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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Marzo 2015
STRATEGIA PER IL MERCATO UNICO DIGITALE: ACCORDO DELLA COMMISSIONE EUROPEA SUGLI AMBITI DI INTERVENTO  
 
Bruxelles, 26 marzo 2015 - La tecnologia digitale è oramai parte integrante della vita quotidiana. Che si tratti di studiare, vedere un film, fare compravendite online, stare in contatto con gli amici o consultare un medico, internet è una miniera di opportunità digitali. Ogni giorno tuttavia cittadini e imprese dell´Ue si scontrano con numerose barriere, che vanno dal geoblocco o dalle inefficienze nella consegna dei pacchi oltre frontiera ai servizi digitali non connessi. Troppo spesso i servizi digitali non oltrepassano i confini nazionali. La Commissione Juncker si è prefissa l´obiettivo prioritario di rimuovere questi ostacoli e di creare un mercato unico digitale. In tal modo le libertà del mercato unico dell´Ue potranno essere estese al settore digitale, incentivando la crescita e l´occupazione nel nostro continente. Il collegio dei commissari ha avuto oggi una prima discussione sulla strategia per il mercato unico digitale, la cui presentazione è prevista per maggio, e definito gli ambiti principali su cui la Commissione concentrerà il proprio lavoro per mettere in moto cambiamenti reali che incideranno su consumatori e imprese. Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, ha affermato: "Sbarazziamoci di tutte le barriere che ci bloccano. Le persone devono poter attraversare liberamente i confini quando sono online, come già avviene offline. Bisogna aiutare le imprese innovative a crescere in tutta l´Ue, per evitare che restino confinate al loro mercato nazionale. Il percorso non sarà privo di ostacoli, ma abbiamo bisogno di un inizio ambizioso. L´europa dovrebbe sfruttare pienamente i vantaggi dell´era digitale: servizi migliori, maggiore partecipazione e nuovi posti di lavoro." Günther H. Oettinger, Commissario responsabile per l´Economia e la società digitali, ha dichiarato: "L´europa non può essere all´avanguardia della rivoluzione digitale con un mosaico di 28 normative diverse per i servizi di telecomunicazione, il diritto d´autore, la sicurezza informatica e la protezione dei dati. Abbiamo bisogno di un mercato europeo, che consenta il fiorire di nuovi modelli di business e permetta alle start-up di crescere e all´industria di sfruttare l´internet delle cose. Anche le persone devono investire, migliorando le proprie competenze informatiche, in relazione sia al lavoro che al tempo libero." Il dibattito orientativo odierno ha definito tre ambiti principali su cui si concentrerà l´azione della Commissione durante il suo mandato: 1. Migliore accesso ai beni e ai servizi digitali da parte di consumatori e imprese Semplificazione del commercio elettronico transfrontaliero,soprattutto per le Pmi, grazie a norme armonizzate in materia di contratti e consumatori e a una consegna dei pacchi più efficiente ed economicamente accessibile. Oggi solo il 15% dei consumatori fa acquisti online da altri Stati membri, il che non dovrebbe sorprenderci, visto che le spese di consegna finiscono per essere superiori al prezzo effettivo del prodotto (ulteriori dati sono riportati nella scheda informativa). Lotta al geoblocco: troppi europei non possono utilizzare i servizi online disponibili in altri paesi dell´Ue, spesso senza alcuna giustificazione, o sono reindirizzati verso un negozio locale con prezzi diversi. Una tale discriminazione non è concepibile in un mercato unico. Modernizzazione delle norme in materia di diritto d´autore per garantire il giusto equilibrio tra interessi degli autori e interessi degli utenti o dei consumatori. Tale intervento migliorerà l´accesso alla cultura, sostenendo così la diversità culturale, e allo stesso tempo sbloccherà nuove opportunità per artisti e creatori di contenuti e garantirà una maggiore tutela dei diritti. Semplificazione del regime Iva, fattore importante per incentivare le attività transfrontaliere delle imprese, soprattutto le Pmi. I costi e la complessità derivanti dal fatto di dover interagire con le norme tributarie di altri paesi rappresentano un grosso problema per le Pmi. Secondo le stime, i costi legati all´Iva derivanti dall´applicazione di disposizioni diverse ammontano a 80 miliardi di euro. Contributi principali: Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale Günther Oettinger, Economia e società digitali Elżbieta Bieńkowska, Mercato interno, industria, imprenditoria e Pmi Věra Jourová, Giustizia, consumatori e parità di genere Tibor Navracsics, Istruzione, cultura, giovani e sport Carlos Moedas, Ricerca, scienza e innovazione Pierre Moscovici, Affari economici e finanziari, fiscalità e dogane Margrethe Vestager, Concorrenza 2. Creazione di un ambiente propizio che favorisca la diffusione delle reti e dei servizi digitali Tutti i servizi, le applicazioni e i contenuti digitali dipendono da connessioni internet ad alta velocità e reti sicure: la linfa vitale dei nuovi servizi digitali innovativi. Al fine di incoraggiare gliinvestimenti nelle infrastrutture, la Commissione rivedrà quindi le attuali norme in materia di telecomunicazioni e media, perché siano più adatte a far fronte alle nuove sfide, in particolar modo per quanto riguarda i servizi utilizzati dai consumatori (ad esempio, il numero crescente di chiamate vocali via internet) e i nuovi attori del settore. Lo spettro è ossigeno per internet. Migliorare il coordinamento tra gli Stati membri è essenziale. L´europa ha registrato forti ritardi nell´introduzione dell´ultima tecnologia 4G a causa dell´indisponibilità di spettro idoneo. Lo spettro non si ferma ai confini nazionali e va gestito secondo un approccio europeo per promuovere un vero mercato unico con servizi paneuropei. La Commissione valuterà la crescente importanza delle piattaforme online (motori di ricerca, social media, app store, ecc.) per una florida economia di internet, esaminando in che modo rafforzare la fiducia nei servizi online attraverso una maggiore trasparenza, come inserirli nella catena del valore online e come agevolare la rapida rimozione dei contenuti illegali. Oggi il 72% degli internauti europei è diffidente nei confronti dei servizi online perché teme di dover rivelare troppi dati personali. La rapida adozione del regolamento sulla protezione dei dati è fondamentale per rafforzare la fiducia. Contributi principali: Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale Günther Oettinger, Economia e società digitali Margrethe Vestager, Concorrenza Elżbieta Bieńkowska, Mercato interno, industria, imprenditoria e Pmi Věra Jourová, Giustizia, consumatori e parità di genere Pierre Moscovici, Affari economici e finanziari, fiscalità e dogane Phil Hogan, Agricoltura e sviluppo rurale Corina Crețu, Politica regionale 3. Creazione di un´economia e una società digitali europee con potenzialità di crescita a lungo termine L´industria è un asse portante dell´economia europea: nel settore manifatturiero dell´Ue si contano 2 milioni di aziende e 33 milioni di posti di lavoro. La Commissione intende aiutare tutti i settori industriali a integrare nuove tecnologie e gestire la transizione verso un sistema industriale intelligente ("Industria 4.0"). Standard: garantire l´interoperabilità per le nuove tecnologie è essenziale per la competitività dell´Europa ed è pertanto necessario svilupparli in fretta. La Commissione desidera inoltre che l´industria e la società sfruttino al massimo l´economia dei dati. Ogni secondo vengono prodotte grandi quantità di dati, dalle persone o dalle macchine, ad esempio i sensori che raccolgono le informazioni sul clima, le immagini satellitari, le foto e i video digitali, le registrazioni delle operazioni di acquisto o i segnali Gps. I big data (megadati) sono una miniera d´oro, ma pongono anche importanti sfide, che riguardano ad esempio la proprietà, laprotezione dei dati e gli standard,che vanno affrontate per sbloccarne il potenziale. Lo stesso vale per il cloud computing, il cui utilizzo è in rapido aumento: pare che la percentuale di dati digitali memorizzati nella "nuvola informatica" sia destinata a passare dal 20% (2013) al 40% nel 2020. Le reti e le risorse condivise possono dare impulso alla nostra economia, ma hanno bisogno di un contesto adeguato che ne favorisca la diffusione e l´utilizzo da parte di persone, aziende, organizzazioni e servizi pubblici in tutta Europa. Gli europei dovrebbero inoltre poter beneficiare pienamente di servizi elettronici interoperabili, dall´e-government all´e-health, e sviluppare le proprie competenze digitali per cogliere le opportunità offerte da internet e aumentare le probabilità di successo nella ricerca di un lavoro.  
   
   
INNOVAZIONE, VIA LIBERA IN TOSCANA ALLA LEGGE SUL CATASTO DELLE RETI. ACCELERAZIONE INVESTIMENTI SU BANDA LARGA E ULTRA-LARGA  
 
Firenze, 26 marzo 2015 - Una banca dati dettagliata con tutte le informazioni relative alla infrastrutture di rete presenti sul territorio, un vero e proprio "catasto delle reti" che da ieri la Toscana potrà implementare grazie ad una legge di iniziativa della Giunta regionale approvata dall´aula del Consiglio. Una norma che pone la Toscana tra le primissime regioni italiane a dettare disposizioni per un corretto uso del sottosuolo, per fornire un contributo concreto al rapido e vasto dispiegamento di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità e ad abbattere il digital divide. Soddisfatto della sostanziale unanimità del Consiglio (solo un consigliere ha votato contro) l´assessore alla Presidenza e ai sistemi informativi Vittorio Bugli, promotore del testo esaminato e licenziato dal Consiglio: "E´ uno strumento innovativo e decisivo per lo sviluppo tecnologico della nostra regione, che sta nel solco delle politiche a livello europeo e nazionale. Riteniamo infatti che la fibra ottica abbia pari dignità delle strade e delle autostrade e che debbano essere messi in campo tutti gli strumenti che ne facilitino l´ampliamento. Sapere quali sono i cavidotti che ospitano o sono in grado di ospitare la fibra è la condizioni di base per pianificarne e favorirne l´ampliamento. Non è possibile non avere questa informazione e poterne disporre in un database georeferenziato che la regione metterà a disposizione e che potrà essere utilizzato da tutti i soggetti pubblici e sarà continuamente aggiornato". "E´ un po´ una ´rivoluzione´ che andava iniziata - prosegue Bugli - e che consentirà di costruire anche norme e regolamenti ad hoc: ad esempio, non è possibile che quando si fanno nuove opere di urbanizzazione non si prevedano i cavidotti per la fibra. Nello stesso tempo occorre che su questa materia vi sia il massimo della semplificazione e questo strumento serve a favorirla. Un´infrastruttura digitale di qualità elevata è elemento determinante per consentire l´accesso alla rete in condizioni di pari opportunità e senza discriminazioni da parte dei soggetti operanti sul territorio regionale e per lo sviluppo sociale ed economico della Toscana". Grazie a questa norma si prevedono precisi obblighi informativi a carico dei soggetti pubblici e privati coinvolti (senza però gravare gli stessi di oneri aggiuntivi), con i titolari e i gestori di infrastrutture di rete tenuti a fornire le informazioni alla Regione Toscana, nel formato in loro possesso. "Qualsiasi esso sia", specifica l´assessore. Inoltre, ai soggetti pubblici coinvolti sono rese disponibili le informazioni di interesse per lo svolgimento delle proprie attività, in considerazione dell´importanza strategica di un quadro conoscitivo relativo alle infrastrutture di rete presenti nel sottosuolo. Nello specifico, il rispetto delle disposizioni della legge viene collegato all´accesso ai finanziamenti previsti dalla l.R. 1/2004 e dal Programma relativo alle politiche di sviluppo della società dell´informazione previsto dall´articolo 7 della l.R. 1/2004 e sono disposte sanzioni, in caso di inosservanza degli obblighi informativi previsti e di mancato adempimento a seguito di sollecito da parte della Regione Toscana, non inferiore a trenta giorni. "La Toscana, in linea con quanto definisce l´Unione Europea - conclude l´assessore Bugli -, si è posta obiettivi ambiziosi per la banda larga e ultra-larga, e ha deciso di mettere a disposizione 100 milioni di risorse nei prossimi anni. Con questa legge avremo uno strumento per favorire tutto ciò anche attraverso una corretta pianificazione e un efficace coordinamento sul territorio, promuovendo e accrescendo l´efficienza d´uso delle infrastrutture di rete esistenti e consentendo un dispiegamento più efficiente delle nuove infrastrutture fisiche, in modo da abbattere i costi di installazione e ridurre l´impatto ambientale".  
   
   
PORTALE GOAL: DAL CFP VERONESI UN NUOVO STRUMENTO PER FARE INCONTRARE GIOVANI E IMPRESE  
 
Trento, 26 marzo 2015 - Si chiama goal, ed è un nuovo portale ( www.Portalegoal.it ) per favorire l´incontro fra domanda e offerta di lavoro, rivolto ai giovani under 30. Nasce nell´ambito del programma Garanzia Giovani, in particolare nelle zone della Vallagarina e Val di Fiemme e Fassa, ed è stato realizzato con capofila il Centro di formazione professionale G. Veronesi di Rovereto. Entro la fine di agosto, si prevede che questa "vetrina" conterrà circa 3-400 profili di giovani che vogliono entrare nel mercato del lavoro. Stamani la presentazione, con il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, la dirigente generale del Dipartimento della conoscenza Livia Ferrario, la direttrice del Centro Laura Scalfi. "I giovani non possono essere più lasciati soli nella fase di passaggio dalla scuola al lavoro - ha sottolineato Olivi - . Devono essere accompagnati da soggetti qualificati, non solo pubblici, e Garanzia Giovani oggi ci consente di creare il quadro all´interno del quale fare interagire tutte le realtà della domanda e dell´offerta di lavoro. In questo caso abbiamo un´iniziativa nata spontaneamente nel mondo della scuola. Il Trentino ha bisogno di iniziative del genere per inserirsi, con il suo portato di competenze ed esperienze, nella fase di riforma innescata a livello nazionale dal Jobs Act. Oggi ci sono nuove regole ed incentivi che dovrebbero stimolare le aziende ad assumere. Non ci possiamo permettere di non saturare la domanda di lavoro che proviene dalle aziende più competitive". La parola è andata quindi alla dirigente del Dipartimento della conoscenza Livia Ferrario, che ha espresso la propria soddisfazione per "una iniziativa concreta che punta direttamente ad uno degli obiettivi strategici che la Giunta si è data, creare legami più stretti fra scuola e lavoro". E´ toccato quindi alla dirigente scolastica Laura Scalfi illustrare il portale, sviluppato in poco più di due mesi da tre giovani del Veronesi e che oggi complessivamente coinvolge otto persone (compresa gestione-back office), rigorosamente under 30. Www.portalegoal.it: questo il link a cui accede se si è un’azienda in cerca di nuovi collaboratori, oppure un ragazzo under 30 in cerca di occupazione che vuole presentarsi alle realtà imprenditoriali e non. Dovendo spiegare in due parole cos’è il portale goal, si potrebbe usare l´immagine di una vetrina: i ragazzi possono "mettersi in mostra" e le aziende possono vedere quali profili e quali competenze sono oggi disponibili. Detto in altro modo, il portale goal è un portale monodirezionale (dalla persona in cerca di occupazione ai potenziali datori di lavoro), ad accesso gratuito, ideato e creato dal Cfp Veronesi, avvalendosi di collaboratori under 30, con lo scopo di favorire l’incontro domanda offerta all’interno del mercato del lavoro. Prende vita all’interno del progetto Garanzia Giovani, gestito nelle zone della Vallagarina e Val di Fiemme e Fassa da un Ats Goal con capofila il Cfp G. Veronesi, e nasce con l’obiettivo di realizzare uno strumento aggiuntivo per favorire l’inserimento nel mercato del lavoro ai ragazzi iscritti al progetto Garanzia Giovani e in cerca di occupazione. Il portale ha un uso assai semplice ed immediato, è stato pensato con il solo fine di favorire il matching tra aziende e ragazzi, e perciò si compone di poche e chiare sezioni. Partendo dall’interfaccia utente e dalla grafica, passando alle fasi di compilazione, il tutto è estremamente lineare e semplice. Come già detto il portale è monodirezionale, infatti la persona in cerca di occupazione, o che comunque vuole mostrare il proprio profilo, è tenuta a compilare una scheda anagrafica e un curriculum personale con le informazioni richieste; potrà inoltre caricare la versione che normalmente utilizza del proprio cv e una sua foto. Decidendo di rendere il proprio profilo visibile gli utenti potranno essere rintracciati dalle aziende nel corso delle loro ricerche. Dall’altro lato le aziende in cerca di nuovi o collaboratori o anche solamente curiose di vedere quali profili sono “disponibili” sul mercato del lavoro, registrandosi al portale potranno filtrare la propria ricerca utilizzando più parametri: dall’età alle lingue conosciute, dalla professione al titolo di studio. Le aziende potranno anche operare la ricerca anche attraverso parole chiave: ad esempio meccanico, marketing, architettura e così via. Effettuata la ricerca si presenteranno alle aziende i profili, registrati sul database del portale, con le caratteristiche ricercate. Si potranno qui visualizzare le esperienze formative e professionali dei ragazzi, l’età e le diverse informazioni, il tutto però in forma anonima. Qualora un profilo risultasse di interesse per l’azienda, quest’ultima dovrà richiedere il contatto attraverso l’apposito tasto; la richiesta verrà inoltrata all’amministrazione del portale che ne darà l’eventuale autorizzazione entro 48 ore. I risultati e le ricerche effettuate dalle aziende resteranno visibili in un’apposita box “le mie richieste”, anche negli accessi successivi. Dopo un incontro con i funzionari del Dipartimento della Conoscenza della Provincia autonoma di Trento è nata l’idea di estendere l’utilizzo del portale anche alle scuole e agli enti di formazione territoriali. Il portale rappresenta insomma uno strumento di mediazione tra il mondo delle imprese e quello dei ragazzi in cerca di occupazione, e se utilizzato e gestito dai diversi punti formativi e scolastici dislocati sul territorio, che conoscono sia le imprese sia i ragazzi, potrebbe rappresentare un utile strumento in più per favorire l’incontro nel mondo del lavoro e far conoscere le aziende e i ragazzi gli uni con gli altri. La fase sperimentale durerà fino ad agosto. Previste in questo periodo almeno 3-400 registrazioni di giovani in cerca di impiego.  
   
   
BOLZANO: LA PROVINCIA SI RINNOVA, PROVINCIA.BZ.IT È ONLINE  
 
Bolzano, 26 marzo 2015 - Il progetto di rinnovamento dell´amministrazione provinciale passa dal web. Sta andando online in queste ore la nuova versione di www.Provincia.bz.it  il dominio che sostituisce l’attuale Rete Civica, la quale si trasferisce ad un altro indirizzo. Una nuova homepage, un potente motore di ricerca, una navigazione semplice e immediata e 15 pagine tematiche per venire incontro ai cittadini. #sirinnova #seitenwechsel. Sono questi i due slogan che accompagnano la riorganizzazione della presenza sul web della Provincia. Nelle scorse ore, i tecnici di Informatica Alto Adige hanno avviato il processo di migrazione di http://www.Provincia.bz.it/ verso il nuovo sistema, e a partire da oggi il portale sarà interamente dedicato a servizi e contenuti dell´amministrazione provinciale. "Una modifica - ha sottolineato l´assessora Waltraud Deeg - che ci è stata chiesta anche da Roma per ottemperare a esigenze di carattere giuridico." Sempre da oggi, dunque, cambia indirizzo anche la Rete Civica, che su http://www.Retecivica.bz.it/  rimane come punto di riferimento del settore pubblico locale comprendendo anche Consorzio dei Comuni, Comunità comprensoriali e Azienda sanitaria. La novità principale, però, riguarda la homepage della Provincia e le 15 nuove pagine tematiche, che rappresentano una sorta di anticipo di ciò che accadrà nella fase 2 del progetto: entro l´estate del 2017, infatti, tutti i siti di Dipartimenti, Ripartizioni e Uffici provinciali cambieranno aspetto e seguiranno una nuova logica. "La navigazione - ha annunciato la Deeg - non avverrà più seguendo la filiera organizzativa della macchina amministrativa, ma cercando di venire maggiormente incontro a cittadini e utenti che non conoscono a fondo l´organigramma interno e le singole competenze, ma cercano semplicemente informazioni su una materia di loro interesse. Si tratta di un percorso lungo e complesso, che richiede un cambio di mentalità e una nuova cultura all´interno della stessa amministrazione". Grazie ad un potente motore di ricerca in grado di indicizzare al meglio contenuti e servizi, la navigazione dalla homepage di http://www.Provincia.bz.it/  sarà enormemente facilitata, mentre la scelta delle 15 tematiche alle quali sono state associate altrettante pagine web che seguono il nuovo concetto, è stata fatta analizzando tutte le pagine provinciali, valutando le esperienze fatte da altre amministrazioni, e quindi raccogliendo le indicazioni provenienti dai cittadini tramite un sondaggio online. Le nuove pagine tematiche, molte delle quali trasversali a Dipartimenti e Ripartizioni, sono le seguenti: Lavoro ed economia, Costruire e abitare, Formazione e lingue, Arte e cultura, Politica, diritto e relazioni estere, Amministrazione, Salute e benessere, Innovazione e ricerca, Informatica e digitalizzazione, Agricoltura e foreste, Sicurezza e protezione civile, Famiglia, sociale e comunità, Statistiche e censimenti, Natura e ambiente, Turismo e mobilità. "Il progetto - ha concluso l´assessora Waltraud Deeg - si inserisce all´interno della nostra strategia di sviluppo Alto Adige digitale 2020 e l´innovazione amministrativa, e punta a sfruttare le enormi potenzialità delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione per semplificare e migliorare i servizi di un´amministrazione che deve essere sempre più attenta alle esigenze dei cittadini e allineata ai più moderni standard di qualità". La seconda importante novità, inoltre, riguarda il conto digitale. Dal 7 aprile, grazie all´aggiornamento del sistema informatico, entrare in contatto online con la pubblica amministrazione sarà più semplice e rapido. I cittadini, infatti, potranno recarsi presso gli sportelli comunali e richiedere gratuitamente la creazione del proprio conto digitale  
   
   
FVG, ATTIVITA’ PRODUTTIVE: OGGI ASSEMBLEA SU NOVITÀ DI "STRATEGIA INTELLIGENTE"  
 
Udine, 26 marzo 2015 – Oggi nell´auditorium della Regione a Udine, dalle 9.00 alle 13, è convocata l´assemblea dei portatori di interesse in merito alla "Strategia di specializzazione intelligente" per il Friuli Venezia Giulia. Nell´occasione l´Amministrazione regionale - il vicepresidente e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello aprirà i lavori dell´assemblea, mentre le conclusioni sono affidate all´assessore al Lavoro, Loredana Panariti - presenterà al territorio e a tutti i portatori di interesse il processo di definizione della "S3" del Friuli Venezia Giulia. E´ un processo che si è articolato in diverse fasi, da ultimo - dal 18 novembre al 12 dicembre 2014 - si è svolta la fase di consultazione pubblica e tutti i soggetti interessati sono stati invitati a partecipare per fornire un contributo all´implementazione. Ora, a seguito di altri incontri tecnici e alla luce del percorso di scoperta imprenditoriale svolto negli ultimi mesi, la S3 è stata aggiornata e dunque l´assemblea sarà l´occasione per imprese, associazioni di categoria, università, distretti e parchi scientifici e tecnologici, nonché per i soggetti rappresentativi della società civile e del tessuto socio-economico regionale, di prendere conoscenza degli ultimi aggiornamenti, della definizione di direttrici e priorità e delle aree di specializzazione. S3 è un metodo di lavoro definito e coordinato dalla Commissione con cui, in tutta l´Ue, le Regioni e gli Stati concentrano i propri sforzi per l´innovazione dei sistemi produttivi e la contestuale valorizzazione del sistema scientifico in un´ottica di reciproca sinergia. In particolare, la S3 promuove l´eccellenza e mette a sistema gli sforzi in materia di ricerca e innovazione, per evitare frammentazione e sovrapposizioni degli interventi e andare verso una gestione coordinata delle politiche di settore in una prospettiva di sistema. Per il Friuli Venezia Giulia, la S3 rappresenta un pilastro cruciale della politica di sviluppo. Principali strumenti attuativi saranno rappresentati dai Programmi Operativi Regionali, relativi ai Fondi strutturali.  
   
   
TRENTO: OPEN MOVE: ISTRUZIONI PER L´USO CONSENTE DI ACQUISTARE I BIGLIETTI DI AUTOBUS E TRENI CON IL TELEFONO  
 
 Trento, 26 marzo 2015 - A pochi giorni dal lancio, oltre 1200 utenti hanno già scaricato Open Move, la nuova App gratuita che consente di pagare da telefono i servizi di mobilità del sistema di trasporto pubblico del Trentino. Si tratta di un biglietto virtuale che permette di risparmiare tempo e denaro. Fino al 30 marzo, infatti, le tariffe sono scontate del 50%. In questo video, una breve guida per capire come funziona http://www.Webtv.provincia.tn.it/focus/-informative/pagina514.html    
   
   
SAMANTHA CRISTOFORETTI: UN SALUTO SPECIALE A TRENTO AL MUSE L’ASTRONAUTA TRENTINA IN DIRETTA DALLO SPAZIO HA DIALOGATO CON GLI STUDENTI  
 
 Trento, 26 marzo 2015 - Una giornata che non dimenticheranno: al Muse 100 studenti trentini, dagli 8 ai 12 anni, hanno potuto dialogare, attraverso un collegamento video telefonico con l’astronauta Samantha Cristoforetti. Questo grazie a “Mission X - Allenati come un Astronauta”, il progetto educativo internazionale dell’Esa - l’Agenzia Spaziale Europea. Enrico, Giulia, Matilde e Matteo sono i bambini trentini che hanno potuto rivolgere direttamente a Samantha le domande in inglese. Al cento la quotidianità di cosa significa vivere nello spazio: dal cibo alla ginnastica, dal rapporto con i colleghi alla presenza di un medico a bordo. “È stato fantastico – ha detto Samantha Cristoforetti salutando gli studenti - Siamo fieri di voi. Grazie a questo progetto avete appreso cose che vi accompagneranno per tutta la vita. Condividete la vostra passione con i vostri amici e forse un giorno ci incontreremo come colleghi nello spazio. Buona fortuna.” A fare gli onori di casa l’assessora all’università e alla ricerca Sara Ferrari e il direttore Michele Lanzinger. “Credo che il segnale forte che Samantha ci ha dato – ha affermato l’assessora Ferrari - è che se ci si impegna, se ci si mette la fatica i propri sogni si possono realizzare. Lei ha sempre voluto diventare astronauta e ha inseguito il suo sogno con determinazione. Niente è scontato, nulla è regalato. Il risultato è frutto della sua fatica, dello studio, della ricerca, del fatto di non aver avuto paura di girare il mondo fin da giovane. Tutto questo le ha dato quelle competenze che le hanno consentito di essere dove è ora. Il segnale forte è anche di una donna che ha studiato nel nostro territorio, che appartiene al nostro territorio. C’è dentro un po’ di forza trentina nel suo risultato”. Un saluto, questa volta via skype, è stato dato da parte di Roberto Battiston presidente dell´Agenzia Spaziale Italiana. “È un grandissimo piacere potervi salutare. Chiaramente l´opportunità di parlare con Samantha e di condividere questa esperienza è molto bella. Far circa un mese Samantha tornerà a terra. Ma in questo periodo ci ha comunicato le sue esperienze in modo efficace e fresco. Ringrazio il direttore del Muse e Paolo Nespoli, astronauta italiano, che vi sta accompagnando in questa avventura”. Dalle 14.30 alle 14.50 si è tenuto il collegamento con Samantha Cristoforetti dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Le domande sono state fatte in diretta da Madrid, Vienna e Trento. Al turno di Trento l’astronauta ha avuto un’attenzione particolare “Uno speciale saluto a Trento - ha detto Samantha - perché è una città che conosco molto bene avendoci vissuto un anno”. Enrico, Giulia, Matilde e Matteo sono i bambini trentini che hanno potuto rivolgere direttamente all´astronauta le domande in inglese. Matteo ha chiesto a Samantha “Chi è che decide il menù della tua missione”. Matilde ha chiesto invece il supporto psicologico che ha avuto in questi mesi. Giulia ha voluto sapere se il sapore del cibo è lo stesso li nello spazio. Enrico infine le ha chiesto se i ritmi biologici cambiano lassù. Gli studenti hanno così scoperto che il menù di Samantha è stato stabilito da un nutrizionista in Italia, prima della sua partenza. Per l´astronauta il sapore del cibo non è diverso rispetto alla terra, anche se molti suoi colleghi dicono che lo è. Per quanto riguarda il supporto psicologico è seguita da un psicologo “ogni 15 giorni ci sono incontri individuali e di gruppo, ma anche dell’attività di preparazione che è stata fatta prima di partire per essere una squadra fin da subito”. Hanno scoperto che l’astronauta ogni giorno fa ginnastica e che non può saltare mai un allenamento altrimenti potrebbe avere problemi cardiovascolari. Hanno capito che nello spazio non esistono il giorno e la notte. “Circoliamo intorno alla terra. Quindi facciano 15 volte l´alternanza giorno notte, ma non andiamo a dormire 15 volte”. Hanno appreso che i processi biologici - dormire, mangiare – sono uguali rispetto al vivere nella terra. “Dormire, mangiare è la stessa cosa. Un po´ diversa è la meccanica perché non dormi su un letto e come se vagassi a mezz’aria. A me piace. Bisogna stare attenti mentre mangi, a non perdere il cibo”. Hanno infine capito che anche lassù il lavoro di squadra è fondamentale: “Noi non litighiamo, discutiamo. Valutiamo i pro e i contro in caso di problemi. Ci confrontiamo". Nell’attesa di collegarsi con Samantha Cristoforetti, i ragazzi hanno partecipato ad attività laboratoriali, visite alla mostra “Oltre il limite”, approfondimenti tematici sui temi dell’alimentazione, della salute e dell’importanza dell’allenamento fisico nello spazio. 
Il focus delle attività è stato in particolare su Oltre il limite, viaggio ai confini della conoscenza: una mostra a tema spaziale che accompagna i piccoli astronauti di domani alla scoperta di tutti i segreti della volta celeste. Grazie ad attività interattive, video multimediali e visite guidate i bambini si sono avventurati alla scoperta dell’universo e dei suoi misteri. Tra i temi trattati, il big bang, l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande, le relazioni tra energia e materia, l’antimateria, i limiti della mente e della tecnologia scientifica e la natura del tempo. La giornata di oggi è frutto di “Mission X - Allenati come un Astronauta”, il progetto educativo internazionale dell’Esa - l’Agenzia Spaziale Europea – rivolto agli studenti delle scuole di età compresa tra gli 8 e i 12 anni, per divulgare l’importanza di una corretta attività fisica e di una sana nutrizione. Selezionati tra un consistente numero di richieste giunte da 9 Paesi aderenti all’Esa (European Space Agency ), al progetto hanno partecipato il Muse Museo delle Scienze di Trento, il Museo di Storia Naturale di Vienna e l’Università Tecnica di Madrid. L’intervento dell´astronauta trentina, sarà riproposto poi al pubblico questa sera alle ore 20.45 nella sala conferenze del Muse, nel corso di una conferenza al pubblico che vedrà la partecipazione di Antonio Masiero, Vice Presidente dell´Infn e Professore Ordinario di Fisica Astroparticellare, Nicola Pugno dell’Asi, e fondatore e Direttore del Laboratory of Bio-inspired and Graphene Nanomechanic presso l´Università di Trento e di David Avino, manager director della società Argotec, azienda leader in Italia per la produzione di “Space food”.  
   
   
TORNA IL FESTIVAL DELLA GIOVENTÙ DELL´EUREGIO  
 
Bolzano, 26 marzo 2015 - Cento ragazzi di Alto Adige, Trentino e Tirolo partecipano da domani (25 marzo) e fino a sabato 28 alla quarta edizione del Festival della gioventù dell´Euregio. Nella manifestazione itinerante (tra Riva del Garda, Merano e Stams) si incontranpo per discutere su una serie di aspetti attorno al tema di fondo "Costruire insieme l´Euregio". E’ scattata la quarta edizione del Festiva della gioventù dell´Euregio, un progetto dedicato ai giovani dai 16 ai 19 anni, organizzato dall´ufficio Gect Euregio con sede a Bolzano, in collaborazione con la Provincia di Bolzano, la Provincia di Trento e il Land Tirol. Il titolo della nuova edizione del Festival è "Costruire insieme l´Euregio". Fino a sabato 28 i cento ragazzi provenienti da Alto Adige, Trentino e Tirolo, suddivisi in piccoli gruppi ed accompagnati da esperti, affronteranno, a livello bilingue, quattro interessanti temi sul futuro:"Lavorare e studiare nell´Euregio", "Arte e creatività", Mobilità senza confini" e "Natura e ambiente". Il Festival si svolge in forma itinerante lungo 3 tappe: si parte da Riva del Garda/arco per passare poi a Merano e concludere la manifestazione a Stams in Tirolo. Oltre ai momenti di confronto, il Festival offre un ricco programma di contorno per approfondire scambi e conoscenze tra tutti i giovani partecipanti. Per ulteriori informazioni: www.Europaregion.info/it/festival-gioventu.asp    
   
   
PUGLIA: SBLOCCATE LE RISORSE PER I DOTTORATI DI RICERCA, SOGGETTE AL PATTO  
 
Bari, 26 marzo 2015 - Sasso: un provolone di troppo Sbloccate le risorse per liquidare i giovani ricercatori che hanno terminato il proprio percorso di dottorato, risorse finora bloccate per via del “Patto di Stabilità”, in virtù del quale parte della spesa regionale è soggetta ad autorizzazioni periodiche da parte del Ministero dell’Economia e Finanze. I giovani avevano maturato il diritto alla borsa perché vincitori degli avvisi della Regione Puglia che finanziano i corsi di dottorato di quei ricercatori meritevoli ma sprovvisti di borsa ministeriale. “Lo avevamo detto ai ragazzi. Lo abbiamo detto anche a Fabio e Mingo di Striscia la Notizia, che sono venuti a trovarci lo scorso lunedì 23 marzo – ha detto l’assessore alla Formazione e al Diritto allo Studio Alba Sasso – Lo «spazio di patto» si sarebbe aperto a strettissimo giro, anche a fronte della delibera di giunta di venerdì 20 marzo che dava precise indicazioni circa le priorità del pagamento ai nostri ricercatori. Oggi arriva la determina con cui si autorizzano i pagamenti e siamo molto felici. Resta un velo di amaro – ha continuato Sasso – per quella parte di ragazzi a cui abbiamo finanziato il dottorato e che non hanno capito che i ritardi nel pagamento della parte finale della borsa non è dipeso dall’amministrazione regionale ma dai vincoli del Patto di Stabilità, decisi dal Governo e dall’Europa e che ci impongono dei tetti di spesa. Basta riprendere i comunicati stampa del Presidente Vendola e degli assessori per capire quante volte abbiamo chiesto che fossero allentate le morse di questa tenaglia. Infine voglio ricordare – ha concluso l’assessore – che queste borse di studio sono integrative rispetto a quelle ministeriali, che molti giovani pugliesi meritevoli ma senza borsa hanno potuto conseguire il titolo di dottorato grazie alla Regione Puglia e a questi bandi per niente scontati. Dal 2007 ad oggi la Regione Puglia, per l’alta formazione del suo capitale umano, ha investito risorse per 220 milioni di euro. Di questi 220 milioni di euro, €197.879.301,00 sono a valere sul Po Puglia Fse 2007-2013, pari al 15,5% del totale della dotazione del programma (1 miliardo e 280 milioni). In generale, a sostegno della formazione e dell’istruzione, secondo l’ultimo rapporto “Esf – Human Capital” della Commissione Europea, la Regione Puglia ha investito ben 633 milioni di euro, pari al 50% del totale dell’intera dotazione del Po Puglia Fse 2007-2013. Adesso contattiamo Fabio e Mingo per invitarli a riprendersi il provolone, è ancora fresco e potrebbe essere portato a Roma e Bruxelles”.  
   
   
SETTIMANA DELL’AMBIENTE VENETO. GLI EVENTI DEL 26 MARZO  
 
Venezia, 26 marzo 2015 - La manifestazione “Settimana dell’Ambiente Veneto”, promossa dalla Regione, si svolge dal 23 al 29 marzo. Si tratta dell’edizione 2015 dell’appuntamento di educazione ambientale ed informazione per sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo della scuola. L’iniziativa si articola da un lato in momenti di studio e discussione attraverso una serie di convegni e altri eventi; dall’altro in visite guidate a impianti e siti a valenza ambientale presenti sul territorio regionale. I convegni e le iniziative riguardano i temi ambientali più attuali e rilevanti per il contesto regionale, trattati da esperti e tecnici dei vari settori. Questa mattina (inizio ore 9.30) è in programma nella Sala Pietro d’Abano presso il Teatro Congressi ad Abano Terme (Padova) la presentazione del progetto di monitoraggio del bacino euganeo finalizzato alla salvaguardia e tutela del giacimento idrotermale, in collaborazione con il Consorzio Terme Euganee, il Bacino Idrominerario Omogeneo dei Colli Euganei (Bioce), l’Università degli Studi di Padova (allegato il programma), a cui interverrà anche l’assessore regionale alle politiche ambientali Maurizio Conte. Seguirà la visita ad un reparto termale in abbinamento con il progetto “Alle terme con i cuccioli”. A Portogruaro (Venezia), invece, nella sede del Consorzio di bonifica Veneto Orientale è previsto il convegno tecnico “Protezione del territorio. Metodologie e tecniche di prevenzione del dissesto idrogeologico”, con inizio alle ore 9.30. “Il motivo conduttore dell’edizione di quest’anno – sottolinea Conte – è infatti il “suolo”, in onore dell’anno internazionale dei suoli proclamato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, a cui do riservare la giusta attenzione. Il tema del suolo è anche strettamente connesso a Expo 2015”. Nell’ambito della manifestazione i siti visitabili domani con l’iniziativa “Porte aperte” sono: • Giardino vegetazionale Astego — Onè di Crespano del Grappa (Tv) • Sorgenti dell’Acquedotto Schievenin – Quero (Bl) • Centrale idroelettrica “Marchesini”, Contrada Marchesini – Valdagno (Vi) • Impianto di depurazione, via Straelle – Camposampiero (Pd) • Oasi naturalistica Cà di Mezzo - Codevigo (Pd) • Cave di Noale, via Ongari – Noale (Ve) • Bacino di fitodepurazione, via Borgo - Monselice (Pd) • Giardino botanico litoraneo del Veneto – Rosolina Mare (Ro).  
   
   
SETTIMANA DELL’AMBIENTE VENETO 2015. CONVEGNO SU ACQUA E SICUREZZA DEL TERRITORIO  
 
 Venezia, 26 marzo 2015 - E’ fondamentale tutelare una risorsa preziosa come l’acqua, ma lo è altrettanto far fronte al dissesto idrogeologico per il quale serve l’impegno di tutti, dalla Regione ai consorzi di bonifica ai comuni ma anche dei singoli cittadini. Lo ha detto l’assessore regionale alle politiche ambientali Maurizio Conte intervenendo ieri a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Padova) ad uno degli eventi programmati nell’ambito della Settimana dell’Ambiente Veneto 2015 sul tema della sicurezza del territorio. Suolo, acqua, terme, scuole, foreste, cibo, sono gli elementi centrali attorno a cui si articolerà l’edizione 2015 della manifestazione che, a differenza delle passate edizioni, non è concentrata in un’unica sede ma diffusa per sottolineare meglio le peculiarità del territorio veneto. La manifestazione prevede anche l’iniziativa “Porte aperte” grazie alla quale è possibile visitare in questi giorni diversi luoghi significativi dell’ambiente veneto. Nell’evento di oggi, realizzato in collaborazione con l’Unione Veneta Bonifiche, Conte ha detto che ogni singolo cittadino deve prendersi cura del territorio, come avveniva un tempo. I cambiamenti climatici hanno determinato un aumento in numero e in intensità dei fenomeni alluvionali in Veneto, che possono riproporsi in ogni momento. Pertanto bisogna essere tutti pronti ad affrontarli. Anche la semplice pulizia dei fossi, da parte di enti pubblici e dei privati, torna ad essere importante. Conte ha anche detto che la Settimana dell’Ambiente aiuta a comprendere meglio quali sono i risultati ottenuti grazie alle azioni congiunte fra la Regione e Consorzi di bonifica per la difesa del suolo dissesto. E l’intervento del presidente dell’Unione Veneta Bonifiche Giuseppe Romano ha evidenziato gli interventi messi in atto dai Consorzi di bonifica per prevenire il dissesto idrogeologico: 130 cantieri aperti in Veneto per un totale di 237 milioni di euro.  
   
   
FVG: PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE: AVVIATE LE CONSULTAZIONI PUBBLICHE  
 
Trieste, 26 marzo 2015 - Nei giorni scorsi a Udine, presso l´Auditorium della Regione, circa 150 persone hanno partecipato al primo appuntamento di consultazione pubblica promosso dalla Direzione Ambiente ed Energia, dedicato alla presentazione del percorso comune riferito al Piano Regionale di Tutela delle Acque e al Piano di Gestione delle acque del distretto delle Alpi Orientali. Nell´incontro sono stati illustrati i due strumenti di pianificazione, precisando il ruolo di ciascuno e fornendo un punto di vista complessivo sul tema della Direttiva Quadro Acque, direttiva 2000/60/Ce. "La tutela delle risorse idriche e la sostenibilità del loro utilizzo - ha precisato l´assessore regionale all´ambiente e all´energia Sara Vito - sono argomenti complessi, correlati con le tematiche del rischio idrogeologico e con le attività economiche connesse alle risorse idriche. Abbiamo il dovere di tutelare queste preziose risorse per le generazioni future. Da quasi due anni l´Amministrazione regionale si sta occupando di dare risposte puntuali e precise alle questioni ambientali del territorio. Parallelamente abbiamo avviato una fondamentale stagione di riforme con i Piani regionali e con specifici Disegni di legge, perché la materia ambientale necessita di pianificazione e di programmazione. Questo incontro ha voluto essere un momento illustrativo e informativo dello strumento che stiamo predisponendo, inserito in un contesto europeo e costruito con criteri di chiarezza e di semplicità, supportato da una approfondita analisi scientifica. Ricordo che la nostra Regione non ha ancora il Piano di Tutela delle Acque". Il vicedirettore della Direzione Ambiente ed energia Roberto Schak ha aperto e coordinato l´incontro illustrando come il Prta ha lo scopo di rappresentare lo stato di qualità delle acque nella nostra Regione, attraverso una corposa analisi conoscitiva, e di definire le misure per il raggiungimento degli obiettivi di qualità, attraverso un approccio che integri sapientemente gli aspetti quantitativi della risorsa con quelli più tipicamente di carattere qualitativo. Inoltre il Piano tiene conto dei fabbisogni, delle disponibilità, del minimo deflusso necessario alla vita dei corsi d´acqua, delle capacità di ravvenamento delle falde e delle destinazioni d´uso delle risorse compatibili con le loro caratteristiche qualitative e quantitative. Andrea Braidot, dell´Autorità di Bacino, ha spiegato il Piano di Gestione delle Acque del distretto delle Alpi Orientali, evidenziandone i contenuti e il rapporto con il Piano Regionale di Tutela delle Acque. Matteo Bisaglia, sempre dell´Autorità di Bacino, ha poi illustrato il contributo della consultazione pubblica alla definizione delle misure del Piano di Gestione, chiarendo come dalle criticità si siano costruite azioni di tutela. Daniela Iervolino, della Direzione Centrale Ambiente ed Energia, area tutela geologico-idrico-ambientale, ha specificato come per ciascuna categoria di acque è stato realizzato un piano conoscitivo, finalizzato a quantificare gli impatti che insistono sui singoli corpi idrici (prelievi d´acqua, scarichi, ...) e a monitorare lo stato di salute di ciascun corpo idrico attraverso indicatori biologici, parametri chimici, quantitativi e morfologici. Federica Lippi della direzione centrale ambiente ed energia area tutela geologico-idrico-ambientale ha illustrato l´iter del Piano. Si è poi soffermata nell´illustrazione di come sulla base delle criticità emerse in fase conoscitiva siano state individuate le azioni necessarie per poter raggiungere gli obiettivi di qualità imposti dalla Direttiva Quadro Acque. Ha infine illustrato i vantaggi del percorso di consultazione pubblica per addivenire alla realizzazione delle misure del Piano Regionale di Tutela delle Acque. "Abbiamo raccolto in questo incontro numerosi contributi", ha concluso l´assessore Sara Vito. "Crediamo nel percorso partecipato, strumento complesso ma fondamentale per costruire un piano condiviso e utile ai cittadini della Regione." Sul sito della Regione www.Regione.fvg.it sono pubblicate le informazioni illustrate nelle consultazioni pubbliche ed è scaricabile la Scheda osservazioni Prta che i portatori di interesse possono inviare alla Direzione Ambiente ed Energia. L´evento di Udine sarà replicato il giorno 30 marzo alle ore 15.00 a Gorizia presso l´Auditorium della Regione in via Roma 5. Nel mese di maggio partiranno i convegni tematici dedicati alle questioni specifiche: 05 maggio ore 16.30, Tolmezzo, Sala Comunità Montana, via Carnia Libera 29 - tema specifico: il Prta e il settore idroelettrico 12 maggio ore 17.00, Comune di San Vito al Tagliamento,- tema specifico: il Prta e gli impianti ittici, l´industria e l´agricoltura 26 maggio ore 17.30, Comune di Palmanova, Salone d´Onore del Palazzo Municipale di piazza Grande n. 1,, -tema specifico: il Prta e i pozzi ad uso domestico, il collettamento e il trattamento delle acque reflue L´incontro conclusivo è previsto a Pordenone il 13 ottobre.  
   
   
FUSIONE DI GRANAGLIONE E PORRETTA TERME - L´ASSESSORE ALLE POLITICHE PER LA MONTAGNA: "DALLA LEGGE REGIONALE RISPOSTE INNOVATIVE PER CONIUGARE LA GESTIONE DELLA RISORSA IDRICA CON LA VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE DELLA MONTAGNA E LO SVILUPPO DELL´APPENNINO"  
 
Bologna, 26 marzo 2015 - “Con la legge sulla fusione dei Comuni di Granaglione e Porretta Terme si dà una risposta efficace alla necessità di coniugare la gestione della risorsa idrica con la valorizzazione delle eccellenze della montagna e dei progetti di sviluppo turistico, culturale e produttivo del nostro Appennino”. Paola Gazzolo, assessore regionale alle Politiche per la montagna, esprime soddisfazione per il via libera dato dall’Assemblea legislativa alla norma che prevede la possibilità, per il nuovo Comune di futura istituzione, di stipulare un Accordo di programma con il regolatore del servizio idrico al fine di definirne standard qualitativi particolari e specifici legati alle caratteristiche sociali ed economiche del territorio. "L´obiettivo - aggiunge Gazzolo - è quello di promuovere, anche attraverso la gestione di un elemento prezioso come l´acqua, la crescita sostenibile e la valorizzazione delle produzioni locali, rispondendo alle richieste del territorio e dei sindaci. Quella approvata è una disposizione assolutamente innovativa dettata da un principio a cui intendiamo ispirare sempre più l’azione della Regione - conclude l’assessore -: tutelare e mettere a valore le peculiarità della montagna per favorirne lo sviluppo e consentire alle comunità di ritornare a vivere e a far crescere il nostro Appennino”.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: RICOSTRUZIONE POST-SISMA, PAGAMENTO IMU IMMOBILI INAGIBILI.  
 
Bologna, 26 marzo 2015 - “Non è che aspettiamo a muoverci che l’on. Meloni ci dica che c’è un problema per il pagamento dell’Imu sugli immobili inagibili nelle zone terremotate d’Emilia. Come ho detto nei giorni scorsi, e come è già stato ampiamente ripreso dalla stampa, siamo da tempo al lavoro per chiedere al Governo di prorogare la scadenza del pagamento oltre il mese di luglio”. Lo ha detto Palma Costi, assessore regionale alle Attività produttive dell’Emilia-romagna con delega alla Ricostruzione, commentando il tweet della parlamentare Giorgia Meloni che lancia un allarme, come spiega Costi, su una vicenda già ampiamente nota, rispetto alla quale si sta già lavorando per trovare una soluzione. “Con la collaborazione dei Comuni stiamo effettuando il monitoraggio degli immobili inagibili richiesto dalla Legge di stabilità, e a fine mese invieremo il dato al ministero dell’Economia. Prosegue quindi il nostro impegno per venire incontro alle giuste richieste dei cittadini e dei Sindaci, che devono trovare assolutamente una risposta positiva. Ma su questo siamo già in contatto con il Governo per definire un emendamento che proroghi la scadenza per il pagamento dell’imposta”.  
   
   
RIFIUTI, INTERVIENE WWF BASILICATA  
 
Potenza, 26 marzo 2015 - Il Wwf esprime – in un comunicato - le proprie perplessità sulle autorizzazioni che la Regione Basilicata continua a rilasciare relativamente ad impianti di trattamento rifiuti che, pur nella diversità di tipologie, non sembrano per niente coerenti con quanto disposto dalle leggi. Secondo il Wwf la regione Basilicata invece, senza un’adeguata pianificazione e nelle more della revisione del piano regionale dei rifiuti, che dovrà recepire la suddetta strategia “Rifiuti Zero” ai sensi del citato art. 37 del collegato ambientale, con le delibere di Giunta Regionale 758/2013 e 808/2014, ha dato il via libera ai progetti di impianti di produzione di cdr-css con recupero di energia a Ferrandina, Colobraro, Senise, Bernalda, ha autorizzato l’ampliamento delle produzioni e delle attività in corso presso la cementeria della Italcementi spa di Matera, e poi, nei giorni scorsi, con determina dirigenziale del 23.2.15, ha autorizzato l’ampliamento dell’attività di produzione di css dell’impianto dell’Ageco di Tito. Tale situazione ha indotto il Wwf nei giorni scorsi ad inoltrare una richiesta di accesso agli atti all’ufficio Compatibilità Ambientale della Regione Basilicata per conoscere lo stato di avanzamento di ciascuno dei suddetti progetti, in quanto è evidente che l’entrata in funzione dei vari impianti rischia seriamente di compromettere il redigendo piano regionale dei rifiuti ancor prima che venga alla luce, pregiudicando il raggiungimento degli obiettivi di riduzione e di recupero, ben delineati invece nella “strategia regionale rifiuti zero”.