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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Luglio 2015
UE: GLI STATI MEMBRI AVALLANO IL PIANO D´INVESTIMENTI MESSO A PUNTO DALLA COMMISSIONE NEL SETTORE DEI TRASPORTI PER L´IMPORTO RECORD DI 13,1 MILIARDI DI EURO  
 
Bruxelles, 13 luglio 2015 - Il piano d´investimenti per l´importo record di 13,1 miliardi di euro nel settore dei trasporti messo a punto dalla Commissione è oggi un passo più vicino alla realizzazione dopo che gli Stati membri dell´Ue hanno approvato l´elenco dei progetti che saranno finanziati dal meccanismo per collegare l´Europa. Nella riunione odierna il comitato di coordinamento del meccanismo, in cui siedono i rappresentanti dei 28 Stati membri, ha dato parere favorevole sulla proposta presentata dalla Commissione il 29 giugno. Insieme al piano di investimenti da 315 miliardi di euro presentato dalla Commissione nel novembre 2014, il meccanismo per collegare l´Europa permetterà di ottenere risultati in una delle priorità assolute della Commissione: colmare la carenza di investimenti in Europa per instaurare condizioni propizie alla creazione di occupazione e alla crescita. Violeta Bulc, Commissaria Ue per i Trasporti, ha dichiarato: "Sono molto lieta che, in esito alle discussioni costruttive tenute dal comitato di coordinamento del meccanismo per collegare l´Europa, gli Stati membri abbiano approvato il piano d´investimenti proposto dalla Commissione, il più consistente mai realizzato dall´Ue nel settore dei trasporti. I 276 progetti selezionati contribuiranno alla creazione di occupazione e al rilancio della crescita e della competitività in Europa. Mi compiaccio inoltre del fatto che, in molti casi, i progetti diano attuazione a priorità trasversali quali la digitalizzazione dei trasporti o la diffusione dei combustibili alternativi sul mercato." L´ondata 2014 degli inviti a presentare proposte del meccanismo per collegare l´Europa ha attirato oltre 700 progetti, per una richiesta complessiva di finanziamenti superiore a 36 miliardi di euro. Poiché i fondi disponibili ammontavano a soli 13,1 miliardi di euro, la Commissione ha dato priorità ai progetti che presentavano il più alto valore aggiunto europeo. Nel processo di selezione i progetti sono stati valutati in base a una serie prestabilita di criteri: pertinenza, durata, impatto e qualità. Nel rispetto dell´impegno a favore della trasparenza, la Commissione ha pubblicato oggi, insieme all´Agenzia esecutiva per l´innovazione e le reti (Inea), un opuscolo contenente informazioni generali sul meccanismo per collegare l´Europa e sui progetti valutati. Prossime tappe La Commissione adotterà formalmente la decisione di finanziamento entro luglio 2015. L´inea redigerà le singole convenzioni di sovvenzione dei progetti, che saranno in seguito firmati con i beneficiari. L´erogazione dei fondi inizierà a partire dall´ultimo trimestre 2015. L´inea e la Commissione vigileranno poi sulla corretta attuazione dei progetti.  
   
   
ENAC CONSEGNA AD ENAV S.P.A. IL CERTIFICATO IT ANSP 001 QUALE FORNITORE DI SERVIZI DELLA NAVIGAZIONE AEREA  
 
Roma, 13 luglio 2015 - Nella mattinata del, 10 luglio 2015, il Direttore Generale dell’Enac Alessio Quaranta, a seguito della conclusione positiva delle attività di oversight condotta dalla Direzione Centrale Infrastrutture e Spazio Aereo dell’Ente nel trascorso biennio, ha consegnato al Direttore Generale dell’Enav S.p.a. Massimo Bellizzi, il certificato It-ansp-001 quale fornitore di servizi della navigazione aerea. Il nuovo certificato presenta un’importante novità rispetto alle precedenti edizioni in quanto ha una validità illimitata, a condizione che venga mantenuta la continua rispondenza ai requisiti di certificazione stabiliti dai regolamenti applicabili. Nel consegnare il certificato il Direttore Quaranta ha sottolineato che la decisione di emettere il certificato senza una scadenza temporanea è stata presa da Enac, anticipando di qualche anno quello che sarà lo standard previsto dalla nuova regolamentazione Easa (l’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea), in virtù dei considerevoli risultati raggiunti nel corso degli otto anni che sono trascorsi dal primo rilascio del certificato quale fornitore di servizi a Enav e del clima di apertura, trasparenza e collaborazione che ha sempre caratterizzato i rapporti tra l’Enac e l’Enav. Al riguardo è stato ricordato che l’attività di sorveglianza condotta dall’Enac, principalmente attraverso circa 20 audit all’anno, riguarda il complesso dei servizi di navigazione aerea forniti da Enav e l’articolazione territoriale della società che è organizzata in quasi 50 strutture operative distribuite sull’intero territorio nazionale. Il Direttore Generale dell’Enac ha anche ricordato la costante collaborazione tra le due organizzazioni in numerosi progetti di sviluppo sia sul fronte normativo, riguardo, ad esempio, l’introduzione in Italia dei nuovi regolamenti europei sull’occurrence reporting e sulle licenze dei controllori di volo, sia sul fronte tecnico operativo con il lavoro congiunto per la definizione del piano di transito dei servizi della navigazione aerea dall’Aeronautica Militare all’Enav su diversi aeroporti ex militari: di Ciampino e Verona Villafranca, transito completato nel 2014, di Treviso, avvenuto il 26 giugno 2015), di Brindisi, previsto per fine 2015 e di Rimini, previsto invece nei primi mesi del 2016.  
   
   
RETE INFRASTRUTTURE IN BASILICATA, PITTELLA SCRIVE A DEL RIO DOPO L’INCONTRO DEL 18 GIUGNO, IL GOVERNATORE PUNTUALIZZA, IN UNA NOTA AL MINISTRO, GLI INTERVENTI CONSIDERATI STRATEGICI PER LA REGIONE  
 
Potenza, 13 luglio 2015 - Dopo l’incontro tenutosi a Matera lo scorso 18 giugno, il presidente della Regione, Marcello Pittella, in una nota firmata congiuntamente con l’assessore Aldo Berlinguer, ha puntualizzato al ministro alle Infrastrutture Graziano Del Rio le priorità di intervento sulla rete infrastrutturale, ferroviaria e aeroportuale necessarie per collegare la Basilicata ai grandi corridoi nazionali. Tra gli interventi strategici, alcuni sono di più agevole ed immediata realizzazione e perciò ritenuti più urgenti e indifferibili. “Si tratta in particolare – si legge nella nota - della velocizzazione del treno Intercity-ta-pz-roma con l’effettuazione del servizio con n.4 coppie Frecciabianca, degli ulteriori interventi di velocizzazione linea ferroviaria Potenza-foggia (rettifica di tracciato su zona industriale di Melfi) e del contributo per il raccordo autostradale n.5 e S.s. 407 “Basentana” e per le strade provinciali”. Le altre richieste della Regione riguardano il collegamento ferroviario Potenza-matera-bari, l’adeguamento dell’aviosuperficie Mattei a Pisticci, la copertura finanziaria per la Potenza-melfi e il corridoio Murgia Pollino. Nella nota, infine, Pittella e Berlinguer evidenziano che i lavori in corso sulla tratta ferroviaria Potenza-foggia “stanno causando ingenti disagi ai pendolari” e che il problema si acuirà “durante le lavorazioni in territorio lucano”. Per questo si chiede che “i lavori vengano svolti in periodo notturno, con evidente, ulteriore risparmio sul versante dei servizi sostitutivi”.  
   
   
MILANO: M4 VIA LIBERA ALLA VARIANTE DEL PROGETTO, AVANTI CON L’OPERA TERRA DELLE GALLERIE PORTATA VIA CON NASTRI TRASPORTATORI E SPOSTATO IL LUOGO DI CALAGGIO DELLE TALPE.  
 
Milano, 13 luglio 2015 – Via libera alle varianti per i cantieri di M4. La Giunta ha approvato la delibera che apporta modifiche al progetto della nuova metropolitana e che verranno ora sottoposte al Cipe (Comitato Intermisteriale Programmazione Economica). Si tratta di due migliorie importanti, che oltre a rispondere alle prescrizioni del Cipe, sono la formalizzazione delle iniziative di riduzione degli impatti dei lavori sulla città, frutto del confronto svolto in questi mesi con cittadini ed associazioni di categoria. La prima variante riguarda il calaggio di 2 talpe del diametro di 9,15m nella stazione Tricolore e che verranno estratte nella stazione Solari: inizialmente si prevedeva che un’unica Tmb fosse calata ed estratta nella stazione Solari e che avesse un diametro di 6,50m. Questa modifica comporterà dunque una inversione del senso di scavo rispetto a quanto previsto nel Progetto Definitivo. I vantaggi della scelta consistono nella possibilità di smaltire la terra delle gallerie non con camion ma con nastri trasportatori e di poter ridurre gli impatti dei cantieri sulla viabilità in Lorenteggio e sul verde nelle aree Plebisciti /Indipendenza/argonne. I materiali di scavo prodotti tra Solari e Tricolore saranno trasferiti a est, al cantiere del Manufatto Sereni (Forlanini), con nastri trasportatori e carrelli su gomma o rotaia, attraverso una delle due gallerie di collegamento tra i cantieri. Dal Manufatto Sereni, il materiale sarà convogliato e recapitato in una nuova area di cantiere, deposito temporaneo per lo smarino, ubicata tra il Campo Logistico di via Cavriana/via Gatto ed il passante ferroviario di Forlanini. Le talpe provenienti da Tricolore verranno estratte nella stazione Solari, così come quelle di diametro più piccolo provenienti dal manufatto Ronchetto. La seconda variante approvata dalla Giunta e che verrà sottoposta al Cipe riguarda la modifica delle gallerie tra Manufatto Sereni e Manufatto Argonne. Si tratta di una translazione del tracciato mediamente di circa 10m (punto più distante 18.50m) , resa necessaria dal riposizionamento in area più centrale della stazione Argonne che permetterà di salvaguardare entrambi i filari esterni degli alberi lungo il viale. “Questa delibera è frutto del confronto con cittadini, comitati, associazioni di categoria e tecnici che si è svolto in questi 6 mesi con l’obiettivo di ridurre i disagi legati ai cantieri e gli impatti su traffico, smog, commercio e verde– dichiara l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran -. Ora andiamo avanti con l’opera che va realizzata negli 88 mesi previsti, anche perché i milanesi non vedono l’ora di realizzarla”. Naturalmente – continua Maran - proseguirà il lavoro, in particolare sulla via Foppa, per cercare di mitigare ulteriormente i disagi con particolare riguardo alle attività produttive”. Queste due varianti si aggiungono ad altre importanti migliorie apportate dall’Amministrazione comunale, frutto di un lungo e costruttivo confronto con i cittadini. Sull’asse est, una delle più significative riguarda la riorganizzazione delle aree di cantiere, al fine di limitare l’impatto sulla viabilità e sulle alberature esistenti lungo viale Argonne e corso Indipendenza. Oltre allo spostamento stazione di Argonne all’interno dell’area di cantiere, anche il Manufatto Indipendenza viene spostato di 3 metri, consentendo di ridurre l’interferenza tra l’opera e le alberature. Sull’asse ovest, le migliorie più importanti riguardano la viabilità in corrispondenza del cantiere della fermata prevista all’incroccio Lorenteggio/tolstoj. Il Progetto Definitivo del 2013 infatti prevedeva la chiusura al traffico veicolare dell’intero tratto tra le intersezioni Lorenteggio-primaticcio e Foppa-dezza. Le varianti consentiranno di mantenere aperta una corsia per senso di marcia di via Lorenteggio per tutta la durata dei lavori, garantendo anche il trasporto pubblico locale. Anche lungo via Foppa sarà garantita la viabilità. E’ stato inoltre ulteriormente arretrato di 10 metri il cantiere della Stazione Washington – Bolivar, situato in prossimità dell’oratorio di San Protaso, come richiesto dai residenti della zona. Un grande lavoro è stato fatto anche per la Stazione Solari: il cantiere è spostato sostanzialmente fuori dal parco, ed è stato evitato il trasporto delle terre di scavo tramite camion, grazie alla possibilità di utilizzare i nastri trasportatori in galleria. Drasticamente ridotto anche l’impatto dei cantieri su via Dezza, dove verrà mantenuta la viabilità. Per quanto riguarda le alberature, rispetto al Progetto Definitivo approvato dal Cipe nel 2013 il Progetto Esecutivo delle cantierizzazioni ha permesso di salvaguardare 169 piante, con una diminuzione degli abbattimenti di circa il 24% rispetto a quanto inizialmente previsto, soprattutto sull’asse est, sottoposto a vincolo paesaggistico, dove è stato fatto un grande lavoro di ottimizzazione su Corso Plebisciti e Viale Argonne di concerto con Regione Lombardia e Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Milano. Terminati i lavori di costruzione della M4, l’impegno dell’Amministrazione comunale è di arrivare a un aumento complessivo delle alberature attualmente presenti a Milano del 20%, che si aggiungono ai 700 nuovi alberi previsti in prossimità di San Cristoforo . Le modifiche apportate al Progetto Definitivo non comporteranno variazioni di spesa rispetto a quanto già precedentemente approvato o di tempistiche di realizzazione della metropolitana M4, che sarà completata in 88 mesi.  
   
   
MILANO, M5 A MAGGIO E GIUGNO UNA LILLA DA RECORD QUASI 3 MILIONI DI PASSEGGERI IN DUE MESI. MARAN: "SUCCESSO IMPORTANTE, I MILANESI AMANO LA METROPOLITANA".  
 
Milano, 13 luglio 2015 - Oltre 2.8 milioni di passeggeri Atm hanno utilizzato la lilla nei mesi di maggio e giugno, a seguito dell´apertura completa della linea fino al capolinea di San Siro. Numeri molto significativi, soprattutto se confrontati con quelli dell´anno precedente, quanto la M5 era attiva nella tratta Bignami-garibaldi: i passeggeri nello stesso periodo erano stati meno di 1.3 milioni, meno della metà. Dati destinati a crescere ulteriormente con l´apertura delle nuove fermate - Tre Torri, Gerusalemme e Monumentale entreranno in esercizio entro l´autunno 2015 -, he confermano come i cittadini stiano imparando a conoscere le potenzialità della nuova linea e la stiano inserendo nelle loro abitudini quotidiane di trasporto. "E´ un successo importante ed anche prevedibile - commenta l´assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran - perchè i milanesi amano la metropolitana e stanno scegliendo sempre più spesso di utilizzare i mezzi pubblici rispetto all´auto privata per i loro spostamenti. Anche per questo è importante che mentre ci apprestiamo ad aprire le ultime fermate della lilla, stiano entrando nel vivo i cantieri di M4".  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: ASTENENDOSI DAL RECUPERARE L’AIUTO DI EUR 220 MILIONI CONCESSO ALLA SNCM, A TITOLO DI SERVIZI DI TRASPORTO MARITTIMO EFFETTUATI TRA MARSIGLIA E LA CORSICA, LA FRANCIA È VENUTA MENO AGLI OBBLIGHI AD ESSA INCOMBENTI LA SOCIÉTÉ NATIONALE CORSE-MÉDITERRANÉE («SNCM») È UNA COMPAGNIA MARITTIMA FRANCESE CHE EFFETTUA COLLEGAMENTI REGOLARI IN PARTENZA DALLA FRANCIA CONTINENTALE.  
 
Lussemburgo, 13 luglio 2015 - Con decisione del 2 maggio 2013 , la Commissione ha qualificato come aiuti di Stato le compensazioni finanziarie versate alla Sncm e alla Cmn («Compagnie méridionale de navigation») a titolo dei servizi di trasporto marittimo forniti tra Marsiglia e la Corsica per gli anni dal 2007 al 2013 nell’ambito di una convenzione di servizio pubblico. Sebbene le compensazioni versate alla Sncm e alla Cmn per i servizi di trasporto forniti durante tutto l’anno (servizi cd. «di base») siano state ritenute compatibili con il mercato interno, la Commissione ha giudicato incompatibili le compensazioni versate alla Sncm per i servizi forniti da tale società durante i periodi di punta di traffico (servizi cd «complementari»). La Commissione ha quindi ordinato il recupero degli aiuti incompatibili, per un totale di Eur 220 milioni . Tale recupero doveva essere eseguito entro 4 mesi dalla data di notifica della decisione, ovvero al più tardi il 3 settembre 2013. Durante l’estate del 2013, la Francia e la Sncm hanno proposto ciascuna un ricorso dinanzi al Tribunale per ottenere l’annullamento di tale decisione . Tali ricorsi sono ancora pendenti dinanzi al Tribunale. La Commissione ritiene che, poiché i ricorsi dinanzi al Tribunale non hanno effetto sospensivo, la Francia fosse tenuta a conformarsi alla decisione del 2 maggio 2013 nei termini impartiti. Constatando che la Francia si è astenuta 1) dall’adottare, nei termini previsti, i provvedimenti necessari per il recupero dalla Sncm degli aiuti dichiarati illegittimi e incompatibili con il mercato interno, 2) dall’annullare il versamento degli aiuti in questione dalla data della notifica della decisione, ovvero il 3 maggio 2013, e 3) dall’informare la Commissione, entro i due mesi successivi alla notifica della decisione, dei provvedimenti adottati per conformarsi alla decisione, la Commissione ha proposto dinanzi alla Corte di giustizia un ricorso per inadempimento contro la Francia. La Francia sostiene che le era impossibile eseguire la decisione controversa altrimenti la Sncm sarebbe stata oggetto di liquidazione giudiziaria, il che avrebbe provocato gravi turbative dell’ordine pubblico (come avvenuto in passato con scioperi, un blocco del porto di Marsiglia e un rischio di difficoltà nell’approvvigionamento dell’isola di prodotti di prima necessità) e, pertanto un rischio di rottura della continuità territoriale con la Corsica. Inoltre, la scomparsa della Sncm, renderebbe necessaria la conclusione di una nuova convezione per la concessione di servizio pubblico con un altro operatore economico che non disporrebbe necessariamente e immediatamente dei mezzi materiali e umani per soddisfare le esigenze della concessione, circostanza che potrebbe anch’essa costituire un rischio per la continuità territoriale. Con la sentenza odierna, la Corte accoglie il ricorso per inadempimento della Commissione. La Corte constata, innanzitutto, che la Francia non ha adottato, allo scadere del termine impartito dalla Commissione, (3 settembre 2013), i provvedimenti necessari per recuperare gli aiuti illegittimi. Solo il 7 e il 19 novembre 2014 la Francia ha emesso due avvisi di pagamento nei confronti della Sncm, per un importo di circa Eur 198 milioni (inferiore agli Eur 220 milioni accertati dalla Commissione), senza tuttavia che avesse luogo un recupero effettivo degli aiuti illegittimi. La Corte rileva che la mera emissione di titoli esecutivi non può essere considerata come recupero dell’aiuto illegittimo. La Corte considera inoltre che la Francia non si trovasse nell’impossibilità assoluta di recuperare gli aiuti. Per quanto riguarda l’argomento relativo alle turbative dell’ordine pubblico, la Corte constata che la Francia non ha dimostrato che essa non avrebbe potuto, eventualmente, far fronte, mediante i mezzi di cui dispone, a turbative del genere. Anche a supporre che si produca un blocco duraturo dei collegamenti marittimi con la Corsica, in ragione di azioni illegittime, nessun elemento presentato dalla Francia consente di considerare che il collegamento della Corsica con il continente mediante altre vie marittime o per via aerea sarebbe impossibile, con la conseguenza che l’approvvigionamento di tale isola di prodotti di prima necessità potrebbe continuare a essere garantito. Per quanto riguarda gli eventuali problemi derivanti dalla conclusione di una nuova convenzione per la concessione di servizio pubblico, la Corte rileva che la Francia non ha dimostrato l’esistenza di circostanze che consentano di concludere che una riduzione del traffico nei collegamenti marittimi tra Marsiglia e la Corsica avrebbe conseguenze di un’ampiezza tale da poter essere considerata come un’impossibilità assoluta di esecuzione della decisione controversa. Infine, la Corte constata che la Francia non ha sospeso il versamento degli aiuti illegittimi il 3 maggio 2013 ma solamente il 23 luglio 2013 e si è astenuta dall’informare la Commissione dei provvedimenti adottati entro due mesi dalla notifica della decisione controversa.  
   
   
L’AGENZIA INTERREGIONALE AIPO AL MEETING EUROPEO TEN-T DAYS IN LETTONIA CON DUE PROGETTI SULLA NAVIGABILITA’ DEL FIUME PO ANCHE UNIONCAMERE-EUROSPORTELLO VENETO PARTECIPA AL PROGETTO “365 PO RIVER SYSTEM”  
 
Venezia, 13 luglio 2015 - L’agenzia Interregionale per il Fiume Po – Aipo, con il supporto di Unioncamere del Veneto attraverso il Dipartimento per le politiche comunitarie Eurosportello Veneto, ha partecipato al meeting europeo Ten-t Days (Reti di Trasporto Transeuropee-trans European Networks – Transport) svoltosi il 22-3 giugno a Riga, Lettonia. L’evento, organizzato dalla Direzione Mobilità e Trasporti della Commissione Europea e dalla Presidenza Lettone del Consiglio dell’Unione Europea, ha visto la presentazione di tutti i progetti che si stanno sviluppando all’interno dei Core Network Corridors, la rete dei corridoi europei di trasporto, nonché di tutte le future progettualità con particolare riferimento all’importanza dei progetti infrastrutturali ed agli investimenti innovativi per una crescita economica europea, come dichiarato da Violeta Bulc, Commissario europeo per i Trasporti: «Ora dobbiamo unire le forze per rendere la rete transeuropea dei trasporti una realtà. La base per il nostro progresso futuro è l’attuazione dei piani di lavoro, compresi i principali progetti transfrontalieri. Conto su tutti gli attori – nazionali e regionali, pubblici e privati – per fare il miglior uso dei nostri strumenti, quali Connecting Europe e il nuovo fondo europeo per gli investimenti strategici». «Eurosportello del Veneto è felice di collaborare con Aipo a questo grande progetto che contribuirà alla competitività del nostro territorio, rappresentando al contempo un’opportunità unica per poter mettere in sicurezza le aree attraversate dal fiume Po – sottolinea Francesco Pareti, responsabile Eurosportello Veneto –. Crediamo fortemente in questa iniziativa e la consideriamo un nostro impegno di lungo termine, come tutti i progetti finanziati dalla Commissione Europea di cui noi siamo ufficio operativo nel territorio». «Aipo, su mandato delle Regioni del Po di cui è ente strumentale, sta lavorando da diversi anni su progetti finalizzati all´ulteriore sviluppo della navigazione interna nel nord Italia, con riferimento al Po e alle vie navigabili collegate – spiega l´ingegner Luigi Mille, dirigente Aipo Area idrografica e Navigazione lombarde –. Che l’Unione Europea continui a co-finanziare studi come quelli che abbiamo presentato ai Ten-t Days di Riga è la migliore dimostrazione della serietà di questo impegno e della necessità di proseguire ancora». I progetti sono stati illustrati anche attraverso i numerosi stands allestiti dai diversi Paesi ed Enti presenti a Riga. Presso lo stand dedicato all’evoluzione delle vie navigabili nell’Italia del nord, Aipo ha esposto due studi, cofinanziati dalle Regioni del Po e dall’Unione Europea, finalizzati al potenziamento della navigazione interna: “365 Po River System” – Progetto preliminare per aumentare la navigabilità del fiume Po dal Porto di Cremona al Mare Adriatico: lo studio ha come obiettivo primario quello di aumentare la navigabilità del fiume Po nei tratti in cui la stessa non è praticabile nel corso di tutto l’anno, esaminando due tipi di soluzioni: la sistemazione a corrente libera e la regimazione. Studio di fattibilità per la navigabilità del nuovo canale Milano – Cremona: connessione via acqua, con un nuovo canale, tra Milano e Pizzighettone-porto di Cremona, punto strategico delle interconnessioni autostradali e ferroviarie. La guida con le descrizioni dei progetti presentati: http://www.Tentdays.eu/2015exhibition_webguide.pdf    
   
   
PORTO VECCHIO: SERRACCHIANI, PER TRIESTE UN´OCCASIONE STORICA  
 
Trieste, 13 luglio 2015 - "Un momento storico, un atto di straordinaria importanza che Trieste e i triestini attendevano da troppo tempo, frutto di un eccezionale lavoro di squadra". Così la presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha commentato la firma del documento che sancisce il nuovo confine tra la città e l´area portuale, premessa per la sdemanializzazione del Porto Vecchio. Alla firma, che si è tenuta nella Centrale idrodinamica del Porto Vecchio, erano presenti i rappresentanti di tutte le istituzioni coinvolte, che hanno lavorato di comune accordo per arrivare a stabilire la mappa del confine: accanto alla presidente Serracchiani, il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, il presidente dell´Autorità portuale Zeno D´agostino, il direttore generale dell´Agenzia del Demanio Roberto Reggi, Capitaneria di porto e Genio civile Opere marittime. E poi ancora il commissario di Governo, il prefetto di Trieste Francesca Adelaide Garufi, che avrà un ruolo determinante nell´atto successivo, il trasferimento del punto franco, e il senatore Francesco Russo, protagonista del decisivo passaggio parlamentare che ha messo in moto il processo di sdemanializzazione. "Ci rendiamo conto - ha detto ancora la presidente Serracchiani - di avere adesso una grande responsabilità, perché quest´area rappresenta una straordinaria potenzialità non solo per Trieste e per il Friuli Venezia Giulia, ma per l´Europa". "Dobbiamo - ha aggiunto - essere all´altezza della storia di Trieste, non dobbiamo trasformare questo momento in un´occasione persa. Abbiamo il contenitore, dobbiamo adesso metterci il contenuto. Ci giochiamo un bel pezzo del nostro futuro, e siamo partiti col piede giusto". Il sindaco Cosolini non ha nascosto "emozione" e "gioia" per questo momento, con il quale Trieste coglie due risultati: "Sconfiggere l´immobilismo, di cui il Porto Vecchio era il simbolo, e creare le condizioni per rilanciare gli investimenti, pur in un momento di crisi. Trieste può tornare grande". Per l´Autorità portuale, come è stato ricordato, il trasferimento dell´area rappresenta in realtà un "plusvalore" perché, secondo le indicazioni della legge di stabilità 2015, gli introiti del Comune per la vendita degli immobili sdemanializzati saranno destinati a opere infrastrutturali per potenziare il porto commerciale.