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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Maggio 2006
BARROSO CHIEDE MAGGIORE IMPEGNO PER COMBATTERE L´HIV/AIDS  
 
Bruxelles, 29 maggio 2006 - Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha richiesto un maggiore impegno da parte delle imprese private nella lotta contro l´Hiv/aids, soprattutto in Europa orientale, area che presenta uno dei tassi di infezione più elevati del mondo, e in Africa, dove si registra il più elevato numero di casi. Barroso si è espresso in questi termini durante un intervento a Londra il 22 maggio presso la Global Business Coalition on Hiv/aids. Alla cerimonia, in occasione della quale sono stati assegnati premi alle società che si sono distinte nella lotta contro l´Hiv/aids, erano presenti personalità illustri quali il ministro degli Esteri britannico Margaret Beckett e Sir Elton John, oltre al Presidente della Commissione. Quest´ultimo ha paragonato la lotta contro l´Hiv/aids a un bicchiere contenente acqua: il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Stiamo vincendo la battaglia? José Manuel Barroso ha proposto di vedere il bicchiere mezzo pieno e ha ribadito che è possibile vincere tale battaglia, ma occorre impegnarsi più a fondo. Parte di tale battaglia consiste nella ricerca di terapie e vaccini. José Manuel Barroso ha descritto il modo in cui la Commissione europea intende sostenere la ricerca sia sulle terapie sia, elemento forse ancor più importante, sui metodi di prevenzione dell´infezione. "L´industria farmaceutica europea ha dedicato ingenti risorse alla fornitura di farmaci terapeutici più numerosi ed efficaci. Occorre tuttavia compiere nuovi sforzi a favore della ricerca sulle tecnologie preventive. La Commissione è pronta a sostenere la ricerca guidata dalle aziende su vaccini e microbicidi contro l´Aids. La forte leadership delle aziende farmaceutiche è essenziale per giungere a qualche risultato, e la Commissione ha già istituito partenariati con l´Alliance for Microbicide Development (Alleanza per lo sviluppo di microbicidi), la Global Hiv Vaccine Enterprise (Iniziativa mondiale per un vaccino contro l´Hiv) e la stessa Global Business Coalition", ha dichiarato. José Manuel Barroso ha reso omaggio al Fondo globale per la lotta contro Aids, Tbc e malaria, che ha compiuto cinque anni. "Il successo del fondo si traduce in un aumento delle esigenze finanziarie, che, tuttavia, i donatori pubblici da soli non possono soddisfare. Si dovrà ricorrere a finanziamenti supplementari provenienti soprattutto da nuove fonti, fra cui le donazioni private. Per questo è essenziale un maggiore appoggio da parte vostra, il settore privato", ha ribadito. Barroso ha elogiato l´attuale campagna Red, coordinata da American Express, i cui proventi andranno a favore del Fondo globale. Il Presidente è così passato al tema degli aiuti e degli scambi. Benché entrambe queste voci siano in ascesa e l´Ue sia al primo posto di tali incrementi, "possiamo e dobbiamo fare di più. Dobbiamo mantenere le promesse che abbiamo fatto. Vorrei soffermarmi su un´area in particolare: il commercio. Il linguaggio non verbale che si percepisce nell´attuale ciclo di negoziati di Doha mi preoccupa. Alcuni dicono che per il mondo in via di sviluppo la cosa saggia da fare sia attendere tempi futuri migliori. Non posso essere d´accordo", ha dichiarato. Il Presidente ha sottolineato che la legislazione europea ha mediato l´accordo che prevede la fornitura di medicinali antiretrovirali alle nazioni africane a una tariffa vicina al prezzo di costo. "L´effetto di ciò, unito a una maggiore concorrenza, è stato enorme. Nel 1999 un ciclo completo di terapia antiretrovirale per un operaio malato di Hiv costava 10. 000 dollari [7. 800 euro] l´anno. Nel 2006 costa 200 dollari [156 euro] l´anno. Grazie alle diminuzioni dei prezzi, oggi nei paesi a basso e medio reddito si curano 1,3 milioni di persone, a fronte delle circa 400. 000 di appena tre anni fa", ha affermato. Il programma ha prodotto risultati così straordinari che José Manuel Barroso ha chiesto alle principali case farmaceutiche e agli esportatori di farmaci di applicare come regola generale la tariffazione a più livelli. "Nell´odierno mondo interconnesso, non possiamo più ignorare che l´Aids ha già ucciso 25 milioni di persone. Tale malattia deve riguardare tutti e ogni impresa deve assumersi le proprie responsabilità", ha dichiarato l´ex ambasciatore Usa all´Onu Richard Holbrooke. "Le società che premiamo stasera stanno facendo la differenza. Le loro idee innovative sono la conferma che alla comunità imprenditoriale spetta un ruolo incommensurabile nella lotta contro l´Aids". I vincitori proclamati durante la serata erano ripartiti in sei categorie: Unilever Tea Kenya, per il lavoro svolto a favore della tolleranza zero nei confronti del marchio di disonore e della discriminazione sul posto di lavoro, National Basketball Association, per le azioni a favore della comunità svolte con il programma Basketball without Borders (pallacanestro senza frontiere), L´oréal, per il programma mondiale di formazione dei parrucchieri, che hanno trasmesso ai propri clienti il messaggio dell´importanza di praticare il sesso sicuro, Merck & Co. , Inc. Del Botswana per il suo African Comprehensive Hiv/aids Partnerships (Achap, Partenariato panafricano contro Hiv/aids), che cura 52. 000 persone, cofinanziato dal governo del Botswana e dalla fondazione Gates, Xstrata Coal, per il lavoro svolto a favore della scomparsa del marchio di disonore associato al test Aids/hiv in Sudafrica, e American Express per la campagna Red, che devolve l´1 per cento della spesa dei titolari della carta di credito Red a favore del Fondo globale. .  
   
   
LA GENETICA DEI MICRORGANISMI INDUSTRIALI  
 
Bruxelles, 29 maggio 2006 - Dal 24 al 28 giugno si terrà a Praga (Repubblica ceca) il decimo simposio internazionale sulla genetica dei microrganismi industriali. Tra gli argomenti in programma figurano genetica e fisiologia dei microrganismi, componenti naturali, applicazione e metodi. Il 27 giugno, all´interno del simposio, si terrà un´iniziativa di intermediazione tecnologica che offrirà ai partecipanti l´opportunità di incontrare aziende innovative e organismi di ricerca attivi nella ricerca sui microrganismi industriali e nel loro uso. Http://www. Innovationrelay. Net/bemt/home. Cfm?eventid=1382 .  
   
   
LA CARTELLA CLINICA, PIÙ SEMPLICE SE MULTIMEDIALE MESSA A PUNTO DAL CNR UNA LETTERA DI DIMISSIONE MULTIMEDIALE CHE OFFRE AL PAZIENTE AFFETTO DA CARDIOPATIA ISCHEMICA UNO STRUMENTO SEMPLICE PER CAPIRE LA PROPRIA MALATTIA ED ESSERE CONSAPEVOLE DEL PROCESSO DI CURA.  
 
Roma, 29 maggio 2006 - La maggior parte degli italiani giudica incomprensibile il linguaggio medico e la tecnologia multimediale può rappresentare un grande aiuto per orientarsi tra sintomi e medicine, e soprattutto per capire la propria malattia senza spaventarsi e partecipare in modo consapevole alla cura. Cercare di ridurre la distanza culturale tra paziente e medico, tra cittadini e struttura sanitaria è la motivazione del Progetto del Cnr ‘My Heart/il Mio Cuore’, realizzato da Giuseppe Andrea L’abbate dell’Istituto di Fisiologia Clinica (Ifc) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa e vincitore del premio Pirelli international Arward ( http://www. Pirelliaward. Com) per la comunicazione della scienza. Il prototipo sarà esposto a Bologna, fino al 28 maggio, nell’ambito della Expo Sanità 2006. “La difficoltà di comunicazione medico-paziente appare evidente se proviamo a leggere le prime righe di una lettera di dimissione cardiologica”, spiega il ricercatore del Cnr: “Si dimette in data odierna il signor X. Y. Di anni Z con diagnosi di: Infarto miocardico acuto anteriore in paziente con occlusione totale del tratto prossimale della coronaria discendente anteriore rivascolarizzata con angioplastica primaria ed impianto di stent, compromissione globale della funzione ventricolare sinistra…”. Questo tipo di linguaggio risulta oscuro ed incomprensibile alla maggior parte dei pazienti, che di fatto si affidano al medico quasi fosse uno stregone o un mago. “Il nostro obiettivo”, prosegue L’abbate, “è fornire un supporto in termini di comunicazione e tecnologia per ridurre la distanza linguistica e culturale fra gli attori del sistema salute. Iniziative di questo tipo sono necessarie per affermare la centralità del paziente, il quale è spesso tenuto a firmare il cosiddetto consenso informato pur non avendo raggiunto la necessaria consapevolezza della propria malattia e delle strategie di cura”. Con l’ausilio di My Heart è possibile ‘tradurre’, senza rinunciare al rigore scientifico, la tradizionale lettera di dimissione e offrire al paziente un quadro chiaro della sua malattia. “Fondamentalmente il progetto si divide in cinque capitoli”, spiega L’abbate, “innanzi tutto le informazioni di base sulla cardiopatia ischemica, di cui la più nota espressione è l’infarto; viene poi riportata la situazione cardiologica del paziente accompagnata da un modello grafico che la rende esplicita, possiamo dire una specie di ‘ritratto del cuore del paziente’; gli altri tre capitoli contengono gli esami strumentali attraverso i quali è stata raggiunta la diagnosi, le strategie di cura ovvero la terapia, ed infine un’agenda dei controlli cardiologici successivi al ricovero”. Lo strumento multimediale - informazioni e demo sono raggiungibili tramite il sito dell´Istituto, www. Ifc. Cnr. It/ricerca/mhpro. Html - offre grandi potenzialità in termini di comunicazione perché consente di utilizzare suoni, commenti vocali, filmati, immagini e animazioni 2D e 3D in modo interattivo. Il sistema dei collegamenti, i cosiddetti links, tipico dei sistemi web e multimedia, rende esplicite le relazioni tra i vari argomenti e consente un accesso personalizzato ai contenuti. Infine questo tipo di tecnologia può essere distribuita sia via web che su supporti digitali. A Bologna, nell’ambito della Expo Sanita´ 2006, in occasione della 15° fiera internazionale “Un contributo per una sanità trasparente, efficace e moderna”, l’Ifc-cnr presenterà anche altri prodotti, dall’ecografo subacqueo al sistema per la valutazione dell’endotelio. .  
   
   
PULIZIA DEI LETTI PIÙ EFFICACE NEGLI OSPEDALI: SIEMENS BUSINESS SERVICES LANCIA UN PROGETTO RFID NELL’OSPEDALE TEDESCO DI BIELEFELD.  
 
Milano, 29 maggio 2006 - Gli ospedali pubblici di Bielefeld (Städtische Kliniken) potranno migliorare l’impiego e la pulizia dei letti grazie all’Rfid. Il progetto pilota, il primo di questo tipo in Germania, è stato lanciato da Siemens Business Services (Sbs) e da Joh. Stiegelmeyer Gmbh & Co. Kg, società produttrice di letti ospedalieri. Con il nuovo sofware di gestione b. Loc e i transponder integrati Rfid tutti i letti d’ospedale ora possono essere identificati e tracciati. Prima che fosse introdotta questa soluzione ogni letto subiva la stessa procedura di pulizia nelle unità centrali di preparazione dei letti dell’ospedale, indifferentemente se il paziente lo avesse utilizzato per poche ore o molti giorni e se avesse una distorsione alla caviglia o una malattia altamente infettiva. Allo stesso tempo non era possibile sapere per quanto tempo i letti fossero rimasti nell’unità di preparazione prima di ritornare nei reparti. Il progetto di Siemens Business Services e Stiegelmeyer ha previsto l’applicazione, su ciascun letto di un reparto dell’ospedale di Bielefeld, di due transponder Uhf Rfid riscrivibili. Successivamente è stato assegnato un numero a ciascun letto poi memorizzato all’interno dei chip. Questi ultimi inviano i dati ai lettori Rfid installati sulle porte d’entrata e d’uscita del reparto e nell’unità centrale di preparazione dei letti. Da questa unità i dati vengono inoltrati al software b. Loc e registrati. Quando un letto passa il lettore nell’unità di preparazione, il sistema calcola quanto tempo è passato da quando è stato pulito l’ultima volta e automaticamente fornisce appropriate istruzioni di lavoro. Attraverso questo sistema e le informazioni che fornisce, i letti posso essere puliti con maggior efficienza e impiegati secondo le reali necessità. Se il letto è rimasto per un solo giorno in reparto, basterà effettuare una leggera pulizia e disinfezione di tutte le zone con cui i pazienti sono entrati in contatto, mentre una procedura di disinfezione completa diventa necessaria dopo tre giorni. Il programma b. Loc traccia anche i dati delle riparazioni e gli intervalli di manutenzione di ogni letto e visualizza queste informazioni automaticamente non appena lo stesso entra nell’unità di preparazione. In futuro l’ospedale sarà in grado di determinare anche quanto tempo trascorra ciascun letto nell’unità di preparazione prima di essere nuovamente utilizzato dal paziente. .  
   
   
UNO STUDIO DURATO 35 ANNI RIVELA NUOVE INTUIZIONI SULL´ANORESSIA  
 
Bruxelles, 29 maggio 2006 - Ricercatori del Regno Unito, Danimarca e Australia hanno pubblicato una serie di sette nuovi articoli nella rivista "European Eating Disorders Review", dopo avere seguito pazienti affetti da anoressia nervosa e da altri disturbi dell´alimentazione. L´ampia serie di dati disponibili, basata su informazioni raccolte dal professore Arthur Crisp nell´arco di 35 anni presso la Middlesex Hospital Medical School, e successivamente presso la St George´s Hospital Medical School, entrambe a Londra, ha fornito una nuova dimensione della variante femminile e di quella maschile, meno comune, della patologia. Il professore Crisp conclude che la sua teoria sull´anoressia, sviluppata negli anni ´60, è valida e che la malattia costituisce un "atteggiamento di rifiuto dettato dalla fobia", "una soluzione biologica ad un problema esistenziale". I risultati rivelano l´esistenza di picchi di anoressia nei bambini nati in marzo/aprile e in ottobre, e un valore minimo in quelli nati in febbraio. Questa situazione era già stata osservata in passato, sebbene non fosse stata ritenuta significativa in termini statistici. È stato comunque rilevato che il comportamento della madre è un fattore importante. "Data la modesta ripetitività, abbiamo continuato ad esplorare la possibile relazione di ogni picco nelle nascite facendo riferimento a variabili parentali di base che secondo noi erano in grado di spiegare il fenomeno. Dei 16 fattori esaminati, soltanto uno era significativo dal punto di vista statistico, anzi si è dimostrato estremamente significativo, ovvero la presenza di un´ingiustificata preoccupazione da parte della madre per il peso e la forma del proprio corpo e per il mantenimento dello stesso a livelli normali", si legge nella relazione. La relazione ipotizza che alcune donne possano soffrire di attacchi di anoressia stagionali correlati alla sindrome affettiva stagionale (Sad), che provocano una corrispondente oscillazione della fertilità che, a sua volta, è all´origine dei valori massimi e minimi riscontrati nei dati. Nell´articolo "Enduring Nature of Anorexia Nervosa" (Carattere resistente dell´anoressia nervosa), il professor Crisp descrive come la malattia persista, nonostante possa essere descritta in tantissimi modi diversi. Nell´articolo "Death, Survival and Recovery in Anorexia Nervosa" (Morte, sopravvivenza e guarigione nell´anoressia nervosa), afferma: "Se l´anoressia non è curata o lo è senza efficacia, la morte precoce, che sopraviene spesso nella terza o quarta decade della vita, comporta un elevato tasso di mortalità, il triplo o quadruplo di quello della popolazione generale di età equivalente. Tali morti precoci sono spesso dovute al suicidio o alle diverse complicanze idiosincratiche della conseguente denutrizione". Le persone affette da anoressia possono, tuttavia, continuare a condurre una vita normale se curate con successo, anche se i tassi di mortalità per suicidio e denutrizione rimarranno costanti. La patologia sembra proteggere da alcune malattie genetiche, evitando forse l´insorgenza di cause scatenanti che si svilupperebbero nella pubertà. "Citiamo la fibrosi cistica, la cardiomiopatia ipertrofica, la corea di Huntington, la colite ulcerativa. La condizione potrebbe infatti bloccare, modificare o ritardare l´insorgenza di tali sviluppi potenzialmente fatali". La malattia, inoltre, non è incompatibile con una vita lunga, e l´autore ha curato donne di 78 e di 82 anni di età. L´esordio dell´anoressia è fortemente legato alla pubertà, con uno sviluppo successivo nei maschi e antecedente nelle giovani non bianche. Verosimilmente, le donne erano più propense ad abusare di lassativi e a fare incetta di cibo, mentre gli uomini erano perlopiù vegetariani. Inoltre, era più probabile che gli uomini fossero vegani e abusassero nell´assunzione di alcol. Nell´ambito della variante maschile della malattia, estremamente rara, in 35 anni sono stati esaminati 72 pazienti, il che ha consentito di ottenere molte nuove informazioni. "Un´eccessiva protezione familiare e la dipendenza affettiva del paziente nell´infanzia sono state considerate le caratteristiche più comuni nei maschi, al pari dell´obesità dei genitori", si legge nell´articolo "Anorexia Nervosa in Males" (Anoressia nervosa nei maschi). Il professor Crisp ha individuato un modello per l´anoressia. Ha scoperto che, a partire dai 16 anni di età, la maggior parte delle femmine desidera un peso inferiore a quello che ha in realtà e che i due terzi cercheranno di seguire una dieta. Ciò potrebbe portare ad un´assunzione variabile di calorie; un esempio estremo è dato dall´abbuffata e dal vomito nella bulimia nervosa. Nell´anoressia, comunque, il modello è rappresentato dal mantenimento di un ridotto apporto di calorie. Il professor Crisp ritiene che questa determinazione a rifiutare un´alimentazione normale procuri sollievo contro la fobia. In difesa della sua idea del rifiuto, dettato dalla fobia, del peso/forma/funzione di un corpo adulto, il professore Crisp dichiara, "Si suppone che l´anoressia nervosa sia radicata in un comportamento di rifiuto di origine biologica, scatenato dalla fobia per il peso di un corpo adulto normale (di solito femminile) [. ]. Si era risolta la situazione ricorrendo ad un conseguente atteggiamento di rifiuto, a costo di privazioni psicologiche, sociali e fisiche equivalenti al suicidio parziale. La fobia e la sua intensità possono essere negate, ma saranno palesate se il peso del corpo adulto normale viene pienamente ripristinato, anche se, con l´aiuto psicologico, è possibile ricorrere a strategie più efficaci per affrontarne gli effetti maturazionali. Senza aiuto, il comportamento di rifiuto, con il relativo ´compromesso con il suicidio´, può rimanere l´unica alternativa al vero suicidio, almeno in una prima fase". Http://www3. Interscience. Wiley. Com/cgi-bin/jissue/112613543 .  
   
   
INCONTINENZA E VITA SESSUALE: PARLARNE AIUTA! LA COMUNICAZIONE CON IL MEDICO E ALL’INTERNO DELLA COPPIA AIUTA LE DONNE AFFETTE DA INCONTINENZA A TROVARE UNA SOLUZIONE E A RITROVARE UNA SERENA VITA SESSUALE.  
 
Milano, 29 maggio 2006 – Incontinenza e sessualità: quanto incide l’incontinenza sui rapporti con il partner e in che modo contribuisce a modificare la vita sessuale all’interno della coppia? Una ricerca della Fondazione italiana continenza, commissionata all’Istituto di Ricerche Swg, ha rilevato che ben il 20% delle donne affette da incontinenza urinaria di qualsiasi gravità lamenta una decisa compromissione della propria vita sessuale e della qualità della relazione con il partner proprio a causa dell’incontinenza. Le motivazioni di tale grave ripercussione in una sfera tanto delicata della vita della donna sono da imputare a due fattori concomitanti. Da un lato, la paura di avere una fuga di urina durante il rapporto - evenienza possibile nelle donne che presentano le caratteristiche cliniche dell’incontinenza da sforzo, da urgenza e mista - seppur per cause diverse. Dall’altro, un’immagine del proprio corpo compromessa (il sentirsi non pulita, la mancanza di controllo su una propria funzione, la necessità di cambiarsi, il dover utilizzare vestiti che nascondano il problema) influisce sulla percezione della propria femminilità e sulla capacità di sentirsi “desiderabili”. Dalla ricerca della Fondazione italiana continenza emerge che le ripercussioni dell’incontinenza urinaria sulla vita sessuale e sulla relazione con il partner colpiscono, in effetti, sia le donne con incontinenza clinicamente da sforzo sia quelle con incontinenza da urgenza e, in misura ancora maggiore, coloro che presentano entrambe le caratteristiche (incontinenza mista). Parlare del problema e trovare, insieme agli specialisti, le modalità migliori per affrontare la malattia superando i normali imbarazzi causati dal fatto di essere incontinenti è un elemento chiave per continuare a vivere serenamente la propria vita, sotto tutti gli aspetti, compreso quello sessuale. La Fondazione italiana continenza, che fra i propri obiettivi si pone anche quello di fornire indicazioni pratiche sulle soluzioni per affrontare l’incontinenza, lavora anche per contribuire al superamento dei pregiudizi e del silenzio che circondano una malattia da cui – con tipologia e gravità diverse - è affetta una donna su quattro. Scoprirsi incontinenti non è qualcosa di cui vergognarsi, bensì qualcosa da affrontare e superare grazie soprattutto al dialogo, con il proprio partner e con chi professionalmente si occupa della malattia. Il superamento degli imbarazzi iniziali, l’accesso ad una corretta informazione e il dialogo sono gli elementi principali per risolvere il problema e quindi migliorare la qualità della propria vita, anche sessuale e relazionale. “Molto spesso, per paura di venire rifiutati, derisi, incompresi, le donne e gli uomini che soffrono di incontinenza, rinunciano a confidarsi persino con il proprio partner” – commenta Walter Artibani, Direttore della clinica urologia di Padova e Presidente della Fondazione italiana continenza – “Molte donne, sebbene imbarazzate in un primo momento, rimangono sorprese di quanto sia in realtà semplice parlare della propria malattia con il partner e affrontarla e curarla insieme per continuare a vivere serenamente la propria vita e tutti gli aspetti legati alla vita di coppia compreso il sesso”. Informazione e dialogo, dunque, come elementi chiave per combattere l’incontinenza e i pregiudizi ad essa legati, tra cui l’errata convinzione che non sia possibile prevenirla e sconfiggerla. La Fondazione italiana continenza tramite il proprio sito web – www. Contenuti-web. Com - fornisce l’accesso, oltre che ad alcune pubblicazioni che illustrano tutti gli aspetti della malattia, anche ad alcuni utili e pratici consigli. Relativamente alla prevenzione, ad esempio, è possibile trovare sul sito le indicazioni relative ad un semplice esercizio studiato per insegnare alle donne come attivare volontariamente i muscoli del pavimento pelvico che sono coinvolti nella continenza urinaria. Incontinenza urinaria: saperne di più può aiutare, in molti casi, a trovare soluzioni magari più semplici di quanto si possa immaginare. .  
   
   
SEMINARIO SU “IL DOLORE: DAL TERRITORIO ALL´OSPEDALE”  
 
Bussolengo (Vr), 27 maggio 2006 . “Affrontare una patologia, qualunque essa sia, in maniera non dolorosa costituisce un importante aiuto, anche sotto l´aspetto psicologico, a chi già deve fare i conti con la malattia: per questo la Regione del Veneto vuole arrivare a protocolli e linee guida per la terapia del dolore condivise da tutte le Aziende Ulss e Ospedaliere per garantire un trattamento uniforme in tutto il territorio regionale, affinché i nostri cittadini abbiano lo stesso trattamento ovunque si trovino”. Lo ha affermato l´assessore regionale alle politiche sanitarie del Veneto, Flavio Tosi, intervenendo il 27 maggio, a Bussolengo, in provincia di Verona, al seminario sul tema “Il dolore: dal territorio all´ospedale” organizzato dall´Azienda Ulss n. 22. “Purtroppo – ha aggiunto l´assessore regionale – ancor oggi non disponiamo di dati che ci forniscano la dimensione esatta del fenomeno ´dolore´; sappiamo, però, che è molto ampio e che è indiscutibile il bisogno di cure antalgiche per tutti coloro che ne possono trarre giovamento. Per questo motivo, nonostante i ritardi, la lotta al dolore è diventata una priorità per i nostri servizi sanitari e sociosanitari”. “Come Regione finora – ha concluso Tosi – abbiamo istituito quest´anno un Osservatorio unico per le cure palliative e la lotta al dolore con l´obiettivo di promuovere la cultura delle cure palliative, l´accesso ai servizi antalgici e, soprattutto, la definizione di linee guida per conseguire livelli uniformi di assistenza nella terapia del dolore in tutto il territorio veneto”. .  
   
   
GIUNTA REGIONALE STANZIA 5 MILIONI DI EURO PER LAVORI RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO I.O.V. (ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO)  
 
 Venezia, 29 maggio 2006 - Per lavori di ristrutturazione, adeguamento e messa a norma della struttura in cui opera lo I. O. V. (Istituto Oncologico Veneto) riceverà dalla Regione un finanziamento di 5 milioni di euro. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle politiche sanitarie, Flavio Tosi. “La sede dell’Istituto Oncologico Veneto – ricorda Tosi – è stata individuata nel presidio ospedaliero “Ex Busonera” di proprietà dell’Azienda Ulss n. 16 di Padova, concesso in uso all’Azienda Ospedaliera di Padova. Questa sede, da un punto di vista strutturale, necessita di interventi mirati di ristrutturazione ed adeguamento normativo per soddisfare i minimi requisiti funzionali ed organizzativi previsti dal Dpr 14/01/97 con soluzioni tecnologiche che garantiscano sicurezza, affidabilità, economicità di gestione e manutenzione, nonché di interventi finalizzati al miglioramento del benessere dei pazienti spesso non autosufficienti ed in condizioni fisiche disagiate”. “Il Commissario Straordinario dell’Istituto prof. Pier Carlo Muzzio – continua Tosi – ha richiesto il mese scorso alla Regione un finanziamento per interventi di messa a norma e ristrutturazione dell’edificio ex Busonera, in particolare per un primo stralcio di interventi ritenuti più urgenti, atti a dare avvio alle prime attività previste nell’ambio della programmazione sanitaria e poiché tra gli interventi ritenuti più urgenti, il Gruppo Tecnico di Valutazione degli Investimenti della Regione, ha individuato la nuova farmacia per la preparazione di farmaci antiblastici, le sale operatorie e quelli per adeguamento antincendio, per un costo complessivo di 5 milioni di euro, la Giunta veneta ha deciso di concedere questo finanziamento”. . . .  
   
   
GIUNTA REGIONALE. RIPIANATO (56 MILIONI 660MILA EURO) DISAVANZO SANITA´ VENETA 2005: ASSESSORE TOSI  
 
Venezia, 29 maggio 2006 - La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell´assessore regionale alle politiche sanitarie Flavio Tosi – di concerto con l´assessore al Bilancio Isi Coppola – ha deliberato di ripianare, con fondi propri, il disavanzo finanziario del sistema sanitario veneto del 2005 per un importo di 56 milioni 660mila euro. “Siamo riusciti – sottolinea Tosi – a rientrare nei parametri del Patto di stabilità per il 2005, facendo sacrifici ma senza penalizzare gli altissimi livelli qualitativi del nostro sistema sanitario. Il ripiano è stato possibile, però, grazie anche a un ulteriore sforzo finanziario della Giunta regionale che ha racimolato, con accorgimenti finanziari per cui bisogna elogiare l´assessore al bilancio Isi Coppola, 56 milioni 660mila euro. Importante, per il raggiungimento di questo obbiettivo, è stata anche la collaborazione del nostro personale sanitario, che ha lavorato e lavora a ranghi ridotti riuscendo ugualmente a fornire prestazioni di altissima qualità”. “Se non avessimo contenuto il disavanzo della sanità a un livello controllabile e ripianabile – ha detto ancora l´assessore regionale – le conseguenze per i cittadini del Veneto sarebbero state pesantissime perché si sarebbero immediatamente innescati i meccanismi punitivi automaticamente previsti per le Regioni che non rispettano il Patto di stabilità. Oltre all´onta del Commissariamento della nostra sanità da parte del Governo, sarebbero scattate una serie di misure pericolosissime, prima fra tutte quella, già obbligatoria per alcune Regioni, dell´innalzamento al massimo delle aliquote fiscali regionali: le Regioni che al 31 dicembre scorso non avevano rispettato il Patto di stabilità, infatti, si sono già viste notificare dal Governo l´ordine di portare immediatamente al tetto massimo le aliquote non solo dell´Irpef regionale ma di tutte le tasse regionali; scatta inoltre il blocco assoluto, senza eccezioni, delle assunzioni di personale; il mancato rispetto del Patto, infine, avrebbe determinato automaticamente per il Veneto una penalizzazione pesantissima, dell´ordine di 500/600 milioni di euro, nell´accesso al riparto del Fondo Sanitario Nazionale del 2006”. “A tutti coloro, in particolare la triplice sindacale, che hanno criticato l´anno scorso le nostre misure di rigore, vorrei ricordare che grazie ad esse saremo una pochissime Regioni che riusciranno ad evitare lo sforamento del Patto, evitando così conseguenze pesantissime per le tasche dei nostri cittadini e per il nostro sistema sanitario e confermandoci non solo come una delle Regioni migliori sotto l´aspetto qualitativo e quantitativo delle prestazioni sanitarie erogate, ma anche una Regione finanziariamente sana e con i conti in ordine”. .  
   
   
SANITA´. SEMINARIO SU “ASSISTENTE SANITARIO TRA NUOVA PREVENZIONE E NUOVE RESPONSABILITA´”: ASSESSORE TOSI  
 
San Bonifacio (Vr), 29 maggio 2006 - “Ogni investimento nel settore della prevenzione significa innanzitutto migliorare la qualità della vita dei cittadini e, in prospettiva, avere anche dei risparmi nella spesa per la sanità: per questo, anche a seguito dei cambiamenti legislativi degli ultimi anni, l´assistente sanitario, per la prevenzione, ha oggi un ruolo centrale a fianco dei medici”. Lo ha affermato l´assessore regionale alle politiche sanitarie, Flavio Tosi, intervenendo, il 26 maggio all’Ospedale “G. Fracastoro” di San Bonifacio, in provincia di Verona, al Seminario di studio sul tema “L´assistente sanitario tra nuova prevenzione e nuove responsabilità”. “In questa fase siamo chiamati – ha aggiunto l´assessore – a parlare di nuova prevenzione perchè l´analisi epidemiologica ci indica nuovi problemi di salute che ci orientano, rispetto al passato, verso la prevenzione delle malattie cronico-degenerative e dei traumi (da traffico e incidenti domestici), a fianco dei campi storici come le malattie infettive, le vaccinazioni e gli screening: per questo, consapevole della crescente importanza del ruolo dell´assistente sanitario, la Regione ha sostenuto la creazione, presso il Polo di Conegliano dell´Università di Padova, del primo anno del Corso di Laurea in Assistenza Sanitaria”. “Oggi l´assistente sanitario – ha concluso Tosi – partendo dagli obbiettivi individuati dalla Regione del Veneto è chiamato ad una maggiore autonomia e responsabilità professionale, orientata al soddisfacimento dei bisogni di salute della comunità, all´identificazione delle priorità d´intervento e all´attuazione degli interventi necessari a promuovere il miglioramento della salute: questo comporta nuove sfide in nuovi campi di applicazione, non ultimo quello relativo al superamento dell´obbligo vaccinale”. .  
   
   
PRESENTATA L’INIZIATIVA “DONARE IL SORRISO” PROMOSSA DALL’ISTITUTO ODONTOIATRICO ITALIANO IN COLLABORAZIONE CON LA FONDAZIONE UMBERTO VERONESI  
 
Milano 29 maggio 2006 - Un folto pubblico al Circolo della Stampa ha applaudito l’iniziativa “Donare il sorriso”, promossa dall’Istituto Odontoiatrico Italiano in collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi. In quest’occasione è stato presentato il libro La metà del viso, in cui 25 protagonisti del giornalismo e della cultura italiana, ritratti dal fotografo Alfredo Bernasconi, raccontano il sorriso nelle sue mille sfaccettature, personali e sociali. Il numero 25 non è casuale: vuole festeggiare un anniversario. Quest’anno, appunto, si compiono 25 anni di ricerca e di progresso clinico nella cura delle patologie della bocca. 25 anni fa iniziava infatti un lungo percorso scientifico che finalmente metteva al centro il paziente odontoiatrico e la sua dignità, capovolgendo l’approccio di una certa medicina, quella più invasiva e obsoleta. Il Dr. Luigi Bazzoli, scusandosi per l’assenza del Prof. Veronesi, trattenuto in sala operatoria, ha dichiarato: “Il Prof. Veronesi considera il Prof. Aiello un suo allievo. Fra questi due medici, infatti, esistono diverse analogie. Entrambi promuovono da anni la chirurgia non invasiva, la medicina conservativa, perseverando nella continua battaglia per la qualità della vita e del diritto al sorriso”. “Dunque”, ha aggiunto, “Non più estrazioni, protesi e interventi demolitivi ingiustificati ma prevenzione, promossa sia dal Prof. Aiello e dal Prof. Veronesi in anni di ricerca, sia nel caso di una bocca da curare come nei casi più drammatici di tumori. Dunque ricerca risoluta e costante della conservazione e dell´integrità clinica del sorriso come nuova prospettiva per la cura di ogni singolo individuo”. Una filosofia medica ed umana assolutamente in linea con quella del Prof. Umberto Veronesi che, primo fra tutti, ha saputo coniugare scienza, ricerca e cure cliniche con l’umanità del paziente a cui dare sempre rispetto, considerazione, amore. Il Dr. Ottavis ha illustrato le attività della Fondazione Umberto Veronesi e ha ringraziato il Prof. Aiello per l’iniziativa, complimentandosi per la bellissima edizione che sarà posta in vendita e il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione Umberto Veronesi. Il Professo Aiello, infine, ha dichiarato: ”Donare il sorriso vuol dire rispettare due canoni, l’individualità e la naturalezza. La protesi non è naturalezza, è violenza. In tal senso la nostra posizione è diversa e opposta rispetto a quella americana. Non più protesi, quindi, questo metodo non è più da considerarsi medicina da tempo. L’atteggiamento medico è quello della prevenzione, che vuol dire ‘accompagnare’ il paziente nell’arco della vita. Grazie alla prevenzione, in Danimarca 1 paziente su 1000 presenta problemi di carie; in Italia non è così perché non si vuol cambiare”. Prevenzione e il diritto al sorriso: questi dovrebbero essere, secondo il Prof. Aiello, gli obiettivi di tutti i medici. Il Prof. Aiello ha infine aggiunto: ”Arrivare ad un sorriso è per me un umile percorso, e, se riesco ad ottenere un sorriso, è perché vado a cercare la luce negli occhi dei miei pazienti”. L’interesse del pubblico presente si è manifestato anche grazie alle numerose domande poste al Prof. Aiello alla fine della conferenza stampa. I 25 protagonisti del giornalismo e della cultura italiana presenti in sala hanno partecipato all´iniziativa attraverso i loro racconti. Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto interamente alla Fondazione Umberto Veronesi per la ricerca sul cancro. La metà del viso è un libro d’arte di 76 pagine, ed è stampato in 2000 copie di cui 1000 numerate. L´opera sarà messa in vendita presso la libreria Bocca con sede in Galleria in Corso Vittorio Emanuele (piazza Duomo) al prezzo di 50,00 euro. Oltre che presso la libreria Bocca di Milano La metà del viso sarà presente presso la libreria Tombolini di Roma, (via Iv novembre, 146), la libreria Guida di Napoli (via Port’alba, 20/23) e la libreria Feltrinelli di Salerno (Corso Vittorio Emanuele I°, 230). Una seconda presentazione del testo e dell´iniziativa si terrà il 22 giugno prossimo alle ore 18,00 presso la libreria Bocca in Milano .  
   
   
ASSEMBLEA NAZIONALE DONATORI DI SANGUE FRATRES AD ACIREALE PAOLA SALUZZI NUOVO TESTIMONIAL PER LA CAMPAGNA 2006  
 
Milano, 29 maggio 2006 - Si è svolta il 26 maggio ad Acireale (Ct), l’Assemblea Nazionale dei Gruppi Donatori di Sangue Fratres. Un evento che quest’anno celebra anche i 35 anni della fondazione della Consociazione Nazionale Fratres. Sono stati 35 anni di attività continuativa, sia sul versante associativo interno sia su quello esterno, spesi a favore della promozione della donazione del sangue e dei suoi componenti. La donazione di sangue e di emocomponenti è un gesto fondamentale perché serve a salvare vite umane e a rendere effettivi i traguardi della medicina raggiunti fino ad oggi. Come sarebbero realizzabili i trapianti di organi e tessuti, la chirurgia cardiovascolare, l’impianto di protesi sofisticate, gli interventi di ingegneria genetica, le terapie antitumorali, etc. Se non ci fosse sangue disponibile? “Ed è proprio questo l’obiettivo che da sempre Fratres si prefigge di raggiungere – dichiara Luigi Cardini che riveste il ruolo di Presidente - un progresso culturale e morale che accompagni di pari passo il progresso scientifico e tecnologico. L’italia purtroppo non è autosufficiente, deve importare sangue dall’estero con conseguente minor supervisione degli standard di sicurezza e tipologie di sangue qualitativamente diverso dal nostro per le inevitabili alterazioni di clima e di alimentazione”. La Fratres, oltre a perseguire la raccolta di sangue su tutto il territorio nazionale, investe fondi ed energie per sensibilizzare l’opinione pubblica affinché si determini un approccio continuativo e periodico alla donazione di sangue. La promozione della donazione assume un´importanza crescente man mano che si avvicina l´estate: durante questa stagione l´aumento delle emergenze sanitarie ed il decremento delle donazioni inducono una carenza di sangue e di emocomponenti significativa. L´attenzione della Fratres nei confronti delle strategie di comunicazione è andata aumentando sensibilmente durante questo ultimo triennio, nella convinzione che la diffusione di una corretta informazione medico scientifica e civica debba essere veicolata anche da Campagne di forte impatto massmediatico. “Anche tu sei il tipo giusto” è lo slogan che nei tre anni scorsi ha, di volta in volta, accompagnato il volto di personaggi famosi come Gianluigi Buffon, Jury Chechi e Don Mazzi. Essi hanno prestato gratuitamente la loro immagine per Campagne stampa, televisive ed affissioni, a sostegno di un gesto solidale e profondamente umanitario come la donazione di sangue. La Campagna promozionale Fratres 2006 può contare su un nuovo volto, quello della conduttrice-presentatrice Tv Paola Saluzzi. Sarà lei il nuovo testimonial della Fratres: una donna. Perché anche le donne possono donare il sangue, perché le donne sono il motore trainante di tutta la famiglia, perché le donne sono portatrici della cultura della generosità della solidarietà. Sarà Paola Saluzzi a comunicare, attraverso le modalità di volta in volta più consone, il concetto di base: ognuno di noi può essere il tipo giusto per compiere un gesto tanto importante per la nostra società. .  
   
   
X° CONGRESSO NAZIONALE CACTUS & CO.: UNA RICORRENZA IMPORTANTE PER TUTTI GLI APPASSIONATI DI BOTANICA ED IRRINUNCIABILE PER I CACTOFILI ITALIANI E STRANIERI.  
 
Taormina, 29 maggio 2006 - Quest’anno, più di ogni altro, proprio per il decennale della Cactus & Co. – associazione internazionale di amatori di piante grasse – la sezione Sicilia & Calabria ha organizzato un congresso destinato a stupire anche i collezionisti più disincantati. Il congresso, che si svolgerà dal 1° al 4 giugno al Palazzo Duchi di Santo Stefano (Porta Catania) di Taormina, avrà un programma denso di iniziative, mostre, conferenze e riserverà opportunità di acquisto di rarità botaniche di straordinario interesse. Infatti, saranno presenti 8 vivaisti nazionali ed esteri fra i più specializzati del genere. Fra gli appuntamenti da non perdere le conferenze: Storia Della Cactus & Co. A cura del Presidente Alberto Marvelli Antichi Vivai Europei Ed Americani . Cartoline Dal Passato a cura del dott. Zeno Giusti. Il Genere Copiapoa E Le Sue Variazioni In Habitat a cura dei dott. Ricardo ed Ingrid Keim. Inoltre, l’evento sarà arricchito da altre iniziative culturali e turistiche per tutti coloro che coglieranno l’occasione del congresso per scoprire ed apprezzare le tante ricchezze siciliane. L´ingresso e´ gratuito per tutti gli appassionati. Www. Cactus-co. Com .  
   
   
CHIUSA LA MOSTRA DI ARNOLFO, 126 MILA I VISITATORI  
 
 Firenze, 29 maggio 2006 - Con un bilancio di 126 mila visitatori, si è chiusa domenica al Museo dell’Opera del Duomo la mostra Arnolfo. Alle origini del Rinascimento fiorentino. Dedicata ad Arnolfo di Cambio, uno dei massimi architetti-scultori fiorentini, l’esposizione era stata inaugurata il 21 dicembre scorso ed è rimasta in cartellone cinque mesi, con uno di proroga grazie allo straordinario successo di pubblico e di stampa. Circa 90 le opere esposte, 850 la media giornaliera dei visitatori, un record per una mostra di scultura. “Un risultato oltre le previsioni”, commenta Edoardo Speranza, presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che ha promosso e prodotto la mostra in collaborazione l’Opera di Santa Maria del Fiore “Grazie a questa iniziativa, abbiamo alimentato la passione per la grande scultura e abbiamo contribuito non solo a far conoscere un artista straordinario, ma anche a valorizzare un museo eccezionale. Il successo di Arnolfo prova peraltro che quando si realizzano eventi di alta qualità il pubblico recepisce”. “Con questa mostra”, aggiunge Anna Mitrano, presidente dell’Opera, “abbiamo vissuto un’esperienza eccezionale. La coproduzione è stata molto fruttuosa e ci ha consentito anche di verificare in prospettiva come poter utilizzare il complesso monumentale della Cattedrale e del Battistero”. All’organizzazione dell’esposizione hanno contribuito anche il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Comitato Nazionale per le celebrazioni arnolfiane, del Comune e dell’Università di Firenze dall’altra. Eventi Polistampa ha curato il coordinamento generale. Uno dei molti meriti della mostra (curata da Enrica Neri Lusanna) è di aver tentato per la prima volta la ricostruzione della mitica facciata arnolfiana del Duomo di Firenze, smantellata alla fine del Cinquecento. Un contributo importante al successo è dovuto anche ad alcuni capolavori prestati dall’Albert Museum di Londra (la bellissima Annunciazione), dai Musei Capitolini (il Monumento onorario di Carlo d’Angiò), dal Walters Art Museum di Baltimora (una Madonna col bambino) e da Berlino la Madonna di ambito di Nicola Pisano. .  
   
   
PREMIO ARTI VISIVE SAN FEDELE SONO APERTE LE ISCRIZIONI PER IL PREMIO 2006/2007. SONO INVITATI TUTTI GLI ARTISTI NATI DOPO IL 1 GENNAIO 1971  
 
Milano, 29 maggio 2006 - Il tema del viaggio ha segnato molte esperienze artistiche contemporanee. Su questo, sono stati chiamati a confrontarsi i giovani artisti del Premio San Fedele, che piegando il tema proposto in base alle proprie ricerche estetiche, sono riusciti a darne interpretazioni talvolta inedite. Come Domenico Buzzetti, che più di tutti sembra aver ragionato sull’argomento, riflettendo sull’idea del bagaglio - o meglio del fardello - come simbolo di un viaggio esistenziale che, da un lato, tende ad abbandonare le cose (intese come i legami materiali), dall’altro ad accumularne (in termini di esperienze, ricordi e ferite che pesano come borse piene di sassi). Buzzetti, regista e interprete di un cortometraggio che strizza lo stomaco - complici il montaggio da cardiopalma e le musiche inquietanti da carillon - è stato bravissimo nell’inventare “un viaggio sul senso del viaggio”. Un percorso di ricerca dei propri limiti, di raggiungimento della consapevolezza di sé attraverso un tragitto quotidiano, atrocemente normale; fatto di pendolarismo, di pasti consumati in fretta, di chiacchiere veloci e estenuanti routine. Più che un viaggio dell’esistenza, il suo è un viaggio per la sopravvivenza. Qualcosa di molto simile a ciò che ha messo in scena anche Yamilé Barcelò Hondares, nata a l’Avana nel ’75 e autrice di un dittico video-fotografico, in cui ritrae se stessa di spalle, seduta su un gommone di fortuna, intenta a remare con tutte le sue forze pur di raggiungere una sorta di terra promessa, posta al di là dell’oceano e lontana da Cuba. Peccato che di fronte a lei ci sia un muro di cemento, simbolo di una fuga impedita da ostacoli ingombranti. Come lo sono i pregiudizi diffusi sulla situazione degli immigrati e, soprattutto, come lo è il peso del passato, fatto di amore e odio per la propria terra, di legami che si tenta, dolorosamente, di spezzare, ma che tornano a presentarsi come moniti, come avvertimenti di una condizione immutabile e – citando il titolo del lavoro - di un “tempo immobile”. Complice e vittima del suo stesso vascello di fortuna, Yamilé rilegge l’iconografia classica della nave bloccata in mezzo al mare dall’assenza di vento; sullo sfondo c’è l’idea di un viaggio destinato a toccare i porti delle necessità. C’è anche una costante ricerca di risposte; c’è la paura di ciò che non si può prevedere e, specialmente, c’è un forte bisogno di comunicare. Più ottimistica, la visione di Tomy Tanaka. Sintetizzata nella raffigurazione di un piccolo seme d’oro da cui spunta appena un ramoscello tenero, la sua immagine del viaggio corrisponde con quella della vita stessa, a partire dalla nascita, per passare poi attraverso lo sviluppo e la maturazione. In linea con il suo retroterra giapponese, l’arte di Tomy dice molto, servendosi di poco. Senza clamori. Ma con messaggi diretti. È raffinata ed essenziale. E il messaggio risulta chiaro sin dal titolo dell’opera, Viaggio di luce. Il seme è quello dell’anima e fiorisce sotto il sole. Il ciclo della natura coincide con quello della vita. Tutto il resto è mistero: il mistero dell’esistenza, da accettare come un tragitto di cui si conosce il punto di partenza e non quello d’arrivo. Sul punto d’arrivo ha riflettuto, invece, Gianni Moretti in un lavoro, Ritratto di famiglia, che al viaggio della vita contrappone quello della morte, narrando, per fotogrammi, il volo metafisico di un uccello verso la decomposizione del corpo. Un viaggio, insomma, senza speranza, che attualizza le iconografie antiche della vanitas e del memento mori. Di matrice diversa, la ricerca di Nicola Vinci tratta il tema del viaggio connesso a quello della guerra. Un grande trittico fotografico - risultato finale di una performance - mette in scena la storia di un soldato di ritorno dal fronte. Col petto decorato di stellette, l’uomo guarda in macchina con un’espressione a metà strada fra soddisfazione e sconcerto. Alle sue spalle, la silhouette bianca di una donna in attesa e un campo disseminato di biciclette con le gambe per aria. Si tratta di una doppia simbologia sospesa fra passato e futuro. Il passato è rievocato dalle bici rotte, usate un tempo per sfrecciare lungo le strade di campagna, emblema di un mondo lontano che ha già fatto il suo corso. La figura femminile è l’icona di una vita a venire, dell’amore, della famiglia che aspetta e riaccoglie. In tutto questo, Vinci ha la mano di un filmaker. All’interno dello spazio scenico il suo personaggio tenta di trovare una propria collocazione e allo stesso tempo fugge dagli schemi, si pone interrogativi e li pone agli spettatori, si muove in una scenografia semplice, scarna, a tratti simbolica, in cui il lettore viene coinvolto come in una pellicola surreale di Antonioni. Lo stesso effetto lo produce (con l’aggiunta di una vena beffarda) il fotomontaggio di Veronica Dell’agostino, meno completa nella messa in scena, ma arguta nella scelta della vicenda. Che è quella di una novella Babette, armata di mantella e fagottino sulle spalle, in perfetto stile “cappuccetto rosso”. La figura, autoreferenziale, gira su se stessa, cercando una strada nella neve. La strada, però, non c’è (o, forse, non si vede!) e il risultato è quello di un viaggio a vuoto, di un girotondo, appunto, allusione sottile alla perdita di una direzione e, in sostanza, alla perdita di se stessi. Altro tipo di passeggiata quella proposta, ancora, dal gruppo Paperkut: più che artisti, scienziati, esperti di nanotecnologia, che su una piastrina di silicio, poco più grande di un’unghia, hanno inciso, con procedimento litografico, una serie di impronte in dimensioni micrometriche. “Nell’infinitamente piccolo – diceva Ferroni – c’è il grandissimo”. Il maestro del Realismo esistenziale andava a caccia del mistero della vita nei granelli della polvere. Paperkut lo cerca in un mondo in miniatura, proiettato sulla superficie di un metallo. Arte e fisica vanno qui di pari passo. Ricerca estetica e ricerca tecnologica s’intrecciano per dare vita a un risultato suggestivo. Si tratta di un viaggio in un universo microscopico che ha un retrogusto ancestrale. I piccoli passi incisi sulla materia e resi visibili grazie a una serie di gigantografie (ottenute per mezzo di microscopio elettronico) hanno il fascino di un fossile antichissimo. Il senso del viaggio diventa per Paperkut una passeggiata nella materia, nello spazio e soprattutto in un’altra dimensione. La Giuria: Daniele Astrologo, Giuseppina Caccia Dominioni, Chiara Canali, Chiara Chiavarino, Andrea Dall’asta, Matteo Galbiati, Chiara Gatti, Claudia Gian Ferrari, Paolo Lamberti, Angela Madesani, Ada Masoero, Lucia Matino, Angela Orsini, Stefano Pirovano, Silvana Turzio, Marco Zanta. Www. Premioartivisivesanfedele. Com . .  
   
   
PABLO PICASSO. IL TEMPO DELLA PACE BROLO, CENTRO D´ARTE E CULTURA MOGLIANO VENETO (TV) 30 SETTEMBRE - 10 DICEMBRE 2006  
 
Venezia, 29 maggio 2006 - Nella continuità del suo programma di mostre sull´arte grafica del Xx° secolo, il Brolo - Centro d´Arte e Cultura di Mogliano Veneto - organizza la mostra Pablo Picasso. Il tempo della pace dal 30 settembre al 10 dicembre 2006. Promossa dall’Amministrazione comunale di Mogliano Veneto e curata da Casimiro Di Crescenzo, direttore del Brolo, la mostra gode del prestito eccezionale di 30 litografie da parte della Bibliothèque nationale de France ed è posta sotto il patrocinio dell’Ambassade de France en Italie. Questa prestigiosa collaborazione attesta, ancora una volta, il consolidato rapporto di fiducia e il riconoscimento all’estero del valore artistico delle esposizioni del Brolo. Una serie di ritratti del 1946 di Françoise Gilot, il suo nuovo amore, con il motivo della "Donna-fiore" spiega il titolo della mostra: il ritorno alla pace e la speranza di una nuova vita. I sentimenti che animavano l´artista coincidevano con il clima dell´epoca. Il suo soggiorno ad Antibes e la riscoperta del Mediterraneo gli offrono nuova ispirazione. Picasso sogna un´epoca felice per l´umanità, un ritorno alla mitologia greca e ad una dimensione dionisiaca. La sua opera si popola di personaggi mitici ambientati in scene pastorali intrise di un paganesimo gioioso; una vita bucolica e danzante in questo Eden mediterraneo. Numerose sono le scene mitologiche dove fauni, centauri e ninfe celebrano un inno alla vita, il ritorno all´amore e all´amicizia. Ad Antibes ritrova, quindi, il suo Mediterraneo natale e i suoi miti solari. Picasso è conquistato dall´antichità. Lavorare all´interno del Castello Grimaldi, costruito sull´antica Acropoli ed immerso nella piena luce della Costa Azzurra, lo porta ad un nuovo modo di lavorare e ad una nuova palette cromatica, dove si impongono i colori del cielo e della sabbia. La mostra documenta la relazione dell´artista con una tecnica di riproduzione - la litografia - alla quale si dedicherà a partire dal 1945 con l´aiuto di Fernand Mourlot. Questa collaborazione è illustrata da una raccolta di documenti fotografici e archivistici. L´interesse di Picasso per la litografia si esprime nelle numerose trasformazioni operate rilavorando la stessa pietra allo scopo di pervenire ad una sintesi puramente astratta. In numerosi nudi e nature morte Picasso concepisce composizioni più astratte, eliminando progressivamente tutte le parti aneddotiche della composizione per arrivare all´essenzialità, alla forma geometrica più pura. Picasso ricerca segni semplificati, la linea più giusta, l´esatto equilibrio di ritmo e colore, seguendo ancora una volta l´eredità di Cézanne e del primo cubismo. Alcune opere esposte si fanno eco dell´impegno politico dell´artista, della sua posizione di anti-fascista militante, del suo idealismo rivolto al progresso dell´umanità. Picasso diventa il maggiore esponente anti bellicista e a favore della pace. Artista impegnato, è chiara la sua convinzione che bisogna mobilitare l´opinione internazionale contro la guerra. Picasso dichiara "Sono per la vita contro la morte, per la pace contro la guerra". La colomba di Picasso che decora il manifesto del Congresso per la pace che si svolse a Parigi nel 1949 diventerà il simbolo moderno della rappresentazione tradizionale della pace. Questa posizione pacifista lo porterà a creare nel 1951 i due grandi pannelli La Guerra e La Pace per il Tempio della Pace a Vallauris. Due aspetti correlati che dimostrano, forse, un suo scetticismo sulla fragilità e mutevolezza della felicità umana. Per la guerra non ha pensato ad un attributo particolare salvo la sua mostruosità. Per la pace sogna, invece, una nuova età dell´oro pacifica, fertile e civile. Da una parte la collera contro la guerra, dall´altra una risposta all´ansia di pace presente in Europa. Una riaffermazione positiva della sua personale convinzione della funzione curativa dell´arte per ristabilire l´armonia del mondo. Www. Brolo. Org .  
   
   
CORBIS PRESENTA LA MOSTRA “25 ANNI DI RITRATTI” LA COLLEZIONE OUTLINE RIVIVE IN UNA ESIBIZIONE E IN UN VOLUME  
 
Milano, 29 maggio 2006 - In occasione del venticinquesimo anniversario della collezione Outline, Corbis presenta “25 anni di ritratti”, la mostra itinerante che raccoglie una selezione dei più prestigiosi posati di celebrità internazionali, immortalate da alcuni tra i fotografi più quotati al mondo. La mostra è attualmente on air a Milano presso la nuova sede di Corbis Italia dove sarà aperta al pubblico fino al 15 giugno 2006 con ingresso gratuito. Ogni giorno le copertine e le pagine delle riviste sono “bombardate” da fotografie che ritraggono personaggi famosi. Volti che nella cosiddetta “cultura dell’immagine”, hanno un ruolo dominante in quanto rappresentano i sogni e le aspirazioni di noi tutti. Anche in questo contesto così generalizzato, tuttavia, le immagini che Corbis Outline, la più ampia e prestigiosa collezione di posati di celebrità, scatti unici e impattanti che divenuti delle vere e proprie icone del nostro tempo grazie a quella connessione, in un certo senso “intima”, che alcuni fotografi riescono ad instaurare con i propri soggetti. Matthew Rolston, Martin Schoeller e James White, sono soltanto alcuni dei nomi più celebri della fotografia mondiale, che lavorano per Corbis nel mondo e che hanno firmato con il proprio talento creativa gli scatti della collezione Outline. Grazie alla intuizione creativa di questi fotografi, i ritratti di Outline coinvolgono ed emozionano fino a diventare delle vere e proprie icone capaci di influenzare l’immaginario popolare. Come uno scatto si trasforma in un’icona? Corbis risponde a questa domanda attraverso “Personae”, un volume prezioso perché alle immagini accompagna i commenti e le riflessioni delle celebrità e del fotografo davanti e dietro alla macchina fotografica. Concentrandosi su alcuni tra i più dinamici set “iconici” del nostro periodo quali Martin Schoeller e Bill Clinton, Andrei Macpherson e Charlize Theron, James White e Angelina Jolie, Sam Jones e George Clooney, Guy Aroch e Chloe Sevigny questo libro racconta come si “crea” un’immagine e non solo come si scatta una foto. .  
   
   
IL PAPA VISITA AD AUSCHWITZ LA MOSTRA ITINERANTE “VIAGGIO NELLA MEMORIA: BINARIO 21” PROMOSSA DALL’ASSOCIAZIONE FIGLI DELLA SHOAH  
 
 Milano, 29 maggio 2006 – In occasione del suo viaggio in Polonia, Benedetto Xvi farà tappa al Museo di Auschwitz, dove visiterà la mostra itinerante “Viaggio nella memoria: Binario 21”, promossa dall’Associazione Figli della Shoah in occasione del 61esimo anniversario della liberazione di Auschwitz. La Mostra, che resterà ad Auschwitz fino al 10 giugno 2006, rappresenta un viaggio virtuale attraverso documenti di varia natura (multimediali, video e cartacei), ma anche un viaggio attraverso il disagio, lo sbigottimento, l’impossibilità di accettare e di comprendere come tanti luoghi in Europa abbiano potuto trasformarsi in luoghi di persecuzione, di detenzione e di deportazione degli ebrei, fra il 1943 e il 1945. Il pubblico d’elezione a cui l’Associazione si rivolge è quello dei giovani, sempre più assediato da immagini e da informazioni violente e confuse, al punto da divenire routine senza spessore, materia informe nella quale è difficile orientarsi, essere obiettivi e liberi di capire. La Mostra è gratuitamente a disposizione di Enti, Istituzioni e scuole che ne facciano richiesta all’Associazione. .  
   
   
ALLO SPAZIO TESTONI MOSTRA PERSONALE DI MARILENA SASSI “BLACK INSIDE. OPERE AL NERO” DAL 29 GIUGNO AL 29 LUGLIO 2006  
 
Parma, 27 maggio 2006 - La forza della natura e il debutto primordiale dell’uomo sull’oggi sono protagonisti delle installazioni “Black inside. Opere al nero” di Marilena Sassi artista emiliana di respiro internazionale, esposte allo Spazio Gianni Testoni la 2000+45 (Bologna) dal 29 giugno sino al 29 luglio 2006. Lo Spazio Testoni, abilmente condotto da Paola Veronesi, si ripropone, dopo quarantacinque anni dall’apertura della storica Galleria 2000, come luogo d’incontro e discussione, e presenta al pubblico le ultime tendenze dell’arte contemporanea in una costante recherche artistica ed intellettuale. “Black inside. Opere al nero” è un percorso, intenso e viscerale, sulla conoscenza di sé e del proprio corpo: dai primordi uterini al contatto con la realtà naturale, da un mondo intangibile e incontaminato ad una nuova vita. L’artista infatti affronta da anni l’annosa ricerca delle origini dell’uomo: un affascinante viaggio tra le culture primitive africane ed aborigene che hanno spinto Marilena Sassi ad un forte contatto con la terra e gli alberi, elementi essenziali nelle sue performance metamorfiche. Le figure, da semplici immagini fotografiche, prendono coscienza di sé in un percorso figurativo che parte proprio dall’Africa e dalle culture primitive e si trasformano in opere “contaminate” dal colore, in anelo di spirito ed esperienze umane. Fotografia, pittura e scultura si intrecciano nelle opere presentate allo Spazio Testoni dalla performer emiliana, che afferma che il nero è dentro di noi: è lo sguardo ancora puro, l’essenzialità per esplorare e per accedere ad una nuova epoca, un passo verso il futuro. Marilena Sassi è nata a Parma nel 1957. Ha frequentato l’Accademia Internazionale d’Arte di Salisburgo con Mario De Luigi e l’Accademia d’Arte di Venezia con Emilio Vedova. Si è laureata all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia nel 1982. Nel 1985 è stata segnalata dal critico Roberto Tassi nel “Catalogo d’Arte Moderna Bolaffi”. Nel 1986 è stata invitata alla Xlii Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia nella sezione “Aperto ´86”. Nel 1993 ha frequentato il corso ”Ipotesi Cinema” del regista Ermanno Olmi a Bassano del Grappa. Nel 1998 è stata invitata a partecipare alla mostra "Arte italiana -Ultimi quarant´anni- Pittura Iconica" alla Galleria d´Arte Moderna di Bologna. Nel 1999 ha intrapreso un viaggio di studi e ricerca sull’arte e la cultura aborigena in Australia, in collaborazione con la Faculty of Art della Griffith University di Brisbane ed il Prof. Graeme Lyle La Macchia, Convenor of Indigenous Studies, ha organizzato una serie di conferenze in Italia nelle seguenti sedi: Galleria d’Arte Moderna di Bologna, Facoltà di lingue “Cà Foscari” di Venezia, Galleria d’Arte Moderna “Ricci Oddi” di Piacenza, Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Parma. Nello stesso anno è stata invitata dal Prof. Franco Rella a partecipare al seminario “Corpo e Natura: Trame del Pensiero” organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lecco. Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero. .  
   
   
SCULTURA INTERNAZIONALE AD AGLIE’ 2006 OPERE CONTEMPORANEE NELL’ARCHITETTURA DEL CASTELLO E DEL PARCO 11 GIUGNO - 15 OTTOBRE 2006 CASTELLO DI AGLIÈ (TORINO)  
 
Torino, 29 maggio 2006 - Dall´11 giugno 2006 è aperta al pubblico l´imponente mostra Scultura Internazionale ad Agliè, 2006. Opere contemporanee nell’architettura del Castello e del Parco, curata da Luciano Caramel. L´evento si terrà nello splendido scenario del Castello di Agliè, antica residenza sabauda che sorge nelle colline del Canavese, alle porte di Torino. Luogo dove è stato ambientato il noto sceneggiato televisivo Elisa di Rivombrosa. La mostra dedicata interamente alla scultura, pensata in rapporto con l’architettura del castello e del parco, è promossa dalla Regione Piemonte ed organizzata dall’Associazione Piemontese Arte, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte. L´esposizione propone opere contemporanee di grandi dimensioni, che nel linguaggio della scultura cercano l’aderenza alla contemporaneità dell’arte, create da 33 artisti internazionali provenienti da Italia, Svizzera e Giappone. Si tratta di celebri maestri, di artisti ormai nel pieno della maturità creativa e di giovani scultori ormai noti, che si sono affermati per personali scelte di poetica e di linguaggio, influenzate anche dalla diversità della cultura dei paesi di origine e dalla specifica formazione, nonché dal percorso di ciascuno. Sculture realizzate con molteplici materiali saranno collocate nell´immenso Parco secolare del Castello e in alcune delle sue suggestive sale affacciate sull’incantevole giardino barocco. Le numerose grandi opere si integreranno con la bellezza dell´ambiente circostante, dialogando sia con l’architettura dell’imponente edificio e del parco, sia con le stesse sculture collocate nel Settecento tra gli alberi e sui prati. L´antico progetto strutturale ispirato ad una funzionalità di definizione spaziale e di potenziamento della componente naturale è anche il presupposto dei nuovi interventi, che non si esauriranno nel posizionamento di sculture en plein air, ma che, pur nella loro provvisorietà, cercheranno un rapporto con la storicità dei manufatti settecenteschi in cui si inseriranno, aggiungendo valore a valore. Il Castello diventerà così protagonista di un confronto culturale stimolante, nella memoria del passato per vivere il presente. In mostra opere di: Maddalena Ambrosio, Valerio Anceschi, Natalino Andolfatto, Carlo Borer, Nado Canuti, Pietro Cascella, Angelo Casciello, Mario Ceroli, Michele Festa, Franco Fienga, Masayuki Koorida, Noriaki Maeda, Giuseppe Maraniello, Giancarlo Marchese, Koutarou Miyanaga, Pius Morger, Yoshin Ogata, Atsuo Okamoto, Lucio Perone, Peppe Perone, Roberto Priod, Klaus Prior, André Raboud, Giancarlo Sangregorio, Salvatore Sava, Giuseppe Spagnulo, Paul Suter, Takamichi Ito, Mino Trafeli, Giuliano Vangi, Rudi Wach, Gillian White, Manzen Yabe, oltre che di Giò Pomodoro (Orciano di Pesaro, 1930 – Milano 2002) recentemente scomparso, e dello scultore piemontese Franco Garelli, (Diano d’Alba 1909 – 1973). Del primo, tra i maestri maggiori della scultura europea della seconda metà del Novecento e autore anche di importanti interventi nello spazio urbano, saranno presentate tre sculture monumentali: Colloquio col figlio e Due, del 1975, e Sole deposto del 1982. Del secondo, troppo poco ricordato in rapporto alla qualità dei suoi risultati, tre delle grandi strutture in ferro tagliato, saldato e verniciato – T. R. 5, Struttura primaria e Tubo del 1966 – che documentano i suoi più tardi, eccezionali raggiungimenti nella ricerca di una scultura nuova nel linguaggio e nella tecnica. Questo è il quarto appuntamento biennale con la scultura internazionale voluto dalla Regione Piemonte e ben rappresenta una ulteriore conferma della politica culturale che la stessa sta da anni promuovendo in Italia. L´evento è accompagnato da un catalogo con testo critico di Luciano Caramel e saggi di Daniela Biancolini, Giovanni Cordero, Barbara Tuzzolino. Ogni sabato e domenica la storica dell’arte Francesca Referza accompagnerà i visitatori lungo il percorso della mostra, dialogando con loro sul tema della scultura contemporanea e offrendo strumenti di lettura sulle opere esposte. .  
   
   
LOTTO ZERO: SULLA "RIABILITAZIONE" DEL CIVICO UN CORTOMETRAGGIO E UNA PUBBLICAZIONE UNA SERATA D´ECCEZIONE ALL´INTERNO DEL TEATRO PER LA CONCLUSIONE DEL PERCORSO DI STUDIO  
 
 Schio Vi - 29 maggio 2006 - Un cortometraggio dedicato al Teatro Civico di Schio e alle tappe di Lotto Zero e una pubblicazione con la sintesi e i risultati del progetto di recupero della struttura. Verranno presentati venerdì 9 giugno 2006 (ore 21. 00) al Teatro Civico, in una serata d´eccezione che rappresenta la tappa conclusiva del progetto Lotto Zero, il percorso voluto dall´Amministrazione comunale di Schio e dalla Fondazione Teatro Civico per condividere con la comunità locale e con operatori, tecnici, artisti la valutazione sulle possibilità per la riabilitazione e il graduale recupero del teatro cittadino. Un progetto da cui è emersa una forte partecipazione ad ogni livello, dagli artisti agli operatori, dai giornalisti al pubblico e ai cittadini. Soprattutto, gli scledensi hanno dimostrato, con la loro presenza e il loro interesse, un forte attaccamento alla città e a quello che è il suo simbolo culturale per eccellenza. Adesso crescono le aspettative e l´attesa per i progetti di recupero, le cui linee generali verranno svelate proprio nell´incontro di venerdì 9 giugno. Dunque le idee ci sono, ma sono ancora articolate in una molteplicità di proposte. Il punto di partenza sarà ancora una volta quella suggestione di Marco Paolini ("conserviamolo nello stato più vicino a quello attuale"), che conduce a due alternative: lasciare il Civico "così com´è" o reinterpretarlo con una visione contemporanea, pensando alle generazioni di artisti e spettatori future, portatrici di nuove forme espressive, di nuovi gusti e tendenze. E i risultati del progetto Lotto Zero non sono monocordi: nel corso del "dibattito partecipato", che è stato il cuore di Lotto Zero, sono emerse posizioni e opinioni differenti. E questa è la dimostrazione di una ricchezza di contenuti del percorso realizzato. Il cantiere rimarrà comunque aperto, perché è dalle idee di tutti che rinascerà quello che è il simbolo di un´intera città. "La nostra decisione l´abbiamo presa dopo aver valutato a fondo tutti i suggerimenti pervenuti - annunciano il sindaco di Schio Luigi Dalla Via e Flavio Bonato, assessore alla Promozione della Cultura -. Qualsiasi scelta verrà fatta, il percorso di condivisione rimarrà aperto e in fieri. Perché proprio Lotto Zero ci ha dimostrato quanto sia importante e portatore di ricchezza un dibattito partecipato". "Il lavoro della Fondazione Teatro Civico si è mosso su due fronti - spiega il vicepresidente Daniele Romare -: da un lato sulla costruzione di una sensibilità teatrale, dall´altro sullo sviluppo di percorsi condivisi per scegliere la via di recupero della struttura. Ora che le idee sono sul piatto è con grande gioia che ci apprestiamo a veder rinascere un luogo così importante per tutta la comunità". Alla serata del 9 giugno - che verrà presentata da Piergiorgio Piccoli di Theama Teatro - interverranno i rappresentanti dell´Amministrazione comunale di Schio, sindaco in testa, e della Fondazione Teatro Civico, oltre ai componenti della Commissione per il recupero del teatro. E su www. Lottozero. Com .  
   
   
MAURIZIO NANNUCCI AND WHAT ABOUT THE TRUTH LA TRIENNALE DI MILANO  
 
 Milano, 29 marzo 2006 - Maurizio Nannucci, tra gli artisti di punta della Galleria Fumagalli di Bergamo, ha realizzato per La Triennale di Milano una grande installazione luminosa con la scritta “And What Abouth The Truth” in neon bianco (8x7 metri), strutturata su cinque righe e posizionata verticalmente sulla parete frontale dello scalone d’onore, luogo che rimanda idealmente al lavoro di Lucio Fontana che proprio sul soffitto dello scalone realizzò nel 1951 un Ambiente Spaziale che consisteva in un segno di luce di oltre 100 metri di neon. Il messaggio di Nannucci “And What About The Truth” pone la domanda come strumento di cognizione. Concepito come lavoro site-specific per la mostra “Good News”, l’installazione interferisce con lo spazio, le sue dimensioni e la sua funzione, aprendo un dialogo sulla verità. Dove è nascosta e dove si trova la verità per l’arte, l’architettura e il design? La domanda è chiara. La risposta è ancora da esplorare… Nannucci si è sempre interessato al rapporto opera, spazio e contesto urbano creando i presupposti per una integrazione tra ambiente, linguaggio, colore e luce, che rimangono elementi centrali del suo lavoro. Su queste basi negli anni novanta nascono le collaborazioni e i progetti con architetti quali Renzo Piano, Massimiliano Fuksas, Mario Botta, Nicholas Grimshaw, Stephan Braunfels. Esemplari, a questo proposito, i suoi recenti lavori: “Polifonia” (2002) per l´Auditorium, Roma; “Blauer Ring” (2003) nella Biblioteca del Parlamento tedesco, Berlino; “All art has been contemporary” (2005) sulla facciata dell’ Altes Museum, Museumsinsel di Berlino. Maurizio Nannucci ha esposto più volte alla Biennale di Venezia, a Documenta di Kassel, alle Biennali di Sao Paulo, Sydney, Istanbul, Valencia e ha partecipato ad oltre trecento mostre in musei e in gallerie di tutto il mondo, tra le quali recentemente: Lenbachhaus, München; Wiener Secession, Vienna; Fondation Beyeler, Basel; Peggy Guggenheim Collection, Venezia; Kiasma, Helsinki; Centre Pompidou, Parigi. L’opera per la Triennale è stata realizzata con la collaborazione di Tecnolux Italia, Desio e la courtesy della Galleria Fumagalli, Bergamo. .  
   
   
LUGANO FESTIVAL 2006 ORIENTE E OCCIDENTE SI INCONTRANO A LUGANO  
 
Lugano, 29 maggio 2006 - Artisti di provenienza diversa si danno appuntamento oggi al settimo concerto di Lugano Festival. Da un lato, un’orchestra dalla lunga e prestigiosa carriera, la Ndr di Amburgo, sbocciata dopo l’orrore del secondo conflitto mondiale, che negli anni ha visto salire sul podio personaggi storici come Furtwängler, Klemperer, Böhm, Maderna. Ritenuta oggi una delle formazioni di punta per l’interpretazione del repertorio bruckneriano, voce sensibile del Romanticismo tedesco ma anche paladina della contemporaneità, la Ndr è diretta da Alan Gilbert, maestro americano che, non ancora quarantenne, ha all’attivo collaborazioni con le migliori orchestre del mondo. Infine Midori, violinista giapponese, nota oltre che per il talento prodigioso - che l’ha fatta debuttare undicenne con Metha -, anche per la sua sensibilità sociale e per la sua moderna concezione del concerto come momento cui il pubblico deve partecipare dinamicamente. Il programma comprende la Sinfonia La Primavera di Schumann (nei 150 anni dalla morte), manifesto di un Romanticismo in armonia con la natura; un raro poema sinfonico di Dvorak, La strega di mezzodì, e infine il Concerto per violino e orchestra di Beethoven. Appuntamento alle ore 20. 30 al Palazzo dei Congressi di Lugano, Piazza Indipendenza 4 .  
   
   
SI TORNA A PARLARE DI "SPAZIO GIOVANI" IL LIVE FESTIVAL PER GRUPPI EMERGENTI  
 
Foggia, 29 maggio 2006 - Ieri nell’isola pedonale di c. So Vittorio Emanuele di Foggia è stato presentato ufficialmente al pubblico e alla stampa il Cd compilation “Spazio Giovani 2005”. Il Cd ,che ogni anno racchiude i brani dei gruppi finalisti, è stato stampato in 2000 copie, una parte delle quali sarà inviata in promozione in tutta Italia a case discografiche e operatori musicali, le rimanenti copie, invece, saranno distribuite in omaggio nel corso della serata. Con l’occasione sono state rese note le modalità di partecipazione alla Iii edizione di “Aspettando Spazio Giovani”, pre-festival riservato alle band di Foggia e provincia che determinerà l’ammissione di 3 gruppi locali al festival di settembre e quelle per la partecipazione al festival nazionale “Spazio Giovani live festival” edizione 2006. Entrambe le manifestazioni, come è noto, sono organizzate dall’Assessorato alla Cultura e Spettacolo e dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Foggia. La serata è proseguita con il concerto de “I Beatipaoli” la band palermitana di etno pop vincitrice dell’edizione 2002 composta da Alessandro Mancuso, Anita Vitale, Mario Tarsilla, Giulio Barocchieri, Emanuele Rinella e Rosario Punzo; la manifestazione si è conclusa con l’esibizione della band foggiana “Radiolondra”, una delle protagoniste dell’edizione 2004. I ragazzi foggiani hanno colto l’occasione per presentare il loro album d’esordio prodotto dalla Sana Records. Lo spettacolo è stato condotto da Mario De Vivo. Www. Spaziogiovanifestival. It .  
   
   
CORSO DI CANTO CROSSOVER A LOS ANGELES LOS SUMMER CAMP, 3 SETTIMANE DA SCEGLIERE TRA AGOSTO E SETTEMBRE.  
 
Los Angeles, 29 maggio 2006 - Per partecipare ai Campus Crossover a Los Angeles non e’ richiesta una preparazione in canto e tecnica vocale. Ciononostante i candidati verranno ammessi al corso solo dopo aver compilato il Modulo Tvc, un modulo informativo per il candidato e che consente all’insegnante di conoscere i richiedenti. Ai candidati avanzati o professionisti e’ richiesta una visione curriculum studi e/o percorso professionale. Visto il numero limitato di candidati ammessi al Corso di Tecnica Vocale Crossover con Giovanna Gattuso, l’organizzazione si riserva la facolta’ di non accettare allievi oltre il numero previsto dalla docente. Date Inizio Corsi 2006: Agosto: 7/14/21/28; Settembre: 4/11/18/25; Ottobre: 2/9/16/23/30. Sede: Los Angeles; Durata E Programma: Frequenza tutti i giorni da lunedì a venerdì, per un minimo di 3 settimane (45 ore) a un massimo di 3 mesi. Tutti i partecipanti riceveranno un attestato di frequenza ai corsi Crossover. Quota di Iscrizione Comprende: Soluzione 1. Solo Corso Canto esclusa sistemazione e viaggio; Soluzione 2. Corso Di Canto + Sistemazione in famiglia (escluso viaggio); Soluzione 3. Corso Di Canto + Sistemazione in villa nella stessa sede dove si svolgono le lezioni. I posti in villa sono limitati. (escluso viaggio); Soluzione 4. Sistemazione In Residence (zona studio, camera letto e cucina) escluso viaggio. Consigliamo questa sistemazione, ai gruppi 2/5 persone che vogliano dividere l’appartamento. Www. Giovannagattuso. Com Il modulo di partecipazione va richiesto all’indirizzo e-mail: ninadepejrak@yahoo. Com .  
   
   
PARTY TARGATO ULULATI DALL´UNDERGROUND  
 
Roma, 29 maggio 2006 - Il ritorno dal vivo dei Concido si sta lentamente trasformando in un party targato Ululati dall´Underground: Martedi´ 30 Maggio alla Stazione Birra di Morena (Roma), la band di Daniel Longo ritorna dal vivo ed a fargli festa ci saranno un sacco di amici, ereditiere, pin-up, personaggi famosi per cantare a squarciagola il loro brano del Festval di Sanremo 2005 ovvero sia Ci Vuole K. ! Ad aprire lo show, le esibizioni di Chiarastella ed Ondamedia, entrambi con un fresco disco alle spalle targato U. D. U. Ululati dall´Underground Records. http://www. Musicalnews. Com .  
   
   
GOLF – CORNING CLASSIC: GIULIA SERGAS SALE AL NONO POSTO  
 
Milano, 29 maggio 2006 - Con un ottimo giro n 68 colpi, il secondo consecutivo, e il punteggio di 207 colpi (71 68 68) Giulia Sergas si è portata al nono posto nel Corning Classic (Lpga Tour), che termina al Corning Cc, nella città omonima nello stato di New York. La triestina, 42ª dopo il turno iniziale e 19ª dopo il secondo, nelle ultime 36 buche ha messo a segno dieci birdie contro due bogey, equamente distribuiti (5 e 1 in ogni giro). La coreana Jeong Jang (201 - 66 69 66) ha ipotecato il titolo con un 66 e tre colpi di vantaggio su Nancy Scranton (204 - 65 69 70), Brandie Burton (66 68 70) e Virada Nirapathpongporn (66 67 71), in vetta a metà gara. Al 14° posto con 208 Julieta Granada, al 18° con 209 Natalie Gulbis, al 31° con 211 Mi Hyun Kim e Se Ri Pak. Senior Pga Championship: Giuseppe Cali’ 34° – Sempre a metà classifica Giuseppe Calì, 34° con 220 (73 73 75), nel Senior Pga Championship, uno dei major per gli “over 50” che si conclude all’Oak Tree Gc di Edmond in Oklahoma. E’ tornato al comando Gil Morgan (207 - 66 70 71), leader dopo il turno d’apertura, seguito con 208 da Brad Bryant (69 67 72) e con 210 da Loren Roberts e Peter Jacobsen. In corsa per il titolo anche Jay Haas e Dana Quigley, quinti con 211, e D. A. Weibring e Dick Mast, settimi con 212. Nel 75 di Calì tre birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Us Pga Tour: Herron E Pernice jr Leaders – Tim Herron (203 - 70 65 68) e Tom Pernice jr (67 68 68) sono i nuovi leaders a un giro dalla fine del Fedex St. Jude Classic (Us Pga Tour) al Tpc Southwind di Memphis nel Tennessee. Al terzo posto con 204 Kris Cox, al quarto con 205 Jay Delsing e John Cook. Difficilmente potranno inserirsi nella lotta per il successo il campione uscente Justin Leonard e David Toms, undicesimi con 208, mentre è fuori gioco Chris Dimarco, 31° con 211. Campionati Nazionali Juniores: Favoriti Al Proscenio - Primo turno di qualificazione medal con poche sorprese ai Campionati Nazionali Juniores iniziati sul percorso del Golf Club Parco di Roma, nella capitale. Nel torneo maschile subito al proscenio i due grandi favoriti: Lorenzo Gagli è al comando con 69 colpi e Matteo Delpodio al secondo con 71. Ben distanziati gli altri con Fabrizio Marzilli, Matteo Massitti, Gerardo Zarattini e Matteo Manassero al terzo posto con 75. Tutti i candidati al titolo sono entro i primi sedici posti, ossia quelli che daranno diritto ad accedere ai match play, a parte Cristiano Terragni, 18° con 79, Marco Guerisoli e Marco Beneduce, 24. I con 81. Nel campionato femminile in vetta con 76 colpi Federica Angioletti e Camilla Patussi, quindi con 78 Federica Rossi, Alessia Knight, Francesca Compans e Chiara Brizzolari. Giro tranquillo e settimo posto con 79 per Anna Rossi. Rischiano il taglio Ilaria Cinel e Giusy Paolillo, 16. E con 86, e Matia Maffiuletti, 19ª con 87. German Ladies: Vittoria Valvassori Decima - Vittoria Valvassori è passata dall’ottavo posto al decimo posto con 231 colpi (76 79 76) nel terzo giro del German International Ladies Amateur Championship al Dusseldorfer Cc, a Ratingen in Germania. Ha riguadagnato sei posizioni Anna Roscio, da 32ª a 26ª con 239 (79 85 75). Ha perso ritmo la tedesca Katharina Schallenberg (215 - 68 71 76) che con un 76 ha permesso il riavvicinamento della belga Benedicte Toumpsin (217 - 79 67 71). Terza con 222 l’olandese Marjet Van der Graeff, quarta con 224 la russa Maria Verchenova. .  
   
   
GOLF – ALPS TOUR: MASSIMO FLORIOLI CEDE IN PLAY OFF NEL GOSSER OPEN  
 
 Milano, 29 maggio 2006 - Massimo Florioli (207 - 67 68 72) si è classificato al secondo posto nel Gosser Open, torneo dell’Alps Tour che si è svolto al Gc Erzherzog Johann nella Styria. Il mantovano ha concluso le 54 buche alla pari con l’austriaco Jurgen Maurer (207 - 67 68 72), con il quale ha fatto corsa parallela al comando, poi ha ceduto alla seconda buca di play off. Florioli si è trovato in svantaggio di tre colpi per la partenza bruciante dell’austriaco nel giro finale (tre birdie), ma ha recuperato con pazienza fino a raggiungere la parità alla 17ª buca su un bogey dell’avversario. Infinei il verdetto negativo nello spareggio, ma ottima comunque la prova. Al terzo posto lo svizzero Nicolas Sulzer con 208, quindi a sottolineare la buona prestazione complessiva dei pro italiani al 4° con 209 Renato De Rosa (69 69 71) ed Emmanuele Lattanzi (68 70 71), al 10° con 210 Gianluca Pietrobono (74 66 70) e al 13° Andrea Basciu (72 66 73). A premio anche: 21° con 214 Giorgio Grillo, Matteo Peroni e Andrea Zani; 28° con 215 Nicola Maestroni; 30° con 216 Alfredo Da Corte; 36° con 217 Daniele Bellacci; 43° con 222 Andrea Zanini; 46° con 223 Marco Valerio Cidonio. European Tour: Domina Howell, Canonica 19° - Con un buon giro finale in 69 colpi Emanuele Canonica (284 - 72 71 72 69) ha chiuso al 19° posto, insieme a Ernie Els e a Retief Goosen, il Bmw Championship (European Tour) disputato sul percorso del Wentworth Club di Virginia Water in Inghilterra. Ha dominato l’inglese David Howell (271 - 68 65 69 69), che ha distanziato di cinque colpi il connazionale Simon Khan (276 - 70 68 70 68). Al terzo posto con 277 lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, al quarto con 279 l’australiano Brett Rumford. In bassa classifica Alessandro Tadini, 53° con 291 (77 68 69 77). Per il trentunenne David Howell, attuale leader della money list, è il quarto titolo nel circuito europeo. Non hanno superato il taglio dopo 36 buche: Francesco Molinari, 67° con 147 (76 71), un colpo oltre il limite di qualifica, e Costantino Rocca, 108° con 151 (74 77). Challenge Tour: Titolo Ad Adrien Mork, 7° Andrea Maestroni - Andrea Maestroni ha ottenuto la settima posizione con 271 colpi (72 66 65 68) nel Tikida Hotels Agadir Moroccan Classic (Challenge Tour) al Golf du Soleil, ad Agadir in Marocco. Al 19° posto con 274 Michele Reale (66 69 71 68), al 37° con 277 Alessandro Napoleoni (71 67 69 70), al 55° con 284 Marco Bernardini (70 69 74 71). Ha vinto il francese Adrien Mork (265 - 63 59 74 69), con un colpo di vantaggio sul connazionale Julien Van Hauwe (266 - 68 67 64 67) e sul gallese Mark Pilkington (66 67 67 66). Dopo 36 buche Mork, primo giocatore europeo a girare in 59 colpi, grazie a questo punteggio aveva un margine di dieci lunghezze sul secondo classificato. Non hanno superato il taglio: 103° con 144 Stefano Reale (73 71), 108° con 145 Gianluca Baruffaldi (72 73) e Marco Soffietti (68 77). Campionati Nazionali Juniores: Iniziano I Match Play - Iniziano i match play nei Campionati Nazionali Juniores che si stanno svolgendo sul percorso del Golf Club Parco di Roma, nella capitale. Nelle prossime due giornate per i sedici ammessi alla fase finale sono in programma due turni giornalieri con conclusione martedì 30 maggio, quando si disputeranno semifinali e finali. Nel torneo maschile Lorenzo Gagli (138 - 69 69) ha dominato la qualificazione su 36 buche medal, lasciando a otto colpi Matteo Delpodio (146 - 71 75), con il quale divide i favori del pronostico. Seguono con 150 Benedetto Pastore e Alberto Campanile e con 151 Tomasz Boniek, Luca Beneduce e Fabrizio Marzilli. Nel primo incontro Lorenzo Gagli affronterà Andrea Chiapuzzo. Nel campionato femminile al primo posto Federica Angioletti con 154 (76 78), quindi con 158 Camilla Patussi (76 82) e con 161 Alessia Knight, Chiara Brizzolari e Federica Rossi. Qualificazione tranquilla per Anna Rossi, sesta con 162, e qualche patema per Giusy Paolillo, 13ª con 167. Nel primo turno Federica Angioletti avrà di fronte Ilaria Cinel. German Ladies: Valvassori 15ª, Roscio 24ª - Vittoria Valvassori al 15° posto con 311 colpi (76 79 76 80) e Anna Roscio al 24° con 317 (79 85 75 78) nel German International Ladies Amateur Championship che si è concluso al Dusseldorfer Cc, a Ratingen in Germania. Vittoria annunciata della tedesca Katharina Schallenberg (289 - 68 71 76 74) al comando sin dal primo giro. In seconda posizione la belga Benedicte Toumpsin (292 - 79 67 71 75), al terzo con 299 l’olandese Marjet Van der Graeff, al quarto con 303 la belga Tamara Luccioli e Zuzana Masinova della Repubblica Ceca. .  
   
   
GOLF – LET: UNA GRANDE VERONICA ZORZI HA VINTO PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO L’OPEN DE FRANCE  
 
Milano 29 maggio 2006 - Ancora una vittoria italiana in campo europeo. Una grande Veronica Zorzi, infatti, si è imposta per il secondo anno consecutivo nel Vediorbis Open de France, torneo del Ladies European Tour che si è disputato a Le Golf d’Arras di Anzin St. Aubin in Francia. La veronese, che compirà ventisei anni a ottobre, con un 72 finale e il punteggio di 281 (71 69 69 72) ha ottenuto il suo secondo successo nel circuito femminile europeo con un colpo di vantaggio sulla plurititolata campionessa inglese Laura Davies (282 - 72 73 68 69), quattro sulla francese Stephanie Arricau (285 - 73 70 70 72) e cinque sull’altra transalpina Gwladys Nocera (286 - 73 72 69 72). La Zorzi ha iniziato il torneo al quinto posto, a due colpi dalla leader Trish Johnson poi scesa in classifica, quindi ha preso il comando al termine della seconda giornata, quando ha saputo districarsi meglio delle altre in condizioni atmosferiche avverse. Nel terzo giro ha attaccato ancora e i tre colpi di margine sono diventati quattro sulla Davies e sulla Arricau e cinque sulla Nocera. Nel turno conclusivo la Zorzi ha iniziato in maniera imperiosa con due birdie, poi ha proseguito con sette par fino alla nona costringendo le avversarie a una affannosa rincorsa. La Davies (2 birdie e un bogey) ha contenuto il divario in cinque colpi, la Nocera è stata la più positiva con una tripletta di birdie ed è passata in seconda posizione a quattro lunghezze, a sei la Arricau, che dopo una bella reazione iniziale è affondata con due bogey. Tra la buche 10 e la 12 la Zorzi con altri due birdie e il parziale di “meno 11” sembrava aver dato la stoccata decisiva. Naufragava la Nocera (2 bogey) e la Arricau era costretta a rincorrere il par più che pensare ad attaccare: in sostanza alle due francesi non rimaneva che competere per la terza posizione. Non mollava invece la Davies, che metteva a segno due birdie e si portava nuovamente a cinque colpi dalla Zorzi. Mancavano, però, quattro buche alla conclusione e tutto sembrava deciso, ma a quel punto avveniva l’ impensabile. La veronese commetteva il primo errore sul green della buca 15, il suo gioco diventava affannoso e proseguiva con un bogey a buca. La Davies, però, non sapeva approfittarne e la Zorzi, malgrado i quattro bogey consecutivi, poteva conservare un prezioso colpo di margine. Con il titolo la veronese ha ricevuto anche un assegno di 48. 750 euro. In meno di un mese è stato il secondo successo italiano in campo europeo, dopo il trionfo di Francesco Molinari nell’Open d’Italia. “La stagione non si poteva presentare meglio di così” ha commentato il presidente federale Franco Chimenti. “Sono due successi che hanno il valore aggiunto dell’età dei due protagonisti, giovani di grande carattere che lasciano ben sperare in prospettiva. Non spetta a me dire che il golf sta vivendo un momento molto felice, tuttavia le vittorie in campo internazionale e i numeri che indicano i progressi del nostro sport sono molto eloquenti”. In media classifica le altre giocatrici italiane: 20ª con 294 Federica Piovano (73 73 75 73) e Sophie Sandolo (72 72 75 75); 29ª con 296 Stefania Croce (72 80 70 74); 32ª con 297 Diana Luna (73 76 76 72); 55ª con 302 Tullia Calzavara (72 77 76 77). Non hanno superato il taglio dopo 36 buche: Barbara Paruscio, 73ª con 154 (78 76), Margherita Rigon 100ª con 158 (75 83) e Isabella Maconi, che si è ritirata .  
   
   
RESENTATO IN REGIONE IL GP D’ITALIA DI MOTOCROSS MONDIALE MX1 – MX2  
 
Firenze, 29 marzo 2006 – Lo scorso 26 Maggio presso la Sala Stampa Palazzo Bastogi della Regione Toscana a si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Grand Prix d’Italy di Motocross valevole come settima prova del Campionato Mondiale Mx1 e Mx2 atteso a Montevarchi (Ar) i prossimi 10 e 11 giugno. La presentazione dell’evento, organizzato sul circuito internazionale valdarnese dalla società Dbo in collaborazione con il Motoclub Brilli Peri, ha visto assieme nel tavolo dei relatori l´assessore allo Sport della Regione Toscana Sig. Ra Mariella Zoppi, il Sindaco di Montevarchi Giorgio Valentini, il Consigliere Nazionale Fmi (Federazione Motociclistica Italiana) Giovanni Copioli e il Presidente del Moto Club Brilli Peri di Montevarchi Loris Bernini, che hanno portato il saluto ai presenti e risposto alle domande dei giornalisti. In apertura l’assessore regionale Zoppi, mostrando buona preparazione del tema toccato, ha ricordato non solo l’importanza del motociclismo in Toscana ma anche dell’indotto che dalle manifestazioni scaturisce, in special modo eventi di questa portata che creano più che un turismo sportivo un movimento derivante, sicuramente da valutare più attentamente con uno studio. Per il sindaco Valentini, che rappresentava l’amministrazione Comunale di Montevarchi, proprietaria del circuito “Miravalle”, questo è l’ennesimo mondiale ma ogni volta è un evento speciale che andrà a coinvolgere, in questa occasione, anche il centro storico del paese con il “Mercatale”, un mercato che inizierà la mattina del sabato e si protrarrà sino a notte offrendo tra le altre cose anche momenti di solidarietà, di spettacolo e di gastronomia con i più raffinati prodotti della regione. Grande momento anche per la Fmi, ha dichiarato il consigliere Copioli ricordando il grande lavoro di questo sodalizio, fiore all’occhiello della Federmoto, che in occasione del Gran Premio presenterà un circuito ancora più splendente e sempre più conforme alle vigenti normative sportive molto esigenti in fatto di sicurezza non solo degli atleti ma anche verso il pubblico e gli addetti ai lavori. Questo mondiale, inoltre, permetterà ai giovani di avvicinarsi senza troppi sforzi economici grazie alla politica popolare dei prezzi che permetterà l’accesso con solo 1 euro ai ragazzi fino a 13 anni di età e addirittura gratuitamente a chi è già un giovane praticante minicrossista. Infine il presidente del club valdarnese Bernini, fiero di poter ospitare sullo storico circuito un altro evento esclusivo come quello dell’Mx1 e Mx2. Il circuito è pronto ad accogliere i piloti così come il pubblico, che deciderà di assistere a questo atteso confronto. Un gran numero di persone saranno impegnate per garantire il miglior funzionamento in ogni comparto, dalla pista ai parcheggi con il grande contributo fornito dalle donne, protagoniste nell’organizzazione di questa manifestazione oltre ai numerosi volontari coinvolti. .  
   
   
DELTAPLANO, VOLANO ANCORA: QUASI 700 IN VOLO  
 
Milano, 29 maggio 2006 - “Volano Ancora” è stato un giorno di festa e di ricordo in omaggio a tutti i piloti caduti in cielo, con qualunque mezzo, in ogni epoca e circostanza, scelto apposta per il 21 maggio quando ricade il secondo anniversario di quella che fu una memorabile impresa, vale a dire il sorvolo dell’Everest in deltaplano da parte di Angelo D’arrigo. Promossa dalla Fivl, federazione che raccoglie i piloti di deltaplano e parapendio senza motore, la giornata ha raccolto grande adesione anche da parte delle federazioni del volo a motore, aliante, aeromodelli, mongolfiere e paracadute. Oltre 250 associazioni coinvolte in questo giorno che nulla aveva a che fare con una commemorazione nel senso rituale del termine. Infatti, da ogni sito di volo, aeroporto, aviosuperficie od altro d’Italia, alle ore 16 il maggior numero di piloti possibile ha tentato di trovarsi in volo, tutti insieme ciascuno con il proprio mezzo. Nonostante il cattivo tempo che ha tenuto a terra almeno il 70% dei mezzi, diversamente in volo, ben 683 piloti delle varie discipline si sono trovati in cielo, mentre i tanti rimasti a terra osservavano il rituale minuto di silenzio. In alcune regioni non si è volato affatto per pioggia, o forte vento, mentre in altre il tempo ha consentito solo a pochi di mettersi in volo. Un poco meglio è andato in Lazio, Sardegna e Sicilia, regione di D’arrigo. A rappresentare tutti i piloti volati nei cieli più alti, c’era anche il nome di Giulio De Marchis, esperto pilota di volo a motore. I due alcuni scomparvero insieme durante una manifestazione aerea. La manifestazione ha consentito di raccogliere fondi per le opere umanitarie che D’arrigo aveva intrapreso nel corso delle sue imprese in Nepal e Sud America. Ora si sta pensando di istituzionalizzare la data nella terza domenica di maggio d’ogni anno. .  
   
   
LO SCI NAUTICO AZZURRO DAVANTI A TUTTI AD ATLANTA  
 
Milano, 29 maggio 2006 - Un esordio di stagione più che positivo per lo sci nautico azzurro. Gli slalomisti Stelio Merolla e Matteo Luzzeri si sono classificati rispettivamente primo e terzo al Callaway Garden di Atlanta, dove sono in corso di svolgimento gli Us Open Under 21. I due diciottenni Stelio Merolla, napoletano Campione Europeo Under 17 di slalom lo scorso anno in Svezia, e Matteo Luzzeri, bresciano, si sono imposti sugli altri concorrenti confermando quanto detto dal commentatore americano, che ha definito la scuola italiana di slalom come la migliore al mondo. “Oggi mi sento di confermare questo commento –afferma il Presidente della Federazione Italiana Sci Nautico Silvio Falcioni-. Gli ottimi risultati conseguiti l’anno scorso agli Europei in Austria, quando conquistammo tutto il podio, non sono stati una casualità. La nostra è una scuola consolidata che nel corso degli anni ha lavorato duramente per arrivare a questi livelli, grazie soprattutto al lavoro dei tecnici Andrea “Bubu” Alessi e Pierpaolo Trani”. .  
   
   
LA NAZIONE VINCE LA PRIMA EDIZIONE DELLA PRESS CUP LA REGATA DEI GIORNALISTI DISPUTATA A CALA DE’ MEDICI  
 
Rosignano, 29 maggio 2006. - La prima edizione della Presscup è stata dominata dal team de La Nazione. L’imbarcazione si è imposta con grinta sulle barche avversarie, gareggiando nello specchio acqueo antistante il porto turistico di Rosignano. La regata dei giornalisti è stata organizzata dal Marina Cala de’ Medici, in collaborazione con lo Yacht Club Cala de’ Medici e Velaitalia di Cino Ricci. Durante le due prime prove di sabato 27 maggio, il tempo sereno e il vento hanno favorito le imbarcazioni sul campo di regata: gli otto equipaggi si sono dati battaglia lungo un percorso a bastone di 5 miglia. I professionisti della stampa si sono cimentati nella gara dimostrando professionalità, determinazione e competenza per tutta la durata della competizione. Nella giornata di domenica 28, invece, il vento (di 5 nodi da sud-ovest) quasi assente, ha dato del filo da torcere: questa difficoltà, che ha ritardato la partenza di un paio di ore, non ha però impedito all’equipaggio de La Nazione di aggiudicarsi il primo premio della Presscup. Al timone Antonio Fulvi (primo giorno di regata) e Cinzia Gorla (seconda giornata): l’equipaggio era inoltre costituto da Giuseppe Fissore, Nedo Finocchio, Rominio Socci e Giovanni Villano. Secondo classificato il team di Gq, capitanato da Alberto Vaccaro, che ha ottenuto lo stesso punteggio generale de La Nazione: tuttavia, non avendo prevalso nella terza prova, ha dovuto cedere la vittoria all’equipaggio toscano. Il gruppo di Chi, con al timone Umberto Brindani, si è aggiudicato il terzo premio per uno scarto di tre punti. La classifica generale è stata stilata in base alla somma dei punteggi ottenuti nelle tre prove disputate. Le parità sono state risolte sulla base del miglior piazzamento ottenuto nell’ultima regata. Premiati i primi tre classificati nella graduatoria generale e tutti i partecipanti. Ordine d’arrivo 1ª regata (27 maggio): 1) Gq 2) La Nazione 3)Sport Mediaset 4) Chi 5) Sailing Channel 6) Il Tirreno 7) Rai – Tgr Toscana 8) Sky Sport Ordine d’arrivo 2ª regata (27 maggio) : 1) Gq 2) La Nazione 3)Sport Mediaset 4) Chi 5) Sailing Channel 6) Il Tirreno 7) Rai – Tgr Toscana 8) Sky Sport Ordine d’arrivo 3ª regata (28 maggio) : 1) Chi 2) La Nazione 3) Sport Mediaset 4) Gq 5) Sailing Channel 6) Il Tirreno 7) Rai Tgr Toscana 8) Sky Sport Risultati Finali
Nome equipaggio Skipper I prova Ii prova Iii prova Totale punti
La Nazione Antonio Fulvi - Cinzia Gorla 2 2 2 6
Gq Alberto Vaccaro 1 1 4 6
Chi Umberto Brindani 4 4 1 9
Sport Mediaset Stefano Vegliani 3 3 3 9
Sailing Channel Matteo Cortese 5 5 5 15
Il Tirreno Elisabetta Arrighi 6 6 6 18
Rai - Tgr Toscana Walter Daviddi 7 7 7 21
Sky Sport Pietropaolo Colnago 9 9 8 26
Gli Equipaggi
Testata Equipaggio
La Nazione Antonio Fulvi e Cinzia Gorla (Timonieri), Nedo Finocchio, Giuseppe Fissore, Rominio Socci, Giovanni Villano
Gq Alberto Vaccaio (Timoniere), Roberto Bruno, Stefano Campo Antico, Enrico Cervi, Stefania Chiesa, Mariafelicita De Baggis.
Chi Umberto Brindani (Timoniere), Attilio Frassoni, Daniele Manca, Marco Paladini, Luigi Radice, Gionata Xerra, Antonio Vettese e Pietro Vettese.
Sport Mediaset Stefano Vegliani (timoniere), Luca Errera, Elena Gibbi, Simone Passoni, Cosimo Taveri
Sailing Channel Matteo Cortese (timoniere) Ennio Coccia, Matteo Mazza, Massimo Nocco, Gael Piombanti, Pierre Piombanti
Il Tirreno Elisabetta Arrighi (timoniere), Alessandro Barabino, Edoardo Barabino, Giovanni Carmilla, Andrea Rocchi, Sbaragli Simona, Tobia Giovanni
Rai-tgr Toscana Walter Daviddi (timoniere), Laura Darsiè, Andrea Daviddi, Stefano Francalacci, Andrea Gori, Adriano Orsi, Federico Romoli
Sky Sport Pietropaolo Colnago (timoniere), Daniele Antonione, Benedetta Molteni, Francesco Pierantozzi
Alcuni commenti: Il Presidente dello Yccm, comandante Massimo Minervini, afferma: “Siamo molto soddisfatti per questa prima edizione della Presscup, un evento che abbiamo fortemente voluto per coinvolgere più da vicino la stampa italiana nel mondo della vela. Un grazie quindi a tutti gli equipaggi che con la loro presenza hanno reso possibile questa manifestazione, e complimenti a tutti i giornalisti per il grande spirito sportivo dimostrato. A tutti un arrivederci alla Presscup 2007”. Cinzia Gorla, timoniere de La Nazione: “Mi sembra incredibile. Ringrazio il mio equipaggio che è stato bravissimo. Sono felice perchè la Press Cup è una manifestazione legata al nostro territorio. Questa vittoria la dedico a tutti coloro che hanno contribuito a raggiungerla e rivolgo i miei complimenti ai miei avversari, che hanno lottato con lealtà e passione”. .
 
   
   
70 BARCHE PER LA GENTLEMEN´S CUP DEL LAGO DI GARDA  
 
Gargnano, 29 maggio 2006 - 70 barche di 3 nazioni: Germania, Svizzera e Italia per la Gentlemen´s Cup, campionato internazionale che il Circolo Vela Gargnano, il club di "+ 39" in Coppa America, ha promosso in questo week riservando una classifica speciale ai timonieri-armatori. Nella classe Protagonist con la prova valida per il circuito Vodafone-enipower affermazione per Roberto Magni (Cv Gargnano), negli Ufo 22 di Beppe Cavalli (Cv Gargnano), nei Fun di Gio Panzera (Canottieri Garda), nei Dolphin 81 di Stefano Franzoni (West Garda Yacht Club) tra i Gentlemen e Nicola Travagliati (Cv Gargnano) nella classifica overall e negli Asso 99 di Pietro Bovolato (Canottieri Intra) nei Gentlemen e di Roberta de Paoli (Cv Gargnano) nella overall. .  
   
   
I MONDIALI DI SCI NORDICO 2011 ALLA NORVEGIA LA VAL DI FIEMME PENSA GIá AL 2013  
 
Milano, 29 maggio 2006 - La Val di Fiemme (Trentino) dovrà attendere almeno ancora 7 anni per ospitare nuovamente, dopo quelli del 1991 e del 2003, il suo terzo campionato mondiale di sci nordico. Oggi il Consiglio della Fis ha deciso che nel 2011 toccherà alla Norvegia organizzare i “mondiali” e così Oslo, come era prevedibile, ha superato l’esame al secondo tentativo, dopo quello, fallito, di Miami per il 2009. La tradizione dello sci nordico ha avuto il sopravvento, ma era logico che finisse così anche perché la Val di Fiemme ha appena chiuso il libro del grande successo del 2003. Oslo ha superato “a pieni voti” l’esame del mondo dello sci, riunito a Vilamoura in Portogallo per il 45° Congresso Fis, così come nello sci alpino la tedesca Garmisch che ha battuto l’austriaca Schladming. Le altre gare iridate sono state assegnate alla Slovenia (skiflying), agli Usa (freestyle) e alla Spagna (snowboard). La presentazione della candidatura della Val di Fiemme, avvenuta alle 14. 20 in una sala in cui sedeva solo il Consiglio Fis, i responsabili delle singole discipline ed i 26 membri della delegazione trentina, è stata giudicata unanimemente la più bella e completa. Ad illustrare le proposte della Val di Fiemme per il 2011 è stato Angelo Corradini, segretario generale del comitato Nordic Ski Fiemme, al tavolo davanti alla commissione Tiziano Mellarini, nella duplice veste di assessore provinciale al turismo e presidente del comitato, Pietro De Godenz, presidente esecutivo del comitato, ed i tre sindaci fiemmesi Longo (Predazzo), Cappelletto (Cavalese) e Delladio (Tesero), quest’ultimo pure presidente del comprensorio. Una presentazione multimediale di grande effetto, con le immagini delle edizioni del 1991 e del 2003 che scorrevano su un maxischermo, accompagnate dalle note dell’Autunno di Vivaldi, dell’Aida e in conclusione quelle della Cavalleria Rusticana con l’indimenticabile immagine di Cristian Zorzi con il dito sulla bocca a zittire tutti nello stadio olimpico di Pragelato, all’arrivo vittorioso della staffetta. La Val di Fiemme esce in ogni caso a testa alta da questa sfida, che solo uno stravolgimento poteva dare vincente. Tiziano Mellarini è comunque soddisfatto:”Ci battevamo contro il cuore dello sci nordico, sarebbe stato davvero un sogno riuscire al primo tentativo”. Pietro De Godenz, che fra il resto oggi compie gli anni, afferma:”Non nascondo che, pur consapevoli che sarebbe stato quasi impossibile, un pensierino concreto al 2011 l’abbiamo fatto. ” Il presidente della Fisi, Gaetano Coppi, in cuor suo si aspettava che all’ultimo qualche consigliere potesse far convergere la propria adesione a favore dell’Italia, ma l’alleanza Norvegia-germania è stata forte. Per la Val di Fiemme è però ora di mettersi già al lavoro. L’8 agosto è in programma a Predazzo una tappa del Fis Summer Grand Prix di salto, la Coppa del Mondo estiva, poi a gennaio sono in calendario le due giornate conclusive del Tour de Ski, la nuova espressione della Coppa del Mondo di fondo, e due prove di Coppa del Mondo di combinata nordica. Nel frattempo la Ipc ha chiesto informalmente alla Val di Fiemme di ospitare il campionato del mondo 2009 di fondo e biathlon per disabili, ma ci sarà da lavorare anche per la candidatura da presentare in Sudafrica nel 2008, e sarà una richiesta per i “mondiali” 2013. Ci saranno altri candidati da affrontare, difficilmente Zakopane, ma si sono annunciate Lahti (Fin), Falun (Swe) e si sussurra addirittura la Cina. Www. Fiemme2011. Com .  
   
   
PARCO DI SPINACETO: NASCE IL POLO DEL RUGBY, GIUNTA CAPITOLINA APPROVA PROGETTO  
 
Roma, 29 maggio 2006 - Con il via libera della Giunta capitolina trova finalmente casa la storica società Rugby Roma, la squadra della capitale, una delle più antiche nel panorama nazionale con il suoi 75 anni di storia. Nascerà nel Parco di Spinaceto, alla periferia sud di Roma, il polo del Rugby ed un complesso per il fitness che comprende una palestra, una piscina e la prima pista olimpionica di pattinaggio. Il nuovo progetto, redatto insieme alle associazioni di quartiere, è stato approvato dalla Giunta Capitolina ieri pomeriggio per accelerare i tempi di realizzazione del complesso sportivo la cui esecuzione sarà affidata alla società Iceland con la formula dei “Punti verdi qualità”. Le opere di riqualificazione del Parco di Spinaceto con le nuove strutture – per un valore di 14 milioni di euro - saranno avviate già alla fine del mese di agosto e dureranno 18 mesi. I concessionari avranno l’obbligo di curare la manutenzione del Parco. Garanti del corretto svolgimento dei lavori, nel rispetto del Parco campagna di Spinaceto, saranno gli stessi cittadini che la Giunta capitolina ha designato ispettori ufficiali. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore all’ambiente Dario Esposito che per oltre due anni ha definito il progetto con le varie realtà locali: associazione il “Parco di Spinaceto”, “Italia Nostra”, associazione “Colle della Strega”, “Le Betulle” ed il “comitato di quartiere Spinaceto”: “Grazie all’intenso lavoro di partecipazione con i cittadini, realizzeremo un’opera che contribuirà al rilancio del Parco di Spinaceto non solo come realtà per lo svago e il tempo libero ma anche per la pratica di sport come il rugby ed il pattinaggio sul ghiaccio che a Roma vantano una tradizione importante e che devono essere rilanciati a partire dalla realizzazione di strutture adeguate. Il lavoro di partecipazione si dimostra una strategia vincente soprattutto nel settore della tutela dell’ambiente. ” .  
   
   
TERZA TAPPA KIA RAMPITOUR D´ITALIA PAGANELLA BIKE PAEZ FA IL BIS ALLA PAGANELLA BIKE SUL PODIO ANCHE ACQUAROLI E DEHO  
 
Andalo (Trento) 29 maggio 2006 - L’aria della Paganella evidentemente è un toccasana per il colombiano Leonardo Paez. Come è successo lo scorso anno, anche per l’edizione 2006 della Paganella Bike di Andalo ha messo in mostra le sue eccezionali doti di scalatore e così la terza tappa del Kia Rampitour d’Italia di mtb porta la sua firma. È stato lui l’artefice della prima fuga, ben conscio delle sue lacune in discesa, e così ha anticipato tutti inserendo un rapporto molto duro fin dalla prima salita e mostrando le spalle a tutti. Sulle rampe del Dosson si sono viste le prime scaramucce, con i migliori che hanno cercato un varco nel folto gruppo dei partenti, quasi un migliaio. Ovvio che la “maglia rosa” Ruslan Ivanov (è il leader del Kia Rampitour d’Italia) ha cercato di tamponare immediatamente la situazione e così si è messo alle spalle del colombiano, senza mai perderlo di vista per tutta la salita del Dosson. Dalle scaramucce si è passati ben presto alla bagarre, e dietro ai due fuggitivi si sono messi i bergamaschi, amici ma rivali, Deho e Acquaroli. Al primo scollinamento il distacco era davvero esiguo, appena una manciata di secondi. Paez davanti a Ivanov, Deho davanti ad Acquaroli, ma questi ultimi due in discesa sono notoriamente più veloci dei due “stranieri” e così nel tratto che picchiava forte verso Molveno la situazione si è ribaltata. Deho e Acquaroli hanno sorpassato i due di testa senza nessuna esitazione e sono transitati per primi lungo le rive del lago di Molveno. Dietro di loro sono quindi transitati Paez, Ivanov staccato di un briciolo, e ancora Baretto, Medvedev, Dalto, Costa e Bettin. Dopo Molveno il percorso infieriva ancora sui meno allenati, con una ripida salita fino al Gpm di Pian della Lipa. E’ stato qui che Paez ha sfoderato nuovamente la sua grinta da scalatore. Ha freddato Deho, poi ancora Acquaroli e per un po’ i due si sono dati il cambio. Quasi un minuto il distacco fra i due della Full Dynamix e Deho al termine della salita, distacco che il bergamasco dell’Olympia ha praticamente azzerato al termine dell’ultima discesa. Così ai piedi dell’ultima ripida ascesa i tre di testa erano racchiusi in un fazzoletto di pochi secondi. Paez ha avuto una leggera indecisione e Deho senza indugi ha messo le sue ruote davanti, ma dopo alcune pedalate l colombiano ha inghiottito Deho e Acquaroli. A quel punto si è rizzato sui pedali e poi via, quasi come sul velluto, di filato verso il traguardo di Andalo. E mentre Paez col suo sorriso salutava il pubblico, Acquaroli spendeva le ultime energie per tenersi dietro Deho. Tempo record per Paez, 1h39’22”, una media invidiabile di 24 km/h, 51” di vantaggio su Acquaroli e 1’ su Deho. Ivanov, quarto, ha accusato oltre tre minuti, ma la sua maglia rosa se l’è tenuta ancora ben stretta. Il moldavo della Scott è tuttora il leader incontrastato del challenge, non si è neppure voltato sul traguardo visto che alle sua spalle gli era stato annunciato il russo Medvedev in recupero. Primo dei “terrestri” il vicentino Costa, gli altri evidentemente correvano su un altro pianeta. Ma se Paez se la ride dall’alto del podio, altrettanto fa Elena Giacomuzzi. Le trentina ha macinato chilometro su chilometro, in tutto erano 40,4, sempre al comando, una gara che l’ha vista primeggiare sull’altoatesina Alexandra Hober con un netto distacco, oltre 3’, addirittura abissale quello dalla terza, Marika Covre. Una Paganella Bike d’èlite, quella del 2006, accompagnata da una piacevole giornata di sole, bella da ricordare per i leaders delle singole categorie, Igor Baretto (èlite), Ivo Zulian (Sp), Ruslan Ivanov (M1), Giancarlo Masini (M2), Flaviano Rigon (M3), Leonardo Arici (M4), Silvano Janes (M5) e infine Lorena Zocca (femminile). Prossima tappa del Kia Rampitour d’Italia, la quarta, tra 15 giorni a Lavarone. C’è una tre giorni da non perdere, la 1000Grobbebike abbinata alla 100 Km dei Forti, che rappresenta anche la gara di apertura della stagione marathon del Rampitour. .