Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Novembre 2013
GLI INSETTI POSSONO SOSTENERE L´ALLEVAMENTO DEL BESTIAME  
 
L´uso di insetti come una fonte alternativa di proteine nel mangime animale sta diventando più interessante a livello globale. Tuttavia, la legislazione Ue attualmente proibisce di inserire proteine derivate da insetti nel mangime animale, con l´eccezione di mangime destinato a pesci o crostacei e molluschi. Preoccupazioni riguardanti la sicurezza alimentare hanno evidenziato la necessità di trovare fonti di proteine più sostenibili. Gli insetti sono sempre di più riconosciuti come un´eccellente alternativa proteica da usare nel mangime animale. Molte specie sono altamente nutritive e la produzione di insetti ha un impatto ambientale minore se messa a confronto con le fonti tradizionali di proteine per il mangime destinato al bestiame. Gli insetti possono anche essere allevati con successo e velocemente su un´ampia gamma di materiali di rifiuto organici, riducendo così fino al 60 per cento la quantità complessiva di rifiuti creata nel processo. I rifiuti rimanenti possono anche essere riciclati come fertilizzanti. Gli insetti possono essere allevati in modo economico usando substrati, come rifiuti vegetali e domestici e concime. Anche la legislazione riguardante l´uso sicuro dei substrati dovrà essere presa in considerazione. Il progetto di ricerca Proteinsect ("Enabling the exploitation of insects as a sustainable source of protein for animal feed and human nutrition") è stato fondato dalla Fera (Agenzia per la ricerca ambientale e alimentare) nel Regno Unito, con partner in Cina e Africa oltre che sul continente europeo, allo scopo di portare avanti dei cambiamenti nell´attuale legislazione Ue. Il progetto sta esaminando efficienza e sicurezza del maggiore uso di questa fonte proteica nel mangime. Si spera che alla fine si permetterà di usare le proteine ottenute da insetti anche nel mangime per maiali e pollame, soprattutto poiché questi animali già consumano insetti come parte della loro dieta naturale. "Per consentire che le proteine derivanti da insetti diventino una componente significativa del mangime animale, la legislazione europea deve essere cambiata se vogliamo permettere che esse vengano date da mangiare a maiali e pollame oltre che ai pesci", ha commentato Elaine Fitches, coordinatrice del progetto Proteinsect finanziato dal 7° Pq, alla Fera. "Il nostro lavoro in Proteinsect sta creando la base di prove che questa è una fonte di proteine sostenibile, sicura ed economica, che fornisce alimenti di qualità per il consumo umano oltre a significativi benefici per l´ambiente", ha aggiunto. Lei ha detto che le opinioni della gente riguardanti la produzione e l´uso di proteine ottenute da insetti per il mangime animale sono di grande interesse verso il progetto, e ha invitato il pubblico a completare un breve sondaggio ora disponibile sul sito web Fera. Per maggiori informazioni, visitare: Fera http://www.Fera.defra.gov.uk  Proteinsect http://www.Proteinsect.eu/  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/105074_it.html    
   
   
OGM. VENETO: CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA E ITALIA OGM FREE  
 
Venezia - “Le notizie circa l’inquinamento causato da una prepotente coltivazione di mais Ogm del Pordenonese in assenza di regole di coesistenza, sono un motivo in più per fare dell’Italia un Paese Ogm free e per vietare coltivazioni transgeniche ordinarie”. Lo ha ribadito l’assessore all’agricoltura del veneto Franco Manzato, secondo il quale la contrarietà politica rischia di diventare una foglia di fico se non accompagnata da atti conseguenti. “Invito il Governo a sostenere la proposta della Commissione Europea per riportare la decisione finale in materia a livello di singoli Stati membri – ha aggiunto Manzato – e per decidere una volta per tutte che all’agricoltura italiana l’Ogm non solo non serve, ma crea danni al valore dell’agroalimentare made in Italy e all’impegno che le istituzioni e i singoli operatori economici mettono per valorizzarlo”. “Senza scomodare Wikileaks, il motivo dell’opposizione, peraltro formalizzata da tutte le regioni italiane e cioè dai soggetti istituzionali che creano la politica agricola nazionale, riguarda tutte le motivazioni con le quali c’è chi sostiene l’esigenza di organismi geneticamente modificati. Il ragionamento è anzitutto economico, visto che il valore di questi prodotti è creato dalle borse straniere su una produzione mondiale gran parte della quale ottenuta in Paesi dove il lavoro è sottopagato, non ci sono garanzie di sicurezza e sanitarie e così via. Pensare che possa esserci una concorrenza italiana è pura sciocchezza. Mi risulta inoltre che i presunti destinatari veneti degli ogm, gli allevatori, preferiscano garantire la loro produzione come ogm free per valorizzarla al meglio. Ma soprattutto è completamente falso lo slogan che gli ogm servano ad eliminare la fame nel mondo: nei Paesi poveri dove sono stati introdotti, questi organismi hanno accresciuto aumentato fame e povertà, contribuendo a sottrarre la terra a chi la coltivava da generazioni ma non possedeva “titoli di proprietà”. Per contro, gli organismi geneticamente modificati fanno sparire la biodiversità residua, inquinano le colture ordinarie e producono dipendenza economica in chi li acquista, come sanno bene in India dove migliaia di coltivatori che si sono suicidati per debiti. Io non ci sto a rovinare i nostri imprenditori agricoli, anche se sono in buona fede”.  
   
   
CALDORO, PRODOTTI CAMPANI PIÙ SICURI DI ALTRI GRAZIE AD AZIONE REGIONE, GOVERNO E AUTORITÀ GIUDIZIARIA  
 
"La Regione Campania, il Governo, tutte le autorità competenti a partire dalle forze dell´ordine e dalla magistratura garantiscono con controlli continui sicurezza sulla salute, sulle terre e sul prodotto.” Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. “Questo - sottolinea il presidente - è confermato dall´azione decisa ed efficace messa in campo per garantire la massima trasparenza nell´interesse dei cittadini. “I risultati - ricorda Caldoro - confermano che i prodotti campani in commercio sono sicuri e controllati più che altrove. Garantiamo, noi più di altri, prodotti di qualità. “Una lunga e consolidata tradizione che non può essere messa oggi in discussione. Perché parla la qualità, certificata, dei nostri prodotti e la storia dei nostri produttori che hanno sempre lavorato, per la loro stragrande maggioranza, con grande professionalità”, conclude il presidente.  
   
   
SEQUESTRO POZZI: REGIONE CAMPANIA DALLA PARTE DEI CONTROLLI. AZIONI IN CAMPO PER GARANTIRE CITTADINI. NOSTRI PRODOTTI TUTELATI  
 
"La Regione Campania è in prima linea, per quanto di sua competenza, sui controlli. La priorità resta garantire i cittadini e tutte le azioni messe in campo per questo obiettivo vanno condivise." Così gli assessori regionali all´Ambiente Giovanni Romano e all´Agricoltura Daniela Nugnes. "Piena e costante collaborazione alle indagini della Procura della Repubblica, delle forze dell´ordine e degli organi giudiziari sull’ inquinamento dei suoli e delle altre matrici ambientali. Riteniamo – hanno aggiunto – che tali azioni, che tendono ad evidenziare le criticità ambientali, ci consentano di avere sempre maggiore contezza di ciò che è avvenuto negli anni scorsi facendo emergere un quadro di cui si terrà conto nell´aggiornamento del Piano regionale bonifiche." "L´arpac - ha detto Giovanni Romano - è impegnata quotidianamente a supporto delle forze dell´ordine, come nel caso di Caivano, per i campionamenti e le analisi necessari che di volta in volta vengono richiesti ed effettuati. In particolare, per quanto riguarda i 13 pozzi sequestrati ieri dal Corpo Forestale dello Stato, l’ Agenzia regionale di protezione ambientale ha operato sia sul campo, quindi eseguendo prelievi direttamente dai luoghi indicati, sia effettuando le analisi richieste." "La priorità dell´assessorato all´Agricoltura - ha aggiunto l´assessore Daniela Nugnes - è quella di garantire la salubrità delle produzioni agricole campane e di assicurare la sicurezza degli alimenti che finiscono sulle tavole dei cittadini. "Per questo abbiamo già chiesto di acquisire, non appena pronti, gli esiti degli esami per procedere, qualora si riscontrasse una contaminazione dei prodotti, con la richiesta di interdizione alle coltivazioni dei terreni. Proprio l´area di Caivano è una delle due aree pilota interessate dal protocollo di intesa che prevede l´analisi su tutte le produzioni agricole della zona proprio con l´obiettivo di creare fasce ecologiche di protezione delle aziende agricole che si trovano intorno a luoghi contaminati. Tutte azioni messe in campo dalla Regione Campania per il recupero degli eventuali terreni inquinati grazie all’ utilizzo di protocolli di bonifica ecocompatibili messi a punto nell´ambito del progetto Life Ecoremed", ha concluso.  
   
   
FVG, AGRICOLTURA: ERRORI ZERO OBIETTIVO UE PER PROGRAMMA SVILUPPO RURALE  
 
Trieste - Errori Zero è l´ambizioso obiettivo che la Commissione Europea indica come prioritario nella gestione dei fondi strutturali, ed in particolare del Programma di sviluppo rurale 2007-2013. Le tecniche per avvicinarsi a questo traguardo saranno al centro di una intensa giornata di lavori dal titolo "La riduzione del tasso di errore: un obiettivo di efficienza per il Psr 2007-2013 organizzata dalla Regione Friuli Venezia Giulia per venerdì 15 novembre 2013, a partire dalle 9.30, nell´Auditorium di via Sabbadini 31 a Udine. La prima parte della giornata, in sessione plenaria, prevede gli interventi di Graziella Romito e Paolo Ammassari, della Direzione Generale Sviluppo rurale del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, di Federico Steidl di Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) e di Serena Cutrano, direttore del Servizio sviluppo rurale della Regione e Autorità di gestione del Psr 2007-2013. Introdurrà l´incontro Francesco Miniussi, vicedirettore centrale area risorse agricole e forestali della Regione Fvg. Alle 11.15 i lavori proseguiranno con due distinte sessioni tematiche dedicate, rispettivamente, a "Il sistema dei controlli per le misure a superficie del Psr: controllabilità delle misure e riduzione del tasso di errore" con Gianpaolo Colletta del Sin (Sistema informativo nazionale per lo sviluppo dell´agricoltura) e a "Il sistema dei controlli delle misure strutturali: focus sugli impegni e obblighi dei beneficiari durante la realizzazione dei progetti ed ex post" con Roberto Michielis del Servizio sviluppo rurale e Graziano Corsi del Servizio audit della Regione.  
   
   
SAVONA - OLIVA TAGGIASCA, UN PATRIMONIO DA TUTELARE  
 
Ad Albenga presso la Sala Convegni del Polo delle Aziende Speciali della Camera di Commercio, venerdì 15 novembre dalle ore 10.00, saranno presentati i risultati derivanti da innovative sperimentazioni sull’oliva taggiasca e alcune nuove tecniche a garanzia della qualità del prodotto. Per il territorio del Ponente ligure le olive da cultivar taggiasca rappresentano una risorsa preziosa e un patrimonio territoriale da difendere contro le frodi commerciali. E’ sorta nel tempo una vera e propria esigenza di tutelare l’oliva taggiasca e da questa necessità si sono susseguiti negli anni, studi mirati e settoriali al fine di realizzare uno o più strumenti oggettivi d’indagine mediante un protocollo sperimentale finanziato da aziende private e realizzato dal Laboratorio Chimico Merceologico, dal Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola e dall’Università di Genova. La presentazione verterà sulla descrizione delle caratteristiche agronomiche e produttive dell’oliva taggiasca, sui principali paesaggi rurali di interesse storico per la Liguria, fino all’illustrazione di vere e proprie tecniche di analisi per la caratterizzazione dell’oliva taggiasca in salamoia ottenute grazie a strumenti tecnologici innovativi e dei principali metodi di analisi sensoriali a supporto della qualità. Interverranno: Giovanni Minuto (Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola) Claudia Parola, Camilla Traldi (Università degli Studi di Genova, Laboratorio di Archeologia e Storia Ambientale) Paolo Oliveri (Università degli Studi di Genova, Dip. Di Farmacia) Roberto De Andreis (Capo Panel Laboratorio Chimico Merceologico di Albenga) Luca Medini (Azienda Speciale Camera di Commercio di Savona)  
   
   
OGM: FVG, PARLAMENTO APPROVI NORME SANZIONATORIE  
 
Trieste - "Nel rispetto dei ruoli, è necessario ribadire che il Parlamento deve approvare una norma che preveda anche un sistema sanzionatorio, perché non basta certo una norma in cui si stabilisce unicamente il divieto di coltivazione". Lo ha affermato il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello, al termine dell´audizione avvenuta ieri a Roma dei rappresentanti del Corpo forestale del Friuli Venezia Giulia, di fronte alla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, sul tema delle coltivazioni di mais provenienti da sementi geneticamente modificati (Ogm). Hanno partecipato all´audizione il vicedirettore centrale preposto all´area Risorse agricole e forestali, Francesco Miniussi, e il direttore di servizio del Corpo forestale regionale, Massimo Stroppa. I due dirigenti hanno presentato in Commissione un documento che riassume l´attività dell´Amministrazione regionale (direzione Risorse agricole, Corpo forestale regionale, Ersa), a partire dal maggio di quest´anno, in relazione alla decisione di due imprenditori agricoli del Friuli Venezia Giulia di seminare due campi a Mereto di Tomba (Udine) e Vivaro (Pordenone) con mais Ogm. Nella loro relazione introduttiva, e sulla base delle numerose domande poste dai componenti della Commissione Agricoltura della Camera, i due dirigenti hanno potuto chiarire e approfondire le strategie della Regione Friuli Venezia Giulia in materia di Ogm. La Regione si propone di predisporre misure molto puntuali, in modo da salvaguardare completamente le produzioni convenzionali, biologiche e locali da qualsiasi contaminazione. Nel predisporre queste misure, la Regione intende utilizzare gli strumenti effettivamente percorribili, nel pieno rispetto quindi della normativa dell´Unione europea. L´elaborazione di queste misure di salvaguardia è in fase avanzata, tanto che già nelle prossime settimane potrà essere avviato un confronto con tutti i soggetti interessati. Nel rispondere alle domande dei deputati, i due dirigenti hanno avuto modo di precisare che le indagini avviate sugli effetti delle coltivazioni Ogm nei campi di Mereto di Tomba e Vivaro, hanno permesso di accertare segni di commistione solo su alcune file di mais dei terreni contermini. Sono perciò destituite di fondamento le notizie, circolate nelle ultime settimane, secondo le quali il 10 per cento del mais in regione sarebbe contaminato da Ogm.  
   
   
AGRICOLTURA FVG: SERRACCHIANI, E´ PUNTO DI FORZA PER ECONOMIA  
 
Trieste - "L´agricoltura è un punto di forza soprattutto qualitativa per l´economia del Friuli Venezia Giulia e quindi intendiamo dedicarvi l´attenzione che merita". Lo ha detto a Pordenone la presidente della Regione Debora Serracchiani, intervenendo ad un convegno promosso da Coldiretti e dalla Conferenza episcopale italiana in collaborazione con Acli terra, Fai Cisl, Feder.agri e Ugc, in occasione della 63ª giornata nazionale del Ringraziamento, dove si trovava assieme al vicepresidente Sergio Bolzonello. Serracchiani ha dunque ribadito l´impegno dell´esecutivo regionale contro il consumo di suolo, e a questo proposito ha annunciato che ieri la Giunta ha dato mandato all´assessore Mariagrazia Santoro di firmare con il Ministero dei Beni culturali e con il Ministero dell´Ambiente il disciplinare per la condivisione dell´iter per la predisposizione del Piano paesaggistico del Friuli Venezia Giulia. La presidente ha inoltre anticipato che "una delle linee contributive all´interno del Piano Sviluppo Rurale che stiamo costruendo sarà dedicata al ricambio generazionale nell´agricoltura".  
   
   
SISMA/EMILIA, 20 MILIONI DI EURO PER LA MESSA IN SICUREZZA DEI PREFABBRICATI RURALI  
 
Bologna - Venti milioni di euro dalla Regione per la messa in sicurezza dei prefabbricati agricoli. E’ quanto prevede un bando del Programma di sviluppo rurale approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’agricoltura Tiberio Rabboni e rivolto alle imprese agricole, di trasformazione e commercializzazione nei comuni dell’area del cratere nelle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara e Piacenza. Le domande di contributo possono essere presentate fino al 3 febbraio 2014. Il bando (misura 126 azione 2) finanzia interventi di rimozione di carenze strutturali e di miglioramento sismico dei prefabbricati rurali che non hanno subito danni a causa del terremoto e che quindi non rientrano nelle ordinanze commissariali per il ripristino e la ricostruzione. “Con questo intervento vogliamo lavorare sulla prevenzione per avere edifici rurali più sicuri - spiega l’assessore Tiberio Rabboni - integrando gli interventi a favore del mondo produttivo, sostenuti da risorse Inail, ma che escludevano il comparto agricolo. L’obiettivo è raggiungere un livello di sicurezza pari ad almeno il 60% di quello previsto per le nuove costruzioni”. Ogni impresa potrà presentare una sola domanda, riguardante uno o più immobili, con una spesa minima ammissibile di 4 mila euro ed una spesa massima pari ad 800 mila euro. Il contributo in conto capitale è pari all´80% della spesa ammissibile al netto dell´Iva. Le domande possono essere presentate tramite il Sistema operativo pratiche (Sop) di Agrea. Le Amministrazioni provinciali dovranno concludere le istruttorie delle domande di aiuto entro il 14 aprile, il Servizio aiuti alle imprese regionale approverà la graduatoria entro il 24 aprile 2014, mentre tutti gli interventi dovranno essere conclusi dai beneficiari entro il 31 dicembre 2014. Ulteriori informazioni al sito: http://agricoltura.Regione.emilia-romagna.it/servizi-online/bandi-e-scadenze    
   
   
NUOVO PSR 2014-2020. VENETO CONTRO LO STATO, CHE VUOLE RIDURRE LA SUA COPARTECIPAZIONE  
 
Venezia - “Al Ministero delle politiche agricole le Regioni italiane devono porre due questioni preliminari ineludibili circa le risorse attualmente fornite da Unione Europea, Stato e Regioni nella creazione del plafond del prossimo Programma di Sviluppo Rurale, che sarà poi lo strumento concreto che viene poi messo a disposizione delle imprese agricole del Veneto e delle altre regioni italiane per accrescerne la competitività e la redditività”. Lo chiede l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, che ha scritto una formale richiesta al coordinatore della Commissione Politiche Agricole Fabrizio Nardoni, assessore della Regione Puglia. “Innanzitutto lo Stato dovrebbe mantenere inalterato il tasso di partecipazione nazionale alla programmazione dello sviluppo rurale – ha ribadito Manzato – e questo specialmente per le Regioni che hanno dimostrato maggiore efficienza nella spesa. Il Veneto rischia altrimenti una riduzione di risorse, da qui al 2020, di circa il 25 per cento”. Nell’attuale programmazione 2007-2013 la somma totale messa a disposizione del sistema primario del Veneto è stata di 1 miliardo e 40 milioni, dei quali il 46 per cento (pari a 480 milioni di euro) a carico dell’Unione Europea e la restante parte messa a disposizione da Regione e Stato. “Il Mef, Ministero Economia e Finanze, ha proposto di applicare la percentuale massima prevista per il cofinanziamento comunitario, che dunque passerebbe al 53 per cento nelle Regioni del Centro Nord e al 75 per cento per le misure agro climatico ambientali. Questo non aumenta le risorse disponibili ma semplicemente diminuisce la quota di spettanza nazionale a parità di contributo europeo. Lo Stato risparmierebbe risorse (da 453 milioni a 240-290 milioni di euro), che però verrebbero sottratte allo sviluppo rurale, con una conseguente riduzione delle risorse per il Veneto, sintetizzabile a conti fatti al 20 – 25 per cento in meno della somma attualmente fruita”. “Inoltre – ha concluso Manzato – va sottolineato che lo Stato, mentre riduce la sua partecipazione, aumenta l’entità delle partecipazione regionale, prevedendo un cofinanziamento del 30% della quota nazionale su tutte le misure mentre nella attuale programmazione le misure dell’asse 2 erano a totale carico dello Stato”.  
   
   
BANDI AGROAMBIENTE 2013. IN VENETO FINANZIATI INTERVENTI PER OLTRE 7,3 MILIONI  
 
Venezia - E’ stata positiva la risposta ai Bandi del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto relativi alle azioni agro ambientali, pubblicati lo scorso maggio. È il responso delle graduatorie approvate da Avepa, l’organismo pagatore regionale, al termine dell’istruttoria delle domande presentate. Sono stati finanziati complessivamente 403 interventi per la Misura 214 “Pagamenti agroambientali”, ai quali sono state assegnate risorse per 3 milioni 655mila euro. La sottomisura 214-a, relativa alla cura e al miglioramento delle fasce tampone, delle siepi e dei boschetti, ha fatto registrare 262 domande ammesse, per un totale di 1 milione 290mila euro. Ammontano infine a 2 milioni 359mila euro le risorse destinate ai pagamenti della sottomisura 214-i, dedicata alla gestione agrocompatibile delle superfici agricole. In particolare si tratta dell’azione 3 che finanzierà le 139 domande ammesse per l’ottimizzazione ambientale di tecniche agronomiche ed irrigue. Le graduatorie sono disponibili sul sito web di Avepa all’indirizzo www.Avepa.it    
   
   
XIV ASTA MONDIALE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA  
 
Domenica 10 Novembre // Si è appena conclusa l´asta mondiale del tartufo bianco d´Alba che si è svolta nel ristorante tre stelle Michelin 8 1/2 Otto e Mezzo Bombana di Hong Kong in collegamento satellitare con il Castello di Grinzane Cavour Il ricavato totale raccolto a Hong Kong è di 262,500 euro 237,500 euro (i sei lotti composti dai preziosi tartufi e da Magnum di Barolo e Barbaresco) ai quali si aggiungono 25,000 euro, ricavato del pledge dedicato ai vini offerti dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero L´ultimo lotto (due tartufi del peso complessivo di 950 gr) è stato aggiudicato a Hk per 90,000 euro La serata è stata organizzata dallo staff di Bombana in collaborazione con Mother´s Choice e areté food and wine consulting. Importante il contributo della Regione Piemonte, dell´Enoteca Regionale Piemontese Cavour, del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero, di Piemonte land of Perfection e di Tartuflanghe supportato da Abrate & Sons Lo chef Bombana, ambasciatore del tartufo bianco nel mondo, ha presentato un menu speciale per la serata (in allegato) Il ricavato dei lotti battuti a Hong Kong andrà all´Istituto Mothers´s Choice, la somma aggiudicata in Italia andrà invece alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo e all´ospedale “San Lazzaro” di Alba.  
   
   
TRENTO - GRAPPA E MIELE NEGLI APPUNTAMENTI SETTIMANALI DELL´ENOTECA  
 
In attesa che si accendano i riflettori su “Trentodoc: bollicine sulla città”, che dalla prossima settimana (21 novembre) fino al 31 dicembre proporrà tanti appuntamenti con le bollicine trentine, Palazzo Roccabruna ospita questa settimana due appuntamenti dedicati ad altrettanti prodotti trentini rappresentativi del territorio: la grappa e il miele. Giovedì 14 novembre alle 18.00 gli amici dell’Anag (Associazione nazionale assaggiatori grappa) affronteranno il tema della distillazione approfondendo gli aspetti relativi alle innovazione tecnologiche introdotte dai trentini. Nel corso dell’incontro dal titolo “Tecnica… tutta trentina di degustazione” ci sarà la possibilità di degustare alcuni campioni di grappa trentina apprezzandone le specificità organolettiche (E’ gradita la prenotazione, tel. 0461887101) Sabato 16 novembre alle 18.00 sarà protagonista il miele del Trentino in un laboratorio dal titolo “Dolce come il miele”, curato da Ami (Ambasciatori del miele italiano): saranno degustati mieli di rododendro – varietà che nel 2013 ha raggiunto livelli di eccellenza raramente raggiunti - e miele di melata (E’ gradita la prenotazione, tel. 0461887101). A margine della degustazione si svolgerà la premiazione del concorso organizzato dall’Associazione apicoltori trentini in collaborazione con la Camera di Commercio di Trento. Su 86 iscritti al concorso saranno premiati i 33 campioni, che hanno ottenuto un punteggio superiore a 9/10 nelle valutazioni degli esperti. Per ulteriori informazioni: www.Palazzoroccabruna.it    
   
   
AOSTA, DE LA TERRE À LA TABLE BOURSE DES PRODUITS VALDôTAINS  
 
L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali e la Chambre Valdôtaine des Entreprises et des Activités Libérales, in collaborazione con l’Arev-association Régionale Éleveurs Valdôtains e la Federazione Coldiretti Valle d’Aosta, organizzano l’evento De la terre à la table – Bourse des produits valdôtains, prima edizione della Borsa delle produzioni agricole e delle loro trasformazioni, che si svolgerà mercoledì 11 dicembre prossimo, dalle 9 alle 18, al Centro polifunzionale La Grand Place di Pollein. L’iniziativa nasce con l’intento di far convergere domanda e offerta in ambito agroalimentare, attraverso una giornata di incontro tra produttori agricoli, commercianti e trasformatori presenti sul territorio, che avranno la possibilità di stringere nuovi rapporti commerciali o consolidare quelli già esistenti. «In un mondo che sta rivalutando e valorizzando l’importanza della qualità, della territorialità, della stagionalità e della rintracciabilità dei prodotti della filiera corta, crediamo sia importante dare ai produttori agricoli valdostani la possibilità di incontrare chi sul territorio, quotidianamente, può o in molti casi potrebbe, commercializzare, proporre, utilizzare, trasformare le materie prime e i prodotti di eccellenza che l’agroalimentare valdostano è in grado di offrire – sottolineano l’Assessore Testolin e il Presidente Rosset –. Crediamo che una giornata di contatto diretto tra produttori di Fontina Dop, ortaggi, miele, vino, frutta, latte, salumi, carni e chi commercia questi prodotti costituisca un’ulteriore opportunità capace di incentivare albergatori, ristoratori, gestori di rifugi alpini, pro loco e commercianti in genere a comprare, utilizzare e proporre i prodotti del nostro territorio. Auspichiamo – concludono Testolin e Rosset – che questo evento possa essere un modo efficace per conoscersi nell’ambito regionale, per fare rete, per capire e condividere l’importanza che i nostri prodotti hanno nel favorire la promozione turistica e garantire l’unicità del nostro territorio.»  
   
   
PUGLIA, DISSECCAMENTO ULIVI: INCONTRI PERIODICI E CORRETTA INFORMAZIONE  
 
“E´ legittima la richiesta proveniente da più parti (istituzioni, mondo agricolo, enti di ricerca) di approfondimenti e incontri specifici sul tema così preoccupante dell´infezione da batterio "Xylella Fastidiosa" che sta coinvolgendo migliaia di ulivi nel territorio del Salento, ma la delicatezza del tema, gli effetti che potrebbe generare sul sistema economico produttivo agricolo della Puglia presente e futuro, ci impongono rigore e prudenza anche sulle modalità di comunicazione e diffusione dei dati”. É quanto dice l´Assessore alle risorse agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, che annuncia a partire da oggi l´avvio di una comunicazione istituzionale che porrà in essere direttamente l´Assessorato in stretto contatto con il Comitato Nazionale Fitosanitario, l´Unione europea Dg Salute Consumatori, e l´Osservatorio Fitosanitario Regionale, organo, quest´ultimo deputato all´attività di controllo e coordinamento. “Ho ritenuto necessario porre un argine all´emorragia di informazioni, a volte anche fuorvianti, sullo stato dell´arte e sulle azioni che si stanno mettendo in atto sia per l´eradicazione che per il contenimento dell´infezione - sottolinea Nardoni - Riservando all´Osservatorio e ad incontri periodici che terremo nella sede dell´Ufficio Provinciale Agricoltura di Lecce con tutte le parti coinvolte, la funzione di aggiornamento e informazione puntuale sul tema. “É mia intenzione però - conclude l´assessore regionale - mantenere un costante contatto con le organizzazioni professionali agricole e il sistema delle cooperative per un confronto aperto e proficuo sulle azioni migliori da mettere in cantiere al fine di superare al meglio la situazione di attuale emergenzialitá”.  
   
   
DA OGGI A BRUXELLES EXPOITALIA: PROMUOVE IL MADE IN CAMPANIA  
 
Comincia oggi a Bruxelles “Expoitalia”. All’evento, che durerà fino a domenica 17, prenderanno parte 22 imprese campane appartenenti ai settori artigianato di qualità, agroalimentare, agroindustria e sistema moda. Attraverso una selezione pubblica, la Regione Campania, con il coordinamento dell’assessorato alle Attività Produttive, ha dato l’opportunità al sistema produttivo regionale di partecipare a quello che è considerato il più importante evento italiano che si svolge ogni due anni nella capitale europea, nell’ambito del progetto di promozione Made in Campania. Organizzato dalla Camera di Commercio Belgo-italiana, con il sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico, Expoitalia rende omaggio al Made in Italy ed in particolare ai settori dell´enogastronomia, turismo e cultura, ma anche all’ambito della tecnologia, dei servizi, delle opportunità commerciali e di investimenti per le imprese. Giunto alla sua quarta edizione, il salone è diventato un appuntamento atteso che riunisce espositori, buyer e rappresentanti della business community internazionale. Nella precedente edizione, avvenuta nel 2011, sono stati registrati più di 300 buyers, numerosi eventi promozionali e incontri business to business. L’edizione 2013 vedrà la Campania ospite d’onore. Expoitalia 2013 sarà infatti caratterizzata da momenti di approfondimento delle tradizioni enogastronomiche e culturali campane, in collaborazione con l’Associazione italiana di Archeocucina. “Con la partecipazione del nostro sistema produttivo a Expo Italia continua il nostro impegno per il rilancio a livello internazionale delle nostre imprese. Puntiamo in modo deciso sui prodotti di eccellenza e sui nostri settori strategici. Promuoviamo il Made in Campania in una delle più importanti iniziative di sistema su scala internazionale”, dichiara l’assessore alle Attività produttive della Regione Campania Fulvio Martusciello. “Dallo start up del piano di promozione del Made in Campania, lo scorso ottobre, ad oggi, abbiamo coinvolto oltre 150 imprese che hanno avuto la possibilità di presentare le eccellenze produttive e stringere nuovi accordi commerciali aprendo nuove opportunità di business verso mercati strategici come Russia, Cina, Stati Uniti”, conclude Martusciello.  
   
   
MACCHERONCINI DI CAMPOFILONE UFFICIALMENTE IGP  
 
“Congratulazioni a Vincenzo Spinosi e a tutta la comunità di Campofilone. Il riconoscimento del marchio Igp-indicazione geografica protetta da parte dell’Europa per i Maccheroncini, vanto del Made in Marche in tutto il mondo, accrescono il già alto valore delle nostre produzioni agroalimentari a livello internazionale. Merito dei produttori e del territorio di Campofilone che da sempre credono in questo straordinario prodotto, nella ricerca delle materie prime, nella sapienza artigianale con cui viene realizzato, nella tutela delle tradizioni e della qualità”. Così il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, commenta l’assegnazione ufficiale del marchio Igp ai Maccheroncini di Campofilone. E’ di oggi, infatti, l’adozione del Regolamento Ue recante l’iscrizione della denominazione “Maccheroncini di Campofilone Igp” nel Registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette della Ue. Il Regolamento è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea di oggi. “Il marchio Igp – prosegue Spacca – ha un valore di straordinaria importanza poiché si traduce nella tutela a livello europeo e mondiale dei famosi Maccheroncini. Con l’Indicazione geografica protetta la Commissione Europea testimonia la qualità, l’identità e la tradizione del prodotto e del territorio da cui esso proviene. Un riconoscimento che onora e inorgoglisce tutte le Marche”.  
   
   
ZOOTECNIA: PROGETTO “BUE GRASSO ETRUSCO”: RITORNO ALLA TRADIZIONE NEL SEGNO DELLA MODERNITÀ E DELL’ECCELLENZA  
 
Perugia - "È il ritorno ad una tradizione antica delle nostre campagne, rinnovata da un progetto appassionato che alla storia unisce la modernità e la ricerca dell´eccellenza". Lo ha detto l´assessore all´Agricoltura della Regione Umbria Fernanda Cecchini, intervenendo a margine della conferenza-stampa, tenutasi ieri a Perugia a Palazzo Penna sul progetto "Bue Grasso Etrusco", bue di razza chianina allevato per 48 mesi, la cui carne si potrà gustare nelle prossime settimane sia in alcuni ristoranti umbri, grazie ad appuntamenti gastronomici a tema, sia acquistandola in speciali "scatole" presso le macellerie che aderiscono all´iniziativa. "Nel progetto del ´bue grasso´ - ha sottolineato Fernanda Cecchini - c´è il recupero di una storia rurale, ripensata in chiave moderna per la realizzazione di un prodotto di eccellenza, che esalta i valori della vita di campagna, e al tempo stesso, al pari del vino, dell´olio e di molte altre produzioni tipiche, costituisce una valorizzazione dei territori e della stessa immagine dell´Umbria: quella valorizzazione, intesa come ricerca dell´eccellenza dei prodotti e di una loro efficace promocommercializzazione, che sta al centro di tutti i nostri interventi". "Dobbiamo essere grati - ha aggiunto l´Assessore Cecchini - al non facile sforzo imprenditoriale, che ha dato vita a questo progetto, e all´entusiasmo con cui alcuni fra i maggiori operatori umbri della ristorazione hanno accolto la sfida di riproporre a palati moderni, in una combinazione di tecnica e creatività, sapori antichi e dimenticati, che sono vanto - ha concluso - e peculiare caratteristica dell´agroalimentare di qualità della nostra regione".  
   
   
VETRINA TOSCANA E TOURING CLUB PREMIANO I PIATTI DELLA TRADIZIONE REGIONALE  
 
Firenze - Vetrina Toscana promuove il premio Touring Club Italiano dedicato ai piatti della tradizione. In un denso calendario di eventi, che inizia sabato 16 novembre e termina l´8 dicembre prossimi, saranno premiati i seguenti piatti: la ribollita, i necci della montagna pistoiese,i pici di Celle sul Rigo, i panigacci di Podenzana, i tortelli del Casentino, la minestra di farro e fagioli lucchese, i sedani alla pratese, il cinghiale in salmì alla livornese, l´acquacotta maremmana, le pallette di polenta alla pisana. In ogni località si potranno degustare i piatti della tradizione e partecipare alle iniziative organizzate per l´occasione, che premetteranno di visitare luoghi non sempre accessibili e conoscere il ricco repertorio della tradizione culinaria toscana. La singole iniziative sono nel programma pubblicato sul sito www.Vetrina.toscana.it e su www.Touringclub.it/news, dove sarà possibile leggere gli aggiornamenti sugli eventi in calendario. "I ristoratori di Vetrina Toscana si confermano i nostri ambasciatori del gusto e delle bellezza. Il legame con il territorio e la promozione delle nostre tradizioni enogastronimiche e culturali sono il successo del progetto e l´iniziativa del corpo consolare toscano del Touring Club Italiano rappresenta una rinnovata occasione per far conoscere ancora di più quanto di bello può offrire la nostra regione." Così l´assessore regionale al turismo e al commercio Cristina Scaletti sintetizza la collaborazione, ringraziando il Tci per il riconoscimento all´attività svolta con il progetto di valorizzazione e qualificazione "che, con i suoi 947 ristoranti e 308 botteghe rappresenta un vero e proprio presidio di saperi e di sapori del territorio. Una rete di imprese commerciali che si sta aprendo ad un legame sempre più stretto con le produzioni regionali, facendosi interprete della tradizione e dell´innovazione." Gianluca Chelucci, console regionale del Touring Club Italiano, presenta così l´iniziativa: "I piatti di tradizione a cui è dedicato il Premio Touring 2013 mettono in risalto i caratteri di schiettezza e genuinità tipici del territorio toscano. In questo senso, le tradizioni culinarie della Toscana costituiscono un significativo tassello di un più ampio sistema di valori identitari (sociali, storico-culturali, ambientali), dal fragile equilibrio, che dobbiamo salvaguardare come un bene irripetibile e prezioso. Da 120 anni la filosofia del Touring è sempre la stessa: avvicinarsi con rispetto ai luoghi, preferibilmente a piedi o in bicicletta, e condividere le esperienze e le emozioni del viaggio, raccontando".  
   
   
AGRICOLTURA: IN UN CONVEGNO A RIO NELL´ELBA LA TIPICITÀ DELLA FRUTTA DELL´ISOLA  
 
Firenze - In un´ottica di tutela della biodiversità degli ecosistemi e di promozione dello sviluppo sostenibile, il germoplasma locale è un prezioso alleato come fonte di caratteri e varianti. Salvaguardarlo significa mantenere in vita le tradizioni agroalimentari di un territorio e tutelarne l´assetto paesaggistico. La Regione Toscana ha intrapreso da tempo un percorso di recupero, caratterizzazione e tutela del germoplasma autoctono. In particolare ha avviato e sostenuto nel 2010 un progetto triennale sul patrimonio frutticolo autoctono dell´isola dell´Elba, al fine di individuare gli strumenti e le strategie innovative che permettono di valorizzarlo nel territorio d´origine. Regione Toscana, Provincia di Livorno, Comune di Rio nell´Elba, Parco nazionale dell´Arcipelago toscano e Scuola Superiore Sant´anna di Pisa hanno collaborato per tre anni al progetto sull´agro-biodiversità elbana e ne presentano i risultati in occasione di un Convegno in programma il prossimo sabato 16 novembre alle 9.30, al Teatro Garibaldi di Rio nell´Elba. Studiosi e operatori della filiera agro-turistica e agro-alimentare si confronteranno sulle possibilità di utilizzo sul campo dei temi e risultati raggiunti dal progetto che ha positive ricadute in ambito sociale, economico e culturale. Il complesso dei risultati del progetto sarà pubblicato sul sito della Regione Toscana (www.Regione.toscana.it ) nella parte tecnica dello sviluppo rurale.  
   
   
LOMBARDIA A TOKYO: AGROALIMENTARE CRESCE CON L´EXPORT  
 
Milano - "I mercati avanzati ed emergenti si confermano occasioni concrete per sostenere quello che ritengo essere l´unico modello di crescita e sviluppo del nostro sistema agroalimentare. Un modello che guarda a export e internazionalizzazione non solo come forma di contrasto alla contrazione del mercato interno ma anche come grande opportunità per affermare la varietà e la qualità delle nostre produzioni, a maggior ragione in uno dei mercati del gusto più interessanti e interessati del pianeta. La mia presenza qui testimonia l´attenzione di Regione Lombardia a questo modello. Nel panorama vitivinicolo lombardo Franciacorta rappresenta un vero modello di riferimento". L´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava è intervenuto così, nel suo saluto nel corso della giornata di eventi organizzata presso l´Ambasciata italiana a Tokyo, in occasione della quale è stato inaugurato l´ufficio ´Franciacorta Japan´; erano presenti, oltre all´ambasciatore Domenico Giorgi, il presidente del Consorzio Franciacorta, Maurizio Zanella e numerosi operatori, giornalisti qualificati, personaggi di spicco della società e delle istituzioni. Un pubblico variegato che ha potuto approfondire la conoscenza del vino e del territorio che sempre più costituiscono motivo di interesse per i Paesi oltre confine tra i quali il Giappone rappresenta - per Franciacorta - il primo sbocco per l´export. Promuovere Qualita´ E Varieta´del Vino - "Franciacorta è una realtà particolarmente innovativa che si distingue nel panorama molto vario del vino italiano - ha affermato l´ambasciatore italiano a Tokyo, Domenico Giorgi, introducendo l´evento -. Nel processo di innovazione e profondo cambiamento Franciacorta è elemento dinamico non solo per sé ma anche per la produzione di vino nel suo insieme e assume valore di stimolo e di proposta per migliorare la nostra presenza sui mercati esteri. Sono grato a Franciacorta di aver scelto l´Ambasciata italiana per questo evento perché ha accettato così di inserirsi nella cornice di eventi relativi alla rassegna ´3000 Anni di Vino Italiano´, con cui ci poniamo l´obiettivo di promuovere, in maniera unitaria e sistematica, la qualità e la varietà del vino italiano". Alla Conquista Del Buon Gusto - "Franciacorta si presenta al Giappone con l´entusiasmo di sempre e i migliori auspici per conquistare gli amanti del buon gusto in questo Paese che rappresenta la prima voce del nostro export - ha commentato Maurizio Zanella, presidente Franciacorta -. Da oggi sarà operativo a Tokyo un ufficio di riferimento, oltre che alla versione giapponese del sito web Franciacorta, per aiutarci a diffondere il nostro brand, già conosciuto presso gli operatori ma ancora da scoprire per un gran numero di consumatori". Durante l´evento sono stati serviti a oltre 250 ospiti selezionati quasi 1.800 calici di Franciacorta delle tipologie Brut, Satèn, Rosé, Pas Dosé, Millesimato e Riserva, proposte dalle 23 cantine presenti.  
   
   
FORMAGGI DI MONTAGNA E MERCATO: L´EUREGIO A CONFRONTO  
 
Tra i molti campi in cui Trentino, Alto Adige e Tirolo hanno deciso di sviluppare, nell´ambito dell´Euregio, collaborazioni e sinergie c´è anche quello della promozione e commercializzazione delle produzioni agroalimentari locali. Dopo un incontro svoltosi a maggio a Bolzano, sarà Trento ad ospitare ora un secondo step (un terzo è previsto a primavera ad Innsbruck) dedicato al binomio formaggi-montagna. L´appuntamento, di natura squisitamente tecnica e pertanto rivolto agli operatori del settore, è per venerdì 15 novembre alle ore 10 a Palazzo Roccabruna. Il settore lattiero-caseario dell’area Euregio sta vivendo un momento particolarmente dinamico, dovuto a vari aspetti tra cui: la competizione crescente, il cambiamento dei comportamenti di acquisto dei consumatori e dei distributori, la rivisitazione delle politiche comunitarie (quote latte, in primis), le nuove opportunità che si manifestano in un mercato sempre più globale. Scopo dell’incontro è confrontarsi sulle modalità con cui il settore può affrontare tale contesto attraverso un forte legame tra le proprie produzioni e il territorio di origine. In particolare, il tema di confronto sarà incentrato su cosa significa sviluppare produzioni distintive e come gestire la relazione con il mercato e il consumatore finale. Avere dei formaggi unici e che richiedono un notevole investimento di risorse (umane, finanziarie, organizzative, logistiche…) nella fase produttiva non basta, è necessario sviluppare una strategia di marketing coerente, ossia sapere quali sono i target che ricercano e danno valore a quel prodotto, quali i canali distributivi adeguati, l´effetto traino che queste produzioni possono avere sul resto della produzione. Questo viene definito come marketing mirato, il contrario di un marketing indifferenziato e generalista che può essere costoso e dispersivo. Su questi aspetti si confronteranno venerdì a Palazzo Roccabruna a Trento una cinquantina di soggetti (responsabili di caseifici, enti istituzionali, grande distribuzione organizzata...) dei tre territori dell´Euregio. Di seguito il programma dell´incontro “Formaggio e Montagna: combinazione vincente per il mercato?”