Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Novembre 2009
FINANZIAMENTI EUROPEI PER L’ENERGIA LE OPPORTUNITÀ DEL BANDO FP7 ENERGY 2010-2  
 
Trieste, 26 novembre 2009 - Con un budget di oltre 126 milioni di euro è aperto fino al 4 marzo 2010 il bando europeo Fp7 Energy 2010-2 che finanzia progetti di ricerca applicata e dimostrazione nel settore dell’energia. Per chi è interessato a parteciparvi è proprio questo il momento più indicato per conoscere meglio le opportunità offerte dal bando, le modalità per strutturare opportunamente le idee progettuali, le possibilità di individuare potenziali partner europei, con l’obiettivo di garantirsi le maggiori probabilità di successo. Area Science Park, in qualità di referente regionale della rete Enterprise Europe Network e sportello Apre Friuli Venezia Giulia - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, offre in collaborazione con Apre Roma l’opportunità di partecipare ad un incontro di approfondimento sul bando grazie alla presenza in regione del National Contact Point Energy. Nel corso della mattinata verranno fornite indicazioni su come strutturare le idee secondo lo schema dei progetti collaborativi, come acquisire tutti gli strumenti necessari per promuovere al meglio il proprio progetto, come individuare partner e costituendi consorzi europei di interesse. La sessione pomeridiana ospiterà, su prenotazione, uno spazio dedicato ad incontri individuali di preselezione e valutazione di idee progettuali proposte dai partecipanti, nonché ad eventuali approfondimenti sui servizi della rete Enterprise Europe Network più indicati per le esigenze specifiche. Alla giornata hanno dato adesione diverse importanti realtà del territorio a conferma del grande interesse che efficienza energetica ed energie rinnovabili suscitano in quanto fonte di competitività e di sviluppo tecnologico. I temi finanziati da l bando Fp7 Energy 2010-2 che verranno approfonditi sono: dimostrazione di impianti solari innovativi multi-funzione; biocarburanti da alghe; dimostrazione di boiler e forni di nuova generazione; miglioramento dell’efficienza della combustione a ossigeno; allargamento della catena del valore alle emissioni di gas ad effetto serra diversi dall’anidride carbonica; dimostrazione su ampia scala di reti intelligenti di generazione distribuita con la partecipazione attiva dei clienti. 26 novembre 2009 - ore 9. 00 Area Science Park, Sala Anzellotti – Edificio C1 Padriciano, Trieste. Programma: Ore 9. 00 Registrazione; Ore 9. 20 Introduzione Ai Lavori Lara Dipace - Enterprise Europe Network, Area Science Park; Ginevra Tonini – Sportello Apre Fvg Trieste. Ore 9. 30 La Call Fp7 Energy 2010/2 Chiara Pocaterra - National Contact Point Energia, Apre Roma, Presentazione E Approfondimento Dei Sotto-temi Collegati Ai Progetti Collaborativi, La Redazione Di Un Progetto Collaborativo Di Successo E Cenni Sulle Azioni Di Coordinamento E Di Supporto (parte I), Ore 10. 30 Coffee break; La Redazione Di Un Progetto Collaborativo Di Successo (parte Ii); Promuovere Il Progetto E Ricercare I Partner: come utilizzare le banche dati specifiche (Cordis, Een); Ore 13. 00 Pranzo. Ore 14. 00 Incontri Individuali Per Il Prescreening Di Idee Progettuali (su prenotazione); Ore 16. 00 Conclusione. .  
   
   
ENERGIA TUTTO COMPRESO, CONSENTE DI SCEGLIERE LA PROPRIA “TAGLIA” DI CONSUMI  
 
 Roma, 26 novembre 2009 - La rivoluzione è completata: “Energia Tutto Compreso” aumenta da oggi le “taglie” disponibili per l’elettricità e soprattutto diventa anche gas, con “Gas Tutto Compreso” la nuovissima offerta che prevede un prezzo fisso e invariabile per un anno comprensivo di tutte le voci della bolletta, escluse le sole imposte. E per chi sceglierà Enel Energia per passare al mercato libero entro il 31 gennaio 2010, un ulteriore vantaggio: un mese di consumo gratuito per la luce e per il gas. “Con Gas Tutto Compreso – ha dichiarato Gianfilippo Mancini, Direttore Divisione Mercato di Enel – si completa la rivoluzionaria gamma di prodotti che Enel Energia mette a disposizione dei propri clienti sul mercato libero. Da oggi, le nostre offerte, sia per l’energia elettrica sia per il gas, si posizionano sicuramente tra le più veloci da comprendere, tra le più semplici da scegliere e, anche grazie al bonus di un mese di consumo gratuito su entrambe le forniture, tra le più vantaggiose per tutte le famiglie che cercano sempre il meglio. Con la nuova gamma “Tutto Compreso”, che vede a grande richiesta anche la nascita della nuova taglia Extra Large, Enel conferma ulteriormente la propria capacità di ascoltare e soddisfare i bisogni e le esigenze di tutti i suoi clienti. Sono certo che il nostro costante impegno in una vendita di qualità, la nostra capacità di innovare e di semplificare prodotti che si muovono su mercati complessi, nonché la serie di importanti vantaggi e servizi che rendiamo disponibili alla clientela, spingeranno ancora più famiglie a unirsi alle oltre 4 milioni che sono già oggi fornite da Enel Energia. ” L’offerta per la luce rivolta principalmente, ma non solo, alle famiglie con contratto 3 kW per la propria abitazione – cioè circa l’80% del mercato domestico - è disponibile da oggi in quattro taglie di consumo: Small, Medium, Large e la nuova “taglia” Extralarge. Quattro taglie di consumo - Small, Medium, Large ed Extralarge - anche per l’offerta gas. Completamente nuova, Gas Tutto Compreso è la prima offerta “flat” per questa commodity a livello nazionale e prevede un prezzo tutto incluso, ad eccezione delle sole imposte. Rispetto all’energia elettrica, per il gas sono previste componenti di prezzo diverse, legate anche alle caratteristiche del territorio e alla localizzazione geografica della fornitura, ed è per questa ragione che l’offerta è articolata in due tipologie, una per Valle d´Aosta, Piemonte, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia; l’altra per Lombardia, Trentino-alto Adige, Veneto, Friuli-venezia Giulia, Emilia Romagna. In più, Gas Tutto Compreso offre sempre uno sconto “estate” del 50% da giugno a settembre su tutte le taglie. Ma non basta: sia per l’energia elettrica, sia per il gas, a tutti coloro che aderiranno entro il 31 gennaio 2010, sarà accreditato un bonus di un mese gratis di consumi nell’ultima bolletta. Rimanendo nei limiti di consumo previsti dalla taglia scelta, si riceverà una bolletta che rispecchierà esattamente l’importo scelto (al di là delle imposte), ma anche nella eventualità in cui si superi la soglia, la maggiorazione di costo per i chilowattora o i metri cubi eccedenti sarà anch’essa comprensiva di ogni onere, tasse escluse. Scegliere la taglia è semplice. Sul sito www. Enelenergia. It i clienti potranno individuare la taglia che più si adatta alle loro abitudini di consumo attraverso un simulatore, ottimizzando quindi la loro scelta. E se ci si accorge di aver sbagliato taglia, la si potrà cambiare in modo assolutamente gratuito. Ad oggi Enel Energia fornisce oltre 4 milioni di utenze domestiche tra energia elettrica e gas a cui si aggiungono oltre 1,5 milioni di aziende per arrivare a complessivi 5,5 milioni di clienti. Come per tutti i prodotti di Enel Energia, anche per chi sceglierà Energia Tutto Compreso o Gas Tutto Compreso ci sarà l’opportunità di iscriversi gratuitamente al programma di fidelizzazione Enelpremia, e ricevere un bonus fino a 2. 600 Punti Energia, equivalenti a 26 euro, da scontare nella bolletta, o trasformabili in uno dei premi del catalogo. Il programma conta già 1,6 milioni di iscritti e grazie alle convenzioni con oltre 30 grandi Partner, le famiglie possono risparmiare dai 350 ai 750 euro all’anno per i propri acquisti con la card Enelpremia. Grande successo ha inoltre riscosso il programma di “customer delight” Enelmia: in 5 mesi sono 35 mila i clienti che, con poco più di 1 euro al mese, possono usufruire di vantaggi negli acquisti quotidiani, di sconti da un minimo del 10% fino a un massimo del 30% sulle spese mediche, e anche di un’assicurazione che copre fino a 600 euro di spese di bolletta in caso di infortuni o malattia. L’adesione alle nuove offerte, la cui sottoscrizione da parte di clienti del servizio di maggior tutela prevede il loro passaggio al mercato libero, può essere effettuata on line, collegandosi al sito enelenergia. It, oppure chiamando il numero verde 800 900 860 – attivo con 3 mila operatori dal lunedì al venerdì, dalle 8. 00 alle 22. 00, e il sabato dalle 8. 00 alle 14. 00. E per chi invece avesse bisogno della sicurezza di un viso nel momento della scelta, Enel Energia è presente sul territorio con oltre 2 mila agenti e 700 Puntoenel ed Enel. Si: personale esperto a disposizione per fornire tutte le informazioni necessarie ad una scelta consapevole. Per scoprire qual è il Puntoenel o il negozio Enel. Si più vicino, basta collegarsi al sito enelenergia. It. .  
   
   
GASDOTTO ALGERINO ALL´ISOLA D´ELBA: L´OBIETTIVO RESTA ASSICURARE IL METANO SARÀ PRESTO PRESENTATO AGLI ENTI LOCALI LO STUDIO SULLA RETE ISOLANA DEL GAS  
 
 Firenze, 26 novembre 2009 - «Sul gasdotto algerino, la Regione è ferma alle dichiarazioni di disponibilità di Galsi alla creazione di un collegamento dell´isola d´Elba alle rete del metano a partire da Piombino, assunte di fronte all´allora ministro alle attività produttive Pier Luigi Bersani». L´assessore all’energia Anna Rita Bramerini reagisce con queste parole alle notizie di stampa su presunte novità sulla metanizzazione dell´Elba e alla conseguente presa di posizione del sindaco di Rio Marina Francesco Bosi. «La soluzione tecnica che verrà adottata per assicurare il gas metano all’Elba è irrilevante rispetto al raggiungimento dell’obiettivo principale, che è quello di assicurare la fornitura. Se il gas arriverà da Piombino, come del resto abbiamo sempre saputo, meglio, – aggiunge l´assessore -. Perché sarà possibile ridurre i tempi di collegamento. Il nostro impegno era e resta quello di verificare la disponibilità a confermare e mantenere quanto concordato all´epoca del governo Prodi. Diversamente, ci vedremmo costretti a ripensare l´intera nostra posizione sulla realizzazione di Galsi». Quanto sia serio l´obiettivo della Regione di fornire la principale isola dell´Arcipelago toscano di una efficiente rete di rifornimento a metano, aggiunge Bramerini, lo dimostra proprio uno studio sulla possibile metanizzazione dell´Elba che sarà presto illustrato agli enti locali. .  
   
   
TRIESTE: DUBBI SU RIGASSIFICATORE  
 
Trieste, 26 novembre 2009 - Il consigliere regionale del Pd Igor Gabrivec, esponente della Slovenska skupnost, con una nota fa sapere che con soddisfazione prende atto che l´amministrazione regionale condivide dubbi e perplessità circa il progetto del rigassificatore a Trieste. "E´ quanto - scrive Gabrovec - si evince dalla risposta fornita stamani in Aula dall´assessore De Anna all´interrogazione a risposta immediata con la quale chiedevo quale sia la posizione dell´amministrazione regionale in merito alle irregolarità contenute nel progetto del rigassificatore a Trieste, anche alla luce della notizia che le competenti Direzioni e i Servizi regionali non sarebbero stati coinvolti nell´iter della Commissione Tecnica di Via-vas". "Negli ultimi giorni il dibattito politico e civile attorno al progetto del rigassificatore della società Gas Natural nel porto industriale di Trieste (Zaule) si è ulteriormente intensificato. Il ricorso presentato il 13 novembre scorso da Greenaction Transational (Aag) al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Friuli Venezia Giulia contro il decreto con cui il Governo italiano ha approvato il progetto richiama, infatti, una serie di mancanze e presunte falsità contenute nella documentazione progettuale che chiamerebbero in causa anche l´amministrazione regionale. .  
   
   
PETROLIO TOTAL: POCHI I POSTI DI LAVORO  
 
 Potenza, 26 novembre 2009 - “L’annuncio da parte dei nuovi dirigenti della Total dell’imminente ripresa dell’attività estrattiva per il pozzo Gorgoglione 2 nell’area del Sauro è senza dubbio positivo, ma la delusione è grande di fronte alla previsione che viene dagli stessi manager della società petrolifera francese che in questa prima fase la manodopera necessaria ammonta a poche decine di unità, di cui solo il 30 per cento lucani”. A sostenerlo è il vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Giacomo Nardiello (Pdci). “Le aspettative delle comunità dei paesi del Sauro, Corleto, Guardia, Gorgoglione, su tutti, che secondo gli indicatori economici più recenti sono considerati tra quelle a più basso reddito e con indici di disoccupazione più elevati – afferma Nardiello – sono decisamente diverse. Pur riconoscendo che la Total ha deciso di affidare ad imprese locali i lavori del cantiere da riaprire, i 20 -30 operai edili necessari ai quali aggiungere a breve una decina di operai specializzati alle dipendenze della Saipem, equivalgono al più classico ‘piatto di lenticchie’ che non è accettabile rispetto al potenziale di ricchezza che produrranno i nostri giacimenti petroliferi”. “Per questo – continua il vice presidente del Consiglio regionale – fanno bene le organizzazioni sindacali confederali ed in particolare quelle di categorie dei lavoratori edili a proporre la ripresa del confronto con i dirigenti della Total per avere un quadro completo dei posti di lavoro necessari nel 2010 e negli anni successivi. Inoltre, vanno approfonditi gli aspetti riferiti alla formazione professionale perché se la Total e le società appaltatrici di lavori e servizi hanno bisogno di figure specialistiche devono comunicarlo adesso per dare la possibilità di organizzare corsi ed attività di formazione, scongiurando l’alibi del ricorso a manodopera extraregionale”. .  
   
   
LA POLITICA TOSCANA SULL´EDILIZIA SOSTENIBILE ALLA PRIMA GIORNATA DEI GREEN DAYS 13 MILIONI DI EURO PER CASE POPOLARI A CONSUMI ZERO SU TUTTI GLI INTERVENTI LA REGIONE HA GIÀ ALZATO DEL 30% LA SOGLIA DI EFFICIENZA  
 
Firenze, 26 novembre 2009 - Un pacchetto di misure che partono da subito e una cambio di filosofia a 180 gradi per i prossimi anni. Poggia su due pilastri la politica regionale sull´edilizia sostenibile illustrata stamani alla Fortezza da Basso di Firenze nell´ambito della prima giornata dei Green Days. L´obiettivo è quello di puntare con decisione sulla sostenibilità e agganciare la meta indicata dall´Europa: edifici a costo zero in termini energetici entro il 2019. «L´italia in questo momento – ha spiegato Baronti – in termini energetici è la più sprecona d´Europa. Le nostre case “consumano” in media 170 kilowattora all´anno per metro quadro, in Germania, il consumo medio è di 60 kilowattora a metro quadro. E´ del tutto probabile che la Germania aggancerà l´obiettivo prima di noi, ma è altrettanto evidente che dobbiamo agire fin da subito e con determinazione per una riqualificazione energetica delle nostre case. Dobbiamo ricordare – sottolinea l´assessore regionale – che l´abitare è uno dei cardini dello sviluppo sostenibile. E dobbiamo capire che questa sfida oggi rappresenta anche una stradordinaria opportunità per riprendere competitività e uscire dalla crisi, con la creazione di nuove competenze e di nuovi posti di lavoro e con la riqualificazione del sistema produttivo e dell´intero modello di sviluppo. » E così la Toscana ha puntato con convinzione su un doppio binario. Il primo è costituito dalle misure straordinarie per 143 milioni di euro varate per l´edilizia popolare. «Tutte le misure lanciate con quel programma – spiega l´assessore – prevedono che le case in costruzione abbiano parametri di efficienza energetica superior i del 30 per cento rispetto a quelli previsti dalla legge statale per le nuove abitazioni. Per questo – continua ancora Baronti – la Regione riconosce, a chi realizza gli interventi, un incremento sul costo di costruzione del 15%. Nel pacchetto abbiamo inserito inoltre una misura specifica, intitolata “progettazione e attuazione di interventi regionali pilota nel campo della bioarchitettura e della bioedilizia e di strutture alloggiative plurifamiliari di natura temporanea”. Questa misura, che ha una dotazione di 13 milioni di euro, è rivolta ai Comuni che, attraverso uno specifico bando di prossima emanazione (il bando uscirà fra dicembre e gennaio) saranno invitati a presentare progetti pilota d´eccellenza. Progetti – spiega Baronti – che dovranno già raggiungere l´obiettivo “costo zero”, richiesto dall´Europa, e che serviranno da buone pratiche per tutto il territorio. » Il secondo pilastro sul quale l´assessore punta è la nuova legge sull´edilizia sociale. «Il fulcro della nuova legge – spiega l´assessore – sono progetti integrati che mettono insieme l´aspetto sociale e quello abitativo in un contesto di riqualificazione urbana e di risparmio energetico. In questa ottica diciamo basta alle case popolari ghettizzate e allo spreco di territorio – continua Baronti – e puntiamo alla riqualificazione e al recupero di aree depresse e degradate, dove le tecniche di bioedilizia e bioarchitettura diventano obbligatorie. Insomma, con la nuova legge, i finanziamenti regionali saranno erogati solo a patto che si rispettino questi obiettivi, come già abbiamo cominciato a fare con il pacchetto da 143 milioni di euro. » E visto che ci siamo la sostenibiltà si intende in senso lato: energetico e ambientale, ma anche sociale. «Vogliamo incentivare buone pratiche e progetti pilota per condomini& nbsp; dove gli abitanti non siano degli sconosciuti ma ci sia spazio per la socializzazione e lo scambio di servizi di tipo sociale. Vogliamo ricostruire – ribadisce Baronti - l´abitare mediterraneo, recuperando non solo dal punto di vista urbanistico e architettonico, ma anche dal punto di vista dell´insediamento umano e della qualità del vivere, la tradizione dei nostri paesi e delle nostre città mediterranee. Se il Nord Europa dimostra per ora di essere più virtuoso sulla sostenibilità – conclude l´assessore – non significa che dobbiamo rinunciare a quello che di buono offre il nostro patrimonio sociale e culturale per raggiungere lo stesso obiettivo. » .  
   
   
LOMBARDIA: PIANO CASA 2009, TOCCATA LA QUOTA 374 MILIONI AUMENTATI I FONDI PER IL SOSTEGNO DELL´AFFITTO GIA´ PROGRAMMATI INTERVENTI PER 3.000 NUOVI ALLOGGI  
 
 Milano, 26 novembre 2009 - Entro la fine dell´anno Regione Lombardia avrà finanziato programmi e interventi per rispondere al bisogno abitativo con 374,7 milioni di euro, di cui circa 42 provenienti dal Piano casa nazionale. Sono questi i numeri del Piano Casa Lombardia 2009 presentato ieri dal presidente Roberto Formigoni e dall´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti. I provvedimenti completano il quadro della programmazione annuale, prevista dal Piano Regionale per l´Edilizia Residenziale pubblica (Prerp) 2007-2009, già approvato dal Consiglio regionale, che ha una dotazione complessiva di 653 milioni di euro. "Siamo andati ben aldilà di quanto avevamo previsto - ha spiegato il presidente Formigoni - riuscendo così a portare il Piano da 316 a oltre 374 milioni di euro. Si tratta di uno sforzo importante che testimonia che stiamo rispondendo bene alle situazioni di bisogno. Contemporaneamente prosegue la gestione razionale del patrimonio delle Aler". Il "pacchetto casa" 2009 risulta dunque così articolato: 123,1 milioni per il Fondo sostegno affitti: 59,7 sono già stati distribuiti a 70. 000 famiglie come contributo per il 2008. Gli altri 63,4 sono stati stanziati per il 2009 e saranno liquidati a partire dal prossimo 1 gennaio. Ne beneficeranno circa 60. 000 famiglie. Anche per l´anno in corso Regione Lombardia è riuscita a recuperare più risorse di quante stanziate inizialmente (51 milioni) così da garantire un sostegno addirittura più significativo di quello degli anni precedenti. 29,1 milioni per l´acquisto o la ristrutturazione della prima casa: ne potranno beneficiare 4. 850 famiglie e giovani coppie. Di queste, 2. 300 stanno ricevendo proprio in questi giorni il contributo. 51 milioni per 600 nuove case a canone sociale, moderato e in proprietà differita (riscatto dopo un certo numero di anni di affitto). 11 milioni per la riqualificazione di quartieri degradati: 5 milioni per il Residence Prealpino di Bovezzo (Brescia) e 6 milioni per il quartiere Feltrinelli a Milano. 53 milioni per completare la riqualificazione di 780 alloggi in varie province lombarde. Sono già state approvate le proposte di 15 Comuni. 42 milioni del Piano Casa Nazionale per realizzare, attraverso Comuni e Aler, almeno 500 nuovi alloggi. 65,5 milioni per il secondo Programma regionale "Contratti di quartiere". Fondo Sostegno Affitti (Fsa)- 70. 000 le famiglie che hanno beneficiato per il 2008 di un contributo che, a seconda del reddito Isee/fsa del richiedente, ha coperto dal 23% al 50% del canone mensile di locazione. Vale e dire che, a seconda delle classi di appartenenza, i contributi annuali sono variati da un minimo di 250 e un massimo di 1. 800 euro, determinati in funzione del canone di locazione, della situazione socio economica, dell´entità delle domande presentate e delle risorse finanziarie disponibili. Novità importanti riguardano invece il provvedimento per l´anno in corso. E´ stato infatti aumentato del 30% il contributo annuale che riceveranno le famiglie che hanno un reddito Isee/fsa inferiore a 9. 800 euro. Per una famiglia di 3 persone significa avere un reddito lordo annuo di 20. 000 euro, per una di 4 vuol dire oltre 24. 000. In sostanza, quindi, coloro che rientrano in questa categoria riceveranno in media 1. 700 euro circa contro i 1. 400 in media percepiti nel 2008. Anche chi presenta un reddito Isee/fsa che eccede i 9. 800 euro potrà beneficiare di un contributo più sostanzioso. Se infatti nel 2008, in media, ha percepito circa 250 euro, quest´anno ne riceverà il doppio, cioè 500. I fondi, che saranno ripartiti all´inizio del prossimo anno, saranno dunque compresi fra un minimo di 500 euro e un massimo di 2500. Acquisto O Ristrutturazione Prima Casa - Ne beneficeranno 4. 850 famiglie. Di queste, 2. 300 proprio in questi giorni stanno iniziando a ricevere il contributo. Importanti novità hanno riguardato il nono bando, che ha previsto l´assegnazione di un contributo di 6. 000 euro, una tantum a fondo perduto, per l´acquisto o la ristrutturazione della prima casa. I destinatari sono tutte le tipologie di famiglie previste dalla legge regionale sulla famiglia (23/1999), vale a dire le giovani coppie (quelle sposate dopo l´1 gennaio 2007 o che si sposeranno entro il 28 febbraio 2010, i cui componenti non abbiano compiuto 40 anni alla data di presentazione della domanda), le gestanti sole (donne gravide del primo figlio che siano nubili o prive del coniuge per separazione legale senza convivenza, divorzio o decesso), i genitori soli con uno o più figli minori a carico e i nuclei famigliari con almeno tre figli, che presentino un reddito Isee non superiore a 35. 000 euro (lo scorso limite era 30. 000). Alloggi A Canone Sociale E Moderato E Con Patto Di Futura Vendita - Regione Lombardia cofinanzia con 51 milioni di euro interventi di costruzione di nuove unità abitative che si concludano in tempi brevi (massimo 36 mesi) da destinare a famiglie che hanno i requisiti per poter accedere all´assegnazione di un alloggio a canone sociale e/o moderato o in locazione con patto di futura vendita. Sono state ammesse al bando pubblicato ad aprile 31 domande di operatori sia pubblici sia privati in grado di avviare i lavori in tempi brevi (dicembre 2009 per realizzazione diretta delle opere da parte del soggetto proponente, marzo 2010 in caso di affidamento dei lavori con procedura d´appalto). Si prevede si possano realizzare circa 610 unità abitative, 363 a canone sociale, 198 a canone moderato a 47 con patto di futura vendita. Programma Di Riqualificazione Del Patrimonio - Il programma prevede lo stanziamento di 53 milioni di euro per ristrutturare il patrimonio esistente o realizzare complessivamente circa 780 alloggi (613 a canone sociale, 123 a canone moderato, 12 camere doppie in locazione temporanea e 30 in proprietà differita), migliorando la dotazione infrastrutturale. Sono state approvate 15 proposte: tra i Comuni con più di 15. 000 abitanti, Milano, Brescia, Carate Brianza (Mb), Cremona, Mantova, Montichiari (Bs) e Rho; tra quelli con meno di 15. 000 abitanti, Broni (Pv), Carnate (Mi), Cardano al Campo (Va), Lonato del Garda, Pozzolengo, Quinzano d´Oglio, Rudiano (tutte in provincia di Brescia) e Vimodrone (Mi). Residence Prealpino Di Bovezzo - Regione Lombardia sottoscriverà venerdì prossimo con i Comuni di Brescia e Bovezzo e l´Aler di Brescia l´Accordo di programma che prevede la demolizione del Residence Prealpino e la ricostruzione di un complesso di edilizia residenziale da 48 alloggi, di cui 36 a canone sociale e 12 a canone moderato. Il programma ha l´obiettivo di garantire un adeguato mix sociale e di rispondere concretamente al fabbisogno pregresso di alloggi del Comune di Brescia e del suo hinterland. Entro gennaio 2010 verranno terminati gli espropri e, a partire da luglio 2010, inizieranno i lavori di demolizione e ricostruzione del complesso che si concluderanno nel giro di due anni. Quartiere Feltrinelli - Una delibera della Giunta regionale ha previsto lo stanziamento di 6 milioni di euro per eliminare l´amianto dagli edifici. Secondo Programma Contratti Di Quartiere - Regione Lombardia ha stanziato 65,5 milioni di euro per riqualificare i quartieri urbani degradati attraverso politiche integrate di intervento che metteranno a nuovo 1. 043 alloggi (707 a canone sociale, 207 a canone moderato, 129 in locazione temporanea). Ne beneficeranno i Comuni di Monza (17,5 milioni), Bergamo (3 milioni), Sesto San Giovanni (6,2 milioni), Cormano (7 milioni), Brescia (13,3 milioni), Bollate (9,5 milioni) e Seregno (4,8 milioni). Piano Casa Nazionale - Alla Lombardia spettano circa 42 milioni di euro (dei 200 stanziati dallo Stato) che serviranno a Comuni e Aler per realizzare 500 alloggi nelle province lombarde. Riferendosi proprio a quest´ultimo punto, l´assessore Scotti ha sottolineato come sia stato possibile ricevere 1/5 dei fondi messi a disposizione dal Governo "proprio perché la Lombardia non si è fatta trovare impreparata, anzi. Siamo stati la prima regione a far approvare i progetti dal Provveditorato per le Opere Pubbliche. Pensiamo di poter fare ancora meglio tanto è vero che abbiamo già pronti nuovi interventi, già validati dallo stesso Provveditorato, per 79 milioni di euro". Formigoni ha anche assicurato che anche "l´anno prossimo si andrà avanti su questa strada", puntando in particolare su questi tre punti: 1) - i fondi immobiliari statali (1 miliardo di euro): "Regione Lombardia ha una quota di accesso del 16%, ma contiamo di arrivare presto a 200 milioni"; 2) - la partnership con il privato e il Terzo Settore, "che già sta funzionando, e quindi incentiveremo le iniziative che nascono dal basso in una vera ottica sussidiaria"; 3) il mix abitativo, "realizzando sempre più quartieri che non siano ghetti o di lusso, ma espressione di diverse tipologie abitative". "Anche chi non riesce a comprare casa - ha concluso Formigoni - non sarà lasciato solo, ma aiutato in tutti i modi possibili". .  
   
   
“ABITARE MEDITERRANEO”: SOSTENIBILITÀ E PATRIMONIO CULTURALE LA TOSCANA CENTRO DI RIFERIMENTO INTERNAZIONALE PROGETTO REGIONE-UNIVERSITÀ. GIÀ FINANZIATO CON 3,5 MILIONI DI EURO  
 
Firenze, 26 novembre 2009 - Si chiama “Abitare Mediterraneo” ed è l´ultimo progetto della Regione Toscana, dell´Università di Firenze e della Scuola Sant´anna di Pisa, per “l´ecosostenibilità nell´abitare e nella riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”. Il progetto è stato illustrato stamani, durante la prima giornata dei Green days, in corso alla Fortezza da Basso di Firenze, dall´assessore alla casa Eugenio Baronti e dai professori Romano Del Nord e Marco Sala dell´Università di Firenze. Il progetto è stato finanziato dalla Regione, nell´ambito dell´ultimo bando per la ricerca (Por-fesr 2007-2013), con 3,5 milioni di euro. «L´obiettivo – come ha spiegato l´assessore Baronti – è quello di fare della Toscana un laboratorio internazionale dell´abitare mediterr aneo. Non vogliano e non dobbiamo più limitarci a trasferire competenze tecniche, impiantistica e materiali costruttivi dal Nord Europa, pensate in ambito climatico, storico e culturale completamente diverso da quello nostro mediterraneo. Vogliamo diventare a livello europeo e internazionale il laboratorio per la ricerca e la realizzazione dell´edificio e della casa ecosostenibile del futuro, pensata e progettata nell´ambito storico, culturale e climatico del bacino mediterraneo. » Per far questo la Regione intende creare un “Centro di competenza tecnologica” che serva da punto di riferimento per lo “studio, la ricerca, il trasferimento tecnologico, l´innovazione e la realizzazione di buone pratiche, per la sostenibilità ambientale, energetica, la qualità e vivibilità dell´abitare. ” Naturalmente il futuro “centro” dovrà fare squadra fra le pubbliche amministrazioni, le imprese, le associazioni professionali e gli organismi di ricerca e le università e, non ultimo, rilanciare la competitività delle aziende toscane. Sia quelle edili, sia quelle di impiantistica. E´ previsto naturalmente anche un sito web regionale che servirà a mettere in rete i vari soggetti. «La sostenibilità – ha detto Romano Del Nord, uno dei due professori dell´Università di Firenze che ha illustrato “Abitare Mediterraneo - viene oggi declinata con tre E, Economic, Environment ed Equity (economia, ambiente, sociale) noi vogliamo aggiungere ed integrare queste tre componenti con un´altra, la cultural sostenibility, ossia sfruttare il valore aggiunto del nostro patrimonio disponibile. Un patrimonio che andrà trasmesso alle future generazioni filtrato dai 3 parametri classici della sostenibilità, che devono però tener conto della ricchezza che abbiamo. E la Toscana i n questo senso è il candidato ideale. » Del Nord ha poi aggiunto un ulteriore requisito, quello della sicurezza, in particolare quella antisismica, da integrare con gli altri parametri. «In questo modo – ha concluso – potremo avere una leva per far crescere il mercato delle costruzioni e contribuire ad uscire dalla crisi puntando ad una qualità che sia mirata alla sostenibilità classica ma anche alle peculiarità del nostro clima e del nostro patrimonio culturale. » .  
   
   
PIANO CASA, ATTO D``INDIRIZZO DELLA REGIONE MARCHE PER AGEVOLARNE L``APPLICAZIONE.  
 
 Ancona, 26 Novembre 2009 - Agevolare l´applicazione del Piano Casa della Regione. E` l´obiettivo di una delibera che la Giunta regionale ha approvato, l’ altro ieri, su proposta dell´assessore all´Edilizia, Gianluca Carrabs. L´atto adottato ´interpreta´ le norme della legge regionale 22/2009, attraverso la quale la Regione promuove il riavvio delle attivita` edilizie per fronteggiare la crisi economica. Il testo, predisposto d´intesa con Anci Marche, e` stato integrato e perfezionato a seguito degli incontri provinciali avuti con amministratori e tecnici degli enti locali, oltre che con i professionisti del settore. ´L´esigenza di adottare questa delibera di indirizzo ´ chiarisce Carrabs ´ scaturisce dalla necessita` di fornire indicazioni agli enti locali su alcune questioni interpretative sorte nell´applicazione del Piano casa. L´intesa con l´Anci Marche assicura il necessario coordinamento tra Regione e Comuni, indispensabile per consentire un´applicazione corretta e uniforme della legge´. Con questo provvedimento, sostiene l´assessore, ´viene favorita una lettura integrata della normativa edilizia, ricollegando le varie disposizioni contenute nel Testo unico, nel Regolamento tipo regionale, nelle direttive antisismiche. Agevola i Comuni nella valutazione delle domande che perverranno: una scelta apprezzata dalle amministrazioni locali, che hanno chiesto un chiarimento su varie questioni legate agli standard edilizi´. Carrabs cita un esempio: ´Nel caso di edifici rurali, ribadiamo che e` possibile l´ampliamento e l´accorpamento attraverso un Piano di recupero. Si tratta di due istituti giuridici diversi che il Piano casa della Regione riunisce. Era una interpretazione che ha lasciato dei dubbi, mentre ora diciamo che le due opportunita` possono essere sommate´. L´atto di indirizzo, conclude l´assessore, costituisce ´un percorso chiarificatore, necessario per la corretta applicazione di una legge, come quella delle Marche, tra le piu` aperte e innovative a livello nazionale, in quanto consente, tra l´altro, secondo i vari requisiti previsti, ampliamenti e demolizioni su tutti gli edifici: siano essi residenziali, rurali e non residenziali´. .  
   
   
MASSEROLI A SEMINARIO SU APPLICAZIONE PIANO CASA A MILANO  
 
Milano, 26 novembre 2009 Oggi alle ore 9. 30, all’auditorium San Fedele, in via Hoepli 3/b, l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli introdurrà i lavori del workshop “Milano, l´applicazione del Piano Casa. Indicazioni operative sulla legge regionale n. 13/2009”. I lavori potranno essere seguiti in videoconferenza presso l´Auditorium di Assimpredil Ance, in via San Maurilio 21. In rete è disponibile la seguente documentazione: Testo della deliberazione di Consiglio Comunale inerente il Piano Casa e Tavola delle Aree escluse dall´applicazione dell´art. 3 della L. R. 13/2009 http://www. Comune. Milano. It/portale/wps/portal/cdm?wcm_global_context=/wps/wcm/connect/contentlibrary/ho%20bisogno%20di/ho%20bisogno%20di/sportello%20unico%20edilizia_informazioni&categid=com. Ibm. Workplace. Wcm. Api. Wcm_category/it_cat_bisogni_15/9ce8e180446e01e6bc7fbfd36d110d8a/published&categ=it_cat_bisogni_15&type=content&stylesize=defautsize&stylecolor=defautcolor#allegati Testo della legge regionale n. 13/2009 http://consiglionline. Lombardia. It/normelombardia/accessibile/main. Aspx?exp_coll=lr002009071600013&view=showdoc&iddoc=lr002009071600013&selnode=lr002009071600013 Sito di approfondimento http://www. Rilancioedilizia. Regione. Lombardia. It/cs/satellite?c=page&childpagename=dg_territorio%2fmilayout&cid=1213300470073&pagename=dg_terrwrapper .  
   
   
RECUPERO URBANO IN UMBRIA PUC 2, VENERDI 27 FIRMA ACCORDI DI PROGRAMMA  
 
Perugia, 26 novembre 2009 – Venerdì prossimo 27 novembre, alle ore 11,30, presso il Salone d’Onore di Palazzo Donini a Perugia, sede della Giunta regionale dell’Umbria, saranno firmati gli accordi di programma tra la Regione e i Comuni per l’attuazione dei Puc 2. I piani urbani complessi prevedono un investimento pubblico totale di quasi 66milioni di euro in quartieri dei dieci Comuni di Perugia, Terni, Foligno, Spoleto, Gubbio, Todi, Umbertine, Narni, Amelia e Castiglione del Lago risultati primi nella graduatoria dei progetti. La firma degli accordi, che sarà apposta dall’assessore regionale Silvano Rometti e dai rappresentanti delle amministrazioni comunali, costituirà l’occasione per fare il punto, di fronte ai giornalisti, sullo stato di attuazione dei piani urbani complessi, giunti ormai alla fase esecutiva. .  
   
   
CHIUDONO, PER PROTESTA, LE AGENZIE DELLA DIVISIONE AURORA DI UGF ASSICURAZIONI.  
 
San Donato Milanese, 26 novembre 2009 - Venerdì 27 novembre 2009, le Agenzie Aurora di Ugf Assicurazioni resteranno chiuse per tutta la giornata. La decisione è stata presa, alla unanimità, dal Direttivo Nazionale del Gruppo Agenti in segno di protesta per la politica di dismissione di portafoglio clienti e per la chiusura di Agenzie, particolarmente nelle aree del Sud del Paese, annunciata dalla Compagnia, nonché per l’interruzione, da parte della Compagnia stessa, del sistema di relazioni fondato sulla “concertazione”, che stava alla base dei rapporti intercorrenti con la rappresentanza degli Agenti. “Non possiamo accettare – dice il Presidente del Gruppo Agenti, Maurizio Pacchioni – le iniziative di dismissione indiscriminata di portafoglio e quelle unilaterali di chiusura delle Agenzie, intraprese dalla Compagnia, perché non tengono minimamente conto che su quei portafogli e in quelle Agenzie operano decine di uomini e donne: Agenti, Dipendenti, Collaboratori, che rischiano fortemente di perdere il loro posto di lavoro. Un richiamo quindi alla responsabilità sociale di Ugf Assicurazioni. Pensare di affrontare il problema della perdita di redditività, registrata dalla Compagnia, così come da tutto il mercato, attraverso i vecchi sistemi della “pulizia di portafoglio”, della “chiusura di agenzie” o degli “aumenti tariffari frontali”, non è la risposta giusta perché non affronta le vere cause del problema, ma lo differisce semplicemente. La risposta si trova nella “creatività”, nell’adozione di soluzioni innovative che stimolino il consumo, anziché ricercare redditività sul singolo prodotto, nel sostegno allo sviluppo delle aree profittevoli, affinché svolgano un ruolo di cassa di compensazione di quelle in crisi, in attesa di un loro ritorno alla redditività, una volta superata la fase di congiuntura”. Per queste ragioni il Gruppo Agenti Aurora ha decretato la giornata di chiusura delle Agenzie e la convocazione in contemporanea di Assemblee in tutto il territorio nazionale, nelle quali individuare ulteriori iniziative politiche e sindacali da assumere a tutela dei propri associati e dei loro collaboratori e dipendenti. .  
   
   
BERCO, LA REGIONE EMILIA ROMAGNA SOLLECITA IL RISPETTO DEGLI ACCORDI  
 
Bologna, 26 novembre 2009 - Il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale Alfredo Bertelli e l’assessore alle Attività produttive Duccio Campagnoli hanno incontrato il sindaco di Copparo Nicola Rossi, alla presenza anche del consigliere regionale Roberto Montanari, per confermare l’impegno delle istituzioni al fine di assicurare prospettive produttive e salvaguardia occupazionale per la realtà dell’azienda Berco di Copparo, di proprietà Thyssen. La Regione si attiverà assieme a Comune e Provincia per chiedere al Gruppo e alla Berco la conferma degli impegni sottoscritti al momento dell’attivazione di un primo anno di cassa integrazione straordinaria (che scadrà a marzo prossimo) e che prevedono un processo di riorganizzazione sui 3 anni con l’obiettivo di assicurare il forte ruolo produttivo dello stabilimento nel Gruppo e sui mercati, salvaguardando occupazione ed escludendo il ricorso a licenziamenti. Le istituzioni quindi concorderanno con le organizzazioni sindacali le iniziative più utili. .  
   
   
EUROFORM: FARE CHIAREZZA SU PIANO INDUSTRIALE  
 
Fontanafredda, 26 novembre 2009 - La situazione della "Euroform" di Fontanafredda (Pordenone), società del gruppo multinazionazionale Eurodec, è stato esaminata ieri nel corso di una riunione nella sede dell´azienda dal vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Luca Ciriani, assieme ai rappresentanti della proprietà e delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. Preso atto dello stato di assoluta crisi della Euroform e della conseguente necessità di non perdere il patrimonio industriale e di clientela attraverso la costituzione di una nuova società - al cui interno Eurodec avrebbe solo una partecipazione di minoranza per traghettare l´operazione - fra proprietà, procuratori della costituenda nuova società e sindacati sono stati esaminati i percorsi possibili per giungere alla nuova realtà con il minor impatto sociale e occupazionale possibile. Da parte sua il vicepresidente Ciriani, nel ribadire l´impegno della Regione a essere parte attiva nella vicenda, ha richiesto con forza la presentazione da parte della "newco" di un piano industriale, ha sollecitato chiarezza sulla composizione della nuova società e disponibilità a ragionare con la Regione e le organizzazioni sindacali sull´uso degli ammortizzatori sociali. "In tal modo - ha sottolineato - potremo lavorare assieme sulla soluzione più indolore possibile. La nuova società tenga conto anche della possibilità di utilizzare Friulia e altri possibili strumenti della Regione per dare forza alla società stessa. Ma deve essere chiaro che la proprietà non deve fare passi in avanti perché il piano attuale non è accettabile". .  
   
   
GENOVA: RICONOSCIMENTO AI LAVORATORI SYNDIAL DEI BENEFICI PREVIDENZIALI PER ESPOSIZIONE AL RISCHIO CHIMICO  
 
Genova, 26 Novembre 2009 - Riconoscimento dei benefici previdenziali previsti dalla legge Finanziaria 2004 ai lavoratori della Syndial, società del gruppo Eni, che si sono occupati della bonifica delL´ex sito industriale dell´Acna di Cengio in Valbormida. Lo chiede l´assessore al Lavoro della Regione Liguria, Enrico Vesco con una lettera indirizzata al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi. "I lavoratori della Syndial che si sono occupati della bonifica dell´area ex Acna, 45 persone - afferma l´assessore Vesco - sono stati esposti al rischio chimico da cloro, nitro e ammine come gli stessi lavoratori dello stabilimento di Cengio". "Ad oggi - continua Vesco - la bonifica si sta concludendo con un unanime giudizio positivo, ma i lavoratori che in questi anni si sono trovati a contatto con i materiali inquinanti, i fanghi e il relativo impianto di trattamento chiedono che vengano loro riconosciuti i benefici previdenziali". . .  
   
   
VERTENZA LASME, PREVISTO LO SPOSTAMENTO DELLE PRODUZIONI DA MELFI A CHIAVARI  
 
Potenza, 26 novembre 2009 - La vicenda dei lavoratori della Lasme 2 di Melfi ha assunto in queste ore, con la firma della proposta aziendale, un carattere inquietante per i lavoratori e per il futuro produttivo della Basilicata e più in generale per il Mezzogiorno”. E’ quanto riferisce una nota della Fiom Cgil di Basilicata. “Come è noto – si legge - la proposta aziendale, respinta inizialmente da tutti i sindacati e dal voto libero delle assemblee dei lavoratori prevede lo spostamento delle produzioni da Melfi a Chiavari con lo smontaggio delle linee automatizzate “Dea” su cui venivano assemblati gli alzacristalli anteriori della Grande Punto (il grosso della produzione), l’impegno teorico su 82 assunzioni graduali a regime non è supportato dal livello di produzioni rimaste a Melfi, e senza alcun criterio oggettivo, nessun impegno della Fiat Sata sul probabile piano di reindustrializzazione e liberazione immediata del sito Lasme 2 con trasferimento delle poche attività in un nuovo sito da ricercare; Programma di gestione degli esuberi, di tutti i 173 lavoratori, con l’utilizzo della mobilità. La delegazione Fiom e Cgil, insieme ai delegati Fiom della Lasme 2 di Melfi evidenzia – conclude il sindacato - come la vicenda si sia chiusa nel modo peggiore a danno della comunità lucana per chiare responsabilità della Direzione Lasme2 e della disattenzione del Ministero dello Sviluppo Economico e della Regione Basilicata che hanno fatto mancare il ruolo che gli è proprio di favorire la mediazione sociale tra i diversi interessi in campo, in questo caso sono prevalsi gli interessi imprenditoriali e delle speculazioni finanziarie”. .  
   
   
RESTAURATORI, LA TOSCANA GUIDA L´INIZIATIVA DELLE REGIONI SOLLECITAZIONE AL GOVERNO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE QUALIFICHE  
 
Firenze, 26 novembre 2009 - Decine di restauratori che hanno lavorato per anni per strappare al degrado opere d´arte, edifici storici e libri rischiano, per effetto di un decreto del governo del giugno scorso, di non avere più in mano, dal 2010, un titolo spendibile sul mercato del lavoro e di vedersi declassati da tecnici a collaboratori. Per scongiurare questo scenario la Regione Toscana, con l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, ha proposto ieri alla riunione della Ix commissione del Coordinamento delle Regioni una iniziativa nei confronti del ministro dei beni culturali Sandro Bondi. La proposta ha visto l´adesione immediata della Regione Lombardia e della Regione Lazio che hanno evidenziato problemi analoghi a quelli della Toscana. E´ seguito poi l´assenso di tutte le altre Regioni per una iniziativa comune. Al governo si chiede una soluzione ai problemi creati dal decreto del giugno scorso che attribuisce unicamente a tre enti la facoltà di rilasciare un titolo ufficiale (Opificio delle pietre dure di Firenze, Scuola centrale di restauro e Scuola di restauro dei beni librari di Roma). Il decreto prevede possibilità di riconoscimento del lavoro svolto sul campo, ma sono giudicate troppo limitate e farraginose dalla categoria. Così la Toscana, dove queste figure si formano e lavorano da decenni sia attraverso i corsi di formazione professionale organizzati dalla Regione sia in altri enti, pubblici e privati, si è fatta portavoce di un disagio diffuso. «Una regione come la Toscana – spiega l´assessore Simoncini – non può non intervenire su una questione delicata come quella della salvaguardia dei beni culturali. Al governo verrà chiesto, prima di tutto, il riconoscimento delle qualifiche professionali rilasciate d alle Regioni e il superamento del decreto contestato con un nuovo testo, condiviso dalle Regioni. Da parte loro le Regioni lavoreranno alla definizione di un nuovo profilo professionale di tecnico del restauro dei beni culturali. .  
   
   
TRENTO, PROFESSIONI: AL VIA IL TAVOLO PER ELABORARE UNA NUOVA PROPOSTA DI LEGGE  
 
Trento, 26 novembre 2009 - "La Provincia intende considerare i professionisti come interlocutori del complesso dibattito che porterà al varo di una nuova legge provinciale in materia". Questo quanto detto stamani dal presidente Lorenzo Dellai, nel corso della riunione che ha chiamato a raccolta i referenti dei diversi ordini professionali del Trentino, dai medici (e altri ordini e collegi afferenti alla sfera della sanità) agli architetti, dagli avvocati ai periti industriali, in tutto oltre una ventina di soggetti. Obiettivo principale: valorizzare l´intero capitale professionale trentino, con ricadute positive per il sistema territoriale nel suo complesso. L´università di Trento sarà chiamata a dare il suo contributo all´elaborazione della proposta legislativa. Gli ordini professionali saranno inoltre invitati a sottoscrivere il nuovo Protocollo d´intesa, in fase di definizione, fra la Provincia e le parti sociali ed economiche. L´incontro di ieri fra il presidente Lorenzo Dellai, accompagnato dai dirigenti dei diversi comparti, e i presidenti degli ordini e collegi professionali del Trentino, nonché del Gruppo giovani professionisti, ha registrato un clima di massima apertura al confronto e di disponibilità alla collaborazione. L´incontro era da tempo nell´aria, dopo gli interventi già realizzati in applicazione della legge 4 del 2007 e contenuti anche nell´Accordo di programma siglato nello stesso anno con la Provincia dai presidenti di tutti gli ordini e collegi trentini. In sintesi, la Provincia ha attivato per il periodo 2007-2009 bandi annuali per dare attuazione alla legge 4/2007, finanziando iniziative principalmente di formazione, certificazione delle competenze e qualificazione delle attività professionali, con una spesa annua a carico del bilancio provinciale di 600. 000 euro, elevata a 645. 000 per il 2009 nel nuovo bilancio 2010, in corso d’esame al Consiglio provinciale. Stamani si è parlato però soprattutto della nuova bozza di disegno di legge, strumento giudicato da tutti quantomai opportuno, che si estende anche alle professioni non ordinistiche. Si è parlato inoltre del nuovo Protocollo di intesa che Provincia e parti economico-sociali saranno chiamate a breve a sottoscrivere, contenente Patti specifici per la qualità sociale, la qualificazione della spesa corrente e lo sviluppo di azioni di sistema per la creazione di valore. Per Dellai, "è importante valorizzare e sviluppare il capitale professionale trentino, nell´interesse di tutto il territorio, per la rilevanza economica e sociale che esso rappresenta. Gli ordini professionali giocano un ruolo fondamentale nella creazione di valore, voce che rappresenta uno dei cardini del nuovo Piano di sviluppo provinciale. Chiederemo dunque anche ad essi di sottoscrivere il nuovo Protocollo. " Fra le iniziative concrete da sviluppare nel prossimo futuro, in particolare attraverso il varo di una nuova legge provinciale in materia: - promuovere la relazione trasparente tra i professionisti e i clienti consumatori, facendo della consulta delle professioni la sede di stabile confronto; - sostenere l´accesso e la formazione continua degli iscritti, allargando la formazione anche a quelli delle associazioni professionali; - introdurre forme di sostegno finanziario per l’avvio di attività professionali, per percorsi di orientamento, reinserimento e riconversione professionale, per lo sviluppo di nuove forme associate o intersettoriali di servizi professionali, per l´innovazione tecnologica e organizzativa dei servizi professionali; - prevedere forme di certificazione, a richiesta e su base volontaria per chi ne abbia interesse, delle competenze di carriera professionale - è fatta salva la competenza statale per la disciplina della professione . La riflessione comune di tutti gli ordini professionali è quella relativa all´innovazione: su questo terreno, le libere professioni e l´amministrazione provinciale devono agire assieme, al fine di accrescere la competitività del sistema-Trentino nel suo complesso, attrezzandolo ad affrontare le sfide della globalizzazione. Nel corso del confronto si è parlato inoltre delle problematiche relative ai giovani, in particolare per quanto concerne il raccordo fra formazione e mondo del lavoro. .  
   
   
ECO&EQUO: IL MODELLO MARCHIGIANO DELL``ECONOMIA EQUA E SOLIDALE.  
 
Ancona 26 Novembre 2009 - "Eco&equo rappresenta il modello e il significato di quello che abbiamo voluto fare nei temi dell``economia equo e solidale, dei diritti dei consumatori, degli immigrati, dei lavoratori, anche di quelli dei Paesi in via di sviluppo, dell``ambiente. E`` la manifestazione con cui vogliamo far capire il valore di queste tematiche e con cui desideriamo sensibilizzare le persone su questi argomenti, un evento che, per i suoi contenuti, e` unico in Italia e che sta destando sempre maggiore interesse". Cosi` l``assessore regionale ai Servizi sociali, Immigrazione, Cooperazione allo sviluppo e Ambiente, Marco Amagliani, ha illustrato in una conferenza stampa la sesta edizione di Eco&equo, la Fiera sull´attenzione sociale, ambientale e sull´economia solidale, che si svolgera` dal 27 al 29 novembre ad Ancona, ad ingresso gratuito. "Un evento - ha detto Amagliani - che organizziamo, come assessorato, insieme alla Rees, la Rete dell´economia solidale delle Marche, la cui presenza ha saputo dare ancora maggiore attenzione a tutto quello di cui tratteremo ad Eco&equo, come nell``innovativo progetto di formazione per le scuole ´Educ@2009-preparati al meglio´, con cui abbiamo voluto coinvolgere 320 studenti di 14 classi di scuole medie e superiori delle Marche. I ragazzi parteciperanno ai laboratori della fiera e seguiranno, da qui a gennaio, le lezioni di otto ore in classe". Ad Eco&equo, i cui appuntamenti principali potranno essere seguiti anche da chi non riuscira` ad essere ad Ancona perche` trasmessi in streaming, in diretta, sul blog di Eco&equo http://www. Resmarche. Net/ecoandequo/, ci saranno, ha sottolineato Amagliani, "oltre 200 espositori da tutte le regioni, su 14 mila metri quadrati di fiera, che presenteranno le loro esperienze nel volontariato, nella cooperazione sociale e internazionale, nell``ambiente, nelle energie alternative, nel tema dei diritti degli immigrati, e i loro prodotti dell``economia equo e solidale. Ci saranno 33 eventi fra convegni, seminari e workshop, 3 spettacoli e 11 laboratori per adulti e bambini, tutti ad accesso gratuito. Tanti appuntamenti che miglioreranno certamente il risultato ottenuto lo scorso anno con 15 mila visitatori". Fra gli incontri, ha detto Amagliani, venerdi` 27 novembre, alle 9 nell``Auditorium della Fiera, si svolgera` "La sostenibilita` nelle Marche", "un appuntamento in cui, insieme ad esperti di economia ed urbanistica, presenteremo tre pubblicazioni inedite redatte dal Servizio regionale Ambiente e Paesaggio, che sara` presente con il suo dirigente, Antonio Minetti, il Rapporto sullo stato dell``ambiente nelle Marche, la Geografia delle pressioni ambientali, l``Atlante sul consumo di suolo nelle Marche fra il 1954 e il 2007. Domenica mattina, invece, parleremo di immigrazione e spiegheremo cosa e` stato fatto di buono per queste persone nelle Marche perche` vorremmo dire, alla comunita` marchigiana, che gli immigrati non sono solo i pochi legati ai fatti di cronaca nera ma sono, soprattutto, quelli che, giorno dopo giorno, lavorano per l``integrazione e per essere riconosciuti come cittadini". Eco&equo vuole, inoltre, favorire la mobilita` sostenibile. Insieme al portale Overthestop favorira` l``arrivo alla fiera di Ancona di piu` persone con lo stesso mezzo. I primi cinque gruppi saranno premiati con un pc rigenerato. La Rees, ha spiegato il presidente Davide Guidi, "ha portato in questa nuova edizione il contributo e i valori dei suoi iscritti, imprese, associazioni, persone, valori che, a nostro parere, possono avere un grande ruolo in questo momento di crisi dell``economia tradizionale. Principi che abbiamo voluto esprimere nella Carta dei criteri di Eco&equo e che saranno presentati alla fiera dai protagonisti della nostra rete, rappresentanti del turismo responsabile, dell``economia e del commercio equo solidale e che verranno anche spiegati, in particolare, nell``incontro sulla responsabilita` sociale d``impresa e in quello sui Distretti di economia solidale e nel seminario sull``uso del software libero". Ad Eco&equo, ci sara`, per i bambini, un``area attrezzata con i laboratori delle Ludoteche regionali del riuso, con un mercatino del baratto, e due spettacoli, alle 21 ad ingresso gratuito, all``Auditorium della Fiera. Venerdi` 27 novembre, andra` in scena "Identita` di carta" della compagnia teatrale Itineraria, dedicato al tema del razzismo, mentre sabato l``associazione teatrale "L``interezza non e` il mio forte" mettera` in scena "Banda discordanti", uno spettacolo comico-musicale. Domenica, alle 17 nella piazzetta centrale di Eco&equo, "Global Folies", la sgangherata banda di saltimbanchi girera` raccontando temi stravaganti e paradossali. Info www. Ecoandequo. It. .  
   
   
AL VIA REXPÒ 2009, SPAZIO EUROMEDITERRANEO DELLE RESPONSABILITÀ SOCIALI  
 
Reggio Calabria, 26 novembre 2009 - La Regione Calabria, partecipa, per il quinto anno consecutivo, alla promozione della manifestazione “Rexpò, spazio euromediterraneo delle responsabilità sociali”, rendendosi, così, sostenitrice di uno dei più importanti appuntamenti del terzo settore e del mondo del sociale. La partecipazione all’iniziativa – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – è stata proposta dall’assessore alle Politiche del Lavoro Mario Maiolo. Rexpò è dal 2004 il più grande incontro annuale della società civile nel Sud d’Italia. Un evento che nasce e si realizza con l’intento di mettere in rete singoli, associazioni e organizzazioni non profit, e si fa promotore di dialogo e confronto fra terzo settore, imprese ed istituzioni. Cinque le edizioni già realizzate per un totale di oltre 700 associazioni partecipanti, provenienti da 18 Paesi stranieri (Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Israele, Francia, Spagna per citarne alcuni). Rexpò si propone come importante occasione di incontro e confronto fra individui, esperienze, storie, culture e competenze maturate nell’ambito del sociale, in uno scambio che vuole portare ad un progettualità condivisa e ad una collaborazione concreta fra i paesi dell’area euromediterranea. “Negli anni Rexpò - ha sostenuto l’assessore Maiolo - ha consentito alla Calabria di candidarsi a essere un polo di riferimento per tutto il mondo del terzo settore nazionale, nodo di una rete informale che si sta creando nel Mediterraneo fra le organizzazioni non profit”. “Ed è proprio per la sua posizione centrale e strategica – ha aggiunto Maiolo - che la Calabria risulta essere punto di riferimento privilegiato per tutto il Mediterraneo, e la Regione Calabria promotrice d’eccellenza di una terra di incontro, dialogo e cooperazione, crocevia di popoli, culture e progetti, generatrice di sviluppo e dialoghi di pace. Oggi più che mai far leva su questi aspetti, evidenziando la dimensione umana e sociale dell’incontro e dello scambio, economico, culturale e sociale, diviene prerogativa vitale per una regione come la Calabria che deve affermare la propria posizione e valorizzare la sue risorse nel contesto internazionale”. In questa dimensione, si colloca il meeting dei giovani del Mediterraneo (Meyoume, Mediterranean Youth Meeting) che si svolgerà tra Falerna, Lamezia Terme e Cosenza dal 27 al 30 novembre prossimi. Meyoume vedrà la sua seconda edizione prendere vita proprio nell’ambito di Rexpò che, da quest’anno, si articola come programmazione di eventi distribuiti in luoghi differenti e significativi della Calabria e in un arco temporale prolungato. Meyoume è un viaggio interculturale, un incontro speciale fra 150 giovani provenienti dai paesi del Mediterraneo, riuniti insieme per confrontarsi e individuare le problematiche più urgenti e le sfide più grandi; giovani che si ritrovano per condividere esperienze e impegno nei differenti ambiti territoriali e socio-culturali, che si incontrano per sviluppare una reciproca conoscenza e per costruire un Mediterraneo di pace e dialogo, di cittadinanza attiva e crescita. I lavori del meeting si realizzeranno in forma residenziale presso l’Hotel Eurolido di Falerna. La sera di sabato 28 novembre, i partecipanti saranno ospiti della città di Lamezia Terme, per una serata culturale e di festa, con la possibilità di visitare la mostra allestita nel quadro delle Giornate Federiciane. Meyoume si concluderà a Cosenza, presso il teatro “A. Rendano”, la mattina del 30 novembre con un convegno pubblico sul tema “Giovani, inclusione sociale e sviluppo nel Mediterraneo”. Parteciperanno ai lavori, aperti anche alle scuole superiori e moderati da Enzo Romeo, responsabile redazione esteri del Tg2, numerosi ospiti, rappresentanti del mondo della cultura, delle istituzioni e dello sport. Fra questi, Andrea Zorzi, campione olimpico e mondiale di Volley e promotore della “Maratona della Pace” in Medio Oriente, e Mohammed Bennis, poeta marocchino protagonista della fondazione della Giornata della Poesia dell’Unesco, finalizzata a stimolare il dialogo fra le culture attraverso la poesia. Al termine del Meeting, i partecipanti approveranno una dichiarazione finale, che sarà inviata ai rappresentanti dei governi e delle istituzioni comunitarie. .