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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 31 Marzo 2014
GIACOMELLI: “FONDAMENTALE RUOLO COMITATO MEDIA E MINORI. MINISTERO GARANTIRA’ GESTIONE”  
 
Roma 31 marzo 2014 - “Il ruolo del Comitato Media e Minori è fondamentale e il patrimonio di competenze ed esperienze maturato non va disperso”. E’ netta la presa di posizione con cui il Sottosegretario allo Sviluppo economico, On. Antonello Giacomelli, ha aperto l’incontro con il Presidente del Comitato, prof. Maurizio Mensi. Nei giorni scorsi, le decisioni dell’Associazione Tv e Minori (messa in liquidazione dell’Associazione e cessazione di tutti i rapporti di lavoro esistenti) ha allarmato il Sottosegretario che nel corso del colloquio ha convenuto con il Presidente Mensi sull’assoluta urgenza di adottare misure per garantire il rispetto integrale del Codice di autoregolamentazione. “Avrei voluto attendere l’ufficializzazione delle deleghe ma l’esigenza di assicurare l’operatività del Comitato per la tutela dei minori viene prima delle formalità”, ha spiegato il Sottosegretario, assicurando – d’intesa con il Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi – che il dicastero provvederà, in questa fase, a garantire la gestione del segretariato del Comitato, con proprio personale qualificato, assicurandone la piena ed immediata operatività. Giacomelli ha, inoltre, apprezzato e condiviso l’iniziativa del Presidente Mensi di avvio di uno studio volto a individuare una revisione e aggiornamento del Codice in linea con lo sviluppo del mercato e delle nuove modalità di fruizione dei contenuti audiovisivi. L’obiettivo condiviso è, infatti, quello di predisporre i più idonei ed efficaci strumenti di intervento a tutela dei minori, in linea con le indicazioni dell’Unione europea e le migliori pratiche internazionali. E’ in tale contesto che potrà essere ridefinita la natura giuridica del Comitato e individuati i più idonei strumenti atti a contribuire al sostegno finanziario delle iniziative del Comitato stesso nell’esclusivo interesse dei minori.  
   
   
CORECOM FVG: CONVEGNO SU SITUAZIONE EMITTENZA TV IN REGIONE  
 
Trieste, 31 maggio 2014 - Una panoramica completa dell´emittenza televisiva regionale, dal servizio pubblico alle emittenti locali e comunitarie, i problemi nati con il passaggio dal sistema analogico al digitale terrestre, frequenze, ascolti, finanziamenti, ma anche la sovrapposizione dei canali con i Paesi confinanti. Di tutto questo si è parlato nel convegno dal titolo provocatorio "Spending Tv, antenne a rischio?" organizzato dal Corecom Fvg, prima iniziativa pubblica a quattro mesi dal suo insediamento, al quale hanno partecipato numerosi addetti ai lavori, che si sono confrontati con lo stesso presidente del Comitato Giovanni Marzini, per anni volto e voce televisiva ed ex responsabile della redazione giornalistica della sede Rai del Fvg, ma anche con Nicola Sansalone dell´Agcom, Gianpiero Migali dell´ispettorato Fvg del ministero dello sviluppo economico, Filippo Lucci presidente del Coordinamento nazionale dei Corecom e dello stesso Comitato dell´Abruzzo e con Maria Pia Caruso responsabile dei rapporti tra Corecom e Agcom. Più che un convegno - ha affermato Marzini - vedo questa iniziativa come un appuntamento di lavoro, dati i suoi partecipanti. Dopo aver ripercorso le tappe dell´emittenza televisiva, da quando la Rai aveva solo due canali e al contempo nacquero le prime due storiche emittenti private - Telequattro a Trieste e Telefriuli a Udine - Marzini ha evidenziato come nel quadro di revisione aziendale alcune sedi regionali della Rai siano a rischio chiusura o accorpamento. Ma è proprio grazie alla specialità della Regione Friuli Venezia Giulia che quella della Rai non è una semplice sede distaccata, ma un vero centro di produzione televisivo (dal quale - ha evidenziato - escono programmi in lingua italiana e slovena e, per il momento, radiofonici in lingua friulana) e la speranza è che proprio grazie a queste caratteristiche la sede possa non solo continuare la sua attività, ma espanderla per essere sempre più vicina ai cittadini della regione. La situazione dell´emittenza televisiva italiana non è diversa da quella generale del Paese - ha quindi sostenuto l´assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti - e paga la mancanza di programmazione, di scelte che avrebbero dovuto esser fatte quando le condizioni economiche erano diverse, ben migliori delle attuali. Così oggi ci troviamo costretti a riprogrammare tutto, ma in un momento di crisi economica. Quanto alla sede Rai, Torrenti ha sostenuto la sua indispensabilità rispetto alle esigenze della comunità regionale e ha concluso con una riflessione sull´accelerazione in atto nel modo di comunicare, che vede affiancarsi la Web alla televisione classica, sia essa digitale terrestre o piattaforma satellitare: quando la tecnologia riuscirà a portare la qualità dell´immagine Internet a livello delle altre - e ci siamo vicini - si aprirà un modo nuovo di comunicare e il futuro nascerà da questa integrazione. Si è quindi sviluppato un approfondito dibattito, al termine del quale ha tratto le conclusioni il vicepresidente del Consiglio regionale Igor Gabrovec, che ha salutato i convenuti in quattro lingue, a rimarcare la specialità e l´importanza dell´identità plurima di questa regione "che si deve rispecchiare in tutti i media". La scarsità di risorse - ha aggiunto - non deve ledere la qualità dell´informazione, specie non a discapito dei giovani giornalisti, che stanno vivendo un vero e proprio martirio professionale. Sul problema delle frequenze, Gabrovec ha infine informato la platea di come il Consiglio regionale si sia occupato del problema discutendo una mozione per sollecitare un nuovo piano di assegnazione delle stesse.  
   
   
GRANDI VOLTI DEL CINEMA INAUGURANO E SALUTANO IL 62° TRENTO FILM FESTIVAL  
 
Trento, 31 marzo 2014 - Tra i primi titoli annunciati direttamente dalla Berlinale il film di apertura "In Order of Disapperance" con Bruno Ganz e Stellanskarsgård, mentre a chiudere la manifestazione sarà "La montagna silenziosa" con Claudia Cardinale e Eugenia Costantini, kolossal sulla Grande Guerra girato in Trentino-alto Adige. Oltre al già annunciato "The Epic of Everest" (1924) di John Noel - straordinario documento sulla leggendaria e tragica spedizione inglese del 1924 restaurato dal British Film Institute, in prima internazionale il 25 aprile con l´accompagnamento musicale del compositore e musicista elettronico Simon Fisher Turner - il programma cinematografico entrerà nel vivo della ricca programmazione sabato 26 aprile con l’anteprima italiana di "In order of disapperance" di Hans Pettermoland. La travolgente dark comedy norvegese ha conquistato il pubblico dell´ultimo festival di Berlino, dov´era in concorso ed è stata accolta da risate e applausi a scena aperta, richiamando l’attenzione della Teodora Film che ne ha acquistato i diritti e la distribuirà in Italia. Bianche sterminate distese di neve fanno da sfondo a questa commedia nera con due interpreti d’eccezione: Stellanskarsgård, uomo qualunque che alla guida del suo gigantesco spazzaneve si improvvisa giustiziere per vendicare la morte del figlio, scatenando una guerra tra narcotrafficanti, e Bruno Ganz, boss mafioso serbo, in uno dei ruoli più surreali della sua leggendaria carriera. Dalla Norvegia alle Dolomiti, protagoniste della serata di chiusura del festival, in due film che faranno da cornice alla premiazione del concorso internazionale, entrambi prodotti con il sostegno della Trentino Film Commission. Dopo l´anteprima mondiale in concorso all´International Film Festival Rotterdam, sarà la prima italiana per "Trento Symphonia" del collettivo di artisti e filmmakerFlatform, attivo tra Milano e Berlino, le cui opere video sono state presentate in eventi come la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, e nei maggiori festival internazionali e musei di arte contemporanea. Le montagne del Trentino fanno da sfondo a una elaborata coreografia musicale che vede protagonista un´intera orchestra sinfonica, in un´affascinante paradosso visivo e temporale che unisce contemplazione e immaginazione. Nello stesso paesaggio, ma un secolo prima, infuria la dolente ricostruzione della Grande Guerra realizzata dall‘austriaco Ernst Gossner in "La montagna silenziosa",l´anteprima che chiuderà il 62° Trento Film Festival. Girato tra Trentino, Alto Adige e Austria con il sostegno di Trentino Film Commission, Cine Tirol e Business Location Südtirol, il kolossal in costume racconta come gli eventi bellici della Prima Guerra Mondiale nei territori alpini hanno diviso famiglie, trasformato vicini di casa in nemici e separato chi si amava, come i due protagonisti Anderl e Francesca. “Il mio film – dichiara Gossner – è un emozionante racconto storico incentrato sulla guerra che ha diviso il Tirolo, ha segnato la fine della monarchia austroungarica e gettato le premesse per la seconda Guerra mondiale. Ma è anche un dramma toccante che vuole farci avvicinare a un mondo sull’orlo del precipizio: un precipizio che può aprirsi davanti agli occhi di ogni generazione”. Nel cast, accanto ai giovani protagonisti William Moseley ed Eugenia Costantini, una splendida Claudia Cardinale. Le proiezioni dei film di chiusura e apertura, come quelle degli altri lungometraggi nella sezione Anteprime e dei film più spettacolari del festival, si terranno alSupercinema Vittoria, storica sala cinematografica del centro storico di Trento, che quest’anno si affianca ai tre schermi della Multisala Modena per permettere al Trento Film Festival di rispondere alla partecipazione di un pubblico in costante crescita, dai 9.000 spettatori nelle sale del 2010 agli oltre 12.000 nel 2013.  
   
   
IL FESTIVAL DANZA ESTATE APRE LE PORTE ALL’ARTE  
 
Bergamo, 31 marzo 2014 - Si rivolge a giovani writers di età compresa tra i 15 e 30 anni, residenti a Bergamo e provincia, e sarà presentato ufficialmente giovedì 3 aprile alle ore 17.30 presso la sala riunioni dello Spazio Polaresco, il bando pensato da Festival Danza Estate in collaborazione con l’Assessorato all´Istruzione, Politiche Giovanili, Sport, Tempo Libero del Comune di Bergamo. Il tema su cui i candidati si cimenteranno, con bombolette spray messe a loro disposizione, sarà la danza e il movimento. Alla tecnica base, che prevedere l’utilizzo di bombolette spray, sarà possibile affiancare l’utilizzo di tecniche miste. La direzione artistica di Festival Danza Estate selezionerà 5 bozzetti i cui autori saranno invitati a realizzare la propria opera mercoledì 30 aprile 2014 presso lo Spazio Polaresco di Bergamo. Ai writers selezionati saranno assegnati un pannello, formato 2x1m e le bombolette necessarie per la realizzazione del proprio lavoro. I pannelli, che verranno dislocati in luoghi chiave della città tra cui Parco della Trucca; Parco di Sant’agostino; Spalti di San Michele; Spazio Polaresco; Spazio Giovani Edoné e saranno fotografati e pubblicati all’interno del contest fotografico (#danzaestatebg) sulle pagine ufficiali Instagram e Facebook di Festival Danza Estate, potranno essere votati dal pubblico attraverso il pulsante “mi piace” . L’artista più votato avrà la possibilità di vedere la propria opera stampata su una pagina del programma dell´edizione 2015 di Festival Danza Estate e l´occasione di disegnare su di un muro messo a disposizione all’interno dello Spazio Polaresco. La candidatura e il progetto, un bozzetto a colori del proprio lavoro, in formato cartaceo (A4 o A3) dovranno pervenire entro venerdì 18 aprile 2014 presso la sede del C.s.c. Anymore in via Don Luigi Palazzolo 23/C - 24122 Bergamo, oppure attraverso mail all´indirizzo info@festivaldanzaestate.It , in formato Jpg o Gif, specificando i propri dati.  
   
   
PRESIDENTE REGIONE: VOTIAMO PORTOBUFFOLE’ BORGO DEI BORGHI ITALIANI. CONCORRENZA AGGUERRITA SERVE VALANGA DI ‘CLIC’  
 
Venezia, 31 marzo 2014 - “Portobuffolè è, per riconoscimento generalizzato, uno dei borghi più affascinanti della Marca Trevigiana e del Veneto. Ma non solo, è la cittadina che rappresenta tutta la regione al concorso ‘Il Borgo dei Borghi’ lanciato dalla trasmissione Rai Alle Falde del Kilimangiaro. Votiamolo in tanti collegandoci al sito www.Kilimagiaro.rai.it ”. L’invito viene dal Presidente della Regione del Veneto, che incita tutti a tifare e a votare per Portobuffolè, tra le maggiori candidate alla vittoria nella gara televisiva che eleggerà il Borgo Italiano preferito dai telespettatori di Alle Falde del Kilimangiaro. “C’è tempo fino al 6 aprile – aggiunge il Governatore. Proviamo a vincere, perché il Veneto è per storia, cultura e tradizione, la Regione dei Borghi per antonomasia e Portobuffolè ci rappresenta come espressione elevata di questa realtà”. “La concorrenza è agguerrita – conclude il Presidente – per cui mi auguro davvero una valanga di ‘clic’. Il mio ci sarà di sicuro”.  
   
   
AOSTA: IL TEATRO DI NUOVABABETTE ALLA SAISON CULTURELLE  
 
Aosta, 31 marzo 2014 - L’assessorato dell’istruzione e cultura, nell’ambito della Saison Culturelle, propone, venerdì 4 aprile, alle ore 21, al Teatro Splendor di Aosta, lo spettacolo Togliamo il disturbo, regia di Donatella Cinà, produzione Nuovababette Teatro. Togliamo il Disturbo è un adattamento teatrale dell’omonimo successo editoriale della scrittrice torinese Paola Mastrocola, un libro che in sole quattro settimane dall’uscita, nel 2011, ha contato quattro edizioni e 90mila copie vendute. L’argomento è la scuola italiana e cosa è diventata negli ultimi anni, ma più in generale, il saggio di Mastrocola affronta il tema della ricerca individuale della felicità. L’autrice pone l’accento sulla libertà di non studiare. Chiede ai giovani che “scelgano loro, in prima persona, la vita che vorranno, ignorando ogni pressione, sociale e soprattutto familiare. …Che si riprendano la libertà di scegliere se studiare o no, sovvertendo tutti gli insopportabili luoghi comuni che da almeno quarant’anni ci governano e ci opprimono”. Una provocazione affascinante, che non può lasciare indifferenti. Per questo la produzione Nuovababette Teatro ha pensato ad un adattamento teatrale e lo ha pensato con quattro personaggi, richiamati già nel saggio: una professoressa, uno studente di primo anno di liceo scientifico e due figure emblematiche della storia italiana della didattica: Don Milani e Gianni Rodari. Ma un Don Milani e un Rodari più teatrali che verosimili. La commedia sviluppa questi incontri impossibili, nell’arco di un tempo che corrisponde a venti minuti prima dell’inizio delle lezioni, in un’aula ancora vuota. La professoressa, giunta al culmine di una laboriosa riflessione sul suo ruolo educativo, sta per andare via. Sta per togliere il disturbo. La sorprende lo studente, arrivato in classe in anticipo, per un ripasso dell’ultimo momento. Per ulteriori informazioni: Attività culturale, musicale, teatrale ed artistica, n. Verde 800141151, 0165 32778.  
   
   
CULTURA: LA GRANDE PROCESSIONE NOTTURNA DEL VENERDI SANTO A SAVONA. FEDE E TRADIZIONI LIGURI DEGNE DEL PATRIMONIO MONDIALE UMANITÀ UNESCO  
 
 Savona, 31 Marzo 2014 - La Passione di Cristo scandita dai tempi di una processione medievale con quindici casse di legno, pesanti oltre 12 quintali l´una, contraddistinte dalle opere d´arte di grandi maestri scultori dal ´600 al ´900, da Anton Giulio Maragliano a Filippo Martinengo e tanti altri e sorrette sulle spalle dai portatori. Alla guida di ogni squadra e del singolo gruppo ligneo il capo cassa, che con colpi di mazzetta, segna il lento incedere della processione. Una sorta di museo itinerante che accompagna nelle vie della città , un evento unico, non solo in Italia. Succederà a Savona, la notte del Venerdì Santo il prossimo 18 aprile, dalle 20,30 a oltre la mezzanotte. Fede e tradizione popolare , beni culturali e immateriali diffusi in tutta la Liguria che per la Regione Liguria attraverso un coordinamento e un confronto con i territori, potranno aspirare all´inserimento nel Patrimonio dell´Umanità dell´Unesco. Una richiesta in tal senso a unesco è già stata fatta dalla Confraternita di Spotorno. L´edizione 2014 dell´importante appuntamento di fede, passione ( e tanta fatica) è stato presentato in mattinata nell´oratorio del Cristo Risorto dal priorato Generale delle Confraternite di Savona centro, cui fanno capo le sei Confraternite del centro città. Con il Priore Generale della Confraternite Savona centro Roberto Bertola e monsignor Vittorio Lupi, vescovo di Savona e Noli, erano presenti l´assessore al Turismo e Cultura della Regione Liguria Angelo Berlangeri, il presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza, l´assessore comunale alla Cultura Elisa di Padova, il presidente del Coro Polifonico di Valleggia Marco Gervino.  
   
   
A UN UCCELLINO IL CONCORSO ‘UN MARCHIO PER LA BELLEZZA’  
 
Firenze, 31 marzo 2014 - Un uccellino pronto a spiccare il volo dal bordo di un vaso dalle forme classiche. Un’immagine stilizzata, bianca su fondo bordeaux o nero, incorniciata o meno da un bianco quadrato. Sotto, la scritta Villa Bardini. Ecco il progetto vincitore del concorso internazionale Un marchio per la bellezza lanciato in gennaio dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron alla ricerca di un brand efficace e inconfondibile che identifichi e valorizzi nel mondo Villa e Giardino Bardini, il più spettacolare belvedere della città teatro di numerose attività culturali. Ideatrice del marchio l’architetta Rita Benincasa Amato, che si aggiudica dunque i 15 mila euro in palio. Di origini calabresi, 53 anni, fiorentina da 34, ha sbaragliato un’affollatissima concorrenza: 2993 i progetti giunti da 62 paesi. Marchio e vincitrice sono stati presentati oggi dal presidente della Fondazione e della giuria Michele Gremigni con la direttrice di Villa Bardini Marcella Antonini, e gli altri giurati: il pubblicitario Mario Fiorenza (agenzia l’admarco), l’esperto di marketing e comunicazione Marco Martelli Calvelli, il giornalista Riccardo Monni. Laureatasi a Firenze con la professoressa Mariella Zoppi con una tesi sul giardino romantico, sposata con il grafico Giuseppe Panzarella, l’architetta Benincasa Amato opera prevalentemente nel restauro di edilizia residenziale. “I giardini”, racconta, “non sono il mio settore, ma restano un’antica passione e ho partecipato al concorso essenzialmente per diletto. Non è facile esprimere un’idea oggettiva di bellezza: grande o piccola che sia, risponde infatti a criteri molto personali. Ritengo però che il segreto della vera bellezza stia soprattutto nella semplicità. Ho pensato: che cosa può colpire di una passeggiata in giardino? A mano, poi perfezionando al computer, ho disegnato una scena tra le più normali e tuttavia tra le più emozionanti: un passerotto che svolazza cinguettante (la natura) posato su un bel vaso (l’arte, la cultura). Le tre colonne portanti di Villa Bardini”. Per arrivare al vincitore la giuria ha comunque dovuto esaminare tutti i 2993 progetti (presentati anonimi), oltre 300 dei quali arrivati dall’estero grazie a una promozione via web ideata da l’admarco e gestita da Kuna srl sui principali social network. Spiega Gremigni, “Volevamo un brand essenziale, emozionale, capace di aiutare la gente a percepire l’identità di Villa Bardini e a ricordare. Così la giuria ha scartato i progetti troppo complessi, quelli con simboli di Firenze abusati o quelli con codici estetici estranei alle espressioni del nostro territorio. Ne abbiamo selezionati 39. Alla fine è stato premiato il soggetto secondo noi più aderente al bando e in grado di sintetizzare al meglio le multifunzionalità di Villa Bardini”. Si calcola che l’operazione porterà al complesso Bardini un sensibile incremento di notorietà con conseguente aumento di visitatori (oggi circa 100 mila l’anno per il solo giardino) e maggiori incassi che renderanno più autonoma la gestione. L’individuazione del marchio è la prima tappa di un progetto di sviluppo destinato a coinvolgere anche l’artigianato toscano di alta gamma. Come noto, Villa Bardini ospita il Museo Annigoni e la Fondazione Roberto Capucci, oltre a concerti ed esposizioni d’arte temporanee. Dopo Aldo Fallai. Da Giorgio Armani al Rinascimento (fino al 10 aprile), in programma una grande monografica dedicata a Giovanni Colacicchi. Hanno sede nella Villa anche il premio ambientalista Il monito del giardino e la Società Toscana di Orticultura.  
   
   
ARCIDIOCESI MATERA-IRSINA: CORSO SU VALORIZZAZIONE BENI CULTURALI  
 
Matera, 31 marzo 2014 - Organizzato dall’Ufficio dei Beni culturali ed Edilizia di culto dell’Arcidiocesi di Matera-irsina, l’1 aprile prossimo, si terrà, presso la casa di spiritualità S. Anna in Via Lanera di Matera, un corso di aggiornamento sulla valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici destinato al clero, agli studenti Issr, agli insegnanti di religione ed agli operatori pastorali. In mattinata, alle ore 9:30, il corso sarà tenuto al clero e nel pomeriggio, alle ore 16:00, sarà tenuto agli studenti Issr, agli insegnanti di religione ed agli operatori pastorali. "Questo tipo di formazione - spiega una nota dell´Ufficio Comunicazioni siciali dell´Arcidiocesi - ha lo scopo di divulgare e sensibilizzare i partecipanti sul tema della valorizzazione del grande patrimonio artistico e culturale ecclesiastico, di cui è dotato l’Arcidiocesi di Matera-irsina, che nella sua interezza può contribuire sia alla crescita morale e spirituale dei fedeli quanto alla crescita culturale ed economica del territorio".  
   
   
EUREGIO: FONDI ALLA RICERCA, PREMIO COOPERAZIONE, ANNIVERSARIO GRANDE GUERRA  
 
Trento, 31 marzo 2014 - Un fondo di un milione di euro per promuovere progetti di ricerca, iniziative per ricordare l´anniversario dei 100 anni della Grande guerra, un premio dedicato a progetti transfrontalieri di buona cooperazione: sono alcune delle misure che l´Euregio Alto Adige-tirolo-trentino ha annunciato nel vertice a Innsbruck. Per il Trentino era presente il vice presidente Alessandro Olivi. “Una riunione importante quella di oggi – ha detto Olivi – perché l’attività del Gect si concentra su investimenti immateriali come la cultura, la consapevolezza, la coesione. Questo fondo per la ricerca e l’innovazione di un milione di euro significa infatti che vogliamo lavorare sulla qualità del sistema territoriale: qualità dell’economia, qualità del lavoro, qualità del territorio e della pubblica amministrazione. Questo è il valore del Gect: qualcosa che ci aiuta a lavorare meglio assieme e ad investire sulla centralità del capitale umano”. Prima riunione oggi a Innsbruck del Gect (Gruppo europeo di cooperazione territoriale) sotto la presidenza del Tirolo. Ha fatto gli onori di casa il governatore Günther Platter, che ha guidato i lavori del direttivo e dell´assemblea con il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher e il vicepresidente trentino Alessandro Olivi. Diversi i progetti di collaborazione transfrontaliera delineati per il 2014, a favore di un´area di circa 26mila km quadrati in cui vivono 1,75 milioni di persone. Tra i progetti approvati oggi dall´Euregio spiccano l´istituzione di un fondo per la promozione della ricerca, dotato di un milione di euro, con l´obiettivo di elevare la ricerca di base interregionale a livello internazionale. Il fondo è pensato in primo luogo per progetti interregionali della durata massima di tre anni. La riunione del Gect ha deciso inoltre la realizzazione di una serie di iniziative congiunte delle tre Province in coincidenza dell´anniversario dei 100 anni dalla Prima guerra mondiale. Tra queste figura anche il Treno dell´Euregio, che a settembre condurrà circa 600 giovani delle tre regioni in Galizia, nel 1914 uno dei teatri più cruenti dela Grande guerra. "Perchè la storia deve aiutare ad unire, a costruire una nuova cultura della tolleranza", hanno ricordato i presidenti. Un terzo progetto punta a rafforzare la sensibilità verso la collaborazione transfrontaliera tra Bolzano, Trento e Innsbruck a livello di istituzioni ma anche di cittadini: si tratta del Premio cooperazione dell´Euregio, un riconoscimento rivolto a progetti transfrontalieri nuovi o già in fase di sviluppo che vedono protagoniste associazioni, imprese o istituzioni e che abbiano un riferimento all´Euroregione. Saranno tre premi rispettivamente di 5mila, 3mila e 1.500 euro. Infine si pensa anche a una pubblicazione congiunta, per far conoscere le affinità e le differenze delle tre realtà lungo l´asse del Brennero e rendere meglio percepibile quest´area comune con i suoi molti vantaggi per tutta la popolazione.  
   
   
«CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA», TUTTA LA MERAVIGLIA DI BROADWAY AL TEATRO SOCIALE DI BUSTO ARSIZIO  
 
 Busto Arsizio (Varese), 31 marzo 2014 - «Due ore di gioia contagiosa e di musica famosissima», con «gag divertenti, momenti di profondo sentimento e una forte originalità»: così la compagnia «Corrado Abbati» presenta il musical «Cantando sotto la pioggia» che giovedì 3 aprile, alle ore 21, andrà in scena al teatro Sociale di Busto Arsizio, nell’ambito della stagione cittadina «Ba Teatro». L’allestimento, per la regia dello stesso Corrado Abbati e con le indimenticabili musiche di Nacio Herb Brown e le liriche di Arthur Freed, si avvale della collaborazione della londinese «Up Stage Designs» e dei suoi scenografi Phil R. Daniels e Charles Cusick Smith, autori di un’inedita messa in scena multimediale che avrà per filo conduttore l’ambientazione cinematografica e che ha visto all’opera, nella realizzazione, Giorgio Cassinadri. Le coreografie sono firmate da Giada Bardelli, mentre la direzione musicale è affidata a Maria Galantino. Sul palco, accanto a Corrado Abbati, saliranno Dario Donda, Cristina Calisi, Davide Cervato, Marta Calandrino, Antonella Degasperi, Carlo Monopoli, Fabrizio Macciantelli, Francesca Dulio, Francesca Araldi, Matteo Catalini, Lucia Antinori, Marco Gabrielli ed Elisa Mazzoli. Giudicato dalla critica come «il più grande e il più amato di tutti i musical sul grande schermo» e diventato il titolo-simbolo del teatro musicale americano, «Cantando sotto la pioggia» è la rivisitazione del celebre spettacolo di Broadway, reso famoso dall’omonimo film del 1952, diretto da Stanley Donen e Gene Kelly, che aveva tra i suoi interpreti lo stesso Gene Kelly, Debbie Reynolds e Donald O’connor. La storia è ambientata nell´elegante e affascinante mondo di Hollywood, quando il cinema passava al sonoro. L’attore Don Lockwood, acclamata stella del muto, non sopporta la sua partner sullo schermo, la bionda e svampita Lina Lamont. Il successo dei primi film sonori costringe il loro produttore a trasformare l’ultima pellicola interpretata dalla coppia, «Il cavaliere spadaccino», in un lungometraggio parlato, ma l’idea si rivela impraticabile a causa dell’insopportabile voce gracchiante della primattrice. Dopo uno screen test fallimentare, il ballerino Cosmo Brown, miglior amico di Don, suggerisce di trasformare la pellicola in musical, facendo doppiare Lina dalla giovane attrice e cantante Kathy Selden, di cui Don si è nel frattempo innamorato. Scoperto l’inganno, Lina tenta di sabotare la storia d’amore tra i due e il futuro di Kathy nel cinema, ma non ci riesce. Finisce, anzi, per far scoprire a tutti il suo inganno. Tra le canzoni note che il pubblico potrà ascoltare in versione italiana: «You Are My Lucky Star», «Good Morning» e «Singin’in the Rain», nella quale il personaggio principale, Don Lockwood, nel pieno della felicità di un uomo che ha trovato l’amore, sente che «il sole splende nel suo cuore» e, chiudendo l’ombrello, inizia a cantare e ballare sotto la pioggia scrosciante. Il costo del biglietto per il musical «Cantando sotto la pioggia» -prodotto da «Inscena» in esclusiva italiana per la stagione 2013/2014 e la cui tournée, visto il grande successo di pubblico, proseguirà anche il prossimo anno su tutto il territorio nazionale- è fissato ad euro 30,00 per l’intero ed euro 25,00 per il ridotto, riservato a giovani fino ai 21 anni, ultra 65enni, militari, Cral, biblioteche, dopolavoro e associazioni con minimo dieci persone. Il botteghino del teatro Sociale di Busto Arsizio, ubicato presso gli uffici del primo piano (ingresso da piazza Plebiscito, 8), è aperto nelle giornate di mercoledì e venerdì, dalle 16.00 alle 18.00, e il sabato, dalle 10.00 alle 12.00. È possibile riservare il proprio posto al numero 0331.679000 (lunedì-martedì e giovedì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.30; mercoledì e venerdì, dalle 15.00 alle 17.30; sabato, dalle 10.00 alle 12.00).