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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Maggio 2014
CANNES: IL REGISTA BOSNIACO TANOVIć RICEVE IL PREMIO MEDIA DELL´UE  
 
 Bruxelles, 15 maggio 2014 - Il regista bosniaco Danis Tanović, già insignito di un Oscar, si è aggiudicato il premio Media dell’Unione europea 2014, conferito al migliore nuovo progetto cinematografico ammissibile al finanziamento del programma Media di Europa creativa. Tanović riceverà il premio dalle mani di Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per la Cultura, nel corso di una cerimonia che si terrà sabato 17 maggio (11am, Café des Palmes, Palais des Festivals) al Festival del cinema di Cannes (Francia). Il regista divide il premio con il co-sceneggiatore Predrag Kojovic e con la produttrice Amra Baksic Camo per il film What Are You Looking At?, una storia che, secondo il regista, "parla di una città in un periodo postbellico che si protrae a tempo indeterminato, senza eroi e i cui valori sono sopraffatti dalla corruzione e dalla criminalità". Tanović ha vinto l’Oscar per il miglior film in lingua straniera nel 2001 con No Man´s Land. Il suo film del 2013, An Episode in the Life of an Iron Picker, si è aggiudicato il gran premio della giuria al Festival del cinema di Berlino e l’Orso d’argento per il miglior attore (Nazif Mujić). La Commissaria Vassiliou ha affermato: "Danis Tanović è uno dei più raffinati cineasti della sua generazione. Il suo ultimo progetto cinematografico, la cui avvincente sceneggiatura emana un forte senso di identità culturale e dinamismo, è straordinario. Dopo il successo mondiale del suo capolavoro No Man´s Land e di altri film molto apprezzati, è chiaro che sta preparando un´altra opera meravigliosa che sono certa toccherà i cuori e le menti in pari misura. Auguriamo a lui e ai suoi collaboratori ogni successo". Sarajevo What Are You Looking At? è ancora nella fase iniziale di sviluppo. Il personaggio principale è Jasmin, che vive a Sarajevo circondata da amici e nemici, in un periodo di transizione che continua da quasi 20 anni. "Per la prima volta nella mia vita ho sentito la necessità di raccontare una storia sulla città in cui vivo. Tutto quello che amo lì e tutto quello in cui credo si sta gradualmente sgretolando sotto i miei occhi. Non ritengo che sia possibile una rivoluzione nelle menti dei miei concittadini, ma spero che questa storia li stimolerà ad iniziare a riflettere", ha dichiarato lo sceneggiatore-regista Tanović. Il progetto vincitore, presentato dalla società di produzione di Sarajevo Scca/pro.ba, ha ottenuto il punteggio complessivo più elevato tra tutte le domande presentate nell’ultima tornata di selezioni per i finanziamenti Media allo sviluppo di opere cinematografiche. What Are You Looking At? è stato selezionato come il migliore nuovo progetto cinematografico da esperti europei per il suo eccezionale contenuto artistico nonché per le sue promettenti strategie per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione, comprese le forti prospettive di incassi ai botteghini europei. Contesto Il regista bosniaco Danis Tanović ha conseguito il successo mondiale nel 2001 con il suo primo film No Man´s Land, che si è aggiudicato oltre 40 premi internazionali, compreso l’Oscar per il miglior film in lingua straniera. Ambientato in Bosnia-erzegovina nel 1993, durante la fase più cruenta del conflitto, questo film dolceamaro contro la guerra ha segnato il rinnovo completo del genere della satira di guerra. Tra gli altri film di pregio scritti e diretti da Tanović: Triage (2009) e Cirkus Columbia (2010). Il regista, che ha studiato a Sarajevo e a Bruxelles, è inoltre professore di regia cinematografica presso l’Accademia delle arti dello spettacolo (Akademija Scenskih Umjetnosti) di Sarajevo. Nel 2003 Tanović è stato membro della giuria al Festival del cinema di Cannes. Amra Baksic Camo, che ha prodotto anche An Episode in the Life of an Iron Picker, dirige ormai da lunga data Cinelink, il mercato di coproduzione del Festival del cinema di Sarajevo. È co-fondatrice di Scca/pro.ba, una società indipendente di produzione cinematografica, video e televisiva con sede nella città. Ha inoltre beneficiato di programmi di finanziamento sostenuti dall’Ue per la formazione dei produttori: Ace (Atelier du Cinéma Européen) ed Eave (European Audiovisual Entrepreneurs). I primi vincitori del premio Media, nel 2012, sono stati il regista iraniano Asghar Farhadi e il produttore Alexandre Mallet-guy per un progetto cinematografico che è sfociato nel film Le Passé, interpretato da Tahar Rahim e Bérénice Béjo. Il film si è successivamente aggiudicato il premio della giuria ecumenica a Cannes lo scorso anno. Béjo ha inoltre vinto il premio come migliore attrice. Lo scorso anno lo sceneggiatore-regista Thomas Vinterberg, noto per il film Jagten, candidato agli Oscar 2014, ha ricevuto il premio Media assieme al co-sceneggiatore Tobias Lindblom e alla produttrice Sisse Graum (Zentropa) per il progetto cinematografico Kollektivet, che dovrebbe essere presentato al pubblico tra l´autunno 2015 e la primavera 2016. Il premio Media dell´Unione europea è assegnato al progetto cinematografico con le migliori prospettive di incassi al botteghino presentato per ottenere il finanziamento allo sviluppo nell´ambito del programma Media di Europa creativa. Può trattarsi di fiction, film d´animazione o documentari, ma le opere devono essere destinate alla distribuzione cinematografica. I costi di sviluppo ammissibili al sostegno del programma Media comprendono la scrittura della sceneggiatura, il casting artistico e tecnico, la redazione del piano finanziario, il marketing iniziale e la realizzazione di una produzione pilota. Il vincitore è selezionato da un gruppo composto da esperti indipendenti e da rappresentanti della Commissione europea e dell´Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura che gestisce il sottoprogramma Media. Dal 1991 Media (acronimo derivato da Mesures pour encourager le développement de l´industrie audiovisuelle – Misure per incoraggiare lo sviluppo dell´industria audiovisiva) ha investito 1,7 miliardi di Eur nello sviluppo, nella distribuzione, nella formazione e nell´innovazione in ambito cinematografico al fine di incrementare la diversità e la competitività a livello internazionale del cinema e dell´industria audiovisiva europei. Europa creativa - Europa creativa, che riunisce i programmi Cultura e Media dell’Ue, ha una dotazione di bilancio di quasi 1,5 miliardi di Eur per i prossimi sette anni, il 9% in più rispetto al periodo precedente. Europa creativa finanzierà almeno 250 000 artisti e professionisti della cultura, 2 000 cinema, 800 film e 4 500 traduzioni di libri e lancerà un nuovo strumento di garanzia finanziaria, che consentirà alle piccole imprese nei settori creativi e culturali di avere accesso a prestiti bancari per un importo fino a 750 milioni di Eur.  
   
   
IL COMITATO MATERA 2019 CERCA GRAFICI - VISUAL DESIGNERS  
 
Matera, 15 maggio 2014 - Il Comitato Matera2019 cerca manifestazioni di interesse da parte di grafici/visual designers per lavorare sul dossier finale di candidatura della città a Capitale europea della Cultura nel 2019. Le attività principali saranno: definire un’identità grafica chiara per la versione finale del dossier di candidatura, in linea con l’identità visuale esistente di Matera 2019 • Progettare un dossier di 120 pagine che delinei il programma di candidatura della città • Creare la linea grafica, le illustrazioni e l’infografica che comunicheranno sia il programma che le idee che lo ispirano. Le manifestazioni di interesse • Devono essere inviate a info@matera-basilicata2019.It  • Devono avere indicare come oggetto del messaggio di accompagnamento il seguente riferimento: “Manifestazione di interesse grafici/visual designers” • Devono includere un portfolio esemplificativo, preferibilmente sotto forma di link o come allegato che non superi i 5 Mb. La scadenza è il 31 Maggio 2014.  
   
   
LIVORNO - ESPOSIZIONE DI VOLUMI ANTICHI DELLA BIBLIOTECA CAMERALE  
 
Livorno, 15 maggio 2014 - In occasione del Convegno Internazionale per i 250 anni della pubblicazione a Livorno del “Dei delitti e delle pene” di Cesare Beccaria, che il 16 ed il 17 maggio prossimi riunirà illustri storici e giuristi presso l’auditorium della Camera di Commercio, saranno esposti alcuni volumi antichi provenienti dalla biblioteca camerale, stampati a Livorno tra il Settecento e l’Ottocento. I libri in mostra sono la testimonianza della vivacità e del fermento culturale livornese in epoca illuminista: tra questi, la terza edizione dell’ Encyclopédie di Diderot e d’Alembert ed il Gazzettiere americano, entrambe stampate dalla celebre Tipografia Coltellini, oltre a pubblicazioni sull’uso del caffè, sul commercio delle farine e sulle contrattazioni marittime uscite dai torchi di altri importanti tipografi locali, come Giovan Paolo Fantechi e Giovanni Vincenzo Falorni. Saranno presenti anche alcuni libri editi da Giovanni Tommaso e Glauco Masi, che si distinsero per il coraggio di far conoscere al pubblico italiano alcuni capolavori della letteratura straniera, soprattutto inglese e francese, sfidando le persecuzioni e le censure attive all’epoca, e contribuendo a creare a Livorno un clima anticonformista. Tra le pubblicazioni relative al diritto penale, tema centrale del Convegno organizzato dalla Unione delle Camere penali e dalla Camera Penale di Livorno, si potranno osservare alcuni volumi di autorevoli giuristi ed eruditi dell’epoca, le cui opinioni sull’opera del Beccaria spaziano dalle critiche più aspre alle più convinte adesioni: tra questi, ad esempio, il Commentario filologico-critico sopra i delitti e le pene secondo il gius divino di Cesare Malanima, giurista pisano tra i più convinti assertori del Codice leopoldino, e la Scienza della legislazione di Gaetano Filangieri, opera nella quale la pena di morte viene giudicata dall’autore pienamente legittima, poichè parte integrante del diritto di punire. Degno di nota, infine, è l’originale a stampa della Legge di riforma della legislazione criminale toscana, meglio nota come Codice leopoldino o Leopoldina, emanata il 30 novembre 1786 da Pietro Leopoldo d´Asburgo: il Granducato di Toscana, con questa normativa, fu il primo Stato al mondo ad abolire ufficialmente la pena di morte.  
   
   
LA SCUOLA DEI GRANDI MAESTRI. MANUALE DI GIORNALISMO SUL CAMPO GIUSEPPE GALLIZZI VINCENZO SARDELLI  
 
Milano, 15 maggio 2014 - C´era una volta la grande generazione del giornalismo: quella che univa il fiuto da segugio del cronista alla cultura dell´intellettuale, e inquadrava il dettaglio nell´orizzonte della realtà. Intelligenza e istinto facevano da guida per capire che cosa poteva interessare il lettore. Questo giornalismo si definiva mestiere: qualcosa da imparare "a bottega". Adesso il giornalismo è cambiato. Ma il modo di dare la notizia è lo stesso di sempre: le cinque W, e prima ancora i cinque sensi. Recarsi di persona sul fatto. Ascoltare, prima di parlare. Dalla teoria alla pratica, partendo dalle basi: questo libro prova a offrire elementi di riflessione su una professione che non rinuncia a gambe, cuore e cervello.  
   
   
“IL TEMPO E LA FIDUCIA”: L’AFFIDO RACCONTATO IN UN LIBRO PRESENTATO AL FOYER DEL TEATRO REGIO IL VOLUME CURATO DA CHIARA SCIVOLETTO  
 
Parma, 15 maggio 2014 – L’affido? Un sistema complesso, che prevede il coinvolgimento di tanti diversi attori: attori che devono parlare linguaggi il più possibile convidisi, e integrare i propri saperi, perché il sistema stesso sia davvero efficace. È quanto emerge dal volume “Il tempo e la fiducia. L’affido eterofamiliare del minore”, a cura di Chiara Scivoletto, presentato questo pomeriggio al Foyer del Teatro Regio. Il libro, realizzato con il contributo del Coordinamento provinciale affido e accoglienza e con la collaborazione dell’Università di Parma, “è frutto di un percorso di ricerca – ha raccontato l’autrice Chiara Scivoletto, docente dell’Università di Parma - che voleva mettere le mani in una matassa complessa: quella che si crea nelle dinamiche di affido minorile, in cui diversi attori sono coinvolti. C’è il minore, il cui interesse sta al centro, e ci sono la famiglia naturale, la famiglia affidataria, i servizi, la giustizia minorile: un sistema nel suo insieme molto complesso e che non sempre funziona come si vorrebbe. Dal basso, dal tavolo provinciale affido e accoglienza, è venuta la richiesta di provare a vedere che cosa potremmo fare per migliorare queste dinamiche”.Con l’autrice hanno dialogato l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani e Luigi Fadiga, garante per l’infanzia della Regione Emilia-romagna. La lettura di alcuni brani del libro è stata affidata alle voci dell’Associazione Proboscidea.“quello dell’affido è uno strumento che ha vissuto fasi alterne e che spesso, se non governato con le giuste raffinatezze, rischia anche di ribaltarsi: perché molto dipende dalla motivazione della famiglia che si mette a disposizione – ha spiegato l’assessore provinciale Marcella Saccani - molto dipende dalla capacità degli operatori in campo di valutare qual è la possibile alleanza fra la famiglia d’origine e la famiglia affidataria, e quindi quali sono i risultati che ne possono emergere. Interrogarsi su come siamo andati fino ad ora, quali sono le risorse in campo e quali risorse siano necessarie ancora credo sia un atto dovuto: perché se buone prassi esistono sono quelle che vanno valorizzate al massimo, e nello stesso tempo per capire se quanto abbiamo a disposizione è sufficiente, o è quello che serve, perché i risultati siano utili e importanti”.Per il garante per l’infanzia della Regione Emilia Romagna Luigi Fadiga il volume curato dalla professoressa Scivoletto è “un lavoro molto interessante, perché fa sentire la voce di chi in genere ha difficoltà a comunicare queste esperienze. E rilancia, in un momento in cui è opportuno, il tema dell’affido familiare. Questi sono anni in cui questa forma molto positiva di intervento soffre un po’, probabilmente adesso anche perché la crisi economica frena la disponibilità delle famiglie, ma è una forma che io ritengo assolutamente indispensabile rilanciare, magari con più flessibilità. E credo che questo libro sia un buon contributo per il rilancio”.L’iniziativa di oggi rientra nel programma 2014 di “L’arte dell’affido e l’affido nell’arte”, settimana di sensibilizzazione promossa come ogni anno dalla Provincia in collaborazione con il Coordinamento provinciale Affido e accoglienza (che riunisce i rappresentanti dei Servizi socio – sanitari del territorio, delle Associazioni di famiglie affidatarie e delle Comunità familiari) e con la collaborazione di Forum Solidarietà.  
   
   
CULTURA: REGIONI CHIEDONO REVISIONE A BOZZA DECRETO SPETTACOLI DAL VIVO  
 
Roma, 15 maggio 2014 - Rivedere alcuni aspetti del testo del decreto sullo spettacolo dal vivo, che il ministro della Cultura Dario Franceschini si appresta a portare all´attenzione del Consiglio dei ministri per l´approvazione, in modo da dare più slancio al settore, tenendo conto delle competenze delle Regioni, nell´ambito della riforma del Titolo V della Costituzione. Lo chiedono gli assessori alla Cultura delle Regioni, che oggi a Roma hanno esaminato la bozza del decreto, sollecitando in proposito un incontro con il ministro. All´incontro ha partecipato, in rappresentanza del Friuli Venezia Giulia, l´assessore Gianni Torrenti, che spiega come il provvedimento predisposto dal ministero presenti molte e positive novità normative, che però ridisegneranno il panorama nazionale dello spettacolo dal vivo partendo da un approccio regolamentare piuttosto che da una nuova legge, che prospetti un futuro al settore. Infatti il decreto del Governo, secondo le Regioni, pare accontentarsi di una riorganizzazione del sistema di contribuzione: una riorganizzazione che però sconta il rischio di un´ulteriore riduzione delle risorse a disposizione, già drasticamente diminuite nel corso degli ultimi 20 anni, mentre il nostro Paese deve e può fare della cultura uno degli assi portanti della sua crescita e del suo sviluppo. Al ministro le Regioni, come precisa l´assessore del Friuli Venezia Giulia, intendono quindi chiedere, rispetto al testo esaminato, maggiori competenze, specie in tema di gestione, all´interno naturalmente di una normativa quadro a livello nazionale, per dare omogeneità al settore. Parallelamente raccomandano di rivedere alcuni passaggi del provvedimento, laddove ad esempio esso sembra privilegiare solamente i teatri delle grandi città e non incentiva la possibilità di creare reti e di "vendere" le proprie produzioni, misurandosi con il mercato. Particolarmente attiva, ai lavori di oggi, la Regione Friuli Venezia Giulia, per la presenza sul proprio territorio di diversi grandi teatri, frequentati da un pubblico numeroso, affiancati da una importante rete di sale minori, cui si aggiunge la realtà del teatro della minoranza slovena, che secondo Torrenti rischia di rimanere un po´ "ingessato" dall´attuale impostazione del decreto.  
   
   
CULTURE, ASSESSORE LOMBARDIA: DA OGGI DOMANDE PER AVVISO UNICO  
 
Milano, 15 maggio 2014 - "Dal 15 maggio via alla presentazione delle domande per l´Avviso Unico con cui Regione Lombardia mette a disposizione dei territori e delle loro progettualità culturali circa 3,5 milioni di euro". L´ha detto l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia ricordando che da giovedì 15 maggio, si potranno presentare le domande di finanziamento tramite i quattro bandi in cui si articola l´Avviso Unico. Sostegno Alle Culture In Quattro Bandi - L´avviso Unico si articola in quattro bandi. Uno per la ´Promozione educativa e culturale´, un altro per la ´Valorizzazione di biblioteche e archivi storici di enti locali o di interesse locale´, un terzo per la ´Valorizzazione di musei di enti locali o di interesse locale, sistemi museali locali e reti regionali di musei´ e un quarto volto a sostenere ´Progetti di produzione della musica, della danza, della cultura cinematografica e audiovisiva realizzati da soggetti pubblici e privati´. La Dotazione Finanziaria - "La dotazione finanziaria di 3.471.200 euro - ha detto l´assessore - conferma l´impegno concreto di Regione Lombardia a favore delle realtà culturali dei diversi territori, incentiva le progettualità locali e le invita a fare rete". "Di questi fondi - ha spiegato l´assessore - 850.000 euro saranno dedicati alla promozione educativa e culturale puntando sulla valorizzazione delle tradizioni, della memoria e delle identità culturali dei nostri territori, sui progetti che assumono un respiro macroregionale e internazionale, sulle nuove creatività e i giovani artisti, nonché sui progetti legati a Expo 2015; per la valorizzazione di biblioteche e archivi ci sono 738.200 euro; un fondo di 1.250.000 euro è riservato ai musei e ai sistemi museali, nonché ai loro allestimenti e al miglioramento della didattica museale, non esclusi studi, ricerche, catalogazione e valorizzazione digitale e confermiamo l´impegno per la musica, la danza, il cinema e l´audiovisivo con 633.000 euro". Culture Interregionali - "Grazie all´Avviso Unico - ha concluso l´assessore - avviamo concretamente la macroregione culturale, che vuole valorizzare progetti nell´ambito della Macroregione del Nord, ma anche dell´Euroregione alpina, con la Svizzera e con le Regioni ´Quattro Motori per l´Europa´ guidate attualmente dal presidente di Regione Lombardia, realizzando una virtuosa opera di condivisione e di confronto tra culture e patrimoni di diversi territori". Come Fare Domanda - La domanda di contributo, corredata dalla documentazione richiesta, deve essere presentata esclusivamente in forma telematica, pena la non ammissibilità, utilizzando la procedura ´Finanziamenti online´ raggiungibile all´indirizzo internet: https://gefo.Servizirl.it/  La procedura online sarà disponibile dalle 10.30 del 15 maggio e fino alle 16.30 del 9 giugno.  
   
   
FORUM CULTURE, DA OGGI A PAESTUM LE FAVOLE MATEMATICHE. IL 23 E IL 24 IL FESTIVAL DELLA FIABA. CALDORO: GRANDE OPPORTUNITÀ PER VALORIZZARE I SITI UNESCO  
 
Napoli, 15 maggio 2014 - Nell’ambito delle iniziative sul Forum internazionale delle Culture, si apre domani a Paestum, ed andrà avanti fino a sabato 17, il festival delle Favole matematiche, con la direzione scientifica di Piergiorgio Odifreddi. Venerdì 23 e sabato 24 si terrà invece il festival della Fiaba, con la direzione artistica di Andrea Mazzucchi. I due eventi sono stati presentati oggi in sala giunta dal presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, dal vicepresidente Guido Trombetti, dall’assessore alla Cultura Caterina Miraglia, dall’assessore alla Cultura del Comune di Capaccio Paestum Eustachio Vosa, e da Odifreddi e Mazzucchi. Nel corso delle cinque giornate si svolgeranno lectio magistralis, conferenze, reading, mostre e spettacoli, che vedranno protagonisti anche i bambini. Al Museo archeologico nazionale ci saranno altresì conferenze e laboratori per i ragazzi delle scuole. Alle Favole Matematiche parteciperanno, tra gli altri, Michael Atiyah, Claudio Bartocci, Alberto Conte, Paolo Giordano, Nicola Piovani, David Riondino, Carlo Rovelli, Paolo Zellini. Lara Albanese, Giovanni Filocamo e Mariano Tomatis condurranno i laboratori per i ragazzi. Al Festival della Fiaba sono previste le presenze di Renato Carpentieri, Enrico Malato, Alberto Varvaro, Tommaso Braccini, Abdelfattah Kilito, Mario Lavagetto, Giorgia Grilli, Corrado Calenda, Matteo Palumbo, Maria D’agostino, Massimiliano Campi, Valeria Cuocolo, Francesca Pasut, Tommaso Di Dio, Antonio Fresa, Michele Mari, Fabian Negrin, Marco Gallo, Annalisa Solone,alessandro Rak, Luciano Stella, Bernardo De Luca, Carolina Stromboli, Adriana Mauriello, Giancarlo Alfano. “La grande qualità della progettazione degli eventi che mettiamo in scena grazie al Forum delle Culture ci fa superare lo scetticismo iniziale”, ha detto il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. “Finalmente, grazie a questi appuntamenti, le testate giornalistiche nazionali parlano della cultura che è capace di esprimere la nostra Regione. E’ una importante opportunità per valorizzare i siti Unesco che abbiamo scelto per far da cornice agli eventi in programma”, ha concluso il presidente. “Verrà illustrato – ha detto l’assessore alla Cultura Caterina Miraglia - l’originale legame tra le favole e le scienze matematiche, un percorso tra numeri e poesia, gioco e immaginazione. Questi progetti, oltre a soddisfare un crescente bisogno di cultura della cittadinanza, sono lo strumento più efficace per la valorizzazione de luoghi.” “L’idea di questi festival è venuta chiacchierando tra amici e riflettendo sulla capacità di attrazione che avrebbero potuto suscitare le riflessioni e gli intrecci tra il mondo delle favole e delle fiabe con le altre arti”, ha detto il vice presidente della Regione Campania Guido Trombetti. “Non ho mai creduto alla divisione tra due culture. La parola e il numero sono stampelle necessarie del pensiero. Le contaminazioni molto frequenti. I due termini del titolo della manifestazione ripropongono questo corto circuito. Il nesso segreto che collega arte e scienza. Che la matematica possa ispirare la letteratura si sa. Ma è anche vero che la letteratura può essere un efficace strumento di comunicazione e divulgazione matematica”, ha concluso Trombetti. “La sinergia con la Regione Campania ha permesso di individuare Paestum quale sede per il Forum. La scelta testimonia la duplice necessità della riscoperta della diversità come valore e della ricerca di soluzioni per il futuro che si fondino sull’ineguagliabile patrimonio di storia e cultura che ci appartiene e ci identifica”, ha sottolineato l’assessore Vosa. “Le fiabe servono alla matematica come la matematica serve alle fiabe. Servono alla poesia, alla musica, all’utopia, all’impegno politico: insomma all’uomo intero, e non solo al fantasticatore.” Così Piergiorgio Odifreddi. “Le fiabe servono proprio perché, in apparenza, non servono a niente: come la poesia e la musica (…). Servono all’uomo completo. Se una società basata sul mito della produttività (e sulla realtà del prodotto) ha bisogno di uomini a metà - fedeli esecutori, diligenti riproduttori, docili strumenti senza volontà - vuol dire che è fatta male e bisogna cambiarla. Per cambiarla occorrono uomini creativi, che sappiano usare la loro immaginazione.” “Il Festival della Fiaba, nell’ambito del Forum delle Culture - ha detto Andrea Mazzucchi - vuole essere un omaggio a quel luogo privilegiato di incontri fra culture, storie, voci molteplici, che è stato e continua ad essere, il Mediterraneo. Le fiabe, forme elementari presenti come genere narrativo nella tradizione orale di ogni popolo, hanno però una storia complessa. Esse possiedono impronte digitali, marchi distintivi che consentono di riconoscerne i molteplici percorsi attraversati nel tempo e nello spazio e la loro vita è fatta di migrazioni, di trasformazioni, di metamorfosi.  
   
   
MILANO: “STANZE” IL TEATRO ENTRA NELLE CASE MUSEO E NEGLI ATELIER D’ARTISTA  
 
Milano, 15 maggio 2014 – Prende il via il 19 maggio alla Fondazione Pini la terza edizione di “Stanze - Esperienze di teatro d’appartamento”, la rassegna di spettacoli che si è svolta finora nelle case private e in altri luoghi non teatrali, e che a partire da questa edizione sarà ambientata nelle case museo, negli atelier d’artista e negli studi di architetti e designer. Ideata da Alberica Archinto e Rossella Tansini, “Stanze” è realizzata quest’anno anche in collaborazione con il Comune di Milano, che ospiterà il 24 e il 25 novembre nella casa museo Boschi Di Stefano la prima assoluta de “Il posto”, una performance di e con Daria Deflorian e Antonio Tagliarini all’interno del progetto “Il cielo non è un fondale – il paesaggio protagonista”. “Il teatro è di per sé un’esperienza formativa dell’identità e della coscienza collettiva di una comunità – ha commentato l’assessore alla Cultura - un percorso di crescita sociale, che diventa ancora più diretto e più intimo se realizzato in spazi straordinari, come le case museo e gli atelier d’artista, le cui mura hanno già ‘vissuto’ importanti esperienze artistiche. Siamo grati alla Fondazione Pini per il grande impulso che è stato dato negli ultimi tempi alle attività culturali, artistiche e letterarie aperte alla città, ampliando così l´offerta culturale milanese, già ricca, con proposte che uniscono all´alta qualità progettuale l´atmosfera intima e familiare di uno spazio privato, seppure con importanti funzioni pubbliche”. Hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa attrici e attori fra più affermati sui palcoscenici italiani di questi anni. Aprirà infatti la nuova edizione, il 19 e il 20 maggio, Ermanna Montanari, (vincitrice di numerosi premi Ubu e, nel 2013, del Premio Duse) con “La camera da ricevere”, spettacolo proposto in versione teatrale dopo un primo passaggio su Radio 3 Rai. Fondatrice, con Marco Martinelli, del Teatro delle Albe di Ravenna, la Montanari ripercorrerà le tappe significative della sua vita e del suo lavoro passando attraverso alcune fondamentali interpretazioni, dalla monaca medioevale Rosvita alla tirannica Madre Ubu, dalla maga Alcina fino a Tonina, la mamma di Marco Pantani. Il suo tragitto di memoria si svilupperà in una “camera da ricevere”, ovvero la stanza - sempre chiusa e buia, col divano protetto da teli di plastica - della casa della sua infanzia, che veniva aperta solo in poche occasioni speciali “per ricevere” persone di riguardo. Lo spettacolo avrà luogo negli spazi della Fondazione Adolfo Pini, in corso Garibaldi 2. Il 26 e 27 maggio è in programma uno spettacolo di e con Roberto Abbiati e Matteo Codignola, interpretato dallo stesso Abbiati. “Sedie” è il titolo della pièce perché proprio da alcune sedie disegnate dal geniale architetto Vico Magistretti, nel cui studio si svolgerà lo spettacolo, prenderà le mosse il testo. Un percorso dedicato all’opera di Magistretti che si svolgerà proprio nello spazio in cui ha lavorato per 60 anni, in via Vincenzo Bellini 1. Mario Perrotta (Premio Ubu 2013 come miglior attore) porta a Milano il 9 e 10 giugno “Emigranti Esprèss”, che si ispira a una trasmissione radiofonica (Radio 2 Rai), diventata poi un libro pubblicato da Fandango e ora finalmente in palcoscenico per “Stanze”. Scrive l’autore: ”Era il 1980. Stazione di Lecce. Ore 21 e 07. Come tutti i giorni di ogni benedetto anno, a quell´ora parte il treno degli emigranti. Nel 1980 su quel treno c´ero anch´io. E avevo appena dieci anni. E viaggiavo da solo! Una volta al mese... Adesso me lo voglio rifare quel viaggio. Voglio rivedere quelle facce, voglio risentire le loro storie, ma stavolta il treno... Lo guido io”. Il lungo viaggio da Lecce a Milano e quindi a Stoccarda è raccontato in quattro tappe: ciascuna di esse testimonia la lenta marcia di avvicinamento al nord, vissuta con molta ironia dal punto di vista degli “emigranti esprèss”. Sede dello spettacolo sarà il giardino interno dello studio di Alik Cavaliere in via De Amicis 17. Questi tre spettacoli costituiscono il programma della prima parte di Stanze. In autunno, il 10 e 11 novembre, Milena Costanzo presenterà, affiancata da Antonio Gargiulo, Ed uno studio su Emily Dickinson per proporci un nuovo capitolo - dopo quello dedicato ad Anne Sexton - della sua ricerca su alcune inquiete figure di poetesse e di scrittrici. Il debutto avviene in collaborazione con Olinda Onlus. La sede dello spettacolo è in via di definizione. Infine, il 24 e 25 novembre Daria Deflorian (Premio Ubu 2012 come migliore attrice e premio Hystrio 2013) e Antonio Tagliarini presenteranno nella Casa Museo Boschi Di Stefano, in via Giorgio Jan, 15 a Milano “Il posto”, una ulteriore tappa del loro nuovo progetto “Il cielo non è un fondale – il paesaggio protagonista”. Per informazioni www.Lestanze.eu  info@lestanze.Eu  Per prenotazioni info@lestanze.Eu    
   
   
“ARMONIE D´ARTE FESTIVAL”  
 
Catanzaro, 15 maggio 2014 - L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri intervenendo ieri mattina a Roccelletta di Borgia alla presentazione di “Armonie d´Arte Festival” ha dichiarato che “in Calabria la cultura sta contribuendo in misura sempre più rilevante alla creazione del prodotto interno lordo della regione, così come intendiamo identificare, misurare e aumentare il capitale culturale della Calabria, come indispensabile premessa dello sviluppo economico e civile, per cogliere le opportunità della prossima programmazione europea”. Il programma di “Armonie d´Arte Festival”, direzione artistica Chiara Giordano, realizzato in collaborazione con il “Ravenna Festival”, avrà come evento principale la produzione dell´opera “L´ultima notte di Scolacium”, che racconta la storia del Sud nella cornice del parco di Scolacium a Borgia, dove verrà realizzata la ricostruzione virtuale in dimensioni reali dell´abbazia normanna. Il musical avrà le musiche originali di Nicola Piovani, la regia di Cristina Mazzavillani Muti e la partecipazione straordinaria di Gerard Depardieu. La consulenza storica è affidata a Ulderico Nisticò. “Si tratta – ha rilevato ancora Caligiuri - di una grande operazione culturale internazionale che mette in mostra i nostri beni e la nostra storia che cominciano ad avere il ruolo che meritano nello sviluppo economico e civile della Calabria”. “Armonie d´arte Festival” è uno dei sei grandi eventi sostenuti con un finanziamento triennale dalla Regione Calabria, che con gli altri 35 eventi storicizzati, sovvenzionati con cadenza biennale, costituiscono l´asse portante delle iniziative culturali regionali. Dai dati elaborati dall´assessorato regionale alla Cultura, questi eventi, che si sono svolti nel 2013 su tutto il territorio regionale e durante tutti i periodi dell´anno, hanno movimentato oltre 1 milione di visitatori con una ricaduta economica di oltre 34 milioni di euro. Una somma pari a otto volte l´investimento pubblico regionale che è di 4 milioni di euro.  
   
   
PASSEGGIATE ONYX "DAI COLONI GRECI ALLA MODERNA AGRICOLTURA"  
 
Potenza, 15 maggio 2014 - Tornano gli appuntamenti di qualità dell´Onyx Ambiente "Incontri e Territorio 2014". Giovedì 22 maggio alle ore 19.00, appuntamento alla Casa Cava con "Sulle tracce delle antiche civiltà lucane". Oltre le evidenze archeologiche, la Basilicata presenta anche realtà culturali, ambientali, paesaggistiche e monumentali che costituiscono un immenso patrimonio e un’occasione di sviluppo socio-economico e culturale per le comunità locali. L´incontro, eccezionalmente di giovedì, sarà l´occasione per introdurre e preparare per la passeggiata di Domenica 25 maggio alle ore 9.30, con partenza da Piazza Matteotti a Matera, nella suggestiva pianura Metapontino, dal titolo "Dai coloni Greci alla moderna agricoltura".