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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Novembre 2013
LIBERO ACCESSO AI DATI SATELLITARI DELL´UE A VANTAGGIO DELLE IMPRESE, DEI CITTADINI E DELL´AMBIENTE  
 
 Bruxelles, 14 novembre 2013 - La Commissione europea fornirà gratuitamente un accesso completo e aperto a una grande varietà di importanti dati ambientali raccolti da Copernicus, il sistema europeo di osservazione della Terra. Il nuovo regime di divulgazione di dati aperti, che entrerà in vigore il mese prossimo, contribuirà al compito fondamentale di monitoraggio dell´ambiente e aiuterà inoltre le imprese europee grazie alla creazione di nuovi posti di lavoro e di opportunità commerciali. A ricevere un impulso positivo da Copernicus saranno probabilmente il settore dei servizi per la produzione e la divulgazione di dati ambientali come pure il segmento manifatturiero del settore spaziale. Una serie di altri segmenti economici (trasporti, petrolio e gas, assicurazioni e agricoltura) beneficerà indirettamente dei vantaggi derivanti da un´accurata osservazione della Terra. Gli studi indicano che Copernicus - che prevede sei missioni satellitari dedicate, i cosiddetti satelliti Sentinel, il cui lancio è previsto tra il 2014 e 2021 - potrebbe generare un utile dell´ordine di 30 miliardi di euro e creare circa 50 000 posti di lavoro entro il 2030. Il nuovo regime di divulgazione di dati aperti aiuterà inoltre i cittadini, le imprese, i ricercatori e i responsabili politici ad integrare una dimensione ambientale in tutte le loro attività e procedure decisionali. Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l´Industria e l´imprenditoria, ha affermato: "Questa strategia sui dati aperti è fondamentale per realizzare appieno le potenzialità del programma Copernicus e sviluppare i mercati connessi all´osservazione della Terra. I suoi servizi forniranno informazioni in modo continuativo a tutta una serie di rielaboratori e utilizzatori finali di informazioni. La cosiddetta ´economia Copernicus´ crescerà grazie al fatto di attirare investimenti nel mercato delle applicazioni innovative, un mercato che si sforza di soddisfare le crescenti richieste di nuovi servizi da parte degli utenti. I servizi di Copernicus sono gia´ essenziali per monitorare le aree colpite da catastrofi naturali. Qualche giorno fa, Copernicus ha offerto alla protezione civile le immagini delle aree più colpite del Tifone Hayan nelle Filippine, contribuendo ad organizzare i soccorsi”. Il Commissario europeo per l´ambiente, Janez Potočnik, ha dichiarato: "Copernico è un elemento essenziale dell´infrastruttura comune di informazioni ambientali che contribuirà in modo significativo ad una migliore attuazione delle politiche ambientali, una priorità del 7° Programma d´azione ambientale. L´elaborazione della politica ambientale dipende da dati aggiornati, precisi e comparabili sullo stato attuale e futuro della Terra. L´accesso libero, completo e aperto ai dati di Copernico sull´osservazione della terra rappresenta un contributo fondamentale per una buona governance ambientale in Europa". Per ulteriori informazioni su Copernicus, Copernicus produces the first post-typhoon damage assessment, Benefici per la sicurezza dei cittadini, l´agricoltura, l´acquacoltura e le imprese, Di fronte al rischio crescente di catastrofi naturali e di altro tipo, Copernicus mira a raccogliere osservazioni e a mettere in opera servizi di informazione per monitorare lo stato dell´ambiente terrestre, marino e atmosferico e anche per migliorare la sicurezza dei cittadini. Copernico fornirà dati coerenti attraverso i confini, rendendo semplice la valutazione di cambiamenti e l´impatto delle politiche ambientali. A titolo di esempio, i dati e le informazioni Copernicus consentiranno di monitorare i seguenti elementi dell´atmosfera: • gas a effetto serra che influiscono sui cambiamenti climatici, • gas reattivi che influiscono sulla qualità dell´aria che respiriamo, • lo strato di ozono e i livelli di radiazioni solari Uv che raggiungono il suolo, • gli aerosol che incidono sulla temperatura e sulla qualità dell´aria. Benché siano già disponibili alcuni dati osservazionali sull´ambiente, grazie principalmente a missioni satellitari di R&s e a sensori terrestri, marini e aerei in situ, il sistema di monitoraggio diventerà più completo e operativo grazie alle missioni Sentinel: il lancio del primo satellite Sentinel è previsto nella primavera del 2014. Sentinel-1 girerà attorno alla Terra in orbita bassa (ad un’altitudine di circa 700 km) e sarà l’unico satellite al mondo realmente in grado di acquisire immagini radar di questo tipo. I successivi satelliti Sentinel saranno lanciati secondo un programma modulato fino al 2021 e ciascuno di essi fornirà tipi diversi di osservazioni per soddisfare le esigenze dei vari servizi di informazione Copernicus e dell´ampio ventaglio di utilizzatori di dati interessati. Per sfruttare appieno questa profusione di informazioni, i ricercatori, i cittadini e le imprese potranno accedere ai dati e alle informazioni Copernicus grazie a portali Internet dedicati. Questo libero accesso contribuirà allo sviluppo di applicazioni utili per tutta una serie di segmenti industriali (ad esempio l´agricoltura, le assicurazioni, i trasporti e l’energia). Tra gli altri esempi figurano l´agricoltura di precisione o l´utilizzo dei dati per l´elaborazione dei modelli di rischio in campo assicurativo. Tale accesso svolgerà un ruolo fondamentale nel soddisfare la necessità, da parte dell´economia, della politica e della società, di un´erogazione sostenibile di dati ambientali accurati. Dimensione internazionale - Il regime Copernicus di divulgazione di dati aperti presenta anche una dimensione internazionale. È importante che un programma in grado, ad esempio, di fornire informazioni su un’eventuale futura penuria alimentare in determinate regioni del nostro pianeta possa condividere tali informazioni con le autorità pubbliche della popolazione interessata. La condivisione di questo tipo di informazioni costituisce un aspetto importante delle attività di "potere morbido" (soft power) che può svolgere l´Europa. Analogamente, lo scambio di informazioni sui cambiamenti climatici contribuisce a un dibattito che coinvolge il futuro di molte nazioni e dovrebbe avvenire in modo libero, senza discriminazioni, su scala mondiale. Un approccio equilibrato fra apertura e tutela di interessi specifici - Il regolamento, che sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale entro la metà di novembre, prevede una serie di criteri relativi alla protezione degli interessi della sicurezza dell´Unione e dei suoi Stati membri. Grazie a tale tutela, il regime Copernicus di divulgazione di dati aperti sarà in grado di offrire appieno i suoi vantaggi all´industria a valle e agli utenti. La Commissione seguirà attentamente gli effetti del regime di divulgazione di dati aperti e provvederà ad un suo eventuale adeguamento secondo necessità. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web Copernicus: http://copernicus.Eu  
   
   
UE: MODERNIZZARE IL COPYRIGHT PER L´ERA DIGITALE  
 
Bruxelles, 14 novembre 2013 - Di seguito l’intervento di ieri di Neelie Kroes Vice-presidente della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale riunione plenaria Finale della ´licenze per l´Europa´ dialogo con gli stakeholder : “ Signore e Signori, Prima di tutto vorrei ringraziare tutti i soggetti che hanno partecipato attivamente "Le licenze per l´Europa ´. Sia quelli che hanno risposto il nostro appello e proporre concreti iniziative trainate. E quelli che hanno preso l´impegno di esporre i loro diversi punti di vista. Mi conoscete ormai: io sono una persona pragmatica. Non sono sempre necessarie misure legislative mano pesante, e non sono sempre la soluzione migliore, soprattutto in un mondo digitale in rapida evoluzione. Quindi, in primo luogo si deve sempre esplorare se sia possibile qualcosa di diverso. Abbiamo dovuto provare! E così abbiamo fatto. Hai lavorato per quasi un anno per trovare quelle soluzioni pragmatiche e modi innovativi per incrementare il mercato unico del digitale per i contenuti. Trovare soluzioni e stimolando nuovi modelli di business è importante per la nostra economia, per la crescita e l´occupazione. E si è rivelata essere possibile! Nel Gruppo patrimonio audiovisivo, i rappresentanti dei diversi membri condividono un obiettivo comune: portare più film di eredità online. E hanno unito rotonda che. E ´qualcosa di particolare interesse per me dato il mio portafoglio. Il nostro patrimonio cinematografico è lodato in tutto il mondo e ha ispirato molte generazioni di cineasti. Io lavoro e continuerò a lavorare per mantenere quel patrimonio conservato e ampiamente disponibili a tutti. E ringrazio e mi congratulo con il gruppo per il suo importante contributo. E ´un primo passo nella giusta direzione: e in tempi record anche. Questo prova che è possibile concordare insieme in questo modo tra i diversi soggetti interessati. Anche se queste soluzioni preferite legislative pure, che noi ancora non escludiamo per il futuro. Essendo olandese Io dico quello che rappresento, mi piace presentare le cose come sono, oggettiva e realistica. Avevo grandi aspettative quando abbiamo lanciato questo dialogo a febbraio. Avevo cose in mente come accordi, protocolli d´intesa e simili, supportati da una vasta coalizione che rappresenta interessi diversi. Questo non è stato raggiunto. Continuare a lavorare non è sufficiente, abbiamo bisogno di risultati tangibili concreti. Ci sono tuttavia alcuni primi passi fatti. Per eBooks, mi auguro che la vostra tabella di marcia congiunta migliora l´accesso e l´interoperabilità attraverso le frontiere. Come il Consiglio europeo rileva, spesso i sistemi non funzionano con l´altro, e il contenuto non è portabile. Che porta a colli di bottiglia e le barriere di accesso vostra vita digitale da diverse piattaforme. Sulla dichiarazione congiunta del settore audiovisivo: Spero sinceramente si sarà ambizioso a ottenere risultati concreti. Non riesco a spiegare alle persone che non hanno accesso al loro contenuto pagato oltre i confini dell´Ue. I tuoi spettatori, i vostri clienti, vogliono accesso più flessibile ai film e spettacoli televisivi. Particolare quelli che sono mobili, o vogliono materiale di altri paesi dell´Ue: questo è su come rispondere a questa domanda. Se non lo fai, gli altri lo faranno. Se si attende per altri giocatori di prendere queste opportunità prima: l´Europa può solo soffrire. Ho seguito con particolare interesse il Contenuto generato dall´utente e il testo e Data mining Gruppi. Per uso commerciale, la concessione di licenze "su piccola scala" attraverso schemi basati sulle Tic più semplici potrebbe essere un miglioramento, rendendo più facile per ottenere una licenza per la musica. Su User Generated Content posizioni sono divergenti, la cosa principale è risultato è che il mondo è cambiato. Europei interagiscono con contenuti creativi in ​​un modo che è di per sé sia ​​spesso creativa e di solito istantanea. Essi non si aspettano di dover chiedere il permesso di caricare i propri video di nozze. Quindi è chiaro che l´approccio tradizionale, che richiede autorizzazione preventiva, non va bene per la pratica corrente di Internet e il comportamento. A mio parere, questo richiede un ulteriore lavoro come parte del processo legislativo. E, per me, il gruppo di text mining e dati ha mostrato una cosa molto chiara. Abbiamo bisogno di trovare modi migliori per affrontare immensi flussi di dati. Essi influenzano molti aspetti della nostra vita quotidiana e il lavoro professionale. Come il Consiglio europeo ha messo, dati grande unità innovazione, migliora la produttività, significa una migliore qualità dei servizi. E gli scienziati, in particolare, possono utilizzare questi flussi di dati per la ricerca, anche per le scoperte salvavita. Hanno bisogno tutte le possibilità per farlo. Capisco l´iniziativa proposta qui da editori non è supportato dagli utenti. E questo non può essere visto come una sorta di soluzione, senza accordo da quello molto importante gruppo di parti interessate. Ora abbiamo bisogno di prendere seriamente in considerazione le possibili eccezioni legislative. Permettetemi di ricordarvi del nostro obiettivo: a guardare se era possibile trovare il modo pragmatico rotonda, ed esplorare i limiti di soluzioni basate sul rilascio delle licenze. Questo è esattamente ciò che abbiamo fatto. E come abbiamo comunicato l´anno scorso, questo è solo una traccia del processo: I risultati di questo processo, così come le aree in cui c´è consenso emerso confluiranno in che altra pista, la nostra revisione in corso del quadro europeo copyright. Abbiamo molti strumenti che possiamo utilizzare. Dobbiamo guardare il quadro più ampio, come la legislazione sul copyright si inserisce nel mondo reale. Come adattare all´era digitale: stimolare la creatività e l´innovazione, sostenendo modelli di business fiorente, aiutando le industrie re-investire in nuove produzioni creative e scoperte. E allo stesso tempo garantisca la retribuzione e la ricompensa dei creatori dignitoso e adeguato, aiutandoli a prosperare nell´era digitale. C´è ancora molto da fare. Ora abbiamo la possibilità di fare il copyright non un ostacolo, ma un facilitatore. Abbiamo la prova ora che è possibile, quindi cerchiamo di sfidare noi stessi. Siate certi che continueremo il nostro lavoro preparatorio sulla revisione legislativa. Lo dobbiamo a voi. Per concludere il mio intervento, sono lieto di invitare i partecipanti del gruppo patrimonio audiovisivo per una piccola cerimonia per firmare i loro principi e Roadmap documento dopo il prossimo discorso.  
   
   
FUTURE FORUM: CONVEGNO "UN FUTURO PER IL TEMPO DI MEZZO"  
 
Udine, 14 novembre 2013 - Il Future Forum ritorna venerdì 15 novembre con un incontro fissato per le 10 nella Sala Valduga della Camera di Commercio. Alla conferenza pubblica a cura di Saf e Autovie Venete, "Un futuro per il tempo di mezzo", partecipano Nicola Baldo del Dipartimento di Chimica e Ambiente dell´Università di Udine, Giovanni Longo dell´Università di Trieste, Dario Melpignano di Neoesperience Milano e Leopoldo Montanari di Arriva Italia. Si discute della necessità di favorire l’uso del trasporto pubblico per ridurre l’impatto del traffico e incoraggiare la socialità tra le persone. Alle ore 14, al via la mini-serie di appuntamenti a Tolmezzo, organizzati per il Future Forum in collaborazione con la Cooperativa Cramars. Si parte alla Saletta del Museo Gortani di Tolmezzo, con Luca Capra - Area Promozione tecnologica Trentino Sviluppo -, Erwin Durbiano - Associazione Dislivelli - e Raffaele Trapasso - Ocse -, per il workshop a invito "Intraprendere in montagna". Sempre a Tolmezzo, con Lorenzo Dante Ferro - creatore e ideatore di profumi - e gli stessi protagonisti dell´appuntamento precedente, alle 17.30, nella Saletta della Comunità Montana, la conferenza pubblica "Pensare e vivere in montagna". Il focus si concentra sulla tematica della montagna, muovendo dall’interpretazione che Trapasso effettua, in base alla quale le comunità montane assumeranno un ruolo di fondamentale importanza nella futura evoluzione degli equilibri territoriali, nella misura in cui queste realtà si troveranno a ricollocarsi in maniera attiva, virtuosa e sostenibile, in una dialettica proficua tra centro e periferia. Nel frattempo Future Forum prosegue anche a Udine, alle 17 in Sala Valduga, dove ci saranno Bruno Manfellotto - Direttore de L´espresso - e Luigi Vicinanza - Direttore editoriale dei giornali Finegil, nell´incontro che si concentrerà su come "La tecnologia cambia l´informazione". Durante la conferenza sarà presentato il nuovo sito de L´espresso . Modera il dibattito Omar Monestier, direttore del Messaggero Veneto, quotidiano che cura l´incontro. In apertura, ci sarà la proiezione di Vajont 1963-2013, documentario di 15 minuti che Corriere delle Alpi e Messaggero Veneto hanno realizzato in occasione del cinquantennale della tragedia.  
   
   
UNIVERSITÀ DI PERUGIA, PRESIDENTE MARINI RICEVE A PALAZZO DONINI NUOVO RETTORE FRANCO MORICONI  
 
Perugia, 14 novembre 2013 - La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha ricevuto ieri mattina a Palazzo Donini, a Perugia, il nuovo Rettore dell´Università degli Studi di Perugia, Franco Moriconi, al quale ha voluto rinnovare le sincere congratulazioni per l´avvenuta elezione alla guida dell´Ateneo. Nel corso del colloquio, la presidente Marini ed il rettore Moriconi hanno riconfermato la reciproca volontà di proseguire nella collaborazione istituzionale sia nell´ambito del diritto allo studio, sia in quello della programmazione sanitaria e della ricerca dove è necessario costruire intese e condivisioni di strategia. La Presidente ed il Rettore hanno quindi già definito un calendario di prossimi incontri operativi per un più approfondito confronto sulle diverse questioni di comune interesse. Il primo incontro riguarderà il ruolo dell´Università nelle città di Perugia e Terni, in rapporto soprattutto alla presenza delle due Aziende Ospedaliere, e vi parteciperanno, assieme alla presidente Marini ed al rettore Moriconi, i due sindaci, Wladimiro Boccali e Leopoldo Di Girolamo. Una seconda riunione sarà specificamente dedicata al rapporto tra Università e Regione ed al processo di integrazione del Servizio sanitario regionale con l´Università in attuazione della convenzione tra le parti. Una prima occasione di presenza pubblica congiunta della presidente Marini con il rettore Moriconi sarà l´inaugurazione del nuovo Collegio dell´Adisu (Agenzia regionale per il diritto allo studio universitario) a Perugia, lunedì 18 novembre.  
   
   
FONDI PER I PROGETTI NELLE SCUOLE DEL LAZIO, ECCO COME OTTENERE LE RISORSE  
 
Roma, 14 novembre 2013 - La Regione è più attenta alla scuola, per migliorare la vita di studenti, insegnanti, famiglie e operatori. Per questo è stato lanciato un bando con cui si possono richiedere finanziamenti che partono da 500 euro e possono arrivare fino a 20 mila euro per iniziative che coinvolgono gli studenti. Si tratta di progetti innovativi, nelle seguenti aree di intervento: orientamento, progetti contro la dispersione scolastica e il bullismo, per la consapevolezza di genere e in difesa dell’ambiente. I fondi saranno assegnati con una procedura semplice e veloce, per soddisfare il maggior numero di richieste. Il progetto si chiama Scuola On Demand, qui è possibile trovare tutte le informazioni su come partecipare al bando, sulle sue scadenze e sulle iniziative che si possono presentare. Http://www.regione.lazio.it/scuola-ondemand/    
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA, IN TUTTE LE PROVINCE DELL’EMILA ROMAGNA AL VIA GLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE  
 
Bologna, 14 novembre 2013 – Gli interventi di messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione degli edifici scolastici inseriti nella graduatoria approvata nelle scorse settimane dalla Regione potranno essere avviati al più presto. Il Ministero dell’Istruzione ha siglato il decreto che approva le priorità di intervento proposte dalla Regione e dalle Province e che destina all’Emilia-romagna risorse straordinarie per 7 milioni di euro, come stabilito dal Decreto Legge 69/2013 (cd Decreto del Fare), che complessivamente ha destinato 150 milioni di euro alle Regioni. “Garantire sicurezza e vivibilità ai nostri ragazzi mentre sono a scuola è indispensabile, per questo ci siamo attivati immediatamente – spiega l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi - Il riparto alle Province è stato determinato in base al numero complessivo degli alunni iscritti e del numero di edifici scolastici presenti, la Regione ha inoltre attribuito alle Province la competenza a stilare gli elenchi degli interventi necessari, graduati in ordine di priorità e tenuto conto delle diverse specificità territoriali”.  
   
   
ABCD+ORIENTAMENTI: DA REGIONE LIGURIA BANDI PER 900 MILA EURO  
 
 Genova, 14 Novembre 2013 - Continua giovedì 14 novembre, il Salone orientamenti con la V^ edizione del Forum Internazionale dell´Orientamento che avrà inizio alle 9.30 nella sala Martin Luther King, Tra i vari temi si parlerà degli importanti contributi sul tema della "Youth guarantee: I giovani incontrano i responsabili delle politiche per l´occupazione italiani ed europei". Per l´occasione ci saranno due collegamenti in video conferenza: uno con il sottosegretario Dell´arringa del Ministero del Lavoro e l´altro con l´Orientagiovani di Confindustria a Catania. "Il lavoro da fare in tema di orientamento è davvero tantissimo - commenta l´assessore regionale alla formazione Pippo Rossetti - ma importanti azioni sono già state portate avanti negli anni dai diversi soggetti. Dal Forum Nazionale dell´Orientamento che si svolge ogni anno durante il Salone Abcd+orientamenti, alla Carta di Genova per arrivare al lavoro che stiamo facendo ora con i Ministeri perché si costruisca un sistema integrato tra reti locali ed esperienze nazionali e si sostenga chi opera nel settore". La Regione entro la fine dell´anno avrà investito, tra bandi e Salone, oltre 900 mila euro. "I bandi vogliono sostenere il lavoro fatto non nelle singole scuole ma dalle reti tra scuole diverse e nello stesso tempo sostenere gli insegnanti che si occupano di orientamento scolastico", spiega Rossetti.  
   
   
PIEMONTE: NUOVA LEGGE ANTINCENDI BOSCHIVI  
 
Torino, 14 Novembre 2013 -É stata a provata dal Consiglio Regionale la nuova legge sulla protezione del patrimonio boschivo dagli incendi. La legge, che attua i dettami della normativa nazionale - legge quadro 21 novembre 353/ 2000 - ridisegna il sistema regionale antincendi boschivi individuando i soggetti e le attività connesse. Nel nuovo testo di legge sono indicate le competenze regionali in materia di pianificazione, previsione, protezione e lotta attiva agli incendi boschivi fatta salva la competenza statale sull’impiego dei grandi velivoli antincendio. La legge prende atto di un sistema operativo regionale che è profondamente cambiato, cresciuto, maturato dal 1994, anno di approvazione della normativa precedente; sono perseguiti obiettivi di efficienza ed efficacia, riconoscendo le procedure operative quale strumento migliorativo per la gestione del sistema operativo e prevedendo azioni specifiche a tutela della salute e della sicurezza di coloro che intervengono nella lotta agli incendi boschivi. La legge definisce gli ambiti dell´attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi per operare con la dovuta chiarezza all´interno del complesso sistema operativo regionale, individuandone le azioni di competenza. La Regione Piemonte, con la redazione del piano regionale per la previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi, soddisfa pienamente alla funzione programmatoria, andando ad individuare, accanto alle azioni, le risorse necessarie alla loro realizzazione. Strategico è il riconoscimento nelle procedure operative antincendi boschivi, lo strumento per l´organizzazione e la gestione del sistema operativo antincendi boschivi che coinvolge, oltre alla Regione Piemonte, il Corpo forestale dello Stato, il Corpo nazionale vigili del fuoco e del volontariato. Vengono così definiti i ruoli e compiti ai vari attori del sistema: · al Corpo forestale dello Stato sono riconosciute funzioni di direzione delle operazioni di spegnimento, direzione dei velivoli regionali e dello Stato che intervengono sullo scenario operativo; · ai vigili del fuoco è richiesto il concorso operativo soprattutto per quanto concerne gli scenari di interfaccia tra aree antropizzate e foresta, entrambi collaborano nel coordinamento all´interno della Sala operativa unificata permanente collocata nella Sala di Protezione civile. Una particolare attenzione è dedicata al volontariato che opera nel sistema, forte ormai di un’evoluzione maturata negli anni. La Regione Piemonte è consapevole dell´importanza del ruolo del volontariato in tutte le fasi di lotta attiva agli incendi boschivi, del rischio che tale attività comporta e delle conseguenti misure di sicurezza da garantire agli operatori del settore. Tramite convenzione, possono essere impiegati, in via esclusiva all´interno del proprio sistema operativo antincendi boschivi, solo i volontari che · siano inquadrati in un´organizzazione che abbia i requisiti previsti dalle procedure operative; · siano assicurati contro gli infortuni; · siano dotati della necessaria formazione o addestramento; · godano di accertata idoneità psicofisica attitudinale; · siano dotati di appositi dispositivi di protezione individuale, da indossare obbligatoriamente durante tutte le fasi dell´intervento. La legge inoltre definisce: · il sistema previsionale per determinare lo stato di grave pericolosità; · le azioni di prevenzione e lotta attiva con una puntuale informazione sensibilizzazione verso la popolazione, le scuole e gli Enti. La prevenzione diretta comprende tutti gli interventi forestali che permettono la messa in sicurezza degli ambienti boschivi come i miglioramenti forestali, la costruzione di bacini idrici artificiali per l´utilizzo in elicooperazione, la creazione di strade forestali che permettono il rapido raggiungimento delle aree a rischio. Un ruolo strategico per la prevenzione incendi boschivi, è assegnato alla pratica del fuoco prescritto, materia su cui negli ultimi anni la Regione Piemonte ha investito in termini di risorse umane e finanziarie, considerando più economico investire sulla prevenzione che sui costi della lotta attiva. La Regione dispone l’erogazione di contributi finalizzati alla ricostituzione boschiva qualora il passaggio dell´incendio abbia creato problemi di incolumità pubblica, nei casi di dissesto idrogeologico e per la tutela di valori ambientali e paesaggistici. Il Presidente Cota ha dichiarato: " Questa legge rappresenta un importante passo avanti nell´impegno di efficientamento del nostro sistema di protezione civile, che si attesta tra le migliori nel panorama nazionale e non solo. La protezione civile piemontese, oltre a garantire la sicurezza dei nostri concittadini, si adopera per la salvaguardia anche del nostro patrimonio boschivo." L’assessore Ravello, presentatore della legge, ha espresso grande soddisfazione per la condivisione da parte di tutti i gruppi presenti in Consiglio Regionale che ha consentito l’approvazione in tempi rapidi e all’unanimità dei presenti. “ Esistono strade diverse e parallele per tutelare l’ambiente; una di queste è la difesa dei boschi dagli incendi. La legge completa un percorso iniziato con l’incendio di Monte San Giorgio di Piossasco nel febbraio 1999, in cui perì il volontario Aib di Roletto Beltrand, che ha determinato una piena presa di coscienza sul tema. Oggi la Regione disciplina in modo completo il sistema che, attraverso la sinergia tra i diversi soggetti e la definizione chiara delle competenze, diventa ancor più efficiente. Questo importante traguardo è stato possibile grazie ad un lavoro corale di tutte le componenti del sistema, alle quali va un sentito ringraziamento. In conclusione, credo che questa legge, che ha nella tutela del nostro patrimonio boschivo il proprio punto di forza, possa rappresentare anche un valido strumento per il rilancio dei nostri territori, in termini sociali e turistici".  
   
   
MOLISE: RICOSTRUZIONE POST SISMA, SÌ ALL´EMENDAMENTO CHE SVINCOLA 15 MILIONI DI EURO DAL PATTO DI STABILITÀ. FRATTURA: GOVERNO SENSIBILE ALLE NOSTRE ISTANZE  
 
Campobasso, 13 novembre 2013 - "Spianata la strada per il pagamento delle spettanze dovute alle nostre imprese creditrici. Inseriti nel testo del decreto 120/2013 i nostri emendamenti tesi a svincolare dal patto di stabilità le spese affrontate e non ancora onorate per il ripristino dei danni causati dal terremoto del 2002. Nella nostra disponibilità i 15 milioni di euro che abbiamo garantito da subito alle aziende che hanno contribuito in questi anni alla ricostruzione post sisma. In Commissione bilancio alla Camera oggi il passaggio fondamentale che ci porta a sperare che il traguardo sarà raggiunto nei prossimi giorni con il voto definitivo del Parlamento. Grazie allo straordinario lavoro condotto assieme alla nostra delegazione parlamentare del Pd portiamo a casa un risultato atteso da tutti. Sebbene pronti anche a sforare il patto pur di dare respiro e ossigeno alle imprese che hanno lavorato per la ricostruzione post sisma, dal Governo Letta riceviamo l´atteso segnale di sensibilità nei confronti della nostra regione. Le nostre istanze rappresentate a Roma dal senatore Roberto Ruta e dagli onorevoli Danilo Leva e Laura Venittelli sono state accolte. Una vittoria per tutto il nostro Molise, una vittoria possibile solo grazie al convinto e continuo lavoro di una squadra unita e a servizio dei cittadini molisani. Nello specifico, l´emendamento al decreto 120/2013 prevede che, al fine di compensare parte del contributo non attribuito alla Regione Molise, le spese sostenute, a valere sui fondi per la ricostruzione e il ripristino dei danni causati dagli eventi sismici del 2002, sono escluse dai vincoli del patto di stabilità interno per il 2013 nei limiti complessivi di 15 milioni di euro. Questo avevamo chiesto e questo stiamo ottenendo". Lo dichiara il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura.  
   
   
MALTEMPO NELLE MARCHE, IL PRESIDENTE SPACCA CHIEDE LO STATO DI EMERGENZA.  
 
Ancona, 14 novembre 2013 - Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell’art. 5 della Legge 225 del 1992 per la straordinaria ondata di maltempo che sta colpendo l’intero territorio regionale da domenica 10. La richiesta è stata inviata questa mattina al Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Franco Gabrielli. “Facendo seguito alle comunicazioni inoltrate dalla sala operativa regionale a sala Italia e come ampiamente riferito dagli organi di informazione – scrive Spacca - il territorio marchigiano dal 10 novembre è interessato da una eccezionale condizione di maltempo (vento forte, precipitazioni intensissime e diffuse, violente mareggiate) che ha provocato esondazioni in quasi tutti i corsi d’acqua, allagamenti in aree urbane ed extraurbane, franosità, interruzioni stradali e ferroviarie soprattutto nella porzione collinare ed appenninica del territorio. Alcune località sono rimaste isolate e circa 30 famiglie sono state precauzionalmente allontanate dalle loro abitazioni”. Molte, sottolinea il presidente che rivolge un particolare ricordo alle due persone decedute nel Pesarese, sono le attività produttive risultate fortemente danneggiate. Le Province, i Comuni, l’Anas, le Ferrovie dello Stato, l’Enel e le varie società che gestiscono l’erogazione dei servizi pubblici stanno impiegando tutto il proprio personale e le risorse a disposizione per ripristinare nel minor tempo possibile condizioni minimali di funzionalità territoriale, ma un quadro articolato del danneggiamento complessivo potrà essere effettuato solo nei prossimi giorni ad emergenza consolidata. “Lo scenario che ormai è definito – conclude Spacca - è sicuramente quello di una situazione fronteggiabile solo con mezzi e poteri straordinari e pertanto chiedo la dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell’art. 5 della Legge 225 del 1992. Faccio riserva, non appena possibile, di inviare il rapporto di evento e tutta la documentazione necessaria, come stabilito dalla specifica direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 ottobre 2012, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 5 febbraio 2013”. Spacca ringrazia la Protezione civile nazionale per la costante collaborazione fornita in questi giorni alla Protezione civile regionale e tutti i volontari e le forze in campo in questo difficile momento.  
   
   
MALTEMPO, RIUNIONE DELLE PROTEZIONE CIVILE REGIONALE DELLE MARCHE . OREFICINI. “EVENTO PARAGONABILE A QUELLO DEL 2011”.  
 
Ancona, 14 novembre 2013 - “Evento paragonabile a quello del 2011, perché la quantità d’acqua e la distribuzione delle precipitazioni è praticamente simile. Il rispetto dei divieti posti dall’autorità pubblica ha aiutato a contenere i danni alle persone. L’invito alla popolazione è di continuare a mantenere questo atteggiamento”. Lo ha riferito il direttore del dipartimento della Protezione civile delle Marche, Roberto Oreficini, nel corso della riunione presso la Sala operativa unificata, in videoconferenza con le Sale operative provinciali. Riunione dedicata alla programmazione degli interventi sul territorio e a un costante aggiornamento della situazione in corso, alla quale partecipano tutti i rappresentanti istituzionali del sistema marchigiano della protezione civile. Oreficini ha anticipato la richiesta dello stato di emergenza che il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha inoltrato al capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Franco Gabrielli. “Registriamo una situazione di danneggiamento diffuso su tutto il territorio – ha detto Oreficini – La fascia montana e collinare è stata interessata da piogge rilevanti che si sono poi riversate sul versante costiero, causando una distribuzione delle acque e della calamità che ha coinvolto tutta la regione. La prossima settimana raccoglieremo tutta la documentazione tecnica e amministrativa, insieme alle Province e ai Comuni, da inviare a Roma”. Sul fronte meteo la situazione evidenza, a partire dalla giornata di domani, una tregua che non sarà lunga, ma che consentirà di riorganizzare gli interventi, in vista della nuova piovosità (“che speriamo contenuta”, ha auspicato Oreficini) comunque prevista per i prossimi giorni. L’anas segnala una viabilità “complessivamente tranquilla” sulle arterie di propria competenza, con maggiori criticità nell’Ascolano e in alcune situazioni nel Maceratese. Le Ferrovie evidenziano una regolarità nei collegamenti lungo le tratte “adriatica” e “romana”, mentre il Corpo Forestale dello Stato vede impegnate sul territorio 33 pattuglie, in gran parte ora dislocate nel Maceratese, Ascolano e Fermano. Dalla mattinata un elicottero del Corpo sta sorvolando le Marche per monitorare le maggiori criticità segnalate dalla protezione civile. Anche i Vigili del Fuoco stanno dirottando le proprie unità operative nelle zone meridionali della Marche, tuttora interessate dai fenomeni di maggiore intensità. Le situazioni più critiche, è emerso dai collegamenti con le Sale operative provinciali, si segnalano nei bacini del Tronto, del Chienti e del Potenza. Nel Pesarese il livello di criticità si sta abbassando, anche se permangono situazioni che richiedono un attento monitoraggio, come a Cantiano dove due frazioni sono isolate. La situazione viaria va complessivamente migliorando: rimane chiuso il Passo della Contessa per un’interruzione sul versante umbro, mentre è stato aperto il casello autostradale (in uscita) di Pesaro. Nell’anconetano difficoltà si registrano ancora nel fabrianese (è stata riaperta la tratta ferroviaria Fabriano Albacina, rimane chiusa quella verso Pergola). Nel Maceratese si registra una situazione complessa, con la riapertura di alcune strade e la permanete chiusura di altre. Critica la situazione nello snodo stradale di Sforzacosta, con una ripercussione che interessa praticamente un quarto della viabilità provinciale. Smottamenti vari hanno interessato altre arterie stradali locali, isolando anche alcune aree agricole. Sotto controllo gli invasi, specie quelli che nella notte (come la diga delle Grazie) hanno rilasciato consistenti quantità di acqua. Il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, ha già inviato la richiesta dello stato di emergenza alla Regione Marche. Le piogge stanno ancora flagellando le zone dell’Ascolano, aumentando il rischio di frane (già 200 eventi , tra frane e smottamenti, si sono registrati lungo la viabilità minore, specie nelle aree interne). La protezione civile sta riaprendo le strade che interessano Castel Trosino, Pianacerro e Vitavello, frazioni di Ascoli Piceno. Attualmente risultano ancora isolate Arola, Pozza e Agore, frazioni che ricadono nel Comune di Acquasanta Terme. Nelle prime due sono a lavoro squadre dei vigili del fuoco e del Comune con ruspe e pale meccaniche per liberare le strade dal fango. Ad Agore, invece, una squadra del Soccorso Alpino raggiungerà a piedi il centro abitato per valutare lo stato di salute delle persone rimaste isolate. Altra emergenza è rappresentata dagli alberi divelti e dagli arbusti che hanno bloccato le paratie di regolazione affluenza acque del fiume Tronto della centrale elettrica dell’Enel di Mozzano. Per far diminuire la criticità in atto, già dal pomeriggio si provvederà a liberarle con particolari taglialegna, al fine di far defluire in maniera adeguata il corso fluviale.  
   
   
UN´INIEZIONE DI EFFICIENZA ECOLOGICA PER GLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE  
 
Bruxelles, 14 novembre 2013 - In Europa ci sono oltre 65 000 impianti di trattamento delle acque, e ciascuno di essi fornisce un servizio essenziale alle popolazioni locali. Ma con la semplice istallazione di nuove attrezzature innovative, gli impianti potrebbero ridurre fino al 25 per cento il consumo di energia e aumentare allo stesso tempo fino al 20 per cento la rimozione di sostanze nutritive. Ingegneri nell´ambito del progetto Optimedar ("Efficient Management of Small and Medium Wastewater Treatment Plants"), finanziato dall´Ue, sperano innanzitutto di dimostrare la fattibilità di questa nuova tecnologia, e quindi di presentarla in tutta Europa. Il team è guidato dal coordinatore del progetto Sergio de Campos, dell´Adasa Sistemas, un´azienda spagnola che si occupa di monitoraggio ambientale e trattamento delle acque. Il prototipo, sviluppato nell´ambito di un programma nazionale di ricerca, affronta le attuali debolezze operative, normative e tecniche che stanno riducendo l´efficienza degli impianti di trattamento delle acque in tutta Europa, spiega de Campos. Dal punto di vista operativo, un impianto è progettato per affrontare il flusso medio delle acque di scarico e la composizione proveniente dalle cittadine o dalla grande città che esso serve. Ma il carico organico cambia regolarmente, dal giorno alla notte, durante i fine settimana e tra le stagioni. Alcune città mediterranee, ad esempio, vedono triplicarsi la propria popolazione durante l´estate. Anche se queste acque vengono campionate con regolarità una volta al mese - in linea con le norme Ue - i campioni non sono per forza degli indicatori accurati dell´intera produzione dell´impianto. Risulta nell´interesse di tutti garantire che la qualità soddisfi gli standard appropriati in ogni momento. A livello tecnico, tutti gli impianti di trattamento delle acque hanno un sistema per rimuovere il carico organico e di sostanze nutritive. Poiché negli impianti di piccole e medie dimensioni non è sempre presente un operatore, i motori di aerazione sono spesso semplicemente accessi e spenti in orari specifici, o in base alle letture effettuate da un sensore che rileva l´ossigeno disciolto. "Ma grazie alla conoscenza scientifica dei processi all´interno del serbatoio e dall´esperienza pratica, sappiamo che esiste una serie minima di parametri che può essere misurata con sensori non costosi. Con questi sensori, Optimedar calcola il carico organico equivalente, e in base a queste informazioni "virtuali" controlla il processo di aerazione", spiega de Campos. Un prototipo istallato in un impianto a Badajoz, in Spagna, è stato in grado di ridurre il tempo giornaliero di funzionamento dei soffiatori biologici da 14/16 ore a 5/6 ore, rendendo possibile allo stesso tempo la generazione di cicli di denitrificazione e defosfatazione. Questo garantisce una qualità più alta delle acque in uscita. De Campos descrive questi risultati come "veramente spettacolari", ed è fiducioso che possano essere riprodotti altrove, anche se i risparmi energetici e i miglioramenti delle acque in uscita naturalmente varieranno da impianto a impianto, a seconda degli attuali livelli di efficienza di ciascun impianto. Nell´ambito del progetto Optimedar, il team sta conducendo degli studi di caso in Spagna e Romania. Il dispositivo verrà istallato in sei impianti diversi, dando così al team l´opportunità di valutare se i risparmi registrati con il prototipo possono essere ottenuti anche in altri ambienti. L´istallazione del dispositivo in diversi impianti sta già fornendo dei preziosi feedback che aiuteranno il team a rivedere le caratteristiche tecniche in modo che il prodotto finale sia adatto, o regolabile, per ogni impianto di trattamento delle acque di dimensioni piccole o medie in Europa. Dei progetti di ricerca stanno esaminando nuovi processi di trattamento che porteranno alla costruzione di nuovi impianti o di nuove linee di trattamento negli impianti esistenti. Questa sarebbe un importante investimento. Ciò che il progetto Optimedar sta tentando di fare, d´altro canto, non richiederebbe grossi finanziamenti; l´obbiettivo del progetto è semplicemente quello di "far funzionare correttamente migliaia di impianti già esistenti," dice de Campos. Optimedar si concluderà a luglio 2014 e ha ricevuto circa 600 000 euro di finanziamenti dall´Ue. Per maggiori informazioni, visitare: Optimedar http://www.Optimedar.eu/  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/108940_it.html    
   
   
RICICLARE I VECCHI PARABREZZA  
 
Bruxelles, 14 novembre 2013 - Mentre è abbastanza facile riciclare il metallo usato per la costruzione dei veicoli, non era ancora disponibile una soluzione per recuperare il vetro usato per i finestrini. L´ue era da tempo alla ricerca di modi nuovi di riciclare non solo il vetro, ma anche l´invisibile strato resinoso che lo rende più resistente e che è fatto di butirrale polivinilico (Pvb). La sfida è stata accettata dal progetto Ws-rec ("Design and Construction of a Windscreen Recycling Line"), finanziato dall´Ue, che ha trovato un modo per separare il Pvb dal vetro in modo da poterlo recuperare e riutilizzare. L´iniziativa è capeggiata dal Centro tecnologico L´urederra, in Spagna, che collabora con cinque partner in Germania, Paesi Bassi e Spagna. Usando questo processo, il team del progetto sarà in grado di lavorare e riciclare 300 000 parabrezza l´anno. Claudio Fernandez, direttore generale del Centro tecnologico L´urederra, è impaziente di sfruttare questa tecnologia. "Abbiamo stabilito un ampio numero di contatti con aziende come quelle che lavorano il vetro, riparano i parabrezza e producono grandi volumi di questo tipo di rifiuti", dice. "Anche loro sono consapevoli del problema ambientale del riciclo del vetro laminato e sono pronti a contribuire e collaborare allo sviluppo di una soluzione efficace per questo problema". Il progetto ha già avuto un impatto positivo sul settore del Pvb, che ha mostrato un´enorme disponibilità e interesse nel recupero e riciclo del Pvb, rendendolo adatto al ri-utilizzo in molte applicazioni. Inoltre, il Centro tecnologico L´urederra si è messo in contatto con politici e autorità del governo regionale della Navarra nel nord della Spagna per promuovere il riciclo in questo settore. Il team sta attualmente lavorando al processo di purificazione del Pvb che rimuoverà sia i contaminanti che il vetro. "Stiamo finalizzando il sistema di purificazione, che è la parte più innovativa del processo poiché si basa su una tecnologia di riciclo sviluppata e brevettata da L´urederra", dice Fernandez. Oggi il Pvb riciclato è pieno di impurità e il suo riutilizzo è quindi limitato. "Il poco Pvb riciclato finora non poteva essere usato per il vetro laminato ma solo come riempitivo per tappeti o piastrelle a causa delle impurità in esso presenti," spiega Fernandez. Sottolinea inoltre che solo una piccola percentuale di vetro laminato - la classe di sicurezza usata nei parabrezza - viene normalmente riciclata mentre il rimanente Pvb usato va a finire nelle discariche o negli inceneritori. "A questo riguardo la tecnologia innovativa appena sviluppata per la purificazione e il riciclo del Pvb dovrebbe dare un contributo significativo alla salute dell´ambiente", dice. A livello commerciale, il progetto Ws-rec dovrebbe avere un importante impatto sul mercato del vetro laminato, sia in Spagna che a livello internazionale. "Questo non solo grazie ai benefici del riciclo dei parabrezza ma anche perché incoraggia il ri-utilizzo di materiale riciclato per applicazioni primarie", spiega Fernandez. La conclusione del progetto è programmata per marzo 2014, entro quel momento il team dovrebbe raggiungere il suo obiettivo di sviluppare un processo efficace per recuperare sia il vetro che il Pvb dai parabrezza. L´ue ha fissato l´obiettivo di aumentare il recupero di Elv fino al 95 percento entro il 2015 e il progetto Ws-rec sta aiutando a far sì che questo obiettivo sia raggiungibile. Il bilancio del progetto è di circa 1,4 milioni di euro, la metà dei quali sono stati erogati dall´Ue. Per maggiori informazioni, visitare: Ws-rec http://www.Ws-rec.eu  Scheda informativa del progetto http://www.Eaci-projects.eu/eco/page/page.jsp?op=project_detail&prid=1943