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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Marzo 2013
ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE: LA COMMISSIONE EUROPEA PUNISCE MICROSOFT PER NON AVER RISPETTATO I PROPRI IMPEGNI PER QUANTO RIGUARDA LA SCELTA DEL BROWSER  
 
Bruxelles, 7 marzo 2013 - La Commissione europea ha multato Microsoft una multa di € 561.000.000 a causa del mancato rispetto degli impegni assunti per fornire agli utenti con una schermata di scelta che consente loro di selezionare facilmente il browser web che vogliono. Nel 2009, la Commissione ha questi impegni giuridicamente vincolanti in materia di Microsoft fino al 2014 (cfr. Ip/09/1941 ). Nella decisione di oggi, la Commissione constata che la Microsoft non ha integrato la Screen Service Choice Pack 1 per Windows 7 tra maggio 2011 e luglio 2012. 15 milioni di utenti Windows, nell´Unione europea sono stati privati ​​di questa schermata durante questo periodo. Microsoft ha riconosciuto che la schermata non è stato visualizzato durante questo periodo. Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile per la concorrenza, ha dichiarato: " Nel 2009, abbiamo finito per accettare gli impegni proposti da Microsoft, un´indagine sulla base di sospetti di abuso di posizione dominante a causa la vendita abbinata di Internet Explorer in Windows. Impegni giuridicamente vincolanti contenute nelle nostre decisioni hanno un ruolo molto importante nelle nostre regole di politica antitrust in quanto consentono di trovare soluzioni rapide ai problemi di concorrenza. Ovviamente, tali decisioni devono essere rigorosamente rispettate. Il mancato rispetto è un reato grave che deve essere punito di conseguenza. " Nel dicembre 2009, la Commissione ha assunto impegni giuridicamente vincolanti offerti da Microsoft, il software degli Stati Uniti, per affrontare i problemi di concorrenza sollevati dalla legatura del browser di Microsoft, Internet Explorer, e il suo sistema operativo dominante Pc client, Windows (vedi Ip/09/1941 , Memo/09/558 e Memo/09/559 ). In particolare, Microsoft aveva commesso, per un periodo di cinque anni (cioè fino al 2014), nello Spazio economico europeo, a proporre una schermata di scelta che permette agli utenti del sistema operativo Windows di selezione, consapevolmente e imparziale modo, o il browser (s) che vogliono installare web in aggiunta al browser di Microsoft o in sostituzione di esso. Questa schermata è stata proposta nel marzo 2010 per gli utenti europei di Windows la cui impostazione predefinita browser è stato Internet Explorer. Durante il periodo di applicazione, la schermata di scelta è stato un grande successo con gli utenti: ad esempio, fino a novembre 2010, 84 milioni di visitatori sono stati scaricati da questa schermata. In caso di mancata conformità è stato rilevato e documentato nel luglio del 2012, la Commissione ha avviato un procedimento (cfr. Ip/12/800 ) e prima di adottare una, dichiarazione formale decisione degli addebiti a Microsoft nel mese di ottobre 2012 ( vedi Ip/12/1149 ). Questa è la prima volta che la Commissione dovrebbe punire una società per il mancato rispetto di una decisione prevede il loro impegno. Per determinare l´importo dell´ammenda, la Commissione ha tenuto conto della gravità e della durata dell´infrazione, la necessità di dare un deterrente alla fine e, come circostanza attenuante il fatto che Microsoft collaborato con la Commissione e ha fornito informazioni che hanno contribuito a condurre le indagini in modo efficiente.  
   
   
UE, ALMUNIA: A MICROSOFT UNA MULTA DI 561 MILIONI DI EURO  
 
Bruxelles, 7 marzo 2013 – Di seguito la dichiarazione di ieri di Joaquín Almunia Vice Presidente della Commissione europea, responsabile per la politica della concorrenza su Microsoft: “Oggi la Commissione ha adottato una decisione che sanziona Microsoft per il mancato rispetto degli impegni giuridicamente vincolanti da essa presentate alla Commissione. La decisione infligge una multa di 561 milioni di euro a Microsoft per questo un´infrazione molto grave. Come ricorderete, nel mese di dicembre 2009 la Commissione ha reso giuridicamente vincolanti gli impegni di Microsoft offerti dalla società. A partire dal marzo 2010, Microsoft è stato quindi obbligato ad esporre fino al 2014 una "schermata di scelta" che permette agli utenti di Windows nell´Ue a scegliere facilmente il proprio browser web preferito. Anche se Microsoft ha fatto la schermata scelta disponibile nel marzo 2010, la schermata scelta non è stato implementata, come richiesto in seguito al lancio di Windows 7 Service Pack 1 nel maggio 2011. Di conseguenza, per più di un anno, fino al luglio 2012, circa 15,3 milioni gli utenti non viene visualizzata la schermata scelta come avrebbero dovuto. Microsoft ha riconosciuto che non ha rispettato i propri impegni. Subito dopo aver ricevuto informazioni su questo fatto, ho ordinato la riapertura del procedimento, e nel mese di ottobre dello scorso anno una comunicazione degli addebiti è stata adottata a cui Microsoft ha risposto nel mese di dicembre. A seguito di una approfondita indagine e tenendo conto risposta di Microsoft alle nostre obiezioni, la decisione di oggi rileva che Microsoft ha effettivamente violato i suoi impegni giuridicamente vincolanti. Tale violazione è naturalmente molto grave, indipendentemente dal fatto che sia stato intenzionale o no, e lo chiama per una sanzione. La Commissione ha quindi imposto una multa, come previsto dal regolamento antitrust dell´Ue. Questa è la prima volta che la Commissione ha constatato una violazione degli impegni giuridicamente vincolanti sanciti in un´arte. 9 Decisione. Nel determinare l´importo dell´ammenda, la Commissione ha tenuto conto della gravità e della durata dell´infrazione, nonché la necessità di garantire che la sanzione sia sufficientemente dissuasivo. Allo stesso tempo, una volta che la violazione è stata scoperta, Microsoft ha collaborato con la Commissione e ha fornito informazioni che hanno aiutato la Commissione ad esaminare la questione in modo efficiente. Questo è stato preso in considerazione come circostanza attenuante. Vorrei fare un´osservazione più generale: decisioni relative agli impegni sono uno strumento molto importante nel sistema di applicazione delle norme antitrust dell´Ue. Le decisioni di questo tipo - i cosiddetti Art. 9 Le decisioni - può essere un buon modo per risolvere i problemi di antitrust rapidamente dal momento che evitare procedimenti lunghi. In mercati in rapida evoluzione come il settore It, questo può essere particolarmente utile, rendendo più facile per noi ottenere risultati concreti per i consumatori. Nel 2009, le preoccupazioni della Commissione circa la vendita abbinata di Internet Explorer a Windows erano molto gravi. Windows è il sistema operativo dominante, con una quota di mercato del 90%, mentre Internet Explorer aveva ancora una quota di mercato del 55%. La Commissione ha ritenuto che la vendita abbinata di questi due prodotti ha creato un forte rischio che i fornitori di altri browser potrebbe essere precluso da questo mercato. Al momento, questa soluzione ha permesso alla Commissione di porre fine a un procedimento che potenzialmente avrebbe potuto durare molto più a lungo. Impegno giuridicamente vincolante di Microsoft nel fornire la schermata scelta permesso alla Commissione di chiudere l´indagine. La schermata di scelta del browser che è stato introdotto grazie alla nostra decisione del 2009 è stato di grande successo con gli utenti: nel giro di pochi mesi, tra marzo e novembre 2010, 84 milioni di visitatori sono stati scaricati attraverso di essa. Naturalmente, il mercato dei browser si è evoluto molto da allora - e per fortuna così. Gli utenti possono ora facilmente scegliere, scaricare e installare il browser che preferisce, che era proprio l´obiettivo della Commissione. Facile accesso a diversi browser incoraggia le imprese a continuare a innovare per fornire agli utenti i migliori prodotti. Ci sono ovviamente molti fattori alla base di questo sviluppo. Uno di questi fattori, infatti, è stata l´introduzione della schermata scelta stessa, come mostrato da questi decine di milioni di downloads. La nostra decisione del 2009, a condizione che la giusta soluzione per i problemi di concorrenza individuati in sede. Tuttavia, va da sé che questo tipo di risultato costante di un´indagine antitrust può funzionare solo se gli impegni vengono scrupolosamente rispettate. La nostra decisione di oggi riflette questa esigenza di rispettare gli impegni concordati con la Commissione di cui all´art. 9 Decisioni. La mancanza di rispetto è, in linea di principio, una grave violazione del diritto comunitario stesso. Se le aziende decidono di proporre impegni che diventano giuridicamente vincolanti, che devono fare quello che si sono impegnate a fare o affrontare le conseguenze - vale a dire, l´imposizione di sanzioni. Spero che questa decisione farà aziende pensano due volte prima ancora di pensare di violare intenzionalmente i loro obblighi o anche di trascurare il loro dovere di garantire il rispetto rigoroso.  
   
   
IDEALISTA.IT AGGIORNA LE APP CON NUOVE FUNZIONALITÀ PER CARICARE LE FOTO  
 
milano, 7 marzo 2013 - idealista.It, portale leader dei servizi web rivolti a privati e professionisti del mondo immobiliare, aggiorna la sua app per i possessori di un iphone e android con nuove funzionalità per caricare le foto dei propri annunci direttamente dal cellulare grazie alla nuova funzionalità l’utente potrà caricare le foto, etichettare le immagini con il tag relativo all’ambiente della casa fotografato, inoltre potrà decidere quale sarà l´immagine principale dell´annuncio, quella che apparirà nei risultati di ricerca del portale “sappiamo che gli annunci privi di foto o con immagini di pessima qualità sono i primi ad essere scartati da chi cerca casa. Per questo motivo tenere aggiornati gli annunci con foto di qualità diventa determinante per moltiplicare le visite e aumentare le probabilità di finalizzazione positiva del contatto via web”, fa sapere vincenzo de tommaso di idealista.It altre funzionalità per cercare qualsiasi tipo di immobile in tutta italia ricerca su mappe senza confini come se avvenisse via web (da pc) la navigazione nelle app idealista è completa senza restrizioni sulla tipologia o il tipo di operazione. Lo schermo tattile dei dispositivi apple e android fa sì che la ricerca immobili attraverso le mappe sia più rapida, semplice e efficace per l´utente più filtri, più ordine il nuovo disegno dell´applicazione amplia notevolmente il numero di filtri di ricerca allo scopo di offrire la massima pertinenza dei risultati. Un database flessibile e scalabile, offre la possibilità di ordinare le liste di annunci per prossimità, prezzo – dal più basso al più alto e viceversa - dimensione, numero di stanze, via e addirittura per altezza del piano con la massima rapidità schede annuncio più complete la nuova versione delle app include nella scheda di ogni immobile molti più dati e informazioni di contatto del proprietario nuove caratteristiche con la nuova versione è possibile tenere traccia delle ultime ricerche attraverso la cronologia dei risultati, come avviene in qualsiasi browser in circolazione, inoltre chi si registra al servizio può salvare gli immobili trovati tra i propri preferiti e sincronizzarli con quelli che ha già sul sito risorse grafiche galleria di immagini e video in un formato più chiaro e adatto allo schermo dei dispositivi mobili download gratuito l´applicazione è pensata sia per iphone che per android, adattandosi, a seconda dei casi, per ottenere il massimo dai rispettivi dispositivi mobili è possibile scaricare gratuitamente le ripettive apps da apple store e da google play.  
   
   
TLC: ACCORDO REGIONE FVG-COMUNE TRIESTE PER RETE METROPOLITANA A BANDA LARGA  
 
Trieste, 7 marzo 2013 - L´assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi e l´assessore all´Innovazione del Comune di Trieste, Emiliano Edera, hanno siglato ieri a Trieste il protocollo d´intesa per lo sviluppo della Rete metropolitana a banda larga Man/metropolitan area network. L´iniziativa ha come obiettivo la realizzazione delle dorsali regionali in fibra ottica previste dal programma "Ermes" nell´ambito urbano della città di Trieste (ma con positivi riflessi nella velocità di connessione dell´intero territorio provinciale giuliano) destinate alle pubbliche amministrazioni locali, di cui potranno beneficiare una novantina di sedi pubbliche: non solo uffici della Regione e del Comune ma anche della Provincia, del sistema sanitario territoriale e di altre istituzioni presenti a Trieste. Da una parte questi uffici saranno collegati con una rete molto veloce e ´performante´ - hanno osservato gli assessori Riccardi ed Edera - dall´altra l´infrastruttura sostituirà le attuali connessioni fornite a pagamento dagli operatori delle telecomunicazioni, con un notevole risparmio finanziario da parte dell´ente pubblico. "La Regione - ha indicato Riccardi - ha dotato Insiel di risorse pari ad 1,96 milioni di euro per la realizzazione della Man a Trieste". La disponibilità di dorsali in fibra ottica di proprietà comunale già presenti nel sottosuolo triestino e l´opportunità di utilizzare il patrimonio pubblico dei cavidotti dell´illuminazione pubblica per il passaggio di nuove fibre ha ispirato il principio di reciprocità e mutualità dell´odierno protocollo. "Mettiamo in rete l´impegno di Regione e Comune" - ha sottolineato l´assessore Riccardi - al fine di ridurre i costi ed i disagi ai cittadini a causa degli scavi necessari". L´elevato costo degli interventi viene abbattuto dalla sinergia prevista dall´odierna intesa, che dà concreta attuazione alle direttive dell´Agenda digitale europea ed italiana per la diffusione sul territorio delle connessioni a banda larga. Il programma Ermes, infatti, sta procedendo speditamente e attualmente già oltre 50 sedi municipali, quasi tutte in territori a forte divario digitale, ha osservato Riccardi, possono beneficiare delle connessioni a banda larga gestite da Insiel con prestazioni del tutto analoghe a quelle già disponibili nei maggiori centri della regione: "entro fine 2013 - ha dichiarato l´assessore regionale - la fibra ottica sarà posata in tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia".  
   
   
LA SCIENZIATA FABIOLA GIANOTTI È INTERVENUTA A LES RENCONTRES DE PHYSIQUE DE LA VALLÉE D’AOSTE  
 
Aosta, 7 marzo 2013 - La fisica delle particelle elementari e le ricadute della ricerca scientifica in ambiti d’interesse collettivo, quali la medicina, le nuove tecnologie e le problematiche energetiche e ambientali. Sono questi i temi affrontati nel corso della 27° edizione delle Rencontres de physique de la Vallée d’Aoste, in programma dal 25 febbraio al 2 marzo scorso. Organizzate dall’Assessorato dell’istruzione e cultura in collaborazione con l’Infn-istituto Nazionale di Fisica Nucleare e con il sostegno del Comune di La Thuile, le Rencontres ospitano ogni anno circa 120 ricercatori provenienti da tutte le più importanti università e dai più qualificati laboratori del mondo, primo tra tutti il Cern di Ginevra. E proprio dal Cern è arrivato l’ospite d’eccezione di quest’anno, Fabiola Gianotti, la scienziata in capo all’esperimento Atlas che ha permesso di far luce su una delle particelle più misteriose della fisica, la cui esistenza era stata solo teorizzata, il Bosone di Higgs. Designata quinta persona più importante del 2012 dalla rivista americana Time magazine, Gianotti ha incontrato docenti e studenti valdostani dell´ultimo anno delle superiori a Palazzo regionale, ad Aosta, per una conferenza incentrata proprio sulla particella di Dio. Fabiola Gianotti, scienziata del Cern Il bosone di Higgs è una particella molto speciale, molto diversa da quelle trovate finora, ed è la particella che ci permette di capire perché le particelle elementari hanno masse e hanno masse diverse, perché il fotone è pura energia mentre l’elettrone ha una massa e il top quark è ancora più massivo. Ecco, questo fu spiegato con un meccanismo, inventato da Peter Higgs e il momento in cui queste particelle elementari hanno acquistato questa massa si situa oggi, come sappiamo da questa scoperta, un centesimo di miliardesimo di secondo dopo il big bang, quando questo campo di Higgs è entrato in funzione e ha permesso alle particelle di acquistare massa. Una scoperta incredibile, destinata a entrare nella storia della scienza, frutto di un progetto che ha richiesto oltre vent’anni di lavoro e uno sviluppo in campo tecnologico che ha portato benefici in ogni ambito della società. Fabiola Gianotti, scienziata del Cern L’argomento è molto affascinante, appunto la scoperta del bosone di Higgs, anche per l’impatto che questa scoperta può avere sulla nostra vita di tutti i giorni in termini di tecnologia che abbiamo dovuto sviluppare per scoprirlo, per esempio, e il fatto che ogni passo avanti nella conoscenza fondamentale poi porta al progresso che poi è molto importante per l’uomo. Ho notato sempre un grandissimo interesse da parte dei giovani per questi argomenti e devo che dire i giovani vengono sempre a queste conferenze molto preparati, fanno domande ottime. Il tema, seppur molto complesso, ha suscitato anche ad Aosta un vivo interesse da parte dei ragazzi che al termine dell’incontro sono apparsi entusiasti. Stefano Pillon, Liceo Scientifico Binel-viglino di Saint-vincent Senz’altro una visione nuova della scienza, soprattutto perché questo famoso bosone di Higgs si sente tanto nominare ma concretamente a noi profani non è noto, non è chiaro. E questa è sicuramente un’opportunità, una bellissima esperienza per entrare in contatto con ricercatori di fama mondiale per vedere concretamente la scienza cosa fa e come agisce, e poi anche i risvolti che le scoperta hanno avuto. Vittoria Perseghin, Liceo Scientifico Binel-viglino di Saint-vincent Sia dal punto di vista scientifico, perché non avevo ancora capito cosa fosse questo bosone di Higgs, sia dal punto di vista umano, perchè non ho mai conosciuto uno scienziato proprio in carne ed ossa a questi livelli, è stato veramente molto molto interessante. Dal punto di vista formativo e orientativo, credo che nel futuro intraprenderò questa strada, se non magari nella fisica, magari nella biologia, nell’ambito scientifico insomma. Un’opportunità unica non solo per i ragazzi ma anche per gli insegnanti, che finalmente possono affrontare temi d’attualità scientifica che spesso in classe non vengono toccati. Angela Ronchail, Liceo Scientifico Binel-viglino di Saint-vincent Ho colto questa occasione anche perché il programma del vecchio ordinamento non prevede lo svolgimento della fisica moderna e quindi questo è un modo per integrare questa parte per fare in modo che i ragazzi abbiano un’idea di quelle che sono anche le ultime scoperte della fisica e diciamo abbiamo una visione più completa di quella che è anche la fisica odierna.  
   
   
UNIVERSITÀ DI UDINE, ESEMPIO DI ECCELLENZA  
 
Udine, 7 marzo 2013 - "L´università di Udine è riuscita ad affrontare con coraggio uno dei momenti più delicati nella storia del Paese, riuscendo a mantenere l´eccellenza della didattica e della ricerca". Lo ha sottolineato il presidente della Regione, Renzo Tondo, che è intervenuto ieri sera, al Teatro Giovanni da Udine, all´inaugurazione dell´Anno Accademico 2012-2013 dell´Ateneo friulano, che è coinciso con la ricorrenza dei 35 anni dalla fondazione. Proprio il 6 marzo del 1978, nel quadro della legge sulla ricostruzione del Friuli terremotato, fu infatti emanato il decreto istitutivo dell´Ateneo nato, come ha ricordato il rettore Cristiana Compagno, dopo una "lunga, tenace battaglia popolare e democratica durata oltre un decennio" e culminata con la raccolta di 125 mila firme da parte del Comitato per l´Università friulana. Alla cerimonia era presente anche l´assessore regionale all´Università e Ricerca, Roberto Molinaro, accanto al presidente del Consiglio, Maurizio Franz. In questi ultimi anni l´Università di Udine ha saputo indicare la strada da seguire, ha osservato Tondo, e cioè "la sobrietà e il rigore, accompagnati però dalla capacità di individuare gli elementi su cui puntare per lo sviluppo". Il presidente della Regione ha voluto perciò ringraziare il rettore Cristiana Compagno, "tenace donna carnica che ha portato sulle sue spalle la guida dell´Ateneo in una fase così difficile". In particolare Tondo ha ricordato il "patto federativo" siglato con l´Università di Trieste, che rappresenta la giusta direzione. "Il patto - ha detto il presidente - non annulla le identità, ma permette di affrontare una competizione nel campo dell´Alta formazione che non avviene più tra singoli Atenei ma fra sistemi territoriali". La Regione ha mantenuto in questi anni di ristrettezze di bilanci, che hanno costretto l´Amministrazione a dolorosi tagli in diversi settori, i suoi trasferimenti alle Università del Friuli Venezia Giulia, "sopperendo così anche alle manchevolezze dello Stato". Sono stati stanziati 5 milioni all´anno per il sostegno alla didattica e altri 16 per gli interventi edilizi; a queste somme si sono aggiunte quelle destinate annualmente al diritto allo studio: 12 milioni per le borse di studio e i servizi agli studenti e altri 5 per potenziare e migliorare le Case dello studente.  
   
   
SCUOLA, A LEZIONE DI IMPRESA NELLE SECONDARIE IN LIGURIA ECCO GLI OTTO PROGETTI “VIRTUALI” (MA NON SOLO) DEGLI STUDENTI  
 
 Genova, 7 Marzo 2013 - Gli studenti dell’Istituto Vittorio Emanuele-ruffini di Genova hanno puntato su una cooperativa web&food per la produzione di gelati, i ragazzi del Marco Polo hanno invece pensato a come realizzare un catering di prodotti locali consegnati direttamente in mare ai diportisti, una sorta di cucina a “miglio zero”, il progetto di quelli del “Marsano” di Sant’ilario punta al recupero di una frazione montana di Isola del Cantone. E poi ancora gli studenti dell’Istituto Natta di Sestri Levante con la produzione di prototipi, la classe del “Boselli” di Savona con un progetto per il recupero delle apparecchiature elettroniche usate, la “vacanze a quattro zampe” per cani e gatti ideate al “Miretti” di Varazze, l’impresa “green economy” dell’istituto Arzelà di Sarzana e il piano anti-dispersione scolastica dei ragazzi del Vieusseux di imperia. Sono gli otto i progetti imprenditoriali in forma cooperativa , per ora “simulati”, ma innovativi e creativi e con buone possibilità, in futuro, di diventare operativi, elaborati dalle scuole secondarie liguri vincitori del concorso “Bellacoopia Impresa” promosso da Legacoop Liguria con il sostegno della regione Liguria, assessorato Formazione e Università. I promotori metteranno a disposizione delle classi selezionate i supporti didattici necessari per la redazione dei progetti ed individueranno un tutor referente per ogni progetto, a supporto dell´attività delle scuole. “La creatività, la voglia di fare la capacità emerse da questa iniziativa di Legacoop sono la dimostrazione che è possibile fare delle cose per far crescere e sviluppare la nostra scuola che oltre a insegnare e trasferire conoscenze in questo caso coinvolge i ragazzi che si mettono in gioco”, commenta l’assessore regionale Pippo Rossetti, presente alla conferenza stampa di presentazione con il presidente e la responsabile della formazione di Legacoop Liguria Gianluigi Granero e Rosangela Conte. Le classi selezionate potranno sviluppare la propria idea imprenditoriale in uno spazio web e partecipando a sette incontri con gli insegnanti e un tutor designato dagli organizzatori. Le classi verranno premiate con un buono spesa di 500 euro per materiali didattici e potranno partecipare alla "giornata cooperativa" con una visita guidata, ospiti delle cooperative di turismo liguri.  
   
   
OCSE PREMIA LA SCUOLA DELL’INNOVAZIONE E PER L’ITALIA IL PRIMATO È TOSCANO  
 
Firenze, 7 marzo 2013 – “Il fatto che due buone pratiche nella scuola toscana vengono riconosciute dall’Ocse e identificate, uniche per l’Italia, come modelli di innovazione ci riempie di orgoglio e consente di ringraziare tutte quelle persone che, nel silenzio, operano per costruire dal basso una scuola capace di affrontare le sfide di un futuro già arrivato”. Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana e assessore all’Istruzione, commenta il riconoscimento Ocse (Organizzazione Cooperazione e Sviluppo Economico) per due progetti toscani nell’ambito della innovazione per gli ambienti legati all’apprendimento: il “Senza Zaino” e la “Scuola Città Pestalozzi“. Il progetto Ocse in questione (Ile – Innovative Learning Environment) raccoglie oltre 120 esperienze di innovazione, raccolte in 25 Paesi nel mondo, su come progettare al meglio le scuole del futuro. In questa particolare selezione, l’Italia è presente esclusivamente attraverso i due progetti toscani. La “Pestalozzi” (Firenze) ha ottenuto il riconoscimento con il progetto autodenominato “Wikischool“: come superare l’organizzazione tradizionale dell’aula e come utilizzare, nei confronti non solo degli studenti ma anche dei genitori e degli insegnanti, le tecnologie nei processi educativi. Della rete toscana nota come “Senza Zaino” fanno parte più di 25 Istituti scolastici, alcuni dei quali operano da oltre un decennio, uniti dalla volontà di rendere sempre più “ospitale” l’ambiente scolastico, anche con riferimento all’uso delle nuove tecnologie.  
   
   
AREZZO - IL 22 MARZO IN PROGRAMMA "SCUOLA-UNIVERSITÀ-LAVORO"  
 
 Arezzo, 7 marzo 2013 - Si terrà il prossimo 22 marzo, all´Auditorium di Arezzo Fiere e Congressi, la manifestazione “Scuola-università- lavoro” organizzata dal Polo Universitario aretino in collaborazione con la Camera di Commercio di Arezzo. L´iniziativa prevede una giornata di confronto diretto tra istituti scolastici, università e aziende per favorire un orientamento sulle professioni e sui percorsi formativi più in linea con le esigenze del mondo delle imprese Oltre agli allievi delle quinte classi di tutti gli istituti della Provincia giunti alla vigilia di una scelta per la propria formazione post scolastica, saranno presenti alcune decine di imprese disponibili ad affrontare con i giovani l´esame delle esigenze professionali del mondo del lavoro.  
   
   
QUALITÀ DELL´ARIA, BRUXELLES SPENGA I ROGHI DELL´EPIFANIA IN VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Bruxelles, 7 marzo 2013 - L´eurodeputato Andrea Zanoni chiede alla Commissione di evitare future violazione delle Direttive Ue Aria e Rifiuti come accaduto quest´anno con le centinaia di roghi dell´Epifania in Veneto e Friuli Venezia Giulia. “Amministrazioni irresponsabili di fronte all´avvelenamento dei polmoni dei cittadini. Vediamo se l´anno prossimo, sotto la minaccia di sanzioni, verranno ancora accesi i fuochi” “Quali iniziative intende intraprendere la Commissione europea per reagire alle violazioni della direttiva “Aria” e della direttiva “Rifiuti” da parte dei roghi dell´Epifania in varie località del Veneto e del Friuli-venezia Giulia?”. Lo chiede Andrea Zanoni, eurodeputato e membro della commissione Envi Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, con un´interrogazione parlamentare. “Il caso dei Panevin autorizzati e anzi incentivati a Treviso, come in altre parti del Nord Est italiano, rappresenta un esempio scandaloso di come certe amministrazioni non hanno assolutamente capito la gravità del problema dell´inquinamento dell´aria”. A fronte del limite di 50 µg/mc stabilito dalla direttiva “Aria” 2008/50/Ce, il 6 gennaio 2013 nei principali capoluoghi di provincia del Veneto e del Friuli Venezia Giulia (dati dell´Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto, Arpav) sono stati registrati eccezionali valori medi di Pm10: Venezia 313 µg/mc (microgrammi per metro cubo), Treviso 273 µg/mc con picco a 679 µg/mc, Rovigo 228 µg/mc, Padova 172 µg/mc, Verona 166 µg/mc Vicenza 148 µg/mc (dati Arpa Friuli Venezia Giulia) e Pordenone 144 µg/mc. “Oltre alle polveri, non solo Pm10 ma anche Pm2,5, questi falò liberano nell’aria pericolose quantità di diossina nonché altre sostanze inquinanti a causa della combustione di ingenti quantità di tralci di vite trattati con pesticidi e della grave abitudine di approfittare di tali fuochi per smaltire illecitamente ogni genere di rifiuto – spiega Zanoni – Gli Enti locali continuano a dimostrarsi benevolenti nei confronti di questa anacronistica e pericolosa tradizione visto che questo fenomeno non è stato ancora adeguatamente regolamentato e non sono stati predisposti puntuali controlli, nonostante le crescenti e diffusissime lamentele dei cittadini costretti a proteggersi dai fumi chiudendosi nelle proprie abitazioni”. L´eurodeputato ricorda che “la continua violazione della direttiva “Aria” da parte dell’Italia, che ha portato alla recente condanna dell’Italia stessa da parte della Corte di Giustizia Ue il 19/12/2012”. “Visto il disinteresse che certe amministrazioni venete e friulane dimostrano da anni mentre i polmoni dei loro cittadini vengono avvelenati, ho deciso di rivolgermi a Bruxelles. Vediamo se l´anno prossimo, con la minaccia di sanzioni comunitarie, avranno l´incoscienza di accendere di nuovo i dannosissimi roghi dell´Epifania”, conclude Zanoni.  
   
   
SISMA/EMILIA, UNA GIORNATA PER DIRE GRAZIE A CHI HA LAVORATO DURANTE L´EMERGENZA. LA CERIMONIA A BOLOGNA IL PROSSIMO 9 MARZO CON ERRANI, GAZZOLO, GABRIELLI E MAINETTI. DIRETTA SUL SITO WEB DELLA REGIONE E SU ALCUNE EMITTENTI TELEVISIVE  
 
Bologna, 7 marzo 2013 - - La Regione dice grazie a tutti coloro che si sono impegnati e messi all’opera fin da subito dopo il terremoto che nel maggio scorso ha colpito l’Emilia-romagna, provocando 28 morti e 397 feriti e producendo danni in 57 Comuni. Il prossimo sabato 9 marzo il Palazzo dello sport “Paladozza” di Bologna ospiterà “Una giornata per dire grazie”, un momento di incontro tra le istituzioni e gli operatori e i volontari della Protezione civile intervenuti durante l’emergenza terremoto. “Nel pieno del lavoro per la ricostruzione desideriamo esprimere il ringraziamento delle istituzioni per la capacità organizzativa, l’impegno e la significativa prova di solidarietà e professionalità dimostrata all’Emilia ferita”, sottolinea l’assessore alla Difesa del suolo e protezione civile Paola Gazzolo che parteciperà alla manifestazione insieme al presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani, al capo Dipartimento nazionale della Protezione civile Franco Gabrielli, al direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile Maurizio Mainetti e ai rappresentanti di tutte le componenti del sistema nazionale integrato di Protezione civile. L’incontro sarà l’occasione per ripercorrere, partendo dalla voce dei protagonisti diretti e con l’ausilio di immagini e video, le tappe più significative dell’intervento del sistema nazionale regionale e locale di Protezione civile: dall’immediata mobilitazione dei soccorsi con la partenza delle colonne mobili del volontariato la notte del 20 maggio, all’allestimento e la gestione dei campi di assistenza alle persone sfollate fino alle misure intraprese per la ricostruzione e la ripresa nelle province colpite. La manifestazione si terrà al Palazzo dello sport “Paladozza” (piazza Azzarita 8, a Bologna), dalle ore 9.45 alle ore 13.00. La Regione Emilia-romagna la trasmetterà in diretta web sul sito www.Regione.emilia-romagna.it. Sarà messa in onda in contemporanea anche dai canali televisivi di Nuovarete, Canale 24, Telestense ed E’tv, mentre Teleradiocittà riproporrà la mattinata domenica 10 marzo (dalle 10 alle 12) oltre a trasmetterla in diretta sabato sia sul sito www.Trc.mo.it sia sul portale regionale dell’economia www.Viemilianet.it. Le cifre dell’impegno - Assistenza alla popolazione - Il picco dell’accoglienza si è registrato nella settimana dal 7 al 12 giugno quando è stata data ospitalità a 15.031 persone: 3.217 in 55 strutture al coperto, 1.753 in 250 alberghi, oltre 10 mila in 36 campi allestiti dalle colonne mobili dell’Emilia-romagna, di 13 altre Regioni e di 7 associazioni nazionali di volontariato. Solo la Colonna mobile regionale dell’Emilia-romagna è intervenuta nella gestione o cogestione di 24 campi. Numeri che è possibile tradurre concretamente ricordando i 17.450 posti letto preparati in 1.825 tende, i 230 servizi igienici mobili allestiti e le oltre 30 cucine che hanno sfornato più di 7 milioni di pasti. Sono 21 mila, di cui 7.000 emiliano romagnoli, i volontari intervenuti. Hanno messo in campo un impegno pari a 200 mila giornate/uomo. Verifiche di agibilità e rilievi dei danni - I Vigili del fuoco hanno svolto circa 57 mila sopralluoghi speditivi, oltre a operazioni di soccorso, demolizioni e messa in sicurezza di edifici pericolanti. A queste ultime attività hanno dato un contributo anche le Forze Armate, con l’impiego medio di 330 unità di personale e 60 mezzi. Alle verifiche speditive si sono affiancati i circa 42 mila sopralluoghi con la compilazione della scheda Aedes (necessaria per il ripristino e il pagamento dei danni) condotti in soli circa 2 mesi da 1.690 squadre di rilevatori composte da 3.200 tecnici, intervenuti a titolo volontario e provenienti da tutta Italia per controlli su abitazioni, scuole, uffici, imprese, depositi ed edifici a uso ricreativo. In totale, per concludere le verifiche sull’agibilità degli edifici e il rilievo del danno sono state effettuate 6.300 giornate lavorative. Le opere provvisionali - Alle circa 160 opere provvisionali immediatamente disposte dalla Dicomac (la Direzione di comando e controllo che viene attivata solo a seguito di grandi emergenze), sono seguite le 1.298 autorizzate dal Commissario delegato alla ricostruzione, pari a un investimento di oltre 140 milioni di euro. Si tratta di opere fondamentali per il ritorno alla normalità e la progressiva riduzione delle zone rosse dei centri storici: riapertura della viabilità; eliminazione degli elementi di rischio esterno che impedivano il rientro nelle abitazioni agibili; ripristino della funzionalità dei servizi pubblici essenziali e la salvaguardia da danni irreversibili di beni collettivi. Le scuole - Il terremoto di maggio ha provocato danni in 450 edifici scolastici. Il 17 settembre gli studenti hanno potuto iniziare regolarmente l’anno scolastico. Per oltre 250 edifici si sono svolti interventi di riparazione, mentre sono stati attivati 30 prefabbricati modulari (che saranno utilizzati fino all’inizio del prossimo anno scolastico) e 28 edifici scolastici temporanei (per le scuole che non potranno essere riparate entro il prossimo settembre). La sicurezza - Ordine pubblico - Forze dell’Ordine e Corpi dello Stato sono stati impegnati non solo nelle attività di soccorso alla popolazione, ma anche in funzione antisciacallaggio e per i controlli sull’ordine pubblico. 800 i Carabinieri mediamente in servizio ogni giorno, a cui si sono aggiunti oltre 4.000 forestali e più di 9.000 operatori delle Polizie locali. Al loro fianco, un ruolo importante è stato svolto anche dagli agenti della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza. Sanità - La Sanità regionale, il 118 e il Servizio veterinario si sono immediatamente attivati. Nelle strutture ospedaliere di Modena sono stati attivati diversi Punti Medici Avanzati che hanno erogato assistenza sanitaria alle popolazioni. Durante l’emergenza, sono stati evacuati 619 pazienti degli ospedali di Mirandola, Carpi e Finale Emilia (Modena) e Bondeno (Ferrara) e 420 persone anziane e disabili ospitate nelle strutture sociosanitarie, cui si sono aggiunti anche circa 1.700 anziani e disabili, precedentemente assistiti a domicilio. Sociale - Numerose le iniziative intraprese dai Servizi sociali, che hanno anche visto in campo - grazie anche alla collaborazione con gli ordini professionali - assistenti sociali, psicologi, mediatori culturali ed educatori. Continuità amministrativa - Più di 2.200 dipendenti di Comuni e Province sono giunti in Emilia da tutta Italia per contribuire a garantire la continuità amministrativa e i servizi dati ai cittadino dagli enti locali colpiti dal sisma.  
   
   
SEP E SETTIMANA DELL’AMBIENTE VENETO  
 
Padova, 7 marzo 2013 - Dal 16 al 24 marzo la Settimana dell’Ambiente Veneto farà da guida alla scoperta dei luoghi e delle azioni con cui la Regione preserva le risorse naturali. Le finalità dell’iniziativa sono state illustrate stamane dall’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte in occasione della presentazione dell’edizione 2013 di Sep, il Salone internazionale dedicato all’ambiente, in programma in Fiera a Padova dal 19 al 22 marzo. “Le due manifestazioni sono in sinergia – ha detto Conte – e serviranno a lanciare dal cuore del Veneto un messaggio forte di attenzione al territorio e all’ambiente, che si lega anche ad importanti opportunità di carattere economico”. Nell’ambito della Settimana dell’Ambiente Veneto si potranno visitare oltre cinquanta siti dedicati alla tutela dal rischio idrogeologico, alla gestione del patrimonio idrico o al recupero dei rifiuti. In più si terranno convegni specialistici al Salone Internazionale dedicato all’Ambiente della Fiera di Padova e la prima edizione del concorso fotografico per le scuole ‘Scatta l’Ambiente’. “La maggiore attenzione al mondo della scuola è la novità di questa edizione – ha detto Conte – perché è importante tenere vivo il dialogo con i ragazzi, perché siano consapevoli che l’ambiente è anche un’opportunità professionale e di lavoro”. Agli studenti saranno dedicati anche laboratori didattici con l’utilizzo della multimedialità. La Settimana dell’Ambiente Veneto è realizzata dalla Regione in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale Veneto, l’Università degli Studi di Padova, l’Arpav, l’Unione Veneta Bonifiche e l’Argav (Associazione Regionale Giornalisti Agricoli del Veneto e Trentino Alto Adige).