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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Ottobre 2011
7ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLE TECNOLOGIE PERSUASIVE  
 
Linköping, 13 ottobre 2011 - La settima conferenza internazionale sulle tecnologie persuasive si terrà dal 6 all´8 giugno 2012 a Linköping, in Svezia. La tecnologia persuasiva è un campo di ricerca interdisciplinare che si concentra su come le tecnologie e i servizi interattivi possono essere progettati per cambiare gli atteggiamenti e i comportamenti delle persone. Influenzato da settori come la retorica classica, la psicologia sociale e il calcolo ubiquo, i ricercatori impegnati in questo campo stanno progettando applicazioni per settori quali la sanità, l´economia, la sicurezza e l´istruzione. La conferenza presenterà le ultime intuizioni su come le applicazioni mobili e basate su Internet, come i giochi per cellulari e i siti di social networking, possono essere progettate per influenzare i comportamenti, i pensieri e i sentimenti. L´evento intende essere un forum per i ricercatori, i professionisti e gli studenti interessati a sviluppare contatti, presentare, discutere e riflettere su temi centrali associati all´informatica e al design persuasivi. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www.Ischools.org/site/ischoolsnews_article/7th_international_conference_on_persuasive_technology_issues_call_for_paper/    
   
   
TLC, MINISTRO ROMANI INCONTRA AD F2I  
 
Roma, 13 ottobre 2011 - Il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani ha avuto un colloquio ieri con l’amministratore delegato di F2i Vito Gamberale. Nel corso del cordiale incontro, Gamberale ha illustrato al ministro le prospettive di sviluppo della società Metroweb sul fronte della banda ultralarga. Romani ha particolarmente apprezzato l’impegno dell’operatore milanese, le cui strategie di crescita possono dare un contributo al piano governativo di digitalizzazione del Paese.  
   
   
RINNOVATO IL CONSIGLIO DIRETTIVO DI ASSINFORM  
 
Milano, 13 ottobre 2011 – La Giunta di Assinform ha rinnovato il Consiglio Direttivo per il biennio 2011-2013, con la nomina di 10 nuovi consiglieri che partecipano in rappresentanza di Almaviva, Business-e, Exprivia, Microsoft, Nextiraone Italia, Postecom, Selex Elsag, Sesa, Sirti e Zucchetti. Il Consiglio Direttivo dell’Associazione è ora così composto: Presidente: Paolo Angelucci (Cbt – Cosmic Blue Team); Vicepresidenti: Costanza Amodeo (Engineering); Marco Tripi (Almaviva). Consiglieri: Alessandro Barberis (Infocamere); Gianni Camisa (Dedagroup); Enrico Castanini (Datasiel); Paolo Castellacci (Sesa); Pier Luigi Dal Pino (Microsoft); Andrea Farina (Business-e); Domenico Favuzzi (Exprivia); Stefano Gigli (Telecom Italia); Antonio Grioli (Zucchetti Group); Roberto Liscia (Consorzio Netcomm); Stefano Lorenzi (Sirti); Roberto Lorini (Value Team); Franco Mazza (Aive Group); Giorgio Mosca (Selex Elsag); Roberto Pesce (Nextiraone Italia); Vincenzo Pompa (Postecom); Giovanni Radis (Unione Industriale di Torino-grupp Ict); Tatiana Rizzante (Reply); Elisabetta Romano (Pride); Mario Rosso (Almaviva). Paolo Angelucci, Presidente Assinform, ha così commentato: “L’information Technology italiana può offrire al Paese un contributo strategico in termini di apertura di nuove opportunità di crescita dell’economia, dell’occupazione, della competitività e produttività, ma deve essere messa al centro delle politiche di sviluppo del governo. L’associazione rafforza il suo impegno nel valorizzare le potenzialità del settore, rimuovere criticità che ne ostacolano lo sviluppo, lavorare per l’affermazione di una concreta politica di digitalizzazione e infrastrutturazione avanzata del Paese”. Recentemente Assinform è diventato socio di primo livello di Confindustria, mentre nel giugno scorso ha contribuito alla fondazione di Confindustria Digitale, la nuova federazione che riunisce le rappresentanze della filiera dell’informatica, delle telecomunicazioni e dell’elettronica di consumo.  
   
   
TOGLIETEMI TUTTO MA NON IL MIO EGO, LA NUOVA PRIVACY DEGLI ITALIANI: PER I BENEFICI DEL WEB SI È DISPOSTI A COMPROMESSI. MA PIÙ CHE IL DENARO O LE INFORMAZIONI È L’IMMAGINE CIÒ CHE SI HA PAURA DI PERDERE.  
 
Milano, 13 ottobre 2011 - Più che la navigazione sul Web temono l’uso del cellulare. Le telecamere in città passano inosservate mentre l’uso della carta di credito preoccupa ancora, ma meno. E poi c’è Facebook: molti sono gli italiani che non possono farne a meno, prestano attenzione a ciò che scrivono ma temono di ritrovarsi in immagini pubblicate qua e là da amici reali o “di social”. Benvenuti nella nuova versione della privacy, dove l’online non è considerato un particolare pericolo soprattutto nei suoi strumenti classici. Il social network deve essere ancora digerito e qualche ansia è procurata anche dall’emergente geolocalizzazione. Ma l’italiano medio si sente tutto sommato al sicuro. Questo almeno è quanto emerge dal “Privacy&permission Marketing Report 2011”, la nuova ricerca sulla privacy in rete realizzata da Diennea Magnews in collaborazione con Human Highway e presentata oggi a Milano durante la giornata di apertura di Iab Forum. Lo studio, realizzato su un campione online di 1018 italiani fra i 18 e i 64 anni, rivela un atteggiamento disincantato degli italiani nei confronti del trattamento dei dati. E un’attenzione minima per i problemi delle intercettazioni. “Abbiamo scelto di portare avanti questo progetto di ricerca con l’idea di comprendere meglio un fenomeno che fa parte del nostro mondo e che non possiamo trascurare se vogliamo far crescere l’industria del marketing digitale – commenta Maurizio Fionda, Amministratore Delegato di Magnews - .Rendere pubblico cosa sanno le persone della profilazione nel web e quanto questa consapevolezza incida nel loro quotidiano significa fare un primo passo di conoscenza reciproca, una sorta di patto di fiducia”. Rispetto all’edizione 2009 il fronte di chi è poco o per nulla preoccupato si è ampliato lievemente - 31% contro il 29% - mentre si è ristretto il campo dei timorosi che sono invece molto o abbastanza preoccupati (30% rispetto al precedente 34%). Sostanzialmente stabile è invece la schiera di coloro che si collocano a metà strada (che passa dal 37% al 38%). Passando a esaminare nello specifico le diverse situazioni nelle quali una persona può essere “tracciata”, si scopre però che la percentuale di preoccupati aumenta significativamente fino a coinvolgere la metà della popolazione internet quando si parla di Social Network. L’eventualità di ritrovarsi inconsapevolmente ritratti su Facebook in scatti che si preferirebbe mantenere riservati è ciò che preoccupa maggiormente gli italiani (ben il 53% della popolazione di riferimento), tanto che il 44,1% degli intervistati afferma che, a seguito di questo timore, ha modificato il modo in cui utilizza questo social network. Preoccupazione che scalza la paura del tracciamento dati della propria carta di credito, fino a due anni fa in cima alla classifica, tuttavia ancora oggi avvertita da una quota consistente di popolazione (44%). Segue la preoccupazione data dagli effetti della geolocalizzazione (34%) che va a influenzare il comportamento del 30,5% degli utenti e che supera la paura di essere intercettati sul cellulare (condivisa dal 29% degli utenti). Il timore di essere tracciati durante la navigazione sul web è espresso da circa un rispondente su quattro (28%) ed è ancora più bassa la quota di quanti esprimono preoccupazioni legate all’uso dell’eMail (23%) e alle ricerche sul Web (circa il 20%). In tutte le situazioni analizzate c’è un’evidente relazione diretta tra la preoccupazione verso un certo tipo di tecnologia di tracciamento e i comportamenti di difesa: all’aumentare della preoccupazione le persone affermano con maggior frequenza di modificare il proprio comportamento. È interessante però notare come, pur consapevoli e preoccupati dalle «tracce» lasciate in rete durante la navigazione, non siano tuttavia disposti a modificare ad esempio il proprio stile di navigazione: i vantaggi sono così tanti che si è disposti a rinunciare a una parte della propria privacy in cambio dei benefici ottenuti.  
   
   
REGIONE SARDEGNA, INTESA PER REALIZZAZIONE CENTRI DI PRODUZIONE DI CONTENUTI DIGITALI NEI PENITENZIARI SARDI  
 
Cagliari, 13 Ottobre 2011 - Si concretizza il progetto di dematerializzazione degli archivi storici delle ex-colonie penali e la creazione di centri di digitalizzazione negli istituti di pena della Sardegna. L’assessore degli Affari generali, personale e riforme della Regione, Mario Floris, ha siglato l’intesa con il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, gli Archivi di Stato di Cagliari e Sassari e i rappresentanti della Conservatoria delle Coste della Sardegna, degli Enti Parco dell’Asinara e di Porto Conte e il Comune di Castiadas. L’iniziativa, che beneficia di uno stanziamento di circa 2,5 milioni di euro sui fondi Por Fesr 2007-2013, punta ad accrescere le competenze informatiche dei detenuti, favorendo processi di inclusione sociale in linea con le politiche portate avanti dalla Regione. "In linea con la strategia della Giunta di rafforzare il collegamento tra enti e cittadini per l’abbattimento del divario digitale infrastrutturale - ha spiegato l’assessore Floris - sono previsti corsi di alfabetizzazione informatica rivolti, in particolare, alla digitalizzazione del patrimonio archivistico custodito nelle carceri dell’isola". L’intervento, che sarà realizzato in due anni, consentirà anche ai soggetti sottoposti a provvedimento dell’Autorità giudiziaria, di accedere a Internet e di sfruttare le potenzialità dello strumento informatico nell’ottica di un reinserimento lavorativo. Nella fase iniziale, con il coinvolgimento di una trentina di detenuti, si procederà alla dematerializzazione dei documenti presenti nelle tre ex colonie penali dell’Asinara, Tramaglio e Castiadas che, per la loro importanza e per l’interesse storico e sociale, consentono di ricostruire la vita negli istituti di pena tra la fine dell’ottocento e la metà del secolo scorso. "I detenuti, affiancati da personale esperto, dovranno inoltre realizzare ricostruzioni virtuali tridimensionali delle ex-colonie, visite guidate e panorami virtuali dei tre siti - ha aggiunto l’esponente della Giunta Cappellacci - per valorizzarne il patrimonio architettonico e naturalistico e renderne fruibili i contenuti tramite i portali tematici della Regione, e in particolare all’interno della digital library, e l’inserimento all’interno dei portali degli enti coinvolti nel progetto".  
   
   
DARE PER AVERE, NEL WEB COME NELLA VITA REALE ITALIANI SEMPRE PIÙ AVVEZZI ALL´USO DELLA RETE. CONSERVANO QUALCHE TIMORE MA SANNO COME DIFENDERSI.  
 
Milano, 13 ottobre 2011 - Che conoscenza hanno gli utenti degli strumenti del web? E come cambia la percezione del rischio in rapporto al grado di conoscenza? Questo ha inteso indagare Magnews Diennea nell’ambito di una ricerca condotta con Human Highway su un campione online di 1018 italiani fra i 18 e i 64 anni . Titolo dell’analisi presentata ieri a Milano nell’ambito dello Iab Forum è “Privacy&permission Marketing Online Report 2011”. Il campione analizzato sembra possedere un discreto livello di conoscenza riguardo alle possibilità di profilazione offerte dalla rete come cookie, indirizzi Ip o Google Dashboard. Il 63,3% delle persone, per esempio, è perfettamente consapevole del fatto che il Web può essere in grado di rintracciare il link su cui si ha cliccato per arrivare su un determinato sito, il 62% sa che la Rete può sapere il paese in cui ci si trova o ancora il 59,7% sa che può essere riconosciuto il modello di browser utilizzato. Tuttavia, in generale, gli utenti sembrano dividersi in tre principali gruppi: quelli “evoluti”, pari al 22%; quelli con una conoscenza media, nel 42% dei casi; e quelli con una scarsa conoscenza, pari al 37%. I più evoluti sono in misura maggiore uomini dai 35 ai 44 anni. Dopo i 45 anni la loro concentrazione diminuisce e aumenta quella di utenti medi (tra i 45 e i 54 anni) e utenti base (over 54). Gli evoluti risultano più preoccupati per la propria privacy, rispetto ai meno esperti, su aspetti come geolocalizzazione, uso del cellulare, ricerche e navigazione sul Web. Sono consci del rischio tracciamento e pertanto cercano di tutelarsi maggiormente tramite anche piccoli accorgimenti. Allo stesso tempo, però, sono consapevoli del fatto che questi rischi esistono anche nel mondo fisico e che non sono disposti a rinunciare ai benefici che la Rete fornisce. “Dopotutto, la cessione di informazioni riguardanti la persona e le finalità del loro trattamento sono e devono essere una scelta individuale consapevole – conclude Maurizio Fionda, Amministratore Delegato di Diennea Magnews.- Internet ha dato ancora più potere di scambio al consumatore. Se questi non ne è consapevole può finire per essere oggetto di una sorta di prevaricazione a cui le imprese sono naturalmente portate. Ma se diventa consapevole ecco che entra in possesso di una formidabile moneta di scambio con la quale ottenere molto più di ciò che concede. Tutte le informazioni hanno un valore economico e non a caso da qualche anno si inizia a parlare proprio di economia delle informazioni personali o economia della privacy. In questo si esplica l’incredibile forza della digitalizzazione. Le aziende devono essere disposte alla negoziazione e al compromesso perché l’online è uno spazio di tutti, una sorta di agorà in cui tutti hanno la parola e l’unico modo per ascoltarla è essere disposti a interagire non più in modo unidirezionale, come abituati da sempre, ma in logica bidirezionale. È una responsabilità imposta dalla digitalizzazione che non tutte le aziende stanno cogliendo. Solo quelle che sanno ascoltare, che hanno algoritmi efficienti e in grado di personalizzare le risposte e i servizi che i loro clienti chiedono vincono la competizione.” Posizione che si riflette anche su tutto il campione degli intervistati: il 42% sostiene che la privacy sia ormai difficilmente difendibile, sul web come nella vita reale. E non è un problema di informazione dovuto all’ignoranza di strumenti come i cookie o altro. Se anche lo sapessero – sostiene il 33% - continuerebbero a comportarsi nello stesso modo. Per il 39% le informazioni lasciate sul web e utilizzate a fini di marketing rappresentano la normale evoluzione della pubblicità mentre il 25% sostiene sia comodo avere contenuti e comunicazioni pubblicitarie su misura. Il 28%, infine, passa avanti e guarda oltre. Non ha nulla da nascondere e quindi nulla di che avere paura.  
   
   
ERASMUS PLACEMENT – STAGE IN EUROPA 88 BORSE DI STUDIO RISERVATE A STUDENTI E DOTTORANDI PER TIROCINI O STAGE (DA 4 A 12 MESI) IN EUROPA, PRESSO IMPRESE, CENTRI DI FORMAZIONE E DI RICERCA. SCADENZE IL 18 E IL 26 OTTOBRE 2011.  
 
Pavia, 13 ottobre 2011 - Erasmus Placement permette agli studenti (iscritti ai corsi di laurea di primo e secondo livello e al dottorato di ricerca) di accedere a tirocini/stage presso imprese, centri di formazione e di ricerca presenti in uno dei Paesi europei partecipanti al Programma. Il tirocinio può avere una durata compresa tra i 4 e i 12 mesi. L’università di Pavia partecipa ad Erasmus Placement nell’ambito di due consorzi: Aspe (Academic Student Placements in Europe), coordinato dall´Università della Calabria, in partenariato con Politecnico di Bari, Università degli Studi di Messina, Università degli Studi della Basilicata, Università degli Studi della Tuscia, Università degli Studi di Teramo, Università degli Studi del Sannio, Università degli Studi di Pavia. Per l’anno accademico 2011/12 (Progetto Aspe Iii) all’Università di Pavia sono riservate 28 borse di 4 mesi per studenti e dottorandi iscritti a: Facoltà di Medicina e Chirurgia -3 borse; Facoltà di Economia (compreso ls in integrazione economica internazionale)- 8 borse; Facoltà di Giurisprudenza - 3 borse; Facoltà di Scienze Politiche - 4 borse; Facoltà di Ingegneria (compreso ls e lm in Bioingegneria - esclusa Informatica) -8 borse; Facoltà di Farmacia e lm in Biotecnologie mediche e farmaceutiche - 2 borse. I dottorandi (solo se senza borsa di dottorato) concorreranno alle borse messe a disposizione per la Facoltà alla quale afferisce il loro Tutor. Chiusura del bando: 18 Ottobre 2011 Selezioni: ottobre 2011; pubblicazione graduatorie: 25 Ottobre 2011; partenza da Novembre 2011 a Settembre 2012. Esp (Erasmus Student Placement), coordinato dall´Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", in partenariato con le Università degli Studi di Roma Tre, Università degli Studi di Pavia, Università del Salento, Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi di Roma "Foro Italico". Per l’anno accademico 2011/12 (Progetto Esp) all’Università di Pavia sono riservate 60 borse di 4 mesi per studenti e dottorandi iscritti a: Lettere e Filosofia (compreso Lm in Storia d´europa) - 10 borse; Musicologia -3 borse; Cim/ecm/ Cpm - 8 borse; Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (compreso Lm in Biotecnologie industriali e Lm in Biotecnologie ) - 20 borse Ingegneria Informatica - 4 borse; Economia (compreso Ls in Integrazione economica internazionale) Scienze politiche, Giurisprudenza, Medicina e chirurgia, Farmacia (compreso Lm in Biotecnologie mediche e farmaceutiche), Ingegneria (compreso Lm eLs in bioingegneria) - 15 borse. I dottorandi (solo se senza borsa di dottorato) concorreranno alle borse messe a disposizione per la Facoltà alla quale afferisce il loro Tutor. Chiusura del bando: 26 Ottobre 2011 (ore 12). Selezioni: Novembre 2011; pubblicazione graduatorie: Novembre 2011; partenza da Novembre 2011 a Settembre 2012. Bandi e maggiori informazioni sul sito: http://www.Unipv.eu/online/home/internazionalizzazione/erasmus/
studentiinuscitapertirocinioerasmusplacement.html
 
   
   
"IRELAND INTERNATIONAL CONFERENCE ON EDUCATION"  
 
Dublino, 13 ottobre 2011 - Dal 16 al 18 aprile 2012 avrà luogo a Dublino, in Irlanda, un evento intitolato "Ireland international conference on education" (Conferenza internazionale sull´istruzione, Irlanda). La conferenza è un evento internazionale dedicato alla promozione della teoria e delle pratiche in materia di istruzione. Ha lo scopo di promuovere l´eccellenza collaborativa tra accademici e professionisti del settore dell´istruzione. L´evento sarà inoltre un´occasione per accademici e professionisti di vari settori dell´istruzione, con interessi interdisciplinari, per colmare il divario di conoscenza e discutere l´evoluzione dell´istruzione. L´evento vuole essere un forum per tutti i soggetti coinvolti nel campo pedagogico per discutere e scambiare opinioni nei seguenti settori: analisi concettuale, realizzazione dei progetti e valutazione delle prestazioni. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Iicedu.org/home.html    
   
   
SANITÀ, IN 60 SCUOLE LOMBARDE SI IMPARA A STAR BENE 60.000 GLI STUDENTI COINVOLTI NELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE PARTE SPERIMENTAZIONE DOPO INTESA FORMIGONI-COLOSIO DI LUGLIO  
 
Milano, 13 ottobre 2011 - Oltre sessanta scuole lombarde di tutte le province (per lo più Istituti Comprensivi con asili, elementari e medie) saranno protagoniste nell´anno scolastico 2011-2012, iniziato da poche settimane, di un progetto sperimentale di promozione della salute. Grazie a un´intesa firmata lo scorso 14 luglio dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e dal direttore dell´Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia Giuseppe Colosio (´Scuola lombarda che promuove salute´) circa 60.000 bambini e ragazzi saranno coinvolti in una serie di attività legate allo star bene, che li porteranno a elaborare una sorta di manuale di ´buone pratiche´, che saranno poi raccolte e illustrate nella prima conferenza della ´Rete Lombarda delle scuole che promuovono salute´, già in programma per giugno 2012. E´ la prima volta in Italia che una Regione lancia una iniziativa di questo genere, che va a incidere in maniera così significativa a livello culturale. Diverse le Direzioni generali di Regione Lombardia che partecipano a questo progetto: Sanità; Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale; Istruzione, Formazione e Lavoro; Sport e Giovani; Agricoltura. Sono tre i passaggi fondamentali che alunni e insegnanti, con l´aiuto di un team di operatori sanitari e socio-sanitari delle Asl e di referenti dell´Ufficio Scolastico Regionale, dovranno affrontare: - un´analisi del proprio contesto rispetto ai diversi aspetti che hanno un impatto sulla salute: fisico-ambientale (mense, spazi all´aperto, sicurezza, ecc); organizzativo (procedure, servizi offerti); relazionale (accoglienza, comunicazione interna, rapporti con le famiglie, rapporti con il territorio); socio-culturale (valori, credenze, tradizioni); sanitario (dati sulla salute della popolazione coinvolta); - la redazione, attraverso i dati raccolti, del proprio profilo di salute e la definizione di obiettivi da raggiungere e azioni di miglioramento da intraprendere riferiti alle quattro aree strategiche analizzate; - la descrizione di tutto il processo intrapreso, così da evidenziare ´buone pratiche´ da seguire. Il modello della ´Scuola lombarda che promuove salute´ fa riferimento agli orientamenti culturali del network ´School for Health in Europe´ (www.Schoolsforhealth.eu/), contestualizzandoli alla realtà del nostro territorio anche sulla base delle ricche esperienze già maturate localmente. Grazie al lavoro delle scuole che parteciperanno alla sperimentazione sarà dunque dato avvio e concretezza alla ´Rete Lombarda delle scuole che promuovono salute´, alla quale, a partire dal prossimo anno scolastico, tutte le scuole interessate potranno aderire. L´attività sperimentale 2011-2012 sosterrà inoltre l´adesione della Regione Lombardia al network europeo. Le attività inerenti l´Intesa saranno via via diffuse e messe a disposizione attraverso il sito: www.Promozionesalute.regione.lombardia.it. Ecco l´elenco degli istituti che partecipano al progetto ´Scuola lombarda che promuove salute´. Bergamo Istituto Comprensivo ´Lorenzo Lotto´, Covo - Istituto Comprensivo, Zogno - Istituto Comprensivo ´Don Belotti´, Grumello. Brescia Istituto Comprensivo Centro 3, Brescia - Istituto Comprensivo, Cologne - Istituto Comprensivo, Bedizzole - Istituto Comprensivo, Gussago - Direzione Didattica, Montichiari - Istituto Comprensivo Ugo da Como, Lonato del Garda - Istituto Comprensivo, Esine. Como Istituto Comprensivo, Porlezza - Istituto Comprensivo, Inverigo - Istituto Comprensivo, Binago - Istituto Comprensivo, Fino Mornasco. Cremona - Istituto Comprensivo, Trescore Cremasco - Circolo Didattico Cremona Primo, Cremona. Lecco - Istituto Comprensivo Statale, Molteno - Istituto Comprensivo Lecco 2, Lecco. Lodi - Scuola Media Statale ´Don Milani´, Lodi - Circolo Didattico Iv Circolo, Lodi - Direzione Didattica ´Collodi´, S. Angelo Lodigiano - Scuola Media Statale ´Ada Negri´, Lodi - Circolo Didattico Ii Circolo, Lodi. Mantova - Istituto Comprensivo, Castiglione delle Stiviere - Istituto Comprensivo Mantova 1 ´L. Levi´, Mantova - Istituto Comprensivo 1, Suzzara - Istituto Comprensivo, Bozzolo - Istituto Comprensivo, Curtatone - Istituto Comprensivo, Asola - Istituto Comprensivo, Sermide. Milano - Istituto Comprensivo ´Spiga´, Milano - Istituto Comprensivo ´Trilussa´, Milano - Ii Circolo Didattico, Cesano Boscone - Iii Circolo Didattico ´Enzo Bontempi´, Pioltello - Scuola Primaria ´Via G. Pascoli´, Cassano D´adda - Circolo Didattico - I Circolo, Cernusco S/n - Istituto Comprensivo ´Ada Negri´, Motta Visconti - Circolo Didattico - I Circolo, S. Giuliano Milanese - Direzione Didattica, Gorgonzola. Monza E Brianza - Istituto Comprensivo ´Antonio Stoppani´, Seregno - Istituto Comprensivo ´Via Monginevro´, Arcore - Scuola Media Statale ´Teresa Confalonieri´, Monza - Istituto Comprensivo ´Manzoni´, Ornago - Istituto Comprensivo ´Gianni Rodari´, Seregno - Scuola Media Statale ´Croce - Farè´, Lissone - Scuola Primaria I Circolo, Limbiate - Istituto Comprensivo ´Salvo D Acquisto´, Muggiò - Istituto Comprensivo ´G. Paccini´, Sovico. Pavia - Circolo Didattico, Casteggio - Istituto Comprensivo, Rivanazzano Terme - Istituto Comprensivo, Chignolo Po - Direzione Didattica Iii Circolo via Solferino, Pavia - Istituto comprensivo, Belgioioso - Scuola Secondaria I ´Duca degli Abruzzi´, Garlasco - Scuola Secondaria I ´Casorati´, Pavia - Scuola Secondaria I ´Josti - Travelli´, Mortara. Sondrio - Istituto Comprensivo, Novate Mezzola - Istituto Comprensivo, Chiesa in Valmalenco - Istituto Comprensivo ´G. Fumasoni´, Berbenno. - Varese - Istituto Comprensivo ´A.frank´ Varese 5, Varese - Istituto Comprensivo ´S. Pellico´ Varese 2, Varese - Istituto Comprensivo ´E. De Amicis´, Castronno.  
   
   
BANDO MIUR.GIBELLI: LOMBARDIA CON PIL PARI A STATO EUROPEO  
 
Brescia, 13 ottobre 2011 - ´Regione Lombardia concretamente sostiene ogni impresa, mettendo in campo misure eccezionali come il bando ´Miur´, che prevede una dotazione finanziaria di oltre 118 milioni di euro´. Lo ha detto il vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli durante la presentazione del bando ´Miur´ avvenuta ieri presso la Sede territoriale regionale a Brescia. Questo progetto di Regione Lombardia mira al potenziamento del rapporto diretto col territorio. ´Investimenti così importanti - ha continuato Gibelli - e accordi come quello che abbiamo stipulato con la Banca degli Investimenti Europei, di 200 milioni di euro, possono essere fatti solo da Regioni come la Lombardia, tra le poche ad avere i conti a posto e unica in Italia a poter vantare un prodotto interno lordo paragonabile a quello di uno Stato europeo´. ´In concreto - ha spiegato il vice presidente - è un bando che favorisce l´aggregazione tra Pmi, puntando sulla valorizzazione dell´innovazione e ricerca, così che anche i piccoli possano conquistare i nuovi mercati internazionali´. ´Misure straordinarie - ha concluso Gibelli - che fanno della Lombardia la regione economicamente più importante del Paese´. Il vice presidente Gibelli ha quindi sottolineato l´importanza di essere gli unici in Italia ad aver stipulato con accordo economicamente così importante con il Ministero dell´Università e Ricerca. L´incontro di oggi è stato il terzo, dopo quelli di Monza e di Lodi. ´Grazie a questo provvedimento non solo avremo a disposizione una dotazione finanziaria straordinaria, non solo faremo prima delle altre Regioni, ma potremo instaurare sia un modello di relazioni istituzionali, sia uno di diffusione e di messa a disposizione di queste risorse´. Lo ha detto il sottosegretario all´Università e Ricerca di Regione Lombardia Alberto Cavalli, intervenendo nel pomeriggio, nella Sede territoriale di Regione Lombardia a Brescia, alla presentazione del bando ´Miur´. Il provvedimento prevede un investimento economico di 118 milioni di euro. Il bando, rivolto al sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei settori strategici lombardi, è promosso da Regione Lombardia e Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca. ´In effetti - ha spiegato Cavalli - individuare aree strategiche, decidere di assegnare a ognuna di queste il medesimo portafoglio, mettere a fattor comune normative regionali, statali ed europee è stato un lavoro non semplice: una scelta che però rappresenta ancora una volta l´efficienza straordinaria di Regione Lombardia e il suo impegno concreto a favore dei lavoratori, patrimonio importante delle nostre imprese´ L´assessore allo Sport e Giovani Monica Rizzi, in una nota, ha sottolineato invece il ruolo svolto dalle piccole e medie imprese. ´Le nostre aziende - ha detto Monica Rizzi - sono senz´ombra di dubbio la spina dorsale dell´economia nazionale sia per la capacità finanziaria sia per investimenti fatti, negli ultimi anni, nel territorio. Abbiamo il dovere di aiutare le nostre imprese, creando agevolazioni ad hoc che diano la possibilità di investire e di potenziare il mercato. Occorre, soprattutto in un periodo di grande crisi, tendere la mano verso le Pmi per sostenere i giovani imprenditori creando anche nuovi posti di lavoro´. L´assessore Rizzi ha ribadito come, per rilanciare l´economia, occorra sostenere i giovani che spesso hanno problemi di disoccupazione. ´Nel nostro Paese il 28 per cento dei ragazzi rimasti senza un´occupazione o in cerca di un primo impiego ha un´età che va dai 15 ai 24 anni. Regione ha fatto asse con il Governo, cercando soluzioni a un problema destinato a crescere. Attraverso misure specifiche di incentivazione questo bando si rivolge soprattutto all´investimento nelle competenze tramite contratti di apprendistato che integrano l´esperienza lavorativa´. ´Diventa quindi basilare - ha concluso l´assessore Rizzi - la possibilità di aggregarsi e collaborare con le università e gli istituti di ricerca (Irccs)´.  
   
   
MILANO: EDILIZIA SCOLASTICA. AVVIATO PERCORSO PARTECIPATO CON LE ZONE  
 
Milano, 13 ottobre 2011 - La vicesindaco e assessore all’Educazione e Istruzione Maria Grazia Guida e l’assessore ai Lavori pubblici Lucia Castellano hanno avviato il percorso di verifica della situazione degli edifici scolastici della città, zona per zona. I primi due incontri tra gli assessori, i Presidenti dei Consigli di Zona, i dirigenti di Settore, i presidi e i Presidenti dei Consigli scolastici (rappresentanti dei genitori), hanno riguardato le Zone 6 e 8. “Prima di decidere quali interventi di manutenzione avviare – ha detto la vicesindaco Guida – riteniamo molto importante verificare insieme a coloro che tutti giorni vivono nelle scuole, quali siano le problematiche e le priorità per individuare le soluzioni migliori per riqualificare gli spazi scolastici. La partecipazione di insegnanti e genitori è un elemento fondamentale per avviare la manutenzione in tempi brevi e con modalità efficaci”. L’assessore ai Lavori pubblici Lucia Castellano ha dichiarato: “Siamo in una fase di ascolto dei Consigli di Zona e dei genitori. Insieme troveremo le soluzioni più adeguate non solo sul piano amministrativo, per intervenire sugli edifici scolastici garantendo comunque il percorso didattico per tutti gli studenti”. Gli incontri con le altre Zone di Milano proseguiranno nelle prossime settimane.  
   
   
LA REGIONE SARDEGNA A SOSTEGNO DELL´ALTA FORMAZIONE​  
 
 Nuoro, 13 Ottobre 2011 - "La Regione sta realizzando importanti azioni dirette a sostenere l’alta formazione post laurea e questo Master sul turismo si inserisce in un programma che punta alla creazione di un’adeguata cultura manageriale". Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro e Formazione professionale, Antonello Liori, durante il suo intervento al seminario "Le forme innovative di accoglienza e di ricettività turistica", svoltosi ieri alla Camera di Commercio di Nuoro. L’iniziativa fa parte del Master universitario di I livello per manager dello sviluppo turistico territoriale e della gestione di imprese turistiche, organizzato dall’Assessorato regionale, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, ed in corso di svolgimento, con due edizioni distinte, a Cagliari ed a Sassari. Una terza è prevista per il prossimo anno con sede a Nuoro. "La Sardegna - ha sottolineato l’assessore Liori - ha un’ovvia e naturale vocazione al turismo e l’offerta che la caratterizza è variegata, raggiungendo livelli di eccellenza nell’intero panorama nazionale. Ciò nonostante, ha proseguito l’esponente dell’Esecutivo, è faticoso e complesso il rapporto tra il turismo come settore di successo dell’economia sarda ed il sistema territoriale nel suo complesso. Per migliorare queste condizioni è necessario rafforzare il sistema formativo con interventi mirati ad introdurre nel sistema economico isolano figure capaci di connettere il turismo sardo con il sistema territoriale, sia attraverso l’azione all’interno dei soggetti di programmazione e di promozione territoriale, sia attraverso l’azione all’interno delle imprese turistiche sarde". Il Master, che ripropone un modello sviluppato da circa otto anni nella facoltà di economia dell’Università di Piacenza, prevede anche esperienze di stage in aziende turistiche ed enti pubblici impegnati nella programmazione e promozione turistica. "Un´occasione di confronto del sistema turistico sardo con altri sistemi nazionali e stranieri, che - ha concluso Liori - consente l’incontro degli studenti direttamente con protagonisti ed operatori del turismo nazionale ed internazionale".  
   
   
PRESENTATO A KLAGENFURT IL MODELLO PLURILINGUE DELLA SCUOLA PER L´INFANZIA LADINO  
 
Bolzano, 13 ottobre 2011 - Il modello plurilingue della scuola per l´infanzia di lingua ladina presentato in occasione di un convegno incentrato sul plurilinguismo precoce tenutosi a Klagenfurt ha riscosso grande interesse. Il convegno era organizzato dalla rete per il plurilinguismo in Europa, Rml2future. Al convegno, la 3a conferenza della rete Rml2future, hanno preso parte 75 rappresentanti delle minoranze linguistiche di tutta Europa. Prendendo spunto dai progetti in due e più lingue sviluppati in ambito prescolare e scolare dal gruppo sloveno in Carinzia, sono stati illustrati e discussi vari aspetti, dalla didattica alla metodica, dal fabbisogno di personale insegnante specializzato ai modelli di finanziamento. Nell´ambito della manifestazione sono stati presentati vari modelli di apprendimento precoce delle lingue, tra i quali anche quello della scuola per l´infanzia in lingua ladina. Frida Comploj ed Ingrid Mussner della direzione scolastica "Ladinia" riferiscono del grande interesse che tale modello ha suscitato nei partecipanti al convegno. Ulteriori informazioni sul convegno alla pagina web www.Rml2future.eu/    
   
   
SETTIMANA ANTIVIOLENZA: SCUOLA HA RUOLO CHIAVE  
 
Milano, 13 ottobre 2011 - ´La scuola è indubbiamente il luogo ideale per educare i giovani a un nuovo modo di tessere relazioni, insegnando un´interazione che superi ed escluda ogni forma di sopraffazione´. Monica Guarischi, delegato del presidente Formigoni alle Pari opportunità, sottolinea l´importanza della Settimana nazionale contro la violenza (10-15 ottobre), giunta alla terza edizione. ´La violenza - dice Guarischi - è sempre inaccettabile. E ritengo particolarmente grave e odiosa quella che interviene nei rapporti fra i due generi e che vede il più delle volte le donne vittime di abusi psicologici, verbali, fisici e sessuali. Per contribuire a prevenire queste situazioni, è indispensabile che, già nell´adolescenza, si impari a vivere i rapporti di coppia con uno spirito assolutamente paritario e libero da qualsiasi forma di violenza e di prevaricazione´. ´Gli studi - continua Monica Guarischi - provano, infatti, che la violenza e l´abuso sessuale subiti nei rapporti di coppia adolescenziali sono premessa di rapporti violenti e abusi sessuali in futuro. I ragazzi che, anche in classe, impareranno invece un approccio positivo e differente sapranno, dunque, esserne agenti di diffusione nelle loro famiglie, tra i coetanei e nella società in senso lato, consentendo a noi adulti di guardare con più ottimismo a un futuro in cui sia assente il fenomeno della violenza´.  
   
   
ECOSISTEMI DI OGGI SENTONO GLI EFFETTI DI ANTICHI CAMBIAMENTI CLIMATICI  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2011 - Gli animali sulla Terra migrano per garantire la propria sopravvivenza in condizioni adeguate. Questo accade in particolare quando si verifica un passaggio dei cicli climatici da un periodo caldo a uno freddo. Ora, dei ricercatori in Danimarca e nel Regno Unito hanno gettato nuova luce su quanto velocemente le specie hanno dovuto migrare in passato per riuscire a tenere il passo del clima mutevole. Presentate nella rivista Science, le scoperte mostrano come le specie con un habitat ridotto, che rappresentano la maggior parte della biodiversità del pianeta, hanno trovato una nicchia in aree dove la migrazione non era stata intensa. Ricercatori dall´Università di Aarhus in Danimarca e dalle Università di Cambridge, East Anglia ed Exeter nel Regno Unito, sostengono che i cambiamenti climatici causati dalle attività umane faranno aumentare in modo significativo le necessarie velocità di migrazione in molti di questi luoghi, minacciando la fauna unica del pianeta. Secondo i ricercatori, l´Ultimo massimo glaciale, il periodo nella storia climatica della Terra in cui i ghiacciai hanno raggiunto la loro massima estensione (tra 26.500 e 19.500 anni fa), era molto più fresco e costrinse quindi molte specie a spostarsi molto più frequentemente di quanto fanno gli animali oggi. Essi sottolineano che le specie europee settentrionali sono per la maggior parte arrivare relativamente di recente dai loro rifugi nell´Europa meridionale. Lavorando assieme a scienziati informatici presso il Center for Massive Data Algorithmics (Madalgo) di Aarhus, gli ecologi delle università danesi e britanniche hanno esaminato la velocità a cui le specie si spostano in giro per il mondo, e come queste specie hanno migrato per affrontare questo grande cambiamento climatico storico. Questo lavoro ha aiutato a chiarire se esistono delle differenze nelle odierne comunità tra aree con velocità di migrazione necessarie locali ed elevate. Il team ha determinato le necessarie velocità di migrazione misurando con quale rapidità le condizioni climatiche si sono spostate sulla superficie del pianeta. La velocità del cambiamento della temperatura nel tempo, oltre che nella topografia locale, influenza la rapidità. I ricercatori hanno scoperto, ad esempio, che in una topografia scoscesa, uno spostamento su brevi distanze produce una grande differenza nella temperatura, che a sua volta causa velocità molto ridotte del cambiamento climatico. Se una specie non riesce a migrare velocemente allo scopo di tenere il passo della velocità del cambiamento climatico potrebbe subire una riduzione del suo habitat e quindi la sua estinzione. Le probabilità che questo avvenga sono alte quando la velocità del cambiamento climatico è alta in relazione alle capacità di dispersione della specie. Il team ha mappato i modelli di diversità di specie con habitat ridotti per tutti gli anfibi, mammiferi e uccelli terrestri allo scopo di testare questa teoria. Essi hanno scoperto che sono emerse alte concentrazioni di specie con habitat ridotti nei luoghi in cui le velocità erano basse (es. Le Ande in Sud America) mentre queste specie erano rare dove le velocità erano elevate (es. Europa settentrionale). La velocità influenzava maggiormente chi aveva scarse capacità di dispersione (ovvero gli anfibi), mentre colpiva meno chi aveva maggiori capacità di dispersione (ovvero gli uccelli). Per quanto riguarda i mammiferi, i pipistrelli hanno mostrato modelli simili agli uccelli, mentre i mammiferi incapaci di volare avevano modelli simili agli anfibi. La ricerca ha quindi svelato un collegamento tra la necessaria velocità di migrazione, la capacità di una specie di disperdersi in risposta e la probabilità che il cambiamento climatico causi l´estinzione di una specie. Secondo gli scienziati, i loro risultati forniscono le prove che precedenti cambiamenti climatici regionali interagiscono con la topografia locale e con le capacità di dispersione delle specie, con significative conseguenze a lungo termine per la distribuzione globale della biodiversità. Essi affermano che i cambiamenti climatici causati da attività umane stanno aumentando le velocità del mutamento del clima. Ci sono molte regioni in giro per il pianeta, come il bacino amazzonico o altri luoghi in Africa, in cui le velocità sono state tradizionalmente abbastanza basse ma probabilmente aumenteranno entro il 2080. In queste aree si trovano soprattutto specie con habitat ridotti, ed è probabile che queste si troveranno in pericolo con l´aumentare delle velocità tra oggi e i prossimi 70 anni. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Aarhus: http://www.Au.dk/en/  Science: http://www.Sciencemag.org/    
   
   
AMBIENTE IN LOMBARDIA, CON BOLLINO BLU VIA A OPERAZIONE CALDAIE PULITE TAVOLO ARIA, SI´ A MISURE STRUTTURALI IN 10 ANNI IN CAMPO 101 INTERVENTI PER 1 MILIARDO DI EURO  
 
 Milano, 13 ottobre 2011 - Un bollino blu per tutte le caldaie, un deciso ´no´ a provvedimenti spot e quindi nuovo vigore ai provvedimenti strutturali già messi in campo da alcuni anni e un radicale cambio di mentalità. Questa, in sintesi, la strada indicata dall´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi, che, ieri mattina, ha presieduto il Tavolo aria, per combattere efficacemente l´inquinamento atmosferico. L´assessore ha anche ricordato come, negli ultimi 10 anni, ´Regione Lombardia abbia messo in campo 101 misure concrete per la lotta all´inquinamento, per oltre 1 miliardo di euro investito. I risultati sono tangibili, tanto è vero che sono state eliminate dall´atmosfera gran parte delle sostanze più velenose. Regione Lombardia intende dunque concentrarsi ora sull´inquinamento prodotto dal riscaldamento degli edifici, sui quali è possibile intervenire in tempi rapidi e con risultati certi´. ´Fondo´ Di Pm10 - ´Anche se bloccassimo tutto - ha spiegato Raimondi - e cioè traffico, attività agricola e industriale, ci troveremmo comunque a dover affrontare una situazione particolare dovuta alla peculiarità del nostro territorio. Questo significa che nell´atmosfera rimarrebbe comunque un fondo di Pm10 pari ad almeno 20 microgrammi per metro cubo´. Per questo Regione Lombardia ha deciso di investire in ricerca e di adottare tutti quei provvedimenti che possano garantire risultati a partire da un approccio scientifico al problema. ´Abbiamo scelto di adottare provvedimenti strutturali - ha proseguito - di lungo termine che garantiscono una diminuzione costante del particolato. E´ vero, sono ancora tanti i giorni di superamento del limite di 50 mc imposto dall´Unione europea, ma negli anni i valori delle concentrazioni sono costantemente diminuiti´. ´Voglio anche ricordare - ha precisato Raimondi nell´illustrare le misure - che quelle che abbiamo adottato sono le più vaste esistenti oggi in Europa´. Bollino Blu E Riscaldamento - Anche il rapporto del Jrc (Joint research center) di Ispra, recentemente presentato, ha dimostrato che i riscaldamenti incidono sul totale dell´inquinamento prodotto per il 29 per cento circa. Per questo Regione Lombardia ha deciso di introdurre un bollino blu anche per le caldaie. Si tratta di uno strumento semplice, che permette al cittadino di verificare se è in regola con la manutenzione della propria caldaia e quindi di risparmiare, perché un impianto che rispetta la normativa permette di riscontrare velocemente benefici in bolletta. Ogni anno si stima che i Vigili del fuoco debbano fare circa 10.000 interventi per incendi causati da cattive manutenzioni. Questo processo sarà accompagnato dallo sviluppo del sistema informatico regionale - Curit - in grado di mappare capillarmente lo stato delle cose. Obbligo Di Termoregolazione - Dal 1 agosto 2012 in tutta la regione scatta l´obbligo della termoregolazione e contabilizzazione autonoma del calore nei condomini anche per gli impianti esistenti. La Certificazione Energetica - A breve verrà adottata la disciplina sui controlli sulla certificazione energetica che dovrà essere la più precisa possibile così da avere un sempre maggiore livello di efficienza energetica negli edifici, con minore spreco di energia e calore e minori emissioni. Teleriscaldamento E Nuovo Piano Casa - Sarà ulteriormente incentivata la diffusione del teleriscaldamento. Ad oggi sono stati raggiunti i 97 milioni di metri cubi di volumetria tele riscaldata, pari al 46 per cento del valore nazionale. Il nuovo Piano casa prevede il raddoppio bonus volumetrico (dal 5 al 10 per cento), se si aumenta la percentuale di fonti rinnovabili che approvvigionano l´edificio. Agli impianti industriali più inquinanti (più di 1500 già assoggettati) dovranno essere applicate le migliori tecnologie disponibili, che permetteranno di rispettare limiti emissivi particolarmente rigidi. Continuerà il processo di rinnovamento del parco centrali esistente, che ha già consentito un miglioramento complessivo del 10 per cento del rendimento. La Piu´ Grande Low Emission Zone D´europa - La Lombardia è già riuscita a creare la Zona a basse emissioni più grande d´Europa. Perfino Londra, che spesso viene presa come esempio virtuoso, ha una zona a basse emissioni più piccola. La zona A1 della Lombardia comprende infatti 209 Comuni, 2.600 chilometri quadrati e 4.700.000 residenti, mentre quella della ´grande Londra´ si estende su 1.580 chilometri quadrati ed entrerà in vigore solo a partire dal 3 gennaio prossimo. Le Limitazioni Alla Circolazione - Dal 15 ottobre 2011 al 15 aprile 2012 saranno nuovamente in vigore i provvedimenti di blocco per alcune categorie di veicolo. Dal lunedì al venerdì (escluse anche le giornate festive infrasettimanali) dalle 7.30 alle 19.30 è previsto il fermo programmato dei mezzi più inquinanti (autoveicoli benzina e diesel Euro 0, diesel Euro 1, diesel Euro 2). Il provvedimento si applica alla Zona critica A1. No Blocco Euro 3 Diesel - In Lombardia circolano 995.996 auto diesel Euro 3 e un loro eventuale fermo comporterebbe un miglioramento, in termini emissivi, pari solo all´11 per cento circa. E si andrebbe a incidere su veicoli legittimamente venduti fino a 5 o 6 anni fa. Gli studi comunque dicono chiaramente che, se anche si bloccassero, non si rientrerebbe comunque nei limiti né in fase acuta, né per quanto riguarda la concentrazione media annuale. ´Se ci sono Comuni che intendono introdurre misure più stringenti - ha sottolineato Raimondi - noi non ci opporremo, ma non si può negare il grosso costo sociale di operazione come queste e la scarsa incidenza in termini di miglioramento della qualità dell´aria´. Fermi Motorini Euro 0 - Una delle grandi novità del blocco che scatterà sabato 15 ottobre riguarda ciclomotori e moto Euro 0 a due tempi. Per loro - e sono circa 400.000 in tutta la regione - il blocco sarà di 24 ore, 7 giorni su 7. Questo perché studi scientifici hanno dimostrato che un vecchio motorino inquina ben più di un´auto a benzina. 65 Milioni Per La Mobilità - Regione Lombardia ha stanziato 65 milioni di euro solo per la mobilità pubblica e di cantiere. Con questi fondi verrà incentivata la sostituzione dei mezzi più vecchi e inquinanti e l´installazione dei filtri antiparticolato. Fermi Gli Autobus Più Vecchi - Sempre dal 15 ottobre e per 6 mesi, dal lunedì alla domenica, dalle 00.00 alle 24.00, su tutto il territorio regionale sarà in vigore anche il fermo permanente degli autobus M3 (adibiti al trasporto pubblico locale) di classe Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 diesel. Il divieto di circolazione vige anche per la classe Euro 2 diesel dei veicoli per trasporti specifici e per uso speciale. Spegnimento Motori - La legge prevede anche l´obbligo di spegnere i motori degli autobus nella fase di stazionamento ai capolinea e dei veicoli merci durante le fasi di carico/scarico. I Controlli - La Regione ha stanziato 2 milioni di euro da destinare a Comuni e Province come contributo straordinario per incrementare i controlli sui veicoli e sugli impianti di riscaldamento che, purtroppo, vengono eseguiti in pochissimi casi. Legna E Olio Comustibile - Rimangono in vigore anche i provvedimenti già adottati negli scorsi anni, vale a dire il divieto di utilizzo di apparecchi obsoleti alimentati a biomassa legnosa (camini e stufe nelle zone A1 e nei Comuni sotto i 300 metri slm) e il divieto di utilizzo dell´olio combustibile per impianti di riscaldamento civile in tutta la Lombardia. L´agricoltura - Si stanno portando avanti politiche innovative per il trattamento termico dei liquami, la produzione biogas ed energia e sistemi di copertura e contenimento dei liquami in attesa di trattamento, tutti fattori che contribuiscono notevolmente all´innalzamento di elementi particolarmente inquinanti come l´ammoniaca in atmosfera. L´industria - Da un decennio sono stati introdotti limiti molto avanzati. La Lombardia è l´unica regione italiana ad avere completato, già nel 2007, il rilascio delle nuove Aia (Autorizzazioni integrate ambientali), importanti per ridurre le emissioni di industria e allevamento. In Lombardia inoltre, le emissioni dei maggiori impianti industriali sono misurate, in rete, in via continua.  
   
   
ROSSI A GREENPEACE: LA REGIONE TOSCANA IMPEGNATA SUL MONITORAGGIO DELLE ACQUE. GRANDE ASSENTE IL GOVERNO  
 
 Firenze, 13 ottobre 2011 - “Condividiamo le preoccupazioni di Greenpeace sullo stato di compromissione dell’ecosistema marino ed in particolare sulle esigenze di miglior tutela dell’habitat del Santuario dei cetacei. Perciò varie volte abbiamo denunciato l’assenza del Governo centrale su questa tematica”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ricevendo stamani gli attivisti di Greenpeace in palazzo Strozzi Sacrati che protestavano per l’inquinamento del Santuario dei cetacei. “Più volte – ha continuato Rossi – come Greenpeace sa, abbiamo scritto al ministro Prestigiacomo senza avere mai risposta e, pur consapevoli della limitatezza del nostro ruolo e delle nostre risorse, stiamo comunque attivando alcune strategie mirate per una migliore tutela del Santuario Pelagos. La Regione e Arpat sono impegnate nel monitoraggio della qualità delle acque: abbiamo 19 stazioni per le acque marino-costiere, 261 per le acque di balneazione, oltre a 316 stazioni di monitoraggio per le acque interne e 450 per le acque sotterranee. E Arpat rende disponibili sul proprio sito web i rapporti periodici di questi monitoraggi. Quanto all’inquinamento- ha proseguito il presidente – tocchiamo un argomento noto: non a caso le aree segnalate da Greenpeace sono già siti di interesse nazionale in bonifica o aree sulle quali ci sono programmi di risanamento, programmi che però ad oggi non hanno alcun finanziamento statale. Siamo comunque disponibili, e ben volentieri lo faremo, a partecipare al tavolo istituzionale congiunto che convocherà la Liguria, e a mettere in atto tutti gli interventi necessari”. Gli inquinanti presi in considerazione dall’associazione ambientalista (metalli pesanti, Ipa e benzo(a)pirene) sono fra quelli presi regolarmente in esame nell’ambito dei monitoraggi Arpat, che ne comprendono vari altri. Riguardo ai risultati più significativi evidenziati da Greenpeace per la costa toscana, i punti nei quali sono stati rilevati casi di contaminazione di inquinanti sono relativi ad “aree calde” (hot spot) in corrispondenza di note fonti inquinanti (porti, impianti industriali), tutte, tra l’altro, sottoposte a divieto permanente di balneazione. In particolare, delle quattro aree (delle sei prese in esame da Greenpeace) in cui sono risultati valori anomali, tre si riferiscono a Siti di Interesse Nazionale (Sin) in bonifica (porto e acciaierie di Piombino, porto di Livorno), ed il quarto (Solvay) ad un impianto per cui esiste un Accordo di programma nazionale e regionale per il risanamento. Va peraltro osservato che le procedure di bonifica dei Sin procedono assai a rilento a causa dell’assenza di finanziamenti statali e dell’incertezza nelle procedure. I siti in bonifica regionali al confronto procedono con velocità assai maggiore. Per quanto riguarda in modo specifico il rilevamento di triclorometano nel canale di scarico della Solvay di Rosignano Marittimo, il valore di 0,184 g/l è ampiamente inferiore ai valori limite per le acque di scarico (1000 g/l come solventi clorurati) e comunque inferiore anche al valore standard di qualità ambientale per le acque superficiali (2,5 g/l). Peraltro lo scarico della Solvay è costantemente monitorato da parte del Dipartimento provinciale Arpat di Livorno. In ogni caso l’Arpat, d’intesa con la Regione Toscana, laddove sulla base dei monitoraggi istituzionali rileva problemi significativi, attiva anche programmi suppletivi, come è il caso delle sogliole segnalato nel 2010 da Greenpeace, per le quali è in corso uno specifico progetto di monitoraggio in diverse zone del nostro mare, i cui risultati saranno diffusi appena disponibili. Peraltro, al fine di evitare allarmismi, va sottolineato che i pesci acquistati nella normale rete distributiva sono sottoposti a stretti controlli da parte dei competenti servizi delle Asl e dell’Istituto Zooprofilattico prima di essere posti in commercio. Va aggiunto che la Regione Toscana, oltre ad essere coinvolta in più modi, e soprattutto attraverso Arpat, nei programmi ministeriali del Miattm, del Mipaaf e dell’Ue, più di recente si è impegnata nella promozione di programmi transfrontalieri (Gionha, Momar, Marte+, Corem, Argomarine, Biomart), consapevole che la crescita di una dimensione internazionale sia essenziale per poter esercitare un’efficace salvaguardia nel Mediterraneo. Si tratta di programmi che fanno riferimento ai settori pesca, ambiente marino costiero, biodiversità marina e aree protette e che hanno già permesso di realizzare forme di gestione territoriale fino a poco tempo fa inesistenti, come i Sic marini (Siti di importanza comunitaria): la Giunta regionale ne ha proposti 10 inviandoli al Mittm per ottemperare alle risposte da dare all’Ue. Per quanto riguarda in modo particolare il Santuario Pelagos, esiste il progetto Gionha, che raccoglie informazioni e fornisce data base aggiornati su tematiche importanti (rumore, poseidonia, rifiuti, distribuzione dei delfini e loro identificazione). Alcune delle attività del progetto hanno un seguito nell’azione istituzionale della Regione e nella sua attività amministrativa. Inoltre la Regione sta facendo crescere la consapevolezza della necessità di un’azione normativa di livello centrale per semplificare e correggere le norme sui rifiuti e particolare attenzione sta dedicando all’inquinamento acustico. L’azione specifica sul Santuario non si conclude con il progetto Gionha: la Regione Toscana intende partecipare ai futuri bandi della Ue finalizzandoli ad azioni molto concrete quali il monitoraggio continuo del rumore, il tracer dei cetacei, la sensibilizzazione ed il supporto ai pescatori per i rifiuti.  
   
   
LAGO D´IDRO: VERTICE OK,RIAPRE TAVOLO INCONTRO OGGI A TRENTO CON IL VICE PRESIDENTE ALBERTO PACHER  
 
Trento, 13 ottobre 2011 - Gli assessori regionali al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti e all´Agricoltura Giulio De Capitani hanno incontrato ieri , a Trento, il vice presidente della Provincia autonoma Alberto Pacher, assessore ai Lavori pubblici, Ambiente e Trasporti, sui temi della messa in sicurezza e del rilascio dei flussi d´acqua dal Lago d´Idro. La realizzazione delle opere di messa in sicurezza del lago è il nodo del contendere. Particolarmente urgenti sono la realizzazione di una seconda galleria di deflusso, la messa in sicurezza della paleofrana e lo spostamento della traversa all´imbocco del fiume Chiese. Il progetto nuovo, in fase di valutazione di impatto ambientale a Roma, dà corso alle nuove opere, per un importo di circa 60 milioni di euro. Il secondo tema è legato al rilascio dei quantitativi d´acqua da parte di Hde, la società partecipata dalla Provincia di Trento, che deve sottoscrivere un protocollo che sancisca i quantitativi d´acqua nel periodo estivo. ´Una questione vitale per le oltre 7.000 aziende agricole della bassa Bresciana e dell´alto Mantovano - ha detto Belotti - e che gravitano intorno all´asse del fiume Chiese´. ´E´ stato un incontro positivo - ha proseguito l´assessore -; ho trovato la disponibilità da parte della Provincia di Trento, nella persona del vice presidente Pacher, per riaprire un tavolo tecnico, che, entro la fine di novembre, dovrà arrivare alla determinazione di alcune scelte sia sul progetto della messa in sicurezza del lago che sui livelli e i quantitativi di rilascio dell´acqua´. ´Siamo fiduciosi in un risultato positivo - ha concluso Belotti -, visto che abbiamo ribadito più volte come il comparto agricolo della zona del Chiese sia di primaria importanza non solo per l´economia lombarda ma anche nazionale´. ´Quello di oggi è stato un incontro importante - ha ribadito l´assessore De Capitani - perché ha consentito di mettere a fuoco le criticità che non avevano ancora permesso la sottoscrizione del protocollo che definisce la situazione. C´è molta aspettativa nelle zone agricole per l´utilizzo delle acque irrigue. Ci impegneremo ulteriormente per chiarire in tempi brevi tutte le questioni rimaste aperte su questi due temi´.  
   
   
AMBIENTE IN SICILIA: ALL´ARS DDL DEL GOVERNO SU RIFORMA AREE PROTETTE  
 
Palermo, 13 ottobre 2011 - E´ stato inviato alla commissione Territorio dell´Assemblea regionale siciliana il disegno di legge n 795, approvato dalla giunta di governo, su "Istituzione, gestione e valorizzazione delle aree protette", predisposto dall´assessore regionale al Territorio e Ambiente, Gianmaria Sparma. "Si tratta - spiega l´assessore - di un riordinamento complessivo della legislazione ambientale siciliana che e´ datata ormai trent´anni fa. Infatti l´attuale disciplina delle aree protette e´ ancora incentrata principalmente sulla legge regionale n. 98 del 1981, che ha garantito una efficace conservazione del patrimonio naturale regionale, ma che richiede ormai un ammodernamento dettato da esigenze piu´ attuali e da successive disposizioni nazionali e comunitarie. Questo provvedimento, avviato dai miei predecessori nella giunta Lombardo e concertato con le associazioni ambientaliste e gli enti gestori delle riserve - conclude Sparma - prevede anche una semplificazione burocratica e forti tagli alle spese del settore, in linea con la politica di contenimento dei costi del Governo regionale". La modifica della normativa vigente si rende necessaria per recepire importanti disposizioni della legge quadro nazionale 394/1991, per rafforzare i risultati sinora conseguiti e rendere ancora piu´ efficaci ed efficienti le gestioni. Inoltre, per offrire ulteriori strumenti operativi agli enti gestori delle riserve naturali, per migliorare la fruizione di parchi e riserve e per perfezionare il sistema delle aree protette in modo da favorire, nel rispetto dell´ambiente e del paesaggio, il rilancio culturale, sociale ed economico delle comunita´ locali, oltre che per concentrare le principali disposizioni in materia di aree protette. Il disegno di legge, sul versante della riduzione delle spese, prevede l´abolizione della figura di vice-presidente, che attualmente svolge mere funzioni cerimoniali, ma con un onere finanziario non indifferente a carico dei parchi; viene abolito il Cts (Comitato tecnico scientifico), le cui funzioni vengono assorbite dagli uffici tecnici del parco e, per le materie di rilevanza regionale e o nazionale, vengono trasferite al Crpn (Comitato regionale per la protezione del patrimonio naturale); si riducono a tre complessivamente gli organi del Parco, e cioe´ il presidente, il Consiglio direttivo - che avra´ funzioni di amministrazione ed indirizzo strategico - e la Comunita´ del parco che avra´ un compito essenzialmente consultivo e senza nessun onere a carico dei parchi. Sono introdotte inoltre la possibilita´, per gli enti gestori delle riserve naturali, di svolgere attivita´ di tipo economico direttamente o attraverso privati, con la corresponsione di un canone, e la possibilita´ di gestire i beni demaniali e patrimoniali rientranti nel proprio territorio e godere dei redditi dagli stessi prodotti; la possibilita´ di prevedere un biglietto di ingresso nelle riserve o in porzioni di parco e la possibilita´ di accedere con priorita´ ai finanziamenti comunitari, prerogative che diminuiranno progressivamente la dipendenza degli enti gestori dal finanziamento regionale.  
   
   
AMBIENTE, ATTIVISTI DI GREENPEACE RICEVUTI DA PRESIDENTE BURLANDO E ASSESSORE BRIANO, A NOVEMBRE TAVOLO ISTITUZIONALE A GENOVA SU SANTUARIO DEI CETACEI  
 
Genova, 13 Ottobre 2011 - Ieri mattina, dopo l’azione dimostrativa davanti al palazzo della Regione Liguria per chiedere di salvare il Santuario dei Cetacei dal grave rischio inquinamento, gli attivisti di Greenpeace, alcuni dei quali erano travestiti da “balene”, sono stati ricevuti dal presidente Claudio Burlando e dall’assessore all’Ambiente Renata Briano. In merito al rapporto “Veleni a galla” pubblicato ieri dall’organizzazione, che denuncia il crescente degrado del Santuario dei Cetacei, Burlando si è impegnato a convocare entro fine novembre un tavolo istituzionale per rilanciare il Santuario e per fare il punto della situazione, sviluppando misure concrete di salvaguardia. Al tavolo saranno invitate non solo le regioni italiane e francesi interessate, Liguria, Toscana, Sardegna, Corsica e Provence Alpes Côte d´Azur, ma anche il Ministero dell’Ambiente italiano e i rappresentanti del Governo francese e del Principato di Monaco. Greenpeace e le altre associazioni ambientaliste saranno presenti come osservatori indipendenti.  
   
   
AMBIENTE: ABRUZZO AL MINISTERO PER IL PARCO DELLA COSTA TEATINA  
 
Pescara, 13 ottobre 2011 - Si è svolto ieri mattina a Roma un importante incontro presso gli Uffici del Ministero dell´Ambiente, tra l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, il direttore generale Grimaldi e l´architetto Martino. Sul tavolo le tematiche che riguardano il Parco della Costa teatina. "Ho notificato ai dirigenti del Ministero - dichiara Febbo - tutta la documentazione che riguarda il Progetto Speciale Territoriale della fascia costiera (il cosiddetto Parco della Costa dei Trabocchi), compresa la Risoluzione approvata il 20 settembre scorso. Mentre è stato illustrato il Progetto in tutta la sua interezza, abbiamo provveduto anche ad una ricognizione dei documenti, inviati dai Comuni interessati, in possesso sia del Ministero dell´Ambiente sia della Regione constatando che non tutti hanno espletato gli adempimenti del caso. Qualcuno ha inviato gli atti ufficiali solo al Ministero o solo presso i nostri uffici, mentre qualche amministrazione non ha provveduto affatto a presentare i documenti necessari. A questo punto, non appena rientrato in Abruzzo, provvederò a richiedere ufficialmente ai Comuni le delibere di Consiglio, che restano atti indispensabili per procedere eventualmente nell´iter, in attesa di organizzare altri incontri". "In merito al Progetto del Parco della Costa dei Trabocchi, è stato sottolineato - aggiunge l´assessore Febbo - che l´ex tracciato ferroviario mette a rete tutte le aree protette del comprensorio rappresentando così un corridoio ecologico per quello che non sarebbe un semplice Parco a isole, così come qualcuno vuol far credere, tra l´altro previsto anche dalla normativa europea (ne esistono ben 14). Il Parco stesso potrebbe essere comunque ampliato attraverso una successiva zonizzazione. Inoltre, gli 8 Comuni compresi nel Parco hanno di fatto bocciato quella che era la proposta di perimetrazione sottoposta dal Ministero nel maggio del 2010. Nelle ipotesi avanzate, infatti, è prevista una fascia più ristretta rispetto a quella inizialmente ipotizzata: Vasto e Fossacesia, ad esempio, hanno sì inviato una perimetrazione ma di fatto emergono delle riserve. Risulta, infatti, che le proposte formalizzate siano molto più compatibili al perimetro così come proposto nel Progetto del Parco della Costa dei Trabocchi".  
   
   
PRESENTATA LA FIERA DELLE UTOPIE CONCRETE DI CITTÀ DI CASTELLO AVAMPOSTO CULTURALE PER LE TEMATICHE AMBIENTALI  
 
Perugia, 13 ottobre 2011 - “La fiera delle utopie concrete di Città di Castello, da sempre rappresenta un avamposto culturale per le tematiche ambientali sia a livello regionale che nazionale. Ci ha abituato nel corso degli anni a ragionare su obiettivi che non molto tempo fa potevano sembrare appunto utopie e che invece rapidamente sono diventate realtà con le quali dobbiamo fare i conti tutti i giorni”. Presenta così l’assessore regionale alle politiche agricole e forestali, Fernanda Cecchini la nuova edizione della Fiera delle Utopie concrete che si svolgerà a Città di Castello dal 20 al 22 ottobre. “Quest’anno peraltro è l’anno internazionale delle foreste, ha affermato la Cecchini nel corso della conferenza stampa che si è tenuta mercoledì 12 ottobre, nella sede regionale del Broletto, ed era dunque giusto dedicare ancora molta attenzione alle problematiche legate all’uso dei boschi, alla biodiversità ed alla qualità della vita andando a dibattere sulle opportunità che derivano dalle cosiddette energie rinnovabili la cui produzione ci permette di limitare il consumo di quelle energie tradizionali che certamente non sono illimitate”. A cura della Regione Umbria così, venerdì 21 ottobre, si svolgerà una conferenza, organizzata in collaborazione con l’Alleanza per il clima, che, partendo dalla situazione concreta dei boschi dell’Appennino centrale, presenterà le sfide attuali di una politica al servizio delle molte funzioni vitali che i boschi dell’Italia Centrale devono soddisfare. “La Fiera, ha continuato l’Assessore, sarà anche un occasione per fare il punto sulla situazione in Umbria ed in Alto Tevere dove si sta sperimentando un Programma energetico che coinvolge tutto il territorio. E’ un processo inevitabilmente lungo, ha concluso la Cecchini, ma che ci fa stare al passo con i tempi contando anche sulla validità di un percorso che si distingue per il rigore scientifico, culturale e di ricerca che mette a disposizione l’Agenzie della Fiera delle Utopie concrete”. Le finalità ed il programma dell’iniziativa tifernate sono state illustrate da Luca Secondi, Assessore all´ambiente del Comune di Città di Castello e da Karl-ludwig Schibel dell’ Agenzia Fiera delle Utopie Concrete. Incontri, dibattiti, proposte ed esperienze di sostenibilità ecologica nell´economia e nella società, saranno al centro della Fiera. “Il tutto, hanno sottolineato Secondi e Schibel, in un´ottica rigorosamente glocale, unendo cioè alla riflessione e all´analisi della situazione internazionale la proposta di soluzioni pratiche a partire dalla dimensione territoriale di prossimità”. In tre giornate saranno presentate e discusse le prospettive di uno sviluppo capace di futuro in Umbria e in Italia nel settore energetico in un “Local Energy Day”, il ruolo delle “Foreste per la Società e la Società delle Foreste” e “Il futuro di ieri” visto dai giovani di oggi. In occasione della conferenza stampa è stato anche presentato ufficialmente il progetto delle “Pagine Verdi dell´Umbria”, curato dal giornalista Franco Travaglini, che sarà al centro di un seminario approfondito nei giorni della Fiera: uno strumento nuovo per offrire una visione a livello regionale dello stato di salute e di crescita di quella “Comunità” informale e virtuosa di soggetti che, nei campi economici e sociali più diversi e a volte senza neanche rendersene conto, contribuiscono di fatto alla capacità di futuro di un territorio. La Fiera delle Utopie Concrete è promossa dall´Agenzia Fiera delle Utopie Concrete in collaborazione con la Regione Umbria e il comune di Città di Castello, e con il sostegno di Umbria Mobilità, Camera di Commercio di Perugia e Comunità Montana Alta Umbria.