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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Novembre 2009
NECESSARIA UNA RIFORMA DELLA POLITICA SULL´USO DEL SUOLO PER COMBATTERE LE EMISSIONI AD EFFETTO SERRA  
 
Una nuova ricerca suggerisce che le emissioni di metano dalle materie prime e le emissioni di protossido d´azoto prodotte dall´agricoltura europea, sono pienamente compensate dal bacino di anidride carbonica delle foreste, dei pascoli e dei terreni torbosi europei. Tuttavia, la tendenza ad una agricoltura più intensiva e alla deforestazione probabilmente renderà i terreni europei una fonte significativa di gas serra, avvertono i ricercatori nella rivista Nature Geoscience. A fronte di tutto ciò, deve essere data priorità allo sviluppo di politiche di gestione del suolo in grado di ridurre le emissioni di gas serra. La ricerca è il risultato del progetto Carboeurope ("Assessment of the European terrestrial carbon balance"), finanziato dall´Ue, il cui scopo è la comprensione, quantificazione e previsione dell´equilibrio del carbonio terreste in Europa. Carboeurope ha ricevuto finanziamenti per 16,3 milioni di euro attraverso la tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamenti globali e ecosistemi" del Sesto programma quadro (6° Pq) e circa 30 milioni di euro in finanziamenti nazionali. Guidati da Detlef Schulze dell´Istituto Max Planck di biogeochimica in Germania, i ricercatori impegnati nel progetto hanno stilato stime dei flussi di diossido di carbonio, di metano e di perossido di idrogeno in Europa tra il 2000 e il 2005, per sviluppare un equilibrio europeo dei gas serra. Le analisi effettuate hanno rivelato l´esistenza di un bacino di carbonio nelle foreste e nei terreni europei, in cui si depositano un totale di 305 tonnellate di carbonio all´anno. Un bacino di tale grandezza potrebbe compensare per quasi un quinto le emissioni prodotte dal consumo di combustibili fossili. Tuttavia, i terreni agricoli e le torbiere drenate emettono Co2, annullando parte dell´effetto di questo bacino. Inoltre, altri gas serra sono prodotti dall´uso dei terreni, annulando così quasi del tutto l´effetto del bacino. Questo significa che i terreni europei compensano solo il 2% delle emissioni di gas serra emessi dalle famiglie, dai trasporti e dalle industrie. Per eseguire questi calcoli, il progetto Carboeurope ha sviluppato un programma di osservazione e un modello con migliori capacità di risoluzione spaziale e temporale. Il progetto studia anche i principali meccanismi di controllo del ciclo del carbonio negli ecosistemi europei. Per eseguire i calcoli, i ricercatori hanno misurato i flussi dei gas serra biologici in due modi. In primo luogo hanno sottratto i flussi industriali e geologici dai flussi atmosferici. In secondo luogo hanno misurato l´assorbimento e il rilascio di Co2 delle foreste, dei terreni erbosi, delle terre coltivate e delle torbiere, e hanno esteso le misurazioni a livello europeo, tenendo conto delle modifiche di uso del suolo, del commercio di legname e di cibo, dei trasporti fluviali, dell´ossidazione del metano e dell´estrazione della torba. I ricercatori del progetto hanno anche utilizzato una nuova metodologia che prevede l´inventario delle foreste russe, dei nuovi modelli di coltivazione delle terre e le stime riviste della respirazione delle foreste, oltre alle perdite di carbonio dal suolo e del suo assorbimento in seguito alla modifica dell´uso dei terreni. "Queste scoperte dimostrano che se i terreni europei devono mitigare il riscaldamento globale, è necessario un nuovo impegno e una migliore gestione del suolo", ha detto il professor Schulze. "Il metano e il perossido di azoto sono gas serra potenti, dobbiamo gestire i terrreni in modo tale da limitarne le emissioni". Per maggiori informazioni, visitare: Nature Geoscience: http://www. Nature. Com/ngeo/index. Html Progetto Carboeurope: http://www. Carboeurope. Org/ .  
   
   
COLMARE IL DIVARIO NEGLI STANDARD DELLA CATENA DI DISTRIBUZIONE  
 
Se un prodotto non è tracciato dal luogo di origine al punto di vendita, non è possibile stabilire quando e come si presentano eventuali problemi. La tracciatura dei prodotti nel loro percorso verso le rispettive destinazioni finali è fondamentale se si vogliono garantire catene di fornitura e di richiesta che forniscono prodotti di alta qualità. Per affrontare questa sfida, il progetto triennale Bridge ("Building radio frequency identification for the global environment") - finanziato dall´Ue con 5,7 milioni di euro - ha fornito una serie di nuove e entusiasmanti tecniche di tracciatura basate sull´uso di tecnologie a onde radio. I problemi legati al trasporto delle merci, come ad esempio ritardi, contaminazione o modifiche di temperatura, possono a volte comportare il danneggiamento o il degrado dei prodotti al loro arrivo a destinazione, e i prodotti deperibili (alimentari e prodotti farmaceutici, ad esempio) sono particolarmente vulnerabili. È necessario un sistema globale che tracci i prodotti dal punto di produzione al punto di vendita. Il progetto Bridge - ad oggi il più grande nel suo genere - ha raccolto la sfida con tre anni di ricerca sui metodi di miglioramento della tracciatura dei prodotti nelle catene di fornitura e di richiesta nazionali e internazionali. L´obiettivo del progetto Bridge, finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro (6° Pq), era la ricerca, lo sviluppo e la dimostrazione dei benefici dell´uso dell´Rfid (Radio Frequency Identification), il sistema che identifica o traccia i prodotti con l´uso di onde radio. Il consorzio Bridge è stato coordinato dalla sezione belga dell´organizzazione mondiale per gli standard Gs1, l´istituzione che lavora per il miglioramento degli standard internazionali delle catene di fornitura e di richiesta. Il Gs1 è al momento lo standard di catene di fornitura più usato al mondo. Gli altri 29 partner erano università, società di utenti, fornitori di soluzioni e altre quattro organizzazioni Gs1. Bridge ha applicato e sperimentato un sistema di tracciatura di medicinali attraverso l´uso della rete globale Epc (Electronic Product Technology), un´iniziativa congiunta del Gs1 e il Gs1 Usa, la cui finalità è la standardizzazione globale dell´Epc. È stato utilizzato il sistema con codice a barre Gs1 Datamatrix, con il quale ogni pacco di prodotti farmaceutici è stato tracciato attraverso l´uso di numeri seriali unici. Il consorzio è stato in grado di tracciare ogni pacco dal suo punto di origine al punto di consegna, in ospedali e farmacie. Alcuni dei pallet che contenevano i pacchi di prodotti farmaceutici sono stati dotati anche di Gps (Global Positioning System), che usa la tracciatura satellitare, in modo da permetterne la tracciatura anche in caso di attraversamento dei confini internazionali e sulle rotte di navigazione. Le strutture realizzate da Bridge sono ora usate dalla Federazione europea delle industrie e delle associazioni farmaceutiche (Epfia) e sono oggetto di valutazione da parte della California Food and Drugs Administration (Usa) quale potenziale sistema di tracciatura globalmente accettata dalle industrie farmaceutiche. Gerald Santucci, capo unità della Rfid della Commissione europea dice: "Grazie all´ottima idea di spostare la tecnologia dalla solita rete di laboratori (prodotto dell´età analogica) ad un mercato di massa e nel mondo digitale, Bridge ha offerto un contributo positivo all´industria e alla società, in primo luogo a livello europeo, ma anche da un punto di vista globale". David Lyon, direttore delle operazioni di Epcglobal, Gs1 Regno Unito (partner di Bridge), aggiunge: "Il progetto Bridge ha spostato molti ´imperativi Rfid da avere per il futuro´ dall´ambito accademico alla realtà del mondo del lavoro". Per maggiori informazioni, visitare: Bridge: http://www. Bridge-project. Eu/ Ecpglobal: http://www. Epcglobalinc. Org/home . .  
   
   
LOMBARDIA: DA UE OLTRE 1 MILIARDO PER AGRICOLTURA  
 
Milano - Aumentano le risorse a disposizione dell´agricoltura lombarda. In questi giorni, infatti, il Comitato europeo per lo sviluppo rurale ha approvato il Programma di sviluppo rurale 2007-2013 della Lombardia, con le modifiche proposte dalla Regione, a seguito della riforma della Pac (Politica agraria comune), valutando positivamente e accogliendo completamente le linee strategiche definite dalla Regione stessa in rapporto alle nuove sfide e alle misure anti crisi adottate dalla Commissione Ue. Si tratta di un pacchetto di interventi per un totale di 106 milioni di euro, di cui 63,6 di risorse comunitarie. "Queste risorse aggiuntive - spiega l´assessore Luca Daniel Ferrazzi - portano la disponibilità finanziaria complessiva del Programma di sviluppo rurale 2007-2013 della Lombardia a 1. 025,19 milioni di euro e consentiranno di finanziare interventi volti ad aumentare la redditività delle imprese zootecniche da latte (con 40 milioni di euro aggiuntivi), ristrutturare e modernizzare le infrastrutture irrigue, aumentare la qualità della vita nelle aree rurali svantaggiate, favorire la conservazione della biodiversità e migliorare la qualità dell´ambiente". Via libera, dal Comitato europeo, ad altri interventi proposti dalla Regione Lombardia, finalizzati al sostegno delle imprese in questo periodo di grave crisi economica e finanziaria, che ha colpito anche il settore agricolo, e all´incremento di premi legati al miglioramento della qualità dell´ambiente. "L´approvazione delle proposte di Regione Lombardia - afferma Ferrazzi - consentirà di mettere a disposizione maggiori risorse per le nostre aziende e gli agricoltori e di anticipare, tra l´altro, fondi ai Gal (Gruppi di azione locale)". Le nuove misure e disposizioni saranno attivate entro dicembre. "Ritengo si possa dire - conclude l´assessore Ferrazzi - che questa decisione sia buon testimone della qualità del lavoro dell´assessorato all´Agricoltura e di Regione Lombardia, consentendoci un ulteriore margine di manovra per supportare molte componenti importanti del settore primario". .  
   
   
LA TOSCANA SOSTIENE LA LOTTA DEGLI AGRICOLTORI, SENZA ESITAZIONI» VARATO IERI, INTANTO, IL GRUPPO REGIONALE DI LAVORO PER AVVIARE MISURE ENTRO L´ANNO  
 
Il presidente Claudio Martini condivide e sostiene la protesta contro il governo da parte degli agricoltori per la dichiarazione dello stato di crisi del settore. Ancora ieri Cia, Confagricoltura, Legacoop e Confcooperative hanno manifestato il disagio della categoria con un presidio al casello autostradale della A1 di Valdichiana, a Bettolle (Ar), proseguendo il calendario di iniziative che ieri hanno visto sit-in a Roma davanti a Montecitorio e ai ministeri dell´agricoltura e delle finanze, e l´11 novembre scorso il presidio di fronte alla sede del Consiglio regionale a Firenze. Già in quell´occasione Martini aveva parlato agli agricoltori garantendo il suo appoggio e una serie di misure per favorire il settore. «Ieri - ha dichiarato il presidente - abbiamo costituito il gruppo di coordinamento che avevo annunciato nei giorni scorsi e che senza esagerare, vista la complessità della situazione, avevo definito un “nucleo di guerra” . Dovrà studiare interventi per favorire la liquidità e l´anticipazione dei bandi agricoli da attuare entro la fine dell´anno. Nel frattempo – conclude Martini - stiamo proseguendo l´azione nei confronti del governo, su cui stiamo cercando il coordinamento con tutte le altre amministrazioni regionali». .  
   
   
AGRICOLTURA IN EMILIA ROMAGNA: DALLA UE 122 MILIONI DI EURO AGGIUNTIVI  
 
Bologna - Laghetti interaziendali per l’irrigazione dei campi nei periodi di siccità; acquisto e gestione collettiva dei macchinari agricoli; estensione della banda larga a tutte le zone rurali, per una burocrazia sempre più a chilometri zero. La Ue ha detto sì alle nuove proposte della Regione Emilia-romagna per la modifica del Piano regionale di Sviluppo Rurale ed ha approvato il piano finanziario che prevede, da qui al 2013, oltre 122 milioni di euro di risorse pubbliche aggiuntive. Risorse che l’Assessorato regionale all’agricoltura ha scelto appunto di destinare al sostegno di alcuni importanti settori in crisi, oltre che alla promozione di un’agricoltura sempre più verde e rispettosa dell’ambiente. “Queste nuove risorse - ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni - costituiscono una preziosa boccata d’ossigeno per le nostre imprese in un momento tra i più difficili per l’agricoltura italiana. Penso al comparto del Parmigiano, cui destiniamo oltre 20 milioni di euro, ma anche a quello bieticolo-saccarifero al quale, a ristrutturazione conclusa, abbiamo potuto allargare i benefici del Psr. Ma non solo. Con questi finanziamenti potremo continuare a innovare e qualificare la nostra agricoltura. La nostra scelta a questo riguardo è chiara ed è a favore di un’agricoltura moderna e avanzata, ma allo stesso tempo sempre più rispettosa dell’ambiente, capace di diventare essa stessa presidio del territorio, del paesaggio, della biodiversità. " Rabboni ha anche ricordato che le modifiche approvate consentono di destinare ulteriori risorse agli interventi di miglioramento agroambientale, alla tutela della biodiversità, in particolare con il ripristino degli aiuti per gli allevatori dei bovini di razza romagnola a rischio di estinzione, e al finanziamento di impianti per la produzione di agro energie più grandi (fino a 1 megawatt di potenza) rispetto al passato. Le nuove risorse in arrivo sono comunitarie, statali e regionali. .  
   
   
DOCUMENTO UNITARIO DELLE REGIONI PER AIUTARE I COLTIVATORI IN CORSO IL CONFRONTO CON IL GOVERNO SULLE MISURE ANTICRISI PER IL SETTORE VA RECUPERATO UN MILIARDO DI EURO PER SOSTENERE I FONDI AGRICOLI  
 
Si risolverà probabilmente in serata il confronto tra Regioni e governo sulla critica situazione del comparto agricolo. E´ infatti in corso a Roma l´incontro tra il ministro alle politiche agricole Luca Zaia e il coordinatore degli assessori regionali, il pugliese Dario Stefàno. Alla base della trattativa il documento anticrisi unitariamente sottoscritto dalle Regioni e presentato il 16 novembre scorso al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, nel quale vengono avanzate una serie di precise richieste di intervento immediato per il settore, a partire dal recupero di 1 miliardo di euro per il sostegno ai fondi agricoli. Oggi il documento è stato pienamente riconfermato dagli assessori regionali all´agricoltura riuniti a Roma. Le Regioni chiedono al governo, andando oltre inutili dichiarazioni di stato di crisi e puntando invece ad azioni rapide e soprattutto concrete e operative pe r supportare il settore agricolo: sostegno al credito, proroga delle scadenze bancarie, mantenimento degli sgravi retributivi e contributivi, intervento sulle accise agevolate sul gasolio agricolo (risparmiando agli agricoltori il carico della condanna della Ue sulle facilitazioni decise a livello governativo), ripristino delle risorse per il Fondo di solidarietà nazionale e per il Fondo per le aree sottoutilizzate. «Si tratta in sostanza – ha commentato il presidente Claudio Martini – di tutte quelle misure richieste dalle organizzazioni agricole e sulle quali abbiamo promesso di intervenire con una azione precisa e forte sul governo». .  
   
   
BOLZANO, BERGER A ROMA: PACCHETTO DI AIUTI ALL´AGRICOLTURA E CHIAREZZA SULL´ICI  
 
Un pacchetto anticrisi a sostegno dell´agricoltura: è quanto chiedono al Governo gli assessori all´agricoltura delle Regioni. "Alla luce della difficile situazione economica complessiva é necessario muoversi subito", sottolinea l´assessore provinciale Hans Berger, che oggi (25 novembre) a Roma ha partecipato all´incontro. È stata varata una linea comune anche sulle questioni Ici e sulla coltivazione degli ogm. Prezzi di grano e latte in caduta, problemi di commercializzazione del vino: soprattutto nelle regioni del Sud l´agricoltura sta soffrendo le conseguenze della crisi economica mondiale: "Per questo le Regioni unite chiedono al Governo di di elaborare al più presto un pacchetto antricrisi a favore dell´agricoltura", spiega l´assessore Berger. Nel pacchetto di misure dovrebbero trovare posto un fondo di solidarietà e l´accesso a crediti agevolati attraverso un fondo di rotazione statale. Si chiede inoltre la possibilità di ridurre i contributi all´Inps. "Oggi le Regioni hanno chiarito che questo pacchetto è una priorità e la base di partenza per proseguire nella collaborazione con il Governo. " Si è parlato anche della necessità di non appesantire l´agricoltura con nuove prescrizioni: "Ho informato i colleghi della sentenza della Corte di cassazione sull´Ici, l´imposta comunale sugli immobili, e abbiamo constatato la portata che potrebbe avere per gli agricoltori un simile provvedimento", riferisce Berger. Pertanto gli assessori regionali hanno chiesto al governo di fare chiarezza sulla questione, con legge o con altro atto interpretativo: "Le Regioni chiedono che le esenzioni attualmente in vigore per gli utilizzi a scopo agricolo restino confermate. " Braccio di ferro con Roma anche sul tema degli ogm: "Da due anni è pronto il documento elaborato dalla Regioni per regolamentare la coesistenza tra coltura convenzionale e organismi geneticamente modificati, è stato inviato al Ministero - spiega Berger - ma non si è mosso nulla. " Ora si aspetta l´intervento di Roma, sollecitato anche dall´Ue. Infine nella capitale Berger ha incontrato anche Mauro Di Dalmazio, assessore abruzzese e coordinatore delle Regioni per il settore turismo, per discutere dei finanziamenti statali a progetti di eccellenza nel settore. "Ma al momento non è ancora chiaro come debbano essere impegnati i finanziamenti, che restano comunque confermati anche se non dovessero essere sbloccati entro l´anno. " .  
   
   
PUGLIA, STEFÀNO: "ZAIA S´È IMPEGNATO A PORTARE IN CDM PIANO INTERVENTI AGRICOLTURA"  
 
Il ministro Luca Zaia ha assunto l’impegno di portare nei prossimi giorni in Consiglio dei Ministri un Piano di interventi straordinari contenente tutte le proprietà indicate dalle Regioni. Questo l’esito dell’incontro di ieri tra il coordinatore della Commissione Nazionale Politiche Agricole Dario Stefàno ed il ministro Zaia. Un incontro tenutosi a margine della stessa Commissione riunitasi poco prima e che unanimemente ha espresso una generale insoddisfazione per la bozza inviata nei giorni scorsi dal ministro poiché “a fronte di una serie di ricognizioni sulle esigenze del comparto – ha sottolineato Stefàno – non erano stati individuati né strumenti né risorse, in risposta alla crisi che sta travolgendo il sistema agricolo in tutto il Paese”. “Lo abbiamo sottolineato al ministro – prosegue l’assessore pugliese Stefàno – così come abbiamo ribadito la necessità che quel Piano di interventi si faccia, si faccia subito e che contenga le priorità che, oggi, come Regioni abbiamo nuovamente indicato”. E cioè: la moratoria sui contributi Inps, la sospensione delle procedure esecutive in corso, il finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per gli anni 2008, 2009 2010, la individuazione di misure di accesso al credito e il reintegro degli 850 milioni di euro dei fondi Fas sottratti all’agricoltura. Una soddisfazione a metà, però, quella dell’assessore Stefàno “poiché – sottolinea - il Piano di interventi straordinari che approderà in Consiglio dei Ministri sappiamo già che non conterrà copertura finanziaria. Zaia, infatti, rimetterà al Consiglio dei Ministri la responsabilità di assicurare la copertura finanziaria, parziale o integrale”. “Spero vivamente che il ministro mantenga l’impegno assunto e che si dia seguito a quanto concordato, poiché la crisi sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti”, conclude Stefàno che nell’incontro odierno ha raccolto le scuse del ministro Zaia, rivolte a lui e al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, in ordine alle dichiarazioni riportate ieri da un quotidiano locale. “Il ministro – aggiunge Stefàno – ha sottolineato di sapere bene che la crisi attuale del Sistema agricolo non è nella responsabilità delle Regioni, il cui comportamento riguardo alle azioni messe in campo verso il comparto è sostanzialmente omogeneo”. .  
   
   
ABRUZZO: NUOVI FONDI PER 50 MLN NEL PIANO RURALE FORTE SOSTEGNO ALLE AZIENDE DANNEGGIATE DAL SISMA  
 
Pescara - Il Comitato per lo sviluppo rurale dell´Unione europea ha approvato, lunedi scorso, la proposta della Regione Abruzzo per l´impiego di nuovi fondi, per 50 milioni di euro, previsti dalla stessa Ue a beneficio dello sviluppo rurale. Per questo la Regione ha proposto modifiche al Programma di sviluppo rurale per integrarvi questi fondi aggiuntivi derivanti dall´Health check della Politica agricola comune (Pac)e dal Piano europeo di ripresa economica. Lo ha annunciato stamani l´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo. Le modifiche sostanziali del programma di sviluppo rurale, con un incremento di circa 30 milioni di euro, sono state previste per il ripristino del potenziale della produzione agricola e per la modernizzazione delle imprese agricole, soprattutto per sostenere la ripresa delle aziende danneggiate dal sisma e per l´agriturismo. "Con il nostro impegno e la collaborazione piena di tutti gli uffici competenti dell´assessorato e di tutte le associazioni del settore l´Abruzzo è stata la seconda regione in Italia a presentare domanda per le modifiche al piano di sviluppo rurale e la terza a vedersi approvata la rimodulazione dei fondi" ha sottolineato l´assessore Febbo. "La versione precedente del piano di sviluppo rurale già incorporava, in gran parte, nei propri obiettivi, le priorità identificate come nuove sfide, ora la scelta della nuova Giunta regionale è stata quella di concentrare i fondi dell´Health check sulla sfida della biodiversità - ha spiegato l´assessore - tutto questo in ragione dell´esigenza di tutelare, in modo più incisivo, quella risorsa ambientale, agricola e zootecnica rappresentata dai pascoli montani che caratterizzano il contesto regionale, non solo dal punto di vista geomorfologico ed ambientale ma anche culturale, paesaggistico ed economico". Particolare attenzione nella rimodulazione dei fondi è stata posta anche a sostegno dell´adozione e diffusione delle tecnologie di informazione e comunicazione, come la banda larga non ancora presente su tutto il territorio regionale, in modo da garantire servizi costanti e di qualità. Inoltre l´assessore Febbo ha precisato che una parte delle misure previste nel Piano di sviluppo rurale sono state attivate dal giugno scorso e le voci più consistenti di queste misure sono quelle che riguardano l´avvio di giovani agricoltori e la maggiore valorizzazione dei prodotti dell´agricoltura e silvicoltura. Un´altra parte delle misure è quella che sarà attivata per dicembre, puntando soprattutto sull´agriturismo. Ulteriori misure sono previste per gennaio 2010, quelle riguardanti le strategie di sviluppo locale per competitività, ambiente, qualità della vita e progetti di cooperazione. .  
   
   
PESCA: REGIONE SICILIA PENSA A PROGETTO PILOTA SOCCORSO CLANDESTINI IN MARE  
 
Palermo - Un progetto pilota da realizzare con i fondi del Pon Sicurezza per il soccorso dei clandestini in mare. E’ l’idea lanciata dal dipartimento regionale della pesca a margine della cerimonia “Premio per il mare” , organizzato dall’Alto commissariato della Nazioni Unite per i rifugiati e da Bancanuova, che si è svolta questa mattina a Palermo. “Il nucleo del progetto – spiega Gianmaria Sparma, direttore generale del dipartimento della Pesca – punta a concertare una serie di azioni tese a facilitare l’assistenza e il soccorso di clandestini via mare, da parte di imbarcazioni pescherecce private”. Il progetto potrebbe essere finanziato a livello europeo, in virtù del carattere straordinario del fenomeno. A favore degli operatori della Pesca verrebbe studiato un sistema di ristoro per le azioni di assistenza e soccorso, che tenga conto delle spese vive e della mancata giornata lavorativa in capo ai motopescherecci che intervengono nelle operazioni di assistenza e soccorso. “Il progetto è ancora nelle fasi preliminari di studio – spiega l’assessore regionale alla Pesca, Titti Bufardeci – ma sarebbe un grande passo avanti per lenire le sofferenze di chi, attratto da una aspettativa di vita migliore nei paesi della sponda Nord del Mediterraneo, finisce spesso per cadere nei circuiti dell’immigrazione clandestina e dei circuiti criminali che la gestiscono. La Sicilia potrebbe diventare capofila di questo progetto che potrebbe essere esteso ad altri paesi mediterranei”. .  
   
   
BOLZANO: COMMERCIO DI PRODOTTI LOCALI: BERGER INCONTRA I VERTICI DELL´UNIONE  
 
"Promuovere i prodotti locali e quindi la nostra economia è possibile solo con il sostegno di agricoltura, turismo e commercio": lo ha ribadito l´assessore provinciale Hans Berger incontrando il 24 novembre a Bolzano i vertici dell´Unione commercio turismo servizi. Obiettivo comune è quello di garantire maggiore visibilità e attenzione ai prodotti locali. Nel colloquio con il presidente dell´Unione Walter Amort e con il direttore Werner Frick si è discusso principalmente di come assicurare una promozione il più possibile efficace dei prodotti locali sul mercato. "Constatiamo che in questo ambito il commercio ha già avviato una serie di iniziative e che rafforza la sua offerta di partner dell´agricoltura", ha sottolineato Berger. La commercializzazione diretta è un segmento importante, ma non è sufficiente a garantire la più ampia offerta possibile: "Vediamo da alcuni progetti esemplari, come ad esempio quello avviato in valle Aurina, che l´accesso al mercato spesso è possibile solo grazie alla collaborazione con il commercio", ha continuato l´assessore Berger. La promozione dei prodotti locali, inoltre, non rappresenta un vantaggio solo per l´agricoltura: "È anche una questione di immagine significativa per il commercio, per il turismo e in definitiva per tutto il territorio", ha spiegato Berger. Nell´incontro si è discusso pertanto di come assicurare maggiore visibilità ai prodotti locali nei negozi, "perchè non basta esporli sugli scaffali, devono invece essere segnalati come prodotti locali e valorizzati con azioni mirate", ha osservato Berger. Anche l´orario di apertura dei negozi è stato un tema approfondito nel vertice con l´Unione, in particolare la questione delle aperture domenicali: "Va ricordato che la regolamentazione attuale garantisce già ai negozi un ampio spazio di manovra, che non viene ancora sfruttato ovunque", ha precisato l´assessore, al quale i vertici dell´Unione hanno espresso le loro perplessità per un´estensione generalizzata degli orari di apertura anche alla domenica. .  
   
   
STANZIATI ULTERIORI FONDI PER IL PSR DELLA VALLE D’AOSTA  
 
L’assessore all’agricoltura e risorse naturali, Giuseppe Isabellon, comunica che lunedì scorso, 23 novembre, il Comitato di Gestione per le Strutture Agricole e lo Sviluppo Rurale (Star) dell’Unione europea ha approvato le modifiche al Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Valle d’Aosta, presentate dall’Autorità di Gestione del Programma identificata nella Direzione politiche comunitarie e miglioramenti fondiari dell’Assessorato. Grazie alle proposte approvate, alla Valle d’Aosta sono stati destinati 4,118 milioni di euro. Tali proposte riguardano principalmente l’applicazione dell’‘Health Check’ (“stato di salute”) della Pac, in attuazione del reg. (Ce) 74/09, che prevede sette sfide – in prevalenza di carattere ambientale – per le quali l’Unione europea ha stanziato fondi aggiuntivi a favore degli Stati membri e delle Regioni. Delle sette sfide previste, l’Autorità di Gestione ha deciso di attuare in Valle d’Aosta la sfida ‘biodiversità’ attraverso l’inserimento di due nuove misure (la misura 213 ‘Indennità Natura 2000’ e la misura 216 ‘Investimenti non produttivi’) e la sfida ‘energie rinnovabili’ attraverso l’ampliamento degli investimenti ammissibili ai sensi della misura 311 ‘Diversificazione in attività non agricole’ (realizzazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia da fonti rinnovabili). Accanto alle modifiche conseguenti l’Health Check, il Psr approvato dalla Ce annovera per la regione una serie di modifiche di minore impatto finanziario, ma comunque utili ai fini della piena attuazione del Programma. In particolare, la misura 112 ‘Insediamento di giovani agricoltori’ è stata modificata con l’inserimento della fattispecie di insediamento ‘multiplo’ (che permetterà quindi di premiare due giovani che si insediano contestualmente nella stessa azienda) e con l’incremento del premio erogabile, mentre le misure 211 ‘Indennità compensativa’ e 214 ‘Pagamenti agroambientali’ sono state revisionate per migliorare il sistema di calcolo dei premi per le superfici di alpeggio. .  
   
   
FORESTE E SOSTENIBILITÀ, LA TOSCANA RELATRICE PER LA UE INTERVENTO CONGIUNTO CON L´UMBRIA E PER IL SETTORE STA PER ESSERE ATTIVATA UN´ATTESA MISURA DEL PSR  
 
 Dal cuore verde del Mediterraneo alla Commissione europea. Saranno le Regioni Toscana e Umbria a farsi relatrici delle problematiche di tipo forestale presenti nel Mediterraneo a Bruxelles, nell´ambito di un incontro di approfondimento in programma oggi e domani . Il seminario della Commissione europea, dedicato alla gestione sostenibile del patrimonio forestale nel Mediterraneo vedrà la presenza di regioni italiane, francese e spagnole. Nel corso dei lavori verranno approfondite la politica europea in materia forestale ed i suoi strumenti finanziari, verranno evidenziate criticità e fabbisogni dell’area mediterranea ed individuate le azioni volte a rafforzare una politica forestale integrata, coerente con le linee di sviluppo del territorio rurale. La relazione congiunta di Toscana e Umbria, due aree tra le più boscose d´Europa (in Toscana le aree boscate rappresentano il 51,5% del territorio) sarà dedicata a una analisi delle principali problematiche legate al mondo forestale, (in testa le conseguenze del cambiamento climatico) e anche a una verifica delle opportunità per la filiera foresta-legno legate a un utilizzo energetico e a un rilancio del legno in ambito edile. Saranno inoltre messi in evidenza i punti di contatto e quelli di differenza rispetto alle altre aree forestali europee e il rapporto tra le aree mediterranee e gli strumenti di programmazione comunitaria. A proposito di questi ultimi, la missione toscana a Bruxelles consentirà una ulteriore messa a punto della nuova misura del Piano di sviluppo rurale, la numero 225, dedicata ai pagamenti silvo-ambientali, il cui obiettivo, proprio in sintonia con le tematiche del seminario, è quello di accrescere la biodiversità e di favorire la conservazione degli ecosistemi forestali riconoscendo un’indennità annua per chi adotta pratiche selvicolturali virtuose. L´attivazione delle misura, molto attesa dagli operatori del settore forestale toscani, è ormai prossima anche perché in un recente incontro con i funzionari comunitari sono stati chiariti i contenuti e gli aspetti tecnici. L´intesa raggiunta sulla proposta toscana dovrebbe permettere di procedere celermente nelle procedure per la sua approvazione. .  
   
   
PESCA: TONNO ROSSO, FEDERCOOPESCA, PLAUSO A MORATORIA PROPOSTA DA SOTTOSEGRETARIO  
 
“Dalle nostre imprese tonniere, che rappresentano più del 30% del comparto e pescano il 50% della quota nazionale destinata alla circuizione, arriva l’apprezzamento alla proposta del Sottosegretario Buonfiglio di una moratoria italiana della pesca al tonno rosso, per evitare flop campagna di pesca 2010”. Lo afferma Massimo Coccia, presidente Federcoopesca-confcooperative, dopo un confronto con gli operatori del settore, aderenti all’associazione, sulla linea assunta dal Sottosegretario, nel corso del Consiglio dei Ministri europei di agricoltura e pesca, per arginare gli effetti che il taglio del 39% della quota di pesca, deciso dall’Iccat in Brasile, produrrà sul settore. “Sosterremo – prosegue Coccia- il percorso che con decisione intende portare avanti il Sottosegretario”. Giudica positivamente, quindi, la federazione l’idea di un stop tutto italiano, per un anno, a questo tipo di pesca con interventi socio-economici a sostegno delle imprese e dei lavoratori. “Occorrono – conclude Coccia- risorse aggiuntive rispetto a quelle stanziate dal Fondo europeo per la pesca. L’iccat , infatti, sconfessando drasticamente il suo piano pluriennale di ricostituzione degli stock, ha messo, inaspettatamente, in ginocchio il comparto, che non ce la farà a sostenere una campagna di pesca con queste pesanti limitazioni. Dobbiamo ragionare come se ci trovassimo di fronte ad un evento non prevedibile, ad un calamità naturale”. Forti riduzioni delle possibilità di pesca, per l’Italia dovrebbe essere possibile pescare 1935 tonnellate, la possibilità di pescare un solo mese nell’arco di un anno, senza recupero dei giorni di cattivo tempo, a fronte di costi di gestione sempre molto elevati: 50mila euro vanno per la manutenzione ordinaria delle imbarcazioni, 80mila euro per il gasolio utilizzato negli spostamenti alla ricerca dei banchi di tonni, essendo stati vietati gli aerei e 120mila euro per il personale. A questo, si aggiungono i costi sostenuti ogni anno per mantenere in funzione strumentazione, reti, impianti frigo e motori, vale a dire 2,5 milioni di euro circa. .  
   
   
GRANDI PRODOTTI PER CHEF ESIGENTI: PARTE UN ‘CIRCUITO BREVE’ CON LA RISTORAZIONE A FORLIMPOPOLI UN SEMINARIO SULL’APPROVVIGIONAMENTO DIRETTO DI MATERIE PRIME BIOLOGICHE FORNITE DELLE IMPRESE AGRICOLE AD UN CIRCUITO DI RISTORANTI DI ALTA QUALITÀ E’ DIFFICILE CONIUGARE L’OFFERTA DI PRODOTTI AGRICOLI – PROPOSTI DIRETTAMENTE DAI COLTIVATORI - CON LE ESIGENZE DI UNA RISTORAZIONE ATTENTA ALLE PECULIARITÀ DEL TERRITORIO.  
 
Non tanto per la mancanza della quantità delle referenze e l’eccellenza delle stesse, ma per una questione logistica. Sì, perché ottimizzare le consegne da parte degli imprenditori agricoli e assicurare un buon rapporto prezzo - qualità ai ristoratori diventa un esercizio difficile. Ma non impossibile. Su questo tema si è svolto nei giorni scorsi a Forlimpopoli una iniziativa di comarketing con ristoratori del circuito “Tipico a Tavola” aderenti a Confesercenti e agricoltori biologici di Cia Emilia Romagna . Nel tempio della gastronomia romagnola, a Casa Artusi, agricoltori e ‘maestri’ di arte culinaria hanno - nell’ambito di un seminario di approfondimento tenuto dallo chef ‘stellato Michelin’, Vincenzo Cammerucci, del ristorante Lido Lido di Cesenatico e rivolto ai ristoratori del “Tipico a tavola, Emilia Romagna, tradizioni e sapori mediterranei”- hanno discusso sul tema dell’approvvigionamento dei prodotti, aspetto molto sentito da chi elabora la materia prima in cucina. L’iniziativa rientra inoltre nel progetto ‘Studio di fattibilità di un modello di vendita dei prodotti biologici in un circuito breve’ ed è stata una valida opportunità per far dialogare e interagire agricoltori e chef. “L’esigenza reciproca - ha osservato Mauro Vicini della Cia Emilia Romagna - è quella di sviluppare un progetto per una clientela attenta ai sapori, ma soprattutto alla trasparenza dei prodotti, alla loro provenienza e alle ricette proposte”. Palamita, sardoncini, calamari, broccoletti, patata bolognese, cachi e castagne sono alcuni dei prodotti oggetto della lezione dimostrativa di Cammerucci che ha consigliato come utilizzare questi prodotti del territorio emiliano romagnolo all’interno della proposta gastronomica dei ristoranti del “Tipico a Tavola”. La lezione è poi stata seguita da un confronto fra i ristoratori e alcune imprese agricole del territorio per verificare la possibilità di progetti di comarketing. Il progetto è quindi frutto dell’accordo in partnership tra Cia, Confesercenti e Imc-istituto mediterraneo di certificazione, e si tratta di un circuito corto e virtuoso che mette in linea agricoltori, ristoranti e qualificati certificatori. L’agricoltore coltiva in qualità, il ristoratore-cuoco acquista e trasforma alla regola d’arte e tutti i processi vengono minuziosamente analizzati, per portare in tavola una pietanza che ha una carta d’identità certa: il massimo della garanzia insomma, per chi produce e soprattutto per chi consuma. .  
   
   
RABBIA SILVESTRE IN VENETO: REGIONE TEMPESTIVA, OPERATIVE AZIONI NECESSARIE  
 
“Riguardo ai casi di rabbia silvestre registrati in Veneto negli ultimi giorni, la Regione si sta muovendo con tempestività, come dimostra l’ordinanza firmata ieri dal Presidente Galan. Io stesso e la collega Elena Donazzan stiamo seguendo la situazione passo dopo passo. Tutte le azioni necessarie ed utili sono state individuate ed attivate e la situazione si può definire sotto controllo”. Lo sottolinea oggi l’Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri. L’ordinanza firmata ieri dal Presidente Galan, recante “Misure urgenti per contrastare la diffusione dell’epizoozia di rabbia silvestre in Veneto”, prevede tra l’altro la vaccinazione obbligatoria antirabbica pre-contagio dei cani in tutti i Comuni delle Province di Belluno e Treviso, nei comuni vicentini ricompresi nelle Ullss 3 di Bassano e 4 Alto Vicentino, ed in quelli veneziani dell’Ulss 10 Veneto Orientale. La vaccinazione è invece “consigliata” per gatti, furetti e gli altri animali da compagnia appartenenti a specie sensibili. Le operazioni vaccinali dovranno essere completate entro il 31 gennaio 2010 e sono effettuate dai Servizi Veterinari delle Ullss e dai veterinari liberi professionisti iscritti all’albo e autorizzati allo scopo. I costi sono a carico dei proprietari degli animali. L’ordinanza prevede anche l’intensificazione della lotta al randagismo su tutto il territorio regionale; e l’obbligo di non toccare per nessun motivo animali sospetti, vivi o morti, fatto salvo il personale appositamente incaricato. In tutto il territorio regionale tutte le volpi abbattute o trovate morte e gli altri animali selvatici e domestici, abbattuti perché sospetti, o trovati morti, dovranno essere raccolti esclusivamente dal personale incaricato e fatti recapitare al più presto all’Istituto Zooprofilattico per gli accertamenti diagnostici. E’ inoltre vietata la circolazione di cani in ambiente agro silvo pastorale in tutta la provincia di Belluno; in quella di Treviso limitatamente alla zona faunistica delle Alpi e agli ambiti territoriali di caccia Tv4, Tv5 e Tv9; in quella di Vicenza limitatamente alla zona faunistica delle Alpi, sinistra Brenta della Valsugana. .  
   
   
ANCHE I MARRONI DI MONFENERA A INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA  
 
Anche i Marroni di Monfenera sono da oggi ufficialmente a Indicazione Geografica Protetta. Nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea L 320 ieri, è stato infatti pubblicato il Regolamento 1132, firmato l’altro ieri dal Commissario Mariann Fischer Boel, relativo alla registrazione della denominazione. “Per il Veneto è l’ulteriore riconoscimento di qualità per un’altra delle sue eccellenti produzioni di territorio – ha sottolineato il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato – che va ad arricchire il già nutrito elenco di prodotti riconosciuti e tutelati dalla Comunità. E non è finita qui, perché sono in dirittura d’arrivo, dopo la pubblicazione del disciplinare nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione, anche l’Insalata di Lusia (la pubblicazione è del 18 aprile scorso), la Dop per l’Aglio Bianco Polesano (6 maggio), i Marroni di Combai (9 maggio), la Pesca di Verona Igp (9 giugno) e il formaggio Piave Dop (29 settembre)”. I Marroni di Monfenera sono frutti allo stato fresco proventi dall’ecotipo locale di piante della specie Castanea sativa e si producono nella pedemontana trevigiana che si stende dal confine con la provincia di Vicenza fino alla destra Piave e comprende i territori dei Comuni di Borso del Grappa, Crespano del Grappa, Paderno del Grappa, Possagno, Cavaso del Tomba, Pederobba, San Zenone degli Ezzelini, Fonte, Asolo, Maser, Castelcucco, Monfumo, Cornuda, Montebelluna, Caerano di San Marco, Crocetta del Montello, Volpago del Montello, Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia. L’igp si riferisce esclusivamente ai frutti appartenenti alle categoria Extra e I, categorie che devono essere indicate nelle confezioni. La qualità dei terreni e il particolare clima creano un equilibrio ambientale particolarmente favorevole alla coltivazione dei “Marroni del Monfenera” Igp caratterizzati dal sapore molto dolce della polpa, struttura omogenea e compatta del frutto e consistenza pastoso farinosa. La coltivazione dei “Marroni del Monfenera” risale al periodo medioevale, come testimoniato da un documento del 1351 che regolava la raccolta tra i capi famiglia della zona. La tutela dei castagneti è confermata anche nelle fonti notarili dei secoli successivi, che denunciavano alle autorità tagli abusivi dei castagneti o presenza di animali da pascolo fuori stagione che compromettevano la raccolta delle castagne. La tradizione di tale coltivazione si è mantenuta fino ai nostri giorni grazie anche al sorgere di numerose manifestazioni, tra le quali la Mostra Mercato dei “Marroni del Monfenera”, inaugurata nel 1970. .  
   
   
GENOVA, ALIMENTAZIONE, DIETA MEDITERRANEA, GIOVEDÌ 26 "PIATTO DI NETTUNO" A TURSI  
 
Festa di compleanno, con venti candeline, del Piatto di Nettuno, che dal 1989 si occupa di educazione alimentare con medici e gastronomi. Col patrocinio della Regione Liguria, del Comune e della Provincia di Genova giovedì 26 novembre l´appuntamento è nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi alle ore 17. Ma sarà una festa anche per Genova e la Liguria, che diventeranno "Capitali della dieta mediterranea". Questo infatti il titolo del convegno che vedrà come relatori Giuseppe Samir Sukkar, responsabile dell´ Unità operativa di Dietetica e Nutrizione Clinica dell´ Azienda ospedaliera universitaria S. Martino di Genova, Eugenio Del Toma, professore emerito di dietologia all´ Ospedale S. Camillo Forlanini di Roma, past-President e fondatore dell´ Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione clinica. Del Toma presenterà la relazione "Vivere senza diete, ma conoscendo le regole". Dopo il saluto delle autorità e quello di Guglielmina Costi Monaci, ideatrice e presidente dell´ Associazione, si parlerà, oltre che delle buone abitudini e degli stili di vita appropriati alla preserva-zione della salute, del perché la nostra città e la nostra regione possano vantare il primato nella cucina mediterranea. Lo filosofia del Piatto è "Cura della salute, gioia della tavola, piacere dell´ amicizia". Alla festa del ventennale saranno toccati tutti e tre i temi; non mancheranno quindi le degustazioni di alcuni piatti tipici: lasagne al pesto con patate e fagiolini, realizzate da Andrea Della Gatta, presidente del Consorzio del pesto, torte salate firmate Gianni Rifaldi ( trattoria da Genio ), minestrone alla genovese di Marcello Destrero, (ristorante Montallegro), la buridda di seppie, presentata dalla trattoria "Il Lupo", dolci antica Genova della pasticceria Valle e per brindare bollicine Millennium delle Cantine Paolo Bosoni di Ortovero. .  
   
   
ITALIA IN TESTA CON 9 PREMI, SEGUONO SPAGNA CON 5 E, A SORPRESA, CILE CON 2: FLOS OLEI PREMIA I MIGLIORI 20 EXTRAVERGINE DEL MONDO  
 
Per gli olivicoltori di tutti i continenti è il momento più atteso. Flos Olei 2010, l’unica Guida dedicata ai migliori extravergine del mondo, presenta la sua “The Best 20”. Venti straordinarie etichette che si aggiudicano l’ambito riconoscimento nelle rispettive categorie e disegnano la mappa della qualità nel settore. “Non è stato facile operare la scelta - racconta Marco Oreggia, curatore ed editore di Flos Olei - in quanto sono stati davvero molti gli extravergine degni di nota, quest’anno. Personalmente mi fa piacere sottolineare come i premiati giungano da diverse parti del mondo, a testimonianza di una crescita, sul versante produttivo, ormai universalmente diffusa”. E se l’Italia si conferma leader in un ideale medagliere (9 premi), la Spagna ribadisce una produzione di altissimo livello, con 5 etichette nella classifica. Sul gradino più basso del podio, la bella sorpresa rappresentata dal Cile, che si aggiudica due premi, tra cui quello per il miglior rapporto qualità/prezzo. Con una menzione a testa seguono Portogallo, Croazia, Francia e Slovenia mentre il premio speciale “Cristina Tiliacos” sarà consegnato alla portoghese Associação de Olivicultores de Trás-os-montes e Alto Douro. La premiazione, che si svolge giovedì 26 novembre a Roma, nelle belle sale di Palazzo Rospigliosi è a tutti gli effetti uno degli eventi più attesi da coloro che operano nel settore olivicolo. Un’occasione di incontro e di confronto che vede coinvolti produttori, stampa e associazioni. “Il comparto dell’extravergine - conferma Laura Marinelli, curatore con Oreggia di Flos Olei - ha bisogno di momenti come questo. Tra l’altro, per noi che viviamo questo mondo con passione, è estremamente bello ed emozionante vedere la gioia con la quale i produttori ricevono il nostro riconoscimento”. “I premi da noi assegnati - conclude Marco Oreggia - confermano il ruolo di leader internazionali assunto ormai da anni da Italia e Spagna. Ma è significativo notare la crescita di alcune realtà, mediterranee ma non solo, che rappresentano ormai delle certezze assolute nel settore. Il grande merito di Flos Olei risiede proprio nel dare visibilità all’intero panorama mondiale, per cui siamo un punto di riferimento anche al di fuori dei confini nazionali. Del resto noi restiamo convinti del fatto che il vero extravergine non abbia bandiere se non, appunto, quella dell’eccellenza qualitativa”. .  
   
   
SPARKLE 2010 A MILANO – PALAZZO MEZZANOTTE MANIFESTAZIONE INTERAMENTE DEDICATA ALLE BOLLICINE ITALIANE DI QUALITÀ.  
 
Gli eventi dell’ottava edizione di Sparkle 2010, manifestazione interamente dedicata alle bollicine italiane di qualità si svolgeranno a Milano il 1 dicembre. Valverde, l’acqua di design, arricchisce con la sua bellezza e i suoi colori questi eventi. Una bottiglia dalle forme semplici, pulite, essenziali. Un design innovativo e raffinato, creato in esclusiva da Matteo Thun per dare risalto alla purezza e alla leggerezza dell’acqua. Valverde sarà la compagna ideale delle oltre trecento etichette di spumante italiano che si riuniranno martedì 1 dicembre a Milano per un vero e proprio galà di degustazione. L’evento di presentazione della guida Sparkle Bere spumante 2010, edita da Cucina&vini, ha scelto, per il secondo anno consecutivo, Milano e la centralissima location di Palazzo Mezzanotte per presentarsi al grande pubblico. Valverde, oltre a essere partner di tutte le cantine vinicole in esposizione, avrà un corner a lei interamente dedicato dove l’esclusività delle sue bottiglie sarà esaltata dall’accostamento dei suoi colori (turchese, fucsia e verde acido per le tre varianti naturale, frizzante e leggermente frizzante) e dagli eleganti materiali di esposizione che riproducono l’argento dell’etichetta. .  
   
   
NASCE I SPIRIT VODKA ALL’INSEGNA DELL’ITALIANITA’  
 
Nasce I Spirit Vodka, la nuova vodka italiana nata dalla collaborazione tra Arrigo Cipriani e il suo Harry’s Bar con Lapo Elkann, Marco Fantinel e Francesco Cosulich. L’esperienza nel settore enologico e commerciale di Marco Fantinel e Francesco Cosulich, la storia e la tradizione di Arrigo Cipriani insieme all’intuito e all’intraprendenza di Lapo Elkann, rappresentano le solide basi sulle quali si appoggia la giovane azienda I Spirit, con l’obiettivo di creare un prodotto dalle caratteristiche uniche: tradizionale e innovativo, 100% italiano e fortemente orientato ad un mercato internazionale. I Spirit Vodka racchiude in sé il meglio della tradizione e delle capacità d’ innovazione del Made in Italy ed è il risultato di una sapiente distillazione applicata ad una selezione di ricercati ingredienti. I Spirit Vodka risulta unica per provenienza e delicatezza. E’ infatti ottenuta dalla distillazione tradizionale di finissimi cereali e selezionati vini bianchi di altissima qualità provenienti dalle zone doc del Friuli , famose in tutto il mondo e tra le terre più rinomate per l’arte della distillazione. I Spirit Vodka viene distillata 5 volte per ottenere uno spirito di altissima qualità. Il distillato ottenuto viene portato a 40 gradi alcolici attraverso l’aggiunta di acqua cristallina delle Dolomiti, successivamente filtrata su carboni attivi per raggiungere un livello di purezza assoluto. Infine la vodka viene refrigerata a -18 gradi centigradi e definitivamente filtrata. Il primo grande progetto internazionale per una vodka tutta made in Italy parte dall’Italia, dove sarà distribuita dal Gruppo Biscaldi di Genova, fino a raggiungere le mete più internazionali ed una clientela esclusiva toccando città come New York, Tokyo, Londra, Parigi, St. Tropez attraverso una selezionata lista di clienti /partner che si rivolgono solo al canale On Trade. La creatività e la comunicazione a livello internazionale sono curati da Independent Ideas. .