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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Marzo 2015
WORLD EXPO TOUR TEL AVIV, MARONI E ASSESSORE INIZIANO LA TAPPA  
 
Milano - E´ iniziata mercoledì 25 marzo la tappa del World Expo Tour a Tel Aviv. Il presidente Roberto Maroni e l´assessore all´istruzione, formazione e Lavoro Valentina Aprea nonché la delegazione della Regione Lombardia parteciperanno alla "Design Week 2015: food for thought" al Design Museum di Holon, che dal 24 al 26 marzo dedica una serie di eventi e mostre al design e food made in Italy, in collaborazione con la Camera di Commercio e Industria Israel-italia, l´Ambasciata d´Italia in Israele, l´Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv e l´Istituto nazionale per il commercio estero Ice. Oltre al presidente Maroni, al Design Museum prenderanno la parola anche l´Ambasciatore d´Italia in Israele, Francesco Maria Talò e il presidente della Camera di Commercio e dell´Industria Israel-italia, Ronni Benatoff. Il programma della mattinata proseguirà con una serie di visite in alcuni importanti centri di ricerca e sviluppo. In Israele l´evento di promozione di Expo Milano 2015, che caratterizza tutte le tappe del World Expo Tour del Presidente Maroni, si svolgerà mercoledì 25 marzo alle ore 19 all´Ambasciata d´Italia a Tel Aviv. Nell´occasione sarà sottoscritto anche l´accordo di "Student internship" tra Regione Lombardia e Kkl-jnf, Keren Kayemeth Leisrael - Jewish National Fund. A seguire, il Presidente Maroni incontrerà la stampa. La missione istituzionale della Regione Lombardia in Israele si concluderà il 26 marzo con l´incontro fra il presidente Maroni e il premio Nobel per la Pace Shimon Peres al Peres Center for Peace, sede dell´Organizzazione non governativa fondata dall´ex Presidente israeliano con l´obiettivo di promuovere la pace in Medio Oriente.  
   
   
EXPO MILANO 2015 PRESENTA ALLAVITA! LO SPETTACOLO ESCLUSIVO DEL CIRQUE DU SOLEIL  
 
Expo Milano 2015 ha presentato Allavita!. Lo spettacolo che il Cirque Du Soleil ha realizzato in esclusiva per l’Esposizione Universale di Milano andrà in scena dal 13 maggio al 30 agosto, da mercoledì a domenica, nell’affascinante cornice dell’Open Air Theatre. Ventitré dei 48 artisti che compongono il cast internazionale che si esibirà durante la manifestazione sono italiani. Allavita! racconta di un ragazzino che riceve in dono un seme magico da sua Nonna. Da questo seme appare un amico immaginario che lo guida in un fantastico viaggio tra stupore, coraggio e speranza. È stato il tema di Expo Milano 2015, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, ad avere ispirato la storia. Allavita! si articola in 14 atti che combinano insieme l’arte del circo contemporaneo con quella del teatro, della danza e le esibizioni dei pagliacci. Il tutto intrecciato e arricchito da musiche originali, sorprendenti costumi di scena, trucchi creativi e proiezioni video multimediali. Il titolo Allavita! fa riferimento alla consapevolezza dei venti che ci nutrono e delle radici che tengono unita la famiglia internazionale. È un invito a nutrire le nostre vite con piacere, sapore e passione. “Lo spettacolo principale di Expo Milano 2015, ideato dal Cirque Du Soleil, aggiunge un enorme valore alle esperienze che I visitatori potranno vivere – ha spiegato Giuseppe Sala, Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015 e Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.a. -. Sono molto felice di poter offrire loro uno show così coinvolgente e affascinante come Allavita! Siamo davvero onorati di ospitare una produzione di così alto livello internazionale. Tanto più che molti artisti italiani si esibiranno in questo spettacolo. Questa è un’ulteriore dimostrazione di quanto il nostro Paese sia ricco di persone di talento. E grazie all’Esposizione Universale potremo mostrare anche questa nostra ricchezza al mondo”. “Allavita! sarà una festa per i sensi che stupirà il pubblico con una performance al tempo stesso scioccante dal punto di vista fisico e coinvolgente a livello emozionale – ha dichiarato Yasmine Khalil, Presidente Eventi e Progetti Speciali del Gruppo Cirque Du Soleil -. Siamo onorati di far parte di Expo Milano 2015: con il nostro spettacolo potremo educare e intrattenere visitatori dall’Italia e da tutto il mondo”. I biglietti di Allavita! sono già disponibili online, sul sito www.Expo2015.org. I prezzi variano in base al settore prescelto: 35 euro (Settore A Blu), 30 euro (Settore B Viola), 25 euro (Settore C Giallo). Per assistere allo spettacolo del Cirque Du Soleil è necessario avere il biglietto di ingresso a Expo Milano 2015. Il team del Cirque Du Soleil – Eventi e Progetti Speciali si dedica a creare e produrre contenuti artistici unici per eventi internazionali straordinari. Più di recente, si è esibito in eventi internazionali come il Super Bowl, Fifa & Fiba, gli Academy Awards, Eurovision, Expo di Saragozza e di Shanghai, così come in più di 1.000 occasioni private o aziendali negli ultimi 10 anni.  
   
   
MERCATI GENERALI MILANO: NECESSARIO CAMBIAMENTO CONDIVISO  
 
Milano - "Dall´ascolto di tutte le parti interessate è emersa chiaramente la necessità di cambiare: lo scopo è avere un Mercato rinnovato, più efficiente nella logistica, sempre più attento al tema della sicurezza alimentare, più adeguato alle esigenze di chi vi lavora e al contempo più capace di competere a livello nazionale e internazionale". Lo ha detto Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, al termine dell´incontro con i rappresentanti delle principali categorie che operano presso i Mercati Generali (grossisti, dettaglianti, ambulanti), oltre a un rappresentante di Sogemi. Modifica Testo Unico Commercio - "Sul tavolo - ha spiegato Parolini - sono state poste questioni importanti, come l´eventuale modifica del ´Testo Unico del Commercio´, la necessità dell´ammodernamento delle strutture, l´introduzione di sistemi di conservazione delle merci e di logistica più efficienti, il rapporto tra operatori e Sogemi nella definizione del futuro dell´Ortomercato". Regione Garante Interesse Generale - "Regione Lombardia è garante dell´interesse generale e, in virtù di questo ruolo, - ha aggiunto Parolini - è nostra volontà arrivare a una soluzione in tempi ragionevoli, senza snaturare la funzione che il Mercato ortofrutticolo ha svolto da quando è stato istituito ad oggi, per riportarlo nella posizione di leadership europea che merita". Prudenza E Tempismo - "È fondamentale che in questo processo di cambiamento tutte le voci siano ascoltate - ha proseguito -, senza fughe in avanti né l´imposizione di soluzioni che non tengano conto delle esigenze e dei legittimi interessi in gioco. Bisogna procedere con prudenza e al contempo con tempismo". "Per questo - ha concluso l´assessore - prenderò contatti con l´assessore D´alfonso, del Comune di Milano, per affrontare in maniera il più possibile condivisa le problematiche emerse nell´incontro".  
   
   
L’ITS AGROALIMENTARE E VITIVINICOLO DI CONEGLIANO (TV) FORMA PROFESSIONISTI CHE NEL SETTORE DEL VINO TENGONO ALTA LA BANDIERA DEL “MADE IN ITALY  
 
 Venezia - “Il Made in Italy è il valore principale delle produzioni italiane e il traino delle esportazioni con il settore del vino che rappresenta il maggior valore aggiunto. In questo settore strategico per l’intera economia dobbiamo investire di più affinché possa fare da traino a tutti gli altri settori. Come? Attraverso la valorizzazione del capitale umano”. È quanto sostiene l’assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan, commentando i numeri significativi dell’Its Nuove tecnologie per il Made in Italy – comparto agroalimentare e vitivinicolo di Conegliano (Treviso). In 5 anni, infatti, sono stati erogati 1.111.653 euro di contributi pubblici per offrire una preparazione tecnica e scientifica altamente specialistica a 98 studenti iscritti. Al termine dei primi 2 corsi svoltisi nel I triennio di pianificazione (2010-2012) tra Conegliano e la sede di Bardolino (Verona), su 38 iscritti, sono 20 gli studenti occupati e 2 quelli che hanno proseguito gli studi all’università, con un tasso di occupazione del 65%. Nel Ii triennio di pianificazione (2013-2015), invece, vengono svolti 3 corsi tra Conegliano e Bardolino per un totale di 60 studenti iscritti. Attualmente il diploma rilasciato dall’Its agroalimentare e vitivinicolo è quello di Tecnico superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing delle produzioni agrarie, agro-alimentari e agro-industriali. L’its opera nell’Area 4, per la formazione di Tecnici Superiori essenziali ad un settore importantissimo dell’economia italiana e, in particolare, del Veneto, che garantisce occupazione e che dunque mantiene altissimi tassi di esportazione. “I prodotti vitivinicoli italiani, contrassegnati con il termine “Made in Italy”, sono riconosciuti ed apprezzati in tutto il mondo come garanzia di prodotti ricercati e di qualità. Per valorizzare questo patrimonio ci vuole quindi maggiore e peculiare professionalità. Il Veneto ha perciò chiesto ed ottenuto dallo Stato di pensare ad una formazione tecnica superiore alternativa all’università con stage in azienda obbligatori per almeno il 30% del monte orario complessivo, con il 50% dei docenti provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni e in cui all’impresa del vino, nel caso dell’Its agroalimentare e vitivinicolo, è affidata la guida”, conclude Donazzan.  
   
   
RIUNIONE COMITATI GIOVANI IMPRESA COLDIRETTI POTENZA E MATERA  
 
Si sono tenuti, presso la sede della Coldiretti di Basilicata, i comitati congiunti di Coldiretti Giovani Impresa di Potenza e Matera, per la presentazione dei nuovi delegati provinciali di Potenza (il ventunenne Michele De Stefano, imprenditore agricolo di Abriola), e di Matera (il ventisettenne imprenditore agricolo Daniele Cicirelli di Grassano). Hanno partecipato all’incontro il direttore regionale della Coldiretti di Basilicata Angelo Milo, la delegata regionale dei Giovani Anna Maria Mazzeo e il segretario regionale Giovanni Padula. L’incontro è servito però anche a trattare diverse tematiche legate al mondo dell’imprenditoria giovanile, nonché della Ix edizione del premio Oscar Green. “Oscar Green è il premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa per valorizzare e dare spazio all’innovazione in agricoltura” ha affermato Giovanni Padula. “I giovani di Coldiretti premiano l’innovazione, con l’obiettivo di valorizzare le giovani realtà imprenditoriali italiane del settore agricolo e alimentare, che sono state capaci di emergere tra le altre grazie a un modello di impresa innovativo e sostenibile”. “Questo concorso nelle precedenti edizioni ci ha dato tante soddisfazioni, con due oscar e tre finalisti” ha aggiunto Anna Maria Mazzeo. “Il 2015 è poi l’anno dell’Expo di Milano che vedrà l’Italia sotto i riflettori internazionali, e Coldiretti Giovani Impresa sarà parte attiva presentando il meglio della nostra agricoltura, delle eccellenze innovative, ma con un occhio di riguardo per le tradizioni”. I termini per l’iscrizione sono fissati al 5 aprile 2015.  
   
   
AGRICOLTURA: FVG, AGGREGAZIONE E QUALITÀ PER FRUTTICOLTURA  
 
Spilimbergo, - Favorire i processi di aggregazione tra i produttori, l´innovazione, l´affermazione della qualità anche attraverso la certificazione delle eccellenze che nel Friuli Venezia Giulia sono insite nel settore; questo il percorso che secondo il vicepresidente e assessore alle Risorse rurali, Sergio Bolzonello, la frutticoltura dovrà seguire per puntare allo sviluppo e a una maggiore redditività. Un percorso, che sarà sostenuto dalle misure previste dal nuovo Programma di sviluppo rurale (Psr), ormai in dirittura di arrivo, e rispetto al quale già dalla prossima estate sarà possibile accedere ai bandi per ottenere i finanziamenti previsti. L´occasione, è stata fornita a Bolzonello dal convegno ´Fruttilcoltura duemilaventi: scelte innovative´, organizzato, a Spilimbergo, dalla cooperativa Friulfruct, in collaborazione con la Regione e con il Comune di Spilimbergo. Un convegno di carattere tecnico ma molto partecipato, introdotto dal consigliere comunale delegato all´agricoltura, Armando Spagnolo, e caratterizzato dall´illustrazione delle esperienze maturate, in Trentino, sul rinnovo varietale del melo, da parte di Luca Lovati del Consorzio innovazione frutta, e nel ferrarese, sulle nuove forme di allevamento del melo e nuovi materiali, illustrati da Michele Giori, della Società agricola Salvi Vivai. Bolzonello, nel rilevare che Friulfruct si sta impegnando per favorire l´aggregazione dei produttori, ha ribadito che, al momento, nel Friuli Venezia Giulia mancano impianti di trasformazione dei prodotti della frutticoltura. Questo determina una riduzione del valore aggiunto che il settore garantisce ai produttori della nostra Regione. L´assessore Bolzonello ha quindi evidenziato che nel nostro mondo rurale le aziende agricole di piccole dimensioni spesso non hanno saputo precorrere l´evoluzione del mondo rurale e dei mercati. Non a caso, negli ultimi dieci anni, la frutticoltura del Friuli Venezia Giulia ha perso il 42 per cento delle aziende. Anche per questo motivo occorre ora favorire la specializzazione delle aziende, e sostenere un processo di filiera che consenta al settore di affrontare con efficacia le sfide dei mercati. E il Psr 2014/2020, come ha ricordato Bolzonello, è stato predisposto tenendo conto di queste necessità, e di tali prospettive. Infatti sosterrà tra l´altro la competitività e l´innovazione, nonché le filiere agroalimentari che sapranno dimostrare solidità nel tempo, e sui mercati. Favorirà la formazione degli operatori, l´adeguamento strutturale delle aziende attraverso il pacchetto giovani, e la gestione integrata dei vigneti e dei frutteti, in particolare per le aziende che aderiranno a sistemi di qualità certificata, nonché il comparto biologico e i progetti di ricerca e innovazione.  
   
   
BOLZANO: AGGIORNAMENTO FORMATIVO IN ALTO ADIGE PER CASARI RUMENI  
 
Otto casari rumeni hanno concluso di recente un periodo di aggiornamento formativo presso la Scuola professionale Salern. Ai partecipanti l´assessore provinciale all´agricoltura e formazione professionale agrario-forestale Arnold Schuler ha consegnato gli attestati di frequenza. Il corso nasce da un gemellaggio in atto da anni fra l´Alto Adige e la regione rumena Moldova e consente ai contadini locali un fattivo scambio con gli altotesini dai quali apprendono la lavorazione del latte e le tecniche di caseificazione. Un progetto di collaborazione in tal senso era stato avviato quattro anni fa su suggerimento dell´ex Commissario europeo Dacian Ciolos, rumeno, in considerazione del fatto che l´agricoltura di montagna nella zona dei Carpazi orientali risulta essere per molti versi simile a quella altoatesina. Nel corso della cerimonia conclusiva dell´aggiornamento, con consegna ai partecipanti rumeni degli attestati di frequenza del corso a cura dell´assessore provinciale competente Arnold Schuler, tenutasi presso la Scuola professionale di economia domestica Aslago a Bolzano, al medesimo è stato consegnato un dono. Vasile Avadanei, che ha frequentato tutti i corsi organizzati finora in Alto Adige per i casari rumeni, ha consegnato a Schuler una forma di cacio cavallo "Cascaval", prodotto secondo un´antica ricetta della sua patria. Alla cerimonia erano presenti dirigenti, insegnanti e rappresentanti del Consorzio delle Latterie.  
   
   
PRODOTTI DI QUALITÀ DELL´ALTO ADIGE A EXPO 2015  
 
L´alto Adige durante Expo 2015 avrà la possibilità di "catturare" l´attenzione di milioni di visitatori non solo grazie allo stand in fase di realizzazione in questi giorni, ma anche grazie ai propri prodotti di qualità. Alcuni di questi, tra cui le mele e il vino, rappresentano il più importante biglietto da visita della nostra terra. Dal 1° maggio al 31 ottobre, gli occhi del pianeta saranno puntati su Expo 2015, l´esposizione mondiale che quest´anno si svolge a Milano. Per sfruttare al meglio la vetrina svolta dalla manifestazione, i prodotti di qualità dell´Alto Adige hanno stretto un rapporto di partnership con Eos (Export Organisation Südtirol), l´ente che coordina la presenza a Expo, e l´accordo è stato presentato questa mattina (25 marzo) dal direttore del Dipartimento provinciale economia Andrea Zeppa, dal direttore marketing del Consorzio vini Alto Adige Werner Waldboth, dal presidente del Consorzio mele Alto Adige Georg Kössler, da Paul Zandanel di Eos e da Marion Pristinger in rappresentanza del mondo gastronomico made in Südtirol. "Expo non è solo una vetrina unica per presentare in un contesto globale le nostre eccellenze - ha spiegato Zeppa - ma soprattutto un´occasione per creare reti e aprirsi a nuove relazioni con partner internazionali". In quest´ottica si inquadra la presenza del Consorzio vini Alto Adige che, come ha sottolineato Waldboth, "proporrà una selezione di prodotti diversi ogni mese, con ampio spazio alle particolarità del nostro territorio". Con ben 5.300 ettari coltivati a vigneto, l´Alto Adige produce l´1% del vino italiano: una cifra davvero considerevole, ma che sembra poca cosa se rapportata alla frutticoltura. La coltivazione delle mele, infatti, occupa in Provincia di Bolzano ben 18mila ettari di terreno che consentono di produrre ogni anno un milione di tonnellate di frutti: una mela su due che viene commercializzata in Italia arriva dall´Alto Adige, mentre a livello europeo il rapporto è di uno a dieci. "La nostra presenza - ha spiegato Georg Kössler - non vuole essere legata solamente alla vendita di un prodotto. L´obiettivo, infatti, è quello di lasciare un messaggio a chi visiterà lo stand dell´Alto Adige a Expo 2015: le mele appartengono a questo territorio". A Marion Pristinger, invece, è toccato il compito di illustrare la presenza gastronomica sudtirolese all´interno di una rassegna intitolata "Nutrire il pianeta - energia per la vita". "Uno slogan perfetto per la nostra terra - ha sottolineato - che porterà in tavola tutte le peculiarità e le specialità altoatesine: le fragole della Val Martello, gli asparagi di Terlano, la frutta e i formaggi". Paul Zandanel di Eos, infine, ha annunciato che anche il Festival del gusto, in programma a Bolzano dal 29 al 31 maggio, verrà presentato a Milano nel corso di una settimana tematica (11-16 maggio) presso lo stand altoatesino. "Contiamo di raggiungere pubblico e stampa specializzata - ha commentato Zandanel - e speriamo che qualche visitatore di Expo 2015 possa decidere di visitare il Festival".  
   
   
SGARBI SCEGLIE I TESORI DELLA VALLE D´AOSTA PER EXPO 2015  
 
Il critico d´arte Vittorio Sgarbi ha trascorso un´intera giornata in Valle d´Aosta, martedì 24 marzo, immerso nelle opere d´arte contenute nei tanti musei che raccolgono i capolavori delle varie epoche. Era alla ricerca di opere in grado di rappresentare la nostra regione nell´esposizione I Tesori d´Italia, che sarà allestita all´interno del padiglione Expo di Eataly. Vittorio Sgarbi, critico d´arte Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo hanno opere importanti, in misura anche delle loro dimensioni. Una piccola regione come il Molise ne avrà tre. E la Valle d´Aosta ne avrà quattro. (...)Quindi ogni regione avrà, parimenti, un percorso: ovviamente in alcune regioni come la Toscana è il Veneto sarà più facile avere opere del Trecento, del Quattrocento, del Cinquecento, del Seicento, qui abbiamo una selezione più ristretta, e un artista contemporaneo, che può essere per le Marche Cucchi, per Roma Pizzicannella. Anche qui ad Aosta qualche artista contemporaneo si è difeso sul fronte della grande proposta di una idea dell´Italia che non è morta nell´arte, insomma, anche se il tempo più recente ci ha dato meno grandezza. Ma io ritengo che sia giusto che si mostri tutto il percorso dell´arte italiana. La ricerca si è dipanata fra il Museo della Cattedrale, il Chiostro e la Collegiata di Sant´orso, i depositi d´arte, il Teatro romano, il Museo archeologico regionale e il Castello Gamba di Châtillon. Quasi tutti luoghi che gli erano già noti, ma nei quali ha avuto modo di trovare gradite sorprese. Vittorio Sgarbi, critico d´arte Qui le meraviglie sono valorizzate. Un museo come questo, che non conoscevo, è straordinariamente ben organizzato. Il Forte di Bard è un altro luogo formidabile dove, tra l´altro, farò una mostra non dentro l´Expo ma parallela all´Expo, con una grande collezione di pittura veneta tra Trecento e Settecento. E poi ho visto, di nuovo, anche i monumenti antichi, il bellissimo teatro e soprattutto, credo, la cosa più preziosa, insieme alla facciata del Duomo: il Chiostro di Sant´orso. La scelta non è ancora del tutto compiuta e sarà perfezionata nei prossimi giorni, ma pare chiaro che la Valle d´Aosta sarà rappresentata da un´opera di epoca antica, presumibilmente romana; da un´opera medievale che potrebbe essere la cassa reliquiario di Sant´orso; da due opere d´arte contemporanee. Una sarà un quadro di Italo Mus, l´altra un dipinto di un´artista vivente. Vittorio Sgarbi, critico d´arte Tre nella parte storica, cioè degli artisti antichi e scomparsi, quindi fino al Novecento come facciamo con l´Emilia Romagna con Morandi (qui dovrebbe essere Mus) e poi, in un´altra sezione, che evidentemente è più legata alla dimensione conviviale, un artista vivente. E quindi su questo avremo il quarto artista aostano e sto valutando quale possa essere.  
   
   
XYLELLA.INTERVENTO ASSESSORE PUGLIA  
 
Sugli articoli di stampa apparsi oggi sui giornali circa l’allarme lanciato dal Commissario alla Salute della Ue sull’emergenza Xylella, arriva la replica dell’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni. "Ritengo che le preoccupazioni espresse dal portavoce del commissario alla salute risalgano a quanto emerso dall´ultimo incontro avuto a Bruxelles alla fine del mese scorso. In quella sede furono suggerite alcune misure, tra le quali l´allargamento della fascia di eradicazione – dice Nardoni - A seguito di quell´incontro è stato adeguato il piano del commissario così come l´osservatorio regionale ha adottato una nuova determina di delimitazione delle aree con la quale si introduce una fascia di eradicazione di quindici chilometri all´interno dell´area infetta, nella quale avverrà l´estirpazione delle sole piante infette. È stata poi prevista una nuova zona, esterna alla zona cuscinetto, ed estesa oltre venti chilometri, definita area di profilassi dove saranno eseguite le azioni di lotta al vettore. “Riguardo ad altre misure pure paventate di blocco della vite e degli agrumi e di altre 150 specie ospiti, richiamo nuovamente – continua l’assessore regionale - la lettera scritta nei giorni scorsi dal presidente Vendola al primo ministro Renzi con la quale si chiede un rafforzamento del ruolo politico dell´Italia su questa vicenda per contrastare interessi economici contrapposti di altri Stati membri che spingono verso soluzioni radicali e attualmente non confortate da rilievi scientifici.(...) “Se volessi inoltre iscrivermi al gioco che è di moda in questi giorni del rimpallo di responsabilità dovrei dire che anche la Regione é preoccupata dalla totale assenza dell´Europa in questa vicenda - sottolinea Nardoni – Un dramma che viene trattato come una qualsiasi calamità, mentre si tratta di un evento che per dimensioni e conseguenze ha portata eccezionale e straordinaria. Ma ad oggi non c’è nessun bando sulla ricerca, nessun indennizzo in favore di agricoltori e vivaisti danneggiati e il contributo dell’Europa per le azioni di eradicazione è di soli 700 mila euro, rispetto agli oltre 17 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Puglia e dallo Stato Italiano.” Sono preoccupato anche dall’atteggiamento di una grande organizzazione professionale agricola - dice – che cerca visibilità sulla stampa oggi come censore della regione, ieri con la storia dello scambio dei ramoscelli d´olivo nella giornata della domenica delle palme e, non fa l’unica cosa che in questo momento sarebbe necessaria: ovvero sollecitare i propri iscritti a fare le pratiche agronomiche che da inconfutabili riscontri scientifici, oltre all’eradicazione, rappresentano l’unico rimedio per frenare l’evoluzione della malattia. Non intervenivo da giorni sul tema della xylella per evitare ogni polemica politica e lasciare lavorare il Commissario al quale la Regione – conclude l’Assessore Fabrizio Nardoni - è accanto quotidianamente con i propri enti strumentali, le società partecipate e l´osservatorio fitopatologico.  
   
   
LIGURIA: IL PIACERE DI CAMBIARE ROTTA A SLOW FISH CON I LABORATORI DEL GUSTO  
 
Anche quest´anno ci sono tantissimi motivi per partecipare a uno dei 21 Laboratori del Gusto nel programma di Slow Fish, gli appuntamenti targati Slow Food per conoscere e approfondire temi e prodotti legati al mare a partire dal piacere della tavola e del convivio. Nella Piazza delle Feste del Porto Antico di Genova, dal 14 al 17 maggio, si possono incontrare nomi autorevoli del panorama gastronomico italiano e internazionale, esperti, pescatori, produttori di vino e di birra artigianale. Denominatore comune? Il Mar Mediterraneo. In loro compagnia si può apprezzare la cucina di mare a partire dalla storia e provenienza delle materie prime e, grazie agli appuntamenti targati Master of Food, imparare le tecniche culinarie per capire al meglio un piatto e riproporlo a casa. E ancora si affrontano temi importanti come la biodiversità con il supporto di alcuni tra i più famosi biologi marini italiani e si fa educazione a 360 gradi grazie alla presenza dei pescatori, veri protagonisti dell´evento. Moreno Cedroni, direttamente dal Ristorante La Madonnina del Pescatore di Senigallia, presenta le virtù del baccalà, mentre Didem Senol, la giovane cuoca del ristorante Lokanta Maya di Istanbul, ci porta sul Bosforo con il suo simbolo, la palamita, in una sorprendente lezione di cucina. Artur Martinez, stella Michelin per il suo ristorante Capritx di Barcellona, ha studiato una bella lezione sulle tapas marinare catalane. Gli risponde il padrone di casa Luca Collami del Ristorante Baldin con i finger food alla genovese. Per approfondire la tradizione mediterranea del piatto unico di pesce non si può mancare il brodetto alla termolese di Antonio Terzano dell´osteria Dentro le Mura a Termoli, Cb) e la bouillabaisse rivisitata di Pierre Giannetti, chef de Le Grain de Sel di Marsiglia. Alice Delcourt, chef del ristorante Erba Brusca di Milano, propone la sua personale interpretazione delle ostriche del Mare Nostrum con un evento targato Master of Food, mentre grazie alla rete di Slow Food nel Mediterraneo si scoprono differenze morfologiche e organolettiche del gambero rosso, in un viaggio che va da Termoli a Palamós (Spagna), da Sanremo alle Isole Eolie. Come per ogni edizione non mancano i Laboratori del Gusto targati Sigaro Toscano: 3 appuntamenti per completare con una bella fumata l´esperienza gourmande di Slow Fish. Queste sono solo alcune delle proposte in calendario, i dettagli e la possibilità di prenotare sono su www.Slowfood.it