Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Marzo 2009
PREMIO PER IL GIORNALISMO DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 9 marzo 2009 - Nel 2009 sarà assegnato per la seconda volta il Premio del Parlamento europeo per il giornalismo. Verrà attribuito ai giornalisti che si saranno occupati delle principali tematiche europee o che avranno promosso la comprensione delle Istituzioni e delle politiche della Unione europea. Le candidature potranno essere presentate tra il 15 gennaio 2009 e il 31 marzo 2009. Il premio sarà assegnato nell´ottobre 2009 (http://www. Eppj. Eu/). . .  
   
   
CONTRIBUTI EDITORIA, ENTRO IL 31 MARZO LE DOMANDE  
 
Potenza, 9 marzo 2009 - Scade il 31 marzo 2009 il termine per la presentazione, al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della domanda per l’accesso alle provvidenze all’editoria (giornali, tv e radio) relative all’anno 2008, erogate ai soggetti in possesso dei requisiti previsti dalla Legge n. 67/1987 e dalla Legge 250/1990 e successive modificazioni ed integrazioni. Lo rende noto la presidente del Corecom Basilicata, Loredana Albano, precisando che la domanda va presentata dal soggetto giuridico titolare del titolo amministrativo per ognuna delle testate giornalistiche. Per conseguire il rimborso ad un solo canone di noleggio ed abbonamento ai sistemi di telecomunicazione via satellite va indicato l’importo della spesa complessiva sostenuta nell’anno di riferimento dei contributi (esclusa iva) in cui sia distinto (se specificato nelle relative fatture) l’importo riferito al segmento di contribuzione da quello riferito al segmento di diffusione. Per quanto attiene al rimborso delle spese sostenute per consumi di energia elettrica, è necessario inoltre evidenziare: l’importo della spesa sostenuta per consumi di energia elettrica nell’anno di riferimento dei contributi, distinto per ciascuna testata, al netto dell’iva, di ogni altra imposta e di eventuali altri elementi non relativi alla fornitura di energia elettrica; il numero, l’intestazione e l’ubicazione delle utenze e il relativo gestore; l’attestazione dell’avvenuto pagamento di tutte le fatture o bollette relative alle utenze richieste. .  
   
   
NIELSEN ONLINE LANCIA ANCHE IN ITALIA BUZZMETRICS, IL SERVIZIO PER L’ANALISI DEL PASSAPAROLA ONLINE  
 
Milano, 9 marzo 2009 – Nielsen Online presenta il 5 marzo Buzzmetrics, lo strumento per la misurazione del “buzz”, ovvero l’insieme di tutti quei contenuti, opinioni, consigli, passaparola che corrono sulla rete. “Buzzmetrics è attivo con grande successo negli Stati Uniti da oltre dieci anni e dal 2007 anche in Gran Bretagna, Germania, Australia/nuova Zelanda e Spagna. In Italia questo servizio era molto atteso dalle tante aziende che stanno comprendendo quanto sia importante ascoltare la voce dei consumatori sul web”, spiega Luca Bordin, Managing Director Nielsen Online. “Stiamo assistendo al boom dei contenuti generati dagli utenti. I nostri dati ci dicono che sempre più persone frequentano community, blog, social network: nel mondo a dicembre 2008 erano quasi 250 milioni, 16 milioni solo in Italia – prosegue Bordin – ma ciò che colpisce è il tempo che queste persone vi dedicano: nel nostro Paese una media di oltre 3 ore e mezza al mese a testa”. In questo proliferare di conversazioni, opinioni, contenuti condivisi, arriva in Italia Buzzmetrics, il servizio Nielsen Online che aiuta aziende, istituzioni e anche personaggi pubblici ad avvicinarsi ai propri consumatori-navigatori: comprendere a fondo quello che pensano e quello che vogliono per mettere a punto strategie di marketing consapevoli. “Internet è un ambiente ricco di opinioni, commenti e più in generale di contenuti generati dagli utenti. Un “salotto” nel quale le conversazioni avvengono spontaneamente, senza sollecitazione da parte dei “padroni di casa”. Se al 10% degli italiani con più di 14 anni piace partecipare attivamente alle discussioni online su prodotti e servizi, a leggerle è quasi il 30%” sottolinea Cristina Papini, Sales & Project Manager Nielsen Online, citando i dati dell’Osservatorio Multicanalità 2008. Come può quindi Buzzmetrics aiutare le aziende a districarsi nel labirinto del web? Buzzmetrics indicizza le fonti sulle quali i consumatori parlano, andando a individuare in tempo reale i commenti che riguardano il brand, il prodotto o l’argomento di interesse. “Con Buzzmetrics i contenuti generati dagli utenti possono essere misurati quantitativamente e analizzati qualitativamente. Le nostre piattaforme attingono da database di grandi dimensioni - oltre 103 milioni di blog e 100 mila forum indicizzati nel mondo - e restituiscono dati di volume e dispersione del buzz, utili per alcune tipologie di analisi, come ad esempio quella realizzata in occasione delle elezioni presidenziali americane che ha rivelato che Obama è stato citato nel 10% del totale messaggi online nella settimana delle elezioni. Ma quando si parla di un brand o di un prodotto, è altrettanto importante capire come se ne parla, ovvero analizzare il sentiment e individuare gli argomenti più discussi”, spiega Cristina Papini, e prosegue “Si tratta di uno strumento particolarmente utile per studiare la reputazione dell’azienda o della marca, misurare l’efficacia di una campagna pubblicitaria o monitorare il lancio di un nuovo prodotto”. “Il servizio offerto da Buzzmetrics è andato perfezionandosi nel corso di oltre dieci anni di esperienza internazionale, grazie anche alla collaborazione con oltre 125 tra i più importanti marchi globali nostri clienti, così da avere raggiunto ora standard qualitativi eccellenti. Anche un prestigioso istituto come Forrester Research ha nominato Nielsen Buzzmetrics come leader mondiale nella misurazione del buzz” - afferma Shobhana Srinivasan, International Product Manager Nielsen Online . Ed ecco allora che Nielsen Online presenta il primo studio condotto attraverso Buzzmetrics in Italia sulla risonanza sul web di alcuni temi mediatici di cui comunemente si parla in casa, in ufficio, con gli amici. Sanremo, Grande Fratello e il Premio Oscar: cosa fa parlare di più? L’analisi del volume del buzz online confronta gli eventi 2008 con quelli 2009 e mostra come il numero dei commenti aumenti con l’avvicinarsi degli eventi per poi decrescere quando questi sono terminati. E non c’è dubbio che l’edizione 2009 del Festival abbia riscosso maggiore attenzione rispetto a quella precedente anche sulla Rete. Sul successo del Festival il popolo della rete è diviso: con un 36% di commenti positivi, un 35% di negativi e il resto che non manifesta un’opinione precisa. Dall’analisi degli argomenti più discussi emerge che in quasi tutti i messaggi si citano i concorrenti (91%) e in circa la metà gli ospiti speciali (47%), mentre solo il 14% dei messaggi parlano della qualità delle canzoni, argomento che interessa quasi quanto il format della trasmissione (11% dei messaggi). Il 6% dei commenti non dimentica il problema dell’utilizzo di denaro pubblico per realizzare il festival, questione ogni anno alla ribalta ma particolarmente “spinosa” in un clima di crisi economica. Tra i concorrenti più chiacchierati online, Povia è primo seguito dai due vincitori reali Marco Carta e Arisa. Se il giudizio su Povia e Carta è un mix di positività e negatività, apprezzamento unanime per Arisa, la rivelazione di quest’anno. Per quanto riguarda gli ospiti speciali a far parlare di più sono stati Benigni, Mina e la Premiata Forneria Marconi. Nel caso Grande Fratello, il picco di buzz si nota tipicamente in occasione della prima puntata, ma quest’anno lo stesso livello di buzz è stato generato dal dibattito sul “caso Mentana”, quando cioè Enrico Mentana si è dimesso per la decisione di Canale 5 di mandare in onda "Il Grande Fratello" al posto dello speciale "Matrix". Attualità, gossip, politica, prodotti, su internet si parla di tutto e tutti si sentono liberi di esprimere il proprio parere: Buzzmetrics li ascolta! .  
   
   
POTENZA, PARTE IL PROGETTO RILANCIO CULTURALE  
 
Potenza, 9 marzo 2009 - La Biblioteca Nazionale di Potenza, dal mese in corso alla fine di settembre, ha dato il via progetto di incentivazione 2009, per il rilancio dell´offerta culturale. L´iniziativa, che risponde alle richieste recentemente espresse dagli utenti in un questionario sulla qualità dei servizi presenti nella strutturai, si articolerà in un prolungamento dell´orario di apertura al pubblico, fino alle 19,15, anche nelle ore pomeridiane del venerdì. Inoltre rimarranno accessibili ,anche la Sala Giuseppe Viggiani (dotata di impianto Wi-fi), nochè le Sale Lettura, Mediateca ed Emeroteca, il sabato mattina. Questo il nuovo orario di apertura della Biblioteca: Lunedì - Venerdì dalle 8,30 alle 19,15 tutte le Sale e i servizi (informazioni, consultazione, prestito, fotocopie); Sabato dalle 8,30 alle 13,30 tutti i servizi e le Sale Lettura, Emeroteca, Mediateca e Viggiani. Il prolungamento dei servizi permetterà, inoltre, una disponibilità più ampia all´uso pubblico della Sala Mostre e della Sala Conferenze e faciliterà la partecipazione dell´Istituto alle iniziative di promozione e valorizzazione sia nazionali, indette dal Ministero (Festa della donna, Settimana della cultura, Festa europea della musica, Giornate europee† del† patrimonio, ecc. ) che locali, organizzate dalla Biblioteca Nazionale. .  
   
   
POETA E SCRITTORE ALGERINO ACCOLTO A POTENZA, “CITTÀ RIFUGIO  
 
 Potenza, 9 marzo 2009 - Il capoluogo della Basilicata aderisce al “Progetto città rifugio”, finalizzato a prestare ospitalità e solidarietà a poeti, artisti e scrittori che sono costretti a fuggire dal loro Paese perché perseguitati. Potenza ha mostrato il suo impegno accogliendo il giovane letterato algerino, Hamza Zirem, originario della Cabilia, costretto alla fuga perché minacciato dal regime del suo Paese, come molti altri artisti berberi (perseguitati, incarcerati, talvolta assassinati), che hanno pagato duramente il prezzo della loro parola. I suoi scritti sono specchio di una realtà di sangue, guerra, integralismi e discriminazioni, che egli descrive con la malinconia dell’esule. La sua denuncia riguarda i conflitti intestini, le ingiustizie sociali e tutti i massacri compiuti in nome di Allah o di Dio, qualunque nome gli si attribuisca. Potenza, accogliendo lo scrittore, gli consente di esercitare quella libertà di espressione e di denuncia che altrove gli è stata negata. Hamza Zirem ha recitato i suoi versi e le sue prose lo scorso 2 marzo al teatro Stabile di Potenza, nell’ambito dell’iniziativa “Lettere d’Autore”, promossa dal Comune della città capoluogo. Una serata all’insegna della poesia, della musica (con la Camerata vocale di Anna Lapetina) e della testimonianza dinanzi all’oppressione. Hamza Zirem ha dichiarato, davanti al pubblico potentino, qual è la sua missione: “cantare la speranza dentro la disperazione”. .  
   
   
“NIENTE SESSO SIAMO INGLESI” AL TEATRO SAN BABILA DI MILANO  
 
Milano, 9 marzo 2009 - Portato in scena ininterrottamente nel West End dal 1971 al 1987, con il record di rappresentazioni consecutive, “Niente sesso siamo inglesi” è tra i più duraturi successi nella storia del teatro inglese contemporaneo. Nel 1973 il regista inglese Cliff Owen ne trasse anche un film. In Italia la maliziosa commedia degli equivoci, scritta da A. Marriot e A. Foot, fu portata da Garinei & Giovannini nel 1972, con protagonista Johnny Dorelli per tre edizioni e, nel 1990, con protagonista Gianfranco D’angelo. Questa nuova edizione, tradotta da M. Lea Pacella e adattata da Gianfelice Imparato, per la regia di Renato Giordano, è una versione più “italiana” e regala una ventata di freschezza al testo. Vale (Valerio Santoro), stimato direttore di banca, riceve un pacco di fotografie pornografiche; non sarebbe il caso di allarmarsi, se l’appartamento preso in affitto con la giovane moglie Lory (Eleonora Mazzoni) non fosse proprietà del clero e situato proprio sopra la Banca Vaticana. L’accaduto scatena un’esilarante serie di fraintendimenti, equivoci ed errori che coinvolge, oltre alla famiglia del protagonista, nella quale spicca Eleonora (Erica Blanc), una madre molto indiscreta, anche la piccola comunità urbana che ruota intorno ad essa. Di quest’ultima fanno parte Felice (Gianfelice Imparato,reduce dal successo di “Gomorra” e “Il Divo”), imbranato frequentatore della casa, che nel tentativo di disfarsi del pacco, lo abbandona davanti ad una parata di guardie svizzere, e Morricone (Luigi Montini). In questa nuova edizione l’ambientazione viene trasportata da una cittadina inglese alla capitale, con il Vaticano che regna su tutto e tutti e anche i tempi si spostano, passando dagli anni ’70 ad oggi, rendendo il testo perfettamente in linea con i giorni nostri e rispecchiante l’attuale situazione sociale italiana. Una trama spumeggiante e scanzonata che scardina la facciata di apparenze e perbenismo della società del nostro tempo, costruita su una macchina comica perfetta, intrisa di serrati scambi di battute, dove i campanelli suonano in continuazione, le porte si aprono e si chiudono e i personaggi si trovano e… si perdono. .  
   
   
TORNA ALLA RIBALTA IL TRIONFO DELLO SPORT A PASSI DI DANZA NEL NUOVO SPETTACOLO PLAY CREATO DA GIULIA STACCIOLI PER LA COMPAGNIA KATAKLÒ  
 
Milano, 9 marzo 2009 - Kataklò approda a Milano dal 5 al 10 maggio al Teatro Nuovo con uno spettacolo magicamente visionario e ricco di humor: Play. In scena performer d eccezione, abilità funamboliche, accenti da street dance, fantasie acrobatiche, piani coreografici classici e contemporanei in un gioco di sovrapposizioni leggiadre e divertenti. Dedicato alle discipline sportive dei Giochi olimpici, conferma il talento creativo di Giulia Staccioli, che ne firma la regia e le coreografie. Di brillante qualità e bellezza, Play si presenta come un alchimia di passi di danza, equilibrismi, pantomime comiche, suoni e colori che si compongono e scompongono in continua trasformazione. Appare il segno distintivo di una regia perfetta che calibra i suggestivi momenti acrobatici a dimensioni evocative e poetiche, mischiando blocchi di fantasie coreografiche simili a pericolanti costruzioni infantili a una robusta dose di ironia. E mai il gioco è stato così sportivo . La bravura spettacolare della compagnia è celebre e qui l immaginario teatrale viene reinventato con un tocco di magia. Kataklò, che è autoprodotta e a cui va il merito di avere dimostrato in oltre 10 anni di attività una caparbia creatività fuori dal comune, si è da tempo distinta per energia, versatilità e nel fare risultare di immediata suggestione e perfettamente leggibili le proprie creazioni. Questa volta è una carrellata di 20 quadri coreografici che 8 performer interpretano. A livelli altissimi di precisione, forte e chiaro, riassumendo in sé l essenza e lo spirito di Kataklò. Play mette sotto i riflettori tutta l esperienza e fa salire sul palcoscenico visioni peculiari e straordinarie. Si accende la magia e i performer strizzano l’occhio al pubblico che si prepara a gustare il nuovo spettacolo. Convogliano la forza fisica e inanellano una serie di uscite fantasiose e bizzarre incentrate su storie di sport: rugby, box, tennis, nuoto sincronizzato, corsa, bob, ciclismo, sci, calcio. Da sottolineare, per i ruoli danzati, la preziosa collaborazione di Jessica Gandini e, per le musiche, la raffinata colonna sonora appositamente realizzata dal noto compositore Ajad e saldamente connessa allo sviluppo dello spettacolo. Gli splendidi costumi di Sara Costantini valorizzano le coreografie, di cui il disegno luci di Andrea Mostachetti coglie ogni riflesso. Ma Play ha incantato innanzitutto il pubblico internazionale, prima ancora del debutto nazionale a Bologna lo scorso 23 ottobre. Il successo inarrestabile di questo spettacolo è partito dalla Cina, dove Kataklò lo ha presentato in prima assoluta. Commissionato dal Comitato olimpico di Beijing in occasione dei Giochi, è stato appositamente ideato per la partecipazione alle Olimpiadi della cultura di Pechino 2008 su invito del Ministero della cultura cinese e con l alto patrocinio del Ministero per gli Affari esteri, dell’Istituto italiano di cultura e dell’Ambasciata italiana per rappresentare l’Italia. .  
   
   
POTENZA, SEGNI DEI TEMPLARI NELLA CHIESA DI SAN MICHELE  
 
Potenza, 9 marzo 2009 - Che Potenza sia stata sede e anche il passaggio dei Templari è cosa nota, basti già pensare alla chiesa di Santa Maria del Sepolcro. Un giovane storico potentino, Giovanni D’andrea, durante i suoi lavori di ricerca volti a tracciare la presenza dei Cavalieri Templari a Potenza e nella stessa regione, si è imbattuto in alcuni simboli situati all’interno della chiesa di San Michele, e soprattutto su uno di questi situato nei pressi dell´altare sul versante sinistro per chi entra in chiesa , su di una colonna non molto o quasi per niente visibile alla gente, se non ci si avvicini sull’altare; sembra presentare molte analogie con il simbolo templare incastonato nell’Incompiuta della Trinità di Venosa e in altre chiese Templari fuori regione. Secondo il giovane studioso, ricalcando all’interno dei marchi le linee confluenti verso il piccolo quadrato che si trova al centro dell’immagine, possono uscire visibili ben due croci patenti inscritte all’interno di due cerchi, e mentre ricalcando i cerchi esterni nella lo forma allungata, congiunti con il quadrato al centro dell’immagine, emerge un altro tipo di croce Templare, che potrebbe essere quella celtica. Vista la quasi coincidenza dei simboli, D´andrea ritiene- allora perché non si potrebbe ipotizzare che anche il marchio nella chiesa di San Michele non sia un simbolo di origine o quanto meno riferibile ai Templare?, visto la coincidenza con il simbolo Venosino e con altri rinvenuti in chiese templari fuori regione, oltre le considerazioni dei studiosi. L’altro elemento che ha richiamato l’attenzione del nostro ricercatore risulta essere il basamento dell’acquasantiera posta sulla destra dell’entrata nella prossimità dell’altare, la quale rappresenta delle strane forme di tre teste umane, diverse ognuna nella loro rappresentazione e una di essa si presenta con dei denti quasi a forma di corna che escono dalla bocca, risulta essere una rappresentazione inusuale su di un basamento di un’acqua santiera, e che potrebbe anche questa rinviare all’immagine del Baffometto venerato dai Templari. .  
   
   
ATTESA A MILANO PER AFRIKA ! AFRIKA ! UNA ESPERIENZA SENSORIALE DIVENTATA GRANDE SPETTACOLO CHE CONQUISTA PUBBLICO E CRITICA  
 
Milano, 9 marzo 2009 - Nella sua recensione di Afrika! Afrika!, la rivista tedesca Der Spiegel ha definito questo spettacolo “il regno degli artisti di strada e il luogo ideale dove assaporare il gusto della vita”. Con questo show, dice il canale televisivo Zdf, André Heller, il famoso artista multimediale viennese ideatore e regista del lavoro, sta facendo un grande regalo al pubblico, agli artisti e a un intero continente. Non capita spesso, ma i critici questa volta esprimono giudizi unanimi nei confronti di questa forma di teatro che somiglia molto ad un family show. Il Frankfurter Allgemeine Zeitung ha addirittura scritto: “I medici dovrebbero prescrivere Afrika! Afrika! a scopo terapeutico !”. E il consiglio in effetti sembra sia stato seguito se si pensa alle lunghe code per accaparrarsi i biglietti. Durante il tour in Germania e Austria, i calendari sono stati modificati in continuazione per soddisfare la domanda e aggiungere date dopo date è stata la regola. Dalla prima mondiale del 14 dicembre 2005, più di 2 milioni di spettatori si sono fatti scaldare dai raggi del sole a colori di Afrika! Afrika!. La sensuale scoperta dell’Africa da parte di André Heller incanta il pubblico grazie al suo ritmo, all’energia e a un gusto della vita altamente contagiosi. I visitatori vedono un’Africa molto diversa da quella stereotipata dei media. Incontrano un continente che è un inestimabile tesoro di tradizioni culturali e di creatività. La troupe ha attraversato l’Africa per due anni, dal Mali al Marocco, dall’Egitto al Sudafrica, lungo tutte le coste fino al cuore del continente, alla ricerca degli artisti e delle performance migliori. Ha inoltre reclutato oltre 100 artisti, tra funamboli, cantanti, danzatori, musicisti, tra quei discendenti della grande migrazione, la diaspora africana, che ha portato nei secoli gli africani tanto nelle Americhe che in Europa e Medioriente: praticamente un lavoro di casting planetario per trovare sempre qualcosa di veramente speciale. L’obiettivo di André Heller era di dare agli africani un palcoscenico europeo abbastanza ampio da rendere giustizia al continente e sul quale esprimere la loro arte. “La sua Africa”, ha scritto la rivista Stern, “si è concretizzata in quella che aveva immaginato: una magnifica scenografia, acrobati spettacolari e costumi ricchi di fantasia che si richiamano a mitiche creature o a divinità di mondi diversi”. André Heller vuole condurre il pubblico in questo altro mondo. Ci riesce con giocolieri e artisti che muovono i corpi come serpenti, che “interpretano” i movimenti con il rigore di grandi attori che sul palcoscenico restituiscono al verbo inglese “to play” il giusto valore semantico: recitazione e gioco, divertimento, appunto. Molti di questi artisti vengono addestrati nelle scuole africane che partecipano al progetto Afrika! Afrika!. Col supporto materiale e logistico dell’Afrikanischer Zirkus, importante istituzione afro/tedesca, gli artisti attingono alle loro culture come fonte d’ispirazione per elaborare i numeri proposti nello show. Oltre alla qualità artistica dell’intero spettacolo, maschere e costumi, musica e danze fanno di Afrika! Afrika! un’esperienza davvero magica. Alcuni elementi ci colpiscono profondamente, entrano nella mente evocando figure mitiche comuni a tutte le nazionalità e religioni, danno potere alla fantasia e segnano il puro trionfo delle emozioni. Una galleria di corpi, volti, suoni, colori per un’arte contemporanea ed insolita che ci aiuta a capire cosa realmente significhi l’Africa oggi. Una concreta forma di autoespressione che va decisamente verso la cognizione di una identità nazionale: africani, non più solo kenyoti, egiziani o congolesi. Non una idea astratta ma un vero progetto culturale da sviluppare e sostenere in modo concreto:per questo il Goethe-institut e la commissione tedesca dell’Unesco per la cultura africana ”Art in Africa”, riceveranno un euro per ogni biglietto venduto per il finanziamento di future iniziative. Info: 199. 177. 199 www. Afrika-afrika. Com .  
   
   
MOSTRA TERREMOTI D’ITALIA 7 MARZO/4 APRILE 2009 UNIVERSITÀ FEDERICO II, FACOLTÀ DI INGEGNERIA  
 
 Napoli, 9 marzo 2009 - Il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri promuove a Napoli la mostra di carattere scientifico e storico Terremoti d’Italia dal 7 marzo al 4 aprile 2009. L’allestimento della mostra a Napoli presso la Facoltà di Ingegneria è supportato dal Consorzio Interuniversitario Reluis e dal Dipartimento di Ingegneria Strutturale dell’Ateneo Fredericiano, entrambi diretti dal Prof. Gaetano Manfredi L’intento dell’esposizione è quello di sensibilizzare i cittadini ed i giovani in particolare alle problematiche connesse al rischio sismico che investe drammaticamente gran parte del nostro Paese,stimolare ad un ruolo attivo nel campo della prevenzione, creare consapevolezza del fenomeno e delle sue caratteristiche fondamentali, informare su ciò che si deve fare in caso di pericolo. Partendo dal racconto degli eventi [la memoria] e attraverso l’approfondimento ottenuto con l’ausilio di strumentazioni e simulazioni sul rischio sismico [la conoscenza], intende offrire al visitatore strumenti utili alla salvaguardia e all’incolumità personale [la difesa]. Il fulcro dell’esposizione è rappresentato dall’area l’esperienza del terremoto dove, grazie a due grandi tavole vibranti che simulano il movimento sismico, il visitatore apprende gli effetti sulle persone e sulle cose attraverso percezioni sensoriali. Su di una tavola, che un ambiente domestico, La Stanza Sismica i visitatori vivono da protagonisti l’esperienza del terremoto. Sull’altra, La Città Sismica è riprodotto un ambiente urbano, dove sono presenti edifici e ponti con diversi sistemi di protezione sismica, in modo che i visitatori possano “vivere” l’esperienza del terremoto dall’esterno. Le tavole vibranti rappresentano un elemento spettacolare e di sintesi dei diversi aspetti tecnico-scientifici, a partire dal quale si intraprende un percorso dedicato alla memoria e alla conoscenza del terremoto e alla difesa dai suoi effetti. Particolare attenzione è dedicata alle attività di apprendimento da parte delle scolaresche che saranno coinvolte in un laboratorio didattico realizzato con la collaborazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Le classi (ultime tre della Scuola Primaria e le tre di Scuola Secondaria di 1° grado) in visita alla mostra possono partecipare al progetto didattico Tutti giù per terra (Prenotazione obbligatoria su http://www. Terremotiditalia. It/prenotazione1. Asp?active_page_id=72). Dispositivi scientifici e sistemi di rilevamento antichi e moderni si ritrovano lungo il percorso espositivo che restituisce così ai visitatori la possibilità di un apprendimento multidisciplinare del fenomeno: • moderni dispositivi antisismici capaci di ridurre drasticamente gli effetti del terremoto, rappresentativi dei più moderni metodi di Difesa attraverso l’azione primaria, quella di prevenzione, mediante la riduzione della vulnerabilità delle costruzioni; strumenti di misura del terremoto di ogni epoca, dal sismoscopio cinese ai sismografi meccanici di inizio secolo, fino alle più moderne apparecchiature elettroniche ed ai complessi sistemi di monitoraggio (con questi ultimi l’intero territorio nazionale e alcune costruzioni significative vengono tenute costantemente sotto controllo dall’Ingv e dal Dpc per garantire la Difesa più efficace, questa volta intesa come capacità di pronto intervento in emergenza e per favorire il miglioramento delle conoscenze attraverso lo studio dettagliato del fenomeno); grandi schermi che illustrano, per migliorare la Conoscenza del visitatore, come nascono e come si misurano i terremoti, quali sono i comportamenti e gli strumenti di Difesa, durante e dopo un terremoto; pannelli che rinnovano la Memoria dei più importanti terremoti di un secolo di storia dell’Italia, attraverso dati tecnici, sismogrammi, giornali e foto dell’epoca relativi ai singoli terremoti; cartoline, foto, documenti d’epoca, testi a stampa relativi ai più importanti terremoti, provenienti dall’Archivio Centrale dello Stato, dalla Biblioteca Nazionale e da collezionisti privati, restituiscono al visitatore la memoria degli eventi; contributi audiovisivi di repertorio completano il percorso, grazie alla collaborazione della Discoteca di Stato, l’Istituto Luce e Teche Rai. .  
   
   
ECCEZIONALE RICONOSCIMENTO PER IL PROGETTO “BYHERINET”  
 
 Potenza, 9 marzo 2009 - Dopo il successo di “Ospitalità nei borghi”, un nuovo importante attestato di riconoscimento giunge dal Ministero della Pubblica Amministrazione per il progetto Byherinet, coordinato dal Dipartimento delle Attività Produttive della Regione Basilicata, con la collaborazione dell’Ufficio Stampa e del Centro Multimediale della Regione. Byherinet, Byzantine Heritage Network, è il primo e unico progetto di cooperazione internazionale Interreg Iii B Archimed in Basilicata ed in Italia, coordinato da un Ente Pubblico, ad essere inserito nell’elenco on line tra i progetti di eccellenza e le storie di buona amministrazione. “Un’esperienza di governance tra le più significative - come afferma l’assessore al Dipartimento Attività Produttive Straziuso - avviata nel 2005 e che sta concludendosi in questi giorni, che ha incentrato la propria attività sulla valorizzazione del patrimonio culturale, con particolare riferimento a quello Bizantino nel Mediterraneo Orientale, un patrimonio unico al mondo che finalmente ha avuto l’opportunità di essere presentato al grande pubblico in anteprima mondiale. ” Partner del progetto sono stati Italia, Grecia e Cipro, con l’Università di Atene, Attica, la Prefettura di Rethymnon di Creta, l’Università di Cipro, l’Ibam-cnr Basilicata, la provincia di Lecce, l’Ente Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano. Tra loro è sorta una rete per migliorare e gestire in modo integrato il comune patrimonio culturale bizantino dell’area di riferimento, finalizzata allo sviluppo di itinerari, progetti pilota, studi, best practices e protocolli internazionali. Le tante iniziative messe in campo hanno contribuito a riqualificare e rilanciare l´offerta ricettiva dei piccoli borghi storici locali, migliorando l´ospitalità e l´accoglienza per favorire il turismo culturale, ambientale ed enogastronomico. “Attraverso strumenti e sistemi dell’Information Society e tramite la collaborazione e lo scambio del know-how -sottolinea Tomangelo Cappelli, Project Manager del progetto Byherinet- i paesi coinvolti hanno avviato un processo di conoscenza e promozione culturale, culminato nell’Evento Multimediale conclusivo ‘Riflessi della cultura bizantina Luce/phos. L’evento che illumina la vita’ che si è tenuto nella Chiesa di S. Nicola dei Greci a Matera nell’aprile 2008, a cui hanno partecipato circa 10. 000 visitatori, decretando il successo del progetto. ” Il Progetto Byherinet, si inserisce in un ampio programma di Rinascenza Culturale sostenuto dalla Regione Basilicata. L’azione ha avviato un processo di conoscenza, attraverso fasi di rilievo, elaborazioni di ricostruzioni virtuali, catalogazione di siti e predisposizione di itinerari turistici, oltre alla creazione di due siti web, www. Byherinet. Org e www. Byherinet. It. Tali attività specialistiche di alta professionalità sono state affidate al personale interno, che ha coordinato l’intero programma, consentendo in tal modo una riduzione considerevole dei costi. .