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Notiziario Marketpress di Lunedì 31 Marzo 2014
GENI UMANI IN ATTIVITÀ: LA PRIMA MAPPA COMPLETA  
 
Trieste, 31 marzo 2014 - Nature pubblica online la prima mappa completa dell’attività dei geni nell’uomo, in un’ampia varietà di suoi tessuti e tipi cellulari. Il lavoro è frutto di uno studio internazionale che ha coinvolto più di 100 centri di ricerca in tutto il mondo. Tra questi anche Lncib, il Laboratorio Nazionale del Consorzio Interuniversitario per le Biotecnologie attivo nell’Area Science Park di Trieste. Gli esseri umani sono organismi multicellulari complessi, composti da almeno 400 tipi diversi di cellule. È questa diversità a permetterci di vedere, pensare, udire, muoverci, combattere le infezioni. Questa diversità, nella sua straordinaria bellezza, si realizza, però, leggendo il medesimo genoma, decodificando lo stesso patrimonio di geni. In che modo? Cellule diverse utilizzano parti differenti di esso. Vari studi l’hanno messo in evidenza, ma a tracciare per la prima volta la mappa completa dell’attività dei geni all’interno del corpo umano è lo studio Fantom5, i cui primi risultati sono stati pubblicati online dall’autorevole rivista scientifica Nature (e altri lavori frutto della ricerca seguiranno a breve). La mappa è il risultato di anni d’indagini e dello sforzo concertato di oltre 250 scienziati tra biologi cellulari e bioinformatici, che lavorano in diverse parti del mondo nell’ambito del progetto internazionale Fantom5. Tra questi anche il team dell’Unità di Bioinformatica dell’Lncib coordinato da Silvano Piazza e quello dell’Unità di Genomica Funzionale guidato da Claudio Schneider, direttore scientifico di Lncib e professore ordinario di Biologia Cellulare presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Biologiche dell’Università di Udine. I ricercatori italiani dell’Lncib, attivo nell’Area Science Park di Trieste, hanno contribuito allo studio fornendo sia campioni biologi che conoscenze specifiche relative a particolari cellule, le mesenchimali staminali isolate da vari tessuti, e parte dei 180 tipi di cellule umane primarie analizzate. Inoltre hanno messo a disposizione le proprie competenze bioinformatiche e strumenti di calcolo sviluppati ad hoc per analizzare la vasta mole di dati prodotti attraverso gli esperimenti biologici. «A differenza di altri progetti di ricerca su larga scala riguardanti il genoma che hanno usato come modello alcune linee cellulari tumorali, il progetto Fantom5 ha voluto concentrarsi sullo studio dei geni e della loro espressione in un’ampia varietà di cellule primarie “sane”, per ottenere un’immagine il più fedele possibile di ciò che accade normalmente all’interno dei diversi tessuti dell’organismo» spiega Schneider. Per fotografare il genoma in azione il team Fantom5 si è avvalso di una metodica sensibilissima chiamata Cage (acronimo che sta per Cap Analysis of Gene Expression), capace non solo di rivelare l’attività di ogni singolo gene, anche se minima, ma anche di identificare il punto della sua sequenza di Dna da cui comincia a essere letto e trascritto in Rna, la molecola che per esempio serve da guida per la sintesi delle proteine. Uno stesso gene, infatti, può avere incipit più o meno differenti. «Così è stato possibile, per la prima volta e in maniera sistematica, non solo stabilire quali geni vengono utilizzati in modo specifico dai tanti tipi cellulari presenti nel corpo umano, ma anche tracciare la mappa di quelle regioni, dette promotori, che determinano da che punto del genoma i geni devono essere letti nei diversi contesti cellulari» afferma Piazza. Nel genoma umano gli scienziati hanno contato 180000 promotori differenti. «Si tratta della prima panoramica completa sui sistemi che regolano il modo in cui i geni vengono letti dalla varietà delle nostre cellule, al fine di svolgere le diverse funzioni che servono all’organismo» concludono i due ricercatori italiani. I risultati dello studio aiuteranno a identificare i geni coinvolti nella patogenesi delle malattie umane e a sviluppare nuove frontiere della medicina, come la medicina personalizzata e quella rigenerativa. Lo scienziato giapponese Yoshihide Hayashizaki, che ha diretto il progetto Fantom sin dalle sue prime mosse, ha commentato così il traguardo raggiunto: «Lo studio e il mappaggio sistematico di tutte le molecole che compongono un organismo permettono di realizzare una scoperta sorprendente dietro l’altra. La vita rimane, comunque, in larga parte un mistero ancora indecifrato. Noi continueremo a studiare e ricercare i meccanismi molecolari che sono alla base della diversità cellulare, per comprendere meglio le scienze della vita e migliorare la nostra capacità di controllare le malattie». Cos’è scritto nel genoma? Fantom (acronimo che sta per Functional Annotation of the Mammalian Genome) è un consorzio internazionale di ricerca fondato nel 2000 dallo scienziato Yoshihide Hayashizaki dell’istituto di ricerca giapponese Riken, per rispondere a questa domanda e in particolare per studiare come funziona il trascrittoma, il prodotto cioè della lettura del genoma, l’intero corredo di molecole di Rna che, come copie carbone, vengono trascritte dal Dna genomico e servono a svolgere diverse funzioni nella cellula, dalla sintesi delle proteine alla regolazione dello stesso genoma da cui derivano. Assieme a Yoshihide Hayashizaki, un importante artefice del Fantom è lo scienziato triestino Piero Carninci, dal 1995 in forze al Riken dove ha sviluppato il progetto, precedentemente iniziato al Lncib dall’idea originaria di Claudio Schneider, che ha costituito la base per lo sviluppo di tutti i dati genomici ottenuti dal Fantom, ovvero la produzione di collezioni di molecole trascritte a lunghezza completa. Piero Carninci ha attualmente preso il testimone di Yoshihide Hayashizaki nella direzione del Riken Center for Life Science Technologies. L’impresa Fantom, invece, è arrivata oggi alla sua fase 5, coinvolgendo centinaia di scienziati in una ventina di paesi del mondo. Lncib è il Laboratorio Nazionale del Consorzio Interuniversitario per le Biotecnologie. Si trova all’interno di Area Science Park, a Trieste. Competitivo e internazionalmente riconosciuto, Lncib è un centro di eccellenza nel campo delle Biotecnologie a livello regionale e nazionale ed è riconosciuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia quale Laboratorio Altamente Qualificato per la Ricerca Applicata per la Genomica Funzionale dei Tumori. Lncib opera in stretta collaborazione con Università e Istituzioni di Ricerca regionali, nazionali e internazionali.  
   
   
UNA SOLUZIONE HIGH-TECH PER IL RILEVAMENTO DEI BATTERI NELL´ACQUA  
 

Bruxelles, 31 marzo 2015 - La qualità e la sicurezza dell´acqua non possono mai essere date per scontate. Ogni giorno milioni di tonnellate di liquami e acque di scolo industriali e agricole trattati in modo inadeguato vengono versati nei laghi, fiumi e oceani della terra; l´equivalente del peso dell´intera popolazione umana sotto forma di inquinamento. Molte industrie - dalla lavorazione degli alimenti a quella del metallo - richiedono per i loro processi enormi quantità di acqua, la cui qualità può seriamente influire sulla qualità dei prodotti finiti. Alcuni ricercatori impegnati in un progetto finanziato dall´Ue hanno ideato un modo innovativo che potrebbe contribuire a combattere le malattie e i decessi causati dall´acqua. Essi hanno sviluppato un dispositivo high-tech progettato per rilevare i batteri nell´acqua. Il nuovo sistema sarà in grado di monitorare in tempo reale la qualità dell´acqua e degli scarichi nei processi industriali usando un dispositivo "ottico-ultrasonico" e un kit diagnostico basato sui lipidi. Questo è il risultato dell´iniziativa Aquality, un progetto avviato nel dicembre 2011 e finanziato nell´ambito del Settimo programma quadro dell´Ue. La ricerca si è conclusa a febbraio e il dispositivo è attualmente sottoposto a test sul campo in Norvegia. Questi test sul campo hanno un´importanza fondamentale per l´industria, dove la qualità dell´acqua influisce direttamente sulle prestazioni della produzione, sui costi operativi e sulla sostenibilità. Il pericolo costituito dalle sostanze inquinanti è illustrato dal fatto che l´acqua dolce contaminata con patogeni usata nella preparazione di alimenti è già stata la fonte di malattie trasmesse attraverso il cibo. Si stima che essa sia la causa di 76 milioni di malattie e di 325 000 patologie gravi che necessitano di ricovero, e di 5 000 decessi all´anno solo negli Stati Uniti. La situazione in Europa è simile: nel Regno Unito, ad esempio, le malattie trasmesse attraverso cibo e acqua hanno colpito una persona ogni 1 000 nel 2005, un numero doppio rispetto ai casi riportati nel 1995. L´identificazione delle sostanze inquinanti nell´acqua attualmente viene effettuata principalmente in modo manuale mediante campionamento e analisi di laboratorio (analisi off-line). Ma i metodi esistenti sono dispendiosi in termini di tempo e denaro, e ciò significa che il numero delle analisi deve essere tenuto il più basso possibile. Questo è il motivo per cui l´industria ha richiesto soluzioni nuove ed efficienti in termini di costi e metodi più veloci, online e su scala di laboratorio, per rilevare i principali patogeni trasmessi dall´acqua. Il dispositivo online di monitoraggio dell´acqua sviluppato nell´ambito del progetto Aquality è il primo del suo genere ed è progettato per rimpiazzare il campionamento periodico e i test in laboratorio dei patogeni. Il sistema sarà in grado di rilevare una gamma di ceppi batterici nell´acqua, compresi la salmonella, la listeria monocytogenes e il campylobacter. Il dipartimento di agraria degli Stati Uniti stima che i costi medici e le perdite di produttività associate solo a questi tre tipi di batteri ammontano ogni anno ad almeno 6,9 miliardi di dollari Usa. Aquality ha coinvolto un consorzio di vari stati membri, coordinato dall´azienda spagnola Ensatec. Jose Manuel Ochoa Martinez, membro del progetto, ha detto che la ricerca di tre anni ha prodotto risultati tangibili, in particolare un nuovo metodo per l´analisi della contaminazione microbiologica che rileverà "velocemente" la presenza di ceppi batterici nell´acqua e nelle acque di scarico. I risultati preliminari - sottolinea - sono "davvero promettenti e in linea con le aspettative". Ha poi aggiunto: "La novità del nostro approccio è l´uso di liposomi costruiti per rilevare i batteri nell´acqua. Questo risultato rappresenta potenzialmente un enorme vantaggio competitivo per l´azienda che lo propone e potrebbe aprire un significativo mercato internazionale". Per maggiori informazioni, visitare: Aquality http://aquality-project.Eu  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/101297_it.html

 

 
   
   
"CONFERENZA SULLA PSICOANALISI 2014"  
 

Londra, 31 marzo 2013 -La "Conferenza sulla psicoanalisi 2014" (Psychoanalysis Conference 2014) si terrà il 14 giugno 2014 a Londra, nel Regno Unito. La conferenza è pensata per dare agli studenti post universitari di tutte le discipline interessate alla psicoanalisi la possibilità di discutere le loro ricerche in un ambiente intellettualmente stimolante. Saranno accolti elaborati di qualsiasi disciplina accademica, nonché proposte su argomenti clinici o teorici da parte di studenti in corsi di formazione psicoanalitici. Per chi desidera tenere una presentazione, il termine per l´invio degli abstract è il 23 maggio 2014. Si può anche semplicemente attendere, pagando una quota di partecipazione di 48 euro. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Onlinestore.mdx.ac.uk/browse/extra_info.asp?compid=1&modid=5&deptid=11&catid=30&prodid=312

 

 
   
   
MILANO: POLICLINICO, EFFETTATO IL MILLESIMO TRAPIANTO DI FEGATO  
 
Milano, 31 marzo 2014 – “A Milano, nel 1983, venne eseguito il primo trapianto di fegato in un paziente ammalato di cirrosi. L’anno seguente, sempre nel Centro del Policlinico, venne trapiantato il primo malato di tumore del fegato. Da allora, per trent’anni, grazie all’impegno del professor Dinangelo Galmarini, il Centro Trapianti del Fegato del Policlinico è un punto di riferimento internazionale invidiato nel mondo. 1000 trapianti rappresentano un successo per la vita che sempre di più dona la speranza di sopravvivenza a persone malate”. Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo alle iniziative per il 1000 trapianto di fegato del Centro Trapianti di fegato del Policlinico. “Tutta Milano è orgogliosa di questo risultato. E’ importante uscire dai laboratori, dalle sale operatorie, dalle aule, per incontrare la gente, comunicare, diffondere una cultura scientifica. E’ necessario mostrare come a Milano sia possibile fare interventi così delicati. Milano è la città della solidarietà, la città della ricerca, della medicina ed è considerata un punto di riferimento in Italia e nel mondo. Siamo orgogliosi e riconoscenti nei confronti di queste persone, dei tanti medici che lavorano in silenzio, ma che sono capaci di fare grandi cose”, ha concluso il Sindaco.  
   
   
LA REGIONE CAMPANIA NON INVIA TESSERE SANITARIE  
 
 Napoli, 31 marzo 2014 - In riferimento alla notizia relativa all’invio di una tessera sanitaria ad un bambino scomparso 5 anni fa, si precisa quanto segue. Due anni fa è partita la sperimentazione della carta dei servizi regionali che dà la possibilità, oltre a fungere da tessera sanitaria, anche di accedere ad alcuni servizi. Una lettera di presentazione del progetto ha accompagnato l’invio della tessera. La spedizione è stata effettuata direttamente dalla Sogei, società del Ministero delle Finanze cui compete la gestione delle tessere. La Regione Campania perciò non c’entra niente. Si è chiaramente in presenza di un difetto di comunicazione tra l’anagrafe del Comune e l’Agenzia delle Entrate relativo all’aggiornamento dei dati. Alla mamma del bambino le scuse per lo spiacevole episodio.  
   
   
POLITICHE SOCIALI: HELPS, ABITARE POSSIBILE PER CATEGORIE VULNERABILI  
 
Trieste, 31 marzo 2014 - Promuovere idee e strategie per il miglioramento della qualità della vita delle categorie vulnerabili attraverso casa, solidarietà e innovazione tecnologica. E´ stato questo l´obiettivo di "Helps - Innovative Housing and Care for elderly and vulnerable people in central europea cities", progetto strategico della durata di 3 anni di cui la Regione Friuli Venezia Giulia ha avuto il ruolo di capofila di 15 partners in 8 Paesi diversi. Del progetto, delle esperienze maturate e dei risultati raggiunti si è parlato a Trieste nel corso del convegno Abitare Possibile, che ha avuto luogo oggi nell´auditorium del Museo Revoltella, introdotto dall´assessore regionale alla Salute ed Integrazione sociosanitaria, Maria Sandra Telesca, e dalla sua omologa del Comune di Trieste, Laura Famulari. Da parte regionale è stato rilevato come l´esperienza fatta a livello sperimentale a Trieste e gli elementi evidenziati dal convegno attestino sia la capacità di progettare che di ottenere risultati, in quanto attraverso Helps qui è stato realizzato quell´abitare sociale che trasforma i soggetti deboli in soggetti attivi e din grado di aiutare gli altri. Il convegno, moderato da Cristiano Degano, presidente dell´ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia, è stato promosso dalla direzione centrale Salute, Integrazione sociosanitaria, Politiche sociali e Famiglia in collaborazione con il Comune di Trieste. L´incontro è servito a presentare i risultati della sperimentazione portata avanti nel capoluogo giuliano oltre che per un confronto con altre realtà italiane d´eccellenza nel settore delle politiche dell´abitare (dall´Istituto per la Ricerca Sociale (Irs) di Milano, alla Fondazione Emanuela Zancan Onlus di Padova, dalla Bottega del Possibile di Torino al progetto Abitare Solidare dell´Auser territoriale di Firenze). Il problema demografico determinato dalla diminuzione della natalità e dall´aumento di anziani e grandi anziani è stato infatti identificato "come primo problema strutturale sociale", insieme al problema della non autosufficienza, in quanto Secondo i dati dell´ultimo censimento, nella nostra regione l´incidenza delle persone anziane sul totale della popolazione ultrasessantacinquenne è del 24 per cento, 4 punti percentuali al di sopra del dato nazionale. I grandi anziani (over 80) sono passati dal 3 per cento del 2001 al 3,7 per cento del 2011 e nei prossimi 20 anni il numero è destinato ad aumentare considerevolmente, per cui nel 2025 si stima la presenza in regione di 338.602 anziani, pari al 27 per cento della popolazione, con una percentuale di ultra 85enni al 18,5 per cento degli ultra 65enni. In questo quadro si è sviluppata la sperimentazione guidata dalla Regione, che ha riguardato gli spazi triestini del Condominio Solidale di proprietà dell´Asp Itis di via Manzoni ed il complesso Ater di Montebello. In particolare L´itis ha curato la ristrutturazione dell´edificio di via Manzoni, mentre Helps ha curato il processo partecipato per definire servizi e criteri di solidarietà che garantiranno l´avvio effettivo della coabitazione che coinvolgerà anziani, persone con disabilità, studenti. Per quanto riguarda invece il "Progetto Montebello", nel comprensorio di via Cumano, Helps ha avviato una esperienza di domiciliarità avanzata, un intervento integrato che ha coinvolto il Comune di Trieste, l´Azienda Sanitaria n.1 Triestina e la Fondazione Luchetta Ota D´angelo Hrovatin in una partnership pubblico-privata. Helps, è stato detto, interpreta pienamente il nuovo orientamento delle politiche regionali in tema di welfare innovativo ed entrambe le azioni pilota hanno anticipato, con i loro risultati, l´orientamento verso la costruzione di un welfare regionale come bene comune. Il progetto, che è ora nel suo terzo ed ultimo anno di attività, si affianca a altre iniziative regionali simili, quali la sperimentazione dell´"Abitare Possibile", il progetto per l´innovazione nella domiciliarità che prende spunto dal laboratorio regionale sull´innovazione l´accessibilità e la domiciliarità ( Ladi ) che coinvolge Area Science park, Friuli Innovazione, Polo tecnologico di Pordenone e Fondazione Snaidero legandosi al Cluster regionale sugli Ambienti Assistiti di Vita. Altri progetti e iniziative internazionali alle quali la Regione partecipa in questo campo sono il progetto Smartcare, innovazione tecnologica e strumenti di telemedicina per lo sviluppo dell´integrazione socio-sanitaria e la promozione della vita indipendente a casa; il progetto Casa per le soluzioni più adeguate di ambienti assistiti di vita, e la partecipazione diretta in ambito di Age-friendly environments and cities all´iniziativa della Commissione Europea Eip-aha (European Innovation Partnership on Active and Healthy Ageing) pilastro della strategia Eu2020.  
   
   
NESSUN RIDIMENSIONAMENTO DELL´OSPEDALE DI PUTIGNANO  
 
Bari, 31 marzo 2014 - L´assessore al Welfare, Elena Gentile, ha diffuso la seguente nota: "Si rincorrono strumentalmente notizie prive di alcun fondamento circa il depotenziamento dell´ospedale "S.maria degli Angeli" di Putignano. I venti di campagna elettorale seminano incertezze sul futuro del presidio pubblico di Putignano". "Voglio smentire - afferma Elena Gentile - la fondatezza delle notizie apparse sulla stampa locale. Non vi sono atti che possano dimostrare scelte di segno contrario assunte dall´assessorato e dal governo regionale finalizzate al ridimensionamento del nosocomio. Ben altri sono gli impegni di programmazione confermate dai documenti regionali che, pur in un momento di crisi determinato dai tagli alla spesa sanitaria sta avviando, grazie anche al piano assunzionale, il potenziamento delle strutture dell´intera rete ospedaliera pugliese. Aver definito la programmazione anche di nuovi presidi ospedalieri come quello di Monopoli significa potenziare, migliorare modernizzare l´intera rete dell´offerta di servizi". "Si discuta di questo, evitando di procurare allarme ingiustificato tra i cittadini" conclude la Gentile che annuncia una imminente visita al presidio ospedaliero.  
   
   
LOMBARDIA.STAMINA,COMMISSIONE SAGGI È DI CARATTERE CONSULTIVO INTERVENTO REMUZZI CONSIDERATO DA ASSESSORATO SALUTE  
 
Milano, 31 marzo 2014 - "Il ruolo della Commissione di saggi istituita da Regione Lombardia per lo sviluppo del sistema sanitario lombardo è di carattere consultivo. Ed è in questa ottica che anche il contributo offerto sul ´caso Stamina´, a cui ha fatto riferimento il prof. Remuzzi nell´audizione della Commissione regionale Sanità, è stato attentamente considerato dall´Assessorato e dalla Direzione generale Salute". Lo scrive oggi una Nota della Regione Lombardia. "Non è dunque prevista, dopo le varie riflessioni che seguono ogni incontro dei saggi, alcuna risposta scritta. Piuttosto - prosegue la Nota - il prodotto che viene di volta in volta offerto all´attenzione della Direzione generale Salute è costantemente esaminato e valutato e, già nella pianificazione del governo di sistema, sono stati accolti più volte suggerimenti e indicazioni, a partire dal lavoro in corso sul progetto di riforma". "Si coglie l´occasione - conclude la Nota - per esprimere soddisfazione per l´impegno fin qui profuso dai componenti della Commissione".  
   
   
TOSCANA: ESENZIONE TICKET, RINNOVO ENTRO IL 31 MARZO. PER GLI ULTRA65ENNI, SCADENZA ILLIMITATA  
 
Firenze, 31 marzo 2014 - La Regione ricorda che entro il 31 marzo vanno rinnovati i certificati annuali di esenzione dal ticket. La scadenza non vale per gli ultra65enni, per i quali la Regione ha deciso invece di prorogare automaticamente la validità dei certificati. Una delibera del dicembre scorso ha fatto cadere l´obbligo del rinnovo annuale dell´autocertificazione per i cittadini ultra65enni con esenzione E01, E03, E04: questi cittadini, quindi, non dovranno fare niente per continuare a utilizzare i certificati di esenzione, sempre che permangano i requisiti che danno diritto ad usufruire dell´esenzione; nel caso ci fossero delle variazioni nelle condizioni di reddito/status, queste andranno segnalate alla Asl di appartenenza. Per tutti gli altri cittadini, vale la scadenza del 31 marzo. E cioè: i cittadini esenti per disoccupazione (E02) che, ai sensi della norma nazionale, sono sempre tenuti ad autocertificare il diritto all´esenzione; i bambini fino a 6 anni con esenzione E01, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo fino a 36.151,98; le persone fino a 65 anni con esenzione E03 e E04. Questi cittadini dovranno rinnovare l´attestato di esenzione recandosi agli sportelli della propria Asl entro il 31 marzo. E´ chiaro che chi non avesse necessità di utilizzare subito l´attestato di esenzione, non importa che si precipiti agli sportelli entro il 31 marzo. Basta che faccia il rinnovo al momento in cui avrà necessità dell´attestato. Questi i codici di esenzione: - E01: cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro; - E02: disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico; - E03: titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico; - E04: titolari di pensione minima, di età superiore a 60 anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico. Per tutte le informazioni: - ci si potrà rivolgere agli Uffici relazioni con il pubblico delle Asl; - al numero verde regionale 800 556060 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15); - all´indirizzo ticket.Sanita@regione.toscana.it .; - sul sito della Regione Toscana: www.Regione.toscana.it/salute    
   
   
BASILICATA: SANITÀ FUTURA PRESENTA PROGETTO “QUATTRO TORRI”  
 
Potenza, 31 marzo 2014 - Due microriforme (l’equiparazione delle strutture della sanità privata accreditate all’interno del Servizio Sanitario Regionale; le prescrizioni specialistiche su ricettario del Ssn) per due macrorisultati (azzerare le liste di attesa riducendo i disagi dei cittadini, attrarre utenza extraregionale): sono le proposte di Sanità Futura, associazione di categoria delle strutture sanitarie lucane, per costruire una buona sanità a costo zero con imprese ed operatori e soprattutto con un cambio di passo nella gestione della salute dei lucani. Le idee progettuali sono state presentate nel pomeriggio ai giornalisti in un incontro a Potenza presso la Sala conferenze Ordine dei Medici. Per azzerare la mobilità passiva che drena risorse finanziarie importanti verso altre Regioni (l’ammontare per il 2013 dovrebbe avvicinarsi ai 50 milioni di euro) Sanità Futura lancia il progetto di “Quattro Torri/strutture polifunzionali” da individuare nei territori limitrofi a Campania, Puglia e Calabria. Solo lo 0,20% del totale della produzione sanitaria di Puglia e Campania “intercettata” dalle strutture lucane trasformerebbe – è stato sottolineato – l’attuale saldo passivo in un saldo attivo per le casse della Regione di circa 200 milioni di euro. Le cosiddette “Quattro Torri” – è stato spiegato – dovrebbero essere necessariamente delocalizzate rispetto al centro della regione ma restando strettamente connesse al sistema ospedaliero regionale e consentire l’appropriatezza del sistema offrendo servizi “all in day” (in un solo giorno) soprattutto di prevenzione per evitare i più costosi ricorsi al ricovero ospedaliero. Tra le altre caratteristiche individuate, l’appropriatezza di sistema, la versatilità delle possibilità di offerta sanitaria, la flessibilità rispetto al mutare dei bisogni epidemiologici, l’economicità delle prestazioni ambulatoriali complesse rispetto alle degenze, la connessione con il sistema ospedaliero.  
   
   
CONTENZIOSO MEDICO-LEGALE IN CRESCITA: ORTOPEDICI NEL MIRINO. ATTENZIONE A CHIRURGIA E PRESCRIZIONI INAPPROPRIATE  
 
Bentivoglio (Bo), 31 marzo 2014 – Il contenzioso medico-legale non conosce crisi. Secondo gli ultimi dati disponibili, la somma dei premi pagati da strutture sanitarie e professionisti alle compagnie assicurative italiane in un anno è pari a oltre 520 milioni di euro, con un tasso annuo di crescita media nel periodo 2001-2011 pari al 7,3%1. Gli ortopedici, dopo i medici dei Pronto Soccorso, sono gli specialisti più coinvolti dal fenomeno. Se al centro dell’attenzione vi sono gli interventi chirurgici, anche la clinica è un ambito in cui questi professionisti hanno precise responsabilità. In particolare, dovendo spesso gestire pazienti che soffrono di dolore osteoarticolare e post-operatorio, sono chiamati a confrontarsi con l´obbligo di trattare il dolore in virtù dei principi sanciti dalla Legge 38, evitando prescrizioni inappropriate e molto abusate, come Fans a lungo termine, del tutto al di fuori dalle indicazioni dall´Ente regolatorio Aifa (nota 66). Questi i temi emersi il 29 marzo, a Bentivoglio (Bo), in occasione dell’incontro “Legge sul dolore, responsabilità medica e business del danno”, che ha coinvolto ortopedici, neurologi, avvocati, magistrati, medici legali e terapisti del dolore. L’evento ha avuto il patrocinio del Comune di Bologna, dalla Siot (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia) e dell’Ordine dei Medici di Bologna e un grant incondizionato di Mundipharma. “Le denunce per malpractice medica negli ultimi anni stanno registrando un trend in forte crescita, con conseguenze che spesso si ripercuotono sulla serenità con cui clinici e chirurghi svolgono la loro professione”, dichiara Paolo Cherubino, Presidente Siot. “Obiettivo del convegno di oggi è sensibilizzare opinione pubblica e colleghi sulla preoccupante crescita degli atti di contenzioso medico nei confronti degli ortopedici, che in più del 95% dei casi li vede poi assolti. L’italia, insieme a Polonia e Messico, non ha ancora un riconoscimento giuridico dell’atto sanitario inteso a migliorare e guarire il paziente e non a invalidarne l’integrità fisica. Come Siot rinnoviamo il nostro appello alle Istituzioni, affinché si ponga rimedio a questa grave lacuna”. “La preoccupazione per un contenzioso sempre più alto si lega a un aumento della medicina difensiva: esami, visite e trattamenti spesso inutili e rifiuto da parte di molti professionisti di eseguire interventi chirurgici considerati a rischio”, ha illustrato l’Avvocato Ernesto Macrì, consulente legale Siot. “Una medicina difensiva che, secondo alcune stime, ha un impatto di oltre 10 miliardi di euro. Se a tutto questo si aggiunge l’eccessiva dilatazione dei tempi legali che appesantiscono l’iter burocratico delle controversie, si comprende perché appare più che mai necessaria una riforma organica e di sistema in materia di responsabilità sanitaria, che si snodi attraverso tre principali linee direttrici: gestione e monitoraggio del rischio, risoluzioni alternative delle controversie, struttura sanitaria come protagonista”. Ma la responsabilità medica non riguarda solo gli interventi chirurgici. Altro importante aspetto approfondito nell’incontro di Bentivoglio è, infatti, quello della responsabilità in campo clinico e farmacologico, con un focus specifico sulla gestione del dolore, patologia che molto spesso affligge i pazienti in cura dall’ortopedico. “La Legge 38 garantisce l’accesso di tutti i cittadini alla terapia del dolore e alle cure palliative con precisi obblighi di legge per Regioni, aziende sanitarie e professionisti”, evidenzia Stefania Taddei, Presidente Comitato Ospedale-territorio senza Dolore Ausl Bologna. “Questi ultimi sono tenuti a rilevare e registrare il dolore in cartella clinica, in ogni ambito assistenziale. Rispetto all’appropriatezza prescrittiva a esprimersi sono gli enti regolatori: Aifa e le Commissioni regionali del farmaco (Cfr), che definiscono la rimborsabilità e quindi le condizioni cliniche per le quali il Ssn erogherà gratuitamente il farmaco. La prescrizione inappropriata, pertanto, al di fuori delle indicazioni degli enti regolatori, vedrà il medico responsabile dal punto di vista professionale, in caso di danno conseguente alla terapia somministrata (come è sempre per la responsabilità professionale), ma anche responsabile di un danno erariale nei confronti del Ssn”. Quello delle prescrizioni non appropriate di farmaci analgesici è ancora una questione irrisolta non solo per gli ortopedici, ma anche per molti altri specialisti e per i medici di famiglia. Secondo il rapporto Osmed, il6% dei soggetti ad alto rischio gastrointestinale e il 3,7% di quelli con malattie cardiovascolari è risultato esposto a Fans per più di 90 giorni, nonostante la letteratura scientifica e le più recenti indicazioni delle Autorità regolatorie abbiano dato indicazioni circa un impiego di questi farmaci limitato al dosaggio minimo efficace e al più breve tempo possibile. Secondo la nota n. 66 dell’Aifa, Fans e Coxib sono controindicati nei pazienti interessati da scompenso cardiaco moderato e grave, cardiopatia ischemica, patologie cerebrovascolari e arteriose periferiche. L’aifa ha inoltre recentemente rivisto la scheda tecnica di diversi farmaci che associano paracetamolo e codeina, indicando in 3 giorni (72 ore) la durata massima del trattamento, a causa dell’elevato rischio di epatotossicità legato al sovradosaggio di paracetamolo. “Fans e paracetamolo non sono quindi indicati nei trattamenti a lungo termine per il dolore cronico– prosegue Taddei –.La Legge 38 interviene in questo ambito in maniera molto trasversale, facilitando enormemente la prescrizione su ricettario dei farmaci oppioidi, la loro gestione all’interno delle strutture ospedaliere e residenziali e l’erogazione diretta dalle farmacie ospedaliere. Verso questi farmaci permangono ancora pregiudizi ingiustificati e diffidenza, talora anche tra gli stessi clinici. Occorre un ulteriore sforzo da parte di noi medici per spiegare ai pazienti, con assoluta trasparenza, l’utilità di impiego degli oppioidi. La comunicazione medico-paziente, volta a rafforzare l’alleanza terapeutica, rimane uno degli strumenti fondamentali per prevenire, in ogni ambito, il fenomeno del contenzioso medico-legale”.  
   
   
SALUTE, OSPEDALE FELETTINO, APPROVATO PROGETTO DEFINITIVO. ENTRO IN MESE BANDITA GARA EUROPEA  
 
Genova, 31 Marzo 2014 - Approvato il 27 marzo dalla Giunta regionale il progetto definitivo di costruzione del nuovo ospedale Felettino della Spezia che consentirà di richiedere al Ministero della salute l´ammissione a finanziamento dell´intervento e la conseguente messa a disposizione della quota statale. Con questo provvedimento la Giunta conclude la procedura di propria competenza e resta in attesa del decreto ministeriale di ammissione a finanziamento dell´opera, necessario per passare poi all´aggiudicazione dei lavori. Parallelamente la Asl 5 Spezzina, attraverso Infrastrutture Liguria a cui compete la gestione dell´appalto, procederà a bandire la gara europea, entro un mese, per la costruzione del nuovo nosocomio. Il costo globale dell´intervento ammonta a 175.050.000 di euro di cui 119.917.096 a carico del Ministero, 6,3 milioni a carico del bilancio regionale, 2,5 milioni provenienti da fondi regionali, 23.230.564 derivanti dall´alienazione dell´ospedale S. Andrea e un´ulteriore quota di 23 milioni a carico della Regione. "Con l´atto di oggi – spiega l´assessore alla salute, Montaldo – la procedura dell´ospedale Felettino arriva alla sua conclusione progettuale, ora il progetto avrà ancora bisogno della validazione del ministero e contiamo che questo avvenga in tempi rapidi e quindi si possa, nell´arco di un mese, far decollare la gara per l´appalto integrato, cioè progetto esecutivo e lavori del nuovo ospedale. Si tratta di un risultato straordinario dovuto all´impegno di Infrastrutture Liguria, di Asl 5, del Comune della Spezia, oltre che degli uffici regionali. Dobbiamo ringraziare tutti perché finalmente i cittadini della provincia della Spezia potranno vedere concretizzarsi la risposta ad un bisogno essenziale di un ospedale moderno e di qualità che da tanto tempo aspettavano".  
   
   
SPORT: 300 VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE ALLA UNESCO MARATHON  
 
Udine, 31 marzo 2014 - Si tratta di una manifestazione significativa, perché è riuscita a creare una rete di partenariato tra il movimento sportivo e i volontari, divenendo in soli due anni un riferimento nel panorama degli eventi agonistici e amatoriali dell´atletica leggera. I dettagli e gli elementi principali dell´Unesco cities marathon Cividale-palmanova-aquileia, in programma domenica 30 marzo, sono stati illustrati a Udine, nel palazzo dell´Amministrazione, alla presenza dell´assessore regionale all´Ambiente, Sara Vito. Se, è stato detto citando Nelson Mandela, lo sport riesce a cambiare il mondo, questo evento concorre a promuovere e a coinvolgere, per la prima volta assieme, città caratterizzate da ricchezze di carattere storico, artistico, culturale, del Friuli Venezia Giulia, attraverso una delle espressioni più pure del mondo sportivo, che è la maratona. La Regione concorrerà all´iniziativa, anche mettendo a disposizione la struttura della Protezione civile che schiererà sul percorso, articolato tra le tre città storiche, oltre 300 volontari. La maratona di domenica, è stato rilevato, rappresenta un marchio non replicabile e da valorizzare ulteriormente perché è l´unica manifestazione del genere che reca nella propria denominazione la sigla dell´Unesco. Una sinergia non casuale, quella con l´organizzazione delle Nazioni Unite che propugna la tutela e la valorizzazione dei siti di pregio di tutto il globo, perché la stessa ha riconosciuto come beni da preservare le città di Aquileia e di Cividale. Mentre Palmanova ha avviato l´iter per l´analogo riconoscimento. L´unesco cities marathon è nata casualmente, dall´osservazione di un appassionato di percorsi in mountain bike, che due anni fa ha fatto notare ai rappresentanti locali della Fidal, la Federazione italiana atletica leggera, come la distanza tra Cividale e Aquileia, passando per Palmanova, sia esattamente di 42 km. Alla partenza della Maratona sono attesi centinaia di atleti di tutto il mondo tra i quali l´ugandese Simon Rugut Kipngetich, il keniano Julius Kirpono Mutai, il trentino Massimo Leonardi e l´udinese Micaela Bonessi. Ruggero Pertile, l´azzurro vincitore della prima edizione lo scorso anno, sarà presente come testimonial dell´evento. Il percorso attraverserà undici Comuni: Cividale, Premariacco, Manzano, San Giovanni al Natisone, Chiopris Viscone, San Vito al Torre, Palmanova, Bagnaria Arsa, Cervignano, Terzo di Aquileia, Aquileia. Quasi duemila amatori sono invece attesi, sempre domenica, per gli eventi collaterali che interesseranno in parti differenziate il percorso. Infatti, accanto alla Iulia Augusta Run, gara individuale su 16,595 km, da Palmanova ad Aquileia, e alla Staffetta a coppie, che si terrà sull´intero percorso di 42 km ma suddiviso in due frazioni, si svolgeranno la Iulia Augusta Nordic Walking per gli appassionati della Camminata nordica, da Palmanova ad Aquileia, e la Run For Life con partenza e arrivo ad Aquileia.  
   
   
BANDO PUBBLICO PER GESTIRE L’IMPIANTO SPORTIVO DEI PROPRIETÀ DELLA PROVINCIA A GRUGLIASCO  
 
 Torino, 31 marzo 2014 - La Provincia di Torino mette a bando la gestione dell’impianto sportivo di sua proprietà in corso Allamano 125 a Grugliasco, noto come Poligru. “Cerchiamo un gestore privato - spiegano l’assessore allo sport Gianfranco Porqueddu e l’assessore al patrimonio Marco D’acri - in grado di farsi carico degli imponenti lavori di sistemazione ad una struttura sportiva che negli ultimi anni ha subìto un forte deperimento a causa dei tagli che ci hanno impedito di destinare risorse alla manutenzione del nostro patrimonio”. L’impianto sportivo, principalmente dedicato all’attività tennistica e di calcio a cinque su campi sintetici, era stato affidato nel 2008 al circolo ricreativo dei dipendenti della Provincia di Torino, con una convenzione oggi scaduta. Il bando per mettere a gara la gestione futura dell’impianto sportivo di Grugliasco è stato approvato oggi dalla Giunta. Le domande andranno presentate entro il 16 maggio prossimo agli uffici di corso Inghilterra della Provincia di Torino. “La gestione – spiega l’assessore al patrimonio D’acri – sarà affidata per vent’anni e la Provincia ha scelto di inserire nel bando la necessità che l’impianto svolga una funzione legata non solo alla promozione della pratica sportiva, ma anche al sociale: vogliamo cioè che venga anche utilizzato per soggetti svantaggiati, onlus operanti nel campo del volontariato, per progetti di integrazione sociale così come per l’attività circoli ricreativi aziendali”.