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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Novembre 2009
UE: "WELCOME" È IL VINCITORE DEL PREMIO LUX PER IL CINEMA 2009  
 
Bruxelles, 26 novembre 2009 - Un film scomodo, che parla di immigrazione illegale, e che ha sollevato numerose polemiche in Francia, riceve il premio europeo per il cinema. E´ la storia di un istruttore di nuoto di Calais e di un ragazzino curdo che vorrebbe attraversare la Manica a nuoto. Il regista Philippe Lioret ha ricevuto ieri il premio dal presidente del Parlamento Buzek. "Il premio Lux è un´iniziativa giovane e promettente, una di quelle da cui il Parlamento si aspetta molto", ha dichiarato il presidente Buzek prima di rivelare il vincitore. "Vogliamo che il cinema europeo sollevi questioni che facciano riflettere, sia l´opinione pubblica che questo Parlamento". Philippe Lioret, nel ricevere il premio, ha raccontato che "Welcome" ha avuto "un´eco impressionante nella società francese", contribuendo al dibattito pubblico sull´immigrazione. "Fare questo film ci ha trasformato, da professionisti del cinema a veri cittadini", ha detto il regista 54enne. 23 lingue, 27 copie - Il premio Lux consiste in una somma di 87. 000 euro destinati alla sottotitolazione dell´opera nelle 23 lingue dell´Ue, e - eventualmente -alla produzione del Dvd o di una copia in 35 mm per ogni Paese dell´Ue. Questo riconoscimento serve a "superare le barriere linguistiche" e promuovere la distribuzione del film nell´Ue, contribuendo così al dibattito su questioni che stanno a cuore alla società europea. Il film di Lioret è stato scelto dai deputati europei fra tre. Gli altri due finalisti erano "Eastern plays", del bulgaro Kamen Kalev e "Sturm" del tedesco Christian Shmid. .  
   
   
A PARIGI ALL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA INIZIATIVE CONGIUNTE ITALIA FRANCIA PER IL RILANCIO TRA LE DUE CINEMATOGRAFIE  
 
Roma, 26 novembre 2009 - Il 23 Novembre all’Istituto Italiano di Cultura nel quadro della rassegna "De Rome a Paris" presentata alla Cinematheque e al Cinema Balzac, con Mibac, Dgc, Regione Lazio, Roma Lazio Film Commission e Istituto Italiano di cultura, si è tenuto un convegno sui nuovo orizzonti delle co-produzioni. Il direttore di Atelier Farnese, Francesco Ranieri Martinotti , ha illustrato quello che è stato realizzato nel primo laboratorio di scrittura cinematografica franco-italiano: " in pochi mesi siamo passati dalle parole ai fatti, il progetto è bene avviato e se, alla volontà dei professionisti di cinema di rafforzare i rapporti con la Francia, corrisponderà anche una reale volontà politica potrebbe esserci un´ accelerazione per approvare un mini trattato di co-produzione Ita-fra, grazie anche al nuovo ministro della cultura Frederick Mitterand che nutre per il nostro paese e il nostro cinema una particolare attenzione. " Francesco Gesualdi, Presidente della Fondazione Lazio per lo Sviluppo dell’Audiovisivo, mecenate istituzionale dell´Atelier Farnese ha preso l’impegno di rendere disponibili dei fondi per i produttori interessati ai progetti del Laboratorio. "In questo modo le sceneggiature che saranno sviluppate grazie all’Atelier potranno contare su un ulteriore sostegno della Regione Lazio questa volta però destinato ai produttori. " Tra i protagonisti, Gilles Jacob, presidente del Festival di Cannes, che ricordando come nei titoli di testa di Ladri di bicicletta appaiono i nomi di ben otto sceneggiatori ritrova oggi nello spirito dell’Atelier Farnese quello scambio e condivisione di un tempo. Jacob ha ribadito il suo pieno sostegno all´iniziativa al prossimo Festival . .  
   
   
LE MARCHE NEL CINEMA A LIPETSK.  
 
Ancona 26 Novembre 2009 - Si e` chiuso domenica scorsa a Lipetsk, in Russia, il festival del cinema russo-marchigiano, organizzato nell´ambito del progetto europeo Makeculture. Iniziativa, questa, segnalata dalla delegazione della Commissione Europea in Russia, come uno dei migliori progetti nell´ambito della cooperazione culturale fra Unione Europea e Federazione Russa. Il festival ha coinvolto quattro citta`: Lipetsk, Eletz, Usman, Lev Tolstoy e ha presentato 27 film, fra lungometraggi e cortometraggi. La selezione dei film marchigiani e` stata affidata a Fiorangelo Pucci, direttore del Fano international film festival. Rappresentanti della Regione Marche, in qualita` di capofila del progetto Makeculture, sono stati invitati a presentarlo l´otto dicembre prossimo a Mosca, nell´ambito del convegno internazionale ´Russia - Unione Europea: segni sulla road map della cooperazione culturale´. .  
   
   
“SICILIA MADRE MEDITERRANEA 2009” PREMIA SETTE GIORNALISTI  
 
Palermo, 26 novembre 2009 - – Sono sette i vincitori della quinta edizione del premio giornalistico internazionale “Sicilia madre mediterranea 2009”, promosso dall’assessorato Agricoltura e Foreste della Regione siciliana. Martedì, 15 dicembre, alle 18,30, presso l’Hotel Villa Igiea Hilton di Palermo, si svolgerà la cerimonia di premiazione. Gli articoli e i servizi selezionati quest’anno guardano diversi aspetti dell’agroalimentare siciliano e del territorio rurale, con una particolare attenzione alla storia e alla cultura dell’ isola. “Leggendo gli articoli e vedendo i servizi televisivi riceviamo un’immagine dall’estero molto positiva della Sicilia, - commentano coralmente i giurati - lontana dagli stereotipi e proiettata verso un futuro migliore di quanto noi stessi possiamo ipotizzare”. “Quest’anno, sono stati attribuiti cinque premi nella sezione internazionale e due in quella nazionale, in linea con le finalità del concorso: premiare il giornalismo internazionale che meglio riesce a percepire e a divulgare nel mondo l’identità e il nostro patrimonio culturale. Penso che la comunicazione attraverso i media sia lo strumento principe per valorizzare e promuovere la conoscenza della nostra migliore enogastronomia e per veicolare la nostra vera identità fatta di antiche e buone pratiche, di ambienti e paesaggi di particolare bellezza”. I vincitori saranno premiati alla presenza di rappresentanti autorevoli del panorama istituzionale e della stampa nazionale e regionale. .  
   
   
ECCO L’ITALIA OSPITE D’ONORE AL SALONE DEL LIBRO PER RAGAZZI DI MONTREUIL: 24 PROTAGONISTI DEL MONDO DEL LIBRO PER I PIÙ PICCINI  
 
Parigi, 26 novembre 2009 - E’ grande la festa a Parigi per salutare l’Italia ospite d’onore alla 25ma edizione del Salon du Livre et de la presse jeunesse, la più importante mostra-mercato d’Europa e una delle poche al mondo per l’editoria per ragazzi e per il mondo dell’illustrazione, che si è aperta oggi e che proseguirà fino al 30 novembre a Montreuil (Parigi). Una grande scommessa dell’Italia, che si è presentata oggi al Salon con un programma molto articolato, uno stand coloratissimo di 350 metri quadrati, 500 titoli in italiano e in francese, 33 editori per ragazzi e 24 illustratori/scrittori tra i più conosciuti. Senza dimenticare i personaggi: dalla Pimpa (che fa a Montreuil il suo debutto Oltralpe) a Geronimo Stilton (un pupazzone in "carne e ossa" che firmerà il 30 novembre autografi per grandi e piccini), da Pinocchio al lupo Toni. E senza dimenticare la mostra dedicata a Roberto Innocenti, allestita all’interno del Padiglione italiano, curata da Hamelin e realizzata da Aie e Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna in collaborazione con il Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, inedita per la Francia e che a breve sarà pubblicata da Gallimard. Tutta la presenza italiana al Salon è coordinata dall’Associazione Italiana Editori (Aie) con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività culturali, il Ministero per gli Affari esteri e l’Istituto nazionale per il Commercio estero. “E’ con particolare piacere - ha rilevato il Sottosegretario al Ministero per i Beni e le Attività culturali Francesco Giro - che rappresento il ministero per i Beni e le Attività culturali a questo importante evento che vede l’Italia ospite d’onore. Una circostanza che acquista uno spessore tutto speciale in un Paese come la Francia, che da sempre vanta una grande tradizione per quanto riguarda il settore librario rivolto ai ragazzi. E proprio dai più giovani - ha aggiunto l’esponente di governo - stanno venendo le maggiori soddisfazioni per la nostra editoria di settore che, anche per questo, andrà sempre più incoraggiata e sostenuta”. “La letteratura per ragazzi è un fiore all’occhiello della produzione libraria italiana – ha sottolineato nel corso dell’inaugurazione il presidente dell’Aie Marco Polillo - e non a caso registra una crescita costante in termini di produzione: in base al rapporto ragazzi 2009 a cura dell’ufficio studi Aie nel 1987 si producevano 951 novità, salite nel 1997 a 1. 740 e a 2709 nel 2007. Il segmento dell’editoria per ragazzi cresce, tanto da registrare nel 2009 un incremento quasi del 10%. E anche la lettura cresce di pari passo: rispetto al 2008 aumentano a sorpresa anche i lettori in Italia, passando nel 2009 dal 44% al 45,1%. E il dato è estremamente positivo proprio in relazione ai giovani. I ragazzi tra gli 11 e i 14 anni rappresentano, infatti, la quota più alta di lettori: sono il 64,7% quelli che dichiarano di leggere libri nel tempo libero. Siamo qui insomma per investire nei rapporti tra Italia e Francia ma anche per dare il giusto valore a questo settore che è strategico per la nostra editoria, sul piano internazionale”. Le cifre - Nel 2001 le case editrici italiane avevano venduto all’estero diritti di edizione relativi a 486 titoli di libri per bambini e ragazzi. A fronte di questo dato corrispondeva nel 2001 un acquisto di 1. 250 titoli. Nel 2008 i 486 titoli di libri per bambini di cui si erano venduti i diritti sono diventati 1. 004: sono più che raddoppiati. Sono aumentati – ma di un modesto +11% - quelli di cui si sono comprati i diritti all’estero. Nei primi anni di questo decennio è terminata così una fase della storia dell’editoria italiana per bambini e ragazzi in cui la creazione dei cataloghi non poteva che avvenire – o avveniva prevalentemente - attraverso l’acquisto di diritti e si è aperto un ciclo in cui le case editrici per ragazzi hanno cominciato a proporre – con sempre maggior successo – i propri autori per bambini al mercato internazionale. La presenza dell’Italia al Salon di Montreuil segna il riconoscimento di questo avvenuto passaggio. .  
   
   
NAPOLI: "UN MARE DI LIBRI", VENERDÌ LA FONDAZIONE RIVE MEDITERRANEE INCONTRA GAD LERNER.  
 
Napoli, 26 novembre 2009 - La Fondazione Rive Mediterranee, promossa dall’Assessorato regionale ai Rapporti con i Paesi del Mediterraneo, ha organizzato per venerdì 27 novembre alle ore 17, presso la sala Armieri, via Nuova Marina 19/C, un incontro con Gad Lerner per la presentazione del suo libro “Scintille. Una storia di anime vagabonde”. Il libro è un reportage storico e geografico con al centro le vicende della famiglia dell´autore, ed affronta la fase della grande migrazione verso l’Europa nel Novecento. L’iniziativa conclude la rassegna 2009 "Un mare di libri", organizzata dalla Fondazione. Con l´autore discuterà la presidente della Fondazione Rive Mediterranee Luisa Cavaliere. Concluderà il dibattito il vicepresidente della Regione Campania con delega ai Rapporti con i Paesi del Mediterraneo Antonio Valiante. "L´incontro con Lerner - sottolinea Valiante - sarà una stimolante opportunità per affrontare con l´autore le tematiche del Libano, sua terra di origine, ma anche e soprattutto per fare una riflessione sul fenomeno migratorio del secolo scorso e sui riflessi che presenta oggi in Campania ed in tutto il Paese". .  
   
   
ARRIVA IN ITALIA IL NUOVO LIBRO DI PHILIP KOTLER E JOHN A. CASLIONE ”CHAOTICS: GESTIONE E MARKETING NELL´ERA DELLA TURBOLENZA”  
 
Roma, 26 novembre 2009 - Il nuovo libro di Philip Kotler e John A. Caslione: Chaotics, Gestione e Marketing nell´era della Turbolenza, (prefazione di Emma Marcegaglia, Presidente Confindustria, e postfazione di Laura Deitinger, Presidente Assoknowledge) è stato presentato ieri all’Università Luiss Guido Carli in una giornata dibattito organizzata da Confindustria, Luiss e Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici e dedicata a: "Il Caos nel mercato Globale: le imprese italiane e la sfida per gestire la nuova normalità". In Luiss Kotler e Caslione hanno incontrato il mondo accademico e gli studenti mentre in Confindustria, insieme a Stefano Pileri, Presidente Confindustria Servizi Innovativi Tecnologici, Laura Deitinger ed Emma Marcegaglia, si sono confrontate con il mondo delle imprese per capire con quali strumenti e modelli gestire la nuova normalità. "Il mercato italiano per noi è molto importante: l´Italia è in Europa un paese assolutamente strategico. La creatività, l´eccellenza nella qualità e la maglia imprenditoriale italiana è unica al mondo", commentano Kotler e Caslione. "La capacità di gestire la turbolenza e il cambiamento sarà per l´Italia il punto di svolta fondamentale per superare la crisi economica e convivere con quelle a venire", concludono i due autori americani. Il testo del libro, diffuso già in 60 paesi al mondo, si propone come un moderno vademecum rivolto a manager e aziende per navigare con accortezza nello scenario economico attuale. Con la crisi finanziaria del 2008 siamo entrati in una nuova era, quella della turbolenza che se non affrontata in modo opportuno genera caos per tutti: aziende, governi e individui. I cicli economici sono oggi simili a un elettrocardiogramma, una serie disordinata di picchi: l´unico modo per sfidare questa realtà in continuo mutamento, è imparare a conviverci e a coglierne le opportunità, aumentando la sensibilità nei confronti dei monitor di cambiamento e organizzandosi in modo strutturalmente flessibile. Questa sarà, secondo gli Autori, la "nuova normalità", cui tutti dobbiamo abituarci se vogliamo sopravvivere nel nuovo mercato. .  
   
   
PRESENTATO IERI IN PALAZZO VECCHIO IL LIBRO “I LOVE ROCK ´N´ ROLL”DI RAFFAELE PALUMBO ROCK CONTEST, OVVERO VENT´ANNI DI ETICHETTE EMERGENTI  
 
Firenze, 26 novembre 2009 - Il Rock Contest, lanciato a Firenze da Controradio negli anni 80 e che ha superato la soglia dei vent´anni, è diventato una grande vetrina per la scena musicale italiana e per i gruppi emergenti. “I love rock ´n´ roll”, un libro di Raffaele Palumbo in collaborazione con Ernesto De Pascale (edito da Giunti) che è stato presentato ieri in Palazzo vecchio, ne traccia la storia. «Una esperienza affascinante – la definisce l´assessore a cultura, turismo e commercio Paolo Cocchi - che da Firenze si è allargata a una dimensione nazionale, e rappresenta la storia di una generazione, e insieme una storia della musica indipendente in Italia con gli oltre 700 gruppi (per un totale di 2. 800 musicisti) che hanno partecipato al concorso musicale e dei tanti altri che ci hanno provato». «Il libro – prosegue l´assessore - ricostruisce con p iglio avvincente e riporta alla memoria atmosfere e avventure musicali degli ultimi decenni, a partire dallo storico concerto fiorentino di Patti Smith nel 1979, e il ruolo di trampolino di lancio della manifestazione per tanti talenti oggi affermati: grazie al Rock Contest hanno infatti avuto la loro prima registrazione pubblicata cantanti come Irene Grandi e Ginevra di Marco, e gruppi come Subsonica e Dirotta su Cuba. E sottolinerei un altro merito, anche per un politico e un amministratore: ripensare e rielaborare la nostra storia culturale, che è stata ricca anche su un fronte come quello della musica indipendente, è uno stimolo e un aiuto a formulare nuove idee e a non appiattirci nella routine». .  
   
   
LA FLORITERAPIA OLTRE BACHI FIORI CALIFORNIANI  
 
Torino, 26 novembre 2009 - «Il lavoro di Stefania Rossi è un invito alla consapevolezza: […] è un viaggio quello che l’autrice ci propone, un percorso a ritroso a volte fonte di sofferenza, perché volgersi indietro implica introspezione profonda. Ma il cambiamento nasce da una crisi, sempre. E non a caso, nel testo sono evidenziati i passaggi della vita e anche le trasformazioni che il destino ci propone e che noi siamo liberi di mettere in atto. Il lettore, ne sono certo, proverà momenti toccanti, densi di emozioni, a volte si sentirà immerso in un vortice come a volte accade nei percorsi sciamanici ma a poco a poco le parole scritte incideranno nell’inconscio e i fiori saranno lo strumento di un nuovo accadere…» Dr. Rudy Lanza. Le oltre 100 Essenze floreali californiane rappresentano un prezioso arricchimento rispetto ai 38 Fiori di Bach che sono alla base della Floriterapia occidentale. Ognuna di queste Essenze non solo esprime e trasmette tutta la possente e variegata bellezza della loro terra d’origine, ma si è dimostrata straordinariamente efficace nella soluzione di molti disturbi della vita moderna: dai problemi legati all’alimentazione agli squilibri comportamentali e di coppia, sino a diverse forme di stress e panico. Quest’opera vuole essere un’introduzione al kit californiano e una guida a un «percorso» di crescita interiore diretto a un ampliamento di coscienza, da realizzarsi attraverso la piena comprensione della cosiddetta «Floriterapia della Consapevolezza». Un viaggio lungo le sette fasi evolutive dell’essere umano, cadenzato a ogni tappa dai fiori californiani, raggruppati e descritti sulla base di specifiche applicazioni connesse a tematiche proprie del cammino di crescita. Un viaggio sorprendente alla ricerca di meravigliosi rimedi che la Natura mette a disposizione per il nostro benessere psicofisico e per la nostra completa realizzazione. Stefania Rossi è nata nel 1952. Vive a Padova, dove opera come erborista, naturopata e floriterapeuta. Dopo aver conosciuto e utilizzato a lungo i Fiori di Bach, ha potuto apprezzare in modo particolare il potenziale riequilibrante delle essenze floreali californiane. Chi desidera contattare l’autrice, può visitare il sito www. Mariposalily. Eu. Edizioni L’età dell’Acquario Pagine 264, 19,00 euro . .  
   
   
FORUM DELLE CITTÀ INTERCULTURALI A BARI  
 
 Bari, 26 novembre 2009 - Da Bari a dicembre, con Il Forum delle Città Interculturali, il via alla campagna del Consiglio d’Europa contro tutte le discriminazioni. Presenti i massimi vertici del Consiglio d’Europa, e i rappresentanti della rete delle città interculturali. Anticipazioni nella conferenza stampa di presentazione dell’evento, venerdì 27 novembre a Bari. Un Forum per festeggiare i 60 anni di istituzione del Consiglio d’Europa e insieme per dare il via alla campagna contro tutte le discriminazioni: nasce con questo duplice intento il Forum delle Città Interculturali, che su iniziativa del Consiglio d’Europa e della Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo, si svolgerà a Bari l’11 dicembre 2009. Per illustrarne obiettivi e finalità venerdì 27 novembre alle ore 10. 30 si terrà una conferenza stampa di presentazione dell’evento a Bari, presso la Presidenza della Giunta Regionale (Via Nazario Sauro, 33) Presenti: il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, l’Assessore regionale al Mediterraneo Silvia Godelli, il Presidente del Consiglio regionale Pietro Pepe, l’Assessore regionale alla Solidarietà sociale Elena Gentile, l’Assessore alle Politiche giovanili, Accoglienza e Pace del Comune di Bari Fabio Losito, il responsabile del Servizio stampa del Consiglio d’Europa in Italia Roberto Tumbarello e Pina Marmo, rappresentante della Puglia al Congresso dei Poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa. In un momento in cui i rischi di insorgenza di fenomeni di razzismo e di intolleranza nel nostro Paese e nell’intera Europa sono tangibili, il Forum rappresenta un’occasione importante per stimolare a livello internazionale una riflessione su questi temi. Per questa ragione saranno a Bari i massimi vertici del Consiglio d’Europa, , rappresentanti degli organismi internazionali e nazionali che si occupano delle politiche di accoglienza dei migranti, giornalisti europei impegnati nella rete dei media contro il razzismo e le discriminazioni. La conferenza stampa sarà anche occasione utile per illustrare la Legge n. 18 del 08/04/2008 “Norme per l’accoglienza e l’integrazione delle cittadine e dei cittadini stranieri immigrati in Puglia”, approvata oggi in Consiglio Regionale. .  
   
   
70° CONCORSO INTERNAZIONALE DI GINEVRA: UNA MODENESE DI ADOZIONE, POLINA PASZTIRCSAK, ALLIEVA DI MIRELLA FRENI ALL’ACCADEMIA DI ALTA FORMAZIONE LIRICA CUBEC, CONQUISTA LA GIURIA E IL PUBBLICO E VINCE IL 1° PREMIO  
 
 Modena 26 novembre, 2009: Si è conclusa la settantesima edizione del Concorso Internazionale di Ginevra, che quest’anno è stato dedicato alla voce e alle percussioni. Al termine di impegnative prove eliminatorie, con concorrenti in gara provenienti da nazioni diverse, sono stati decretati i sei finalisti e fra questi si è aggiudicata il primo premio Polina Pasztircsak e anche i tre premi speciali: del pubblico, Cercle du Grand Théâtre, Coup de coeur Breguet. Il primo premio prevede una borsa di studi di 20. 000 Franchi Svizzeri, mentre il premio del pubblico a una borsa di studio di 3. 000 Franchi Svizzeri. Il vincitore viene inoltre invitato per due anni a partecipare a numerosi concerti. Il Concorso internazionale di Ginevra è una delle più importanti competizioni a livello mondiale. Ogni anno viene aperto a due discipline diverse; quest’anno sono state selezionate le percussioni ed il canto, che è in concorso ogni 4 anni circa. Hanno vinto il concorso di Ginevra cantanti come Victoria de Los Angeles, Maria Stader, José Van Dam, oltre che ad artisti di grande fama come Arturo Benedetti Michelangeli, Maurizio Pollini, Marta Argerich, Friedrich Gulda, Maurizio Pollini, Georg Solti. L’organizzazione del Concorso è sovvenzionata dalla città e dal Cantone di Ginevra. La Fondazione del Concorso di Ginevra è diretta dal Conseil de Fondation, composto da sette membri rappresentanti l´Orchestre de la Suisse Romande, il Grand Théâtre ed il Conservatoire de musique de Genève. Una commissione artistica è responsabile delle scelte delle discipline da mettere a concorso, della scelta dei giudici e del repertorio, ed un segretariato incaricato dell´organizzazione del Concorso, posto sotto la supervisione del segretariato generale. La storia personale di Polina Pasztircsak assomiglia un po’ ad una favola. Nata a Budapest da madre russa e padre ungherese, fin dalla tenera età si avvicina alla musica cantando in cori di voci bianche e suonando il flauto. Comincia lo studio del canto lirico all´età di 19 anni. Nel 2005 diventa allieva di Mirella Freni al Cubec, Centro Universale del Bel Canto a Vignola, dove sta conseguendo il diploma di secondo livello in canto in convenzione con il Conservatorio Girolamo Frescobaldi di Ferrara, ottenendo una borsa di studio dallo stato italiano e da diverse fondazioni ungheresi. Nel 2007 è stata semifinalista al concorso Renata Tebaldi a San Marino. Ha registrato per la radio ungherese musiche di Mussorgsky, Tschaikovsky, Haydn, Kodaly e Schubert. Tiene diversi concerti in Italia ed in Ungheria. Debutta a Modena nel dicembre 2007 e poi nel febbraio 2009 nel ruolo di Micaela, ripercorrendo i passi proprio della Freni, nella regia di Misha von Hoecke sotto la direzione di Juraj Valcuha. Poi questo incredibile e meritato successo a Ginevra, a cui farà seguito il debutto ne La Bohéme a Budapest, sua terra natale. Nel frattempo continua ad impegnarsi con determinazione nello studio sotto la guida di Mirella Freni presso l’Accademia di alta formazione lirica Cubec a Modena. .  
   
   
ASTRONAUTI ESA-NASA RIPORTANO A FIRENZE IL CANNOCCHIALE DI GALILEO REDUCI DALLO SPAZIO, IL COMANDANTE DELLA NAVETTA ATLANTIS STS-125 SCOTT ALTMAN E LO SPECIALISTA DI ORIGINI ITALIANE MICHAEL MASSIMINO SARANNO OSPITI DEL CAPOLUOGO TOSCANO IL 18 DICEMBRE SU INIZIATIVA DELLA DIREZIONE DEI VOLI SPAZIALI ABITATI DELL’ESA  
 
Firenze, 26 novembre 2009 - Come promesso. Sei mesi dopo aver portato in orbita una replica perfetta del cannocchiale di Galileo per celebrare l’anno dell’astronomia e il quarto centenario delle scoperte celesti galileiane, gli astronauti Nasa della missione spaziale Sts-125 Atlantis voleranno a Firenze per restituirlo di persona al Museo di Storia della Scienza, futuro Museo Galileo. Il comandante Scott Altman e lo specialista di missione Michael Massimino visiteranno il capoluogo toscano il prossimo 18 dicembre, accompagnati dall’astronauta Esa Paolo Nespoli e da Simonetta Di Pippo, direttrice del programma Voli Spaziali Abitati dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea) promotrice dell’iniziativa per sensibilizzare i cittadini europei sull’importanza del volo spaziale abitato nella nostra società (www. Esa. Int/spaceflight). La delegazione Esa-nasa sarà ufficialmente ricevuta dal sindaco Matteo Renzi, dal direttore del Museo Paolo Galluzzi e dal direttore dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri Francesco Palla. Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio i due astronauti parteciperanno alla presentazione pubblica della missione, finalizzata alla manutenzione del telescopio orbitale Hubble. Nel corso della cerimonia, alla cui realizzazione ha contribuito anche Selex Galileo, saranno proiettati tre spettacolari filmati sulla missione e sul telescopio galileiano. Decollati dalla Florida (Kennedy Space Center) lo scorso 11 maggio, i sette membri dell’equipaggio (tra cui una donna, Megan Mcarthur) hanno riparato e potenziato i delicati meccanismi di Hubble e grazie a questo intervento il telescopio è oggi capace di performance ancor più eccezionali per profondità e nitidezza (www. Nasa. Gov). Una volta nello spazio, gli astronauti hanno commemorato le scoperte di Galileo puntando verso le stelle la replica del rivoluzionario telescopio, messa appunto a disposizione dal Museo di Storia della Scienza di Firenze, che conserva l’originale. Il comandante Altman (50 anni) e lo specialista di missione Massimino (47 anni, ingegnere, nonni siciliani), sono veterani con più voli e passeggiate spaziali all’attivo. Intervistato in maggio a poche ore dal lancio, Massimino si dichiarò onorato di portare nel cosmo lo storico cannocchiale dello scienziato toscano, e si augurò di avere la possibilità di visitare Firenze per riconsegnarlo personalmente al Museo di Storia della Scienza. Il suo desiderio adesso si realizza e il telescopio galileiano, tornato dallo spazio, avrà un posto d’onore nel museo che, dopo una radicale ristrutturazione degli ambienti e degli allestimenti, riaprirà in primavera con il nome di Museo Galileo (www. Imss. Fi. It). L’evento fa parte del tour europeo dei due astronauti promosso dall’Esa, che farà tappa anche a Parigi e a Roma. .  
   
   
GEOGRAFIE COMPLEMENTARI DAL 5 AL 16 DICEMBRE 2009 50 ARTISTI E I BAMBINI DELLA SCUOLA ELEMANTARE DI SORENGO PER L’ASSOCIAZIONE LA MENSA E IL GREGGE, CHE OPERA IN MONGOLIA  
 
 Magliaso (Lugano), 26 novembre 2009 - A dicembre Officinaarte apre il suo spazio a esposizioni collettive nelle quali gli artisti sono invitati a diffondere messaggi lievi e profondi attraverso un’opera creata per l’occasione: in questo caso Reto Albertalli, Brigitte Allenbach, Felicita Bianchi, Gaetano Blaiotta, Luigi Boccadamo, Paolo Boschetti, Veronica Branca-masa, Enrico Brunella, Gabriela Carbognani, Marisa Casellini, Alberto Chollet, Giosianna Crivelli, Effe Emme, Charlotte e Vittoria Eftimovski, Eftim Eftimovski, Matteo Emery, Ivana Falconi, Gaby Fluck, Gizi Fluck, Aurora Ghielmini, Fernando Giorgetti, Aglaia Haritz, Rudolf Koenig, Liliana Laurenti, Christine Lifart, Simonetta Martini, Francesca Mauri, Renate Mueller, Silvia Paradela, Sara Pellegrini, Enzo Pelli, Antonio Pizzolante, Milvia Quadrio, 4all, Gianni Realini, Luca Rendina, Anna Sala, Nando Snozzi, Sandra Snozzi, Gabriela Spector, Stefano Spinelli, Patrizia Stierli, Antonio Tabet, Ivana Taglioni, Giuliano Togni, Veronica Tanzi, Lucio Tappa, Isa Viglezio-pallich, Flavia Zanetti e Renata Zanetti hanno dato la loro adesione entusiastica, generosa e molto diversificata per comporre un lavoro unitario, un’istallazione totale sul tema della Mongolia, di grande significato artistico e umano. Saranno esposte: 50 opere 50x50 di artisti visivi, di cui alcune tridimensionali, che troveranno collocazione all’interno e anche all’esterno della galleria. Un’istallazione con i disegni Il Sole realizzati dai bambini della Scuola elementare di Sorengo, con il relativo libro di immagini e pensieri (Edizioni Ulivo). Una serie di fotografie originali a colori, scattate quest’anno da Alberto Chollet in Mongolia per l’Associazione La mensa e il gregge. Inoltre saranno proiettati tre documentari di Matteo Bellinelli, Presidente de La mensa e il gregge: Un cuore che guarda (2003), La mensa e il gregge (2004) Atimkhan re della luna (2008). La Mongolia è uno dei paesi più fieri, misteriosi e affascinanti del mondo. I suoi paesaggi mozzafiato, i suoi cieli infiniti, la sua popolazione sorridente e vivace ne fanno un luogo magico e incantato. Mongolia, in mongolo, significa “il paese dal cielo blu”. Erede dell’impero più vasto che la terra abbia mai conosciuto, iniziato nel tredicesimo secolo e retto con pugno di ferro dal mitico guerriero Gengis Khan (definito qualche anno fa dal Washington Post “l’uomo del millennio”), la Mongolia è grande quanto metà Europa ma è abitata solo da tre milioni di persone, di cui un terzo sono, ancora e sempre, allevatori nomadi. Il fiore che la rappresenta è l’edelweiss e la sua configurazione geografica, se rovesciata, è molto molto simile a quella della Svizzera. Due coincidenze, due pretesti che hanno suggerito ai cinquanta artisti ospiti dell’esposizione di creare un ponte immaginario tra la Mongolia e la Svizzera, così come lo sta facendo in concreto, da sei anni ormai, l’Associazione ticinese La mensa e il gregge che in Mongolia si è schierata al fianco degli allevatori nomadi più penalizzati, dapprima dal crollo dell’impero sovietico e ora dalla crisi globale; delle fasce più periferiche e maggiormente sfavorite della già poverissima popolazione mongola; di molti bambini privi di educazione ( e in casi estremi anche di una corretta alimentazione), La mensa e il gregge ha costruito una scuola e un asilo, con annesso refettorio, nella Mongolia centrale, e progetta la costruzione di un dormitorio-refettorio nella Mongolia kazaka (Vedi il sito www. Lamensaeilgregge. Com) .  
   
   
MOSTRA FOTOGRAFICA ANTEPRIMA DEL PROGETTO WILD WONDERS OF EUROPE A GUBBIO  
 
Gubbio 26 novembre 2009 - Nata come iniziativa di solidarietà nei confronti dell’Abruzzo e allestita a Barrea, nel Parco Nazionale d’Abruzzo in ottobre, Natura d’Europa, mostra fotografica anteprima del progetto Wild Wonders of Europe (www. Wild-wonders. Com ) è organizzata da Maurizio Biancarelli, fotografo eugubino, e sarà trasferita a Gubbio nelle sale inferiori di Palazzo Pretorio a Piazza Grande dal 05 dicembre 2009 al 06 gennaio 2010 con il seguente orario: mattino 10-13 e pomeriggio 15-19. 30. L’inaugurazione è prevista per le ore 17. 30 del 05 dicembre e sarà preceduta, alle ore 17. 00, da una proiezione di Maurizio Biancarelli nella sala Trecentesca del Municipio a presentazione del progetto Wild Wonders of Europe. L’evento è stato realizzato con il contributo del Comune di Gubbio, della Provincia di Perugia e della Regione Umbria. Wild Wonders of Europe ha fornito gratuitamente i files, mentre Epson Italia ha contribuito alla stampa delle fotografie. Le immagini sono 35 di dimensioni 70 X100 cm e di autori diversi e provengono dall´archivio del progetto Wild Wonders of Europe, la più grande iniziativa fotografica mai realizzata finora e che ha lo scopo di mostrare ai 700 milioni di cittadini europei e al resto del mondo la bellezza e la ricchezza delle meraviglie naturali presenti nel continente attraverso lo strumento della fotografia. Tra i maggiori sponsor del progetto figurano National Geographic, Wwf, Nikon, Epson, Nokia. L´obiettivo è quello di far sì che tutti possano ristabilire un legame diretto e profondo col mondo naturale, godere del contatto con la natura e preoccuparsi della sua conservazione in maniera più responsabile per il futuro. In realtà, paradossalmente, si conosce meglio la natura d´Africa e d´America, perché molto più presenti in Tv, che non quella del proprio territorio e il progetto ha l´ambizione di cambiare questo stato di cose. Wild Wonders of Europe vuole celebrare le misure di conservazione della natura intraprese da varie organizzazioni e governi, sostenerle fortemente e veicolare, attraverso le immagini inedite di 68 tra i migliori fotografi naturalisti europei, tra cui Maurizio Biancarelli, il messaggio positivo che molte specie animali stanno tornando. Quando vengono prese le giuste decisioni, la natura ringrazia e riesce a ristabilire gli equilibri perduti. L´italia ha mostrato il suo elevato grado di biodiversità, il più alto del continente, e ha ricevuto la visita di vari fotografi stranieri impegnati in almeno otto missioni nel nostro territorio. Il lavoro dei fotografi è terminato nell´agosto 2009 e, a partire dal prossimo anno, varie mostre di grande respiro saranno allestite nelle maggiori città europee. Questa mostra anteprima rappresenta una bella opportunità per la città, che sarà così in grado di offrire ai cittadini e ai visitatori un primo sguardo sulle meraviglie naturali del continente europeo attraverso le straordinarie immagini di alcuni dei fotografi impegnati nel progetto. .  
   
   
OGGI INAUGURAZIONE DELL’ATELIER ARTISTICO - ARTIGIANALE DS ART STUDIO  
 
Milano, 26 novembre 2009 - Creatività, preparazione accademica ed esperienza professionale di lunga data sono le caratteristiche che accomunano Diana Byčkova e Stepan Romanyšyn, artisti e artigiani che animano, con le loro sorprendenti creazioni, questo nuova fucina delle arti nel cuore di Milano. Oggi ore 18. 30 , il Ds Art studio via Garian 18 “si metterà in mostra”, presentando al pubblico le sue “meraviglie”: opere di calcografia, stampa originale, grafica digitale, illustrazioni, progetti editoriali, libri d’arte, calligrafie, pittura ad olio, sculture/intagli in miniatura, oggetti da collezionismo, rilegature artistiche, ricerche di restauro della pittura, della scultura e del libro. Le opere esposte sono state progettate, sviluppate e prodotte a mano da Diana Byčkova e Stepan Romanyšyn www. Ds-art. Net Diana Byčkova - Nata nel 1979 a Kiev, dall’età di 5 anni l’artista ha frequentato un corso della durata di dodici anni (1984 – 1996) presso la Scuola Artistica. Ha studiato all’Accademia Nazionale di Belle Arti e di Architettura a Kiev, nella sezione di grafica e legatura del libro, dove le è stata conferita la laurea di Artista-grafica del Libro (1996 – 2002). Ha frequentato l’Accademia del Teatro di Kiev, corso di cinematografia (1999 – 2001). Ha concluso il dottorato all’Accademia di Belle Arti a Kiev, abilitante all’insegnamento universitario, con una tesi scientifica dal titolo: “La combinazione della fotografia, disegno e manoscritto nell’illustrazione” (2003). Negli anni successivi ha eseguito diversi lavori: insegnante di disegno presso una scuola d’arte (2001 – 2002), illustratrice/ grafica presso case editrici di Kiev e di Mosca (2002 – 2004), calligrafa, rilegatore, grafica 2D per computer-giochi nella ditta francese-ucraina “Frogwares” (2003 – 2004), grafica pubblicitaria. Ha realizzato progetti editoriali, impaginazioni e illustrazioni per alcune case editrici arabe e italiane (dal 2004 fin oggi); nel 2005 ha vinto la medaglia oro-argento nel Concorso di Grafica Cesare Frigerio, con la seguente motivazione: “… Per il soggetto di grande fantasia, supportato da una tecnica sensibile nel chiaroscuro a punta di matita”; stampatore di grafica originale presso l’atelier di Giorgio Upiglio (2007 – 2009) dove realizzava anche i diversi progetti. Nel 2008 ha vinto il premio nel concorso Premio biennale di incisione “Sandro e Marialuisa Angelini”: una copia dell´incisione entra a far parte delle raccolte della Galleria d’arte Moderna e Contemporanea dell’Accademia di Carrara. Nel 2007 ha concluso il biennio di grafica al’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e l’anno successivo ha aperto lo Studio Ds Art a Milano. Stepan Romanyšyn - Nato nel 1975 nella regione Zakarpatia (al confine fra Ucraina e Slovacchia), l’artista è nipote di Mihail Romanyshyn, ex direttore del Museo Nazionale d’Arte Ucraina a Kiev e artista ucraino/sovietico molto importante e conosciuto come paesaggista di Zakarpatia. Stepan ha frequentato il corso di Lavorazione Artistica del Legno presso il Collegio dell’Arte Applicata A. Erdeli di Uzhgorod (1991-1996), dove gli è stato conferito il titolo di Specialista Inferiore nell’Arte Decorativa Applicata e Maestro di Disegno, realizzando per la sua tesi un tavolo di legno da scacchiera con le pedine degli scacchi. Ha, inoltre, approfondito lo studio e le tecniche del disegno, della pittura e della scultura. Subito dopo è stato ammesso all’Accademia Nazionale di Belle Arti e Architettura a Kiev, dove ha frequentato il corso completo di Restauro delle Opere d’Arte (1996-2002) e gli è stata conferita la laurea di Artista Restauratore delle opere di pittura a cavalletto e monumentale. Per la tesi di laurea ha studiato e restaurato due bassorilievi policromi: l’Arcangelo S. Michele e l’Arcangelo S. Gabriele, della meta´ del Xviii, e un ritratto femminile su tela della metà del Xviii. Nel percorso dal 1995 fin oggi ha eseguito diversi lavori: realizzazione di mobili e arredamenti presso una falegnameria, restauro di quadri e mobili per collezioni private (1997 – 2004), copie di mobili d’antiquariato, insegnante di pittura presso la Scuola d’Arte di Kiev (2001 – 2002); specialista-restauratore delle opere di pittura a cavalletto, di sculture policrome e di mobili nel Museo Nazionale di Kiev (2002 – 2003); decorazione e pitturazione di interni (per bar, ristorante, alberghi, appartamenti ecc); grafico 2D per computer-giochi nella ditta francese-ucraina “Frogwares” (2003 – 2004), realizzazione di una serie di 150 icone su legno (2005); dal 2005 intaglia e restaura legno, avorio, materiali preziosi, esegue le sculture in miniatura, bastoni, gioielli (etc. ) per collezioni private. .  
   
   
PREMIO CIRRI A CALIFANO, BATTISTA, VERGARA, GUERRI E GENTILINI  
 
Roma, 26 Novembre 2009 - «Caravella per la musica leggera» a Franco Califano, «per la saggistica» a Giordano Bruno Guerri, «per il teatro cabaret» al comico capitolino Maurizio Battista. E ancora: Caravella «per il giornalismo» a Daniela Vergara, e «per l’impegno sociale» a Luigi Gentilini, professore oncologo e autore di un nobile progetto di solidarietà: circumnavigherà i laghi africani Vittoria e Tanganica per aiutare le popolazioni locali in difficoltà, a bordo di un’imbarcazione-ospedale con sala chirurgica, sala parto e sala gessi, dotata di moderne strutture sanitarie tecnologiche. Sono i protagonisti della Xviii edizione del Premio Cirri che nella splendida cornice del Salone Margherita (via Due Macelli 75) domenica 29 novembre, alle ore 21. 00 riceveranno le ambite Caravelle. Una serata in memoria del famoso giornalista e scrittore Luciano Cirri, «da sempre esempio coerente di anticonformismo e di libertà», nonché fondatore - insieme a Mario Castellacci, Piefrancesco Pingitore e Piero Palombo - del Bagaglino, il teatro cabaret che negli anni Sessanta inventò un nuovo modo di fare satira a Roma. Ricco il programma della serata. Come le imperdibili esibizioni di Franco Califano, detto “il Califfo”, dalla canzone “Minuetto” che scrisse per Mia Martini, al suo cavallo di battaglia “Tutto il resto è noia”. Ad intrattenere e coinvolgere direttamente il pubblico sarà il comico romano Maurizio Battista che, tra battute e sketch, darà anche qualche “assaggio” del suo spettacolo in programma per circa un mese dal 5 dicembre al teatro Olimpico di Roma. Non mancheranno esibizioni canore di Leo Valeriano, che in occasione del Ventennale della Caduta del Muro canterà “Berlino”, opera che compose alla fine degli anni Sessanta, e sarà accompagnato sul palco da Pat Starke, altra stella della compagnia teatrale “il Giardino dei Supplizi”. Ma non è finita. Giordano Bruno Guerri, presidente della fondazione “il Vittoriale”, presenterà le nuove iniziative del complesso museale “Il Vittoriale degli Italiani”, già casa di Gabriele D’annunzio, sul lago di Garda. Non mancherà un “Memorial” in onore di Oreste Lionello da parte di Pier Francesco Pingitore, uno dei fondatori, insieme a Luciano Cirri, della compagnia del Bagaglino. A organizzare l’evento, come di consueto, sono gli «Amici della Caravella» (www. Amicicaravella. It), storica associazione culturale guidata da Franco Ferrari, da sempre promotrice della manifestazione, realizzata con il sostegno del Consiglio Regionale del Lazio, in collaborazione con Trambus. A presentare l’evento sarà il giornalista Roberto Rosseti: “Per me è un momento di felicità dal punto di vista professionale poter presentare un premio in onore di uno dei migliori giornalisti degli ultimi cinquant’anni in Italia, e con il quale ho avuto la fortuna di collaborare”. Il Premio Cirri - Il premio Luciano Cirri è così intitolato in memoria del famoso giornalista e scrittore, nonché fondatore - insieme a Mario Castellacci, Piefrancesco Pingitore e Piero Palumbo - del Bagaglino (il teatro cabaret che negli anni Sessanta inventò un nuovo modo di fare satira a Roma). L’iniziativa è nata nel 1984, un anno dopo la prematura scomparsa di Cirri, per premiare personalità del mondo dello spettacolo e del giornalismo distintesi in nome dell’anticonformismo e dell’esigenza di libertà. Ricco l´elenco dei vincitori delle passate edizioni: Aldo Fabrizi, Oreste Lionello, Indro Montanelli, Roberto Gervaso, Massimo Fini, Bruno Vespa, Marcello Veneziani, Magdi Allam, Andrea Bocelli, Maria Grazia Cucinotta e tanti altri. Luciano Cirri: Chi Era - Giornalista, scrittore, saggista, critico teatrale e televisivo, autore di canzoni, radiodrammmi, testi per cabaret. Insieme a Mario Castellacci, Pier Francesco Pingitore e Piero Palumbo, Luciano Cirri è stato tra i fondatori del “Bagaglino” di vicolo della Campanella, il teatro cabaret che negli anni Sessanta inventò un nuovo modo di fare satira a Roma. In seguito Cirri ha lasciato il “Bagaglino” per dar vita al “Giardino dei Supplizi” insieme con alcuni noti attori, tra i quali Oreste Lionello, Anna Mazzamauro, Gianfranco Funari, con la collaborazione di Gianna Preda e Gualtiero Jacopetti. Redattore capo e vicedirettore del settimanale “Il Borghese”, ha tenuto fortunate e polemiche rubriche anche per alcuni autorevoli quotidiani. Levigato narratore, caustico moralista controcorrente, ironico diarista, intransigente e generoso difensore di uomini e valori scomodi, ha anche pubblicato numerosi libri. Lo ammiravano e lo temevano in molti. Toscano di nascita, romano d’adozione, è morto nel 1983. Dall’anno seguente, gli è stato intitolato il “Premio Cirri”, che viene ogni anno assegnato a personalità dello spettacolo e della cultura che si sono distinti per anticonformismo e per spirito di libertà. Una libertà di cui Cirri ha conosciuto bene il prezzo, e che ha pagato per intero e fino in fondo. .