Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Maggio 2013
SEA HANDLING. PISAPIA: “DECISIONE COMMISSIONE EUROPEA NULLA A CHE VEDERE CON RICORSI COMUNE”  
 
Milano, 9 maggio 2013 - “La decisione della Commissione Europea sulla proroga chiesta dal Governo su Sea Handling –che non ha nulla a che vedere con l’istanza presentata dal Comune per ottenere la sospensiva della sanzione decisa dalla Commissione- conferma la scelta dell’Amministrazione che fin da subito ha ritenuto di ricorrere in tutte le sedi giurisdizionali avverso una decisione che ritiene infondata in fatto e in diritto. Sui ricorsi presentati dal Comune non vi è stato ancora nessun pronunciamento”. Lo precisa il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia. “Dopo il diniego al Governo da parte della Commissione, Il Comune proseguirà ancora con maggiore convinzione il suo impegno per evitare le conseguenze della decisione della Commissione Europea, anche con le necessarie azioni giudiziarie davanti ai giudici nazionali”, conclude il Sindaco Pisapia.  
   
   
LE PROBLEMATICHE ED I RISCHI CONNESSI ALLA PRESENZA DI FAUNA SELVATICA ALL’AEROPORTO DI RONCHI DEI LEGIONARI  
 
Ronchi dei Legionari, 9 maggio 2013 – Si è tenuta ieri all’aeroporto di Ronchi dei Legionari una tavola rotonda nella quale sono state affrontate la problematiche che la presenza di fauna selvatica può portare al trasporto aereo, il cosiddetto wildlife strike. Con questo termine, sconosciuto ai più, si intende l’impatto tra un aeromobile ed uno o più volatili o altra fauna selvatica, con conseguenze di gravità più o meno rilevanti. E’ ormai ampiamente appurato che il rischio di collisione tra aerei ed uccelli – o altra fauna selvatica – rappresenta un problema estremamente concreto ed una causa di altissimi costi. Anche un piccolo uccello, se impattato a velocità molto alte, può infatti causare gravi danni. Per prevenire e monitorare i rischi per la navigazione aerea derivanti dalla presenza di fauna selvatica, l’Aeroporto di Ronchi dei Legionari si è dotato, già dal 1985 e primo in Italia, di un falconiere: questo ha favorito negli anni un controllo incruento della fauna selvatica nell’area aeroportuale, consentendo di raggiungere obbiettivi più che soddisfacenti in termini di prevenzione degli impatti. Grazie alla costante presenza dei falchi e agli interventi effettuati quotidianamente dal falconiere, l’aeroporto è ormai percepito dalla fauna selvatica quale luogo sgradevole e non sicuro. L’attività del falconiere viene supportata da una continua analisi delle presenze di fauna selvatica nell’area aeroportuale, finalizzata ad adeguare le misure e gli interventi posti in essere per la prevenzione del fenomeno. L’incontro, primo di questo tipo organizzato da Aeroporto Friuli Venezia Giulia Spa e a cui sono stati invitati gli operatori coinvolti a qualsiasi titolo nella gestione del territorio, era mirato a condividere le problematiche legate a questo particolare fenomeno, per giungere quindi ad un’ancor migliore prevenzione del rischio. La gestione del territorio assume infatti un aspetto di particolare rilievo, considerando che la presenza di una discarica, di una riserva faunistica o di altre attività, anche a una certa distanza dall’area aeroportuale, possono influire sulla fauna selvatica che poi sarà presente all’interno del sedime. Dopo un inquadramento del fenomeno del wildlife strike all’aeroporto di Ronchi dei Legionari, sono stati presentati i primi risultati dello studio naturalistico-ambientale in corso di finalizzazione, che, analizzando l’habitat naturale in cui è localizzato l’aeroporto e le specie di fauna selvatica presenti, indica quali sono le azioni mitigatrici da intraprendere.   Nel 2012 si sono registrati all’aeroporto di Ronchi dei Legionari 8 impatti con fauna selvatica, uno solo dei quali ha portato alla cancellazione di un volo in partenza. In una scala di misurazione del rischio di questo fenomeno che va da 0 a 2, la media per l’aeroporto regionale per l’anno passato si è attestata allo 0,082, segnale inequivocabile dell’efficacia delle azioni intraprese per la prevenzione del rischio. Resta tuttavia fondamentale il contributo di tutto il territorio nella gestione di questa problematica, con la consapevolezza che solo con un’adeguata sensibilizzazione e coinvolgimento si potrà giungere a risultati ancora migliori.  
   
   
NUOVA VIABILITÀ NELLA PIANA, FIRMATO IL PROTOCOLLO CON I COMUNI TOSCANI  
 
Firenze 9 maggio 2013 – Migliorare la viabilità della Piana, pur in attesa della realizzazione della Bretella tra Lastra a Signa e Signa, è possibile. Per farlo la Regione Toscana ha previsto 15 milioni di euro di contributi straordinari, che serviranno per finanziare l’integrazione tra la viabilità locale e quella regionale, un sistema di circonvallazioni e passanti che servirà per alleggerire il traffico nei centri abitati di Signa, Lasta a Signa e Campi Bisenzio e migliorare la qualità dell’aria e della vita per i residenti. Alla presenza del presidente della Toscana Enrico Rossi, l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli ed i sindaci di Signa, Lastra a Signa e Campi Bisenzio hanno firmato il protocollo d’intesa che avvia il percorso che porterà alla realizzazione della nuova rete infrastrutturale. Seguirà il passaggio degli atti dal Consiglio Regionale per l’integrazione del Programma pluriennale di investimenti sulla viabilità regionale. Infine saranno sottoscritti specifici accordi di programma tra le amministrazioni, per la definizione dei progetti e dei cronoprogrammi. La nuova viabilità: Gli interventi sulla viabilità locale riguarderanno i Comuni di Lastra a Signa, Signa e Campi Bisenzio. I tre Comuni hanno individuato tra i tracciati già previsti dai loro strumenti urbanistici, alcune strade che potrano essere realizzate con i contributi strordinari della Regione e che consentiranno la realizzazione di una ‘viabilità di completamento’ utile per migliorare l’attuale rete stradale facendo in modo che la viabilità locale integri la viabilità regionale. In particolare si interverrà su tre direttrici: - nel Comune di Lastra a Signa si collegheranno l’uscita della Sgc Fipili con il ponte sull’Arno fra Lastra a Signa e Signa; - nel Comune di Signa si collegheranno il ponte sull’Arno fra Lastra a Signa e Signa e la località Indicatore lungo la Sr 66; - nel Comune di Campi Bisenzio si realizzerà una circonvallazione di Campi Bisenzio lato est nel tratto attraversato dalla Sr 325; Gli Accordi di Programma che saranno firmati tra le Regione Toscana ed i tre Comuni definiranno nel dettaglio i progetti attuativi degli interventi e la loro suddivisione in lotti, nei limiti di spesa autorizzati dalla Lr n° 77/2012 (legge Finanziaria regionale) e del Patto di Stabilità. Le risorse: La Giunta regionale ha previsto uno stanziamento di poco meno di 15 milioni di euro a carico del bilancio pluriennale 2013/2015. Per l’esattezza sono stati previsti 14.800.000 euro, articolati in due tranche: - 7 milioni nel 2013; - 7,8 milioni nel 2014.  
   
   
ACCOLTA A CROTONE LA NAVE SEABOURN QUEST  
 
Catanzaro, 9 maggio 2013 - La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi ha accolto ieri al porto di Crotone i passeggeri e l’equipaggio di una nuova nave da crociera, giunta nella città Pitagorica, a seguito degli accordi relativi al calendario regionale turistico crocieristico. Si tratta della Seabourn Quest un nuovissimo e raffinato vascello, proveniente da Venezia, diretto a Montecarlo e che farà tappa anche in altre splendide realtà del Mediterraneo. La Seabourn, è uno dei marchi dell’americana Ccs-carnival Corporate Shipbuilding, il leader mondiale nel settore delle navi da crociera, proprietaria fra l’altro anche di Costa. “Con grande soddisfazione abbiamo accolto i turisti e l’equipaggio della Seabour – ha dichiarato la Vicepresidente Stasi – giunti per la prima volta nel Porto di Crotone. Siamo convinti che il territorio, la storia ed il calore dei nostri luoghi potranno far innamorare i 450 croceristi presenti, prevalentemente inglesi e americani. La Regione Calabria ha puntato sull´economia del mare – ha aggiunto la Vicepresidente Stasi - ed é convinta che il settore delle crociere è un segmento di fondamentale importanza per il turismo. Se ben curato ed invogliato, può generare un importante giro d’affari, sia direttamente che indirettamente. La dinamicità e lo sviluppo del mercato è dimostrato anche dalla crescente espansione dell’offerta crocieristica a livello mondiale, ma in modo particolare nel Mediterraneo, dato questo che si riflette sulla presenza in crescita di navi internazionali lungo le coste europee. E se é vero quello che evidenziano alcuni studi statistici/economici che la croceristica incide sulla città di Savona per l´1% del Pil cittadino e dello 0,4% su quello di Civitavecchia, allora – ha concluso la Vicepresidente Stasi - potremmo riflettere ed invitare le imprese commerciali locali a meglio organizzarsi per poter beneficiare di questo potenziale indotto”.  
   
   
PORTO DI GIOIA TAURO, 25 MILIONI DI EURO PER INCENTIVI ALLE IMPRESE PER IL POLO LOGISTICO  
 
Catanzaro, 9 maggio 2013 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha presentato il bando per gli incentivi alle imprese per nuovi investimenti all’interno del Polo logistico di Gioia Tauro. All’incontro hanno relazionato, inoltre, la Vicepresidente della Regione Antonella Stasi, l’Assessore regionale alle Attività Produttive Demetrio Arena e il Dg del Dipartimento Attività Produttive Felice Iraca, il quale ha illustrato gli aspetti tecnici del bando. L’intervento previsto dalla Regione, con risorse disponibili pari a 25 milioni di euro, è finalizzato a sostenere la creazione e/o il potenziamento delle reti e dei cluster di imprese nell’area del Polo Logistico di Gioia Tauro attraverso lo strumento del ‘contratto di investimento’ che prevedere la realizzazione di “Piani di Sviluppo Interaziendale”, proposti da gruppi di imprese che hanno relazioni di cooperazione. Possono presentare la richiesta di agevolazione per i contratti di investimento le grandi imprese (Gi) e le piccole e medie imprese (Pmi) che intendono realizzare “Programmi Integrati di Investimenti” nell’ambito di proprie unità produttive ubicate nelle aree. In particolare, possono presentare domanda di agevolazione, per i Piani di Sviluppo Interaziendale: i consorzi e le società consortili di imprese anche artigiane, aventi lo scopo di fornire servizi diretti a promuovere lo sviluppo, anche tecnologico, e la realizzazione della produzione, della commercializzazione e della gestione delle imprese consorziate. I soggetti consortili definiti come Grande Impresa possono presentare domanda di agevolazione per la realizzazione di soli Piani di Sviluppo Interaziendali comprendenti obbligatoriamente il Piano di Investimenti Produttivi Interaziendali. Per i Piani di Sviluppo Aziendale: le imprese di media e piccola dimensione, anche artigiane, aderenti ai consorzi/società consortili. I consorzi o le società consortili devono essere costituiti da almeno 3 imprese e avere un fondo consortile o un capitale sociale non inferiore a € 50.000. La quota consortile di ciascuna impresa non può superare il 35% del fondo consortile o del capitale sociale. Il consorzio/società consortile, denominato anche Proponente, è il soggetto che promuove la proposta di Contratto di Investimento e presenta l’istanza di accesso alla procedura di selezione. Le tipologie di investimenti devono riguardare la realizzazione ovvero l’ampliamento, l’ammodernamento, la riconversione, la riattivazione e il trasferimento di: piattaforme logistiche integrate per le materie prime e i prodotti (magazzini, sistemi di movimentazione e di confezionamento, etc.); sistemi ed impianti comuni di depurazione e smaltimento ecologico dei residui delle lavorazioni, inclusi i sistemi di monitoraggio per il controllo dei carichi inquinanti; impianti di produzione combinata e di distribuzione di energia elettrica e di calore in regime di autoproduzione. I servizi devono riguardare prioritariamente la progettazione, realizzazione, gestione e sviluppo dei sistemi e delle filiere produttive attraverso: la realizzazione di sistemi informativi per la gestione delle reti di impresa e a supporto della cooperazione tra le imprese; l’analisi e l’implementazione delle possibili integrazioni produttive verticali (catene di fornitura di beni e servizi intermedi) e orizzontali (gruppi di acquisto, vendita ed export, etc.) tra le imprese; le analisi mercato sulle filiere (stato della concorrenza e prospettive di mercato), la ricognizione operativa sui canali e le problematiche di penetrazione commerciale, il sostegno alla promozione e alla commercializzazione delle produzioni delle imprese con particolare riferimento ai mercati nazionali ed esteri; la progettazione e la realizzazione di servizi logistici comuni alle imprese per l’acquisizione delle materie prime (inclusi gruppi di acquisto), l’acquisizione degli ordini e l’immissione sul mercato dei prodotti; la progettazione e l’implementazione di servizi comuni alla produzione (sistemi di qualità aziendali, gestione ambientale, tecnologie di produzione, etc.). “Il Porto di Gioia Tauro – ha dichiarato il Presidente Scopelliti - rappresenta un’infrastruttura strategica non solo per la Calabria, ma per il Paese. Ci troviamo in una situazione di svolta e dobbiamo essere in grado di fare i passi giusti. Dopo la sottoscrizione dell’Apq per la logistica, nel 2010, oggi tracciamo altre linee di intervento per il territorio, con importanti risorse che si sommano ai 25 milioni di euro per l’attuale bando. Ci sono infatti i 25 milioni di euro previsti dal Ministero per lo Sviluppo Economico e altri 5 milioni di euro per il risparmio energetico. Complessivamente, il totale delle risorse destinate al Polo Logistico è di 55 milioni di euro. Questo bando – ha aggiunto il Presidente Scopelliti – si inserisce in un processo già avviato, si tratta di un investimento in un’area sulla quale registriamo segnali positivi di crescita, comunque difficili da mantenere per via di un mercato molto competitivo. C’è il massimo impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti, dai lavoratori, ai soggetti istituzionali coinvolti, l’Autorità Portuale, ai sindacati, alle imprese. Se Gioia Tauro sarà in grado di offrire una grande capacità nel settore della logistica, potrà assumere quel ruolo di competitività mondiale che certamente merita. Il bando, inoltre, nasceva originariamente per le piccole e medie imprese, poi è stato modificato per inserire anche le grandi imprese. Ribadiamo – ha concluso il Presidente Scopelliti – la nostra ferma volontà di richiedere, anche al nuovo Governo nazionale, l’inserimento nell’agenda dei lavori anche la priorità Zes (zona economica speciale) per Gioia Tauro”. “Siamo pronti per il definitivo rilancio del porto di Gioia Tauro e dell’intera area – ha dichiarato la Vicepresidente Antonella Stasi – quanto abbiamo prodotto finora, come impegno politico-amministrativo con l’Apq sulla logistica rappresenta un passo importante per lo sviluppo del territorio. C’è ora anche la grande opportunità per il Ferrobonus e l’avvio del gateway ferroviario, sul quale resta in nostro massimo impegno affinché si possano concretizzare al più presto”. “La struttura portuale di Gioia Tauro – ha affermato l’Assessore Arena – rappresenta un’eccellenza assoluta alla quale dobbiamo offrire tutto quanto è nelle nostre possibilità. Il Governo regionale ha manifestato un interesse evidente sul porto di Gioia Tauro, mettendo a disposizione importanti risorse, ora lo sforzo si estende a tutti gli altri soggetti coinvolti. A questo punto il fattore tempo è determinante”. E’ seguito, inoltre, un dibattito con interventi dei rappresentanti del mondo imprenditoriale, sindacale e di categoria.