lavoratori nel caso di cambio di operatore. Dovrebbero rispettare i pertinenti contratti collettivi e garantire condizioni di lavoro dignitose, si aggiunge nel testo. Le norme proposte mirano anche a creare opportunità per nuovi operatori per la fornitura di servizi e garantire a tutti gli operatori parità di accesso alle infrastrutture, salvaguardando al contempo il ruolo fondamentale dei contratti di servizio pubblico. I limiti di dimensione ai contratti di servizio pubblico, definiti fissando un numero minimo di appalti da aggiudicare in ogni Stato membro in base al volume di traffico, dovrebbero aiutare i piccoli operatori a competere per i contratti pubblici. I deputati hanno anche appoggiato regole volte ad armonizzare le norme sulle certificazioni di sicurezza per gli operatori ferroviari e ridurre i tempi e i costi delle procedure di autorizzazione dei veicoli. Per ulteriori informazioni, consultare la nota di approfondimento (link qui sotto). Procedura: codecisione, prima lettura  
   
   
TRENITALIA, TAR DEL LAZIO RESPINGE CLASS ACTION UTENTI E COMUNI CALABRESI  
 
Roma, 27 febbraio 2014 - Il Tar del Lazio ha respinto l’azione collettiva promossa nei confronti Trenitalia da alcuni viaggiatori calabresi, e sostenuta poi anche da alcuni comuni calabresi, nella quale si chiedeva, tra l’altro, il ripristino di alcuni treni notturni sulla direttrice Sud – Nord. Il Tar nella sua sentenza evidenzia come non si riscontrino nell’operato di Trenitalia “violazioni degli obblighi contenuti nelle carte di servizi e degli standard qualitativi ed economici stabiliti per i concessionari di servizi pubblici” e definisce le scelte di Trenitalia “coerenti sia con la normativa generale che con le disposizioni del contratto di servizio”. I servizi ferroviari cui facevano riferimento gli utenti calabresi rientrano, infatti, nel perimetro di quei servizi universali che Trenitalia effettua su richiesta dello Stato, al quale compete, definendolo in uno specifico contratto di servizio, programmarne quantità e caratteristiche, assicurandone la copertura dei relativi costi. La sentenza, depositata lo scorso 17 febbraio, accoglie quindi le ragioni difensive di Trenitalia e respinge il ricorso, presentato nell’ottobre del 2012.  
   
   
RADDOPPIO TERMOLI LESINA. INCONTRO VENDOLA DI LAURA FRATTURA  
 
Bari, 27 febbraio 2014 - “Credo che il Molise abbia ridimensionato oggi le proprie rivendicazioni, sempre legittime perché i territori quando devono essere attraversati da opere fortemente impattanti pongono problemi di compensazione e di modifiche dei tracciati progettuali. Tuttavia l’esortazione che ho rivolto al Presidente Di Laura Frattura e ai molisani è questa: finchè la dorsale adriatica sarà spaccata e avremo quel binario unico tra Termoli e Lesina, quei 30 chilometri di rallentamento, noi faremo fatica anche a poter immaginare che il Sud possa correre lungo la ferrovia verso il Nord e che la nostra economia possa recuperare un’arteria fondamentale come la dorsale adriatica. Penso che con tanta pazienza e buon volontà e avendo cura di darci forza reciprocamente, possiamo migliorare e poi chiudere i progetti. Abbiamo bisogno di fare i cantieri e cominciare le opere”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola questo pomeriggio nel corso dell’incontro con il Presidente del Molise Paolo Di Laura Frattura organizzato dal quotidiano la Gazzetta del Mezzogiorno sul tema del raddoppio Termoli Lesina. Presenti al faccia a faccia il direttore della Gazzetta Giuseppe De Tomaso, il giornalista Franco Giuliano e i due assessori competenti, per il Molise Pierpaolo Nagni e per la Puglia Giovanni Giannini. “La Regione Molise, nel corso dell’incontro, ha dunque ridimensionato le proprie richieste - ha sottolineato Giannini - nei confronti di Rfi in relazione alla modifica del tracciato definito con il progetto preliminare approvato nel corso dell’adunanza del consiglio superiore dei lavori pubblici svoltasi il 20 febbraio ultimo. Infatti pur insistendo nello spostamento del binario in parallelo all’autostrada, anche all’altezza di Campomarino, la Regione Molise ha rinunciato alla delocalizzazione della stazione di Termoli”. Nel corso dell’incontro è stata fatta anche una ricostruzione della vicenda. La vicenda comincia nel 1982 quando le Ferrovie dello Stato avviarono le procedure per ottenere l’assenso dagli enti amministrativamente coinvolti per la realizzazione del raddoppio della tratta Termoli Lesina. Nel 2001 con l’approvazione della delibera Cipe (121) il raddoppio della Termoli Lesina venne inserito fra le infrastrutture strategiche di interesse nazionale e quindi assoggettato alle norme della legge obiettivo. Tre soluzioni individuate, delle quali ne venne selezionata una, quella che prevedeva la locazione del secondo binario in accostamento al primo. Questa soluzione però ottenne nel 2004 il parere negativo della commissione speciale di Valutazione impatto ambientale. Ciò ha determinato l’individuazione di una soluzione diversa che all’altezza di Ripalta devia il tracciato in parallelo alla sede dell’autostrada liberando tutto il litorale fino a Campomarino, per ricongiungersi poi al percorso storico. Nel 2011 questa ultima soluzione è stata condivisa dalle amministrazioni. Pertanto si convenne di ritirare il progetto del 2003 e di presentare un nuovo progetto contenente la soluzione condivisa, con l’ulteriore richiesta di suddividere gli interventi in tre lotti funzionali, di cui risulta finanziato per 106 milioni di euro solo il tratto Lesina Ripalta nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo siglato il 2 agosto 2012. Sul progetto preliminare, così predisposto e inviato al consiglio superiore dei lavori pubblici, sono intervenuti pareri favorevoli del Mibac. La variante introdotta dal nuovo progetto, approvato con prescrizioni dal consiglio superiore dei lavori pubblici, ha determinato un incremento del costo dell’opera, passata dagli iniziali 150 milioni (disponibili sin dal 2003) agli attuali 549 milioni. La posizione contraria al progetto ed al tracciato è stata espressa dalla Regione Molise nella conferenza di servizi del 15 maggio 2013. Questa posizione, ove dovesse permanere, determinerebbe un ulteriore e notevole incremento del costo (superiore ai 150 milioni di euro) ed un allungamento dei tempi di realizzazione dell’opera già notevolmente lontani. Nel rispetto delle prerogative dei territori in tema di tutela dell’ambiente e del paesaggio e di prevenzione dei rischi idrogelogici, aspetti questi considerati dal consiglio superiore dei lavori pubblici che ha formulato specifiche prescrizioni, va considerata la strategicità dell’opera che, qualora ultimata, determinerebbe la velocizzazione della linea con conseguente incremento della capacità commerciale passando da 84 treni al giorno a 240 treni al giorno. “Con la realizzazione dell’opera – ha concluso Giannini - da un lato si realizzerebbe la ricucitura del mezzogiorno d’Italia e dei porti di Bari, Brindisi e Taranto alle piastre intermodali di Verona e Bologna e quindi all’Europa del nord e dall’altro si realizzerebbe il collegamento con il corridoio europeo 8 fino al mar Nero. Il quadro si completa con la connessione del corridoio 8 al Corridoio 1 attraverso la tratta dell’alta capacità Bari Napoli. Queste due opere consentono il collegamento alle linee dell’alta velocità sul versante adriatico e sul versante tirrenico. La posta in gioco come si vede è altissima e vale bene qualche sacrificio e/o rinuncia”. La riunione si è conclusa con il rinvio ad un tavolo tecnico con Rfi per ricercare una soluzione condivisa.  
   
   
ASSESSORE LIGURIA A RFI: “ENTRO 10 MARZO RIPRISTINO LINEA FERROVIARIA DEL PONENTE. DEFINITO PRIMO LOTTO COSTRUTTIVO PER RADDOPPIO TRA FINALE E ANDORA“  
 
Genova, 27 febbraio 2014 - "Verrà ripristinata entro il 10 marzo la linea ferroviaria interrotta a causa del deragliamento dell´Intercity per la frana caduta tra Finale e Andora". Lo ha detto mercoledì 26 maggio l´assessore alle infrastrutture della Regione Liguria, Raffaella Paita, reduce da un incontro con i vertici di Rete Ferroviaria Italiana e Italferr per mettere a punto il primo lotto costruttivo sul completamento del raddoppio della linea ferroviaria tra Andora e Finale. Una riunione di lavoro che ha coinvolto tutti i tecnici degli uffici regionali, dopo l´approvazione del progetto definitivo sul tracciato su cui pesano però la mancanza dei finanziamenti. "Per questo abbiamo deciso quest´oggi – ha spiegato Paita – di procedere come ha indicato il Ministro Lupi, per lotti costruttivi e indicare così di volta in volta le opere da portare a termine e i relativi finanziamenti, tenendo conto che la cifra complessiva necessaria per completare questo tratto di raddoppio ammonta a 1,500 milioni di euro e che lo stesso Ministro Lupi ha dato la sua disponibilità a finanziare un primo lotto dell´importo di circa 250 milioni di euro". "Nel primo lotto costruttivo individuato – spiega Paita –potrebbero essere inserite tutte le opere propedeutiche: come le strade di accesso ai cantieri, da utilizzare anche al servizio dei Comuni interessati e ai siti di smaltimento, dove far affluire il materiale di scavo, la realizzazione del ponte sul torrente Neva e la gestione di tutte le interferenze, tra cui quelle con le Autostrade. Un approccio che è simile a quello seguito per il Terzo Valico e potrà consentire di risolvere sul nascere anche i problemi con la popolazione". I finanziamenti necessari per la realizzazione di questo primo lotto ammonterebbero a circa 250/300 milioni di euro, di cui si attende conferma dal Ministero delle Infrastrutture, per poi procedere con lo studio delle modalità di realizzazione. A questo proposito l´assessore Paita ha già inviato una lettera al Ministro Lupi confermando la volontà di procedere per lotti e chiedendo, contestualmente, l´apertura della conferenza dei servizi per l´approvazione del progetto e la variazione al Cipe delle modalità di finanziamento. Altro punto all´ordine del giorno ha riguardato la conclusione dei lavori per il raddoppio ferroviario sulla tratta San Lorenzo al Mare – Andora, su cui pende il contenzioso tra Rfi e l´impresa spagnola Ferrovial. "A questo proposito – ha detto l´assessore Paita – venerdì prossimo il tribunale di Imperia dovrebbe pronunciarsi sull´utilizzabilità delle aree, oggetto di perizia tecnica, per poter così sbloccare il cantiere che non si è mai completamente fermato, ma ha subito pesanti rallentamenti e andare avanti". E proprio su questo lotto è prevista, entro la prima metà di marzo, una visita al cantiere da parte dell´assessorato alle infrastrutture della Regione Liguria.  
   
   
TOSCANA: TRENI, BONUS PENDOLARI PER I DISSERVIZI DI GENNAIO, C´È TEMPO FINO AL 10 MARZO  
 
 Firenze, 27 febbraio 2014 - Gli abbonati di 3 delle 13 linee ferroviarie gestite da Trenitalia in Toscana hanno diritto al bonus previsto dal contratto di servizio tra Regione e Trenitalia per i disservizi registrati sulla rete regionale durante il mese di gennaio. I titolari di abbonamenti mensili e annuali, sia a tariffa regionale Toscana che Integrata Pegaso, in possesso dei requisiti previsti, possono chiedere il bonus entro il 10 marzo 2013 attraverso questo modulo o - se si possiedono i requisiti - tramite le nuove, più semplici, modalità. Le linee che nel mese di gennaio 2014 hanno diritto al bonus di rimborso (a valere dal mese di febbraio 2014) sono: Firenze - Pistoia - Lucca – Viareggio (indice 4,5%). (Firenze) - Prato – Bologna (5,2). Pisa - Lucca – Aulla (4,9). La puntualità registrata a gennaio (90,3%)- indica un netto recupero rispetto al mese precedente di dicembre (87,9%) comparabile con il valore medio registrato nel mese di gennaio 2013 (91%) e con la media registrata nell´arco del 2013 (90%). Circa le linee che hanno superato l´indice del 4%, dando diritto al bonus per gli abbonati, in tutti e tre i casi la puntualità ha registrato un indice inferiore alla media regionale con la punta peggiore della linea Pisa – Lucca – Aulla (87,2%), mentre la linea Firenze – Lucca – Viareggio ha registrato 88,2% e la linea Prato – Bologna 89,7%. Si riducono in generale le soppressioni senza servizio sostitutivo: 261 treni, pari all´1,2% dei treni programmati a gennaio. Chi ha diritto al bonus? Hanno diritto al bonus i titolari di abbonamenti mensili e annuali a tariffa regionale e integrati Pegaso nel caso in cui l´indice superi il valore 4.0. L´indice di riferimento viene calcolato con una specifica formula che tiene conto, mese per mese, dei tempi di ritardo e delle soppressioni effettuate rispetto al servizio programmato, e rappresenta quindi una misura del disservizio sulla singola linea. Quanto vale il bonus? Per gli abbonamenti mensili Trenitalia il 20% del valore del titolo di viaggio. Per gli abbonamenti annuali Trenitalia il 10% del valore di 1/12 del titolo di viaggio. Per gli abbonamenti mensili Pegaso: Il 15% del valore della sola tariffa extraurbana. Per gli abbonamenti annuali Pegaso: il 7,5% del valore di 1/12, della sola tariffa extraurbana. Dove trovare l´indice del mese? A partire dalla fine del mese successivo a quello di validità dell´abbonamento nelle biglietterie e sui monitor informativi in stazione; chiamando il numero verde regionale 800.570.530; scrivendo a bonus.Drt@trenitalia.it  visitando la pagina Indennizzi del sito di Trenitalia.  
   
   
CONCORDIA E CANDIDATURA PORTO TARANTO. VENDOLA SCRIVE A RENZI E AI PARLAMENTARI  
 
Bari, 27 febbraio 2014 - “Chiedo al Presidente Matteo Renzi di voler valutare ogni possibile iniziativa del Governo a sostegno della candidatura del porto di Taranto come sede finale dell’opera di smontaggio della nave da crociera Concordia, restando a disposizione anche al fine di verificare, d’intesa con l’Autorità Portuale e con i Dicasteri competenti, la eventuale necessità di adeguamenti infrastrutturali dello scalo jonico cui potrebbe concorrere la Regione Puglia”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in una lettera che quuesta mattina ha inviato al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Tra le diverse candidature in discussione – ha scritto Vendola - sottopongo alla Sua attenzione quella del porto di Taranto ed in particolare della zona compresa nella rada di mar Grande” sottolineando come “non sfuggono le molteplici implicazioni di ordine economico ed occupazionale che tale eventualità potrebbe determinare su un territorio drammaticamente toccato dalla crisi del più grande polo siderurgico d’Europa”. Il Presidente Vendola ha scritto anche a tutti i parlamentari pugliesi, informandoli dell’iniziativa intrapresa e invitandoli a sostenere la candidatura del Porto di Taranto, nei modi e nei tempi che riterranno opportuni. In allegato il testo completo delle due lettere che il Presidente Vendola ha inviato al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e ai parlamentari pugliesi.  
   
   
DRAGAGGI: AVVIA I LAVORI DEL CANALE DI LIGNANO  
 
Trieste, 27 febbraio 2014 - Sono stati formalmente consegnati i lavori per il dragaggio del canale di Lignano, uno degli interventi più attesi per garantire la navigabilità dell´accesso marittimo alla località balneare. Il progetto, redatto dagli uffici regionali, prevede l´asportazione dei materiali dei fondali e il loro riutilizzo per il ripascimento della spiaggia di Lignano Sabbiadoro. I lavori sono stati aggiudicati in via definitiva il 6 novembre dello scorso anno; il contratto è stato stipulato il 16 dicembre 2013 per un importo di 247.409,95 euro (di cui circa 15.000 per oneri relativi alla sicurezza). "Queste operazioni devono rientrare in un piano di manutenzioni ordinarie che ci faccia uscire definitivamente dall´emergenza ed alcune ´best practice´, come quella dell´utilizzo dei materiali dragati per il ripristino delle spiagge, devono essere standardizzate e diventare ordinarie", ha dichiarato l´assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Mariagrazia Santoro, che nel Municipio della località balneare ha formalmente dato il via ai lavori, consegnando il piano degli interventi al sindaco di Lignano Luca Fanotto e agli assessori comunali all´Ambiente Emanuele Maria Rodeano e all´Urbanistica Paolo Ciubej. "Credo che le draghe debbano tornare ad essere una consuetudine nel panorama lagunare - ha affermato Santoro - soprattutto ora che l´emergenza è cessata e molti lavori necessitano solo di un riavvio amministrativo. La Regione intende essere operativa con tutti i mezzi a sua disposizione, a cominciare dallo sblocco delle risorse esistenti dal momento che nessuno può permettersi che gli operatori stiano fermi ad aspettare il districarsi di pratiche burocratiche". L´assessore Santoro ha inoltre assicurato che i lavori saranno conclusi prima dell´inizio della stagione ed ha annunciato anche la consegna entro dieci giorni delle opere di dragaggio del tratto terminale del Tagliamento, con la previsione, anche in questo caso, di riutilizzo del materiale per il ripascimento della spiaggia di Lignano Pineta.