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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Settembre 2013
SOLARE: LE NUOVE TECNOLOGIE A SUNEC 2013 DAL 10 SETTEMBRE IN SICILIA ALCUNI DEI MAGGIORI SCIENZIATI DELL`ENERGIA SOLARE  
 
Palermo, 5 Settembre 2013 - L’accademico dell scienze russo Yuri Baurov, quello cinese di Hong Kong Raymond Wong, il fisico italiano Francesco Meneguzzo, il chimico Nino Aricò e lo scrittore Ottavio Cappellani. Sono questi i relatori plenari che dal prossimo 10 settembre interverranno in Sicilia a Sunec 2013, la Conferenza scientifica internazionale organizzata a Santa Flavia dal Polo Fotovoltaico della Sicilia. Baurov, il padre della rivoluzionaria teoria dei byuon, presenterà alcune delle implicazioni tecnologiche della sua teoria, che applicata alla trazione navale produce risultati che verranno presentati da Meneguzzo. Wong discute i risultati dell’approccio al fotovoltaico basato sulla chimica organica; mentre Aricò presenta le nuove tecnologie per la conversione elettrochimica dell’anidride carbonica in composti del carbonio utili e benefici. Cappellani, autore del recente Manifesto per le città alla fine del mondo, discuterà le implicazioni strategiche della questione energetica per le comunità urbane. «Le ricerche e le riflessioni che saranno presentate in anteprima a Sunec -- dice il chairman della Conferenza, Mario Pagliaro – dimostrano tanto la radicale innovazione che investe la scienza e le tecnologie del solare, così come le conseguenze sociali, economiche e persino urbanistiche dovute dalla loro diffusione in case e aziende». Cortometraggi, interviste ai relatori e una sintesi dei lavori saranno pubblicati sul sito della Conferenza, http://www.solar-conference.eu/ ; mentre i lavori scientifici verranno pubblicati dalla rivista Energy & Environmental Science, quella con il maggior valore di impact factor nel settore disciplinare “energia e ambiente”. Nato dall’integrazione dei gruppi di ricerca di Pagliaro al Cnr e di Leonardo Palmisano all’Università di Palermo, il Polo Fotovoltaico della Sicilia conduce dal 2008 costanti attività di ricerca e formazione finalizzate a far cogliere a giovani, imprese e famiglie le opportunità di sviluppo economico e risanamento ambientale offerte dalle tecnologie dell’energia solare e dell’efficienza energetica.  
   
   
RASFORMARE LE ALGHE IN CARBURANTE  
 
Bruxelles, 5 settembre 2013 - La presenza delle microalghe di colore blu-verde, viscide e presenti nei mari e nelle acque dolci di tutto il mondo, non è solitamente accolta con grande entusiasmo. Ma ciò potrebbe essere sul punto di cambiare. Un team di scienziati europei è in missione per dimostrare che le microalghe possono essere usate per produrre bioetanolo da usare come biocarburante per meno di 0,40 euro al litro. Il progetto Dema ("Direct Ethanol from Microalgae"), finanziato dall´Ue, si sta concentrando sui cianobatteri, una microalga che si trova in quasi tutti gli ambienti terrestri e acquatici, compresi oceani, laghi e terreni umidi, e sulle rocce. I cianobatteri ottengono la loro energia mediante la fotosintesi. Il team di ricerca sta tentando di migliorare la produzione di biocarburante a due livelli. Prima di tutto il team presenterà la possibilità di produrre etanolo mediante l’ingegneria metabolica, alterando le reazioni chimiche che avvengono nelle cellule, in modo da poter produrre efficacemente bioetanolo. Il bioetanolo verrà quindi secreto dalle alghe e filtrato dal terreno di coltura attraverso una membrana. Il team Dema svilupperà e dimostrerà questa tecnologia, ed è fiducioso che questo processo, una volta messo a punto, sarà superiore a qualsiasi altro presentato finora nella letteratura scientifica. I biocarburanti hanno il potenziale di ridurre in modo significativo la produzione di carbonio dei trasporti e di ridurre il suo impatto sul cambiamento climatico. Usare le microalghe per produrre biocarburanti presenta molti vantaggi rispetto ad altre forme di biomassa: esse esistono spontaneamente e crescono velocemente, e poiché non crescono sulla terraferma, non entrano in competizione con le colture alimentari. Il progetto riunisce nove partner sia del mondo accademico che industriale provenienti da sei paesi Ue. Esso è coordinato dall´Università di Limerick in Irlanda e ha ricevuto quasi 5 milioni di euro dall´Ue nell´ambito del filone energia del Settimo programma quadro (7° Pq). Il progetto ha iniziato il proprio lavoro nel dicembre 2012 e lo concluderà nel maggio 2017. Per maggiori informazioni, visitare: Scheda informativa del progetto Dema http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/106280_it.html  
   
   
MISE, DIMEZZATE ZONE MARINE APERTE A RICERCA E PRODUZIONE DI IDROCARBURI ZANONATO: IMPEGNO SU LIMITATE AREE STRATEGICHE, CONIUGHIAMO AMBIENTE E SVILUPPO  
 
Roma, 5 settembre 2013- Il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato ha firmato il decreto di riordino delle zone marine aperte alla ricerca e coltivazione di idrocarburi, in coerenza con le norme di legge approvate dal Parlamento nell’ultimo anno e con la direzione indicata dalla Strategia Energetica Nazionale. Il decreto determina un quasi dimezzamento delle aree complessivamente aperte alle attività offshore, che passano da 255 a 139 mila chilometri quadrati, spostando le nuove attività verso aree lontane dalle coste e comunque già interessate da ricerche di Paesi confinanti, nel rispetto dei vincoli ambientali e di sicurezza italiani ed europei. In particolare, il decreto determina la chiusura a nuove attività delle aree tirreniche e di quelle entro le 12 miglia da tutte le coste e le aree protette, con la contestuale residua apertura di un’area marina nel mare delle Baleari, contigua ad aree di ricerca spagnole e francesi. "Con questo provvedimento - dichiara il Ministro Flavio Zanonato - sosteniamo lo sviluppo delle risorse nazionali strategiche, concentrando le attività di ricerca e sviluppo di idrocarburi in poche aree marine a maggior potenziale e minor sensibilità ambientale”. “Il decreto – sottolinea infine-prevede l´impiego dei più elevati standard di sicurezza e di tecnologie di avanguardia nelle quali le aziende italiane detengono una posizione di leadership internazionale".  
   
   
ENERGIA: ASS.VITO SU IMPIANTO BIOMASSE SEDEGLIANO  
 
Trieste, 5 settembre 2013 - L´amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia non può intervenire nella vicenda della costruzione di un impianto a biomasse a Pannellia di Sedegliano (Ud) in quanto la competenza in materia è della Provincia di Udine. Lo precisa l´assessore regionale all´Ambiente ed Energia, Sara Vito, in vista della Conferenza dei servizi che domani ad Udine dovrà esaminare la richiesta della "Fire Energy" di modifica all´autorizzazione a sua tempo rilasciata dalla stessa Provincia per la costruzione dell´impianto, relativamente ai combustibili da utilizzare. In proposito l´assessore Vito spiega che già a giugno, in vista della prima riunione della Conferenza dei servizi, i competenti uffici della direzione Ambiente ed Energia, dopo un attento esame della documentazione e della normativa attualmente in vigore, avevano accertato la non competenza della Regione e comunicato un tanto alla Provincia. L´assessore Vito ricorda inoltre che l´Amministrazione sta lavorando alla predisposizione del nuovo Piano energetico regionale, il quale "oltre a puntare su efficienza e risparmio energetico, guarderà con interesse alla produzione di energia da fonti rinnovabili, sempre nell´ottica di uno sviluppo sostenibile, cercando il corretto equilibrio tra tutela dell´ambiente e fabbisogno energetico".  
   
   
ANCI TOSCANA: "6000 CAMPANILI", RISORSE PER 100 MILIONI PER I PICCOLI COMUNI  
 
Firenze, 5 settembre 2013 - Interventi infrastrutturali di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di edifici pubblici (compresa l’adozione di misure antisismiche); realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture accessorie e funzionali alle stesse o reti telematiche di Ngn e Wi-fi; salvaguardia e messa in sicurezza del territorio. Sono queste le categorie di intervento inserite nel Primo Programma "6000 Campanili", previsto dall’art.18 comma 9 del ‘Decreto del Fare’. Le risorse stanziate ammontano a 100 milioni. Anci nazionale ha siglato con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la convenzione che regola i criteri per l’accesso e l’utilizzo delle risorse. Non appena quest´ultima sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale, gli enti potranno cominciare a inviare le richieste ad Anci tramite Posta Elettronica Certificata (Pec), secondo le norme del Codice dell’Amministrazione Digitale (Cad), unitamente alla documentazione indicata nella citata Convenzione. Possono presentare domanda i Comuni che, in base al censimento 2011, avevano una popolazione inferiore ai 5mila abitanti (in Toscana sono 134); le Unioni composte esclusivamente da Comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti e i Comuni risultanti da fusioni tra Comuni ciascuno dei quali con popolazione inferiore a 5mila abitanti. Le richieste potranno essere inviate esclusivamente a partire dalle ore 9 del giorno successivo alla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della convenzione, e dovranno pervenire entro e non oltre 60 giorni dalla stessa. La documentazione necessaria per inviare le richieste di finanziamento sarà disponibile sul sito del Ministero e di Anci.  
   
   
FVG: ACCORDO REGIONE-AREA PER RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA EDIFICI  
 
Trieste, 5 settembre 2013 - Regione Friuli Venezia Giulia e Consorzio per l´Area di Ricerca scientifica e tecnologica di Trieste hanno sottoscritto la Convenzione quadro per l´avvio della collaborazione relativamente ad alcuni progetti d´innovazione per la riqualificazione energetica di edifici di proprietà dell´Amministrazione regionale. La Convenzione viene ad attuare il Protocollo d´intesa siglato tra la Regione ed il ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in materia di "Sviluppo sostenibile e promozione delle tecnologie a basse emissioni di carbonio", recentemente oggetto di una riunione tra la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ed il direttore generale del ministero Corrado Clini. Scopo della Regione è quello di utilizzare le migliori tecnologie disponibili per ottimizzare il rendimento energetico delle sedi regionali. Obiettivo di Area Science Park è portare a concreta applicazione le tecnologie innovative sviluppate, favorendone l´affermazione e consentendo quindi alle imprese che hanno investito in tale progettualità, in partnership proprio con Area, nuove occasioni di sviluppo economico ed occupazionale. "L´accordo della Regione con Area, per un programma che complessivamente ´vale´ circa 18 milioni di euro, di cui 4,85 milioni di euro di cofinanziamento ministeriale - ha sottolineato la presidente Serracchiani - testimonia della capacità d´intervento degli attori pubblici anche in settori di elevata innovazione e di particolare attualità, quali quelli dell´efficientamento energetico e della green economy". Dunque, osserva l´assessore regionale alla Programmazione e Patrimonio Francesco Peroni, "la convenzione rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra amministrazione pubblica - in questo caso quella regionale - e rete della ricerca. Stiamo lavorando affinché forme analoghe di relazione con il nostro sistema di ricerca si moltiplichino, a crescente beneficio della nostra comunità regionale". L´accordo prevede una prima fase in cui Area affiancherà la Regione nell´individuazione dei migliori parametri per l´effettuazione della diagnosi energetica degli edifici ed una seconda fase in cui gli esiti della diagnosi verranno valutati per orientare le scelte progettuali verso le diverse soluzioni tecniche possibili. Il testo sottoscritto prevede successivamente la possibilità, in relazione a specifici casi di studio, di sviluppare analisi comparative tra differenti soluzioni tecnologiche e supportare le lavorazioni delle diverse fasi progettuali.  
   
   
DINAMICA DEL COMPARTO EDILE NEL VERBANO CUSIO OSSOLA  
 
Verbania, 5 settembre 2013 - Si conferma critico l’andamento del comparto edile nel Vco. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno la variazione del numero di imprese è pari al -3,7%: la media nazionale è -2,1%, regionale -2,9%. Al 30 giugno 2013 nel Vco sono 2.551 le attività registrate nel settore delle costruzioni, circa il 19% del totale delle imprese. Quasi il 64% delle imprese del comparto sono attive in lavori di costruzione specializzati, dove rientrano idraulici, elettricisti ed imprese operanti nel completamento e finitura di edifici. Rispetto al primo semestre 2012 si registra una diminuzione di circa 100 imprese, quasi tutte ditte individuali. In lieve aumento le società di capitali. Segno meno per idraulici (-18 imprese in v.A. Rispetto a giugno 2012) e lavori di completamento e finitura (-21 imprese), strettamente legati alla costruzione di edifici, che con la crisi del comparto risulta in netta flessione nell’ultimo triennio. Stabili gli elettricisti. È quanto emerge dal rapporto statistico relativo alla dinamica delle imprese nel comparto delle costruzioni realizzato dalla Camera di commercio del Vco, sulla base di dati Infocamere, la società consortile degli enti camerali. Nel Vco il comparto edile, seppur con le forti criticità nel momento, continua ad avere un peso sul totale delle imprese più elevato rispetto alla media regionale (16%) ed italiana (circa 14%). Il 64% del totale delle costruzioni è occupato dai lavori di costruzione specializzati, con uno stock pari a circa 1.630 imprese, in calo di oltre 60 imprese rispetto al primo semestre 2012. Il 36% delle imprese di questo comparto si occupa dell’installazione di impianti elettrici ed idraulici, rispettivamente 302 imprese e 288 in v.A. Stabile il numero di elettricisti in provincia (-1 unità in v.A.), in flessione gli idraulici (-18 imprese in v.A.) rispetto ai primi sei mesi 2012. Oltre il 16% opera nella tinteggiatura e posa in opera di vetri (270 unità). Il 21% (337 unità) è registrato in altri lavori di finitura e completamento (-21 imprese rispetto al 30 giugno 2012), in cui rientra ad esempio l’attività di muratore. 24 sono le imprese nel comparto ingegneria civile, di cui 17 nella costruzione di strade e autostrade La restante parte pari a poco meno di 900 imprese (35% del totale) si occupa della costruzione di edifici, in costante flessione rispetto al primo semestre 2009 (-126 unità). Fortissima l’incidenza delle imprese individuali nel comparto edile: 1.886 unità in v.A., il 74% del settore. Nell’intero sistema provinciale le imprese individuali nei diversi settori sono circa il 57% del totale. Le forme societarie nel loro complesso ammontano a circa 650 imprese, con un´incidenza del 25% del totale. Le società di capitali, (13%) superano in peso percentuale, e in v.A., quelle di persona (12%). Seppur nelle criticità del momento si registrano variazioni positive per le società di capitale, +32 unità negli ultimi tre anni. Le società di capitali sono l’unica forma giuridica a non registrare flessioni nell’ultimo periodo analizzato, segnale di una maggiore strutturazione dell’apparato imprenditoriale della provincia. In forte flessione le imprese individuali, -96 unità in v.A. Nell’ultimo anno, con uno stock che scende sotto le 1.900 unità. Negli ultimi tre anni, sono quasi 200 le ditte individuali in meno registrate nel settore edile in provincia.  
   
   
RIMINI - UN FONDO DI 100MILA EURO PER LE NUOVE IMPRESE  
 
Rimini, 5 settembre 2013 - La Camera di Commercio di Rimini prosegue e intensifica il suo impegno nella promozione dello sviluppo dell´imprenditoria, stanziando un fondo di 100mila Euro per la concessione di contributi per spese sostenute nella costituzione di micro, piccole e medie imprese. Le domande possono essere presentate dal 2 settembre al 29 novembre 2013. Il bando e la documentazione integrali sono reperibili sul sito www.Riminieconomia.it Possono fare domanda per accedere a questo fondo non solo aspiranti imprenditori riminesi che siano intenzionati ad avviare un’impresa localizzata nella provincia di Rimini entro il 31 marzo 2014, ma anche nuove imprese già esistenti, con la seguenti specifiche: che abbiano sede legale e operativa nella provincia di Rimini, siano iscritte al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio di Rimini ed attive in data non anteriore al 1 gennaio 2012. Sono finanziabili (al netto di Iva e di altre imposte e tasse) le spese sostenute nel periodo compreso tra il 01/01/2013 e il 31/12/2013 e, nel caso di imprese non ancora costituite al momento della presentazione della domanda, quelle sostenute dal 01/01/2013 al 31/03/2014. Fra le voci di spesa ammissibili ci sono: parcelle notarili e costi relativi alla costituzione (escluse tasse e imposte); acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature e arredi; acquisto e sviluppo di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali inerenti l´attività dell´impresa; spese per la realizzazione del sito internet; spese per la registrazione del sito Web; spese di consulenza inerenti alle procedure di deposito/registrazione del brevetto, costi di ricerche di anteriorità del brevetto; spese promozionali: sono ammissibili i costi relativi ad acquisizione ed attuazione di campagne promozionali, stampa e realizzazione di marchi, logo, immagini coordinate, biglietti da visita, brochure, acquisto di pubblicità su internet. Non sono invece ammissibili in ogni caso spese non riconducibili all’elenco precedente; oneri di costituzione da versare ad enti pubblici; le spese per le quali si sono ottenuti altri contributi pubblici; spese relative all’acquisto di beni usati o acquistati in leasing. L’agevolazione prevista consiste in un contributo a fondo perduto, fino ad un massimo del 40% delle spese ammesse, opportunamente dimostrate da documenti di spesa (fatture) quietanzati: non verranno comunque liquidati contributi superiori a 8mila Euro e potranno beneficiare del contributo camerale gli interventi il cui costo minimo (spese ammesse) sia pari o superiore a € 10.000,00 (diecimila/00) al netto di Iva. I contributi saranno corrisposti naturalmente entro i limiti della somma stanziata per l’iniziativa. Le imprese possono accedere al contributo compilando la relativa domanda secondo il fac-simile presente sul sito Internet camerale secondo le modalità illustrate.  
   
   
PROGETTO “START UP IMPRENDITORIA SOCIALE”  
 
Firenze, 5 settembre 2013 - In questi ultimi anni le imprese sociali hanno mostrato una notevole espansione qualificandosi sempre di più come un soggetto di rilievo nel tessuto economico del Paese. Ma quali sono le imprese sociali? Anzitutto le organizzazioni che si sono adeguate alla normativa speciale (D. Lgs. 155/2006) la quale non istituisce una nuova figura giuridica, ma permette di aggiungere la qualifica “sociale” a qualsiasi forma giuridica (sia di origine non profit che di carattere commerciale) in base alla presenza di alcune caratteristiche: ˜ perseguimento di finalità di “interesse generale” nella produzione di beni e servizi di “utilità sociale”; ˜ attività limitata a ben definiti settori di intervento (cultura, formazione, turismo sociale e i più classici servizi socio-assistenziali ed educativi nonché l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate); ˜ necessaria presenza di forme di coinvolgimento dei lavoratori e dei beneficiari delle attività nella governance; ˜ divieto di ogni forma anche indiretta di distribuzione degli utili; ˜ obbligatoria redazione di un bilancio economico e di un bilancio sociale Vi sono poi, quali imprese sociali storiche, le cooperative sociali di cui alla L. 381/1991 le quali, pur non acquisendo la qualifica di imprese sociali prevista dal suddetto D. Lgs. 155/2006, presentano, però, tutte le principali caratteristiche richiamate dal legislatore in tale normativa. Dalle tabelle si evidenzia un incremento nella numerosità delle imprese sociali del 29% a livello nazionale, del 41% a livello regionale e del 40% a livello provinciale; mentre per quanto riguarda l’occupazione si registra un forte incremento degli addetti su scala nazionale (+52,5%) dovuto essenzialmente ad un aumento esponenziale degli occupati nel Lazio, ed incrementi dell’11,9% a livello regionale e del 18,4% nella provincia di Firenze. Per le cooperative sociali nel periodo 2011/2013 si mostra una lieve flessione nella numerosità delle imprese (-2,2% su scala nazionale, -6,3% per il dato regionale e –5,6% a livello provinciale) mentre il dato occupazionale (i dati si riferiscono più precisamente agli anni 2010, 2011 e 2012) appare in controtendenza registrando un aumento degli addetti sia a livello nazionale (+12,9) che su quello regionale (+17,2) e provinciale (+13,3%). Dal Rapporto Iris Network “L’impresa sociale in Italia” del maggio 2012 si evidenzia che nel loro operare le imprese sociali si sono distinte per la capacità di creare valore continuo, stabile e duraturo per chi ne utilizza i servizi, per il contesto socio economico nel quale sono inserite e per i propri lavoratori che ne rappresentano il vero fattore produttivo. E molte imprese sociali stanno dimostrando che è possibile fare efficienza creando al contempo lavoro e segnalando, anche in questa delicata fase congiunturale, una tenuta occupazionale decisamente migliore rispetto al resto dell’economia italiana. Le imprese sociali sia per le peculiarità dei settori di attività nei quali operano sia per il maggior coinvolgimento delle persone (soci, lavoratori, beneficiari delle attività, ecc.) mostrano così ancora una volta il loro effetto anticiclico. Consapevole della rilevanza che le imprese sociali stanno assumendo dal punto di vista economico e occupazionale, il sistema camerale – Unione Italiana delle Camera di Commercio con la collaborazione di Universitas Mercatorum - ha promosso un’iniziativa tesa a favorire la nascita di nuove imprese sociali “Start up imprenditoria sociale” cui ha aderito anche la Camera di Commercio di Firenze. Nell’ambito del progetto verranno selezionate le migliori 12 idee di imprese sociali alle quali saranno offerti servizi gratuiti di accompagnamento allo sviluppo del progetto imprenditoriale e allo start up. L´iniziativa è rivolta a gruppi di aspiranti imprenditori che intendono avviare una nuova impresa sociale nel territorio fiorentino nei settori di intervento “ad utilità sociale” previsti dal D. Lgs. 155/2006 e dalla Legge 381/1991. Possono anche essere presentate idee ricadenti in altri settori d´attività purchè le iniziative imprenditoriali siano finalizzate all´inserimento lavorativo delle persone definite “svantaggiate”. I servizi verranno erogati presso la Camera di Commercio di Firenze ad opera di tutor specializzati che assisteranno i proponenti nello svolgimento delle seguenti attività: - sviluppo del progetto di impresa ed elaborazione del business plan; - raccordo con il sistema del credito e del micro-credito; - costituzione della società. Il Bando per la presentazione delle candidature rimarrà aperto fino al 30 settembre e tutte le informazioni sono scaricabili dalla home page del sito: http://www.fi.camcom.gov.it/  
   
   
LA GIUNTA DI BOLZANO INCONTRA IL GRUPPO SWAROVSKI: FORMAZIONE, INNOVAZIONE, SISTEMI DI MOBILITÀ  
 
Bolzano, 5 settembre 2013 - Le strategie in ricerca e innovazione, la formazione del personale, lo sviluppo di sistemi di controllo della mobilità, le possibili forme di collaborazione: sono alcuni dei temi che la Giunta provinciale ha affrontato il 26 agosto in Tirolo nell´incontro con la proprietà e il management del Gruppo Swarovski. La Giunta provinciale con Alexander Swarovski (terzo da sinistra) nel famoso "Kristallwelten" di Wattens (Foto: Swarovski Kristallwelten) Le periodiche visite ad aziende nel territorio dell´Euregio ritenute modelli per sviluppo e innovazione permettono alla Giunta provinciale di fare il punto su nuovi servizi e di approfondire la possibilità di collaborazioni. È quanto il presidente Durnwalder, il vice Theiner e gli assessori Bizzo, Widmann, Kasslatter Mur, Mussner e Pichler Rolle hanno fatto anche ieri (26 agosto) a Wattens e Absam in Tirolo incontrando la proprietà e il management del Gruppo Swarovski (migliaia di dipendenti in tutto il mondo e fatturato miliardario). La delegazione ha fatto tappa al famoso "Kristallwelten", alla Swarco Spa (sistemi di controllo mobilità) e alla Swarovski Optik. "Abbiamo potuto conoscere da vicino lo sviluppo di prodotti e servizi ad alto contenuto tecnologico - spiega il presidente Durnwalder - le strategie di crescita dell´impresa e le modalità della formazione e dell´aggiornamento del personale." Di particolare interesse per la Giunta è stata l´attività del ramo aziendale specializzato in progettazione, sviluppo e realizzazione di sistemi telematici integrati per il controllo del traffico e dei trasporti. Si tratta di prodotti che consentono tra l´altro il monitoraggio del traffico stradale in tempo reale, la videosorveglianza della rete stradale e l´erogazione dei relativi servizi di informazione agli utenti (incidenti, lavori programmati, disponibilità di posti auto).  
   
   
DESIGN. COMUNE DI MILANO E ADI CERCANO IDEE PER ALLESTIRE GLI SPAZI CHE OSPITERANNO LA COLLEZIONE COMPASSO D’ORO  
 
Milano, 5 settembre 2013 - Un concorso di idee per allestire gli spazi della nuova sede dell’Associazione per il Disegno Industriale che ospiteranno la collezione storica del premio Compasso d’Oro. Frutto della collaborazione tra Comune di Milano e Adi, il concorso si rivolge a progettisti, architetti e designer, sia singoli che in gruppo, di cui almeno uno residente in Italia, per la realizzazione di una superficie di circa 700 mq in cui dovranno essere realizzati reception, biglietteria, guardaroba, oltre agli spazi espositivi veri e propri. La nuova sede dell’Adi, in fase di realizzazione, sorgerà a Porta Volta, nell’area ex Enel, tra via Ceresio e via Bramante, e sarà inaugurata nel 2015. “Questo concorso – ha dichiarato l’assessore alle Politiche del Lavoro, Ricerca, Università Moda e Design Cristina Tajani - permetterà di avere un progetto innovativo per gli spazi interni della nuova sede di Adi per la valorizzazione e promozione della ricerca e del design italiano nell’area urbana di Milano, suo luogo d’origine quale fenomeno sociale ed economico e fattore strategico per la riconoscibilità della cultura italiana e del made in Italy nel mondo. Un’opportunità importante – conclude l’assessore Tajani - soprattutto per i giovani designer e architetti che avranno la possibilità concreta di confrontarsi con un progetto significativo per lo sviluppo della città”. “Le idee selezionate con questo bando – ha dichiarato la vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia de Cesaris - saranno destinate non solo ad allestire un nuovo luogo per la cultura e il design, ma anche nuovi spazi per il quartiere: Adi, infatti, si è impegnata ad accogliere anche iniziative organizzate dalle associazioni del quartiere”. “Accanto all´esposizione del Compasso d´Oro - ha annunciato la presidente di Adi Luisa Bocchietto - la nuova sede intende divenire un centro di riferimento e possibile sede istituzionale anche per le altre associazioni del mondo del design, oggi distribuite in modo non percepibile sul territorio cittadino e operanti in modo autonomo ma disaggregato. La volontà è quella di creare una rete culturale di ampio respiro che possa essere di riferimento per il design italiano durante tutto l´anno e ospitare collaborazioni a livello internazionale.” Il concept dovrà tenere conto delle relazioni fisiche e virtuali tra lo spazio espositivo, gli archivi e i depositi della collezione valorizzando i principi di ergonomia e del Design for All. Scopo della nuova location dovrà essere quello di promuovere la cultura del design in senso più ampio, ospitando mostre e manifestazioni temporanee, oltre a consentire l’accesso per via telematica a informazioni e servizi. A selezionare i lavori una giuria qualificata composta da nove membri tra cui Luisa Bocchietto, presidente Adi, Enrico Morteo, curatore della Collezione Compasso d’Oro e altri esperti di chiara fama. Il concorso è strutturato in due fasi: la prima, introduttiva, dalla quale emergeranno i 3 progetti che accederanno alla seconda fase di approfondimento, tra cui verrà scelto il prospetto vincitore da realizzarsi entro febbraio 2015. Per i tre progetti finalisti è previsto un rimborso spese di € 5.000 ciascuno. Gli interessati possono trovare tutte le informazioni e i moduli di iscrizione al concorso direttamente sul sito dell’Adi www.Adi-design.org. Gli elaborati dovranno essere consegnati entro il 15 ottobre 2013.  
   
   
VALDARO: IMPEGNO DELLA REGIONE LOMBARDIA, IL PORTO SARÀ CONFERITO  
 
Mantova, 5 settembre 2013 - "Un incontro utile e costruttivo, che segna un´inversione di tendenza dopo 15 anni e che vede sostanzialmente concluse le ostilità tra gli Enti locali, che hanno dato la propria disponibilità a condividere con Regione Lombardia un percorso per uscire da questo stato di emergenza". E´ quanto ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, al termine dell´incontro avuto a Mantova sul futuro della società Valdaro Spa. Al tavolo, organizzato dall´assessore Fava su delega del presidente della Giunta regionale Roberto Maroni, hanno partecipato il sindaco Nicola Sodano, con il vice sindaco Germano Tommasini e il segretario generale Annibale Vareschi; il presidente della Provincia Alessandro Pastacci, con l´assessore Massimo Dall´aglio; Luciano Borra, presidente della Valdaro Spa; Carlo Zanetti e Giovanni Zanini, presidente e segretario della Camera di commercio; i consiglieri regionali Marco Carra e Anna Lisa Baroni. Rilancio Passa Da Nuovo Piano Industriale - "Dobbiamo ripartire dal protocollo del 1998 - ha spiegato Fava -, che prevedeva, attraverso il conferimento del porto, ora nelle disponibilità della Provincia, alla società Valdaro Spa, una modalità di capitalizzazione di quest´ultima. Modalità che peraltro garantisce contestualmente una prospettiva di sviluppo della vocazione intermodale di quell´area e che mette la stessa nelle condizioni di tornare a essere appetibile anche in un momento di particolare difficoltà economica come l´attuale". Ruolo Della Regione - Sono due gli impegni che l´assessore Fava ha preso a conclusione del tavolo di confronto di oggi a Mantova. "Innanzitutto - ha detto - dovrò informare della situazione la Giunta nella prossima seduta di venerdì e, in subordine, convocare gli istituti di credito più esposti in questa fase a un tavolo, al quale illustrare sommariamente un piano di rilancio della società. Piano che dovrà concretizzarsi nella predisposizione in tempi rapidi di un vero e proprio Piano industriale". "Regione Lombardia - ha concluso l´assessore Fava - pur mantenendo la propria terzietà rispetto a una vicenda che vede coinvolti gli Enti pubblici mantovani, non lascerà nulla di intentato, per provare a salvaguardare gli investimenti pubblici fatti in questi anni su una struttura unica nel panorama nazionale, che deve mantenere quell´elemento di strategicità che aveva caratterizzato le scelte del passato".