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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Marzo 2013
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UNA VALUTAZIONE APPROFONDITA DEL POTENZIALE AIUTO DI CTR ESENTI GRANDI CONSUMATORI DI ELETTRICITÀ IN GERMANIA  
 
Bruxelles 7, Marzo 2013 - La Commissione europea ha avviato un´indagine approfondita per stabilire se l´esenzione di grandi consumatori di elettricità degli oneri di rete in Germania dal 2011 costituisce un aiuto di Stato. Se questo è il caso, la Commissione valuterà se l´esenzione potrebbe portare a distorsioni sproporzionate della concorrenza nell´Unione europea o se possano essere giustificate. L´apertura di una indagine non consente di trarre conclusioni circa l´esito delle indagini. Germania ed è ottenuto da terzi la possibilità di presentare osservazioni sulla misura in esame. Dal 2011, i consumatori di energia elettrica di grandi dimensioni sono legalmente (ai sensi del § 19, paragrafo 2, del regolamento sui diritti tedesca rete elettrica), esenti da oneri di rete. Tale esenzione in base al quale hanno rappresentato per il 2012 stima degli oneri di circa 300 milioni di euro, sarà finanziata dal consumatore finale, che dal 2012 devono pagare la cosiddetta Sezione-19-ripartizione. Dal dicembre 2011 la Commissione ha ricevuto diverse denunce da associazioni di consumatori, le imprese energetiche e cittadini sono stati ricevuti, l´esenzione a criticare l´illegale e incompatibile con il mercato interno, gli aiuti di Stato. La Commissione è allo stato attuale del parere che potrebbe essere nella clausola-19-ripartizione di risorse statali e che la liberazione del beneficiario sembra conferire un vantaggio selettivo rispetto ai concorrenti di altri Stati membri. Ciò falsare la concorrenza nel mercato interno dell´Unione europea. La Commissione è al tempo stesso valutare attentamente se l´esenzione da un obiettivo di interesse comune può essere giustificata e, in caso affermativo, se tale potrebbero superare gli effetti negativi sulla concorrenza. La Commissione esaminerà attentamente se l´esenzione nel 2011, in quanto nessuna clausola-19 tassa è stata riscossa, è stata finanziata con fondi pubblici.  
   
   
ASTI - L´IMPRESA RESPONSABILE NELL´UTILIZZO DELL´ENERGIA  
 
 Asti, 7 marzo 2013 - Focalizzare l’attenzione di un gruppo di imprenditori sul triplice valore (per l’impresa, per l’ambiente e per l’economia del territorio) che può essere creato attraverso un uso consapevole della risorsa energia. Questo l´obiettivo del Laboratorio che si terrà a Palazzo Borello l´11 e il 21 marzo e il 4 aprile (14.30-17). L´iniziativa è promossa dalla Camera di Commercio di Asti nell´ambito del progetto Csrpiemonte che Unioncamere Piemonte ha avviato nel 2009 in accordo con la Regione, per promuovere e valorizzare la Corporate Social Responsibility, ovvero della Responsabilità Sociale d´Impresa come fattore di distinzione commerciale e territoriale delle imprese stesse. Nel primo incontro si parlerà dell´impresa socialmente responsabile e dell’efficientamento energetico: un approccio win-win per l’impresa, l’ambiente e il territorio. Il tema sarà approfondito il 21 marzo: dall’audit energetico, al piano di miglioramento, alle fonti di finanziamento; seguirà un´esercitazione per una prima analisi dei singoli casi aziendali. L´incontro del 4 aprile getterà le basi per la progettazione di una rete d’imprese orientate all’efficientamento energetico. Gli incontri sono gratuiti, è richiesta l´adesione a ufficio.Studi@at.camcom.it  (0141535244). In questi ultimi anni sono stati elaborati diversi strumenti di supporto alle imprese per valorizzare e avviare percorsi di Csr: - il portale web www.Csrpiemonte.it  come vetrina di buone prassi, modelli, spunti di riflessione, filmati, studi internazionali, informazioni utili e materiali divulgativi, “cassetta degli attrezzi” per suggerire e diffondere pratiche ed azioni concrete; - guide e materiali divulgativi finalizzati a valorizzare i vantaggi dell’agire responsabile: il report della ricerca/monitoraggio, il vademecum “10volteCsr”, i quaderni della collana Imprese Responsabili sul Welfare Aziendale e sulla Sostenibilità Ambientale, un report dei focus group realizzati con esperti e con imprenditori virtuosi, una ricerca su casi di Csr in Europa, pillole di sensibilizzazione e video-interviste ad imprenditori; - una newsletter per essere informati in tempo reale riguardo a novità del panorama regionale e nazionale sulla Csr.  
   
   
CENTRALE BIOGAS MONSANO L’AVVOCATURA REGIONALE PRECISA: RICORSO NON ACCOLTO NEL MERITO.  
 
Ancona, 7 marzo 2013 - Con riferimento alla vicenda della centrale biogas di Monsano si precisa che la V° Sezione del Consiglio di Stato non ha accolto nel merito il ricorso proposto dal Comune di Monsano: ha semplicemente emanato una ordinanza nella quale ha sollecitato il Tar delle Marche ad una rapida fissazione della udienza, proprio per effettuare la discussione e decidere appunto nel merito il ricorso stesso. E’ da rilevare, peraltro, che il Consiglio di Stato, nell’occasione della sua recente pronuncia, non ha sospeso l’efficacia dei provvedimenti regionali impugnati dal Comune.  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE ED ENERGIE RINNOVABILI - ESITI INCONTRO CON PMI CROATE.  
 
Ancona, 7 marzo 2013 - Quasi cento incontri bilaterali svolti, 30 imprese coinvolte, 2 visite aziendali e un generale grado di soddisfazione sia da parte italiana sia da parte croata: è questo il resoconto dell’incontro bilaterale tra imprenditori italiani e croati del settore energie rinnovabili, organizzato dalla Regione Marche e dal comune di Pesaro e svoltosi a Pesaro nei giorni scorsi. La necessità di individuare mercati accessibili, raggiungibili agevolmente anche da piccole e medie imprese non strutturate per mercati quantitativamente più impegnativi, si innesta sulle strategie della Macroregione Adriatico-ionica, che rappresenterà un sistema di relazioni economiche ed istituzionali tale da rendere un’area geografica ampia più competitiva sia nel mercato interno sia verso i mercati internazionali. La collaborazione con la Croazia ha consentito ad alcune tra le più rappresentative imprese marchigiane del settore energie rinnovabili, di confrontarsi con aziende che potranno garantire partnership economiche e sbocchi commerciali rapidi e sicuri. Gli incontri sono stati preceduti da due visite studio presso le aziende Loccioni Group e Brandoni Solare che rappresentano eccellenze non solo marchigiane nel settore. Naturalmente le volontà e gli auspici sono quelli di poter proseguire sia con la Croazia sia con le altre aree all’interno della costituenda macroregione, una serie di appuntamenti economici plurisettoriali che inaugurino nuovi business e sostengano il valore competitivo delle nostre aziende.  
   
   
EOLICO OFF SHORE: "NO A NUOVO PARCO NEL GARGANO"  
 
Bari, 7 marzo 2013 - “Nonostante integrazioni e modifiche presentate al progetto originario dalla società Parco Eolico Marino Gargano Sud Srl, il Comitato Via Regionale si è espresso con parere negativo rispetto all´installazione di 85 aerogeneratori della potenza nominale di 4Mw ciascuno a largo di Manfredonia”. Lo annuncia l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro. “In ordine a tematiche fondamentali come il cronoprogramma dei lavori, gli impatti sulle componenti ambientali in fase di realizzazione, esercizio e dismissione dell´opera o, ancora, le ripercussioni sull´avifauna, considerata la peculiarità a terra dell´area vasta presa in considerazione e sulle formazioni corraligine e di Cymodocea nella fase di realizzazione degli scavi, la documentazione ed il progetto non hanno fatto sufficiente chiarezza. Senza contare – prosegue Nicastro – il fondamentale dato sull´impatto cumulativo di questo impianto sommato alle altre proposte presentate da altre società per la medesima area. Per tutta questa serie di motivazioni il parere negativo del Comitato rimane confermato. “Il nostro territorio ha abbondantemente fatto la sua parte quanto ad energie rinnovabili. Siamo chiamati ad essere attenti e parsimoniosi rispetto al futuro in questo delicato campo, soprattutto in totale assenza di un quadro di riferimento certo per il nostro Paese. La Puglia – conclude Nicastro - da sempre sensibile alle fonti di energia rinnovabili, ha adottato recentemente una norma sulla valutazione degli impatti cumulativi in relazione proprio al proliferare di questo tipo di richieste con il preciso obiettivo di ampliare la prospettiva e salvaguardare il territorio”.  
   
   
FOTOVOLTAICO, SAITTA AL COMMISSARIO DEL PARCO ROBERTO ROSSO: ”CONDIVIDE IL PROGETTO?”  
 
Torino, 7 marzo 2013 - “E’ importante capire se Roberto Rosso commissario dell’Ente di gestione delle aree protette dell’area metropolitana di Torino, che comprende oltre a la Mandria anche La Vauda, abbia realmente condiviso il progetto del Ministero della Difesa di coprire con impianti fotovoltaici 70 ettari di suolo libero tra i Comuni di Lombardore e San Francesco al Campo”. Lo chiede il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta alla luce delle dichiarazioni di Lino Girometta, l’amministratore delegato della “Difesa Servizi Spa” la società creata dal Ministero per valorizzare le aree militari. “Se è vero che sulla localizzazione alla Spa incaricata del progetto sono state fornite indicazioni dall´ente parco - si chiede Saitta - mi piacerebbe capire con chi il commissario Roberto Rosso si sia confrontato e se la Regione Piemonte condivida questa posizione”.  
   
   
SHELL, PUGLIA: PARERE NEGATIVO A PERMESSI DI RICERCA IDROCARBURI NELLO IONIO  
 
Bari, 7 marzo 2013 - “Nella seduta del 28 febbraio scorso il Comitato Via della Regione Puglia ha espresso il proprio parere negativo, a seguito di una lunga ed approfondita istruttoria, nei confronti dei permessi di ricerca d73 F.r. – Sh e d74 F.r. – Sh presentanti dalla Shell Italia E&p Spa. Tenendo fede alla linea sino ad ora tenuta, in considerazione anche della pressione ambientale cui il Golfo di Taranto è sottoposto in ragione delle attività connesse all´aree portuale ed industriale, il Comitato ha ritenuto di esprimersi con esito negativo rispetto alla richiesta di ricerca di idrocarburi liquidi o gassosi in mare”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro annuncia il parere del comitato di tecnici alla vigilia del passaggio in Giunta.(...) “Nella prossima seduta di Giunta l´organo di governo politico, come ha fatto nel passato, ratificherà il parere tecnico per poi trasmetterlo ai tre Ministeri competenti: Ambiente, Beni Culturali e Sviluppo economico. Le due opere, per cui l´azienda ha presentato istanza, consistono – prosegeu Nicastro - nell´ormai note attività di prospezione sismica a 3D che hanno la finalità di dettagliare la copertura sismica esistente per l´area al fine di individuare la presenza di idrocarburi. Ancora una volta nei pressi delle nostre coste, ancora una volta nel nostro specchio di mare, condiviso con Basilicata e Calabria”. “Con la delibera di Giunta Regionale intendiamo dare forza alle posizioni contrarie proposte da altri enti locali, tra cui il Comune di Maruggio, e da associazioni di cittadini preoccupati per le conseguenze dell´opera sull´area marina dell´o Ionio Settentrionale. Una volta trasmesso il parere – conclude Nicastro – aspetteremo i provvedimenti ministeriali. In attesa che il mutamento del quadro politico nazionale possa finalmente aprire spiragli di discussione più ampia sulle scelte di politica energetica del nostro Paese”.  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA IL REGIME FINLANDESE DI ASSICURAZIONE ALL´ESPORTAZIONE CREDITO A BREVE TERMINE  
 
 Bruxelles, 7 marzo 2013 - La Commissione europea ha stimato che all´esportazione assicurazione del credito a breve termine sviluppato dalla Finlandia era in linea con le norme comunitarie in materia di aiuti di Stato. Questo piano è limitata alla copertura dei rischi di cui al momento non è disponibile sul mercato privato e garantisce l´applicazione di tariffe adeguate. La Commissione ha autorizzato la misura fino al 31 dicembre 2015. Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile per la concorrenza, ha dichiarato in proposito: "Questa assicurazione all´esportazione aree bersaglio di credito in cui, attualmente, il mercato non offre una copertura, in quanto rischi sostenuti dalle Pmi, fornendo misure di salvaguardia per limitare le distorsioni della concorrenza. " In base al regime notificato, l´agenzia pubblica finlandese Finnvera plc fornire una copertura di assicurazione del credito a breve termine aziende esportatrici con sede in Finlandia. Solo operazioni finanziariamente sane potrebbero beneficiare di questa copertura. Due tipi di copertura sono interessati: - La copertura di rischi sostenuti dalle Pmi e - La copertura punto, della durata di 181 giorni tra il minimo e il massimo di due anni, quando il rischio è associato ad una determinata operazione di esportazione unico che non è coperto da assicurazione in possesso di assicuratori privati. Questo elemento di sicurezza assicura che lo Stato assicura che le transazioni per le quali non esiste copertura del mercato privato e impedisce gli assicuratori privati ​​sono spinti fuori dal mercato, se mai ha voluto offrire la copertura di tali rischi . In questo contesto, i premi per la copertura sono adeguate e corrispondono alla comunicazione del 2012 in materia di assicurazione crediti per l´esportazione, perché il premio minimo richiesto dalla Finnvera soddisfa le condizioni stabilite nella comunicazione. Finlandia pubblicherà inoltre informazioni sull´uso del sistema. La Commissione ha pertanto concluso che la misura soddisfa le condizioni stabilite nella comunicazione sull´assicurazione del credito all´esportazione a breve termine (vedi il regolamento qui ). Http://ec.europa.eu/competition/state_aid/legislation/instruments.html    
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN´INDAGINE APPROFONDITA DELLE MISURE DI SOSTEGNO PUBBLICO A FAVORE DI HELLENIC DEFENCE SYSTEMS SA  
 
Bruxelles, 7 marzo 2013 - La Commissione europea ha avviato un´indagine approfondita per verificare se le misure di sostegno pubblico concesso dalla Grecia alla Hellenic Defence Systems Sa (Hds o Ellinika Amyntika Systimata Ae - Eas greco) sono conformi alle norme Ue in materia di aiuti di Stato. Tali misure comprendono una sovvenzione diretta dello stato di 10 milioni di euro, un aumento di capitale di € 158 milioni ed stato più garanzie concessi nel periodo 2004-2011 per prestiti per un totale € 942.000.000. Hds, che si occupa del programma di privatizzazione greco, è di proprietà 99,8% dal governo greco, allo 0,18% da Piraeus Bank (un istituto finanziario privato) e lo 0,02% da persone fisiche . L´azienda è in difficoltà finanziarie almeno dal 2004, e sembra che le misure in questione contengono un elemento di aiuto di Stato. Pertanto, Hds possono ricevere aiuti di Stato a condizioni rigorose stabilite negli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà. Queste linee guida prevedono che una società può beneficiare di questo tipo di aiuti una sola volta nel corso di un periodo di 10 anni (secondo il principio del "prima e ultima volta") e l´assistenza questione non può essere concesso per un periodo massimo di sei mesi o deve essere accompagnata da un piano di ristrutturazione adeguato. In questo caso, la Commissione dubita che le misure esaminate sono stati fermati o che siano conformi agli altri requisiti delle linee guida. L´apertura di una indagine non pregiudica l´esito della procedura. Dà la possibilità per la Grecia e le altre parti interessate di formulare osservazioni sulle misure in esame da parte della Commissione.  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN´INDAGINE APPROFONDITA SULLA POSSIBILITÀ DI AIUTI DI STATO AL SETTORE MINERARIO GRECO LARCO GENERALE E METALLURGICA COMPANY SA  
 
Bruxelles, 7 marzo 2013 - La Commissione europea ha avviato un´indagine approfondita per verificare se le misure di aiuti di Stato concessi dalla Grecia al settore minerario e metallurgico Larco generale Company Sa (Larco) per un importo di oltre 105 milioni di euro rispetto delle norme comunitarie sugli aiuti di Stato. La Commissione dubita che le misure sono in linea con le norme dell´Ue, in particolare le norme in materia di aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà. Apertura di un esame approfondito non pregiudica l´esito delle indagini, però. Dà Grecia e di altri terzi interessati la possibilità di esprimersi sulle misure che la Commissione sta valutando. Sembra che Larco possono beneficiare di diverse misure di aiuto di Stato nel passato di oltre 105 milioni di euro. Questi includono un aumento di capitale nel 2009 e garanzie di Stato per i prestiti diversi nel periodo 2008-2010, l´eventuale mancata riscossione da parte dello Stato di un debito dal 2004, e una rinuncia di una multa fiscale pre-pagamento nel 2010. Sulla base di propri dati finanziari, Larco sembra essere stato in difficoltà, almeno dal 2008. La Commissione intende ora verificare se queste misure costituiscono aiuti di Stato ai sensi delle norme comunitarie. Misure di sostegno pubblico costituisce aiuto di Stato se non sono state effettuate a condizioni che un operatore privato che operano in condizioni di mercato avrebbe accettato. Se una delle misure non comportano aiuti di Stato, la Commissione esamina la compatibilità con le norme sugli aiuti di Stato. Gli orientamenti del 2004 sugli aiuti al salvataggio e alla ristrutturazione di cui rigorose condizioni in base alle quali le imprese in difficoltà possono ricevere aiuti di Stato. In particolare, al salvataggio e alla ristrutturazione può essere concesso una sola volta in un periodo di 10 anni (secondo la cosiddetta "una tantum" principio). Inoltre, tali aiuti devono o essere terminato dopo 6 mesi o deve essere concesso al fine di attuare un adeguato piano di ristrutturazione. La Commissione dubita che, per Larco, le misure sono state concesse nel quadro di un tale piano e se ne è stata terminata. La Commissione dubita inoltre che "una tantum" principio sia stato rispettato.  
   
   
TORINO, PROGETTO B2B: NUOVI BREVETTI DALLE UNIVERSITA’ ALLE AZIENDE  
 
Torino, 7 marzo 2013 -Supportare le piccole e medie imprese del territorio nello sviluppo di prodotti e servizi innovativi, utilizzando brevetti del Politecnico e dell’Università non ancora valorizzati sul mercato. È questo l’obiettivo di B2b (Brevetti to Business), un’iniziativa sperimentale della Provincia di Torino ideata e realizzata con il supporto delle Associazioni di categoria e cofinanziata, nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Alcotra, da Progetto strategico Alcotra Innovazione. B2b è sostenuta da Torino Wireless, Sisvel e Politecnico di Torino/ipfi in qualità di partner tecnici. Nella prima fase del progetto, la Provincia di Torino ha affidato al Politecnico l’incarico di individuare una lista di idee brevettuali nei settori Ict (tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni) e meccatronica. Dopo l’analisi preliminare delle loro potenzialità di mercato, è stata stilata una short list dei brevetti con maggiori opportunità applicative che sarà presentata alle imprese venerdì 8 marzo, a partire dalle 9, nella Sala del Consiglio di Facoltà del Politecnico di Torino. Dopo tale presentazione partirà la seconda fase di B2b, durante la quale si analizzeranno le proposte di sviluppo industriale dei brevetti da parte delle aziende interessate per giungere alla selezione dei due progetti più interessanti. Torino Wireless si incaricherà di accompagnare le due proposte prescelte nello sviluppo del piano industriale, quindi avrà luogo il trasferimento delle tecnologie brevettate dagli Atenei verso le aziende che le svilupperanno. Tra i vantaggi offerti alle imprese da B2b è da considerare l’azione di orientamento sulle opportunità di finanziamento disponibili. “L’industrializzazione e la valorizzazione in chiave economica dei brevetti degli Atenei locali” commenta l’assessore alle Attività produttive della Provincia di Torino Ida Vana “hanno come obiettivo quello di aumentare la competitività delle aziende, ampliando le loro possibilità di sviluppare nuovi business”. Programma, informazioni e iscrizioni su http://www.Torinowireless.it/presentazione_progetto_b2b.php    
   
   
OSCAR POMILIO FORUM AURUM “LA FABBRICA DELLE IDEE” – PESCARA GINGER LEW, CONSULENTE DELLA CASA BIANCA, ALL’ OSCAR POMILIO FORUM 2013: ETICA, MERITO E COMUNICAZIONE PER USCIRE DALLA CRISI.  
 
Pescara, 7 marzo 2013 - Creare un dialogo aperto con pensatori di altissimo profilo sul rapporto tra etica, merito e comunicazione, elaborando così nuove ricette di sviluppo della società che siano reali, funzionanti ed efficaci. Questo lo scopo dell’Oscar Pomilio Forum 2013, che riunirà a Pescara, l’8 marzo, rappresentanti ed esperti di pregio in diversi settori e discipline: da Ginger Lew, consulente economico della Casa Bianca, aRoger Abravanel, guru della meritocrazia e autore di bestseller, a cui si aggiungeranno Pier Paolo Pandolfi, genetista di fama internazionale, Carlo Fontana, direttore del Regio Teatro di Parma e già sovraintendente alla Scala di Milano, e Raffaele Squitieri, presidente aggiunto della Corte dei Conti. Ad aprire i lavori Maria Teresa Brassiolo, presidente di Transparency International Italia, e Franco Pomilio, presidente di Pomilio Blumm, l’agenzia di comunicazione che ha ideato il forum. Sarà inoltre presente Niko Romito, chef stellato Michelin. Modererà l’evento Paolo Festuccia de La Stampa. L’oscar Pomilio Forum nasce nel 2011 con l´obiettivo di riunire pensatori ed esponenti di diverse culture per rappresentare e interpretare gli scenari del cambiamento che attraversano le società globalizzate, rintracciandone le radici etiche. Seguendo questa filosofia gli interventi saranno brevi e concreti: si toccheranno i legami tra etica e economia, meritocrazia, scienza, arte, sana amministrazione e comunicazione e verranno proposte alla platea soluzioni efficaci. Ginger Lew, che in occasione dell’evento riceverà il premio Oscar Pomilio Forum, ha passato gli ultimi trent´anni ad aiutare imprenditori e business emergenti in tutto il mondo, come consulente sia di privati che del governo americano. È stata per anni referente primario per le politiche governative Usa di integrazione di genere; ha ricoperto inoltre la carica di presidente del Nasdaq, l’organismo borsistico di New York, ed è membro direttivo del Consiglio Nazionale Economico della Casa Bianca, nominata dal segretario di Stato americano Hillary Clinton. Lew è anche Ceo di Three Oaks Investments Llc, una delle principali società di consulenza finanziaria americane. Nell´ambito dell´Oscar Pomilio Forum parlerà, grazie alla sua esperienza al Nasdaq, dell’eticità delle attività finanziarie, alla luce di quanto emerso in questi anni di crisi economica internazionale. Riguardo l’economia italiana Ginger Lew farà riflessioni sulle radici etiche del modello economico e produttivo italiano, tradizionalmente caratterizzato dall´impresa familiare e creativa. Tra i temi toccati dall’economista ci sarà anche una riflessione sulle strategie percorribili in Italia per valorizzare il processo di pari opportunità e lo sviluppo imprenditoriale. Un aspetto anch’esso legato allo sviluppo su basi etiche, ovvero la corretta amministrazione, sarà toccato da Raffaele Squitieri, forte di un curriculum prestigioso di dirigente al servizio dello stato: ci parlerà dell´Italia che spreca e di quella che risparmia e ottimizza, proponendo una ricetta di buona amministrazione da lui elaborata e immediatamente applicabile. Roger Abravanel, per anni direttore di Mckinsey e poi scrittore di successo con titoli quali “Meritocrazia” e “Regole”, nel parlare di etica andrà al cuore dell’economia italiana, toccando un elemento caratterizzante: il familismo e la sua amoralità. In generale Abravanel si occuperà di merito, sviluppo e delle regole per la nuova "cultura della crescita". Pier Paolo Pandolfi, che con i suoi studi negli Stati Uniti sui tumori ha aperto nuove prospettive di cura, parlerà del futuro della lotta al cancro, per poi allargare il discorso sul rapporto tra etica e scienza. Inoltre farà un confronto tra i modelli di ricerca italiano e americano, evidenziandone pregi e difetti. Durante l’Oscar Pomilio Forum Pandolfi verrà insignito dell’Ethic Award, assegnato ogni anno a figure di livello internazionale che abbiano mostrato di saper interpretare e promuovere in modo innovativo, nel proprio settore, i temi dell’etica e della morale. 8 marzo 2013, ore 16:30 Programma online www.Oscarpomilioforum.eu    
   
   
GENOVA - PROTESTI 2012: SI ARRESTA LA DISCESA  
 
Genova, 7 marzo 2013 - Sono 9.154 i protesti registrati in provincia di Genova nel 2012, lo 0,1% in più rispetto al 2011: si è quindi fermata la discesa dei protesti degli ultimi due anni, dopo il vero e proprio boom verificatosi nel 2009 (+80% nel valore). Il valore complessivo dei titoli protestati nel 2012, pari a 12.220.400 euro, è in calo del 12% rispetto all’anno scorso, dovuto principalmente alla diminuzione nel valore degli assegni. I dati sono tratti dal registro informatico dei protesti, tenuto dalla Camera di Commercio sulla base dell’elenco inviato mensilmente dagli “ufficiali levatori” (ufficiali giudiziari, notai e segretari comunali) sui protesti levati per il mancato pagamento di pagherò cambiari, cambiali tratte accettate ed assegni bancari.  
   
   
FVG: COLLABORAZIONE CON SERBIA APRE MERCATI IMMENSI  
 
Pordenone, 7 maro 2013 - "La collaborazione fra Italia e Serbia, grazie agli accordi già in atto o in divenire tra quel Paese e la Russia, la Turchia, la Bielorussia e l´Ucraina, apre per le nostre imprese un mercato di 800 milioni di persone. Grazie al Progetto Destinazione Kragujevac (che nasce dall´accordo con Fiat per la produzione della Punto per il mercato del Sud Est Europa) e ai tavoli tematici sui quali stiamo lavorando assieme a Finest potremo dar vita a collaborazioni e sinergie tra operatori serbi e italiani, in particolare del Friuli Venezia Giulia, in grado di aprire grandi prospettive. Intanto iniziamo dalla logistica e dai trasporti". Così l´assessore regionale ai Rapporti internazionali, Elio De Anna, ha introdotto la conferenza stampa tenuta ieri a Pordenone assieme ai vertici di Finest (il presidente Renato Pujatti e il responsabile marketing e Sprint Fvg, Paolo Perin), con la quale sono state presentate le novità del "Progetto Destinazione Kragujevac", ovvero il "Tavolo Trasporti", grazie al quale prende avvio un consorzio italo-serbo, composto di enti pubblici e privati, per lo sviluppo di progetti di integrazione logistica nel settore trasporti (gomma, ferro, acqua, aria). Per De Anna, insomma, grazie anche all´ "antenna" che Finest ha realizzato in Serbia per "accompagnare" le nostre imprese in quel Paese, il "Tavolo Trasporti è uno degli atti concreti più importanti per il rapporto tra Italia e Serbia; il Friuli Venezia Giulia, proprio grazie alla sua posizione geografica e al sistema logistico di cui è dotata, può divenire il partner privilegiato negli scambi commerciali e può offrire agli operatori serbi - in quel Paese non esistono poli intermodali - possibilità di far nascere nuove iniziative". Ma - è stato sottolineato da Paolo Perin - se la finalità della collaborazione è indubbiamente economica, tuttavia vanno considerati anche gli aspetti legati alla sicurezza e all´innovazione nel trasporto merci secondo le regole in vigore nell´Unione Europea, nella quale anche la Serbia entrerà. Il Tavolo Trasporti "prevede l´istituzione di un consorzio italo-serbo, composto da enti pubblici e privati, atto a condurre le attività propedeutiche allo sviluppo di una integrazione logistica tra i due Paesi, con importanti ricadute a vantaggio del sistema impresa Italia e sistema impresa Serbia" ha spiegato il presidente Pujatti. Il primo importante compito che il Tavolo Trasporti si è dato, è stato quello di individuare le problematiche che impedivano un facile ed economico scambio delle merci tra i due Paesi e le aree limitrofe. Sentiti gli operatori economici coinvolti, è emerso che l´impedimento più significativo riguarda la mancanza in Serbia di strutture logistiche simili agli interporti italiani, che favoriscano lo smistamento e lo stoccaggio delle merci, oltre che gli oneri doganali relativi. Lo stesso governo serbo ha individuato nel modello italiano di interporti il "case history" da cui muovere le prime iniziative di sviluppo della logistica serba. Con la partecipazione al tavolo anche di Srbijatransport, società consortile per l´autotrasporto in Serbia, operativa a livello nazionale e internazionale, si è individuato nella costituzione del consorzio trasportatori italo-serbo, composto di enti pubblici e privati, la migliore risposta operativa a questa esigenza di sviluppo infrastrutturale serbo e di collaborazione tra i due Paesi in materia. Il consorzio, che può essere inteso quale "incubatore" di molteplici iniziative, svilupperà una puntuale e approfondita analisi dei flussi di scambio Italia-serbia, attraverso lo studio dei volumi e delle tipologie dei trasporti, la valutazione della qualità di domanda e offerta e l´analisi delle esistenti modalità di trasporto e organizzazione. Da tali analisi, verrà stimolata la creazione di Joint Venture italo-serbe, con eventuale partecipazione di Finest, che offrano i servizi di cui si delinea la carenza e che siano così da volano per una crescita economica di entrambi i Paesi. Il consorzio svolgerà inoltre la funzione di ricerca di finanziamenti per lo sviluppo della attività del consorzio stesso e in supporto alle aziende che si avvicineranno al mercato serbo. L´adesione di eventuali nuovi partner al consorzio è aperta e auspicabile per garantire il massimo ritorno in termini di miglioramento del clima economico in cui si svolgono lo scambi import-export tra Italia e Serbia. Intanto proseguono le altre attività avviate dal Progetto Destinazione Kragujevac, che ha previsto l´istituzione di 5 tavoli di lavoro, per le tematiche maggiormente stringenti per gli imprenditori italiani in Serbia. Oltre al tavolo trasporti e infrastrutture, sono operativi i tavoli: formazione e risorse umane, edilizia, business e finanza. Il Progetto riunisce nell´ambito dello Sprint Fvg un totale di 28 partner italo-serbi provenienti dal mondo camerale, dalle associazioni di categoria, dal settore pubblico e privato, dall´ambiente universitario e della formazione professionale. Grazie al Progetto, è attivo a Kragujevac uno sportello dedicato alle imprese, con personale parlante lingua italiana e serba e con puntuale conoscenza delle agevolazioni, dei finanziamenti e delle possibilità di partnership per gli imprenditori italiani in Serbia.  
   
   
PUGLIA: SIMBIOSI INDUSTRIALE PER RIDURRE IL CONSUMO DI RISORSE  
 
Bari, 7 marzo 2013 - Di seguito, una nota dell’assessore alla qualità dell’Ambiente, Lorenzo Nicastro: “Questa mattina ho avuto modo di partecipare al seminario per la presentazione di un lavoro di ricerca effettuato dalla Facoltà di Economia di Taranto. Il titolo - “Elaborazione di un modello di applicazione dei princìpi e degli strumenti dell´ecologia industriale ad un´area vasta” - nasconde una idea rivoluzionaria per una realtà come quella di Taranto che nell´ultimo anno, soprattutto, ha vissuto proprio in relazione al suo tessuto industriale, una sovraesposizione mediatica. Taranto e la sua area industriale, sono il paradigma di un atteggiamento predatorio dell´attività economica rispetto alle risorse, siano esse umane, ambientali o economiche. Il mito della crescita continua ha alimentato un tipo di industrializzazione del paese (e non solo dell´Italia) che oggi stride fortemente con le sensibilità ambientali maturate. (...) "E´ necessario un percorso di crescita culturale che, di pari passo con la maturata coscienza civica dei cittadini sui temi ambientali, anche il mondo dell´impresa deve intraprendere. La consapevolezza che quel modello aggressivo non è più sostenibile in un mondo le cui risorse sono limitate deve diventare il minimo comune denominatore per immaginare un futuro in cui le attività economiche siano sostenibili. Il concetto di Ecologia Industriale, che parrebbe antitetica per come abbiamo storicamente vissuto il rapporto con l´industria, diviene centrale. Eppure l´evoluzione in questo senso, almeno sul piano del sentire comune, ha fatto passi enormi in avanti: dalla Responsabilità Sociale d´impresa intesa “come volontaria integrazione delle preoccupazioni sociali” ad una sua riscrittura in senso meno “opzionale” come “responsabilità d´impresa rispetto al suo impatto sociale”. Oggi arriviamo a parlare di Ecologica Industriale dando per scontato che non sia più sufficiente immaginare l´industria (e le altre attività economiche) solo all´interno di un contesto normativo fatto di valori limite (emissioni) ed ecologiche ma intendendo come via obbligata un suo inserimento in un quadro di riferimento sostenibile. In questo percorso di sostenibilità l´idea di una Simbiosi Industriale rimanda all´industria come ad un organismo con un suo metabolismo; intendiamo quindi la simbiosi industriale come una rieducazione alimentare per curare un disturbo alimentare (rispetto alle risorse naturali) dell´industria. La bulimia industriale che continua a consumare territorio, divorare energia e assorbire risorse va curata. La simbiosi è un ragionamento di cooperazione in cui i cascami energetici delle grosse imprese divengono preziosi per le piccole, gli scarti di materia divengono materia prima a loro volta in un ciclo continuo dove tutto si trasforma e nulla si distrugge e, soprattutto, nulla va perso. Purtroppo non viviamo in un mondo ideale. Da anni mi si interroga sulle scelte della nostra Regione rispetto, ad esempio, alle politiche di “rifiuto zero”. Validissima teoria di riutilizzo massimizzato dei materiali e di valorizzazione economica di quello che oggi consideriamo immondizia: senza termovalorizzatori, senza discariche, solo differenziazione, recupero e riutilizzo. Gli studi, come quello di oggi, servono a rendere i sogni realizzabili o, quanto meno, a dar loro una concretezza. Ma per renderli realtà serve l´impegno di tutti, ciascuno per la propria competenza e per il proprio ruolo.”  
   
   
SAVONA - DUE IMPRESE GIOVANI HI-TECH ISCRITTE AL REGISTRO "START-UP"  
 
Savona,7 marzo 2013 - Si chiamano Tecnoforest e Seamap le prime due società (a responsabilità limitata) iscritte alla sezione speciale delle “start-up” innovative del Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Savona. Società – quelle fin qui operative sono poche decine a livello nazionale - che sono caratterizzate dall’essere società di capitali (o cooperative) costituite da meno di 4 anni e con oggetto sociale orientato allo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. Tra gli altri requisiti, è richiesto che le spese in ricerca e sviluppo sostenute da queste società devono essere uguali o superiori al 20% del valore totale della produzione; inoltre le start-up innovative devono impiegare come dipendenti o collaboratori, in percentuale uguale o superiore ad 1/3 della forza lavoro, personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca o comunque in possesso di laurea. Tecnoforest Srl è stata costituita nel gennaio 2011, con sede a Varazze, con la qualifica di impresa agricola, ma ha avviato l’attività agli inizi del 2012 con iniziative rivolte alla produzione e all’utilizzo energetico delle biomasse agricole e forestali. A guidarla è uno dei docenti di punta del Campus universitario di Savona, l’ingegnere varazzino Ferruccio Pittaluga, professore ordinario di macchine termiche della facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova. In consiglio di amministrazione, Pittaluga è affiancato dai consiglieri Mauro Toso, di Vado Ligure, ed Emanuela Manzino di Savona. Con l’iscrizione alla sezione speciale, il 4 febbraio scorso, Tecnoforest ha focalizzato la propria mission sullo studio delle relazioni tra agricoltura e produzione energetica e alla silvicoltura, attraverso la gestione di una banca del germoplasma per la fornitura di semi germinanti e piantine a crescita rapida da utilizzare per il consolidamento del territorio. Alta la qualifica professionale dei soci, tra i quali figurano laureati in ingegneria gestionale e ingegneria dell’ambiente. Seamap Srl è stata costituita a Borghetto Santo Spirito nell’ottobre del 2010. Società di consulenza ambientale, operante principalmente in campo marino e costiero, presta i suoi servizi a soggetti sia pubblici (Aree Marine Protette, Comuni, Enti) sia privati. Nata nel 2010 come spin-off accademico dell’Università degli Studi di Genova (Progetto Uniti), racchiude le competenze di ecologi, geologi, laureati in scienze ambientali marine ed ingegneri ambientali. Socio fondatore e amministratore unico è Alessio Rovere, laureato a Genova, con dottorato di ricerca in scienze ambientali marine conseguito alla Columbia University di New York. Attualmente le attività svolte da Seamap possono essere divise in quattro settori: Cartografia, Studi di morfodinamica costiera, Studi di Ecologia marina, Servizi per il Turismo Ambientale.  
   
   
SFC IMPRESA, I “CHIRURGHI” DEI PONTI NEL BIC DI TRENTINO SVILUPPO L’AZIENDA, NATA SEI MESI FA GRAZIE AL SEED MONEY, TROVA CASA NEL POLO TECNOLOGICO DI TRENTO  
 
 Trento, 7 marzo 2013 - Getti d’acqua ad alta pressione come bisturi che puliscono il calcestruzzo deteriorato, quindi via alla ricostruzione selettiva senza abbattere o demolire nulla ed il ponte torna come nuovo, garantito per altri trent’anni. Ecco i “chirurghi plastici” dei ponti, un ingegnoso sistema per il recupero di strutture in cemento armato stradali, quali appunto ponti e viadotti, ma anche strutture civili ed industriali, messo a punto da Stefania e Filippo Carraro, 30 e 24 anni. Un brevetto già depositato, per un innovativo carro stradale elettrico, e due in fase di perfezionamento, i due giovani valsuganotti sono stati tra i primi a costituire una Srl “ad un euro”, le Srl semplificate riservate dal “Decreto Passera” agli under 35. La società, chiamata Sfc Impresa dalle iniziali dei loro nomi, è nata grazie al sostegno del Seed Money ed è ora insediata nel Polo Tecnologico di Trentino Sviluppo in via Solteri a Trento, l’incubatore d’impresa dove avrà tempo, risorse ed occasioni per crescere e sviluppare il proprio business. «Operiamo in un settore - sottolinea Stefania Carraro, laurea in Ingegneria edile e architettura presso l’Università degli Studi di Trento – che in tutta Italia conta davvero poche imprese. Il nostro sistema poi è unico, grazie ad una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e ad un carro cingolato mosso da un motore elettrico, ideato e brevettato da noi stessi, che manda in pensione i vecchi cantieri autostradali: una sorta di impalcatura mobile che occupa la sola corsia di emergenza, senza la necessità di chiudere per lunghi tratti le corsie di marcia, e consente agli operai di spingersi fin sotto il ponte lavorando in assoluta sicurezza». «L’idea – spiega Stefania Carraro - ci è venuta collaborando con Filippo nell’impresa di famiglia. Troppi ponti e viadotti vengono demoliti e rifatti completamente, con spese ingenti, e quando si deve intervenire per ripararli non esistono tecnologie adeguate. È come dover fare un lavoro senza tuttavia avere gli attrezzi giusti». Agli addetti ai lavori è ben nota: si chiama “carbonatazione”, una sorta di cancro che attacca inesorabile ponti e viadotti. Il ferro di armatura arrugginisce a causa di inquinamento e infiltrazioni e così aumenta di volume, finendo per fessurare prima, poi rompere e distaccare il calcestruzzo, con danni ingenti alle strutture che nei casi più gravi devono essere demolite e ricostruite, con costi ingenti sia in termini economici che di impatto sull’ambiente. La tecnica messa a punto dai due giovani trentini - sorella e fratello figli d’arte, cresciuti a pane e cemento nell’azienda di famiglia, l’Impresa Costruzioni Carraro Geom. A. & C. Di Strigno in Valsugana - consente di intervenire in modo non invasivo in tre fasi. Anzitutto si colpisce in maniera selettiva la parte deteriorata con un getto d’acqua a forte pressione, come una sorta di bisturi che scava il calcestruzzo penetrando facilmente tra i ferri dell’armatura senza provocare vibrazioni o microlesioni. Alla fase “chirurgica” segue quella “diagnostica”, per quantificare esattamente l’entità del danno ed individuare l’intervento di recupero più appropriato. Infine la fase della ricostruzione, con l’utilizzo di speciale calcestruzzo a ritiro compensato, rete integrativa a maglia stretta ed appositi connettori. Il risultato? Un ponte può essere pienamente recuperato nelle sue funzionalità, con un intervento garantito 30 anni, in pochi mesi di lavoro contro i 3-5 anni necessari per abbatterlo e ricostruirlo. Un sistema rapido ed economico ma anche amico dell’ambiente: l’idrodemolizione con getto controllato ad alta pressione non produce infatti polveri dannose per la salute e non richiede l’utilizzo di aditivi potenzialmente inquinanti, ma impiega esclusivamente acqua che viene poi raccolta, filtrata e rilasciata nelle acque bianche del cantiere stesso. Fondamentale per la nascita di Sfc Impresa è il sistema di incentivi e servizi alle startup messo a punto dalla Provincia autonoma di Trento. «Il nostro progetto d’impresa – sottolinea Stefania – è stato finanziato nel luglio 2012 con il Seed Money: 100 mila euro con i quali abbiamo acquistato computer ed attrezzature d’ufficio, software di elaborazione e calcolo, pagato il deposito del brevetto ed acquistato le Soa, le certificazioni obbligatorie che consentono ora di partecipare agli appalti pubblici». Una boccata di ossigeno in un momento in cui la stretta sul credito rende sempre più difficile avviare nuove imprese. «Una seconda mano — spiega Stefania — ce l’ha data il Governo con il “Decreto Sviluppo” e la nascita della Srl semplificata. A costi più bassi è stato ancora più facile cominciare. Nel nostro caso appena 100 euro di capitale sociale, 50 euro a testa, nessuna spesa notarile e procedure burocratiche snelle». Ma il sostegno di Trentino Sviluppo si spinge oltre la somma “Seed”, erogata anche ad altri 39 progetti grazie ai 4 milioni di euro del Fondo europeo di Sviluppo regionale (Fesr). Stefania e Filippo vengono supportati nell’elaborazione del piano d’impresa e, da qualche giorno, è stato consegnato loro un ufficio al terzo piano del Bic di Trento: 31 metri quadrati nell’incubatore d’impresa che i due giovani imprenditori pagheranno 250 euro al mese, grazie ad una riduzione del 50% del canone d’affitto in “de minimis”, ma dove soprattutto saranno seguiti da vicino con corsi di formazione, supporto nell’individuazione dei mercati più promettenti, l’aiuto di imprenditori e manager di esperienza (“Aquile Blu”) e tanti altri servizi ancora. Tra i primi potenziali clienti di Sfc Impresa ci sono la Provincia autonoma di Trento, con i Servizi Strade e Bacini Montani, e i concessionari di alcune autostrade italiane, interessati a sperimentare questa nuova soluzione economica, ecologica ed “anti-ingorgo” stradale. Ma il progetto verrà presto implementato così da poterlo applicare anche su edifici industriali e civili, anche in funzione di adeguamento alle normative antisismiche. È appena le commesse arriveranno è prevista l’assunzione di un geometra ed alcuni dipendenti. Nel frattempo Stefania e Filippo stanno lavorando, grazie all’appoggio di alcuni laboratori di ricerca, alla messa a punto di altri due brevetti: un particolare metodo di “casseratura” che servirà ad armare i cordoli in cemento, ed un sistema che permette di valutare chimicamente il grado di degenerazione del calcestruzzo. Il loro sogno d’impresa è già realtà.  
   
   
ATTIVITÀ PRODUTTIVE - CORBETTA FIA, ATTIVATA LA CIG PER 13 SETTIMANE E CHIESTA LA CIGS PER 24 MESI. L´AZIENDA SI IMPEGNA A REINDUSTRIALIZZARE IL SITO E FAVORIRE NUOVE INIZIATIVE IMPRENDITORIALI  
 
Bologna, 7 marzo 2013 - "Prendendo atto con rammarico che la società Corbetta Fia di Medolla (produzione bordi per l´industria del mobile) ha maturato la decisione di cessare definitivamente l´attività per crisi aziendale, abbiamo immediatamente attivato le procedure necessarie per tutelare quanto possibile i lavoratori interessati", ha dichiarato oggi pomeriggio l´assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, a conclusione del tavolo sulla crisi dell´azienda svoltosi negli uffici regionali di Bologna. Per i lavoratori interessati, 48 in tutto considerando 37 operai e 11 impiegati, è stata immediatamente attivata la cassa integrazione ordinaria per 13 settimane, sino a fine maggio. Inoltre, d´accordo con la proprietà, è stato richiesta al Ministero l´attivazione della Cigs per 24 mesi, per crisi aziendale con cessazione totale dell´attività, appena terminate le 13 settimane di cassa integrazione ordinaria. L´azienda si impegna a favorire la reindustrializzazione del sito, anche attraverso la promozione di nuove possibili iniziative imprenditoriali. Gli accordi sono stati firmati dalla Regione, dalla Provincia di Modena, dal Comune di Medolla, dalla società Corbetta e dalle organizzazioni sindacali Filctem-cgil e Femca-cisl.  
   
   
SALERNO - DATI CONGIUNTURALI NEGATIVI NEL IV TRIMESTRE 2012  
 
Salerno, 7 marzo 2013 - I dati congiunturali del Iv trimestre 2012, forniti dal Centro Studi Unioncamere ed elaborati dalla Camera di Commercio di Salerno, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Economico Provinciale, fanno registrare, per l’industria manifatturiera, un dato negativo, simile a quello del terzo trimestre per produzione e ordinativi (-10,3% e -10,4% rispettivamente). Peggiora il fatturato sia interno (-10,7%) che estero (-5,5%). Tra i settori è da segnalare la situazione preoccupante delle industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto; cenni di ripresa delle industrie dei metalli rispetto allo scorso trimestre. Imprese con meno di 10 dipendenti in forte affanno, mentre le più grandi recuperano leggermente per produzione e ordinativi. Le esportazioni perdono più di tre punti percentuali rispetto al Iii trimestre allontanandosi ancora di più dal risultato positivo che si era registrato a fine Ii trimestre (-5,5% nel Iv periodo, -2,2% nel Iii, +3,5% nel Ii). Previsioni di un inizio anno positivo solo per le industrie dei metalli, le uniche ad aver chiuso il 2012 con un risultato di relativo recupero. Il resto dei settori è contrassegnato da un sentiment negativo. Tra i più pessimisti gli imprenditori del legno e del mobile. Negativissime le previsione degli artigiani e delle imprese con meno di 10 dipendenti. Il Iv trimestre del commercio al dettaglio si chiude con una variazione del -13,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. A determinare questo risultato è soprattutto il settore non alimentare che perde quasi 5 punti percentuali e si porta a -14,7% (-9,9% il valore del periodo precedente). Guadagna poco più di un punto percentuale solo la Gdo (-4,2%). Nel complesso i servizi registrano un netto miglioramento (-4,5%) rispetto allo scorso trimestre (era -9,3%), con il settore informatica e telecomunicazioni che ritrova il segno positivo (+1,0%). Crisi nel settore delle costruzioni che perde più di 6 punti percentuali (-17,2% la variazione trimestrale). Dati, tabelle statistiche e note metodologiche sono reperibili sul sito web della Camera di Commercio di Salerno.  
   
   
CIL LIVORNO, REGIONE INCONTRA ISTITUZIONI E AZIENDA  
 
Firenze, 7 marzo 2013 – L’assessore alle attività produttive formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha incontrato ieri i rappresentanti dell’azienda Cil (Ceramiche industriali Livorno). All’incontro, convocato dall’assessore a seguito di un’informativa da parte delle organizzazioni sindacali, hanno partecipato l’assessore al lavoro del Comune di Livorno, Daria Majidi, e l’assessore provinciale Ringo Anselmi. L’azienda Cil fa parte di un gruppo internazionale: a Livorno produce isolatori in ceramica e conta, oggi, circa 30 addetti. “Nel corso dell’incontro – spiega l’assessore Simoncini – abbiamo preso atto di quanto ci ha dichiarato l’azienda rispetto alle difficoltà, in questa fase, a proseguire la produzione nello stabilimento livornese a causa di costi elevati, forte concorrenza e calo dei volumi del mercato. L’azienda ha già comunicato ai sindacati la volontà di trasformare la cassa integrazione ordinaria per i circa 30 lavoratori in Cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività”. L’assessore Simoncini ha chiesto all’azienda di utilizzare al massimo le opportunità offerte dagli ammortizzatori sociali per tutelare i lavoratori ma anche per dare più tempo alla ricerca, che l’azienda ha confermato essere in corso, di un eventuale investitore straniero in grado di entrare come partner nella società. A questo proposito Regione, Provincia e Comune si sono detti disponibili a sostenere, con gli strumenti e gli incentivi di cui dispongono, un percorso di questo tipo. In particolare è stata sottolineata l’importanza che un marchio che lega la sua immagine, la sua qualità e la sua credibilità nei confronti dell clientela al territorio, possa restarvi anche in futuro. Regione e istituzioni hanno concordato con l’azienda di tenersi reciprocamente informati sugli sviluppi della vicenda.  
   
   
SABATO A PESARO GREEN ECONOMY NEGLI INCONTRI TRA IMPRESE CROATE E MARCHIGIANE.  
 
Ancona, 7 marzo 2013 - Il due marzo a Pesaro – dalle nove, presso il Palazzo universitario Pesaro Studi – viale Trieste, 296 - è prevista una serie di incontri bilaterali tra imprenditori croati e marchigiani, sui temi delle energie rinnovabili, dell’edilizia sostenibile e dell’efficienza energetica. L’iniziativa, organizzata dalla Regione Marche e dal Comune di Pesaro, nell’ottica della strategia macroregionale adriatico ionica, rientra tra le azioni di cooperazione territoriale che intendono facilitare l‘incontro tra aziende di area balcanica e aziende marchigiane. L’obiettivo è rafforzare i rapporti economici e commerciali con aree accessibili dalle nostre piccole e medie imprese, anche sotto un profilo logistico. L’esigenza di confrontarsi con realtà istituzionali e imprenditoriali vicine, sia sotto un profilo geografico sia sotto un profilo dimensionale, si sviluppa tramite metodi di collaborazione e cooperazione che prevedano innanzitutto il potenziamento dei rapporti con paesi ed aree limitrofe. La Croazia inoltre, anche in virtù del suo status di paese in preadesione alla Ue (entrerà a far parte dell’Unione a metà di quest’anno), assicura un tessuto imprenditoriale dinamico e ormai strutturato che, per dimensioni e capacità produttive, può interfacciarsi coerentemente con quello marchigiano.  
   
   
MARCHE, INTERNAZIONALIZZAZIONE E PMI: BOOM DI RICHIESTE DI INSERIMENTO NELL’ELENCO DI GIOVANI LAUREATI E DIPLOMATI.  
 
Ancona, 7 marzo 2013 - Sono ben 900 le domande pervenute da parte di giovani laureati e diplomati per essere inseriti nell’elenco regionale a cui le Pmi potranno attingere per l’impiego di questi ultimi all’interno dell’azienda nella costruzione di processi di internazionalizzazione. Il termine per la presentazione delle domande scaduto l’1 marzo. Si conclude così con un risultato numericamente importante e significativo la prima fase dell’intervento regionale a sostegno del lavoro giovanile e delle piccole e medie imprese. “E’ stato un vero boom di richieste – dichiara il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca – Siamo soddisfatti della massiccia adesione da parte di tanti giovani e se da un lato questo evidenzia la difficoltà delle giovani generazioni ad entrare nel mondo del lavoro, dall’altro ci conferma l’efficacia della nostra scelta e del nostro impegno per mettere a disposizione strumenti concreti per incentivare l’occupazione giovanile e lo sviluppo dell’imprenditoria marchigiana”. Nell’elenco saranno inseriti giovani fino ai 35 anni di età. Le domande saranno valutate sulla base dei requisiti posseduti. Sarà quindi redatta la lista per ordine alfabetico di coloro che sono risultati idonei. Terminata questa fase, comincerà quella successiva in cui sarà emanato il bando per l’assegnazione di incentivi alle micro, piccole e medie imprese (singole o in forma aggregata) che presenteranno progetti a supporto delle funzioni di internazionalizzazione. L’incentivo sarà concesso all’impresa che assume a tempo indeterminato (part-time o full time) o determinato (solo full time) almeno uno dei soggetti presenti nell’elenco regionale. Nel caso di imprese costituite in forma aggregata (attraverso consorzi, raggruppamenti temporanei, reti) potranno essere attivate al massimo tre procedure di assunzione a tempo indeterminato di cui solo una a tempo determinato full time. Le risorse ammontano complessivamente a 2.162.000 euro. Gli incentivi prevedono la copertura del 50% del costo salariale lordo annuo fino a un massimo di 20.000 euro annui per l’assunzione a tempo indeterminato. L’incentivo sarà concesso per due anni. L’impresa avrà l’obbligo di mantenere l’assunzione per un periodo minimo di 3 anni. A tutela dell’occupazione regionale, i progetti di internazionalizzazione non devono prevedere interventi di delocalizzazione. L’inosservanza di tale disposizione sarà causa di decadenza e revoca degli incentivi regionali. Nel caso di un’assunzione a tempo determinato full time, l’entità dell’incentivo sarà pari al 50% del costo salariale lordo annuo fino ad un massimo di 15.000 euro per un contratto almeno biennale. Nel caso in cui il dipendente venga poi stabilizzato a tempo indeterminato, verrà erogato un ulteriore incentivo pari al 50% del costo salariale lordo annuo fino ad un massimo di 20.000 euro annui (per un anno). Nel caso di assunzione di un lavoratore già occupato l’importo dell’incentivo è ridotto della metà. I progetti che dovranno presentare le imprese per beneficiare degli incentivi riguarderanno l’internazionalizzazione e la penetrazione commerciale in Paesi esterni o interni all’area Ue, e comprenderanno le seguenti attività: lo sviluppo di canali commerciali e distributivi all’estero; lo sviluppo di un piano comunicazione e marketing a livello internazionale; l’avvio e la gestione di uffici o sale espositive all’estero; la partecipazione a fiere e saloni; la creazione di uffici o sale espositive all’estero; la realizzazione di nuovi centri di assistenza tecnica post-vendita all’estero, detenuti in forma diretta; la realizzazione di nuove strutture logistiche all’estero di transito e di distribuzione internazionale di prodotti, detenute in forma diretta; azioni promozionali; servizi e attività di consulenza; gestione e coordinamento del progetto.  
   
   
GRANDE DISTRIBUZIONE, LA GIUNTA DELLE MARCHE INCONTRA IL PROF. GREGORI. SPACCA: “CONFRONTO CHE RAFFORZA LA SCELTA DI CONTENERE IL FENOMENO”.  
 
Ancona, 7 marzo 2013 - “Un confronto che ha rafforzato la scelta della Regione Marche di contenere il fenomeno della grande distribuzione commerciale. Analisi e dati hanno confermato come le Marche segnalino una forte presenza di questi centri e l’utilità di non prevedere nuovi insediamenti sul territorio regionale”. È quanto afferma il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, al termine di un incontro che la Giunta regionale ha avuto con il prof. Gian Luca Gregori. Il preside della Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” dell´Università Politecnica delle Marche ha avviato un’indagine sull’evoluzione della grande distribuzione in Italia e nelle Marche. La rilevazione si basa su fonti statistiche, pubbliche e private, che forniscono dati diversi, ma convergenti. A partire dal 2000, le Marche diventano una delle prime regioni, in Italia, per presenza di strutture della moderna distribuzione, “con conseguenti effetti rapidi e poco programmati sulla vita nei centri storici”. Una crescita esponenziale, dovuta all’evoluzione normativa, senza un complessivo coordinamento territoriale, che ha determinato anche un cambiamento nelle stesse finalità economiche dell’attività commerciale: la fonte di reddito non è più solo rappresentata dalla vendita dei prodotti, ma dalla gestione finanziaria degli incassi o degli immobili dove viene svolto l’esercizio commerciale. Prendendo in considerazione l’evoluzione demografica e, in particolare, l’invecchiamento della popolazione, l’andamento socio-economico, l’evoluzione dei consumi e del reddito pro-capite, l’indagine segnala come sia fondamentale che “la crescita del sistema distributivo tenga conto di queste trasformazioni. È evidente che, allo stato attuale, l’apertura di ulteriori centri commerciali risulti essere, in un’ottica strategica, poco coerente con i cambiamenti già riscontrati e con quelli ipotizzabili”. Alcuni indicatori, in particolare, sintetizzano l’enorme e rapida evoluzione del comparto nella nostra regione. L’indice di concentrazione della distribuzione moderna (libero servizio, discount, supermercati e ipermercati) - secondo la fonte Guida Nielsen Largo Consumo edizione 2012 – evidenzia che le Marche presentano un indicatore di 338 mq di superficie di vendita ogni mille abitanti, collocandosi al quinto posto in Italia, dopo Friuli, Sardegna, Umbria e Veneto (media nazionale: 283mq/1.000 abitanti). La stessa fonte segnala che, per il dato relativo agli ipermercati, le Marche si collocano in sesta posizione, sempre in Italia, con un indicatore di 81mq di superficie di vendita ogni mille abitanti, a fronte di una media nazionale di 70mq/1.000 abitanti. Sulla base, poi, di un’indagine svolta dalla Regione Marche (in collaborazione con Confesercenti, Confcommercio, sindacati del commercio e Università Politecnica delle Marche), si riscontrano 77 grandi strutture e centri commerciali, con una dimensione media di 5.252 mq, pari a 260 mq di superficie per mille abitanti. L’indagine pone l’attenzione anche su altri indicatori che segnalano l’enorme diffusione della grande distribuzione nelle Marche. Lo studio delle “fasce isocrone” (distanze percorribili in un dato tempo) evidenzia una sovrapposizione di centri commerciali già nell’arco di 20 minuti, non solo con riferimento al territorio regionale, ma anche con quello delle regioni confinanti. Quindi, sostanzialmente, un susseguirsi di tali strutture nell’arco di pochi minuti, a seguito dell’alta concentrazione sul territorio.