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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Luglio 2015
DISCORSO DEL COMMISSARIO UE MIGUEL ARIAS CAñETE ALLA CONFERENZA ANNUALE ACER: UN NUOVO DESIGN DEL MERCATO PER UN NUOVO SISTEMA ENERGETICO  
 
Brdo, Slovenia, 13 luglio 2015 - Agenzia per la cooperazione dei regolatori dell´energia (Acer) Annual Conference: “ Lord Mogg, Illustri ospiti, Signore e Signori, Sono felice di essere in occasione della conferenza annuale di Acer. Grazie per l´invito. Data la tua ruolo indispensabile nel sistema energetico di oggi è difficile immaginare che questa è solo la tua quarta conferenza annuale. Negli ultimi cinque anni, l´Agenzia è andata rafforzandosi: Si completano e coordinare il lavoro delle autorità nazionali di regolamentazione. Tu guidi il modo quando si tratta di creazione delle regole di rete europei. E di fornire una visione eccezionale nel mercato dell´energia in ciascuna delle relazioni si producono Grazie a quella comprovata esperienza, Acer ha conquistato la fiducia di tutti gli attori del settore energetico europeo. Questa non è una cosa da poco. Ed è anche per questo che l´Unione energia invita esplicitamente una revisione del quadro di Acer di rafforzare la sua supervisione regolamentare. Si forza risiede nella vostra esperienza e conoscenza del settore. E che non poteva essere meglio riflessa rispetto al tema della conferenza di quest´anno. I consumatori sono al centro dell´Unione energia e sono i singoli giocatori più importanti del sistema energetico del futuro. La nostra visione di un´Unione Energy è uno con i consumatori al suo interno, dove il sistema di alimentazione è più flessibile, in cui i cittadini partecipano attivamente al mercato e dove i consumatori vulnerabili siano protetti. Per realizzare questo obiettivo abbiamo bisogno di creare le giuste condizioni per gli investitori, si aprono nuove opportunità di business per i giocatori nuovi e tradizionali, e di fornire la sicurezza e la fiducia dei consumatori. Oggi vi voglio parlare di come rendere questa visione una realtà. Il primo modo di fare che è quello di esaminare il modo in cui il nostro sistema energetico è stato progettato. Al momento abbiamo un sistema obsoleto, poco flessibile che non consente ai consumatori di sfruttare al meglio un mercato competitivo veramente interno. È per questo che la prossima settimana mi presenterò le nostre proposte per un nuovo, moderno disegno mercato. Il secondo elemento è che abilita i consumatori. Abbiamo bisogno di un cambiamento radicale nel modo in cui i consumatori interagiscono con il mercato per consentire loro di prendere il controllo del loro consumo, la loro auto-produzione, e il loro rapporto con i fornitori. La prossima settimana, insieme con la comunicazione sulla progettazione mercato presenterò il nostro New Deal per i consumatori per affrontare tali questioni. E il terzo è garantire che Acer e le autorità di regolamentazione nazionali hanno un ruolo fondamentale nel plasmare e attuazione di tali riforme. Per questo motivo vorrei presentare le nostre idee per il ruolo di Acer nell´Unione Energy. Un nuovo design del mercato per un nuovo sistema energetico Ma mi permetta di iniziare delineando la mia visione per un mercato energetico moderno. Come sapete, il sistema energetico europeo sta subendo una trasformazione significativa. Veniamo da un mondo in cui su larga scala, impianti centralizzati fornito energia a consumatori passivi. Ora stiamo muovendo per fornitura sempre più decentrata con i consumatori attivi e altri operatori del mercato. Stiamo anche muovendo verso un nuovo mondo dove l´energia rinnovabile sarà la tecnologia mainstream generazione. Se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo, fino al 50% della produzione dovrà provenire da fonti rinnovabili entro il 2030. Gran parte di questa generazione saranno sia variabile e più decentrata rispetto alla produzione tradizionale. Dobbiamo fare in modo che i nostri mercati dell´energia, e il modo in cui operiamo i nostri sistemi di elettricità, è pronta per le sfide che questo porterà. Perciò dobbiamo fare in modo che il sistema nel suo complesso diventa più flessibile . Mercati a breve termine, in particolare integrate mercati infragiornalieri e transfrontalieri bilanciamento a livello dell´Ue, devono essere al centro di un disegno efficiente mercato dell´energia elettrica. E ´anche essenziale che i mercati dell´elettricità inviano i segnali di prezzo giusti per gli investimenti in capacità adeguata o la risposta alla domanda. Per questa casa, i prezzi devono essere autorizzati ad aumentare quando la domanda è alta o la generazione scarsa. Ciò dovrebbe non solo contribuire a realizzare la capacità flessibile necessario che può eseguire il backup di produzione variabile da fonti rinnovabili. Essa dovrebbe anche contribuire a portare la risposta alla domanda come un modo per integrare meglio questa produzione nel sistema e mantenere un elevato livello di sicurezza dell´approvvigionamento. In ultima analisi, segnali di prezzo del mercato dovrebbero diventare fattori chiave per gli investimenti nella produzione di energia rinnovabile. Questo avrà bisogno di un Ets rafforzato e le proposte ci accingiamo a fare la prossima settimana sarà una tappa importante per questo. Fino a quando ci arriviamo, abbiamo bisogno di un approccio più orientato al mercato e più coordinato per sostenere programmi di tutti gli Stati membri. Piena applicazione degli orientamenti sugli aiuti di Stato darà un contributo importante all´integrazione graduale del mercato delle energie rinnovabili. Allo stesso tempo, maggiore cooperazione regionale è necessaria, anche per quanto riguarda i regimi di sostegno, al fine di garantire lo sviluppo delle energie rinnovabili diventa sempre più distorsioni economicamente efficienti e di mercato sono ridotti al minimo. Iniziative volontarie tra i gestori dei sistemi hanno dimostrato che la cooperazione regionale funziona. Ad esempio, l´iniziativa di cooperazione Tso sicurezza di undici europeo Tso sta aiutando a migliorare la sicurezza delle reti elettriche in tutta l´Europa centrale e dei 170 milioni di cittadini europei che esso rifornisce. Tali iniziative devono essere replicate in tutta Europa. Ma vediamo ancora troppi Stati membri l´introduzione di misure non coordinate a remunerare capacità di generazione. Questo ha il potenziale per distorcere il mercato interno dell´energia. È per questo che stiamo considerando i meriti di un quadro europeo o regionale per i meccanismi di remunerazione della capacità . Questo quadro dovrebbe includere un approccio comune per valutare l´adeguatezza del sistema elettrico per soddisfare la domanda. Dobbiamo passare da un cittadino di un approccio regionale. In altre parole, gli Stati membri devono prendere in considerazione il contributo del mercato interno ei loro vicini alla propria adeguatezza del sistema. Ma l´integrazione del mercato interno non deve fermarsi a livello di commercio all´ingrosso. La parte retail del mercato elettrico ha da offrire ai consumatori la possibilità di partecipazione attiva nella transizione energetica dell´Ue. Un nuovo patto per i consumatori - È per questo che la prossima settimana pubblicheremo le nostre idee su come realizzare il New Deal per i consumatori di energia in Europa. La verità è che i consumatori di energia non sempre hanno gli incentivi appropriati, né l´ informazione di cui hanno bisogno per monitorare il loro consumo, comprendere le ultime offerte e fare scelte consapevoli per beneficiare dalla concorrenza. Dato che il consumatore medio spende dieci minuti l´anno pensando al loro consumo di energia, abbiamo bisogno di dare loro le informazioni e fare in modo che sia semplice e comprensibile. In primo luogo, abbiamo bisogno di fornire loro le fatture che consentono loro di capire che cosa stanno pagando e confrontare questa in sintesi contro le altre offerte del mercato. E dovrebbe consentire alle persone di confrontare il loro utilizzo con altri consumatori. Questo è vero concorrenza di mercato. Ed è per questo che le nostre proposte saranno mirate a offrire chiarezza su quali informazioni bollette dovrebbero includere. Ma indipendentemente da come chiaro il disegno di legge è, le informazioni per il gusto di farlo è inutile. I consumatori hanno bisogno scelta, hanno bisogno di essere in grado di utilizzare tali informazioni a proprio vantaggio. In alcuni Stati membri, vi è una mancanza di concorrenza nei mercati al dettaglio, una mancanza di ricompensa per la partecipazione attiva, e le difficoltà di commutazione. La commutazione tra i fornitori rimane complesso ed eccessivamente burocratico per molte persone, e può richiedere mesi. In telecomunicazione ogni cliente in Europa ha il diritto di cambiare il loro fornitore in un giorno lavorativo; commutazione vostro fornitore di energia d´altra parte può richiedere fino a 60 giorni in alcuni paesi. Che ha bisogno di cambiare. Il punto è che i consumatori non possono creare la pressione concorrenziale di influenzare positivamente il costo, la qualità e la scelta dei servizi energetici disponibili - come siamo riusciti nei mercati delle telecomunicazioni. Questo è qualcosa che ci occuperemo nelle nostre future iniziative. Ma i consumatori attivi anche bisogno il giusto insieme di incentivi . I consumatori che vogliono trarre profitto dagli alti e bassi dei prezzi nei mercati infragiornalieri dovrebbero essere in grado di farlo. Abbiamo bisogno di nuove soluzioni come appalti basati su prezzi spot che, già oggi, aiutiamo i consumatori finlandesi e svedesi di risparmiare fino al 30% sulla bolletta energetica. La mancanza di accesso ai nuovi prodotti e servizi ha ostacolato la capacità dei consumatori di beneficiare di risposta alla domanda o di auto-produzione. Stiamo assistendo ad una quota crescente di consumatori che producono parte della propria energia. Dobbiamo incoraggiare questo - i consumatori più attivi sono, meglio è per un mercato dell´energia competitivo. Allo stesso tempo, abbiamo bisogno di impostare i giusti incentivi che garantiscano tale auto-generazione è integrato nel sistema globale in un modo economicamente vantaggioso. Ma ci sono ancora troppe barriere di mercato alla nuova concorrenza in molti Stati membri. Asimmetrie informative e di alta creano le barriere all´ingresso per i nuovi concorrenti rallentano l´adozione di nuove tecnologie e pratiche, come i contatori intelligenti, elettrodomestici intelligenti e fonti di energia distribuita. Sì, elettrodomestici avanzati domestici intelligenti sono sul mercato, ma sono raramente utilizzati. Ciò significa che milioni di case europee si basano su obsolete misurazione analogica. Quei consumatori non hanno modo di conoscere il loro consumo energetico reale in un solo giorno. Abbiamo bisogno di fare che una cosa del passato. La buona notizia è che gli Stati membri si sono impegnati a dotare i tre quarti dei cittadini europei con un contatore intelligente. Ma siamo ancora lontani da quella a causa delle barriere di mercato che le nuove tecnologie ancora affrontare. Vogliamo anche assicurare che i contatori intelligenti srotolato beneficio dei clienti, e non solo i fornitori. Ecco perché il nostro nuovo accordo si concentrerà sul rendere le cose più facili e più semplice per le imprese ei consumatori. Questa sarà la filosofia delle proposte che presentiamo la prossima settimana. E non è un caso che noi li pubblichiamo come un unico pacchetto. Essa riflette la complementarità della produzione e del consumo, e dei mercati dell´energia all´ingrosso e al dettaglio. La linea di fondo è che la nostra visione per un nuovo design del mercato elettrico è in realtà una visione su come i consumatori possono trarre i maggiori benefici dal sistema energetico. Il nostro obiettivo è quello di dare ai consumatori gli strumenti necessari per essere partecipanti attivi e consentire loro di controllare il loro consumo, abbassare le bollette e beneficiare delle nuove tecnologie energetiche intelligenti. Il ruolo dei regolatori dell´energia nell´Unione Energy - Ma niente di tutto ciò può essere raggiunto senza la supervisione di Acer e dei regolatori nazionali. Il ruolo delle autorità di regolamentazione nel nostro sistema energetico non è mai stato più importante. Senza regolamentazione adeguata non possiamo avere un mercato interno funzionante. Regolatori hanno lavorato duramente per abbattere le barriere di accesso al mercato. Lei ha fornito la trasparenza tanto necessaria per fornire la fiducia dei consumatori. E, naturalmente, l´intuizione preziosa che fornisci su come i mercati energetici in realtà operano, sia a livello di commercio all´ingrosso e al dettaglio, ci aiuta a evidenziare le aree che dobbiamo migliorare. Molto di ciò che proporremo la prossima settimana sul design del mercato e la riforma del mercato al dettaglio è giù per il vostro lavoro. Ma il ruolo dei regolatori sta evolvendo. Una maggiore enfasi viene ora posta nel riunire le autorità nazionali di regolamentazione. Come sapete uno dei principi chiave dell´Unione Energy è la cooperazione regionale. Ciò significa garantire che le decisioni prese in uno Stato membro fanno impatto non negativo su un vicino di casa. Il ruolo di Acer in che è più importante che mai. In primo luogo, questo ruolo consiste nell´aumentare l´armonizzazione delle regole e del coordinamento tra le Anr nazionali. In secondo luogo, esso consiste nel garantire che la cooperazione si estende anche agli operatori del sistema di trasmissione. Acer sarà fondamentale nel fare in modo che la cooperazione tra i Grt nei diversi paesi funziona allo stesso modo in cui lo farà tra le Anr. Il tuo lavoro costante con Entso-e e Entso-g sarà quindi assumerà un´importanza maggiore. E, infine, la nostra visione di un futuro mercato al dettaglio deve essere basata su un quadro regolamentare adeguato: Un quadro che assicura il giusto insieme di incentivi per gli investitori e la piena tutela dei consumatori. Un quadro in cui le nuove tecnologie di beneficiare appieno tutti gli operatori del mercato, in modo non discriminatorio. Un quadro che consente ai casi aziendali di emergere di nuovi servizi come la risposta alla domanda. La linea di fondo è che la partecipazione attiva da parte dei consumatori nei mercati dell´energia richiede un ruolo attivo dalle autorità di regolamentazione. Il ruolo delle autorità di regolamentazione, come guardiani dei consumatori è ancora più rilevante quando pensiamo a consumatori vulnerabili. Per proteggere completamente tutti i consumatori, le autorità di regolamentazione hanno bisogno di costruire legami più forti con le associazioni dei consumatori. Lavorare insieme permetterà di regolamentazione di avere informazioni di prima mano su come i consumatori interagiscono con il mercato. Ciò consentirà di regolamentazione di rimanere vigili e attenti a garantire che i consumatori possano beneficiare appieno di offerte migliori, nuovi servizi e tecnologie. Il quadro normativo dovrebbe essere progettato per garantire che i consumatori abbiano gli incentivi a diventare giocatori di energia attiva, per esempio regolando e riducendo il loro consumo come il prezzo si evolvono o aiutare bilanciare la variabilità delle energie rinnovabili, abbracciando risposta alla domanda. Questo è particolarmente importante in quanto meglio la domanda-risposta può aiutarci a salvare fino a € 100.000.000.000 all´anno. Che è quasi € 200 per ogni europeo! E i consumatori dovrebbero avere la possibilità di partecipare al mercato non solo come singoli consumatori ma anche attraverso intermediari come aggregatori, azioni collettive o schemi di comunità. Prendete Ecopower, un rinnovabili cooperativa di energia in una piccola città nelle Fiandre. Essa ha riunito 47.000 soci che insieme possiedono il 100% impianti di energia rinnovabile locali. Questi impianti producono abbastanza a buon mercato, elettricità verde per tutti i 47.000 membri. Senza contare che il valore totale delle loro azioni è ora un valore di oltre un milione di euro! Questo è il futuro del mercato energetico europeo. Ma abbiamo bisogno di forti autorità di regolamentazione per garantire che questi nuovi attori abbiano un accesso equo ai mercati e dati di consumo e possono essere monitorati allo stesso modo come fornitori. Che esempio per me è la prova che una regolamentazione efficace è molto più di monitoraggio. Si tratta di permettere l´innovazione. Regolamentazione un mercato di consumo orientata non è un lavoro facile. Ed è per questo che mi sono impegnato a guardare come rafforzare i poteri e l´indipendenza di Acer. Non vedo l´ora di intraprendere quelle discussioni con voi. Conclusione Signore e signori, Che cosa faremo vedere e sentire oggi è consumatore di oggi non è più passivo. E questa è una buona cosa, una cosa che credo che il settore dell´energia è abbracciando piuttosto che combattere. Le proposte che farà la prossima settimana aiuterà la transizione verso un nuovo sistema energetico, più flessibile che lavora per i consumatori e il settore energetico allo stesso modo. Non solo si contribuirà a rendere il mercato interno che lavora per loro, ma salverà l´Europa 40 miliardi di euro l´anno. Come sottolineato oggi ci sono diversi ostacoli che si frappongono. Ecco perché abbiamo bisogno del nuovo mercato dell´energia al dettaglio a essere fondato su un quadro normativo adeguato, con il giusto insieme di incentivi alle imprese e ai consumatori. Il ruolo di Acer in questo è fondamentale. Ma, come ho discusso ci sono anche una serie di nuove sfide che le autorità di regolamentazione dovranno affrontare in questo nuovo mercato dell´energia al dettaglio. Acer avrà un ruolo importante da svolgere quando si tratta di fare in modo che il mercato interno rimane la parità di condizioni e, infine, protegge e benefici tutti i consumatori di tutta Europa. Allora lascia che ti assicuro questo: la Commissione europea è determinata a rafforzare il ruolo dei regolatori e dei Acer di. Ciò significa anche guardare le risorse che avete a disposizione e fare in modo di avere la capacità di svolgere il vostro ruolo nella creazione e monitorare il nuovo quadro normativo. Non vedo l´ora di sentire le vostre opinioni oggi e come possiamo farlo insieme. Grazie.  
   
   
ENERGIA: I PAESI DELL´EUROPA CENTRO-ORIENTALE E SUD-ORIENTALE UNISCONO LE FORZE PER CREARE UN MERCATO DEL GAS INTEGRATO  
 
Dubrovnik , 13 luglio 2015 - Un mercato Ue dell´energia ben collegato, in cui i flussi di energia possano scorrere liberamente attraverso le frontiere e in cui nessuno Stato membro rimanga isolato dalle reti energetiche dell´Ue, è un prerequisito per la creazione di un´Unione dell´energia resiliente con politiche lungimiranti in materia di clima. In tal modo sarà possibile assicurare energia sicura, sostenibile e a prezzi accessibili a tutti i cittadini e a tutte le imprese dell´Ue. 15 paesi dell´Ue e della Comunità dell´energia dell´Europa centro-orientale e sud-orientale hanno deciso di collaborare per accelerare la costruzione dei collegamenti infrastrutturali mancanti nel settore del gas e per affrontare le restanti questioni tecniche e regolamentari che minacciano la sicurezza dell´approvvigionamento e ostacolano lo sviluppo di un mercato dell´energia pienamente integrato e concorrenziale nella regione. Il memorandum di intesa, che dà formalmente avvio all´iniziativa, è stato firmato oggi a Dubrovnik. Esso prepara la strada per una più stretta integrazione dei mercati dell´energia dell´Ue e della Comunità dell´energia. La creazione di un quadro normativo e di mercato stabile contribuirà a migliorare il clima per gli investimenti nei paesi e nei territori partecipanti dell´Ue e della Comunità dell´energia. Maroš Šefčovič, Vicepresidente della Commissione europea responsabile per l´Unione dell´energia, ha dichiarato: "Questa regione è molto importante per l´Europa, in particolare in termini di sicurezza dell´approvvigionamento energetico. Il miglioramento delle infrastrutture mediante progetti realistici e fattibili è di fondamentale importanza per la diversificazione delle risorse energetiche e per il potenziamento della resilienza della regione alle crisi di approvvigionamento. La cooperazione tra i paesi delle regione è essenziale al riguardo. Io stesso e l´intera Commissione sosteniamo questo processo, in particolare nel quadro della strategia per l´Unione europea dell´energia." Miguel Arias Cañete, Commissario europeo responsabile per l´Azione per il clima e l´energia, ha dichiarato: "La cooperazione regionale è una colonna portante del nostro lavoro per una più stretta integrazione dei mercati dell´energia. La cooperazione efficace tra i paesi dell´Europa centro-orientale e sud-orientale è pertanto fondamentale per assicurare un approvvigionamento energetico sicuro e prezzi accessibili per i consumatori della regione. Sebbene ogni paese debba far fronte a proprie specifiche questioni energetiche, affrontandole insieme è possibile trovare soluzioni più economiche e più efficaci." Il lavoro congiunto nell´ambito dell´iniziativa della Commissione europea sull´interconnessione del gas in Europa centrale e sud-orientale (Cesec) sarà incentrato non solo sulla costruzione di nuovi gasdotti, ma anche sull´uso ottimale delle infrastrutture esistenti, ad esempio consentendo il flusso inverso. Una serie di progetti infrastrutturali (quali il gasdotto transadriatico, il terminale Gnl in Croazia e il sistema di evacuazione, il rafforzamento del sistema in Bulgaria e Romania, l´interconnettore tra la Grecia e la Bulgaria e tra la Serbia e la Bulgaria) sono indicati come priorità assolute nel piano di azione allegato al memorandum (vedasi l´elenco completo dei progetti). Essi contribuiranno a diversificare le fonti di approvvigionamento. Alla fine ciascuno Stato membro della regione dovrà avere accesso ad almeno tre fonti di gas diverse. Questi progetti prioritari saranno attentamente monitorati per assicurarne la realizzazione tempestiva ed efficiente sotto il profilo delle risorse. È anche importante che nella regione siano pienamente attuate le norme dell´Ue miranti a promuovere pari condizioni di concorrenza tra tutti gli operatori di mercato. Di norma, i progetti infrastrutturali dovrebbero essere finanziati dagli operatori di mercato, ma, se necessario per assicurarne il tempestivo completamento, i paesi Cesec potranno prendere in considerazione la partecipazione della Banca europea per gli investimenti (Bei) e della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers). I promotori dei progetti sono inoltre incoraggiati, in particolare, a sfruttare le possibilità offerte dal nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis). Il memorandum di intesa e il relativo piano di azione sono stati firmati dal Vicepresidente della Commissione europea Maroš Šefčovič, dal Commissario europeo Miguel Arias Cañete e dai ministri dell´energia e rispettivi rappresentanti di Austria, Bulgaria, Croazia, Grecia, Ungheria, Italia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Albania, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Serbia e Ucraina (Bosnia-erzegovina e Moldova firmeranno in una fase successiva).La firma è avvenuta in sede digruppo ad alto livello della Cesec, istituito nel febbraio 2015 per promuovere la diversificazione e l´integrazione dei mercati del gas naturale nella regione.  
   
   
BRIGLIE SULL’ARNO, IL CONSIGLIO DI STATO DÀ RAGIONE ALLA CITTÀ METROPOLITANA IL SINDACO DARIO NARDELLA: “FINALMENTE LE VECCHIE PESCAIE POTRANNO DIVENTARE PICCOLE CENTRALI IDROELETTRICHE”  
 
Firenze, 13 luglio 2015 - “Era un progetto bloccato da anni a causa di un ricorso. Ora il Consiglio di Stato ha dato ragione alla Città metropolitana e si può finalmente andare avanti per produrre energia dalle briglie dell’Arno. Saremo una delle prime città a realizzare un intervento del genere, grazie a una partnership pubblico-privata che permetterà di sostenere il costo dell’opera e concretizzare un progetto di risparmio energetico utilizzando fonti alternative”. Così il Sindaco Metropolitano Dario Nardella commenta la pronuncia del Consiglio di Stato che ha rigettato il ricorso di primo grado presentato dalla società Toto sul project financing delle briglie sull’Arno. Il progetto, su bando pubblicato nel 2008 dall’allora Provincia di Firenze, intende sfruttare le ‘pescaie’ dell’Arno per produrre energia elettrica dall’acqua. Le vecchie traverse e briglie, una volta recuperate, saranno infatti trasformate in piccole centrali idroelettriche. “Sono molto soddisfatto della sentenza che rilancia un progetto fermo da anni – osserva Andrea Ceccarelli, consigliere metropolitano con delega alla Pianificazione territoriale di coordinamento e Infrastrutture – L’opera porterà una riduzione di 45 mila tonnellate di Co2 all’anno, pari al 2% delle emissioni dell’intera Regione Toscana, ma anche interventi di riqualificazione lungo le sponde dell´Arno e un flusso di cassa da destinare ad altri progetti per la difesa del suolo”. Le località lungo l’Arno interessate dal progetto di ristrutturazione delle briglie sono Incisa, Rignano, Sieci, Ellera, Compiobbi, il Girone, Vallina, Rovezzano, Porto di Mezzo a Signa e, a Firenze, la zona di San Niccolò e il parco delle Cascine. Le traverse o pescaie, sono opere trasversali al corso d’acqua realizzate per produrre forza motrice (a servizio di mulini o opifici) che hanno anche un ruolo di regimazione delle acque. Alcune di queste opere sono vecchie di qualche secolo e quindi non in buone condizioni. Sul territorio della città metropolitana di Firenze esistono una ventina di traverse sull’Arno, di cui 12 saranno utilizzate per ricavare energia elettrica. Uno studio di fattibilità realizzato nel 2008 dalla Provincia, in collaborazione con l’Università degli studi di Firenze, aveva stimato la possibilità di produrre 47 Gw (gigawatt) di energia per un valore di 9 milioni di euro l’anno.  
   
   
ENERGIA, ECCO DOVE SARANNO COLLOCATE LE DODICI BRIGLIE SULL´ARNO DA INCISA A SAN NICCOLÒ A PORTO DI MEZZO: LE PESCAIE CHE DIVENTERANNO FONTI ALTERNATIVE  
 
 Firenze, 13 luglio 2013 - Lanciato come idea ad ottobre 2007, il progetto delle briglie sull´Arno potrà finalmente essere realizzato. Saranno create dodici briglie sull´Arno che saranno una fonte energetica alternativa, in grado di far risparmiare risorse, di diminuire l´immissione di Co2 nell´aria. Verranno sfruttate le antiche pescaie del fiume. Dunque energia pulita ricavata dalle "traverse", che hanno acquisito nel tempo un ruolo di regimazione delle acque, anche se erano state realizzate prevalentemente a scopo di produzione di forza motrice. Nello specifico grazie alla riqualificazione delle 12 briglie si realizzeranno 65.147.000 Kwh ogni anno per una riduzione di Co2 pari a 45.602,90 tonnellate, corrispondente al 2% delle emissioni dell´intera Regione Toscana (assumendo 1 Gwh = 700 t Co2). Il progetto prevede anche la realizzazione di opere aggiuntive per il miglioramento delle sponde dell´Arno. L´iter di fattibilità del progetto ha visto la collaborazione dell´allora Provincia di Firenze con diversi soggetti, tra i quali il Dipartimento di Scienze della Terra dell´Università di Firenze. Ecco l´elenco completo delle 12 briglie: Incisa3 La pescaia è ubicata in comune di Incisa, in località il Mulino; è la terza di tre pescaie in cascata, comprese in un tratto di circa 400 metri dell´Arno. Il corpo della briglia è in pessimo stato di conservazione, con evidente degrado del coronamento e del fronte di valle. Ponte Annibale. (foto) La pescaia è ubicata nel comune di Reggello, in località Bruscheto. La lunghezza del corpo della briglia è circa 160 m; il salto idraulico lordo è pari a 3,54 m. Il corpo della briglia risulta interessato da numerosi sifonamenti e da alcuni distacchi del rivestimento in pietrame del paramento di valle. Rignano La pescaia è ubicata in comune di Rignano, in località S. Clemente. Il corpo della briglia ha una lunghezza di circa 100 m. Il salto idraulico lordo è 4,40 m. Il corpo della briglia è interessato da alcuni sifonamenti, per lo più presenti in destra idraulica. Sieci La pescaia è ubicata in comune di Pontassieve, in corrispondenza della confluenza del T. Sieci. La lunghezza è di circa 180 m. Il corpo della briglia è interessato da molti sifonamenti e da un diffuso degrado superficiale; anche la scogliera al piede risulta rimaneggiata e a tratti mancante Ellera La pescaia è ubicata in comune di Fiesole, in località Ellera. La lunghezza è di circa 260 m. Si sviluppa con particolare forma ad L. Il corpo della briglia è in discrete condizioni; è presente qualche sifonamento e a tratti il paramento superficiale di valle è degradato. Compiobbi La pescaia è ubicata in comune di Fiesole, in località "Compiobbi". La lunghezza è di circa 170 m. Il corpo della briglia è in buono stato di conservazione ad eccezione di alcuni tratti interessati da aperture e ribassamenti di soglia Martellina e Cartiera La pescaia è ubicata nel comune di Fiesole, in località Compiobbi. La lunghezza è di circa 170 m. Il corpo della briglia è in buono stato di conservazione ad eccezione di alcuni tratti interessati da aperture e ribassamenti di soglia. Sant´andrea a Rovezzano La pescaia è ubicata in comune di Firenze in località Sant´andrea a Rovezzano. La lunghezza è di circa 200 m. La parte centrale della traversa è stata demolita durante i lavori di costruzione del ponte ferroviario presente subito a monte. La creazione della finestra ha determinato nel tempo la formazione di una profonda depressione concentrata a valle della stessa briglia. Il corpo della briglia è caratterizzato da un diffuso degrado superficiale con presenza di zone con rivestimento in pietrame mancante e/o rimaneggiato. Nave a Rovezzano. La pescaia è ubicata in comune di Firenze, in località Rovezzano. La lunghezza è di circa 170 m. Il corpo della briglia è stato ristrutturato nel 2005 e attualmente è in buono stato di conservazione e pertanto non necessita di interventi di rilievo. San Niccolò La pescaia è ubicata in comune di Firenze in prossimità della omonima porta. La lunghezza è di circa 200 m. Il corpo della briglia è in buono stato di conservazione, occorrono soltanto modesti interventi di ripristino del rivestimento superficiale in pietrame. E´ opportuno inoltre ripristinare e o integrare la scogliera al piede di valle. Isolotto La pescaia è ubicata in comune di Firenze, nei pressi del parco delle Cascine. La lunghezza è di circa 90 m., l´opera è costituita da un corpo briglia e da una controbriglia a valle. Il corpo principale è in pessime condizioni dovute a evidenti cedimenti con conseguente spaccatura sub-orizzontale dell´intero corpo. Sono presenti sifonamenti diffusi. La controbriglia si presenta invece in buono stato di conservazione. Porto di Mezzo La pescaia è ubicata in comune di Lastra a Signa, località Porto di Mezzo. La lunghezza è di circa 90 m. Il corpo briglia è articolato in tre modesti salti in cascata con un salto globale di 1,60 m. Il corpo della briglia è in buono stato di conservazione e necessita soltanto di ripristini di scogliera al piede di valle.  
   
   
TRIVELLE NELLO JONIO: SINDACO POLICORO SU MANIFESTAZIONE 15 LUGLIO  
 
 Potenza, 13 luglio 2015 - “L’amministrazione Comunale di Policoro, d’intesa con le Regioni Basilicata, Calabria e Puglia, intende intraprendere tutte le azioni civili ed istituzionali possibili per scongiurare il pericolo di vedere deturpato il nostro splendido Mare a causa dell’installazione di trivelle al largo delle coste joniche, la cui presenza provocherebbe forti ripercussioni in termini paesaggistici, turistici, agricoli, ambientali sui nostri territori.” E´ questo l´incipit della lettera che il Sindaco di Policoro, Rocco Leone, ha inviato a tutte le istituzioni, i Comuni, le associazioni di Puglia, Calabria e Basilicata per invitarli alla grande manifestazione indetta il 15 Luglio alle ore 9:00 per dire con un coro unanime “No alle trivelle nello Jonio” e opporsi così al decreto Ministeriale 122 del 12 Giugno con il quale il Governo ammette le trivellazioni nei fondali marini e quindi anche nel Mar Jonio. “Avrete avuto modo di constatare – continua la lettera - dalle notizie a mezzo stampa degli ultimi giorni, la mia protesta con lo sciopero della fame con l’obiettivo dichiarato di smuovere gli animi su un tema così importante. Questa non è la mia battaglia personale. Questa è la battaglia di tutto il popolo jonico, di tutti noi, soggetti istituzionali e non, che abbiamo il dovere sacrosanto di difendere il nostro mare affinché i nostri figli possano ritrovarlo come noi lo abbiamo ereditato dai nostri avi.” “Potremmo scrivere libri – si legge ancora nella missiva - sull’importanza storica, geografica, economica ed ambientale che lo Jonio riveste da secoli, perché non dimentichiamo che è lo Jonio la culla delle Civiltà: la storia millenaria che narrano le nostre acque ci insegna che da qui è passata la civilizzazione che ha reso il Mondo grande; da qui sono passati un crocevia di genti e idee che hanno concorso alla creazione dell’Europa come la conosciamo oggi, un’Europa democratica che, come ci ricorda anche la nostra Costituzione, vede il “Popolo Sovrano. La battaglia contro le trivelle è solo all’inizio. Solo insieme, senza guardare indietro e a qualche errore commesso, attraverso la nostra civile protesta, possiamo far sentire la voce del popolo jonico, tutto, al Governo.” “Pertanto – conclude Leone - l’invito che rivolgo a Voi e ai cittadini che rappresentate, è quello di aderire alla giornata del 15 luglio ’15, Piazza Enotria -Lungomare di Policoro ore 9.00 dove per la prima volta, tre regioni, unite e munite di simboli istituzionali (gonfaloni e fasce tricolore), manifesteranno contro la scelta del Governo Renzi di trivellare il Mar Jonio”.  
   
   
ROMA, PATRIMONIO IMMOBILIARE E ALLOGGI ERP: LEGALITÀ E TRASPARENZA NELLA GESTIONE, NUOVE RISORSE PER LA CITTÀ, CASE A CHI NE HA DIRITTO  
 
Roma, 13 luglio 2015 - Legalità e trasparenza sono i criteri ai quali Roma Capitale impronta da due anni la sua gestione del Patrimonio e dell’Edilizia Popolare. Legalità significa combattere tutti gli abusi e le irregolarità che in molti decenni di gestione poco oculata si sono accumulati nella gestione degli immobili di proprietà comunale. Trasparenza significa operare alla luce del sole con provvedimenti, avvisi pubblici e bandi attraverso cui tutta la cittadinanza possa essere informata e fruire delle stesse possibilità. Il patrimonio di Roma Capitale deve essere infatti considerato “Bene Comune” per garantire alloggi popolari alle fasce sociali più bisognose e per sviluppare nuove opportunità per i cittadini, in campo culturale, artigianale, imprenditoriale. Una gestione all’insegna della legalità e della trasparenza garantisce anche una migliore efficienza, che significa un’immediata ricaduta in termini economici e quindi la possibilità di reinvestire le risorse ottenute, attraverso nuovi introiti e risparmi, in investimenti e servizi per i cittadini e in particolare per dare una casa a chi effettivamente ne ha diritto. Al fine di perseguire con più efficacia i suddetti obiettivi il Comune ha deciso da quest’anno di passare a una gestione diretta e maggiormente digitalizzata del proprio patrimonio, dopo gli anni in cui questa era stata affidata a una società esterna. Il passaggio alla gestione diretta, pur con tutte le problematiche che comporta, consentirà una visione dell’amministrazione più precisa e completa e un controllo più diretto dell’ingente patrimonio di sua proprietà. Gli effetti concreti dell’attività amministrativa hanno consentito di conseguire i rilevanti risultati indicati: Asta Per La Vendita Di Immobili Del Patrimonio Disponibile - Attraverso l’asta che sarà pubblicata venerdì mattina vengono messi in vendita 35 immobili del patrimonio disponibile, indicati nella delibera n.6/2015 dell’Assemblea capitolina. Si tratta solo di una prima parte dei beni indicati in delibera, per gli altri sono in fase conclusiva le attività di verifica di carattere tecnico e soggettivo, previe alla vendita. Gli immobili messi all’asta sono: 8 abitazioni, 16 negozi e botteghe, 8 magazzini o depositi, 1 albergo, 1 ufficio, 1 area. Oltre la metà di questi immobili si trova nel territorio del I Municipio e alcuni in zone di particolare pregio: piazza Navona, via dei Cappellari, via dei Falegnami, lago Corrado Ricci, Trastevere, Prati, via del Pellegrino. La base d’asta per i 35 immobili è di circa 16 milioni e 500 mila euro. Come previsto dalla delibera il ricavato sarà destinato a investimenti e servizi.. Vendita E Acquisto Alloggi Edilizia Residenziale Pubblica - Il Dipartimento Patrimonio – Sviluppo, Valorizzazione è impegnato in un’attività volta a incrementare la vendita degli alloggi Erp ai locatari.. Nel 2014 sono stati venduti 382 alloggi, nel 2015, tra il già venduto e il previsto si conta di arrivare alla vendita di altri 500 alloggi. Per un totale in due anni di quasi 900 alloggi. Inoltre, il Comune, ha aumentato il numero di alloggi di cui è consentita la vendita, in base ai criteri stabiliti dalla delibera 237 del 2007 del Consiglio Comunale “Piano di alienazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica”, che definiva la possibilità di alienare fino a un terzo dei 24.000 alloggi Erp. Con la Delibera della Giunta Capitolina n.190 del 18 giugno 2015 si è deciso di autorizzare la vendita di 838 nuovi immobili, tenendo conto di quelli che nel frattempo, con varie motivazioni, sono stati esclusi dalla procedura di alienazione.. In base ai ricavi delle vendite il Comune intende procedere all’acquisto di nuovi alloggi Erp, attraverso il prossimo assestamento di bilancio. A questo fine si rendono disponibili, per il primo semestre del 2015, circa 17 milioni di euro frutto delle operazioni di vendita Erp effettuate o in corso. Con questa cifra sarà possibile acquistare tra 120 e 150 immobili da adibire a Erp. Il crono programma prevede poi, attraverso le nuove vendite del secondo semestre, un ricavo di 9/10 milioni di euro, che consentiranno l’acquisto di altri 80/90 immobili da adibire a Erp. Per un totale di acquisti tra i 200 e i 250 immobili. Per preparare questi acquisti il Comune emana in questi giorni un avviso pubblico per “Manifestazione d’interesse per l’acquisizione di alloggi nel territorio di Roma Capitale da destinare a edilizia sociale”.. Il Comune stabilisce così delle regole cui devono rispondere gli alloggi da acquistare (attestazione di regolarità edilizia e urbanistica, metratura tra 45 e 100 mq, conformità degli impianti, completa dotazione di attrezzature e servizi …) e dei criteri per costituire una graduatoria in base alle risposte all’avviso.. Risparmio Sui Fitti Passivi - Nell’ambito del piano di razionalizzazione dell’utilizzo delle sue sedi istituzionali, il Comune ha appena completato un’importante operazione di dismissione delle sedi in fitto passivo di via delle Vergini e largo Loria dove erano collocati uffici, gruppi e commissioni consiliari. Il Risparmio stimato per il biennio 2014-2016 è di oltre 10 milioni di euro. Le persone operanti presso queste strutture si sono trasferite nelle nuove sedi di via della Panetteria (Segretariato Generale e Ufficio Europa) e via del Tritone (Gruppi e Commissioni Consiliari), e in parte in locali dove sono già ubicati altri uffici comunali. Allo stesso tempo l’Ufficio Elettorale, dalla sede dell’Eur (in affitto) è tornato in una edificio più centrale, nel palazzo dell’anagrafe in via Petroselli (di proprietà dell’amministrazione). Oltre a rendere in questo modo il servizio più accessibili ai cittadini il trasferimento consente un ulteriore risparmio di 1 milione e 600 mila euro. In totale il risparmio stimato per queste importanti operazioni di dismissione e trasferimento, che hanno coinvolto circa 600 dipendenti di Roma Capitale, tra il 2014 e il 2016, è di circa 12 milioni di euro.. Fondi Messi A Disposizione Dal Patrimonio Attraverso Queste Operazioni - Attraverso le operazioni di vendita e di risparmio il Patrimonio metterà a disposizione del bilancio capitolino le seguenti cifre.. Ricavato aste patrimonio disponibile: circa 16.5 milioni. Vendita alloggi Erp: circa 26,5 milioni. Risparmio fitti passivi: circa 12 milioni. Tra maggiori entrate e minori uscite un totale di circa 55 milioni di euro. I 55 milioni indicati sono una cifra approssimata per difetto in quanto sarà possibile ricavare maggiori risorse sia dalla vendita all’asta, che è al rialzo, sia dalla vendita degli alloggi Erp. Scheda Politiche Abitative - 1) Ampliamento buono casa - Si tratta dell’allargamento della platea del buono casa a ulteriori 1800 famiglie di sfrattati, sgomberati, alluvionati con meno di 18mila euro di reddito l’anno che hanno presentato domanda di assistenza alloggiativa entro il 23 giugno data di pubblicazione della delibera. La manifestazione d’interesse è riservata alle famiglie in grado di pagarsi autonomamente le utenze. Finora il buono casa era riservato solo alle circa duemila famiglie ospiti dei residence, i centri di assistenza alloggiativa in via di superamento con una gara europea per l’assegnazione del nuovo servizio di assistenza alloggiativa, il Saat. In parallelo, è stata riaperta la manifestazione d’interesse per il Buono Casa ai nuclei familiari ospitati nei residence. 2) Utilizzatori di alloggi Erp e Ater senza titolo - Il Dipartimento Casa, attraverso il proprio nucleo di polizia municipale, ha individuato una lista di 743 utilizzatori di case pubbliche che non possiedono i titoli per abitarle perché occupanti abusivi (2 terzi del totale) oppure proprietari di immobili o con redditi superiori ai limiti. Si tratta di 320 alloggi di proprietà dell’Amministrazione Capitolina, 423 di alloggi Erp per i quali si è concluso il procedimento amministrativo previsto dall’ordinamento giuridico dopo il quale scattano le procedure di sgombero. A volte gli accertamenti hanno fatto emergere anche dei casi eclatanti di vendita abusiva di case pubbliche o di carte falsificate ad arte. I vigili hanno trovato annunci pubblicati su internet per “cessioni di casa comunale causa trasferimento”. Ad aprile gli uomini della Polizia Locale, guidati dal Comandante Maggi hanno effettuato l´accesso in una di queste case trovando all´interno una persona di sesso maschile il quale ha dichiarato di essere subentrato pagando euro 33.000 alla precedente occupante, a sua volta abusiva, la quale pagava l´indennita´ di occupazione. Veniva eseguito sequestro dell´appartamento denunciando l´occupante e la precedente inquilina per truffa. 3) Chiusura dei Caat - Sino ad ora sono stati chiusi i Residence di Pietralata (2 edifici) di Via Ennio Porrino e di Via di Villabassa con la ricollocazione in altre strutture di circa una settantina di nuclei familiari. Le chiusure in questione hanno prodotto un risparmio, su base annua, di circa 3 milioni di euro. Ovviamente l’ intendimento dell’ Assessorato e del Dipartimento è quello di continuare nella chiusura di altre strutture essendo questo, tra l’ altro, uno dei punti, nel capitolo casa, del programma del Sindaco. 4) Superamento dei Caat e trasformazione degli interventi di sostegno abitativo - Il Piano Operativo Per L’assistenza Alloggiativa Temporanea Per Il Triennio 2015-2016-2017 (Deliberazione della Giunta Capitolina n. 376 del 30/12/2014) prevede la gara europea (come viene comunemente definita) ossia una “Procedura ad Evidenza Pubblica di tipo Europeo” prevista dal Decreto Legislativo n 163/2006 (il codice dei contratti) obbligatoria quando l’importo dei servizi messi a bando supera determinate soglie economiche. I tempi per l’ espletamento della procedura sono abbastanza lunghi, basti pensare che, solo per la presentazione delle offerte, devono essere concessi 72 giorni dalla data di pubblicazione del bando all’ albo pretorio. Dopo tale termine potrà essere nominata la Commissione che valuterà le offerte e dopo il lavoro della Commissione si potrà procedere all’ aggiudicazione. A) del Servizio di Assistenza Alloggiativa Temporanea – S.a.a.t. Per n. 1.000 nuclei familiari già ospitati negli attuali Centri di Assistenza Abitativa Temporanea – C.a.a.t. Dal 01/07/2015. Scadenza al 31/12/2017; b) Utilizzo della disponibilità dei Centri di Assistenza Abitativa Temporanea con scadenza nell’anno 2018 (Via di Val Cannuta, 148 con scadenza 30/9/2018 – Via Montecarotto, 11 con scadenza il 30/9/2018 – Via di Fioranello, 186 con scadenza 05/07/2018 – Via Cristoforo Colombo, 1500 con scadenza 30/06/2018) per un totale n. 460 nuclei familiari; c) Erogazione del “Buono Casa” riservato ai nuclei familiari interessati ospitati nei C.a.a.t., ai sensi della deliberazione della G.c. 150/14. Circa 400 nuclei familiari; d) Erogazione del “Contributo all’affitto” a cura dei Municipi, ai sensi della deliberazione della G.c. 150/14; e) Intensificazione di tutte le necessarie azioni – da effettuare anche attraverso l’Unità di Polizia Locale operativa presso il Dipartimento Politiche Abitative – volte alla verifica del mantenimento del possesso dei requisiti da parte dei nuclei familiari ospitati negli attuali C.a.a.t. Con le conseguenti azioni di rilascio, sgombero e dismissioni delle relative strutture. Costo Complessivo Dei Nuovi Servizi A Regime: circa 27,72 milioni di euro annui. Nuclei Familiari Interessati Dal Nuovo Sistema S.a.a.t: circa 1.000. Nuclei Familiari Ospitati Nei C.a.a.t. In Scadenza Nell’anno 2018: circa 460. Nuclei Familiari Destinatari Del “Buono Casa”: circa 400. Risparmio Per L’amministrazione Rispetto Alle Annualità 2013/2014: circa 13 milioni di euro annui come comprovato dall’approvazione della deliberazione di Giunta Capitolina 376/2014 (Piano triennale per il sostegno abitativo). 5) Graduatoria e ritmi di assegnazione - La pubblicazione della graduatoria Bando Erp 2012 (che sta per essere aggiornata con le domande pervenute nel 2013) e il recupero di case occupate senza titolo ci consentono di assegnare una media di 40 alloggi al mese. Sul sito del Dipartimento Politiche Abitative è stato pubblicato l’elenco dei nuclei familiari in attesa di accoglienza nel circuito dell’assistenza alloggiativa. E’ stato finalmente possibile assegnare le case popolari, anche di grande metratura, ai nuclei familiari. Ed è ripresa l’assegnazione degli alloggi riservati agli Over 65 e ai portatori d’handicap. E’ in via di modifica, su nostra richiesta, il regolamento regionale per poter velocizzare al massimo i trasferimenti da un alloggio all’altro del patrimonio Erp. Almeno 1800 sono le richieste in questo senso pervenute ai nostri uffici. 6) Contratti di quartiere per Corviale e Primavalle - E’ stata appena approvata la delibera inerente i contratti di quartiere “Corviale” e “Primavalle”, che prevedono recupero e conseguente destinazione al pubblico interesse di patrimonio regionale e comunale,. 7) Riuso del patrimonio confiscato - E’ stata inoltrata richiesta presso gli organi e le istituzioni competenti – e ci sono stati incontri e accordi con la Procura antimafia – per valutare la possibilità di utilizzare alloggi confiscati alla criminalità organizzata, come la palazzina di Via dei Reti di prossima assegnazione, per l’emergenza abitativa. 8) Svincolo dei fondi ex Gescal - Regione, Comune e Ater hanno raggiunto un importante accordo per l’utilizzo dei fondi giacenti da oltre vent’anni. I primi 50 milioni di euro sbloccati verranno utilizzati da Ater per comprare 500 nuovi alloggi. La manifestazione di interesse è disponibile da due settimane sul sito del dipartimento.  
   
   
MILANO PIAZZA SCALA. IL GRUPPO DI PROGETTISTI GUIDATO DA PIERPAOLO TONIN E’ IL VINCITORE DEL CONCORSO INTERNAZIONALE DI IDEE PER LA SUA VALORIZZAZIONE LA PROCLAMAZIONE DEL VINCITORE È STATA ANNUNCIATA A PALAZZO MARINO DAL SINDACO PISAPIA E DAL PRESIDENTE BAZOLI  
 
Milano, 13 luglio 2015 – E’ il gruppo di progettisti guidato dal trentunenne Pierpaolo Tonin, di Castelfranco in provincia di Treviso, il vincitore del Concorso internazionale di idee per valorizzare Piazza Scala, promosso dal Comune di Milano, su proposta e in accordo con Intesa Sanpaolo, per il quale sono pervenute 209 proposte dall’Italia e dall’estero. L’annuncio è stato dato dal Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e dal Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo prof. Giovanni Bazoli. Alla presentazione dei progetti sono intervenuti anche il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris e la rappresentante della Commissione Giudicatrice prof. Ornella Selvafolta Per la scelta finale, la Commissione giudicatrice, composta da rappresentanti del Comune di Milano, di Intesa Sanpaolo e dell’Ordine degli Architetti, ha scelto 6 progetti, di cui 4 premiati. E solo questa mattina sono stati svelati i nomi dei premiati, quando è stato associato il codice dei progetti selezionati ai gruppi di progettisti che li hanno realizzati. Al vincitore è stato riconosciuto un premio di 12mila euro. Al 2° classificato è stato assegnato un rimborso spese pari a 5mila euro. Al 3° e al 4° classificato 2.500 euro ciascuno. Il progetto vincitore si è distinto, come riporta la motivazione, “per la qualità complessiva del disegno, l’attenzione al contesto urbano, il rispetto delle indicazioni del bando e la ragionevolezza delle soluzioni prospettate per il traffico urbano. La proposta assume come elemento determinante l’analisi urbana, concentrandosi sull’articolazione del sistema di flussi e di vuoti costituito dalle vie e dalle piazze di quest’ampia parte del centro storico di Milano. Piazza della Scala, piazza del Duomo, piazza S. Fedele, Piazza Belgioioso, via Filodrammatici e piazza Ferrari sono riguardati come un’unica configurazione ambientale […] Basato sull’idea di togliere più che di aggiungere, il progetto suggerisce dunque una linea di manutenzione, ispirata alla progressiva limitazione del traffico veicolare e alla creazione di un’estesa area a pedonalità privilegiata, in modo da assicurare l’effettiva continuità tra i vari ambiti […] L’idea di fondo è quella di una piazza come hub “vuoto” che raccoglie e indirizza i flussi del turismo culturale nelle direzioni delle numerose istituzioni disseminate nel suo più vasto intorno”. “Piazza Scala è un simbolo milanese - ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia - un insieme di storia, di bellezza, di arte che contiene epoche diverse in un sistema armonico, che ha bisogno di essere ancora più valorizzato. Un luogo che non è solo architettura, ma punto di ritrovo di milanesi e turisti. Mi piace sottolineare che a vincere sia stato un gruppo guidato da un trentunenne. Il progetto vincitore racchiude la promozione di tutti questi aspetti a partire dalla valorizzazione dei monumenti e delle funzioni culturali, un progetto che vede come punto di forza la tutela e la conservazione del patrimonio storico e architettonico. Ringrazio Intesa Sanpaolo per la aver costruito insieme a noi questo Concorso di Idee e ringrazio tutti coloro che hanno partecipato. Abbiamo raggiunto il primo obiettivo che ci eravamo prefissati, promuovere e attivare un dibattito serio e approfondito sulla valorizzazione di Piazza Scala che ha avuto una grandissima partecipazione di progettisti italiani e stranieri”. Il progetto vincitore è stato realizzato dal gruppo di progettisti guidato da Pierpaolo Tonin e composto da Graziano Cavallini, Paola Franceschi, Giacomo Gatto e Davide Vernocchi. Il 2° progetto classificato è stato realizzato da Giovanni Calzà (Milano), Emanuele Genuizzi, Giovanni Banal e Matteo Busa. Il 3° progetto classificato è stato realizzato da Cristian Undurraga (Cile), progettista del Padiglione del Cile a Expo, insieme a Laura Signorelli, Stefano Rolla, Michele Zambetti e Leonardo Valdes Silva. Il 4° progetto classificato è stato realizzato da Fernando Cesar Mosca (Argentina), Juan Manuel Balsa, Amelia Mariano, Emilia Mitrovic, Ksenia Puzakova e David Sebastian Coffio. Si tratta del primo Concorso di Idee lanciato dal Comune di Milano attraverso la piattaforma digitale “Concorrimi”, sviluppata in collaborazione con l’Ordine degli Architetti (www.Piazzascala.concorrimi.it). Fino a oggi la piattaforma era stata utilizzata per Concorsi di Progettazione, come ad esempio il Cavalcavia Bussa e il Centro Civico all’Isola. Nel caso in cui il Comune di Milano procedesse a ulteriori sviluppi progettuali finalizzati alla valutazione della praticabilità e fattibilità degli interventi ipotizzati, si affiderà al vincitore del Concorso l’incarico per le successive fasi di approfondimento. Concorso Internazionale Di Idee Piazza Della Scala, Tutte le spese necessarie per l’organizzazione e lo svolgimento del Concorso (compresi premio e rimborsi spese) sono sostenute da Intesa San Paolo. Promotori Comune Di Milano Sindaco Giuliano Pisapia - Intesa Sanpaolo Presidente del Consiglio di Sorveglianza Prof. Giovanni Bazoli- Concorso - Concorso in unica fase, in forma anonima, aperto ad architetti e ingegneri, pubblicato il 04.02.2015. Entro il termine di presentazione degli elaborati, 4 giugno 2015, sono pervenute n. 209 proposte. Il Concorso ha utilizzato la piattaforma “Concorrimi”, sviluppata in collaborazione con l’Ordine degli Architetti (www.Piazzascala.concorrimi.it). La Commissione si è riunita nei giorni 10, 11 e 12 giugno. La seduta pubblica per l’aggiudicazione definitiva si è tenuta , la mattina stessa della proclamazion,e ovvero il 09.07.2015 alle ore 8,30 presso la Sala Formazione di via Pecorari 3. Premi - Sono stati selezionati dalla commissione giudicatrice i sei migliori progetti classificati (associando il codice alfanumerico corrispondente al progetto al nome del partecipante) Di questi sei e vengono premiati i primi quattro : al vincitore: premio di € 12.000,00; - al secondo classificato: rimborso spese di €. 5.000,00; - al terzo e quarto classificato: rimborso spese di €. 2.500,00. Commissione Giudicatrice - Criteri Di Valutazione - La Commissione, nominata dopo la scadenza del termine per la presentazione delle proposte progettuali, era composta da: Presidente, Arch. Fulvio Irace - Rappresentante del Comune di Milano; Arch. Ornella Selvafolta - Rappresentante di Intesa Sanpaolo; Arch. Paolo Mazzoleni - Rappresentante del Comune di Milano; Arch. Margherita Servetto - Rappresentante dell’Ordine degli Architetti Arch. Giovanni Drugman - Rappresentante dell’Ordine degli Architetti Arch. Giuseppina Sordi (supplente) - Rappresentante del Comune di Milano Successive Fasi Di Progettazione - Nel caso in cui il Comune di Milano procedesse ad ulteriori sviluppi progettuali finalizzati alla valutazione della praticabilità e fattibilità degli interventi ipotizzati, si affiderà al vincitore del Concorso l’incarico per le successive fasi di approfondimento costituite, in linea di massima, da attività di pubblicizzazione degli esiti del Concorso, di ascolto e condivisione pubblica degli stessi, nonché di elaborazione di linee guida finalizzate sviluppare ulteriori sviluppi progettuali.   Motivazioni Della Commissione Sui Progetti Selezionati - Quarto classificato, Fernando Cesar Mosca (capo gruppo progetto - Argentina) - L’idea-guida del progetto è che la piazza debba recuperare il carattere di “vuoto pubblico urbano” in alternativa alla sistemazione esistente, dove il convergere delle componenti verso un unico centro, “allontana” la percezione delle architetture e delle loro interazioni. Coerentemente con l’assunto di evidenziare l’intorno, il progetto prevede una nuova pavimentazione, estesa senza soluzione di continuità fino alle facciate degli edifici. Attraverso la diversa tessitura e combinazione di materiali, il progetto indica le direttrici preferenziali di interesse. Il teatro alla Scala in primis, segnato dall’infittirsi delle linee geometriche al suolo; Palazzo Marino dove la lieve pendenza antistante diventa parte di un disegno che esalta la funzione civica collettiva; la Galleria Vittorio Emanuele Ii, posta in continuità prospettica con la veduta del monumento a Leonardo da Vinci, privato degli “schermi” verdi esistenti; le Gallerie d’Italia il cui accesso è facilitato dall’allargamento dello spazio antistante, dalla riduzione da tre a due corsie del traffico veicolare a favore di una pista ciclabile. In un’ottica di decentramento del focus della piazza verso i margini, gli otto tigli oggi esistenti attorno al monumento, vengono collocati in doppio filare davanti al Palazzo della Ragioneria per ottenere una confortevole area di sosta, in sintonia con l’idea generale di uno spazio aperto e disponibile alla varietà e ricchezza delle funzioni urbane. Terzo classificato, Cristian Undurraga (capo gruppo progetto – Cile) - Il progetto prevede un radicale ribaltamento della visione e della funzione di piazza della Scala, enfatizzandone il concetto di centro vuoto. All’equiparazione degli attuali livelli di pavimentazione si fa corrispondere la riduzione da tre a due delle corsie di marcia lungo via Case Rotte , privilegiando la mobilità pubblica. Punto di partenza è la volontà di creare una forte contiguità visiva tra le due principali preesistenze - Palazzo Marino e il Teatro - ribaltando l’attuale centralità del monumento a Leonardo e degli elementi di arredo ad esso connessi - dai lampioni alle panchine e agli alberi - ritenuti non congruenti con la nuova funzione della piazza. Allo spostamento del monumento nell’angolo compreso tra via Case Rotte e via Manzoni, fa seguito quello degli alberi della sistemazione attuale: sensibilmente aumentati di numero, i due filari marcano un asse longitudinale parallelo all’imbocco della Galleria e all’edificio della Ragioneria . La loro funzione è in accordo con la diversa lettura della piazza, cui partecipano in primo piano i fronti del Teatro, delle Gallerie d’Italia e di Palazzo Marino. L’asse è reso più simbolico dal sottile segno d’acqua in direzione di via Filodrammatici, evocativo del percorso delle mura augustee. Secondo classificato, Giovanni Calzà (capo gruppo progetto – Italia) - Partendo dalla condizione attuale della piazza, frazionata e svilita da intensi flussi di traffico, il progetto prevede di abolire la circolazione privata, mantenendo unicamente il sistema di mobilità pubblica tramviaria. A questo fine si ipotizzano itinerari alternativi che possano garantire i collegamenti nelle aree limitrofe senza “intaccare” lo spazio della piazza. Nel rispetto dell’ attuale impianto decorativo, si prevede di livellare le quote e dilatare la pavimentazione della piazza su un vasto ambito spaziale comprendente largo Ghirighelli e piazza Ferrari, i primi tratti di via Santa Margherita, via Verdi, via Manzoni e via Case Rotte. L’intento è di creare un rapporto di continuità tra le architetture senza tuttavia rinunciare a “segnare” la stratificazione degli interventi nel tempo, evidenziando alcune fasi cruciali delle trasformazioni urbane di piazza Scala: una panca-scultura di fronte al teatro “disegna” la linea della cortina edilizia in via Corsia del Giardino, demolita per creare la piazza nel 1856. Un’altra, collocata davanti alle Gallerie d’Italia, delinea il profilo degli edifici in Contrada di via San Giovanni alle Case Rotte, abbattuti per la costruzione della Banca Commerciale Italiana nel primo decennio del Novecento. Particolare merito del progetto è quello di concepire il riordino dell’esistente in coincidenza con la valorizzazione della sua dimensione storica, al fine di arricchire la consapevolezza collettiva e qualificare le possibilità d’uso dello spazio urbano. Progetto Vincitore - Primo classificato, Pierpaolo Tonin (capo gruppo progetto – Italia) - Il progetto vincitore si segnala per la qualità complessiva del disegno, l’attenzione al contesto urbano, il rispetto delle indicazioni del bando e la ragionevolezza delle soluzioni prospettate per il traffico urbano. La proposta assume come elemento determinante l’analisi urbana, concentrandosi sull’articolazione del sistema di flussi e di vuoti costituito dalle vie e dalle piazze di quest’ampia parte del centro storico di Milano. Piazza della Scala, piazza del Duomo, piazza S. Fedele, Piazza Belgioioso, via Filodrammatici e piazza Ferrari sono riguardati come un’unica configurazione ambientale che determina, con i suoi portici e gallerie, l’identità spaziale e la memoria storica della città , di cui propone l’assoluta conservazione e una rispettosa valorizzazione. A tal fine individua un programma di “ripulitura” degli invasi spaziali, oggi frammentati a causa della congestione del traffico e di una poco rispettosa gestione delle aree di sosta. Basato sull’idea di togliere più che di aggiungere, il progetto suggerisce dunque una linea di manutenzione, ispirata alla progressiva limitazione del traffico veicolare e alla creazione di un’estesa area a pedonalità privilegiata, in modo da assicurare l’effettiva continuità tra i vari ambiti individuati e incrementare accessibilità e fruizione tramite l’unificazione delle quote di calpestio. L’idea di fondo è quella di una piazza come hub “vuoto” che raccoglie e indirizza i flussi del turismo culturale nelle direzioni delle numerose istituzioni ( Brera, Poldi Pezzoli, Gallerie d’Italia, casa Manzoni, etc,) disseminate nel suo più vasto intorno.   Obiettivi Del Concorso - La riqualificazione della piazza ha l’obiettivo di rafforzare l’identità di “Piazza” quale spazio civico contemperando un polo attrattivo per eventi legati alla vocazione propria di Piazza della Scala (indissolubilmente legata agli edifici e alle funzioni che vi si prospettano) qualificando lo spazio delle relazioni e valorizzando i luoghi secondo le dinamiche del vivere contemporaneo, valorizzando e rispettando al contempo i segni dell´identità storica, con la consapevolezza che la naturale vocazione del luogo è soprattutto della “valorizzazione culturale” e dell’ “istituzione civica”. Di fondamentale importanza era quindi riuscire ad individuare una soluzione capace di interpretare la dicotomia di questa Piazza, quale luogo dello stare, dell’incontro, della permanenza ma, allo stesso tempo, luogo di transito e di attraversamento. In particolare questi gli obiettivi del concorso - valorizzazione della Piazza attraverso la sua identificazione architettonica e la sua partecipazione alla vita della città, per farne un luogo primario e con un dichiarato valore simbolico; - identificazione della Piazza nella sua memoria storica e nei suoi caratteri di piazza ottocentesca attualmente presenti e validi, qualificandola maggiormente nel carattere di insieme e armonizzando, attraverso un’ unitarietà formale e di senso, la soluzione dei vincoli relativi ai Beni Culturali, funzionali e tecnici; - rafforzamento delle relazioni tra la Piazza e gli edifici che la delimitano, esprimendo al meglio le potenzialità che la stessa assume quale estensione naturale delle dimensioni civiche, istituzionali, espositive e culturali ospitate; - potenziamento delle relazioni della Piazza con gli spazi urbani circostanti, avanzando suggerimenti progettuali capaci di rendere questo luogo maggiormente vivo e attraente, rafforzandone la contiguità con il sistema di spazi pedonali dell’area centrale, proponendo idee per soluzioni di traffico e mobilità lenta (o dolce) alternative, che consentano di pervenire a un disegno unitario e riconoscibile della Piazza stessa e al contempo incrementarne la qualità ambientale, la vivibilità e la sicurezza pedonale degli attraversamenti; - caratterizzazione della Piazza quale snodo fondamentale del percorso museale che inanella numerose istituzioni pubbliche e private e si estende da Piazza Duomo e dalla limitrofa Piazzetta Reale, con Palazzo Reale e il museo del ‘900 fino a Brera (Pinacoteca di Brera e Palazzo Citterio) ramificandosi lungo Via Manzoni, dove si trova il Museo Poldi Pezzoli e coinvolgendo alcune piazze e vie adiacenti quali Piazza San Fedele, Piazza Belgioioso (dove si trova la casa di Alessandro Manzoni che sarà oggetto di un prossimo restauro conservativo), Piazza Paolo Ferrari e la vicina Piazza Meda, separata da Piazza della Scala dal sistema spaziale di Largo Mattioli, ricco di presenze architettoniche di pregio ma, anche in questo caso, quasi luogo di risulta dell’ambiente urbano. Informazioni Sul Concorso www.Comune.milano.it  www.Piazzascala.concorrimi.it    
   
   
INCOMPIUTE:SUL SITO REGIONE ABRUZZO ANAGRAFE DETTAGLIATO  
 
Pescara, 13 luglio 2015 - E´ stato pubblicato in questi giorni sul sito www.Regioneabruzzo.it/osservatorioappalti  voce menù Opere incompiute Simoi, l´aggiornamento dell´Anagrafe delle Opere pubbliche Incompiute di interesse nazionale. L´elenco, on line, doveva essere compilato sull´apposito sistema entro il 30 giugno 2015 dalle Regioni e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e si riferisce alle opere incompiute al 31 dicembre 2014. "L´assessorato ai Ll.pp. - ha dichiarato l´assessore Donato Di Matteo - d´intesa con il settore, ha lavorato sin dal suo insediamento per sensibilizzare le pubbliche amministrazioni sul tema in oggetto, difatti rispetto allo scorso anno, a seguito della redazione del Libro bianco delle Incompiute, vi è stata maggior partecipazione, testimoniata da un aumento delle opere segnalate. Ora dobbiamo andare oltre la stesura dell´ elenco, come ha anche auspicato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, he ha infatti proposto di istituire, a cura dello stesso Ministero, una task force che segua punto per punto le opere meritevoli di essere completate. La Regione Abruzzo è presente e impegnata sul settore e auspica, certamente, con l´aiuto del Governo nazionale, di poter realizzare un vero cambiamento in merito". L´elenco della Regione Abruzzo è consultabile all´indirizzo: www.Regioneabruzzo.it/osservatorioappalti voce menù Opere incompiute Simoi. Gli elenchi (in pdf o sulle pagine web) sono stati caricati dalle amministrazioni titolari dei procedimenti sull´apposito sito tramite il Simoi - Sistema informatico di monitoraggio delle opere incompiute e sono pubblicati alla pagina del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti https://www.Serviziocontrattipubblici.it/simoi.aspx. Le informazioni riguardano, per ogni opera, la stazione appaltante, le risorse, la percentuale di lavori compiuti e le cause rilevanti dell´interruzione quali: interruzione temporanea, interruzione dovuta a cause ostative (come contenziosi o fallimenti), collaudo non eseguito per mancanza di requisiti, mancanza di risorse.  
   
   
MILANO: LA MANUTENZIONE DEL PATRIMONIO URBANO SI FA IN TRE  
 
Milano, 13 luglio 2015 – 225mila alberi, 17 milioni di metri quadrati di verde urbano (tre milioni in più rispetto al 2011), più di 140mila interventi di manutenzione, oltre 30mila interventi per riparazioni o sostituzioni varie di strutture gioco, attrezzature sportive, panchine e sedute. Sono solo alcuni dei numeri, riferiti agli ultimi tre anni, della manutenzione del verde pubblico a Milano e della manutenzione, ordinaria e straordinaria, delle 881 aree gioco, dei 185 playground e delle 344 aree cani cittadine. L’amministrazione ha approvato le nuove linee guida per il prossimo appalto ormai in scadenza. Diverse le novità previste. Cambiano infatti le regole per chi vorrà concorrere e per la prima volta, l’offerta si allarga a più soggetti. Potrà esserci quindi la possibilità di una co-gestione di tre diverse aziende a fronte dell’operatore unico di oggi. La città viene divisa in tre lotti di intervento. Il primo lotto riguarda le zone 1 – 3 – 7. Il secondo le zone 4-5-6. Il terzo 2-8-9. La suddivisione in tre lotti territoriali consente di proseguire il percorso di condivisione degli interventi con le Zone, favorendo il decentramento delle decisioni sulle priorità di intervento (governance centralizzata del contratto e decentramento delle decisioni in merito alla priorità degli interventi di manutenzione straordinaria, con assegnazione e disponibilità di specifico budget alle rispettive Zone di decentramento). Al nuovo gestore viene inoltre richiesto un miglior controllo e monitoraggio del patrimonio arboreo comunale, la progressiva trasformazione delle aiuole fiorite con la messa a dimora di stagionali a perenni, la realizzazione di un numero sempre maggiore di prati fioriti per favorire la biodiversità e un habitat adatto ad insetti impollinatori e a uccelli. Solo nel 2014 sono stati rigenerati 17.040 mq di tappeti erbosi, 33.150 i metri quadrati destinati alla realizzazione di prati fioriti perenni. Le nuove aiuole fiorite occupano 16.000 mq. La cura del verde pubblico, inoltre, sarà sempre più attenta alle richieste delle Zone e al futuro gestore si chiederà più efficienza nella manutenzione e cura di giardini, aiuole, aree riservate a bambini ed animali. In più, è prevista l’espansione della banca dati del patrimonio verde milanese, già esistente, per renderla accessibile a tutti i cittadini che potranno così ‘riconoscere’ ogni singolo albero, conoscerne le caratteristiche (specie, dimensioni, periodi di fioritura o di ‘foliage’, età, stato di salute). Da più di un mese, poi, è attiva l’applicazione ‘Ghe Pensi Mi’. Chi vede un cancello di un’area cani che non si chiude o un canestro di un playground rotto, da oggi potrà segnalarlo all´Amministrazione e seguire in tempo reale l´iter dell´intervento. ´Ghe Pensi Mi’ è il primo strumento tecnologico che consente ai cittadini di interagire con il Comune per le attività di manutenzione sul verde. L’applicazione, gratuita, è orientata alle aree gioco, aree cani e attrezzature sportive, e consente in modo facile e intuitivo di segnalare eventuali anomalie che, in modo automatico, vengono prese in carico dal gestore e integrate nel programma di manutenzione ordinaria, aggiornando il cittadino sull’iter della segnalazione stessa. “Introduciamo importanti novità - dichiara l’assessora Chiara Bisconti – in linea con le sperimentazioni che abbiamo introdotto in questi anni: cresceranno le piantumazioni perenni di specie autoctone in parchi e aiuole che sempre più sostituiranno le sistemazioni ornamentali. Chiediamo di migliorare la comunicazione al cittadino su tutti gli interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria. Il nuovo gestore si prenderà carico anche delle aree adottate e condivise dai cittadini in costante crescita provvedendo alla sistemazione delle stesse. Infine, altro elemento importante, saranno le zone a decidere autonomamente le priorità degli interventi”. Dal 2012 ad oggi, la manutenzione delle aree in carico ha visto la riverniciatura di 2.560 attrezzature gioco, la riparazione di 1.840 strutture gioco, la sistemazione di 5.660 panchine e sedute, la riparazione di 200 attrezzature sportive (calcio, pallavolo, rugby, basket). Gli interventi su segnalazione hanno comportato la riverniciatura di 610 attrezzature gioco, la riparazione di 6.200 strutture gioco, la sistemazione di 28.550 panchine e sedute, la riparazione di 2.400 attrezzature sportive (calcio, pallavolo, rugby, basket). Sono stati realizzati 963 interventi straordinari su aree cani (55 esistenti e 12 nuove), aree gioco (105 esistenti e 12 nuove), giardini scolastici (88), impianti di irrigazione (90), oltre a interventi vari di riparazione (259) e riqualificazioni in aree diverse (342).  
   
   
CASA, LOMBARDIA: INCREMENTO ALLOGGI DISPONIBILI DEVE RIMANERE MISSIONE PRINCIPALE  
 
Milano,13 luglio 2015 - "L´impegno di Regione Lombardia nel settore della Casa va avanti nonostante la crisi e, anzi, proprio per questo prosegue senza sosta. In un momento di difficoltà la capacità di portare aventi un modello di gestione efficiente deve necessariamente andare di pari passo con un focus preciso sull´incremento di alloggi disponibili, che è e deve rimanere la missione primaria delle Aler". E´ questo il commento dell´assessore alla Casa, Housing sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala a proposito dell´inaugurazione di un nuovo lotto di alloggi Aler a Lecco. 36 Nuovi Alloggi Popolari - I nuovi alloggi Aler di via Besonda Superiore, a Lecco, sono pronti per essere consegnati. Giovedì 23 luglio 2015, alle 10, verranno infatti inaugurati 36 nuovi appartamenti: "E´ un momento importante e atteso - commenta il presidente Aler Bergamo, Lecco, Sondrio, Luigi Mendolicchio -: la realizzazione di questi appartamenti popolari è una risposta seria e concreta al bisogno abitativo del nostro territorio. Un modello in favore dei ceti che oggi più risentono della crisi economica e hanno bisogno d´aiuto". Dati recenti attestano che, nella graduatoria di Lecco, ci sono 358 domande per il canone sociale e 48 per il canone moderato, così come racconta la responsabile della Uog di Lecco Maria Grazia Maffoni: "Gli alloggi sfitti in Lecco, di proprietà Aler, sono attualmente 12, a cui si aggiungono altri 12 di proprietà del Comune. Nel complesso, i contratti in essere sono 2590, di cui 1813 Aler, 21 del demanio e 756 dei Comuni lecchesi". Investimento Di Oltre 2 Milioni Di Euro - Si tratta di abitazioni di ultima generazione, 18 a canone moderato e 18 a canone sociale, con elevatissime prestazioni nel campo dell´efficienza energetica, grazie alla cura posta in tutte le fasi: dal rivestimento esterno della struttura con il sistema ´a cappotto´, agli impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria centralizzati e integrati da pannelli solari. Un progetto, del costo di 2.588.459 euro, che ha consentito l´edificazione di uno stabile formato da due corpi di fabbrica con vano scala, articolati su sei piani residenziali. A questi si aggiungono le rispettive autorimesse, le cantine e i rimanenti locali al servizio dell´organismo abitativo. Dare Speranza - Gli interventi di social housing danno una speranza a chi, in questo difficile momento, vede nell´edilizia pubblica una valida alternativa a quella privata: "Alle famiglie che da oggi abiteranno in queste case moderne - continua il presidente - l´invito è quello di esserne custodi e di conservarle nel miglior modo possibile, non dimenticando mai che sono di proprietà dell´intera comunità". "Riuscire a portare a termine un intervento così importante, in un momento economico e sociale così delicato, è davvero un grande risultato" ha concluso l´assessore Sala.  
   
   
"AGENDA URBANA", CONVEGNO A SPOLETO: REGIONE E CINQUE COMUNI PROGETTANO NUOVO SVILUPPO CITTÀ E UMBRIA  
 
Spoleto, 13 luglio 2015 - "L´obiettivo cruciale che ci proponiamo con l´Agenda Urbana dell´Umbria è quello di definire e attuare progetti per lo sviluppo sostenibile e inclusivo nelle cinque città che abbiamo individuato, i capoluoghi Perugia e Terni, e Foligno, Città di Castello, Spoleto, con una visione strategica non solo per il futuro di queste città, ma dell´intera regione". Lo ha detto il vicepresidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, intervenendo oggi a Spoleto al convegno su "Agenda urbana - Le azioni strategiche per le nostre città" che si è svolto a Palazzo Mauri a Spoleto e nel corso del quale sono state presentate politiche e progetti per lo sviluppo urbano legati alla programmazione comunitaria 2014-2020 "che riserva al rilancio delle città quali luoghi privilegiati dell´innovazione, della creatività, della cultura, del capitale umano – ha ricordato - un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell´Europa e delle regioni". Presenti, tra gli altri, Nicolas Gharbi, della Direzione generale Politica regionale e urbana della Commissione europea, che ha parlato della nuova strategia europea per le città, e Giorgio Martini, dell´Agenzia per la coesione territoriale, che ha illustrato la "Agenda urbana nazionale", e i rappresentanti delle Regioni Marche, Emilia Romagna e Toscana e dei Comuni di Ferrara, Ancona, Pisa, Città di Castello che hanno presentato, le iniziative progettuali per le proprie città. "All´agenda urbana dell´Umbria, finalizzata – ha sottolineato - a realizzare interventi per il miglioramento della mobilità sostenibile, la digitalizzazione dei servizi pubblici, soluzioni per città ´smart´, risparmio energetico, valorizzazione dei beni culturali, contrasto alla povertà e all´esclusione sociale, sono destinati complessivamente circa 35,6 milioni di euro di cui 30,8 relativi al Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale, e 4,7 al Fse (Fondo sociale europeo). Una parte di queste risorse – ha spiegato - sarà garantito dalla Commissione Europea e dallo Stato, ed una parte, il 15% delle risorse complessive, sarà cofinanziata dai Comuni". "Ci sono gli strumenti e tutte le condizioni per attuare l´Agenda urbana. Abbiamo scelto di concentrare le risorse disponibili – ha sottolineato – evitando la frammentazione delle precedenti programmazioni e abbiamo deciso di muoverci in una logica di forte coprogettazione e di coordinamento: i Comuni delle cinque aree urbane in cui sarà operativa l´Agenda dell´Umbria, nel ruolo di Autorità Urbane, in questa fase sono impegnati a lavorare con la Regione Umbria per definire i Progetti di sviluppo urbano sostenibile, seguendo gli obiettivi e le azioni individuati nei Programmi operativi Fesr e Fse. Istituiremo una sorta di cabina di regia in modo che le progettualità seguano il filo conduttore dello sviluppo dell´intera regione". "Un´attività molto importante – ha detto il vicepresidente Paparelli - che sta impegnando Autorità urbane e Regione da alcuni mesi e che dovrebbe portare nel corso di luglio alla definizione della proposta dei Programmi di intervento delle cinque città. Seguirà una fase istruttoria per arrivare, si prevede a settembre, alla formulazione definitiva dei programmi, necessaria per l´avvio della vera e propria fase attuativa, che potrebbe essere già possibile entro la fine del 2015". I Programmi "sono in corso di definizione a partire dai ´driver´ di sviluppo individuati nei documenti programmatori della Regione: il ridisegno e modernizzazione dei servizi urbani per i residenti e gli utilizzatori della città, per il miglioramento dell´efficienza e dell´efficacia delle infrastrutture di rete e dei servizi pubblici delle aree urbane, superando l´approccio ´per grandi opere´ e quello delle ´iniziative sperimentali´ per puntare a soluzioni più strutturali riferite a regolazione e gestione di servizi innovativi. Si prevedono azioni su digitalizzazione dei servizi della pubblica amministrazione con passaggio a servizi digitalizzati anche utilizzando gli strumenti del web 2.0; sulla mobilità sostenibile, sia per l´adeguamento del trasporto pubblico locale sia con sistemi di mobilità "dolce". Si punterà anche sul risparmio ed efficienza energetica, con riferimento al tema degli impianti di illuminazione pubblica (pali intelligenti). Inoltre, tra le priorità, sono previste pratiche e progettazione per l´inclusione sociale per i segmenti di popolazione più fragile e per aree e quartieri disagiati con azioni di sostegno alle politiche sociali e contrasto alla povertà e al disagio – anche occupazionale - per persone e famiglie con gravi fragilità socioeconomiche, e all´esclusione relazionale/culturale, soprattutto, con azioni per la partecipazione all´istruzione, la riduzione dell´abbandono scolastico, la diffusione della legalità e la sicurezza degli spazi pubblici. Azioni pilota riguarderanno poi la fruizione di attrattori culturali e naturali valorizzando la capacità attrattiva delle città dell´Umbria, il loro potenziale di crescita legato alla dimensione culturale, storica, artistica e naturale, da declinare soprattutto con l´applicazione delle nuove tecnologie. In generale, nell´Agenda urbana dell´Umbria, un ruolo preminente – ha spiegato Paparelli - viene riservato alla gestione dei servizi collettivi, sia attraverso soluzioni tecnologiche innovative, in coerenza con il modello "smart cities", sia – anche se in misura molto meno rilevante - attraverso piccole infrastrutture e "start up" di nuovi servizi. La Regione ha scelto di dare attuazione all´Agenda urbana attraverso un coordinamento forte sia rispetto alle strutture tecniche regionali, sia rispetto alle Autorità urbane. Per questa ragione la scelta operata è quella dell´individuazione di un project manager che, a supporto dell´Autorità di gestione dei Programmi operativi Fesr e Fse che finanziano l´Agenda Urbana, ne coordina l´attuazione. "È stato definito un format per la redazione del Programma di sviluppo urbano sostenibile – ha detto il vicepresidente Paparelli - ed è stato avviato un complesso iter di scambio, confronto, collaborazione tra le strutture regionali e quelle delle Autorità urbane. Ci sono, insomma, tutte le condizioni per costruire un´Agenda urbana per le città dell´Umbria del 2020. Ci confortano – ha aggiunto – i risultati ottenuti con la programmazione precedente, che vede l´Umbria fra le Regioni più virtuose. Ora dobbiamo accelerare sui tempi, ma fare in fretta e bene per una progettazione e attuazione efficiente ed efficace per la crescita sostenibile e inclusiva dell´Umbria intera". Il convegno, concluso dal direttore regionale Lucio Caporizzi, Autorità di gestione del Por Fesr e Fse dell´Umbria, è stato aperto dal sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, che ha sottolineato l´importanza dell´inserimento nell´Agenda urbana, che consente di avere risorse altrimenti non disponibili per concorrere allo sviluppo nella città. Le risorse complessive destinate all´Agenda Urbana sono state ripartite dalla Regione Umbria, sulla base di elementi demografici e qualitativi, fra le cinque città: oltre 11 milioni e 600mila a Perugia, quasi 9 milioni e 500mila euro a Terni, circa 6 milioni e 600mila euro a Foligno, 4 milioni 180mila euro a Città di Castello e circa 3 milioni e 700mila euro a Spoleto.  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: DOPO IL TRIBUNALE, LA CORTE CONFERMA A SUA VOLTA IL DIVIETO POSTO DALLA COMMISSIONE ALLA GERMANIA DI MANTENERE I SUOI LAVORI LIMITE PER L’ARSENICO, L’ANTIMONIO E IL MERCURIO NEI GIOCATTOLI LA CORTE RESPINGE L’IMPUGNAZIONE PROPOSTA DALLA GERMANIA AVVERSO LA SENTENZA DEL TRIBUNALE, DICHIARANDO CHE ESSO NON È INCORSO IN ALCUN ERRORE DI DIRITTO NEL RESPINGERE IL RICORSO DI TALE STATO MEMBRO  
 
Lussemburgo, 13 luglio 2015 - Nel 2009, l’Unione europea ha adottato una nuova direttiva «giocattoli» nell’ambito della quale ha fissato nuovi valori limite per talune sostanze chimiche presenti nei giocattoli. La Germania reputa che i valori limite applicabili nel suo paese per il piombo, il bario, l´antimonio, l´arsenico e il mercurio, che corrispondono ai precedenti criteri dell’Ue , offrano una migliore tutela. Tale Stato ha pertanto chiesto alla Commissione l´autorizzazione a mantenere tali precedenti valori. Con decisione del 1° marzo 2012, la Commissione ha respinto tale domanda per quanto riguarda l’antimonio, l´arsenico e il mercurio e ha autorizzato il mantenimento dei valori limite tedeschi per il piombo e il bario solo fino, al più tardi, al 21 luglio 2013. Il Tribunale dell’Unione europea, adito dalla Germania, in una sentenza del 2014 , ha confermato la decisione della Commissione, considerando che la Germania non aveva provato, quanto all’antimonio, all´arsenico e al mercurio, che i valori limite tedeschi garantivano una tutela più elevata rispetto ai nuovi valori limite europei. Per contro, il Tribunale ha annullato la decisione della Commissione quanto al piombo, ritenendo che tale decisione fosse contraddittoria al riguardo. Quanto al bario, ha constatato che non vi era più luogo a statuire, dal momento che la Commissione nel frattempo aveva modificato i valori limite per tale metallo pesante (il ricorso è pertanto divenuto privo di oggetto). La Germania ha impugnato la sentenza del Tribunale dinanzi alla Corte di giustizia. Con la sua odierna sentenza, la Corte respinge nella sua integralità l’impugnazione della Germania. La Corte ricorda che uno Stato membro, al fine di giustificare il mantenimento di disposizioni nazionali preesistenti, può invocare il fatto che esso valuti i rischi per la salute diversamente da come vi ha proceduto il legislatore dell’Unione nella misura di armonizzazione. Possono legittimamente essere effettuate valutazioni divergenti di tali rischi, senza che esse siano necessariamente fondate su dati scientifici diversi o nuovi. Spetta tuttavia allo Stato membro dimostrare che le sue disposizioni nazionali garantiscono un livello di tutela della salute più elevato rispetto alla misura di armonizzazione dell’Unione . Secondo la Corte, il Tribunale ha concluso che la Germania non aveva fornito tale prova quanto all’arsenico, all’antimonio e al mercurio, senza incorrere in alcun errore di diritto.  
   
   
REGIONE LOMBARDIA PREMIATA A BRUXELLES PER POLITICHE SU IMPRESE, RICERCA, INNOVAZIONE  
 
Milano, 13 luglio 2015 - Regione Lombardia ha ricevuto a Bruxelles dal Comitato delle Regioni dell´Unione Europea il riconoscimento come ´European Entrepreneurial Regions (Eer) 2016´ (´Regione Imprenditoriale Europea 2016´). La Lombardia è stata premiata dal presidente del Comitato Markku Markkula insieme a Glasgow (Uk) e Malopolska (Pl), dopo che una giuria composta da membri delle Istituzioni europee e della associazioni imprenditoriali ha valutato le migliori strategie regionali per la promozione dell´imprenditorialità e la diffusione dell´innovazione tra le piccole e medie imprese. Nato nel 1994, il Comitato delle Regioni è un organo consultivo dell´Ue composto da rappresentanti eletti a livello locale e regionale provenienti da tutti i 28 Stati membri. La Strategia Regionale - Alla cerimonia ha partecipato per la Lombardia l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini. "È con grande soddisfazione - ha detto Melazzini - che Regione Lombardia riceve questo premio, come riconoscimento della validità della strategia attuata, in sinergia con i diversi attori che operano sul territorio, per sostenere chi fa impresa, innovazione e ricerca. Oggi siamo la regione con il quinto Pil a livello europeo dove emerge un sistema imprenditoriale e scientifico-tecnologico con eccellenze in numerosi settori. La sfida che ci poniamo per i prossimi anni è di raddoppiare gli investimenti in ricerca e innovazione, raggiungendo la quota del 3% del Pil, con l´obiettivo di aiutare il sistema produttivo a saper intercettare le nuove opportunità di mercato". Politiche Per Piccole E Medie Impprese - Le piccolo e medie imprese giocano un ruolo centrale nell´economia europea: esse rappresentano infatti il 99% dell´intero mercato. Il premio ´Eer´ è nato proprio per assegnare un riconoscimento alle strategie regionali che ne sostengono in particolare le attività di ricerca e innovazione. "Regione Lombardia - ha aggiunto Melazzini - pone il tema della Ricerca e dell´Innovazione Tecnologica in cima all´agenda delle proprie politiche. Su di esso ha sempre investito molto grazie alla sua trasversalità in molti ambiti, come quelli ambientali, sociali, dell´istruzione e della sanità che le hanno permesso di essere l´unica Regione italiana a figurare tra i primi 20 territori innovativi d´Europa".  
   
   
LOMBARIA, BUSINESS DA 2,8 MILIARDI CON IL GIAPPONE  
 
Milano, 11 luglio 2015 - A Milano il 10 e 11 luglio si sono svolte due giornate internazionali dedicate al Giappone, presso Palazzo delle Stelline, Sala Leonardo (ground floor), corso Magenta 61. L’evento, ideato per inserirsi nell’ambito del progetto Enterprise Europe Network, è stato realizzato in collaborazione con la Camera di commercio di Milano attraverso le aziende speciali Promos per le attività internazionali e Innovhub Ssi, su incarico della Direzione generale mercato interno, industria, imprenditoria e Pmi (Dg Grow) della Commissione Europea. Sono previsti incontri B2b gratuiti tra oltre duecento imprese europee e giapponesi operanti nel settore dell’agro-industria (agricoltura, produzione di materie prime e di prodotto finito, macchinari, packaging, shelf life, logistica, controllo qualità, tracciabilità, sicurezza alimentare, tecnologie e innovazioni, etc…), e altri settori legati ai temi di Expo 2015 (energia, ambiente, sostenibilità, etc…). 220 aziende da tutto il mondo si incontrano per discutere nuove opportunità di business e progetti di collaborazione commerciale e tecnologica. Ammonta a 2,8 miliardi di euro l’import-export lombardo con il Giappone nel 2014. Emerge da un’elaborazione dell’ufficio studi della Camera di commercio di Milano su dati Istat 2014 e 2013. Stabili i rapporti commerciali tra il 2014 e il 2013 per le esportazioni, con un giro di affari di 1,7miliardi. In aumento dell’8% l’export di Milano e provincia (1,1 miliardi), con un peso del 66% sul totale regionale. A seguire in regione Bergamo (121 milioni), Varese (107 milioni) e Brescia (94 milioni). Nel 2014, è Cremona a classificarsi prima in Lombardia per tasso di crescita delle esportazioni, registrando un aumento del 49% rispetto al 2013. Seguono Brescia (+14%), Pavia (+13%) e Monza Brianza (+10%). Prodotti e merci. Per quanto riguarda il tipo di prodotti e merci, la Lombardia esporta soprattutto medicinali e preparati farmaceutici (421 milioni), borse, pelletteria e altri articoli da viaggio (120 milioni), abbigliamento sportivo (95 milioni), vestiti confezionati e di sartoria (77 milioni) e prodotti chimici organici (62 milioni). Import-export Lombardia-giappone
Aree geografiche Export Import
Valori assoluti Pesi % Variazione % 2014/2013 Valori assoluti Pesi % Variazione % 2014/2013
2013 2014 2013 2014 2013 2014 2013 2014
Bg 207.476.990 120.720.350 12,0% 7,0% -41,8% 61.886.886 83.703.245 6,4% 8,0% 35,3%
Bs 82.345.236 93.882.633 4,8% 5,4% 14,0% 94.321.778 35.145.921 9,8% 3,4% -62,7%
Co 67.997.604 64.242.381 3,9% 3,7% -5,5% 20.363.748 17.966.588 2,1% 1,7% -11,8%
Cr 18.083.479 26.942.202 1,1% 1,6% 49,0% 8.046.346 5.111.158 0,8% 0,5% -36,5%
Lc 17.487.859 16.001.051 1,0% 0,9% -8,5% 6.373.440 6.027.883 0,7% 0,6% -5,4%
Lo 15.565.953 13.037.584 0,9% 0,8% -16,2% 878.763 1.309.464 0,1% 0,1% 49,0%
Mi 1.056.451.591 1.140.463.134 61,3% 66,1% 8,0% 659.583.741 693.267.482 68,4% 66,3% 5,1%
Mb 72.801.941 79.813.498 4,2% 4,6% 9,6% 28.906.974 83.659.822 3,0% 8,0% 189,4%
Mn 32.604.674 33.551.889 1,9% 1,9% 2,9% 9.553.520 41.930.821 1,0% 4,0% 338,9%
Pv 26.820.043 30.187.914 1,6% 1,7% 12,6% 5.695.956 4.899.347 0,6% 0,5% -14,0%
So 2.092.741 920.567 0,1% 0,1% -56,0% 3.102.847 4.459.288 0,3% 0,4% 43,7%
Va 124.677.758 106.813.509 7,2% 6,2% -14,3% 66.152.278 68.534.607 6,9% 6,6% 3,6%
Lombardia 1.724.405.869 1.726.576.712 100,0% 100,0% 0,1% 964.866.277 1.046.015.626 100,0% 100,0% 8,4%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat 2014 e 2013 Export Lombardia-giappone
Sez Sezione Lombardia
Valori assoluti Pesi % Variazione % 2014/2013
2013 2014 2013 2014
A Prodotti dell´agricoltura, della silvicoltura e della pesca 1.833.914 2.158.266 0,1% 0,1% 17,7%
B Prodotti dell´estrazione di minerali da cave e miniere 309.002 1.168.875 0,0% 0,1% 278,3%
C Prodotti delle attività manifatturiere 1.713.782.026 1.714.438.183 99,4% 99,3% 0,0%
E Prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 326.253 259.626 0,0% 0,0% -20,4%
J Prodotti delle attività dei servizi di informazione e comunicazione 4.884.162 4.953.972 0,3% 0,3% 1,4%
M Prodotti delle attività professionali, scientifiche e tecniche 49.222 376.936 0,0% 0,0% 665,8%
R Prodotti delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 370.847 316.631 0,0% 0,0% -14,6%
V Merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie 2.850.443 2.904.223 0,2% 0,2% 1,9%
Totale 1.724.405.869 1.726.576.712 100,0% 100,0% 0,1%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat 2014 e 2013 Export Milano-giappone
Sez Sezione Milano
Valori assoluti Pesi % Variazione % 2014/2013
2013 2014 2013 2014
A Prodotti dell´agricoltura, della silvicoltura e della pesca 1.030.813 1.547.829 0,1% 0,1% 50,2%
B Prodotti dell´estrazione di minerali da cave e miniere 155.319 843.947 0,0% 0,1% 443,4%
C Prodotti delle attività manifatturiere 1.047.642.424 1.130.218.529 99,2% 99,1% 7,9%
E Prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 325.155 227.794 0,0% 0,0% -29,9%
J Prodotti delle attività dei servizi di informazione e comunicazione 4.186.446 4.499.305 0,4% 0,4% 7,5%
M Prodotti delle attività professionali, scientifiche e tecniche 9.717 24.268 0,0% 0,0% 149,7%
R Prodotti delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 335.831 290.363 0,0% 0,0% -13,5%
V Merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie 2.765.886 2.811.099 0,3% 0,2% 1,6%
Totale 1.056.451.591 1.140.463.134 100,0% 100,0% 8,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat 2014 e 2013 Import Lombardia-giappone
Sez Sezione Lombardia
Valori assoluti Pesi % Variazione % 2014/2013
2013 2014 2013 2014
A Prodotti dell´agricoltura, della silvicoltura e della pesca 1.472.654 1.203.026 0,2% 0,1% -18,3%
B Prodotti dell´estrazione di minerali da cave e miniere 1.074.437 1.303.809 0,1% 0,1% 21,3%
C Prodotti delle attività manifatturiere 958.623.006 1.039.945.772 99,4% 99,4% 8,5%
E Prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 161.122 124.042 0,0% 0,0% -23,0%
J Prodotti delle attività dei servizi di informazione e comunicazione 2.137.442 1.779.247 0,2% 0,2% -16,8%
M Prodotti delle attività professionali, scientifiche e tecniche 225.810 487.703 0,0% 0,0% 116,0%
R Prodotti delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 308.395 130.350 0,0% 0,0% -57,7%
V Merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie 863.411 1.041.677 0,1% 0,1% 20,6%
Totale 964.866.277 1.046.015.626 100,0% 100,0% 8,4%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat 2014 e 2013 Import Milano-giappone
Sez Sezione Milano
Valori assoluti Pesi % Variazione % 2014/2013
2013 2014 2013 2014
A Prodotti dell´agricoltura, della silvicoltura e della pesca 1.259.857 937.375 0,2% 0,1% -25,6%
B Prodotti dell´estrazione di minerali da cave e miniere 485.033 513.394 0,1% 0,1% 5,8%
C Prodotti delle attività manifatturiere 655.044.615 689.251.446 99,3% 99,4% 5,2%
E Prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 0 2.319 0,0% 0,0% ---
J Prodotti delle attività dei servizi di informazione e comunicazione 1.829.559 1.600.199 0,3% 0,2% -12,5%
M Prodotti delle attività professionali, scientifiche e tecniche 1.050 0 0,0% 0,0% -100,0%
R Prodotti delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 299.960 124.257 0,0% 0,0% -58,6%
V Merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie 663.667 838.492 0,1% 0,1% 26,3%
Totale 659.583.741 693.267.482 100,0% 100,0% 5,1%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat 2014 e 2013 Export lombardo per principali prodotti del manifatturiero
Descrizione Prodotti Valori assoluti Var. % 2014/2013
2013 2014
1 Medicinali ed altri preparati farmaceutici 307.369.518 420.950.772 37,0%
2 Altri articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria 174.744.628 120.396.295 -31,1%
3 Articoli di abbigliamento sportivo o di altri indumenti particolari 82.552.162 95.043.724 15,1%
4 Abbigliamento esterno confezionato in serie, di sartoria o confezionato su misura 71.276.966 77.042.054 8,1%
5 Altri prodotti chimici di base organici 54.998.111 61.641.116 12,1%
6 Prodotti farmaceutici di base 63.837.546 60.653.185 -5,0%
7 Calzature 40.782.166 44.634.742 9,4%
8 Tessuti (esclusi tessuti a maglia e all´uncinetto e rivestimenti tessili per pavimenti) 43.543.014 39.874.438 -8,4%
9 Articoli vari e accessori per l´abbigliamento 43.083.529 38.556.307 -10,5%
10 Aeromobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi 109.516.904 31.204.668 -71,5%
11 Mobili per uso medico,apparecchi medicali, materiale medico-chirurgico e veterinario, apparecchi e strumenti per odontoiatria (incluse parti staccate e accessori) 24.476.741 30.731.498 25,6%
12 Orologi 28.135.993 27.047.556 -3,9%
13 Macchine per l´industria alimentare, delle bevande e del tabacco (incluse parti e accessori) 31.724.494 26.506.502 -16,4%
14 Derivati del latte (panna, burro, yogurt ecc.) 19.862.881 22.660.325 14,1%
15 Strumenti per irradiazione, apparecchiature elettromedicali ed elettroterapeutiche 28.077.978 22.243.926 -20,8%
16 "Attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione; condizionatori domestici fissi" 15.185.696 22.158.108 45,9%
17 Altre parti ed accessori per autoveicoli 18.210.671 20.752.972 14,0%
18 Prodotti per toletta: profumi, cosmetici, saponi e simili 25.082.476 20.194.301 -19,5%
19 Carne non di volatili e prodotti vari della macellazione (pellami, strutto, frattaglie ecc.) 1.724.141 19.590.354 1036,2%
20 Prodotti a base di carne (inclusa la carne di volatili) 14.867.743 18.513.114 24,5%
21 Camicie, T-shirt, corsetteria e altra biancheria intima 15.674.167 17.755.745 13,3%
22 Pullover, cardigan ed altri articoli simili a maglia 16.588.695 17.315.309 4,4%
23 Materie plastiche in forme primarie 7.541.466 15.795.586 109,4%
24 Motori a combustione interna (incluse parti e accessori ed esclusi i motori destinati ai mezzi di trasporto su strada e ad aeromobili) 13.381.495 14.766.510 10,4%
25 Apparecchiature fluidodinamiche 3.722.911 12.313.252 230,7%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat 2014 e 2013 Export milanese per principali prodotti del manifatturiero
Descrizione Prodotti Valori assoluti Var. % 2014/2013
2013 2014
1 Medicinali ed altri preparati farmaceutici 298.287.774 395.126.269 32,5%
2 Altri articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria 120.908.544 86.070.327 -28,8%
3 Articoli di abbigliamento sportivo o di altri indumenti particolari 71.115.701 84.327.186 18,6%
4 Abbigliamento esterno confezionato in serie, di sartoria o confezionato su misura 54.383.820 60.470.809 11,2%
5 Prodotti farmaceutici di base 50.923.562 44.557.629 -12,5%
6 Altri prodotti chimici di base organici 32.653.673 40.366.013 23,6%
7 Calzature 35.926.228 39.227.342 9,2%
8 Mobili per uso medico,apparecchi medicali, materiale medico-chirurgico e veterinario, apparecchi e strumenti per odontoiatria (incluse parti staccate e accessori) 19.709.176 24.747.520 25,6%
9 Articoli vari e accessori per l´abbigliamento 24.127.346 23.644.375 -2,0%
10 Strumenti per irradiazione, apparecchiature elettromedicali ed elettroterapeutiche 27.910.355 22.095.369 -20,8%
11 Materie plastiche in forme primarie 6.829.324 15.272.672 123,6%
12 Camicie, T-shirt, corsetteria e altra biancheria intima 11.053.862 13.627.872 23,3%
13 Pullover, cardigan ed altri articoli simili a maglia 11.699.333 13.449.587 15,0%
14 Orologi 11.470.881 13.183.885 14,9%
15 "Attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione; condizionatori domestici fissi" 5.597.826 12.385.361 121,3%
16 Tessuti (esclusi tessuti a maglia e all´uncinetto e rivestimenti tessili per pavimenti) 13.146.804 11.824.815 -10,1%
17 Apparecchiature per le reti di distribuzione e il controllo dell´elettricità 4.877.736 10.461.798 114,5%
18 Macchine per l´industria alimentare, delle bevande e del tabacco (incluse parti e accessori) 12.611.647 9.910.963 -21,4%
19 Prodotti per toletta: profumi, cosmetici, saponi e simili 10.341.213 8.590.602 -16,9%
20 Motori, generatori e trasformatori elettrici 8.584.027 8.534.971 -0,6%
21 Altri prodotti alimentari n.C.a 9.695.214 7.200.942 -25,7%
22 Oggetti di gioielleria ed oreficeria in metalli preziosi o rivestiti di metalli preziosi 6.677.320 7.120.756 6,6%
23 Attrezzature per cablaggio (spine, prese e connettori) 4.841.634 6.835.443 41,2%
24 Bibite analcoliche, acque minerali e altre acque in bottiglia 6.491.229 6.080.437 -6,3%
25 Motori a combustione interna (incluse parti e accessori ed esclusi i motori destinati ai mezzi di trasporto su strada e ad aeromobili) 3.106.866 5.497.631 77,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat 2014 e 2013
 
   
   
AMARO: KONNER PORTA TECNOLOGIA E OCCUPAZIONE IN CARNIA  
 
Amaro, 13 luglio 2015 - Il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia e assessore regionale alle Attività produttive Sergio Bolzonello ha visitato, ad Amaro, la sede dell´azienda Konner srl che ha definito "di altissimo livello tecnologico e innovativo: una realtà che ha un ulteriore valore aggiunto per il Friuli Venezia Giulia quello di essere collocata in un´area montana e offrire già un´importante occupazione". Un´azienda innovativa e tecnologica ubicata, al centro della Carnia, in cui viene realizzato l´elicottero modello K1 che, come è stato spiegato nel corso della visita, è caratterizzato dalle sue piccole dimensioni, dalle alte prestazioni, da una gestione economica e dalla versatilità di utilizzo. Attualmente lo stabilimento di Amaro è in grado di produrre un elicottero ogni 45 giorni, ma i progetti futuri potrebbero portare l´azienda alla realizzazione di un elicottero alla settimana. "Si tratta di un´iniziativa imprenditoriale - ha affermato Bolzonello - di altissimo livello tecnologico; una società impegnata in ricerca e sviluppo nel settore degli ultraleggeri che con i suoi prodotti è già leader di mercato e sta ragionando su possibili sviluppi per passare ad un livello industriale, dagli ultraleggeri all´aviazione generale". I progetti di espansione di Konner porterebbero ad un incremento occupazionale e di fatturato ma per realizzarli e necessario il passaggio ad un sistema produttivo di tipo industriale. "In questo caso - ha affermato il vicepresidente - le prospettive anche di tipo occupazionale potrebbero essere interessanti". Ad illustrare le attività e le peculiarità dell´azienda è stato il proprietario, Sergio Bortoluz che ha auspicato che la Regione Fvg accompagni la società per riuscire a dare corso ai progetti imprenditoriali in essere.  
   
   
CALABRIA: INCONTRO OPERATIVO IN VISTA DEGLI ACCORDI CON LA CINA  
 
Catanzaro, 13 luglio 2015 - Il Capo di Gabinetto della Presidenza Gaetano Pignanelli ed il Dirigente generale del Dipartimento regionale “Sviluppo economico” Antonio De Marco hanno incontrato il Direttore generale Ice di Pechino Antonino Laspina “per verificare – ha detto Pignatelli - tutte le condizioni che possono favorire le esportazioni dei nostri prodotti. L´agroalimentare calabrese – ha sottolineato il Capo di Gabinetto - è al quinto posto in Italia e le aziende del settore necessitano in questo momento di affacciarsi su altri mercati, come appunto, quello cinese che è molto florido." La Cina è oggi un Paese in grande evoluzione, caratterizzato da cambiamento, ma anche da continuità, da tensioni e differenze, da diversità etniche ed alimentari. Un bacino di un miliardo e 400.000 persone che esprimono il peso di una cultura unificante è storica con innesti molto diversi. Per dare valore ai “brand” è oggi importante conoscere la nuova Cina, connessa e mobile, con nuove e più sofisticate sensibilità, più raffinata e meno funzionale. Le aziende occidentali, nel loro proporsi a questo mercato così attrattivo, devono far tesoro di questi cambiamenti. Il settore che maggiormente denota i cambiamenti che i cinesi stanno attuando è senza dubbio il “Food”. Il “brand” Calabria, conosciuto per la sua qualità nei mercati internazionali, ha bisogno di un forte rilancio. Per questo motivo, la Regione ha organizzato una visita di tre giorni, con il Direttore Generale Ice di Pechino, presso importanti aziende, espressioni delle eccellenze nel settore agroalimentare, artigianale e turistico del territorio. L’incontro di questa mattina è servito a focalizzare il target e le strategie del mercato cinese sulle quali investire. Un mercato caratterizzato da una grande dinamicità. Un mercato in evoluzione dove la strategia vincente non è più puntare sulla quantità abbassando i prezzi, ma puntare sulla qualità. "La visita del Direttore Laspina in Calabria – ha detto De Marco - fa parte di una strategia di rilancio dei prodotti calabresi a livello internazionale. Il settore agroalimentare è l’unico con un trend positivo e con un brand internazionale, ed è per questo motivo che ci impegneremo per creare un rapporto di parternariato che possa incentivare realmente il processo di internazionalizzazione delle eccellenze calabresi”. Nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato anche Francesco Fiumara imprenditore con esperienza nell´export nel mercato cinese e Pasquale Capicollo Funzionario del Dipartimento, il Dirigente Felice Iracà, ha detto che "La promozione di questi incontri è necessaria Ma per fare tutto ciò è necessario ragionare in un´ottica non individualista ma di rete di imprese”. Iracà ha sottolineato come la Regione stia lavorando sul rafforzamento dimensionale delle singole imprese e delle sinergie. "Attraverso analisi approfondite del territorio - ha aggiunto - cercheremo di far sviluppare quelle reti che ancora non hanno espresso il loro potenziale, aiutando le varie realtà territoriali anche attraverso sistemi di incentivazione tramite fondi di ingegneria finanziaria." Il Direttore dell’Ice Laspina ha descritto dettagliatamente come si sta evolvendo il mercato cinese. "Abbiamo ormai la certezza dell’accesso al prodotto ma è necessario superare ancora alcuni problemi per l’inserimento nel mercato. La Cina presenta alcune peculiarità che non possono essere assimilabili ad altre realtà e soltanto attraverso l´aggregazione si possono superare alcuni limiti ed ostacoli. È necessario investire sul packaging e capire quali sono i consumatori di riferimento, quei cinesi che hanno girato il mondo e che ritornano nella loro terra abituati ormai a stili di vita diversi. I principali ostacoli da superare sono i problemi di comunicazione che riguardano non solo la Calabria ma molte altre realtà italiane. È necessario lavorare su un turismo che rappresenti delle unicità per i consumatori cinesi cioè il turismo ambientale ed enogastronomico, un turismo moderno che educhi a consumare come consumano gli italiani”.  
   
   
PIANO INDUSTRIALE DI NCA, LA REGIONE TOSCANA CONVOCA LA PROPRIETÀ  
 
Firenze, 13 luglio 2015 - Sarà convocato dalla Regione insieme alle istituzioni locali nei prossimi giorni un incontro con la proprietà per avere chiarimenti in merito al piano industriale e alle prospettive future di Nca Tecnomar di Marina di Carrara. E´ il risultato dell´incontro, chiesto dalle organizzazioni sindacali, che si è svolto in mattinata a Firenze, nella sede della presidenza regionale, a cui hanno partecipato Gianfranco Simoncini, consigliere dell´Ufficio di Gabinetto del presidente Rossi per le questioni del lavoro, il sindaco di Carrara Angelo Zubbani e Norberto Petriccioli della Provincia di Massa Carrara. I sindacati hanno denunciato una situazione di forte pesantezza nel trattamento di una parte dei lavoratori, che da tempo sarebbero senza carichi di lavoro, fin dal loro rientro in azienda e per i quali richiedono urgentemente il rientro in produzione attiva. Insieme a ciò i rappresentanti dei lavoratori hanno sottolineato una fortissima preoccupazione per il futuro di tutta l´azienda e la richiesta di certezze sulle future commesse e le prospettive di sviluppo. Condividendo le preoccupazioni espresse dai sindacati e dagli enti locali interessati rispetto alle prospettive future per tutti i lavoratori, la Regione si è impegnata a promuovere a breve un incontro nel quale chiedere all´azienda certezze sul piano industriale e risposte alle questioni poste dai lavoratori. Dopo l´incontro con l´azienda la Regione e gli enti locali valuteranno l´opportunità di chiedere la riconvocazione del tavolo presso il Ministero dello sviluppo economico dove è stato raggiunto l´accordo per la riassunzione dei 115 lavoratori di Nca.