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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Giugno 2006
PROCEDIMENTI D’INFRAZIONE CONTRO ITALIA, AUSTRIA E SPAGNA NEL SETTORE DELLE FARMACIE  
 
Bruxelles, 29 giugno 2006 - La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia a motivo delle restrizioni imposte dalla legislazione nazionale in tema di assunzione di partecipazioni e di proprietà delle farmacie che vendono al dettaglio. Secondo la Commissione, la normativa italiana, come interpretata dalla Corte costituzionale e come modificata nell’aprile 2006, è in contrasto con gli articoli 43 e 56 del trattato Ce riguardanti rispettivamente la libertà di stabilimento e la libera circolazione dei capitali nell’Ue. La Commissione ha inoltre deciso di chiedere formalmente all’Austria ed alla Spagna di modificare la loro normativa in materia di stabilimento delle farmacie. Questi richiami della Commissione assumono la forma del c. D. “parere motivato”, seconda tappa della procedura d’infrazione ai sensi dell’articolo 226 del trattato Ce. In mancanza di risposta soddisfacente entro due mesi, la Commissione può adire la Corte di giustizia. Queste tre procedure di infrazione riguardano un complesso di norme nazionali restrittive nel settore dell’apertura e della gestione di farmacie. Alcuni esempi sono: l’incompatibilità tra la distribuzione e la vendita al dettaglio di prodotti farmaceutici; la riserva di proprietà delle farmacie ai farmacisti; l´esclusione di farmacisti di diversa cittadinanza dalle farmacie nuove; la preferenza per farmacisti con esperienza locale; i limiti territoriali e demografici all´impianto di farmacie; il divieto di cumulo di proprietà di più farmacie; le forme giuridiche obbligatorie per le farmacie. Italia: acquisizione di partecipazioni e stabilimento di farmacie che vendono al pubblico La Commissione ha deciso di adire la Corte di giustizia a motivo dell’incompatibilità della normativa italiana sulle farmacie con la libertà di stabilimento (articolo 43 Ce) e con la libera circolazione dei capitali (articolo 56 Ce). La Commissione contesta: a) Il divieto d’acquisizione di partecipazioni da parte di imprese aventi un’attività di distribuzione di medicinali (o legate a società aventi tale attività) in società farmaceutiche private o in farmacie comunali. La regolamentazione italiana come interpretata dalla Corte costituzionale e come recentemente modificata dal decreto 591/2006 del 26 aprile 2006 (articolo 100, paragrafo 2) prevede l’incompatibilità tra l’attività di distribuzione e l’attività di vendita al dettaglio di prodotti farmaceutici. Ciò comporta in particolare il divieto per le imprese attive (o legate a imprese attive) nella distribuzione farmaceutica di assumere partecipazioni in società che gestiscono farmacie comunali nell’ambito del processo di privatizzazione delle farmacie comunali iniziato in Italia negli anni ’90 e che verrebbe compromesso dalle disposizioni di legge che fissano queste incompatibilità. B) La riserva di titolarità di farmacie private ai soli farmacisti o alle sole persone giuridiche composte da farmacisti. La legge italiana vieta alle persone fisiche che non possiedono un diploma di laurea in farmacia o alle persone giuridiche non composte da farmacisti la titolarità di farmacie private che vendono al pubblico. Tale esclusiva impedisce l´acquisto di partecipazioni o lo stabilimento di farmacie che vendono al pubblico a tutti gli operatori (in particolare quelli di altri Stati membri) che non sono in possesso del diploma di farmacista. Siffatte restrizioni possono essere considerate compatibili con il trattato Ce soltanto quando sono giustificate da obiettivi d’interesse generale, necessari e proporzionati al raggiungimento di questi obiettivi. Le autorità italiane giustificano le restrizioni contestate invocando obiettivi di tutela della sanità pubblica; in particolare (riguardo alla prima restrizione) si intenderebbero evitare conflitti di interesse e (riguardo alla seconda restrizione) si intenderebbe realizzare un migliore controllo delle persone che consegnano i medicinali ai pazienti. La Commissione ritiene tuttavia che le restrizioni contestate vadano al di là di ciò che è necessario per raggiungere l’obiettivo di tutela della salute. Da un lato, gli eventuali rischi di conflitti d’interesse possono essere evitati adottando misure diverse dal divieto puro e semplice - per le imprese legate a imprese attive nel settore della distribuzione farmaceutica - di assumere partecipazioni in farmacie che vendono al pubblico. Alla Commissione è stato segnalato che in Italia si verificano numerosi casi d’esercizio dell’attività di distribuzione o di partecipazioni in società di distribuzione farmaceutica da parte di farmacisti titolari di farmacie private. D’altro lato, anche il divieto per chi non la laurea in farmacia o per persone giuridiche non composte da farmacisti di essere titolari di una farmacia va al di là di ciò che è necessario per garantire la tutela della sanità pubblica, poiché sarebbe sufficiente esigere la presenza di un farmacista per consegnare i medicinali ai pazienti e gestire gli stock. La legislazione italiana, d’altronde, prevedendo che membri non farmacisti della famiglia di un farmacista deceduto possano essere titolari della sua farmacia, per periodi che vanno fino a dieci anni, riconosce che il requisito della qualificazione professionale non è assolutamente indispensabile e prioritario ai fini della proprietà di una farmacia. Spagna: norme di pianificazione territoriale e divieto di cumulo di farmacie La Commissione ha deciso di inviare un parere motivato alla Spagna a motivo delle restrizioni imposte dalla normativa sullo stabilimento delle farmacie. - Norme di pianificazione territoriale Le farmacie che vendono al dettaglio sono soggette a norme di programmazione sanitaria fissate in funzione della popolazione (modulo minimo tra 2 800 e 4 000 abitanti) e della distanza (minimo 250 metri) tra i punti vendita di farmaci, salvo la possibilità di definire moduli di popolazione inferiori nelle zone rurali, turistiche, di montagna o altre. Questo sistema di limitazione del numero di farmacie risulta sproporzionato o controproducente rispetto all’obiettivo del buon approvvigionamento di medicinali del territorio interessato: un’alternativa più adeguata consisterebbe, ad esempio, nel prevedere che nessun punto di vendita supplementare possa essere aperto in una zona ad alta intensità di farmacie finché nella zona senza farmacie non ne sia stata aperta almeno una. Questo è del resto confermato dall´esperienza di alcune Comunità autonome (come la Navarra) che prevedono l´autorizzazione allo stabilimento di farmacie sotto la soglia di una farmacia per 2 800 abitanti. - Criteri utilizzati nelle procedure di concessione delle autorizzazioni amministrative Nell’ambito delle procedure d’attribuzione delle autorizzazioni delle farmacie alcune Comunità autonome (ad esempio Valenza) accordano la precedenza ai farmacisti che dispongono di un´esperienza professionale nella stessa comunità. Tali criteri hanno effetti discriminatori. - Norme interne di proprietà Secondo la legislazione spagnola, solo i farmacisti possono essere proprietari e titolari di una farmacia che vende al pubblico. È inoltre vietato ad uno stesso farmacista essere titolare o cotitolare di più di una farmacia allo stesso tempo. Si tratta anche in questo caso di restrizioni eccessive rispetto all’esigenza legittima di garantire che le relazioni tra i pazienti e la farmacia siano affidate esclusivamente a professionisti qualificati in farmacia. Il perseguimento di tale obiettivo non esige infatti restrizioni in materia di proprietà o di cumulo di proprietà delle farmacie. Austria: clausola di discriminazione nazionale ed altre restrizioni in materia d´apertura delle farmacie La Commissione ha deciso di inviare un parere motivato all’Austria a causa dell’incompatibilità delle restrizioni imposte dalla normativa sulle farmacie con la libertà di stabilimento garantita dall’articolo 43 del trattato Ce. Le restrizioni contestate sono in particolare le seguenti: - discriminazione in base alla nazionalità ai fini del conseguimento dell’autorizzazione all’esercizio di una farmacia (i cittadini non austriaci non sono autorizzati a gestire una farmacia aperta da meno di tre anni); - divieto di aprire una farmacia in comuni nei quali non esiste uno studio medico; tale divieto non può essere giustificato da un obiettivo di garanzia della sanità pubblica e d´approvvigionamento di medicinali); - limitazioni del numero di farmacie in funzione degli abitanti e della distanza minima tra le farmacie (si vedano al riguardo le considerazioni che precedono in merito all’assenza di proporzionalità di queste restrizioni quantitative); - limitazioni nella scelta della forma giuridica di una farmacia come il divieto, ad esempio, per le società di capitali di essere titolari di farmacia. È da notare che la qualità ed il controllo del servizio offerto da una farmacia dovrebbero essere garantiti da mezzi di controllo e forme di responsabilità professionale piuttosto che attraverso una tipologia delle forme giuridiche ammissibili per una farmacia (e questo è in linea con le indicazioni fornite dalla Corte di giustizia nella decisione del 21 aprile 2005 nella causa C-140/03 che riguarda restrizioni simili relative ai negozi di ottica in Grecia); - divieto di esercizio di più di una farmacia, che impedisce ad ogni persona fisica o giuridica di avere più di un luogo di stabilimento nella Comunità, contrariamente alla giurisprudenza della Corte di giustizia. Le ultime informazioni sulle procedure d’infrazione che riguardano gli Stati membri sono disponibili all’indirizzo seguente: http://ec. Europa. Eu/community_law/eulaw/index_en. Htm .  
   
   
PROPRIETÀ FARMACIE, COMMISSIONE UE APRE INFRAZIONE CONTRO ITALIA MDC: “LIBERALIZZARE IL SETTORE. I FARMACISTI? UNA DELLE CORPORAZIONI PIÙ CHIUSE DEL NOSTRO PAESE”  
 
Roma, 26 giugno 2006 - “L’intervento della Commissione europea sulle restrizioni normative in materia di farmacie può essere l’occasione giusta anche per il nostro Governo di affrontare seriamente la questione della liberalizzazione del settore”. Così Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) commenta la decisione della Commissione Europea di adire la Corte di Giustizia Ue per l’incompatibilità della normativa italiana sulle farmacie con la libertà di stabilimento e con la libera circolazione dei capitali previste dal trattato Ce. L’esecutivo europeo contesta il divieto d’acquisizione previsto dalla legislazione italiana di partecipazioni da parte di imprese aventi un’attività di distribuzione di medicinali, o legate a società aventi tale attività, in società farmaceutiche private o in farmacie comunali. La Commissione punta inoltre il dito anche contro la riserva di titolarità di farmacie private ai soli farmacisti o alle sole persone giuridiche composte da farmacisti. “I farmacisti – aggiunge Longo - sono una delle corporazioni più chiuse del nostro Paese: vogliono mantenere il numero chiuso delle farmacie, ostacolano qualsiasi ipotesi di vendita dei farmaci da banco nei supermercati, limitano le possibilità di accesso dei farmacisti disoccupati, ma nello stesso tempo vogliono essere liberi di vendere non solo i farmaci ma anche giocattoli, prodotti da erboristeria, creme di dubbia efficacia per cellulite e ringiovanimento. Come se fossero un bazar ma con privilegi da “casa della salute”, come recita una costosissima campagna stampa fatta da Federfarma nel disperato tentativo di recuperare l’immagine molto sfocata del settore”. Mdc chiede con forza un intervento che aiuti i cittadini a risparmiare, i giovani farmacisti a trovare lavoro e il sistema del commercio a liberalizzarsi sempre più, all’insegna di una vera società aperta e non chiusa e asfittica per la responsabilità delle corporazioni. .  
   
   
LA LEGISLAZIONE SUI FARMACI ORFANI INCORAGGIA LA RICERCA, L´INNOVAZIONE E LA CRESCITA  
 
Bruxelles, 29 giugno 2006 - Secondo quanto riportato in una relazione recentemente pubblicata dalla Commissione europea, la legislazione comunitaria intesa a incentivare la ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione di farmaci per la lotta contro le malattie rare (orfane) ha superato di gran lunga le aspettative iniziali. Dal 2000, anno in cui è stata introdotta una normativa comunitaria sui medicinali orfani, sono state presentate oltre 450 domande per ottenere la designazione di "farmaco orfano". Di queste domande, più di 260 sono state approvate e i relativi farmaci sono attualmente oggetto di test clinici, mentre 22 nuovi farmaci orfani sono riusciti ad ottenere l´autorizzazione alla commercializzazione. La relazione prevede che il reale impatto degli incentivi si manifesterà solo gradualmente, man mano che sarà maturata esperienza a più lungo termine, e stima che un milione di pazienti affetti da malattie rare potrebbe già beneficiare di questi nuovi medicinali. I farmaci orfani servono per la diagnosi, la prevenzione o il trattamento di patologie mortali, o comunque molto gravi, che sono rare. Solo una piccola percentuale di pazienti soffre di una delle 5. 000 - 7. 000 malattie orfane esistenti attualmente, ma si prevede che le malattie rare colpiscano circa 30 milioni di persone nei 25 Stati membri dell´Ue. La normativa ha introdotto la possibilità di immettere sul mercato un farmaco orfano attraverso una procedura comunitaria che attribuisce un´unica autorizzazione alla commercializzazione, valida in tutta l´Ue. Questa procedura cosiddetta "centralizzata", nel quadro della quale l´autorizzazione è concessa sotto forma di una decisione della Commissione basata sulla valutazione scientifica dell´Agenzia europea per i medicinali (Emea), offre il vantaggio dell´accesso al mercato comunitario nella sua massima estensione possibile con un´unica autorizzazione. Dal novembre 2005, la procedura centralizzata è obbligatoria per i prodotti medicinali orfani. Tra gli incentivi offerti attraverso questa procedura figurano un periodo di esclusiva commerciale di 10 anni, la riduzione delle tasse relative alla domanda e la consulenza dell´Emea. La ricerca sulle malattie rare e sui medicinali orfani usufruisce inoltre di aiuti nell´ambito del programma quadro pluriennale dell´Ue per la ricerca. A titolo del Quinto programma quadro (5Pq) sono stati assegnati 64 milioni di euro a 47 progetti nell´area tematica "Qualità della vita e gestione delle risorse biologiche". La ricerca è stata condotta in settori quali la genetica, la neurologia, i disturbi del metabolismo, l´oncologia, la micologia e le malattie infettive. Nel contesto del Sesto programma quadro (6Pq) sono stati introdotti nuovi tipi di progetti volti a favorire lo sviluppo di nuove conoscenze attraverso approcci multidisciplinari. Oltre ad offrire le soluzioni attese in campo medico, tali incentivi, si osserva nella relazione, hanno anche contribuito a stimolare l´attività industriale. Dall´attuazione della normativa, è stato creato un numero significativo di nuove start-up e diverse aziende esistenti hanno avviato la ricerca sulle malattie rare. Anche i posti di lavoro collegati ai farmaci orfani sono aumentati del 43 per cento, ad un ritmo che, secondo la relazione, è più sostenuto di quello delle tendenze dell´industria in generale. Inoltre, nel periodo 2000-2005 la spesa per la ricerca e lo sviluppo (R&s) in tema di malattie rare è aumentata più rapidamente - più di due volte - rispetto agli investimenti di R&s in campo medico in generale. La normativa ha poi inciso positivamente anche sull´innovazione, secondo quanto risulta da un recente studio condotto dall´Emea sulle domande per la designazione di farmaci orfani ricevute fra il 2000 e il 2004. Lo studio sottolinea che il 53 per cento delle domande riguardava prodotti nuovi/innovativi. Http://ec. Europa. Eu/enterprise/pharmaceuticals/orphanmp/ .  
   
   
COSPICUA DONAZIONE DESTINATA ALLA RICERCA  
 
 Bruxelles, 29 giugno 2006 - L´investitore americano Warren Buffet, il secondo uomo più ricco del mondo, ha rivelato di voler devolvere in beneficenza una consistente percentuale delle sue ricchezze. Il denaro sarà gestito principalmente dalla "Bill e Melinda Gates Foundation", uno dei principali donatori del Fondo globale. Bill Gates ha dichiarato che la donazione potrebbe contribuire a debellare le 20 malattie più gravi del pianeta. La donazione dell´"oracolo di Omaha" è probabilmente la più cospicua della storia e potrebbe consentire di sviluppare più rapidamente una cura per alcune delle malattie infettive più comuni nonché più letali, ossia Hiv/aids, malaria e tubercolosi. La "Bill and Melissa Gates Foundation" devolve attualmente il 60% delle sue risorse alla ricerca su queste tre malattie. Tra le priorità della fondazione figurano la ricerca di un vaccino per l´Aids e di farmaci antimalarici che impediscano alle zanzare di individuare gli esseri umani, prevenendo la diffusione della malaria. Buffett donerà una quota decrescente di azioni a cinque fondazioni. I meccanismi dell´economia consentiranno al valore di questa quota decrescente di azioni, inizialmente pari a 1,5 miliardi di dollari, di aumentare di anno in anno, in quanto le azioni di Buffett continueranno quasi sicuramente ad apprezzarsi. Con la modestia che lo caratterizza, Warren Buffet ha dichiarato alla rivista Fortune: "Posso dire con soddisfazione di avere ormai parecchi soldi. In linea generale ho la possibilità di devolvere a scopo benefico, e lo farò, tutte le mie azioni Berkshire e di disporre ancora di molto denaro per occuparmi dei miei cari". Si prevede che la donazione ammonterà complessivamente a 37 miliardi di dollari. Anche la "Susan Thompson Buffett foundation" beneficerà della donazione, che in questo caso servirà a finanziare settori quali salute riproduttiva, pianificazione familiare, diritto alla libera scelta, non proliferazione delle armi nucleari e fondi fiduciari per i bambini. "Una mega-ricchezza dinastica aumenterebbe ulteriormente un dislivello che invece dovremmo cercare di appianare", ha dichiarato. .  
   
   
500 RICOVERI AL GIORNO, 100.000 MORTI OGNI ANNO: ALLARME SCOMPENSO CARDIACO IN ITALIA  
 
Milano, 29 giugno 2006 - Ogni anno sono 100. 000 i morti causati dallo scompenso cardiaco, la malattia divenuta la prima causa di mortalità in Italia e il maggior costo in assoluto per ricovero ospedaliero. Ogni giorno vengono ricoverate oltre 500 persone con questa malattia, un aumento del 40% negli ultimi 5 anni, ed almeno un terzo di queste muoiono entro 1 anno dal ricovero. Lo ha detto oggi Francesco Chiarella, Presidente di Anmco-associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, in occasione della conferenza stampa di presentazione della terza Settimana Europea dello Scompenso Cardiaco e del documento di consenso “Il percorso assistenziale del paziente con scompenso cardiaco”. “In Italia sono circa 1 milione i malati di scompenso cardiaco, quasi il 2% della popolazione, molti di più di quelli affetti dai più frequenti tumori”, ha ricordato Alessandro Boccanelli, membro italiano del Direttivo Shape-gruppo di Studio Europeo sullo Scompenso Cardiaco e Direttore della Cardiologia dell’Ospedale S. Giovanni di Roma, “Eppure, nessuno ne parla e pochi conoscono questa malattia. Secondo i dati di un’indagine condotta da Shape e pubblicata sullo European Heart Journal, solo 2 italiani su 100 sono in grado di descriverne i sintomi e solo 30 su 100 la ritengono una malattia grave. Non solo, 1 italiano su 3 è convinto che si tratti di una normale conseguenza dell’invecchiamento e non di una malattia legata a una grave alterazione cardiaca,” ha proseguito. “In effetti – ha spiegato Andrea Di Lenarda, Chairman dell’Area Scompenso di Anmco – il numero di malati di scompenso cardiaco aumenta in maniera esponenziale con l’età: 1 per cento sino a 60 anni, 2 per cento tra 60 e 70, 5 per cento tra 70 e 80, oltre 10 per cento dopo gli 80. Tuttavia, si stimano in quasi 300 mila gli scompensati ‘giovani’, di età inferiore ai 60 anni. ” Di Lenarda ha inoltre illustrato ai giornalisti i dati relativi ai costi per il sistema sanitario causati dallo scompenso cardiaco. “Sono circa 200. 000 i ricoveri per la malattia ogni anno,” ha detto. “Lo scompenso è la seconda causa di ricovero ospedaliero dopo il parto ed il relativo Drg 127 il più costoso: ogni anno oltre 520 milioni di euro, pari al 2% dei costi totali del sistema sanitario nazionale per i ricoveri ospedalieri,” ha aggiunto. “Lo scompenso cardiaco è una delle patologie croniche a più alto impatto su sopravvivenza, qualità di vita dei pazienti e assorbimento di risorse”, ha proseguito Chiarella “La risposta del sistema ai bisogni di questi pazienti non è ancora ottimale, per eterogeneità culturali, professionali, organizzative che si riverberano in un’assistenza spesso discontinua e frammentaria. Per questo Anmco ha portato a termine nel dicembre scorso una Consensus Conference cui hanno preso parte tutte le società scientifiche espressione delle figure professionali coinvolte nell’assistenza ai malati di scompenso insieme a Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, alcune Agenzie Sanitarie Regionali e Aziende Sanitarie Locali. L’obiettivo era ridefinire i ruoli e le responsabilità professionali nell’ambito di una nuova ed efficiente rete assistenziale al paziente scompensato. Ne è nato un documento, presentato oggi nella sua veste ufficiale, rivolto ad operatori e rappresentanti delle Istituzioni, il cui sostegno ed indirizzo è cruciale per avviare e implementare le strategie assistenziali proposte”, ha concluso. “Il percorso diagnostico-terapeutico del paziente scompensato è incentrato sul principio della rete integrata, che consente di ottimizzare l’impiego delle risorse in stretta correlazione tra ospedale e territorio”, ha spiegato Di Lenarda, coordinatore del progetto insieme a Vincenzo Cirrincione, Chairman Area Management & Qualità Anmco. “Il modello gestionale proposto è stato studiato per intervenire già nelle fasi precoci della malattia con progetti di screening, per rallentare con interventi mirati la progressione della malattia, prevenire le riacutizzazioni ed i ricoveri ospedalieri, garantire un’assistenza specifica al paziente anziano fragile, e di tipo palliativo al paziente in fase terminale”, ha concluso. “Questo documento di consenso è un passo fondamentale verso una maggiore attenzione allo scompenso cardiaco, una malattia purtroppo ancora largamente sottovalutata al di fuori del mondo medico. Le Autorità sanitarie e i Governi non dedicano sufficienti risorse alla lotta a questa malattia. Per questo Shape promuove anche quest’anno la consueta campagna d’informazione e sensibilizzazione” ha ricordato Boccanelli. Si svolgerà infatti dal 20 al 26 novembre la terza Settimana Europea dello Scompenso Cardiaco organizzata in Italia da Shape in collaborazione con Anmco e la sua fondazione dedicata all’educazione e alla prevenzione cardiovascolare, Heart Care Foundation. Anche quest’anno, tra le varie iniziative previste, oltre 50 centri ospedalieri specializzati della Rete Scompenso Cardiaco Anmco, dislocati sul territorio nazionale, saranno a disposizione dei cittadini per fornire informazioni, materiale illustrativo e, nella giornata di domenica 26 novembre, un vero e proprio “check-up” dello scompenso cardiaco. “Domenica 26 novembre nei centri attivati - ha spiegato Boccanelli - i cittadini troveranno cardiologi e infermieri che forniranno loro tutte le informazioni sulla malattia e li sottoporrano a una valutazione del rischio scompenso cardiaco”. Per conoscere l’indirizzo del centro più vicino sarà possibile, a partire dal 1 ottobre consultare il sito www. Scompensocardiaco-europa. Com oppure, sempre da 1 ottobre, telefonare, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 18, al numero 02-48016441. .  
   
   
SOCIETÀ ITALIANA DI PEDIATRIA: “BIMBI SICURI 24 ORE SU 24”, NASCE LA GUIDA PER MAMME E PAPÀ. AL VIA LA CAMPAGNA PER LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI INFANTILI PROMOSSA DA SIP, SIMEUP E OSSERVATORIO CHICCO  
 
Milano, 29 giugno 2006 - Ogni anno in Italia sono circa 400 i bambini coinvolti in incidenti domestici e oltre 200 in incidenti stradali. Per sensibilizzare gli adulti alle insidie, spesso nascoste, che i bimbi incontrano durante l’arco della giornata è partita la campagna informativa “Bimbi sicuri 24 ore su 24”. L’iniziativa è promossa dalla Società Italiana di Pediatria, dalla Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica e dall’Osservatorio Chicco, da sempre attenti alle esigenze dell’infanzia. Nei diversi momenti che scandiscono la giornata dei bimbi – il gioco, la pappa, la scoperta della casa, il bagnetto, i viaggi, la nanna – ci sono infatti tanti piccoli e grandi pericoli che i “grandi” sottovalutano. L’elettricità, gli oggetti pericolosi, gli spigoli, i veleni, gli stessi giocattoli non sempre fatti con materiali e di dimensioni adatte all’età dei bimbi, sono tutte potenziali minacce che è necessario conoscere per prevenire gli incidenti infantili. “È necessario che gli adulti siano preparati, che sappiano reagire prontamente qualora si verifichino degli incidenti” afferma il Prof. Giuseppe Saggese, Presidente della Società Italiana di Pediatria. “Questi infortuni, in casi particolarmente gravi, possono portare addirittura a un’alterazione o a una perdita dello stato di coscienza. In questi casi è fondamentale saper valutare lo stato di coscienza del bambino, per individuare le situazioni a rischio di vita o di esiti invalidanti”, conclude Saggese. La Guida alla sicurezza lungo tutta la giornata, messa a punto grazie al prezioso contributo degli esperti Sip, Simeup e dell’Osservatorio Chicco, da’ i suggerimenti utili a prevenire gli incidenti domestici, automobilistici o del gioco. Si tratta di semplici accortezze per proteggere i bimbi dai pericoli che li circondano. La Guida verrà distribuita negli ambulatori dei pediatri di famiglia, nelle aziende ospedaliere, nei consultori, negli asili nido, oltre che nei Negozi Chicco. “L’iniziativa che stiamo promuovendo insieme a Sip e Simeup vuole fornire ai genitori i consigli utili per guardare la realtà con gli occhi di un bambino, per scoprire così i pericoli che si nascondono soprattutto in ambienti familiari, e aiutare a prevenirli efficacemente”. Dichiara Francesca Catelli, Responsabile Comunicazione del Gruppo Artsana, “Questo progetto in particolare è in linea con l’attenzione al mondo dell’infanzia che da anni è il cardine dell’impegno di Chicco – Artsana, e che si concretizza nella ricerca di contenuti e di strumenti adatti per sostenere bambini e genitori nel percorso di crescita” Oltre alla Guida, saranno a disposizione di genitori, nonni e di tutti gli adulti che accompagnano i bimbi nella loro crescita: il sito www. Sicurezza. Chicco. Com e l’opuscolo informativo allegato alla rivista Pediatria Notizie. .  
   
   
RITTAL ESPONE A BI-MU 2006 FIERA MILANO 5-10 OTTOBRE 2006  
 
Vignate, 29 giugno 2006 – Rittal, attiva nel settore dell’automazione industriale e dell’Information Technology, espone a Bi-mu 2006, l’importante fiera delle macchine utensili, dei robot e dell’automazione, che si terrà presso Fiera Milano dal 5 al 10 ottobre 2006. La fiera mondiale “degli anni pari” presenta l’intera offerta nel settore delle macchine utensili e propone un´ampia panoramica della subfornitura in grado di contribuire all´evoluzione tecnologica dell´impresa. Rittal sarà presente con novità e soluzioni di punta: Toptherm Rittal con trattamento Rinano, Riline60, Comfort Panel, e Piastra raffreddata Dcp, Armadio Cm e Impianti di raffreddamento. Rinano e Toptherm Rittal costituiscono il pacchetto personalizzato per il condizionamento degli impianti nelle fonderie o nel settore automobilistico. Basato sulle nanotecnologie, il rivestimento Rinano per i condizionatori Rittal Topthem, assicura una refrigerazione costante evitando il depositarsi di elementi quali acqua, olio o pulviscolo presenti nell’ambiente di lavoro, assicurando una sensibile riduzione dei tempi di manutenzione e quindi dei costi. Riline60 è il nuovo sistema a sbarre, che agevola il lavoro di installatori e quadristi nell’assemblaggio, un’unica soluzione che permette di soddisfare numerose applicazioni con differenti esigenze. Il concetto alla base del Riline60 è quello di avere un unico sistema di distribuzione: ad esempio è utilizzabile sia per sbarre piatte in rame, sia per sbarre a profilo dedicato Rittal Pls (da 800 A a 1600 A). Comfort Panel nasce dall´esigenza di avere un sistema completo e semplice da allestire per le operazioni di controllo e manutenzione effettuate da remoto o a distanza. Tre sono le possibilità di fissaggio del pannello: tramite perni filettati, fori predisposti o tiranti a vite. Dotato di una flessibilità assoluta e soggetto a una forte personalizzazione da parte del cliente, offre un plus da non sottovalutare: un design curato e moderno, grazie agli inserti grigio scuro in plastica montati sui bordi, che svolgono anche la funzione di protezione dagli spigoli. Altamente personalizzabile, Direct Cooling Package (Dcp) è la soluzione ottimale per il raffreddamento delle apparecchiature elettroniche, in particolar modo Inverter, installati negli armadi di comando. La piastra Dcp assicura la massima efficienza con il raffreddamento a liquidi, poiché la potenza dissipata viene asportata efficacemente dall’armadio o dal contenitore di comando senza compromettere il grado di protezione. Dcp rappresenta una soluzione innovativa particolarmente indicata per la realizzazione di sistemi di comando e impianti di distribuzione. L’armadio Compact Medium (Cm) rappresenta una nuova linea dalle svariate applicazioni ed estremamente flessibile negli allestimenti. Il nuovo armadio è dotato di un’apertura sul fondo per una facile gestione dell´ingresso cavi e di un sistema di montaggio delle piastre più pratico e veloce. Curato anche nel nuovo sistema d´apertura, il Cm presenta un tipo di maniglia che non richiede di essere ruotata per l´apertura della porta, un accorgimento che lascia maggiore spazio per l’installazione di comandi direttamente sulla porta. .  
   
   
IL DEBUTTO DI KERMAT, LA NUOVA SEZIONE DELLA BIENNALE METTERÀ IN MOSTRA NUOVE APPLICAZIONI TECNOLOGICHE DELLA CERAMICA IMPIEGATA IN DIVERSI SETTORI, CON UN RICCO VENTAGLIO DI SIMPOSI INTERNAZIONALI.  
 
Modena, 29 giugno 2006 - Tecnargilla completa con il Kermat la gamma delle possibili applicazioni tecnologiche legate alla ceramica, dopo il lancio fortunato, nelle scorse edizioni, di Kromatech, l’area dedicata al colore e alla creatività in ceramica, e di Claytech, riservato alle tecnologie del laterizio. Le due sezioni tornano nel 2006 con importanti novità. A Tecnargilla 2006 nasce così il Kermat, area dedicata ai prodotti ceramici avanzati. La creazione di questa sezione specializzata permetterà ai visitatori di aggiornarsi sulle innovazioni tecniche e sui nuovi campi d’applicazione del materiale ceramico, confrontandosi con alcuni dei massimi esponenti della ricerca tecnologica del comparto. In esposizione ci saranno materie prime, componenti e prodotti semilavorati, manufatti in ceramica speciale ed esempi concreti delle loro applicazioni, oltre a processi tecnologici, strumenti per il controllo e impianti per la produzione di materiali nanoceramici. Al pubblico tradizionale di Tecnargilla si aggiungono così produttori di articoli in ceramica speciale, ma soprattutto progettisti, designer, buyer e product manager di tutti quei settori dell’industria interessati agli utilizzi dei ceramici avanzati. La ricerca continua sui materiali ceramici avanzati è portatrice di numerosi vantaggi rispetto ai materiali convenzionali, tra questi l’elevata durezza, la rigidità, la leggerezza, la resistenza all’usura, la resistenza alle alte temperature. Dalle applicazioni meccaniche innovative ai microcomponenti elettronici, alle navi spaziali, fino alla medicina avanzata e alla tutela ambientale non esiste attività o luogo attorno a noi che non sfrutti una delle applicazioni della ceramica avanzata. Kermat sarà teatro di una serie di simposi internazionali che avranno la cerimonia di apertura il prossimo 28 settembre su “Materiali ceramici: una road-map per il futuro” e che vedrà coinvolti, Sthephen Freiman, National Institute of Standards and Technology (Usa), Marta H. Jaskowiak, Nasa (Usa). L’opening sarà solo l’inizio dei quattro convegni distribuiti tra il 28 settembre e il 2 ottobre. Nello specifico: 28 settembre 2006,“Ceramici intelligenti ed applicazioni in elettronica” 29 settembre, “Ceramici energia e ambiente” 30 settembre, “Ceramici nelle applicazioni biomedicali” 2 ottobre, “Ceramici: meccanica avanzata e trasporti” Di grande spessore i relatori provenienti da importanti centri di ricerca e dalle maggiori Università Internazionali, tra gli altri il Centro Ricerche Fiat, Pirelli Labs, Brembo Ceramic Brake System Spa. Kermat è supportato dall’Ice, Istituto nazionale per il Commercio estero e nasce in collaborazione con le maggiori associazioni nazionali ed internazionali come Cnr, Consiglio nazionale delle ricerche, American Ceramic Society, , Istec, Istituto di scienza e tecnologie dei materiali ceramici, Asm, Materials information Society e la Società Ceramica Italiana. Tecnargilla si terrà a Rimini, Italia, dal 28 settembre al 2 ottobre 2006 .  
   
   
GIROLAMO ROMANINO. UN PITTORE IN RIVOLTA NEL RINASCIMENTO ITALIANO TRENTO, CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO, 29 LUGLIO – 29 OTTOBRE 2006  
 
Trento, 29 giugno 2006 - A distanza di ben 40 anni dalla prima e finora unica mostra monografica tenuta a Brescia, il Castello del Buonconsiglio di Trento organizzerà nell’estate del 2006 un’ampia rassegna dedicata all’artista bresciano Girolamo Romanino (1485-87 - ca. 1560) autore del celebre ciclo pittorico che impreziosisce il Castello, uno dei capolavori della decorazione ad affresco della prima metà del Cinquecento in Italia. Grazie alla sua pittura realistica, libera e lontana dall’ufficialità del tempo, Romanino rappresenta un pittore in rivolta nel Rinascimento ed è da considerarsi uno dei precursori del naturalismo di Caravaggio e della modernità. Il Romanino lavorò a Trento negli anni 1531-1532 su commissione del cardinale Bernardo Cles, principe vescovo di Trento dal 1514 al 1539 per decorare la nuova residenza rinascimentale nota come il Magno Palazzo. Al centro dell’esposizione saranno naturalmente gli affreschi del Castello, ed il suo vasto e prezioso apparato decorativo dovuto anche all’opera di altri importanti pittori come il ferrarese Dosso Dossi e il veneto Marcello Fogolino. La mostra consentirà di ammirare a Trento straordinarie testimonianze pittoriche del Romanino, provenienti da prestigiosi musei e collezioni pubbliche e private italiane ed estere, tra questi il Louvre, la Galleria degli Uffizi, la Pinacoteca di Brera, il Metropolitan di New York, la galleria Doria Pamphilj di Roma e il Museo di Belle Arti di Budapest. Il percorso espositivo presenterà complessivamente un centinaio di opere tra dipinti e disegni, la maggior parte del Romanino, allo scopo di ricostruire tutto l’arco di attività dell’artista nel contesto italiano del tempo. Saranno presentate inoltre opere realizzate da importanti maestri della pittura rinascimentale italiana fra cui Tiziano, Lotto, Moretto, Savoldo, Callisto Piazza e Altobello Melone. La mostra si articolerà in diverse sezioni. Si aprirà con la prima produzione pittorica del Romanino e la sua formazione tra Venezia e Milano, sarà posto in luce il rapporto con l’ opera di Giorgione e di Tiziano. Seguono i ritratti giovanili e i lavori degli anni ’20. Parte fondamentale della mostra saranno gli affreschi del ciclo di Trento, presentati al termine dei restauri e inseriti nel contesto dell’opera complessiva del Romanino, anche in relazione con l’attività degli altri pittori che operarono nel Magno Palazzo come i Dossi e Fogolino. Una sezione sarà dedicata alla produzione degli anni ’40-’50 all’interno della quale particolare risalto avranno le grandi ante d’organo provenienti dal Duomo di Brescia e dalla chiesa di S. Giorgio in Braida a Verona. Questi anni saranno rappresentati anche dalla magnifica tela con La raccolta della Manna conservata a Brescia. Inoltre sarà ampiamente documentata la produzione grafica del Romanino, molto significativa ma poco conosciuta, che comprenderà anche disegni del Pordenone e del Lotto. Infine una sezione sarà riservata a Bernardo Cles, non solo al suo ruolo nella politica europea e ai suoi rapporti con la casa d’Austria, ma alla sua figura di committente in quel straordinario cantiere d’arte rinascimentale che fu il Castello intorno al 1530. Curatori della mostra sono: Francesco Frangi dell’Università di Pavia e per il Castello del Buonconsiglio Lia Camerlengo, Ezio Chini e Francesca de Gramatica. Al progetto partecipa anche Alessandro Nova, professore alla Goethe-universität di Francoforte, uno degli studiosi più autorevoli del Romanino nonché autore dell’ultima monografia sul pittore pubblicata nel 1994. La mostra è possibile grazie alla collaborazione dei Musei Civici di Brescia e delle Soprintendenze ai beni storico - artistici di Mantova e Trento. .  
   
   
SULLE FINALITA´ DELL´ARTE DOPO L´11 SETTEMBRE DI PAOLO MANAZZA  
 
Milano, 29 giugno 2006 - A cinque anni esatti dalla tragedia dell’11 settembre 2001 di New York, dopo le reazioni politiche, economiche e militari che hanno sconvolto il mondo, si moltiplicano le letture e le interpretazioni culturali per quest’evento che, già nell’immediatezza, qualche intellettuale aveva descritto come un vero e proprio spartiacque tra due epoche. Forse veramente nulla è più come prima. Oggi quasi tutti parlano di un mondo “precedente” e di un altro “successivo” a quel fatidico 11 settembre del 2001. Trenta giorni prima del quinto anniversario, l’11 agosto prossimo uscirà negli Stati Uniti la pellicola girata da Oliver Stone, The World Trade Center, che sarà nelle sale italiane a partire dal 25 agosto. Il film racconta le vicende di due poliziotti che hanno rischiato più volte la loro vita nel salvare altre persone durante la strage avvenuta per il crollo delle Torri. L’operazione di Stone ha creato diverse polemiche per la traduzione, nel circuito mediatico del business, di una vicenda che ancora “brucia” nell’animo del popolo americano. In questi cinque anni, in tutto il mondo si è moltiplicata la letteratura (persino di sapore cabalistico) intorno a questa data e all’immane tragedia vissuta in diretta dai cittadini newyorchesi. Tra le innumerevoli pubblicazioni su questo argomento ci preme segnalarne una uscita da pochi mesi in Italia. Si tratta di un breve saggio che, in toni vivaci e con un linguaggio sintetico e accattivante, affronta le ripercussioni sulla morale e sulle tendenze estetiche di questo evento-spartiacque. Il libro si intotola Sulle finalità dell’arte dopo l’11 settembre di Paolo Manazza, giornalista specializzato in economia dell’arte, collaboratore del Corriereconomia. Il tema affrontato in questo libro è complesso ma affascinante: sullo sfondo del conflitto globale tra Occidente e Islam, prende forma la coscienza che un eventuale sviluppo delle arti possa diventare strumento politico e filosofico in grado di indicare la via della pacificazione. "Sulle finalità dell´arte dopo l´11 settembre" offre una nuova visione dell´arte che, tra l’altro, cerca di rivelarne l´autonomia oggettiva. La contaminazione tra etica ed estetica si offre come terreno sul quale lo scontro può e deve essere affrontato e risolto, al di là di un mercato planetario che lega gusto e scelte finanziarie. La tradizionale domanda "che cos´è l´arte?" viene riformulata attraverso un pungente excursus tra testi di critica e filosofia dell´arte da Warburton ad Huxley, passando da Heidegger e Kant, fino ad Hanslick e Baudrillard: l´obiettivo è quello di riaprire il dibattito sull´argomento. Affinchè il sacrificio di migliaia di inerti e innocenti persone possa almeno pesare nell’elaborazione culturale degli anni a venire. .  
   
   
PROGETTO CODEX IN TOSCANA, BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITÀ OGGI A PALAZZO STROZZI PRIMA GIORNATA DI UN CONVEGNO SUI MANOSCRITTI MEDIEVALI  
 
Firenze, 29 giugno 2006 - ´Conoscere il manoscritto: esperienze, progetti, problemi. Dieci anni del progetto Codex in Toscana´. Questo il titolo del convegno di studi internazionale che si terrà domani e venerdì a Palazzo Strozzi, presso l´Istituto di Studi Umanistici, in occasione del decennale di ´Codex´, il progetto di inventario dei manoscritti medievali della Toscana che la Regione ha promosso e sostenuto nel quadro dei progetti di interesse regionale. Finora è già stato catalogato il patrimonio di manoscritti di otto province su dieci (sono da completare gli inventari relativi a Firenze e Siena). A partire dall´esperienza toscana in questo settore, il convegno intende avviare, con il contributo di studiosi ed esperti italiani e straneri, una riflessione sulle problematiche relative alla gestione e alla tutela dei fondi manoscritti nella prassi di lavoro delle biblioteche. L´apertura dei lavori è affidata - dopo i saluti di Claudio Leonardi, presidente della Sismel (Società internazionale per lo studio del Medioevo latino) e del latinista Mario Citroni - a Stefano Zamponi (Università di Firenze), Gabriella Pomaro (Sismel) e Paola Ricciardi (Regione Toscana). La seconda giornata del convegno sarà dedicata invece ad una valutazione delle esperienze in sede nazionale ed internazionale. I lavori si concluderanno nel pomeriggio di venerdì con una tavola rotonda dal titolo ´Problemi e prospettive della catalogazione in Italia´. .  
   
   
OGGI "DESPERATE HOUSEWIVES": CABARET, CUCINA E MUSICA AL BIKINI BEACH CAFE´  
 
Cattolica, 29 giugno 2006 - Casalinghe disperate, cuochi impazziti, maniaci della pulizia, pantofolai convinti, governanti squilibrate, giardinieri isterici, lavandaie esaurite. Al Bikini Beach Cafè, il locale sulla spiaggia presso l´Acquario di Cattolica, Giovedì 29 Giugno alle 21:30 va in scena la comicità dai mille volti di Marcello Franca. Attore e trasformista, prendendo spunto da "Desperate Houswives" , il serial di culto che spopola anche in Italia, dà vita a un´intera galleria di personaggi surreali e bizzarri, in uno show coinvolgente e frizzante dove il pubblico è co-protagonista. Ogni giovedì sera, la formula cabaret, cena e disco del Bikini Beach Café rappresenta un´offerta golosa per tutti quelli che vogliono vivere una serata già dall´inizio, senza perdersi un solo istante di divertimento e di piacere. La cucina del locale propone una cena a tema sempre diversa, servita dalle 21:30 nell´atmosfera unica e trendy del Bikini. E dopo risate e buona cucina, tutti pronti a tuffarsi nella notte: happy music e successi riempipista, nel solco dei deejay più allegri della riviera! www. Squaloanchio. Com www. Italiainminiatura. Com .  
   
   
GOLF - CAVALLERI, LUNA E ZORZI ALL’U.S. WOMEN’S OPEN IL TERZO MAJOR STAGIONALE FEMMINILE  
 
Milano, 29 giugno 2006 - Silvia Cavalleri, Diana Luna e Veronica Zorzi scendono in campo nell’U. S. Women’s Open (29 giugno-2 luglio), il terzo major stagionale femminile in programma al Newport Country Club di Newport, nel Rhode Island. Sono naturalmente in grado di ben figurare in un torneo dove si confronta l’élite mondiale, con la numero uno Annika Sorenstam tesa a rinsaldare la sua leadership, un po’ scossa dalle recenti sconfitte. Non sarà facile contro avversarie agguerrite come l’australiana Karrie Webb, le giovani Lorena Ochoa, Paula Creamer, Ai Miyazato e Michelle Wie e il solito nucleo delle coreane, che hanno ritrovato Se Ri Pak e tra le quali ci sarà Birdie Kim, vincitrice a sorpresa della scorsa edizione. Il montepremi è di 3. 100. 000 dollari. Open De France Con Quattro Italiani - Emanuele Canonica, Alessandro Tadini, Francesco Molinari e Costantino Rocca partecipano all’Open de France (29 giugno-2 luglio), sul percorso del Le Golf National a Guyancourt nei pressi di Parigi, uno dei tornei più ricchi dell’European Tour con un montepremi di 4. 000. 000 di euro. Il vincitore riceverà 666. 660 euro. Difende il titolo il francese Jean-françois Remesy che avrà gli avversari più qualificati in Padraig Harrington, Michael Campbell, Thomas Bjorn e Ian Poulter. Challenge Tour All’escorial - Sul percorso del Club de Golf La Herreria a San Lorenzo de El Escorial, nelle vicinanze di Madrid in Spagna, si disputa l’Open Mahou de Madrid (29 giugno-2 luglio). La gara, in calendario nel Challenge Tour, ha un montepremi di 120. 000 euro dei quali 19. 200 riservati al vincitore. Vi prendono parte Gregory Molteni, Marco Bernardini, Michele Reale, Marco Soffietti, Andrea Maestroni e Massimo Florioli. Iscritto anche Stefano Reale, ma è prima riserva. Alps Tour: Open De Neuchatel - Si svolge in Svizzera l’Open de Neuchatel (30 giugno-2 luglio, 54 buche) torneo dell’Alps Tour con un montepremi di 45. 000 euro. Numerosi i giocatori italiani presenti tra i quali ricordiamo Emmanuele Lattanzi, Gianluca Pietrobono, Nicolò Gaggero, Andrea Zanini, Andrea Zani, Andrea Basciu e Giampaolo Zanol. Grande favorito il francese Jean-nicolas Billot, dominatore della stagione e vincitore la scorsa settimana dell’Open Industrie Borla a Le Fronde. Seniors Tour Con Cali’ E Croce - Giuseppe Calì e Alberto Croce sono i due italiani partecipanti al Bendinat London Seniors Masters (29 giugno-1 luglio, 54 buche) sul percorso del The London Cc ad Ash in Inghilterra. Gli “over 50” del circuito europeo si contenderanno un montepremi di 218. 000 euro con 32. 409 euro di prima moneta. Favoriti Sam Torrance, José Rivero, David J. Russell, Eamonn Darcy e Guillermo Encina. Us Pga Tour Ancora Senza Bigs - Ancora a riposo i migliori giocatori dell’ U. S. Pga Tour che diserteranno in blocco il Buick Championship al Tpc River Highlands di Cromwell nel Connecticut. Da seguire comunque Ben Curtis, dopo il successo di lunedì scorso nel Booz Allen Classic, il campione uscente Brad Faxon, Justin Leonard e Carl Pettersson. Vittoria Valvassori Seconda In Russia - Vittoria Valvassori è al secondo posto con 71 colpi, alla pari con Harju Satu, dopo la prima giornata del Russian Open Amateur Championship sul percorso del Le Meridien Moscow Cc a Nakhabino nei pressi di Mosca, in Russia. In vetta con 70 Maria Verchenova, mentre l’altra azzurra Francesca Compans è tredicesima con 85. Nel campionato maschile Andrea Signor è in ottava posizione con il 72 del par e Andrea Perrino in 14ª con 76. Terzetto al comando con 69 composto da Norbert Kirchner, Dmitry Vinogradov e Luke Collins. .