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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 05 Settembre 2013 |
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SOLARE: LE NUOVE TECNOLOGIE A SUNEC 2013 DAL 10 SETTEMBRE IN SICILIA ALCUNI DEI MAGGIORI SCIENZIATI DELL`ENERGIA SOLARE |
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Palermo, 5 Settembre 2013 - L’accademico dell scienze russo
Yuri Baurov, quello cinese di Hong Kong Raymond Wong, il fisico italiano
Francesco Meneguzzo, il chimico Nino Aricò e lo scrittore Ottavio Cappellani.
Sono questi i relatori plenari che dal prossimo 10 settembre interverranno in
Sicilia a Sunec 2013, la Conferenza scientifica internazionale organizzata a
Santa Flavia dal Polo Fotovoltaico della Sicilia.
Baurov, il padre della rivoluzionaria teoria dei
byuon, presenterà alcune delle implicazioni tecnologiche della sua teoria, che
applicata alla trazione navale produce
risultati che verranno presentati da Meneguzzo.
Wong discute i risultati dell’approccio al
fotovoltaico basato sulla chimica organica; mentre Aricò presenta le nuove
tecnologie per la conversione elettrochimica dell’anidride carbonica in
composti del carbonio utili e benefici. Cappellani, autore del recente
Manifesto per le città alla fine del mondo, discuterà le implicazioni
strategiche della questione energetica per le comunità urbane.
«Le ricerche e le riflessioni che saranno presentate
in anteprima a Sunec -- dice il chairman della Conferenza, Mario Pagliaro –
dimostrano tanto la radicale innovazione che investe la scienza e le tecnologie
del solare, così come le conseguenze sociali, economiche e persino urbanistiche
dovute dalla loro diffusione in case e aziende».
Cortometraggi, interviste ai relatori e una sintesi
dei lavori saranno pubblicati sul sito della Conferenza,
http://www.solar-conference.eu/ ; mentre i lavori scientifici verranno pubblicati dalla
rivista Energy & Environmental Science, quella con il maggior valore di
impact factor nel settore disciplinare “energia e ambiente”.
Nato dall’integrazione dei gruppi di ricerca di
Pagliaro al Cnr e di Leonardo Palmisano all’Università di Palermo, il Polo
Fotovoltaico della Sicilia conduce dal 2008 costanti attività di ricerca e formazione finalizzate
a far cogliere a giovani, imprese e famiglie le opportunità di sviluppo
economico e risanamento ambientale offerte dalle tecnologie dell’energia solare
e dell’efficienza energetica.
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RASFORMARE LE ALGHE IN CARBURANTE |
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Bruxelles, 5 settembre 2013 - La presenza delle
microalghe di colore blu-verde, viscide e presenti nei mari e nelle acque dolci
di tutto il mondo, non è solitamente accolta con grande entusiasmo. Ma ciò
potrebbe essere sul punto di cambiare. Un team di scienziati europei è in
missione per dimostrare che le microalghe possono essere usate per produrre
bioetanolo da usare come biocarburante per meno di 0,40 euro al litro.
Il progetto Dema ("Direct Ethanol from
Microalgae"), finanziato dall´Ue, si sta concentrando sui cianobatteri,
una microalga che si trova in quasi tutti gli ambienti terrestri e acquatici,
compresi oceani, laghi e terreni umidi, e sulle rocce. I cianobatteri ottengono
la loro energia mediante la fotosintesi.
Il team di ricerca sta tentando di migliorare la
produzione di biocarburante a due livelli. Prima di tutto il team presenterà la
possibilità di produrre etanolo mediante l’ingegneria metabolica, alterando le
reazioni chimiche che avvengono nelle cellule, in modo da poter produrre
efficacemente bioetanolo.
Il bioetanolo verrà quindi secreto dalle alghe e
filtrato dal terreno di coltura attraverso una membrana.
Il team Dema svilupperà e dimostrerà questa
tecnologia, ed è fiducioso che questo processo, una volta messo a punto, sarà
superiore a qualsiasi altro presentato finora nella letteratura scientifica.
I biocarburanti hanno il potenziale di ridurre in modo
significativo la produzione di carbonio dei trasporti e di ridurre il suo
impatto sul cambiamento climatico. Usare le microalghe per produrre
biocarburanti presenta molti vantaggi rispetto ad altre forme di biomassa: esse
esistono spontaneamente e crescono velocemente, e poiché non crescono sulla
terraferma, non entrano in competizione con le colture alimentari.
Il progetto riunisce nove partner sia del mondo
accademico che industriale provenienti da sei paesi Ue. Esso è coordinato
dall´Università di Limerick in Irlanda e ha ricevuto quasi 5 milioni di euro
dall´Ue nell´ambito del filone energia del Settimo programma quadro (7° Pq). Il
progetto ha iniziato il proprio lavoro nel dicembre 2012 e lo concluderà nel
maggio 2017.
Per maggiori informazioni, visitare:
Scheda informativa del progetto Dema
http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/106280_it.html
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MISE, DIMEZZATE ZONE MARINE APERTE A RICERCA E PRODUZIONE DI IDROCARBURI ZANONATO: IMPEGNO SU LIMITATE AREE STRATEGICHE, CONIUGHIAMO AMBIENTE E SVILUPPO |
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Roma, 5 settembre 2013- Il Ministro dello Sviluppo
Economico Flavio Zanonato ha firmato il decreto di riordino delle zone marine
aperte alla ricerca e coltivazione di idrocarburi, in coerenza con le norme di
legge approvate dal Parlamento nell’ultimo anno e con la direzione indicata
dalla Strategia Energetica Nazionale.
Il decreto determina un quasi dimezzamento delle aree
complessivamente aperte alle attività offshore, che passano da 255 a 139 mila
chilometri quadrati, spostando le nuove attività verso aree lontane dalle coste
e comunque già interessate da ricerche di Paesi confinanti, nel rispetto dei
vincoli ambientali e di sicurezza italiani ed europei.
In particolare, il decreto determina la chiusura a
nuove attività delle aree tirreniche e di quelle entro le 12 miglia da tutte le
coste e le aree protette, con la contestuale residua apertura di un’area marina
nel mare delle Baleari, contigua ad aree di ricerca spagnole e francesi.
"Con questo provvedimento - dichiara il Ministro
Flavio Zanonato - sosteniamo lo sviluppo
delle risorse nazionali strategiche, concentrando le attività di ricerca e
sviluppo di idrocarburi in poche aree marine a maggior potenziale e minor
sensibilità ambientale”. “Il decreto – sottolinea infine-prevede l´impiego dei
più elevati standard di sicurezza e di tecnologie di avanguardia nelle quali le
aziende italiane detengono una posizione di leadership internazionale".
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ENERGIA: ASS.VITO SU IMPIANTO BIOMASSE SEDEGLIANO |
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Trieste, 5 settembre 2013 - L´amministrazione
regionale del Friuli
Venezia Giulia non può intervenire nella vicenda della
costruzione di un impianto a biomasse a Pannellia di
Sedegliano
(Ud) in quanto la competenza in materia è della
Provincia di
Udine. Lo precisa l´assessore regionale all´Ambiente
ed Energia,
Sara Vito, in vista della Conferenza dei servizi che
domani ad
Udine dovrà esaminare la richiesta della "Fire
Energy" di
modifica all´autorizzazione a sua tempo rilasciata
dalla stessa
Provincia per la costruzione dell´impianto,
relativamente ai
combustibili da utilizzare.
In proposito l´assessore Vito spiega che già a giugno,
in vista
della prima riunione della Conferenza dei servizi, i
competenti
uffici della direzione Ambiente ed Energia, dopo un
attento esame
della documentazione e della normativa attualmente in
vigore,
avevano accertato la non competenza della Regione e
comunicato un
tanto alla Provincia.
L´assessore Vito ricorda inoltre che l´Amministrazione
sta
lavorando alla predisposizione del nuovo Piano
energetico
regionale, il quale "oltre a puntare su
efficienza e risparmio
energetico, guarderà con interesse alla produzione di
energia da
fonti rinnovabili, sempre nell´ottica di uno sviluppo
sostenibile, cercando il corretto equilibrio tra
tutela
dell´ambiente e fabbisogno energetico".
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ANCI TOSCANA: "6000 CAMPANILI", RISORSE PER 100 MILIONI PER I PICCOLI COMUNI |
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Firenze, 5 settembre 2013 - Interventi
infrastrutturali di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di
edifici pubblici (compresa l’adozione di misure antisismiche); realizzazione e
manutenzione di reti viarie e infrastrutture accessorie e funzionali alle
stesse o reti telematiche di Ngn e Wi-fi; salvaguardia e messa in sicurezza del
territorio. Sono queste le categorie di intervento inserite nel Primo Programma
"6000 Campanili", previsto dall’art.18 comma 9 del ‘Decreto del
Fare’.
Le risorse stanziate ammontano a 100 milioni. Anci
nazionale ha siglato con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la
convenzione che regola i criteri per l’accesso e l’utilizzo delle risorse. Non
appena quest´ultima sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale, gli enti potranno
cominciare a inviare le richieste ad Anci tramite Posta Elettronica Certificata
(Pec), secondo le norme del Codice dell’Amministrazione Digitale (Cad),
unitamente alla documentazione indicata nella citata Convenzione.
Possono presentare domanda i Comuni che, in base al
censimento 2011, avevano una popolazione inferiore ai 5mila abitanti (in
Toscana sono 134); le Unioni composte esclusivamente da Comuni con popolazione
inferiore a 5mila abitanti e i Comuni risultanti da fusioni tra Comuni ciascuno
dei quali con popolazione inferiore a 5mila abitanti.
Le richieste potranno essere inviate esclusivamente a
partire dalle ore 9 del giorno successivo alla data di pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale della convenzione, e dovranno pervenire entro e non oltre 60
giorni dalla stessa.
La documentazione necessaria per inviare le richieste
di finanziamento sarà disponibile sul sito del Ministero e di Anci.
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FVG: ACCORDO REGIONE-AREA PER RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA EDIFICI |
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Trieste, 5
settembre 2013 - Regione Friuli Venezia
Giulia e Consorzio per
l´Area di Ricerca scientifica e tecnologica di Trieste
hanno
sottoscritto la Convenzione quadro per l´avvio della
collaborazione relativamente ad alcuni progetti
d´innovazione per
la riqualificazione energetica di edifici di proprietà
dell´Amministrazione regionale.
La Convenzione viene ad attuare il Protocollo d´intesa
siglato
tra la Regione ed il ministero dell´Ambiente e della
Tutela del
Territorio e del Mare in materia di "Sviluppo
sostenibile e
promozione delle tecnologie a basse emissioni di
carbonio",
recentemente oggetto di una riunione tra la presidente
del Friuli
Venezia Giulia Debora Serracchiani ed il direttore
generale del
ministero Corrado Clini.
Scopo della Regione è quello di utilizzare le migliori
tecnologie
disponibili per ottimizzare il rendimento energetico
delle sedi
regionali. Obiettivo di Area Science Park è portare a
concreta
applicazione le tecnologie innovative sviluppate,
favorendone
l´affermazione e consentendo quindi alle imprese che
hanno
investito in tale progettualità, in partnership
proprio con Area,
nuove occasioni di sviluppo economico ed
occupazionale.
"L´accordo della Regione con Area, per un
programma che
complessivamente ´vale´ circa 18 milioni di euro, di
cui 4,85
milioni di euro di cofinanziamento ministeriale - ha sottolineato
la presidente Serracchiani - testimonia della capacità
d´intervento degli attori pubblici anche in settori di
elevata
innovazione e di particolare attualità, quali quelli
dell´efficientamento energetico e della green
economy".
Dunque, osserva l´assessore regionale alla
Programmazione e
Patrimonio Francesco Peroni, "la convenzione
rappresenta un
esempio virtuoso di collaborazione tra amministrazione
pubblica -
in questo caso quella regionale - e rete della
ricerca. Stiamo
lavorando affinché forme analoghe di relazione con il
nostro
sistema di ricerca si moltiplichino, a crescente
beneficio della
nostra comunità regionale".
L´accordo prevede una prima fase in cui Area
affiancherà la
Regione nell´individuazione dei migliori parametri per
l´effettuazione della diagnosi energetica degli
edifici ed una
seconda fase in cui gli esiti della diagnosi verranno
valutati
per orientare le scelte progettuali verso le diverse
soluzioni
tecniche possibili.
Il testo sottoscritto prevede successivamente la
possibilità, in
relazione a specifici casi di studio, di sviluppare
analisi
comparative tra differenti soluzioni tecnologiche e
supportare le
lavorazioni delle diverse fasi progettuali.
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DINAMICA DEL COMPARTO EDILE NEL VERBANO CUSIO OSSOLA |
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Verbania, 5 settembre 2013 - Si conferma critico
l’andamento del comparto edile nel Vco. Rispetto allo stesso periodo dello
scorso anno la variazione del numero di imprese è pari al -3,7%: la media
nazionale è -2,1%, regionale -2,9%. Al 30 giugno 2013 nel Vco sono 2.551 le attività
registrate nel settore delle costruzioni, circa il 19% del totale delle
imprese. Quasi il 64% delle imprese del comparto sono attive in lavori di
costruzione specializzati, dove rientrano idraulici, elettricisti ed imprese
operanti nel completamento e finitura di edifici. Rispetto al primo semestre
2012 si registra una diminuzione di circa 100 imprese, quasi tutte ditte
individuali. In lieve aumento le società di capitali.
Segno meno per idraulici (-18 imprese in v.A. Rispetto
a giugno 2012) e lavori di completamento e finitura (-21 imprese), strettamente
legati alla costruzione di edifici, che con la crisi del comparto risulta in
netta flessione nell’ultimo triennio. Stabili gli elettricisti.
È quanto emerge dal rapporto statistico relativo alla
dinamica delle imprese nel comparto delle costruzioni realizzato dalla Camera
di commercio del Vco, sulla base di dati Infocamere, la società consortile
degli enti camerali.
Nel Vco il comparto edile, seppur con le forti
criticità nel momento, continua ad avere un peso sul totale delle imprese più
elevato rispetto alla media regionale (16%) ed italiana (circa 14%).
Il 64% del totale delle costruzioni è occupato dai
lavori di costruzione specializzati, con uno stock pari a circa 1.630 imprese,
in calo di oltre 60 imprese rispetto al primo semestre 2012.
Il 36% delle imprese di questo comparto si occupa
dell’installazione di impianti elettrici ed idraulici, rispettivamente 302
imprese e 288 in v.A. Stabile il numero di elettricisti in provincia (-1 unità
in v.A.), in flessione gli idraulici (-18 imprese in v.A.) rispetto ai primi
sei mesi 2012. Oltre il 16% opera nella tinteggiatura e posa in opera di vetri
(270 unità). Il 21% (337 unità) è registrato in altri lavori di finitura e
completamento (-21 imprese rispetto al 30 giugno 2012), in cui rientra ad
esempio l’attività di muratore.
24 sono le imprese nel comparto ingegneria civile, di
cui 17 nella costruzione di strade e autostrade La restante parte pari a poco
meno di 900 imprese (35% del totale) si occupa della costruzione di edifici, in
costante flessione rispetto al primo semestre 2009 (-126 unità).
Fortissima l’incidenza delle imprese individuali nel
comparto edile: 1.886 unità in v.A., il 74% del settore.
Nell’intero sistema provinciale le imprese individuali
nei diversi settori sono circa il 57% del totale.
Le forme societarie nel loro complesso ammontano a
circa 650 imprese, con un´incidenza del 25% del totale.
Le società di capitali, (13%) superano in peso
percentuale, e in v.A., quelle di persona (12%).
Seppur nelle criticità del momento si registrano
variazioni positive per le società di capitale, +32 unità negli ultimi tre
anni. Le società di capitali sono l’unica forma giuridica a non registrare
flessioni nell’ultimo periodo analizzato, segnale di una maggiore
strutturazione dell’apparato imprenditoriale della provincia. In forte
flessione le imprese individuali, -96 unità in v.A. Nell’ultimo anno, con uno
stock che scende sotto le 1.900 unità. Negli ultimi tre anni, sono quasi 200 le
ditte individuali in meno registrate nel settore edile in provincia.
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RIMINI - UN FONDO DI 100MILA EURO PER LE NUOVE IMPRESE |
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Rimini, 5 settembre 2013 - La Camera di Commercio di
Rimini prosegue e intensifica il suo impegno nella promozione dello sviluppo
dell´imprenditoria, stanziando un fondo di 100mila Euro per la concessione di
contributi per spese sostenute nella costituzione di micro, piccole e medie
imprese. Le domande possono essere presentate dal 2 settembre al 29 novembre
2013. Il bando e la documentazione integrali sono reperibili sul sito
www.Riminieconomia.it
Possono fare domanda per accedere a questo fondo non
solo aspiranti imprenditori riminesi che siano intenzionati ad avviare
un’impresa localizzata nella provincia di Rimini entro il 31 marzo 2014, ma
anche nuove imprese già esistenti, con la seguenti specifiche: che abbiano sede
legale e operativa nella provincia di Rimini, siano iscritte al Registro delle
Imprese presso la Camera di Commercio di Rimini ed attive in data non anteriore
al 1 gennaio 2012.
Sono finanziabili (al netto di Iva e di altre imposte
e tasse) le spese sostenute nel periodo compreso tra il 01/01/2013 e il
31/12/2013 e, nel caso di imprese non ancora costituite al momento della
presentazione della domanda, quelle sostenute dal 01/01/2013 al 31/03/2014. Fra
le voci di spesa ammissibili ci sono: parcelle notarili e costi relativi alla
costituzione (escluse tasse e imposte); acquisto di beni strumentali,
macchinari, attrezzature e arredi; acquisto e sviluppo di software gestionale,
professionale e altre applicazioni aziendali inerenti l´attività dell´impresa;
spese per la realizzazione del sito internet; spese per la registrazione del
sito Web; spese di consulenza inerenti alle procedure di deposito/registrazione
del brevetto, costi di ricerche di anteriorità del brevetto; spese promozionali:
sono ammissibili i costi relativi ad acquisizione ed attuazione di campagne
promozionali, stampa e realizzazione di marchi, logo, immagini coordinate,
biglietti da visita, brochure, acquisto di pubblicità su internet. Non sono
invece ammissibili in ogni caso spese non riconducibili all’elenco precedente;
oneri di costituzione da versare ad enti pubblici; le spese per le quali si
sono ottenuti altri contributi pubblici; spese relative all’acquisto di beni
usati o acquistati in leasing.
L’agevolazione prevista consiste in un contributo a
fondo perduto, fino ad un massimo del 40% delle spese ammesse, opportunamente
dimostrate da documenti di spesa (fatture) quietanzati: non verranno comunque
liquidati contributi superiori a 8mila Euro e potranno beneficiare del
contributo camerale gli interventi il cui costo minimo (spese ammesse) sia pari
o superiore a € 10.000,00 (diecimila/00) al netto di Iva. I contributi saranno
corrisposti naturalmente entro i limiti della somma stanziata per l’iniziativa.
Le imprese possono accedere al contributo compilando
la relativa domanda secondo il fac-simile presente sul sito Internet camerale
secondo le modalità illustrate.
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PROGETTO “START UP IMPRENDITORIA SOCIALE” |
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Firenze, 5 settembre 2013 - In questi ultimi anni le
imprese sociali hanno mostrato una notevole espansione qualificandosi sempre di
più come un soggetto di rilievo nel tessuto economico del Paese.
Ma quali sono le imprese sociali?
Anzitutto le organizzazioni che si sono adeguate alla
normativa speciale (D. Lgs. 155/2006) la quale non istituisce una nuova figura
giuridica, ma permette di aggiungere la qualifica “sociale” a qualsiasi forma
giuridica (sia di origine non profit che di carattere commerciale) in base alla
presenza di alcune caratteristiche:
˜ perseguimento di finalità di “interesse generale”
nella produzione di beni e servizi di “utilità sociale”;
˜ attività limitata a ben definiti settori di
intervento (cultura, formazione, turismo sociale e i più classici servizi
socio-assistenziali ed educativi nonché l’inserimento lavorativo di persone
svantaggiate);
˜ necessaria presenza di forme di coinvolgimento dei
lavoratori e dei beneficiari delle attività nella governance;
˜ divieto di ogni forma anche indiretta di
distribuzione degli utili;
˜ obbligatoria redazione di un bilancio economico e di
un bilancio sociale
Vi sono poi, quali imprese sociali storiche, le
cooperative sociali di cui alla L. 381/1991 le quali, pur non acquisendo la
qualifica di imprese sociali prevista dal suddetto D. Lgs. 155/2006,
presentano, però, tutte le principali caratteristiche richiamate dal
legislatore in tale normativa.
Dalle tabelle si evidenzia un incremento nella
numerosità delle imprese sociali del 29% a livello nazionale, del 41% a livello
regionale e del 40% a livello provinciale; mentre per quanto riguarda
l’occupazione si registra un forte incremento degli addetti su scala nazionale
(+52,5%) dovuto essenzialmente ad un aumento esponenziale degli occupati nel
Lazio, ed incrementi dell’11,9% a livello regionale e del 18,4% nella provincia
di Firenze.
Per le cooperative sociali nel periodo 2011/2013 si
mostra una lieve flessione nella numerosità delle imprese (-2,2% su scala
nazionale, -6,3% per il dato regionale e –5,6% a livello provinciale) mentre il
dato occupazionale (i dati si riferiscono più precisamente agli anni 2010, 2011
e 2012) appare in controtendenza registrando un aumento degli addetti sia a
livello nazionale (+12,9) che su quello regionale (+17,2) e provinciale
(+13,3%).
Dal Rapporto Iris Network “L’impresa sociale in
Italia” del maggio 2012 si evidenzia che nel loro operare le imprese sociali si
sono distinte per la capacità di creare valore continuo, stabile e duraturo per
chi ne utilizza i servizi, per il contesto socio economico nel quale sono
inserite e per i propri lavoratori che ne rappresentano il vero fattore
produttivo. E molte imprese sociali stanno dimostrando che è possibile fare
efficienza creando al contempo lavoro e segnalando, anche in questa delicata
fase congiunturale, una tenuta occupazionale decisamente migliore rispetto al
resto dell’economia italiana.
Le imprese sociali sia per le peculiarità dei settori
di attività nei quali operano sia per il maggior coinvolgimento delle persone
(soci, lavoratori, beneficiari delle attività, ecc.) mostrano così ancora una
volta il loro effetto anticiclico.
Consapevole della rilevanza che le imprese sociali
stanno assumendo dal punto di vista economico e occupazionale, il sistema
camerale – Unione Italiana delle Camera di Commercio con la collaborazione di
Universitas Mercatorum - ha promosso un’iniziativa tesa a favorire la nascita
di nuove imprese sociali “Start up imprenditoria sociale” cui ha aderito anche
la Camera di Commercio di Firenze.
Nell’ambito del progetto verranno selezionate le
migliori 12 idee di imprese sociali alle quali saranno offerti servizi gratuiti
di accompagnamento allo sviluppo del progetto imprenditoriale e allo start up.
L´iniziativa è rivolta a gruppi di aspiranti
imprenditori che intendono avviare una nuova impresa sociale nel territorio
fiorentino nei settori di intervento “ad utilità sociale” previsti dal D. Lgs.
155/2006 e dalla Legge 381/1991. Possono anche essere presentate idee ricadenti
in altri settori d´attività purchè le iniziative imprenditoriali siano
finalizzate all´inserimento lavorativo delle persone definite “svantaggiate”.
I servizi verranno erogati presso la Camera di
Commercio di Firenze ad opera di tutor specializzati che assisteranno i
proponenti nello svolgimento delle seguenti attività:
- sviluppo del progetto di impresa ed elaborazione del
business plan;
- raccordo con il sistema del credito e del
micro-credito;
- costituzione della società.
Il Bando per la presentazione delle candidature
rimarrà aperto fino al 30 settembre e tutte le informazioni sono scaricabili
dalla home page del sito: http://www.fi.camcom.gov.it/
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LA GIUNTA DI BOLZANO INCONTRA IL GRUPPO SWAROVSKI: FORMAZIONE, INNOVAZIONE, SISTEMI DI MOBILITÀ |
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Bolzano, 5 settembre 2013 - Le strategie in ricerca e
innovazione, la formazione del personale, lo sviluppo di sistemi di controllo
della mobilità, le possibili forme di collaborazione: sono alcuni dei temi che
la Giunta provinciale ha affrontato il 26 agosto in Tirolo nell´incontro con la
proprietà e il management del Gruppo Swarovski.
La Giunta provinciale con Alexander Swarovski (terzo
da sinistra) nel famoso "Kristallwelten" di Wattens (Foto: Swarovski
Kristallwelten)
Le periodiche visite ad aziende nel territorio
dell´Euregio ritenute modelli per sviluppo e innovazione permettono alla Giunta
provinciale di fare il punto su nuovi servizi e di approfondire la possibilità
di collaborazioni. È quanto il presidente Durnwalder, il vice Theiner e gli
assessori Bizzo, Widmann, Kasslatter Mur, Mussner e Pichler Rolle hanno fatto
anche ieri (26 agosto) a Wattens e Absam in Tirolo incontrando la proprietà e
il management del Gruppo Swarovski (migliaia di dipendenti in tutto il mondo e
fatturato miliardario). La delegazione ha fatto tappa al famoso
"Kristallwelten", alla Swarco Spa (sistemi di controllo mobilità) e
alla Swarovski Optik.
"Abbiamo potuto conoscere da vicino lo sviluppo
di prodotti e servizi ad alto contenuto tecnologico - spiega il presidente
Durnwalder - le strategie di crescita dell´impresa e le modalità della
formazione e dell´aggiornamento del personale." Di particolare interesse
per la Giunta è stata l´attività del ramo aziendale specializzato in
progettazione, sviluppo e realizzazione di sistemi telematici integrati per il
controllo del traffico e dei trasporti. Si tratta di prodotti che consentono
tra l´altro il monitoraggio del traffico stradale in tempo reale, la videosorveglianza della rete stradale e
l´erogazione dei relativi servizi di informazione agli utenti (incidenti,
lavori programmati, disponibilità di posti auto).
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DESIGN. COMUNE DI MILANO E ADI CERCANO IDEE PER ALLESTIRE GLI SPAZI CHE OSPITERANNO LA COLLEZIONE COMPASSO D’ORO |
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Milano, 5 settembre 2013 - Un concorso di idee per allestire gli spazi
della nuova sede dell’Associazione per il Disegno Industriale che ospiteranno
la collezione storica del premio Compasso d’Oro. Frutto della collaborazione
tra Comune di Milano e Adi, il concorso si rivolge a progettisti, architetti e
designer, sia singoli che in gruppo, di cui almeno uno residente in Italia, per
la realizzazione di una superficie di circa 700 mq in cui dovranno essere
realizzati reception, biglietteria, guardaroba, oltre agli spazi espositivi
veri e propri. La nuova sede dell’Adi, in fase di realizzazione, sorgerà a
Porta Volta, nell’area ex Enel, tra via Ceresio e via Bramante, e sarà
inaugurata nel 2015.
“Questo concorso – ha dichiarato l’assessore alle
Politiche del Lavoro, Ricerca, Università Moda e Design Cristina Tajani -
permetterà di avere un progetto innovativo per gli spazi interni della nuova
sede di Adi per la valorizzazione e promozione della ricerca e del design
italiano nell’area urbana di Milano, suo luogo d’origine quale fenomeno sociale
ed economico e fattore strategico per la riconoscibilità della cultura italiana
e del made in Italy nel mondo. Un’opportunità importante – conclude l’assessore
Tajani - soprattutto per i giovani designer e architetti che avranno la
possibilità concreta di confrontarsi con un progetto significativo per lo
sviluppo della città”.
“Le idee selezionate con questo bando – ha dichiarato
la vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia de Cesaris - saranno
destinate non solo ad allestire un nuovo luogo per la cultura e il design, ma
anche nuovi spazi per il quartiere: Adi, infatti, si è impegnata ad accogliere
anche iniziative organizzate dalle associazioni del quartiere”.
“Accanto all´esposizione del Compasso d´Oro - ha
annunciato la presidente di Adi Luisa Bocchietto - la nuova sede intende
divenire un centro di riferimento e possibile sede istituzionale anche per le
altre associazioni del mondo del design, oggi distribuite in modo non
percepibile sul territorio cittadino e operanti in modo autonomo ma
disaggregato. La volontà è quella di creare una rete culturale di ampio respiro
che possa essere di riferimento per il design italiano durante tutto l´anno e
ospitare collaborazioni a livello internazionale.”
Il concept dovrà tenere conto delle relazioni fisiche
e virtuali tra lo spazio espositivo, gli archivi e i depositi della collezione
valorizzando i principi di ergonomia e del Design for All. Scopo della nuova location
dovrà essere quello di promuovere la cultura del design in senso più ampio,
ospitando mostre e manifestazioni temporanee, oltre a consentire l’accesso per
via telematica a informazioni e servizi.
A selezionare i lavori una giuria qualificata composta
da nove membri tra cui Luisa Bocchietto, presidente Adi, Enrico Morteo,
curatore della Collezione Compasso d’Oro e altri esperti di chiara fama.
Il concorso è strutturato in due fasi: la prima,
introduttiva, dalla quale emergeranno i 3 progetti che accederanno alla seconda
fase di approfondimento, tra cui verrà scelto il prospetto vincitore da
realizzarsi entro febbraio 2015. Per i tre progetti finalisti è previsto un
rimborso spese di € 5.000 ciascuno.
Gli interessati possono trovare tutte le informazioni
e i moduli di iscrizione al concorso direttamente sul sito dell’Adi
www.Adi-design.org. Gli elaborati dovranno essere consegnati entro il 15
ottobre 2013.
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VALDARO: IMPEGNO DELLA REGIONE LOMBARDIA, IL PORTO SARÀ CONFERITO |
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Mantova, 5 settembre 2013 - "Un incontro utile e costruttivo, che
segna un´inversione di tendenza dopo 15 anni e che vede sostanzialmente
concluse le ostilità tra gli Enti locali, che hanno dato la propria
disponibilità a condividere con Regione Lombardia un percorso per uscire da
questo stato di emergenza". E´ quanto ha detto l´assessore regionale
all´Agricoltura Gianni Fava, al termine dell´incontro avuto a Mantova sul
futuro della società Valdaro Spa. Al tavolo, organizzato dall´assessore Fava su
delega del presidente della Giunta regionale Roberto Maroni, hanno partecipato
il sindaco Nicola Sodano, con il vice sindaco Germano Tommasini e il segretario
generale Annibale Vareschi; il presidente della Provincia Alessandro Pastacci,
con l´assessore Massimo Dall´aglio; Luciano Borra, presidente della Valdaro
Spa; Carlo Zanetti e Giovanni Zanini, presidente e segretario della Camera di
commercio; i consiglieri regionali Marco Carra e Anna Lisa Baroni.
Rilancio Passa Da Nuovo Piano Industriale -
"Dobbiamo ripartire dal protocollo del 1998 - ha spiegato Fava -, che
prevedeva, attraverso il conferimento del porto, ora nelle disponibilità della
Provincia, alla società Valdaro Spa, una modalità di capitalizzazione di
quest´ultima. Modalità che peraltro garantisce contestualmente una prospettiva
di sviluppo della vocazione intermodale di quell´area e che mette la stessa
nelle condizioni di tornare a essere appetibile anche in un momento di
particolare difficoltà economica come l´attuale".
Ruolo Della Regione - Sono due gli impegni che
l´assessore Fava ha preso a conclusione del tavolo di confronto di oggi a
Mantova. "Innanzitutto - ha detto - dovrò informare della situazione la
Giunta nella prossima seduta di venerdì e, in subordine, convocare gli istituti
di credito più esposti in questa fase a un tavolo, al quale illustrare
sommariamente un piano di rilancio della società. Piano che dovrà
concretizzarsi nella predisposizione in tempi rapidi di un vero e proprio Piano
industriale". "Regione Lombardia - ha concluso l´assessore Fava - pur
mantenendo la propria terzietà rispetto a una vicenda che vede coinvolti gli
Enti pubblici mantovani, non lascerà nulla di intentato, per provare a
salvaguardare gli investimenti pubblici fatti in questi anni su una struttura
unica nel panorama nazionale, che deve mantenere quell´elemento di strategicità
che aveva caratterizzato le scelte del passato".
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