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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Novembre 2011
TUTTO PRONTO A TRENTO PER L´APERTURA DELL´INTERNET GOVERNANCE FORUM ITALIA 2011 LA TRE GIORNI DEDICATA AL FUTURO DELLA RETE SI APRE OGGI ALLE GALLERIE DI PIEDICASTELLO PER CHIUDERSI SABATO 12 NOVEMBRE 2011  
 

Trento, 10 novembre 2011 - E’ tutto pronto a per l’Internet Governance Forum 2001 Italia, appuntamento in programma da oggi a sabato 12 novembre 2011. L´annuale appuntamento italiano con Igf, è organizzato dalla Provincia autonoma di Trento in collaborazione con l’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr di Pisa, il Centro Nexa su Internet e Società del Politecnico di Torino e Internet Society – Isoc Italia. Contribuiscono all’organizzazione Informatica Trentina Spa, Fondazione La governance di Internet ci riguarda quindi molto da vicino, perché può avere effetto su molte dimensioni della nostra vita individuale e collettiva. È questa la consapevolezza che caratterizza l’Internet Governance Forum (Igf) Italia del 2011 che si svolgerà a Trento, ed è per questa ragione che la Provincia Autonoma di Trento ha organizzato ed ospitato questo importante appuntamento nazionale. Il Forum si occuperà infatti dei temi che tradizionalmente sono oggetto di attenzione nell’appuntamento annuale dell’Igf Italia come l´accesso, la sicurezza, la diversità culturale, la neutralità della Rete e la sua gestione tecnica, i diritti e doveri dei suoi utenti. Ma, nei numerosi convegni (più di 20, con circa 100 relatori coinvolti)) che si svolgeranno dal 10 al 12 novembre, si discuterà anche sugli effetti che la governance può produrre nei modi in cui si rivendica e si afferma la democrazia politica, o sulle conseguenze che si producono nello sfruttamento o nella liberazione del lavoro intellettuale, sulla relazione tra uso della rete e pratica delle religioni, su come si modifica il lavoro pubblico, sulla responsabilità di offrire ai più giovani strumenti adeguati di navigazione, su come, tramite Internet, i cittadini possono partecipare alla vita delle amministrazioni, sui modi in cui i beni comuni digitali si producono e si scambiano sulla rete, su come Internet sia necessaria per politiche di sviluppo sostenibile. Parlare delle regole di utilizzo e di funzionamento di Internet significa allora parlare della possibilità di un nuovo punto di vista sulle più importanti dimensioni della nostra vita. Per questo la governance di Internet non può riguardare solo i governi delle nazioni, ma deve coinvolgere tutti gli “stakeholder”, tutti coloro per i quali l’accesso a Internet può significare libertà di espressione, possibilità di lavoro, autonomia della conoscenza, ricchezza di relazioni. E per questo aperto a tutti sarà l’Igf italiano che si svolgerà a Trento, in una Provincia che sui temi dell’innovazione e sul settore dell’information technology sta scommettendo il suo futuro, ma che, per la sua storia e la sua cultura, ha piena consapevolezza sia delle diverse dimensioni che caratterizzano l’innovazione, sia soprattutto, che il cambiamento è possibile solo se tutti gli attori sociali sono pienamente coinvolti nella promozione e nella governance dell’innovazione. Igf Italia 2011 ha preso in prestito lo slogan che ha accompagnato l’Igf mondiale di Nairobi: “Internet as a catayst for change: access, development, freedoms and innovation”. Questo è oggi vero per il continente africano, dove interi territori e popolazioni iniziano direttamente a usare il digitale, spesso senza essere passati dalle tecnologie analogiche. Ma questo può e deve essere vero anche per l’Italia che, in un momento così difficile della sua storia, cerca opportunità per lo sviluppo della sua economia, idee per il suo profilo nei mercati internazionali, e un ruolo non marginale nei nuovi equilibri politici del mondo. Di seguito rendiamo pubblici i codici da inserire nelle pagine Html, così da permettere ad altri siti, blog, piattaforme, social network di diffondere in diretta streaming i lavori di Igf Italia 2011.  
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Stream B: http://player.ymir.eu/osmf/test-liveb.html  

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22ª CONFERENZA INTERNAZIONALE RADIOELEKTRONIKA  
 
Brno, 10 novembre 2011 - La ventiduesima conferenza internazionale Radioelektronika si terrà il 17 e 18 aprile 2012 a Brno, nella Repubblica ceca. L´ evento è organizzato da università tecniche ceche e slovacche al fine di creare un forum di discussione per i ricercatori, accademici, esperti e studenti dall´Europa centrale che sono interessati agli ultimi sviluppi nel campo della radioelettronica e discipline affini. Il programma della conferenza coprirà tre argomenti principali: circuiti e sistemi elettronici, elaborazione e applicazione dei segnali e onde luminose e microonde. Ci sarà anche un documento invitato dal titolo "The new age: after microelectronics now nanoelectronics" (La nuova era: dopo la microelettronica ora la nanoelettronica). Per ulteriori informazioni, visitare: www.Radioelektronika.cz  
   
   
FARE L’ARTIGIANO È UN GIOCO DA RAGAZZI GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE REGOLE SVELATE AI 220 PARTECIPANTI AL BUSINESS GAME, CHE SIMULA LA GESTIONE DI UNA PICCOLA IMPRESA.  
 
Trento, 10 novembre 2011 - Sono 220 i ragazzi, tra i 16 e i 25 anni, che nei prossimi mesi impareranno a gestire un’impresa di web design, un asilo nido, una carpenteria in legno ed una pasticceria/gelateria. Chi vincerà tra le 69 squadre in concorso nella prima edizione? 53 di queste provengono da 10 Istituti Scolastici Secondari della provincia di Trento. Altre 15 sono formate da studenti tra i 18 e i 25 anni iscritti all’Università di Trento o residenti in provincia di Trento. Per scoprire chi fra i partecipanti avrà la stoffa dell’imprenditore basta seguire "Business Game – gioca oggi per vincere domani", il gioco che simula la gestione di una piccola impresa, dalla fase di start-up fino ai tre anni di vita. I dettagli e le regole del gioco saranno svelate giovedì 10 novembre, presso l’Aula Magna del Palazzo dell’Istruzione, in via Gilli, 3 a Trento, alle 10.30 e alle 15. L’iniziativa, che ha già visto un’anticipazione al Festival dell’Economia, ha la particolarità di essere un gioco di simulazione di impresa molto aderente alla realtà imprenditoriale trentina, visto che i modelli di gioco sono stati volutamente “tarati” sulle imprese artigiane locali. Giocata dopo giocata (le prime sessioni avverranno “on line” giovedì 17 e 24 novembre, giovedì 1° dicembre e mercoledì 7 dicembre) i ragazzi metteranno alla prova le proprie abilità strategiche ed il proprio talento imprenditoriale, prendendo confidenza con un nuovo ambito che richiede lo sviluppo di un piano di lavoro in team. Avranno gli stimoli per considerare, in futuro, l’ipotesi di mettersi in gioco attraverso un’attività imprenditoriale autonoma? La finalissima è prevista nel mese di febbraio. Ai vincitori per ciascun modello di gioco sono riservati interessanti stage aziendali e/o corsi di formazione. L’iniziativa, al suo esordio nella nostra regione, è stata ideata da Ceii Trentino e sostenuta dell’Assessorato all’Artigianato della Provincia autonoma di Trento e dal Servizio Cultura, Turismo e Politiche Giovanili del Comune di Trento. Partner del progetto sono anche l’Assessorato all’Istruzione e Sport della Provincia autonoma di Trento ed Informatica Trentina Spa. I modelli di gioco sono stati sviluppati da Ceii Trentino in stretta collaborazione con Cetic, (Centro di Ricerche per l’Economia e le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione), un centro di ricerca dell’Università Carlo Cattaneo Liuc di Castellanza(varese). Il Business Game – gioca oggi per vincere domani è stato inoltre selezionato tra i venti progetti più innovativi proposti dai Bic europei membri-soci della rete Ebn (European Business Network), l’ente europea con sede a Bruxelles che annovera oltre 200 Business Innovation Center in oltre 21 Paesi. Il business game sarà quindi presentato ufficialmente a Berlino lunedì 28 e martedì 29 novembre in occasione di un importante forum europeo, il “Tools Exchange Forum for Innovation Based Incubators and Bics” (sg). Maggiori informazioni su http://www.Ceii.it  e http://businessgameceii.Wordpress.com/    
   
   
I GIOVANI IN INTERNET, UNA RISORSA DA FAR CRESCERE E DA TUTELARE  
 
Trento, 10 novembre 2011 - Cosa ci fanno insieme un poliziotto, un pirata del web, una psicologa e un prete del rione Sanità di Napoli? Semplice, parlano di Internet e di giovani. Certo, manca la quinta (e forse più importante) gamba del tavolo - ovvero loro, i giovani - ma si annuncia ugualmente molto interessante l´incontro di venerdì 11 novembre, ore 18, alle Galleria di Piedicastello, in occasione dell´edizione 2011 di Igf Italia. Sicuramente i giovani ci saranno in sala a seguire il dibattito, perché Internet Governance Forum si terrà a Trento questo fine settimana e richiamerà in città esperti ed appassionati della Rete. Il web è oramai entrato in quasi tutte le abitazioni del nostro Paese e per i più giovani fa oramai parte integrante della quotidianità. Strumento indispensabile per conoscere, studiare e relazionarsi, Internet nasconde anche molteplici rischi in particolare anche per i più giovani. Di questi rischi parlerà Mauro Berti, sovrintendente della Polizia di Stato – Responsabile dell’Ufficio Indagini Pedofilia del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Trentino Alto Adige che non solo offrirà i dati più aggiornati della attività di contrasto della pedofilia in rete ma che cercherà di trasmettere a genitori e ragazzi quei consigli pratici - frutto di una pluriennale esperienza – che possono aiutare a comprendere le reali intenzioni di ci troviamo di fronte, dall´altra parte del nostro video. Athos Gualazzi, presidente del Partito Pirata Italiano, sarà anch´egli tra gli ospiti dell´evento. Infatti non è possibile parlare di ragazzi e di internet senza affrontare il tema spinoso della tutela del diritto d´autore in Rete dove una delle attività preferite dai giovani e dai giovanissimi e lo scambio e la condivisione dei contenuti. Un tema quello della tutela del diritto d´autore sul quale si è scatenato un annoso dibattito dove si confrontano le posizioni di chi condanna senza appello la pirateria da un lato e di chi invece ritiene prioritaria l´affermazione del diritto alla conoscenza. Gualazzi sostiene che invece i due fenomeni non sono assolutamente in contrasto tra loro come appare. Lo scambio di file infatti per Gualazzi serve in primo luogo alle grandi case discografiche e cinematografiche come pubblicità. Non si può pensare infatti come fanno le case discografiche e le major del cinema – sostiene Gualazzi – che ad ogni scaricamento corrisponda un mancato guadagno. Tra lo scarico e l´acquisto di un prodotto secondo i Pirati ci sarebbe in realtà un nesso di causa – effetto poiché il file scaricato serve per valutare un prodotto che poi invece se piace si acquista legalmente. Dunque secondo i Pirati sarebbe necessaria una maggiore tolleranza da parte delle case discografiche che invece dovrebbero vedere nei tanti giovani che scaricano e scambiano file da internet altrettanti potenziali clienti futuri. Uno che invece con i ragazzi ci vive a stretto contatto tutti i giorni è don Antonio Loffredo parroco del Rione Sanità a Napoli, artefice di una straordinaria iniziativa che ha portato molti giovani perduti tra i vicoli angusti di uno dei più isolati rioni di Napoli ad interessarsi di arte e cultura, ad aprire imprese di servizi, a gestire in maniera diretta l´importantissimo patrimonio culturale e archeologico delle catacombe di San Gennaro trasformandole in poco tempo da luogo abbandonato e decadente in uno dei più importanti centri di irradiazione culturale della città. Don Loffredo la sua rete l´ha creata nel mondo reale, una rete fatta di persone, valori e luoghi e soprattutto di grande rispetto per i giovani dai quali è riuscito ad ottenere impegno e responsabilità. Una esperienza la sua che potrà certamente essere utile proporre in questo contesto. Interessante sarà certamente ascoltare l´intervento di Serena Valorzi psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale che si occupa in modo particolare dei problemi legati alla prevenzione e al trattamento delle nuove dipendenze (e la dipendenza da Internet, cellulare e videogiochi è certamente uno dei rischi che le nuove generazioni si trovano ad affrontare). Il problema delle nuove dipendenze tra l´altro sta emergendo come uno dei fenomeni più preoccupanti per la nostra società. Dati presentati ad un recente workshop medico ci dicono che circa il 10% della popolazione italiana soffre a diversi livelli di questa patologia. Anche se le vittime della dipendenza da internet riguardano una piccolissima percentuale di questo 10 per cento non per questo il fenomeno è meno preoccupate proprio perché tende a colpire prima di tutto i ragazzi.  
   
   
AL VIA IL PROGETTO "GREEN-IT", IL DATA CENTER ECO-COMPATBILE DELLA REGIONE CAMPANIA  
 
Napoli, 10 novembre 2011 - Entro la fine dell´anno sarà attivato in Campania il Green-it, un data center che riduce l´impatto dei propri sistemi It anche in termini di emissioni di Co2. La Regione è tra le prime Pubbliche Amministrazioni a realizzare un progetto che affronta la sfida dell´efficienza energetica. A regime l´infrastruttura Green-it della Regione Campania potrà ospitare e gestire fino a 1000 server, interconnessi e collegati ad Internet, alla Intranet regionale e alla Extranet delle Pubbliche Amministrazioni del territorio, gettando le basi del Cloud Computing Regionale. "I lavori del data center ecocompatibile della Regione Campania sono stati avviati nel mese di marzo e porteranno, entro la fine del 2011, all’attivazione di un centro dati in grado di garantire un uso razionale di energia e di risorse It, in linea con il Codice di condotta per l´efficienza energetica dei data center", ha dichiarato l’assessore alla Ricerca Scientifica della Regione Campania Guido Trombetti. "Green-it significa progettare e realizzare, nel pieno rispetto dell’ambiente, le infrastrutture informatiche per l’erogazione dei servizi It (Information Technology), seguendo criteri che consentano il risparmio energetico e l´uso razionale delle risorse", ha aggiunto Trombetti. Con il nuovo sistema saranno conseguiti significativi benefici in termini di: massimo ritorno dell’investimento nel tempo grazie a modelli e standard innovativi, oltre ad una massima flessibilità architetturale; bassi costi di esercizio attraverso sistemi ad alta efficienza energetica; elevata disponibilità con sistemi totalmente ridondati e assenza di point of failure; massime prestazioni con l’utilizzo di tecnologie al top dello stato dell’arte che evitano la mancanza di risorse informatiche, soprattutto a livello centrale; scalabilità massima ed economicità di ampliamento/crescita grazie all’adozione di tecnologie plug and play e ad una struttura gerarchica che cresce con il data center. Negli ultimi anni è aumentata l’attenzione verso l´impatto dei data center sul consumo energetico: la loro rapida crescita ha fatto sì che il numero dei server aumentasse di 6 volte in 10 anni, incrementando, di conseguenza, anche il consumo di elettricità per via di modelli sempre più potenti rispetto ai precedenti. A ciò si aggiunge il fatto che i sistemi sono "always on", cioè sempre connessi e quindi in grado di generare continuo utilizzo di risorse energetiche. In un data center l’energia complessiva è usata per il 55% dai sistemi di alimentazione e raffreddamento e per il 45% dal carico dovuto all’erogazione dei servizi It. Per quanto riguarda i server, il 70% è consumato dai sistemi di alimentazione, memorie, ventilatori e solo il 20% del carico è usato per la computazione effettiva, poiché sono processi in attesa (i cosiddetti cicli idle).  
   
   
CON IDEALISTA E MUTUO SUL WEB COMPRARE CASA È PIÙ FACILE CON LA PARTNERSHIP SIGLATA IL “CERCO CASA” SI INTEGRA CON LA CONSULENZA MUTUI ONLINE  
 
 Milano, 10 novembre 2011 – idealista.It, il primo marketplace immobiliare italiano completa la gamma di servizi rivolti a chi cerca casa grazie al calcolatore mutui in collaborazione con mutuosulweb.It la partnership commerciale esclusiva con il broker del settore mutui del gruppo conafi prestitò ha lo scopo di fornire in modo integrato servizi per la compravendita di immobili oltre a trovare casa sul portale, che ha superato i 3 milioni di visitatori a settembre, ora gli utenti potranno calcolare l’importo della rata del mutuo, orientarsi sulla scelta delle migliori offerte e avvalersi gratuitamente dell’assistenza personalizzata dei consulenti mutuo sul web per arrivare passo dopo passo alla chiusura dell´operazione consumatore più consapevole, mutuo senza sorprese - nella nuova sezione dedicata ai mutui, l´utente troverà anche una guida web con informazioni e consigli per accedere al credito per la casa, con suggerimenti sulle procedure e la documentazione necessaria da presentare, i costi e i requisiti per la concessione del prestito per cesar oteiza, co-fondatore di idealista, “la partnership con mutuo sul web coniuga l’esperienza pluriennale di un gruppo leader nel settore dell’intermediazione creditizia con la qualità dei nostri servizi rivolti a chi cerca casa. Un connubio ideale che ci permette di offrire ai nostri clienti un servizio completo di alto livello per le compravendite su tutto il territorio nazionale" per nunzio chiolo, fondatore e attuale presidente e amministratore delegato di conafi prestitò s.P.a., proprietaria del marchio mutuosulweb, “la partnership con il portale idealista rappresenta una tappa fondamentale per la crescita delle attività del gruppo nel settore dei mutui. La proposta di mutuosulweb oltre a costituire un servizio trasparente e vantaggioso per il consumatore, consente a quest’ultimo di avvalersi di una struttura qualificata e competente che assiste il cliente in tutte le fasi dell’accesso al finanziamento”  
   
   
RAGAZZI IN RETE …O NELLA RETE? INCONTRI A SAN CASCIANO VAL DI PESA (FI)  
 
San Casciano Val Di Pesa (Fi), 10 novembre 2011 - Che possono fare degli adulti illetterati digitali alle prese con dei giovani nativi digitali? A parte arrendersi, un’opzione che per un educatore non è ammessa, non resta che partecipare agli incontri proposti dall’Associazione genitori A.ge. Toscana con l´Associazione Acli e la Parrocchia di San Casciano Val di Pesa. Il titolo, invero un po’ inquietante ma comunque aperto alla speranza di venirne proficuamente a capo, è "Ragazzi in rete ...O nella rete?" e si propone di far conoscere agli adulti-educatori i nuovi media che i ragazzi usano nel quotidiano e aiutarli a meglio districarsi nel cammino educativo. Appuntamento sabato 12 Novembre alle ore 16,00 presso il Cinema Teatro Everest di San Casciano in Val di Pesa “Aiuto! questi ragazzi stanno sempre al computer” con Elena Farinelli, esperta di nuovi media e social network, cui toccherà il compito di aprire le porte di questo nuovo mondo per studiare come è possibile gestirlo e soprattutto come comprendere i giovani che proprio dentro questo mondo passano larga parte della loro giornata. Giovedì 17 Novembre alle ore 21,15 incontro-dibattito di approfondimento “Media: la nuova frontiera dell’educazione” con Don Marco Fagotti, esperto nelle relazioni giovani e nuovi media, Rita Manzani Di Goro, Presidente dell´Associazione genitori Age Toscana, e Mattia Marasco, giovane consulente di comunicazione e blogger. L’ingresso è libero e gratuito.  
   
   
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE SULLA RIFORMA DELL´ISTRUZIONE SUPERIORE MEDIANTE LA COOPERAZIONE UNIVERSITARIA INTERNAZIONALE NELL´AMBITO DEL PROGRAMMA TEMPUS  
 
Bruxelles, 10 novembre 2011 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte sulla riforma dell´istruzione superiore mediante la cooperazione universitaria internazionale nell´ambito del programma Tempus. Tempus è il programma dell´Unione europea volto a sostenere la modernizzazione dell´istruzione superiore nei paesi partner limitrofi dell´Ue. Il programma promuove la cooperazione istituzionale tra l´Ue e i paesi partner limitrofi, concentrandosi in particolare sulla riforma e la modernizzazione dei sistemi di istruzione superiore nei paesi partner dell´Europa orientale, Asia centrale, Balcani occidentali e regione del Mediterraneo. L´attuale quarta fase del programma Tempus riguarda il periodo dal 2007 al 2013. Fin dalla sua istituzione nel 1990, la cooperazione universitaria nell´ambito del programma Tempus ha contribuito con successo alla cooperazione istituzionale tra il mondo accademico dell´Unione europea e quello dei paesi partner. L´obiettivo del presente invito a presentare proposte consiste nel promuovere la cooperazione multilaterale tra gli istituti d´istruzione superiore, gli enti pubblici e le organizzazioni degli Stati membri dell´Ue e dei paesi partner concentrandosi sulla riforma e sulla modernizzazione dell´istruzione superiore. I due principali strumenti di cooperazione previsti dal presente invito a presentare proposte sono: - progetti comuni: progetti con un´impostazione "dal basso verso l´alto" volti alla modernizzazione e alla riforma a livello istituzionale (universitario). I progetti comuni hanno lo scopo di favorire lo scambio di conoscenze tra le università, le organizzazioni e le istituzioni dell´Ue e dei paesi partner e, se necessario, tra enti dei paesi partner. - misure strutturali: progetti che hanno lo scopo di contribuire allo sviluppo e alla riforma dei sistemi d´istruzione superiore nei paesi partner oltre che di migliorare la loro qualità e pertinenza, e di aumentare la convergenza volontaria con gli sviluppi europei. Le misure strutturali riguarderanno gli interventi destinati a sostenere la riforma strutturale dei sistemi d´istruzione superiore e lo sviluppo di un quadro strutturale strategico a livello nazionale. Per leggere il bando ufficiale, consultare: Gu C 321 de 4 novembre 2011 http://eur-lex.Europa.eu/lexuriserv/lexuriserv.do?uri=oj:c:2011:321:0011:0014:it:pdf    
   
   
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE NELL´AMBITO DEL PROGRAMMA DI SOVVENZIONI SYNERGY GRANT DEL CER  
 
 Bruxelles, 10 novembre 2011 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per il programma di sovvenzioni Synergy Grant del Cer. I progressi importanti nella scienza possono emergere da una vasta gamma di impostazioni. Ricercatori principali individuali e le loro squadre hanno, ad esempio, coerentemente dimostrato di essere una preziosa fonte di nuove idee. Questi piccoli gruppi di ricerca sono spesso costruiti attorno a problemi interdisciplinari e impianti in comune, e hanno acquisito sempre più notorietà per il loro lavoro. Le sovvenzioni Synergy Grants del Consiglio europeo della ricerca (Cer) hanno lo scopo di permettere a un piccolo gruppo di ricercatori principali ed i loro team di riunire competenze, conoscenze e risorse complementari in modi nuovi, al fine di affrontare congiuntamente problemi di ricerca. L´obiettivo è quello di promuovere progressi sostanziali ai confini della conoscenza e di incoraggiare nuove linee d´inchiesta efficaci e nuovi metodi e tecniche, tra cui approcci non convenzionali e indagini a livello di interfaccia tra le discipline stabilite. Per leggere il bando ufficiale, consultare: Gu C 312 del 25 ottobre 2011 e il seguente http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/page/ideas?callidentifier=erc-2012-syg    
   
   
UMBRIA: INSEDIATA COMMISSIONE RAPPORTI REGIONE-UNIVERSITÀ  
 
 Perugia, 10 novembre 2011– Si è insediata ieri mattina a Perugia, a Palazzo Donini, la Commissione paritetica Regione-università che dovrà predisporre il nuovo protocollo d’intesa per la regolamentazione dei rapporti tra il Servizio sanitario regionale e l’Università degli Studi di Perugia, così come definito nelle linee guida dell’intesa sottoscritta alcune settimane fa tra Regione ed Università degli Studi di Perugia. Della commissione fanno parte, per la Regione la presidente Catiuscia Marini, l’assessore regionale alla sanità, Franco Tomassoni, il direttore regionale Emilio Duca e i direttori generali delle aziende ospedaliere di Perugia e Terni, Walter Orlandi e Gianni Giovannini. Per l’Università di Perugia il rettore, Francesco Bistoni, il preside della Facoltà di Medicina, Luciano Binaglia, ed i professori Ettore Mearini (urologo) e Giuseppe Schillaci (medicina interna) Entro i prossimi 90 giorni, dunque, la Commissione dovrà individuare le regole di organizzazione e di funzionamento dell’azienda ospedaliero-universitaria, per la definizione dello svolgimento delle attività assistenziali dell’Università nelle sedi ospedaliere di Perugia e Terni nel quadro della programmazione regionale, al fine di perseguire e promuovere l’integrazione dell’attività assistenziale, di didattica e di ricerca in campo sanitario.  
   
   
ALTA FORMAZIONE ALL’ESTERO GRAZIE AL PROGETTO S.H.A.R.M.  
 
Trieste, 10 novembre 2011 - Un’opportunità concreta per laureati disoccupati di partecipare a corsi di alta formazione all’estero, grazie a un finanziamento europeo stanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito di S.h.a.r.m. - Supporting Human Assets in Research and Mobility. Il progetto offre sostegni finanziari per corsi da svolgere presso università e istituzioni nei Paesi dell’Unione Europea e in quelli aderenti all’Associazione Europea per il libero scambio (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera). I destinatari devono essere residenti o domiciliati in Friuli Venezia Giulia. Per partecipare basta presentare la domanda presso l’Ufficio Protocollo di Area Science Park dal 7 al 28 novembre 2011. I percorsi formativi, della durata da 3 a 24 mesi, si concluderanno entro il 31 dicembre 2014. Il sostegno finanziario disponibile copre l’85% della quota di iscrizione al corso (fino a un massimo di 6.500 €) e le spese di mobilità fino ad un massimo di 350 € per ogni mensilità prevista dal percorso formativo. Il Progetto S.h.a.r.m. È finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia tramite il Fondo Sociale Europeo ed è gestito congiuntamente da Area Science Park, dall’Università degli Studi di Trieste, dall’Università degli Studi di Udine e dalla Scuola Superiore di Studi Avanzati (S.i.s.s.a.) di Trieste. Per maggiori informazioni: www.Area.trieste.it/sharm_corsiestero    
   
   
BOLZANO, CONVEGNO ALL´EURAC SUL TEMA: "PUNTO D’INCONTRO: RICERCA “  
 
Bolzano, 10 novembre 2011 - L’assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur ha preso parte il 9 novembre presso la sede dell’Eurac ai lavori del convegno “Punto d’incontro: Ricerca “ organizzato dalla Ripartizione Diritto allo Studio, Università e Ricerca scientifica. Nell’ambito del convegno sono stati presenti al pubblico i risultati raggiunti nei progetti di ricerca finanziati dalla Giunta Provinciale negli anni 2006 – 2008 e svolti presso l’Eurac, la Libera Università di Bolzano e l’Università di Innsbruck. Lo scopo principale del convegno era quello di incentivare il dialogo tra la scienza e la società e di sensibilizzare i cittadini nei confronti della ricerca scientifica. Ulteriore obiettivo della manifestazione era quello di entusiasmare i giovani per la scienza e la ricerca. Il convegno all’Eurac mirava altresì ad offrire alle ricercatrici ed ai ricercatori un’opportunità di incontro e di partecipazione ad una discussione oltre i confini delle discipline scientifiche per agevolare e rafforzare la rete della ricerca. Grazie alle varie relazioni esposte nel corso dei lavori del convegno sono stati presentati in modo chiaro e divulgativo i risultati delle varie ricerche finanziate dalla Giunta Provinciale negli anni 2006 – 2008 e svolti presso l’Eurac, la Libera Università di Bolzano e l’Università di Innsbruck. Nel corso dei workshop sono state quindi approfondite quattro aree tematiche: lingua e gioventù, natura e ambiente, uomo e storia, informazione e tecnologia. “Con queste misure di agevolazione è stata seguita sin dall’inizio l’intenzione di promuovere la scienza e la costruzione di una cultura scientifica e di rendere possibile una formazione tramite la ricerca” ha affermato nel corso del suo intervento l’assessora alla ricerca, Sabina Kasslatter Mur ed ha aggiunto “È compito di tutti sostenere lo sviluppo dell’Alto Adige quale parte di un paesaggio di ricerca in costante mutamento sia nazionale che europeo e mondiale – e questo percorso ci porta direttamente al dialogo ed alla connessione con reti internazionali.” Sulla base del Piano Pluriennale per la Ricerca e l’Innovazione in Alto Adige la parte di agevolazione competitiva di ricerca è stata aumentata negli ultimi anni. Risale al 2009 il primo concorso per progetti nel campo della ricerca scientifica, aperto a progetti di tutte le discipline scientifiche. Le 96 proposte progettuali presentate ed ammesse al concorso sono state sottoposte ad una procedura di valutazione internazionale. Per permettere una revisione oggettiva e di altissimo livello, sono state raccolte circa 250 valutazioni di esperti internazionali. Con 5,8 milioni di euro dai bilanci 2009 e 2010, è stato possibile agevolare 40 progetti di ricerca che saranno svolti nei prossimi tre anni. I risultati di tali progetti saranno infine registrati tramite un sistema di monitoraggio e resi accessibili ad un pubblico più ampio.  
   
   
ISTRUZIONE FVG: BUON ORIENTAMENTO MENO DISPERSIONE SCOLASTICA  
 
Udine, 10 novembre 2011 - L´assessore regionale all´Istruzione e Università, Roberto Molinaro, ha aperto ieri i lavori del seminario "Informarsi per conoscere, conoscere per informare" organizzato nell´auditorium della Regione di Udine dai Servizi regionali di orientamento e moderato dalla coordinatrice del Cor (Centro Regionale Orientamento) di Udine, Patrizia Giordani. Si tratta della seconda edizione di un´iniziativa "che - ha rimarcato Molinaro - si ripete dopo la positiva esperienza dell´anno scorso e si apre anche alla partecipazione dei genitori nella piena consapevolezza del valore centrale ed insostituibile della famiglia come agenzia formativa". Molinaro ha ringraziato oltre agli studenti, ai genitori e ai docenti delle classi terze che sono intervenuti numerosi al seminario, anche i rappresentanti degli istituti secondari e delle scuole professionali che partecipano all´evento presentando le rispettive offerte formative e il personale dei Cor, "costantemente impegnato nelle attività che si rivolgono a giovani, adulti, studenti ma anche a tutti i cittadini che necessitano di un supporto qualificato nel processo di orientamento". In questi giorni le professioniste dei Cor si stanno preparando - ha reso noto Molinaro - a partecipare al Forum internazionale dell´Orientamento che si terrà prossimamente a Genova. Nel panorama di complessità crescente per i giovani, acuita dalla situazione di crisi economica, è quanto mai importante - è stato rimarcato - svolgere un´azione informativa di qualità per garantire al capitale umano dei giovani di esprimersi al massimo delle potenzialità. "Scelte consapevoli ed appropriate saranno fonte di soddisfazione per i ragazzi - ha affermato l´assessore - ma saranno cariche di conseguenze positive per tutto il sistema: percorsi formativi adeguati significano, per esempio, benessere dei giovani nei contesti scolastici e quindi minore dispersione". Per questo l´amministrazione regionale ritiene strategico promuovere il diritto allo studio e al lavoro dei cittadini, fornendo tramite i sei Centri regionali per l´orientamento servizi di supporto alle scelte scolastiche e professionali.  
   
   
CLASSES DE NEIGE, ISTITUZIONI SCOLASTICHE VALDOSTANE E FRANCESI SI CONFRONTANO  
 
Aosta, 10 novembre 2011 - L’assessorato dell’istruzione e cultura organizza, nell’ambito del progetto strategico Peef - Pôle Excellence Education Formation, Programme de Coopération territoriale tranfrontalière Italie – France (Alcotra), uno scambio per dirigenti scolastici e docenti coinvolti nel progetto Classes de neige. L’attività, in programma il 6-7 dicembre 2011, prevede un confronto con due istituzioni scolastiche francesi caratterizzate da progetti didattici specifici, e diversificati tra loro, concernenti l’integrazione tra scuola e sport invernali: il Collège Frison di Chamonix ed il Lycée Mont Blanc di Passy. «Questa iniziativa – dichiara l’Assessore Laurent Viérin - s’inserisce nel progetto Classes de Neige che ha l’obiettivo di conciliare sport e scuola. Il Collège Frison di Chamonix si caratterizza per il progetto formativo biqualification «ski» et «montagne» - formation aux brevets d’Etat des métiers de la montagne; il Lycée Mont Blanc di Passy accoglie il Pôle espoir, studenti aderenti alle squadre nazionali francesi delle discipline invernali, e si contraddistingue per una stretta sinergia tra attività scolastica ed attività sportiva. Lo scambio transfrontaliero - aggiunge l’Assessore - consentirà un importante raffronto con istituzioni scolastiche d’Oltralpe e sarà l’occasione per una reciproca conoscenza circa i progetti formativi in atto concernenti l’integrazione tra scuola e sport. L’attività - termina l’Assessore – s’inserisce nel quadro delle iniziative, promosse nell’ambito del progetto strategico Peef - Pôle Excellence Education Formation, volte a rafforzare il progetto regionale “Classes de neige”. In particolare, oltre allo scambio, sono in programma attività di formazione per dirigenti e docenti sul tema dell’integrazione tra scuola e sport e, inoltre, azioni volte a potenziare le attività di e-learning delle istituzioni valdostane. L’obiettivo è favorire la costituzione di una filiera tra scuole valdostane che applicano specifiche strategie, al fine di creare un “sistema Valle d’Aosta” rivolto a studenti-atleti che praticano sport invernali.»  
   
   
DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO: QUALE FUTURO?  
 
Firenze, 10 novembre 2011 – “Ripensare il diritto allo studio universitario”. Con questo titolo, nell’auditorium del complesso di Sant’apollonia in via San Gallo 25 a Firenze, si svolge giovedì 10 novembre 2011 un convegno nazionale su iniziativa dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana. Si parlerà del futuro delle azioni di sostegno (alloggi, mense, borse di studio) per chi affronta gli studi universitari in un contesto di forte restrizione delle risorse ministeriali e di imminente maggiore coinvolgimento delle Regioni. Inizio ore 10 con gli interventi di Marco Moretti, Maurizio Natali e Stella Targetti (presidente Dsu Toscana, presidente associazione nazionale enti per il Dsu, vicepresidente di Regione Toscana).  
   
   
NUOVO SISTEMA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE: OGGI SEMINARIO A RIMINI  
 
Bologna, 10 novembre 2011 – Prende il via l’azione dell’assessorato regionale alla Scuola e alla Formazione per presentare il nuovo Sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale. Un ciclo di incontri, uno per provincia, per accompagnare insegnanti e formatori impegnati nella progettazione e realizzazione dell’offerta Iefp offrendo supporto tecnico per l’attuazione. Giovedì 10 novembre, alle ore 14,30 si svolgerà a Rimini, presso la sede della Provincia di Corso Augusto 231 (sala Buonarrivo) il primo seminario, rivolto ai docenti degli istituti professionali e degli enti di formazione accreditati, e ai docenti referenti per l’orientamento delle scuole medie inferiori. Il nuovo sistema regionale di istruzione e formazione professionale disegna un percorso unitario tra istruzione e formazione, che raccorda i percorsi degli Istituti professionali e della Formazione professionale al fine di intrecciare i bisogni formativi dei ragazzi e le necessità del mercato del lavoro. In tale quadro, l’Iefp regionale intende anche prevenire, e in ogni caso ridurre, la dispersione scolastica e l’abbandono, realizzando percorsi flessibili e personalizzati, che possano rimotivare, rafforzare le competenze di base e aiutare tutti i ragazzi a conseguire almeno una qualifica per entrare preparati nel modo del lavoro.  
   
   
MILANO WIENER WALZ: INIZIATIVA LODEVOLE  
 
Milano, 10 novembre 2011 - "Un progetto lodevole, che merita grande attenzione. Non solo per l´originalità dell´idea, del format e dei contenuti, ma anche e soprattutto per il suo valore culturale e sociale, anche in vista di Expo 2015". Lo ha detto, in una nota, l´assessore regionale allo Sport e Giovani Monica Rizzi, commentando la nuova edizione dell´evento organizzato dall´associazione Milano Wiener Walz e rivolto agli studenti milanesi, che culminerà, proprio stasera sera, in un ballo nel cuore della città di Milano. L´iniziativa, patrocinata dalla Regione, andrà in scena, domani sera, a partire dalle 19, nella Galleria delle Carrozze, nella rinnovata Stazione Centrale. In particolare, oltre 80 studenti di diverse scuole e università milanesi, allievi dei corsi di valzer viennese organizzati da Milano Wiener Walz presso il Centro Studi Coreografici al Carcano e la scuola Faes Argonne, accompagnati dai cadetti della scuola militare Teuliè, daranno vita ad una notte magica all´insegna della tradizione, dell´eleganza e del divertimento. La serata prevede inoltre la partecipazione di una delegazione di studenti austriaci e di Michael Berger, Console commerciale d´Austria a Milano, con uno scopo benefico a favore dei City Angels di Mario Furlan. "Milano Wiener Walz - continua la nota dell´assessore Rizzi - è soprattutto un´iniziativa ´dei giovani per i giovani´, la più autentica dimostrazione di come dare fiducia ai ragazzi, responsabilizzarli, stimolarli e creare sinergie, porti sempre a grandi risultati. È il caso di questa manifestazione che, giunta quest´anno alla sua seconda edizione, ambisce a buon diritto di diventare evento stabile e di grande richiamo nel calendario meneghino".  
   
   
GIOVANI, POLVERINI INAUGURA TERZA EDIZIONE FESTIVAL DELLE IDEE  
 
Roma, 10 novembre 2011 - Accompagnata dal direttore dell’Ido, Federico Bianchi di Castelbianco, l’Istituto che ha promosso la manifestazione insieme a “Diregiovani.it”, il presidente Polverini ha visitato i 3.000 mq espositivi, vistando gli stand, lo spazio cinema e video forum, le aree formative ed i laboratori. “Nello stand della Regione Lazio – ha detto Polverini - i giovani possono confrontarsi con le tante iniziative messe in campo dall’amministrazione per sostenerli nello studio, nella formazione, nella fruizione dei servizi: la carta giovani, le agevolazioni sul trasporto pubblico locale, le iniziative per l’avviamento alle professioni, la valorizzazione del merito, le borse di studio”. Polverini ha invitato i ragazzi a “credere in se stessi e nelle proprie capacità, attraverso una competizione sana e leale. Oggi – ha continuato – c’è una classe dirigente un po’ ingessata che fatica a confrontarsi con le generazioni successive. I giovani, invece, vogliono partecipare, hanno entusiasmo e la rappresentazione che, a volte, si dà di loro per fortuna non corrisponde alla realtà. Servono i giovani per dare una svolta al Paese”.  
   
   
IL FUTURO È NEI CIELI! ESPANDERE LA RETE PER LA RADIOASTRONOMIA IN SUDAFRICA PER MEZZO DELLA COOPERAZIONE  
 
Bruxelles, 10 novembre 2011 – Durante una riunione speciale del Parlamento europeo svoltasi lunedì 7 novembre, responsabili delle politiche, esperti, membri del Parlamento europeo (Mep) e astronomi si sono riuniti per discutere il futuro della radioastronomia in Sudafrica ed anche, in un contesto più ampio, il partenariato scientifico tra Europa e Africa, che è uno degli obbiettivi chiave della Strategia congiunta Africa-ue adottata al Summit 2010 Africa-ue. La sig.Ra Naledi Pandor, relatrice ospite e ministro per la scienza e la tecnologia del Sudafrica, ha espresso il suo desiderio che l´Africa non sia vista soltanto come un "destinatario di aiuti, ma sia invece un luogo che ospita una ricerca di livello mondiale". Lei ha spiegato in che modo la radioastronomia, ovvero lo studio di oggetti celesti che emettono onde radio quali stelle, buchi neri e galassie, può stimolare la crescita e far aumentare il rilievo di scienza e tecnologia tra i giovani africani, e aiutare anche a raggiungere gli Obbiettivi di Sviluppo del Millennio (Mdg). Organizzato dalla Delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con il Sud Africa e ospitato dal Mep Michael Cashman del Gruppo dell´alleanza progressista di Socialisti & Democratici proveniente dal Regno Unito, l´evento ha visto esperti sottolineare il ruolo già importante del Sudafrica nella rete astronomica globale. Le sue eccellenti condizioni per l´osservazione in vasti territori non colpiti dall´inquinamento luminoso o dalle frequenze radio hanno reso il paese il luogo ideale per ospitare il più grande telescopio ottico singolo dell´emisfero meridionale, il Southern African Large Telescope (Salt). Ora il Sudafrica vuole espandere la sua base di ricerca in radioastronomia e ha appena lanciato un offerta supportata dall´Unione Africana (Ua) per ospitare lo Square Kilometre Array (Ska). Destinato a formare il più grande progetto di radioastronomia nella storia umana, lo Ska potrebbe aiutare gli astronomi a migliorare la loro capacità di risolvere gli enigmi di vecchia data riguardanti l´Universo. Progettato per entrare in funzione attorno al 2024, a seguito di una decisione della comunità astronomica interna, esso sarà costruito in varie fasi usando le infrastrutture esistenti in Sudafrica o in Australia. Il professor George Miley, vicepresidente dell´Unione Astronomica Internazionale, ha detto: "Non importa dove si costruisce, esso sarà comunque un importante motore dello sviluppo globale." Sostenendo la candidatura del Sudafrica, il dott. Bernie Fanaroff, direttore dell´ufficio del progetto Ska del Sudafrica, ha spiegato che se venisse collocato in Sudafrica esso potrebbe colmare efficacemente l´attuale "vuoto di telescopi" geografico: le antenne Ska si estenderebbero fino alle isole dell´Oceano Indiano. Egli ha detto che: "La qualità delle immagini dipende da quanti telescopi si possiedono; se si riesce a colmare il vuoto di telescopi, si otterranno immagini molto più nitide. La cosa interessante dell´astronomia è che quanto più lontano si riesce a vedere, tanto più indietro nel tempo si riesce a vedere." Ma al di là di queste aspirazioni scientifiche, anche se non ce ne rendiamo conto, la radioastronomia contribuisce quotidianamente in modo importante alle nostre vite. Ottiche adattive ad alta precisione, elaborazione delle immagini, Wi-fi, rilevatori elettronici sensibili e orologi molto precisi sono solo alcuni dei modi in cui le conoscenze nel campo della radioastronomia sono state applicate in pratica. Il dott. Bernie Fanaroff ha detto: "La crescita basata sull´estrazione di risorse non è sostenibile, quindi è necessario diversificare. La radioastronomia può portare importanti ricadute tecnologiche e sviluppare capacità tecniche e scientifiche di alto livello per l´innovazione." Ma forse il più importante beneficio che può portare la radioastronomia è la sua accessibilità e la sua capacità di motivare i giovani e di attrarli verso la scienza. "Sviluppare la rete globale di radioastronomia è importante poiché aumenta il profilo di scienza e tecnologia in Africa, e attrae inoltre l´interesse del pubblico verso la scienza. In Africa non abbiamo abbastanza ingegneri e scienziati; è importante superare il pregiudizio che è troppo difficile," ha commentato il dott. Bernie Fanaroff. Anche il ministro Pandor ha espresso la sua speranza che la radioastronomia possa accrescere la condizione delle donne all´interno della comunità scientifica. "Gli [Obbiettivi di Sviluppo del Millennio (Mdg)] si riferiscono anche a istruzione e genere sessuale; le donne dovrebbero godere di pari accesso alla scienza e noi dobbiamo lavorare per far diminuire la loro esclusione." Da tempo i finanziamenti per la ricerca dell´Ue supportano la radioastronomia in Sudafrica, attraverso un gran numero di progetti che mirano a collegare una emergente rete di telescopi africani alla parte europea della rete globale per l´interferometria a lunghissima base (Vlbi). La rete unisce le osservazioni di molti telescopi per produrre immagini che sarebbero altrimenti impossibili da ottenere. La rete Vlbi è stata creata nel 1980 da un consorzio formato dai cinque principali istituti di radioastronomia in Europa. A partire dal 1980, la rete europea Vlbi (Evn), una collaborazione dei principali istituti di radioastronomia in Europa, Asia e Sudafrica che esegue osservazioni ad alta risoluzione angolare di fonti radio cosmiche, e la rete Vlbi sono cresciute fino a includere 9 istituti con 12 telescopi radio nel mondo. Un interessante progetto collegato è Eunawe ("Making young children aware of the Universe"), finanziato in parte con 1.903.577 di euro nell´ambito del tema "Spazio" del Settimo programma quadro (7°Pq). Esso mira a far interessare all´astronomia i giovani in Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Sudafrica e Regno Unito. Oltre che sull´astronomia, recentemente l´attenzione si è concentrata anche su salute, ambiente e agricoltura mediante un invito a presentare proposte "Africa" 7°Pq da 67 milioni di euro, nel 2010. Un´altra importante iniziativa di supporto è il progetto del 2009 per le tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Tic) Africaconnect, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo con 12 milioni di euro. Anche se tutte le forme di finanziamento dell´Ue per l´Africa sono benvenute, e spesso riguardano essenziali lavori per salvare delle vite, i delegati presenti al meeting erano d´accordo sull´importanza di una uguale attenzione sul garantire che ci sia una collaborazione "Astronomia per lo sviluppo" inserita nel prossimo Programma quadro per la ricerca dell´Ue, Horizon 2020. "Forse susciteremo il disappunto della gente parlando di promozione di scienza e tecnologia sul continente africano, ma è importante per noi entrare nell´economia della conoscenza," ha detto il ministro Pandor. "La cooperazione tra Africa ed Europa non dovrebbe essere limitata a questioni riguardanti agricoltura, ambiente e salute; essa dovrebbe includere una serie completa di impegni in tutta la catena scientifica e tecnologica. Noi vogliamo usare le risorse collettive di questo pianeta in modo inclusivo." Per maggiori informazioni, visitare: Ska: http://www.Skatelescope.org/    
   
   
RICERCATORI DEL CER SCOPRONO CIVILTÀ PERDUTA NEL SAHARA  
 
 Bruxelles, 10 novembre 2011 - Un team di archeologi finanziato dall´Ue ha portato alla luce i resti di una civiltà perduta del Sahara, in una delle parti più ardue del deserto africano. Si tratta di uno dei risultati del progetto Trans-sahara ("State formation, migration and trade in the central Sahara (1000 Bc-ad 1500)"), che ha ricevuto una sovvenzione Advanced Grant del Consiglio europeo della ricerca (Cer) di 2,42 milioni di euro, nell´ambito del Settimo programma quadro dell´Ue (7° Pq). Ricercatori dell´Università di Leicester nel Regno Unito hanno utilizzato immagini satellitari per trovare nuove prove dell´esistenza di una civiltà perduta nella parte libica del deserto sahariano. Hanno scoperto oltre 100 masserie e villaggi fortificati con la struttura di castelli, nonché un certo numero di città. La maggior parte di essi datano dall´1 al 500 dC. Secondo i ricercatori, queste "città perdute" sono state create dai Garamanti, una popolazione berbera del Sahara che fondò un regno nella moderna Libia. Gli esperti suggeriscono che i Garamanti fossero culturalmente e storicamente più avanzati e importanti di quanto precedentemente considerato da fonti antiche. Il team di Leicester ha scoperto i mattoni di fango rimasti dei complessi simili a castelli, che avevano pareti alte fino a 4 metri. Ma c´è di più: hanno anche trovato tracce di abitazioni, cimiteri di tumuli, sistemi di campo associati, pozzi e sistemi di irrigazione avanzati. Un sondaggio sul luogo condotto alcuni mesi fa ha confermato l´origine pre-islamica e la conservazione di questi reperti. Commentando sul finanziamento del progetto, la professoressa Henrietta L. Moore, titolare della cattedra William Wyse di Antropologia sociale presso l´Università di Cambridge e membro del Consiglio scientifico del Cer, ha dichiarato: "Nel Cer siamo molto orgogliosi di finanziare ricercatori eccellenti come l´archeologo David Mattingly e il suo team. Quando il Cer gli ha conferito l´Advanced Grant abbiamo fermamente creduto che il suo progetto avesse il potenziale per andare al di là dei confini della conoscenza e fosse importante per conoscere il patrimonio culturale della Libia. Purtroppo poi ha preso una svolta drammatica con la rivolta anti-Gheddafi, che ha costretto il team a lasciare il paese". La rivolta contro il regime di Muammar Gheddafi avranno magari interrotto il professor Mattingly e la sua squadra dal loro lavoro, ma la professoressa Moore ha osservato che essi sarebbero tornati in Libia per continuare la loro indagine sul campo con lo stesso entusiasmo appena possibile. "Siamo certi che egli continuerà la sua importante esplorazione degli straordinari tesori archeologici di questa regione". Il responsabile del progetto prof. Mattingly ha dichiarato: "È come se qualcuno venisse in Inghilterra e improvvisamente scoprisse tutti i castelli medievali. Questi insediamenti erano rimasti inosservati e non registrati sotto il regime di Gheddaf". Ha aggiunto il dottor Martin Sterry, anche lui dell´Università di Leicester, che ha condotto gran parte delle analisi delle immagini e dell´interpretazione del sito: "Le immagini satellitari ci hanno permesso di coprire una grande regione. Le prove suggeriscono che il clima non è cambiato nel corso degli anni e notiamo che questo paesaggio inospitale con zero precipitazioni una volta era molto densamente edificato e coltivato. Si tratta di paesaggi antichi del tutto eccezionali, sia in termini di gamma di caratteristiche che per la qualità di conservazione". I risultati confutano quello che si pensava in passato: ovvero che i Garamanti fossero nomadi barbari che causavano soltanto problemi durante l´Impero Romano. "In realtà, appartenevano a una grande civiltà, che viveva in insediamenti fortificati su larga scala, principalmente come agricoltori di oasi", ha spiegato il professor Mattingly. "Era uno stato organizzato con città e villaggi, che possedeva una lingua scritta e tecnologie avanzate. I Garamanti sono stati pionieri nella creazione di oasi e nell´apertura del commercio trans-sahariano". Questo progetto e i risultati che ne derivano contribuiranno a spianare la strada per un nuovo inizio per la Libia e per la sua gente e per il loro impegno con la storia. "Si tratta di un nuovo inizio per il servizio di antichità della Libia e di una possibilità per il popolo libico di impegnarsi con la propria storia a lungo repressa", ha sottolineato il professor Mattingly. "Quelle scoperte sono le prime città in Libia che non fossero un´imposizione coloniale di popoli mediterranei come i Greci e i Romani. I Garamanti dovrebbero essere al centro di ciò che i bambini della scuola libica imparano sulla loro storia e sul loro patrimonio". Per maggiori informazioni, visitare: Università di Leicester: http://www2.Le.ac.uk/  Cer: http://erc.Europa.eu/  Trans-sahara http://www2.Le.ac.uk/departments/archaeology/research/projects/the-trans-sahara-project    
   
   
"EARTH OBSERVATION FOR OCEAN-ATMOSPHERE INTERACTIONS SCIENCE"  
 
Frascati, 10 novembre 2011 - D al 29 novembre al 2 dicembre 2011 avrà luogo a Frascati, in Italia, un evento intitolato "Earth observation for ocean-atmosphere interactions science". L´interazione fisica e biogeochimica tra la superficie dell´oceano e lo strato limite dell´atmosfera coinvolgono diversi processi chiave che regolano la dinamica del sistema Terra e il suo clima. L´osservazione, la quantificazione e il monitoraggio delle diverse variabili oceaniche e atmosferiche coinvolte in questi processi è di grande importanza per comprendere e prevedere il loro comportamento e il loro impatto sul clima. I recenti progressi delle tecnologie dell´osservazione della Terra (Eo) hanno reso possibile una migliore osservazione globale dei diversi parametri chiave che disciplinano l´interazione oceano-atmosfera. Nei prossimi anni un numero crescente di missioni Eo fornirà possibilità senza precedenti di osservare la superficie del mare e l´atmosfera, aprendo una nuova era nell´Eo per la scienza delle interazioni oceano-atmosfera. Questa conferenza riunirà le comunità Eo e dell´iniziativa Solas (Surface Ocean Lower Atmosphere Study), nonché le istituzioni scientifiche e agenzie spaziali coinvolte nell´osservazione, caratterizzazione e previsione delle interazioni oceano-atmosfera e il loro impatto. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.Eo4oceanatmosphere.info/    
   
   
ALLUVIONE IN VENETO: I LAVORI FATTI HANNO TENUTO. AVANTI CON LE CASSE DI LAMINAZIONE  
 
Venezia, 10 novembre 2011 - “Le piogge dell’ultimo fine settimana hanno permesso una verifica operativa positiva dei lavori di somma urgenza realizzati dalla struttura commissariale dopo la disastrosa alluvione dell’anno scorso. Tutte le opere realizzate hanno tenuto bene, e di grande efficienza si sono dimostrati gli interventi di innalzamento arginale e iniziative come la paratoia per difendere Soave dalle acque del sistema Alpone”. Lo ha sottolineato ieri il Commissario per il superamento dell’emergenza alluvione in Veneto Perla Stancari, affiancata dall’assessore alla protezione civile del Veneto Daniele Stival, nel consueto incontro periodico con la stampa per verificare le cose fatte e quelle da fare, i problemi sul territorio, le criticità. “Si continua a lavorare – ha aggiunto – per portare a termine tutti i 277 cantieri programmati, dei quali oltre 200 già conclusi, e per migliorare i sistemi di monitoraggio e allertamento”. Per tenere sotto controllo la storica frana del Monte Rotolon, in comune di Recoaro, è stato in proposito istallato uno speciale apparato radar messo a punto dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, in grado di segnalare in tempo reale movimenti millimetrici del terreno franoso, mentre sono state avviate azioni per un allertamento più efficace ed efficiente. Le forti precipitazioni dei giorni scorsi, che hanno provocato nuovi allagamenti nel trevigiano, in una zona risparmiata dall’alluvione dello scorso hanno, hanno peraltro dimostrato una volta di più l’urgenza e la necessità di interventi di prevenzione del rischio idraulico. La Regione dispone del Piano D’alpaos – Casarin, che prevede interventi per 2,7 miliardi complessivi, soldi che attualmente non ci sono. “Come commissariato, tuttavia, interveniamo per supportare il finanziamento delle prime iniziative già individuate – ha sottolineato Perla Stancari – a partire dal bacino di espansione di Trissino, per il quale pensiamo di attivare l’appalto integrato nella prima metà del prossimo anno e che cofinanzieremo con circa 10,5 milioni per un primo stralcio rispetto ad un costo previsto complessivo di 44,65 milioni”. Questo intervento, per il quale c’è la progettazione definitiva, è finalizzato alla riduzione del rischio idraulico dei comuni della Bassa padovana nel bacino del fiume Bacchiglione, interessati dalle piene dell’Agno Guà, affluente del Gorzone. Il secondo intervento riguarderà il bacino di espansione di Caldogno (costo 41,5 milioni, cofinanziamento commissariale di 19,5 milioni), il cui progetto ha già superato la Valutazione d’Impatto Ambientale e che dovrebbe essere appaltato a metà circa del 2012. L’intervento è finalizzato alla riduzione del rischio idraulico dell’area metropolitana di Vicenza interessata dalle piene del torrente Timonchio che convergono sul Bacchiglione. Il Commissario finanzierà, infine, l’invaso sul torrente Lastego – Muson dei Sassi (10,8 milioni su una spesa totale di 13,8), finalizzato alla riduzione del rischio idraulico dei comuni dell’Alta padovana. Il progetto definitivo dovrebbe essere pronto entro la fine dell’anno corrente e si pensa di appaltare i lavori nel 2012. Nel frattempo il Governo ha prorogato di un anno la gestione commissariale e si attende la pubblicazione del relativo provvedimento nella Gazzetta Ufficiale. “Questo ci consentirà tra l’altro – ha anticipato il Commissario – di prorogare i termini per le presentazione della documentazione finale relativa ai contributi per il ristoro dei danni”. “La realizzazione di interventi strutturali di riduzione del rischio è divenuta una scelta prioritaria – ha ricordato dal canto suo Stival – ed è un bene che sia cresciuta una coscienza collettiva su queste tematiche trascurate per decenni. In passato si è costruito troppo e anche male, ora c’è l’esigenza di dire basta e di rimediare. Vedremo come reperire le risorse che servono, ma inviti e segnali di disponibilità che vengono anche dall’opposizione sono certamente una premessa positiva. Occorrerà inoltre migliorare ancora il sistema di allertamento e prevenzione, completando e tenendo aggiornati i Piani comunali di Protezione Civile e redigendo i Piani comunali delle acque”. Per quanto riguarda l’informazione sulle previsioni, è stato ricordato che il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile regionale redige costantemente appositi bollettini, aggiornati ogni sei ore in caso di periodi di maltempo piuttosto lunghi come in questi giorni. I bollettini sono finalizzati ad attivare il sistema di allertamento, vengono spediti a Comuni, Province e a tutte le strutture della Protezione Civile, sono reperibili nel sito http://www.Regione.veneto.it/avvisicfd.  
   
   
BASILICATA: PROGRAMMA EPOS,NUOVO BANDO SULLA FRUIBILITÀ DELLE RISORSE NATURALI  
 
Potenza, 10 novembre 2011 - Quarantuno progetti promossi da enti pubblici, scuole, centri di educazione ed osservatori ambientali animeranno la rete di laboratori del programma strategico “Epos” 2011-2013 per l’educazione e la promozione della sostenibilità ambientale. Sette progetti hanno come oggetto l’acqua - tema della settimana Unesco, altri invece si occuperanno dei rifiuti, dell’alimentazione, del territorio e della natura. Lo dichiara l’assessore all’Ambiente, Agatino Mancusi, annunciando un nuovo bando del programma Epos destinato ad accrescere la fruibilità delle risorse naturali che si aggiunge ai precedenti dedicati rispettivamente all’acqua e alla costruzione di una società sostenibile. “La sussidiarietà e la cooperazione negli ambiti territoriali di istituzioni e cittadini – dichiara l’assessore - sono i principi cardine su cui si basa il programma Epos. Lo stesso - aggiunge Mancusi - ha già fatto registrare favorevoli consensi proponendo la diffusione di stili di vita, saperi e comportamenti sostenibili. L’ultimo bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione numero 37 del 2011 dedicato alla maggiore fruibilità delle risorse naturali – spiega Mancusi – mira ad aumentare, anche grazie all’impiego di cospicue risorse, l’accessibilità dei luoghi in una logica di armonioso rapporto dell’uomo con l’ambiente, incentivando, in questo modo, la promozione di un turismo sostenibile. La promozione della Rete Ecologica della Basilicata – commenta Mancusi - è un aspetto fondamentale del programma Epos che offre una grande opportunità non solo di rilancio del territorio ma anche di lavoro per i Centri di Educazione Ambientale e gli Osservatori Ambientali coinvolti. L’iniziativa “Estate Nei Parchi” realizzata dalla rete Redus nel mese di agosto e cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente ha consentito a quasi quattrocento bambini – osserva l’assessore all’ambiente - di frequentare le strutture dei centri ed avvicinarsi alla natura delle nostre aree protette. La recente erogazione di fondi per il miglioramento logistico dei Centri – aggiunge Mancusi – va sicuramente nella direzione di rafforzare la dotazione di mezzi e strutture e di favorire quindi la frequentazione. Il Dipartimento Ambiente in maniera incisiva e strategica – dichiara infine Mancusi - persegue lo scopo di investire in cultura ambientale sostenendo la rete dei soggetti che operano sul territorio e alimentando lo sviluppo di economie nuove e legate alle caratteristiche territoriali”.  
   
   
SAVIANO E NOLA, ASSESSORE COSENZA: "PARTIRANNO SUBITO I LAVORI AGLI ALVEI" - INVIATI VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE PER LA RIMOZIONE DEL FANGO  
 
Napoli, 10 novembre 2011 - Partiranno immediatamente i lavori per ripristinare le sponde dei canali Santa Teresa nel comune di Saviano e Santa Teresella nel comune di Nola, crollate in seguito alle esondazioni dei giorni scorsi." Così ieri l´assessore alla Protezione civile e ai Lavori pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza. "Il Genio civile di Napoli - ha dichiarato - ha già effettuato i sopralluoghi in entrambe i Comuni. Su Saviano, la perizia ha evidenziato la necessità di eseguire lavori per 60mila euro. Per quanto riguarda il ripristino delle sponde del canale Santa Teresella, già la settimana prossima sarà effettuata la gara per l´intervento che vale 130mila euro. "La Protezione civile della Campania - ha poi aggiunto l´assessore Cosenza - ha inviato volontari e mezzi meccanici a supporto delle operazione di rimozione del fango dalle aree invase.  
   
   
AOSTA: INCONTRO PUBBLICO SUL PIANO DI BILANCIO IDRICO  
 
Aosta, 10 novembre 2011 - L’assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica informa che si è svolto, mercoledì 9 novembre, in collaborazione con l´Autorità di bacino del fiume Po, l’incontro di informazione pubblica sul Piano di Bilancio Idrico. L´incontro si proponeva di presentare per un uso sostenibile dell´acqua la Valutazione globale provvisoria dei problemi relativi al bilancio idrico nel distretto idrografico, documento tecnico preliminare al Piano di Bilancio Idrico oggetto della fase di consultazione pubblica. L’incontro, che si è svolto alla Cittadella dei giovani di Aosta, rientra tra le iniziative organizzate in occasione della Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, che si svolge dal 7 al 13 novembre 2011 sotto l´egida della Commissione Nazionale Italiana per l´Unesco. Il documento presentato è stato redatto partendo dal patrimonio conoscitivo proprio dell’Autorità di bacino sul tema del bilancio idrico e dalle misure contenute nel Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po. La Valutazione globale provvisoria si compone di una parte descrittiva generale, di dossier tematici e di un resoconto complessivo attinente la prima fase di partecipazione attiva. La fase di consultazione pubblica si è aperta lo scorso 6 ottobre quando l’Autorità di bacino, in collaborazione con le Regioni, ha iniziato il percorso di incontri di informazione pubblica a scala regionale, di carattere divulgativo e a partecipazione aperta. Obiettivo degli incontri é di garantire la massima conoscibilità sui contenuti della Valutazione globale provvisoria per dar modo al più ampio numero di soggetti di esprimere la propria opinione, richiedere integrazioni e correzioni, formulare suggerimenti e apportare contributi da utilizzare per la redazione del Progetto di Piano di Bilancio. «Il tema dei prelievi e delle trasformazioni morfologiche e qualitative dei corsi d´acqua della Valle d´Aosta – ha sottolineato l’Assessore Marco Viérin - è molto importante per la corretta gestione dei corsi d’acqua regionali. Su questo tema l’impegno tecnico e amministrativo è stato e continua ad essere notevole, con la realizzazione di numerosi progetti ed iniziative conoscitivi e di ricerca. La presenza poi dell´architetto Massimo Bastiani, coordinatore scientifico del Tavolo nazionale sui contratti di fiume “A21 Italy”, ha permesso di esaminare la prospettiva di questi contratti come strumento di gestione e composizione degli interessi coinvolti negli usi della risorsa idrica.»  
   
   
SETTIMANA UNESCO 2011: VENERDÌ 11 NOVEMBRE CONVEGNO A SANGEMINI “TORNIAMO ALLE FONTI”  
 
 Perugia, 10 novembre 2011 - E´ intitolato "Torniamo alle Fonti", il convegno che si terrà venerdì 11 novembre al Centro Congressi "Albert Bruce Sabin" del Parco delle Terme di San Gemini, a partire dalle ore 9. L´iniziativa è organizzata dal Servizio Risorse Idriche e rischio idraulico della Regione Umbria, in collaborazione con Sviluppumbria nell´ambito della Settimana nazionale Unesco per l´educazione allo sviluppo sostenibile, che si terrà dal 7 al 13 novembre, il cui programma è dedicato al tema dell´acqua. Scopo del convegno di venerdì è far conoscere la storia del territorio umbro legata alle fonti di acque termali e minerali, alle attività connesse con lo sfruttamento delle risorse idrominerali. Nel corso dell´incontro saranno presentati il volume e il video "Torniamo alle fonti" e verrà illustrato il prodotto multimediale in fase di realizzazione, nell´ambito del progetto Umbria App, finalizzato ad una migliore promozione delle risorse idrominerali dell´Umbria e che sarà consultabile attraverso I-phone e I-pad. Saranno inoltre, presentati i marchi regionali di qualità delle acque. Interverranno l´assessore regionale alla cultura e al turismo, Fabrizio Bracco, l´assessore regionale all´ambiente, Silvano Rometti, la coordinatrice ambiente, energia della Regione Umbria, Maria Ernesta Ranieri, il direttore generale di Sviluppumbria, Vinicio Bottacchiari, il docente di antropologia dell´alimentazione dell´Università di Perugia, Luciano Giacchè, il docente del dipartimento di Scienze della terra dell´Università di Perugia, Francesco Frondini, il sindaco di Sangemini, Leonardo Grimani, il sindaco di Parrano, Gino Mechelli.  
   
   
GESTIONE DEI PARCHI E DELLE RISERVE NATURALI, PROPOSTA DI LEGGE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE  
 
Ancona, 10 Novembre 2011 - Contenimento delle spese di funzionamento e semplificazione dell´organizzazione amministrativa. Sono i due obiettivi della proposta di legge della Giunta regionale che riordina la gestione dei parchi e delle riserve naturali regionali. Il testo e` stato inviato all´Assemblea legislativa per l´approvazione. La nuova normativa prevede risparmi gestionali per 200 mila euro annui, pari a un abbattimento dell´80 per cento della spesa complessiva. Persegue le stesse finalita` degli altri interventi legislativi recentemente adottati dalla Giunta (ente unico per l´abitazione pubblica e diritto allo studio) finalizzati a ridurre i costi di gestione degli enti strumentali regionali. ´Puntiamo a razionalizzare la gestione dei parchi e delle riserve regionali, riducendo le spese ma non la funzionalita` di questi importanti organismi ´ commenta l´assessore all´Ambiente, Sandro Donati ´ La drastica riduzione dei trasferimenti statali impone comportamenti susseguenti e coerenti. Non e` possibile ignorare che dovremo operare all´interno di nuovi scenari economici. Indubbiamente quella della Giunta regionale e` una proposta che delinea un percorso coerente con quanto gia` avviato anche in altri settori amministrativi, perseguendo una gestione piu` moderna e al passo con i tempi. L´assemblea legislativa puo` ancora migliorarla, sulla base delle sensibilita` e delle esigenze territoriali che ogni gruppo consiliare esprime´. La proposta di legge riduce il numero, la composizione e i costi degli organi di gestione delle aree protette. Sono previsti unicamente la Comunita` del parco, il presidente e il revisore dei conti. La Comunita` del parco e` l´organo di governo e di indirizzo, composto da tutte le rappresentanze del territorio: enti locali, associazioni ambientaliste e agricole. Approva lo statuto, adotta il Piano e il regolamento del parco, il Piano pluriennale, la dotazione organica. La rappresentanza nei singoli parchi e` determinata, non solo sulla base della popolazione e del territorio coinvolto, ma anche dalle risorse economiche, umane e strumentali messe a disposizione dagli enti locali. Il presidente viene nominato dalla Giunta regionale tra i componenti della Comunita` del parco, percependo una indennita` pari al 10 per cento di un consigliere regionale. Non e` piu` previsto il collegio dei revisori dei conti, sostituito da un unico revisore, retribuito con un compenso pari all´80 per cento di quello previsto per il presidente. La partecipazione alla gestione dell´are protetta viene implementata attraverso la Consulta del parco, che va istituita senza oneri a carico della finanzia pubblica. Prevede la presenza delle categorie economiche, sociali e culturali, le associazioni ambientaliste. La Giunta regionale stabilisce le direttive, gli indirizzi e gli obiettivi a cui gli enti si devono conformare, in particolare per la riduzione della spesa del personale e di gestione. La proposta di legge proroga, per un massimo di quattro mesi, gli attuali organi di gestione per consentire la prosecuzione delle attivita` fino alla nomina dei nuovi. Di seguito le aree interessate alla nuova normativa, con la relativa estensione superficiale (in ettari) - Parco Naturale Regionale del Conero 5.982,74 - Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo 1.584,04 - Parco Naturale Interregionale del Sasso Simone e Simoncello 3.417,35 - Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi 10.026,53 - Riserva Naturale Regionale Ripa Bianca 310,86 - Riserva Naturale Regionale Sentina 174,34 - Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e Monte Canfaito 1.452,13 .  
   
   
RIFIUTI IN SICILIA: ILLUSTRATA IN COMMISSIONE ARS RIFORMA ATO  
 
 Palermo, 10 novembre 2011 In tema di riforma del sistema del ciclo integrato dei rifiuti, si e´ svolta ierila riunione in sede di Iv commissione parlamentare Ambiente e Territorio, presieduta da Fabio Mancuso, a cui hanno partecipato l´assessore regionale dell´Energia e dei Servizi di Pubblica utilita´, Giosue´ Marino, e il dirigente generale del Dipartimento Acque e Rifiuti, Enzo Emanuele. Sono state illustrate ai parlamentari le iniziative avviate per dare puntuale attuazione alla legge regionale 9/2010, in modo da superare difficolta´ e resistenze, diffusamente registrate sul territorio, che ne hanno ritardato il compiuto avvio. In particolare, si e´ fatto riferimento ad interventi che il Commissario si accinge ad adottare nel segno della separazione della procedura di liquidazione degli Ato (che seguira´ il suo ordinario corso) dall´attivita´ di gestione del servizio che sara´ garantita dall´azione combinata dei sindaci e di un Soggetto attuatore regionale. A quest´ultimo sara´ attribuito il compito di avviare l´iter per l´affidamento del servizio attraverso gare di evidenza pubblica con prezzi unitari predeterminati e su base territoriale, anche attraverso lotti correlati alla specificita´ ed alle caratteristiche dei territori. Le gare saranno svolte dagli Urega e vi sara´ applicato il protocollo di legalita´, che l´assessore Marino ha siglato nei mesi scorsi con il Ministro dell´Interno Maroni e i prefetti dell´Isola, per la prevenzione dalle infiltrazioni della criminalita´ organizzata di stampo mafioso. I sindaci verranno responsabilizzati a sovrintendere alla corretta gestione del servizio nel territorio di competenza anche assicurandone la copertura dei costi, cosi´ come previsto dalla legge regionale 9/2010. Alla fine dei lavori, il presidente e i componenti della commissione hanno manifestato unanime apprezzamento favorevole per il lavoro fin qui svolto dal governo regionale e per i contenuti dell´ordinanza commissariale, in corso di definizione. Sono state rilevate alcune considerazioni attinenti al sistema di gestione integrata dei rifiuti e condivise dall´assessore Marino, che vi fara´ puntuale riferimento nella fase attuativa.  
   
   
RIFIUTI: ABRUZZO PRESENTE ALLA FIERA ECOMONDO DI RIMINI IN AREA ESPOSITIVA PREVISTI FORUM E CONVEGNI  
 
L´aquila, 10 novembre 2011 - Ci sarà anche la Regione Abruzzo, con una propria aerea espositiva, ad Ecomondo 2011, la fiera internazionale del recupero di materia ed energia, che si è aperta stamane alla Fiera di Rimini. Con l´Ente Regione a Rimini ci saranno anche enti pubblici e privati con la partecipazione dell´Arta, della Provincia di Teramo e con i Consorzi comprensoriali che operano sul territorio. L´area espositiva Abruzzo sarà l´occasione per l´incontro tra pubblico e privato che operano nel settore della gestione dei rifiuti e del riciclo e proprio la struttura ospiterà una serie di eventi pubblici che affronteranno le tematiche dei rifiuti in Abruzzo. In quest´ottica l´appuntamento più importante è quello di venerdì 11 novembre dalle ore 11, nel corso del quale verrà affrontato il nodo della Riforma delle Autorità ambito territoriale (Aat) e la nuova governance della gestione dei rifiuti. È un appuntamento importante soprattutto perché la riforma che si andrà a fare è destinata a riequilibrare le attuali governance in materia di gestione dei rifiuti. Al convegno sulla riforma prenderà parte l´assessore ai Rifiuti, Mauro Di Dalmazio. Sempre nella giornata di venerdì, nel pomeriggio dalle ore 15, sarà la volta dell´eco-evento sportivo: un nuovo modo di promuovere prodotti e servizi di valore ambientale, promosso da Esalex. L´area Abruzzo è collocata nel padiglione B5 - stand 194 della Fiera di Rimini.  
   
   
PARMA, TERMOVALORIZZATORE: LA FINANZA ACQUISISCE GLI ATTI  
 
Parma, 10 novembre 2011 – La Guardia di Finanza sta svolgendo una visita ispettiva presso gli uffici del Servizio ambiente della Provincia per acquisire gli atti della Conferenze dei Servizi relativa al Paip, piano ambientale integrato nel cui ambito è compresa la realizzazione del termovalorizzatore di Ugozzolo. Nel confermare il rispetto per il lavoro della Guardia di Finanza l’Ente di piazzale della Pace rinnova la piena disponibilità alla collaborazione “Su questa vicenda così complessa e al centro dell’attenzione della collettività, siamo i primi ad avere tutto l’interesse che si faccia la massima chiarezza. – commenta il presidente Vincenzo Bernazzoli - Nel ribadire di aver operato nella correttezza riconfermiamo la nostra totale fiducia nella Magistratura e auspichiamo che si possa giungere al più presto a una conclusione di questa vicenda”.