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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Novembre 2013
SEA: NASCE A MALPENSA L´AREA 10 MINUTI PER UNA VIABILITÀ MIGLIORE  
 
Roma, 14 novembre 2013 - Prosegue il piano di Sea per la viabilità degli aeroporti di Milano: da oggi i passeggeri che arrivano in auto a Milano Malpensa avranno la possibilità di fermarsi gratuitamente anche se con un limite di tempo che garantisca la necessaria fluidità del traffico dell´aeroporto. E´ questo l´ultimo intervento, dopo aver disciplinato gli spazi dedicati alla circolazione e alla sosta degli operatori presenti in aeroporto (taxisti, noleggiatori con conducente consorziati e non, operatori del trasporto pubblico locale, operatori granturismo, parcheggiatori esterni e Federalberghi). Su indicazione di Enac e della Polizia Locale, Sea ha, infatti, studiato e attuato un sistema di gestione della viabilità avente lo scopo di permettere a chi arriva ad accogliere i passeggeri di poter fermare l´auto nelle zone immediatamente antistanti gli arrivi del Terminal 1 e dell´hotel Sheraton. Questa nuova opportunità è stata denominata "Area 10 Minuti". Una zona a traffico controllato, con un sistema di 34 telecamere e 15 orologi, che rileva elettronicamente il tempo impiegato dall´auto dal momento dell´entrata nell´area aeroportuale fino all´uscita. Dall´accesso nell´Area si hanno a disposizione 10 minuti per le operazioni di carico e scarico e per uscire. Per far conoscere il nuovo servizio, dal 15 novembre si avvierà la fase di sperimentazione. Contestualmente avrà inizio la campagna informativa che, oltre alla nuova segnaletica presente nel sedime aeroportuale, sarò declinata sui monitor led presenti nel terminal, in advertising nei punti Autogrill della autostrada A8 verso Malpensa. Tutte le informazioni relative all´Area 10 Minuti saranno presenti anche sul sito www.Milanomalpensa1.eu e sul sito dedicato www.Area10minuti.it. Gli iscritti alla newsletter Sea e al Viamilano Program riceveranno le opportune informazioni. Il servizio sarà attivo dal 20 gennaio 2014. In caso di necessità di un tempo maggiore rispetto ai 10 minuti, si potrà lasciare l´automobile in uno dei parcheggi dell´aeroporto Viamilanoparking. L´area 10 minuti sarà successivamente istituita anche alle partenze. L´investimento per la realizzazione del sistema è stato di circa 3 milioni di euro. "Con ´Area 10 minuti´ ci siamo prefissati l´obiettivo di assicurare una maggiore sicurezza, efficienza e operatività nella aree esterne del terminal, garantendo una circolazione snella, ordinata e sicura - dichiara Giulio De Metrio, Chief Operating Officer di Sea - Si tratta di un accesso libero a tutti gli utenti che consente inoltre una razionale sistemazione di tutti gli spazi degli operatori presenti e operanti sullo scalo che disciplineranno con Sea l´accesso e la sosta contrastando così il fenomeno dell´abusivismo". Il Direttore Aeroportuale Enac di Milano Malpensa, Massimo Bitto, afferma che "L´enac ha tra i suoi obiettivi principali l´impegno di garantire a tutti, utenti e operatori, un´elevata qualità dei servizi aeroportuali. La realizzazione di questo progetto conferma un simile obiettivo, migliorando tempi e modalità di sosta a favore di una razionale e ordinata organizzazione della viabilità aeroportuale. Iniziative come queste contribuiscono a rendere l´aeroporto un luogo di efficienza e modernità".  
   
   
MILANO: AUTO ELETTRICHE. AL VIA RICHIESTA CONTRASSEGNO PER SOSTA GRATUITA  
 
Milano, 14 novembre 2013 – Da oggi sarà possibile fare richiesta per il contrassegno che permette il parcheggio gratuito su tutte le strisce blu e gialle della città per le auto elettriche. Tutti i possessori di auto elettriche potranno presentare la richiesta, completa delle proprie generalità e del numero di targa, allegando fotocopia del libretto di circolazione e una marca erariale da 16 euro, in una delle seguenti modalità: - via mail all’indirizzo mta.Parcheggi@comune.milano.it  (in questo caso la marca da bollo dovrà essere portata il giorno del ritiro); - mezzo posta al Settore Sportello Unico per la Mobilità - Servizio Parcheggi e Sosta del Comune di Milano, via Beccaria 19, 20122 Milano; - personalmente presso l’Ufficio Protocollo di via Beccaria 19, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12. In tutti e tre i casi sarà necessario lasciare un proprio recapito mail o telefonico, a cui essere contattati per il ritiro (indicativamente dopo due settimane dalla richiesta). Il contrassegno, che dovrà essere esposto in modo visibile sul cruscotto dell’auto, non dà diritto a parcheggiare nei posti riservati con apposita segnaletica a specifiche tipologie di utenti: per esempio, non si può sostare sugli spazi per persone con disabilità, per vetture Guidami o per il carico/scarico. Ad oggi, a Milano, per gli iscritti al servizio ‘E-moving’ di A2a, sono attivi 64 punti di ricarica pubblica, cui si sono aggiunti di recente anche quelli presenti nelle 15 Isole digitali. Dal sito www.E-moving.it  è possibile effettuare la registrazione. A questo link è disponibile, inoltre, la mappa con i punti di ricarica in città (A2a e Isole digitali): http://bit.Ly/punti_ricarica  
   
   
INFRASTRUTTURE, LIGURIA CHIEDE INCONTRO A MINISTRO LUPI PER PROGETTO TUNNEL VAL FONTANABUONA-RAPALLO  
 
 Genova, 15 Novembre 2013 - La Val Fontanabuona spezzata in due dal crollo del ponte di Carasco sta vivendo un momento difficilissimo, la Regione Liguria, confermando gli impegni finanziari per la ricostruzione del viadotto da parte della Provincia di Genova, torna sulla questione tunnel di collegamento con Rapallo. L´assessore regionale alle Infrastrutture Raffaella Paita, a nome dei ventidue sindaci della vallata e dei consiglieri regionali del territorio interessato, ha chiesto un incontro al ministro Maurizio Lupi "confidando in un suo intervento per risolvere una questione per noi di importanza vitale, che mai come in questo momento è diventata di attualità e che un suo intervento potrebbe risolvere una volta per tutte", scrive Paita al ministro per le Infrastrutture e Trasporti. "Rappresentiamo le Istituzioni liguri territorialmente interessate al crollo di un ponte, il ponte di Carasco, nel quale sono state coinvolte anche alcune auto e due persone hanno perso la vita. Questa tragedia non è però l´unica conseguenza del disastro; il crollo ha infatti spezzato la Vai Fontanabuona in due parti ed i collegamenti che già erano lunghi e difficili, rappresentati da una viabilità che in precedenza era Statale e che nel 2001 venne degradata a Provinciale, al momento sono interrotti". Nella lettera, l´assessore ligure sottolinea al ministro Lupi come "le attività produttive insediate nella vallata stiano soffrendo di questa situazione che arriva in un momento di grande difficoltà economica e potrebbe segnare il destino di alcune di esse, o nel migliore dei casi, la delocalizzazione altrove, se non si intravvederà a breve una diversa prospettiva per rompere questo isolamento". "L´abbandono dei paesi e delle centinaia di frazioni poste lungo la vallata, inevitabile se non ci sarà un vero cambio di rotta – prosegue la lettera - rappresenterà inoltre una ulteriore sconfitta dell´uomo nel presidio del territorio e l´abbandono dei terreni e dei boschi non potrà che aggravare le situazioni di dissesto idrogeologico che mai come negli ultimi anni ha segnato la Liguria ed il suo retroterra in particolare". "Questa prospettiva, per la quale le chiediamo di intervenire - scrive Paita al ministro - è rappresentata dal tunnel di collegamento tra Rapallo e la Val Fontanabuona, del quale è stato redatto il progetto preliminare da Regione Liguria e Società Autostrade e che basterebbe inserire, con relativo finanziamento nella convenzione Società Autostrade Spa- Ministero delle Infrastrutture tra le opere prioritarie che la stessa Società dovrà realizzare, per ridare speranza ad un territorio che merita più attenzione e che non può e non deve essere vittima del progressivo abbandono. Faccio presente che la progettazione dell´importante opera ha voluto responsabilmente tener conto della scarsità di risorse per cui il costo previsto per la realizzazione è stimato in 240 milioni di euro". La richiesta di incontro dell´assessore Paita al ministro per le Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi è fatta a nome dei sindaci di Avegno, Borzonasca, Carasco, Chiavari, Cicogna, Cogorno, Coreglia, Favole di Malvaro, Lavagna, Lorsica, Lumarzo, Mezzanego, Moconesi, Né, Neirone, Orero, Rapallo, Rezzoaglio, San Colombano Certenoli, Santo Stefano d´Aveto, Tribogna, Uscio e dei consiglieri regionali e i rappresentanti provinciali della Val Fontanabuona e del Tigullio.  
   
   
MILANO - TRASPORTI: 2,7 MILIARDI LA SPESA DELLE FAMIGLIE MILANESI  
 
Milano, 14 novembre 2013 - Le famiglie milanesi spendono 2,7 miliardi di euro all’anno per i trasporti tra acquisti veicoli, assicurazioni, bolli, manutenzione, mezzi di spostamento vari e parcheggi. E sono quasi 27.000 le imprese attive nei trasporti in Lombardia al 2013, su un totale nazionale di oltre 153 mila. La “parte del leone” spetta ai trasporti terrestri con l’82% delle imprese lombarde operanti nel settore. Particolarmente forti in Lombardia anche i settori dei trasporti aerei dove è del 28,7% la quota lombarda sul totale italiano (60 imprese attive su 209) ed il trasporto ferroviario specializzato (il 24,1% sul totale italiano). Tra le province lombarde, Milano è prima con oltre 12.645 imprese, il 47% del totale regionale, seguono Brescia con 2.836 imprese, Bergamo con 2.279 e Monza e Brianza con 1.791. Tra le province italiane, Roma guida la classifica con 14.146 imprese, il 9,2% del totale delle imprese italiane del settore. Al secondo posto Milano con 12.645 imprese (8,2% del totale italiano), seguono Napoli (7.452 imprese), Torino (6.233) e Bologna (4.024). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al terzo trimestre 2013 e da una stima su dati Istat e su dati della Indagine sui consumi delle famiglie milanesi. E di trasporto ferroviario si è parlato oggi alla Camera di Commercio di Milano durante la presentazione del parere in materia di clausole vessatorie nei contratti di trasporto ferroviario reso dalla Camera di Commercio di Milano – Commissione Clausole Vessatorie, che da tempo ha il compito di valutare l’eventuale presenza di clausole inique nei contratti fra professionisti e consumatori. Alcune delle clausole dei contratti che andranno riviste riguardano l’informazione appropriata ai passeggeri, il rimborso dei biglietti, la responsabilità in caso di scioperi, ritardi, ripristini del servizio e la riduzione dei prezzi per l’acquisto dei biglietti a bordo. "Garantire la trasparenza del mercato e tutelare i soggetti in esso coinvolti - ha dichiarato Liberata dell’Arciprete, consigliere della Camera di Commercio di Milano in rappresentanza dei consumatori - sono compiti che la Camera di Commercio di Milano affronta in modo concreto. In questo contesto trova giusto spazio questa iniziativa. È uno strumento utile per i consumatori ma anche per le imprese, per un mercato efficiente e moderno. Il consumatore notoriamente soggetto debole nei rapporti contrattuali, trova ora una sorta di vademecum. L´esame condotto sulle condizioni generali di contratto del trasporto ferroviario oltre a descrivere e denunciare la vessatorietà di alcune clausole, propone anche soluzioni per una corretta modifica dei contratti”.  
   
   
EXPO, RIUNITO IL SOTTOTAVOLO INFRASTRUTTURE  
 
Milano, 14 novembre 2013 - Verificare con precisione lo stato di avanzamento di tutte le opere di accessibilità all´Expo che hanno ricevuto un contributo statale. E´ questo il lavoro fatto dal ´Sottotavolo infrastrutture´ presieduto dall´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno, affiancato dal Commissario Unico dell´Expo, Giuseppe Sala e dal prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca che, per la prima volta dalla sua nomina, ha partecipato al Tavolo di lavoro. In seguito alla ricognizione odierna verrà stilata e inviata al Ministero delle Infrastrutture una tabella dettagliata in base alla quale il ministro Lupi, così come annunciato in occasione del Tavolo Lombardia lo scorso 4 novembre, potrà valutare quali opere riprogrammare. Una Ricognizione Precisa - Ha subito sgombrato il campo dagli equivoci l´assessore Del Tenno: "Il Tavolo come annunciato serve a fare il punto sulle opere di accessibilità all´Expo per capire quali sono quelle che stanno rispettando i cronoprogrammi e che, quindi, saranno pronte per l´inizio della manifestazione e quelle che, invece, presentano qualche problema e dunque non potranno essere realizzate in tempo". "Sia ben chiaro - ha aggiunto - questo non vuol dire che non si faranno, ma verranno semplicemente rimodulate". L´assessore, auspicando responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione delle opere ha sottolineato che durante l´Expo "non ci dovrà essere nessun cantiere aperto e nessuna gru montata". L´appoggio Della Prefettura Di Milano - In questo percorso di avvicinamento all´Expo, il prefetto di Milano Tronca si è detto disponibile a supportare la realizzazione delle opere semplificando e velocizzando, laddove possibile, gli iter autorizzativi. Il Ruolo Di Expo Spa - Da parte sua il Commissario Unico Giuseppe Sala ha richiamato il Tavolo alla "concretezza", ricordando la "situazione favorevole in cui ci troviamo in questo momento nonostante ci sia ancora qualche criticità da risolvere legata in modo particolare al ruolo della Provincia di Milano e alla realizzazione della Rho-monza". Il Nodo Della Rho Monza - Attorno a quest´opera si concentrano le preoccupazioni maggiori. Per quanto riguarda il Lotto 3 è stato dato il via libera definitivo da parte del Ministero dell´Ambiente alla realizzazione del tratto di competenza di Autostrade per l´Italia, tratto che è anche quello più adiacente al sito. Per quanto riguarda invece i Lotti 1 e 2, è in corso un confronto diretto fra i ministeri dell´Ambiente e delle infrastrutture per far sì che entro venerdì ci possa essere il pronunciamento definitivo. L´assessore ribadendo l´assoluta strategicità dell´opera non solo ai fini dell´Expo, ma anche per l´intero sistema viabilistico dell´area, ha richiamato i soggetti attuatori al rispetto dei tempi per un solerte avvio dei lavori richiedendo i cronoprogrammi definitivi a stretto giro di posta.  
   
   
TRASPORTO REGIONALE: AL VIA I TEST DEL NUOVO TRENO ALSTOM PER TRENITALIA  
 
Roma, 13 novembre 2013 - Il nuovo treno regionale Alstom per Trenitalia, progettato e costruito in Italia, è già uscito dalla fabbrica di Savigliano e ha iniziato le prove tecniche in linea, preliminari per la sua definitiva omologazione. I test dinamici si svolgono in Lombardia sui binari di Rete Ferroviaria Italiana e prevedono corse per un totale di 5mila chilometri. Le consegne del treno inizieranno a gennaio, nel pieno rispetto dei tempi previsti e annunciati. Il nuovo treno è destinato a migliorare qualità e comfort di viaggio dei pendolari Trenitalia di Piemonte, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo e Calabria. È di 450 milioni di euro l’investimento di Trenitalia per la commessa vinta da Alstom, il 20 novembre 2012, che prevede la fornitura di 70 convogli più un’opzione per altri 20. Il nuovo treno, confortevole e versatile, sarà allestito in tre distinte configurazioni per rispondere al meglio alle diverse esigenze di mobilità: metropolitana (con più posti in piedi), regionale (con più posti a sedere) e aeroportuale (con più spazio per i bagagli). E sarà anche possibile modificare la configurazione, per rispondere a particolari ed estemporanee richieste, con interventi semplici e rapidi. Riciclabili per il 95% e in grado di ridurre le emissioni di Co2, i 70 nuovi treni saranno dotati di un impianto di video sorveglianza, schermi luminosi per le informazioni, scritte in braille oltre a impianto di diffusione audio e prese di corrente a 220V per l’alimentazione di cellulari, Pc portatili e Tablet.  
   
   
INTERCITY: INCONTRO AL MINISTERO: FERMO NO DELLE REGIONI A SOPPRESSIONE  
 
Perugia, 14 novembre 2013 - “Gli intercity non possono essere soppressi e qualsiasi scelta va valutata nell’ambito di una più ampia programmazione dei servizi di trasporto regionale”: questa la netta posizione assunta, stamani, dagli assessori regionali ai trasporti dell’Umbria, Silvano Rometti, e della Toscana, Vincenzo Ceccarelli, al termine dell’incontro al Ministero dei Trasporti con il direttore generale del trasporto ferroviario del Ministero Antonio Parente e con l’Amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano. Incontro convocato dal Ministero dopo la lettera di protesta inviata nei giorni scorsi dalle Regioni in cui si chiedeva di fare definitiva chiarezza su una eventuale soppressione dei treni intercity interregionali che operano sulla linea dorsale. “Si tratta di treni insopprimibili – ha sostenuto Rometti – perché collegano il nord e sud Italia ed in Umbria stazioni come quelle di Chiusi, Terontola, Orvieto, Orte che consentono l’aggancio con l’alta velocità e che rappresentano un mezzo di trasporto indispensabile per molti cittadini umbri, soprattutto pendolari. Occorre che il ministero sciolga il nodo di fondo – ha aggiunto l’assessore: se si intende puntare unicamente su treni ad alta velocità e sui trasporti regionali che versano nelle critiche condizioni che tutti conosciamo. Con ciò azzerando di fatto la fascia intermedia di vettori veloci come gli intercity, che intercettano il pendolarismo e che sono fondamentali per chi non abita nelle grandi città per agganciarsi a direttrici più efficienti. Se questa è la scelta – ha sottolineato Rometti – siamo totalmente contrari e opereremo in tutti i modi perché si verifichi una inversione di marcia. Il futuro degli intercity non può essere legato esclusivamente a criteri economici dipendenti dalla bigliettazione proprio per il ruolo che essi svolgono nel garantire il diritto alla mobilità delle persone. E’ per questo – ha concluso Rometti – che abbiamo posto un netto rifiuto alla soppressione e che abbiamo chiesto di rinviare comunque qualsiasi decisione dopo una attenta valutazione nell’ambito della più generale programmazione dei servizi regionali”.  
   
   
TAGLIO INTERCITY, LE REGIONI: "STOP AL PROVVEDIMENTO. SERVONO CHIARIMENTI DAL GOVERNO"  
 
Firenze, 14 novembre 2013 - "A questo punto abbiamo bisogno di un chiarimento politico con il Governo, per capire se il servizio ferroviario che hanno in mente per il futuro è alta velocità e servizio regionale, senza niente in mezzo, oppure se vogliono continuare a garantire servizi veloci, o almeno meno lenti, anche per chi non ha accesso all´alta velocità, per motivi economici o anche geografici". Queste le parole dell´assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, al ritorno da Roma, dove ha incontrato l´amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano e un rappresentante del Ministero ed ha appreso che resta confermata la volontà di tagliare 12 treni intercity lungo la dorsale appenninica a partire dal cambio orario di dicembre. Ceccarelli è determinato nel chiedere all´Esecutivo una posizione chiara e inequivocabile sul futuro dei trasporti ferroviari in Italia e nel volere da Trenitalia una sospensione delle decisoni riguardo ai tagli dei servizi in attesa di un confronto approfondito sul tema di carattere tecnico e politico. "L´intera conferenza delle Regioni - spiega Ceccarelli - ha sposato ieri la proposta lanciata dal presidente Rossi di dare efficacia a quanto già previsto dal Dl 98/2011, cioè applicare una piccola sovrattassa sui servizi ad alta velocità per finanziare il resto del servizio ferroviario, nazionale e regionale. Tutti sentiamo la necessità di un chiarimento, per capire al di là di ogni ragionevole dubbio cosa si vuol fare per garantire un servizio essenziale, come quello del trasporto pubblico su rotaia, che interessa milioni di utenti e rappresenta un diritto fondamentale per i cittadini". Nell´incontro di questa mattina – presente anche la Regione Umbria - Ceccarelli ha ribadito la totale contrarietà di tutte e nove le Regioni coinvolte alla strategia annunciata da Trenitalia. "Abbiamo chiesto - racconta - una sospensione delle decisioni per quanto riguarda gli intercity e la Frecciabianca della Tirrenica, in attesa di un vero e proprio tavolo di confronto tra Regioni, Governo e Trenitalia. Rimaniamo in attesa di una risposta celere, ma occorre che il Governo faccia chiarezza, perché non possiamo più assistere a rimandi di responsabilità tra Trenitalia, che continua voler tagliare i servizi, e il Ministero che pensa che debba essere il gestore a mantenerli investendo gli utili di bilancio". Anche sul versante degli investimenti relativi ai nuovi mezzi, alla fine il rischio è che tutto il peso si scarichi sulle Regioni. L´assessore, infatti, spiega che "L´attuale legge di stabilità prevede 500 milioni in tre anni di investimenti nel trasporto pubblico (gomma e rotaia), ma poi, spulciando, emergono percorsi ´nascosti´ per recuperare tali risorse attraverso tagli di pari importo ai trasferimenti destinati alle Regioni".  
   
   
TRENI, ROSSI SCRIVE A GOVERNO E PARLAMENTARI: "COSÌ SI TROVANO RISORSE PER I REGIONALI"  
 
Firenze 14 novembre 2013 - Due lettere, una al ministro ai trasporti Maurizio Lupi ed una ai parlamentari toscani, entrambe scritte dal presidente della Toscana Enrico Rossi per proporre a Governo e Parlamento una soluzione concreta per la costante mancanza di fondi a sostegno del trasporto ferroviario regionale. Intervenire subito, secondo Rossi, sarebbe possibile anche solo attuando quanto già previsto dalla normativa statale, in un decreto del 2001. Il Dl 98/2011, infatti, stabilisce per i gestori dei servizi di alta velocità il pagamento di un canone che, se davvero applicato, potrebbe risolvere il problema del finanziamento dei treni Intercity e, se incrementato con una parte degli utili di Trenitalia, potrebbe aiutare a risolvere buona parte dei disagi che oggi pesano sul sistema ferroviario regionale. "Gentile Ministro - scrive Rossi a Lupi - lo stato in cui versa il servizio ferroviario regionale non le è certo ignoto. Lo sforzo prodotto per ricostruire, dopo i pesanti tagli operati nel 2010, il Fondo Nazionale dei Trasporti, seppure importante, non ha consentito il completo recupero dei precedenti trasferimenti destinati, in particolare, proprio al servizio ferroviario regionale. A ciò si aggiunge la pluriennale assenza di investimenti per il rinnovo del materiale rotabile che, nonostante lo sforzo a tal fine prodotto delle Regioni (la Toscana ha stimolato e cofinanziato nei contratti di servizio circa 700 milioni di euro), presenta gravi carenze con esiti negativi per la regolare e puntuale gestione del servizio". "Occorre proseguire nello sforzo di razionalizzazione ed efficientamento del servizio - prosegue Rossi - ma si pone un ineludibile tema risorse, che non consente di lasciare inattive politiche che il Parlamento ha stabilito come opportune e necessarie". E a questo proposito il Presidente della Toscana ricorda che con il Dl 98/2011 è stata prevista l´introduzione di un "sovrapprezzo al canone dovuto per l´esercizio dei servizi di passeggeri a media e lunga percorrenza per la parte espletata su linee ad alta velocità". "Una previsione - scrive ancora Rossi - che ancora oggi, a due anni di distanza, attende il previsto decreto attuativo del Ministro delle Infrastrutture, e che invece chiuderebbe una volta per tutte la difficoltà a mantenere in servizio i treni Ic che ogni anno, alla scadenza dell´orario annuale, puntualmente si ripresenta". "Questo decreto - conclude il presidente - dovrebbe indurre una riflessione sulla possibilità di estenderne gli effetti all´intero servizio di trasporto pubblico ferroviario. Queste risorse, se unite ad una quota degli utili realizzati da Trenitalia, possono costituire una risposta concreta in grado di superare i limiti sopra richiamati, innescare (grazie alla garanzia che darebbero per il rinnovo dei rotabili) un virtuoso processo di liberalizzazione del mercato e migliorare il servizi offerto ai nostri cittadini". Ai parlamentari, invece, Rossi ricorda che "il trasporto ferroviario regionale è una priorità nelle strategie trasportistiche del nostro Paese" e che "è sotto gli occhi di tutti la sproporzione di risorse pubbliche che investiamo fra l´Alta Velocità ferroviaria (che ha beneficiato di oltre 90 miliardi di euro di investimenti pubblici per un numero di passeggeri che, seppure in crescita, arriva alle 40 mila unità) e il sistema ferroviario locale (che invece è stato oggetto di significativi tagli ministeriali nel corso degli ultimi anni, pur servendo – male, purtroppo – oltre 3 milioni di passeggeri l´anno)". "Non si può più tollerare un simile squilibrio - ha aggiunto - quando riflettiamo da un lato sulla riduzione di 70 milioni di euro dei costi dell´uso della infrastruttura ferroviaria da parte di utilizzatori quali Ntv e, dall´altro sugli utili che Ferrovie dello Stato ha realizzato nell´esercizio 2012 pari a 380 milioni di euro". "A me pare necessario - scrive Rossi sollecitando un impegno di senatori e deputati su questo tema - impiegare l´intera cifra pari agli utili 2012 per investimenti sulla rete ferroviaria regionale, che presenta tratti ancora a binario unico e quindi totalmente inadeguata a fornire servizi efficienti ai viaggiatori. Penso che sia possibile far valere con forza questo indirizzo nei riguardi del Governo e vi chiedo, se condividete questa proposta, di farlo in modo rapido e deciso". Infine anche agli eletti di Camera e Senato ricorda il ritardo nell´applicazione del Dl 98/2011 e li sollecita ad intervenire "Credo che appartenga alle prerogative dei parlamentari della Repubblica richiamare il Governo all´attuazione delle leggi dello Stato e per questo vi chiedo di fare quanto in vostro potere perché il Governo venga concretamente sensibilizzato a questo impegno". "Queste semplici eppure decisive iniziative - conclude Rossi - contribuirebbero a fare del trasporto regionale su rotaia una grande questione nazionale di ammodernamento del nostro Paese e, al contempo, un impegno concreto per dare attuazione al diritto sociale alla mobilità che pure rientra fra diritti fondamentali della persona e trova più di un riferimento nella nostra Costituzione".  
   
   
FVG, IN PRIMAVERA NUOVI ELETTROTRENI CIVITY  
 
Trieste, 14 novembre 2013 - Entreranno in servizio la prossima primavera i nuovi otto elettrotreni Civity Etr 563 acquistati dalla Regione con proprie risorse finanziarie, pari a 50 milioni di euro, dalla spagnola Caf-construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles. L´assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Mariagrazia Santoro ha infatti confermato questa data dopo la riunione avuta a Roma con i rappresentanti dell´Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (Ansf) e della stessa azienda costruttrice basca. Una riunione, come ha dichiarato Santoro, voluta dalla Regione per cercare di risolvere una situazione di forte criticità che "si trascina ormai da troppo tempo, a tutto discapito della numerosissima utenza regionale, in buona parte pendolari, che fruisce quotidianamente del Tpl su ferro". L´incontro nella capitale ha permesso di condividere con l´Agenzia Nazionale e la Caf un dettagliato cronoprogramma che consentirà alla Regione Friuli Venezia Giulia di verificare gli impegni sin qui assunti ma soprattutto, ha indicato l´assessore, "di concludere entro il prossimo mese di marzo le pur complesse procedure per l´omologazione dei treni, un passaggio indispensabile per la successiva messa in esercizio degli otto Etr". Considerati i ritardi che sta scontando la messa in esercizio dei nuovi treni, l´assessore ha inoltre sottolineato come la Regione, con il coinvolgimento diretto di Trenitalia e di Rfi-rete Ferroviaria Italiana, si farà parte attiva per una comunicazione diretta all´utenza del Friuli Venezia Giulia in merito a questa situazione. Gli otto Civity Etr 563 presentano una lunghezza di quasi 92 metri, hanno una capienza di 296 posti a sedere ed una velocità massima di 160 chilometri all´ora. La Regione ha acquistato ulteriori quattro Etr, abilitati per l´esercizio anche sulle reti slovena ed austriaca, che potranno essere consegnati nel 2015.  
   
   
I 500 ANNI DEL "PRINCIPE" DI MACHIAVELLI IN UNA MOSTRA ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE  
 
Roma 14 novembre 2013 - Con Machiavelli e il suo "Principe" è nata la scienza della moderna politica, con le sue leggi, le sue regole fuori dalla morale comune e comunque legate ad un codice. Ma forse soprattutto il concetto moderno del potere non derivante da un qualsiasi potere divino, invece conquistato e mantenuto dall´abilità e dalla fortuna degli uomini. Per questo il cinquecentenario della composizione di quest´opera universale assume un´importanza che avrebbe meritato maggiore eco nell´opinione pubblica. Comunque Firenze e la Toscana non mancheranno di dedicare all´evento una mostra dal prossimo 10 dicembre (data dell´annuncio, in una lettera a Pier Vettori dello stesso Machiavelli, della conclusione della stesura di un "trattatello") al 22 febbraio 2014. "E´ stata una felice unione di forze e di volontà – ha affermato il presidente del comitato organizzatore Valdo Spini presentando stamani l´iniziativa nella sede della Stampa estera, presente il suo presidente Maarten Val Aalderen – tra il Comune di Firenze, la Regione che ha finanziato la mostra, il Polo Museale, la Biblioteca Nazionale e l´Archivio di Stato che consente di portare a fondo una iniziativa dovuta ad una delle maggiori figure della nostra storia nella sua sua terra, dopo quella di Roma organizzata dall´Istituto dell´Enciclopedia Italiana e dalla Aspen University". Ringraziando Valdo Spini per l´impegno e il lavoro svolto, l´assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti ha sottolineato quanto la politica della Regione Toscana privilegi "il ricordo e la celebrazione della nostra storia come strumento di creazione e trasmissione culturale. Solo trasferendo la memoria nel vissuto di ciascuno di noi si può arrivare a farne metodo efficace di rapporto con la società per aiutarne la crescita. In più oggi possiamo contribuire al dibattito aperto da Machiavelli sull´etica della politica in un evidente momento di crisi, anche per cercare di superare la troppa improvvisazione che in Italia riesce purtroppo a marginalizzare la cultura". La mostra, ospitata nelle sale monumentali della Biblioteca Nazionale di Firenze, raccoglierà circa novanta opere; di queste tredici messe a disposizione dal Polo Museale, tra cui non si può dimenticare la tavola Doria, esposta per la prima volta a Firenze dopo la prima del Quirinale a seguito del ritrovamento da parte di Carabinieri e magistrati e l´accordo con il Tokio Fuji Art Museum che l´aveva acquistata in buona fede. E poi i documenti rari e importanti messi a disposizione dall´Archivio di Stato di Firenze; tra gli altri la copia splendida dei vangeli su cui giuravano le cariche repubblicane, il bando e il cifrario degli ambasciatori. Testimonianze sull´età della Repubblica fiorentina poco conosciute, in grado di riportarci al Machiavelli uomo di governo nei turbamenti politici dell´epoca e al suo ruolo nelle vicende storico-politiche di quegli anni, che alla fine lo videro emarginato, ma capace di portare sulla pagina la sua esperienza.  
   
   
A ROMA ALL’ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI DELLA SOCIETÀ “STRETTO DI MESSINA”  
 
Catanzaro, 14 novembre 2013 - L’assessore regionale ai Trasporti Luigi Fedele ha partecipato a Roma all’assemblea straordinaria degli azionisti della società “Stretto di Messina” che ha portato all’approvazione del piano di liquidazione della suddetta società. All’interno dello stesso piano è contenuto, tra l’altro, un punto specifico che tratta della problematica legata alla realizzazione della cosiddetta “Variante di Cannitello”. Nel corso della riunione degli azionisti, infatti, si è preso atto che i lavori che investono l’area di Villa San Giovanni sono stati ultimati ma restano da completare alcune attività relative al collaudo finale dei lavori, nonché delle opere di mitigazione ambientale previste nella delibera Cipe n.83 del 2006, di mascheramento della galleria artificiale e di realizzazione del lungomare di Cannitello, così come definisce il progetto esecutivo inviato dalla Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Pur avendo ottenuto i necessari parerei e le relative autorizzazioni legate al progetto – ha dichiarato l’Assessore Fedele – non si è potuto dare seguito a tali operazioni per effetto della legge che ha sospeso tutte le attività in corso, causando lo scioglimento della società Stretto di Messina. All’inizio della liquidazione, non essendo prevista al momento la realizzazione del Ponte sullo Stretto, lo stesso commissario liquidatore Vincenzo Fortunato, attraverso una nota del 14 giugno 2013, ha rappresentato alla Struttura Tecnica di Missione del Mit di non differire ulteriormente le altre attività riconducibili al completamento della variante di Cannitello, trasferendo il tutto nell’ambito delle competenze del Ministero. Nella medesima nota, il commissario liquidatore ha fatto, altresì, presente l’estrema urgenza delle apposite determinazioni da parte della Struttura Tecnica di Missione. D’altro canto, il Ministero dei Trasporti, sollecitato più volte dal presidente Scopelliti e dal sottoscritto, ha inviato un parere all’Avvocatura dello Stato al fine di ricevere chiarimenti certi sulla competenza dei lavori di completamento dell’opera. In tal senso, dovrebbe arrivare a breve la risposta dagli organi preposti ma, in ogni caso, sia il Ministero dei Trasporti che la società “Stretto di Messina” si sono resi disponibili ad intervenire affinché l’opera venga portata a compimento nel più breve tempo possibile. Insieme al sindaco di Villa San Giovanni Rocco La Valle, inoltre, abbiamo intrapreso da tempo - ha dichiarato ancora Fedele - un percorso che permettesse lo sblocco degli interventi che, fin qui, hanno investito l’area di Villa, creando una situazione di grave disagio per la città e incidendo pesantemente sulla qualità della vita dei cittadini dell’intero territorio e sullo sviluppo viario ed economico dell’area stessa. Alla luce delle rassicurazioni ricevute, però, non smetteremo di vigilare sui risvolti che dovrebbero portare alla prosecuzione dei lavori di completamento delle opere come da progetto e quelle connesse, compensative e complementari alla Variante”.